BIOSFERA UNESCO ALPI LEDRENSI E JUDICARIA dalle Dolomiti al Garda Settembre 2014

PROVINCIA AUTONOMA DI UNIONE EUROPEA

COMUNE DI

BIOSFERA UNESCO ALPI LEDRENSI E JUDICARIA dalle Dolomiti al Garda

Settembre 2014

UNESCO - Man and Biosphere (MAB) Programme Biosphere reserve nomination form, September 2014 ALPI LEDRENSI 4 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda “All’ombra del pittoresco ponte coperto che attraversa il rivo sostammo alcuni minuti ad ammirare un panorama quasi unico, secondo la mia esperienza alpina. Vicino a noi c’era il Castello di , posato in alto su una roccia, che controlla da una parte l’entrata di una gola e dall’altra domina un ampio bacino soleggiato, circondato da verdeggianti dorsali al cui confronto le rive del lago di Como sono nude e scure. Gli avvallamenti ed i declivi più bassi biancheggiano di villaggi e sono fecondi di granoturco e di viti rampicanti. I monti non s’alzano in ininterrotte catene come nelle Alpi Settentrionali ma sono spezzati in masse della più romantica bellezza.”

Douglas W. Freshfield Italian Alps. Longmans, Green and CO. 1875

Il castello di Stenico, antico maniero, sede di giurisdizione locale, sede proposta per la PBR

ALPI LEDRENSI e Judicaria 5 dalle Dolomiti al Garda GRUPPO DI LAVORO

Coordinamento generale: Claudio Ferrari – PAT, Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree Protette

Testi: Maurizio Odasso, Luca Bronzini, Federica Gironi - PAN Studio Associato , Roberto Bombarda

Revisione e coordinamento editoriale: Elena Guella – PAT, Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree Protette

Hanno collaborato alla stesura del documento: Giorgio Andrian - consulente esterno Martina De Gramatica – antropologa, stagista Giampaolo Pedrotti, Mauro Neri, Gianna Zortea, Arianna Tamburini, Giuliana Torelli, Marina Malcotti - PAT, Ufficio Stampa Franco Nicolis, Luisa Moser – PAT, Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici Guido Donati, Ennio Lappi, Aldo Colizzolli, Diego Salizzoni, Matteo Zumiani - Associazione Pro Ecomuseo della Judicaria Linda Maria Martinello, Stefano Zanoni, geografo, stagista

Componenti del Tavolo di Indirizzo: Livio Caldera, Comune di Comano Terme; Alberto Iori, Comune di Bleggio Su- periore; Graziano Scalmazzini, Mariano Valerio, Comune di Bondone; Giorgio Libera, Comune di ; Nicoletta Aloisi, Comune di Fiavé; Achille Brigà e Alessandro Fedrigotti, Comune di Ledro; Gianfranco Rigotti e Giuseppe Scro- sati, Comune di San Lorenzo in Banale; Monica Mattevi, Comune di Stenico; Carlo Remia, Comune di Tenno; Renza Bollettin, Comune di Riva del Garda; Laura Danieli, Comune di Storo; Patrizia Ballardini, Comunita’ delle Giudicarie; Salvador Valandro e Alessandro Deguelmi, Comunita’ dell’Alto Garda e Ledro; Antonio Caola e Roberto Gusmerotti, Parco Naturale Adamello Brenta; Gian- franco Pederzolli, BIM del Sarca; Iva Berasi, APT Terme di Comano - Dolomiti di Brenta; Roberta Maraschin, Ingarda ; Maria Demadonna, Consorzio per il turismo della Valle di Ledro; Romano Masè e Claudio Ferrari – PAT, Dipar- timento Territorio, Ambiente e Foreste

ALPI LEDRENSI 6 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Traduzioni: Vivienne Frankell

Documentazione fotografica da archivi: PAT, PAN Studio Associato, PNAB, Ecomuseo della Judicaria, MUSE, Centro Studi e Documentazione Giudicariesi, Consorzio per il turismo della Valle di Ledro

Grafica e impaginazione: Mauro Neri, Gianna Zortea –Ufficio Stampa PAT; Fausto Lorenzi – Centro Duplicazioni PAT

Si ringraziano per la collaborazione: Ufficio Stampa PAT Servizio Statistica PAT Servizio Urbanistica PAT Soprintendenza Beni architettonici e archeologici PAT Centro Duplicazioni PAT Servizio Valutazione Ambientale PAT Servizio per la Conservazione e la Valorizzazione dell’Ambiente PAT Servizio Minoranze linguistiche locali e relazioni esterne ID per la realizzazione di Grandi Eventi, PAT MUSE - Museo delle Scienze Museo Civico Rovereto

La presente pubblicazione costituisce una sintesi in versione italiana del Dossier di candidatura a Riserva della Biosfera “Ledro Alps and Judicaria. From the Dolomites to Lake Garda” presentato nel settembre 2014 all’UNESCO. A sua volta il Dossier di candidatura 2014 deriva da un analogo Dossier presentato nel 2013, integrato e modificato secondo le osservazioni formulate dal Consiglio Internazionale di Coordinamento (ICC) del Programma MAB UNESCO, nella 26° sessione di lavoro del 10-13 giugno 2013. Le principali integrazioni e approfondimenti sono evidenziati con box dallo sfondo verde.

La candidatura al riconoscimento UNESCO, assume un significato ancora più profondo dopo la scomparsa di Graziano Scalmazzini, sindaco di Bondone e persona che ha creduto fortemente nella stretta relazione che esiste tra la valo- rizzazione del territorio e lo sviluppo della comunità che lo vive. Ha partecipato al collegio sindacale della cooperativa Agri90, che ha rilanciato la coltivazione del mais marano per la produzione della farina gialla di Storo. Ha promosso e stimolato progetti come quello della rinaturalizzazione delle rive del lago d’Idro e delle zone umide retrostanti oltre a impegnarsi per mantenere e migliorare i livelli del lago. Ha lavorato con successo alla valorizzazione in chiave turistica, culturale e storica del castello di san Giovanni, rendendolo sede permanente di esposizioni, dell’orto botanico e di rappresentazioni storiche e culturali.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 7 dalle Dolomiti al Garda

Un patrimonio di valori di straordinaria importanza

Mauro Gilmozzi, assessore alle Infrastrutture e ambiente - Provincia autonoma di Trento L’ambizione del territorio che si estende dalle Dolomiti di Brenta (uno dei nove gruppi che l’UNESCO ha iscritto nella Lista dei Beni Naturali il 26 giugno 2009) al lago di Garda passando per le Giudicarie, la Val di Ledro e la piana dell’Alto Garda, di entrare a far parte delle Riserve della Biosfera è dettata dalla consapevolezza che un patrimonio così fatto debba avere quella garanzia in più che solo l’UNESCO è riuscito ad elevare, nel corso del tempo, a valore universale. Le generazioni che ci hanno chi è abituato da millenni a doversi preceduto hanno lavorato in questo accontentare di quanto la terra offre, territorio con quella coscienza che è non un’idea ma un modo di vivere, ben sintetizzata nelle 3E: Ecologia, una quotidianità che si palesa in molti Economia, Equità. D’altra parte il modi. Trentino, terra quasi esclusivamente Ecco che le 3E - Ecologia, di montagna, ha nel suo Dna la cura e Economia ed Equità - sono, in un l’armonia del proprio territorio. certo senso, la strada maestra su cui questo territorio ha camminato Già in Antico vi erano le Regole a più o meno da sempre. Da qui sancire il dovuto rispetto ai boschi, nasce, anche, l’ambizione di essere ai prati, a tutte quelle parti collettive riconosciuto dall’Organizzazione che costituiscono l’ambiente e il delle Nazioni Unite per l’Educazione, paesaggio in cui le persone vivono. la Scienza e la Cultura - United La tradizione e le Regole, ancora Nations Educational, Scientific and esistenti in molte parti del Trentino, Cultural Organization – a “Riserva hanno continuato a tramandare nelle genti trentine un profondo e alto rispetto, per ciò che riguarda l’ambiente in cui l’uomo vive e lavora, interagendo con il paesaggio. Foto: Romano Magrone, archivio Ufficio Il concetto di sostenibilità è, per Stampa Provincia autonoma di Trento

ALPI LEDRENSI e Judicaria 9 dalle Dolomiti al Garda della Biosfera”. Questo, peraltro, ha insegnato anche al Trentino significherà un ulteriore assunzione l’importanza di mettere in sinergia di responsabilità per amministratori, competenze, talenti e potenzialità di operatori di vari livelli, in primis gli tutti i soggetti coinvolti in quel progetto adetti all’educazione, alla promozione di candidatura e ora di gestione. e turismo, all’agricoltura, allo sport e per tutti i soggetti che in questa L’auspicata “Riserva della Biosfera parte del Trentino interagiscono con UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria - l’ambiente. Costituisce, anche, un dalle Dolomiti al Garda” sarà, peraltro, modo molto efficace per trasferire un vero e proprio corridoio tra alle nuove generazioni l’alto valore Dolomiti e Prealpi ponendo in dialogo di questa porzione di terra che gode realtà diverse quali il Parco dell’Alto di un’armonia fra uomo e ambiente Garda bresciano e il Parco Naturale che, in altri territori è di più difficile Adamello Brenta, dando così ulteriore percezione. continuità a un territorio che si spinge fino al Parco Nazionale Svizzero L’area “dalle Dolomiti al Garda” passando per il Parco Adamello è un patrimonio “invidiabile” di lombardo e il Parco dello Stelvio. valori ambientali (in cui le aree Un vasto, complesso e diversificato protette - parchi, riserve naturali sistema di aree protette delle Alpi che e siti di Natura 2000 - occupano potrà dialogare in modo più veloce una porzione significativa dell’area e responsabile inserendosi in quel complessivamente candidata), di sistema europeo che, forse, potrà valori culturali (le Palafitte di Fiavé essere d’esempio per altri ambiti. e di Ledro fanno già parte di quella Certamente la candidatura di rete di oltre cento siti archeologici questo territorio a “Riserva della alpini che sono patrimonio mondiale Biosfera UNESCO” ha saputo far UNESCO) e di buone pratiche (che si dialogare come mai prima, parchi concretizzano ad esempio nella Carta naturali, ASUC, Provincia, Comuni Europea del Turismo Sostenibile e Consorzi di Comuni, Comunità di promossa dal Parco Naturale Valle, Apt e Consorzi di Pro Loco, Adamello Brenta, nella costituzione musei ed ecomusei, associazioni della Rete di riserve di Ledro, nella di volontariato, esperti e tecnici e certificazione EMAS da parte di tanti altri soggetti, ognuno per la diversi Comuni). propria parte di competenza e con Ciò è una buona premessa per poter le proprie capacità, ha accettato di eventualmente gestire e governare mettersi in gioco per vincere una sfida efficacemente questa porzione di fondamentale per tutti gli abitanti di territorio se diventerà “Riserva della questo territorio. Biosfera UNESCO”. L’esperienza Una scommessa che, qualora delle Dolomiti UNESCO, per altro, dovesse diventare realtà, riempirà

ALPI LEDRENSI 10 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda certamente d’orgoglio ma, soprattutto, quotidiano per continuare a sarà imperdibile occasione per preservare l’equilibrio delle “Alpi continuare a lavorare insieme e Ledrensi e Judicaria - dalle Dolomiti al fare delle 3E un “modus vivendi” Garda”.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 11 dalle Dolomiti al Garda RICONOSCIMENTO, CONSAPEVOLEZZA E FUTURO

LIVIO CALDERA, Sindaco del Comune di Comano Terme

Bondone, Ledro, Riva del Garda e Storo, le Comunità Alto Garda e Ledro e delle Giudicarie, il Parco naturale Adamello Brenta, il Consorzio dei Comuni Bim del Sarca, il Consorzio dei Comuni Bim del Chiese, l’Apt di Comano, Dolomiti di Brenta e l’Apt Ingarda Trentino spa, il Consorzio per il Turismo della Valle di Ledro, con i quali si è condiviso un percorso politico e amministrativo culminato con la sottoscrizione di uno specifico Protocollo di intesa2. La candidatura del territorio “Alpi ledrensi e Judicaria, dalle Dolomiti al Garda” a riserva della Biosfera vuole Questa candidatura nasce dal territorio: essere il riconoscimento del lavoro infatti non è imposta dall’alto, da fatto dai nostri avi, da coloro cioè che qualche istituzione pubblica, da qualche per intere generazioni hanno vissuto, organismo amministrativo, ma nasce lavorato, conservato e tutelato questa da chi il territorio lo conosce e lo vive terra. È anche la consapevolezza, ogni giorno. È stata l’Associazione Pro per noi oggi, del valore che questo Ecomuseo “dalle Dolomiti al Garda” a patrimonio ambientale possiede, un proporre ai comuni di Comano Terme, valore che travalica i confini del Trentino Bleggio Superiore, Dorsino, Fiavé, e dell’Italia e diventa patrimonio San Lorenzo in Banale, Stenico e internazionale. Riteniamo che i territori Tenno la possibilità di far diventare che si propongono come Riserva della il nostro territorio “Riserva della Biosfera siano un unicum a livello biosfera UNESCO”. Un’idea, o forse la concretizzazione di un lavoro che viene da lontano, condivisa e sostenuta dalla 1 Il Consiglio provinciale in data 20.03.2013 ha approvato all’unanimità un’ordine del giorno che Provincia autonoma di Trento, che ha approva e sostiene l’iniziativa della candidatura al subito colto il valore profondo di questa Riserva della Biosfera. 2 iniziativa1. In data 6 settembre 2013 i 20 soggetti proponen- ti hanno sottoscritto il protocollo di intesa per la La proposta è stata poi condivisa candidatura del territorio della Judicaria e delle Alpi con altri soggetti interessati, e cioè ledrensi a riserva della Biosfera.

ALPI LEDRENSI 12 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda nazionale e internazionale, un’area tradizionale forma di imposizione di in cui si sono stratificati processi vincoli e limitazioni (come spesso sociali, economici, storici, culturali è successo in concomitanza con la e naturalistici, assieme a gestioni creazione delle aree protette), percepita collettive secolari e pianificazioni da alcune categorie di fruitori del territoriali. È un comprensorio territorio come negativa, ad una più geografico che può vantare un matura di consapevole valorizzazione ambiente multiforme e di pregio che delle risorse naturali (e culturali) in va dalla Cima Tosa delle Dolomiti del chiave di sviluppo sostenibile. In questo Brenta al Lago di Garda, con una importante processo, si combinano varietà impressionante ed emozionante processi bottom-up – come quello di paesaggi naturali, in cui sono già delle comunità dei territori della futura presenti parchi e riserve naturali, Riserva – con quelli di indirizzo, nel patrimoni mondiali, i laghi di Tenno e supportare i processi partecipati di di Ledro, la fonte termale di Comano, il gestione di risorse territoriali, intrapresi corso del fiume Sarca... da tempo dalla PAT nei confronti delle Ma questa candidatura è anche il nostro comunità locali. modo per lanciare un messaggio alle Le idee non mancano, la voglia di nuove generazioni, affinché colgano proseguire decisi e determinati c’è. i frutti del passato, proseguano nei Siamo anche consapevoli che grazie a solchi tracciati con convinzione ma questo programma MAB non ci saranno siano anche essere portatrici di nuove nuovi vincoli e imposizioni, in quanto idee, di stimoli innovativi e creativi per la struttura dell’area della Biosfera è rendersi parte attiva e integrante del costituita tenendo conto delle esigenze territorio. L’istituzione della Riserva del territorio e dell’uomo che vi abita. della Biosfera non si propone infatti solo C’è un antico detto Masai, un’antica con una funzione di conservazione, popolazione del Kenia, che dice: “La ma anche di sviluppo economico e terra non è un’eredità dai nostri padri, umano sostenibile attraverso progetti di ma un prestito dai nostri figli”: attraverso educazione ambientale, formazione e questa candidatura vorremmo sancire ricerca. l’impegno a restituire ai nostri figli e alle L’attivazione della Riserva della generazioni che verranno un territorio Biosfera si prefigge – tra gli altri – anche consapevole della propria identità e l’obiettivo culturale di accompagnare del suo valore più genuino, ma capace l’evoluzione del concetto di anche di proiettarsi attivamente verso il conservazione della natura; da una futuro.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 13 dalle Dolomiti al Garda

INDICE

0. Introduzione pag. 18

1. Nome proposto per la Riserva della Biosfera » 20

2. Nome dello Stato » 21

3. Aderenza alle tre funzioni della Riserva della Biosfera » 22 3.1 “Conservazione – contribuire alla conservazione di paesaggi, ecosistemi, specie e variabilità genetica” 3.2 “Sviluppo – promuovere uno sviluppo economico e umano che sia socio-economicamente ed ecologicamente sostenibile” 3.3 “Supporto logistico – fornire supporto a progetti dimostrativi, di educazione ambientale e formazione, ricerca e monitoraggio su aspetti legati alla conservazione e allo sviluppo sostenibile a scala locale, regionale, nazionale e globale”

4. Criteri per il riconoscimento della Riserva della Biosfera » 36 4.1 “Comprende un mosaico di sistemi ecologici rappresentativo di più ampie regioni biogeografiche, ed include una varietà di azioni antropiche” 4.2 “E’ significativa per la conservazione della diversità biologica” 4.3 “Fornisce l’opportunità di esplorare e dimostrare alcuni approcci allo sviluppo sostenibile a scala regionale” 4.4 “Ha una superficie tale da soddisfare le tre funzioni delle Riserve della Biosfera...” 4.5 “…per mezzo di un’adeguata zonizzazione” 4.6 “Vengono previste forme di organizzazione per il coinvolgimento e la partecipazione di un numero congruo di autorità pubbliche, comunità locali e privati nella definizione e nell’applicazione delle funzioni della Riserva della Biosfera” 4.7 Procedure per l’attuazione

5. La petizione contro la PBR e il presunto conflitto con i cacciatori » 100

6. Conclusioni » 107

ALPI LEDRENSI e Judicaria 15 dalle Dolomiti al Garda LISTA DEGLI ACRONIMI E DELLE ABBREVIAZIONI

API Area di Particolare Interesse del PNAB

APPA Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente

ASUC Amministrazione Separata degli Usi Civici

APT Azienda per il turismo

BIM Bacino Imbrifero Montano

CAGL Comunità Alto Garda e Ledro

CEIS Consorzio Elettrico Industriale di Scenico

CETS Carta Europea del Turismo Sostenibile nelle Aree protette

CdG Comunità delle Giudicarie

CLC Corine Land Cover

COPAG Cooperativa pataticoltori giudicariesi

CTL Consorzio per il turismo Ledro

DOP Denominazione di Origine Protetta

EdJ Ecomuseo della Judicaria

IG InGarda - Azienda per il Turismo dell’Alto Garda

ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

MAB Man and the Biosphere – Uomo e Biosfera ALPI LEDRENSI 16 MUseo delle ScienzE e Judicaria MUSE dalle Dolomiti al Garda MAB Man and the Biosphere – Uomo e Biosfera

MUSE MUseo delle ScienzE

PAES Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile

PAT Provincia autonoma di Trento

PBR Proposed Biosphere Reserve – Riserva della Biosfera “in fieri”

PNAB Parco Naturale Adamello-Brenta

PRG Piano regolatore comunale

PSR Programma di Sviluppo Rurale

PUP Piano Urbanistico Provinciale della Provincia Autonoma di Trento

ReLED Rete museale della Valle di Ledro

RR Rete delle Riserve

SIC Siti di Importanza Comunitaria della rete europea Natura 2000

TEN Trentino Ecological Network

WHS World Heritage Site – Sito del Patrimonio Mondiale dell’Umanità

ZPS Zone di Protezione Speciale - Special Protection Area

ALPI LEDRENSI e Judicaria 17 dalle Dolomiti al Garda 0. INTRODUZIONE

Vi è mai capitato di trovarvi in un delle Riserve della Biosfera da parte posto che, osservato dall’alto, vi faccia degli amministratori locali e provinciali, percepire un’immediata sensazione che ne erano venuti a conoscenza di benessere e di armonia? Siamo grazie alle recenti attività di formazione sicuri che almeno una volta sia e sensibilizzazione organizzate in successo a tutti nella vita. A qualcuno Italia. Più se ne parlava e più tutti ci si basta cercare di catturare questa rendeva piacevolmente conto del fatto sensazione e provare magari a portarla che la zona della Judicaria e del Ledro piacevolmente a casa. Ad altri interessa è stata una ‘Riserva della Biosfera capire da dove deriva, cercando di inconsapevole’ per lungo tempo. carpirne il ‘segreto’. A chi ne ha la Il relativo isolamento geografico di responsabilità gestionale sta a cuore questi territori (e di conseguenza la che questa piacevole sensazione loro ‘marginalità’) ha determinato possa essere mantenuta nel tempo e, la conservazione di un paesaggio se possibile, anche incrementata; a tradizionale ad impronta silvopastorale, beneficio del visitatore occasionale ma con insediamenti umani numerosi, anche, e soprattutto, di chi ci abita. Nel frammentati e di modesta dimensione, fare questo, si cercano dei modelli di diverso da quello delle valli limitrofe riferimento, delle buone pratiche che a più forte vocazione turistica ed hanno sortito analoghi esempi in altre insediativa. parti e che possano in qualche modo L’aspetto piacevole del paesaggio che funzionare una volta trasferiti. si stendeva ai piedi degli osservatori come un’armonica combinazione Questo è quello che è successo di piccoli centri abitati e di spazi recentemente ai territori delle aperti coltivati e naturaliformi è infatti Judicarie e del Ledro, in Trentino, il risultato di pratiche di gestione dove, in una giornata di sole di tarda territoriale condivisa vecchie di primavera di quest’anno, un gruppo secoli. Ma allo stesso tempo, queste di amministratori locali e di esperti abitudini alla condivisione sono state (arrivati appositamente da fuori) recentemente reinterpretate alla luce hanno trascorso alcune ore assieme delle metodologie di progettazione ragionando sui modelli di sviluppo partecipata che dalla Conferenza di locale e sui loro risultati sul territorio. Rio del 1992 in poi si sono diffuse a La discussione era guidata da una livello internazionale. Nel corso degli precedente presa di visione del anni sono stati numerosi i processi Programma MAB e della Rete Mondiale partecipati attivati sul territorio e volti

