CIVIUM CONCORDIA RIV ISTA

Organo dell’Alleanza Patriziale PATRIZIALE Ticinese No. 270 settembre 2008 Anno LXII Fascicolo 3 TICINESE

Patriziato , anticamente, si chiamava «Portia», dal latino «portio», 14 di Porza che significa «porzione», parte di qualche cosa. Il permafrost Il termine «permafrost» designa quei terreni la cui tempera - nelle Alpi Ticinesi tura resta al di sotto di 0°C durante più di un anno. Questi ter - 9 reni perennemente gelati sono tipici delle zone artiche ... Riserva Forestale Alla presenza di oltre 300 persone è stata inaugurata sabato in Valle 30 agosto presso l’Alpe di Ruscada la Riserva Forestale in 15 di Cresciano Valle di Cresciano. Rivista Patriziale Ticinese Organo dell’ALPA, Alleanza Patriziale Ticinese

Anno LXII - Fascicolo 3 No. 270 - luglio, agosto, settembre 2008

Redattore responsabile: Armando Besomi Cappella del Marco 1 6517 Arbedo Tel. 091 - 829 33 66 Fax 091 - 829 17 66 E-mail: [email protected]

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di Armando Besomi SOMMARIO:

3 Granito, pietra di casa nostra

Lo scorso mese, ho seguito gli allievi dei corsi di lingue e Finestra sui patriziati sport che, guidati dall’infaticabile Toto, hanno toccato con 4 Il Patriziato di Porza mano la vita della cava in quel di Lodrino. Forse, i bravi gio - vani, non avevano mai pensato alla provenienza di quelle la - 9 Il permafrost nelle alpi ticinesi stre dagli usi più disparati, da sempre impiegate nelle co - 15 Riserva forestale struzioni e nelle pavimentazioni di case e piazze dei nostri in valle di Cresciano villaggi. Giungere a contatto con lo squarcio della monta - 23 Rapporto del SAB gna, dove grandi macchine tagliavano, trasportavano e la - voravano la pietra viva, è stata un’esperienza emozionante L’Alpa e i giovani che ha generato in loro interesse, curiosità e soprattutto ri - 24 Corsi lingue e sport 2008 flessione sull’arte, l’utilizzo e l’indotto economico per un’in - 28 Rassegna dei formaggi tera regione, dati da una pietra legata alla storia stessa del d’alpe 2007 a Bellinzona . Una riflessione, dicevo, alla quale non poteva sfuggi - re il riferimento alla pavimentazione di alcune vie, eseguita 30 Ravvivare quel sano orgoglio di essere patrizio per decisione di un comune, con lastre di pietra provenien - ti dalla Cina. Federlegno 32 La Federlegno, una positiva realtà I bravi allievi, hanno seguito il lavoro manuale degli operai; Segnalazioni culturali hanno guardato le loro mani callose, il loro volto imbiancato 34 Funghi del Monte San Giorgio dalla polvere granitica; hanno pensato alle loro famiglie e ANL Cavagnago alla necessità di garantire il lavoro in un settore che ha dato Animali in Ticino pane e in certi casi anche ricchezza ai nostri avi. Forse un Rifugi e capanne giorno, quando questi giovani saranno chiamati alla guida Dai patriziati del nostro Paese, si ricorderanno che nei secoli, la popola - 35 Castel San Pietro zione del Ticino ha costruito, usando pietra e legno del luo - 36 go, case, strade e ponti.

Al momento attuale, non si dovrebbe perdere di vista la fra - gilità della nostra economia e favorirla con i lavori d’interes - se pubblico. Il Ticino ha conosciuto gli anni bui dell’emigrazione. Quei pochi uomini che restavano, dovevano dedicarsi alla pasto - In copertina: rizia, al lavoro nei boschi e nei campi e all’estrazione del Oratorio di San Rocco a Porza granito, pietra di casa nostra. (foto Besomi)

Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 3. Finestra sui patriziati Patriziato di Porza

Conclusi i lavori di riattazione dello storico oratorio, l’Amministrazione patriziale ha in - vitato il Vescovo di Monsignor Gia - Grampa a celebrare la Santa Messa nel corso della visita pastorale.

L’Alpa si felicita con i dirigenti dell’Ente per l’impegno profuso in quest’opera volta a mantenere in vita una testimonianza storica per la comunità. Nelle fotografie, alcuni atti - mi della giornata di festa.

Brevi cenni di storia... La campana è tornata a suonare Porza, anticamente, si chiamava «Portia», Nel 1416 il complesso territoriale della Valle dal latino «portio», che significa «porzione», di Lugano, della quale faceva parte anche parte di qualche cosa. Nel nostro caso si ri - Porza, passò sotto il dominio dei Visconti e ferisce ad una porzione di terre che appar - sciolto dalle dipendenze di Como. tenevano al castello di Trevano, costruito at - Nel XV secolo figurava come comune e torno al 1168- 1190. comprendeva allora anche Trevano, Corna - redo e Resega, che però a livello spirituale dipendevano ancora dalla parrocchia di Comano. Una certa libertà, i «coltivatori liberi» e i «coltivatori servi» che abitavano queste ter - re di Porza, l’ottennero sotto i Brocchi (o De Brochis, famiglia infeudata del castello di Trevano nel 1168) dopo il Xlll secolo, e con i Sanseverino nella prima metà del XV seco - lo, ed in mancanza di documentazione sicu - ra, ci si azzarda nell’affermare che l’inizio della Vicinia di Porza, la si può collocare in questi periodi storici. Cosa s’intende per «Vicinia»? Il termine trae origine dalle Vicinitas romane, ossia dall’as - sociazione di diversi vici, sia per motivi di interesse comune che di appartenenza gentilizia. Gli abitanti dei vici, i vicini, posse - Il responsabile dell’Oratorio Gianluigi Caligari, devano delle terre in comune, su cui ognuno suo figlio Gian Paolo presidente del Patriziato, il aveva i suoi diritti d’uso e non di proprietà. sindaco e il parroco del villaggio. A capo della Vicinia veniva nominato un .4 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 L’arrivo de l Vescovo accompagnato dalle Autorità.

«console», o «prefetto», e, più tardi, un «sin - le raggiante, il tutto d’oro. Il cane e il bordo - daco», termine che poi è rimasto. ne sono gli attributi di San Rocco, il patrono Il primo documento ufficiale sui Vicini di del patriziato, mentre il sole ricorda lo stem - Porza c’è stato tramandato dal vescovo di ma comunale. Como Monsignor Archinti durante una sua visita alla pieve di Lugano nell’anno 1597. La denominazione attuale di «Patriziato» sorse soltanto nel 1798 e venne sancita con una legge cantonale del 1806, conferman - do, ai Vicini, oramai divenuti patrizi, certi di - ritti. I cittadini attinenti erano esclusi dal go - dimento dei beni patrizi. Nel 1626 i signori della Vicinia vennero invi - tati da Monsignor Carafino, vescovo, a fir - mare un ordine con il quale si impone «... e che il ricavo di pane di voto sia non più di - stribuito, ma usato per la chiesa bisognosa ...». Questa usanza viene mantenuta ai gior - ni nostri con la distribuzione di pane ai fede - li nel giorno di San Martino.

