capitolo 6 LE PRESSIONI AMBIENTALI LE PRESSIONI ECONOMICI DEI SETTORI AGRICOLTURA E ZOOTECNIA

Gregge di percore sul Monte Bondone 6. AGRICOLTURA E ZOOTECNIA

6.1 Il territorio della provincia di Trento ...... 93

6.1.1 L’utilizzo dei terreni ...... 93

6.2 L’agricoltura...... 96

6.3 La zootecnia ...... 98

6.4 La pescicoltura...... 101

6.5 Le pressioni ambientali dell’agricoltura...... 102

6.5.1 La meccanizzazione ...... 102

6.5.2 I prodotti fi tosanitari (fi tofarmaci) ...... 104

6.5.3 I consumi idrici ...... 106

6.5.4 I consumi energetici ...... 107 AGRICOLTURA E ZOOTECNIA AGRICOLTURA 6.6 Le risposte: l’agricoltura sostenibile ...... 109

6 6.6.1 L’agricoltura biologica in ...... 109

6.6.2 L’agriturismo, le malghe e le fattorie didattiche in Trentino ...... 110

Jacopo Mantoan Settore informazione e qualità dell’ambiente APPA a cura di: Mario Mazzurana Settore informazione e qualità dell’ambiente APPA (parr. 6.2 e 6.4)

con la collaborazione di: Agenda 21 Consulting S.r.l. Michele Lorenzin Settore laboratorio e controlli APPA (par. 6.4.2) Marco Niro Settore informazione e qualità dell’ambiente APPA (redazione)

La versione integrale del presente capitolo è consultabile sul sito dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente: www.appa.provincia.tn.it

92 un altro 28,8%, mentre quella agricola copresoloun13,1%.un altro28,8%, mentrequellaagricola cata come forestale copre un 55% della superfi cie, quella classifi cata come il naturale ruolo copre primario delle aree naturali del territorio trentino. In termini numerici, l’area classifi - cartografidella consultazione Dalla provinciale. territorio sul tive fiin a evidente è 6.1 gura e Trentino del territoriali all’utilizzo del suolo è riscontrabile da un’analisi delle aree caratteristiche a bosco, a pascolo e improdut- alle riguardo sommaria indicazione prima Una 6.1.1 L’utilizzo terreni dei e dellaqualitàvitadellepopolazionirurali. le riferito al sostegno di azioni volte allo sviluppo rurale ed al miglioramento dell’ambiente zioni date nel precedente documento 2000-2006, è il messaggio chiaro ed inequivocabi- Novità importante del nuovo Piano di Sviluppo Rurale, ancora più forte rispetto alle indica- di interessichevannooltreglistrettiambitiproduttiviagricoli. sizioni che nascono dal confronto con gli Stati membri e che interessano una molteplicità dispo- da caratterizzata più sempre è rurale mondo il per anche sostegno di politica una di l’importanza sociale, economico ambito coeso e forte un soprattutto e anche Stati, di insieme un ad oltre sia, che un’Europa concretamente costruire di l’obiettivo Con nitaria. fondi comu- normativa dalla dettate altri disposizioni delle applicazione e traduzione degli di comunitari, quello a analogo strumento, lo rappresenta Rurale Sviluppo di Piano Il diSviluppo RuraleIl Piano 2007-2013 individuata comefondovalle. viene e m.l.m. 400 dei superfisotto l’11,77della di solo % al che risulta visto totale cie montuoso Trentino territorio defi il di agevolmente permette nire Questo montagna. di confizona analoghe nella ed comprese altipiani s’intendono valli, suolo, da del gurazioni defiè costituite rilevate, masse le fra intercluse aree Le montagna. di altimetrica zona nito insulare e centro-meridionale nell’Italia metri 700 e settentrionale nell’Italia metri 600 a inferiori non norma, di altitudini, aventi rilevate masse notevoli di presenza dalla terizzato di dall’aggregazione comuni contigui sulla base di valori soglia altimetrici. Il territorio carat- l’ISTAT particolare In scoscesi. derivanti omogenee zone in nazionale territorio il ripartisce superfilimitate senta piuttosto pendii e terrazzamenti ampi pre- fondovalle, nel pianeggianti ci quanto in montano, interamente considerato è 2001), altimetriche dall’ISTAT(anno effettuata zone classifi delle la cazione secondo Trento, di provincia della territorio Il diTrento provincia della 6.1 Ilterritorio rispettose dell’ambiente. rinnovabile energia di fonti delle campo nel esempio ad sviluppo, cercare di opportunità a nuove e mercato dal richieste qualità alta di produzioni alle dedicarsi a incoraggia li stesso tempo al ma agricoltori, degli reddito il sostenere a mira membri; Stati dagli tuata at- è ed membri Stati degli governi defidai è comunitario europea livello a agricola nita politica La visitare. da e lavorare per vivere, per luogo come campagne delle pravvivenza so- la anche garantisce ma cibo, produrre a limita si non comunitario agricolo settore Il 93

LE PRESSIONI AMBIENTALI DEI SETTORI ECONOMICI AGRICOLTURA E ZOOTECNIA AGRICOLTURA 6 Figura 6.1: utilizzo del suolo del territorio provinciale (2000) (Fonte: CLC2000, elaborazioni DG AGRI - G2, anno 2000)

Nella tabella 6.1 si osserva la ripartizione della superfi cie territoriale per destinazione in ettari (1990-2000). Si può notare come in termi- ni evolutivi continui l’erosione della superfi cie gestita dalle aziende agroforestali censite, che passa dal 78,5% della superfi cie territoriale del 1990 al 76,1% del 2000. All’interno della superfi cie totale aziendale, prosegue la contrazione della Superfi cie Agri- cola Utilizzata (SAU) a favore di un’espansio- ne della superfi cie boscata. Fra i terreni agrari e forestali non costituenti aziende, si può invece osservare un incre- mento dei terreni abbandonati, mentre fra le superfi ci improduttive l’unico incremento percentuale signifi cativo riguarda la superfi cie occupata dai fabbricati.

