Rivista della Federazione Provinciale Allevatori Trento

Anno XXXIV maggio-giugno 2013

Assemblea Federazione Allevatori e formaggio Vezzena Trasformazione del latte di malga Assemblea Concast

Bimestrale - Sped. in A.P. - 70% - Poste Italiane SpA - Filiale di Trento Anno XXXIV n. 3 maggio - giugno 2013

Sommario

Assemblea Federazione Allevatori ...... 3

Altipiani Cimbri: la rinascita inizia dal Vezzena ...... 13

Trentingrana Concast in assemblea ...... 16

Formaggi e salumi: un test per conoscere i prodotti trentini più apprezzati ...... 18

Malghe e alpeggi: rispetto della sicurezza alimentare e tutela delle produzioni tradizionali ...... 20

Il Centro Genetico: uno strumento indispensabile per una razza a duplice attitudine ...... 28

Attività dello Junior Club ...... 30

Consorzio "Superbrown" ...... 32

Copertina: Malga Laghetto, Lavarone (foto G. Frisanco)

Direttore responsabile: Claudio Valorz Comitato di redazione: Claudio Valorz, Giovanni Frisanco, Massimo Gentili, Walter Nicoletti Direzione - Redazione - Amministrazione - Pubblicità: 38121 Trento - Via delle Bettine, 40 - Tel. 0461 432111 - Fax 0461 432110 Aut. Trib. di Trento - N. 302 - 29.1.1980 Stampa: Litotipografia Alcione - 38015 Lavis (Trento) - Via Galileo Galilei, 47 È permessa la riproduzione degli articoli pubblicati sulla rivista solo citando la fonte Assemblea Federazione Allevatori La zootecnia interprete di un mondo che cambia

di Walter Nicoletti Ma, al di là delle valutazioni dono attività di produzione diverse generali sulla crisi, rimane il dato dalla bovinicoltura da latte. Di con- Anche il settore zootecnico re- di un settore che esprime una for- seguenza anche i servizi organizzati gistra una serie di evoluzioni che si te dinamicità interna. Se il numero dalla Federazione Allevatori ed offerti accompagnano a quelle del resto delle aziende e dei capi rimangono ai soci devono essere calibrati in fun- della società. Accanto ad un cauto pressoché invariati, con 706 stalle zione dei nuovi indirizzi produttivi e ottimismo derivato dall’andamento (+1 rispetto all’anno precedente) e dare risposte, oltre che agli allevatori sostanzialmente positivo del Trentin- 23.459 animali in controllo (+115), di bovini da latte, anche alle nuove e dall’affacciarsi sulla scena di si registrano alcuni cambiamenti sul iniziative zootecniche, in particolare una convinta componente giovanile, versante delle razze allevate e delle quelle riguardanti il settore degli dall’altra si addensano le nubi della tipologie di allevamento. ovi-caprini e degli equini. Anche per crisi, dell’aumento dei costi di pro- A fronte di un sensibile calo della questi – conclude la relazione – la duzione e delle materie prime. Bruna (-21 aziende e -394 capi) e del- Federazione sta sviluppando nuovi La nota negativa del 2012 è do- la Frisona (-4 aziende a capi invaria- servizi tecnici e commerciali ed ade- vuta, si legge nella relazione del CdA ti), si registra un aumento della Pez- guando i programmi della selezione della Federazione Allevatori nel corso zata Rossa (+3 aziende e +270 capi) e dell’assistenza tecnica alle nuove dell’assemblea del 9 maggio scorso, e della Grigio Alpina (+10 aziende e necessità”. all’ulteriore impennata dei prezzi dei +92 capi); stabile la Rendena. Fra le tendenze notiamo l’au- mangimi che di fatto hanno annullato Anche per questo nella relazio- mento dei capi ovini (+151) e caprini gli effetti positivi dovuti alla ripresa ne tecnica si evidenzia come “negli (+107), a fronte però di un leggero dei prezzi dei prodotti venduti. ultimi anni in provincia di Trento il calo nel numero delle aziende, ed Più diffi coltosa la situazione de- settore zootecnico vive una delicata un sensibile aumento degli equini. A gli allevatori che conferiscono il loro fase di assestamento strutturale, con fronte dell’invarianza nel settore cu- prodotto a Latte Trento, anche se diverse aziende che cercano un equi- nicolo, si nota un sensibile aumento non sono da registrare fl essioni nel librio tra dimensione e disponibilità di interesse per gli allevamenti avico- prezzo liquidato ai soci. Complessi- di territorio ed altre che intrapren- li domestici ed ovaioli in particolare. vamente il giudizio sull’annata resta positivo, soprattutto se raffrontato all’andamento economico generale e alle diffi coltà che stanno attraver- sando gli altri settori produttivi. In ogni caso il bilancio per il com- parto è positivo. Grazie al sacrifi cio di chi ci lavora, all’impegno delle istituzioni e agli strumenti messi in campo dal sistema cooperativo. Nel corso dell’assemblea non c’è stata nessuna relazione “politica” da parte del presidente Silvano Rauzi, ma un dibattito tra gli allevatori sui problemi e le prospettive in questa crisi che al socio più anziano, Leone Degiampietro 92 anni di Tesero, ha riportato la memoria agli anni qua- ranta del secolo scorso. L’assessore Tiziano Mellarini durante il suo intervento

3 Bilancio positivo dunque per Beltrami e tutti i rappresentanti del coltura e Turismo Tiziano Mellarini, la Federazione degli allevatori che mondo cooperativo, dalla Federazio- alla decima assemblea con questo ha presentato ai soci un bilancio di ne a Promocoop e Cooperfi di) hanno ruolo, con un fi lo di commozione ha esercizio di tutto rispetto, con un evidenziato più luci che ombre. Die- ricordato gli obiettivi raggiunti nei utile che supera i 300 mila euro. Do- go Schelfi ha invitato a rafforzare il suoi due mandati politici. “Finalmen- cumento approvato dai soci con un messaggio cooperativo, soprattutto te oggi tanti giovani iniziano l’attività solo voto di astensione. da parte dei giovani. “Proprio da chi agricola. Nell’ultimo bando per i pre- Gli interventi dei rappresentanti vive la fatica della terra deve arrivare mi di insediamento riservati ai giova- istituzionali all’assemblea (presen- un messaggio di fi ducia e speranza”. ni, abbiamo ricevuto 128 domande, ti gli assessori Mellarini, Gilmozzi, L’assessore provinciale all’Agri- un record”, ha ricordato Mellarini.

Dalla relazione del Consiglio di Amministrazione

a cura di Claudio Valorz melia (6), Weawer (6) ed SMA (6); l’Azienda Sanitaria, la marcatura tutte le analisi hanno dato esito dei vitelli e la loro registrazione, Bilancio negativo; la compilazione delle cedole, Nel 2012 il risultato economico • programma embryo-transfer pres- l’inoltro delle stesse all’Azienda della Federazione Allevatori è posi- so l’az. Dellai Luigi di Pergine Sanitaria e, non di rado, anche tivo con un utile di esercizio pari a € Valsugana con la presenza di una la collaborazione nelle registra- 302.020. La performance positiva è sessantina di manze teoricamen- zioni dei movimenti aziendali e dovuta in gran parte a due poste stra- te disponibili per il trapianto; i nel ritorno dei passaporti agli ordinarie quali l’esproprio da parte risultati tecnici sono stati eccel- allevatori; è pure proseguito il della P.A.T. di una di terreno lenti con 27 manze trapiantate progetto relativo all’applicazione prospiciente la S.P. dell’Interporto e 21 gravidanze accertate (% di delle marche auricolari DNA che (€ 93.000) e l’utile ricavato dagli im- attecchimento superiore al 75); consentono, contestualmente pianti fotovoltaici (€ 66.000), ma ci • indagine sul corretto dimensio- alla loro applicazione, l’estrazione sono stati esiti molto positivi anche namento, buon utilizzo e ade- di una parte di tessuto auricolare per il Punto Vendita (+ € 86.000) e guata pulizia degli strumenti di per la successiva analisi e ricerca per il CFA Alpenseme (+ € 87.000). Il mungitura e conservazione del del virus BVD; in questo conte- positivo andamento di questi settori latte; intervento su 730 impianti sto la Federazione Allevatori ha ha permesso di far fronte alle perdite in aziende zootecniche aderenti garantito l’applicazione delle del settore commercializzazione del ai 19 caseifi ci cooperativi, oltre marche, la raccolta e la consegna bestiame, senza aumentare la richie- a quelli privati; è stata garantita agli uffi ci veterinari periferici delle sta di contributo ai soci. La situazio- assistenza anche alle malghe, in APSS dei campioni di materiale ne patrimoniale della cooperativa è particolare a quelle ove era in atto biologico e delle relative cedole solida, anche a fronte di un cospicuo un programma di contenimento e l’archiviazione di un secondo accantonamento per ammortamenti. delle infezioni mammarie; campione utile per la ripetizione • assistenza organizzativa e fi nan- dell’analisi o per indagini mole- Servizi Tecnici ziaria al programma di migliora- colari a fi ni selettivi. Assistenza tecnica mento genetico della razza Ren- Le principali azioni di assistenza dena, con particolare attenzione Programma per il miglioramento tecnica del 2012 hanno riguardato: alla possibilità di valorizzare la della fertilità • diffusione delle informazioni razza attraverso produzione di Dopo anni di impegno in questo relative alla selezione genomica carne con metodo biologico; settore si è capito che la fertilità degli mediante presenza dei tecnici • miglioramento genetico delle animali dipende da una serie di fat- in azienda e predisposizione ed razze equine Hafl inger e Norico, tori sanitari, fi siologici ed alimentari, illustrazione dei piani di accop- sia attraverso l’organizzazione da aspetti che riguardano la gestione piamento; di 2 stazioni di monta, come an- ed il management dell’azienda nel • fornitura del materiale seminale che mediante la diffusione della suo complesso e da caratteristiche per le fecondazioni da parte dei pratica della inseminazione ar- genetiche intrinseche dei riprodut- tecnici di Alpenseme in maniera tifi ciale; tori. Per questi motivi la Federazione da valorizzare al meglio le indica- • assistenza agli allevatori nella Allevatori, anche nel 2012, ha attiva- zioni dei tecnici della selezione; corretta gestione dell’anagrafe to dei programmi di assistenza alle • esecuzione di alcuni testaggi del bovina mediante la fornitura dei aziende che consentano di limitare DNA per ricercare la presenza di marchi auricolari, la collabo- al minimo gli effetti negativi di detta malattie ereditarie o tare tra la razione nella compilazione del problematica e precisamente: popolazione bovina delle razze registro aziendale, l’eventuale • controllo della fertilità delle Bruna e Frisona, quali Aracno- vidimazione dello stesso presso vacche da latte attraverso una

