Ipraseapprendimento Ricerca Innovazione

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Ipraseapprendimento Ricerca Innovazione ipraseapprendimento ricerca innovazione LEGGERE LE FRAGILITÀ EDUCATIVE A SCUOLA PER INTERVENIRE Una ricerca per sostenere i processi di crescita degli studenti nelle scuole trentine Claudio Girelli e Alessia Bevilacqua Coordinamento di ricerca: Maria Arici ipraseapprendimento ricerca innovazione IPRASE - Istituto Provinciale per la Ricerca e la Sperimentazione Educativa via Tartarotti 15 - 38068 Rovereto (TN) - C.F. 96023310228 tel. 0461 494500 - fax 0461 499266 - 0461 494399 [email protected], [email protected] - www.iprase.tn.it Comitato tecnico-scientifico Mario G. Dutto Livia Ferrario Michael Schratz Laura Zoller Direttore Luciano Covi © Editore Provincia autonoma di Trento - IPRASE Prima pubblicazione marzo 2018 Realizzazione grafica La Grafica srl - Mori (TN) ISBN 978-88-7702-427-5 Il volume è disponibile all’indirizzo web: www.iprase.tn.it alla voce documentazione - catalogo e pubblicazioni Questa iniziativa è realizzata nell’ambito del Programma operativo FSE 2014 - 2020 della Provincia autonoma di Trento grazie al sostegno finanziario del Fondo sociale europeo, dello Stato italiano e della Provincia autonoma di Trento. PO FSE 2014-2020 “Le nuove frontiere del diritto all’istruzione. Rimuovere le difficoltà d’apprendimento, favorire una scuola inclusiva e preparare i cittadini responsabili e attivi del futuro” CUP C73D15001280001 – codice progetto 2015_3_1011_IP.01 La Commissione europea e la Provincia autonoma di Trento declinano ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni contenute nel presente volume IPRASE per l’ambiente Questo documento è stampato interamente su carta certificata FSC® (Forest Stewardship Council®), prodotta con cellulosa proveniente da foreste gestite in modo responsabile, secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. LEGGERE LE FRAGILITÀ EDUCATIVE A SCUOLA PER INTERVENIRE Una ricerca per sostenere i processi di crescita degli studenti nelle scuole trentine Claudio Girelli e Alessia Bevilacqua Coordinamento di ricerca: Maria Arici Marzo 2018 INDICE LE RAGIONI DI UN PERCORSO ..................................................................................... 13 Parte Prima Lo sfondo della ricerca 1. L’oggetto della ricerca 1.1. Lo sfondo della ricerca: i bisogni educativi speciali....................................................... 21 1.2. Focus sul contesto trentino: gli alunni con bisogni educativi speciali in situazioni di svantaggio ............................................................................................................... 22 1.3. La lettura del fenomeno attraverso la lente dell’ICF ...................................................... 23 1.4. Perché agire ora? Dalle rilevazioni statistiche, la conferma di un’emergenza ................ 24 1.5. Uno sguardo globale per progettare l’inclusione .......................................................... 32 2. La cornice metodologica della ricerca 2.1. La struttura del progetto di ricerca ............................................................................... 33 2.1.1. Le domande e gli obiettivi .................................................................................. 33 2.1.2. Risultati attesi e outcome ................................................................................... 33 2.2. La popolazione oggetto di indagine ............................................................................. 34 2.3. La cornice epistemologica ........................................................................................... 37 2.4. Le prospettive di ricerca .............................................................................................. 37 2.4.1. La dimensione di servizio ................................................................................... 37 2.4.2. La partecipazione............................................................................................. 38 2.4.3. L’opzione emergenziale ...................................................................................... 38 2.4.4. L’approccio della ricerca-formazione .................................................................. 39 2.5. Il disegno della ricerca ................................................................................................. 39 2.5.1. La ricerca con le scuole ..................................................................................... 40 2.5.2. La ricerca con i servizi territoriali ......................................................................... 45 Parte Seconda Elementi per uno sguardo d’insieme 1. Studenti in situazioni di svantaggio (‘fascia C’) e con fragilità educative: analisi quantitativa 1.1. Dati elaborati in rapporto ai diversi ordini scolastici ...................................................... 