ALPI LEDRENSI 18 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda all’individuazione di percorsi di sviluppo iniziative esistenti, e quella ‘esterna’ di locale sostenibile. interfaccia con le altre realtà limitrofe, La domanda che tutti si facevano era ma anche con quelle nazionali ed diretta ad individuare quindi che cosa internazionali. E anche in questo caso, mancasse in una situazione così ricca il modello della Riserva della Biosfera di per sé: la risposta è stata unanime e l’esistenza della Rete Mondiale delle nell’ammettere che uno strumento che Riserve è sembrato il più opportuno allo possa fornire un quadro di coerenza scopo. a livello locale alle molteplici iniziative Il processo per giungere alla stesura di esistenti non esiste ancora. Nel provare questo dossier è stato intenso, efficace ad individuarlo, il modello della Riserva e partecipato e si fonda su una lunga della Biosfera è sembrato a tutti il tradizione di coinvolgimento delle più appropriato. La sua attivazione comunità locali nelle scelte gestionali trasformerebbe il ricco - ma ancora e di sviluppo del proprio territorio molto frammentato - quadro delle ereditata dal passato: un chiaro segnale iniziative presenti nella Judicaria e che la strada intrapresa era quella Ledro in un vero e proprio sistema giusta e che la comunità di riferimento territoriale locale, la cui sostenibilità ha pensato che sia giunto il momento avrà due facce: quella ‘interna’ di di diventare una ‘vera’ Riserva della messa in rete funzionale delle molteplici Biosfera.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 19 dalle Dolomiti al Garda 1. Nome proposto per la Riserva della biosfera

Nome italiano: Biosfera UNESCO “Alpi Ledrensi e Judicaria: dalle Dolomiti al Garda”

Nome inglese: Biosphere Reserve “Ledro Alps and Judicaria. From the Dolomites to Lake Garda”

Giustificazione del nome adottato L’area si configura come un territorio citato e riferito al settore di montagne montano congruente, di media presenti nell’area sud occidentale quota, senza limiti fisici interni, in della provincia di Trento. cui si è sviluppata una comunità Il termine “Judicaria” rappresenta lo umana coesa, che si riconosce nei storico nome che ha rappresentato due poli territoriali delle Giudicarie questo territorio sin da prima Esteriori e di Ledro, con elementi dell’Anno Mille e che è radice del di differenziazione storici e socio- termine geografico attuale “Giudicarie” economici rispetto ad altre comunità (si veda il dettaglio storico al Cap. umane di adiacenti aree alpine e 3.2). prealpine. La seconda parte del nome – “dalle Il relativo isolamento geografico di Dolomiti al Garda” – fa invece questi territori (e di conseguenza riferimento a due contesti geografici la loro marginalità) ha determinato noti internazionalmente, uno dei quali la conservazione di un paesaggio incluso nel Patrimonio mondiale, e tradizionale ad impronta che delimitano a nord ed a sud il silvopastorale, con insediamenti territorio della Riserva proposta. umani numerosi, frammentati e di In tal modo la denominazione modesta dimensione, diverso da proposta fa riferimento quello delle valli limitrofe a più forte prioritariamente al nucleo storico e vocazione turistica ed insediativa. geografico del territorio candidato Il nome proposto, nella prima parte a Riserva, nel quale si riconoscono “Alpi ledrensi e Judicaria”, vuole culturalmente le popolazioni locali esprimere la specificità storica e e secondariamente al più ampio geografica di questo territorio. contesto di due ambiti geografici molto “Alpi Ledrensi” rappresentano un importanti, utile ad un’immediata distretto geografico comunemente collocazione a livello globale.

ALPI LEDRENSI 20 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Il territorio della PBR; in evidenza i riferimenti geografici contenuti nel nome

2. NOME DELLO STATO: ITALIA

ALPI LEDRENSI e Judicaria 21 dalle Dolomiti al Garda 3. ADERENZA ALLE TRE FUNZIONI DELLA RISERVA DELLA BIOSFERA

3.1 “Conservazione – contribuire alla conservazione di paesaggi, ecosistemi, specie e variabilità genetica”

QUALITA’ DELL’AMBIENTE come un unicum dal punto di vista NATURALE ED UMANO umano e paesaggistico. I territori della proposta Riserva Altro elemento di grande pregio è della Biosfera sono caratterizzati la ricchezza di specie endemiche, da una straordinaria ricchezza di che va ricondotta alla posizione ambienti naturali e di paesaggi. Ciò del territorio posto al margine si spiega in virtù della singolare meridionale della catena alpina, in conformazione del territorio posto a un’area da sempre caratterizzata ’cardine’ tra l’ambiente alpino e quello da un microclima particolarmente prealpino, a contatto con le propaggini favorevole, in cui durante le passate più settentrionali dell’ambiente ere glaciali si sono formati numerosi mediterraneo. Esso racchiude in poco “nunatak” (sommità di una montagna meno di 30 chilometri di estensione non coperta da neve o ghiaccio che si longitudinale un dislivello altitudinale erge all’interno oppure ai margini di un di oltre 3000 metri, dalla vedretta ghiacciaio), contribuendo a salvare e sommitale della Cima Tosa (3173 m), a differenziare fauna e flora locali. massima elevazione delle Dolomiti di Brenta, ai 63 metri del Lago di Garda nel punto più basso della Riserva. Tra le valenze di maggior valore naturalistico del territorio, si ricorda la sua funzione di corridoio di attraversamento delle Alpi per i flussi migratori autunnali dell’avifauna e per i grandi carnivori, funzione, questa, indicatrice, dell’unitarietà del territorio e della mancanza di barriere ecologiche al suo interno oltre che di una diffusa qualità ambientale. Ovvero indicatrice di quelle stesse caratteristiche che storicamente Carex Baldensis, una specie endemica del hanno contribuito a caratterizzarlo Trentino meridionale

ALPI LEDRENSI 22 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda

La torbiera di Fiavé, un sito di importanza naturalistica e culturale, si colloca tra aree coltivate e contesti urbani ed è un esempio della necessità di integrare diversi obiettivi per la promozione dell’area.

Il patrimonio di biodiversità non è solo STRUMENTI DI TUTELA legato ad aspetti di storia naturale, ma DEGLI ELEMENTI DI QUALITA’ anche alla tradizionale presenza di AMBIENTALE attività umane agro-silvo-pastorali: alle A favore del rilevante patrimonio aree boscate si alternano infatti terraz- naturale dell’area candidata a zamenti agricoli secolari e coltivazioni Riserva della Biosfera sono attivi tipiche come i marroni di Pranzo, le noci vari strumenti di tutela. Vincoli con del Bleggio, le patate, la vite e l’olivo, diversa origine, storia e natura che qui sfiora il più settentrionale limite giuridica agiscono in modo sinergico del suo areale a scala mondiale. Alle integrandosi a vicenda e garantendo quote più alte il sistema di alpeggi, un efficace sistema di conservazione: esempio di tutela attiva, contribuisce a mantenere la presenza di estese pra- terie ove le specie endemiche sono più numerose.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 23 dalle Dolomiti al Garda Il Piano Urbanistico Provinciale (PUP 2007) classifica le aree di maggior pregio come “INVARIANTI”, cioè elementi qualificanti del territorio non passibili di modificazioni, assicurandone la conservazione. Parco Naturale Provinciale Adamello-Brenta (PUP3 1967, Legge provinciale 11/2007) Rete europea Natura 2000: siti SIC4 /ZPS5 IT3120177, IT3120159, IT3120068, IT3120069, IT3120127, IT3120076, IT3120093, IT3120096, IT3120094, IT3120133, IT3120140 (varie normative, tra cui Decisione della CE del 22.12.03 Riserve Naturali Provinciali e Locali: Fiavé, Lomasona, Lago d’Ampola, Laghetti, Pozza del Prete, Caiane (Legge Provinciale 11/07)

L’attivazione della Riserva della strumenti, facendoli meglio dialogare Biosfera e della sua struttura di tra di loro, ed in tal modo inserendosi govenance si propone di mettere a nell’obiettivo 13 del Madrid Action sistema in modo funzionale tutti questi Plan.

La coturnice (Alectoris graeca saxatilis), dell’ordine dei galliformi, può essere ritrovata nelle praterie di alta montagna. localizzazione strategica Lombardia (verso sud), ed il Parco E RUOLO A SCALA GLOBALE Naturale Adamello-Brenta (verso La proposta Riserva della Biosfera nord). La carta delle aree protette nel contribuisce alla realizzazione di più ampio contesto alpino mostra, un corridoio di collegamento tra il infatti, come la proposta Riserva Parco dell’Alto-Garda della Regione della Biosfera contribuisca alla realizzazione di un grande corridoio in 3 Piano Urbanistico Provinciale della Provincia direzione nord-sud attraverso le Alpi, Autonoma di Trento (PAT): è il principale strumento stabilendo una continuità territoriale di programmazione urbanistica e socioeconomica della PAT. di aree protette tra la Pianura 4 Siti di Importanza Comunitaria della rete europea Padana e la Svizzera). In tal modo Natura 2000, istituiti ai sensi della Direttiva 92/43/ il territorio designato va a colmare CEE. 5 Zone di Protezione Speciale, istituite ai sensi un ampio vuoto lungo la sequenza della Direttiva 79/409/CEE. transnazionale delle aree protette.

ALPI LEDRENSI 24 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Le aree che confinano con le Alpi Ledrensi e la Judicaria. L’area candidata rappresenta un corridoio di collegamento nord/sud attraverso alcune aree protette nelle Alpi

Il sistema di aree protette contigue, della Biosfera comprende le seguenti esteso su circa 350.000 ha, aree protette: all’esterno dei confini della Riserva

• il Parco Naturale Adamello Brenta (Trentino); • il Parco Regionale dell’Adamello (Lombardia); • il Parco Nazionale dello Stelvio (Trentino Alto Adige e Lombardia) • il Parco Naziunal svizer Engadina • la Riserva Biosfera di Mustair (Svizzera) • il Parco Regionale dell’Alto Garda Bresciano

L’aspetto della continutà territoriale proposta Riserva della Biosfera e il garantisce un miglior raccordo tra la più ampio sistema di aree protette.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 25 dalle Dolomiti al Garda 3.2 “Sviluppo – promuovere uno sviluppo economico e umano che sia socio-economicamente ed ecologicamente sostenibile”

LE RADICI DELLO SVILUPPO La comunità umana, riconducibile all’originaria Judicaria Summa La- ganensis6, ha sviluppato per secoli una modalità di gestione del territo- rio attraverso statuti comunitari, che sanciscono i diritti/doveri di tutti gli abitanti, ed in particolare la respon- sabilità condivisa nella gestione delle “proprietà collettive”, in primis acque, boschi e pascoli d’alpeggio (le prin- cipali risorse naturali che forniscono servizi ecosistemici imprescindibili per la comunità locale).

Mappa del 1574 di Paolo Furlani, indicante la “Zudicaria” ed a sud i laghi di Garda e Ledro

Mappa del 1620, dal Catalogo Giovanni Antonio Magini, indicante la Judicaria; si notino – oltre al termine IUDICARIA - in basso il Lago di Garda (Riua) ed il Lago di Ledro (Mezzolago); al centro l’area delle Giudicarie Esteriori (Steneco, Coma Thermae)

6 La più antica denominazione del nome Judicaria risale al 927 in un testamento del vescovo di Vero- na Notecherio che lascia in eredità “decanias meas proprias, quam habeo in Judicaria Summa Laga- nense”. Nel 927, dunque, all’epoca di re Berenga- rio, questo territorio faceva parte della Judicaria Summa Laganensis. Infatti Giudicarie o Giudiciarie erano chiamate, in epoca longobarda (VI-VIII sec.) certe circoscrizioni territoriali che ricalcavano, nei confini, un preesistente ordinamento militare roma- no, dal che sembra lecito pensare ad un sistema di Giudicarie poste ai limiti settentrionali del Regno dei Longobardi.

ALPI LEDRENSI 26 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda La tradizione d’uso di proprietà (intenso sfruttamento turistico), al collettive sembra essere stata Chiese (industria e artigianato). relativamente diffusa in epoca Ancora oggi la popolazione insediata medioevale, ma il suo perpetuarsi sino nel cuore dell’area delle ‘Giudicarie’ ai giorni nostri, con l’adeguamento si riconosce in questo termine, alle attuali normative in un sistema comunemente adottato come moderno e funzionale non trova toponimo e come indicazione di che rari termini di confronto a livello appartenenza territoriale e sociale. mondiale (si tratta di proprietà private Non a caso risale ormai a 14 anni ma indivise: diritti “d’uso civico” gestiti fa la fondazione di un’associazione a seconda dei casi direttamente dai culturale denominata “Associazione Comuni oppure da apposite ASUC - per l’ecomuseo della Judicaria8”. Amministrazione separata degli usi Rispetto al resto del territorio civici7). A questo sistema tradizionale del Trentino si sono conservati si riconduce la propensione ad maggiormente ambienti naturali e un’attiva partecipazione dei cittadini paesaggi culturali, vi è stata una a numerose attività di servizio minore diffusione delle seconde case pubblico e a una gestione attenta e dei capannoni ed il movimento e responsabile del patrimonio cooperativo ha assunto un ruolo territoriale. mediamente superiore rispetto Essendo per motivi orografici più a territori simili, tanto da essere isolate e marginali rispetto alle altre presente in tutti i settori della vita valli dell’antica Judicaria, le Giudicarie economica e sociale. Esteriori (ovvero la porzione centro- Questo modello mostra però meridionale dell’antica Judicaria), alcuni segnali di crisi, tra cui una con Tenno e Ledro come centri crescente quota di pendolarismo; di maggiore rilevanza, sono state ciò è significativo della necessità interessate in maniera meno evidente di rafforzare le occasioni di lavoro dagli effetti del boom economico e locale, ma al contempo anche del dello sviluppo turistico-industriale forte radicamento della popolazione. del Trentino, che hanno invece L’impiego locale si incardina caratterizzato maggiormente le valli principalmente nell’attività agricola, limitrofe, dalla Rendena e l’Alto Garda zootecnica e forestale ed in attività

7 Il diritto di Uso Civico rappresenta una forma 8 Istituito con L.P. nel 2003, istituzionalmente storica di gestione delle risorse naturali in alcuni rappresenta un Servizio Sovracomunale compren- ambiti delle Alpi. Esso fa parte del diritto comunita- dente i Comuni delle Giudicarie Esteriori e Tenno; rio (e quindi collettivo) che garantiva l’accesso ad si basa su un progetto culturale di valorizzazione alcune risorse naturali (es. legname e pascolo) a territoriale che opera attraverso proprio staff ed ciascuna famiglia. Attualmente questo diritto d’uso in stretta connessione con altri enti deputati alla interessa oltre l’80% dei boschi e pascoli della promozione turistica e culturale del territorio (APT, Provincia. L’ASUC, presente in molte comunità è Associazioni Locali di varia Natura, Associazione l’ente gestore di questo diritto. Pro Ecomuseo, Comuni).

ALPI LEDRENSI e Judicaria 27 dalle Dolomiti al Garda turistiche a carattere non molto tradizionale di forte valore identitario intensivo. La tipologia delle attività e piena compatibilità ambientale, turistiche presenti in loco appare ma anch’essa appare oggi in parte compatibile con il territorio: modificata. Nella fertile piana del • turismo “dolce”/familiare presso e di Fiavé negli scorsi lago di Ledro, decenni si è diffuso un modello di • antichi borghi nel Tennese, allevamento intensivo, che genera • terme di Comano (ancora oggi di non pochi problemi di convivenza proprietà pubblica, dei Comuni delle con il territorio, con rischio di Giudicarie Esteriori) banalizzazione del paesaggio agrario Le Terme di Comano rappresentano e difficoltà di gestione dei reflui. il fulcro del “distretto del benessere”. L’adesione al modello della Riserva L’area termale si estende a tutte le della Biosfera deriva proprio dalla Giudicarie Esteriori. volontà di gestire al meglio l’innesto Particolarmente importante lo sforzo delle nuove forme di economia sulle di integrazione tra turismo, agricoltura attività tradizionali, senza rinunciare e zootecnia. Non mancano per allo sviluppo, ma al contempo senza contro neppure in questa zona spinte importare acriticamente modelli propri verso diversi modelli di sviluppo, di ambienti di pianura, o comunque meno sostenibili. L’attività agricola a forte intensità insediativa e di e zootecnica parte da una base sfruttamento del territorio.

Il paese di Rango, nel Bleggio, è un esempio di conservazione dell’edilizia tradizionale.

ALPI LEDRENSI 28 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda PROSPETTIVE DI SVILUPPO soggetti che per dimensioni e peso COERENTI politico-istituzionale, pur movendosi CON IL PROGRAMMA MAB nella stessa direzione, non hanno sino La candidatura a Riserva della Bio- ad ora espresso appieno le proprie sfera intende, attraverso un processo potenzialità, in tal modo aderendo di confronto con tutti gli stakeholders all’obiettivo 26 del Madrid Action Plan. locali, consolidare un lungo percorso E’ il caso ad esempio dell’Ecomuseo di cooperazione già intrapreso per la della Judicaria o della Rete Museale realizzazione di singoli progetti come di Ledro, che pur non essendo vocati l’istituzione dell’Ecomuseo Judicaria, esclusivamente alla protezione del il progetto di paesaggio partecipato territorio, riescono ad attivare altre reti “Comano Valley 2.0”, la creazione – come quella dei soggetti impegnati della Rete Museale di Ledro, la co- nel settore culturale – che vanno a stituzione della Rete delle Riserve completare il panorama dei soggetti di Ledro, la CETS (Carta Europea attivi nell’area. per il Turismo Sostenibile nelle Aree Durante gli incontri pubblici tenuti Protette) del Parco Adamello-Brenta, nelle fasi preparatorie sono emerse, i riconoscimenti UNESCO (siti palafit- dai principali soggetti interessati, delle ticoli e Dolomiti), il progetto di svilup- chiare indicazioni che nel loro com- po integrato della Rete di Riserve9 di plesso hanno permesso di delineare Ledro in corso nell’ambito del progetto nuove strategie di sviluppo locale, europeo LIFE+ T.E.N.10. basate su tre fattori determinanti: La Riserva della Biosfera permetterà, quindi, di sviluppare sinergie tra gli a) la tutela/valorizzazione ambientale Enti territoriali coinvolti, consenten- e paesaggistica; do di coordinare meglio le attività di b) la coesione sociale;

9 Le Reti delle Riserve sono un nuovo strumento di con il supporto scientifico del MUSE (Museo delle gestione delle piccole aree protette, previsto dalla Scienze), prevede una serie di azioni concrete per L.P. 11/07 “Governo del territorio forestale e mon- il miglioramento della connettività ecologica del tano, dei corsi d’acqua e delle aree protette” che territorio, anche attraverso la creazione di nuove ha convertito in termini istituzionali il concetto di Reti di Riserve. rete ecologica e di coerenza di cui parla la direttiva Esso prevede inoltre un’intensa fase di dialogo sui europea “Habitat”. temi congiunti della conservazione della natura e Le Reti di Riserve hanno una sorprendente dello sviluppo socioeconomico, in particolare attra- coincidenza di intenti rispetto a quelli del program- verso il coinvolgimento delle amministrazioni locali, ma MAB poiché si ripropongono di rendere più degli operatori economici (agricoltori e strutture tu- efficace la gestione e la valorizzazione delle aree ristiche) e delle associazioni del territorio. Nell’am- protette con un approccio dal basso, attivato su bito del Progetto LIFE+ T.E.N., ed in particolare base volontaria dai comuni in cui ricadono sistemi dell’Azione C19, è previsto lo studio di un piano di territoriali di particolare interesse naturale, scientifi- sviluppo economico integrato per l’area di Ledro. co, storico-culturale e paesaggistico. I risultati di tale studio andranno a beneficio della 10 Il progetto LIFE+ T.E.N. (Trentino Ecological nascita di nuove iniziative di turismo sostenibile sul Network), cofinanziato dall’Unione Europea e territorio, definite a partire da un processo proget- coordinato dalla Provincia Autonoma di Trento tuale partecipato, avviato nell’autunno 2013.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 29 dalle Dolomiti al Garda c) lo sviluppo socioeconomico soste- Le nuove opportunità di apertura e nibile, fondato principalmente sulla collaborazione a livello nazionale valorizzazione delle produzioni ed internazionale che deriveranno locali e sulla produzione di energia dall’entrare a far parte del World Net- da fonti rinnovabili work of Biosphere Reserves porteran- no ad un utile scambio di esperienze In questo quadro di sviluppo locale per trovare soluzioni a problemi di sostenibile il futuro Piano di Gestione sviluppo comuni anche ad altre Riser- della Riserva della Biosfera si con- ve, come la compatibilità tra l’attività centrerà quindi sull’individuazione di agro-zootecnica, le popolazioni locali nuove opportunità per le attività tradi- ed il turismo e il sostegno e la valoriz- zionali. zazione delle produzioni tipiche.

