«Berlusconi Deve Dirci Qual È La Verità»
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2 oggi giovedì 9 gennaio 2003 Marzio Tristano do il processo ad un'altra corte. È il boss che ha scritto le lettere ai pro- curatori Grasso e Vigna in cui ipo- PALERMO Nomi di boss del passa- Una lunga storia Da Michele Greco a Piero tizza una «terza via» di uscita dall' to, vicende degli anni settanta, capi- organizzazione che non sia né pen- toli antichi ma sempre attuali dell' timento né dissociazione. Dallo stalliere Aglieri, al latitante Bernardo ‘‘ interminabile sistema di relazioni eccellenti intessuto da Cosa Nostra Vittorio Mangano Provenzano. Da Carlo Greco *** in Sicilia e ripetuto dal pentito Ni- BENEDETTO SPERA. Braccio de- no Giuffrè in un'aula di giustizia. a Stefano Bontade, che a Gianni Ienna a Massimo stro di Provenzano, a capo della Il suo j'accuse contro Forza Italia, ‘‘ famiglia di Belmonte Mezzagno, il suo leader, i suoi esponenti di avrebbe finanziato il Cavaliere Maria Berruti e infine un centro agricolo nel palermita- vertice contiene riferimenti a nomi no, è stato catturato lo scorso anno ormai usciti dalla cronaca, a vicen- agli inizi con venti miliardi a Giovanni Brusca durante un'operazione della squa- de inghiottite dagli archivi; può es- dra mobile di Palermo alla quale sere utile, adesso, rileggendo le pa- Provenzano è sfuggito per un sof- role di Giuffrè, fio. È il prototipo ricostruire per del fedelissimo del ciascun perso- capo di Cosa No- naggio citato, la stra, una fedeltà propria storia che ha le sue radici personale. nella comune ori- «Quando Vitto- gine contadina. rio Mangano venne assunto Ecco i boss sulla via per Arcore *** nella villa di Ar- CARLO GRECO. core, il boss Ste- Con Aglieri condi- fano Bontade I capi delle famiglie mafiose avevano rapporti, dice Giuffrè, con l’allora imprenditore Silvio Berlusconi vide la guida della ed altre persone famiglia di Santa a lui vicine, con Maria di Gesù. la scusa di andare da Mangano, si *** ciotto Nino Giuffrè si occupava del- «Noi, Provenzano, io, Pietro Aglie- BERNARDO PROVENZANO. Corleo- PIETRO AGLIERI. Soprannomina- Anch'egli detenuto, fu tra i primi a incontravano con Berlusconi... lo MICHELE GRECO. Il «papa» della la sua latitanza, ed è l'unico mafio- ri, Benedetto Spera, Carlo Greco nese capo di Cosa Nostra latitante to «u' signurinu», capo della fami- valutare la possibilità di una disso- seppi da Michele Greco all'inizio mafia. È il capo della Cupola negli so tuttora in isolamento. Nella sua abbiamo fatto riunioni per discute- da quarant'anni. Condannato a sva- glia di Santa Maria di Gesù, vicino ciazione, dato emerso da una mi- degli anni 80, quando mi occupa- anni Ottanta, al vertice del manda- tenuta di Favarella si sono svolti re e valutare come ci dovevamo riati ergastoli è il boss che ha traghet- a Provenzano e lontano dal grup- crospia piazzata durante le indagi- vo personalmente della sua latitan- mento di Croceverde Giardini, ma importanti summit mafiosi ed è comportare. Fin quando il Proven- tato la mafia dalla stagione stragista po corleonese più feroce, che ha ni che portarono alla sua cattura. za». un boss descritto dai pentiti in mo- stata meta, hanno raccontato i pen- zano stesso ci ha detto che ci trova- di scontro frontale con lo Stato ver- radicalizzato lo scontro con le isti- «Il costruttore Gianni Jenna e il fi- do incolore, succube dei corleone- titi, di frequenti visite di uomini vamo in buone mani e che ci dove- so un ritorno ad un'antica conviven- tuzioni. Detenuto dal giugno del nanziere Berruti erano altri canali *** si. È detenuto dal marzo del 1986, politici, imprenditori e professioni- vamo fidare anche del senatore za, fatta di affari nel silenzio delle '97, è condannato all'ergastolo per per raggiungere Arcore...». VITTORIO MANGANO. Lo stalliere quando fu arrestato nelle campa- sti venuti a consultarsi con il «pa- Dell'Utri...». armi. la strage di Capaci, ma la Cassazio- di Arcore. Boss della famiglia di gne di Caccamo dove l'allora pic- drino». *** *** ne ha annullato la sentenza rinvian- *** Porta Nuova, venne assunto ad Ar- GIANNI IENNA. Imprenditore edile core, nella tenuta di Berlusconi, su palermitano, imputato di concor- indicazione di Dell'Utri, per bada- Accanto l’arresto so in associazione mafiosa e uscito re ai cavalli e, generalmente, alla del boss Antonino Giuffrè, dal processo con un patteggiamen- conduzione della villa. Mangano si in alto Giovanni Brusca to e qualche ammissione. È pro- trasferì negli anni settanta con la e in basso prietario dell'albergo San Paolo Pa- famiglia, e lì, secondo il racconto Pietro Aglieri Ansa lace nel quale si tenne una riunio- dei pentiti, avrebbe ricevuto visite ne della nascente Forza Italia. di boss palermitani in trasferta. Il I pentiti lo hanno indicato come rapporto si interruppe quando il uno degli imprenditori più vicini boss venne arrestato, ma contatti ai fratelli Graviano, boss stragisti, recenti