Dolomiti Energia Holding
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Dolomiti Energia Holding Bilancio d’esercizio 2017 Dolomiti Energia Holding SpA Capitale Sociale Euro 411.496.169 interamente versato Via Manzoni 24 – Rovereto N° Registro Imprese di Trento C.F. e P.IVA 01614640223 Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2017 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Oss Rudi Vicepresidente Cattoni Diego Amministratore Delegato Merler Marco Consiglieri Dalpalù Renato Zobele Enrico Prezzi Raffaella Franceschi Giorgio Comencini Arianna Migliorini Floriano Nicolussi Paolaz Leo Peroni Agostino Zeni Marisa COLLEGIO SINDACALE Presidente Manzana Giacomo Sindaci effettivi Iori Michele Caldera Barbara Società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA Immagini: Paesaggi idroelettrici - Archivio Gruppo Dolomiti Energia Dolomiti Energia Holding SpA Bilancio 2017 | 3 Indice RELAZIONE SULLA GESTIONE 14 DOLOMITI ENERGIA HOLDING 58 BILANCIO D'ESERCIZIO 2017 Situazione patrimoniale e finanziaria 60 Conto economico complessivo 61 Rendiconto finanziario 62 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 63 Note illustrative 64 Attestazione del bilancio d'esercizio 123 RELAZIONI 124 Relazione del Collegio Sindacale 126 Relazione della Società di revisione 130 GRUPPO DOLOMITI ENERGIA 136 BILANCIO CONSOLIDATO 2017 Situazione patrimoniale 138 e finanziaria consolidata Conto economico consolidato complessivo 139 Rendiconto finanziario consolidato 140 Prospetto delle variazioni 142 del patrimonio netto consolidato Note illustrative 144 Attestazione del bilancio consolidato 204 RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO 206 Relazione del Collegio Sindacale 208 Relazione della Società di revisione 210 Dolomiti Energia Holding SpA Bilancio 2017 | 5 Infine segnali positivi arrivano anche dal mercato IL MERCATO ELETTRICO Signori Azionisti, del lavoro che registra un ulteriore aumento delle In base ai dati di consuntivo provvisori resi disponibili ore lavorate e del numero degli occupati, anche se da Terna, i consumi di energia elettrica in Italia nel questo aumento è, in particolare nell’ultimo periodo, 2017 si sono attestati a 320.437 miliardi di kWh, in l’anno da poco concluso è stato un anno ricco di Positivo è anche il trend di crescita dell’area euro quasi esclusivamente dovuto a occupazioni a aumento del 2% rispetto all’anno precedente, in linea avvenimenti che la Vostra Società ha affrontato, che ha visto una crescita stimata del PIL per il tempo determinato. con i consumi del 2009 ma ancora inferiori di quasi il dimostrando di essere in grado di rispondere alle 2017 del 2,4%, in crescita rispetto all’1,8% del 6% rispetto ai valori massimi registrati nel 2007 (oltre problematiche che caratterizzano la complessità 2016 e anche per il 2018, secondo le previsioni di IL MERCATO DEL GAS NATURALE 340 miliardi di kWh). dei nostri tempi. Eurosistema, il tasso di crescita dovrebbe essere Il consumo di gas naturale si conferma in crescita analogo all’anno appena chiuso, anche sulla spinta per il terzo anno consecutivo (+6% rispetto al 2016), L’aumento dei consumi elettrici è il risultato di IL PANORAMA ECONOMICO GENERALE delle indicazioni della BCE che ha confermato le arrivando a 75 mld di Smc in linea con il dato del 2012. un’economia che in Europa ha registrato risultati Il contesto internazionale dimostra una crescita scelte di politica monetaria effettuate e il proprio positivi dovuti sia alla crescita registrata a livello economica diffusa e solida nelle principali orientamento a mantenere i tassi ufficiali su livelli Contribuisce a questo risultato la crescita dei mondiale sia alla forza della domanda interna spinta economie avanzate; tuttavia, allo stato attuale, pari a quelli attuali. consumi termoelettrici (+9%), trainati dalla forte dalla ripresa degli investimenti sostenuti da condizioni a tale crescita non corrisponde una ripresa Permane basso il livello di inflazione a livello domanda di energia elettrica (nei primi mesi del di finanziamento più favorevoli e da un clima dell’inflazione che rimane debole. Le prospettive globale, con la sola eccezione del Regno Unito in 2017 dovuto al problema del nucleare francese e economico meno incerto. Anche in Italia, sebbene di breve periodo appaiono quindi confortanti, cui supera il 3%. Nell’area euro il livello cresce in nei mesi estivi dall’ondata di caldo eccezionale in maniera meno pronunciata di quella di altri Paesi mentre permangono i rischi relativi alle possibili maniera significativa (dallo 0,2% del 2016 all'1,4% che ha investito l’Italia e l’Europa), la crescita dei Europei, si è assistito ad una crescita che ha portato conseguenze di significativi ribassi dei prezzi delle stimato per il 2017 – fonte Bollettino Banca d’Italia consumi industriali (+7%) e la crescita dei consumi ad una variazione di PIL stimata al 1,5% circa. attività finanziarie. n. 1/2018) ma rimane inferiore al 2%, nonostante la ad uso residenziale (+3%), dovuti alle basse L’economia americana ha segnato nel 2017 una politica monetaria posta in essere dalla BCE. temperature registrate nei mesi invernali del 2017 A livello territoriale, la variazione tendenziale del crescita significativa (oltre 2%) e nel breve periodo rispetto a quelli del 2016. 