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SUPPLEMENTO al numero 3 - marzo 2015 BETTINO CRAXI LA UILS RICORDA L’81ESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI BETTINO CRAXI (24 FEBBRAIO 1934) “La mia vita equivale alla mia libertà B. Craxi “Sono passati 15 anni da quando nei pri- missimi giorni del nuovo secolo veniva a mancare Bettino Craxi, grande politico, grande statista, ma soprattutto grande uomo. Di lui è stato detto di tutto, tra ammiratori e detrattori, ma quello che la UILS pensa e intende ricordare è proprio il suo aspetto umano, a cui, nonostante il ruolo fondamentale svolto per circa un ventennio nella politica italiana, non solo dal punto di vista nazionale, ma anche e soprattutto da quello internazionale, che ha portato il nostro Paese a sedersi fra e maggiori potenze mondiali, non è stato ri- conosciuto il diritto di essere in tutto e per tutto una persona umana, con i suoi pregi e difetti , e con le sue sofferenze. Ciò che a Bettino è stata negata, è stata proprio la possibilità di sbagliare e so- Bettino Craxi, il primo socialista capo del governo prattutto quella di un riscatto se non al- tro nel riconoscimento della forza della coerenza e dell’onestà di giustizia che lo SOMMARIO portò ad ammettere una parte delle colpe Bettino Craxi e la prima repubblica - pag. 3-4 attribuitegli, come avvenne nel discorso Bettino Craxi e il socialismo - pag.5 alla Camera del luglio 1993, o durante gli Bettino Craxi e la DC - pag.6 interrogatori con il giudice del pool Mani Bettino Craxi e Berlinguer - pag.7 Pulite, , in cui il leader Bettino Craxi e la politica economica - pag.8 socialista, con coraggio ammise le proprie Bettino Craxi e la politica ambientale - pag.9-10 responsabilità chiamando, però, in corre- Bettino Craxi e la questione palestinese - pag.11 ità tutto il Parlamento, e fu proprio questo Bettino Craxi e il CAF - pag.12 l’aspetto che non gli venne mai perdonato. Bettino Craxi e la Chiesa cattolica- pag.13 La UILS nel ricordare il carisma e Bettino Craxi e le donne - pag.14 l’importanza storica di questa figura, in- Bettino Craxi e la fuga ad Hammamet - pag.15 tende partire da una riflessione su come, Bettino Craxi e i ricorsi alla corte di Strasburgo - nella vicenda politica craxiana, incomba pag.16 Segue - pagina 2 Bettino Craxi e l’eredità politica - pag.17 1 LA UILS RICORDA L’81ESIMO ANNIVERSARIO ... Craxi ribadisce, di fronte alle offerte di un salvacondotto umanitario per farsi curare nel suo paese, che rientrerà in Italia solo “Dopo quattro anni di stabilità e di progresso guardiamo da “libero cittadino”, e che “con l’aiuto ora con maggiore fiducia all’avvenire dell’Italia. Lavoria- di Dio” spera di uscire “presto e bene da questa incresciosa situazione. Non chiedo mo per un rinnovato sviluppo dell’economia, la protezione carità pelose - aveva detto rifiutando sde- dei ceti più deboli e bisognosi, una maggiore eguaglianza gnosamente l’offerta di arresti domiciliari tra i cittadini, uno Stato più moderno ed efficiente, la difesa per il suo grave stato di salute - non sono né un latitante né un fuggiasco, sono un della natura e della ricchezza artistica nel nostro Paese. esule politico e se non posso tornare a Insieme facciamo crescere l’Italia.” casa mia da uomo libero, preferisco rima- nere qui, anche da morto”. E la morte sopraggiunse di lì a breve, per arresto cardiaco, all’alba di un nuovo se- colo, nella sua casa rifugio di Hammamet, mettendo fine alle sue sofferenze, non Continua da pag. 1 solo fisiche, ma soprattutto morali. Nel ancora l’ombra di un cieco giustizialismo, talia divenne membro effettivo del G7. ricordo di questa grande figura inevitabile legato più a motivazioni di opportunismo Questi e molti altri i meriti attribuiti alla il pensiero a quella libertà che gli fu ne- politico e capitalismo mondiale nato dal figura di Bettino Craxi, onori che il cie- gata e che dalla sua lapide ferisce come desiderio di sconfiggere mediaticamente co giustizialismo, ha preferito oscurare un monito nell’epitaffio impresso per sua e politicamente l’antagonista, visto solo con gli oneri attribuiti al leader socialista, stessa volontà: “la mia vita equivale alla come un nemico e non come un interlo- dimenticandone gli onori, e soprattutto mia libertà” e alla cui memoria, la UILS cutore con il quale confrontarsi per il bene negando alla sua persona quel rispetto dei intende dedicare le parole del presidente comune: Ciò che resta nella memoria valori umani fondamentali sanciti dalla , quando affermava “Alla collettiva, sono le accuse, le sentenze, le nostra Costituzione quali la libertà, inte- mia età non è importante essere giudicati condanne, il cui potere mediatico ha fi- sa come rispetto dei diritti e soprattutto dagli uomini, si risponde solo alla propria nito con l’oscurare il valore del pensiero della possibilità di poterli difendere, co- coscienza. La mia è tranquilla”. riformista e dei risultati ottenuti dal suo stringendolo ad un esilio forzato che toccò governo. il suo culmine con la morte lontano da Il Presidente della UILS Solo per ricordarne alcuni, basti pensare quel bel Paese, che egli aveva amato e al Antonino Gasparo a quando il Governo da Lui guidato portò cui progredire aveva dedicato la sua intera l’Italia al quinto posto fra i Paesi più indu- esistenza. strializzati del mondo, superando la Gran Craxi, nonostante Bretagna, o a come difese autorevolmente l’aggravarsi della la dignità e l’autonomia dello Stato italia- sua malattia, che no nei confronti della pretesa Statunitense rese gli ultimi mesi in occasione del caso Sigonella, imponen- della sua vita un do militarmente le decisioni del Governo vero e proprio cal- Italiano e sostenendo con fermezza la vario, tra ospedali, nostra sovranità territoriale nei confron- medici, delicatissi- ti dell’allora presidente mi interventi chi- e ribadendo che le nostre leggi doveva- rurgici che nono- no essere rispettate; con ciò – tra l’altro stante una pesante – guadagnò la stima del presidente ame- battaglia morale ricano che lo invitò successivamente alla sulla possibilità di Casa Bianca commentando che non tutti aprire o meno un i capi di stato avrebbero avuto lo stesso “corridoio umani- coraggio e la stessa determinazione. O an- tario” tra Roma e cora quando l’Italia doveva entrare nel G7 Hammamet per insieme all’Australia, i cinque Paesi che potergli consentire avevano il potere di decidere decretarono di curarsi in Italia, che il nostro Paese avrebbe potuto parte- di fatto questa pos- cipare solo come osservatore e non come sibilità gli fu ne- membro effettivo, ma la determinazione gata: non riuscì a con la quale Craxi reagì, ingiungendo tornare in Italia da all’allora ministro del Tesoro, Giovanni uomo libero come Goria, di abbandonare la seduta e di rien- aveva desiderato trare in Italia, determinò il cambiamento fino all’ ultimo. della decisione già presa dai cinque e l’I- istante.