51 1.1.1. Studenti ‘in fascia C’ e con fragilità educative .................................................... 51 1.1.2. Progetti Educativi Personalizzati (PEP) predisposti per gli studenti ‘in fascia C’ e con fragilità educative .................................................................. 55 1.1.3. Analisi della popolazione studentesca con bisogni educativi speciali .................. 60 1.2. Dati elaborati in rapporto alle Comunità di Valle ........................................................... 67 5 2. Studenti ‘in fascia C’ 2.1. Cosa si intende nel vostro istituto per alunni di fascia C? ........................................... 72 2.2. Quali sono le motivazioni per l’inserimento degli alunni in fascia C nel vostro istituto? ..................................................................................................................... 73 2.3. Quali sono i comportamenti ritenuti problematici degli alunni inseriti in fascia C? ........ 74 2.4. Se esiste, riportare la fonte ufficiale di riferimento ....................................................... 75 2.5. Progettualità attive nell’istituto in favore degli alunni di fascia C ................................. 76 3. Studenti con fragilità educative 3.1. Esiste nella vostra scuola una differenziazione fra alunni di fascia C e alunni con fragilità? .............................................................................................................. 79 3.2. Quali sono le motivazioni che ritenete significative per promuovere questa attenzione particolare rispetto al singolo alunno? ........................................................................ 80 3.3. Quali sono i comportamenti che ritenete necessitino di particolari attenzioni educative? ................................................................................................................. 81 3.4. Progettualità attive nell’istituto in favore degli alunni in situazione di fragilità ................ 82 4. Analisi delle proposte di intervento e di miglioramento 4.1. Proposte a livello normativo-istituzionale .................................................................... 85 4.2. Proposte a livello formativo ........................................................................................ 86 4.3. Proposte a livello territoriale ....................................................................................... 88 Parte Terza Per una messa a fuoco delle fragilità educative 1. Elementi di fragilità individuati 1.1. Fragilità psico-emotive ............................................................................................... 94 1.1.1. Elementi caratteristici del profilo delineato ........................................................ 94 1.1.2. Altri elementi che concorrono a definire il profilo ............................................... 95 1.2. Difficoltà di adattamento al ruolo ................................................................................ 96 1.2.1. Elementi caratteristici del profilo delineato ........................................................ 96 1.2.2. Altri elementi che concorrono a definire il profilo ............................................... 98 1.3. Fragilità comunicativo-relazionali ................................................................................ 99 1.3.1. Elementi caratteristici del profilo delineato ........................................................ 99 1.3.2. Altri elementi che concorrono a definire il profilo ............................................... 100 1.4. Comportamenti di tipo resistente - passivo ................................................................ 102 1.4.1. Elementi caratteristici del profilo delineato ........................................................ 102 1.4.2. Altri elementi che concorrono a definire il profilo ............................................... 102 1.5. Problemi di apprendimento ........................................................................................ 103 1.5.1. Elementi caratteristici del profilo delineato ........................................................ 103 1.5.2. Altri elementi che concorrono a definire il profilo ............................................... 105 1.6. Atteggiamento oppositivo - ostile .............................................................................. 107 1.6.1. Elementi caratteristici del profilo delineato ........................................................ 107 1.6.2. Altri elementi che concorrono a definire il profilo ............................................... 109 6 2. Analisi quantitativa degli elementi di fragilità individuati 2.1. Dati analizzati per categorie di fragilità ....................................................................... 113 2.2.