2017 è stata ovunque positiva (tranne in Sardegna) sono attesi gli effetti positivi dell’importante IL CONTESTO NAZIONALE ma non omogenea: si va dal +0,3% al Nord Ovest manovra fiscale approvata dal governo americano L’attività economica in Italia ha avuto una crescita Per quanto riguarda le fonti di approvvigionamento al +4,5% al Centro. il 20 dicembre scorso (Tax Cuts And Jobs Act), meno sostenuta che nel resto dell’area euro ma in di gas, si conferma il calo della produzione che dovrebbe favorire una ulteriore crescita delle ogni caso positiva e, secondo le previsioni di Banca nazionale che dal 2008 al 2017 si riduce di Nel 2017 la domanda di energia elettrica è stata imprese. Gli effetti delle recenti misure in tema d’Italia, il PIL dovrebbe registrare una crescita oltre il 40%, mentre aumentano le importazioni soddisfatta per l’89% con produzione nazionale e di dazi di importazione su alcune materie prime dell’1,5% nel 2017. La crescita è sostenuta sia dalla che tornano a valori prossimi al 2010. Il mix di per la quota restante (11%) dal saldo dell’energia (acciaio e alluminio) emanate con l’ottica di favorire domanda interna, in particolare trainata dagli approvvigionamento nazionale vede ancora scambiata con l’estero; la produzione nazionale le imprese nazionali appaiono invece contraddittori investimenti in beni strumentali (legata al possibile prevalere la Russia con il 44% seguita dall’Algeria netta (285 miliardi di kWh) è aumentata del 2% e ancora da analizzare appieno, viste le valutazioni venir meno degli incentivi fiscali denominati super con il 27%. La quota di LNG raggiunge rispetto al 2016. divergenti emerse fra gli esperti che hanno e iper ammortamento), sia dalla crescita delle complessivamente il 12% (2% nel 2008). commentato tali provvedimenti. esportazioni. Nonostante la redditività delle imprese Il petrolio sui mercati internazionali nel 2017 ha La produzione di energia elettrica da fonte termica Nonostante permangano alcune incertezze legate si sia marginalmente ridotta (dati Banca d’Italia- registrato un prezzo medio pari a 52,1 $/barile, è aumentata del 5% rispetto al dato del 2016 (+9 all’evoluzione dell’uscita dall’Unione Europea, Istat – Bollettino Banca d’Italia 1/2018) emergono con un aumento rispetto all’anno precedente del miliardi di kWh prodotti) rimanendo comunque ben rimane positivo l’andamento economico nel Regno segnali positivi dal livello di indebitamento delle 19,2%. Da segnalare un significativo apprezzamento al di sotto del valore di 261 miliardi di kWh prodotti Unito, così come registrano tassi di crescita positivi imprese che diminuisce. Di conseguenza ancora dell’euro rispetto al dollaro, che in particolare da nel 2008. L’andamento è in crescita significativa anche le economie dei principali Paesi cosiddetti frenata appare la domanda di credito bancario, luglio 2017 ha progressivamente guadagnato valore rispetto al valore minimo raggiunto nel 2014 (167 “emergenti” quali Cina, India, Brasile e Russia. In ulteriormente ridotta per lo sviluppo di strumenti portandosi a quote prossime a 1,2 con una media miliardi di kWh). particolare per questi due ultimi paesi appare alternativi come le obbligazioni societarie. 2017 pari a 1,12, superiore a quella del 2016 (1,11) superata la fase di recessione che li aveva colpiti La stabilizzazione della propensione al risparmio nonostante i primi mesi le quotazioni fossero vicine Al contrario si evidenzia un netto calo, rispetto nel recente passato, anche se il tasso di crescita e un miglioramento del clima di fiducia generale a 1,05. L’aumento dei prezzi del greggio e l’aumento al 2016, delle produzioni idroelettriche (-14%) per è ancora molto basso soprattutto se confrontato sull’andamento economico ha contribuito ad una della domanda di gas hanno spinto la crescita dei effetto della bassa idraulicità registrata in tutto il a Cina e India che continuano a crescere con un ripresa, seppure limitata, anche della domanda prezzi del gas naturale, che mediamente in Italia 2017. Da ricordare che già nel 2016 le produzioni ritmo vicino al 7% annuo. delle famiglie il cui livello di indebitamento è sono aumenti del 19% (media aritmetica) al PSV, idroelettriche erano in calo del 15% rispetto al sostanzialmente stabile e significativamente mentre il prezzo PFOR (prezzo di riferimento del 2015. Per confronto, nel 2014 (anno record di inferiore della media europea (di circa un terzo mercato tutelato)