2 CRAXI E LA PRIMA REPUBBLICA UNA FIGURA CHIAVE NELLA STORIA POLITICA ITALIANA

società rispetto allo Stato e per il pieno svi- luppo della personalità individuale. e che porta alla modifica anche del simbolo del PSI: la falce e il martello sul sole nascen- te vengono sostituiti dal garofano rosso. E’ proprio su quest’ onda riformista, che si colloca tutta la sua politica interna: par- tendo dall’opposizione al compromesso storico tra DC e PCI, dettata dalla volo- ntà di porsi come un’alternativa di sinis- tra al di fuori degli schieramenti politici sintonizzati sulla divisione del mondo in due sfere d’influenza sancita a Yalta, che vedono rispettivamente la Dc asservita agli USA e i PCI asservito all’URSS; alla forte presa di posizione nei confronti del caso Moro, quando, andando controcor- rente rispetto alla logica della fermezza e dell’intransigenza portata avanti dai due maggiori partiti DC e PCI, Craxi contrappone l’ipotesi della trattativa. A 15 anni esatti dalla sua scomparsa, av- tative, dimostrando con profondo acume Quella che Bettino ha in mente è una venuta il 19 gennaio del 2000 ad Ham- politico, determinazione ed energia nel sinistra riformista, ed è tra i primi a par- mamet in , il ricordo della figura rilancio del partito il cui slogan è il “Pri- lare della necessità di riforme istituzion- di Bettino Craxi, appare come un inevita- mum vivere”, di essere tutt'altro che un ali, come ad esempio la riforma Costituzi- bile confronto con la contraddittorietà che semplice "segretario di transizione". onale in senso presidenzialista, che punta ha caratterizzato gli ultimi 20 anni della Sono gli anni in cui l’ascesa apparente- ad attribuire una maggiore efficienza in politica italiana, e con la conseguente mente inarrestabile del PCI, lascia pre- senso decisionista ai poteri pubblici ital- necessità di analizzare non solo la figura sagire che il PSI, ormai ridotto ai minimi iani, sebbene egli stesso debba poi ricon- carismatica che quest’uomo ha indubbia- storici, non abbia più alcuna ragione di oscere che questi progetti resteranno alla mente rappresentato, ma soprattutto la sua esistere, ma ancora una volta, l’opera di fine un“inutile abbaiare alla luna“, in opera e l’alto profilo politico che, tra luci rivitalizzazione improntata dal neoleader quanto non si raggiunge mai in Parlamen- e ombre, hanno garantito all’Italia forse socialista, da lui stesso definita “nuovo to la maggioranza necessaria anche solo il periodo più lungo di stabilità politica corso” del partito, lo porta a disilludere le per affacciare l'ipotesi di approvazione e prosperità economica, spazzate via per aspettative di chi credeva che il PSI fosse di un testo, sul quale peraltro incombono sempre dal vortice che ha travolto e de- ormai giunto il momento della resa; po- forti oscillazioni nello stesso entourage terminato la fine della Prima Repubblica. nendosi come un importante fattore di in- socialista (chi opta per il presidenzialismo Nel Luglio del 1976, a seguito di quella novazione nel sistema della Prima Repub- all'americana e chi per quello alla francese). che viene poi definita una “congiura di blica ormai incapace di stare al passo con Senza nulla togliere al suo ruolo di in- palazzo”, l’allora quarantaduenne Bet- i tempi e di fornire le risposte adeguate ai novatore, come dimostrano le riforme tino Craxi, viene eletto segretario del cambiamenti in atto nella società italiana . portate a termine con grande successo: Psi al posto dell’ex segretario De Mar- Avvalendosi della collaborazione di el- basti pensare alla revisione dei Patti Lat- tino. Quella che agli occhi di tutti ap- ementi molto giovani, Craxi da vita alla eranensi con la Santa Sede; alla sconfitta pare una “figura di transizione“, di cui cosiddetta “rivoluzione dei quarantenni” e del massimalismo sindacale nel referen- potersi liberare al momento più oppor- punta al rilancio del Partito Socialista ab- dum sulla scala mobile; all’abbattimento tuno e il cui unico scopo è rispondere bandonando ogni residuo del marxismo le- dell’inflazione, nonché allo sviluppo e all’esigenza immediata di traghettare il ninismo cui contrappone il pensiero proud- all’internazionalizzazione della nostra partito fuori dalla Crisi, disillude le aspet- honiano, volto al potenziamento della segue a pagina 4

3 CRAXI E LA PRIMA REPUBBLICA UNA FIGURA CHIAVE... Continua da pagina 3 economia e al consolidamento dello Stato fonda riflessione intellettuale che si può le colpe di un sistema che si avvicina ine- sociale. Sul versante della politica estera, comprendere il significato dell’ascesa e sorabilmente al collasso, e gettato in pasto riesce da un lato a garantire all’Italia un dell’affermazione politica del leader del ad un’ opinione pubblica, in cui si diffonde ruolo fondamentale negli sviluppi della PSI, nelle contraddizioni della Prima Re- inesorabilmente un forte sentimento anti- politica internazionale a livello mondiale, pubblica, mettendone in rilievo, oltre alla craxiano, sempre più agguerrita e sempre quando nel 1979, consente l’installazione potente carica innovativa e moderna, an- “pronta a scagliare la prima pietra”, toc- in Italia degli euromissili statunitensi, che la personalizzazione della leadership, cando il suo culmine nel vergognoso epi- dall’altro ad affermare l’identità nazio- e la capacità di porsi come precursore sodio all’uscita dall’hotel Raphael dove nale, come avviene nella crisi di Sigo- delle nuove modalità di comunicazione Craxi è oggetto del lancio di monetine. nella, dove grazie ad una forte presa favorite dalla rivoluzione mediatica di Oggi, a distanza di tanti anni dalla fine di posizione nei confronti del gigante cui è protagonista l’Italia negli anni ‘80. di tangentopoli, è sempre più evidente USA,Craxi riesce a salvaguardare il ris- Tuttavia il progetto strategico Craxiano, che la corruzione è aumentata in maniera petto del diritto internazionale. Un'altra volto a trasformare il vecchio sistema, esponenziale, andando ben oltre la sfera vittoria è quella che impone alla “lady traghettandolo verso una “Seconda Re- del famigerato finanziamento illecito ai di ferro” inglese Margareth Thatcher, pubblica”, attraverso una transizione in- partiti, che pur sbagliato ed inaccettabile, con la presenza dell’Italia al quinto pos- dolore e all’insegna della modernità e si poneva come strumento di un fine più to nell’economia mondiale, costringen- dell’innovazione, si scontra e viene tra- grande: oggi la corruzione dilaga nel pub- dola, di fatto ad accettare il "sorpasso" volto alla transizione traumatica che si blico, come strumento di interessi privati italiano sulla Gran Bretagna, con un inaugura agli inizi degli anni ‘90 e con e tornaconti personali, in un clima di de- PIL al 12,8 contro l'11,7 degli inglesi. la conseguente distruzione, nell’arco di generazione morale di gran lunga supe- Questi solo alcuni dei risultati conseguiti una sola legislatura, la XI (1992-1994), riore a quello della Prima Repubblica. da Craxi, negli anni della sua presidenza di tutti i partiti storici, e in particolare Alla luce di ciò, la necessità di rivalutare del Consiglio, la più lunga della storia del della Dc e del Psi, rispettivamente il la figura di Bettino Craxi dal punto di della Prima Repubblica, a dimostrazione più importante e il più antico dei partiti vista storico, politico, morale ma soprat- di come negli ultimi quindici anni di vita italiani. Il 17 febbraio 1992 ha infatti in- tutto umano, appare più che mai neces- della Prima Repubblica il partito socialis- izio l'inchiesta giudiziaria sul saria, sottolineandone l’acume politico, ta nella figura del suo leader, abbia gio- sistema delle tangenti che coinvolge, oltre la voglia e la capacità di rinnovamento cato un ruolo essenziale, dovuto alla lu- al leader socialista, molti altri esponenti che impresse al partito e al Paese, la forte cida intuizione circa la fragilità dell’intero di tutti i maggiori partiti facendo emerge- personalità e l’onestà di ammettere e de- edificio istituzionale fondato sui partiti, re il fenomeno chiamato Tangentopoli. nunciare i giochi di potere come “gli altri” ormai incapaci di stare al passo con i L'enorme perdita di credibilità subita in non ebbero mai il coraggio di fare, non- tempi. Essenzialità che si spiega, parados- particolare dalle forze del de- ché la profonda lungimiranza che venti salmente, proprio con la marginalità del termina una crisi irreversibile che porta anni fa lo portava a profetizzare quello PSI che dalla fine degli anni ’70 spinge Bettino Craxi a dimettersi dalla segre- che l’Europa si sarebbe rilevata attra- il movimento a ritagliarsi uno spazio di teria del Partito l’11 febbraio del 1993. verso una descrizione lucida e straordi- autonomia tra i due maggiori partiti DC Di particolare rilievo, nel tripudio di po- naria della situazione attuale : “…. sarà e PCI, rivelando una profonda sensibilità lemiche e contraddizioni scatenato dalle in preda alla disoccupazione e alla con- di analisi e di apertura al nuovo, pressoc- indagini, è la posizione di Craxi che può flittualità sociale, mentre il governo ital- ché inesistente negli altri partiti che, ada- essere riassunta nel discorso alla camera, iano sarà costretto a rinegoziare i trattati, giandosi sulla presunta stabilità dei loro per la fiducia al governo Amato il 3 lug- perché diventati obsoleti e pericolosi”, consensi, sono troppo impegnati a barca- lio del 1992, nel quale il leader del PSI “C’è da chiedersi perché si continua a menarsi tra i precari equilibri e le logiche chiama in correità tutto il parlamento magnificare l’entrata in Europa come di potere dettati dallo schieramento ovest dichiarando “spergiuro“ chi avesse negato una sorta di miraggio, dietro il quale si est. E’ proprio alla luce di questa pro- di aver fatto ricorso al finanziamento il- delineano le delizie del paradiso terrestre. lecito dei partiti. Giura- Non sarà così. alle condizioni attuali, dal mento attraverso il quale quadro dei vincoli così come sono stati in maniera lucida e coer- definiti, ad aspettare l’Italia non c’è af- ente, il leader socialista fatto un paradiso terrestre. Senza una sfida tutto il parlamento, nuova trattativa e senza una definizione ad ammettere le proprie di nuove condizioni, l’Italia nella mi- responsabilità, sfida che, gliore delle ipotesi finirà in un limbo, tuttavia, non viene accol- ma nella peggiore andrà all’inferno”. ta da nessuno, rivelando il silenzio“ipocrita“ di chi spera ancora di cavarsela e probabilmente ci è rius- Antonella Della Rocca cito, abbandonando Craxi al suo destino: solo come unico capro espiatorio del-