Arma del patriziato di Porza D’azzurro al cane d’oro, passante, collarina - to e tenente tra i denti un pane di rosso, ac - compagnato in capo da un cordone di pelle - La benedizione del Vescovo con sullo sfondo San grino posto in fascia e sormontato da un so - Rocco, pellegrino accompagnato dal fedele cane. Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 5. sotto l’oratorio attuale. Perché l’oratorio di San Rocco? La peste del 1636 fu probabil - mente l’ultima apparizione in forma epide - mica del contagio, per cui si pensò di erige - re in perenne ringraziamento e in ricordo un oratorio. L’epoca della costruzione risale fra gli anni 1653 e il 1684 (non vi è data sicura). Il nome Rocco fu posto in onore di San Roc - co, invocato come protettore contro le pesti - Motto: Semper ad Majoram . lenze. Estratto da uno scritto di Don Agostino Ro - bertini: « Dell’oratorio malatissimo di Porza, L’oratorio di San Rocco un tempo frequentato molte volte all’anno, senti pietà un patrizio di Porza, il signor A Porza, ove oggi fra il verde della collina Adolfo Borsari, il quale non fece il gesto di fir - sorge l’oratorio di San Rocco, in tempo anti - mare un cedolino di mille o diecimila franchi, co doveva esistere una torre di segnalazio - ma volle assumersi tutta la spesa del riordi - ne di origine romana, la quale era in colle - no. Nuovo fu il tetto con tegole e travi, nuovi gli gamento con un’altra situata sul San Bernar - intonaci esterni, nuovo il portichetto, nuove le do di Comano; questa, a sua volta, segnaia - porte, nuovo il pavimento, nuovo l’altare; a va o riceveva da quella di Vaglio, detta di San nuovo fu costruita una scala, superando un Clemente e che poteva comunicare diretta - dislivello di 10 metri da una piazzetta alla mente col sistema fortificato del Monte Ce - chiesa.» neri. È certo che Adolfo e Alexa Borsari, per ra - Nel 1636 ci fu, nelle nostre terre, una terribi - gioni di lavoro trapiantati a Zollikon, vennero le epidemia di peste. I vicini di Porza non ripetutamente quassù e devono aver sentito trovarono di meglio che preparare dei laz - tutta la bellezza del posto e la grande tri - zaretti nel pianoro che sta immediatamente stezza della chiesa in rovina e venne quindi

All’ombra dei secolari castagni .6 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 l’incarico (all’arch. Costantino Pozzi di Mas - Origine dei cognomi sagno): «mi rimetta in piedi questa povera dei Patrizi attuali chiesetta, ma mi raccomando, non modifichi le sue strutture!» Bizzozero: l’etimologia della parola è legata Per questo motivo i Patrizi di Porza, riuniti in al luogo di provenienza Bizzozero nel Vare - assemblea straordinaria il 21.3. 1968 accol - sotto. sero con voto unanime il signor Adolfo Bor - sari nel patriziato di Porza quale patrizio Buzzi: il vocabolo «buzzo» vuol significare onorario come riconoscimento per i restau - un qualcuno che ha messo «pancia», quindi ri da lui fatti eseguire nell’oratorio di San si trattava di un buzzo o pancione. Rocco. Ringraziamenti andarono anche all’arch. C. Caligari: da «caligai», ossia calzolaio, in Pozzi, al pittore M. Mogli per il restauro delle quanto la loro attività iniziale consisteva nel - frescate pitture e alla famiglia Nino Rezzoni - l’approntare sandali e che un tempo si chia - co per il dono di mille franchi per la campa - mavano anche «caliga». na del l’oratorio. Scarlioni: da scagliola, cioè quella pietra te - Famiglie patrizie esistenti nera e simile al gesso che usavano gli stuc - catori in quanto faceva subito presa. Bizzozero 8 patrizi Buzzi 60 patrizi Somazzi: discendono da un antico e nobile Caligari 9 patrizi casato, i «De Somatio», dal nome della fra - Scarlioni 20 patrizi zione di Somazzo, nel mendrisiotto. Somazzi 53 patrizi Totale 150 patrizi

Sul sagrato Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 7. Famiglie patrizie onorarie Funzioni celebrate all’oratorio di Borsari Regazzoni San Rocco dal 1.01.1968 al 30.06.2008 Anno Matrimoni Battesimi Famiglie patrizie estinte 1971 5 nel comprensorio del Patriziato 1972 3 1973 4 Albertinetto Lugani Soldati Aostalli Maffioli Steffanini 1974 8 Bettini Quadri Talleri 1975 52 Biondetti Ravizzolo 1976 3 Casagrande Rezzonico 1977 2 1978 1 Tratto da «Porza e la sua storia» di Giorgio Galli, 1978, 1979 3 Arti Grafiche Bottani, e da: «Patriziati e patrizi ti - cinesi», Flavio Maggi, 1997, Pramo edizioni, Viganello 1980 1 1981 11 1982 1 1983 4 Ufficio Patriziale: 1985 2 Presidente: Caligari Gian Paolo 1986 3 Vice presidente: Somazzi Franco 1987 1 Segretario: Buzzi Paolo 1988 5 Membri: Bizzozero Roberto 1989 5 Somazzi Eligio 1990 2 Commissione della gestione: 1991 Membri: De Biasio Giorgio 1992 1 Scarlioni Sandra 1993 1 Somazzi Fabio 1994 1 Supplenti: Bernet Valeria 1995 21 Fusetti Agathe 1996 1 Oratorio San Rocco: 1997 11 Responsabile oratorio: Caligari Gian Luigi 1998 41 1999 11 Patrizi totali: 150 2000 1 Maschi: 65 Femmine: 85 2001 Domiciliati: 39 2002 1 Non domiciliati: 111 2003 11 Aventi diritto di voto: 124 2004 Fuochi totali: 64 2005 Domiciliati: 17 2006 1 Non domiciliati: 47 Totali 74 10

.8 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 Il permafrost nelle Alpi Ticinesi

Gran parte delle montagne ticinesi e dei pascoli ad alta quota, sono di proprietà patriziale. A volte, scoscendimenti e frane ne modificano le strutture e sebbene l’uomo sia propenso a considerare questi eventi come fatti naturali, è interessante sapere come e perchè si verifi - cano. Il giovane Cristian Scapozza, studioso bleniese, ha presentato uno studio dedicato al - la morfologiaperiglaciale delle Alpi Ticinesi orientali come tesi di Master all’Università di Losanna. La redazione ritiene estremamente utile, proporlo ai responsabili dei patriziati di montagna ma anche ai lettori della rivista. Si ringrazia il signor Cristian Scapozza per la disponibilità.

Il permafrost - Il corpo del permafrost , che costituisce lo strato gelato in permanenza ed è sepa - Il termine «permafrost» designa quei terre - rato dallo strato attivo dal tetto del perma - ni la cui temperatura resta al di sotto di 0°C frost. Delle zone non gelate possono in durante più di un anno. Questi terreni peren - ogni caso essere presenti anche all’inter - nemente gelati sono tipici delle zone arti - no del corpo del permafrost: sono i talik . che (permafrost polare) o delle zone di alta montagna (permafrost montano). Il perma - - La base del permafrost, che separa il frost presenta generalmente una struttura a corpo del permafrost dal terreno non ge - tre strati: lato sottostante. Nelle Alpi, la base del permafrost si trova generalmente a qual - - Lo strato attivo , che sgela nel corso della che decina di metri di profondità. primavera e dell’estate e che gela di nuo - vo tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’in - Nelle Alpi svizzere, si stima che il permafro - verno. Nelle Alpi, lo spessore dello strato st occupi tra il 4% ed il 6% del territorio, vale attivo varia generalmente tra i 3 e i 5 me - a dire quasi il doppio della superficie occu - tri. pata dai ghiacciai nel 1973. Il permafrost può essere presente in forma sporadica (<30% della superficie) sopra al limite su - periore della foresta, in maniera discontinua (30-70% della superficie) sopra i 2300-2500 m (secondo l’orientazione dei versanti) ed in maniera continua (>70% della superficie) sopra i 3000-3200 m. Benché questi terreni siano studiati da vari decenni nelle Alpi Svizzere, fino ad oggi le ricerche in questo campo si sono concen - trate esclusivamente sulle Alpi Vallesane, Bernesi e Retiche: le Alpi Ticinesi sono sem - pre state una regione marginale per quel che concerne gli studi di questi terreni pe - Struttura del permafrost e andamento della tem - rennemente gelati. Solo negli ultimi anni, peratura al suolo e nel sottosuolo in presenza di sotto l’impulso di ricercatori della Sezione permafrost. forestale cantonale e degli Istituti di Geo - Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 9. grafia delle Università di Losanna e Fribor - ve, ma assomigliano piuttosto ad una falda go, si è cominciato a colmare questa lacuna di detrito bombata, dove il ghiaccio presen - e ad avere dei dati concernenti la ripartizio - te tra i blocchi si è formato per congelamen - ne del permafrost nelle Alpi Ticinesi. to di acqua piovana o di fusione della neve a causa delle temperature negative del sotto - suolo. Secondo il grado d’attività, si può di - I rock glaciers stinguere tra rock glacier attivi , contenenti o ghiacciai rocciosi del ghiaccio ed in movimento, rock glacier inattivi , contenenti del ghiaccio ma non in Sebbene il permafrost sia un fenomeno del movimento, e rock glacier fossili o relitti , sottosuolo, in alcuni casi si può dedurne la nei quali il ghiaccio è assente. presenza dalla morfologia della superficie del terreno. La forma legata alla presenza di Nelle Alpi Ticinesi orientali, grazie all’analisi permafrost più spettacolare che abbiamo di foto aeree e alle osservazioni effettuate nelle Alpi è il rock glacier o ghiacciaio roc - sul terreno, è stato possibile recensire 54 cioso. Un rock glacier si presenta come un rock glaciers (contro 25 ghiacciai), di cui 19 ammasso di materiali sciolti (il più sovente sono stati considerati come attivi/inattivi e grossi blocchi) a forma di colata lavica, che 35 come fossili. I rock glacier attivi/inattivi si si muove verso valle da qualche decimetro a sono formati probabilmente durante le fasi qualche metro l’anno a causa della defor - fredde dell’Olocene (da 10’000 anni fa ad mazione del ghiaccio in esso contenuto. No - oggi), mentre i rock glaciers relitti si sareb - nostante il loro nome, queste forme non han - bero formati al Pleistocene, durante i perio - no nulla a che vedere con i ghiacciai, che so - di freddi che hanno caratterizzato la fine no delle accumulazioni di strati di ghiaccio dell’ultima glaciazione (tra 15’000 e 10’000 dovuti alla compattazione annuale della ne - anni fa). Al centro dell’im - magine, il rock glacier attivo di Gana, mentre in secondo piano si intravede il rock glacier attivo di Gana Bianca, en - trambi situati sul versante orienta - le della Cima di Gana Bianca (Val - le di Blenio). Foto C. Scapozza

