Documento Preliminare Definitivo

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Documento Preliminare Definitivo DOCUMENTO PRELIMINARE DEFINITIVO COMUNITÀ DELLA VALLE DEI LAGHI COMUNITA' DELLA VALLE DEI LAGHI Documento Preliminare Definitivo della Comunità della Valle dei Laghi (Redatto ai fini della formulazione del Piano Territoriale della Comunità) Ottobre 2013 Approvato dal Tavolo Territoriale di Confronto e Consultazione in data 05/11/2013 Comunità della Valle dei Laghi Documento Preliminare Definitivo A cura di Giuliana Spagnolo Testi di Giuliana Spagnolo Sergio Remi Alessandro Franceschini Attività di analisi ed elaborazione grafici e tabelle Giuliana Spagnolo Facilitatore della PAT Lucia Gasperetti Per il Progetto speciale di attuazione della riforma istituzionale della PAT Luca Paolazzi Hanno contribuito in diversa misura alla realizzazione di questo documento Luca Sommadossi Luca Paolazzi Lucia Gasperetti Roberto Albertini Alessandro Franceschini Stefano Portolan Cinzia Mattevi Michele Tabarelli de Fatis Tavolo Territoriale di Confronto e Consultazione Gruppo consigliare di maggioranza SOMMARIO PRESENTAZIONE V Note Introduttive 5 PARTE PRIMA - IL SISTEMA VALLIVO: LA STRUTTURA TERRITORIALE, SOCIO-ECONOMICA E INSEDIATIVA DELLA COMUNITÀ DELLA VALLE DEI LAGHI 9 di Giuliana Spagnolo Introduzione 11 I presupposti per un'analisi paesaggistica e ambientale del territorio della Comunità della Valle dei Laghi 11 L'assetto paesistico ambientale: il quadro conoscitivo 12 1. Caratteri geomorfologici e idrogeologici 12 2. Caratteri del sistema della fruizione territoriale 13 2.1. La carta dell'assetto storico 13 3. Le dinamiche demografiche 14 4. Analisi dell'uso e consumo del suolo 16 5. Densità della popolazione in rapporto alla superficie utilizzabile 20 6. Produzione edilizia 22 7. Alcune osservazioni trasversali 24 8. Agricoltura nella Provincia di Trento 25 9. L'agricoltura nella Valle dei Laghi 26 9.1. Indice di Pressione Zootecnica 28 9.2. Il lavoro in agricoltura 29 9.3. "Aree Agricole" e "Agricole di Pregio" 31 9.4. Le aziende agricole di qualità 32 10. Superfici boscate, alcune considerazioni 33 10.1. Le superfici boscate nella Valle dei Laghi 34 11. Le aree Protette 36 12. Il rischio idrogeologico 37 13. La pericolosità idrogeologica 38 14. Gli indicatori di efficienza energetica della P.A. locale 39 15. La carta dell'assetto naturale 43 16. La carta delle criticità ambientali 44 17. La carta dell'assetto identitario 46 18. I conti economici: il contesto macroeconomico provinciale 47 19. L’apporto settoriale alla formazione del prodotto: le attività produttive e industriali nella Provincia Autonoma di Trento 51 20. Analisi di contesto specifiche: il sistema economico della Valle dei Laghi 52 21. Gli indicatori relativi al numero degli addetti e degli occupati e all'incidenza delle unità economiche nel territorio della Comunità 58 22. Indice di specializzazione economica (ISP) normalizzato 59 23. Il turismo nella Valle dei Laghi 60 23.1. Impatti ambientali in relazione al turismo 64 24. Il lavoro e gli indicatori di consistenza e qualità del bacino locale di manodopera della Valle dei Laghi 65 25. Gli indicatori sulla sanità e qualità della vita nella Comunità 71 26. L'accessibilità: le Infrastrutture e le reti immateriali 73 Valutazioni di sintesi finali 77 1. Fabbisogni specifici del sistema Territoriale 77 2. Fabbisogni di sistema e la necessità di una crescita generalizzata della competitività 77 3. Fabbisogni del sistema rurale 78 4. Fabbisogni specifici del sistema artigianale 78 5. Indicatori sintetici delle performances della Comunità della Valle dei Laghi 78 Quadro sinottico degli indici 80 PARTE SECONDA - UN PERCORSO DI USCITA DALLA CRISI: QUALI POSSIBILI INDIRIZZI PER IL PIANO TERRITORIALE DELLA COMUNITÀ VALLE DEI LAGHI? 