4 CRAXI E IL SOCIALISMOCRAXI E IL SOCIALISMO L’UOMO INCASTRATO NEL LIMBO STORICO

Una strana comunanza di destini unisce due figure assai diverse e cronologica- mente distanti come Dante Alighieri, cele- bre scrittore trecentesco, e Bettino Craxi, rinomato politico italiano. Le statue di entrambi, tra l’altro, si fiancheggiano in Lunigiana, sintomo di un particolare sventurato parallelismo che ha attecchito l’immaginario comune. Le due rilevanti figure storiche sono ricordate, infatti, per il triste destino da exul immeritus che colpì entrambi: il genio fiorentino, accu- sato di baratteria, preferì trascorrere gli ultimi anni della sua vita errando per la Penisola piuttosto che morire al rogo pres- so l’amata Firenze, quella patria per cui tanto aveva lottato; analogamente Craxi, coinvolto nello scandalo di Tangentopoli e condannato per corruzione e finanziamen- to illecito, decise di lasciare quell’Italia Sedici anni di storia italiana sono firmati socialista che, rinvigorito da una nuova che aveva accudito per quasi un venten- Bettino Craxi, gli anni dell’inflazione, identità, si emancipò dalla soggezione nio, e di trascorrere gli ultimi anni della del terrorismo e della disoccupazione, un nei confronti del partito comunista, ma sua vita ad Hammamet, in Tunisia, dove arco di tempo che si è rivelato cruciale per anche nel rinnovamento dell’Italia stessa, le sue ossa riposano tutt’oggi incornici- il Paese: in occasione dell’anniversario che negli anni Ottanta si inoltrava con ate da un epitaffio piuttosto eloquente: della sua nascita, il 24 febbraio di ot- passo incerto verso una dimensione mit- “La mia libertà equivale alla mia vita”. tantuno anni fa a Milano, sembra do- teleuropea. Craxi è stato un innovatore e, Una frase quasi gnomica che sarebbe de- veroso ripercorrere le tappe principali grazie al suo cosiddetto “decisionismo”, gna del miglior Foscolo, esule anch’egli, della vita di questa figura chiave, per non solo riuscì a portare a termine im- quando ne I Sepolcri andava celebrando ricordare l’uomo e non solo il politico, prese come la revisione del Concordato il potere delle tombe dei grandi, desti- il premier e non solo il pregiudicato. col Vaticano (1984) e l’abrogazione della nate a istruire gli animi di chi le avrebbe Classe 1934, Craxi muove i primi passi scala mobile in accordo con i sindacati contemplate: come Firenze non vanta la nella politica all’università e, dopo essere (1985), ma anche a trattare con abilità tomba del suo ghibellin fuggiasco, così stato eletto nel Comitato centrale con gli alcune delicatissime questioni inter- l’Italia non conserva i resti di Bettino, autonomisti di , al Congresso nazionali, specialmente con l’America, con la differenza che se i meriti di Dante di Venezia del 1957, inizia a dedicarsi al senza mai far trasparire soggezione nei sono riconosciuti all’unanimità, la figura partito socialista come funzionario e diri- confronti del colosso, nemmeno durante di Craxi, nonostante alcuni tentativi di gente nella federazione di Milano. Nella incidenti diplomatici rilevanti come la riabilitazione relativi alla toponomastica prima metà degli anni Settanta, dopo il crisi di Sigonella. Alla luce di tutti questi stradale, resta una delle più controverse Congresso di Genova, Craxi è il vice del risultati, gli errori commessi da molti e del panorama politico nostrano: è un per- segretario nazionale Francesco De Mar- ammessi solo da lui sono costati a Craxi sonaggio ambiguo per gli italiani, e di tino e si dedica alle questioni inter- una damnatio memoriae di cui è stato, ed dantesco conserva solo quella fastidiosa nazionali del partito, finché, il 19 giugno è ancora oggi, unica e ingiusta vittima. dimensione - molto simile ad un Limbo - del 1976, prende il suo posto, eletto dal Alessia Pizzi in cui l’ha incastrato l’opinione pubblica, comitato centrale. Tra le macerie del PSI, scissa inesorabilmente tra detrattori e di- con lo slogan primum vivere, Bettino non fensori. I primi si focalizzano chiaramente si perde d’animo e arriva al Congresso di sull’inchiesta di Mani Pulite e dunque Torino rafforzato: da quel momento inizia sull’ epilogo giudiziario del premier, i un’incredibile ascesa politica che tocca il secondi ne esaltano le capacità di statista, suo apice il 21 luglio del 1983, quando il manifestate durante la cosiddetta Prima presidente della Repubblica Sandro Per- Repubblica. Se la virtù sta nel mezzo, tini gli affida l’incarico di formare il Gov- come sostiene qualche sentenza squisita- erno. Craxi crea allora un pentapartito mente medievale, oggi sembra riduttivo Dc-Psi-Psdi-Pli-Pri e rimarrà presidente condannare frettolosamente una figura del Consiglio fino al 17 aprile del 1987. del calibro di Bettino Craxi, come fece la Quello di Craxi è il primo governo a gui- stampa di vent’anni fa, specialmente alla da socialista della storia repubblicana: il luce degli svariati meriti politici che lo re- dinamismo che contraddistingue questo sero protagonista di quel Bel Paese dove profilo storico si rivelò senza dubbio Lavoro commissionato da è stato trasformato in un capro espiatorio. non solo nello svecchiamento del partito Antonino Gasparo - Anno 2000 5 CRAXI E LA DC UNA STORIA A BRANDELLI Anni Ottanta, Italia. Il ‘decennio buio’. un punto della scala mobile (referen- Indro Montanelli li definiva ‘gli anni dum nel quale il PCI venne sconfitto, di fango’ alludendo alla situazione 1985), condusse in porto la revisione politico-sociale, Umberto Eco invece del Concordato con la Chiesa cattolica etichettava ‘favolosa’ la componente (1984), accettò l’installazione in Italia culturale. Ma cosa raccontereste ad dei missili USA Cruise (nonostante un ventenne, erede di una storia fram- l’aspra opposizione del PCI e della mentata? Ci chiediamo, dunque, se fra sinistra extraparlamentare), ma negò gli scaffali degli archivi pubblici siano al governo americano la consegna disponibili monografie, saggi e studi di alcuni terroristi palestinesi atter- scientifico-accademici sulla figura di rati a Sigonella. I governi Craxi die- Bettino Craxi, primo leader socialista dero all’Italia un periodo di stabilità presidente del Consiglio dei Minis- e di sviluppo economico. Nel 1992 tri. Solo oggi, a distanza di quasi un Craxi venne coinvolto nei processi di quarto di secolo, pare si possa consid- tangentopoli per finanziamenti ille- erare con maggiore serenità e con un sia, 2000). Dirigente della Gioventù so- gali al PSI.” (Treccani Enciclopedia) giudizio storico leggermente più freddo cialista e membro del Comitato centrale Ci voleva Craxi per evidenziare il precario una figura politica emblematica e protago- del PSI dal 1957, militò nella corrente equilibrio che teneva insieme le fazioni nista della Prima Repubblica. Ma proce- autonomista del partito. Entrò nel 1965 PC e DC? Ma, soprattutto, affiora con diamo con ordine e facciamo chiarezza nella direzione del PSI e fu tra i promotori chiarezza la volontà del leader di rompere nei cassetti della memoria collettiva. dell’unificazione con i socialdemocratici. con le forze politiche che avevano gover- Simona, giovane ventitreenne interes- Deputato dal 1969, vicesegretario dal nato dal Dopo Guerra per iniziare, così, un sata ed attenta al passato, nativa digitale 1970, fu nominato segretario generale del nuovo capitolo di storia. Con il leader so- ed appassionata dell’odore insostituibile PSI nel luglio 1976 (sostituendo Frances- cialista si eclissa la Democrazia Cristiana. dei libri, ha voluto iniziare il 2015 con co De Martino), dopo una grave sconfitta Il partito, in seguito alla crisi dell’Ottanta, una ricerca presso le biblioteche di Roma. subita dal partito nelle elezioni politiche, si smembra in quattro formazioni: Partito Con rammarico, Simona ha scoperto che che avevano registrato un notevole avan- Popolare Italiano (Ppi), di stampo cristia- il catalogo è atrofizzato al fascismo, alla zamento del PCI. C. diede nuovo slancio no sociale; il Centro cristiano democratico storia politica internazionale della Guerra all’azione politica dei socialisti, svilup- (Ccd), più orientato a destra; i popolari del Fredda e sull’Italia dagli anni Settanta pando un’aspra polemica nei confronti del Patto di Segni, di collocazione incerta; e ad oggi solo articoli senza collegamenti. PCI (criticato per la sua ideologia e per i i Cristiano democratici uniti (Ccd), più Perché non si parla di Tangentopoli at- suoi legami con l’URSS), e dando al PSI orientato a destra. I partiti liberale, repub- traverso un’attenta cronologia dei fatti? una connotazione nettamente socialdemo- blicano, e socialdemocratico, invece - da A questo interrogativo si sono succedute cratica e riformista (anche il vecchio sempre alleati di governo della DC prima poche risposte ed ulteriori quesiti. Con la simbolo del partito, la falce e il martello, e di DC-PSI poi - scompaiono, lascian- ‘morte’ della Prima Repubblica si segna la venne sostituito con un garofano rosso). dosi assorbire da nuove formazioni, in fine della democrazia sorta con l’entrata L’obiettivo di Craxi era quello di riequili- parte tentando un’avventura politica au- in vigore della Costituzione Italiana. “La brare i rapporti a sinistra e di conferire al tonoma. Dalle elezioni del 27-28 marzo salute di un sistema democratico è deter- Partito socialista un ruolo centrale nella 1994, l’Italia sperimenta e promuove Sil- minata dalla sua crescita, dal fatto che la vita politica italiana. Anche il rapporto vio Berlusconi, non a caso auspicato da sua logica arrivi a permeare ogni parte di con la DC, con cui il PSI divideva da Craxi. Come afferma l’intellettuale Sergio tale sistema e della società in cui è inser- quasi quindici anni la responsabilità di Romano: “il principale obiettivo di Bet- ita. Diversamente si ammala e muore”, governo, venne improntato da Craxi a tino Craxi [n.d.r.] fu quello di rompere sostiene lo storico Robert A. Dahl. E una forte competizione e in alcuni casi fu l’asse fra democristiani e comunisti che quante altre volte dovrà morire la nostra apertamente conflittuale. Un importante si era formato dopo le elezioni politiche democrazia? Fare chiarezza, rivalutare e successo del nuovo corso socialista fu del 1976“. Era un obiettivo legittimo. - perché no - criticare il passato può sola- l’elezione di Pertini alla presidenza della Fra la fine degli anni Settanta e l’inizio mente migliorarci. La sopravvivenza di Repubblica (1978). Nell’agosto 1983, degli anni Ottanta i partiti socialisti un organismo è data dalla capacità di adat- dopo una sconfitta elettorale della DC, europei ebbero un ruolo determinante, tarsi all’ambiente, in base alle scoperte e Craxi venne incaricato da Pertini di for- anche se non sempre egualmente posi- agli errori commessi. Se non si giudica mare il governo: fu il primo governo pre- tivo, nella vita politica dei loro Paesi.” con occhio critico ed imparziale la storia sieduto da un socialista nella storia della Simona, tuttavia, ha ancora tante dubbi e si omettono passaggi epocali - perché Repubblica. Craxi presiedette due esecu- e lacune. Se l’obiettivo dello statista era gli effetti sono evidenti sul presente - si tivi di pentapartito (DC, PSI, PLI, PRI, davvero quello di distruggere l’assetto rischia una crisi o, peggio, un collasso. PSDI), fino al marzo 1987. Come presi- governativo italiano, dimostrando che an- Senza rassegnarsi, la student- dente del Consiglio, diede prova di grande che l’incrollabile Democrazia Cristiana in essa prosegue nella sua analisi: dinamismo e di notevole energia: ridusse realtà non era così ‘pulita’ e coesa, allora “Craxi, Bettino (propr. Benedetto) Po- l’inflazione e affrontò il referendum popo- cosa resta degli anni Ottanta? Solo una litico (Milano 1934-Hammamet, Tuni- lare promosso dal PCI contro il taglio di segue a pagina 7