Recommended publications
  • Rilevazione Sulla Consistenza E La Dislocazione Territoriale Degli Appartenenti Alle Popolazioni Di Lingua Ladina, Mòchena E Ci
    Marzo 2014 Rilevazione sulla consistenza e la dislocazione territoriale degli appartenenti alle popolazioni di lingua ladina, mòchena e cimbra* (15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni - dati definitivi) Il Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento presenta i risultati definitivi della Rilevazione sulla consistenza e la dislocazione territoriale degli appartenenti alle popolazioni di lingua ladina, mòchena e cimbra, effettuata su tutti i residenti in provincia di Trento. Alla data di riferimento della Rilevazione (cioè al 9 ottobre 2011), 18.550 persone (pari al 3,5% della popolazione totale) hanno dichiarato di appartenere alla popolazione di lingua ladina. Il comune di Vigo di Fassa presenta la percentuale più elevata di persone che dichiarano l’appartenenza alla popolazione di lingua ladina (87,7%), seguito dal comune di Soraga (85,5%). In tutta l’area d’insediamento storico della popolazione ladina (il Comun General de Fascia) si è riscontrata un’alta presenza di ladini residenti, con il valore minimo di Mazzin (77,1 ladini ogni 100 residenti). Significativi appaiono anche i dati riscontrati in alcuni comuni della Comunità della Val di Non. In particolare, a Romallo quasi la metà dei residenti ha dichiarato di appartenere alla popolazione di lingua ladina. Complessivamente, in tutta la provincia di Trento, sono stati 168 i comuni in cui almeno una persona residente si è dichiarata di lingua ladina. * a cura di Francesca Lanzafame Sempre alla stessa data, gli appartenenti alla popolazione di lingua mòchena sono risultati 1.660, lo 0,3% della popolazione trentina. I comuni in cui si evidenzia la percentuale più alta della minoranza linguistica mòchena sono Palù del Fersina (92,9%) e Fierozzo (91,9%).
    [Show full text]
  • Istituti Scolastici 76
    13/07/2021 Protocollo Informatico Trentino Tipologia Ente n. Comuni 151 Comunità 15 Pubblica amministrazione locale 12 Società pubbliche strumentali 13 Formazione - Istituti scolastici 76 Musei & Fondazioni 11 Amministrazioni Separate dei beni di Uso 43 Civico (ASUC) Altri Enti 10 TOTALE 331 pag 1 di 12 13/07/2021 Comuni Protocollo Informatico Trentino Comuni Ala Cavedago Moena Albiano Cavedine Molveno Aldeno Cavizzana Mori Altavalle Cembra Lisignago Nogaredo Altopiano della Vigolana Cimone Nomi Amblar Don Cinte Tesino Novaledo Andalo Cis Novella Avio Comano Terme Ossana Baselga di Pinè Commezzadura Palù del Fersina Bedollo Contà Panchià Besenello Croviana Peio Bieno Dambel Pellizzano Bleggio Superiore Denno Pelugo Bocenago Dimaro Folgarida Pergine Valsugana Bondone Fai della Paganella Pieve di Bono - Prezzo Borgo Chiese Fiavè Pieve Tesino Borgo d'Anaunia Fierozzo Pomarolo Borgo Lares Folgaria Porte di Rendena Brentonico Fornace Predaia Bresimo Frassilongo Predazzo Caderzone Terme Garniga Terme Primiero San Martino di Castrozza Calceranica al Lago Giovo Rabbi Caldes Giustino Riva del Garda Caldonazzo Imer Romeno Calliano Isera Roncegno Terme Campitello di Fassa Lavarone Ronchi Valsugana Campodenno Ledro Ronzo-Chienis Canal San Bovo Livo Ronzone Canazei Lona - Lases Roverè della Luna Capriana Luserna Ruffrè - Mendola Carisolo Madruzzo Rumo Carzano Malè Sagnon - Mis Castel Condino Massimeno Samone Castello-Molina di Fiemme Mazzin San Giovanni di Fassa - Sen Jan Castello Tesino Mezzana San Lorenzo Dorsino Castelnuovo Mezzano San Michele all'Adige