85 di Sergio Remi La declinazione territoriale del concetto di green economy 87 Le strategie vocazionali della Valle dei Laghi 87 1. La multifunzionalità di uno spazio che è al contempo rurale e urbano 88 2. Agire per un progetto complessivo di agricoltura sostenibile 89 2.1. La tutela del territorio agricolo 89 2.2. ll marketing territoriale 89 2.3. L’integrazione delle filiere agroalimentari 90 2.4. La valorizzazione dei prodotti tipici locali 91 2.5. La multifunzionalità dell’impresa agricola 92 3. Valorizzare l’economia dell’esperienza 93 3.1. La promozione un modello d’ospitalità diffusa 94 3.2. L’infrastrutturazione turistica del territorio 94 4. Il governo delle dinamiche insediative 94 4.1. Le funzioni territoriali e la dotazione di servizi 95 4.2. La sostenibilità ambientale e sociale dell’abitare 96 4.3.Il sociale come progetto di sviluppo 98 5. Politiche temporali e welfare mix 98 5.1. Un modello di sviluppo a base culturale 99 5.2. La promozione dell’autoimprenditorialità 101 PARTE TERZA - IL SISTEMA VALLIVO: GLI OBIETTIVI E LE STRATEGIE 103 di Giuliana Spagnolo Obiettivi generali di lungo periodo della politica di sviluppo della Provincia Autonoma di Trento: il macrobiettivo di crescita 105 1. La coerenza con gli obiettivi della politica di coesione 105 2. Gli indirizzi strategici definiti nel PUP per la Comunità della Valle dei Laghi 105 Gli strumenti della partecipazione per la formazione degli obiettivi e delle strategie. Il rapporto di ricerca-azione per l’elaborazione del documento preliminare di programmazione: i contenuti sintetici 106 Strategie del PUP e linee di azione strategica del documento 107 Questionario somministrato al gruppo consigliare di maggioranza della Comunità della Valle dei Laghi: Percorsi e scenari per uno Sviluppo Sostenibile 110 SITOGRAFIA 111 ALLEGATO - L PROCESSO DI URBANIZZAZIONE NELLA COMUNITÀ DELLA VALLE DEI LAGHI (1865-2010) 113 di Alessandro Franceschini PRESENTAZIONE Per le Comunità la pianificazione urbanistica è una competenza prevista dalla L.P. 1 del 2008 (”Ordinamento urbanistico e governo del territorio”, meglio conosciuta come legge urbanistica provinciale), e rappresenta, per i territori, un'importante occasione per rafforzare il ruolo da protagonista nelle scelte strategiche sul proprio futuro, pur all'interno di una cornice e di una prospettiva più ampia determinata dal livello provinciale, nazionale ed europeo. Quando parliamo di pianificazione urbanistica troppo spesso siamo portati a pensare all'organizzazione e alla gestione del territorio sostanzialmente relativa al cambio d’uso dei suoli finalizzati all’edificabilità. In realtà “fare” urbanistica significa molto di più e di molto più articolato e importante. Per usare le parole di un importante urbanista trentino, recentemente scomparso, Fulvio Forrer, l'urbanistica «interessa visioni e gestioni che vanno ben oltre l'edilizia (…) e non riguardano solo la costruzione di edifici, ma sono l'insieme delle attività che vanno sotto il nome di Governo delle trasformazioni territoriali»1. La pianificazione urbanistica infatti ha a che fare con un'idea di sviluppo e di organizzazione economica, sociale e culturale di una comunità. L’utilizzo del territorio diventa una conseguenza della visione che una comunità ha di se e del proprio futuro, delle proprie risorse e delle proprie criticità. Sempre per citare Forrer pianificare «vuol dire conoscere, interpretare, trovare soluzioni, programmare, organizzare, prevedere e confermare strutture, prevederne di nuove, stimare risorse e bisogni, concordarle, concertarle, definire metodologie, scegliere soluzioni, fissare obiettivi»2. I territori, quindi, sono chiamati ad essere protagonisti del proprio sviluppo, del proprio futuro, della gestione del proprio territorio dentro un quadro di riferimento più ampio delineato dal Piano Urbanistico Provinciale e della Legge provinciale. Forse può essere utile richiamare alcuni aspetti di