La Magnifica Comunità Degli Altipiani Cimbri Il Territorio, L’Ambiente, La Storia
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La Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri Il Territorio, l’Ambiente, la Storia La Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri Il Territorio, l’Ambiente, la Storia Si ringraziano per la collaborazione Museo Storico del Trentino, Archivio diocesano tridentino, Biblioteca civica di Trento, Bi- blioteca civica di Rovereto, Biblioteche comunali di Folgaria, Lavarone e Luserna, Comune di Lavarone, Centro Documentazione Luserna, Kulturinstitut Lusérn Un particolare ringraziamento a Alberto Rella, Michele Ciech, Martina Marzari, Alberto Bal- dessari , Enzo Stefan, Morena Bertoldi, Maurizio Riz, Roberto Orempuller, Arturo Nicolussi Moz, Luigi Nicolussi Castellan, Fiorenzo Nicolussi Castellan Testo di Fernando Larcher Referenze fotografiche Archivio fotografico dell’autore e archivi fotografici storici delle Biblioteche comunali di Fol- garia e Lavarone, del Centro Documentazione Luserna, del Kulturinstitut Lusérn e dell’A- zienda per il Turismo di Folgaria, Lavarone e Luserna Mappa di sfondo in copertina: Estratto dell’Atlas Tyrolensis di Peter Anich e Blasius Hueber, 1774 © Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri 107, fraz. Gionghi - 38046 Lavarone (TN) Tel. 0464 784170 Fax 0464 780899 Stampato presso la Litotipografia Alcione s.r.l. Via G. Galilei, 47 - 38015 Lavis (TN) novembre 2012 Michael Rech Presidente della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri La nascita della Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri è indubbiamente la principale novità istituzionale di questi ultimi anni. Poiché novità, ha suscitato di- battito, diversi punti di vista ed opinioni contrastanti nella popolazione. Elementi questi, importanti e significativi che hanno sempre contraddistinto la storia del cambiamento e delle scelte. La fase di avvio non è stata priva di difficoltà, ma la strada è intrapresa e siamo certi che con il tempo la nostra gente capirà sempre di più quanto questo nuovo stru- mento può essere utile e importante. E naturalmente saremo noi, col nostro lavoro e con la nostra dedizione, a dover dimostrare che la scelta fatta è stata una scelta giusta. Per giungere a questo obiettivo c’è il nostro massimo impegno. I Comuni di Folgaria, Lavarone e Luserna condividono da sempre la stessa econo- mia e lo stesso tipo di problemi. Ciò li ha spinti in più occasioni a ricercare soluzioni condivise, fino ad immaginare di poter progettare un futuro comune. Questo in 7 fondo è il compito della nostra Comunità: pensare e progettare assieme ai Comuni un futuro comune. Progettare un futuro comune non significa annullare la propria individualità, la propria ricchezza culturale, le diverse sensibilità e aspettative. Significa trovare sempre più punti di contatto e di condivisione, anche per poter rispondere ade- guatamente ai nuovi scenari dell’economia, per saper affrontare i cambiamenti che incalzano e che condizionano sempre più il nostro vivere, anche per poter garantire ai nostri cittadini prestazioni e servizi che con il tempo i singoli Comuni potrebbero non essere più in grado di erogare. Gli Altipiani hanno le stesse radici storico-culturali, in gran parte hanno percorso la stessa strada e sebbene ciascuno con la propria specificità si riconoscono in un’uni- ca matrice culturale, in quell’elemento tedesco-cimbro che ha permeato la lingua, la cultura e le tradizioni dei nostri antenati. Questa è una specificità di cui essere orgogliosi. Poche Comunità del Trentino possono vantare origini tanto singolari e affascinanti: gli Altipiani Cimbri siamo noi e solo noi! La nostra è un’unicità cultu- rale forte, è un’identità territoriale, un valore che va preservato. Quella delle nostre Comunità non è sempre stata una convivenza facile, soprattut- to in tempi in cui i confini e le proprietà segnavano divisioni profonde ed erano motivo di aspri contrasti e contese. Nello stesso tempo hanno affrontato assieme momenti di profonda sofferenza come le guerre, le emigrazioni, le alluvioni e le pestilenze. Ed è in quei contesti che hanno saputo mettere da parte i confini, hanno saputo riscoprire i valori della convivenza e della solidarietà, hanno saputo essere «una» Comunità. Per la prima volta un libro – questo libro – racconta la storia dei tre Comuni in modo unitario, dalle più lontane origini fino ai giorni nostri. Lo abbiamo voluto perché ci è sembrato importante mettere in evidenza il nostro lungo e faticoso percorso di crescita, un percorso che alla fine ci ha portato qui, a riconoscerci tutti protagonisti di una storia condivisa. Ci sembra un buon punto di partenza. Il volume entra nelle vostre case come omaggio natalizio. L’auspicio è che sia una buona compagnia, un punto di riferimento, un luogo in cui ritrovarsi. E per le nuove generazioni, soprattutto per la scuola e gli insegnanti, l’auspicio è che possa essere strumento di consultazione e di lavoro, per creare nei nostri ragazzi la convinzione che il futuro che abbiamo davanti è un futuro che possiamo affrontare e costruire assieme, da Folgaria a Lavarone, a Luserna, con sempre meno confini, con sempre più punti di contatto. 