94 (Fonte: elaborazione APPA(Fonte: suAnnuarioStatisticoProvinciale2007) elaborazione Tabella 6.2: permanenti copronooltreil26% dellasuperfi cie totaledelleaziendecensite. pascoli e prati superfiche della sottolineare 65% il Importante quasi totale. per cie tano aziende censite. Si nota come la SAU arrivi nel 2007superfi solo al 32,6%, mentre delle della i boschi con- totale utilizzazione cie di forme le dettaglio nel vedono si 6.2 tabella superfidella totale Nella del provinciale. 24% cie un di meno poco rappresenta SAU La SAULa (Superfi utilizzata) cie agricola UniversitàdiTrento(Fonte: elaborazione sudatiAnnuarioStatisticoProvinciale2000e2004) Tabella 6.1: S.A.U. Boschi edagricoltura Superfi cie totaledelleaziendecensite Superfi cie improduttiva Biotopi, ornamentali Parchi egiardini familiari Orti Terreni abbandonati Terreni eforestalinoncostituentiaziende agrari Superfi cie nonutilizzata Superfi cie totaledelleaziendecensite boschi edarboricoltura di cuipratiepascoli S.A.U. TOTALE SUPERFICIE Terreni improduttividalpuntodivistaagrario Infrastrutture diurbanizzazione Fabbricati Acque superfi cie nonutilizzata Terreni sterilipernatura Ripartizione dellasuperfiRipartizione cie territoriale ripartizione dellasuperfi ripartizione cie territorialeperdestinazioneinettari(1990-2000) leformediutilizzazionedellasuperfi cie totaledelleaziendecensite(1990-2007) per destinazioneinettari 433.039,49 8.5,06, 0.4 60%232960,21% 293.209 66,04% 308.749 64,8 280.453,60 4.2,03, 4.8 14%199730,79% 149.907 31,44% 146.989 32,6 141.129,40 1.8,02, 2.1 56%120225,07% 122.072 25,69% 120.119 26,8 116.187,10 1465 , 11023%1.6 2,42% 11.760 2,38% 11.120 2,6 11.456,50 superfi cie (ha) 2007 1.1,5100%6068100,00% 620.688 100,00% 614.514,55 6359 ,0 3917 5,50% 5,90% 33.951,78 36.894,53 7,50% 7,90% 46.305,98 48.596,05 8967 12%6.1,311,10% 69.118,33 11,20% 68.936,78 8447 60%9.4,415,60% 96.847,74 16,00% 98.414,75 6.0, 61%4695778,50% 486.945,7 76,10% 467.503,7 .9,903%2553 0,40% 2.555,32 0,30% 1.992,79 .7,602%1504 0,30% 1.590,48 0,20% 1.071,36 .7,713%71111,20% 1,30% 7.161,1 8.046,3 1,30% 1,60% 7.678,37 9.807,91 4.8 39%199724,15% 149.907 23,92% 146.989 0.4 02%232947,24% 293.209 50,24% 308.749 .9, ,0 .6,91,60% 9.966,69 1,60% 9.999,5 5,102%1269 0,20% 1.226,99 0,20% 953,51 11018%1.6 1,89% 11.760 1,81% 11.120 6, ,0 2,80,00% 125,28 0,00% 265,2 % superfi cie 2000 467.503 (ha) 2000 % superfi cie 486.945 (ha) 1990 1990 % 95

LE PRESSIONI AMBIENTALI DEI SETTORI ECONOMICI Nel dettaglio dell’utilizzazione della SAU, si può vedere che nel 2000 prati e pascoli per- manenti rappresentano l’81,7%, i seminativi, assieme agli orti familiari, coprono circa il 3% mentre poco più del 15% della SAU è costituito dalle legnose agrarie. Nella tabella 6.3 si osservano le forme di utilizzo della SAU in ettari (ha).

2007 2000 1990 superfi cie superfi cie superfi cie % % % (ha) (ha) (ha)

S.A.U. 141.129 146.989 149.907

Seminativi 3.677 2,61% 3.693 2,51% 4.993 3,33%

Cereali 424 0.3% 538 0,36% 353 0,23%

Patata 234 0,16% 539 0,36% 884 0,58%

Ortive 420 0,29% 446 0,30% 432 0,28%

Foraggere avvicendate 2.474 1,75% 1.973 1,30% 3.084 2,04%

Altre 124 0,08% 181 0,18% 239 0,17%

Legnose agrarie 20.991 14,87% 22.745 15,47% 22.410 14,95%

AGRICOLTURA E ZOOTECNIA AGRICOLTURA Vite 9.464 6,70% 9.054 6,16% 8.733 5,77%

6 Melo 10.625 7,51% 12.084 8,22% 12.141 8,01%

Altri fruttiferi 902 0,63% 1.601 1,08% 1.534 1,01%

Orti familiari 432 0,29% 433 0

Prati 29.349 19,97% 37.761 25,19%

Pascoli 90.770 61,75% 84.311 56,24%

Tabella 6.3: utilizzazione della SAU nel dettaglio (1990-2007) (Fonte: Università di Trento su dati Censimento 1990, 2000, 2007)

Disponibilità Disponibilità Indicatore Tematica Tipol. Disponib. Situazione Trend spaziale temporale

1. Destinazione Agricoltura SD P 1990-2007 della SAU e zootecnia

6.2 L’agricoltura

Le imprese agricole Per quanto riguarda la struttura produttiva, siamo di fronte ad un settore decisamente polveriz- zato e costituito, in prevalenza, da aziende di piccole dimensioni. Ben il 54,15% delle imprese agricole trentine ha una SAU inferiore ad 1 ettaro, contro una media nazionale del 44,87%. Nella tabella 6.4 si osservano le aziende agricole e la loro relativa superfi cie totale per

