Cerastium Supramontanum Arrigoni
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298 INFORMATORE BOTANICO ITALIANO , 46 (2) 285-321, 2014 Schede per una Lista Rossa della Flora vascolare e crittogamica Italiana Cerastium supramontanum Arrigoni D. C OGONI, G. F ENU, M.S. P INNA, G. B ACCHETTA Nomenclatura: pi compresi tra il subumido superiore e l’umido Specie: Cerastium supramontanum Arrigoni inferiore. Famiglia: Caryophyllaceae Predilige le garighe litofile riferibili all’associazione Nome comune: Peverina del Supramonte; Cerastio supramontani-Helianthemetum crocei Cerastio del Supramonte Arrigoni et Di Tommaso 1991 presenti sul Monte Albo, Supramonte e Tacchi d’Ogliastra. Si associa Descrizione. Erba perenne, cespitosa, a fusti diffuso- con altre specie endemiche quali Sesleria barbaricina ascendenti, 5-25 cm, in parte fertili e in parte sterili; (Arrigoni) Arrigoni, Clinopodium sardoum (Asch. et quelli fertili fogliosi soprattutto nella metà inferiore e Levier) Peruzzi et F.Conti, Polygala sardoa Chodat e lunghi fino a 20 cm. Foglie grigio-verdastre opposte, Helianthemum croceum (Desf.) Pers. (A RRIGONI, D I lanceolato-lineari, raramente ovato-lanceolate, 5-13 TOMMASO, 1991). × 2-4 mm, acute all’apice, con nervatura centrale Dal punto di vista sintassonomico, l’associazione è ingrossata nella pagina inferiore e nella parte basale, stata inquadrata nell’alleanza Polygalo-Seslerion insu- peloso-lanose, raramente con qualche pelo glandulo- laris Arrigoni et Di Tommaso 1991, nell’ordine so. Pedicelli, brattee fiorali e calici fittamente glandu- Teucrio-Santolinetalia insularis Arrigoni 1986 e nella losi. Peduncoli fiorali ascendenti, lunghi 10-20 mm, classe Carici-Genistetea lobelii Klein 1972 i fruttiferi fino a 35 mm sempre diritti e portanti 2- (A RRIGONI, D I TOMMASO, 1991). 4(5) fiori. Sepali ovato-lanceolati, lunghi 6-9 mm, con ampio margine scarioso. Corolla di 6-12 mm; Distribuzione in Italia. petali bianchi con nervatura centrale verdastra, quasi Regione biogeografica : secondo la classificazione eco- il doppio dei sepali, profondamente bilobi. Calice di regionale d’Italia (B LASI , F RONDONI , 2011), C. 5-7 mm di diametro e 6-8 mm di lunghezza. Antere supramontanum si rinviene nella Divisione ovali, 0,6-0,9 mm. Cassula fino a 1/3 più lunga dei Mediterranea, Provincia Sardo-Corsa e Settore delle sepali. Semi marroni tubercolati, con facce laterali a Montagne del Gennargentu. Dal punto di vista bio- tubercoli stellati (A RRIGONI, 1984, modificato). geografico, la popolazione ricade nella Regione bio- geografia Mediterranea, Subregione Mediterranea Biologia. C. supramontanum è una emicriptofita che occidentale, Provincia Italo-Tirrenica e Subprovincia fiorisce tra maggio e giugno (A RRIGONI, 1984) e Sarda (R IVAS -M ARTÍNEZ et al., 2004; R IVAS - fruttifica tra luglio e settembre. MARTÍNEZ , 2007). Studi biogeografici di dettaglio La biologia riproduttiva di questa specie non è stata hanno consentito di modificare tale inquadramento ancora indagata e non si hanno informazioni sull’im- in Superprovincia Italo-Tirrenica, Provincia Sardo- pollinazione, l’effettiva capacità germinativa e le tem- Corsa, Subprovincia Sarda e Settore dei Supramontes perature ottimali e cardinali di germinazione. (F ENU et al., 2010). Recentemente, sulla base dell’a- Il numero cromosomico non è noto. nalisi distributiva dell’endemoflora vascolare a livello regionale, la specie risulta presente, oltre che nel set- Ecologia. Specie calcicola, xerofila e litofila tipica tore Supramontano e nei sottosettori Supramontano delle aree assolate, rocciose e ghiaiose degli ambienti e Oroseino, anche nel settore e nel sottosettore montani della Sardegna centro-orientale (A RRIGONI, Barbaricino (F ENU et al., 2014). 2010). Si rinviene esclusivamente su substrati di Regioni amministrative : la specie è presente esclusiva- natura calcarea e calcareo-dolomitica, a quote supe- mente in Sardegna. riori ai 500-700 m (A RRIGONI, 1984). Numero di stazioni : le stazioni di C. supramontanum Dal punto di vista bioclimatico, C. supramontanum sono distribuite sulle aree montuose della Sardegna vegeta in ambito Mediterraneo pluvistagionale ocea- centro-orientale e in particolare nei territori del nico, con termotipi variabili dal mesomediterraneo Supramonte, Monte Albo, Monte Tuttavista e Tacchi superiore al supramediterraneo inferiore e ombroti- d’Ogliastra. Le stazioni localizzate nel massiccio cal- Schede per una Lista Rossa della Flora vascolare e crittogamica Italiana 299 careo del Monte Albo, ricadono nei territori di Lula di rischio è stata effettuata sulla base del criterio B. (Punta Turuddò, Juanne Moro, Punta Catirina, Sa Cazzitta, Sos Ruvos), Siniscola (Punta su Criterio B Mutrucone, Punta sos Aspros, Punta su Pigiu, Sottocriteri Mangallu, Corru de sa Mandra, Punta Cupetti) e B1 – Areale