questo quadro generale più ampio perché non sempre si tiene in dovuta considerazione l'importanza degli strumenti per la tutela e la valorizzazione delle potenzialità di un territorio. Soprattutto di quegli strumenti particolarmente adatti allo sviluppo strategico di un territorio, perché legati ad una scala né troppo piccola da apparire asfittica, né troppo grande da essere inefficace: il piano a scala sovracomunale legato alla suddivisione amministrativa della provincia in enti collocati tra la Provincia ed i Comuni. Già il primo Piano Urbanistico Provinciale (1967) prevedeva la necessità di un livello intermedio di programmazione fra la Provincia e i Comuni al fine di garantire un protagonismo delle Valli nel loro sviluppo. I Comprensori nell'ottica del primo Piano Urbanistico rispondevano allo scopo di fare in modo che «i gruppi sociali si coordinino in nuclei più vasti e siano in grado di partecipare allo sviluppo dei programmi di pianificazione e di decentramento strutturale ed economico con sufficiente autorità»3. Oggi, a distanza di quasi cinquant’anni dall'approvazione di quel piano, le cose sono molto cambiate e la storia ci permette di fare ulteriori riflessioni e considerazioni frutto dell'esperienza e delle nuove scoperte e conoscenze acquisite ma rimane tuttavia valido il principio che non si può pensare ad una pianificazione equilibrata e organica senza tener conto di un livello intermedio, oggi rappresentato dalle Comunità di Valle. L'ultimo Piano Urbanistico Provinciale (2008) riprende infatti questo aspetto esplicitando nella relazione illustrativa che la «riforma è ispirata all'obiettivo di assecondare il protagonismo dei territori, valorizzandone le vocazioni e specificità e di promuovere lo sviluppo del capitale sociale, nel quadro del governo a livello centrale degli interventi di rilevanza provinciale»4. Ecco allora che ciò che stiamo oggi avviando non è fine a se stesso ma si inserisce in un percorso
Recommended publications
  • Rilevazione Sulla Consistenza E La Dislocazione Territoriale Degli Appartenenti Alle Popolazioni Di Lingua Ladina, Mòchena E Ci
    Marzo 2014 Rilevazione sulla consistenza e la dislocazione territoriale degli appartenenti alle popolazioni di lingua ladina, mòchena e cimbra* (15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni - dati definitivi) Il Servizio Statistica della Provincia autonoma di Trento presenta i risultati definitivi della Rilevazione sulla consistenza e la dislocazione territoriale degli appartenenti alle popolazioni di lingua ladina, mòchena e cimbra, effettuata su tutti i residenti in provincia di Trento. Alla data di riferimento della Rilevazione (cioè al 9 ottobre 2011), 18.550 persone (pari al 3,5% della popolazione totale) hanno dichiarato di appartenere alla popolazione di lingua ladina. Il comune di Vigo di Fassa presenta la percentuale più elevata di persone che dichiarano l’appartenenza alla popolazione di lingua ladina (87,7%), seguito dal comune di Soraga (85,5%). In tutta l’area d’insediamento storico della popolazione ladina (il Comun General de Fascia) si è riscontrata un’alta presenza di ladini residenti, con il valore minimo di Mazzin (77,1 ladini ogni 100 residenti). Significativi appaiono anche i dati riscontrati in alcuni comuni della Comunità della Val di Non. In particolare, a Romallo quasi la metà dei residenti ha dichiarato di appartenere alla popolazione di lingua ladina. Complessivamente, in tutta la provincia di Trento, sono stati 168 i comuni in cui almeno una persona residente si è dichiarata di lingua ladina. * a cura di Francesca Lanzafame Sempre alla stessa data, gli appartenenti alla popolazione di lingua mòchena sono risultati 1.660, lo 0,3% della popolazione trentina. I comuni in cui si evidenzia la percentuale più alta della minoranza linguistica mòchena sono Palù del Fersina (92,9%) e Fierozzo (91,9%).