6 CRAXI E BERLINGUER IL DISTACCO IDEOLOGICO UFFICIALE

L’Italia e gli anni ’80. Tempi duri e molto stupore la presenza di una televisione, Una proposta che mostra che Craxi, per strani. Sandro Pertini è la figura istituzio- non a colori, ma ancora in bianco e nero. quanto anti-comunista, è disposto a scen- nale più ammirata e ascoltata dalla gente; Il primo grande distacco è dovuto al cam- dere a miti consigli e percorrere un tratto Bologna vede nella sua stazione una delle biamento che Craxi, da neo-segretario di strada in comune. Proposta che non stragi più grandi nella storia del Paese; del Psi, vuol dare ideologicamente al viene presa in considerazione e crea ulte- l’Irpinia trema a causa di un terremoto suo partito. Egli ritiene, infatti, che le riori dissapori, sia da un lato che dall’altro. che causa migliaia di morti e sfollati; Papa ideologie marxiste e leniniste non sono La storia del nostro paese ci ha già mostra- Giovanni Paolo II è vittima di un atten- più adeguate ai tempi: hanno avuto suc- to cosa è accaduto ad entrambi i partiti. tato, ma riesce a salvarsi. Sono gli anni in cesso ed erano giuste nei tempi in cui fu- Fermiamo un secondo, però, la cronaca cui anche la politica ha una serie di scosse, rono fatte. È necessario, sostiene Craxi, e proviamo, invece, ad immaginare cosa dovute a mutamenti ideologici e incomp- che il socialismo moderno ricerchi se sarebbe accaduto se quest’accordo fosse rensioni va- andato in rie. La prima, porto. Non più grande, ci sarebbero più evidente stati governi e più “inno- fantoccio e vativa” è la i partiti di conferma del sinistra, riuniti distacco tra con un solo Bettino Craxi scopo, avreb- ed Enrico bero fatto un Berlinguer, fronte comune due leader per portare rappresentan- dei sani e ti quello che fondamen- Luciano Caf- tali principi agna chiama alla base della il Duello a nostra società, sinistra, cioè senza che i il contrasto democristiani politico in potessero fare Italia fra so- qualcosa per cialismo e impedirlo. comunismo. Fanta-po- Una divi- litica? Per sione ideologica di fondo, che ha le radici stesso in altre forme filosofiche, che al- il passato, forse. Certo però, alle basi della politica “di massa”. Non lontanino il pericolo della stagnazione è una speranza per il futuro. per niente, i due leader sono sempre stati psicologica e di partito. Concetto che fin diversi, non solo in campo politico. Mar- da subito non viene condiviso da Ber- Francesco Fario co Gervasoni, docente di storia contem- linguer, portavoce, invece, di quel mes- poranea, in un’intervista ricorda la loro saggio. Sono gli anni in cui il Pci è il formazione: «(…)Berlinguer era un sardo secondo partito d’Italia e pensa che non che si era formato politicamente a Roma, ha più bisogno del Partito Socialista; il Continua da pagina 6 mentre Craxi proveniente da una famiglia quale, invece, ha tutta l’intenzione di di origine siciliana era cresciuto a Mila- farsi valere come terza forza di gover- ‘rivoluzione politica’? Oppure la mera no. Due realtà molto differenti con Milano no, indipendente dal Partito Comunista. denuncia della fragile e ‘sporca’ realtà decisamente più avanzata. Craxi durante Sulla pratica, invece, lo scontro avviene italiana? Possiamo ritenerci davvero la sua esperienza politica ha vissuto il con il referendum sulla scala mobile. Ep- ‘liberi’ di pensare e di ‘parlare’ se di boom degli anni Sessanta e quello degli pure Craxi, divenuto Presidente del Con- proposito censuriamo pezzi di storia? anni Ottanta (…)». Sono i rappresentanti siglio, tenta una linea di approccio con un E’ Simona a chiederlo a noi e alla stam- di uno scontro fra voglia di cambiamento Pci non al governo. Lo scopo è nobile: ri- pa. E forse è l’ora di dare una risposta. e desiderio di restare fedeli all’ideologia elaborare la Sinistra attraverso una cambio “Basta con questa falsa democrazia. del passato. Simbolo di questa differenza di strategia. Levare i dissapori da una par- Purtroppo si sa, la storia ha i suoi è l’aneddoto raccontato da Gennaro Ac- te e le ideologie dall’altra, unire le forze capitoli di crudeltà”, (Bettino Craxi) quaviva (segretario generale di Craxi du- e creare un programma governativo con . rante la Presidenza del Consiglio, dall’83 collaborazione del Pci, anche se questo ne Jessica Cerino all’87), risalente ad un incontro fra i due è fuori. Ha già dichiarato la diversità tra il segretari nei primi anni ’80, dove Craxi, suo partito e quello comunista, per cui non andato a casa di Berlinguer, nota con ha alleati da perdere, ma solo da creare. 7 CRAXI E LA POLITICA ECONOMICA UN PUNTO FERMO NEL PANORAMA POLITICO ITALIANO

