Note Tassonomiche Sul Genere Helichrysum Miller (Asteraceae) in Sardegna
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INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, 35 (1) 217-225, 2003 217 Atti “Gruppi critici della flora italiana - III” Note tassonomiche sul genere Helichrysum Miller (Asteraceae) in Sardegna G. BACCHETTA, S. BRULLO e L. MOSSA ABSTRACT – Taxonomical remarks on the genus Helichrysum Miller (Asteraceae) in Sardinia – On the basis of field work and herbarium investigation, a taxonomical study about the genus Helichrysum in Sardinia, including ecologic and choro- logical considerations, was carried out. The following taxa resulted to be present on the island: H. saxatile ssp. saxatile, an endemic chasmophyte circumscribed to the calcareous massifs of CE Sardinia; H. saxatile ssp. morisianum ssp. nov., endemism localized in some rocky places of S Sardinia; H. italicum ssp. italicum, a widely distributed Tyrrhenian element, in Sardinia only occurring on some mountains places; H. italicum ssp. pseudolitoreum, a C Mediterranean chasmophyte, localized in the calcareous cliffs of the SW Sardinia; H. italicum ssp. microphyllum, a subspecies distributed in Crete, Sardinia, Corsica and Balearic Islands, widely ranging in Sardinia from the sea level to the highest peaks, on all kind of soils; H. frigidum, endemic to Sardinia and Corsica, widespread on the granitic Corsican massifs, but in Sardinia only found on Mount Limbara, according to old herbarium specimens never reasserted in recent times; H. montelinasanum, a chasmophyte allied to the previous one and exclusive on some siliceous mountains of SW Sardinia. Key words: Asteraceae, chorology, Helichrysum, Sardinia, taxonomy INTRODUZIONE Il genere He l i c h r y s u m Miller è rappresentato in SCHMID (1933) per il Monte Linas, nella Sardegna Sardegna da popolazioni caratterizzate da una note- sud-occidentale e rivalutato da ARRIGONI (1977) e da vole variabilità morfologica, riguardante principal- AN G I O L I N O, CH I A P PI N I (1988). Infine PI G N ATT I mente l’habitus, le foglie e i capolini. Gli autori che (1982) cita per la Sardegna H. frigidum, H. monteli - si sono occupati della flora sarda hanno interpretato nasanum, H. saxatile, H. italicum ssp. italicum e ssp. in vario modo tale variabilità, spesso assumendo microphyllum. Infine CAMARDA, VALSECCHI (1990) posizioni discordanti tra loro. In particolare MORIS riportano per l’isola solamente H. montelinasanum, (1840-1843) descrive per la Sardegna Helichrysum H. saxatile e H. italicum ssp. microphyllum. saxatile, segnalando inoltre la presenza sull’isola di H. Allo scopo di chiarire la problematica inerente la tas- angustifolium DC., di cui descrive una var. minus, sonomia del genere Helichrysum, limitatamente al che considera sinonimo di Helichrysum microphyllum territorio sardo, sono state effettuate estese indagini (Willd.) Camb. Successivamente BARBEY (1885), in di campagna per verificare la variabilità delle popola- aggiunta alle due specie suddette, cita per l’isola H. zioni, come pure ricerche d’erbario e di letteratura frigidum (Labill.) Willd. ed H. microphyllum, mentre per comprendere in quale modo tale variabilità sia ARCANGELI (1894) riporta le stesse specie di BARBEY stata interpretata dagli autori precedenti. (op. cit.) con l’eccezione di