Power and Communication
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The Schengen Agreements and Their Impact on Euro- Mediterranean Relations the Case of Italy and the Maghreb
125 The Schengen Agreements and their Impact on Euro- Mediterranean Relations The Case of Italy and the Maghreb Simone PAOLI What were the main reasons that, between the mid-1980s and the early 1990s, a group of member states of the European Community (EC) agreed to abolish internal border controls while, simultaneously, building up external border controls? Why did they act outside the framework of the EC and initially exclude the Southern members of the Community? What were the reactions of both Northern and Southern Mediter- ranean countries to these intergovernmental accords, known as the Schengen agree- ments? What was their impact on both European and Euro-Mediterranean relations? And what were the implications of the accession of Southern members of the EC to said agreements in terms of relations with third Mediterranean countries? The present article cannot, of course, give a comprehensive answer to all these complex questions. It has nonetheless the ambition of throwing a new light on the origins of the Schengen agreements. In particular, by reconstructing the five-year long process through which Italy entered the Schengen Agreement and the Conven- tion implementing the Schengen Agreement, it will contribute towards the reinter- pretation of: the motives behind the Schengen agreements; migration relations be- tween Northern and Southern members of the EC in the 1980s; and migration relations between the EC, especially its Southern members, and third Mediterranean countries in the same decade. The article is divided into three parts. The first examines the historical background of the Schengen agreements, by placing them within the context of Euro-Mediter- ranean migration relations; it, also, presents the main arguments. -
«Sì Al Centro Dell'ulivo» Dini Risponde Ai Popolari
05POL01A0507 05POL03A0507 FLOWPAGE ZALLCALL 13 14:43:22 07/07/96 K IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII Venerdì 5 luglio 1996 l’Unità pagina IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIPoliticaIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII 5 Marini apprezza. Il problema leadership: Prodi pensa al governo Bettino scomunica Amato «Sì al centro dell’Ulivo» e Martelli ROMA. E‘ dalle colonne del Dini risponde ai Popolari —quotidiano di An ‘Il Secolo d’Italia‘ che Bettino Craxi rinnova la sua ’scomunica‘ a Giuliano Amato ed Dini risponde ai Popolari: sono d’accordo, facciamo insie- esorta i socialisti italiani a riprende- re in proprio l’iniziativa politica. me il centro dell’Ulivo. E Marini: siamo aperti al dialogo. Craxi definisce l’adesione di Amato Ma nasce il problema della leadership. Chi deve essere il alla cosiddetta ‘Cosa 2‘ ’’una sem- capo: Prodi, come vorrebbero i Popolari o Dini, come au- plice operazione del tutto persona- spica Rinnovamento italiano? Masi: «Prodi è capo della le” e “tutt’altro che politica’’. E al 05POL01AF01 05POL01AF03 dottor Sottile manda un messaggio: coalizione e del governo, non può essere leader della fede- Not Found ’’la politica e‘ una cosa difficile e razione di centro». Silenzio del capo del governo. Per ora Not Found per fare politica bisogna rappre- non risponde alle proposte dei Popolari. 05POL01AF01 05POL01AF03 sentare qualcosa o qualcuno. Altri- GerardoBianco, menti ci si dedichi ad altro: per adestra,ilministro esempio, a scrivere libri...’’. degliEsteri L’appello ai socialisti da Ham- RITANNA ARMENI LambertoDini, mamet e‘ dunque a “rinascere da ROMA. Marini propone a Dini tuazione con grande attenzione. inbasso, soli’’. “Perche‘ se non stai da solo - —di costruire insieme un centro più Ma in questa fibrillazione della EnricoBoselli dice Craxi al suo intervistatore- sei forte dell’Ulivo. -
Conversations with Francesco Cossiga