4 attenta gestione della fase del “post-partum, uno dei momenti decisamente più complessi della fase riproduttiva di una vacca da latte; l’obiettivo è quello di otte- nere una rapida ripresa di tutte le funzionalità ovariche e riprodut- tive, di avere calori entro 60 gior- ni ed aumentare la percentuale di successi al primo intervento fecondativo; il servizio ha visto l’adesione di 221 aziende per un totale di 6.749 vacche in produ- zione più le manze ed ha compor- tato l’esecuzione di più di 25.000 visite ginecologiche complessive, suddivise tra visite cicliche, visite post-partum, diagnosi di gravi- danza ed altre esplorazioni per specifi ci problemi; • stima indiretta della fertilità attra- Tecnica della Fondazione Mach asini, 526 registrazioni di passaggi di verso il rilevamento del carattere con consulenza esterna garan- proprietà e 99 altri adempimenti per BCS (Body Condition Score); il la- tita dai tecnici del SATA della macellazioni, smarrimenti e altro. voro ha riguardato 61 aziende per Lombardia, intervenuti a più un totale di 3.048 capi interessati riprese sia per dei momenti di Gestione incentivi per il e 16.560 rilievi di BCS effettuati; formazione in aula come anche benessere animale il lavoro ha permesso di imple- direttamente in azienda; La Federazione Allevatori, an- mentare ulteriormente il data • controllo delle principali paras- che nel 2012, ha gestito la raccolta base e dall’elaborazione dei dati sitosi negli allevamenti caprini delle domande, l’istruttoria e la è emersa una stretta correlazione e nei greggi ovin i mediante un liquidazione degli incentivi agli al- tra la condizione corporea delle programma di applicazione au- levatori relativamente al premio per vacche e la loro predisposizione tunnale (al momento del rientro il benessere del giovane bestiame a rimanere gravide (le vacche dai pascoli estivi) di alcuni presidi portato in alpeggio. Il premio viene magre e fuori condizione hanno antiparassitari (Hapadex della riconosciuto agli imprenditori agri- interparti più lunghi di 20 giorni Intervet Italia, Dectomax della Pfi - coli in ragione del numero di giovani rispetto alle altre); zer e Ivomec della Merial Italia); animali (max 30 capi tra bovini e • controllo delle principali malattie il programma ha interessato 64 cavalli), di età compresa tra 7 e 36 podali dei bovini quali l’ulcera allevatori per complessivi 33.005 mesi, detenuti almeno dal 1° gen- soleare, la malattia della linea animali. naio dell’anno in cui viene fatta la bianca, la dermatite digitale e il domanda ed alpeggiati sulle malghe fl emmone; il servizio di assisten- Gestione Uffi cio Provinciale riconosciute dalla P.A.T. Nel 2012 za, affi dato ad una équipe di ve- dell’anagrafe degli equidi sono state raccolte 690 domande terinari podologi con il compito La Federazione Allevatori, su direttamente dalla Federazione Al- soprattutto di stimolare una pre- delega dell’AIA, gestisce l’Ufficio levatori, mentre altre 75 sono state venzione in azienda, sia attraver- Periferico degli equidi per la provin- presentate direttamente dagli alle- so la corretta applicazione della cia di Trento. Il lavoro consiste nella vatori agli uffi ci della PAT. Tutte le tecnica del pareggio preventivo, raccolta ed istruttoria delle doman- pratiche sono state istruite entro il come anche mediante un’analisi de inoltrate da parte dei proprietari, mese di marzo 2013 per un importo approfondita delle cause che de- nell’acquisto, distribuzione ed appli- proposto per la liquidazione che terminano le zoppie (alimenta- cazione dei microchip identifi cativi assomma a € 1.752.200. zione squilibrata, pavimenti non agli animali (operazione affi data ai idonei, conformazione del piede veterinari che si sono convenzio- Servizi commerciali delle vacche e loro stato di benes- nati con la Federazione Allevatori), Aste sere) ha riguardato 16 aziende; nell’inserimento dei dati identifi ca- Nel 2012 sono state organizzate • applicazione della insemina- tivi di tutti gli equidi nella base dati 7 manifestazioni d’asta per bestiame zione artificiale negli alleva- nazionale, nella produzione ed emis- da vita con quotazioni medie delle menti caprini con l’obiettivo di sione dei passaporti e nella gestione manze gravide che di fatto hanno mantenere un adeguato livello di tutti i successivi eventi e passaggi mantenuto il livello del 2011 (+ € 20 produttivo degli animali; azione di proprietà. equivalente ad un + 1,09%). congiunta di assistenza tecnica L’attività 2012 relativa all’ana- Il servizio commerciale della promossa dalla Federazione Alle- grafe degli equidi ha riguardato 264 Federazione Allevatori ha inoltre vatori e dal Centro di Assistenza rilasci di passaporti cavalli e 149 di collocato altri 466 capi di bestiame

6 Statistiche aste 2011/2012 prezzo medio dei soggetti maschi e femmine pagato agli allevatori nel Soggetti venduti Prezzo medio di vendita manze in € € Mese corso del 2012 è risultato di 479,00 2011 2012 Diff. 2011 2012 Diff. Diff.% per gli incroci Blu Belga, € 315,00 per Febbraio 54 71 17 1.752 1.901 149 8,52 i Pezzati Rossi, € 275,00 per i Grigio Alpini, € 230,00 per i Rendeni, € Maggio 63 56 - 7 1.901 1.999 98 5,13 125,00 per i Frisoni con peso supe- Settembre 62 79 17 1.837 1.834 - 3 - 0,15 riore a 55 kg e € 95,00 per i bruni con Settembre 137 118 - 19 1.927 1.904 - 23 - 1,18 peso superiore a 60 kg. Ottobre 117 69 - 48 1.900 1.800 - 100 - 5,27 Vacche da macello Novembre 73 69 - 4 1.769 1.807 38 2,15 Il numero delle vacche di fi ne Dicembre 109 102 - 7 1.782 1.758 - 24 - 1,35 carriera ritirate nel 2012 è stato di Totale 615 564 -51 1.838 1.858 + 20 + 1,09 2.384 (di cui 662 urgenze) con un andamento economico positivo durante tutto l’anno. La collocazio- da vita al di fuori delle aste. Si tratta ingrassatori sulle tradizionali piazze ne di questi animali avviene in via di manze, vacche e vitelle in parte del Nord Italia. I restanti 2.076 (vitelli prioritaria attraverso la cooperativa acquistate alle aste di Bolzano (194 incroci Blu Belga per le varie razze UNIPEG di Reggio Emilia, alla quale capi) ed in parte animali ritirati dai ed alcuni soggetti in purezza delle la Federazione Allevatori è associata soci, per un totale di bestiame da razze Grigio Alpina, Pezzata Rossa ed in piccola parte con cessione ad vita commercializzato pari a 1.013 e Rendena) sono stati svezzati per un macello locale. La remunerazione capi. conto della Federazione Allevatori in media realizzata nel 2012 si è atte- alcune aziende del Veneto e succes- stata intorno a € 520,00 a capo con Vitelli sivamente collocati in allevamenti un peso medio di kg 260 a capo (€ Complessivamente nel corso del da ingrasso in . Questi ul- 2,00/kg.). 2012 sono stati ritirati 5.747 vitelli, timi sono rientrati nel programma dei quali 3.671 (in gran parte bruni di valorizzazione e rintracciabilità Vitelloni da carne e frisoni destinati alla produzione di delle carni e commercializzati con Nel 2012 il settore della carne bo- carne bianca) sono stati collocati ad il marchio “carne bovina etichettata”. Il vina a livello locale ha avuto un anda- mento positivo, dovuto in particolare monta a 4.226, di cui 1.606 bovini pollame. L’offerta del Punto Vendi- alla piena operatività del progetto per adulti, 1.338 vitelli, 193 suini, 872 ta è stata integrata con diversi altri la “valorizzazione delle carni bovine” ovi-caprini, 45 equini e 172 di altre prodotti dell’agricoltura trentina che che si è ulteriormente incrementato specie. Sono stati inoltre ritirati e vanno dai formaggi, ai prodotti orto- soprattutto grazie alle vendite presso conferiti agli inceneritori 828.216 kg frutticoli, al miele, ecc. il Punto Vendita della Federazione. di pesce morto, 221.783 kg di polli e Gli allevamenti da ingrasso trentini 88.020 kg di conigli. Produzione di energia da che partecipano al progetto hanno fotovoltaico ritirato 2.076 vitelli svezzati destinati Punto Vendita Carni Il 2012 è stato un anno positivo all’ingrasso, mentre il Punto Vendi- Anche nel 2012, nonostante la per l’attività degli impianti fotovol- ta ha assorbito 415 capi di cui 240 contrazione generalizzata dei con- taici. La produzione di energia è ri- maschi e 175 femmine. Al SAIT sono sumi di carne a livello nazionale il sultata pari a 276.631 kWh a Trento stati conferiti 1.229 capi di cui 514 Punto Vendita è riuscito ad incre- e a 96.374 kWh a Toss. maschi e 715 femmine. Per garantire mentare il fatturato (€ 3.083.107 Il benefi cio economico derivante completezza al progetto di valorizza- contro € 3.005.786 del 2011 con un dalla produzione di energia può così zione della carne bovina servirebbe incremento del 2,57%). La Federazio- riassumersi: un ulteriore sforzo da parte di SAIT ne Allevatori nota con soddisfazione • risparmio sul costo dei consu- e delle Famiglie Cooperative ad esso che molti consumatori della città di mi di energia elettrica (stima) € collegate per incrementare la promo- Trento, ma anche delle valli, hanno 14.128; zione e le vendite di questo prodotto. individuato nel Punto Vendita un • cessione energia alla rete SET riferimento per i loro acquisti con la (scambio sul posto) € 17.358; Ritiro carcasse garanzia di trovare carni di qualità e • contributo GSE incentivo al foto- La Federazione Allevatori, sup- soprattutto di origine garantita. Nel voltaico € 153.745. portata dal sostegno finanziario 2012 sono state lavorate e commer- Il bilancio di questa attività, al della P.A.T., si è fatta carico anche cializzate le carni di 415 vitelloni (240 netto degli ammortamenti e degli nel 2012, di organizzare il servizio maschi e 175 femmine), 222 vitelli interessi sul fi nanziamento acceso di raccolta ed incenerimento delle a carne bianca, 2.000 suini, 367 ca- con la CR di Trento per far fronte carcasse e del materiale a rischio. pretti, 123 agnelli, kg 6.545 di carne all’investimento, ha dato un margine Il numero di carcasse conferito am- di coniglio e kg 32.041 di carne di economico di € 66.425.

CALENDARIO ASTE 2013

La Federazione Provinciale Allevatori ha stilato il calendario per le aste del 2013. Tali ma- nifestazioni avranno luogo tutte presso il Centro Zootecnico di Trento in via delle Bettine 40 con inizio ad ore 10.00.Le aste sono riservate a soggetti iscritti ai Libri Genealogici di tutte le razze. È in vigore il Regolamento approvato dal Consiglio d’Amministrazione il 14/10/2009.

Mercoledì 13 febbraio Mercoledì 11 settembre Mercoledì 23 ottobre Mercoledì 04 dicembre

Mercoledì 15 maggio Mercoledì 02 ottobre Mercoledì 13 novembre

Ricordiamo agli allevatori che le domande d’iscrizione devono pervenire all’Uffi cio Cen- trale tassativamente entro e non oltre TRENTA GIORNI dalla data dell’asta tramite i controllori di zona; ciò per poter trasmettere in tempi utili gli elenchi dei soggetti iscritti alle rispettive ASL di competenza. Gli allevatori che iscriveranno soggetti in ritardo per cause motivate, dovranno mettere in contatto personalmente la propria ASL per il rilascio dei necessari certifi cati sanitari. Si ricorda inoltre che la Federazione si riserva, in caso di problemi tecnico-organizzativi, di escludere o spostare parte dei soggetti ad aste successive dandone comunicazione agli interessati quindici giorni prima dell’Asta.