Siamo agli inizi degli anni Ottanta quan- quisto dei salari. Il protocollo di intesa trasferimento di cui Craxi fu un forte sos- do un allora cinquantenne Bettino Craxi craxiano comportò il taglio di alcuni punti tenitore, e per il quale venne accusato di approda alla poltrona di presidente del della scala, rispetto agli scatti che avreb- violare il patto costituzionale tra le forze Consiglio. Sono passati gli anni della bero dovuto verificarsi in rapporto al cos- antifasciste alla base della Repubblica. Guerra Fredda, e l’inflazione è al 16%. to della vita. La trattativa sfociò in un voto Prima di raggiungere la presidenza del La sua presidenza segna già un punto nel disunanime tra le tre organizzazioni sinda- Consiglio dei Ministri, Craxi guidò il panorama economico del Paese, grazie al cali, vedendo Uil e Cisl favorevoli e Cgil partito socialista dal luglio del 1976. Protocollo di San Valentino, siglato il 14 contraria. Poiché il voto non era unanime, La sua legislatura, definita delle -lar Febbraio del 1983, con il quale vennero il giorno successivo, il 15 febbraio, scattò ghe intese, durò fino al 1979. La sua contenuti i costi del lavoro attraverso una il decreto n. 10 del 15 febbraio 1984, com- influenza allora era limitata poiché politica che rese più flessibili i rapporti di posto di cinque articoli, che stabilivano lo schieramento parlamentare limi- lavoro, dando maggiore spazio a forme che l’incremento massimo per le tariffe ed tava il potere di contrattazione del PSI. contrattuali flessibili, come il contratto i prezzi amministrati nell’indice dell’Istat Il 30 settembre del 1989 il Messaggero a tempo determinato e la prima rego- dei prezzi al consumo, era vincolato al apriva con: “Aumentano subito benzina, larizzazione del part- time e dei contratti tasso di inflazione indicato nel rapporto gasolio ed energia elettronica”, la manovra di solidarietà. Inoltre pose le basi per la previsionale e programmatico di governo. del governo per contenere il deficit pub- cooperazione tra sindacati, i cui rapporti A metà aprile il decreto decadde per blico. Più di 30 anni fa l’esecutivo studia- erano stati conflittuali fino ad allora. l’ostruzionismo del PCI, che ad agosto va interventi economici per il risanamento Altro punto cruciale fu la scala mobile, indisse un referendum abrogativo per gli del Paese, tra mille polemiche e numerosi che venne rimodellata col Protocollo di articoli del decreto, che tagliavano i punti tagli. A distanza di anni, la situazione eco- San Valentino del 14 Febbraio 1984. In- della scala mobile. La votazione si svolse nomica del Paese è la stessa dell’epoca trodotta nel 1945, la scala mobile stabiliva il 9 e il 10 giugno del 1985 e portò alla vit- craxiana, quasi in una sorta di loop tem- un sistema dove alla variazione dell’indice toria dei no con il 54,3 per cento dei voti. porale. Anzi, ci sembra addirittura peggio- dei prezzi, corrispondevano aumenti auto- Questa non fu la sola politica ostruzioni- rata rispetto agli anni Ottanta – Novanta matici nella retribuzione. In questo modo sta operata dal PCI, che si oppose anche al si intendeva proteggere il potere di ac- collocamento dei missili NATO a Comiso, Silvia Paparella.

8 CRAXI E LA POLITICA AMBIENTALE IL PRIMO PREMIER IN CAMPO PER L’AMBIENTE A quindici anni dalla scomparsa del lead- con il secondo governo Craxi (Legge cepite non più come parallele o minori, ma er del Partito socialista italiano, Bettino 8 luglio 1986, n. 349). A onor del vero, come trasversali e strettamente correlate Craxi, non si può fare a meno di ricordarlo, però, l’attenzione del leader del Psi per alle altre politiche di sviluppo del Paese. ancora una volta, come uno dei politici che l’ambiente risale già al 1983 quando, “Dobbiamo riconoscere che nello sfrut- più hanno segnato la vita della nostra Re- presso la presidenza del Consiglio dei tamento incontrollato delle risorse natu- pubblica. La sua figura è stata ed è ancora ministri, era già presente il ministero sen- rali abbiamo raggiunto un punto limite”, spesso demonizzata o,comunque, associa- za portafoglio per l’Ecologia. Continua diceva Craxi il 19 dicembre 1986, in oc- ta soltanto agli errori compiuti (molti dei nel 1984, quando il suo governo destina casione dell’ introduzione del nuovo quali, peraltro, da lui ammessi) durante gli per la prima volta 1.100 miliardi sui Fondi ministero. Le parole del presidente risulta- anni in cui si è trovato a governare l’Italia. investimento occupazione per impianti di no drammaticamente attuali ancora oggi: Non sarebbe però corretto, soltanto per depurazione. E prosegue nel 1985, con lo “I fiumi, un tempo fattori primari del dis- questo motivo, sminuire la sua at- stanziamento di altri 970 miliardi neces- inquinamento, sono tutti più o meno mala- tività politica riformatrice o dimenticare sari a proseguire i programmi di disin- ti. Le campagne vivono tra l’abbandono il suo impegno in molti settori cruciali quinamento e di smaltimento dei rifiuti. e un supersfruttamento che non bada per la vita dell’Italia, caratterizzato dal Si deve, però, attendere il 1986 per avere troppo ai prodotti con i quali è ottenuto. forte piglio decisionista che contraddis- il primo ministro dell’Ambiente con por- Le città, una volta centri privilegiati della tingueva il Craxi presidente del Consiglio. tafoglio, il liberale qualità della vita, sono in molti casi sof- Non sarebbe corretto, anche per- (1986-1987). Il suo ministero ha il merito focate, inquinate, perfino immobilizzate”. ché gli anni che caratterizzano il suo di aver istituito le prime riserve marine Proprio per contrastare questo degrado, governo (1983-1987) furono anni di (Ustica e Miramare) e il Nucleo opera- Craxi attuò quella che si rivelò una del- crescita e sviluppo economico, di ot- tivo ecologico dei Carabinieri (Noe), ol- le riforme istituzionali più importanti timismo e di scelte lungimiranti che tre a quello di aver affrontato alcune di quegli anni poiché, come egli stesso avrebbero inciso e continuano ancora delle questioni più urgenti legate alla sottolineò, l’introduzione del ministero ad incidere fortemente sul nostro futuro. protezione ambientale, come la qualità dell’Ambiente “ha consentito allo Stato Tale è, ad esempio, l’istituzione del minis- dell’acqua, dell’aria e il tema dei rifiuti. di recuperare potere di intervento in un tero dell’Ambiente, fondato da Giovanni Con Craxi, dunque, per la prima volta settore di importanza crescente”. Non Spadolini nel 1974 come ministero per i le questioni legate all’ambiente e alla solo. Ha permesso anche di chiarire, già Beni Culturali e Ambientali, ma divenu- salvaguardia del territorio acquisiscono to un dicastero autonomo solo nel 1986, un’importanza ben precisa, e vengono con- segue a pagina 10

9 CRAXI E LA POLITICA AMBIENTALE IL PRIMO PREMIER...

Continua da pagina 9 rappresentare concretamente i cittadini. tigia anche per i terreni elevati sul mare”. L’articolo 18 della legge 349, infatti, Un’altra legge fondamentale per la sto- all’epoca, un concetto che molti faticano stabiliva che le associazioni ambien- ria delle politiche ambientali italiane, a comprendere ancora oggi (preferendo taliste riconosciute potevano denunciare dunque, pensata già all’epoca per tutelare piuttosto sprecar tempo prezioso in con- quelle situazioni considerate dannose per i nostri mari e i nostri fiumi, ma che è stata trapposizioni poco costruttive, assolutis- l’ambiente e contrastarle anche ricorrendo in questi anni sistematicamente violata. tiche e fuorvianti tra il Bene e il Male): ai TAR (tribunali amministrativi regionali). Perché, come scrisse lo stesso Craxi nel ambiente e industria non sono neces- Un progresso importante, se si considera 1986 su “L’Espresso”, rispondendo ad sariamente antagonisti. Al contrario, che, prima delle contestazioni delle asso- una lettera aperta del giornalista Antonio dichiarava già in quel 1986 il segretario ciazioni ambientaliste, iniziate vent’anni Cederna, “se in Italia è invalsa l’abitudine del Psi, “possono convivere con van- prima, non c’era mai stata una vera e pro- di intervenire sul territorio a catastrofe taggi collettivi e anche privati visto che, pria attenzione per molte tematiche che compiuta non è certo per sbadataggine o a ben guardare, si scopre che il business oggi diamo per scontate (inquinamento ignoranza. Il fatto è che ogni intervento del disinquinamento è un affare tutto na- acustico, dell’aria, delle acque e del mare sul territorio, per risanamento o per tu- zionale: quasi tutte le aziende che se ne causati da centrali elettriche, raffinerie tela, colpisce interessi concreti di istituti, occupano sono italiane, il 90 per cento di petrolio, centrali nucleari, stabilimenti di enti locali, di attività economiche in- ha un proprio ufficio progettazione, l’80 petrolchimici, fabbriche di bioproteine, dustriali e agricole; e per piegare questi per cento utilizza brevetti propri, il 29 depositi di scorie radioattive o, molto più interessi concreti sono necessari ferma per cento esporta tecnologia e prodotti”. semplicemente, anche dall’abuso di pes- volontà politica, consenso, forza di per- Sempre a Craxi si deve, poi, ticidi o di prodotti non biodegradabili). suasione; è necessaria la diffusione, la l’insediamento del Consiglio nazionale Quella legge lungimirante è ancora in vi- propaganda di una nuova cultura che dell’Ambiente, organo di consultazione gore, anche se più volte è stata modificata. identifica nel territorio un grande patri- dell’omonimo ministero di cui faceva- Così come è ancora in vigore la legge Ga- monio comune, una grande risorsa da tu- no per la prima volta associazioni am- lasso, addirittura precedente l’istituzione telare e da potenziare per trarre benefici bientaliste. Un altro primato, dunque: del ministero dell’Ambiente (L. 431/85) che sarebbero vanificati da un ulteriore finalmente le istituzioni prendevano che già durante il primo governo Craxi saccheggio e da un ulteriore degrado”. seriamente in considerazione quelle as- aveva introdotto l’obbligatorietà di re- sociazioni che, operando attivamente sul dazione di piani paesistici improntati a vin- Luciana Coluccello territorio da molti anni, conoscevano da colare in modo permanente e totale i “ter- vicino le problematiche riguardanti am- ritori costieri compresi in una fascia della biente, natura e salute e potevano, quindi, profondità di 300 metri dalla linea di bat- 10 CRAXI E LA QUESTIONE PALESTINESE