Regionale (EOO) : 1120 km 2. Lodè (B.cu Nieddu) e nei territori di Orosei nel B2 – Superficie occupata (AOO) : 280 km 2 (griglia di Monte Tuttavista (Tres Puntas, S’Ischina e Pozzeddu, 2 × 2 km). Taraculi). Nel Supramonte le principali stazioni rica- Opzioni dono nei territori di Oliena (Su Thuttureli, Monte a) Distribuzione estremamente frammentata o presenza Corrasi), Orgosolo (Monte Fumai, Monte Novo San accertata in non più di 5 location : la specie presenta Giovanni), Urzulei (Gorropu, Genna Silana, una distribuzione parzialmente frammentata e sulla Giunturas, Fennau, Campos Bargios) e Baunei (Coa base della minaccia principale, possono essere indivi- ’e Serra). Le stazioni più meridionali, nell’area dei duate tre distinte locations. Tacchi d’Ogliastra, ricadono nei territori di Gairo b) (iii) e (v) Superficie, diffusione e/o qualità dell’habi- (Perda’ e Liana), e Seui (Monte Alastria, Bruncu su tat e numero di individui maturi : nonostante siano Lacerci, Pizzu Andriottu, Pizzu Margiani Pubusa, state rilevate diverse minacce per la specie, non si evi- Pizzu is Abis, Bruncu ’e su Cardu, Arcu Lareri, Perdu denzia un effettivo declino continuo della superficie Asuni, Bruncu Arrascialei, S’Ilixi, Bruncu de della popolazione, della qualità dell’habitat e del Grossin, Bruncu Scusorgiu, Monte Tradalei). numero di individui maturi della popolazione. c) Fluttuazioni estreme : la popolazione non presenta Tipo corologico e areale globale. Specie endemica fluttuazioni estreme nel numero di individui maturi. della Sardegna, esclusiva delle montagne calcaree centro-orientali. Categoria di rischio. Il taxon, nonostante i valori di EOO e AOO siano Minacce. C. supramontanum è distribuita in un’area compatibili con le soglie della categoria Endangered, piuttosto ampia e, sebbene interessata da diverse non presenta un declino continuo della popolazione minacce, non presenta fenomeni di declino conti- e/o della qualità dell’habitat e non si evidenziano nuo. In ordine d’importanza vengono riportate le delle fluttuazioni estreme; pertanto la specie deve minacce osservate, codificate secondo lo schema essere considerata come non minacciata. Categoria di IUCN (2012). rischio: Least Concern (LC). Minaccia 2.2: Wood and Pulp Plantations. Le attività forestali legate ai rimboschimenti, principalmente Interazioni con la popolazione globale. La popolazio- nell’area di Montarbu di Seui, hanno determinato ne regionale corrisponde a quella globale. delle modificazioni dell’habitat in cui la specie vege- ta; tali attività potrebbero determinare, nel lungo Status alla scala “regionale/globale”: Least Concern periodo, una progressiva riduzione e una perdita (LC); della qualità dell’habitat ecologicamente idoneo per - precedente attribuzione a livello regionale/globale: il taxon . Not Evaluated (NE) (IUCN, 2014) . Minaccia 2.3: Livestock Farming and Ranching e, nello specifico, 2.3.2: Small-holder Grazing, Ranching Strategie/Azioni di conservazione e normativa. or Farming e 2.3.3: Agro-industry Grazing Ranching La specie attualmente non è inserita in nessun cata- or Farming . La presenza di un elevato numero di ani- logo di protezione in ambito regionale, nazionale o mali selvatici al pascolo e allevati allo stato brado rap- internazionale. presenta una minaccia potenziale per il taxon , princi- Le popolazioni più settentrionali della specie ricado- palmente per effetto dell’elevato calpestio. Inoltre il no nel SIC “Monte Albo” (ITB021107) e nel SIC grufolamento, dovuto alla presenza di numerosi “Supramonte di Oliena, Orgosolo e Urzulei – Su suini, determina spesso lo scalzamento delle piante. Sercone” (ITB022212), mentre le popolazioni più Minaccia 6.1: Recreational Activities. Il calpestio e l’a- meridionali non ricadono in aree SIC. Le popolazio- pertura di sentieri determinati dallo sfruttamento ni del Supramonte e, in parte, quelle della regione turistico incontrollato di questi territori potrebbero dei Tacchi d’Ogliastra ricadono all’interno del peri- costituire una potenziale minaccia per le popolazioni metro del Parco Regionale del Gennargentu e Golfo del taxon . di Orosei (L.R. 31/89) e del Parco Nazionale del Minaccia 10.3: Avalanches/Landslides. Alcune aree Gennargentu e del Golfo di Orosei (L. 394/91), della popolazione sono interessate dalla naturale evo- entrambi mai diventati operativi dopo la loro istitu- luzione delle pareti rocciose e, negli ambienti glarei- zione. coli, si presentano periodicamente fenomeni franosi Le popolazioni principali si rinvengono all’interno e di crollo che potrebbero determinare riduzione del dei siti d’importanza internazionale per le piante numero di individui e modificazioni della qualità (Important Plant Area - IPA) denominate “Golfo di dell’habitat. Orosei e Gennargentu” (SAR 17) e “Monte Albo” (SAR 10; B LASI et al., 2010). Criteri