Heine E La Vecchia Germania. La Questione Tedesca Tra Poesia E Diritto
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La pubblicazione di questa nuova edizione aumentata e aggiornata rientra nel progetto FRA 2013 Per una critica della giustizia: testi letterari e contesti storici a confronto, coordinato da Maria Carolina Foi e promosso dall’Ateneo di Trieste. Il motivo della copertina è tratto dal frontespizio della prima edizione del 1806 del Des Knaben Wunderhorn di Arnim e Brentano. impaginazione ed elaborazione grafica della copertina Verena Papagno © Copyright 2015 Maria Carolina Foi EUT Edizioni Università di Trieste via Weiss 21, 34128 Trieste http://eut.units.it https://www.facebook.com/EUTEdizioniUniversitaTrieste Proprietà letteraria riservata. I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale e parziale di questa pubblicazione, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, le fotocopie e altro) sono riservati per tutti i paesi ISBN 978-88-8303-649-1 Heine e la vecchia Germania La questione tedesca tra poesia e diritto Maria Carolina Foi Nuova edizione aumentata e aggiornata EUT EDIZIONI UNIVERSITÀ DI TRIESTE Alla mia mamma Rimane quasi una macchia su chi passa da una scienza a un’altra: come se fosse passato a un’altra religione. Jacob Grimm Una canzone del popolo, cantata dal popolo nella li- bertà dei boschi è come una rosellina delle Alpi sulle Alpi stesse, al cui paragone i corni magici non sono che erbari! È l’anima dell’anima nazionale. Joseph von Eichendorff Il più elevato concetto di poeta lirico me l’ha dato Heinrich Heine. Cerco invano in tutti i regni dei mil- lenni una musica ugualmente dolce e appassionata. Egli possedeva quella divina malizia, senza la quale non so immaginare la perfezione. Friedrich Nietzsche Sommario Avvertenza 13 Claudio Magris Presentazione, Trieste 1990 15 Premessa 17 Germanie vecchie e nuove: introduzione alla seconda edizione 1. Le ‘questioni tedesche’ 19 2. L’interregnum 1814 25 3. Paradigmi storico-nazionali fra ‘Diritto e Letteratura’ 32 4. Il giovane Heine e le conseguenze 38 Prima parte La “giuridicità” segreta del Vormärz 1. I germanisti alla ricerca della patria tedesca 47 9 1.1. L’Ottocento tedesco come secolo giuridico 47 1.2. La situazione della scientia iuris 50 1.3. Le Assemblee dei germanisti 52 1.4. Jacob Grimm presidente dei germanisti 55 1.5. Il programma dei germanisti 57 2. La Germania del diritto 61 2.1. La polemica sulla codificazione 61 2.2. La proposta di Thibaut 66 2.3. La risposta di Savigny 68 2.4. Diritto e consuetudine 72 2.5. Il ruolo del giurista 76 3. La Germania della poesia e del diritto 79 3.1. L’allievo di Savigny 79 3.2. Grimm e la poesia popolare 83 3.3. Grimm e il Beruf 90 3.4. La «poesia nel diritto» 96 3.5. I poeti-giuristi 105 4. Patria tedesca o «miseria tedesca» 109 4.1. Il Volk dei germanisti 109 4.2. Grimm e «l’acuta diseguaglianza dei ceti» 110 4.3. La Germania dei ceti e quella del Volk 115 4.4. La Germania dei germanisti 118 4.5. La Germania di Heine 121 Seconda parte Dalla poesia del Volk ai diritti del codice 1. Il giovane Heine fra poesia e diritto 127 1.1. Heine e il «maledetto» ius 127 1.2. La formazione giuridica di Heine 133 1.3. Diritto e letteratura 145 10 2. Un viaggio nella provincia tedesca 149 2.1. Il viandante heiniano 149 2.2. Diritto romano e diritto germanico 154 2.3. La patria tedesca dalla vetta del Brocken 172 3. L’impossibile saga del Sacro Romano Impero 175 3.1. Zerrissenheit e coralità 175 3.2. L’elegiaco canto delle particolarità 180 3.3. La deutsche Literaturmisere 189 4. La Germania secondo il code Napoléon 193 4.1. Memorie e confessioni 193 4.2. L’autobiografia di un’infanzia napoleonica 199 4.3. Il rendiconto di un transfuga 208 Nuovi percorsi bibliografici 217 Indice dei nomi 237 11 Avvertenza Per ragioni di opportunità editoriale, i riferimenti bibliografici conte- nuti nella I e nella II parte del volume sono stati mantenuti inalterati dalla prima edizione del 1990. Per l’attuale stato della ricerca, sia per quanto riguarda le fonti, sia per quanto riguarda la letteratura critica, si rimanda all’ultimo capitolo di questo volume Nuovi percorsi bibliografici. Per quanto riguarda le opere di Heine viene citata l’edizione delle ope- re complete: Heinrich Heine, Sämtliche Schriften, 12 voll., a cura di Klaus Briegleb, Frankfurt/Main – Berlin – Wien, 1981 (1°ed. 1976). L’edizione storico-critica dell’opera heiniana a cura di Manfred Windfuhr, Heinrich Heine, Sämtliche Werke, Historisch-kritische Ausgabe, Hamburg 1973 e succ. - Düsseldorfer Ausgabe viene citata relativamente ai volumi editi fino al 1990. Quando esiste viene indicata anche la traduzione italiana dei passi citati, se necessario tacitamente riveduta. Le abbreviazioni adottate sono le seguenti: HB = Heinrich Heine, Sämtliche Schriften, 12 voll., a cura di Klaus Briegleb, Frankfurt/Main – Berlin – Wien, 1981 (seguita dal numero in cifre ara- be del volume). HSA = Le lettere di Heine sono citate dalla Heinrich Heine, Säkularaus- gabe. Werke, Briefwechsel, Lebenszeugnisse, a