8 Libri Genealogici e Controlli Numero aziende Numero capi Funzionali Razza/specie Nel 2012 il numero di aziende bo- 2012 2011 Diff. 2012 2011 Diff. vine e di capi che hanno partecipato Bovini attivamente ai controlli è rimasto Bruna 487 508 -21 7.776 8.170 -394 praticamente invariato (+1 azienda e +115 capi rispetto al 2011). Per quan- Frisona 343 347 -4 8.858 8.859 -1 to riguarda i settori ovino e caprino si Pezzata Rossa 369 366 +3 3.534 3.264 +270 è registrato un lieve calo di aziende Rendena 103 104 -1 1.228 1.250 -22 (-1 ovini e –3 caprini) a fronte di un Grigio Alpina 165 155 +10 948 856 +92 buon incremento di capi (+151 ovini e +107 caprini). Relativamente agli Rossa Danese 33047-3 equini si registra un incremento con- Pinzgau 26 19 +7 38 28 +10 siderevole sia nelle aziende che nei Jersey 23 20 +3 40 36 +4 capi (rispettivamente +63 e +205), ma ciò è da ascriversi ad un diverso Angler 4 5 -1 6 8 -2 modo di contabilizzare i capi (non Meticcia 277 262 +15 1.020 865 +155 più fattrici bensì capi totali presenti Altre 3 1 +2 7 1 +6 in azienda). Stabile la situazione del comparto cunicolo. Totale bovini 706 705 +1 23.459 23.344 +115 Ovini Consistenza Totale varie razze 17 18 -1 567 416 +151 Nel 2012 è stata fatta la consueta Caprini verifi ca di ascendenza (tramite com- parazione del DNA estratto dai bulbi Saanen 8 8 0 557 559 -2 piliferi o dal tessuto auricolare) su Camosciata 11 11 0 440 320 +120 712 femmine di razza Bruna, 36 della Bionda dell’Adamello 14 13 +1 175 177 -2 razza Frisona, 20 di Pezzata Rossa e Mochena 16 18 -2 182 148 +34 1 di Grigio Alpina. Sono 33 (4,3%) le vitelle risultate errate o per paternità Meticcia 5 7 -2 54 97 -43 e/o per maternità e di conseguenza Totale caprini 34 37 -3 1.408 1.301 +107 è stata loro oscurata la genealo- gia negli archivi nazionali e locali. Equini Analogo lavoro di testaggio è stato Norico 75 53 +22 165 74 +91 eseguito per i maschi destinati alla Hafl inger 252 211 +41 455 341 +114 riproduzione e per i soggetti nati da ET. In questo caso sono stati testati Totale equini 327 264 +63 620 415 +205 20 soggetti, risultati tutti esatti. Conigli (fattrici) Totale varie razze 20 21 - 1 588 530 +58 Produttività Nel 2012 i dati dei controlli funzionali hanno registrato una so- stanziale tenuta rispetto al 2011 con variazioni di + 66 kg nella quantità di latte accompagnata da una leggera fl essione del grasso (-0,02%) e da un piccolo aumento nella proteina (+0,01%). Per quanto riguarda le singole razze si registra un buon aumento del latte in Bruna, Pezzata Rossa e Rendena e un discreto au- mento della % di proteina in Bruna, Frisona, Rendena e Grigio Alpina. Il grasso è leggermente calato in maniera trasversale, probabilmen- te condizionato dall’andamento stagionale. Per quanto riguarda la proteina, che rappresenta l’obiet- tivo di selezione principale per le aree dove il latte è trasformato in formaggi, spicca il livello di 3,62% raggiunto dalla Bruna.

9 idealit com Dati produttivi 2011/2012 Anche l’attività del laboratorio N° vacche latte è risultata intensa con analisi Razza Latte kg Grasso % Proteine % controllate per grasso, proteine, caseine e cellu- le somatiche su 183.722 campioni. Il Bruna laboratorio ha continuato a lavorare 2011 8.170 7.078 4,06 3,60 secondo il Sistema Qualità Norme 2012 7.776 7.206 4,04 3,62 ISO 9001/2008, superando positi- Diff. 2011/12 -394 +128 -0,02 +0,02 vamente le visite ispettive previste Diff. % -4,8% +1,8% -0,5% +0,6% dall’ente di certifi cazione DNV (Det Frisona Norske Veritas). 2011 8.859 8.621 3,87 3,34 Consorzio Superbrown 2012 2012 8.858 8.669 3,84 3,36 Per il Consorzio Superbrown di Diff. 2011/12 -1 +48 -0,03 +0,02 Bolzano e Trento il 2012 è stato un Diff. % 0,0% +0,6% -0,8% +0,6% anno di svolta in quanto le prime Rendena applicazioni della selezione genomi- ca hanno determinato una modifi ca 2011 1.250 4.866 3,48 3,25 sostanziale dello schema selettivo. 2012 1.228 4.979 3,49 3,29 Il lavoro tecnico ed anche l’impegno Diff. 2011/12 -22 +113 +0,01 +0,04 economico si sono trasferiti per buo- Diff. % -1,8% +2,3% +0,3% +1,2% na parte sulla preselezione dei vitelli Grigio Alpina da avviare alla FA che devono essere 2011 856 4.654 3,64 3,40 individuati con tempestività (pochi giorni dopo la nascita) e subito sot- 2012 948 4.684 3,63 3,43 toposti ad un prelievo di sangue sul Diff. 2011/12 +92 +30 -0,01 +0,03 quale viene effettuata l’analisi geno- Diff. % +10,7% +0,6% -0,3% +0,9% mica. Dai risultati del test genomico Pezzata Rossa (dopo 40 giorni dall’invio del cam- 2011 3.264 6.259 3,88 3,46 pione al laboratorio) si decide se il vitello è idoneo a diventare un futuro 2012 3.534 6.421 3,88 3,47 riproduttore. Diff. 2011/12 +270 +162 0,00 +0,01 Nel 2012 Superbrown ha esegui- Diff. % +8,3% +2,6% 0,0% +0,3% to 173 test genomici sui vitelli e 18 Meticcie e altre di questi sono stati allevati fi no a 6 2011 945 7.070 3,86 3,44 mesi e successivamente avviati al 2012 1.115 7.054 3,84 3,47 Centro Genetico dell’ANARB. Per quanto riguarda l’attività ge- Diff. 2011/12 +170 -16 -0,02 +0,03 nerale di Superbrown è da registrare Diff. % + 18,1 % - 0,2% - 0,5% + 0,8% un anno particolarmente positivo Totali sia sul piano tecnico che su quello 2011 23.344 7.306 3,92 3,45 economico. Sul fronte economico si 2012 23.459 7.372 3,90 3,46 è avuto un ottimo volume di vendite Diff. 11/12 +115 +66 -0,02 +0,01 sia in Italia che all’estero (comples- sivamente 276.902 dosi). Sul piano Diff. % +0,5% +0,9% -0,5% +0,3% tecnico la situazione è risultata inte-

3,5 400 ANNI 2010-2011-2012 330 ANNI 2010-2011-2012 3 2,86 350 2,72 2,66 2,66 2,52 300 263 2,5 247 229 250 219 2 200 1,5 150

1

CASEINA % CASEINA 100

0,5 50 CELL. SOMATICHE (X 1000) CELL. SOMATICHE 0 0 BA PR FI GA RE FI GA BA PR RE

10 Numero dosi monta complessivamente a 52.676 Produzione progenie Superbrown 49.330 dosi (+3,5 %), di cui 8.865 di Bruna, 14.611 di Frisona, 1.327 di Rendena, Produzione genomici Superbrown 20.095 1.258 di Grigio Alpina, 4.866 di Pez- Produzione provati Superbrown 140.775 zata Rossa e 21.749 di razze da carne Produzione Blu Belga Alpenseme 52.955 (41,3 % del totale). Alpenseme forni- Produzione sessato c/o Sexing Semen di Reggio Emilia 6.504 sce pure un’interessante gamma di servizi aggiuntivi quali rifornimento Progenie Superbrown distribuite in Italia 26.604 di azoto, bollette di fecondazione, Progenie Superbrown esportate 1.400 guaine, guanti e altro materiale per Genomici Superbrown distribuiti in Italia 4.413 la FA. Genomici Superbrown esportati 4.956 Da qualche anno presso Alpen- Provati Superbrown distribuiti in Italia 23.595 seme è attivo un programma per il controllo della fertilità dei tori. Provati Superbrown esportati 149.892 Controllo che riguarda sia l’aspetto Provati Superbrown sessato distribuiti in Italia 3.097 andrologico (tori che abbiano un ap- Provati Superbrown sessato esportati 2.429 parato riproduttore fi siologicamente predisposto per la produzione di materiale seminale di qualità) come ressante con la conferma ai massimi la pratica della inseminazione artifi - pure l’aspetto tecnico-laboratoristi- livelli di alcuni riproduttori di pregio ciale in tutta la provincia. Alpenseme co (produzione di materiale seminale (Superbrown Mike e Superbrown opera secondo le normative interna- con adeguate tecniche di prelievo, la- Poster su tutti) e con l’uscita di al- zionali ISO 9001 ed il piano “qualità vorazione, diluizione, congelamento cuni giovani tori genomici. Sono e certifi cazione” controllato dall’Ente e conservazione). Sono state esegui- proseguite pure le attività di ricerca CSQA di Thiene, che rappresenta una te analisi di laboratorio su materia- in collaborazione con l’Università di garanzia per la qualità del materiale le biologico diverso (sangue, feci, Padova con il progetto “Cowplus”; la- seminale prodotto ed una positiva urine, liquido seminale, ecc.) per la vori che hanno riguardato la valoriz- immagine per tutti i clienti di seme ricerca di batteri, virus o altri agenti zazione dei riproduttori Superbrown a livello nazionale ed internazionale. patogeni che possano interferire e/o per quanto riguarda l’attitudine ca- Nel corso del 2012 è stato prele- limitare la capacità fecondante del searia del latte. vato seme a 100 riproduttori e pre- materiale seminale. Il lavoro è stato Per quanto riguarda il program- cisamente: 42 della razza Bruna, 32 condotto in collaborazione con i Ser- ma di produzione di seme sessato della razza Rendena, 16 della razza vizi Veterinari dell’A.P.S.S. per quanto ci si è avvalsi del laboratorio di la- Grigio Alpina, 2 della razza Frisona, riguarda i prelievi e con la Sezione di vorazione e separazione di Reggio 3 della razza Pinzgau e 5 della razza Trento dell’Istituto Zooprofi lattico Emilia che ha reso più agevole la Blu Belga. delle Venezie relativamente ai test produzione di materiale seminale La produzione di materiale se- ed alle analisi. Un’ulteriore colla- sessato ed aumentato la variabilità minale si è attestata a quota 445.170 borazione è stata instaurata con il di riproduttori a disposizione degli dosi, con un leggero incremento ri- Dipartimento di Fisiologia Animale allevatori. spetto all’anno precedente (+11.045 della Facoltà di Medicina Veterinaria Nel 2012 Superbrown ha avviato dosi, pari al 2,5%). Il quantitativo di Teramo ed in particolare con il dr. alla prova di progenie 16 torelli ca- di dosi prodotte ad Alpenseme è Alberto Contri, con il quale si sono ratterizzati da una buona variabilità strettamente legato alle strategie effettuate delle prove andrologiche genetica (11 padri e 6 nonni materni selettive e agli esiti commerciali del relative al controllo della spermio- diversi) e da un elevato indice geno- programma Superbrown e va rimar- genesi dei riproduttori adibiti all’in- mico medio (820 corrispondente a cato che, da questo punto di vista, seminazione artifi ciale. rank 96). I dati più signifi cativi relativi il 2012 è stato un anno positivo con all’attività del Consorzio sono rias- complessive 263.155 dosi. sunti nella tabella seguente: La restante produzione ha ri- guardato 14.380 dosi di Rendena C.F.A. “Alpenseme” per A.N.A.RE, 690 di Frisona per Presso il Centro di F.A. “Alpen- GAP TRADE, 31.660 di Grigio Alpina seme” di Toss di Ton vengono orga- per l’Associazione Nazionale Grigio nizzate le attività di prelievo, valuta- Alpina di Bolzano, 5.920 di Pinzgau zione, lavorazione, congelamento e per la Federazione di Bolzano, 22.765 conservazione del materiale semi- di Blu Belga per la Federazione di nale bovino. Alpenseme è inoltre il Trento e 106.600 per il programma punto di riferimento per lo sviluppo di determinazione della qualità ge- delle iniziative tecnico-scientifi che netica del bestiame. del miglioramento genetico degli Il materiale seminale commer- animali e garantisce i supporti tecni- cializzato in provincia di Trento da ci, commerciali ed organizzativi per Alpenseme attraverso il recapito am-