sono ripresi, testimoniano la polemica condannati per gli attentati di Ro- le agende di Marcello Dell'Utri, a ma, Firenze e Milano, ma lui ha metà degli anni novanta. Imputato sempre sostenuto di essere stato del maxiprocesso a Cosa Nostra, vessato. condannato per associazione ma- fiosa, Mangano venne riarrestato a Macaluso: l’Italia *** metà degli anni novanta. È morto MASSIMO MARIA BERRUTI. Ex uf- da detenuto, dopo una lunga ma- ficiale della Guardia di Finanza, è lattia. in mano alla mafia? diventato uno degli uomini di Ber- lusconi. I magistrati hanno indaga- *** to sui suoi rapporti con il boss di STEFANO BONTADE. Soprannomi- ROMA Dopo le rivelazioni del boss pentito Nino Sciacca Salvatore Di Ganci. nato «il principe di Villagrazia» per Giuffrè la gente avrebbe dovuto indignarsi o ave- «Cosa le disse Giovanni Brusca di i suoi modi raffinati, potente ed re una qualche reazione e invece niente. Le cose Marcello Dell'Utri?». «Fra noi ba- intelligente capo del mandamento allora sono due: o si è abusato delle accuse di stano poche parole. Basta una sem- di Santa Maria di Gesù, boss simbo- collusione mafiosa o l'Italia è nella mani di una plice parola: persona affidabile. lo della mafia perdente, spazzata lobby mafiosa. Questo mi disse Brusca. E il discor- via dai corleonesi di Riina all'inizio È quanto sostiene Emanuele Macaluso com- so fu chiuso». degli anni Ottanta. mentando in un corsivo che viene pubblicato sul Venne ucciso a colpi di kala- numero di oggi de “Il riformista” le rivelazioni *** snykov, infatti, il 23 aprile del 1981 del pentito di mafia che accusano il senatore di GIOVANNI BRUSCA. Azionando il mentre, a bordo della sua auto, si Forza Italia Marcello Dell'Utri e il presidente del telecomando sulla collinetta di Ca- allontanava da casa dopo avere fe- Consiglio Silvio Berlusconi. paci ha fatto saltare in aria il giudi- steggiato il compleanno. Pentiti di «I pentiti di mafia - scrive Macaluso - sono ce Giovanni Falcone, la moglie e mafia ed imprenditori discussi co- ancora una volta al centro dello scontro politico. tre agenti di scorta. me Filippo Alberto Rapisarda han- Le “rivelazioni” di Giuffrè sul ruolo di Dell'Utri Fedelissimo corleonese, venne pe- no riferito che Bontade fu tra i fi- nel sistema mafioso e sui rapporti di Berlusconi rò escluso dalla stagione stragista nanziatori di Berlusconi, all'inizio con Bontade, in un Paese democratico e civile, del 1993. È stato arrestato nel 1996 della sua ascesa imprenditoriale: dovrebbero essere devastanti. Invece appaiono ad Agrigento, e quasi subito ha de- l'apporto economico venne quanti- come normale amministrazione, un fatto di rou- ciso di collaborare con la Giustizia. ficato in venti miliardi di lire del tine, smentito da un avvocato. Eppure ad essere Ora potrebbe essere reinterrogato 1979. chiamato in causa, non per una contravvenzio- come riscontro alle parole di Giuf- ne, ma per rapporti con la criminalità mafiosa frè. con cui avrebbe fatto affari, è il Presidente del Consiglio». Giuffrè: Gianni Ienna «Delle due l'una - aggiunge Emanuele Maca- Brusca azionò luso - o c'è stato un uso e un abuso di accuse di ‘‘ ‘‘ e il finanziere collusione mafiosa attraverso l'uso e l'abuso di con il telecomando Massimo Maria pentiti; o questo Paese è stato ed è ancora in la bomba che uccise mano a lobby mafiose, come si è scritto. In ogni Berruti erano altri caso non c'è più una reazione della pubblica opi- a Capaci il giudice canali per raggiungere nione». Falcone e la sua «Forze politiche e magistrati - conclude Ma- Arcore caluso - dovrebbero riflettere su questo stato di scorta cose. Temo, invece, che tutto continuerà come prima, e crescerà la sfiducia nei confronti della politica e della giustizia» la legislazione antimafia annullando «Le istituzioni messe a così dura prova da accuse di componenti mafiosi devono fornirci prova di trasparenza» di fatto la possibilità di fare indagini per contrastare la criminalità organiz- Giuseppe Lumia zata.Il ddl Pittelli rappresenta la fine della lotta alla mafia lasciando sguar- Ds, commissione Antimafia «Berlusconi deve dirci qual è la verità» nita la società civile e le istituzioni degli strumenti minimi per difender- si dalle aggressioni che la mafia ha Sandra Amurri giustizia che una Procura, così im- può nemmeno accennare il solito ri- rio di chi sa che su questo nodo non ti parlamentari, componente Crede che il passo indietro ripreso ad infliggere ai commercianti portante come quella di Palermo, do- tornello della sinistra che vuole colpi- bisogna guardare in faccia a nessuno della Commissione Giustizia compiuto dal Governo rispetto e agli imprenditori». po molti accertamenti accredita co- re gli avversari politici con lo stru- e mettere da parte le logiche di appar- della Camera ha detto che non alla possibilità di concedere Esiste una possibilità di dialo- ROMA Antonino Giuffrè parlando me affidabile, è assolutamente inusi- mento della giustizia.