    [Show full text]
  • 1. Trentino, Terra Di Montagna
    COLLEGIO PROVINCIALE MAESTRI DI SCI DEL TRENTINO 1. Trentino, terra di montagna I confini del Trentino La provincia di Trento presenta dei confini estreni che in parte percorrono catene montuose e in parte presentano una demarcazione non definita da motivi orografici, quanto piuttosto da ragioni storiche e culturali. Essa c onfina a nord con la provincia di Bolzano, a est e a sud con le province venete di Belluno, Vicenza e Verona , e a ovest con le province lombarde di Brescia e Sondrio. Provincia di Bolzano Trentino Lombardia Veneto La morfologia, l’estensione e la ricchezza del territorio Il Trentino è una delle due provincie autonome , che compongono la regione italiana Trentino -Alto Adige. Il territorio è pressoché completamente montuos o, basti ricordare che circa il 77% de l territorio si trova al di sopra dei 1000 m s.l.m. Le catene montuose si innalzano fino ad un massimo di 3900 m. A sud, la riva trentina del Lago di Garda , registra un'altitudine minima di circa 70 m s.l.m. Il territorio del T rentino si estende per 6207 km². Esso non presenta però caratteri di omogeneità, ma assume invece una notavole varietà di forme, nonché di condizioni climatiche ed ambientali. Volendo raggruppare il territorio nelle due p rincipali categorie, possiamo riassumerle nelle due principali: A) Vallate prettamente alpine (ad esempio la Val di Fiemme, la Val di Fassa, la Val di Sole e la Valle di Primiero ), che si a prono ai piedi di complessi montuosi più importanti, segnate da un clima piuttosto rigido, dalla presenza di alcuni ghiacciai e dall'abbondanza di acque .
    [Show full text]
  • Documento Preliminare Definitivo
    DOCUMENTO PRELIMINARE DEFINITIVO COMUNITÀ DELLA VALLE DEI LAGHI COMUNITA' DELLA VALLE DEI LAGHI Documento Preliminare Definitivo della Comunità della Valle dei Laghi (Redatto ai fini della formulazione del Piano Territoriale della Comunità) Ottobre 2013 Approvato dal Tavolo Territoriale di Confronto e Consultazione in data 05/11/2013 Comunità della Valle dei Laghi Documento Preliminare Definitivo A cura di Giuliana Spagnolo Testi di Giuliana Spagnolo Sergio Remi Alessandro Franceschini Attività di analisi ed elaborazione grafici e tabelle Giuliana Spagnolo Facilitatore della PAT Lucia Gasperetti Per il Progetto speciale di attuazione della riforma istituzionale della PAT Luca Paolazzi Hanno contribuito in diversa misura alla realizzazione di questo documento Luca Sommadossi Luca Paolazzi Lucia Gasperetti Roberto Albertini Alessandro Franceschini Stefano Portolan Cinzia Mattevi Michele Tabarelli de Fatis Tavolo Territoriale di Confronto e Consultazione Gruppo consigliare di maggioranza SOMMARIO PRESENTAZIONE V Note Introduttive 5 PARTE PRIMA - IL SISTEMA VALLIVO: LA STRUTTURA TERRITORIALE, SOCIO-ECONOMICA E INSEDIATIVA DELLA COMUNITÀ DELLA VALLE DEI LAGHI 9 di Giuliana Spagnolo Introduzione 11 I presupposti per un'analisi paesaggistica e ambientale del territorio della Comunità della Valle dei Laghi 11 L'assetto paesistico ambientale: il quadro conoscitivo 12 1. Caratteri geomorfologici e idrogeologici 12 2. Caratteri del sistema della fruizione territoriale 13 2.1. La carta dell'assetto storico 13 3. Le dinamiche demografiche 14 4. Analisi dell'uso e consumo del suolo 16 5. Densità della popolazione in rapporto alla superficie utilizzabile 20 6. Produzione edilizia 22 7. Alcune osservazioni trasversali 24 8. Agricoltura nella Provincia di Trento 25 9. L'agricoltura nella Valle dei Laghi 26 9.1.