96 (Fonte: ServiziostatisticaPAT 2007) Tabella 6.5: agrosilvo-pastorale. riguarda latuteladelterritorioeilmantenimentopaesaggio quanto per rilevanti più sempre funzioni assumendo andata è agricola l’attività provinciale ma anche a livello ambientale e sociale. Oltre a produrre il 3,3% del Valore (VA) Aggiunto L’agricoltura in Trentino ricopre un ruolo di primaria importanza non solo a livello economico, agricoli settori I principali (Fonte: Istat,“Indaginesullastrutturaeleproduzionidelleaziendeagricole”, 2007) Tabella 6.4: trentina. contraddistingue l’agricoltura 2000-2006, PSR che frammentazione di situazione della permanere il confermano dati i nel evidenza in messo come Così forestali. aziende grandi ha, delle 4,23 presenza suoi della risente i con che, medio signifidato più del molto cativa è tabella nella sentata pre- media dimensione della distribuzione La 2000). (anno ha in espressa SAU di classi 2005 2004 2003 2002 2001 2000 50 e100 3 e5 2 e3 tra 1e2 100 eoltre 30 e50 5 e10 Meno di1ettaro Senza superfi cie Dimensione media Totale 20 e30 10 e20 NIFutcluaViticoltura Frutticoltura ANNI aziende agricole erelativasuperfi aziendeagricole cie perclassidiSAU(2000) composizione della produzione lorda vendibile del settore agricolo trentino(2000-2005; composizionedellaproduzionelorda vendibiledelsettoreagricolo inpercentuale) Classe diSAU 86 1955 59 23,72 15,92 5,51 21,9 28,68 95 10 ,91,624,7 15,36 5,79 21,06 29,56 94 29 , 64 21,64 16,49 4,8 22,93 29,41 47 40 ,21,624,52 17,26 5,52 24,08 24,77 76 98 ,81,226,42 15,92 4,78 19,88 27,66 78 9955 6625,37 16,6 5,52 19,9 27,85 erbacee Colture Aziende 11.703 20.757 1.580 3.231 2.061 1.110 427 168 189 116 173 Zootecnia 56,38 15,57 9,93 0,83 2,06 0,56 5,35 0,81 0,91 7,61 % trasformazione Prima 6,79 141.129,38 8972 63,01 88.927,23 6.092,29 5.100,38 5.675,89 4.281,28 4.618,60 5.041,75 7.543,82 7.520,38 6.327,77 SAU ivcluaTotale Silvicoltura ,6100 3,86 ,5100 5,35 ,7100 100 4,27 3,53 ,4100 4,74 ,7100 4,77 4,48 3,03 4,02 3,27 4,32 5,35 5,33 3,61 3,57 % 97

LE PRESSIONI AMBIENTALI DEI SETTORI ECONOMICI 6.3 La zootecnia

Negli ultimi decenni si è assistito all’abbandono dell’agricoltura di tipo tradizionale dei territori di montagna più sfavorevoli e ad una crisi del settore zootecnico a livello in- ternazionale. Questi fenomeni hanno portato ad una incentivazione alla manutenzione dell’ambiente naturale (specie per ciò che riguarda la gestione dei prati permanenti e dei pascoli) e ad un contingentamento della produzione (quote latte) per rispondere alle normative comunitarie. Nella cartografi a di fi gura 6.2 si può notare come siano molto diffusi i grandi allevamenti (superiori ai 50 capi) e come gli allevamenti siano concentrati nei fondovalle e special- mente in Valle di Fassa, Valle di Fiemme, , Bassa Valsugana, , Rende- na e . AGRICOLTURA E ZOOTECNIA AGRICOLTURA 6

Figura 6.2: allevamenti bovini e numero di capi disaggregati per tipologia di allevamento (2005) (fonte: elaborazione APPA su dati dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, anno 2005)

Negli ultimi anni la tipologia dell’allevamento è profondamente mutata e ciò è visibile an- che nei grafi ci di fi gura 6.3 e di fi gura 6.4, che illustrano come, a fronte di un forte calo del numero delle aziende, non corrisponda un calo consistente del numero dei capi. Nel caso delle aziende con oltre 50 capi di bovini si nota un aumento sia nel numero delle aziende stesse che nel numero dei capi totali, e questa è un ulteriore conferma della mutazione della zootecnia verso una tipologia a carattere intensivo.

98 nel 2007. indirettamente o direttamente venduti latte di quantitativi i riportano si 6.6 tabella In il rimanente è utilizzato per la produzione di altri formaggi, di latte alimentare e yogurt. tipici maggi a lunga (commercializzati stagionatura soprattutto fuori provincia), mentre La produzione di latte. 2. Numerodicapi 10000 20000 30000 40000 50000 60000 70000 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 per azienda niaoeTmtc io.Dsoi.Stain Trend Situazione Disponib. Tipol. Tematica Indicatore 0 0 da 1a4 da 1a4 Bovini Bovini capi capi da 5a9 Bovini da 5a9 capi Bovini capi Di tutto il latte prodotto in Trentino, il 50% è trasformato in for- Capi 1982 giotr D S Agricoltura a 49capi da 10 Bovini a 49capi da 10 Bovini 50 capi e oltre Bovini 50 capi e oltre Bovini Capi 1990 Bovini totale Bovini totale vn un oil Avicoli Conigli Suini Ovini vn Suini Ovini Capi 2000 1000000 1200000 1400000 200000 400000 600000 800000 1990 e2000) (Fonte: ServiziostatisticaPAT anni1982, Figura 6.4: azienda (1982-2000) diallevamentoenumerocapiper gia 0 Disponibilità spaziale capi disaggregati pertipolo- capidisaggregati anni 1982, 1990 e2000) (Fonte: ServiziostatisticaPAT Figura 6.3: azienda (1982-2000) e numerodicapiper diallevamento tipologia per tecniche disaggregate oil Avicoli Conigli 1982-2000 P Aziende 2000 Aziende 1990 Aziende 1982 aziendezoo- Disponibilità temporale 99