    [Show full text]
  • ACCORDO DI PROGRAMMA RETE DI RISERVE “SARCA” 2019-2021 Allegato B - Documento Tecnico
    1 ACCORDO DI PROGRAMMA RETE DI RISERVE “SARCA” 2019-2021 Allegato B - Documento tecnico SOMMARIO 1 PREMESSA ......................................................................................................................................................................................................................................3 2 QUADRO CONOSCITIVO .................................................................................................................................................................................................................4 2.1 ZONIZZAZIONE DELLA RETE DI RISERVE .................................................................................................................................................................................4 2 2.1.1 Comuni e Comunità di Valle ...........................................................................................................................................................................................4 2.1.2 Siti Natura 2000 e Riserve locali.....................................................................................................................................................................................8 2.1.3 Corpi idrici fluviali e lacustri, aree di protezione e ambiti fluviali di interesse ecologico ..............................................................................................9 2.1.4 Aree di integrazione ecologica .....................................................................................................................................................................................13
    [Show full text]
  • Indagine Sulla Diffusione Di Covid-19 All'interno Delle RSA Della Provincia
    Indagine sulla diffusione di Covid-19 all’interno delle RSA della Provincia Autonoma di Trento Dott. Paolo Bordon Direttore Generale – APSS Dott. Pier Paolo Benetollo Direttore Sanitario – APSS Dott. Enrico Nava Direttore integrazione Socio-Sanitaria - APSS mercoledì 6 maggio 2020 La provincia di Trento in numeri Territorio 166 comuni 13 Reti territoriali professionali Abitanti Oltre 540.000 • 65 anni: 20% • Stranieri: 7% 7 strutture ospedaliere pubbliche (circa 1.450 p.l.) 6 case di cura private accreditate 27 strutture ambulatoriali private accreditate 29 studi odontoiatrici privati accreditati 58 RSA con circa 5.000 p. l. Oltre 8.000 dipendenti APSS Circa 650 medici convenzionati (MMG, PLS, continuità assistenziale, specialisti ambulatoriali) Le RSA in provincia di Trento La legge regionale di recepimento della legge 8 novembre 2000, n. 328, ed in particolare la legge regionale 21 settembre 2005, n. 7 concernente “Nuovo ordinamento delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza – aziende pubbliche di servizi alla persona” ha previsto il riordino di tali istituzioni ed in particolare la loro trasformazione in aziende pubbliche di servizi alla persona. Il processo di riordino è stato completato ed oggi operano 44 Aziende pubbliche di servizi alla persona in provincia di Trento. I principi fondamentali che reggono le nuove aziende RSA, sono: a) la previsione per tali aziende di autonomia statutaria, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica; b) l’applicazione di un regime giuridico del personale di tipo privatistico e l’applicazione dei principi relativi alla distinzione dei poteri di indirizzo e programmazione dalle funzioni di gestione Le RSA in provincia di Trento Residenti al Numero Posti Letto RSA per Reti territoriali 01/01/2019 di RSA 1.000 abitanti 01.Val di Non 39.290 3 7,0 02.Valle di Sole 15.518 2 10,6 03.