    [Show full text]
  • 1. Demografia
    PARTE PRIMA 1. DEMOGRAFIA 1. Demografia “Nonostante la popolazione trentina abbia rallentato molto il suo ritmo di crescita, risulta tra le poche realtà nazionali a presentare un tasso di incremento della popolazione positivo, insieme alla provincia di Bolzano e alla Lombardia” 1 RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2016 a cura di: Alessandro Pierini – Settore tecnico per la tutela dell’ambiente APPA Jacopo Mantoan – Settore tecnico per la tutela dell’ambiente APPA con la collaborazione di: Vincenzo Bertozzi – ISPAT (Istituto di statistica della provincia di Trento) impaginazione e grafica: Isabella Barozzi - Direzione APPA 2 Contenuti 1. Demografia 1.1 Distribuzione della popolazione ............................................................................... 5 1.2 Andamento della popolazione .................................................................................. 7 1.3 Natalità, mortalità, invecchiamento ........................................................................ 8 1.4 Migrazioni ....................................................................................................................... 14 RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE 2016 PARTE PRIMA 1. DEMOGRAFIA DEMOGRAFIA - AGGIORNAMENTO 2016 Il capitolo prende in esame i principali indicatori demografici che evidenziano gli aspetti della tendenza demografica di una popolazione che sono in grado di influire sull’ambiente. La crescita demografica può avere impatti negativi sull’ambiente, in quanto una popolazione crescente ha bisogno di maggiori quantità di
    [Show full text]
  • La Popolazione Straniera, Residente in Provincia Di Trento, Al 1° Gennaio 2016
    Agosto 2016 La popolazione straniera, residente in provincia di Trento, al 1° gennaio 2016 Al 1° gennaio 2016 la popolazione straniera residente in Trentino ammonta a 48.466 persone 1, con una diminuzione di 1.638 unità rispetto al 2015, equivalente ad un decremento relativo del 3,3%. Gli stranieri costituiscono il 9,0% della popolazione totale, percentuale ancora in leggero calo rispetto a quella dello scorso anno (9,3%). I nati vivi stranieri residenti ammontano a 864 unità: il tasso di natalità, dato dal rapporto fra il numero dei nati vivi residenti e la popolazione media residente, è di 17,5 nati per mille abitanti, leggermente superiore rispetto all'anno precedente. La popolazione straniera è nettamente più giovane di quella italiana, residente in provincia di Trento ed è quindi soggetta a una mortalità molto più bassa: i morti stranieri residenti sono 83. In conseguenza dell’alta natalità e della bassa mortalità, il saldo naturale (eccedenza o deficit di nascite rispetto ai decessi) è nettamente positivo (+781 unità) e sostanzialmente equivalente a quello dell'anno scorso (+779). Il saldo migratorio (calcolato come differenza fra le iscrizioni per immigrazione e le cancellazioni per emigrazione) presenta un valore positivo pari a 1.938 persone e 2 risulta superiore di 291 unità rispetto a quello dell'anno precedente . 1 La popolazione e i movimenti riportati sono definitivi Le acquisizioni di cittadinanza italiana sottraggono 3.292 persone alla quota totale degli stranieri. Rispetto al 2014 si registra un aumento consistente: 1.236 acquisizioni in più, con un incremento relativo del 60,1%. Analizzando i dati per Comunità di Valle, si nota un certo cambiamento rispetto all'anno precedente, che aveva evidenziato un aumento di popolazione straniera nei dintorni del capoluogo e un decremento nelle zone periferiche.