Antiche case giudicariesi: Il tetto in paglia ha costituito un elemento tipico tradizionale delle abitazioni sino alla prima metà del XX secolo

ALPI LEDRENSI 30 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda 3.3 “Supporto logistico – fornire supporto a progetti dimostrativi, di educazione ambientale e formazione, ricerca e monitoraggio su aspetti legati alla conservazione e allo sviluppo sostenibile a scala locale, regionale, nazionale e globale”

Sul territorio operano diversi soggetti volta”, a tema etnografico, e il giardi- negli ambiti della ricerca e divulga- no botanico di Stenico (Area Natura zione a vari livelli, dal locale all’inter- del Rio Bianco) con annesso centro nazionale, organizzati spesso in reti visitatori) e si fa carico della manu- collaborative permanenti o attivi su tenzione di una fitta rete di percorsi specifici progetti. escursionistici, che costituiscono l’in- Il Parco Naturale Adamello Brenta frastuttura di base per diffondere un (PNAB), istituito nel 1988, promuove turismo a basso impatto ambientale da anni (a) progetti sperimentali di tu- e per favorire le economie delle aree tela attiva degli ecosistemi secondari, montane disagiate o marginali. conducendo anche attività di ricerca e Da circa vent’anni il Museo delle monitoraggio su diverse componenti Scienze ha inoltre attivato una stazio- biotiche e abiotiche relative a specie ne permanente di rilevamento della ed ecosistemi, (b) progetti di divulga- migrazione e inanellamento dell’avi- zione in relazione alla conservazione fauna presso la Bocca di Caset, in Val ambientale a all’uso delle risorse so- di Ledro. Tale stazione nel 1997 è stenibili; inoltre, (c) azioni nel campo entrata a far parte delle rete di stazio- della mobilità sostenibile, del turismo ni che rilevano la migrazione sull’arco sostenibile, valorizzando le produzioni alpino nell’ambito del “Progetto Alpi”. agroalimentari locali; (d) infine, l’ente Inoltre presso la stazione di inanella- Parco nell’area gestisce due impor- mento è attivo un piccolo centro visi- tanti centri visitatori (la casa del Parco tatori che organizza visite guidate e di S.Lorenzo in Banale “C’era una attività di osservazione della fauna.

L’attività di inanellamento degli uccelli ad opera dei ricercatori di MUSE, presso il sito di Bocca di Caset, ZPS di rilevanza internazionale

ALPI LEDRENSI e Judicaria 31 dalle Dolomiti al Garda La Rete museale della Valle di Ledro comunità che lo abita. Si distingue (ReLED11), è nata nel 2012 come da un museo tradizionale in quanto collegamento tra le varie realtà lo spazio di riferimento non è un museali della Valle di Ledro con lo edificio, bensì l’intero territorio. scopo di potenziare l’offerta culturale, Svolge inoltre da anni un’apprezzata didattica, scientifica e turistica, ponendola sotto un’unica regia. La rete è affidata al Museo delle Scienze (Ente museale cui fa capo il MUSE)12, ed in particolare alla sede territoriale del Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, annesso al sito palafitticolo che rientra nella lista del Patrimonio Mondiale, per quanto riguarda la gestione, la divulgazione e la ricerca scientifica. I sei nodi della rete sono Attività di promozione della conoscenza del distribuiti su un territorio che fa da territorio, ad opera dell’Associazione Pro ponte fra i laghi di Garda e d’Idro e Ecomuseo presso una locale azienda agricola comprendono strutture di interesse archeologico, naturalistico e storico. attivita’ di divulgazione culturale per la L’Ecomuseo Judicaria opera dal popolazione e i turisti. 2002 nell’ambito della formazione, Il Museo Civico di Rovereto ha attuato divulgazione e valorizzazione del una strategia di “musealizzazione territorio, in particolare relativamente diffusa” che l’ha portato a muoversi agli aspetti storici e culturali. con efficacia sul territorio, varcando i L’ecomuseo è un progetto culturale confini istituzionali delle sedi museali. ampio, che pone al centro delle Il Museo si articola in sette sezioni. sue attività il patrimonio territoriale In particolare da oltre vent’anni da salvaguardare e valorizzare la sezione Botanica del Museo tramite il coinvolgimento attivo della Civico di Rovereto è impegnata nel censimento della flora del Trentino, di cui è referente per il progetto di compilazione della cartografia floristica su modello europeo. A questo progetto si deve l’approfondita conoscenza floristica del territorio 11 Rete museale della Valle di Ledro, gestisce in modo coordinato diverse strutture con valenza cul- candidato. turale ed ambientale ed a fni educativi e didattivi. Il Settore Informazione e monitoraggi E’ implementata da MUSE. 12 MUseo delle ScienzE; ente provinciale con finali- dell’Agenzia Provinciale per la tà scientifiche ed educative. Protezione dell’Ambiente (APPA)

ALPI LEDRENSI 32 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Attività di archeologia sperimentale

realizza, dal 2000, interventi di inoltre attivo il centro di educazione ‘Informazione, formazione ed ambientale “Villino Campi” di Riva del educazione ambientale’ (INFEA) Garda. attraverso la “rete trentina di L’Ufficio Biotopi della Provincia educazione ambientale per lo sviluppo Autonoma di Trento progetta ed sostenibile”, che agisce localmente esegue interventi per la valorizzazione tramite un nodo della Rete ospitato didattica e culturale e per la fruizione presso la Comunità delle Giudicarie13. sociale di riserve e aree della rete Sull’area della Val di Ledro è natura 2000, compresa la produzione di materiale didattico e divulgativo. Svolge inoltre compiti relativi 13 La Comunità delle Giudicarie (CdG) si estende all’individuazione delle presenze per circa un quinto del territorio della Provincia Au- tonoma di Trento, con una popolazione di circa 38 di particolare valore naturalistico mila abitanti, comprendendo 39 Comuni ammini- e conseguenti provvedimenti di strativi ed oltre 120 centri abitati. Il territorio include salvaguardia, curando altresì iniziative le Giudicarie Esteriori, con le zone di Lomaso, Bleggio e Banale e le Giudicarie Interiori, costituite dirette al monitoraggio, alla ricerca, dal bacino del Sarca ed il bacino del Chiese. alla formazione e all’aggiornamento. Le Comunità di Valle sono enti pubblici locali intermedi tra la Provincia Autonoma di Trento All’attività dell’Ufficio Biotopi si devono ed i Comuni; sono titolari di funzioni proprie ed molte conoscenze riguardo a specie hanno la responsabilità di costruire ed adottare le ed habitat Natura 200014 nei siti politiche che più rispondono alle esigenze e alle caratteristiche del proprio territorio. Tra le com- petenze attive della Comunità delle Giudicarie vi 14 La rete Natura 2000 è la più grande rete ecologi- sono la pianificazione territoriale e urbanistica di ca del mondo. Le aree protette da essa individuate comunità e la pianificazione e finanziamento delle coprono il 20% del territorio dell’UE. La quota sale opere di valenza sovra comunale. (www.comunita- al 30% a livello locale nella Provincia di Trento. La dellegiudicarie.it). rete si basa su due Direttive europee: la direttiva

ALPI LEDRENSI e Judicaria 33 dalle Dolomiti al Garda presenti nel territorio. L’ufficio cura in origine glaciale, tra tardo Neolitico particolare la gestione della riserva ed età del Bronzo. Straordinari naturale di Fiavé e il centro di visita reperti in legno, testimonianze di annesso al Lago d’Ampola. notevoli tecniche costruttive, filmati, La Soprintendenza per i beni installazioni e un grande plastico architettonici e archeologici della conducono nell’atmosfera di un PAT gestisce le attività di ricerca e di villaggio palafitticolo di 3.500 anni educazione allo sviluppo connesse fa. Una sezione del museo è inoltre al sito palafitticolo e la torbiera di dedicata al biotopo Fiavé-Carera, Fiavé, riconosciuto come Sito della riserva naturale provinciale e sito di Lista del Patrimonio Mondiale In importanza comunitaria dove sono particolare, il Museo delle Palafitte ancora visibili i resti delle palafitte. di Fiavé, inaugurato nel 2012 e Infine, il Castello di Stenico di gestito dalla Provincia Autonoma proprietà della PAT, ospita un museo di Trento, costituisce un punto di visitabile nel corso di tutto l’anno. riferimento di eccezionale rilievo Con più di 2000 anni di storia, è la per la storia delle più antiche testimonianza dell’importanza che comunità agricole europee. Il museo la zona ha avuto fin dall’antichità, racconta le vicende dei diversi abitati dominando le vie di comunicazione palafitticoli succedutisi lungo le verso le Giudicarie. Oggi rappresenta sponde del lago Carera, bacino di l’edificio più importante di tutta l’area e come tale è candidato ad ospitare la “Uccelli” (2009/147/CEE) e la direttiva “Habitat” sede di rappresentanza della PBR, (92/43/CEE). La direttiva “Uccelli” protegge tutti gli uccelli viventi allo stato selvatico in Europa ed Da ricordare infine le attività delle è volta a conservare gli habitat principali delle APT15 di Comano, Ingarda16 e il specie rare, vulnerabili o minacciate. La direttiva 17 “Habitat” estende il campo di applicazione delle Consorzio pro Loco di Ledro, volte misure di tutela ad altri habitat, piante e animali a promuove svariate iniziative a minacciati, rari o endemici, per un totale di più di supporto di un turismo dolce: mobilità 1000 specie. Da rilevare che quest’ultima direttiva tiene particolare conto delle attività umane. L’uo- sostenibile, coordinamento di attività mo è parte integrante della natura. La direttiva e promozione di escursionismo e recita: “Lo scopo principale (è) il mantenimento della biodiversità, tenendo conto delle esigenze percorsi cicloturistici, turismo culturale economiche, sociali, culturali (…) la conserva- e naturalistico. zione di tale biodiversità può (…) richiedere il L’attivazione della Riserva della mantenimento, persino la promozione, di attività umane”. Biosfera si prefigge di mettere in 15 Azienda per il Turismo, si tratta di una società rete la ricchezza di progetti di ricerca cooperativa a partecipazione pubblica con finalità di promozione turistica e di formazione sopraelencati, 16 Azienda per il Turismo dell’Alto Garda, è seguendo le indicazioni sviluppate un’agenzia di promozione turistica. nell’ambito dello schema della 17 Le Pro Loco sono associazioni di volontaria- to nate alla fine del XIX secolo in Trentino. Si Decade dell’Educazione allo Sviluppo occupano di valorizzazione delle tradizioni locali Sostenibile (UNDESD) e nelle relative e del territorio e hanno una forte connotazione identitaria. linee guida UNESCO.

ALPI LEDRENSI 34 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Panoramica sulle Giudicarie

ALPI LEDRENSI e Judicaria 35 dalle Dolomiti al Garda 4. CRITERI PER IL RICONOSCIMENTO IN QUALITA’ DELLA RISERVA DELLA BIOSFERA

4.1 “Comprende un mosaico di sistemi ecologici rappresentativo di più ampie regioni biogeografiche, ed include una varietà di azioni antropiche”

Secondo la classificazione Mountain system (biome 12), Central internazionale ’Udvardy’ ’area European Mountains (Province 32), candidata ricade all’interno dei “Mixed Palaearctic (Region 2)”.

Carta Udvardy delle province biogeografiche mondiali; l’area della PBR ricade nel bioma del Mixed mountain system

ALPI LEDRENSI 36 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda

La parte settentrionale del Lago di Garda, un ambito submediterraneo tra le montagne

Il territorio della PBR è Mediterraneo alla tundra alpina, rappresentativo del versante passando attraverso una larga fascia meridionale delle Alpi centro- prealpina ammantata di boschi di orientali carbonatiche e si configura abete e faggio, alternati a colture idealmente come un transetto tradizionali. di ambienti che portano dal

ALPI LEDRENSI e Judicaria 37 dalle Dolomiti al Garda Il suo limite meridionale e Al suo estremo settentrionale, invece, orientale è la zona del Garda, il territorio della Riserva assume che rappresenta la più nota l’aspetto tipico delle zone alpine enclave mediterranea in territorio continentali, ben rappresentate continentale. Grazie al microclima nell’area del Parco Naturale generato dalla presenza del Lago Adamello-Brenta con il tipico e alla particolare conformazione paesaggio dolomitico di guglie e pareti del territorio il paesaggio vegetale carbonatiche e praterie alpine. assume caratteristiche tipicamente Il cuore centrale della Riserva è mediterranee, con boschi di leccio rappresentato dal paesaggio rurale e specie termo-xerofile che qui tradizionalmente adibito alle colture e raggiungono il limite superiore del ai prati stabili, insieme alla gestione proprio areale. forestale tradizionale.

La conca delle Giudicarie Esteriori, sede di agricoltura di vario tipo

ALPI LEDRENSI 38 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda La Riserva rispecchia quindi il antropica tradizionale (prati e pascoli carattere delle alpi meridionali magri), alle aree agricole e agli carbonatiche, strutturalmente insediamenti umani. contornate da un’ampia fascia Dato per acquisito il pregio degli prealpina, con alternanza di conche ambienti più naturali, si vuole qui a morfologia dolce e luoghi impervi, sottolineare che il focus in termini quindi con variazioni ambientali conservazionistici e gestionali del significative racchiuse in brevi progetto del PBR è costituito dagli distanze. Si tratta di territori che, habitat seminaturali, creati e modellati seppur difficili da abitare, hanno dalle utilizzazioni tradizionali e che subito nei secoli una lenta opera di richiedono una gestione attiva per “domesticazione” (antropizzazione) conservare anche in futuro le proprie da parte delle popolazioni locali, che caratteristiche floristiche e strutturali; si è concentrata nei pochi luoghi gestione già avviata sperimentalmente pianeggianti adibiti a colture e prati nei territori di propria competenza dal permanenti, mentre lungo i versanti PNAB, tanto da avere istituito una boscati è prevalsa la selvicoltura. riserva speciale allo scopo. La grande varietà di ambienti si Le aree core individuano le porzioni di traduce quindi in una straordinaria habitat naturali o semi-naturali meglio ricchezza di comunità vegetali e conservate, di maggior pregio e animali, insieme a testimonianze dotate di adeguati strumenti di tutela. storiche e culturali di rilievo, Le aree buffer comprendono situazioni determinate in parte dall’isolamento non dissimili, ma leggermente meno delle popolazioni residenti. pregiate o meno efficacemente Più in particolare il territorio candidato tutelate. I comparti maggiormente a Riserva della Biosfera include un antropizzati afferiscono infine alle aree mosaico di habitat articolati in diversi transition, dove le attività prevalenti livelli di conservazione; dagli habitat sono turismo e agricoltura, combinati naturali perfettamente integri delle in un mosaico di attività economiche alte quote (culminanti nelle guglie agro-silvo-pastorali, zootecniche, di rocciose delle cime delle Dolomiti di insediamenti umani e aree residuali Brenta, con quota massima 3.173), di elevata naturalità, che determina il agli habitat seminaturali con gestione paesaggio tradizionale.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 39 dalle Dolomiti al Garda 4.2 “E’ significativa per la conservazione della diversità biologica”

La varietà di ambienti che caratterizza alla presenza di elementi pregevoli, il territorio della PBR ospita una che comprendono: habitat la cui grande biodiversità. Il fitto sistema di tutela è considerata prioritaria a livello aree protette in esso comprese ha europeo; una eccezionale ricchezza di permesso di raggiungere un livello di specie vegetali endemiche; varie aree conoscenza piuttosto elevato riguardo di particolare importanza faunistica.

Gorg Abiss (Tiarno di Sotto, Val di Ledro)

ALPI LEDRENSI 40 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Fig. 4.2.a Le aree di pregio naturalistico per la presenza di habitat di pregio o siti floristici rilevanti o siti sensibili per l’aspetto ornitico. L’attribuzione dei valori di pregio vegetazionale si basa su di un sistema di punteggi espressi in funzione del valore degli habitat secondo Natura 2000 e della loro posizione all’interno della Lista Rossa nazionale e di quella provinciale – cfr. tabella habitat in paragrafo seguente.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 41 dalle Dolomiti al Garda 4.2.b In evidenza la presenza di varie tipologie di aree protette, in coerenza con le aree di pregio naturalistico di Fig. 4.2.a. Le Aree Protette si estendono per circa 17.000 ettari, pari al 36% della Riserva della Biosfera proposta.

ALPI LEDRENSI 42 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda BIODIVERSITA’ VEGETALE della Flora del Trentino, annoverando I progetti di monitoraggio dei ben il 68% delle presenza floristiche Siti della Rete Natura 2000 e di dell’intera Provincia. censimento floristico in atto da molti L’area presenta una notevole anni in Trentino, hanno permesso di concentrazione di siti di interesse raggiungere un’ottima conoscenza floristico, con specie rare, protette del territorio dal punto di vista delle o endemiche di elevato valore presenze floristiche e vegetazionali. conservazionistico; le specie protette La tabella seguente mostra come il rappresentano il 7.3% della flora territorio della proposta Riserva della presente sul territorio della Riserva Biosfera sia altamente rappresentativo proposta.

Numero indicativo specie Riserva 1600 % Flora Trentino 68% % Flora Italia 24% % Specie protette e/o endemiche in MAB 7.3%

% Protected species in PBR 7%

Protected species Total species

93%

Il patrimonio floristico della PBR, anche in termini di endemismi, in rapporto al dato provinciale e nazionale

ALPI LEDRENSI e Judicaria 43 dalle Dolomiti al Garda PROTEZIONE N.specie Lista Rossa TN – 2001 84 Lista Rossa ITA IUCN-2013 17 IUCN 8 Berna 6 Cites B 18 Habitat all. 2 4 Habitat all. 4 2 Numero di specie di flora Habitat all. 5 4 rara presenti in vari tipi di classificazioni nazionali e Specie stenoendemiche 33 internazionali

L’abbondanza di siti di interesse (entrambe in All.II Dir. 92/43/ floristico è da imputare principalmente CEE), Gentiana brentae, Erysimum all’elevata concentrazione di specie sylvestre subsp. aurantiacum, endemiche, che presenta i più alti Festuca austrodolomitica, Silene valori a livello provinciale e, più in elisabethae, Viola dubyana, Daphne generale, nella catena alpina. reichsteinii, Euphorbia variabilis, La ricca flora endemica del territorio Telekia speciosissima, Ranunculus comprende, tra le altre, Saxifraga bilobus, Laserpitium nitidum, Nigritella tombeanensis e Daphne petraea buschmanniae, Aquilegia thalictrifolia.

Nigritella buschmanniae, orchidea endemica Tulipa australis, uno dei tanti endemismi che inserita nella Lista rossa del Trentino caratterizzano le Alpi Ledrensi

ALPI LEDRENSI 44 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda La varietà floristica delle Alpi Ledrensi: una delle situazioni di massimo valore a livello alpino

Le indagini relative alla vegetazione La tabella seguente mostra gli habitat presente all’interno della proposta prioritari o presenti negli elenchi delle Riserva della Biosfera rivelano una Liste rosse regionali e nazionali,. grande diversità di ambienti, con 32 I dati riportati in tabella sono alla habitat Natura 2000, di cui 7 prioritari base dell’elaborazione della carta del e ben 15 presenti nella Lista rossa del pregio vegetazionale riportata a inizio Trentino (Lasen, 2006). del paragrafo 4.2.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 45 dalle Dolomiti al Garda Prioritari Lista Rossa Lista rossa Habitat Nat.2000 Trentino Nazionale 4070 Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron hirsutum si / bassa Formazioni erbose calcicole rupicole o basofile 6110 dell’Alysso-Sedion albi si CR bassa Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco- 6210 Brometalia) si EN/CR bassa Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone 6230 submontane dell'Europa continentale) si LR bassa 8240 Pavimenti calcarei si EN bassa 9180 Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion si VU bassa Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus 91E0 excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae) si VU/EN alta Acque stagnanti da oligotrofe a mestrofe con vegetazione dei Littorelletea uniflorae e/o degli Isoeto- 3130 Nanojunctea no CR alta 4080 Boscaglie subartiche di Salix spp. no CR / Laghi eutrofici naturali con vegetazione del tipo 3150 Magnopotamion o Hydrocharition no EN media Fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a Salix 3240 elaeagnos no EN bassa Praterie con Molinia su terreni calcarei, torbosi o 6410 argilloso-limosi (Molinion caeruleae) no EN alta Praterie magre da fieno a bassa altitudine (Alopecurus 6510 pratensis, Sanguisorba officinalis) no EN media 6520 Praterie montane da fieno no EN bassa 7140 Torbiere di transizione e instabili no EN medio-alta 7230 Torbiere basse alcaline no EN alta

Gli habitat prioritari della riserva ai rari Festuco-Brometalia (6210). comprendono habitat forestali di Sono formazioni erbacee da secche particolare rarità e pregio come i a mesofile, comunque asciutte, boschi ripariali di ontano nero (Alnus diffuse dalle pendici collinari alla glutinosa) e ontano bianco (Alnus fascia montana. La permanenza di incana) (91E0), le foreste del Tilio- questi habitat è garantita da regolari Acerion (9180) e le boscaglie di pino utilizzazioni (tradizionalmente a mugo (4070), ma anche formazioni sfalcio o a pascolo) e da assenza seminaturali come nardeti, pascoli di concimazioni. L’habitat 6210 si magri e prati da sfalcio. considera prioritario dove costituisce Le praterie magre nel territorio un importante sito di presenza della riserva rivestono particolare delle orchidee, condizione che importanza, essendo localmente tutt’ora risulta verificata in molte ben rappresentate da cenosi riferibili delle espressioni di prato magro

ALPI LEDRENSI 46 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda censite nell’area in esame, ma (e la frequente sostituzione del che in situazioni di abbandono pascolamento allo sfalcio) hanno colturale (o viceversa di eccessiva determinato, nei tempi recenti, un suo intensivizzazione) rischia di non forte regresso. Per questo motivo è trovare automatica continuità in futuro. considerato a rischio (categoria EN/ Questo habitat si trova spesso CR) anche nella Lista rossa degli all’esterno delle aree tutelate, proprio habitat del Trentino. La ricerca di uno per la sua natura strettamente legata sviluppo rispettoso dell’ambiente, all’uso antropico. Le modificazioni equilibrato ed integrato è la miglior nelle pratiche tradizionali di sfalcio garanzia per la sua perpetuazione.