    [Show full text]
  • Dolomiti Energia Holding
    Dolomiti Energia Holding Bilancio d’esercizio 2017 Dolomiti Energia Holding SpA Capitale Sociale Euro 411.496.169 interamente versato Via Manzoni 24 – Rovereto N° Registro Imprese di Trento C.F. e P.IVA 01614640223 Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2017 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Oss Rudi Vicepresidente Cattoni Diego Amministratore Delegato Merler Marco Consiglieri Dalpalù Renato Zobele Enrico Prezzi Raffaella Franceschi Giorgio Comencini Arianna Migliorini Floriano Nicolussi Paolaz Leo Peroni Agostino Zeni Marisa COLLEGIO SINDACALE Presidente Manzana Giacomo Sindaci effettivi Iori Michele Caldera Barbara Società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA Immagini: Paesaggi idroelettrici - Archivio Gruppo Dolomiti Energia Dolomiti Energia Holding SpA Bilancio 2017 | 3 Indice RELAZIONE SULLA GESTIONE 14 DOLOMITI ENERGIA HOLDING 58 BILANCIO D'ESERCIZIO 2017 Situazione patrimoniale e finanziaria 60 Conto economico complessivo 61 Rendiconto finanziario 62 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 63 Note illustrative 64 Attestazione del bilancio d'esercizio 123 RELAZIONI 124 Relazione del Collegio Sindacale 126 Relazione della Società di revisione 130 GRUPPO DOLOMITI ENERGIA 136 BILANCIO CONSOLIDATO 2017 Situazione patrimoniale 138 e finanziaria consolidata Conto economico consolidato complessivo 139 Rendiconto finanziario consolidato 140 Prospetto delle variazioni 142 del patrimonio netto consolidato Note illustrative 144 Attestazione del bilancio consolidato 204 RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO 206 Relazione del Collegio
    [Show full text]
  • GLI UCCELLI ACQUATICI SVERNANTI in TRENTINO Sintesi Dei Censimenti IWC (2000-2009)
    GLI UCCELLI ACQUATICI SVERNANTI IN TRENTINO Sintesi dei censimenti IWC (2000-2009) PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Copyright © 2011 Museo delle Scienze Disegni e immagini copyright degli Autori ISBN 978-88-531-0017-7 I edizione 2011 Gli Uccelli acquatici svernanti in Trentino: sintesi dei censimenti IWC 2000-2009 A cura di Paolo Pedrini Museo delle Scienze - Sezione Zoologia dei Vertebrati ([email protected]) Testi di: Marco Basso, Alberto Bertocchi, Paolo Pedrini, Franco Rizzolli, Francesca Rossi, Karol Tabarelli de Fatis, Clara Tattoni, Claudio Torboli, Marco Zenatello. Foto: Marco Basso (www.marcobasso.com), Paolo Bertini, Roberta Corsi, Adriano De Faveri, Carlo Frapporti, Giuseppe Gorfer, Roberto Lerco (www.robertolerco.com), Bruno Maiolini, Michele Mendi (www. pbase.com/michelemendi), Gabriella Motta, Manuela Paissan (www.naturealchemies.com), Maurizio Sighele (www.maudoc.com), Emanuele Stival (www.emanuelestival.eu); Arch. Museo delle Scienze con foto di: Osvaldo Negra, Paolo Pedrini, Franco Rizzolli, Karol Tabarelli de Fatis. Disegni: Osvaldo Negra Impaginazione e grafica: Roberto Nova Coordinamento editoriale: Valeria Lencioni Censimenti International Waterbird Census (IWC) in provincia di Trento Coordinamento Ruggero Giovannini (Servizio Foreste e fauna, Ufficio Faunistico, Provincia Autonoma di Trento) Paolo Pedrini (Museo delle Scienze, Sezione Zoologia dei Vertebrati) Nicola Baccetti & Marco Zenatello (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) Censimenti Stazioni forestali del Servizio Foreste e fauna della PAT e il personale dell’Ufficio Faunistico e dell’Ufficio Biotopi e Rete Natura 2000; la Sezione Zoologia dei Vertebrati Museo delle Scienze; i Soci dell’Associazioni Cacciatori del Trentino, della LIPU Sez. di Trento, della Società di Scienze Naturali del Trentino e del WWF Sez.