12 Altipiani Cimbri: la rinascita inizia dal Vezzena

di Walter Nicoletti Accanto alle ombre di un mo- dello turistico che sta raggiungendo la maturità si profi lano alcune luci e alcune buone notizie per quanto ri- guarda un altro settore fondamentale per la vita ed il presidio ambientale degli Altipiani Cimbri, quello zoo- tecnico. La riscoperta del Vezzena, sicura- mente uno dei formaggi più blasona- ti delle Alpi, ha consentito in questi ultimi anni ai soci del Caseificio Sociale di rafforzare il proprio ruolo e la propria collocazione all’inter- no di questo territorio. Accanto ad investimenti importanti a livello di stalle e parco macchine, va rilevato l’importante intervento di ristruttura- Marisa Corradi nella sua stalla di Pezzate Rosse zione che ha riguardato sia la sala di lavorazione, che il punto vendita del- nella proposta stravecchio (con oltre bisogno della sinergia con il settore la struttura cooperativa di Lavarone 18 mesi di stagionatura) e con quello turistico e commerciale, mentre loro Cappella. Ma la vera novità dell’esta- di malga. hanno bisogno di noi per presidiare te è rappresentata dall’apertura del Il Vezzena d’alpeggio, che viene il territorio e garantire la tipicità dei nuovo punto vendita del caseifi cio prodotto con il latte crudo prove- prodotti». in via Colpi a Folgaria. Un intervento niente da malga Millegrobbe, rien- Una sinergia che in questi anni che, dopo la chiusura del negozio di tra a pieno titolo nei Presidi di Slow si è sviluppata grazie alla piena col- Costa, rappresenta un grande ritorno Food e come tale si presenta come laborazione con l’Azienda di Promo- del caseifi cio nell’area folgaretana, la vera bandiera dei prodotti degli zione Turistica e ad iniziative come peraltro sempre attenta alla qualità Altipiani. la Montagna di latte promossa dal dei formaggi nostrani. La riscoperta del Vezzena, accan- Consorzio dei Comuni Trentini e l’As- A questi investimenti cooperativi to agli altri prodotti del caseifi cio, ha sociazione Altipiani Cimbri Prodotto Qui si sono aggiunte in questo periodo innescato un processo di rivalutazio- promossa dalla Comunità di Valle. altre importanti novità: a Lavarone ne delle risorse del territorio che ha Attraverso la Montagna di latte, e a Folgaria due giovani stanno co- consentito agli allevatori di Folgaria, i prodotti del caseificio vengono struendo le loro rispettive stalle. La Lavarone e Luserna di diventare degli “raccontati” dagli stessi allevatori e notizia è particolarmente signifi ca- interlocutori essenziali ed insostitui- dai casari, mentre, nei periodi estivi, tiva se consideriamo che entrambi bili per il turismo locale. Un modello presso il caseifi cio di Cappella, ven- non provengono da famiglie di al- che dicevamo maturo, forte sul piano gono promossi dei meeting con ab- levatori e si sono affacciati a questa dell’offerta invernale e ricettiva, ma binamenti interessanti alla presenza professione per la grande passione tuttavia bisognoso di integrarsi con di altri contadini ed artigiani del cibo. e l’interesse per gli animali. l’ambiente naturale ed i prodotti del L’APT, oltre alla disponibilità alla Questo ritorno alla zootecnia territorio per ampliare la propria of- promozione di questi incontri e alla coincide con la rivalutazione del ferta “emozionale” ed “esperienziale”. ricerca continua di un rapporto fra prodotto principe degli Altipiani «Noi allevatori – esordisce Marisa mondo turistico ed agricoltura, ha nella versione tradizionale, fresco, Corradi, Presidente del Caseifi cio de- contribuito a far conoscere al gran- mezzano e vecchio, ma soprattutto gli Altipiani e del Vezzena – abbiamo de pubblico il Lavarone Trekking, una

13 rete di sentieri da percorrere sia a piedi che in bicicletta e, d’inverno, con le ciaspole. Questi percorsi toc- cano una serie di aziende agricole che a loro volta vengono coinvolte nella manutenzione dei sentieri e si rivolgono pertanto ad un turista attento all’ambiente e all’esperienza conoscitiva del territorio e dei suoi prodotti. Significativa inoltre anche la collaborazione con Turismo Lavarone, la società degli impianti di risalita con la quale vengono organizzate pe- riodicamente delle visite guidate di sciatori e turisti presso il caseifi cio. Attraverso Altipiani Cimbri Prodotto Qui si è poi creata una rete di ope- ratori del mondo rurale e dei settori dell’artigianato, del commercio e del turismo accomunati dall’interesse per la qualità del territorio e dalla precisa volontà di collaborare per l’innalzamento complessivo della L’estrazione di una cagliata di Vezzena al Caseifi cio di Lavarone competitività territoriale. Obiettivi Coop che ha portato ad una ulteriore continua Marisa Corradi – ha contri- ed esempi di buone pratiche che valorizzazione del Vezzena. In base a buito ad elevare la nostra capacità verranno presentati assieme a tutti questi accordi commerciali, gestiti di vendita delineando una felice i prodotti tipici degli Altipiani nel per la parte contabile dal Consorzio complementarità con il nostro Con- corso della Fiera in programma a fi ne di secondo grado, i prodotti del ca- sorzio di secondo grado al quale stagione in occasione della classica seifi cio di Lavarone sono presenti spetta sempre di più il compito Desmontegada. costantemente nelle Famiglie Coo- di sviluppare nuove proposte per All’interno di questo rinnovato perative degli Altipiani e in quelle incrementare le vendite attraverso clima ha preso corpo un sistema in- della Vigolana e dell’Alta Valsugana. le fi liere lunghe della commercia- tercooperativo fra caseifi cio e singole «Questo dinamismo commerciale – lizzazione».

Tullia Corradi, un’esperienza vincente

La storia di Tullia Corradi e delle sue capre è di quelle che è bello raccontare. Partita con il marito Da- miano verso la fi ne degli anni Novanta con una decina di Saanen, oggi si ritrova con una stalla di 65 soggetti da latte e una trentina di giovani. Nel suo allevamento, poco distante da Lavarone Cappella sulla strada che porta verso le Vezzene, troviamo diverse camosciate oltre alle bian- che e ad alcuni incroci. Il latte viene lavorato ogni due giorni da Damia- no Foradori, il quale, forte del diploma di casaro a Thiene, si dedica alla caseifi cazione nel dopo lavoro. Il dato rilevante è che la totalità del prodotto viene venduta in anti- cipo, grazie alle prenotazioni che tanti clienti richiedono per assaporare un formaggio decisamente caratterizzato e ricco delle essenze di questo territorio. Presso il nuovo punto vendita i clienti della zona ed i tanti turisti possono così trovare le classiche caciotte fresche e stagionate, oltre alla versione con il peperoncino e alla fresca. Un novità importante è rappresentata infi ne dall’entrata in azienda del fi glio Riccardo, prossimo all’iscrizione ai corsi per imprenditore agri- colo a San Michele. Una conferma, questa di Riccardo, del fatto che è soprattutto nell’agri- coltura che si possono rintracciare nuovi sbocchi professionali. E questo a tutto vantaggio di un territorio a forte vocazione turistica e bisognoso della continua cura e del presidio da parte degli allevatori.

14 Trentingrana Concast in assemblea

a cura di Walter Nicoletti Rafforzare la commercializzazione «L’ultima assemblea del nostro Consorzio di secondo grado si è mi- surata con i dati riferiti al calo dei consumi. Lo scorso anno sottolineavo come i bilanci dei caseifi ci associati potessero essere considerati eccel- lenti. A un anno di distanza ci trovia- mo in una situazione paradossale. A liquidazioni 2012 ancora dignitose, si contrappongono forti timori derivanti dalla tenuta della domanda visto il diffi cile contesto in cui ci troviamo». Così, Ivo Zucal, presidente del Trentingrana-Concast, in un passag- gio della sua relazione all’assemblea dei soci. «La fase economico sociale che stiamo vivendo è pesante e assai più duratura di quanto gli analisti qualche anno fa ipotizzavano – ha aggiunto –. La capacità di spesa della Da sinistra: il caposindaco Toller, il direttore Merz, il presidente Zucal e il respon- famiglia media italiana è ulterior- sabile commerciale Webber mente diminuita e di conseguenza i consumi stanno soffrendo». Negli ultimi dieci anni le impor- Raffronto forme conferite - prezzo medio liquidato su prodotto a tazioni di formaggi simil grana, con- peso di conferimento (8/9 mesi di età)

correnti anche del nostro Trentingra- n° forme conferite prezzo medio liquidato na – è stato detto – sono aumentate (anno solare)

dell’88%. Nei primi mesi del 2013 gli € 9,88 acquisti di delle fami- 120.000 WZs͘ € 10,00 glie italiane sono diminuiti del 7% 103.000 rispetto allo stesso periodo dell’anno 100.243 € 8,77 € 9,00 100.000 96.688 98.564 96.868 96.335 95.196 scorso. Fatto questo che ha spinto 94.233 € 8,27 € 8,1491.939 il Consorzio del Grana Padano a de- 85.340 € 8,00 liquidato prezzo medio 79.966 liberare una diminuzione del 2,5% 80.000 del punto di riferimento produttivo € 6,87 € 6,73 € 6,60 € 7,00 previsto per il 2013. € 6,40 60.000 € 6,78 Una situazione appunto parados- € 6,48 50.087 sale se si considerano i dati di bilancio € 6,19 € 6,00 approvato a larghissima maggioranza. 40.000 Diciassette caseifi ci sociali, 744 alleva- n°forme conferite € 5,00 tori soci, 1 milione 126 mila quintali di latte conferito. Volume di affari: 61 mi- 20.000 lioni 056 mila euro (rispetto ai 59 mi- € 4,00 lioni 812 mila dello scorso esercizio). Utile di 153 mila euro. I collaboratori 0 € 3,00 1995 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 sono 66. Nel 2012 la produzione di lat- Anni te in Trentino è stata pari a 1.358.000