LE PRESSIONI AMBIENTALI DEI SETTORI ECONOMICI Campagna Casearia N. Aziende Quota Consegne (Kg) Quota Vendite Dirette (Kg)

2002/2003 1.204 115.589.686 1.935.783 2003/2004 1.164 118.211.025 2.144.586 2004/2005 1.057 124.733.229 2.014.235 2005/2006 1.001 134.193.800 1.885.600 2006/2007 955 138.440.152 1.873.654

Tabella 6.6: quantità di latte venduto direttamente o indirettamente (2002-2007) (Fonte: PAT - “Trentino Agricoltura”, 2008)

Disponibilità Disponibilità Indicatore Tematica Tipol. Disponib. Situazione Trend spaziale temporale

Agricoltura 3. Vendita di latte SD P 2002-2007 e zootecnia

L’allevamento ovicaprino. I grafi ci in fi gure 6.5 e 6.6 mostrano come la Valsugana sia AGRICOLTURA E ZOOTECNIA AGRICOLTURA da tempo la vallata con la maggiore presenza di capi ovini e di aziende che ne curano 6 l’allevamento. Degna di nota è la Val di Sole che, nonostante abbia un numero di alleva- menti di capi ovini paragonabili a quelli dei comprensori della Valsugana, non presenta un numero di capi ovini elevato, rimanendo sempre attorno a quota 500; così, un’azienda della Valsugana mediamente ha circa 100 capi ovini, mentre un’azienda della Val di Sole mediamente ne ha solamente 9.

110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0

Primiero GiudicarieVallagarina Figura 6.5: aziende con Valle di NonValle di Sole Alta ValsuganaValle dell’Adige capi ovini disaggregate per Valle di Fiemme Ladino di Fassa comprensorio (1982-2000) (Fonte: Servizio statistica PAT anni 1982, 1990 e 2000) Bassa Valsugana e TesinoAziende 1982 Aziende 1990 Aziende 2000

100 (Fonte: ServiziostatisticaPAT 2006) Tabella 6.7: in manieraconsistente(+12%). aumentata è totale produzione la 2001-2006:coma anni nota negli si specie di gruppo artifibacini nei e laghi nei per pesca ciali della produzione la analizza si 6.7 tabella Nella sia interministrutturali(49impresecon63allevamenti). carne), da iridea trota alla dovuti sono euro di 11milioni circa cui di 2005, nel lordo vendibile prodotto di euro di milioni 19,5 (oltre totale attività di termini in sia crescita, siva progres- in trasformazione di e produttiva struttura una presenta trentina pescicoltura La 6.4 La pescicoltura e neibaciniartifi ciali della pescaneilaghi 2006 2005 2004 2003 2002 2001 4. Produzione 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 Anni Valle di Fiemme niaoeTmtc io.Dsoi.Stain Trend Situazione Disponib. Tipol. Tematica Indicatore Bassa 0 produzionedellapescaneilaghiebaciniartifi dispecie(2001-2006)ciali pergruppo Carpioni, coregoni, salmenrini etrote 142 160 145 124 139 134

Primiero giotr D P Agricoltura Alta Valsugana

Valle dell’Adige Anguille 10 13 14 8 8 8

Valle di Non

e persici Valle di Sole

Lucci Alto Garda e Ledro 63 64 65 43 36 37 Alborelle, carpe Giudicarie e tinche 26 26 28 24 24 29

Ladino di Fassa Latterini, Agoni e altripesci Disponibilità spaziale 137 137 138 49 60 38 anni 1982, 1990 e2000) (Fonte: ServiziostatisticaPAT Figura 6.6: sorio (1982-2000) percompren- disaggregati 2001-2006 P Capi 2000 Capi 1990 Capi 1982 capiovini Disponibilità temporale Totale 395 384 262 280 232 376 101

LE PRESSIONI AMBIENTALI DEI SETTORI ECONOMICI 6.5 Le pressioni ambientali dell’agricoltura

In provincia di Trento circa metà delle risorse messe in campo dal PSR sono dedica- te all’attuazione delle misure a favore dell’ambiente; ad esempio, si incentivano mediante la concessione di premi compensativi e agroambientali (misure 211 e 214), le attività di allevamento zootecnico effettuate con un carico di bestiame ri- spetto all’unità di superfi cie non superiore ai 2,5 UBA (unità di bovino adulto)/ha. Le attività antropiche nel comparto agricolo esercitano pressioni su tutte le componenti ambientali. Nelle prossime pagine verranno analizzate alcune tra le maggiori pressioni più impattanti che l’agricoltura esercita sull’ambiente, soffermandoci in particolare sulla pro- vincia di Trento: la meccanizzazione, l’utilizzo di fi tofarmaci e fertilizzanti, i consumi idrici e i consumi energetici.

6.5.1 La meccanizzazione

La meccanizzazione rappresenta uno dei fattori produttivi più importanti per la realizza- zione di una moderna agricoltura. Il recupero e il rilancio dell’attività agricola nelle aree montane assumono una particolare importanza nella nostra provincia, caratterizzata da una diffi cile situazione orografi ca. La tabella 6.8 riporta le emissioni di gas serra nel settore agricolo trentino. Si può notare una discreta riduzione delle immissioni imputabili all’agricoltura, benché essa, e in partico- AGRICOLTURA E ZOOTECNIA AGRICOLTURA lare la zootecnia, rimanga comunque la maggior responsabile delle emissioni di metano 6 (CH4) e di ammoniaca (NH3), quest’ultima dovuta sia all’allevamento che ai fertilizzanti utilizzati nelle coltivazioni.