    [Show full text]
  • Vallata Alto Sarca Consorzio B.I.M. Sarca Mincio Garda
    Consorzio dei Comuni del B.I.M. Sarca-Mincio-Garda 04.09.2014 CONSORZIO B.I.M. SARCA MINCIO GARDA - Tione di Trento ELENCO BENEFICIARI CONTRIBUTI ENTI ED ASSOCIAZIONI ANNO 2014 VALLATA ALTO SARCA SPESE CAP. DI IMPUTAZIONE DATA/PROT. STATO IMPORTO Nr. SOGGETTO RICHIEDENTE OGGETTO INIZIATIVA NOTE SOSTENUTE O DOMANDA PRATICA RICHIESTO PREVISTE 165 170 251 "Vecchia Rendena - Come dd. 03.03.2014 1 ASS. PRO LOCO - BOCENAGO 36.000,00 12.500,00 4.500,00 eravamo 2014" prot. nr. 697 ASS.PRO LOCO DI SANTA Giornate varie a dicembre dd. 27.05.2014 2 14.400,00 4.000,00 1.500,00 MASSENZA - VEZZANO "Vite di Luce" prot. nr. 1627 ASS.PRO LOCO DI STREMBO - Manifestazione "02/08/1916- dd. 29.05.2014 3 13.800,00 6.300,00 2.000,00 STREMBO 2014: dalla guerra alla pace" prot. nr. 1703 "Suoni delle Dolomiti" - 11 CONSORZIO TURISTICO PRO LOCO dd. 27.05.2014 4 agosto 2014 A Malga Rosa 5.500,00 5.000,00 1.500,00 VAL RENDENA - SPIAZZO prot. nr 1648 (Comune di Villa Rendena) Acquisto materiale e ASS. GRUPPO STORICO "ANTICO dd. 28.05.2014 5 attrezzature per rievocazioni 2.500,00 2.200,00 1.200,00 RANGO" - BLEGGIO SUPERIORE prot. nr. 1652 storiche dd. Organizzazione mercatini 04.06.20140 ASS. CULTURALE VALORIZZAZIONE 6 natalizi, concorso pittura, altri racc dd. 7.500,00 3.500,00 1.200,00 RANGO - BLEGGIO SUPERIORE eventi 2014 31.05.14 prot. n. 782 ASS. CULTURALE 2^ Edizione dd. 08.05.2014 7 20.000,00 12.000,00 4.500,00 "BOSCOARTESTENICO" - STENICO "BoscoArteStenico" 2014 prot.
    [Show full text]
  • Istituti Scolastici 76
    13/07/2021 Protocollo Informatico Trentino Tipologia Ente n. Comuni 151 Comunità 15 Pubblica amministrazione locale 12 Società pubbliche strumentali 13 Formazione - Istituti scolastici 76 Musei & Fondazioni 11 Amministrazioni Separate dei beni di Uso 43 Civico (ASUC) Altri Enti 10 TOTALE 331 pag 1 di 12 13/07/2021 Comuni Protocollo Informatico Trentino Comuni Ala Cavedago Moena Albiano Cavedine Molveno Aldeno Cavizzana Mori Altavalle Cembra Lisignago Nogaredo Altopiano della Vigolana Cimone Nomi Amblar Don Cinte Tesino Novaledo Andalo Cis Novella Avio Comano Terme Ossana Baselga di Pinè Commezzadura Palù del Fersina Bedollo Contà Panchià Besenello Croviana Peio Bieno Dambel Pellizzano Bleggio Superiore Denno Pelugo Bocenago Dimaro Folgarida Pergine Valsugana Bondone Fai della Paganella Pieve di Bono - Prezzo Borgo Chiese Fiavè Pieve Tesino Borgo d'Anaunia Fierozzo Pomarolo Borgo Lares Folgaria Porte di Rendena Brentonico Fornace Predaia Bresimo Frassilongo Predazzo Caderzone Terme Garniga Terme Primiero San Martino di Castrozza Calceranica al Lago Giovo Rabbi Caldes Giustino Riva del Garda Caldonazzo Imer Romeno Calliano Isera Roncegno Terme Campitello di Fassa Lavarone Ronchi Valsugana Campodenno Ledro Ronzo-Chienis Canal San Bovo Livo Ronzone Canazei Lona - Lases Roverè della Luna Capriana Luserna Ruffrè - Mendola Carisolo Madruzzo Rumo Carzano Malè Sagnon - Mis Castel Condino Massimeno Samone Castello-Molina di Fiemme Mazzin San Giovanni di Fassa - Sen Jan Castello Tesino Mezzana San Lorenzo Dorsino Castelnuovo Mezzano San Michele all'Adige
    [Show full text]
  • 1. Trentino, Terra Di Montagna
    COLLEGIO PROVINCIALE MAESTRI DI SCI DEL TRENTINO 1. Trentino, terra di montagna I confini del Trentino La provincia di Trento presenta dei confini estreni che in parte percorrono catene montuose e in parte presentano una demarcazione non definita da motivi orografici, quanto piuttosto da ragioni storiche e culturali. Essa c onfina a nord con la provincia di Bolzano, a est e a sud con le province venete di Belluno, Vicenza e Verona , e a ovest con le province lombarde di Brescia e Sondrio. Provincia di Bolzano Trentino Lombardia Veneto La morfologia, l’estensione e la ricchezza del territorio Il Trentino è una delle due provincie autonome , che compongono la regione italiana Trentino -Alto Adige. Il territorio è pressoché completamente montuos o, basti ricordare che circa il 77% de l territorio si trova al di sopra dei 1000 m s.l.m. Le catene montuose si innalzano fino ad un massimo di 3900 m. A sud, la riva trentina del Lago di Garda , registra un'altitudine minima di circa 70 m s.l.m. Il territorio del T rentino si estende per 6207 km². Esso non presenta però caratteri di omogeneità, ma assume invece una notavole varietà di forme, nonché di condizioni climatiche ed ambientali. Volendo raggruppare il territorio nelle due p rincipali categorie, possiamo riassumerle nelle due principali: A) Vallate prettamente alpine (ad esempio la Val di Fiemme, la Val di Fassa, la Val di Sole e la Valle di Primiero ), che si a prono ai piedi di complessi montuosi più importanti, segnate da un clima piuttosto rigido, dalla presenza di alcuni ghiacciai e dall'abbondanza di acque .