UN RUOLO FONDAMENTALE NELLA GESTIONE DELLA CRISI MEDIO ORIENTALE

Si parla spesso del leader so- rispetto alle scelte di Washington. cialista per la brutta pagina Bettino Craxi dimostrò che era di Tangentopoli mentre si di- possibile coniugare l’Atlantismo mentica il ruolo fondamentale con una certa indipendenza e re- che ha avuto nella gestione alismo politico anziché essere della crisi Medio Orientale sempre subalterni alle politiche “Ebbene, se la questione nazi- scelte dagli Stati Uniti. Il leader onale palestinese esiste, anche socialista non mise mai in dis- l’azione dell’Olp deve essere cussione l’alleanza con gli Usa, valutata con un certo metro, che anzi, le scelte filooccidentali del è il metro della storia. Vedete, governo socialista cominciate io contesto all’Olp l’uso della con l’appoggio dell’istallazione lotta armata non perché ritenga degli euromissili e culminate con che non ne abbia diritto, ma il discorso di Craxi davanti al perché sono convinto che lotta Congresso americano, gli consen- armata e terrorismo non risolv- tirono di avere un’autonomia che eranno il problema della ques- i precedenti governi non avevano tione palestinese… Non contesto però la zione della Palestina) si impadronirono avuto tanto da rivendicare il ruolo de- legittimità del ricorso alla lotta armata della nave da crociera italiana Achille terminante dell’Italia nel Mediterraneo. che è cosa diversa… Quando Giuseppe Lauro. Mentre Craxi e , Infatti dal 1983 al 1987 l’Italia godette Mazzini, nella sua solitudine, nel suo esi- allora ministro degli Esteri, erano favor di una piena indipendenza in politica es- lio, si macerava nell’ideale dell’unità ed evoli a un intervento diplomatico il presi- tera soprattutto nel processo di pace in era nella disperazione per come affrontare dente degli Stati Uniti, Ronald Reagan, Medio Oriente considerato, a ragione, il potere, lui, un uomo così nobile, così invece non era disponibile ad alcuna trat- come fondamentale per la stabilità in- religioso, così idealista, concepiva e dis- tativa con i terroristi. Dopo alcuni giorni ternazionale. Operazioni diplomatiche egnava e progettava gli assassinii politici. di stallo e di tensione diplomatica tra Stati condotte, cosa che oggi sarebbe impen- Questa è la verità della storia; e contestare Uniti e Italia, probabilmente gli unici del- sabile, attraverso una politica non sem- a un movimento che voglia liberare il pro- la storia moderna, il governo italiano as- pre il linea con la sensibilità statunitense. prio Paese da un’occupazione straniera la sicurò l’immunità diplomatica ai terroristi Infatti, il Consiglio Nazionale di Sicurez- legittimità del ricorso alle armi significa in Egitto a patto che non fossero commessi za e la stessa CIA non appoggiavano il andare contro le leggi della storia. Si con- reati a bordo della nave, dove era stato già dinamismo di Bettino Craxi nella ges- testa quello che non è contestato dalla ucciso il cittadino statunitense di religione tione degli interessi italiani nel Medi- Carta dei principi dell’Onu: che un movi- ebraica . I quattro terror- terraneo poiché Craxi aveva intuito un mento nazionale che difenda una causa na- isti, presi in consegna da un aereo egiziano concetto che oggi i governi italiani non zionale possa ricorrere alla lotta armata”. - dopo giorni di crisi diplomatica tra Italia sembrano cogliere, ovvero che la po- Queste sono le parole utilizzate in parla- e Usa che portò addirittura cinquanta mili- sizione strategica del nostro paese nel mento da Bettino Craxi, allora presidente tari delle truppe speciali statunitensi a cir- mediterraneo ci pone come interlocutori del Consiglio, il 6 novembre del 1985 condare gli avieri italiani e i carabinieri - privilegiati offrendoci un potenziale stra- riguardo al caso della “crisi di Sigonel- furono, per volontà diplomatica di Bettino tegico di enorme importanza, politico, la” dove, nell’ottobre dello stesso anno, Craxi in netto disaccordo con il presidente diplomatico, economico e commerciale. quattro terroristi palestinesi appartenenti degli Stati Uniti, processati e condannati Se pensiamo ai recenti fatti accaduti in all’Olp (Organizzazione per la Libera- in Italia in quanto il sequestro fu commes- Medio Oriente come la primavera araba so in acque ter- dove l’Italia ha giocato un ruolo mar- ritoriali italiane. ginale senza imporre la propria autorità Rileggere le contribuendo alla destabilizzazione di pagine di questa intere regioni mediorientali non possia- storia italiana mo non pensare a quanta ragione avesse fa un certo ef- il leader socialista, la crisi di Sigonella fetto. Non tanto non può essere considerata come un per il fatto in semplice episodio di diritto internazio- sé, la nostra sto- nale ma ha rappresentato un precedente ria ci ha abitu- importante di realismo politico per la ati ad attentati salvaguardia dell’autodeterminazione terroristici ben dei popoli a cui speriamo possa- peggiori, quanto no trarre esempio i governi futuri. per l’autonomia politica soste- Francesca Capone nuta dall’Italia 11 CRAXI E IL CAF L’ACCORDO POLITICO CON LA VECCHIA VOLPE La nascita del cosiddetto Caf, l’accordo di un’alleanza tra i due, con lo scopo la necessità di superarle con riforme isti- politico che prese il nome dalle iniziali dei di creare un governo solido e mettere tuzionali. Il CAF cominciava a scricchio- tre protagonisti: Craxi, Andreotti e For- all’angolo de Mita. L’unione con Andreot- lare il il 9 giugno ‘91, data del referendum lani, era un’intesa tattica che aveva come ti è datata 12 gennaio del 1988, quel gior- sulla preferenza unica promosso da Segni, primo obiettivo quello di scalzare il capo no Craxi incontrava la “vecchia volpe” a cui la maggior parte dei politici erano di governo , leader della nel suo nuovo studio in un appartamen- sfavorevoli. L’ invito di Craxi ad andare Dc, da anni scossa da problemi interni. to in piazza San Lorenzo in Lucina 26, al mare lo fece apparire come il conser- Al XVIII congresso della Dc nel febbraio una vecchia pellicceria, ironicamente An- vatore di un sistema che lui stesso voleva del 1989, De Mita veniva sostituito come dreotti disse :” Dovevo finire in pellicce- trasformare. Stefano Folli, futuro direttore segretario Dc da , voluto ria e ci sono finito…ma da vivo!” la prima del «Corriere» affermò che la “prudenza dall’alleanza dorotea, la parte moderata, di base del futuro CAF era creata. Il 14 mag- istituzionale “di Craxi lo stava portando impostazione anticomunista, quindi gra- gio del 1989 a Milano nell’area dell’ex verso il declino, il sistema partitico di cui dita ai socialisti. Craxi sin dal 1976 anno Ansaldo al XLV congresso del Psi Craxi si fidava era divorato della corruzione. dell’elezione a segretario del Psi aveva e Forlani chiudevano il triangolo, dietro il L’inatteso consenso referendario travolse cambiato le sorti della politica, Amato palco davano vita al “patto del camper”, Craxi e con lui il Psi. Il 17 febbraio 1992 in un intervista a Repubblica affermava: il futuro della politica italiana veniva cosi il presidente del Pio Albergo Trivulzio, il “l’uomo era riuscito a dare una voce unica deciso: caduta del governo de Mita, inse- socialista Mario Chiesa, venne fermato ai socialisti, accrescendone enormemente diamento di un governo Dc provvisorio e mentre incassava una tangente, iniz- la credibilità. Per lungo tempo il Psi era Craxi all’esecutivo, sotto la regia di An- iava l’inchiesta Mani Pulite. Le elezioni stato visto come politiche del un partito in cui 5 aprile 1992 non c’era accordo segnavano su nulla (...)“ Con una pesante Craxi tutto ciò era sconfitta dei finito: era lui ad partiti stori- esprimere la po- ci, solo alla sizione socialis- sedicesima ta, sovrastando votazione ogni altra voce” venne eletto L’obiettivo della Oscar Luigi strategia di Craxi Scalfaro. il ora era penetrare CAF ormai nelle posizioni non esisteva di potere che più e assieme avevano garan- ad esso tra- tito l’egemonia montava la democristiana, Prima Re- rendere il Psi pro- pubblica. In tagonista. L’unico un’Italia che alleato forte per ancora oggi abbattere de Mita era Andreotti, con il dreotti. Il 22 luglio 1989 nasceva il gov- sembra “perseguitarlo”, facendone quasi quale già ai tempi del caso Moro non cor- erno Andreotti VI, poggiato su una mag- il capro espiatorio di un sistema corrot- reva buon sangue. Il loro rapporto, fatto gioranza di Pentapartito (una coalizione to, occorre essere storicamente obiettivi, di pungenti battute e pugnalate politiche di socialisti, democristiani, repubblicani, mettere a fuoco i meriti che ebbe questo era giunto sino alla pesante satira da parte socialdemocratici e liberali) che faceva leader. Il più grande fu quello di cogliere di Bettino nei confronti di Andreotti, dal perno sulla collaborazione fra Dc (mode- i nuovi sentimenti di una Italia che stava dargli velatamente del “Belzebù” attra- rati) e socialisti. Andreotti e Forlani non cambiando, di servire con il suo social- verso un editoriale sull’Avanti al definirlo erano favorevoli a progetti di riforma, il ismo riformista, democratico, liberale una apertamente una “vecchia volpe che finirà Psi invece proponeva una Grande Riforma popolazione che cercava di uscire dalla in pellicceria” in occasione della strategia costituzionale in senso presidenzialista. stagnazione. L’iniziale linea decisionista andreottiana “dei due forni”, secondo cui il Intanto gli equilibri politici si stravolgeva- craxiana fu incisiva ma in seguito l’avere partito di maggioranza relativa, all’epoca no dopo la caduta del muro di Berlino, il fede in un sistema che stava tramontan- la Dc, avrebbe dovuto indirizzarsi alterna- Pci transitava verso il socialismo demo- do, amare un tipo di politica di cui era tivamente al Pci e al Psi a seconda delle cratico. Solo dopo Gladio, la struttura col- figlio e che da solo non avrebbe potuto circostanze. Questa nuova posizione fece legata alla NATO, da attivare in caso di ribaltare, forse questo fu il suo errore, il infuriare l’anticomunista Craxi, che di lì a pericolo democratico per il Paese a causa prezzo che pagò e che la sua memoria poco pronunciò su Andreotti quella frase delle minacce dall’impero sovietico, si paga ancora sembra tutt’oggi eccessivo. che si rivelò essere quasi una profezia scatenò una polemica contro il sistema dei e che sancì a distanza di anni la nascita partiti, denunciandone le degenerazioni e Maria Teresa Pontieri

