Quaderno Acquapendente Impaginato Museo Nuovo 06/07/15 11:21 Pagina I
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quaderno acquapendente_impaginato museo nuovo 06/07/15 11:21 Pagina I I quaderno acquapendente_impaginato museo nuovo 06/07/15 11:21 Pagina II Sistema museale del lago di Bolsena (Provincia di Viterbo) Comuni di: Acquapendente, Bagnoregio, Bolsena, Cellere, Farnese, Gradoli, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Latera, Lubriano, Montefiascone, Valentano www.simulabo.it www.culturalazio.it/sistermusei/sist_bolsena/index.php Comune capofila: Bolsena L.go San Giovanni Battista de la Salle, 3 01023 Bolsena (VT) Tel. 0761 795317 - Fax 0761 795555 e-mail: [email protected] Quaderno realizzato dal Museo della città di Acquapendente grazie a un finanziamento erogato dalla Regione La- zio sulla base della L. R. 42/97. ISBN: 978-88-95066-32-5 IMMAGINE DI COPERTINA Boccale in maiolica arcaica n. inv. 121153 (foto SBAEM). quaderno acquapendente_impaginato museo nuovo 06/07/15 11:21 Pagina III PREFAZIONI quaderno acquapendente_impaginato museo nuovo 06/07/15 11:21 Pagina IV quaderno acquapendente_impaginato museo nuovo 06/07/15 11:21 Pagina V L’inaugurazione del Museo della città, celebrata nell’estate del 2005, ha significato per Acquapen- dente un notevole passo in avanti nello studio e nella valorizzazione della storia locale che, a partire da quella data, ha potuto avvalersi del contributo di nuovi poli espositivi e documentari, tutti concentrati nell’ambito del tessuto medievale del centro storico, tutti affacciati sull’antico percorso urbano della via Francigena, ma ciascuno con un compito diverso e complementare rispetto agli altri. Un museo distri- buito in più sedi, quindi, che, andando ad affiancare il primo museo civico di Acquapendente, il Museo del fiore, decentrato rispetto all’abitato e collocato nella cuore della Riserva naturale regionale di Mon- te Rufeno, ha contribuito alla costituzione di un piccolo “sistema museale integrato cittadino” con l’o- biettivo di ottimizzare le risorse gestionali e culturali del luogo. Nonostante non fosse stato progettato per assumere uno specifico carattere tematico di dimensione territoriale1, a un anno di distanza dalla sua inaugurazione il Museo della città è stato comunque am- messo nel Sistema museale del lago di Bolsena (Simulabo), considerando il valore e le peculiarità del- le sue collezioni, alcune delle quali di un genere non documentato nell'area sistemica. La sede centrale, allestita nel vecchio Palazzo vescovile, espone una cospicua raccolta di paramen- ti e arredi sacri, accanto a una ricca collezione di ceramiche di provenienza locale, che illustrano lo svi- luppo e i contatti di Acquapendente lungo un arco cronologico compreso tra il Medioevo e il secolo scorso. La sede staccata della Torre Julia de Jacopo, il cui allestimento ha preceduto di alcuni anni l’i- naugurazione del Museo della città, presenta una raccolta di maioliche arcaiche databili tra la fine del XIII e la metà del XIV secolo – straordinarie per qualità e stato di conservazione – rinvenute negli sca- vi effettuati nel 1995 presso il convento di Sant’Agostino. Aperta per ultima al pubblico (nel 2011), la sede staccata del convento di San Francesco, situata presso l’ingresso settentrionale in città della via Francigena, espone i dipinti già appartenuti alla quadreria conventuale, databili tra la fine del XV e la metà del XIX secolo: una pinacoteca, quindi, che, come tale, costituisce una vera rarità nell’ambito del- la museologia civica dell’Alto Lazio, andando ad affiancare l’unico altro esempio analogo, individua- bile nell’antica e prestigiosa pinacoteca del Museo civico di Viterbo. Accogliamo, quindi, con piacere la pubblicazione del primo Quaderno del Museo della città che, grazie alla scelta del soggetto, all’attenta curatela di Beatrice Casocavallo e di Enrico Pellegrini, al nu- mero e alla qualità degli autori coinvolti, si muove in accordo con la nuova linea editoriale della colla- na dei Quaderni del Simulabo2 - di cui rappresenta il diciottesimo volume – indirizzata ora maggior- mente verso la pubblicazione di argomenti di carattere specialistico, anche se in una forma aperta a più livelli di lettura. Difatti, una parte introduttiva, che si propone come una sorta di biglietto da visita del museo e delle attività di ricerca connesse (a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’E- truria Meridionale in collaborazione con la locale sezione dell’Archeoclub d’Italia), è seguita da un’am- pia sezione scientifica in cui viene presentato uno dei nuclei più rilevanti del patrimonio museale, il più antico sia per la data di allestimento sia per la cronologia dei reperti, costituito dalle maioliche arcaiche provenienti dal complesso religioso di Sant’Agostino, a cui sopra si è accennato, esposte da oltre un de- cennio nella