Cypripedium calceolus, incluso nella Lista rossa del Trentino, è protetto da Natura 2000

ALPI LEDRENSI e Judicaria 47 dalle Dolomiti al Garda BIODIVERSITA’ ANIMALE La Riserva coincide con uno dei L’area della Riserva proposta più importanti corridoi delle Alpi per è caratterizzata da un territorio i carnivori e per i flussi migratori articolato, con ambienti rocciosi, postriproduttivi autunnali di avifauna, praterie, foreste estese, fiumi e come testimonia la stazione torbiere. La grande diversità di permanente di rilevamento della ambienti ospita numerose specie migrazione attivata presso la Bocca di animali che trovano qui un luogo Caset del MTSN. La sua importanza adatto per vivere, riprodursi e in tal senso è riconosciuta dal 18 transitare. progetto Life+ T.E.N.

Distribuzione delle osservazioni di orso (ursus arctos) e lince (Linx linx). Si noti come la PBR funga da corridoio tra la zona “sorgente” del PNAB e le aree prealpine del Garda

18 Il Progetto LIFE+ T.E.N., promosso dalla Provin- cia Autonoma di Trento, individua la Rete Ecolo- gica Provinciale come un insieme interconnesso di aree naturali collegate da “corridoi ecologici”, ovvero fasce di territorio che consentono lo spo- stamento delle specie, soprattutto animali. Questa rete provinciale è per sua natura aperta verso i territori circostanti ed è quindi inserita nella più ampia rete ecologica alpina

La lince (Lynx lynx), uno dei grandi carinvori delle Alpi

ALPI LEDRENSI 48 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Sopra: rotte migratorie tra i 1000 e 2000 metri di altezza, con venti deboli e tempo sereno. I numeri si riferiscono a siti rilevanti e valichi importanti per le rotte migratorie. Sotto: rotte migratorie di bassa quota con venti occidentali e nubi basse.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 49 dalle Dolomiti al Garda Dalla lince, all’orso agli invertebrati, della Direttiva 92/43/CEE. Le specie la Riserva può vantare una diversità protette, segnalate nell’area della faunistica di tutto rispetto, con proposta Riserva della Biosfera sono una specie prioritaria in All. II della ben 149. Direttiva 92/43/CEE (Ursus arctos), 4 La tabella seguente mostra il numero specie di interesse comunitario e oltre di specie soggette ai diversi livelli di 35 specie di Uccelli elencati in All. I protezione.

PROTEZIONE N.specie IUCN 132 L. 157/92 - Legge Nazionale 109 79/409 CEE All.1 37 BERNA 136 CITES All. A 21

CITES All. B 6 Numero di specie BONN Ap.2 27 di fauna presenti nei vari tipi di Dir. HABITAT All.2 5 classificazioni a fini conservativi Dir. HABITAT All.4 12 nazionali ed Dir. HABITAT All.5 3 internazionali

Educazione ambientale con i bambini delle scuole da parte del PNAB

ALPI LEDRENSI 50 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda La tabella seguente riassume alcune rilevanti segnalate per il territorio della delle presenze faunistiche più Riserva.

specie di specie interesse priorita Specie Nome gruppo motivazione comunitario ria Vertigo sinistrorso Vertigo angustior minore Invertebrati All.II Dir. 92/43/CEE x Austropotamobius pallipes Gambero di fiume Invertebrati All.II Dir. 92/43/CEE x Barbastella barbastellus Barbastrello comune Mammiferi All.II Dir. 92/43/CEE x Ursus arctos Orso Mammiferi All.II Dir. 92/43/CEE x Lynx lynx Lince Mammiferi All.II Dir. 92/43/CEE x Alectoris graeca saxatilis Coturnice Uccelli All. I Direttiva 79/409/CEE Aquila chrysaetos Aquila Uccelli All. I Direttiva 79/409/CEE Bonasa bonasia Francolino di monte Uccelli All. I Direttiva 79/409/CEE Tetrao tetrix tetrix Gallo forcello Uccelli All. I Direttiva 79/409/CEE Tetrao urogallus Gallo cedrone Uccelli All. I Direttiva 79/409/CEE Gypaetus barbatus Gipeto Uccelli All. I Direttiva 79/409/CEE Lagopus mutus helveticus Pernice bianca Uccelli All. I Direttiva 79/409/CEE

L’orso bruno delle Alpi (Ursus arctos), una specie simbolo del PNAB

ALPI LEDRENSI e Judicaria 51 dalle Dolomiti al Garda 4.3 “Fornisce l’opportunità di esplorare e dimostrare alcuni approcci allo sviluppo sostenibile a scala regionale”

L’interpretazione del modello della preliminare al Piano Territoriale della Riserva della Biosfera da parte delle Comunità di valle, convergono nel comuntà locali è avvenuta in chiave conferire centralità al paesaggio e di sostenibilità dello sviluppo di un nel porsi come obiettivo prioritario lo territorio alpino, fragile e delicato, ma sviluppo sostenibile del territorio. ricco di relazioni uomo-biosfera che La complessa articolazione di norme, hanno prodotto nei secoli paesaggi di piani e programmi (paragrafi 4.6 grande valore eco-sistemico e socio- e 4.7) è anche il risultato di una economico con riflessi sull’identità e vivace dinamica socio-territoriale sull’organizzazione sociale. e di una consolidata abitudine alla Gli obiettivi della candidatura partecipazione e condivisione che a Riserva della Biosfera, che fonda storicamente le sue radici rappresenteranno anche gli assi di in una secolare gestione collettiva sviluppo nella definizione del futuro dei beni pubblici (usi civici) e nella Piano di Gestione della Riserva, eccezionale diffusione del modello sono stati elaborati in riferimento ai cooperativo, che nell’area vede più recenti documenti strategici del coinvolta la quasi totalità della Segretariato MAB; in particolare, popolazione. la ‘Seville Strategy for the World L’iter partecipativo finalizzato alla Network of Biosphere Reseves’ e il candidatura MAB si è configurato come la naturale prosecuzione di un ‘Madrid Action Plan for Biosphere analogo iter svolto a supporto dei Reserves 2008-2013’. Si è tenuto processi di adesione volontaria e di conto, inoltre, degli altri strumenti costituzione della ’Rete delle Riserve’ strategici che rigurdano I territori delle Alpi Ledrensi nonché dei piani candidati, da qulli internazionali di sviluppo per il turismo delle aree - la Convenzione delle Alpi, la interessate. Convenzione Europea del Paesaggio La redazione del dossier di – a quelli provinciali, come lo Statuto candidatura per il riconoscimento di di autonomia del Trentino Alto Adige. Riserva della Biosfera capitalizza 14 A livello locale (Provincia di Trento, anni di lavoro dell’Ecomuseo della Comunità di Valle, Comuni, Parco Judicaria19 nonché il “progetto di Naturale) il quadro è dettagliato da un paesaggio partecipato” denominato complesso di strumenti urbanistici e di “Comano Valley 2.020” che ha visto leggi sostanzialmente convergenti con le finalità del Programma MAB: il PUP, la 19 www.dolomiti-garda.it) L.P. 11/07, il Piano PNAB, il documento 20 www.comanovalley.it

ALPI LEDRENSI 52 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda negli ultimi 4 anni il coinvolgimento di internazionale. oltre cento giovani under 25 attraverso Per questo possiamo affermare che, numerosi Open Space Technologies, se sul tema specifico della Riserva viaggi ed incontri studio. Pure i della Biosfera la consultazione processi per la redazione della CETS della popolazione è relativamente del PNAB, e per la recente revisione recente, avendo avuto inizio nella del Piano del Parco, per la creazione primavera 2013, sui temi più generali della Rete museale di Ledro come della sostenibilità dello sviluppo quello per la costituzione della rete questa è avvenuta in modo diffuso di riserve delle Alpi Ledrensi hanno e approfondito nell’ambito di diversi seguito un processo bottom-up e processi partecipativi aventi obiettivi si sono sviluppati attraverso lunghi e finalità molto coerenti con quelle percorsi di confronto con tutti gli perseguite dal programma MAB stakeholders locali. Altri processi dell’UNESCO. Solo per citare i partecipativi hanno riguardato il principali, ricordiamo i processi ‘Piano Distretto Benessere Giudicarie svolti negli ultimi anni in rapporto Esteriori’, il documento preliminare alla CETS e al nuovo Piano del al Piano Territoriale della CdG, le Parco del PNAB, alla costituzione candidature dei Siti Palafitticoli e delle della RR delle Alpi ledrensi, al Dolomiti alla Lista del Patrimonio documento preliminare al PTC Mondiale . della Comunità CdG, oppure quelli Si può pertanto affermare che il condotti dall’Ecomuseo. Dall’insieme riconoscimento per il quale viene di questi processi virtuosi è emersa presentata la candidatura non è una generale consapevolezza sui stato il movente delle iniziative di modelli di sviluppo da perseguire, animazione territoriale, bensì la cui hanno fatto seguito anche scelte naturale conseguenza: l’ottenimento coerenti in materia di pianificazione del ’logo’ non è l’obiettivo, quanto territoriale, così che non è azzardato piuttosto lo spunto per mettere a sostenere che nell’ultimo decennio sistema numerosi progetti ed attività, l’adesione alla Riserva della Biosfera dopo che gli amministratori si sono è stata profondamente incubata per resi conto di aver operato per anni cui, oggi, la decisione di candidarsi a nella stessa direzione indicata dal Riserva della Biosfera appare come Programma MAB dell’UNESCO. la formalizzazione di un processo di Il territorio, quindi, ora è nelle crescita progressivamente maturato condizioni di poter dimostrare di nel tempo. aver operato secondo i medesimi Con ciò, possiamo senz’altro principi e criteri e di poter proseguire considerare questa fase di ascolto nella strada intrapresa rilanciando come propedeutica alla candidatura consapevolmente l’impegno assunto e, quindi, una parte integrante della grazie al riconoscimento di livello stessa.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 53 dalle Dolomiti al Garda Lo schema di Piano di Gestione • Valorizzazione/estensione rete per la Riserva della Biosfera è stato sentieri pedonali, piste ciclabili e approvato dal Tavolo di Indirizzo il 28 ippovie agosto 2014 e costituirà parte inte- • Incentivi al mantenimento delle at- grante dell’Accordo di Programma. In tività di malga e alla valorizzazione via preliminare sono stati individuati 3 dei prodotti zootecnici “assi strategici” articolati in 10 obiettivi • Potenziamento del ruolo dei siti generali e oltre 30 obiettivi specifici di eccellenza: geositi, beni WHS, che costituiranno l’asse portante del beni storico architettonici futuro Piano di Gestione. • Adozione marchio “ecolabel” per Più nel dettaglio gli obiettivi specifici prodotti di qualità o biologici sono ulteriormente articolati in oltre • Estensione delle registrazioni 70 azioni. Ogni azione è brevemente EMAS e CETS descritta e fa riferimento ad un sog- • Prosecuzione dei programmi getto referente che ne assume la re- didattici per scuole, insegnanti e sponsabilità, collaborando per la sua pubblico realizzazione con altri partner. Alcune • Gestione sito internet, profili Social azioni sono già in atto e si collocano Networks, uso dei media tradizio- all’interno di progetti già esistenti, nali per altre la realizzazione è ancora da • Verso una “Smart Reserve”: web organizzare. valley, gis, open data, monitoring Tra le principali azioni contenute nella • Carta del paesaggio e mappatu- bozza del piano di gestione si ricorda- ra sentieri, strade e ritrovamenti no le seguenti: storici • Azioni dirette o a favore dell’ha- • Recupero testimonianze storiche bitat per erpetofauna, chirotteri, • Raccolta, catalogazione e comple- picidi e galliformi alpini tamento ciclo di pubblicazioni di • Tutela degli ambienti riproduttivi e carattere archeologico/etnografico, delle migrazioni storico/artistico o su personalità • Manutenzione degli habitat prato- locali di spicco pascolivi e delle zone umide • Borse di studio per l’introduzione • Monitoraggi popolazioni migrato- dei giovani nel mondo del lavoro. rie, grandi carnivori (orso, lince), specie di pregio floristico • Valutazione del Bilancio idrico della Riserva • Impiego responsabile delle risorse energetiche e riduzione delle emis- sioni • Organizzazione servizi di trasporto pubblico collettivo

ALPI LEDRENSI 54 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Lo schema del Piano di Gestione:

ASSE OBIETTIVO OBIETTIVO SPECIFICO STRATEGICO GENERALE

1.1.1. Avifauna 1.1 1.1.2. Erpetofauna Tutela della biodiversità 1.1.3. Erpetofauna e fauna invertebrata 1.1.4. Flora e vegetazione

1.1.5. Mammiferi

1.2 1.2.1. Gestione sostenibile delle risorse idriche Salvaguardia Gestione sostenibile dell’energia 1. Conservazione dell’ambiente 1.2.2. fisico: clima, della natura 1.2.3. Tutela di elementi geologici di grande pregio acque e geositi

1.2.4. Valorizzazione della capacità di fissazione di carbonio dei boschi

1.3 1.3.1. Connettività ecologica Aumentare l’efficienza 1.3.2. Gestione degli habitat subalpini della rete ecologica 1.3.3. Gestione delle praterie alpine e dei nardeti

2.1 Efficienza 2.1.1. Promozione di energia da fonti rinnovabili energetica e potenziamento delle 2.1.2. Sviluppo tecnologico e informatico reti ecologiche

2.2 2.2.1. Riduzione del traffico motorizzato Sviluppo della

mobilità sostenibile 2.2.2. Potenziamento della mobilità alternativa 2. Sviluppo economico 2.3.1. Miglioramento del rapporto tra allevamento e territorio sostenibile 2.3.2. Manutenzione del paesaggio tradizionale 2.3 e turismo Valorizzazione 2.3.3. Potenziamento del ruolo dei siti di emergenza delle risorse locali 2.3.4. Valorizzazione delle risorse umane

2.3.5. Promozione produzione primaria locale 2.4 Coordinamento 2.4.1. Adozione di buone pratiche per la gestione sostenibile delle politiche locali

3.1.1. Educazione ambientale 3.1 Ricerca e 3.1.2. Monitoraggio di habitat e specie divulgazione in campo ambientale 3.1.3. Divulgazione delle conoscenze ambientali sul territorio

3.2.1. Comunicazione e coinvolgimento della popolazione

3.2.2. Creazione di percorsi per disabili 3. Attività sociali, 3.2 3.2.3. Rafforzare il legame dei giovani con il territorio informazione Sviluppo di progetti 3.2.4. Sensibilizzazione sulla sicurezza in montagna di crescita sociale e ricerca 3.2.5. Sostegno ad attività di cooperazione internazionale

3.2.6. Valorizzare il ruolo della cooperazione

3.3 3.3.1. Censimento delle risorse da tutelare Valorizzazione del patrimonio 3.3.2. Rete del patrimonio culturale storico-culturale 3.3.3. Valorizzazione della memoria locale

ALPI LEDRENSI e Judicaria 55 dalle Dolomiti al Garda Adottando un principio di condivisione, fornire esempi, buone pratiche ed di valutazione delle competenze, di assistenza agli altri soggetti impegnati assunzione di responsabilità a livello a raggiungere analogo obiettivo. Il diffuso, a ciascuna attività proposta modello di governance previsto per la per il Piano di Gestione corrisponde Riserva della Biosfera prevede, infine, una serie di soggetti direttamente che la suddetta molteplicità di soggetti coinvolgibili, i quali individueranno al venga messa a sistema dal Biosphere loro interno un coordinatore o capofila. Reserve Coordinator, organo che In questo modo si potrà creare una entrerà in funzione non appena l’iter solida ‘rete delle competenze’ in di candidatura potrà considerarsi grado di valorizzare i singoli percorsi favorevolmente concluso. affrontati dai soggetti promotori, i quali saranno ulteriormente responsabilizzati a dimostrare ed a

Il valore delle acque interne per il paesaggio e il turismo: in questa immagine il Lago di Tenno, una destinazione turistica di grande valore

ALPI LEDRENSI 56 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda COME SARÀ GESTITO sviluppo del turismo, da sottoporre IL TURISMO al Comitato esecutivo, nonché di produrre materiali coordinati per la promozione turistica della Riserva La candidata Riserva della Biosfera della Biosfera e per l’informazione UNESCO “Alpi Ledrensi e Judicaria” all’ospite. coinvolge in tutto o in parte quattro All’indomani del riconoscimento ambiti turistici: Terme di Comano e UNESCO, il rappresentante dei Dolomiti di Brenta, Garda Trentino quattro Soggetti turistici nel Comitato (in particolare Tenno, Campi di Riva esecutivo diventerà di fatto il e Ledro), Valle di Ledro e bassa coordinatore della gestione del Valle del Chiese. Coinvolge inoltre turismo all’interno dell’intera Riserva la parte meridionale delle Dolomiti della Biosfera. di Brenta-UNESCO WHS, nel Parco I quattro i Soggetti del turismo locale Naturale Adamello-Brenta/Geopark. saranno inoltre attivamente presenti A questi quattro ambiti corrispondono anche entro il Tavolo d’indirizzo, altrettante realtà societarie di diritto così da garantire una gestione del privato: due Aziende per il Turismo, turismo coordinata con gli obiettivi l’APT Terme di Comano-Dolomiti di di conservazione e di sviluppo Brenta società cooperativa e l’ATP sostenibile della PBR. INGARDA società per azioni; e due Si presume che con tutti gli Consorzi Turistici, entrambi in forma accorgimenti già in atto o in cooperativa: Consorzio per il Turismo programma, l’impatto delle attività della Valle di Ledro e Consozio umane collegate al turismo sarà Turistico Valle del Chiese. estremamente contenuto anche in La necessità di coordinare le attività futuro. In particolare, nelle aree a di informazione, promozione e maggiore protezione ambientale (aree gestione del turismo per l’intera Core e Buffer) saranno implementate area della candidata Riserva della tutte le buone pratiche di gestione Biosfera ha portato i quattro Soggetti del Parco Naturale Adamello-Brenta, turistici a firmare il Protocollo definite nel Piano di gestione del d’intesa ed a costituire tra di essi Parco e nell’Accordo di programma un coordinamento, guidato dal per la gestione della Rete di Riserve presidente di uno dei quattro enti. Il “Alpi di Ledro”. Nel Parco, così come rappresentante di questo soggetto a breve anche nelle Alpi di Ledro, è entrerà a far parte del futuro Executive attiva la Carta europea del Turismo Committee previsto dall’Accordo di Sostenibile (ECTS) rilasciata dalla programma. Fra i compiti di questo Federazione europea dei Parchi. coordinamento ci sarà quello di Nelle aree Transition saranno elaborare le proposte di attività del progressivamente estese le buone Piano di Gestione che riguardano lo pratiche inizialmente adottate per le

ALPI LEDRENSI e Judicaria 57 dalle Dolomiti al Garda aree a maggiore tutela, con l’obiettivo mobilità: potenziamento del gestionale di contenere gli impatti trasporto pubblico, servizi di ecologici e sociali, massimizzando mobilità vacanze, bici-bus, i benefici economici di questo creazione di piste ciclabili importante settore. In questa e ciclopedonali, attivazione direzione andranno l’estensione della e ri-attivazione di percorsi ECTS e del marchio Qualità Parco escursionistici, ecc a tutto il territorio della candidata • maggiore collegamento con gli altri Biosfera Unesco. settori produttivi, in particolare con Va peraltro segnalato che la agricoltura ed allevamento: utilizzo politica turistica del Trentino, per le in prevalenza di prodotti locali, caratteristiche del territorio e per la sviluppo della filiera corta, menù a coerenza con il Piano urbanistico chilometri zero, ecc. provinciale e con il Piano di sviluppo • introduzione ed estensione provinciale, è ovunque impostata di modelli virtuosi di gestione secondo criteri di sostenibilità. Questo aziendale o di località: Ecolabel, porterà senz’altro la candidata Riserva Certificazione di qualità della Biosfera ad assumere un ruolo ambientale, Club di prodotto guida ed un modello di riferimento per (Qualià Parco, Bandiera arancione l’intero territorio provinciale. In tutta TCI, Borghi più belli d’Italia, Paesi l’area della candidata Riserva della fioriti), carta Europea del Turismo Biosfera saranno dunque ancor più Sostenibile. ecc. perseguiti obiettivi di: • riduzione degli impatti delle attività Molte delle azioni sopra delineate turistiche: riduzione dei consumi entrano sin d’ora nella bozza del di territorio, di acqua, di energia, Piano di Gestione della PBR. impiego di energia in prevalenza Dati i severi vincoli urbanistici è da fonti rinnovabili, riduzione, categoricamente da escludere separazione e riciclo dei rifiuti, ecc. la possibilità che, a seguito del • sviluppo di nuove forme di turismo riconoscimento della Riserva della a basso impatto ambientale: Biosfera, nell’ambito delle aree core agriturismo, eco-turismo, e buffer possano verificarsi nuovi escursionismo, cicloturismo, interventi di infrastrutturazione per fini turismo religioso, termalismo, ecc. turistici, mentre nella transition area • trasformazione dei modelli di lo sviluppo turistico seguirà i canoni della sostenibilità.