12 CRAXI E LA CHIESA CATTOLICA

NOVITA’ PER UNA SOCIETA’ IN CONTINUA TRASFORMAZIONE Parlare oggi, della figura del leader po- litico Bettino Craxi, è un impresa ardua e difficile, vista la complessità della vi- cenda storica del nostro Paese. Sicura- mente un’analisi non superficiale, ma profonda ed intensa, un’analisi storica dei fatti, fa emergere, l’uomo Craxi, come un leader coraggioso e capace di cambiamenti fondamentali e radicali. Bettino Craxi, ha lasciato, con le sue ri- forme, sia in campo nazionale che in- ternazionale, un segno indelebile, di cui oggi ancora traiamo beneficio. Tra queste, il Concordato con la Santa Sede, stipu- lato nel 1984, con il Cardinale Agostino Casaroli, Segretario di Stato Vaticano. L’Accordo di Villa Madama, nasce dopo anni di trattative, aveva come obiettivo l’adeguamento degli antecedenti Patti Lateranensi, ai principi di una Costi- tuzione Repubblicana e si presentava regolamentati gli effetti civili del matri- Errori nella sua vita politica, sicuramente come segno di novità ad una società in monio celebrato in forma canonica. Venne ce ne saranno stati, ma oggi “scagliare la continua trasformazione sociale/politica. regolarizzata l’istituzione di scuole reli- pietra” rimane difficile, viste le acrobazie L’Accordo costituito da quattordici arti- giose e parificate alle Pubbliche, insieme politiche attuali. Piuttosto sarebbe utile, coli, tutelava l’Indipendenza e la Sovra- anche alla parificazione dei diplomi eccle- dare ai giovani una visione ad ampio rag- nità dei due Ordinamenti, Stato e Chiesa siastici. Fu tutelata l’assistenza spirituale; gio della politica italiana, sia nazionale che in linea con l’articolo 7 della Costituzione il Patrimonio Artistico e Religioso; fu estera, riscrivere una storia che ha tagliato Italiana, la Religione cattolica abbando- stabilito valore giuridico al Nuovo Ac- fuori le sfumature del contesto storico, nava, così, la nozione imponendo opinio- di religione di Stato. ni ed escludendo di- Fu sancita la missio- verse responsabilità. ne salvifica educativa In una società più ed evangelica della mediocre della Chiesa Cattolica; la precedente, è difficile garanzia in merito trarre una morale e alla libera organiz- puntare il dito verso zazione ecclesiastica chi ci ha preceduto. in Italia; l’immunità L’era dell’apparire e i privilegi delle ha schiacciato le con- figure ecclesiastiche; nessioni politiche tra a riguardo veniva cittadino e Stato. Un abolita la “congrua”, Concordato oggi, lo stipendio mensile non sarebbe nep- che lo Stato versava pure pensabile, non ai Parroci, che risa- sarebbe e basta. Le liva al 1870, a segui- aule vuote del Parla- to del danno subito mento, anche in casi dalla Santa Sede, in gravi come quello di conseguenza della “breccia di Porta Pia”. cordo e l’istituzione di una Commissione attentato alla sicurezza pubblica, ne sono Venne istituito l’8 per mille a favore paritetica per la risoluzione amichevole la dimostrazione. In passato si è fatta po- della Chiesa cattolica e di altre religioni e di divergenze interpretative o applicative. litica nel bene e nel male, oggi non se l’insegnamento facoltativo della religione Un grande traguardo per l’allora presiden- ne fa del tutto. Un mediocre discorso tra cattolica nelle scuole. Fu sancita la tutela te del Consiglio, vista la complessità della gli eletti al potere. Quando il “fine gius- per gli Edifici di Culto, i quali non posso- materia e della storia antecedente. Signifi- tifica i mezzi” non è lecito non condan- no essere occupati, requisiti, espropriati, cativo fu il passo in avanti, con l’abolizione nare, ma neanche è lecito dimenticare. demoliti o violati da forza pubblica se non evidente dell’anticlericalismo socialista. per casi di “urgente necessità”. Vennero Il rapporto che riuscì ad instaurare Bet- Carla Durante stabilite le festività Religiose e nuove dis- tino Craxi con la Santa Sede fu essenziale cipline degli Enti Ecclesiastici. Furono per l’Italia democratica e lo è ancora oggi.

13 CRAXI E LE DONNE

IN CAMPO CON IL MOVIMENTO FEMMINISTA

Il rapporto tra Bettino Craxi e le donne è peri, la città grigia non esisteva più, ma donna non era più solo moglie e madre, o complesso, perché se da un lato in quel prendendo spunto da un famoso spot si relegata a lavoretti considerati femminili. periodo storico inizia lo sfruttamento parlava di “Milano da bere”. Non era Le donne erano indipendenti, studiavano, dell’immagine della donna, dall’altro però solo un assecondare i vizi del- frequentavano l’università, lavoravano la politica socialista riformista è stata la nuova società italiana, ma anche una e ambivano a posizioni importanti. Non una delle più vicine alle esigenze delle voglia di lottare per i diritti delle donne, volevano essere più succubi, ma volevano donne e al cambia- essere libere di poter mento sociale che decidere della pro- stavano vivendo. I pria vita e del pro- congressi del Partito prio corpo, in questi socialista degli anni cambiamenti il Par- Ottanta sono i primi tito socialista si è ad essere caratteriz- sempre schierato con zati dalla presenza le donne. Craxi fu di belle donne e tra i primi ad essere hostess appariscenti. a favore dell’aborto Erano famose le anche quando il feste all’hotel Ra- Partito comunista phael a Roma con era ancora titubante attrici, donne dello ed era ancora ar- spettacolo. Era una gomento di discus- società che stava sione all’interno del vivendo profonde gruppo. Nel 1981 trasformazioni, per il referendum l’impegno politico e abrogativo si schierò l’austerità che aveva- a favore del “No“, no caratterizzato i ripetendo una batta- decenni precedenti glia come quella per lasciavano spazio al il divorzio che aveva lusso, il consumismo visto il Psi in prima sfrenato, la voglia di linea. Altro traguardo apparire, anche in importante nei con- televisione. Il Partito fronti del movimento socialista e soprattutto Craxi intuirono che ormai volevano sempre più potere e femminista è stato nel 1984, quando il questo cambiamento e lo assecondarono voce in capitolo. I movimenti femministi governo Craxi, per merito della senatrice facendolo proprio, la Milano degli scio- avevano portato grandi cambiamenti, la socialista Elena Marinucci, è stata costi- tuita la commissione Pari opportunità, direttamente dipendente dalla Presidenza del Consiglio. Si è cercato di equiparare il lavoro femminile a quello maschile, le donne lavoratrici cercavano di avere sempre più spazio e potere. Nel periodo craxiano si sono gettate le basi della mod- erna società italiana nel bene e nel male; se da una parte è iniziato lo sfruttamento dell’immagine di donne bellissime, di- ventato poi con un vero e proprio sfruttamento di donne oggetto, dall’altra molte delle libertà ed eman- cipazioni di oggi si devono a quella po- litica. Dovrebbe anzi continuare quel tipo di politica riformista attenta ai bisogni delle donne, che in questi ultimi anni ha lasciato spazio a politiche personalistiche, poco attente ai diritti civili non solo del mondo femminile ma anche ai bisogni dei lavoratori, delle famiglie e dei più deboli.