    [Show full text]
  • Assemblea Federazione Allevatori Altipiani Cimbri E Formaggio Vezzena Trasformazione Del Latte Di Malga Assemblea Concast
    Rivista della Federazione Provinciale Allevatori Trento Anno XXXIV maggio-giugno 2013 Assemblea Federazione Allevatori Altipiani Cimbri e formaggio Vezzena Trasformazione del latte di malga Assemblea Concast Bimestrale - Sped. in A.P. - 70% - Poste Italiane SpA - Filiale di Trento Anno XXXIV n. 3 maggio - giugno 2013 Sommario Assemblea Federazione Allevatori .................................................. 3 Altipiani Cimbri: la rinascita inizia dal Vezzena ..........................13 Trentingrana Concast in assemblea ..............................................16 Formaggi e salumi: un test per conoscere i prodotti trentini più apprezzati ......................................................................18 Malghe e alpeggi: rispetto della sicurezza alimentare e tutela delle produzioni tradizionali ............................................20 Il Centro Genetico: uno strumento indispensabile per una razza a duplice attitudine .................................................28 Attività dello Junior Club .................................................................30 Consorzio "Superbrown" .................................................................32 Copertina: Malga Laghetto, Lavarone (foto G. Frisanco) Direttore responsabile: Claudio Valorz Comitato di redazione: Claudio Valorz, Giovanni Frisanco, Massimo Gentili, Walter Nicoletti Direzione - Redazione - Amministrazione - Pubblicità: 38121 Trento - Via delle Bettine, 40 - Tel. 0461 432111 - Fax 0461 432110 Aut. Trib. di Trento - N. 302 - 29.1.1980 Stampa: Litotipografia
    [Show full text]
  • Bando Per L'erogazione Di Risorse Finanziarie a Copertura
    BANDO PER L’EROGAZIONE DI RISORSE FINANZIARIE A COPERTURA DELLE SPESE PER LA REALIZZAZIONE DI PROPOSTE PROGETTUALI IN FAVORE DEI BENEFICIARI DI MISURE DI CONTRASTO ALLA POVERTÀ. - Work-Experience - ARTICOLO 1 Oggetto 1. Il presente bando disciplina l’assegnazione ed erogazione di risorse finanziare a copertura delle spese per la realizzazione di iniziative di cittadinanza attiva e progetti utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, a rilevanza locale, da attivare in favore di uno dei componenti dei nuclei familiari beneficiari delle misure di contrasto alla povertà nazionali e locali, residenti nel territorio della Provincia autonoma di Trento, che consentano ai destinatari di favorire l’inclusione sociale, la conoscenza e appartenenza al territorio, l’impegno attivo in funzioni di cura e valorizzazione dei beni comuni e nel contempo di sperimentare attività di sostegno e potenziamento delle competenze personali spendibili anche nel mondo del lavoro. 2. Al fine di coinvolgere in modo omogeneo il territorio della Provincia di Trento ed intercettare i bisogni di tutti i beneficiari delle misure di contrasto alla povertà, nazionali e locali, gli ambiti territoriali in cui dovranno essere sviluppate e realizzate le iniziative ed i progetti coincidono con i territori delle Comunità della Provincia autonoma di Trento e del Comune di Rovereto rispetto ai quali i soggetti proponenti dovranno dedicare una specifica proposta progettuale. ARTICOLO 2 Risorse 1. Gli interventi da attivare con il presente bando sono finanziati interamente con risorse riconosciute alla Provincia autonoma di Trento (di seguito P.A.T.) in ragione della sottoscrizione della Convenzione di Sovvenzione AV3-2016_PAT_01 per la gestione di attività del Programma Operativo Nazionale “Inclusione” F.S.E.