Bulletin of Italian Politics Vol. 2, No. 2, 2010, 141-162 Conversations with Francesco Cossiga Alison Jamieson The article is an extract from five exclusive interviews, recorded over several months in 2009, with former Italian president, Francesco Cossiga, who died on 17 August 2010. Born in 1928 in Sardinia, Cossiga was a life Senator in the Italian parliament, to which he was first elected for the Christian Democratic Party in 1958. His second cousin, Enrico Berlinguer, was secretary of the Italian Communist party from 1972 until his death in 1984. Cossiga held the offices of interior minister, prime minister, speaker of the Senate and president of the republic. He resigned as interior minister on 9 May 1978 after the murder of Aldo Moro, but returned as prime minister from August 1979 till October 1980. Considered a specialist in the areas of intelligence and security, Cossiga was proud of his association with the secret Stay Behind network known as Gladio, and took credit for setting up Italy’s anti-terrorist rapid response units. Church and State The first of five recorded conversations with President Cossiga occurred on the thirty-fifth anniversary of the divorce referendum. I began by asking him about the political significance of the vote, which had returned a large majority in favour of retaining divorce. The victories of the Christian Democratic party in 1947 and 1948 were erroneously seen as those of the Catholic Church and of Catholicism. The victories were due to a more complex series of factors: many non-believers voted DC, most Italian Jews voted DC while the others voted for the Republican Party. -
Quando Entrammo Nel G7
/ / / / 43 >>>> saggi e dibattiti Ricordi Quando entrammo nel G7 >>>> Antonio Badini ella incertezza che grava sull’evoluzione dell’ordine mondiale mi accorgo che il mio pensiero tende spesso aNd andare indietro nel tempo per attingere dai buoni ricordi L’equilibrio di uno statista speranza e fiducia. Gli analisti, da parte loro, scrutano le pro - spettive future ricorrendo alle “lezioni del passato”, come Gennaro Acquaviva suggerisce la politologia anglosassone: a condizione ovvia - mente che non si sia smarrita nel frattempo la memoria sto - orniamo a riproporre, con questa testimonianza di rica. Fenomeno tutt’altro che remoto, stando almeno a quello Antonio Badini, una vicenda peculiare nel rapporto che accade nel nostro paese, portato troppo spesso a improv - tTra la politica e il potere. Lo facciamo in particolare per visare o a “reinventare la ruota”. aiutare i tanti italiani che come noi intendono rimanere Per esperienza diretta posso dire in tutta onestà che l’Italia saldi nel loro convincimento antico di considerare l’im - sino a tempi recenti otteneva rispetto e attenzione in campo pegno per la buona politica come dovere civico, eserci - internazionale grazie alla professionalità della sua diplomazia zio di virtù democratiche, luogo privilegiato per eserci - e ad alcuni politici di grande visione. I fatti che possono tare competenze e virtù. Si tratta di una vicenda di poli - dimostrarlo sono parecchi, ma uno in particolare mi sembra tica estera che si colloca al centro dei positivi (per l’Ita - rivelatore della elevata caratura di cui godeva il paese fino a lia) anni ‘80 del secolo scorso, e intende richiamare il tempi non remoti. -
Elenco Dei Governi Italiani
Elenco dei Governi Italiani Questo è un elenco dei Governi Italiani e dei relativi Presidenti del Consiglio dei Ministri. Le Istituzioni in Italia Le istituzioni della Repubblica Italiana Costituzione Parlamento o Camera dei deputati o Senato della Repubblica o Legislature Presidente della Repubblica Governo (categoria) o Consiglio dei Ministri o Presidente del Consiglio dei Ministri o Governi Magistratura Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) Consiglio di Stato Corte dei Conti Governo locale (Suddivisioni) o Regioni o Province o Comuni Corte costituzionale Unione Europea Relazioni internazionali Partiti e politici Leggi e Regolamenti parlamentari Elezioni e Calendario Referendum modifica Categorie: Politica, Diritto e Stato Portale Italia Portale Politica Indice [nascondi] 1 Regno d'Italia 2 Repubblica Italiana 3 Sigle e abbreviazioni 4 Politici con maggior numero di Governi della Repubblica Italiana 5 Voci correlate Regno d'Italia Periodo Nome del Governo Primo Ministro 23 marzo 1861 - 12 giugno 1861 Governo Cavour Camillo Benso Conte di Cavour[1] 12 giugno 1861 - 3 marzo 1862 Governo Ricasoli I Bettino Ricasoli 3 marzo 1862 - 8 dicembre 1862 Governo Rattazzi I Urbano Rattazzi 8 dicembre 1862 - 24 marzo 1863 Governo Farini Luigi Carlo Farini 24 marzo 1863 - 28 settembre 1864 Governo Minghetti I Marco Minghetti 28 settembre 1864 - 31 dicembre Governo La Marmora Alfonso La Marmora 1865 I Governo La Marmora 31 dicembre 1865 - 20 giugno 1866 Alfonso La Marmora II 20 giugno 1866 - 10 aprile 1867 Governo Ricasoli -