16 quintali dei quali 1.126.000 quintali (83%) conferiti a strutture cooperative sE/dWZWZKKddKϮϬϭϮͲ >/EdZ//KE>/ del territorio provinciale. La produzione della burreria nel 2012 è stata di 15.882 quintali. Per il DISTRIBUZIONE VENDITE PER ZONE sierifi cio buona richiesta di mercato: SUL FATTURATO i prezzi di vendita della polvere sono rimasti elevati per tutto l’anno, rag- TRENTINO ALTO giungendo un prezzo medio di 83 euro ADIGE 52,29% al quintale contro i 77 euro al quintale VENETO\FRIULI dell’annata precedente. Il fatturato 25,47% complessivo del sierifi cio ha supera- to i 6 milioni di euro in aumento del 38% rispetto all’esercizio precedente. L’andamento del conferimento EMILIA\MARCHE Trentingrana è cresciuto nel 2012 4,87% “portandosi –ha evidenziato Gabriele LOMBARDIA Webber- dalle 92 mila alle 96.335 for- 11,91% me. La previsione per l’esercizio 2013 ALTRI 0,37% è che il numero (sarebbe la seconda volta nella storia di Trentingrana) LIGURIA\PIEMONTE 0,60% TOSCANA\UMBRIA superi le centomila. 4,49% Per la “Linea Tradizionali”, di cui è responsabile Fabio Malfer, è stato un anno complessivamente positivo. Il fatturato è aumentato e sfi ora i 9 sE/dWZWZKKddKϮϬϭϮͲ >/EdZEd/E'ZE milioni di euro. Sempre più strate- gica la comunicazione integrata con Trentingrana per aiutare la notorietà dei formaggi, “Eccellenze”, del Gruppo. DISTRIBUZIONE VENDITE PER ZONE SUL FATTURATO Di fronte a questa situazione è VENETO evidente che il comparto dovrà agire 25% mantenendo elevato il livello quali- LOMBARDIA 16% tativo delle produzioni e cercando nel contempo di ampliare il volano delle vendite. TRENTINO ALTO TOSCANA «In una regione di montagna ADIGE UMBRIA come la nostra -afferma il direttore 23% 20% del Consorzio Andrea Merz- dob- biamo valorizzare le peculiarità ed LIGURIA PIEMONTE il legame con il territorio dei nostri VAL D'AOSTA prodotti, caratteristiche che non tro- 1% viamo nelle produzioni di pianura o LAZIO EMILIA 1% in quelle industriali». MARCHE 4% Mentre il comparto lattiero case- PUGLIA 3% ario trentino è in attesa della nuova ESTERO ALTRE (AUSTRIA, 2% DOP per il Puzzone di Moena si lavora GERMANIA, SVIZZERA, ED per il rafforzamento continuo della ALTRI) struttura: «se i singoli caseifi ci rappre- 5% sentano delle vere e proprie sentinelle sul territorio –ribadisce il presidente innovativi -il responsabile commer- dell’Unione Europea che su quelli Zucal– il Consorzio ha il compito di ciale Webber- ricorda l’esperienza extra UE (Usa, Russia, Giappone ed ampliare la rete a livello regionale, di co-marketing condotta tra Tren- Australia), avvalendosi di nuovi uffi ci nazionale ed internazionale». tingrana e Rotari (DOC&DOP) con export e potenziando nel contempo «In questo modo – conclude il attività di comunicazione presso la propria organizzazione interna. Fra direttore Merz – al singolo caseifi cio numerosi punti vendita della grande i prossimi appuntamenti va segnala- compete il compito di valorizzare il distribuzione organizzata nei quali ta a riguardo la presenza del Concast- chilometro zero, mentre a noi quello si promuovevano le due eccellenze Trentingrana ad ANUGA di Colonia, di promuovere il “chilometro vero”, del Trentino. in programma ad ottobre 2013, che garantendo la presenza dei nostri pro- In relazione all’attività di export il rappresenta la più importante fi era dotti lungo la cosiddetta fi liera lunga». Consorzio sta ampliando la presenza a livello mondiale per bevande ed Fra gli esempi particolarmente dei prodotti trentini sia sui mercati alimenti.

17 Formaggi e salumi: un test per conoscere i prodotti trentini più apprezzati

di Alessandro Vaccari Dall’altro, un piccolo test per che qui il Trentingrana ha registrato verifi care in quali prodotti trentini i maggiori consensi, con un 51% di Anche quest’anno, la consueta si identifi chi la nostra popolazione. risposte. Speck e Luganega sono ad Festa di Primavera ha contribuito ad Due le domande più signifi cati- un 37% circa, poco sotto la Carne avvicinare il mondo della zootecnia ve che venivano poste: innanzitutto Salada, al 30%. trentina ai cittadini. quale tipo di formaggio fosse il più L’urna ha restituito un buon nu- A fi anco della ormai consolida- consumato, se si trattasse quindi di mero di schede, circa 350, considera- ta esposizione di animali dei nostri Puzzone di Moena, Vezzena di Lava- bile sicuramente un campione signi- allevamenti , quest’anno si è deciso rone, Casolet della Val di Sole; Fon- fi cativo dei partecipanti, incentivati a di concentrare l’attenzione sui pro- tal di Cavalese, Tosela del , depositare la scheda anche dal fatto dotti provenienti del mondo dell’al- Trentingrana, Cuore di Fassa, Affo- che al quiz era abbinata una lotteria levamento trentino, nel tentativo di gato di Sabbionara o Spressa delle che metteva in palio 20 buoni spesa accorciare la fi liera che unisce pro- . da 20 euro presso il Punto Vendita duttori e acquirenti e creare un’at- Tra le risposte, sicuramente il della Federazione Allevatori. tenzione maggiore sui prodotti di formaggio più diffuso è risultato il Va detto però che la festa ha visto consumo quotidiano. Trentingrana, con il 73 % di persone una folta partecipazione di allevatori Per questo, durante la due giorni che l’ha indicato tra i preferiti. Se- e persone del settore, complice an- di manifestazione, sono stati propo- guono Puzzone, Casolet e Fontal, con che il maltempo che non ha agevola- sti al pubblico laboratori di caseifi - il 23% circa di risposte raccolte, poi to l’arrivo dei cittadini trentini. Il test cazione e di preparazione di salumi Vezzena, Spressa, Cuore ed Affogato. ha fornito quindi risultati veritieri ed insaccati, così da poter spiegare i Va detto che non era obbligatorio che rispecchiano però maggiormente principi e la fi liera produttiva che re- specifi care una risposta unica, ed i gusti degli “addetti ai lavori” rispet- golano il passaggio dall’allevamento, anche così si spiega la diffusione del to a quelli dei cittadini. alla mungitura fi no alla preparazio- Trentingrana, formaggio quasi “inso- L’estrazione della domenica ne, con attenzione alla qualità del stituibile” sulla tavola dei trentini. pomeriggio e la premiazione ha prodotto, a partire dall’alpeggio del Secondo quesito era quale fos- concluso quindi la giornata e l’espe- bestiame fi no alla lavorazione del se il prodotto tipico trentino in cui rimento, che potrà essere ripetuto latte e della carne. più ci si riconosce, tra Speck, Carne l’anno prossimo con modalità, tempi A completare questo nuovo ap- Salada, Luganega e Trentingrana. An- e contenuti diversi. proccio, si è studiato un modo per dare particolare risalto ai prodotti proposti nella cucina che, in due giorni, ha sfornato con sapienza circa 1500 pasti; ovviamente tutti prepara- ti con prodotti rigorosamente tren- tini e di prima qualità, a dimostra- zione che un’alimentazione attenta alla fi liera di produzione non solo è auspicabile, ma anche possibile e sostenibile economicamente. A tutte le persone che hanno pranzato presso gli spazi allestiti nel piazzale centrale, è stato quindi sot- toposto un breve questionario dalla duplice valenza. Da un lato, l’importanza dell’at- tenzione alla fi liera produttiva di ciò che mangiamo quotidianamente. Il Punto Vendita della Federazione Allevatori

18 Malghe e alpeggi: rispetto della sicurezza alimentare e tutela delle produzioni tradizionali

a cura della d.ssa Rosaria il non impoverimento delle specie Il 16 maggio scorso presso la Lucchini (IZSVe) botaniche e animali della montagna, sede della Federazione Provinciale possono essere defi nite delle prezio- Allevatori si è tenuto un incontro ri- L’estate è per molti sinonimo di se sentinelle a difesa degli equilibri volto ai gestori e lavoratori di malga, viaggi e vacanze! Chi desidera il mare naturali e i malgari sono i custodi di oltre che operatori dei caseifi ci del e chi ama trascorrere ore serene nella queste importanti realtà. Le abilità Trentino, organizzato dal Servizio tranquillità di pascoli erbosi, passeg- e capacità richieste per adempiere Veterinario dell’Azienda Sanitaria, in giando nei boschi e annusando le a questo tipo di economia molto collaborazione con i vari enti provin- essenze dei prati di montagna. Una esigente, basata su una mole consi- ciali operanti sul territorio (Fonda- realtà tipica delle montagne trentine derevole di lavoro manuale e su una zione Edmund Mach e Istituto Agra- e riconosciuta come un’attrazione profonda conoscenza e comprensio- rio di San Michele all’Adige, Concast, importante dal turista è sicuramente ne della natura, una volta venivano Istituto Zooprofi lattico Sperimentale la malga. tramandate di generazione in gene- delle Venezie, Provincia Autonoma), Le malghe rappresentano un razione e sempre oralmente. Ancora durante il quale si è parlato di pro- tassello di storia e tradizione che è oggi rappresentano un patrimonio duzioni dell’alpeggio e delle strategie patrimonio inestimabile di cultura e, “economico, storico, ambientale”, migliori per garantire l’applicazione perché no, di percorsi naturalistici e turistico che occorre salvaguardare. di norme igienico sanitarie in malga gastronomici. Nel corso degli ultimi anni è e tutela delle produzioni. Gli alpeggi rappresentano una cresciuto notevolmente l’interesse Lo scopo dell’incontro era rias- componente fondamentale del pa- del consumatore nei confronti di sumere le problematiche igienico esaggio culturale della montagna, prodotti di nicchia, in particolare sanitarie inerenti la lavorazione in cui rientra a pieno titolo anche la quelli legati alla tradizione culturale, del latte in alpeggio e nei piccoli scoperta di sapori e cibi che solo in al luogo, alla lavorazione legati alle caseifi ci aziendali, presentando la queste zone si possono trovare. fonti storiche. E i prodotti di mal- documentazione e le norme relative In Trentino sono censite circa ga sono un esempio di eccellenza, agli animali alpeggiati e agli aspetti 700 malghe, pari a una superfi cie di caratterizzati da aromi particolari e normativi di igiene della lavorazio- pascolo di circa 39.000 ettari, ma non sapori decisi differenti dai prodotti ne del latte, con specifi ci interventi tutte sono caricate a bestiame; qual- industriali. relativi all’igiene della mungitura e cuna è stata addirittura abbandona- ta, ma altre sono state ristrutturate e trasformate in accoglienti locali adibiti ad agriturismo. Rimane co- munque considerevole il numero di malghe utilizzate: circa 320 caricate con animali in lattazione, ma anche con vitelli, manze, ovicaprini, cavalli. Tra queste circa 90 lavorano il latte in malga, ove viene trasformato in for- maggio ( e nostrano) e altri prodotti quali ricotta, burro e talvolta yoghurt, mentre circa 60 conferisco- no il latte ai caseifi ci di fondo valle. Ogni malga è inserita splendidamen- te nel contesto della montagna: le malghe sono dei presidi vitali per la corretta gestione della montagna, consentono la manutenzione del territorio ad alte quote, permettono