.10 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 Il rock glacier inattivo dell’Alpe Pièi, situato nel circo glaciale tra la Cima del Simano e la Cima di Gana Bian - ca (Valle di Blenio). Foto C. Scapozza

La ripartizione del ziale del permafrost discontinuo nelle Alpi permafrost nelle Alpi Ticinesi Ticinesi. Secondo questo modello, chiama - to PERMABLENIO, il permafrost caratteriz - zerebbe i versanti orientati a Nord a partire Grazie all’analisi della distribuzione dei da un’altitudine di circa 2400 m, mentre per rock glaciers, è stato possibile calcolare un i versanti orientati a Sud si troverebbero dei modello regionale della ripartizione poten - terreni gelati in permanenza a partire da

Il rock glacier fossile dell’Alpe di Sceru (versante destro del - la Val Malvaglia). Foto C. Scapozza

Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 11 . Distribuzione dei rock glaciers e carta della ripartizione potenziale del permafrost discontinuo nelle Al - pi Ticinesi orientali secondo il modello regionale PERMABLENIO.

.12 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 2600-2700 m di altitudine. A livello locale, la di temperatura (mini-logger); attualmente, prospezione e le osservazioni di terreno ef - nelle Alpi Ticinesi, almeno una trentina di fettuate hanno permesso di affinare la carta mini-logger registrano ad intervalli di 2-6 della ripartizione potenziale del permafro - ore la temperatura della superficie del suolo st, in particolare nel massiccio della Cima di durante tutto il corso dell’anno. I metodi Gana Bianca – Cima di Piancabella (tra la geofisici, al contrario, sono basati sulla mi - Valle di Blenio e la Val Malvaglia) e nella re - sura di differenze e di contrasti nelle pro - gione della Greina. Altre prospezioni a livel - prietà fisiche delle componenti del sotto - lo locale sono state intraprese nella regione suolo. del Basòdino – Cristallina (Val Bavona) e sul Nelle Alpi Ticinesi, fino ad ora, sono stati uti - versante destro della Val Bedretto. lizzati dei metodi detti elettrici (basati sull’i - La prospezione a livello locale è stata ese - niezione di corrente continua nel sottosuo - guita utilizzando diversi metodi di studio. I lo), elettromagnetici (basati sulla misura metodi utilizzati nello studio del permafrost delle componenti del campo magnetico sono tutti di tipo indiretto. Tra questi metodi prodotto dall’induzione di corrente alterna - possiamo distinguere i metodi termici ed i ta nel sottosuolo) e di polarizzazione spon - metodi geofisici. tanea (basati sulle correnti elettriche che si Nei metodi termici sono compresi la misura producono spontaneamente nel sottosuolo della temperatura delle sorgenti e la misura a causa del movimento di molecole d’ac - in continuo della temperatura della superfi - qua). L’utilizzo combinato di questi metodi cie del suolo grazie a dei sensori autonomi ha permesso di realizzare dei sondaggi fino ad una trentina di metri di profondità esclu - sivamente a partire da misurazioni effettua - te alla superficie del suolo. Permafrost e pericoli naturali

L’interesse degli studi sul permafrost è prin - cipalmente legato alla conoscenza e alla prevenzione dei pericoli naturali. In effetti, il degrado termico di questi terreni perenne - mente gelati dovuto al riscaldamento clima - tico potrebbe causare, nei prossimi decen - ni, un aumento delle instabilità dei versanti e del volume di detriti sciolti che potrebbero essere mobilizzati durante dei periodi di forti precipitazioni. In particolare, negli ultimi decenni si è co - statata un’accelerazione sensibile del movi - mento dei rock glaciers, mentre il legame tra degrado del permafrost e recrudescen - za dei flussi di detriti nei torrenti di alta mon - tagna, per il momento, non è ancora stato completamente delucidato. Discorso diver - so va fatto per le frane di piccole dimensioni Posa di elettrodi per la realizzazione di un sondag - in alta montagna, che sembrano diventare gio elettrico per la prospezione del permafrost in negli ultimi anni sempre più frequenti. Il fatto una falda di detrito. Foto C. Scapozza che il legame tra riscaldamento climatico e Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 13 . degrado del permafrost non sia diretto e li - noises orientales. Tesi di Master, Università neare, se da una parte rende difficile qual - di Losanna, 286 pp. (disponibile sul sito siasi previsione affidabile per quel che con - http://doc.rero.ch/). cerne i pericoli naturali, d’altra parte giusti - fica gli sforzi ed i mezzi che sono impiegati Scapozza C., Scapozza V., Fontana G. per studiare questi terreni perennemente (2008). Morfologia periglaciale delle Alpi Ti - gelati. cinesi orientali. In: GEA, Paesaggi, Territori, Cristian Scapozza Geografie, No. 24 (in stampa). Istituto di Geografia dell’Università di Losanna Valenti G. (2006). Il permafrost in Ticino. In: Dati, statistiche, società, No. 2/2006, Per saperne di più pp. 46-50 (disponibile sul sito http://www.ti.ch/ghiacciai/). Scapozza C. (2008). Contribution à l’étude géomorphologique et géophysique des en - Per ulteriori informazioni: vironnements périglaciaires des Alpes Tessi - [email protected]

Aggiornamento dati dei Registri Patriziali verso la soluzione

Negli scorsi giorni è giunta dalla Sezione Enti locali la comunicazione che l’or - mai annoso tema sembrerebbe in via di soluzione almeno per quanto attiene ai patrizi con domicilio in Ticino. È stata infatti di recente proposta la modifica della Legge concernente la ban - ca dati movimento della popolazione (MovPop), introducendo il principio se - condo cui anche ai Patriziati sia concesso di accedervi per aggiornare i propri registri. L’autorizzazione all’accesso che verrà in seguito definita nei dettagli, per esempio conferendo specifica concessione al Segretario nei modi e nei termi - ni da stabilire, permetterà al Patriziato di procedere agli aggiornamenti in mo - do diretto, ovviamente nel rispetto delle rigide disposizioni in materia di pro - tezione dei dati.