    [Show full text]
  • Ipraseapprendimento Ricerca Innovazione
    ipraseapprendimento ricerca innovazione LEGGERE LE FRAGILITÀ EDUCATIVE A SCUOLA PER INTERVENIRE Una ricerca per sostenere i processi di crescita degli studenti nelle scuole trentine Claudio Girelli e Alessia Bevilacqua Coordinamento di ricerca: Maria Arici ipraseapprendimento ricerca innovazione IPRASE - Istituto Provinciale per la Ricerca e la Sperimentazione Educativa via Tartarotti 15 - 38068 Rovereto (TN) - C.F. 96023310228 tel. 0461 494500 - fax 0461 499266 - 0461 494399 [email protected], [email protected] - www.iprase.tn.it Comitato tecnico-scientifico Mario G. Dutto Livia Ferrario Michael Schratz Laura Zoller Direttore Luciano Covi © Editore Provincia autonoma di Trento - IPRASE Prima pubblicazione marzo 2018 Realizzazione grafica La Grafica srl - Mori (TN) ISBN 978-88-7702-427-5 Il volume è disponibile all’indirizzo web: www.iprase.tn.it alla voce documentazione - catalogo e pubblicazioni Questa iniziativa è realizzata nell’ambito del Programma operativo FSE 2014 - 2020 della Provincia autonoma di Trento grazie al sostegno finanziario del Fondo sociale europeo, dello Stato italiano e della Provincia autonoma di Trento. PO FSE 2014-2020 “Le nuove frontiere del diritto all’istruzione. Rimuovere le difficoltà d’apprendimento, favorire una scuola inclusiva e preparare i cittadini responsabili e attivi del futuro” CUP C73D15001280001 – codice progetto 2015_3_1011_IP.01 La Commissione europea e la Provincia autonoma di Trento declinano ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni contenute nel presente
    [Show full text]
  • La Stagione Turistica Invernale 2018/2019
    Luglio 2019 La stagione turistica invernale 2018/2019 La stagione invernale 2018/2019, che comprende i mesi da dicembre ad aprile, chiude con numeri in generale flessione. I settori alberghiero ed extralberghiero evidenziano un andamento contrapposto: in diminuzione il primo negli arrivi (-3,2%) e nelle presenze (-2,7%) mentre il secondo presenta variazioni positive negli arrivi dell’1,3% e nelle presenze del 2,7%. Nel complesso delle strutture si rileva un calo degli arrivi del 2,5% e delle presenze dell’1,8%. I pernottamenti registrati si attestano sopra ai 7 milioni; il 55,9% del movimento è composto da presenze italiane. Le presenze alberghiere, che rappresentano l’81,4% del totale dei pernottamenti rilevati nel complesso delle strutture ricettive (escludendo alloggi privati e seconde case), pur in diminuzione rispetto alla stagione precedente, si inseriscono comunque in un trend di costante crescita osservata nelle dinamiche delle ultime stagioni. Il risultato dell’inverno 2018/2019 costituisce il secondo miglior risultato degli ultimi 10 anni. I mesi centrali dell’inverno sono caratterizzati da variazioni negative, mentre i periodi di coda mostrano dati in crescita: nello specifico, dicembre chiude con un +2,2% e aprile con un +9,7%. I risultati di aprile sono chiaramente influenzati dal posizionamento della Pasqua. Il mese di febbraio si conferma il periodo con il maggior numero di pernottamenti (oltre un milione e ottocentomila). Per le presenze italiane si osserva una diminuzione del 4,7%, più marcata nel settore alberghiero. Le principali regioni di provenienza si confermano essere Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto e Toscana. In crescita invece le presenze straniere che si incrementano rispetto alla stagione invernale precedente del 2,2% e consolidano così la loro quota di mercato nel complesso del movimento turistico provinciale (44,1% del totale delle presenze) .