Gas Emissioni 1995 Emissioni 2000 Variazione % 1995-2000

CH4 6.987 6.585 -6% N2O 90 88,4 -2% NOx 76 76 0% NH3 1.519 1.449 -5% CO 1.815 1.815 0%

COV 1.705 1.678 -2%

Tabella 6.8: Emissioni di gas serra nel settore agricolo trentino in tonnellate (1995-2000) (Fonte: Settore tecnico APPA)

Disponibilità Disponibilità Indicatore Tematica Tipol. Disponib. Situazione Trend spaziale temporale

5. Emissioni di gas serra in tonnellate, nel settore agricolo Agricoltura P D P 1995-2000 trentino

102 (Fonte: ServiziostatisticaPAT 2006) Tabella 6.10: operatrici, chepassanorispettivamenteda13.439 a22.230 eda1.416 a2.108. periodo 1985-2004; si denota un netto incremento del numero di trattrici e di macchine nel agricola meccanizzazione della 6.10l’evoluzione tabella dettaglio Nella nel osserva si (fonte: ServiziostatisticaPAT 2006) Tabella 6.9: periodo 1999-2006, conuntassodicrescitapariacircail2,2%annuo. 15,18%del utilizzi nel degli Trento:incremento di un provincia denota in si consumi tali to delle agevolazioni sulle accise (gasolio e benzina). La tabella 6.9 riporta l’andamento di può riscontrare nei consumi di carburanti agricoli, valutando i quantitativi che hanno godu- signifidato altro Un CO2di emissioni alle si dell’agricoltura contributo il riguardante cativo consumi dicarburante 2001 2004 2002 2000 1998 2003 1999 1997 1995 1994 1993 1996 1992 1991 1990 1985 Gasolio Benzina nel settoreagricolo niTrattrici Anni 6. Andamentodei niaoeTmtc io.Dsoi.Stain Trend Situazione Disponib. Tipol. Tematica Indicatore 1228191.5 .3 6 .0 2.870 1.803 2.985 769 1.667 4.031 821 10.051 4.068 8.169 10.315 21.292 8.187 20.395 2208199904.020 9.920 8.119 22.230 9568101.5 .9 3 .2 3.030 1.623 831 4.092 10.450 8.110 19.586 0078121.7 .7 2 .3 3.009 1.639 824 4.077 10.376 8.162 20.047 6558211.9 4.288 11.092 8.211 16.595 3497391.7 .1 .2 .1 3.462 1.416 1.022 4.016 10.972 7.349 13.439 1768169984.041 9.998 8.136 21.756 0718211.0 .5 0 .1 2.942 1.716 807 4.055 10.204 8.201 20.701 9118021.2 .1 3 .3 3.065 1.633 3.141 838 1.600 4.111 863 10.521 4.155 8.052 10.695 19.151 8.082 18.257 8778071.0 .3 4 .2 3.100 1.625 848 4.132 10.602 8.057 18.757 6048271.8 .9 5 .9 3.433 1.190 951 4.294 11.189 8.227 16.074 7438081.9 4.169 10.790 8.068 17.443 7 608031.7 .2 6 .4 3.167 1.543 863 4.129 10.678 8.053 17.670 7068211.0 .7 9 .1 3.361 1.214 898 4.279 11.108 8.201 17.016 andamento dei consumi di in gasolio provincia e di benzina Trentonel settore agricolo (1999-2006) evoluzione della meccanizzazione agricola trentina(1985-2004)evoluzione dellameccanizzazioneagricola 296871.4.7 281801.2.6 376791.4.0 5978915.364.065 15.937.889 13.643.507 13.796.749 13.621.561 12.891.830 12.843.278 12.936.817 624.790 9920 0120 0320 052006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 Motoagri- cole giotr D P Agricoltura 557.100 Motofal- ciatrici 515.359 Motocolti- vatori 6.8 0.6 4.7 307.465 344.474 403.863 468.489 Motozap- patrici 773 778 871 914 Macchine operatrici .5 2.847 1.851 .5 3.293 1.450 .0 3.362 1.204 .0 2.809 2.108 ooiTtl Rimorchi Totale Motori Disponibilità spaziale 1999-2006 P 48.985 46.084 45.666 48.626 48.438 49.407 46.103 46.793 45.358 48.134 49.979 46.077 41.676 47.722 47.121 47.371 Disponibilità temporale 21.489 22.451 21.368 19.062 16.683 14.499 22.764 20.789 20.327 19.549 18.027 21.277 18.513 19.871 256.315 17.594 17.124 103

LE PRESSIONI AMBIENTALI DEI SETTORI ECONOMICI È da ricordare che il Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 limita la concessione delle age- volazioni nel settore della meccanizzazione solamente alle macchine e attrezzature che migliorano il livello di sicurezza degli operatori o che limitino l’impatto ambientale.

Disponibilità Disponibilità Indicatore Tematica Tipol. Disponib. Situazione Trend spaziale temporale

7. Meccanizzazione agricola Agricoltura P D P 1985-2004

6.5.2 I prodotti fi tosanitari (fi tofarmaci)

Le quantità vendute sia dei prodotti fi tosanitari sia delle sostanze attive diminuiscono leg- germente dal 2003 al 2006 mentre aumenta il dato relativo al quantitativo delle sostanze attive per ettaro di superfi cie trattabile.

Prodotti fi tosanitari Sostanze attive Sostanze attive per ettaro Anno (kg) (kg) di superfi cie trattabile (kg/ha)

AGRICOLTURA E ZOOTECNIA AGRICOLTURA 2003 2.441.063 1.391.815 52.03 6 2004 2.414.018 1.369.183 47.02 2005 2.259.587 1.259.207 51.19 2006 2.360.841 1.350.986 54.92

Tabella 6.11: vendita dei prodotti fi tosanitari in Trentino dal 2003 al 2006 (Fonte: elaborazione Settore laboratorio e controlli APPA su dati ISTAT “Dati annuali sui mezzi di produzione – Prodotti Fitosanitari”)

Nella tabella 6.12 si riportano i dati 2006 rela- tivi alle sostanze attive contenute nei prodotti fi tosanitari per ettaro di superfi cie trattabile e regione (espressi in chilogrammi). I dati della superfi cie trattabile sono relativi all’anno 2005. Nella superfi cie trattabile sono compresi i se- minativi (esclusi i terreni a riposo) e le coltiva- zioni legnose agrarie. Nei vari sono compresi i biologici. Come si nota, il Trentino è secondo in Italia, dietro solo al Sudtirolo.