    [Show full text]
  • Paganella Dolomiti Magazine N
    n. 06/17 PAGANELLAMAGAZINE n. 06/17 DOLOMITI www.paganelladolomitimagazine.it JURY CHECHI: “VI SPIEGO PERCHÉ AMO CAMMINARE IN MONTAGNA” MAGAZINE LA NUOVA “FALESIA" BENESSERE E SALUTE? L’ALTOPIANO DELLA PAGANELLA “RIPORTARE L’UOMO NELLA NATURA” PER LE FAMIGLIE EDITORIALE IL FASCINO DI CAMMINARE IN MONTAGNA on il nostro amico Jury Chechi, grandissimo Quando si cammina, come sostiene Jury campione nella vita e nello sport, abbiamo Chechi, non è importante la meta che ci si giocato, si può proprio dire, in casa. Per due è prefissa, ma il percorso che si segue per motivi: perché Jury crede moltissimo nei raggiungerla: allora, tutto ciò che ci circonda valori che trasmette la montagna e perché non è più un contorno ma diventa prota- C considera la camminata in montagna im- gonista, coinvolgendoci in prima persona portantissima, sia per i benefici fisici, sia perché permette di e facendoci entrare in un mondo tutto da scoprire le bellezze naturali e culturali di un territorio. Così, scoprire. quando gli abbiamo parlato dell’idea di volere dedicare que- È questo il fascino della camminata in mon- sto numero estivo del magazine alla camminata in montagna, tagna, sia lungo semplici passeggiate, sia si è talmente entusiasmato che ha subito accettato la nostra lungo i sentieri più impegnativi, come quelli proposta di raccontarci le sue passeggiate sull’Altopiano della che descriviamo raccontando un’escursione Paganella. nelle Dolomiti di Brenta, durante la quale il nostro inviato ha incontrato numerose Jury ama in modo particolare questi luoghi, dove ogni anno, specie di animali e soprattutto un ambiente in estate ed in inverno, trascorre dei periodi di vacanza con la naturale dalla bellezza straordinaria che di famiglia e lo si può incontrare spesso lungo i percorsi e i sen- fronte ai gravi cambiamenti climatici globali tieri della Paganella e delle Dolomiti di Brenta, con gli inse- abbiamo tutti quanti il dovere di preservare parabili bastoncini o in sella alla sua altrettanto inseparabile per chi verrà dopo di noi.
    [Show full text]
  • Programma Di Lavoro 2019 DF Valsugana E Tesino PUBBL
    Provincia autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili PROGRAMMA DI LAVORO DISTRETTO FAMIGLIA VALSUGANA E TESINO 2019 Determinazione del Dirigente n. 230 di data 8 luglio 2019 Legge provinciale 2 marzo 2011, n. 1 "Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità", art. 16: Trentino "Distretto per la famiglia". Accordo di area per lo sviluppo del "Distretto famiglia nella Valsugana e Tesino". Approvazione del Programma di lavoro per l'anno 2019. ___________________________________________________________________________________________________________________________________ Programma di lavoro Distretto Famiglia Valsugana e Tesino 1 Provincia autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili Provincia Autonoma di Trento Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili Luciano Malfer Via don G. Grazioli, 1 - 38122 Trento Tel. 0461/ 494110 – Fax 0461/494111 [email protected] – www.trentinofamiglia.it A cura di: Stefania Viola, Giuliana Gilli, Giancarlo Lira, Debora Nicoletto, Chiara Sartori Impaginazione a cura di: Chiara Sartori (tsm-Trentino School of Management) Copertina a cura di: Lorenzo Degiampietro Stampato dal Centro Duplicazioni della Provincia autonoma di Trento nel mese di luglio 2019. ___________________________________________________________________________________________________________________________________ Programma di lavoro Distretto Famiglia Valsugana e Tesino 2 Provincia autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili PREMESSA Il territorio della Comunità Valsugana e Tesino, come altre realtà trentine, è caratterizzato da un fondo valle con vari centri abitati tra cui il capoluogo Borgo Valsugana, dove si sviluppa maggiormente l’attività produttiva, una zona di mezza montagna e la conca del Tesino con vari centri abitati, la zona montana ricca di vegetazione e aree non sfruttate e ancora integre.