    [Show full text]
  • Legge Provinciale 23 Luglio 2010, N
    LEGGE PROVINCIALE 23 LUGLIO 2010, N. 16 TUTELA DELLA SALUTE IN PROVINCIA DI TRENTO PROPOSTA PER L’INDIVIDUAZIONE DEI DISTRETTI SANITARI Trento, 17 gennaio 2011 PREMESSA La legge provinciale n. 16/2010, in materia di tutela della salute in provincia di Trento, riconfigura il Servizio sanitario provinciale inteso come complesso di risorse umane, servizi, attività, strutture, tecnologie e strumenti destinati, in modo coordinato ed integrato, alla promozione e alla tutela della salute dei cittadini: - individuando le diverse componenti - cittadini, Provincia, Enti locali, Azienda Sanitaria, professionisti convenzionati, soggetti pubblici accreditati e soggetti privati accreditati e convenzionati, associazioni di volontariato; - assegnando ad ognuna specifiche funzioni, attività e responsabilità al fine di assicurare la centralità del cittadino, la separazione tra politiche sanitarie e momento gestionale, la sostenibilità della spesa, l’armonizzazione con l’impianto istituzionale delle Comunità, l’integrazione tra attività sanitarie e attività socio-assistenziali. La legge provinciale n. 16/2010 risponde anche alla necessità di conferire un assetto organizzativo più funzionale all’Azienda sanitaria, attraverso la previsione di 3 articolazioni organizzative fondamentali: - il Dipartimento di Prevenzione, cui sono assegnati compiti di promozione della salute, prevenzione delle malattie e delle disabilità, igiene pubblica, tutela della salute collettiva; - il Servizio Ospedaliero Provinciale, finalizzato a massimizzare le sinergie fra i diversi
    [Show full text]
  • Large Carnivores Report 2018
    PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO LARGE CARNIVORES REPORT 2018 www.grandicarnivori.provincia.tn.it Bianca PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO APT FORESTRY AND WILDLIFE DEPARTMENT Large Carnivores Division LARGE CARNIVORES REPORT 2018 grandicarnivori.provincia.tn.it [email protected] Supervision Maurizio Zanin - Manager of the Forestry and Wildlife Department - Autonomous Province of Trento (APT) Coordination Claudio Groff Edited by Fabio Angeli Daniele Asson Natalia Bragalanti Claudio Groff Luca Pedrotti Paolo Zanghellini With the contribution of Museo delle Scienze di Trento (MUSE), Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino (PNPPSM), Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA) and the Fondazione Edmund Mach (FEM). Recommended Citation “Groff C., Angeli F., Asson D., Bragalanti N., Pedrotti L., Zanghellini P. (editors), 2019. 2018 Large Carnivores Report, Forestry and Wildlife Department - Autonomous Province of Trento” All the graphs, maps and all the data contained in this report may be quoted, making reference to the above citation. Cover page “Female bear with cubs in the Brenta Range” Photo Franco Cadonna - APT Forestry and Wildlife Department Archives Back cover Photo Ruggero Alberti - APT Forestry and Wildlife Department Archives Photos without captions APT Forestry and Wildlife Department Archives Layout and graphics APT Large Carnivores Division - Publistampa Arti grafiche Printed in 100 copies by: Print centre of the Autonomous Province of Trento Trento, May 2019 Digital version at: grandicarnivori.provincia.tn.it/Rapporto-grandi-carnivori-2018/ INDEX 1. MONITORING 1.1 Bear pag. 5 1.2 Wolf pag. 21 1.3 Lynx pag. 27 2. DAMAGE COMPENSATION AND PREVENTION pag. 28 3. MANAGEMENT OF EMERGENCIES pag.
    [Show full text]