104 (Fonte: ISTAT annualisuimezzidiproduzione–Prodotti Fitosanitari”) “Dati Tabella 6.12: Veneto Trento Sardegna Sicilia Calabria Toscana Emilia-Romagna Liguria Friuli-Venezia Giulia Bolzano/Bozen Centro ITALIA Basilicata Puglia Campania Molise Abruzzo Lazio Marche Umbria Trentino-Alto Adige Lombardia Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste Mezzogiorno Nord Piemonte 8. Usodeiprodotti fi tosanitari niaoeTmtc io.Dsoi.Stain Trend Situazione Disponib. Tipol. Tematica Indicatore sostanzeattivecontenuteneiprodottifi tosanitari perettarodisuperfi (2006) cie trattabilee regione REGIONI giotr PD P Agricoltura ugcd netcd crcd riiiVr Totale Vari Erbicidi Insetticidieacaricidi Fungicidi 29,63 16,54 22,90 10,53 11,13 3,46 5,69 5,80 6,80 4,46 4,60 0,90 2,90 2,40 4,59 3,22 5,59 3,51 5,22 3,23 3,53 1,81 9,73 7,63 7,97 7,14 22,02 38,50 30,49 1,48 2,64 1,08 2,02 0,62 0,42 2,43 0,35 1,23 1,82 0,55 0,23 1,31 0,33 0,26 1,28 1,11 1,87 0,47 0,14 0,15 0,81 0,72 ,811 8,52 1,13 11,98 9,14 0,48 1,38 1,22 1,92 1,00 ,708 54,92 0,81 2,47 ,441 15,09 4,14 58,81 1,84 1,76 2,00 ,875 20,87 7,55 1,48 ,826 15,38 6,20 2,68 0,54 0,48 0,42 ,936 7,98 3,67 0,69 7,01 0,58 2,48 ,811 5,51 1,12 0,58 ,701 8,21 0,16 0,37 5,37 10,42 0,14 0,88 0,54 1,31 56,92 1,30 2,23 ,401 5,34 0,18 0,24 1,46 0,18 0,24 ,300 7,51 13,06 0,04 0,29 1,53 2,24 ,730 10,79 3,08 0,67 ,200 10,66 0,09 2,12 ,102 2,79 0,24 0,11 ,700 4,12 3,55 0,05 0,54 0,57 0,47 ,102 6,82 0,24 0,71 Disponibilità spaziale 2003-2006 P Disponibilità temporale 105

LE PRESSIONI AMBIENTALI DEI SETTORI ECONOMICI Il controllo uffi ciale degli alimenti: ricerca dei residui di fi tofarmaci Il Settore laboratorio e controlli dell’APPA svolge accertamenti analitici a supporto delle attività dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari come previsto dalla Legge Provinciale 11 settembre 1995, n° 11. Nel corso dell’anno 2006 il Settore laboratorio e controlli ha effettuato gli accertamenti richiesti dal Piano Sicurezza Alimentare 2006 dell’Azienda Pro- vinciale per i Servizi Sanitari per il perseguimento degli obiettivi e delle attività previste. Nel corso del 2006, come evidenziato in tabella 6.13, sono stati analizzati i seguenti cam- pioni di prodotti alimentari per la ricerca dei residui di fi tofarmaci:

77 campioni di frutta e ortaggi 11 campioni biologici 27 campioni alimenti vari 115 TOTALE

Tabella 6.13: campioni di prodotti alimentari per la ricerca dei residui di fi tofarmaci (2006) (Fonte: Settore laboratorio e controlli APPA)

Sulla base dei risultati analitici relativi ai campioni di frutta e ortaggi analizzati, un solo campione di susine (prodotto in Trentino) è risultato irregolare per la presenza di residui di Fenhexamid (0,02 mg/kg) superiori al limite massimo consentito (0,01 mg/kg). AGRICOLTURA E ZOOTECNIA AGRICOLTURA 6 6.5.3 I consumi idrici

Una stima degli apporti idrici potenzialmente disponibili nel territorio provinciale indica che essi sono di circa 9,4 miliardi di m3 all’anno, di cui 4,7 sono provenienti dal territorio altoatesino come defl ussi dell’Adige. Dei circa quattordicimila punti di derivazione che intercettano sorgenti, corsi d’acqua e falde sotterranee, il 10% supera i 10 litri al secondo, con un prelievo complessivo che rappresenta oltre il 90% del volume complessivo di tutti i prelievi.

Figura 6.7: Portate massime (l/s) delle concessioni per i prelievi idrici dai corsi d’acqua superfi ciali disaggregati per tipo di utilizzo (escluse le grandi derivazioni per uso idroelettrico>3000kW) (2007) (Fonte: elaborazione APPA su dati Servizio utilizzazione acque pubbliche PAT 2007)