cura delle Nationalen For- schungs- und Gedenkstätten der klassischen deutschen Literatur di Weimar e del Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi, voll. 20-23, Berlin – Paris 1970-72. HJB = Heine – Jahrbuch, a cura dello Heinrich Heine – Institut, Düsseldorf, Hamburg 1961 e succ. KS = Jacob Grimm, Kleinere Schriften, voll. 1-8, Berlin, 1864 e succ. BGS = Briefe der Brüder Grimm an Savigny, a cura di Wilhelm Schoof, Bonn, 1960. BGG = Brüder Grimm Gedenken 1963. Zur 100. Wiederkehr des Todestages v. Jacob Grimm 1963, a cura di Ludwig Denecke e di Ina-Maria Greverus, Marburg, 1963 e succ. 13 Ringraziamenti L’edizione del 1990 di questo libro doveva molto ai seminari di Wolfgang Frühwald e di Walter Müller-Seidel, ai loro consigli e incoraggiamenti. Per questa seconda edizione desidero ringraziare per lo scambio di idee e l’attenta lettura dei nuovi capitoli Paolo Panizzo, Paolo Zellini e Marco Rispoli, al quale devo in particolare tanti preziosi suggerimenti. Per il loro aiuto redazionale un grazie meritato va anche ad Angela Mitrani ed Elisabetta Vegliach. Infine rin- grazio Mauro Rossi di EUT che ha accompagnato con mano sicura e gentile la realizzazione di questo libro. 14 Presentazione La Germania è stata a lungo — ed ora forse ritorna ad essere — un nodo centrale e insoluto della storia europea, un cuore di civiltà e di pericolo, quel groviglio affascinante e inquietante di contraddizioni che Thomas Mann ha chiamato “disperatamente tedesco”. Questo libro intenso e vigoroso — ricco di sottigliezza analitica, robusta costruzione storica e sensibilità lirica — penetra in modo originale nei tortuosi e seducenti meandri della vecchia Germania, della sua storia e della sua poesia. È stato Heine, il grande poeta nostalgico e ribelle, caustico dissacratore e insieme appassionato cantore di quel mondo, a coniare la definizione di deutsche Misere, miseria tedesca, per designare la contrastante compre- senza in Germania di grandissima cultura politico-filosofica e arretra- tezza politico-sociale, profonda interiorità e immaturità civile. Ripresa da Marx, questa definizione è divenuta uno stereotipo; questo libro la analizza a fondo, intrecciando l’interpretazione dei Reisebilder di Heine al dibattito sull’identità tedesca e sull’unificazio- ne nazionale fra il 1815 e il 1848. Maria Carolina Foi mette in luce, av- valendosi soprattutto di una approfondita conoscenza giuridica e di una originale indagine dei rapporti fra poesia e diritti, i nessi fra 15 storia politica, scienza giuridica e letteratura. Il libro illustra la for- mazione di Heine e la nascita della ricerca filologica di Jacob Grimm sulla poesia popolare e l’antico diritto germanico; la riflessione giuridica di Savigny, il fondatore della Scuola Storica, che vuol sal- vaguardare le peculiarità locali sancite dai secoli e custodite dalla poesia, il progetto liberalnazionale dei suoi allievi e le involuzioni reazionarie. Il conflitto fra unità e diversità, fra eguaglianza e auto- nomia, fra le libertà dei moderni e le libertà di tradizione feudale è il terreno sul quale nascono le contraddizioni della Germania; il terre- no dal quale sorge, per criticarlo con doloroso e beffardo amore, la poesia di Heine. Questo libro la illumina mostrandone l’inseparabile nesso con quella «questione tedesca» che oggi riemerge, tuttora problemati- ca, da quel plurisecolare tessuto così ricco di ombre e di incanti, strug- genti Lieder e fantasmi del passato, regressione e malia poetica. Claudio Magris Trieste 1990 16 Premessa Ripubblicare un libro apparso ormai da parecchi anni richiede senza dubbio qualche spiegazione. Si potrebbero invogliare i nuovi auspicati lettori ricordando che esso è presente nelle più importanti banche dati nazionali e internazionali, che continua a circolare attraverso diversi canali, che risulta adottato in diversi corsi universitari, che insomma – è quel che importa – continua a essere letto. Ma le raccomandazioni generiche non sono, in questo caso, quelle decisive. Al di là dell’interes- se intrinseco che il libro può suscitare, sono alcuni precisi contesti della ricerca e del dibattito internazionale recenti, a costituire la cornice più appropriata per rendere significativa e, si spera, utile questa rinnovata e aggiornata proposta di lettura. La I e la II parte di questo volume ripropongono l’edizione apparsa nel 1990. I temi che il libro allora affrontava non sono affatto invecchia- ti, hanno anzi trovato ampi sviluppi in uno spettro di studi assai varie- gato che attraversa diverse discipline. I quattro nuovi capitoli introdut- tivi che seguono sono perciò dedicati alla ricognizione di quei contesti di ricerca che si sono notevolmente accresciuti negli ultimi tempi e nei quali si colloca anche questa seconda edizione. Tali capitoli riprendono, 17 con intenzionali varianti, alcune componenti del titolo. Forse sarebbe stato persino opportuno capovolgere il titolo originale trasformandolo, ad esempio, in La questione tedesca tra poesia e diritto.