20 della lavorazione del latte, aspetti tecnologici della lavorazione del latte, e infi ne la presentazione del manuale delle casere con utili in- dicazioni per la sua compilazione. Sono stati inoltre illustrate le attivi- tà di sperimentazione svolte presso la malga Juribello e il progetto Fer- malga, attività fondamentali, utili per dirigere le azioni preventive, di formazione e di promozione dei prodotti di malga. Parlando di prodotti lattiero ca- seari e prodotti di malga si sa che si ha a che fare con microrganismi. Alcuni di essi risultano fondamentali per la buona riuscita del prodotto, della consistenza, del profumo e dell’aroma. D’altra parte ci sono anche altri gruppi microbici che, La produzione del formaggio locali e delle attrezzature e i com- qualora prendano il sopravvento su nelle nostre malghe è per la maggior portamenti degli operatori devono quelli ‘buoni’, potrebbero favorire lo parte a latte crudo, come tradizione essere pesati in funzione dei rischi sviluppo di difetti, alterando le carat- vuole. I formaggi così ottenuti si concreti associati alle specificità teristiche dell’alimento. La tipicità distinguono fortemente tra di loro, delle produzioni. delle produzioni di malga deriva dal poiché mantengono inalterate le Negli ultimi anni è stato condot- giusto connubio delle peculiarità del proprietà organolettiche del latte. to un intenso lavoro a supporto delle territorio e dell’ambiente di lavora- Il sapore del latte cambia da malga attività di malga, sopralluoghi svolti zione, unite al sapere del casaro, che a malga poiché il latte porta dentro da diverse fi gure professionali dei si deve impegnare ad adeguare la se le caratteristiche peculiari di quel vari enti provinciali (veterinari, bio- tecnologia di caseifi cazione al fi ne pascolo e ciò permette la produ- logi, agronomi, tecnologi alimentari, di diminuire lo scarto e garantire la zione di formaggi autentici, carat- esperti di alimentazione animale e salubrità del prodotto a tutela del terizzati fortemente nel gusto e nei di tecnologia casearia) allo scopo di consumatore. profumi. Tuttavia l’adeguatezza dei verifi care:

21 • le caratteristiche sanitarie degli Tabella 1. Ricerca e conteggio di stafi lococchi coagulasi positivi in animali in alpeggio; prodotti di alpeggio (anni 2008-2012) • i requisiti strutturali degli am- 2008 2009 2010 2011 2012 bienti di lavorazione; N. campioni analizzati 57 52 59 63 63 • l’igiene della mungitura, della N. campioni con assenza conservazione e della lavorazione 27 26 26 28 28 del latte; di stafi lococchi • la gestione dell’ambiente, delle Valore % 47,4% 50,0% 44,0% 44,4% 44,4% attrezzature, dei locali adibiti a % campioni conformi per stagionatura e vendita; la presenza di stafi lococchi 20,0% 25,3% 30,5% 30,2% 49,2% • requisiti tecnologici di produzio- nei limiti ne in malga; • l’igiene del personale. Tabella 2. Ricerca e conteggio di agenti di contaminazione fecale Infatti anche in malga deve esse- (Escherichia coli) (anni 2008-2012) re garantito, seppur nella semplicità 2008 2009 2010 2011 2012 delle strutture, l’applicazione delle N. campioni analizzati 57 52 59 63 63 buone pratiche di lavorazione e il ri- N. campioni con assenza goroso rispetto della prassi igienica 22 29 22 19 31 di Escherichia coli nella gestione dell’ambiente, delle attrezzature e della persona. L’effi ca- Valore % 38,6% 55,8% 37,3% 30,0% 49.2% % campioni non conformi per la cia di tali attività si può riassumere 35,2% 30,1% 29,6% 28,6% 15,8% nelle tabelle di seguito riportate. presenza di Escherichia coli La tabella 1 riporta i risultati del controllo ufficiale svolto durante per Escherichia coli rappresenti quasi il Conclusioni i sopralluoghi in malga negli anni 50% (49,2%) e contemporaneamente L’effi cacia delle attività a supporto 2008-2012, promosso e consolidato sia diminuito il numero di campioni delle malghe può pertanto essere rias- anche a seguito di importanti casi non conformi per elevata crescita di sunta, valutando i risultati dei controlli di tossinfezione alimentare legati Escherichia coli, riconducibile a conta- eseguiti, soprattutto pensando che a consumo di prodotti d’alpeggio. minazione di natura fecale (paglia, negli ultimi anni non sono state noti- Come possibile notare negli ulti- polvere, attrezzature non corretta- fi cate emergenze sanitarie per tossin- mi 5 anni l’attività di controllo si è mente sanifi cate entrate in contatto fezioni alimentari in malga, non sono mantenuta costante, mediamente 60 con il latte, mani non propriamente emerse non conformità di prodotto campioni all’anno prelevati in circa pulite durante le lavorazioni e ma- per presenza di patogeni (quali Listeria 30 insediamenti, così come il numero nipolazioni degli alimenti). Tali non monocytogenes o Salmonella) o presenza di campioni negativi per stafi lococchi conformità tuttavia non hanno pre- di enterotossine stafi lococciche; non si è mantenuto costante. Va sottoli- giudicato il consumo dei prodotti. sono state notifi cate non conformità neato però che nel tempo è aumen- La ricotta risulta generalmente di struttura da pregiudicare lo svol- tato il numero di campioni conformi conforme, proprio per la tecnologia gimento delle produzioni in malga. per la presenza di stafi lococchi, cioè di produzione che comporta l’utilizzo Va inoltre sottolineato il progressivo campioni di formaggio che, sebbene di siero acidifi cato riscaldato ad alte miglioramento igienico, dal momento presentassero stafi lococchi, risulta- temperature. Gli eventuali esiti non che nel 2012 solo due campioni hanno vano nei limiti proposti dal reg. (CE) favorevoli sono sempre riconducibi- presentato valori molto elevati di stafi - 2073/2005 e successive modifi che e li a contaminazione ambientale, a lococchi senza peraltro aver sviluppato integrazioni, passando dal 20 al 49%. scarsa igiene dell’ambiente di lavo- le enterotossine; e solo una malga ha La tabella 2 riporta i risultati del razione o del personale. La ricotta è avuto problemi con livelli elevati di controllo uffi ciale svolto durante i un alimento estremamente delicato Escherichia coli per un problema di con- sopralluoghi in malga negli stessi e in quanto tale deve essere gestito taminazione ambientale nel fl usso di anni. È possibile notare come il nu- nel massimo rispetto delle norme lavorazione, individuato e risolto: ot- mero di campioni risultati negativi igieniche. timo risultato!

22 Malghe e alpeggi: gestione del rischio da stafi lococco

Dalla valutazione dei dati storici ricavati dagli studi condotti negli anni precedenti sui prodotti di mal- ga, è ormai noto che va riservata mol- ta attenzione al pericolo microbiolo- gico, rappresentato in particolare da Staphylococcus aureus. Nel latte crudo alla raccolta, si possono trovare germi di derivazione ambientale (micrococchi, stafi lococ- chi, corinebatteri, Pseudomonas, latto- bacilli, lieviti e muffe) o provenienti da contaminazione di origine fecale, tra cui enterobatteri quali coliformi ed Escherichia coli, clostridi. Il latte può essere contaminato anche da germi patogeni, quali Staphylococcus aureus e Grafi co 1 Streptococcus agalactiae (germi respon- Risultati di uno studio condotto in malghe trentine durante gli anni 2006-2008. Descrive sabili di mastite contagiosa bovina), l’evoluzione microbica di stafi lococchi durante la maturazione di caciotte di malga (circa Campylobacter jejuni, Listeria monocyto- 30 giorni). In orizzontale sono indicate le diverse fasi di produzione controllate. In verticale è riportata la conta microbica di stafi lococchi, espressi in log (esempio 1,00 corrisponde genes. Fortunatamente, i trattamenti a 10 ufc/g, 2,00 corrisponde a 100 ufc/g, 4,00 corrisponde a 10.000 ufc/g). termici quali la pasteurizzazione riducono, se non eliminano, la loro sopravvivenza. Ma in malga la mag- gior parte del formaggio è prodotto a latte crudo. È quindi importante ricordare che non si può produrre formaggio di qualità partendo da una materia prima scadente. Da studi svolti in malghe trentine negli anni scorsi è ormai noto che maggiore è il numero di stafi lococchi nel latte di partenza, maggiore è la probabilità di produrre un formaggio con un’elevata carica di stafi lococchi (maggiore di 100.000 ufc/g di for- maggio), alcuni dei quali potrebbero anche essere in grado di sviluppare enterotossina motivo di intossica- zione alimentare (vedi grafi co 1 e 2). Grafi co 2 Il grafi co 2 evidenzia che lavo- Risultati di uno studio condotto in malghe trentine durante gli anni 2006-2008. Descrive rando latte con una carica elevata di l’evoluzione microbica di stafi lococchi durante la maturazione di caciotte di malga (circa stafi lococchi in partenza (circa 1000 30 giorni) In orizzontale sono indicate le diverse fasi di produzione controllate. In verticale ufc per ml di latte) è molto probabile è riportata la conta microbica di stafi lococchi, espressi in log (esempio 2,00 corrisponde ottenere formaggio contenente ele- a 100 ufc/g, 3,00 corrisponde a 1000 ufc/g, 6,00 corrisponde ad un milione di stafi lococchi per grammo di formaggio). vata crescita di stafi lococchi e quindi eventuale presenza di tossina. Per contro il grafi co 1 illustra che la ca- rica microbica non supera le 10.000 • crescita elevata di stafilococ- È possibile quindi lavorare per unità se il latte di partenza è pulito. chi oltre le 100.000 unità di contrastare tale evenienza. Infatti i La produzione di tossina tutta- microrganismi per grammo di fenomeni chimici e microbiologici via necessita di alcune situazioni prodotto; ed il conseguente equilibrio che si favorevoli: • sviluppo dell’enterotossina; viene a stabilire nella produzione del • presenza di stafilococchi pro- • temperatura favorevole; formaggio, sono i principali respon- duttori di enterotossina stafi lo- • acidità della matrice alimentare sabili delle caratteristiche organolet- coccica; compresa tra 5 e 9 unità di pH. tiche del prodotto fi nito e contribu-