Segnalateci notizie e avvenimenti riguardanti i vostri Patriziati! Provvederemo con piacere a pubblicarli sulla RIVISTA PATRIZIALE

.14 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 Riserva Forestale in Valle di Cresciano Alla presenza di oltre 300 persone è stata inaugurata sabato 30 agosto presso l’Alpe di Ru - scada la Riserva Forestale in Valle di Cresciano. Perfetta l’organizzazione e la gestione dell’evento curato dall’omonima Amministrazione Patriziale. In particolare i presenti hanno potuto capire scopi e obiettivi della riserva durante i discorsi ufficiali e percorrere unitamente ai forestali cantonali il «Sentiero dei grandi alberi». Nel prossimo numero della nostra rivista torneremo sull’argomento con una relazione com - pleta (www.cresciano.ch/patriziato/).

Qui di seguito il discorso del Presidente dell’ALPA

Autorità patriziali, presidente, autorità co - Il vostro patriziato, proprietario di questo munali e cantonali,care amiche, cari amici grande territorio s’impegna a rinunciare a patrizi di Cresciano, care cittadine e cittadi - qualsiasi utilizzazione legnosa quindi a ni qualsiasi taglio per un periodo di almeno 50 anni, a favore dell’evoluzione naturale di è con grandissimo piacere che ho accettato questo splendido bosco. questo invito per seguire con voi l’ inaugu - Come obiettivi, già segnalati da chi mi ha razione della vostra riserva forestale. preceduto sono la salvaguardia della diver -

L’ing. Roland David, il presidente dell’Alpa Tiziano Zanetti e il presidente del patriziato di Cresciano Piergiorgio Genini Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 15 . sità biologica, il mantenimento del paesag - gio naturale e lo studio dell’evoluzione del - l’ecosistema bosco ma sicuramente non da ultimo anche la funzione di protezione del paesaggio e della salvaguardia di partico - lari strutture e forme di gestione forestale in relazione ad aspetti socio-culturali e di tra - dizione agro-forestali. Qui ne abbiamo un esempio tipico. Da queste considerazioni ben si compren - de l’importanza di poter garantire che sul medio/lungo periodo una parte del vasto manto forestale che ricopre il nostro Canto - ne venga protetto.

Quale presidente dell’Ente mantello che raggruppo i 212 patriziati non posso fare al - tro che plaudere questa iniziativa che mette in luce l’attività spesso svolta senza grosso rumore dalla vostra amministrazione patri - zione e quindi, per non ripetere approfitto ziale. brevemente della vostra attenzione per informarvi di quelli che sono i futuri progetti Chi ha preso la parola prima di me ha già dell’Alleanza Patriziale che raggruppa i 212 sviluppato i temi riguardanti questo opera - patriziati ticinesi.

.16 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 – Lo studio strategico sugli enti patriziali – La soluzione della tematica legata al pro - che è concluso e che verrà presentato a blema dei registri patriziali tramite l’ac - breve; sarà uno strumento essenziale per cesso al sistema movpop. Consentirà di ridare forza propulsiva a quegli enti che finalmente ricevere nuovamente dei ca - ne necessitano e avrà quale scopo quello taloghi elettorali aggiornati. di mostrare la realtà patriziale ticinese. (Ognuno dei 212 enti è stato fotografato – La stretta collaborazione con il Cantone e con una scheda che raggrupperà tutti i la condivisione con i politici e i funzionari dati economici e demografici a partire sui temi che ci vedono coinvolti. dal 1970. In più vi sarà anche la situazione cartografica raffigurante in scala 1:25’000 – Il lavoro nella Commissione del fondo le proprietà e i terreni dell’ente. Un lavoro d’aiuto patriziale e nella Commissione di determinante per i nostri patriziati, forte - coordinamento. Il fondo d’aiuto ha gene - mente appoggiato dall’ALPA e dalla Se - rato negli ultimi anni degli indotti in zone zione Enti Locali per il tramite del Consi - periferiche che raggiungono i 100 milio - glio di Stato cofinanziato e sponsorizzato ni di franchi. da Banca Stato). – L’organizzazione di giornate di studio da – Le nuove tecnologie, allestendo un sito in - parte dell’ALPA che hanno come obietti - ternet, finestra importante per far cono - vo ultimo quello di dimostrarci Enti solidi scere la nostra attività, conta ad oggi oltre e partner affidabili, sia verso i comuni che un migliaio di contatti mensili; e non sono verso il cantone. Ma chiaramente ciò non pochi. va alla Vostra amministrazione Patriziale che con modestia ma grande sagacia ha

Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 17 . .18 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 portato a termine i lavori che oggi siamo mento e dello sfruttamento di tutti quei qui ad inaugurare. Inoltre l’informazione beni che ci sono stati tramandati dai no - sullo Studio strategico che sarà uno stru - stri predecessori. mento essenziale per i nostri enti nei prossimi 10 anni. – Segnale importante anche le sponsoriz - zazioni giunte da Banca Stato e dall’Assi - – La continuazione della pubblicazione curazione Mobiliare che consentono alle della nostra rivista patriziale che risulta nostre casse di respirare un po’. essere strumento importante per le infor - mazioni verso l’esterno. Termino ringraziando l’Amministrazione patriziale per l’invito a questa festa, con un – Il potenziamento della promozione del auspicio che i Patriziati trovino le giuste si - nostro ente verso i giovani tramite la già nergie con gli Amministratori comunali; ciò collaudata esperienza con i corsi estivi è indispensabile per razionalizzare le no - Lingue e Sport dove l’ALPA è diventato stre forze e per arrivare a risultati pregevoli. l’ente pubblico patrocinatore. Saluto anche con grande piacere i giovani e giovanissimi qui presenti, il futuro è nelle lo - – E poi la collaborazione con tutte quelle ro mani, cerchiamo di fare di tutto per lascia - associazioni che si occupano come la no - re a loro un’eredità ben curata. stra della valorizzazione, del manteni - Tiziano Zanetti, Presidente ALPA

Estratti dallo studio restale che, se valutata nel suo complesso, preliminare vuole garantire una corretta ponderazione di queste nuove funzioni del bosco. Elaborato dalla Sezione forestale, questo Negli ultimi decenni del secolo scorso la documento approvato dal Consiglio di Stato percezione della foresta quale territorio vo - nel marzo 2000, si basa su motivazioni d’or - tato alla protezione contro i pericoli naturali dine: (frane, valanghe, caduta sassi e colate di fan - • naturalistico; go) ed alla produzione di legname d’opera • scientifico; e d’energia, si è progressivamente arricchi - • economico; ta di nuovi elementi. • etico; Il bosco è infatti sempre più sollecitato a • culturale, didattico e sociale soddisfare esigenze sociali e culturali (pro - Cogliendo questa nuova opportunità, nella tezione della natura, ricreazione, sviluppo primavera 20 01 l’Amministrazione patrizia - sostenibile...), evidenziando quindi la multi - le di Cresciano ha espresso alla Sezione fo - funzionalità di questo comparto territoriale. restale (Ufficio del 3° circondario), la pro - Oggi i proprietari ed in generale gli opera - pria disponibilità a mettere a disposizione tori chiamati a gestire la risorsa bosco, si tro - parte delle foreste di sua proprietà per l’isti - vano quindi confrontati con nuove proble - tuzione di una riserva di grandi dimensioni matiche, che presuppongono la ricerca di (> 500 ha). Questo per rivalutare un territo - soluzioni innovative. rio che nel corso del 1900 aveva perso quel - Il Concetto per la creazione di riserve fore - l’importanza agricola e forestale che per stali nel Canton Ticino, va dunque inteso co - lunghi secoli si era rivelata preziosa per lo me strumento d’impostazione ed orienta - sviluppo delle comunità locali. mento all’indirizzo delle autorità e dei pro - In ossequio al Concetto per la creazione di prietari di bosco, in vista di una gestione fo - riserve forestali nel Canton Ticino, lo «Stu - Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 19 . dio preliminare riserva forestale della Valle proposito i boschi di abete bianco e faggio di Cresciano», si prefigge di: erano particolarmente interessanti – già al - lora si produceva carbone poi smerciato • focalizzare e descrivere il perimetro del - verso l’Italia. la riserva; Dopo il 1800 la Valle fu sottoposta a tagli • presentare e analizare i contenuti naturali molto importanti che non erano basati su al - ed antropici della zona; cun criterio di economia forestale. Interi • valutare la situazione pianificatoria esi - versanti furono tagliati a raso e la Valle si ri - stente; trovò cosi spogliata da gran parte della sua • presentare gli obiettivi perseguiti con l’i - copertura arborea. In seguito a queste utili - stituzione della riserva; zazioni il Patriziato si fece promotore di al - • definire le modalità di gestione dell’area cune misure per migliorare le condizioni protetta; selvicolturali delle proprie foreste. A questo • preventivare i costi e le modalità di finan - proposito si possono citare le piantagioni ziamento del progetto; del 1904-05 in località al Sasso e del 1927 a • preparare il riconoscimento della riserva Pidei (fuori dal perimetro della Riserva). da parte delle autorità. Nel periodo 1928-35 la sponda sinistra della Valle di Cresciano fu nuovamente interessa - Foreste ta da tagli estesi, realizzati con il sistema ti - rolese (era tagliato tutto il materiale avente Il Piano di gestione dei boschi patriziali di 30 cm e più di diametro). Gli effetti di questi Cresciano del 1955, costituisce una prezio - tagli sono ancora ben visibili in quanto han - sa fonte d’informazioni circa lo sfruttamento no profondamente influenzato la struttura delle risorse forestali della Valle. Pur non for - degli aggregati. nendo dati quantitativi e indicazioni geogra - Dopo i tagli realizzati in concomitanza con la fiche relative alle utilizzazioni, esso eviden - costruzione della captazione OFIBLE (attor - zia l’importanza della pressione antropica no al 1960), non si sono più registrate utiliz - che per secoli ha condizionato lo sviluppo zazioni legnose di una certa importanza. di queste foreste. Grazie anche alla diminuita pressione del Le prime indicazioni di utilizzazioni intensi - vago pascolo, il manto forestale si è quindi ve riportano alla prima metà dello scorso progressivamente rigenerato, andando a ci - millennio. Pare che già attorno al 1450, in catrizzare un tessuto forestale che per seco - Valle fosse attiva una «ressiga» dove si ta - li era stato sottoposto ad una pressione con - gliavano le borre in assi che venivano poi tinua ed a tratti molto intensa. trasportate al piano. Inoltre – ed a questo Oggi le prospettive di utilizzazioni legnose