H. angustifolium DC. In seguito FIORI (1904, 1927) cita per la Sardegna H. MATERIALI E METODI saxatile var. typicum, H. italicum Don var. typicum e Le indagini tassonomiche sono state effettuate su var. microphyllum ed H. pendulum Presl (sub H. ino - materiale d’erbario proveniente da vari musei botani- dorum var. pendulum o H. rupestre var. pendulum). ci (CAG, CAT, FI), seguite da verifiche in campo per Più di recente CLAPHAM (1976), oltre a segnalare in accertare la variabilità delle popolazioni, la loro dis- Sardegna la presenza di H. frigidum, H. saxatile ssp. tribuzione ed ecologia. saxatile, H. italicum ssp. italicum e ssp. microphyllum, cita anche H. stoechas (L.) Moench e H. rupestre RISULTATI (Rafin.) DC., che vengono in parte confermate da Sulla base delle ricerche condotte in Sardegna, in ZANGHERI (1976) ad eccezione di H. frigidum e di seno al genere Helichrysum possono essere distinti tre H. stoechas. Quest’ultimo autore riporta inoltre come gruppi principali di taxa: il primo rappresentato da specie dubbia H. montelinasanum, taxon descritto da due specie (H. frigidum e H. montelinasanum) appar- 218 INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, 35 (1) 217-225, 2003 tenenti alla Sez. Virginea (DC.) Fiori, con capolini del capolino, le interne bianco-candide con unghia generalmente solitari, brattee involucrali raggianti, lunga 4-5mm e lembo acuto, 1,5-4,5x0,5-1,2mm; bianco-candide e lungamente superanti i fiori; il corolla lunga 4-4,5mm; achenio lungo 1-1,2mm, secondo da due taxa appartenenti al ciclo di H. saxa - lassamente ricoperto da peli unicellulari, clavati e tile, caratterizzato da habitus robusto, foglie mai fili- lunghi 0,05-0,2mm. formi, capolini emisferici e brattee giallo-dorate; il Nu m e r o cro m o s o m i c o: 2n=28 (AN G I O L I N O , terzo, infine, rappresentato da tre taxa riferibili al CHIAPPINI, op. cit.). ciclo di H. italicum, caratterizzato da scapi sottili e Forma biologica: camefita suffruticosa. foglie filiformi, capolini conici o subcilindrici e brat- Fenologia: fioritura V-VII, fruttificazione VI-VIII tee giallo-paglierine. In o l t re è da escludere in Ecologia: specie casmofila e calcifuga che si rinviene Sardegna la presenza di H. stoechas e di H. rupestre, le dai 500 m sino ai 1100 m, su substrati paleozoici di cui precedenti segnalazioni sono da attribuire a natura granitica o metamorfica ed in condizioni bio- determinazioni errate. climatiche che vanno dal mesomediterraneo superio- Pertanto i taxa riconosciuti per la Sardegna sono i re-subumido inferiore al supramediterraneo inferio- seguenti: re-umido inferiore. Distribuzione: endemismo della Sardegna sud-occi- Helichrysum frigidum (Labill.) Willd., Sp. Pl. 3: dentale, esclusivo del settore biogeografico Sulcitano- 1908, 1803 (Fig. 1: F; Fig. 2: A1, B1, C1). Iglesiente. Si rinviene sul M.te Linas, a Ti n n y, Ti p o : Monte d’ o r o, Corsica, s.d., Labillard i è re Arenas, Piscina Irgas, Rio Oridda e nel C.le Monincu (Lectotipo: FI-WEBB!). n e l l’ Iglesiente; sul M.te Arcosu, M.te Lattias, Sin.: Xeranthemum frigidum Labill., Icon. Pl. Syr. 2: Flumini e Binu, Punta Sa Cresia e Calamixi nel 9, t. 4, 1789; Gnaphalium bellidiflorum Viv., Fl. Ital. Sulcis (Fig. 3). Fragm.: 16, t. 19, 1808. Specimina visa selecta: Gonnosfanadiga, pascoli cacu- Caratteri diagnostici: pianta densamente