23 malga, contaminate da tossina stafi - lococcica, è stato possibile verifi care che dopo circa 20 mesi la tossina era ancora presente (ma chi mangereb- be una caciotta stagionata più di 20 mesi?). Semplici procedure possono contribuire a gestire o addirittura evitare situazioni critiche, come per esempio: • conoscere la qualità del latte degli animali alpeggiati, in par- ticolare per la presenza di agenti di mastite; Grafi co 3 • creare gruppi di mungitura allo Evoluzione del pH durante la lavorazione di Casolet, studiati in 3 diversi lotti di produ- scopo di lasciare alla fi ne gli ani- zione. È possibile notare la costanza dei valori, indice di un processo standardizzato. mali affetti da mastite, per ridurre il contagio tra le bovine, e consen- tire di mantenere la presenza di iscono a mantenerne la tipicità, ma Il grafi co dimostra che in presen- stafi lococchi nel latte entro valori anche la sua sicurezza. Per esempio il za di elevate cariche di stafi lococchi relativamente bassi (vedi grafi ci); grafi co 3 descrive l’evoluzione di pH coagulasi positivi (curva rossa), e • verifi care la salubrità degli ani- che avviene normalmente durante scarsa acidifi cazione (curva verde) mali e la conformità del latte da la produzione di Casolet. Durante la con valori di pH sempre superiori a trasformare; caseifi cazione il pH del latte passa 5,50, la produzione di enterotossine • verifi care il raffreddamento del da valori di 6,50, a valori più acidi stafi locciche è favorita e sono state latte che viene conservato prima di circa 5 nei primi giorni di produ- riscontrate in diverse fasi di matura- della lavorazione; zione per poi stabilizzarsi a valori di zione (cerchi azzurri). • operare nel rispetto di corrette 5,50 circa. Va ricordato che non è vero che prassi igieniche; formaggio fresco (convenzionalmen- • tenere puliti gli ambienti e gli In queste condizioni la tossina te meno di 60 giorni di maturazione) attrezzi di lavorazione; non può formarsi. Per esempio nel presenti dei rischi maggiori del for- • mantenere un’elevata igiene per- 2008 è stato possibile studiare la pro- maggio stagionato (maggiore di 60 sonale; duzione di formaggio naturalmente giorni), poiché il rischio da entero- • curare la tecnologia di caseifi ca- contaminato di stafi lococchi produt- tossina stafi lococcica non si riduce zione. tori di enterotossine e i risultati sono con la stagionatura. Infatti da studi Dall’esperienza ricavata durante descritti nel grafi co 4. condotti su forme di formaggio di gli anni precedenti, si suggerisce che

Staphylococcus aureus (S. aureus)

Staphylococcus aureus è un germe di forma sferica, Gram-positivo, immobile, che cresce fra +6,5 e +46°C, con optimum attorno a 37°C. Può causare infi ammazioni locali non gravi (foruncoli e ascessi). Ma può causare gravi infezioni post-operatorie e infezioni generalizzate. Gli stafi lococchi sono microrganismi normalmente presenti sulla cute, sui capelli, barba e baffi , sulle mucose della bocca dell’uomo. È anche causa di mastite nella bovina, per cui il latte proveniente da bovine malate può contenere tale germe. Alcuni ceppi di stafi lococco sono produttori di enterotossine, responsabili di intossicazione alimentare che si manifesta subito dopo poche ore (1-6) dopo l’ingestione di un alimento contaminato con vomito, crampi addominali, malessere generale, talvolta un po’ di febbre. L’esotossina di natura proteica, è dotata di una notevole resistenza al calore (un’ora a 100°C). S. aureus riesce a produrre la tossina tra 10°C e +45°C, in ambienti con acidità da 5 a 9 unità di pH, oppure con valori di acqua libera ridotti fi no a 0,86 unità di aw. La massima produzione di tossina si ottiene in una matrice alimentare con pH pari a 6-7, e una temperatura di crescita batterica di circa 37°C. Lo stafi lococco può inquinare gli alimenti a seguito di lavorazioni con mani sporche, dal naso (starnu- tendo sopra la caldera senza ripararsi), dalla saliva (parlando e ridendo o mangiando durante la produzione del formaggio), da ferite e suppurazioni sulle mani che non sono protette. Non è da escludere tuttavia la presenza per utilizzo di latte mastitico. Gli alimenti che risultano più frequentemente inquinati, oltre al burro e formaggio, in caso di non rispetto delle norme igieniche sono quelli molto ricchi di proteine e zuccheri, ad esempio contenenti uova, creme, salse, ripieni, ma anche pesci e salumi (prosciutto cotto, insaccati misti), in quanto caratterizzati da un alto contenuto d’acqua.

24 del latte crudo poiché sono presen- ti naturalmente decine e decine di specie batteriche, oltre ai “veri lattici” che sono responsabili della produ- zione di svariate sostanze aromatiche capaci di conferire al formaggio arti- gianale aromi peculiari, non presenti nel formaggio industriale. La valorizzazione dei prodotti di alpeggio, così come quella dei prodotti tipici non può prescindere dal mantenimento delle tradizioni abbinato alla sicurezza igienica degli alimenti a garanzia della tutela della salute del consumatore. Garantire un prodotto sicuro e la continuità della Grafi co 4 produzione (sia in termini quantita- Lo studio dell’evoluzione del pH e di crescita di stafi lococchi produttori di tossina, durante tivi che qualitativi), contenendo se le fasi di produzione del formaggio. È evidente una scarsa acidifi cazione non evitando l’insorgenza di difetti, sono alcuni degli obiettivi da per- seguire per salvaguardare le produ- in presenza di temperatura elevata elevata di forme microbiche non zioni di malga e il loro contributo durante l’estate, soprattutto per le desiderate come gli stafi lococchi. La all’economia locale. Il formaggio di malghe a basse quote, è necessario semplice accortezza del mungere in malga non è più solo una tradizione verifi care la temperatura dell’acqua coda i capi positivi può mantenere gastronomica, ma diviene un possi- utilizzata per la refrigerazione del entro valori relativamente bassi la bile elemento di valorizzazione in- latte, che deve avvenire molto velo- presenza di stafi lococchi e prevenire diretta del paesaggio, del territorio cemente al fi ne di ridurre la tempe- la presenza di tossina nel formaggio. e dell’ambiente montano nel suo ratura e impedire una proliferazione In malga è importante la lavorazione complesso. CALENDARIO MANIFESTAZIONI ZOOTECNICHE AUTUNNALI ANNO 2013

Rassegne equine Giovedì 19 settembre Fiera di Primiero Sabato 28 settembre Pieve di Ledro Sabato 5 ottobre Castelnuovo Domenica 6 ottobre Masi di Cavalese Domenica 3 novembre Brez

Mostre bovine Sabato 24 agosto Romeno Sabato 31 agosto Pinzolo Domenica 8 settembre Fucine Sabato 14 settembre Cogolo Giovedì 19 settembre Malè Giovedì 19 settembre Fiera di Primiero Sabato 21 settembre Roncone Martedì 24 settembre Castelnuovo Sabato 28 settembre Pieve di Ledro Sabato 28 settembre Masi di Cavalese

26 REGOLAMENTO MOSTRE ZOOTECNICHE AUTUNNALI

Il CdA della Federazione Provinciale Allevatori ha approvato (in data 14 dicembre 2012) alcune modifi che al regolamento delle mostre autunnali. Riportiamo di seguito gli articoli cambiati: Art. 4) … Tali soggetti devono essere di proprietà dell’allevatore dal 01 gennaio dell’anno di svolgimento della manifestazione (verifi ca dell’Uffi cio LLGG presso l’Anagrafe Nazionale di Teramo o presentazione di altro documento uffi ciale, fattura di acquisto, Mod. 4, altro). Per l’anno 2013, in sede di prima applicazione del re- golamento, la data di possesso degli animali per poter partecipare alle mostre viene fi ssata al 01 aprile 2013. Art. 8) Tutti i soggetti iscritti alla mostra sono elencati nel catalogo in ordine crescente di età. L’organizzazio- ne, in funzione degli animali effettivamente presenti in mostra, stabilisce le categorie in maniera da garantire il più possibile una uniformità di giudizio. L’obiettivo è che in ogni singola categoria ci sia un numero di animali tale da ottimizzare la valutazione (ideale tra 8 e 20). Art. 17) Il Comitato dell’Unione di Valle delibera le modalità di distribuzione dei premi tenuta presente l’indicazione del Consiglio di Amministrazione della Federazione che recita: “I premi più rappresentativi (solitamente le bronzine da distribuire nel corso della cerimonia di premiazione) dovrebbero essere assegnati uno per allevatore; gli altri premi si possono distribuire o in base ai risultati tecnici della mostra o sulla scorta di una classifi ca di merito delle aziende partecipanti (l’orga- nizzazione è in grado di predisporre una graduatoria di merito in tempo reale)”. L’obbiettivo deve essere quello di premiare tutte le aziende partecipanti o perlomeno il maggior numero possibile di esse. Il regolamento completo viene sempre stampato all’inizio del catalogo.

SEZIONE OVICAPRINI 2013-2016

Si è tenuta mercoledì 29 mag- gio l’assemblea annuale della se- zione degli allevatori ovi-caprini aderenti alla Federazione Provin- ciale Allevatori. Si è parlato in particolare delle problematiche relative all’organizzazione della fecondazione artificiale nel set- tore caprino (presenti il dr. Guido Bruni del SATA della Lombardia ed il dr. Carlo Valsecchi importatore del materiale seminale) e della proposta di assistenza tecnica promossa di concerto tra il Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Mach e la Federazione Allevatori. Nel corso della riunione si è proceduto al rinnovo del Comitato di Sezione che, per il triennio 2013- 2016 risulta così composto: Presidente: Michele Dapor; vicepresidente: Alberto Mazzola; componenti: Nicoletta Delladio, Michela Setti, Danilo Vinante, Na- tale Iori e Moreno Casagranda.

27 Il Centro Genetico: uno strumento indispensabile per una razza a duplice attitudine Il 4 giugno 2013 si è celebrato a condizioni di allevamento. Questo è Oltre ad avere più che raddoppia- Fiume Veneto, il trentennale della fondamentale in una razza a duplice to il numero di vacche controllate per fondazione del Centro Genetico della attitudine come la PRI, dove il peso la produzione di latte, arrivando alle Pezzata Rossa Italiana. della carne raggiunge il 24 % del va- attuali 62.160, il risultato più sorpren- Da quando la FA ha preso il so- lore totale dell’indice genetico che dente è stato l’aumento degli alleva- pravvento sulla monta naturale, il vien chiamato appunto IDA (Indice menti del 59% e la diffusione degli miglioramento genetico dei bovini si Duplice Attitudine). stessi in giro per tutta Italia. A questi basa, ancor più di prima, prevalente- Trent’anni fa, il 4 giugno, questo dati vanno aggiunti anche quelli della mente sulla selezione maschile. Già sogno si è avverato. Da allora questa sola linea carne, diffusa principalmen- da allora i dirigenti della Pezzata Ros- importante attività di performance- te in Centro Italia, e che oggi annovera sa Italiana incominciarono a cullare test dei candidati riproduttori della un totale di 5.114 capi, di cui 3.145 il sogno di raggruppare in un unico razza Pezzata Rossa Italiana è pro- vacche, in 847 allevamenti. centro i fi gli dei migliori riprodutto- seguita con successo fi no ad oggi, Pur essendo una razza a duplice ri a livello mondiale e delle migliori avendo allevato e controllato oltre attitudine, con l’obiettivo di miglio- bovine italiane. Solo così sarebbero 6000 vitelli. Grazie a questa attività rare sia il latte che la carne, la pro- stati sicuri che i soggetti prescelti che il Centro Genetico è diventato l’uni- duzione unitaria di latte è aumentata venivano avviati alla fecondazione co esclusivo fornitore di tori PRI in signifi cativamente con un tasso di artifi ciale lo fossero per meriti ge- fecondazione artifi ciale ed in pratica crescita di quasi 100 kg di latte per netici e non perché i loro proprietari anche di quelli in monta naturale, vacca/anno, raggiungendo nel 2012 fossero più bravi nel farli crescere soddisfacendo richieste da tutte le la media produttiva di 6.657 kg. Va rispetto ad altri allevatori. regioni italiane. comunque ricordato che la maggior Come è risaputo, se la selezione In questi trent’anni la razza Pez- parte degli allevamenti sono situati signifi ca scegliere, bisogna cercare zata Rossa Italiana è cresciuta molto in aree montane e di dimensioni di mettere i soggetti che vogliamo sia numericamente che qualitativa- medio piccole. selezionare tutti nelle medesime mente. La diffusione geografica della razza è passata da una presenza quasi esclusiva al solo Triveneto, con IDA= Indice Duplice Attitudine una forte prevalenza del Friuli-V.G. (70% della consistenza nazionale nel 1982), ad una diffusione in tutte le regioni d’Italia, con un ridimensio- 37% Proteine kg namento della popolazione friulana 44% Produzione 2% Grasso kg 5% Proteine % sul totale nazionale (25% nel 2012). Cominciando proprio con il Cen-