Compagne E Compagni, Come Militante Della Federazione Di Pisa
Compagne e compagni, come militante della Federazione di Pisa, esprimo una profonda soddisfazione per la qualità complessiva delle tesi congressuali, con le quali viene riposizionata al centro del dibattito la questione comunista, con il fine della costruzione del Partito comunista. Ora come mai l'affermazione “comunismo o barbarie” è dimostrata a livello mondiale dalle politiche inique adottate dal capitalismo per “uscire dalla crisi”. Politiche che immiseriscono le vite di tutte le classi subalterne e gettano il seme di nuove guerre imperialiste. Moltissimi compagni in Italia che hanno smesso di andare a votare, rifiutando questa democrazia vuota nata con il maggioritario, guardano ora al nostro Congresso fondativo con grandi aspettative, così come tutta quell'area di giovani, disoccupati o precari, donne e tutti quei soggetti che non hanno trovato negli ultimi trent'anni un Partito nel quale sentirsi compiutamente rappresentati e che vivono una vita di difficoltà dovuta alle dinamiche del sistema capitalistico. Sentiamo il peso della responsabilità di aver deciso di dar vita al Partito comunista, anche per avere alle nostre spalle una storia complessa fatta di vittorie, di errori e sconfitte. E per tornare a vincere dobbiamo mettere sotto la lente d'ingrandimento la storia del Partito comunista italiano, di cui dobbiamo capire fino in fondo la portata con un'analisi che ci è necessaria per poter conquistare, oggi, una capacità egemonica che ci consenta un'avanzata sociale elevata quanto quella raggiunta in Italia, dal dopoguerra fino al rapimento Moro, grazie al lavoro di quanti si riconoscevano nel Pci. Che ha avuto una fine oscura, troppo rapida e non sufficientemente analizzata. -
Macaluso Il Combattente
Quotidiano Data 20-01-2021 IL FOGLIO Pagina 1+I Foglio 1 / 2 • MACALUSO IL COMBATTENTE Articoli di Sofri, Cundari, Magno nell'inserto I MACALUSO IL COMBATTENTE Per 96 anni ha incarnato la battaglia culturale e la battaglia politica della sinistra italiana. Tre libri per ripercorrere la vita e il pensiero dell'intellettuale scomparso ieri battute salaci". Conseguito il diploma, il pa- nel Pci), Macaluso cominciava istintivamen- dre lo volle con sé in miniera, in una landa te da lì. "Ho un ricordo nitido della degrada- di Francesco Cundari sperduta, e lui s'intristì al punto da togliersi zione e della violenza che mi ferivano negli la vita. Osserva a questo punto del racconto anni della fanciullezza", scrive, rievocando i ipercorrere la vita di Emanuele Macaluso Macaluso:"La miniera non uccideva solo con pianterreni occupati dagli zolfatari, dove vi- significa ripercorrere l'intera storia della il grisù, ma anche con l'isolamento e la bruta- vevano in dieci in uno stanzone. E il compa- sinistra e dell'Italia repubblicana,e per chiun- lità di un'esistenza trascorsa tra uomini che gno di giochi il cui padre,"come tutti gli zolfa- que si sia mai minimamente interessato all'u- lavoravano come bestie, rischiavano la vita, tari", tornava dalla miniera ogni quindici na o all'altra, anche fare un lungo giro tra gli mangiavano pane e pomodoro,riposavano in giorni, "la sera si ubriacava e picchiava la scaffali della propria libreria. Perché Macalu- case che non erano case e aspettavano la fine moglie e i figli Rosa, Maria, Minicu". Bisogna so, oltre che importante dirigente sindacale della settimana o della quindicina per torna- provare a seguire il filo dei suoi pensieri. -