Tab. 8: Stima dei costi di utilizzazione degli aggregati resinosi posti all’imbocco della Valle Base di calcolo: prezzi forfetari per gli interventi selvicolturali (Sezione forestale1998) Posizione Costo Abbattimento, sramatura confezionamento (Ø 35 50 cm, >75%) 60. – Fr / mc Supplemento per tragitto a piedi (> 1 ora) e per soprassuoli mai diradati 7. – + 3. – Fr / mc Esbosco del legname (distanza > 1’500 m, fino alla strada forestale) 140. – Fr / mc Trasporto a Valle (distanza > 5 km) 25. – Fr / mc Totale 235. – Fr/mc

.20 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 dei boschi della Valle di Cresciano sono as - tinueranno a condizionare pesantemente le solutamente sfavorevoli. Lo sviluppo del possibilità di sfruttamento delle risorse le - mercato del legname e la mancanza di qual - gnose di questa Valle laterale sospesa. siasi infrastruttura che permetta un esbosco razionale, rappresentano degli ostacoli diff - PERIMETRO ficilmente sormontabili (d’altro canto la mancanza di redditività portò all’abbando - Partendo da quanto proposto dall’Ammini - no di buona parte delle utilizzazioni pianifi - strazione patriziale, lo studio si è focalizzato cate nel 1955). sulla Valle di Cresciano e più precisamente Una stima dei costi di sfruttamento degli ag - sul territorio che dall’imbocco della valle la - gregati resinosi posti nella parte più esterna terale sospesa ne abbraccia i due versanti del perimetro di studio (pendii tra Peu e seguendo confini naturali definiti: Sasso Bianco), ha portato a definire la situa - zione descritta nella tabella 8 . • dallo spartiacque con la Valle d’Osogna Paragonando questi costi con i prezzi del le - (Cioltro, Stegnone, Mottale, Piancra bella, gname che attualmente si aggirano sui 100. Pizzo Campadell) a nord . Fr / mc (prezzi medi, per la peccia e l’abete • dallo spartiacque con la Riviera (Scengio bianco), ben si comprende come lo sfrutta - grande, Alpe Peu, Torrone Rosso, Pizzo di mento dei boschi potenzialmente più favo - Claro) a sud . revoli della Valle sia oggi assolutamente de - • dallo spartiacque con la Calanca (Pizo di ficitario. Pur ipotizzando un incremento del Claro, Torrone Rosso, Mottone, Pizzo prezzo del legname, la situazione geografi - Campadell) a est . ca e la mancanza di strutture adeguate con -

Fig. 1: Area di studio analizzata in vista dell’istituzione della Riserva forestale. Estratto della CN 1:25’000 (fogli 1293 Osogna e 1294 Grono) in scala 1:40’000. Dati cartografici: CP 25©1999 Ufficio federale di topografia.

Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 21 . Il comparto territoriale analizzato ha una su - Oltre che dagli avvenimenti succedutisi a perficie complessiva di ca. 1200 ha, di cui partire dall’orogenesi alpina, il territorio è ca. 660 boscati 1, e presenta una notevole stato profondamente modellato dail’intensa estensione altitudinale: dai 700 m. slm. del azione di fiumi e ghiacciai. La Valle presenta Riale Boggera ai 2’727 m. slm. del Pizzo di quindi due profili ben distinti, con la parte Claro. alta caratterizzata dalla forma glaciale (valle a U) e quella bassa dalla connotazione flu - Geologia, morfologia, pedologia viale (valle a V) con il riale Boggera che scorre dentro gole dovute ad una marcata Come descritto da Codoni 2, la Valle di Cre - erosione nel periodo postglaciale. sciano si situa nella parte sud orientale della In generale la marcata pendenza ha impe - regione degli gneiss Lepontini e compren - dito l’accumulo di materiale eroso sui ver - de i ricoprimenti della Leventina e del Sima - santi. Gli insediamenti antropici sono così no. Le rocce di questa zona vanno ascritte sorti sul fondovalle (es. Alpi Ruscada, Co - quasi esclusivamente agli gneiss a felspato rott, Pontei) o su terrazi di dimensioni conte - alcalino. Questo anche se nelle zone supe - nute (es. Alpi Simidi, Perosa, Cusnello). riori, area del Pizzo di Claro, vi sono alcuni L’importante gradiente altimetrico condi - piccoli affioramenti di rocce carbonatiche. ziona fortemente i contenuti ambientali del territorio analizzato: dai 700 m. slm. del ria - La tipologia dei suoli comprende 3: le, si sale infatti fino ai 2’727 m. slm. del Pizzo • terre brune acide nella parte inferiore di Claro. Sull’arco di alcune centinaia di me - (fin verso i 1’000 1’200 m. slm.); tri si passa cosl dalle formazioni di latifoglie • suoli podsolici nelle zone intermedie (dai del fondovalle, alle praterie alpine dei pen - 1’000 ai 1’500 m. slm.); dii superiori. • suoli humo silicati nelle zone superiori. 1) Ufficio federale di statistica, Statistica delle super - In generale si riscontrano quindi suoli acidi fici della Svizzera 1992 / 1997 con grande permeabilità e marcata presen - 2) Codoni A.G., 1981: Geologia e petrografia della za di scheletro roccioso. Una più marcata regione del Pizo di Claro. Dissertazione presso l’Università di Zurigo. 179 pp presenza di sostanze nutritive si registra al 3) Atlante della Svizzera, 1984: Foglio 7a, suoli. Istitu - piede delle pareti rocciose e sui banchi do - to di cartografia della SPF di Zurigo. Seconda edi - ve si accumulano le acque sorgive. zione.