ALPI LEDRENSI 58 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda 4.4 “Ha una superficie tale da soddisfare le tre funzioni delle Riserve della Biosfera...”

L’area proposta ha una superficie di lungo la catena dei Monti Tremalzo circa 47.000 ha ed una popolazione di e Tombea. Rispetto alle Dolomiti circa 16.000 abitanti. si tratta di una catena montuosa La zonizzazione proposta per la meno elevata, ma la cui funzione Riserva della Biosfera è il risultato di limite è rafforzata da una netta territoriale delle scelte strategiche di differenziazione ecosistemica tra fondo che hanno guidato l’adozione i due versanti e da un importante del modello MAB; in particolare: confine amministrativo storicamente • contribuire a rafforzare la tutela consolidato (che non a caso della diversità biologica e culturale; costituisce il confine tra il territorio • fungere da ponte (corridoio della Provincia Autonoma di Trento ed ecologico, ma anche “corridoio il resto del territorio nazionale). culturale”) tra i territori prealpini Questi confini fisici non consentono in affaccio sulla Pianura Padana di delineare una transitino area e quelli centro-alpini delle vallate attorno alle buffer zones, ovvero interne; nei pressi dei confini nord e sud- • consolidare e dare nuove ovest della PBR. Queste zone prospettive all’uso sostenibile del inospitali impediscono l’insediamento territorio, sulla base del principio di comunità umane stabili e di della sussidiarietà responsabile; conseguenza la realizzazione di • rafforzare le caratteristiche virtuose attività di cooperazione per progetti di di identità sociale e di sostenibilità sviluppo sostenibile. ambientale; Verso le vallate parallele, a ovest, • attivare processi sinergici tra le il confine esterno corre lungo un suddette caratteristiche. crinale e coincide con il limite fisico Verso nord il limite è costituito dalla del bacino idrografico; l’area interna barriera fisica delle Dolomiti di rispetto a quella esterna, soprattutto Brenta, un gruppo montuoso di quota nella parte sud-ovest, si differenzia elevata (difficilmente valicabile) che inoltre per la tipologia d’uso del suolo rappresenta un confine naturale sia (si ripete ad ovest presso al Lago per gli aspetti biologici sia per quelli d’Idro – con minore intensità – quanto antropici. descritto per i dintorni del Lago di Anche verso i territori prealpini, Garda ad est). A est il limite fisico è a sud, il limite fisico è univoco, meno netto (corre lungo un crinale essendo posto in coincidenza con con valore di sottobacino idrografico), lo spartiacque principale della zona, ma sono molto differenti le qualità

ALPI LEDRENSI e Judicaria 59 dalle Dolomiti al Garda I crinali dei Monti Tremalzo e Tombea (Ledro) rappresentano il margine meridionale della PBR del sistema umano, la densità (migrazioni), floristico (specie degli insediamenti (residenziali, endemiche) e vegetazionale (habitat commerciali e produttivi) e le attese prioritari a livello di Unione europea). della popolazione riguardo al modello In tal senso assume valenza di sviluppo socio-economico. Le core particolare la presenza di una decina areas corrispondono ai territori con di strutture di malga, di un paio di le maggiori valenze naturalistiche rifugi alpini e di un importante centro in termini di qualità e quantità delle per la ricerca sull’avifauna. specie e degli habitat presenti. Le buffer zones comprendono aree Corrispondono amministrativamente di rilevante interesse naturalistico, alle aree con regime di protezione più ma con valore più discontinuo, aree stringente, ne rafforzano la funzione periferiche o dotate di strumenti di conservazione attraverso pratiche di tutela meno stringenti. Con di tutela attiva a favore degli habitat l’inserimento in area buffer i territori seminaturali, consolidano e rendono e le comunità volontariamente sistematiche le attività di ricerca e ripropongono (per gli aspetti di monitoraggio in campo faunistico maggior rilevanza) un modello

ALPI LEDRENSI 60 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda gestionale simile a quello dei core, strutture), a supporto del turismo rafforzandoli ed estendendone il più d’alta montagna possibile “in rete” l’area di influenza. • ristoranti e piccoli alberghi (5 Concretamente ciò significa limitare i strutture), in alcune aree facilmente cambiamenti di destinazione d’uso del accessibili suolo e rafforzare lo svolgimento di • vari nuclei (in 8 gruppi principali) attività agrosilvopastorali tradizionali di fienili o ex fienili in quota che e compatibili con l’ambiente storico e rappresentano un presidio al naturale, nonché quelle di ricerca e mantenimento delle praterie divulgazione. A questo fine concorre Le buffer zones circondano la presenza di strutture/insediamenti completamente le core areas; a loro stagionali rappresentati da: volta verso l’esterno le buffer zones • numerose malghe26 e pascoli attivi (27 unità per la precisione) che, oltre ad aspetti economici, garantiscono la conservazione di 26 La malga rappresenta uno storico sistema di habitat prato-pascolivi di grande utilizzo dei pascoli d’alta quota; si compone di una o più strutture edili (alloggio del pastore, stalla, luo- interesse per la biodiversità ghi per la lavorazione del latte) e di varie superfici • rifugi alpini in zona dolomitica (3 a pascolo; le attività sono limitate al periodo estivo.

Le Giudicarie Esteriori. Sulla sinistra il crinale del Monte Casale delimita la PBR verso est

ALPI LEDRENSI e Judicaria 61 dalle Dolomiti al Garda confinano con la transition area, territori di fondovalle, a media e bassa ma in questo caso esistono alcune quota, in cui sono presenti i nuclei eccezioni in cui i buffer sono posti insediativi e le aree agricole. Le direttamente a contatto con il confine attività agro-silvo-pastorali compatibili esterno della Riserva. Si tratta di aree – se non addirittura necessarie - con in cui ambienti ad elevata naturalità la tutela delle zone buffer o core, o proseguono ben oltre il limite fisico comunque con la conservazione delle che ha determinato storicamente zone seminaturali, trovano nella zona l’area di influenza della comunità di transizione il motore sociale ed umana. economico per la loro attuazione. La transition area è un continuum I rapporti di superficie tra le zone e non a caso su di essa si incentra delineate sono schematizzabili come la presente proposta di Riserva segue: della Biosfera, fortemente voluta dalla popolazione ivi residente. Pur • 10,09 % core essendo unitaria l’area presenta • 33,26 % buffer evidentemente una conformazione ‘a • 56,65 % transition clessidra’, con due nuclei principali incentrati rispettivamente sulle Il nucleo centrale delle aree core è Giudicarie esteriori e sul Ledro, ben protetto da ampie fasce buffer ovvero i due poli di aggregazione che consentono di allargare le delle proposte di sviluppo sostenibile. buone pratiche all’esterno; la zona La transition area è costituita da transition è di dimensioni sufficienti

Sulla sinistra, il crinale del Cadria e Gavardina limita la PBR verso ovest

ALPI LEDRENSI 62 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda La bastionata della più alta cima delle Dolomiti di Brenta (la Cima Tosa, a 3.173 m), delimita a Nord la PBR

per confermare/rafforzare il tipo dimensione e forza sufficiente a di sviluppo socio-economico già promuovere con successo un’attività intrapreso, difendendolo da attività coordinata di sviluppo sostenibile, distoniche non coordinate. Ogni mentre l’insieme dei territori proposti a singola entità comunale, o anche un Riserva, nella loro complementarietà, eventuale raggruppamento parziale costituisce una ’massa critica’ su cui è di comuni adiacenti, non avrebbe possibile far affidamento.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 63 dalle Dolomiti al Garda 4.5 “…per mezzo di un’adeguata zonizzazione”

Nello schema sotto e in figura seguente della zonizzazione della Riserva della è riportata ciascuna componente Biosfera, analizzata in dettaglio.

ALPI LEDRENSI 64 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda CORE AREAS Pichea – Rocchetta”, ricalcandone Quadro giuridico perfettamente il perimetro. Le aree core (aree nucleo, le più Attualmente è in corso di redazione importanti in termini ecologici) si il piano di gestione della Rete di ripartiscono in tre nuclei separati Riserve Alpi Ledrensi che comprende in quanto posti su rilievi tra loro queste aree. fisicamente disgiunti. I tre nuclei insistono interamente in aree Il nucleo NORD si colloca all’interno classificate come “INVARIANTI” del grande SIC/ZPS “Dolomiti del Piano Urbanistico Provinciale, di Brenta” (e dell’area “Dolomiti cioè riconosciute come elementi UNESCO”), rappresentandone un qualificanti del territorio e non passibili sottoinsieme. Più precisamente la di modificazioni, al fine di assicurarne perimetrazione coincide in questo la conservazione e la valorizzazione. caso con una Riserva Speciale Le stesse aree ricadono inoltre su (denominata API2) prevista dal nuovo siti Natura 2000 classificati sia come Piano di Parco, in via di adozione. SIC sia come ZPS, quindi dotati di un L’API (Area di Particolare Importanza) pacchetto di misure di conservazione in questione ha tra le motivazioni completo per habitat e specie 27. all’istituzione proprio la tutela Si tratta di aree in cui sono in attiva degli habitat seminaturali di corso studi, monitoraggi e attività elevatissimo pregio floristico. sperimentali rilevanti, direttamente connesse alla conservazione degli Dimensioni habitat e delle specie. 4785.82 ha, circa il 10% dell’area Il nucleo SUD e quello centrale totale della Riserva. coincidono rispettivamente con i SIC/ Le tre zone core della Riserva ZPS “Bocca di Caset” e “Crinale rappresentano, rispettivamente, le seguenti superfici: zona N - 3726.39 ha, zona centrale -

27 Dir. 92/43/CEE “Habitat” e Dir. 79/409/CEE 1009.16 ha, zona S - 50.28 ha. “Uccelli” recepite e normate a livello provinciale dai seguenti provvedimenti legislativi: Adozione Obiettivi di conservazione misure di salvaguardia generale dei SIC -D.G.P. 30 dicembre 2005, n. 2956; Adozione misure Come sancito dalla politica di conservazione delle ZPS - D.G.P. 27 ottobre ambientale UE, l’obbiettivo principale 2006, n. 2279; Individuazione delle ZPS - D.G.P. 22 febbraio 2007, n. 328; L.P. 23 maggio 2007, di conservazione è la salvaguardia n. 11 e ssmm.; Regolamento concernente le aree della biodiversità attraverso il protette provinciali - D.P.P. 3 novembre 2008, n. mantenimento in uno stato di 50-157/leg.; Individuazione delle ZSC - D.G.P. 5 agosto 2010, n. 1799; Misure di conservazione per “conservazione soddisfacente” delle le ZSC - D.G.P. 17 febbraio 2011, n. 259; Delibera risorse naturali (habitat naturali e con elenco e misure di conservazione aggiornate dei siti e zone della Rete Natura 2000 del Trentino seminaturali, nonché flora e fauna DGP 632/2013. selvatiche) nel territorio comunitario.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 65 dalle Dolomiti al Garda La biodiversità contribuisce allo allestimenti informativi e didattici su sviluppo sostenibile e va promossa e temi naturalistici. mantenuta tenendo conto allo stesso Le utilizzazioni forestali sono tempo delle esigenze economiche regolamentate da appositi piani di sociali e culturali e delle particolarità gestione forestale che per le aree regionali e locali. Natura 2000 prendono in particolare In tutte le aree SIC/ZPS sono in considerazione la funzione di corso monitoraggi di habitat e specie. protezione della natura. Un’attività di ricerca di grande Sono altresì in corso attività di impegno pluriennale è in corso recupero delle praterie magre alla Bocca di Caset, dove opera abbandonate e di promozione delle una importante stazione di cattura attività pastorali come azioni di tutela e inanellamento dell’ornitofauna attiva dell’habitat seminaturale di migratrice. prateria ricca in specie (in attuazione Sono in via di progressiva del Piano Malghe del Comune di realizzazione itinerari naturalistici ed Ledro e di quello del PNAB).

Le praterie aride della valle di Ion (area core) rappresentano uno degli ambienti di maggior diversità floristica

ALPI LEDRENSI 66 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Le praterie falciate in buffer a Ledro, nella Rete di Riserve Alpi Ledrensi

BUFFER ZONES conservazionistico. Quadro giuridico I comuni di Ledro, Tenno, Riva del Le buffer zones (aree cuscinetto, Garda, Storo e Bondone, la CdG non sottoposte a importanti pressioni e la CAGL (Comunità Alto Garda e antropiche) per circa quattro quinti Ledro) e i BIM del Sarca e del Chiese della loro estensione (ca. 79%) hanno sottoscritto il 24 settembre insistono su aree Natura 2000 non 2013 un accordo di programma con la richiamate in precedenza trattando le Provincia di Trento per la costituzione core areas. Si tratta di aree periferiche di una Rete di Riserve (ai sensi della o meno sensibili dal punto di vista L.P. 11/07) finalizzato alla gestione in naturalistico o non dotate della rete delle aree Natura 2000 presenti doppia qualifica di SIC e ZPS o - nel sul proprio territorio. caso del PNAB - non individuate Le aree di corridoio e di integrazione come API, ovvero si tratta di aree ecologica incluse nella rete di complessivamente di minor interesse riserve, con la finalità di migliorare la

ALPI LEDRENSI e Judicaria 67 dalle Dolomiti al Garda connettività ecologica tra le singole allargati alle restanti aree buffer aree protette, non sono gravate da individuate dalla Rete delle Riserve. nuovi vincoli, ma possono essere Sono in via di progressiva oggetto di azioni di tutela attiva. realizzazione itinerari naturalistici Le aree individuate dalla RR di ed allestimenti informativi e didattici questi Comuni hanno contribuito su temi naturalistici, a complemento all’identificazione dei buffer, nei tratti (e per la messa in rete) di quelli fuori SIC, per circa il 16% del totale. incentrati nelle core areas. Per tutte le buffer zones (quindi anche Le utilizzazioni forestali sono per il restante 5% fuori SIC o ZPS regolamentate da appositi piani di o RR) valgono comunque i vincoli gestione forestale che per le aree urbanistici previsti dal PUP e dai Natura 2000 prendono in particolare PRG, oltre a quello forestale previsto considerazione la funzione di dalla L.R. 11/2007. protezione della natura e sono Si tratta cioè di aree forestali, a soggetti a valutazione di incidenza; prateria, a pascolo o rocciose indipendentemente da ciò, anche soggette a un regime giuridico/ per le aree esterne ai SIC o alle ZPS urbanistico di inedificabilità – dettato i piani di gestione forestale sono dal PUP e poi recepito anche a livello improntati a criteri di selvicoltura di pioanificazioen subordinata - che le naturalistica (sostenibile). mette al riparo da modifiche d’uso del Sono altresì in corso attività di territorio non compatibili con le finalità recupero di alcune porzioni di pascolo della Riserva della Biosfera. abbandonato e di promozione delle attività pastorali (in attuazione del Dimensioni Piano Malghe del Comune di Ledro e 15.774,44 ha, circa il 33% dell’area di quello del PNAB). totale della Riserva Analoghi interventi sono pianificati ed attuati come miglioramenti Attività in corso ambientali a scopo faunistico Nella parte di buffer coincidente con (Piano Miglioramenti ambientali a aree SIC sono in corso monitoraggi fini faunistici del Comune di Ledro di habitat e specie, pur non essendo e valutazioni sul recupero dei prati- presenti attività di ricerca rilevanti pascolo in attuazione del Documento come quelle impostate nelle aree Preliminare del PTC della CdG. core. Monitoraggi che andranno

ALPI LEDRENSI 68 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda TRANSITION AREA istituzioni pubbliche e private, si Dimensioni ricordano varie attività culturali, 26.867,47 ha, circa il 57% dell’area nonché attività di conservazione, totale della Riserva. promozione, sostegno e indirizzamento verso forme di turismo Attività di sviluppo sostenibile e di mobilità sostenibili. In conformità con la conformazione Tra i principali attori coinvolti nella fisica della transition area (area di promozione di attività culturali si transizione, nella quale si svolgono le ricorda l’Ecomuseo delle Giudicarie, normali attività umane), unitaria ma con iniziative riguardanti tradizioni incentrata intorno a due complessi e beni archeologici, gastronomici o vallivi principali, l’insediamento territoriali locali. umano si organizza intorno a due poli Turismo e mobilità sostenibili sono disgiunti, ma comunicanti; quello delle regolarmente promossi all’interno Giudicarie Esteriori e quello del Ledro. del PNAB (e nelle aree Geopark e Per entrambe queste comunità è in Siti del Patrimonio Mondiale in esso corso un processo istituzionale di comprese) e in alcuni Comuni. Altre fusione di municipalità contigue; a attività di promozione turistica sono partire dalle 17 esistenti si otterranno svolte dalle APT (Comano e Ingarda) 6 comuni fusi in Ledro e 2 in Comano e dal Consorzio Pro Loco di Ledro: Terme. Per tutta la comunità delle programmi di visita, e divulgazione basati sulla valorizzazione Giudicarie Esteriori si richiama inoltre dell’ambiente naturale28. il coordinamento di iniziative culturali Il progetto di attuazione delle Rete di condotto attraverso l’Ecomuseo della Riserve Alpi Ledrensi (comprensivo di Judicaria. accordo di programma tra 6 comuni Il neo comune di Ledro (con Storo, e definizione di una governance) Riva e Bondone) ha intrapreso prevede la realizzazione di attività autonomamente un percorso analogo di conservazione e di promozione a quello del MAB su scala locale territoriale basate sui valori partendo, tra i primi in Trentino, dell’ambiente naturale. per la costituzione di una Rete di Altre iniziative si devono ai Musei Riserve, quella delle Alpi Ledrensi. delle palafitte di Ledro e Fiavé e ai Le due principali comunità (Ledro relativi siti del Patrimonio Mondiale. e Giudicarie) si pongono ora Non mancano infine iniziative l’obiettivo di percorrere insieme fortemente locali che si sviluppano il processo di integrazione (già a livello comunale o su iniziativa di avviato) finalizzandolo allo sviluppo privati. Si sottolinea che tutto questo sostenibile. Tra le azioni che si pongono a supporto dello sviluppo, svolte su iniziativa di numerosissimi enti o 28 www.vallediledro.com e www.visitacomano.it

ALPI LEDRENSI e Judicaria 69 dalle Dolomiti al Garda Il territorio coltivato delle Giudicarie Esteriori, nella transition area complesso quadro di attività, iniziative Riserva della Biosfera occasione di e regolamentazioni troverà nella coordinamento e sviluppo.

ALPI LEDRENSI 70 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda IL DUPLICE RUOLO DELLA TRANSITION AREA”:

- Sede di attività di sviluppo sostenibile - Corridoio ecologico tra le differenti aree buffer e core

Tutta la popolazione stabilmente area”. residente nella PBR (e oltre il 99% La tabella ed il grafico di sintesi qui di quella stagionale) vive in area riportati illustrano come sul territorio transition, ne consegue che l’intero si svolgano attività variegate nelle complesso di attività sociali ed diverse municipalità e nei diversi economiche si svolge nella “Transition settori economici:

Industria

7% 21% Costruzioni 12%

Commercio

Servizi (alloggi e ristorazione) 18% Servizi (trasporti)

28% Servizi (altri) 11% 3% Agricoltura Distribuzione delle aziende nei vari settori

       

                                           

ALPI LEDRENSI e Judicaria 71 dalle Dolomiti al Garda Un settore attualmente marginale in essendo inevitabilmente disgiunte per termini economici, ma la cui attività la conformazione fisica del territorio, coinvolge gran parte del territorio, è sono in realtà tra loro ecologicamente quello forestale. Oltre il 60 % della interconnesse. superficie della PBR è boscato, La permeabilità ecologica è garantita sono esclusi dal bosco i crinali d’alta a diversi livelli dai seguenti fattori: quota e alcune località di fondovalle • continuità fisica delle zone a prevalente vocazione agricola o boscate, molto estese anche nella insediativa. La selvicoltura ha grande zona di transizione e non soggette importanza storica e identitaria, a minacce in termini di estensione fondandosi su “Carte di Regola” che o qualità; sin dal Medio Evo sono state una • ottima qualità strutturale e delle principali regolamentazioni nelle compositiva dei suddetti boschi, in modalità d’uso del territorio (come maggioranza di proprietà collettiva dettagliato al cap. 9). e gestiti sulla base di piani forestali Oggi le utilizzazioni forestali ispirati a criteri di selvicoltura producono annualmente circa naturalistica; 12.000 metri cubi di legname e • espansione del bosco nei 5.000 tonnellate di legna ad uso decenni passati e vincolo di non combustibile, configurandosi come trasformabilità; un’importante fonte rinnovabile di • presenza di un esteso reticolo energia e materiali. Il bosco è gestito idrografico, con ambienti di prevalentemente da proprietari elevata naturalità (forre, fasce pubblici o collettivi attraverso Piani ripariali, scarpate boscate, paludi di gestione aziendali. Gran parte e laghetti), a loro volta soggetti dei boschi della Transition area a tutela da parte degli strumenti hanno destinazione produttiva e urbanistici locali; sono utilizzati secondo i criteri di • diffusione di altri habitat con alto sostenibilità certificati dal marchio valore naturalistico, come prati PEFC. permanenti, siepi, incolti, ecc. Si tratta di aree che garantiscono la La grande diffusione del bosco continuità di complessi vegetazionali assicura la buona naturalità di pregio ed in cui la presenza della complessiva di tutto il territorio della fauna non risulta problematica, PBR, ne deriva che le core areas consentendone i flussi e quindi la (con le loro relative buffer zones), pur possibilità di collegamento.