tro Genetico, vera e propria pietra mi- 18% IGT Carne da PT liare della Pezzata Rossa Italiana, nel 24% Carne 6% Muscolosità 1983, gli allevatori di PRI furono tra i IDA primi in Italia a benefi ciare di un’im- portante struttura come questa. 14,5% Mammella 19,5% Morfologia 5% Arti e Piedi I risultati di 30 anni di

performance-test Dal 1984 ad oggi sono entrati ol- 12,5% Fitness 5% Cellule somatiche tre 6000 soggetti al Centro Genetico, 7,5% Mungibilità con oltre 200 vitelli introdotti media- mente all’anno nella nostra stazione di prova. Maggiore è il numero dei Fig.1 La composizione dell’indice di selezione IDA soggetti testati rispetto a quelli sele-

28 Tabella 3: Risultati medi dei torelli in performance in 30 anni mediamente 1313 gr/giorno, raggiun- Tutti FA FN Macello gendo mediamente un peso di 475 kg Numero soggetti 5106 711 1487 2908 a 12 mesi. Quelli selezionati per la FA ovviamente hanno registrato valori Accrescimento (gr/giorno) 1313 1404 1352 1271 nettamente superiori pari a 1404 gr/ Peso a 12 mesi in kg 475 507 490 460 giorno e 507 kg di peso. Valori legger- Altezza al garrese in cm 127 128 128 126 mente inferiori si sono registrati per Circonferenza toracica in cm 183 187 186 181 quelli da FN, anche se pur sempre Taglia 5.8 6.6 6.4 5.4 superiori alla media generale. Net- Muscolosità 5.7 6.5 6.3 5.3 tamente inferiori nell’accrescimento sono stati quelli destinati al macello. Arti e piedi 5.3 5.9 5.7 4.9 Conclusioni I risultati ottenuti testimoniano zionati, maggiore è l’intensità di sele- tro Tori di Moruzzo (UD), struttura il ruolo insostituibile di un centro zione ottenuta, fattore fondamentale complementare al Centro Genetico genetico per una razza a duplice atti- del progresso genetico. a cui viene affi data la produzione e tudine come la Pezzata Rossa e quindi Le destinazioni dei vitelli sotto- distribuzione, in Italia e all’estero, dell’assoluta necessità di proseguire posti alla prova di performance-test di materiale seminale congelato. I questa attività così importante quale è raffi gurata nel grafi co 1. Le possibi- migliori fra quelli che non sono pre- è quella del performance-test dei can- lità selettive sono due, fecondazione scelti per la FA, vengono destinati didati riproduttori. Certamente non artifi ciale e monta naturale, altri- alla monta naturale: in questi 30 anni mancherà l’occasione di adeguare il menti la destinazione è l’ingrasso per sono stati ben 1643. nostro schema di selezione all’evolu- la successiva macellazione. Le rilevazioni fenotipiche fatte zione tecnologica, in particolare con Dal 1983 ad oggi sono usciti dal alla fi ne della prova di performance- l’introduzione della selezione geno- Centro Genetico 757 tori di feconda- test sono elencate in tabella 1, unita- mica, che permetterebbe di presele- zione artifi ciale, pari al 13% del totale mente alla suddivisione nelle tre de- zionare i vitelli in entrata, elevandone (solo 1 su 8 di quelli che entrano), stinazioni selettive. I torelli testati in il livello medio e traendone un gruppo destinati quasi totalmente al Cen- questo lungo periodo sono cresciuti ancora migliore da avviare alla FA.

29 Attività dello Junior Club La tecnologia avanza… di Fabrizio Dolzan

Anche quest’anno intensi sono La seconda giornata è stata dedi- stessa) hanno esposto i principi stati gli appuntamenti dei giovani, cata al tema dell’inseminazione arti- basilari delle tecniche fi nalizzate ad con l’organizzazione di tre giornate fi ciale e quale sede migliore se non ottenere un foraggio della migliore tecniche più l’appuntamento più il centro Alpenseme, struttura che qualità possibile. importante nell’ambito della “Festa supporta, fra l’altro, l’attività di se- Dopo la presentazione delle di Primavera”. lezione del programma Superbrown? diverse tipologie di prato stabile Durante gli incontri si sono Principale relatore di questo incontro presenti in Trentino e la descrizione affrontati vari argomenti quali la è stato il dr. Roberto Spelta, diretto- delle diverse essenze che li com- scelta e la gestione dell’animale da re dell’UOFAA; altri contributi sono pongono, da quelle più appetibili mostra, l’inseminazione artifi ciale venuti dal dr. Claudio Valorz e dai per la vacca a quelle infestanti (la ed infine, argomento di attualità tecnici del centro stesso. Sono stati cui presenza è spesso imputabile ad all’inizio dell’estate, la gestione del illustrati, in tutti i loro aspetti, i me- una mal gestione del prato), i ragazzi prato stabile e le attrezzature per la todi e le tecnologie per effettuare il hanno avuto alcune indicazioni sulle fi enagione. prelievo, il confezionamento, lo stoc- metodologie atte ad ottenere una In tutte le giornate sono inter- caggio, la distribuzione delle dosi di miglior qualità dei fi eni con cui ali- venuti relatori molto competenti seme e il loro successivo impiego mentare gli animali, con una grossa che hanno guidato i ragazzi nella nella pratica dell’inseminazione infl uenza sulla produzione fi nale di conoscenza degli argomenti e nella strumentale, cosci che tale pratica latte o formaggio. messa a fuoco di spunti per l’appro- è uno strumento insostituibile del Altrettanto interessante l’esposi- fondimento. miglioramento genetico. Giusta zione dei vari cantieri di lavoro con Nella prima giornata si è trattato evidenza ha avuto la presentazione le spiegazioni sui vari macchinari l’argomento scelta e gestione degli degli eccellenti risultati ottenuti utilizzati per svolgere al meglio le animali prima e durante una fi era da Alpenseme, concretizzatisi con operazioni di sfalcio, rivoltamento, e come esperto di livello nazionale l’esportazione di seme in numerosi essiccazione e stoccaggio del pro- è intervenuto Dante Parietti. Il suo paesi del mondo. dotto. contributo è partito dalla spiegazio- Terzo appuntamento l’11 maggio, Fino ad oggi buona la partecipa- ne di cosa dovrebbe essere una fi era nella sede della Federazione Alleva- zione dei ragazzi e ottima la qualità per un club di giovani allevatori, foca- tori, quando il gruppo dei giovani dei relatori che hanno saputo tra- lizzando l’attenzione sia sul confron- allevatori ha assistito alle relazioni smette le nozioni basilari e alcuni to tecnico, ma evidenziandola anche dei tecnici dell’Unità Operativa Ri- dati importanti per affrontare al me- come un momento di condivisione sorse Foraggiere e Produzione Zoo- glio il lavoro aziendale. ed amicizia. Di seguito si è prose- tecniche della FEM di San Michele: Lo Junior Club ha in programma, guito con la trattazione dei criteri da Roberta Franchi e Fabrizio Pezzi, entro la fi ne dell’anno un ulteriore in- seguire nella scelta dell’animale da con la presenza del dr. Angelo Pecile contro sul tema alimentazione della esporre, la preparazione prima dello (responsabile dell’Unità Operativa vacca da latte. show (di circa un mese) e la gestione del soggetto stesso alla posta duran- te una manifestazione. Alimentazio- ne, lavaggio, tosatura, conduzione: questi alcuni degli aspetti più impor- tanti che un giovane è chiamato ad affrontare per ottenere dei risultati incoraggianti. Il pomeriggio, dopo un ottimo pranzo al ristorante “Ca’ dei Giosi”, si è passati alla messa in pratica di quanti illustrato nell’azienda Gra- ziano Verones, con l’individuazione di una vitella e con l’esposizione di alcuni consigli pratici per l’imposta- zione della preparazione e gestione dell’animale.

30 CONSORZIO "SUPERBROWN" di Bolzano e Trento

TORI IN PROVA Padre Nonno paterno SUPERBROWNSUPERBROWN BROOKINGS ET *TM US000000198772 PAYOFF ET *TM US000000193627 DI PROGENIE Latte Kg + 522 5° GRUPPO 2013 BRADLEY*TM*TABRADLEY*TM*TA Grasso Kg + 23 + 0,02 % IT021001900300IT021001900300 Proteine Kg + 26 + 0,11 % I.T.E. + 733 Rank 94 Madre Nonno materno SALLY IT021001754814 HURAY *TM DE000935830301 Nato 11/03/2012 Latte Kg + 1222 Latte Kg + 1539 Grasso Kg + 39 - 0,13 % Grasso Kg + 54 - 0,10 % DISTRIBUTORE Paillettes colore Proteine Kg + 48 + 0,06 % Proteine Kg + 55 + 0,00 % PER L’ITALIA ROSSA I.T.E. + 961 Rank 99 I.T.E. + 1222 Rank 99 K CASEINE BB 1 2,01 297 7713 3,80 294 3,70 286 E PER L’ESTERO A Padre Nonno paterno L SUPERBROWNSUPERBROWN HUXOY *TM AT000812100272 HUCOS DE000912484731 Latte Kg + 959 HOUSEHOUSE *TM*TM *T*TAA Grasso Kg + 16 - 0,30 % P IT022990169860IT022990169860 Proteine Kg + 30 - 0,05 % I.T.E. + 826 Rank 97 Madre Nonno materno E MIRIAM IT021001620493 ZASTER ET *TM IT021000782330 Nato 16/03//2012 Latte Kg + 870 Latte Kg + 982 N Grasso Kg + 13 - 0,29 % Grasso Kg + 16 - 0,31 % Paillettes colore Proteine Kg + 28 - 0,03 % Proteine Kg + 27 - 0,10 % ARANCIO I.T.E. + 712 Rank 96 I.T.E. + 579 Rank 90 S K CASEINE BB 1 2,10 305 7278 3,40 250 3,70 268 2 4,00 305 11143 3,90 439 3,60 406 E M DISTRIBUTOREDISTRIBUTORE PERPER L'ITALIAL'ITALIA E PPERER LL'ESTERO'ESTERO E ALPENSEMEALPENSEME

Toss di Ton (38010)(38010) - TN - Via Castello, 10 - Tel. 0461-657602 - Fax 657936579300 38010 Toss di Ton (TN) Via Castello, 10 Tel. 0461/657602 Fax 0461/657930

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