Profilo longitudinale della Valle di Cresciano, seguendo il letto del Riale Boggera. Dati tratti dalla C N 1:25’000

.22 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 Rapporto SAB Le sfide legate ai cambiamenti Rapporto mensile del SAB demografici agosto/settembre 2008 I cambiamenti demografici rappresentano una sfida importante per lo spazio alpino. L’avvenire delle regioni di montagna Attualmente, diverse regioni alpine registra - no già la presenza di un tasso di persone an - Come si svilupperanno le regioni di monta - ziane più elevato rispetto a quello della me - gna e quale sarà il ruolo del SAB? Il docu - dia nazionale. Nelle regioni di Poschiavo e mento intitolato «Visione 2020 per le regioni della val Bregaglia (GR), la percentuale del - di montagna e lo spazio rurale» offre diverse le persone della terza età sale all’incirca del risposte. Questo rapporto tratteggia volon - 40%, mentre la media svizzera si aggira at - tariamente una visione positiva ed ottimista torno al 25%. Questo fenomeno rappresen - dell’evoluzione delle regioni di montagna. ta una sfida importante per il sistema della In questo quadro, il SAB si posiziona in pri - salute pubblica, le finanze pubbliche, la mo - mo luogo come un organismo che opera a bilità ed il servzio pubblico. D’altra parte, la favore delle regioni di montagna e dello questione relativa ai bisogni di mano d’ope - spazio rurale. La nostra organizzazione vuo - ra resta aperta. I cambiamenti demografici le anche accompagnare attivamente i pro - rappresentano tuttavia anche una opportu - cessi di cambiamento che toccano le diver - nità. A livello turistico, i pensionati rappre - se regioni del paese. La visione del SAB è sentano per esempio una fascia molto inte - stata presentata per la prima volta al pubbli - ressante. In ogni caso, l’evoluzione demo - co, durante la nostra Assemblea generale grafica richiede necessariamente la messa che si è tenuta il 29 agosto 2008 a Alt St- in opera di strategie a lungo termine. ll SAB Johann. Questo documento può essere già ha fatto d’altra parte pressione affinchè que - consultato sul nostro sito Internet sto tema facesse parte del programma di le - (www.sab.ch). (TE) gislazione federale 2008-20 11. D’altra par - te, il SAB organizzerà,1’8 ottobre a Briga, Nuovo progetto Interreg per il SAB una giornata di studio per conto dell’Ufficio federale territoriale e della Convenzione al - Durante il periodo 2005-2007, il SAB ha avu - pina. Il programma è disponibile sul nostro to l’opportunità di condurre a buon fine il sito Internet (www.sab.ch). La partecipazio - progetto PUSEMOR, iscritto nel programma ne è gratuita. (TE) Interreg IIIB. In questo caso, si trattava di mi - gliorare il servizio universale nelle regioni di montagna. Attualmente è stato accettato, un nuovo progetto, posto sotto la direzione del SAB. Intitolato «ACCESS», questo mira a Chiusura redazionale migliorare l’accessibilità delle prestazioni del servizio universale. I temi principali che Gli articoli da pubblicare sul prossimo numero dovrebbero essere sviluppati sono il raffor - della RIVISTA PATRIZIALE zamento dei trasporti pubblici, oltre all’inte - grazione ed alla disponibilità temporale dei sono da recapitare alla redazione servizi. In questo contesto, il SAB collabora con dei colleghi francesi, italiani, tedeschi, entro il 20 novembre 2008 austriaci e svizzeri. L’accento verrà messo sulla realizzazione di progetti pilota.(TE) Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 23 . L’ALPA e i giovani Corsi lingue e sport 2008

Una giornata in Riviera per le vie della pie - tra. L’obiettivo ha spaziato sull’attività degli allievi

.24 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 25 . .26 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 27 . Rassegna dei formaggi d’alpe 2007 a Bellinzona

Continuiamo la presentazione delle bancarelle che hanno esposto l’importante prodotto caseario

.28 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 29 . Ravvivare quel sano orgoglio di essere patrizio

Nel corso dell’ultima assemblea dell’Alpa cerchia di persone e il concetto di colletti - svoltasi a Quinto, l’avv. Rachele Allidi, presi - vità veniva interpretato in modo diverso ri - dente del Patriziato di Ascona, ha esposto al - spetto a quello voluto dall’attuale LOP. cune riflessioni sull’essenza stessa del Patri - Le iniziative ad esclusivo vantaggio dei pa - ziato che fonda le radici nello spirito di fratel - trizi erano inoltre molto frequenti e costitui - lanza, amicizia e aiuto collettivo; essenza che vano pressoché la regola. va mantenuta ed alimentata proprio con gli Quindi ben venga oggi una gestione dei be - incontri delle famiglie dalla cui unione è nato ni nell’interesse di tutta la collettività e non l’attuale comune politico. Ravvivare la fiam - soltanto di quella dei cittadini patrizi. Ci ma del fuoco patrizio, è dunque uno dei com - mancherebbe altro! Solo in questo modo il piti intrinsechi di un Ente che vuole offrire al - patriziato può giustificare a pieno titolo la le nuove generazioni un futuro, non dimenti - sua esistenza quale ente di diritto pubblico. cando il passato, indissolubilmente legato al - Questa funzione pubblica a tutti gli effetti re - la storia del Ticino. sponsabilizza maggiormente il patriziato nei confronti della società e nel contempo, a La redazione, ospita volentieri queste rifles - mio modo di vedere, ne rafforza la sua im - sioni e auspica che vengano fatte proprie portanza. Se così non fosse, il patriziato ri - dalle Amministrazioni dei Patriziati che com - schierebbe forse di divenire un’istituzione pongono l’ALPA. obsoleta e anacronistica. * * * D’altra parte il venir meno di certe ricadute (che definirei «bonus») a favore dei patrizi Con questo mio intervento vorrei proporre ha un po’ indebolito quel fiero senso di ap - alcune riflessioni, stimolare la discussione e partenenza e quello spirito viciniale, tanto possibilmente conoscere la posizione del - indispensabili per il buon funzionamento l’ALPA in merito a due tematiche che mi del patriziato stesso. paiono importanti. Sebbene i patriziati in generale abbiano ne - La prima riguarda l’interpretazione del di - gli anni indubbiamente rafforzato il loro ruo - vieto di ripartizione di rendite o di divisione lo di pubblica utilità con iniziative a favore di di beni tra i patrizi, sancito dalla LOP (art. 32 tutta la collettività (inutile elencarle tutte: cpv. 2 LOP) oggetto anche di una circolare pensiamo solo alla cura e alla manutenzione degli Enti locali datata 11 gennaio 2007 indi - dei boschi, alla costruzione dei ripari valan - rizzata a tutti i patriziati, seguita ad un’istan - gari ed altre importanti opere di premuni - za di intervento nei confronti del patriziato zione, al promovimento dell’economia turi - di Ascona. stica, alla realizzazione di infrastrutture pub - La seconda riguarda il significato del pro - bliche di primaria importanza,...), oggi movimento dello spirito viciniale; uno tra gli spesso non hanno il giusto riconoscimento scopi degli enti che rappresentiamo. e troppo spesso sono guardati ancora con Oggi il patriziato, quale corporazione di di - sospetto e diffidenza, quasi rappresentas - ritto pubblico a tutti gli effetti, è tenuto ad sero delle così dette caste di privilegiati at - amministrare i propri beni nell’interesse di tente solo ai loro interessi particolari. Lo di - tutta la collettività, con l’esplicito divieto di mostrano purtroppo i diversi tentativi di de - «ogni ripartizione di rendite o divisione di legittimazione dei nostri enti in questi ultimi beni patriziali tra i patrizi» (art. 32 LOP). In anni: dalla proposta di annullamento del passato spesso i beni del patriziato erano contributo cantonale al fondo patriziale ad amministrati nell’interesse di una ristretta altre azioni contro iniziative di singoli patri - .30 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 ziati (tra i quali anche quello di Ascona, og - 1’ALPA a chinarsi sulla problematica, che a getto di un’istanza di intervento, che ha por - lungo andare potrebbe indebolire i patri - tato l’autorità cantonale, a mio modo di ve - ziati a scapito di tutta la collettività. Invito dere in maniera un po’ affrettata, alla deci - 1’ALPA a chiarire con l’autorità competente sione di far cessare o, nella migliore delle entro quali limiti un patriziato può ragione - ipotesi, rivedere alcune iniziative di lunga volmente (e proporzionalmente alle sue ri - tradizione. Penso in particolare al raduno sorse) prevedere iniziative a favore dei pa - patriziale e ai premi di incoraggiamento a trizi allo scopo di stimolare e promuovere favore di studenti patrizi, che sbrigativa - quei valori ideali che sono la premessa es - mente sono stati considerati esclusivi van - senziale per operare in modo positivo... rav - taggi (o, peggio, ripartizione di rendite) a fa - vivando quel sano orgoglio di essere patri - vore dei patrizi. zi! Allora mi chiedo: come coltivare oggi lo spi - rito viciniale? Come garantire ai patriziati quel minimo di autonomia e quelle iniziative Nott e dì di promovimento dello spirito patriziale, che sono la molla per incentivare ad opera - L’era l’ura da la calàda dal suu re nell’interesse della collettività? È del re - sto fuori discussione che da un patriziato vi - e dadré di munt l’umbrìa vo, vitale e motivato ne trae enormi vantaggi la gh’a curéva dré ai paesàn tutta la collettività. che in prèssa andavan a baita. Un’interpretazione troppo restrittiva del di - vieto di ripartizione di rendite non rischia di penalizzare qualsiasi piccola iniziativa di La giurnàda l’era finìda aggregazione tra i patrizi e promovimento dello spirito patriziale? e ’na lüs senza pietà Ritengo che sia importante chinarsi sul pro - bàrbûsa in dal speciàa blema per evitare che contro i patriziati si la sa smurzàva grisa. apra una vera e propria caccia alle streghe. Una volta si verificavano probabilmente de - gli abusi; oggi si rischia invece di eccedere Un gall l’à cantàa nel senso opposto e di mettere il patriziato per così dire sotto tutela, togliendogli anche in un pullée pien d’umbri quel margine di ragionevole autonomia nel senza la gluriusa petülanza prevedere iniziative o piccoli vantaggi a fa - vore dei patrizi. Iniziative che nelle giuste dal salüd dal primm ciàr dal dì. proporzioni favoriscono la buona ammini - Gian Paolo Lavelli strazione dei beni patriziali nell’interesse di tutta la collettività. NOTTE E GIORNO Era l’ora del tramonto / e Sull’ultima pubblicazione dell’ALPA ho letto dietro ai monti le ombre / inseguivano i conta - l’intervento del presidente del patriziato di dini / che in fretta andavano a casa. // La gior - Moghegno, il quale, facendo riferimento ad nata era terminata / ed una luce senza pietà / un ricorso inoltrato contro il Regolamento monotona nell’attesa / si spegneva grigia. // patriziale disciplinante l’uso di una strada di Un gallo ha cantato / in un pollaio pieno d ’om - proprietà del patriziato, si interroga sul si - bre / senza la gloriosa petulanza / del saluto gnificato odierno dell’appartenenza ad un del primo chiarore. patriziato. Prendo spunto anche dallo stesso e dalla postilla della redazione invitando Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 31 . Federlegno del comitato della stessa Federlegno, alla recente assemblea dell’Alleanza patriziale ticinese, facendola seguire da qualche con - siderazione finale. La Federlegno, una Franco Celio, presidente della CoReTI positiva realtà Attività principali In questa nostra rubrica, ci siamo già riferiti Esponendo dapprima il lavoro del comitato, più di una volta alla Federlegno Ticino. Si D’Alessandri ha messo in evidenza i punti tratta della «piattaforma» sulla quale si in - salienti che sono stati trattati dall’associazio - contrano le diverse organizzazioni che ope - ne mantello nel corso dell’ultimo anno di at - rano in favore dello sviluppo e della promo - tività. In sintesi si tratta di: zione del settore bosco legno nel Ticino e nel Moesano. In questi ultimi anni, la Feder - • Sostegno e consulenza tecnica alle FFS legno è anzi divenuta un punto di riferimen - riguardo alla posa di pareti fonoassor - to apprezzato anche a livello nazionale, e la benti in legno, nell’ambito del risanamen - sua voce è presa viepiù in considerazione to della linea ferroviaria in Ticino. anche nelle cerchie istituzionali e politiche non direttamente collegate al settore fore - • Sostegno alla realizzazione delle cosid - stale e dell’uso del legno. Riportiamo perciò dette oasi di svago, come pure ai parchi qui di seguito, ampi stralci della relazione giochi mediante l’uso di legno indigeno tenuta da Claudio D’Alessandri, membro (castagno, robinia, larice).