ALPI LEDRENSI 72 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda CONNETTIVITÀ ECOLOGICA

L'area estensiva rappresentata dagli ecosistemi naturali (foreste, acque, zone rocciose e praterie alpine) garantisce la connettività ecologica fra le diverseAnnex aree II - ECOLOGICALcore. CONNECTION

urban settlements alpine pastures cultivated areas forests inland waters and wetlands rocky terrain

.

La grande estensione degli ecosistemi naturali (foreste, acque, rocce e praterie alpine) garantisce la continuità ecologica tra i differenti nuclei centrali protetti della riserva.

The extensive area represented by natural ecosystems (forests, inland waters, rocky terrain and alpine meadows) ensures the ecological connection between the different core areas.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 73 dalle Dolomiti al Garda ECOLOGICAL CORRIDORS FOR BEAR, ACCORDING TO THE PROJECT “LIFE+ TEN” CORRIDOI ECOLOGICI PER L'ORSO, DAL PROGETTO “LIFE+ TEN”

ALPI LEDRENSI 74 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda 4.6 “Vengono previste forme di organizzazione per il coinvolgimento e la partecipazione di un numero congruo di autorità pubbliche, comunità locali e privati nella definizione e nell’applicazione delle funzioni della Riserva della Biosfera”

4.6.1 Descrivere le forme di se sul tema specifico della Riserva gestione attivate o previste della Biosfera la consultazione Le forme di gestione partecipata della popolazione è relativamente fanno parte del vissuto e delle recente, avendo avuto inizio nella abitudini delle comunità umane che primavera 2013, sui temi più generali risiedono nei territori proposti per della sostenibilità dello sviluppo la designazione. La candidatura questa è avvenuta in modo diffuso a Riserva della Biosfera emerge, e approfondito nell’ambito di diversi infatti, da precedenti processi di processi partecipativi aventi obiettivi gestione partecipata relativi a progetti e finalità molto coerenti con quelle di sviluppo sostenibile che trovano perseguite dal programma MAB nell’adesione al programma MAB il dell’UNESCO: Solo per citare i loro logico coronamento. principali, ricordiamo i processi svolti Per questo possiamo affermare che, negli ultimi anni in rapporto alla CETS

Processo partecipato nella CdG

ALPI LEDRENSI e Judicaria 75 dalle Dolomiti al Garda e al nuovo Piano del Parco del PNAB, formalizzazione di un processo di alla costituzione della RR delle Alpi crescita avviato da tempo. Ledrensi, al documento preliminare Con ciò, possiamo senz’altro al PTC della CdG, oppure quelli considerare questa fase di ascolto condotti dall’Ecomuseo. Dall’insieme come propedeutica alla candidatura di questi processi virtuosi è emersa e, quindi, una parte integrante della una generale consapevolezza sui stessa. modelli di sviluppo da perseguire, Di seguito si fornisce un elenco di cui hanno fatto seguito anche scelte soggetti le cui attività prevedono fin coerenti in materia di pianificazione dal loro inizio azioni di partecipazione territoriale, così che non è azzardato in forma strutturata, con incontri sostenere che il territorio candidato informativi e adesione ad accordi è stato nell’ultimo decennio una o protocolli. Per ogni soggetto si sorta di “Riserva della Biosfera specifica rispetto a quali funzioni inconsapevole” per cui, oggi, la ed in quali aree (C=core, B=buffer, decisione di candidarsi a Riserva T=transition) assume particolare della Biosfera appare come la rilievo l’attività da esso svolta.

Funzione di Funzione di Funzione logistica Conservazione sviluppo (ricerca e didattica) RR Alpi Ledrensi C B T B T C B T Dolomiti e B T C B T siti palafitticoli inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale Piano PNAB C B B T C B CETS (PNAB) B T C B T Geopark (PNAB) C B T C B Piani Strategici APT B T B T EMAS (CdG, 5 Comuni e PNAB) B T T Piano Territoriale di Comunità delle C B T B T B T Giudicarie: documento preliminare approvato in data 09/07/2013 EdJ B T T ASUC (gestione collettiva) B T Progetto Family in Trentino T (Distretto Giudicarie Esteriori)

ALPI LEDRENSI 76 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Il “Protocollo d’intesa per la In vista della sottoscrizione del candidatura a Riserva della Biosfera” protocollo è stata organizzata una rafforza e riunisce tutte queste diverse serie di riunioni di coordinamento tra forme di gestione partecipata sotto un gli Enti Territoriali firmatari: unico quadro.

Luogo Argomento Data Comune di Comano Terme Attività informativa proposta candidatura a febbraio-marzo 2013 sindaci ed enti locali delle Giudicarie Terme di Comano Introduzione proposta Candidatura MAB a 16 aprile 2013 Comuni ed Enti Territoriali Trento, PAT Incontro congiunto tra sindaci, Presidenti 20 Maggio 2013 di Comunità e Presidente PAT Trento, PAT Incontro congiunto tra Sindaci, Presidenti 19 Giugno 2013 di Comunità, referenti altri soggetti coinvolti, e direzione generale ambiente PAT Trento, PAT Incontro congiunto tra Sindaci, Presidenti 8 Luglio 2013 di Comunità, referenti altri soggetti coinvolti, e direzione generale ambiente PAT Trento, PAT Incontro Tavolo di indirizzo per definizione 30 Luglio 2013 del nome Comune di Comano Terme Incontro Tavolo di indirizzo per la 29 Agosto 2013 definizione della governance Trento PAT Incontro dei firmatari per firma del 6 Settembre 2013 protocollo di intesa Comune di Comano Terme Incontro Tavolo di indirizzo per la 10 settembre 2013 definitiva approvazione del Dossier Comune di Comano Terme Incontro Tavolo di Indirizzo per decidere 28 luglio 2014 modalità di prosecuzione dell’iter di candidatura post 26. sessione di lavoro ICC. Comune di Comano Terme Incontro Tavolo di Indirizzo per decidere 19 agosto 2014 modalità di prosecuzione dell’iter di candidatura post 26. sessione di lavoro ICC. Comune di Comano Terme Approvazione nuovi documenti di 28 agosto 2014 governance per la PBR

Si sono inoltre organizzati vari aperti al pubblico e/o alle principali momenti di informazione e di ascolto categorie di portatori di interesse.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 77 dalle Dolomiti al Garda Incontro pubblico presso il Comune di Tenno Il quadro delle attività di informazione soggetti che potranno essere e partecipazione svolte durante la coinvolti nelle future attività della fase di candidatura si articola come Riserva. segue: • predisposizione e distribuzione • predisposizione ed invio a tutti in tutti i Comuni dell’area di un i risiedenti nell’area di una depliant che illustra l’iniziativa newsletter relativa ai temi del MAB in atto e chiarisce opportunità e (primavera 2013); impegni derivanti dall’adesione • presentazione dell’iniziativa al al programma MAB e dal telegiornale regionale (RAI3) il riconoscimento di Riserva della giorno 8 maggio 2013; Biosfera (estate 2014). • organizzazione e svolgimento Nel Protocollo di Intesa sono sin di un viaggio di studio presso d’ora previste le modalità per la Riserva della Biosfera Valle la continuazione delle attività di del Ticino, con incontro di gestione partecipata nel caso si amministratori ed operatori ottenga il riconoscimento MAB: per economici (maggio 2013 assicurare la partecipazione degli • predisposizione di una sezione stakeholders ai processi decisionali, speciale all’interno del sito web in fase di stesura, e successivamente dell’EdJ (http://www.dolomiti- di attuazione del futuro Piano di garda.it/, https://it-it.facebook. Gestione della Riserva, è prevista com/EcomuseoDellaJudicaria) e la costituzione di uno o più forum attivazione di link all’interno del territoriali permanenti a supporto del sito WEB di ciascun comune; tavolo di lavoro, secondo quanto • raccolta di lettere di adesione previsto nei target 19 e 22 del Madrid all’iniziativa da parte di Enti e Action Plan.

ALPI LEDRENSI 78 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda NUOVI INCONTRI PER LA era quello di proporre ed individuare, GESTIONE PARTECIPATA DEL assieme agli attori territoriali, idee TERRITORIO LEDRENSE progettuali ed azioni concrete a supporto della Rete di Riserve e della A seguito della presentazione del candidatura a Riserva della Biosfera Dossier di candidatura a Riserva MAB. della Biosfera nel settembre 2013, sono stati effettuati ulteriori incontri Complessivamente tra novembre con la popolazione, in particolare 2013 e marzo 2014 sono stati nel territorio delle Alpi Ledrensi, con organizzati 10 incontri cui hanno la finalità di condividere, attraverso partecipato circa 170 realtà socio- processi partecipati, progetti di economiche private e pubbliche. conservazione e sviluppo. In media, ciascun incontro ha visto la partecipazione di una trentina di Detti incontri, previsti nell’ambito persone, appartenenti a diversi settori del Progetto Europeo Life+ “TEN” della società e dell’economia. (LIFE/NAT/IT/00187), hanno costituito un’importante occasione Gli incontri erano volti a condividere: per riflettere sulle opportunità offerte • un programma delle azioni di dalla candidatura a Riserva della tutela attiva e di ricostruzione della Biosfera. Il progetto Life+ “TEN” connettività nell’ambito territoriale rappresenta infatti un riferimento delle Alpi Ledrensi (Azione C2 del innovativo ed esemplare per le progetto Life); modalità partecipate di attuazione, • una “Carta dei Progetti” con comportando una cospicua attività strategie e azioni per lo sviluppo di coinvolgimento e collaborazione sostenibile, in materia di turismo, su temi di politica ambientale, in agricoltura e conservazione della termini di informazione, progettazione natura (Azione C19 del progetto partecipativa, esecuzione diretta dei Life). lavori, prospettiva di coinvolgimento futuro. Non vi sono altre esperienze Agli incontri sono stai invitati a confrontabili a livello provinciale partecipare i seguenti attori: per il livello di collaborazione tra • gli amministratori pubblici dei 5 ente pubblico e associazioni locali Comuni della Rete (Ledro, Riva (associazioni dei cacciatori in primis). del Garda, Tenno, Bondone, Storo) ; Il processo partecipato è stato • gli amministratori pubblici delle 2 concepito come luogo d’incontro Comunità di Valle (Alto Garda e volto a stimolare il confronto, la Ledro e Giudicarie); discussione, l’apprendimento e il • i rappresentanti istituzionali lavorare in comune. L’obiettivo finale provinciali del turismo;

ALPI LEDRENSI e Judicaria 79 dalle Dolomiti al Garda • gli operatori del settore ricettivo- • associazioni per la tutela ristorativo (albergatori, ristoratori, dell’ambiente (SAT, associazioni gestori di B&B e agritur); ambientaliste locali); • gli operatori del settore agricolo; • cittadini; • i rappresentanti dei cacciatori • giornalisti locali. locali;

Una delle serate informative presso il Comune di Ledro

ALPI LEDRENSI 80 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Incontri pubblici per la definizione di interventi e strategie nell’ambito del progetto Life+ TEN

Soggetti presenti Motivo Luogo e Data

Forum iniziale, presentazione Forum pubblico dell’iniziativa della Rete di Riserve Ledro, 8 novembre 2014 e del percorso partecipativo

Definizione Strategie di intervento Forum pubblico Ledro, 6 dicembre 2014 attraverso lavoro di gruppo

Forum pubblico Definizione Strategie di intervento Storo, 6 dicembre 2014 attraverso lavoro di gruppo

Forum pubblico Definizione finale Strategie di intervento e discussione su Ledro, 16 gennaio 2014 possibili azioni attraverso lavoro di gruppo

Forum pubblico Definizione finale Strategie di intervento e discussione su Storo, 16 gennaio 2014 possibili azioni attraverso lavoro di gruppo

Forum pubblico Definizione finale azioni per piano di gestione attraverso lavoro di Ledro, 20 febbraio 2014 gruppo

Forum pubblico Definizione finale azioni per piano di gestione attraverso lavoro di Storo, 20 febbraio 2014 gruppo

Discussione del tema e definizione partecipata ed accordata Associazioni cacciatori Ledro, riguardante modalità e Ledro, 14 gennaio 2014 Riva, Tenno localizzazioni degli interventi miglioramento faunistico

Discussione del tema e definizione partecipata ed accordata Associazioni cacciatori Bondone, riguardante modalità e Storo, 20 febbraio 2014 Storo localizzazioni degli interventi miglioramento faunistico

Definizione finale con relative priorità e presentazione delle azioni Forum pubblico in ambiti conservazione, Ledro, 19 marzo 2014 agricoltura, turismo da proporre nel Piano di gestione della RR

ALPI LEDRENSI e Judicaria 81 dalle Dolomiti al Garda Questa metodologia di lavoro ha Contenuti ed impegni assunti dai permesso alla Rete di Riserve Alpi diversi attori sono stati recepiti dal Ledrensi di stringere rapporti con Tavolo di indirizzo e inseriti nella nuovi soggetti ponendo le basi per bozza del Piano di gestione. una nuova progettazione partecipata. Da quanto sopra illustrato si ricavano La nutrita e convinta partecipazione le seguenti considerazioni: delle amministrazioni, degli operatori, • si è svolta una cospicua attività di delle associazioni e della cittadinanza coinvolgimento e collaborazione in generale, equivale certamente ad su temi di politica ambientale, una notevole apertura di credito nei in termini di informazione, confronti della Rete. progettazione partecipativa, esecuzione diretta dei lavori, L’esito finale del percorso è stato la prospettiva di coinvolgimento definizione delle azioni “prioritarie” futuro, in sintonia con i principi del che riguardano il turismo, l’agricoltura programma MAB-UNESCO e la conservazione della natura. • essa rappresenta un riferimento Questi elementi sono contenuti innovativo ed esemplare – nella Carta dei Progetti della Rete per carattere di informazione, di Riserve Alpi Ledrensi assieme progettazione partecipata ed alla sottoscrizione degli impegni esecuzione - anche per le aree da parte dei soggetti responsabili/ limitrofe, tanto che un analogo partner avvenuta formalmente durante processo partecipativo è stato l’incontro conclusivo “La Rete di recentemente avviato (4 agosto Riserve in azione”, svoltosi a Tiarno di 2014) nell’area delle Giudicarie Sopra il 23 aprile 2014. (nel settore nord della PBR),

ALPI LEDRENSI 82 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Mappa dei principali prodotti tipici nell’area dell’Alto Garda e delle Giudicarie

Percorsi per mountain bikes: infrastrutture turistiche molto promettenti

ALPI LEDRENSI e Judicaria 83 dalle Dolomiti al Garda 4.6.2 Sono state condotte quadro delineato al punto precedente indagini socio-culturali o sono trova il proprio completamento in state utilizzate linee guida/ momenti più o meno strutturati di strumenti utili allo scopo? feedback. La valutazione delle istanze che Anche in questo caso si tratta di emergono delle popolazioni locali processi consueti, ma che interessano è normale pratica per l’area in territori o settori parziali. questione. Esempi di attività La Riserva della Biosfera potrà dare e procedure in tal senso sono completezza e sistematicità alla loro rappresentate da EMAS, CETS, realizzazione, attraverso l’adozione Ecomuseo (la cui natura è assimilabile di uno specifico meccanismo di ad un processo di Agenda 21), coordinamento (Biosphere Reserve questionari riguardo alla percezione Coordinator). del ruolo del PNAB ecc. Di fatto tutto il

Attività informativa dell’Ecomuseo all’interno della Pieve romanica di Vigo Lomaso

ALPI LEDRENSI 84 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda 4.7 Procedure per l’attuazione

Strumenti preesistenti quadro di sostenibilità dell’uso della Il territorio candidato a Riserva della risorsa. Biosfera è assoggettato a numerosi Esistono poi altri documenti che, strumenti di pianificazione, che pur senza avere valore legale e regolamentano le attività antropiche prescrittivo, come i precedenti, nelle diverse zone. forniscono importanti linee di A partire dal Piano Urbanistico indirizzo strategico per lo sviluppo provinciale, che detta gli indirizzi e socioeconomico sostenibile del le strategie generali per lo sviluppo territorio: tra questi vanno ricordati a sociale ed economico del territorio, livello provinciale il Pa.S.So (Patto per discendono nell’ordine i Piani lo sviluppo sostenibile della Provincia Territoriali delle Comunità di Valle, Autonoma di Trento), l’Action Plan attualmente in fase di redazione30, i dell’Adamello Brenta Geopark, Il Piani regolatori generali dei Comuni, il Piano di interpretazione ambientale Piano di gestione del Parco Naturale del PNAB, le Linee strategiche per Adamello Brenta con i piani settoriali lo sviluppo turistico adottato dall’APT delle Riserve speciali. Saranno inoltre Terme di Comano-Dolomiti di Brenta, approntati, ai sensi della Direttiva le linee di indirizzo turistico adottate Habitat e della L.P. 11/07, i Piani di dalla Fondazione Dolomiti UNESCO gestione della Rete di Riserve di per il sito seriale inserito nella Lista Ledro e dei SIC Fiavé, e Lomasona. del Patrimonio Mondiale. Inoltre, tutte le proprietà forestali L’Ecomuseo della Judicaria ha pubbliche della Riserva (che predisposto vari documenti di indirizzo corrispondono al 70% della superficie per la valorizzazione culturale e lo territoriale) sono assoggettate a una sviluppo sostenibile dell’area. pianificazione di settore, a livello di bacino idrografico (Piani forestali IL FUTURO PIANO e montani) e a livello di proprietà DI GESTIONE DELLA RISERVA comunali (piani di assestamento DELLA BIOSFERA forestale) che individuano modalità e Data la situazione di partenza, entità delle utilizzazioni forestali in un oltremodo ricca di strumenti di pianificazione e di documenti strategici, non avrebbe nessun senso che il Piano di Gestione della Riserva 30 La Comunità di Valle delle Giudicarie ha appro- vato il 9 luglio 2013 il Documento Preliminare al andasse a costituire un ulteriore livello Piano Territoriale di Comunità. pianificatorio che insiste sullo stesso

ALPI LEDRENSI e Judicaria 85 dalle Dolomiti al Garda Attività di archeologia sperimentale riferita al periodo delle palafitte (Età del Bronzo) gestita da MUSE presso il Museo delle Palafitte di Ledro territorio. Riserve delle Alpi Ledrensi e al Piuttosto, il Piano di Gestione è stato Piano del Parco e alle Misure di pensato come uno documento-cornice conservazione dei siti di Natura che, in rapporto alle tre funzioni 2000, oltre che agli strumenti di fondamentali della Riserva della pianificazione forestale e al piano di Biosfera, serva a coordinare in una tutela delle acque. In questo contesto visione unitaria le azioni già in atto o va ribadito che istituzione della PBR solo pianificate da parte dei diversi non comporterà l’imposizione di alcun soggetti che partecipano alla gestione nuovo vincolo o limitazione d’uso dei territori designati. delle risorse naturali, con particolare Pertanto, il Piano di Gestione della riferimento all’attività venatoria. Riserva della Biosfera farà riferimento (2) per la funzione di sviluppo, il Piano di volta in volta: interagirà, con i Piani delle comunità di Valle ad esempio, con la CETS del (1) per la funzione di conservazione, PNAB, con i documenti di indirizzo ai Piani di gestione della Rete di turistico delle APT e della Fondazione

ALPI LEDRENSI 86 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Dolomiti UNESCO, ma anche con Giudicarie. Uno sforzo per mettere in il Piano di gestione della Rete di rete aspetti di ricerca, divulgazione Riserve di Ledro (che si occupa e sviluppo sostenibile è costituito dal anche di processi di sviluppo locale progetto OPENLOC. sostenibile); Un ultimo aspetto fondamentale (3) per la funzione logistica, si farà riguarda il fatto che il Piano sarà riferimento al Piano di interpretazione accompagnato da un’intensa fase ambientale del PNAB, e potrà di informazione e partecipazione dialogare con i diverse istituzioni della popolazione locale e degli pubbliche che attuano statutariamente stakeholders. Come già previsto per politiche di educazione ambientale il Piano di gestione del Parco e della e di ricerca quali, ancora, il PNAB Rete di riserve, la partecipazione e la Rete di Riserve, e anche il risulta essere un requisito Museo delle scienze di Trento, fondamentale per la buona sua la Soprintendenza per i beni concreta attuazione. architettonici e archeologici, il Si potrà così mirare ad un Piano Museo Civico di Rovereto, L’Agenzia condiviso e agile, non dispendioso in Provinciale per la Protezione termini finanziari, in grado di mettere dell’Ambiente (APPA), la Rete in rete, in un arco temporale non museale di Ledro, l’Ecomuseo delle troppo lungo (prevedibile all’incirca in