8 Lorenzo Dellai Presidente della Provincia autonoma di Trento È una «magnifica» sorpresa scoprire che le Comunità del nostro territorio amano la propria storia, ne sono orgogliose e vogliono affidarle alle giovani generazioni come preziosa eredità. Il passato, se è inteso come laboratorio di idee e di esperienze che si sono intrecciate fra gli uomini, diventa inequivocabile punto di riferimento per l’agire contempora- neo: non sguardo nostalgico rivolto all’indietro, bensì analisi attenta dei fattori che generarono quell’insieme di fatti piccoli e grandi dai quali ebbe origine la nostra Autonomia. Riscrivere quelle pagine, aggiornarle e riproporle con un linguaggio chiaro, piano e appetibile alle nostre comunità di oggi è un’operazione che racchiude in sé messag- gi simbolici profondi e molto importanti. È in definitiva il recupero di quel concetto che in lingua tedesca viene chiamato Heimat, che però nel nostro caso non assume il significato di sapore nazionalistico di patria rinchiusa tra i confini, bensì quello più 9 immediato di «famiglia», di villaggio, di paese, di valle che è la mia «terra». Una terra aperta agli scambi, una terra ospitale nei confronti di chi vi arriva, una terra che sa crescere puntando sui propri punti di forza e lo fa in un continuo ed armonico rapporto equilibrato con le risorse naturali che ha a disposizione. La storia di Folgaria, di Lavarone e di Luserna-Lusérn è racchiusa in questo concetto di «patria» aperta, di comunità appunto, esempio storico di come le genti seppero far valere la propria identità e la propria orgogliosa appartenenza a un gruppo coeso, identificato e identificabile. È una storia, questa, che per Folgaria affonda le radici fin quasi all’undicesimo secolo, al suo appellativo di «Magnifica Comunità»; e se anche Lavarone può vantare quasi le stesse antiche origini e l’uso di quel medesimo appel- lativo di «Magnifica», Luserna-Lusérn è ancora oggi custode secolare di una lingua e di una cultura antichissime che ne fanno un gioiello e un documento linguistico e storico al tempo stesso. Raccogliere tutto ciò in una pubblicazione che verrà poi distribuita a tutte le fami- glie degli Altipiani è anch’essa un’azione simbolica pregna di significato: saranno i «focolari», d’ora in poi, a conservare la memoria di questa comunità, saranno le famiglie ad accollarsi l’onere di mantenere in vita quell’orgoglio e quell’impegno di autoresponsabilità, di autogoverno, di impegno personale da spendere per il bene della collettività. Quel che gli Altipiani insegnano oggi all’intero Trentino lo potrete leggere in queste pagine: la bellezza di essere e di sentirsi «Comunità», ancor prima che «Provincia»; la forza di coltivare la Memoria per sentirsi pronti a costruire un futuro all’altezza delle nostre possibilità e dei nostri desideri; il non aver paura dell’utopia e del so- gno, perché utopici e sognatori furono di sicuro i nostri bisavoli, quando seppero costruire con le loro mani di boscaioli e di pastori una nuova civiltà basata sul pie- no rispetto delle proprie prerogative e sul riconoscimento della propria autonomia. È motivo di conforto, insomma, sapere che il nostro essere oggi quel che siamo può sempre confrontarsi, rispecchiarsi e trovar nuova linfa e rinnovati valori in quella magnifica storia che affratella le comunità di Folgaria, di Lavarone e di Luserna- Lusérn. 10 Alessandro Olivi Assessore all’Industria, Artigianato e Commercio Provincia autonoma di Trento Le comunità non si inventano, non possono essere tracciate artificiosamente sulla cartina geografica, preesistono alle istituzioni, nascono e si sedimentano in quanto espressione di relazioni umane e condivisioni territoriali che danno un senso all’appartenenza collettiva dei singoli individui che tempo per tempo ci vivono. L’unicum identitario è tale se effettivamente percepito dall’osserva- tore esterno. Non è circostanza casuale pertanto che già nel 1909, in pieno impe- ro austroungarico, il geografo Cesare Battisti, nell’approcciarsi a questi luoghi abbia percepito e rappresentato unitariamente il territorio di Folgaria, Lavarone e Luserna. Non è un caso accidentale che la Provincia di Trento negli anni duemila, nell’im- postare la riforma di una autonomia ormai matura, abbia deciso di attribuire al territorio degli altipiani la prerogativa di essere uno dei sedici ambiti trentini ai quali riconoscere competenze, risorse, responsabilità, strumenti di autogoverno. 11 Lo ha fatto perché i tre comuni ci hanno creduto, ma soprattutto perché la zona degli altipiani ha proprie peculiarità storico-culturali, linguistiche, socio economi- che e paesaggistiche che la rendono non omologabile alle vallate circostanti ed in quanto tale concorre alla pari delle altre all’esercizio dinamico dell’autonomia in una provincia alpina da sempre testa di ponte degli scambi e delle contaminazioni tra il mondo mitteleuropeo e quello latino. In questa complessa, ma entusiasmante, fase di avvio, in cui la nostra Comunità comincia a subentrare alle funzioni amministrative trasferite dalla Provincia e si appresta ad esercitare le politiche di sviluppo sovra comunale, nonché a svolgere in forma associata la gestione di importanti servizi per conto dei Comuni, ben si.