.32 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 • Sostegno al progetto di ristrutturazione ziato problemi pratici e finanziari che me - dell’attuale sede di Rivera, che con il con - ritano ulteriori approfondimenti. A que - tributo finanziario del Cantone e delle as - sto scopo è stato creato un apposito sociazioni affiliate porterà alla creazione Gruppo di lavoro. di un «Centro foresta legna», a disposi - zione degli enti associati quale luogo di Dall’elenco riportato, si nota immediata - incontro, di formazione e di informazio - mente come l’attività della Federlegno, per ne. quanto articolata (ai temi citati se ne potreb - bero aggiungere altri, di minor rilevanza in • Promozione degli impianti di riscalda - termini di tempo dedicato loro ultimamente, mento a legna. ma non per questo meno importanti) è es - senzialmente di due tipi. • Sostegno all’organizzazione del Pentath - Da un lato svolge infatti azioni che potrem - lon del boscaiolo e della fiera forestale mo definire, sia pure «alla buona», di (che quest’anno hanno avuto luogo a Fai - «lobbying» in favore dell’utilizzo del legno e do il 20 settembre, con la collaborazione di consulenza per quanto riguarda la realiz - del locale Patriziato). zazione pratica di taluni progetti specifici (quali ad esempio le pareti fonoassorbenti, i • Diverse attività di informazione e anche parchi gioco e gli altri citati). D’altro lato, di formazione. svolge invece un lavoro più teorico, o per meglio dire di concetto. Basti citare il pro - • Rilancio del progetto «filiera forestalegno getto «filiera», che dopo le difficoltà e le dif - a sud delle Alpi», nell’ambito del Piano di fidenze che ha incontrato inizialmente è ora attuazione della Nuova Politica Regionale riuscito grazie in particolare all’irriducibile (NPR). È da rilevare che questo progetto entusiasmo del segretario animatore della è già stato presentato alla Confederazio - Federlegno stessa, ing. Fulvio Giudici a fi - ne tramite il Segretariato di Stato all’eco - nalmente «decollare». Vi si potrebbero ag - nomia (SECO) e che esso, grazie anche giungere diverse prese di posizione su te - all’approvazione del nuovo Piano foresta - matiche di carattere più generale, ad esem - le cantonale, è stato inserito nelle 8 filiere pio nell’ambito della pianificazione del ter - ritenute disporre delle maggiori poten - ritorio o della politica di sostegno alle regio - zialità di sviluppo economico. ni di montagna. Si tratta insomma di un’attività di interesse • Certificazione del bosco pubblico e pri - pubblico nel senso più ampio del termine, vato a livello cantonale. Occorre infatti te - peraltro riconosciuta anche dal Cantone, ner presente che il Ticino è uno dei pochi che accorda alla Federazione un contributo Cantoni che non ha ancora proceduto alla annuo tangibile. certificazione dei suoi boschi. A questo Del resto, in Ticino il bosco è in continua riguardo la Sezione forestale cantonale, espansione. Anche se qualcuno lo definisce tramite il suo direttore, ing. Marco Deluc - «un Cantone ricco di boschi poveri» (per chi che nel frattempo ha lasciato la sezio - evidenziare come non sempre la qualità del ne forestale per affrontare una nuova sfida legname sia quella desiderata dalle seghe - professionale ha abbozzato un preventi - rie), tale situazione merita sicuramente di vo per l’allestimento di questo documen - venire non solo considerata maggior mente, to, che presuppone anche un contributo ma anche sfruttata nel limite del possibile. Il finanziario da parte dei proprietari (com - tutto a vantaggio non solo del settore in presi ovviamente i Patriziati). Questa pro - quanto tale, ma di tutta l’economia regiona - posta, nelle sue grandi linee ha eviden - le! Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 33 . Segnalazioni culturali – Motivazioni e obiettivi per la Micologia Funghi del elvetica e ticinese – Funghi rari del comprensorio, 17 schede Monte San – Funghi tipici del Monte San Giorgio e din - Giorgio torni 50 schede – Funghi commestibili e velenosi di questi posti 50 schede Il mondo dei fun - – Elenco generale dei macromiceti docu - ghi macromiceti, mentati oltre 1000 specie illustrati da 155 già Flora Micolo - fotocolor, acquarelli, schede didattiche. gica oggi separa - ta e chiamata Funga, ha nel CAVAGNAGO comprensorio del Monte San Giorgio una rappresentanza Archivio dei e una specificità dovuta alle caratteristiche nomi di geobotaniche, climatiche e latitudinali unica luogo in Svizzera e non solo. In un trentennio sono state individuate, collezionate e documenta - Grazie al contri - te oltre 1100 specie diverse. buto del comune, La Società Micologica «Carlo Benzoni» in del patriziato e di questo suo sesto volume della serie RMT privati, l’Archivio propone a tutti gli appassionati di ogni livel - di stato del canto - lo immagini, tavole, descrizioni e informa - ne Ticino, ha dato zioni attraverso questi capitoli: alle stampe un’importante volume dedicato al patrimonio dei toponimi. L’archivio dei – Aspetti e limiti del territorio nomi di luogo si arricchisce di un nuovo ca - – Caratteristiche dell’ambiente naturale pitolo, curato da Valerio Gianascio e sotto la – Studi e dati micologici pregressi direzione di Andrea Ghiringhelli.