Daphne petraea, uno degli endemismi più “stretti” delle Alpi Ledrensi

ALPI LEDRENSI e Judicaria 87 dalle Dolomiti al Garda un anno), tutti i soggetti, pubblici e della Judicaria “Dalle Dolomiti al privati, che concorrono allo sviluppo Garda”, il ruolo di comune capofila sostenibile del territorio della Riserva. nell’ambito del processo di redazione Il Piano andrà poi aggiornato ad e di presentazione del Dossier. intervalli regolari. Successivamente il “Comitato Esecutivo”, composto dai Sindaci o IL “PROTOCOLLO D’INTESA” dai loro delegati e dai rappresentati PER LA GESTIONE nominati dagli altri Enti firmatari, DELLA FASE TRANSITORIA costituirà il soggetto capofila. In via preliminare alla presentazione Alla luce del rinvio della candidatura della presente candidatura a disposto dall’ICC nella 26° sessione Riserva della Biosfera, i 20 soggetti di lavoro del 10-13 giugno 2014, proponenti31 hanno approvato in data comunicato al Comune capofila con 6 settembre 2013 un Protocollo di nota del Ministero dell’Ambiente Intesa volto a costituire un Tavolo di del 17 giugno 2014, i Soggetti Indirizzo con il compito di: firmatari hanno deciso all’unanimità di proseguire nell’iter di candidatura • condividere le modalita’ di (vedi atto di conferma cap. 5) comunicazione e di partecipazione decidendo conseguentemente di della popolazione locale e degli modificare e integrare il Protocollo stakeholders; d’intesa e le parti del Dossier • approvare il Dossier di candidatura di candidatura interessate dalle da presentare al Comitato richieste di approfondimento da parte nazionale MAB presso il Ministero dell’UNESCO e dello stesso Ministero. dell’Ambiente La nuova bozza di protocollo di intesa, • nominare il Gruppo di lavoro del che verrà sottoscritta entro il 30 Piano di gestione novembre 2014, contiene in allegato: • nominare il Coordinatore generale • una bozza di accordo di programma, che definisce i dettagli Il Protocollo d’Intesa riconosce in della futura governance capo al Comune di Comano Terme, • una bozza di piano di gestione, già capofila della convenzione che stabilisce le linee di attività per la gestione dell’Ecomuseo futura della PBR.

un “accordo di 31 I 20 soggetti firmatari sono: i Comuni di Coma- no terme; Bleggio Superiore; Bondone; Dorsino; programma” Fiavé; Ledro; San Lorenzo in Banale; Stenico; per la gestione Tenno; Riva del Garda; Storo; Comunita’ delle Giu- dicarie; Comunita’ dell’Alto Garda e Ledro; Parco della fase a regime naturale Adamello Brenta; BIM del Sarca; BIM del A seguito del riconoscimento, i Chiese APT Terme di Comano terme di Comano- soggetti proponenti sottoscriveranno Dolomiti di Brenta; Ingarda trentino; Consorzio per il turismo della Valle di Ledro e la PAT. un Accordo di Programma, allargato

ALPI LEDRENSI 88 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda ad altri soggetti del territorio quali rappresentanza i rappresentanti delle associazioni • la volontà di dotarsi di un Piano degli allevatori, dei cacciatori e per di Gestione, rispetto al quale si la tutela dell’ambiente, che supera e specificano: sostituisce il precedente Protocollo di - obiettivi, tempi e costi di Intesa, nel quale, tra l’altro, vengono redazione; definiti: - modalità di raccordo con gli • l’assetto della governance della altri strumenti di pianificazione Riserva della Biosfera e in vigenti - modalità di approvazione particolare: - modalità di attuazione - un Tavolo di indirizzo • il programma di attività del primo - un Comitato esecutivo triennio e gli impegni finanziari, con - un Segretariato permanente la relativa ripartizione - due Forum territoriali • la durata dell’Accordo. - un Comitato tecnico/scientifico Il ruolo, le caratteristiche, il •  le modalità per assicurare la funzionamento e il coordinamento partecipazione degli stakeholders degli organi gestionali sono descritti ai processi decisionali, per esempio nel seguente box. attraverso la costituzione di uno o più forum territoriali permanenti; • la sede operativa e di

ALPI LEDRENSI e Judicaria 89 dalle Dolomiti al Garda LA GOVERNANCE DELLA (rispettivamente per l’area delle RISERVA DELLA BIOSFERA Alpi Ledrensi e per quella della Judicaria), che assicurano la partecipazione della popolazione; Introduzione • un Comitato tecnico-scientifico. Gli schemi di Governance previsti per la gestione della Riserva della Biosfera UNESCO “Alpi Ledrensi e L’Accordo di programma Judicaria” si richiamano a soluzioni come strumento di largo già diffuse e collaudate nella Provincia utilizzo nell’ambito della autonoma di Trento, ampiamente Provincia autonoma di in grado di assicurare efficacia ed Trento efficienza alle diverse fasi gestionali. Nella fase pre-riconoscimento, L’accordo di programma è un costruita attorno al Protocollo istituto giuridico previsto dalla legge d’Intesa, i Soggetti proponenti hanno provinciale n. 3 del 2006 (articolo riconosciuto un ruolo di protagonista 8, comma 9), che governa tutti i al Tavolo di Indirizzo, costituito dai rapporti tra le istituzioni del Trentino. rappresentanti di tutti gli Enti firmatari, Con gli accordi di programma affidando all’Amministrazione vengono stabilite intese tra i diversi di Comano Terme il compito di livelli istituzionali, concordando con soggetto capofila ed al suo Sindaco precisione obiettivi e responsabilità, quello di referente e coordinatore tempi e modalità di finanziamento di fino al riconoscimento da parte tutte le attività previste. dell’UNESCO. Considerata la necessità di evitare Per la fase post-riconoscimento, la creazione di un nuovo Ente dovendo assicurare finalità gestionali gestore, anche al fine di contenere i vere e proprie, i Soggetti proponenti costi gestionali di una nuova struttura, hanno scelto unanimemente di i soggetti promotori hanno ritenuto definire un Accordo di programma che preferibile organizzare la gestione disegni uno schema di governance della Riserva della Biosfera tramite un costruito attorno a: Accordo di programma. • un Comitato esecutivo con ampi poteri gestionali; L’Accordo di Programma assicura • un Tavolo di Indirizzo con compiti efficacia ed efficienza nelle fasi d’indirizzo e controllo; gestionali e contemporanemante • un Segretariato Permanente con garantisce la partecipazione, funzioni di ente coordinatore e assegnando un ruolo attivo e di supporto tecnico, logistico e responsabile a ciascuno dei Soggetti amministrativo; interessati, valorizzando in rete le • due Forum territoriali competenze di ciascuno.

ALPI LEDRENSI 90 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Gli organi della governance Chiese, nella figura del Presidente previsti dall’accordo di del BIM Sarca o suo delegato; programma 3. uno per le Comunità di Valle delle Giudicarie e Alto Garda e Ledro, nella figura del Presidente della Il Comitato Esecutivo Comunità delle Giudicarie o suo Il Comitato Esecutivo sarà l’organo delegato; in grado di assicurare il rispetto delle 4. uno del PNAB, nella figura del funzioni di conservazione, di sviluppo Presidente o suo delegato; sostenibile e di collegamento fra 5. uno per i Comuni delle Giudicarie gli organi funzionali della Biosfera esteriori, nella figura del Sindaco UNESCO, ovvero la gestione del Comune di Comano Terme delle aree core, buffer e transition o suo delegato, in questo caso attraverso l’impiego degli strumenti costituito dalla figura di un altro necessari, anche di carattere Sindaco; finanziario. Nel Comitato esecutivo 6. uno per la Rete di Riserve saranno presenti 8 rappresentanti “Alpi Ledrensi”, nella figura del degli enti promotori e 3 rappresentanti Presidente della Rete o suo locali delle associazioni provinciali delegato; più rappresentative degli allevatori, 7. uno per i Soggetti turistici, nella dei cacciatori e della protezione figura del Presidente di uno di essi dell’ambiente. In particolare saranno o di un suo delegato, in questo rappresentati gli Enti chiamati ad caso costituito dalla figura di un assicurare la gestione e la protezione altro Presidente; delle aree core della Biosfera 8. uno per l’Associazione pro UNESCO, nel caso specifico: la Ecomuseo della Judicaria, nella Provincia autonoma di Trento, il Parco figura del Presidente o suo Naturale Adamello-Brenta e la Rete di delegato. Riserve “Alpi Ledrensi”. Di seguito si dettagliano - 3 (tre) rappresentanti locali composizione, funzioni e modalità di delle associazioni provinciali più funzionamento: rappresentative degli allevatori, Il Comitato sarà composto da 11 dei cacciatori e per la protezione membri: dell’ambiente. - 8 (otto) in rappresentanza dei Il Comitato svolge le funzioni in ordine Soggetti firmatari l’Accordo di ad ogni aspetto della Governance Programma, così suddivisi: della Biosfera UNESCO, tra cui: 1. uno della PAT, nella figura a) rappresenta in ogni sede, a livello dell’Assessore all’Ambiente o suo locale, nazionale ed internazionale delegato; i Soggetti firmatari il presente 2. uno per i Consorzi BIM Sarca e Accordo di Programma;

ALPI LEDRENSI e Judicaria 91 dalle Dolomiti al Garda b) mantiene costanti relazioni con del Sarca, che assume il ruolo di il Ministero competente, con Segretario generale della Riserva, o l’UNESCO e con altri Enti ed da un suo delegato almeno 3 volte Istituzioni; all’anno e ogni qualvolta questi c) propone al Tavolo d’indirizzo lo ritenga opportuno su richiesta modifiche o integrazioni al Piano di motivata di almeno 6 membri. Il gestione; Comitato decide a maggioranza dei d) individua le priorità nell’ambito del presenti; per la validità delle riunioni Piano di gestione e le conseguenti è necessaria la presenza della modalità attuative; maggioranza dei suoi membri. Ai e) assicura la ricerca delle risorse membri del Comitato non spettano finanziarie necessarie alla rimborsi per l’attività svolta. realizzazione del Piano di gestione; f) propone al Tavolo d’indirizzo una Segretariato Permanente relazione annuale sullo stato di Il ruolo di coordinamento operativo attuazione della gestione territoriale sarà affidato al Segretariato della Biosfera UNESCO; Permanente, invididuato nel g) si confronta periodicamente con Consorzio dei Comuni del il Comitato Tecnico Scientifico e Bacino Imbrifero Montano del può invitare i suoi rappresentanti a Sarca (BIM Sarca), che copre partecipare ai propri lavori; amministrativamente la maggior parte h) si confronta almeno una volta del territorio della Biosfera UNESCO: all’anno con i Forum Territoriali e unanimemente individuato anche può invitare i loro rappresentanti a in forza delle positive esperienze di partecipare ai propri lavori; gestione di altre Reti di Riserve, avrà i) seleziona e propone i nominativi di il compito di organizzare e coordinare eventuali collaboratori per le attività le attività necessarie al buon del Segretariato Permanente; funzionamento della Riserva nonché j) propone agli altri organi di gestione fornire assistenza logistica e tecnica ogni altra decisione utile al agli organi funzionali. raggiungimento delle finalità della Il Segretariato Permanente svolge le Biosfera UNESCO. seguenti funzioni: 1. Convoca e coordina il Comitato Per le funzioni di supporto tecnico, esecutivo; logistico e amministrativo, il 2. Convoca su indicazione del Comitato si avvale del Segretariato Comitato esecutivo il Tavolo di Permanente disciplinato all’articolo 8 indirizzo e ne presiede i lavori; dell’Accordo, individuato nel BIM del 3. Invita su indicazione del Comitato Sarca. Il Comitato viene convocato esecutivo ed in collaborazione con e presieduto dal Presidente del BIM la Giunta provinciale il Comitato

ALPI LEDRENSI 92 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda tecnico-scientifico; indirizzi gestionali e svolgere una 4. Partecipa ai lavori dei Forum funzione di controllo generale. Territoriali di cui all’art. 10, fornendo Il Tavolo è composto da 25 membri: assistenza logistica rispettivamente - 22 (ventidue) in rappresentanza di alla Rete di riserve Alpi ledrensi ed Istituzioni, Enti ed Aziende firmatari all’Ecomuseo della Judicaria. il Protocollo d’Intesa originario 5. Assicura con i propri uffici supporto e l’Accordo di Programma. Nel tecnico, logistico e amministrativo dettaglio: agli organi della Biosfera UNESCO • Per la Provincia autonoma di Trento: e all’attuazione dell’Accordo l’Assessore all’Ambiente o suo di Programma e del Piano di delegato; Gestione; • Per il Parco Naturale Adamello- 6. Coordina tramite il suo staff Brenta: il Presidente o suo delegato; l’attuazione delle iniziative • Per la Comunità delle Giudicarie: il individuate nel Piano di gestione, le Presidente o suo delegato; attivita’ di ricerca, di osservazione • Per la Comunità dell’Alto Garda e e di informazione in relazione alla Ledro: il Presidente o suo delegato; Biosfera UNESCO; • Per il Consorzio dei Comuni BIM del 7. Svolge attivita’ di pubbliche Sarca: il Presidente o suo delegato; relazioni, amministrativa e di • Per il Consorzio dei Comuni BIM del archiviazione. Chiese; il Presidente o suo delegato; 8. Per la gestione delle attività e per il • Per i Comuni di Comano Terme, raggiungimento degli obiettivi della Bleggio Superiore, Dorsino, Fiavé, Biosfera UNESCO si può avvalere San Lorenzo in Banale, Stenico, del personale, delle attrezzature Tenno, Riva del Garda, Ledro, Storo, e dei servizi propri o messi a Bondone: i Sindaci o loro delegati; disposizione anche dagli altri • Per l’Apt Terme di Comano-Dolomiti Soggetti sottoscrittori dell’Accordo di Brenta: il Presidente o suo di programma. delegato; • Per l’Apt InGarda: il Presidente o suo delegato; • Per il Consorzio per il Turismo della Il Tavolo d’Indirizzo Valle di Ledro: il Presidente o suo Il Tavolo d’indirizzo è l’organo che delegato; rappresenta l’assemblea generale • Per il Consorzio Turistico della Valle dei Soggetti firmatari l’Accordo di del Chiese: il Presidente o suo Programma, comprese le associazioni delegato; locali degli allevatori, dei cacciatori e • Per l’Associazione Pro Ecomuseo per la protezione dell’ambiente. della Judicaria “Dalle Dolomiti al Il Tavolo ha il compito di definire gli Garda”: il Presidente o suo delegato.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 93 dalle Dolomiti al Garda - 3 (tre) rappresentanti locali attenzione al fine di coinvolgere le delle associazioni provinciali più associazioni giovanili e la componente rappresentative degli allevatori, femminile. dei cacciatori e per la protezione I due Forum territoriali previsti dell’ambiente; nell’Accordo di programma, assicureranno il diretto coinvolgimento Il Tavolo svolge una funzione di di tutta la popolazione locale e degli indirizzo e di controllo rispetto altri soggetti interessati: all’attività del Comitato Esecutivo. • il primo coinciderà con quello già In particolare: costituito dalla Rete di Riserve ”Alpi 1. Formula direttive di carattere Ledrensi”; generale riguardanti gli obiettivi • il secondo sarà costruito ed il funzionamento della Biosfera sull’esempio di quello di Ledro UNESCO; e coinvolgerà il territorio 2. Approva il Piano triennale di dell’Ecomuseo della Judicaria. gestione, su proposta del Comitato Al fine di assicurare la partecipazione Esecutivo; popolare e delle organizzazioni della 3. Approva il programma finanziario società civile alle fasi decisionali della per il raggiungimento degli obiettivi Biosfera UNESCO ed ai momenti del Piano di gestione; istituzionali di maggiore importanza, 4. Stimola il Comitato esecutivo su sono istituiti due Forum territoriali ogni altra attività di interesse della permanenti: Biosfera UNESCO; 1. Forum territoriale delle Alpi 5. Delibera su ogni altra attività od Ledrensi: coincide con il Forum iniziativa che gli venga sottoposta già istituito nell’ambito della Rete da uno degli altri organi della di Riserve “Alpi Ledrensi” ed Biosfera UNESCO. è convocato almeno una volta all’anno dal Comune capofila, Il Tavolo viene convocato dal che nel contempo ne assicura il Segretariato Permanente, su raccordo con il Comitato esecutivo; indicazione del Comitato Esecutivo, 2. Forum territoriale della Judicaria: almeno una volta all’anno. coinvolge il territorio dell’Ecomuseo della Judicaria ed è convocato almeno una volta all’anno Forum territoriali dall’Associazione Pro Ecomuseo I Forum Territoriali sono lo strumento della Judicaria “Dalle Dolomiti per la partecipazione degli abitanti, al Garda” che nel contempo ne delle associazioni, delle attività assicura il raccordo con il Comitato economiche e di tutti gli attori locali esecutivo; alla gestione della Riserva della 3. il Forum non prevede la selezione Biosfera. Verrà posta particolare dei partecipanti sulla base di

ALPI LEDRENSI 94 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda criteri di rappresentatività, bensì Il Comitato tecnico-scientifico promuove una partecipazione Il Comitato tecnico-scientifico inclusiva di associazioni e cittadini svolge compiti di assistenza e di volta alla valorizzazione delle idee consulenza nei confronti del Comitato ed alla ricerca di soluzioni condivise esecutivo sui temi di carattere tecnico anche tra i diversi interessi: la e scientifico che lo stesso vorrà sintesi e validazione finale delle sottoporre al suo parere. proposte elaborate resta in capo Il Comitato è in ogni caso convocato al Comitato esecutivo mentre almeno una volta all’anno dalla sono demandate al Segretariato Giunta provinciale in collaborazione Permanente le necessarie verifiche con il presidente del BIM del Sarca su di fattibilità tecnica, amministrativa indicazione del Comitato esecutivo. ed economica. Il Comitato esecutivo Le funzioni di Comitato tecnico- si impegna a presentare al Forum le scientifico della Biosfera UNESCO proprie decisioni, argomentandone sono svolte dal Comitato scientifico le ragioni. Le riunioni dei Forum dei Parchi e delle Aree protette del Territoriali sono pubbliche. Trentino, istituito ai sensi della LP n. 11/2007.

25 membri BIM Sarca-Mincio-Garda (istituzioni, portatori d’interesse) 11 membri SEGRETARIATO TAVOLO DI INDIRIZZO (rappresentanti delle istituzioni PERMANENTE

Approva il piano di gestione e portatori di interesse) Fornisce supporto tecnico, e controllo

Funzione di Si riunisce almeno 1 volta/anno logistico e amministrativo COMITATO coordinamento Indirizzo politico ESECUTIVO

Delinea la proposta di piano di gestione Comitato scientifico per i parchi Rende esecutivo il piano di gestione Forum pubblici e le aree protette in Trentino (cittadini, associazioni) COMITATO TECNICO Si riunisce almeno 3 volte/anno FORUM TERRITORIALI SCIENTIFICO Funzione decisionale Forniscono proposte, idee

Supporto Supporta il comitato esecutivo

scientifico Funzione Si riuniscono almeno Si riunisce almeno 1 volta/anno 1 volta/anno partecipativa

Coordinato da: Coordinato da: Rete di Riserve Ecomuseo Alpi Ledrensi della Judicaria

ALPI LEDRENSI e Judicaria 95 dalle Dolomiti al Garda

2 4 1 3

AZIONE AZIONE AZIONE AZIONE SEGRETARIATO PERMANENTE

ATTUAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE 44 FASE ESECUTIVA COMITATO ESECUTIVO

APPROVAZIONE DEL PIANO DI GESTIONE

TAVOLO DI INDIRIZZO FASE 33 DECISIONALE

PROPOSTA DI PIANO DI GESTIONE

COMITATO COMITATO SUPPORTO TECNICO SCIENTIFICO SCIENTIFICO FASE ESECUTIVO 22 PROPOSITIVA

PIANI POLITICHE STRATEGIE IDEE PROGETTI VISIONI

ISTITUZIONI CITTADINI - PORTATORI D’INTERESSE

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO FORUM TERRITORIALE ALPI LEDRENSI

COMUNI ENTI DI PROMOZIONE FORUM TERRITORIALE JUDICARIA TURISTICA 11 PARCO FASE PARTECIPATIVA

ALPI LEDRENSI 96 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda PROGRAMMI DI RICERCA Ciò sia nei termini di una miglior E DIVULGAZIONE integrazione reciproca tra le diverse ricerche e le attività divulgative, Da anni nell’area sono in corso sia in funzione dell’impulso nuerose attività di ricerca scientifica derivante dall’adesione ad una rete e di sensibilizzazione del pubblico. internazionale di portata mondiale, Di particolare rilevanza sociale sono quale il programma MAB. Le strutture le attività volte alle scolaresche e di ricerca attualmente disponibili quelle volte, in periodo estivo, ai e quelle di prossima attivazione turisti. La divulgazione si avvale sia potranno – con il coordinamento della di centri visitatori (presenti in alcuni Riserva – essere messe a disposione siti di grande di valore naturalistico e delle reti tematiche del MAB e, in in siti di insediamento umano storico particolare, a quella delle Riserve e preistorico), sia di visite guidate sul di Montagna (Mountain Biosphere territorio. Reserves Network) e ai programmi di Tra queste ultime risultano di ricerca ad essere collegati. particolare valore (anche emozionale) le visite al centro di cattura e I principali soggetti che operano nel inanellamento dell’avifauna in località campo della ricerca naturalistica ed Caset (organizzate a cura del MUSE). ambientale sono ambientale sono: Le attività di inanellamento oltre ad • Il Parco Naturale Adamello-Brenta avere valore dimostrativo ricoprono che promuove da anni anche un effettivo ruolo scientifico 1. progetti di ricerca e di livello trans-nazionale. Altrettanto monitoraggio su diverse dicasi per le ricerche in campo componenti biotiche e abiotiche archeologico legate ai siti palafitticoli relative a specie ed ecosistemi, e per quelle in campo ambientale cui 2. progetti di divulgazione in partecipa PNAB. relazione alla conservazione Un ulteriore filone di ricerche nel ambientale a all’uso delle risorse quale sono già in atto studi relativi sostenibili. ad aree parziali è quello relativo • Il Museo delle Scienze (MUSE, alla compatibilità ambientale di ex MTSN) che opera dal 1964 nei attività economiche, come turismo o settori della divulgazione e ricerca allevamento zootecnico più o meno scientifica, attraverso l’allestimento intensivo (studi OPENLOC e ricerche di mostre, attività didattiche, dell’Istituto Agrario di S.Michele pubblicazioni, attività di ricerca all’Adige). (sezioni di Botanica, Geologia, Tutte queste attività troveranno Zoologia, Idrobiologia, Limnologia, nel riconoscimento di Riserva Preistoria). della Biosfera un’occasione di • Il Museo Civico di Rovereto, la cui consolidamento e di potenziamento. sezione Botanica è impegnata da