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www.ssoar.info The 5 star people and the unconventional parliament Bordignon, Fabio; Ceccarini, Luigi Veröffentlichungsversion / Published Version Zeitschriftenartikel / journal article Empfohlene Zitierung / Suggested Citation: Bordignon, F., & Ceccarini, L. (2013). The 5 star people and the unconventional parliament. Studia Politica: Romanian Political Science Review, 13(4), 675-692. https://nbn-resolving.org/urn:nbn:de:0168-ssoar-447780 Nutzungsbedingungen: Terms of use: Dieser Text wird unter einer CC BY-NC-ND Lizenz This document is made available under a CC BY-NC-ND Licence (Namensnennung-Nicht-kommerziell-Keine Bearbeitung) zur (Attribution-Non Comercial-NoDerivatives). For more Information Verfügung gestellt. Nähere Auskünfte zu den CC-Lizenzen finden see: Sie hier: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0 https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.de The 5 Star People and the Unconventional Parliament 675 The 5 Star People and the Unconventional Parliament FABIO BORDIGNON, LUIGI CECCARINI INTRODUCTION With the triumphal entrance of the Movimento 5 Stelle (Five Star Movement)1 into the Italian Parliament following the General Election of 2013, the level of ”anti- politics” in Italian institutions has grown. With its 163 elected MPs, an ”anti-system” party has entered the political system – not merely the electoral arena, but also the very heart of representative democracy. This political entity, led by former comedian Beppe Grillo, has responded to a social demand for renewal and revitalization of democracy. The rise of the M5S participates to a scene of strong de-legitimization of the political class, and of widespread sentiments of intolerance towards the political parties. At the same time, the Movement has reached the point of calling into question the representative character of Italian democracy, albeit by using the very mechanisms that typify such a regime: elections and Parliament. -
Press Book Viva Zapatero
Studio Uno y Secol Superbo & Sciocco Produzioni presentan un documental satírico de Sabina Guzzanti una producción Studio Uno - Secol Superbo & Sciocco Produzioni · música Riccardo Giagni - Maurizio Rizzuto producción ejecutiva Ferdinando Vicentini Orgnani · A.L.B.A. Produzioni Srl · montaje Clelio Benevento fotografía Paolo Santolini · organización Anita Lamanna · escrito y dirigido por Sabina Guzzanti www.golem.es/vivazapatero Un documental satírico de Sabina Guzzanti Duración: 80 min Una brasa bajo la bota de Berlusconi RAIOT: Armas de Distracción Masiva La víspera del cierre de la 62ª edición de la petrificados por el miedo o, peor aún, cínicos que 13 de noviembre de 2003 millones de telespectadores) en su momento cumbre, Mostra de Venecia, muchas precauciones y un gran se enorgullecen de su indignidad. Se celebra una rueda de prensa con la serie satírica convirtiendo a la RAI3 en el canal más visto durante misterio precedieron a la proyección sorpresa del “RaiOT” como tema. más de media hora después de medianoche. ¡Un documental de Sabina Guzzanti, ¡VIVA Se aprenden muchas cosas en este documental Paolo Ruffini, director de la RAI3, alaba el trabajo auténtico récord! ZAPATERO!, presentado fuera de concurso aunque liberador que pronto se estrenará en algunas salas de de los guionistas, es decir, de Sabina Guzzanti, Curzio discretamente apadrinado por los responsables del Italia gracias a la testarudez del distribuidor Maltese, Emanuela Imparato y Paolo Santolini. La En los días siguientes: festival. ¿A qué venía tanta prudencia? Simplemente independiente Lucky Red. Por ejemplo, que Italia serie se compone de programas monotemáticos de - Mediaset demanda a RaiOT, reclamando 20 porque se trata de una violenta crítica a Berlusconi ha retrocedido hasta el puesto 67 en la lista una hora de duración que comprenden un monólogo millones de euros por daños y perjuicios. -
La Satira Della Libertà Paolo Flores D’Arcais Francesco Pardi
domenica 23 novembre 2003 la politica 11 appello contro la censura in tv. Parallelamente in Ci saranno collegamenti con Radio Popola- Protesta/1: quindicimila e- mail tutta Italia è in corso la mobilitazione per organizzare Protesta/2: lo show romano re (tutto il circuito), Radio Città Futura Ro- manifestazioni con collegamenti in diretta dall'Audi- ma, Novaradio Firenze. di sostegno a “Raiot” torium per assistere allo spettacolo che stasera vedrà, in diretta su tre radio I Girotondi di Roma ricordano anche l'ap- tra gli altri, interventi di Sabina Guzzanti, Marco Tra- puntamento per mercoledì 26 novembre alle vaglio, Paolo Rossi, Curzio Maltese, Dario Fo, Danie- ore 17 a Corsia Agonale (di fronte al Senato), ROMA