106 in 19 miliardi di m di miliardi 19 in superfi ciali (laghi, corsi d’acqua e sorgenti). I prelievi da acque acque dalle superficostituita è alimentazione di fonte principale la e ciali omogenea sono è quantifinon territorio cati (Fonte: ServiziostatisticaPAT, 2007) Figura 6.9: tura con45,2Gwh. 576,3GWhcon l’agricol- chiude e domestico l’utilizzo GWh, 888,7 del con terziario il Segue 53%complesso. al pari 1.680,6GWh, di consumo un con l’industria è fabbisogno maggior richiede settore che Il 2006. nel considerati settori dei totale del all’1% torno getico provinciale, attestandosi in- misura ridotta nello scenario ener- in incida dell’agricoltura elettrica energia di fabbisogno il come ce Dall’analisi della fi gura 6.9 si evin- energetici 6.5.4 Iconsumi 150quasi a ammontano altri m (<3000kW)ed idroelettrico (per il quale si rimanda per maggiori dettagli al capitolo “Turismo” del presente Rapporto), Le portate idriche con concessione per uso agricolo, civile, di pescicoltura, di innevamento per settorediutilizzo(2006) zioni ad uso idroelettrico (>3000kW) sono di circa 600 m pozzi) sonocircaundecimo. (Fonte: PianoGeneralediUtilizzazionedelleAcquePubbliche,2006) Figura 6.8: consumi di energia elettrica consumidienergia portate concesseperiprincipaliusiconprelievosiadaacquesuperfi portate ciali che sotterranee Utilizzazione idroelettrica 84% 3 all’anno mentre i prelievi dal sottosuolo (provenienti da circa 5000 circa da (provenienti sottosuolo dal prelievi i mentre all’anno Altre utilizzazioni Terziario 28% 16% Domestico 18% Agricoltura 3 1% /s. La presenza di tali utilizzi sul 3 /s, mentre le grandi deriva- grandi le mentre /s, non agricole Utilizzazioni Utilizzazioni agricole 62% 38% Industria 53% 107

LE PRESSIONI AMBIENTALI DEI SETTORI ECONOMICI Nel grafi co in fi gura 6.10 si evidenzia l’evoluzione dei consumi di energia elettrica per il settore agricoltura nel periodo 1996-2005. Dal grafi co si evidenzia, oltre alla bassa ri- chiesta di energia del settore, un trend piuttosto costante del consumo, che come punta massima di utilizzo arriva a 70 Gwh nel 1997 per poi scendere e trovare il minimo nel 2002 con una richiesta di 43,7 Gwh. Nell’anno 2006 il consumo del settore agricolo è stato di 45.2 GWh.

80 70 60 50 GWh 40 30 Figura 6.10: consumo di energia elettrica del settore 20 agricoltura per anno nel 10 periodo 1996-2006 (Fonte: Servizio statistica 0 PAT, 2007) 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006

AGRICOLTURA E ZOOTECNIA AGRICOLTURA Disponibilità Disponibilità Indicatore Tematica Tipol. Disponib. Situazione Trend 6 spaziale temporale 9. Consumo di energia elettrica del Agricoltura P D P 1996-2006 settore agricoltura

Nel grafi co in fi gura 6.11 si riporta infi ne l’andamento dell’Intensità Energetica del settore agricolo nel periodo 2000-2006, ovvero del rapporto tra i consumi elettrici nel settore agricolo e il valore aggiunto del settore agricolo sul PIL provinciale (per il concetto di Inten- sità Energetica si rinvia al capitolo “Consumi” del presente Rapporto). Come si può notare, l’andamento del rapporto non è stato lineare, a causa dell’aumento dei consumi elettrici in agricoltura registrato nel 2003. Nemmeno dal 2004, anno a partire dal quale i consumi elettrici agricoli sono costantemente diminuiti, si può tuttavia parlare di “decoupling” (di- saccoppiamento) tra consumi elettrici agricoli e valore aggiunto della produzione agricola, in quanto anche quest’ultimo è diminuito in maniera pressoché proporzionale.

115 110 105 100 Figura 6.11: Intensità 95 energetica del settore agricolo (andamento del 90 consumo di energia elettri- 85 ca in agricoltura e del valore aggiunto della produzione 80 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 agricola in Trentino 2000- 2006; base 100: 2000) Valore aggiunto (in mln di € correnti) (Fonte: nostra elaborazione su dati Servizio statistica PAT) Consumo di elettricità agricoltura (mln di KW)

108 (Fonte: Uffi cio ProdottiBiologiciPAT) Tabella 6.14: produttiva. pertipologia biologiche aziende delle l’evoluzione mostra che 6.14, tabella dalla vedere può si come costante dal 2000,A partire il trend è di stato crescita piuttosto numerica delle aziende biologiche di nuovi soggetti che si affacciano per la prima volta al mondo e agricolo agro-alimentare. dinamica e attiva partecipazione la per sia ottenuta, produzione della volume il concerne produzione agricola e agroalimentare e presenta oggi elementi interessanti sia per quanto della diversifisettori e i contenuta tutti relativamente in produzione riscontra si Essa cata. una con dimensioni, piccole di aziende Trentinoin in principalmente praticata gica viene rizzando le risorse ambientali e le potenzialità produttive di tali territori. L’agricoltura biolo- (frutticoltura), la Valle dell’Adige e la Valsugana (frutticoltura e viticoltura), valo- la (zootecnia), Rendena Val la (orticoltura), Gresta di Val la come territori in affermatasi pando fi n dalla fi ne degli anni settanta, promossa da varie associazioni e successivamente In provincia di Trento, rappresenta una realtà che biologica si è andata l’agricoltura svilup- 6.6.1 L’agricoltura inTrentino biologica sostenibile l’agricoltura 6.6 Lerisposte: tipologia produttiva tipologia Totale Importatori Trasformazione Miste Apistiche Vivaistiche Olivicole Castanicole Piccoli frutti Foraggiere Zootecniche Orticole Viticole Frutticole 10. Evoluzione biologiche per biologiche delle aziende .zed 0020 0220 0420 2006 2005 2004 2003 2002 2001 2000 N.aziende niaoeTmtc io.Dsoi.Stain Trend Situazione Disponib. Tipol. Tematica Indicatore l’evoluzione delle aziende biologiche trentine per tipologia produttiva(2000-2006) trentine pertipologia l’evoluzionedelleaziendebiologiche 212 23 22 12 42 24 22 24 23 21 25 22 52 67 14 giotr RD R Agricoltura 0 4 3 2 1 9 6 9 8 305 288 045 40 64 29 39 86 93 93 96 92 12 32 726 27 25 23 23 21 11 11 11 12 11 15 11 11 0 7 4 3 1 9 42 73 31 32 27 25 24 59 1 8 4 4 1 4 311 05 352 53 51 50 468 64 1 7 4 2 1 7 2 3 323 331 320 1 3 5 2 1 6 Disponibilità spaziale 2000-2006 P 472 74 1 8 7 1 1 8 Disponibilità temporale 14 75 1 9 1 3 7 8 109

LE PRESSIONI AMBIENTALI DEI SETTORI ECONOMICI Nella tabella 6.15 si osserva l’evoluzione della superfi cie (in ha) delle aziende biologiche, distinte per tipologia produttiva.