cespitosa; minali di Monte Linas, 31.VII.1971, Angiolino (FI); foglie lunghe 1-5mm; capolini solitari lunghi 10mm, Monte Linas, Vi l l a c i d ro (CA), 6.VI.1972, Angiolino con diametro di 10-14mm; brattee esterne fogliacee (CAG); Monte Linas, Punta Cabixetta (CA), 6.VI.1972, in numero ridotto, lunghe max. 1/3 del capolino, le Angiolino (CAG); Monte Linas (Sardegna) a Genn’e interne bianco-candide con unghia lunga 1-2,5mm e Impi, 12.VII.1984, Chiappini & Angiolino (FI); Monte lembo ottuso, 3-7,5x1-2,5mm; corolla lunga 3- Lattias, Uta (CA), 3.V.1987, Angiolino & Chiappini 4mm; achenio lungo 1,2-1,6mm, densamente rico- (CAG); Flumini de Binu, Sarroch (CA), 12.VI.1988, perto da peli pluricellulari, subulati, lunghi 0,3-1,2 Angiolino (CAG); Piscina Irga, Rio d’Oridda, Villacidro mm. (CA), 4.IX.1990, Ni s s a rdi (CAG); Canale Mo n i n c u , Numero cromosomico: 2n=28 (CONTANDRIO-POU- Villacidro (CA), 4.IX.1990, Nissardi (CAG); Punta de LOS, 1962). Tinni, Arenas, Dommusnovas (CA), 12.VI.1992, Scrugli Forma biologica: camefita suffruticosa. & Cogoni (CAG); Monte Arcosu, Uta (CA), 14.V.1994, Fenologia: fioritura VI-VIII, fruttificazione VII-IX. Bacchetta (CAG); Monte Lattias (CA), 13.VII.1997, Ecologia: specie casmofila e calcifuga che si rinviene Bacchetta (CAG, CAT); Punta sa Cresia, Pula (CA), dai 1100 ai 2600m (GAMISANS, JEANMONOD, 1998), 10.VI.1998, Bacchetta & Brullo (CAG, CAT); Monte su substrati paleozoici di natura granitica ed in con- Linas, 12.VI.1998, Bacchetta & Brullo (CAG, CAT); dizioni bioclimatiche che vanno dal supratemperato Calamixi, Pula (CA), 2.VI.2000, Bacchetta, Sotgiu Cocco inferiore-umido inferiore al criorotemperato inferio- & Casti (CAG); Monte Linas, Vi l l a c i d ro (CA), re-iperumido superiore. 14.VII.2000, Bacchetta, Brullo, Casti, Giusso & Guarino Distribuzione: endemismo cirno-sardo, ampiamente (CAG, CAT). diffuso in Corsica e presente in Sardegna esclusiva- mente sul M.te Limbara dove, in base a campioni Helichrysum saxatile Moris, Fl. Sard., 2: 387, t. 82, d’erbario (FI), è stato raccolto solo da Reverchon nel 1840-1843. 1882 (Fig. 3). Da allora questa specie non è stata più a. ssp. saxatile (Fig. 1: A; Fig. 2: A3, B3, C3). rinvenuta nel territorio sardo. Ti p o: Baunei, ad rupes, s.d., Moris (Lectotipo: Specimina visa selecta: Tempio (Sommet du Monte SASSA). L i m b a r do) 1500m., 4.VII.1882, Re ve r chon (FI); Sin.: Gnaphalium angustifolium Moris, Stirp. Sard., Arrondissement de Tempio, sommet du Monte Limbardo, 2: 6, 1827, non Lam., 1786. rochers granitique à 1500m de altitude, 4.VII.1882, Caratteri diagnostici: pianta robusta; scapo con dia- Reverchon 200 (FI). metro fino a 2,5mm; foglie da lineari a lineari-spato- late, lunghe fino a 7cm e larghe 3,5-4,2mm; capoli- Helichrysum montelinasanum E. Schmid, Mitt. Bot. ni emisferici o emisferico-campanulati, lunghi 6- Mus. Univ. Zürich, 146: 254, 1933 (Fig. 1: G; Fig. 7mm, con diametro di 6-8mm; brattee giallo-dorate, 2: A2, B2, C2). 2-5,5x1-3mm, le esterne da subrotonde ad obovate, Tipo: Monte Linas, ca. 1000 m, 1.VI.1932, E. le interne da lineari a lineari-lanceolate; corolla lunga Schmid (Olotipo: ZU). 4-4,5mm; pappo lungo fino a 4mm; achenio lungo Caratteri diagnostici: foglie lunghe 3-10mm; capoli- 0,9-1mm, densamente ricoperto da papille glandulo- ni solitari lunghi 10mm, con diametro di 10-14mm; se.