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.34 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 Dai patriziati È stata confortante la presenza di numerosi giovani e giovanissimi che accompagnati dai genitori e dai nonni hanno scelto di sali - Patriziato di Castel San Pietro re a piedi, cogliendo l’occasione di appren - dere i nomi delle curve e dei luoghi curiosi Domenica 24 agosto 2008 approfittando di che si trovano lungo il percorso, tipo, «ul una bellissima e limpida giornata d’estate i Sass dal Torc» «ul funtanin da Panee» «la fun - patrizi di castel San Pietro si sono dati ap - tana da Guaira». puntamento sull’ «Alpe di Caviano» per la A poco a poco tutti i patrizi che man mano consueta festa d’estate. confluivano a Caviano poterono gustare le prelibatezze del ricco aperitivo preparato e servito dalla «commissione feste». Quando tutti trovarono posto sul terrazzo ci contammo in centocinquanta e gli addetti alla cucina servirono un ottimo pranzo. Quest’anno il menú prevedeva «porchetta arrosto con insalate di stagione e formaggio dell’alpe Grassa». La limpidissima giornata permetteva la vi - sione di un panorama stupendo verso il massiccio del Monte Rosa dove spiccava su tutti il Pizzo Dufur a ovest e verso sud tutto il Mendrisiotto. Un sincero e caldo ringraziamento vada a Giovani promesse patrizie impegnate nella vendi - tutti coloro che hanno collaborato (adulti e ta di magliette e biglietti della lotteria. giovanissimi).

Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 35 . questi giovani ulteriori possibilità di perfe - Patriziato di Cademario zionamento quali gli attestati professionali federali di selvicoltore caposquadra, spe - Consegna attestati cialista in esbosco con macchine forestali, ai neo selvicoltori. responsabile dell’impiego della teleferica forestale, forestale SSF, ing. Forestale SUP, Il venerdì 18 luglio a Cademario, il Patriziato Bachelor e Master ETH in gestione del bo - locale in collaborazione con il Municipio, ha sco e del paesaggio. avuto il piacere di ospitare la cerimonia del - la consegna degli attestati federali di capa - Tornando alla nostra cerimonia vi elenchia - cità selvicoltori. mo i meritevoli neo selvicoltori: Hanno portato il loro saluto il Presidente del Patriziato, il Sindaco di Cademario On. Ser - 1. Brughelli Walter valli, mentre alla cerimonia sono intervenu - Azienda forestale Terzi Gianni, Golino te le varie autorità cantonali con alla testa il 2. Cattaneo Enea neo direttore Ing. Roland David. Azienda forestale Patriziato di Airolo 3. Cattaneo Federico Hanno ricevuto il diploma ben 16 giovani Comune di Chiasso selvicoltori che hanno superato, dopo tre 4. Forini Alessandro anni di duro tirocinio, le prove d’esame pra - Stato del Ct. Ticino, Sezione forestale, tiche e teoriche svolte a Dalpe, Airolo, Mez - Demanio zana e Morbio Superiore. Le prestazioni di 5. Gaffuri Sebastiano, ogni candidato sono state valutate da 15 di - Azienda forestale versi periti e per il futuro, il settore offre a RVM, Morbio Superiore

.36 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 6. Gobbi Elvis 16. Zanini Enrico Azienda forestale Comunità Silforst Vedova Silvano, Bosco Gurin dei patriziati di Leventina, Faido 7. Guazzone Marco Sono poi stati poi stati consegnati i seguenti Stato del Ct. Ticino, Sezione forestale, premi speciali: Demanio 8. Kaelin Charly Premio dalla Sezione forestale cantonale e Azienda forestale Patriziato di Quinto dell’azienda forestale Valli di Lugano 9. Kaufmann Raffaele Miglior media complessiva: Impresa forestale Flli. Zanetti, Gaffuri Sebastiano e Zanini Enrico Madonna del Piano Premio dell’Associazione forestale ticinese 10. Malquarti Egon Miglior libro di lavoro Gaffuri Sebastiano Impresa forestale Castelli Luca, Miglior erbario Zanini Enrico Bellinzona S. Paolo 11. Martinoni Alesa Premio della ditta forestale F.lli. Zanetti Azienda forestale comunità Miglior nota nel taglio dei patriziati della Vallemaggia, Cevio Kaufmann Raffaele 12. Petralli Fabrizio ed inoltre stato distribuito un premio del - Azienda forestale RVL, Taverne l’Associazione imprenditori forestali ticinesi 13. Solari Joel a tutti i nuovi selvicoltori. Azienda forestale Parco SA, È stato pure consegnato l’ Attestato profes - Patriziato di Contone sionale federale «Responsabile per l’impie - 14. Soresini Luca go della teleferica forestale» Azienda forestale Patriziato di Avegno al Signor Nicola Sassella 15. Vaucher De La Croix Olivier Impresa forestale Carelle , Stato del Ct. Ticino, Sezione forestale, primo ticinese ad ottenere questa qualifica Demanio con il quale ci congratuliamo vivamente. Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008 37 . Ricordiamo che sui tre anni di tirocinio sono na presso l’ex acquedotto del Montaccio in formazione ben 55 apprendisti presso 25 e i relativi lavori sul manufatto principale. aziende forestali del cantone e che diverse – interventi di pulizia finale nelle zone delle imprese hanno la loro sede nelle zone peri - piantagioni. feriche del Ticino. Un’attività, quella foresta - – l’inizio di un nuovo e notevole intervento le, con buone prospettive per il futuro e che che permetterà di aumentare la superfi - fà ben sperare per ulteriori miglioramenti. cie della bella selva castanile (da ca. 2 a 5 L’incontro tra i neo selvicoltori ed i loro ac - h.) nella zona Squillin con il contributo compagnatori e le diverse autorità presenti cantonale e federale, del FSP, del Comu - si è concluso con uno spuntino offerto dal ne e dei Patrizi di Cademario. Patriziato di Cademario e dal Comune. Il Patriziato di Cademario e l’Ufficio patrizia - Lavori in corso sul territorio le continuano quindi con grande volontà e del Patriziato di Cademario! entusiasmo e con forti investimenti, le realiz - zazioni dei previsti progetti, volti al migliora - Come da decisioni assembleari, l’Ufficio mento e alla manutenzione mirata del terri - patriziale si sta attivando, tra l’altro, con di - torio patriziale, coscienti dell’enorme im - verse iniziative che permetteranno una mi - portanza che quest’ultimo ricopre per le at - gliore fruizione e manutenzione del bel pa - tuali e future generazioni di Cademario e trimonio boschivo patriziale: non solo. Rudy Vanetta – gli interventi volti al ripristino della fonta - Presidente del Patriziato di Cademario

.38 Rivista Patriziale Ticinese N. 3/2008

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