Estensione delle aziende 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 biologiche (ha) Orticole 90,21 114,9 120,05 117,23 124,4 120,47 120,39 Piccoli frutti 6,96 10,09 11,35 11,08 13,92 14,35 12,74 Frutticole 206,82 256,74 236,48 279,2 262,37 251,35 241,51 Vite 43,62 57,49 55,96 65,56 70,97 80,23 96,77 Foraggiere 675,59 793,23 1.024,11 1.048,5 1.183,42 1.172,41 1.241,1 Seminativi 6,84 23,34 28,23 25,19 12,89 15,17 12,15 Olivo 5,37 5,81 5,9 6,32 6,85 6,9 13,28 Actinidia 5,03 5,02 7,31 8,3 5,99 6,06 7,75 Castagno 26,11 29,46 27,22 30,1 20,78 21,75 22,36 Pascolo 447,69 3.051,80 3.583,56 2.288,95 2.288,5 2.076,9 1.923,84 P. offi cinali 0,76 2,04 2,04 2,29 3,43 3,59

AGRICOLTURA E ZOOTECNIA AGRICOLTURA Noce 0,31 1,2 1,06 1,78 1,81 3,66 4,17 6 Vivaismo 3,64 3,89 6,49 7,33 7,13 5,03 5,17 Totale 1.518,19 4.352,97 5.161,05 3.891,58 4.001,40 3.777,71 3.704,82

Tabella 6.15: evoluzione della superfi cie delle aziende biologiche per tipologia produttiva, espressa in ha (2000-2006) (Fonte: Uffi cio Prodotti Biologici PAT)

Gli operatori biologici iscritti negli elenchi della Provincia di Trento al 31/12/2007 erano 350 e la superfi cie agricola utilizzata (S.A.U.) ammontava a 3.991,18 ha, rappresentando circa il 2,6% della SAU provinciale. Tra i 350 operatori biologici trentini iscritti all’elenco provinciale contiamo nel dettaglio: – 89 aziende agricole biologiche – 178 aziende agricole in conversione all’agricoltura biologica (fase di passaggio da me- todo convenzionale a metodo biologico) – 27 aziende agricole miste (con un assetto colturale che prevede sia produzioni biolo- giche che convenzionali) – 55 aziende di trasformazione – 1 azienda con attività di importazione

6.6.2 L’agriturismo, le malghe e le fattorie didattiche in Trentino

Gli agriturismi L’agriturismo è un’offerta turistica che si rivolge a chi apprezza l’ambiente rurale e le sue risorse naturali, storiche e culturali, comprese quelle legate alla tradizione eno-gastrono- mica. La distribuzione delle attività agrituristiche sul territorio provinciale non è omogenea: dei 231 esercizi agrituristici attivi al 28 febbraio 2006, circa il 24 % si concentrava in Val di Non (dove storicamente è avvenuto il suo primo sviluppo), il 19 % in Val d’Adige, oltre il

110 alimentari eilpercorsodalcampoallatavola. del ambientale e culturale proprio valore territorio, conoscere piante e animali della del fattoria, conoscere l’origine dei prodotti recupero il favorire può Si agricola. dell’attività e dell’ambiente e creare interesse per la scoperta e il ruolo sociale dell’agricoltura portanza l’im- valorizzare di città-campagna, relazione la valorizzare di permette fattorie quali delle di idonea capacità professionale”. In Trentino sono presenti 30 Fattorie Didattiche, ognuna in possesso in aziendale tutore un strutturate da accompagnate didattici ricreativo percorsi in ed agricola, spazi dell’impresa nell’ambito svolte attività altre di o visite di zazione “l’organiz- intende si Didattica” “Fattoria di attività per provinciale, normativa la Secondo Le didattiche fattorie esercitano ancheattivitàagrituristica. caseifiai conferito malghe 30viene circa alpeggi valle; altri di negli ci prodotto latte il tre che da latte; la trasformazione del latte in alpeggio viene attuata in circa 80 malghe, men- 8.200circa vac- di 2007 320attualmente). carico un con stagione alpeggiate malghe Nella state sono 30 (circa private proprietà alcune sono vi se anche Consortele), Regole, la pubblica parte maggior (comuni, A.S.U.C.) o collettiva (Magnifi ca Comunità di Fiemme, tane più estese: Lagorai, Adamello-Brenta, alta Val di Sole, Monte Baldo; la proprietà è per future. Gli sono alpeggi presenti in tutte le valli, con frequenza maggiore nelle zone mon- cessitano di rilevanti interventi per poter essere conservate e consegnate alle generazioni ne- edilizie strutture le se anche utilizzate tuttora sono 300 circa queste, Di provinciale. territorio in malghe 700 oltre accertate Sono Le malghe incorsodirealizzazione. agrituristico progetto con imprese 178 altre idonei degli all’elenco iscritte risultavano esercizio, in rismi agritu- 231 ai Oltre (13%). Primiero e Fiemme, Fassa di Valli nelle e (19%) d’Adige Val in (28%), Non di Val in soprattutto presenti 19%),del incremento un con precedente no dell’an- 1.622 contro (1.931 letto posti di lità disponibi- la è bassa ancora mentre bevande, è orientato alla somministrazione di alimenti e percentuali inferiori. Oltre il 50% degli esercizi in vallate altre nelle Valsugana,e in 12 % il si 17 % in , Fassa e Primiero, qua- 111

LE PRESSIONI AMBIENTALI DEI SETTORI ECONOMICI INDUSTRIA E ARTIGIANATO