ALPI LEDRENSI e Judicaria 97 dalle Dolomiti al Garda oltre 20 anni nel censimento della - di carattere archeologico/ flora del Trentino. etnografico • Le Università (tesi promosse dalle - di carattere architettonico e Università degli Studi di Trento, artistico Padova, Torino, Bologna, Ferrara, - sulla storia delle comunità locali e Venezia, Politecnico di Milano ecc.) su personalità locali di spicco • pubblicazione di opere divulgative Numerosi altri Enti, pubblici e privati, e catalogazione bibliografica delle operano sul territorio soprattutto nel esistenti campo della ricerca storico-culturale e sociale di ambito locale, conducendo Inoltre nel campo della divulgazione ricerche spesso in collaborazione socio-economica si segnala che: con gli Enti locali e con gli Istituti di • il PNAB nello svolgere la propria Ricerca sopra ricordati. Tra i soggetti funzione di area protetta, adotta un più attivi si ricordano: approccio “umanistico”, inclusivo • Agenzia Provinciale per la delle esigenze antropiche e Protezione dell’Ambiente (APPA) rispettoso degli usi tradizionali • Centro studi Judicaria del territorio. Promuove ricerche • Circolo culturale Stenico ‘80 storiche e sociologiche e da • Fondazione Caritro vent’anni svolge comunicazione • Fondazione Museo Storico culturale attraverso la rivista • Gruppo di Ricerca e Studi periodica “Adamello Brenta Parco” giudicariese che promuove regolarmente tra i • Museo Storico Italiano della Guerra residenti i valori culturali oltreché di Rovereto naturali dell’area protetta. Ad • Rete Trentina Musei della Grande ogni uscita vengono presentati Guerra servizi che riguardano le attività • Società Alpinisti Tridentini economiche presenti nelle valli • Università della terza età e del dell’area protetta, i prodotti tempo disponibile del territorio, le tradizioni e le manifestazioni di carattere popolare Qui di seguito si fornisce un quadro • l’Ecomuseo della Judicaria (http:// sintetico dei principali ambiti e filoni di www.dolomiti-garda.it) da oltre ricerca: 10 anni svolge nelle Giudicarie • recupero testimonianze belliche un’intensa attività di animazione della prima guerra mondiale sociale e di disseminazione e catalogazione del materiale culturale, accompagnata da una esistente cospicua produzione scientifica. • raccolta, catalogazione e completamento ciclo di Tra le attività svolte in collaborazione pubblicazioni: con l’Università si segnalano le

ALPI LEDRENSI 98 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda importanti ricerche paleontologiche dagli insediamenti palafitticoli già svolte presso le palafitte di Fiavè e iscritti nella WHS UNESCO, migliaia Ledro, che testimoniano, a partire di anni di permanenza dell’uomo

Attività culturali di promozione del patrimonio agricolo e paesaggistico condotte dall’Azienda di Promozione Turistica Terme di Comano-Dolomiti di Brenta.

ALPI LEDRENSI e Judicaria 99 dalle Dolomiti al Garda 5. LA PETIZIONE CONTRO LA PBR E IL PRESUNTO CONFLITTO CON I CACCIATORI

La petizione: portata e limiti • ad iniziare dalla confusione tra i programmi World Heritage e A seguito della presentazione della MaB (si parla di “candidatura a candidatura 2013 un gruppo di Patrimonio dell’Unesco”); cittadini di Ledro ha organizzato una • per proseguire parlando di “ipotesi raccolta di firme contraria all’iniziativa. calata dall’alto”, quando invece La petizione corredata da 1839 è nata da un’associazione – firme è stata indirizzata il primo l’Ecomuseo - operante da 15 anni ottobre 2013 al Comune di Ledro, e sul territorio; trasmessa inoltre al Consiglio della • per affermare di “trascuratezza Provincia autonoma di Trento e nell’informazione e nel all’Unesco nelle sue sedi di Roma e coinvolgimento popolare”, mentre Parigi. invece l’informazione è stata uno Per quanto si sia trattato di dei maggiori impegni dei promotori un’eclatante moto contrario della Riserva, che hanno prodotto all’istituzione della Riserva, la e messo a disposizione, anche petizione ha dimostrato comunque attraverso internet, tutti i documenti come la comunità sia viva e vivace, e tutti i passaggi; attenta alle dinamiche che ne • per finire con il parlare di “mire determinano lo sviluppo. di trasformazione del territorio”, Va però chiaramente ridimensionata quando invece il Programma MaB nei suoi termini di rappresentanza: si pone l’obiettivo diametralmente infatti, in tutti i Paesi democratici, opposto, cioè di salvaguardarlo e di le scelte delle Istituzioni sono gestirlo in modo sostenibile. determinate dal voto espresso dagli organi elettivi, non da estemporanee Anche da punto di vista formale ci raccolte di firme basate su ipotesi sono numerose criticità: errate e quindi appaiono molto • la petizione non aveva alle spalle significative le espressioni di voto un comitato costituito;. delle Istituzioni elette dal popolo, che • la maggior parte delle firme è stata spesso all’unanimità o con pochissimi raccolta senza precisi criteri e contrari hanno approvato il protocollo senza l’autentificazione dei firmatari di intesa sottoscritto nel settembre da parte di un pubblico ufficiale. 2013. Inoltre va sottolineato che Oltre a ciò, la petizione contiene l’operazione è avvenuta quasi numerosi errori: esclusivamente nell’ambito del

ALPI LEDRENSI 100 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Comune di Ledro, rivolgendosi sia Le azioni di informazione e di a cittadini residenti nel medesimo coinvolgimento attivate prontamente Comune, sia a passanti e turisti. Ne è dal Comune di Ledro e dagli altri risultato che la contestazione riguarda Soggetti proponenti, compresa la in pratica solo uno degli undici prevista integrazione nel Comitato Comuni coinvolti nel progetto (infatti esecutivo e nel Tavolo di indirizzo di nella petizione le accuse vengono un rappresentante dei cacciatori locali rivolte ad una sola Amministrazione). insieme ad un rappresentante degli E’ presumibile che si sia trattato di allevatori e ad uno dei protezionisti, una reazione simile a quella messa sono state indirizzate a fornire proprio in atto qualche anno fa (2006) da a questi interlocutori le informazioni una parte della stessa popolazione più corrette a garanzia del rispetto di Ledro, in quella occasione attivata delle loro attività tradizionalmente proprio dalla rappresentanza dei svolte sul territorio. cacciatori, contro un progetto di La documentazione prodotta nel legge del 2004 per l’istituzione di Dossier di candidatura, così come un nuovo Parco provinciale, come l’elenco degli incontri pubblici aperti affermato dagli stessi autori della alla partecipazione di tutti e delle petizione. Ma se le motivazioni reali attività promosse sul territorio prima, fossero dunque queste, apparirebbero durante e dopo il deposito dello di conseguenza fuori bersaglio: stesso Dossier smentiscono nei fatti innanzitutto perché la “Biosfera quanto sostenuto nella petizione e Unesco” non è un nuovo parco, e poi sono la prova di come i Comuni e le perché è un compito fondamentale altre Parti coinvolte abbiano svolto del Programma MaB e di ogni con scrupolo e determinazione Riserva della Biosfera riconosciuta quell’opera di divulgazione che lo ICC dall’Unesco agire proprio per ha sollecitato a rinforzare. Tra l’altro, salvaguardare e protrarre nel tempo le nei mesi precedenti alla raccolta attività tradizionali ecosostenibili e più delle firme è stata recapitata in tutte radicate tra le popolazioni locali. le case dei residenti un’apposita Tra le quali, per citarne alcune, pubblicazione – “Comunità e l’allevamento, l’alpeggio, l’agricoltura Paesaggi tra le Dolomiti di Brenta ed il di montagna, il taglio della legna, la Lago di Garda” – che ha fornito ampia raccolta di funghi e di altri prodotti e dettagliata descrizione delle finalità del bosco e, ultimo ma non meno della nuova candidatura. importante, l’attività venatoria. Anzi, I Soggetti proponenti sono certi che sono proprio le buone pratiche di la petizione sia stata motivata da un territorio candidato a riserva a ragioni diverse da quelle riguardanti il diventare modello di studio e di riconoscimento di una nuova Riserva imitazione per altri territori, nello della Biosfera da parte dell’Unesco, stesso od in altri Paesi. motivazioni presumibilmente legate

ALPI LEDRENSI e Judicaria 101 dalle Dolomiti al Garda a questioni di carattere politico del culturali, ricreative, sportive, musicali, contesto locale di uno solo degli ecc.), coinvolgendo gran parte della undici Comuni interessati. cittadinanza e contribuendo in tal La manifestazione di dissenso, pur modo a diffondere tramite i propri se articolata in modo inadeguato, soci quei valori di crescita socio- è stata comunque presa in seria culturale, legame con il territorio e considerazione dai Soggetti promozione locale perfettamente in proponenti la candidatura, che linea con le funzioni di una riserva ne hanno voluto cogliere alcuni MaB. Le associazioni sono infatti aspetti per rafforzare le iniziative di attori fondamentali di una comunità informazione e coinvolgimento del dinamica, dove l’uomo non è solo territorio, così come auspicato anche parte integrante, ma appunto attore dallo ICC. principale di uno sviluppo economico Tra queste va citata la distribuzione sostenibile, di una gestione nell’estate 2014 di 5000 copie di un responsabile delle risorse naturali, depliant informativo sulla candidatura. della conservazione della biodiversità e di una crescita culturale e sociale Qualche contrario, molti partecipata e condivisa, in piena favorevoli: la società civile a coerenza con i valori del programma sostegno della PBR MaB. Anche in risposta alla sopra ricordata L’elevato numero di adesioni al petizione, un elevato numero di documento di sostegno testimonia associazioni locali, altamente dunque come la grande maggioranza rappresentative della società civile dei cittadini e delle organizzazioni dell’area della PBR, ha espresso da essi espresse nel territorio della la volontà di palesare il proprio PBR approva fortemente la proposta sostegno alla candidatura. Grazie di istituzione di una Riserva della all’impegno dell’Ecomuseo della Biosfera. Judicaria ed alla collaborazione dei Nel complesso le lettere di appoggio comuni, è stata quindi avviata una riguardano 90 associazioni, ripartite campagna di coinvolgimento delle su tutto il territorio della riserva. I associazioni operanti nel territorio soci delle suddette associazioni della PBR, finalizzata a raccogliere ammontano al considerevole numero testimonianze concrete di supporto di 7000 circa. alla candidatura a Riserva della Biosfera e contestualmente mirata a cogliere suggerimenti e consigli provenienti dal territorio. La realtà associativa operante nell’area della PBR si presenta infatti molto ricca e variegata (associazioni socio-

ALPI LEDRENSI 102 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda S. LORENZO IN BANALE Legenda n. associazioni sostenitrici: 5 ! associazioni che sostengono la candidatura n. membri circa: 350 Comuni della proposta Riserva della Biosfera

STENICO DORSINO ± n. associazioni sostenitrici: 2 n. membri circa: 65 COMANO TERME S. LORENZO IN BANALE STENICO n. associazioni sostenitrici: 3 DORSINO n. membri circa: 190 !!! ! STENICO

BLEGGIO SUPERIORE ! ! n. associazioni sostenitrici: 9 ! ! n. membri circa: 580 !!!! ! ! !! ! ! ! ! ! ! ! COMANO BLEGGIO ! FIAVE' ! TERME n. associazioni sostenitrici: 4 SUPERIORE ! n. membri circa: 420 FIAVE' COMANO TERME n. associazioni sostenitrici: 13 LEDRO n. membri circa: 1100 n. associazioni sostenitrici: 16 n. membri circa: 1550 TENNO TENNO ! STORO ! n. associazioni sostenitrici: 12 !!! n. associazioni sostenitrici: 19 ! ! n. membri circa: 590 n. membri circa: 2040 ! RIVA DEL ! ! GARDA ! !! ! LEDRO !! ! RIVA DEL GARDA n. associazioni sostenitrici: 1 STORO !!! RIVA DEL !!! n. membri circa: 170 ! GARDA ! !!

!!! BONDONE BONDONE n. associazioni sostenitrici: 5 n. membri circa: 210 0 2,5 5 10 km

ALPI LEDRENSI e Judicaria 103 dalle Dolomiti al Garda La collaborazione possibile: dal Comune può essere definito rapporti consolidati tra attraverso i seguenti punti: cacciatori ed enti territoriali nel definire e nell’attuare le 1) dal 2005 è iniziata una politiche ambientali della collaborazione nella definizione PBR e realizzazione di interventi di miglioramento ambientale a fini A testimonianza che il rapporto faunistici, finanziati dal PSR. tra PBR e mondo venatorio è più Nella sostanza su richiesta delle complesso di quanto possa far varie Sezioni di Caccia sono stati pensare la petizione, si segnalono le predisposti numerosi progetti di numerose e consolidate iniziative di intervento che, una volta finanziati, collaborazione tra cacciatori ed enti sono stati realizzati direttamente dai territoriali in atto ormai da molti anni. cacciatori. Il rapporto tra le 6 Associazioni I dati riportati a seguire testimoniano Cacciatori presenti nel Comune di la notevole entità complessiva degli Ledro e le politiche ambientali attuate interventi eseguiti:

Uno degli interventi di miglioramento ambientale finanziati con fondi PSR, realizzato dai cacciatori su commissione del Comune di Ledro.

ALPI LEDRENSI 104 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda Interventi di miglioramento ambientale programmati e realizzati da Associazioni Cacciatori presenti a Ledro, su commissione del Comune con finanziamento PSR

Costo Estensione Anno domanda Intervento indicativo (ha) PSR (000 euro)

Dromaè 1 3 2006

Gatum 1 3 2006

Mughè 1 3 2006

Valbela 1 3 2006

Vies 1,2 3,6 2006

Campel 1 3 2005

Marogna 1,7 5,1 2008

Saval 1,4 4,2 2008

Visì 2 6 2008

Visì 2 1,5 4,5 2008

Marogna 2 1,1 3,3 2008

Malga Dromaè 1,4 4,2 2008

Malga Guì 0,7 2,1 2008

Marogna 3 1 3 2009

TOTALE 17 51

2) le attività di cui sopra, per innovativo (e per la grande estensione e portata hanno estensione dell’area presa in indotto la PAT e l’Associazione esame) è stato co-finanziato dal Cacciatori Trentini a promuovere Comune di Ledro e dal Servizio la realizzazione di un Piano Pilota Foreste e Fauna PAT. Il Piano riguardante l’intera vallata: il definisce a livello di intera vallata un “Piano dei miglioramenti ambientali programma di interventi decennale a fini faunistici del Comune di per il miglioramento degli habitat Ledro” (2010) per il suo carattere vitali di alcune specie animali di

ALPI LEDRENSI e Judicaria 105 dalle Dolomiti al Garda valenza comunitaria ai sensi della la partecipaizone alla redazione Dir. Habitat. del Piano di gestione della Rete di Nella definizione delle localizzazioni Riserve. e delle modalità di intervento si sono svolti vari incontri con le varie 5) Ulteriore importante conferma del sezioni locali dell’Associazione fatto che la posizione contraria Cacciatori a Ledro. Si tratta quindi alla candidatura non è trasversale di un documento di pianificazione all’intero mondo venatorio viene ambientale sostenibile, in linea con dalle lettere di sostegno sottoscritte la politica della PBR, condiviso ed dalle sezioni cacciatori di Bleggio attuato in modo partecipativo con Inferiore, Bondone e Tenno. l’Associazione cacciatori Ledro. Gli Inoltre è molto importante anche interventi previsti sono tuttora in la posizione costruttiva assunta corso di realizzazione attraverso dall’Associazione Cacciatori Trentini finanziamenti PSR o RR. – associazione che rappresenta la quasi totalità del mondo venatorio 3) il coinvolgimento è continuato trentino – la quale, a seguito di anche nella definizione dell’Accordo uno scambio di corrispondenza di programma della Rete di Riserve con l’assessore provinciale Alpi Ledrensi (2012), che prevede all’ambiente, esprime tramite il numerose azioni di gestione suo Presidente un atteggiamento del territorio montano in ottica collaborativo e la disponibilità a di valorizzazione delle risorse favorire la comunicazione interna ambientali. al mondo venatorio sui temi della conservazione e sul progetto di 4) Il dialogo con i cacciatori sta Riserva della Biosfera proseguendo tuttora, attraverso

Incontri pubblici o ristretti ai rappresentanti delle associazioni cacciatori di Ledro per la definizione di progetti nel primo Piano di Attuazione della RR Alpi Ledrensi

Soggetti presenti Motivo Data

Associazione cacciatori Informazioni preliminari, Ledro raccolta osservazioni 23 luglio 2012

Associazione cacciatori Informazioni preliminari, Storo e Bondone raccolta osservazioni 3 agosto 2012

ALPI LEDRENSI 106 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda 6. CONCLUSIONI

La ricchezza di diversità biologica di Riserve delle Alpi Ledrensi, e culturale delle aree incluse nella dell’Ecomuseo della Judicaria, della proposta Riserva della Biosfera Rete museale di Ledro, nonché di rappresenta la base territoriale su cui siti culturali e naturali amministrati la sensibilità delle popolazioni locali da vari enti ed istituzioni scientifiche e la lungimiranza amministrativa dei assicurano una gestione coerente con governi locali e di quello provinciale le finalità di conservazione e sviluppo da anni si interfacciano. Tutto questo della Riserva. rappresenta una matrice consolidata ed appropriata per garantire un futuro L’educazione ambientale ed allo sostenibile alla Riserva della Biosfera. sviluppo sostenibile è assicurata L’area candidata presenta una dalla rete costituita dall’APPA, dal consolidata e diffusa consapevolezza Parco Adamello-Brenta e dal MUSE della necessità di garantire alle future con i rispettivi centri visite. Attiva è la generazioni la conservazione della collaborazione con Centri di ricerca, biodiversità e dei valori culturali. tra i quali le Fondazioni Mach, Kessler Ne sono prova gli istituti culturali e il Museo civico di Rovereto. secolari, come gli usi civici o gli statuti L’area candidata offre già da alcuni comunali. anni, attraverso le APT e le Pro Loco un intreccio di soggetti che operano Dalla seconda metà del XX secolo in maniera coordinata nel campo la Provincia di Trento si è posta delle attività turistiche, principale all’avanguardia nella gestione settore economico locale, favorendo del territorio e del paesaggio con la relazione con il settore agricolo e l’approvazione del Piano urbanistico zootecnico e favorendo l’impiego dei provinciale, la cui ultima versione prodotti locali. (2008) contiene le modalità per Il modello associativo (in particolare una gestione partecipata e per una quello volontaristico) e quello efficace sussidiarietà tra I diversi livelli cooperativo, diffusi capillarmente in istituzionali, in particolare con I piani tutta l’area candidata, assicura a tutti territoriali delle Comunità di valle, i cittadini la possibilità di partecipare con il Piano di Parco e con I Piano alla gestione delle attività sociali ed regolatori dei Comuni. economiche.

La presenza del Parco naturale Con le modifiche apportate Adamello-Brenta, della Rete all’unanimità al Protocollo d’intesa,

ALPI LEDRENSI e Judicaria 107 dalle Dolomiti al Garda allo schema di Accordo di programma, di due Comunità di Valle e di un Parco agli Schemi di Piano di gestione e naturale. di Governance, e con il maggiore I proponenti sono convinti della e più convinto coinvolgimento validità della proposta, del valore delle comunità e delle associazioni internazionale della candidatura e locali (in particolare quelle degli dei positivi benefici attesi nel medio allevatori, dei cacciatori e per la tutela e lungo periodo dall’eventuale dell’ambiente), i soggetti proponenti riconoscimento a favore delle hanno voluto dimostrare di credere comunità locali. Considerano la fortemente nell’iniziativa avviata nel partecipazione al Network mondiale 2013 per l’istituzione di una nuova delle Riserve della Biosfera Riserva della Biosfera denominata un’occasione imperdibile per lo “Alpi Ledrensi e Judicaria” nel sviluppo sostenibile del territorio ed Trentino occidentale, nei bacini un’opportunità per divulgare anche imbriferi dei fiumi Sarca e Chiese all’estero le buone pratiche ed i (entrambi affluenti alpini del fiume Po) modelli gestionali che sono nati e si tra le Dolomiti di Brenta ed il Lago di sono evoluti localmente nel corso dei Garda, sul territorio di undici Comuni, secoli.

Nella pagina a fianco: Lago d’Ampola

ALPI LEDRENSI 108 e Judicaria dalle Dolomiti al Garda ALPI LEDRENSI e Judicaria 109 dalle Dolomiti al Garda