    [Show full text]
  • L'avisio in Val Di Cembra
    L’Avisio in Val di Cembra racconto di un torrente selvaggio Rete di Riserve Val di Cembra-Avisio presso Comunità della Valle di Cembra piazza San Rocco 9, 38034 Cembra Lisignago (TN) Tel. 392 6161830 - 0461 680032 [email protected] www.reteriservevaldicembra.tn.it Provincia Autonoma di Trento Albiano Altavalle Capriana Cembra Lona Lases Segonzano Valfloriana Lisignago Progetto e cura editoriale Do.it | Ambiente Trentino Coordinamento generale Paolo Piffer ed Elisa Travaglia, staff di coordinamento della Rete di Riserve Val di Cembra-Avisio Stampato nel mese di ottobre 2020 presso Lineagrafica Bertelli Editori, Trento I fiumi mi han sempre attirato. Il fascino è forse in quel loro continuo passare rimanendo immutati, in quell’andarsene restando, in quel loro essere una sorta di rappresentazione fisica della storia, che è, in quanto passa. I fiumi sono la Storia. Tiziano Terzani Indice UN PERCORSO VERSO LA SOSTENIBILITÀ P. 7 di Simone Santuari IL CONSORZIO B.I.M. DELL’ADIGE NELLA VALLATA AVISIO P. 9 di Armando Benedetti LA VIS, MIA CARA P. 11 di Marco Vettori UN ECOSISTEMA DINAMICO P. 17 di Aldo Martina Premessa p. 18 Inquadramento geografico e fisionomia p. 18 Avisio, scrigno di biodiversità p. 21 Il paesaggio geomorfologico p. 21 Un ecosistema di elevata qualità p. 23 Gli aspetti vegetazionali p. 25 La ricchezza faunistica p. 26 Riferimenti essenziali p. 34 STORIA DI UN DELICATO EQUILIBRIO P. 37 di Davide Allegri Premessa p. 38 Lo sguardo del geografo storico p. 38 I corsi d’acqua: una minaccia costante p. 40 Le grandi alluvioni del 1882 e del 1966 p.
    [Show full text]
  • NOTE ILLUSTRATIVE Della CARTA GEOLOGICA DELLA PROVINCIA DI TRENTO Alla Scala 1:25.000
    NI_Trento_18 11-02-2003 14:40 Pagina 1 Provincia Autonoma di Trento Servizio Geologico NOTE ILLUSTRATIVE della CARTA GEOLOGICA DELLA PROVINCIA DI TRENTO alla scala 1:25.000 tavola 26 III FONDO Parziali: 26 I - TERLANO, 26 II - APPIANO, 26 IV - ULTIMO a cura di Marco Avanzini 1 con contributi di: G. Bargossi2, G.B. Castiglioni 3, G. Dalmeri1, E. Eccel 4, A. Mancabelli 4, C. Morelli 5, C. Neri 6,V. Picotti 2, G. Prosser7, G. Sartori1, G. Zamboni9 1 Museo tridentino di Scienze Naturali, Trento 2 Dipartimento di Scienze della Terra e Geologico-Ambientali, Università di Bologna 3 Dipartimento di Geografia, Università di Padova 4 Istituto Agrario di S. Michele Adige, S. Michele all’Adige (TN) 5 Progetto CARG, Provincia Autonoma di Bolzano 6 Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Ferrara 7 Dipartimento di Scienze Geologiche, Università della Basilicata 8 Servizio Geologico, Provincia Autonoma di Trento, Trento 9 Libero Professionista, Trento NI_Trento_18 11-02-2003 14:40 Pagina 2 Cartografia tratta dai rilievi originali alla scala 1:10.000, Foglio “Appiano”, ese- guiti nell’ambito della convenzione con il Servizio Geologico d’Italia (progetto CARG - PAT) Responsabile del progetto: S. Cocco8 (M. Nardin8; fino al 1997, L. Veronese8; fino al 1998) Coordinatore scientifico del Foglio: A. Bosellini6 Direttori del rilevamento: per il substrato C. Neri6 e G. Prosser7 per i depositi quaternari G.B. Castiglioni3 Rilevatori: M. Avanzini1, F. Mulas, G. Prosser7 Responsabile dell’informatizzazione: G. Tommasi8 Gruppo tecnico di supporto: M. Bertò8, F. Daminato8, C. Tomazzolli8, V. Tornielli8 Revisione scientifica: M. Pantaloni (Servizio Geologico d’Italia) Allestimento editoriale: NI_Trento_18 11-02-2003 14:40 Pagina 3 PRESENTAZIONE La conoscenza della geologia del nostro territorio e dei processi che ne deter- minano l’evoluzione è un fattore di grande importanza, da sempre riconosciuto come prioritario dall’Amministrazione della Provincia Autonoma di Trento.
    [Show full text]