Più di 15mila e-mail per dire no alla censura le Luttazzi, Beppe Grillo. La diretta partirà dalle 20.30 ROMA Per far fronte alle spese del collegamen- per dire no all'approvazione della legge Ga- dopo il caso 'Raiot' e oltre venti città pronte a collegar- sui canali di Emi.li Tv (Hot Bird 13ø Est, Frequenza: to satellitare è stata lanciata una sottoscrizione sparri. si, stasera, con il varietà di protestà che Sabina Guz- 12.673 Mhz, Polarizzazione: verticale, Symbol rate: popolare al conto corrente aperto presso la Alle 18, la manifestazione si trasferirà a zanti sta preparando all'Auditorium di Roma. È il 27.500 Ms/sec) che rimanderà lo show sui megascher- filiale di Padova di Banca Etica con le seguenti piazza Pasquino, per improvvisare pasquinate bilancio tracciato dal movimento dei Girotondi, che mi preparati in tanti teatri, cinema, locali, circoli Arci coordinate: ABI 05018, CAB 12100, C/C n. -
Q27portada EN.Qxp
Political satire in Italy: a successful television genre Rossend Domènech . Political satire is present in every Italian media, There's a lot of political satire on Italian television: two daily specially on television. The author examine in this programmes on national channels and four weekly article the most outstanding satirical scheduled programmes, not to mention the doses of satire dotted programmes and analyses its evolution. He ends throughout many programmes that are not specifically claiming that politics has been transferred to the satirical. During the last season (2006), there were five television stage, instead of any Parliament, and it has exclusive daily programmes and, in previous seasons, from also assumed the television laguage, even satire. 1994 to 2006, half a dozen appeared and disappeared. Since spring 2007, and in addition to these programmes, broadcasters have started to show new comedy and satire programmes in general that sometimes include political sketches. Keywords At the same time there has also been a proliferation in the Political satire, television, Italy, Berlusconi, Le Iene, country of satirical cartoons in the press, and every year Blob, Striscia la notizia, Parla con me, RaiOt, Che one or two books appear on this area. But, where the genre tempo che fa, Crozza Italia. is most abundant is on the Internet, principally since Silvio Berlusconi entered politics (1994), when satire on the ruling classes was more difficult to carry out by means of traditio- nal public and private instruments. This was due to relent- less censorship of this category. We can therefore say that satire has become fashionable. -
Berlinguer, Ti Vogliamo Ancora Bene
Berlinguer, ti vogliamo ancora bene Lo scorso 25 maggio Enrico Berlinguer avrebbe compiuto novantotto anni. Sono invece passati ben trentasei anni dalla sua morte, avvenuta a Padova l’11 giugno 1984. Da allora, sono cambiati completamente l’Italia e il mondo (non ci sono più Dc, Pci e Psi; è scomparsa la “cortina di ferro” che divideva Est e Ovest). Eppure l’ammirazione per il “compagno Enrico” e la nostalgia per una stagione specifica della politica italiana restano fortissime nelle generazioni che hanno vissuto in prima fila gli anni Settanta e Ottanta. Chissà invece cosa pensano i più giovani di quell’uomo magro, dal sorriso discreto e dallo spiccato accento sardo (era nato a Sassari il 25 maggio 1922) che ogni tanto appare in tv in qualche documentario o si cita quando si vuole fare riferimento alla fase in cui la sinistra italiana era egemone nella società italiana e poteva rivendicare, a ragione nonostante la conventio ad excludendum, una collocazione di governo sulla base del fatto che un italiano su tre votava comunista e alcune regioni erano governate da giunte di sinistra. Eletto segretario nel 1972 scalzando le candidature di Giorgio Napolitano e Pietro Ingrao, grazie alla saggezza politica di Luigi Longo (quest’ultimo, successore di Palmiro Togliatti, non era più in grado di assolvere al ruolo di segretario per i postumi di un ictus), iscritto al partito fin dai primi anni Quaranta, segretario dei giovani comunisti per un lungo periodo e con una discreta esperienza internazionale, Berlinguer e il berlinguerismo hanno caratterizzato la fase dei massimi successi elettorali e politici del Pci.