medievale Torre Julia de Jacopo. PIETRO TAMBURINI Dottore di ricerca di Sapienza – Università di Roma Coordinatore del Simulabo 1 Si tratta di una caratteristica che dovrebbe assumere ogni struttura museale inserita in un sistema territoriale di tipo culturale che, a diffe- renza di un sistema museale di tipo gestionale, vuole interpretare e approfondire le diverse "anime" che costituiscono la storia e l'essenza di un territorio ritenuto omogeneo per una qualche ragione. Va da sé che nell'ambito di un sistema museale di tipo culturale il genere "museo del- la città" non possa, per sua stessa natura, svolgere alcuna tematica valida per l'intero territorio sistemico (per un approfondimento dell'argo- mento vedi TAMBURINI 2014, pp. 29-41. 2 Per cui vedi: TAMBURINI 2010, p. I. V quaderno acquapendente_impaginato museo nuovo 06/07/15 11:21 Pagina VI La collaborazione che si è instaurata da tempo tra la Soprintendenza e il Comune di Acquapenden- te ha consentito di seguire, nell'arco di quasi trent'anni, i diversi lavori che si svolgevano all'interno del centro storico acquisendo, in molti casi, importanti risultati sulle vicende di questa importante cittadi- na sviluppatasi, a partire dal IX secolo, sul percorso della via Francigena. Di grande interesse si sono rivelati, soprattutto, i rinvenimenti di grandi quantità di vasellame pro- venienti da pozzi e ambienti sotterranei che, grazie anche all’aiuto del Centro di restauro della Provin- cia di Viterbo, costituiscono ora il nucleo principale di ben due delle tre sedi che costituiscono il siste- ma museale di Acquapendente: il Palazzo vescovile dove è esposta, oltre alle raccolte d’arte sacra dio- cesana, un'ampia scelta della ceramica aquesiana dal tardo Medioevo fino al Novecento, e la sede del- la Torre Julia de Jacopo, che ospita una delle più rilevanti raccolte di maiolica arcaica rivenuta nel cen- tro storico di Acquapendente. Proprio quest'ultimo rinvenimento, avvenuto nel 1995 all'interno del convento di Sant’Agostino con un intervento effettuato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici con l’ausilio di un gruppo di vo- lontari dell’Archeoclub d’Italia, costituisce il nucleo centrale di questo nuovo volume della collana "Quaderni del Sistema museale del lago di Bolsena". L'eccezionalità del materiale ceramico, subito riconosciuta, aveva suscitato grande interesse tra gli studiosi, che ora possono valutare la posizione del contesto aquesiano nell'ambito della produzione di maiolica arcaica cosiddetta “altolaziale”. ALFONSINA RUSSO TAGLIENTE Soprintendente per l’Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale VI quaderno acquapendente_impaginato museo nuovo 06/07/15 11:21 Pagina VII Correva l’anno 1997 quando vedeva la luce la prima pubblicazione il cui contenuto era incentrato sulle maioliche aquesiane dal titolo “ Le ceramiche medievali e rinascimentali di Acquapendente”, edi- zione che raccoglieva gli atti del primo convegno di studi tenutosi ad Acquapendente il 20 maggio 1995. La pubblicazione, a cura di Renzo Chiovelli, aveva come editore il comune di Acquapendente e la sede locale dell’Archeoclub d’Italia, che fin dal 1989 aveva intrapreso un’attività di scavo in collabo- razione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici per l’Etruria Meridionale, incentrata sui butti me- dievali e rinascimentali presenti nel centro storico di Acquapendente. A distanza di quasi venti anni ecco un nuovo volume sulla ceramica di Acquapendente, molto più di un catalogo, che comprende gran parte dei ritrovamenti ceramici medievali, custoditi nella Torre Julia de Jacopo una delle sedi del museo diffuso della città; le collezioni ceramiche si completano nella sede centrale (ex Palazzo Vescovile) che ospita le maioliche rinascimentali e moderne di Acquapendente. L’attività dell’Archeoclub di Acquapendente è stata determinante per l’acquisizione dei pezzi cera- mici esposti nelle sedi museali aquesiane, ci sembra quindi giusto ringraziare tutte le persone che negli anni hanno contribuito volontariamente e con grande energia agli scavi nel nostro comune. Un ringraziamento anche alla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, ed al Laboratorio di Restauro della Provincia di Viterbo che hanno curato la parte scientifica degli scavi ed il restauro degli oggetti. Questa nuova pubblicazione edita dal SiMuLaBo (Sistema Museale del Lago di Bolsena) di cui fa parte il Museo della Città di Acquapendente e curata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del- l'Etruria Meridionale, arriva a distanza di quasi un anno dai festeggiamenti per il ventennale della Via Francigena itinerario culturale d'Europa che si sono svolti proprio nella nostra città. L'itinerario di Sigerico ha rappresentato fin dal medioevo una notevole occasione di sviluppo eco- nomico per Acquapendente, e proprio lungo il tracciato urbano