Claudia Annunziata 14 CRAXI E LA FUGA AD HAMMAMET

LA MORTE DI UN ESULE

na e della morte della moglie naio sono ricorsi i 15 anni della scomparsa Anita. In ogni caso la fuga di Bettino Craxi, che ancora oggi riposa all’estero del leader socialista all’ombra della Medina di Hammamet, fu percepita dall’opinione città in cui sono custoditi i due busti del pubblica come un tentativo leader socialista donati dalla UILS, in di sottrarsi all’esecuzione particolar modo nella persona del presi- delle condanne penali inflit- dente Antonino Gasparo. In Tunisia Bet- tegli. Tuttavia dalla latitanza tino Craxi resta “Monsieur le president”; in Tunisia, attraverso fax e il popolo tunisino infatti gli è sempre lettere aperte, Craxi continuò stato riconoscente e grato nei momenti a commentare le vicende di grazia così come in quelli di sventura Tutti ricordano bene le vicende che della politica italiana, che per l’aiuto dato al Paese. Come ogni segnarono l’inizio degli anni ’90, ov- restava, nonostante le difficoltà imposte anno la Fondazione a lui intitolata, pre- vero l’inizio della fine dell’allora leader dalla sua situazione, il suo interesse pri- sieduta dalla figlia Stefania, ha organiz- socialista nonché ex Presidente del Con- mario. Restò ad Hammamet per il resto zato una cerimonia di commemorazione siglio dei Ministri Bettino Craxi: le inchi- dei suoi giorni: ammalato in modo sem- in suo onore. L’onorevole , este su Tangentopoli, la dura contestazi- pre più grave, morì sei anni dopo, il 19 nel presentare le iniziative in programma one davanti all’hotel Raphael (episodio gennaio del 2000, a causa di un arresto per il quindicennale, ha voluto ricordare preso dai media come simbolo della fine cardiaco. L’allora presidente del Consi- le indubbie qualità politiche del padre, su politica di Craxi), quindi le condanne glio e leader dei Democratici di Sinistra tutte la lungimiranza e l’attenzione per per corruzione e finanziamento illecito al Massimo D’Alema propose le esequie di le vicende mediterranee che, a suo dire, Partito Socialista Italiano. Sono trascorsi Stato, ma la sua proposta non fu accettata avrebbero probabilmente evitato i proble- ormai più di venti anni da quando nel né dai detrattori né dalla famiglia stessa mi e le tensioni attuali. A suo modo di ve- lontano 15 aprile 1994, con l’inizio della di Craxi, che accusò l’allora governo di dere, inoltre, la maggioranza degli italiani, nuova legislatura in cui nonostante una cam- non era stato ricandi- pagna denigratoria di dato, per Craxi cessò proporzioni notevoli il mandato parlamen- messa in atto dai media tare elettivo che aveva italiani nei confronti ricoperto per un quarto del padre, è disposta a di secolo e, di con- riconoscergli i meriti seguenza, venne meno di aver reso l’Italia un l’immunità dall’arresto. paese libero e prospero, Il 12 maggio 1994 gli di aver reso possibile venne ritirato il pas- l’entrata dell’Italia nel saporto per pericolo di G7, di aver combattuto fuga, ma era ormai trop- con efficacia terrorismo po tardi perché Craxi, e mafia, di aver dato dopo essere passato per all’Italia dignità, au- Parigi, era già in Tu- torevolezza e sovranità nisia ad Hammamet, territoriale. L’onorevole sotto l’ala protettiva del Craxi ha quindi riba- presidente e amico Ben dito come, a quindici Alì. Il 21 luglio 1995 anni dalla sua morte in Craxi fu dichiarato uf- esilio, gli italiani sono ficialmente latitante. ora pronti a restituire Questa definizione lo a Craxi l’onore che feriva particolarmente, tanto che in più avere impedito al leader socialista di rien- merita un uomo che ha speso tutta la sua occasioni non esitò ad equiparare la sua trare in Italia per sottoporsi a un delicato vita per il bene del suo Paese, nonostante vita a quella di Garibaldi, senza dubbio un intervento chirurgico presso l’ospedale errori comprensibili che ha in seguito ri- vero idolo per lui (infatti si dice che nella San Raffaele di Milano (operazione effet- conosciuto. Questo è ciò che può succe- residenza di Hammamet fosse presente un tuata invece a Tunisi). I funerali di Craxi dere ad un leader per cui le responsabilità busto in terracotta dell’eroe dei due mondi ebbero luogo alla cattedrale di Tunisi e sono tanto maggiori quanto più grandi scolpito da Ximenes nonché un biglietto videro una larga partecipazione della po- sono le sue ambizioni e i suoi programmi. autografato proveniente dalla collezione polazione autoctona. La sua tomba, nel di ) poiché anch’egli piccolo cimitero cristiano di Hammamet, Chiara Silvagni fu costretto a trascorrere un periodo di è orientata in direzione dell’Italia; su di esilio a Tunisi dopo il dramma del 1849, essa è scolpita la scritta: «La mia libertà l’anno della fine della Repubblica Roma- equivale alla mia vita». Lo scorso 19 gen- 15 CRAXI E I RICORSI ALLA CORTE DI STRASBURGO NAPOLITANO ALLA VEDOVA ANNA: “DOVEROSA LA RIABILITAZIONE DELLA FIGURA DELLO STATISTA”

Strasburgo: «Craxi non ebbe un processo equo» Due sentenze riconobbero che erano stati violati principi intoccabili dell’uomo. Nel 2010 l’ex Presidente della Repubblica Napolitano scrisse alla vedova Anna ribadendo che era doverosa la riabilitazione della figura dello statista

A 80 anni dalla nascita ed a 15 anni dalla diverso a quell’epoca di transizione della «Alle regole del giusto processo, l’Italia scomparsa di Bettino Craxi occorre chie- vita del Paese, per certi versi, traumatica. si adeguò – scrisse Giorgio Napolitano - dersi: Craxi fu veramente il “male” assolu- D’altronde non può essere dimenticato sul piano costituzionale, con la riforma to? O la voglia di far pulizia, di rimuovere quel drammatico biennio di indagini gi- dell’art. 11 nel 1999. E quei principi rap- la «cattiva politica», spazzò via – come un udiziarie e di processi. Annotò Napoli- presentano oggi un riferimento vincol- travolgente tsunami – quanto c’era di cat- tano nella lettera ad Anna Craxi: «Senza ante per la legislazione nazionale e per tivo ma anche di buono nella res publica, mettere in questione l’esito dei procedi- l’amministrazione della giustizia in Italia». senza meditare e mediare? Il 14 gennaio menti che lo riguardarono, è un fatto che Seconda vittoria, postuma, per Bettino Giorgio Napolitano si è dimesso dalla il peso della responsabilità per i feno- Craxi di fronte alla Corte di giustizia eu- carica di Presidente della Repubblica. meni degenerativi ammessi e denunciati ropea di Strasburgo ci fu l’anno dopo, Non si può dimenticare che fu proprio Na- in termini generali e politici dal leader nel 2003. L’Italia venne condannata per

politano, a gennaio 2010, a scrivere alla socialista era caduto con durezza senza avere violato l’articolo 8 della Conven- vedova, Anna Craxi, ricordando «luci ed eguali sulla sua persona». Né si può per zione dei diritti umani: quello che ga- ombre» su Craxi ma sottolineando come altro dimenticare che la Corte dei Diritti rantisce il rispetto della privacy. Questa sia stato «una figura incancellabile». Il dell’Uomo di Strasburgo - nell’esaminare volta la vicenda sulla quale si pronun- Presidente della Repubblica dette il “la” il ricorso contro una delle sentenze defini- ciarono i giudici europei riguardò le in- ad una riabilitazione dello statista, sempre tive di condanna dell’on. Craxi - ritenne, tercettazioni telefoniche registrate nel sollecitata da Uils, che era doverosa. A con decisione postuma del 2002, che, 1995 tra la villa di Hammamet e il ter- distanza di 22 anni dal tragico epilogo pur nel rispetto delle norme italiane al- ritorio italiano. La Corte di Strasburgo politico e umano di Bettino Craxi, del lora vigenti, fosse stato violato il «diritto contestò la divulgazione «senza escludere lancio delle monetine all’uscita dell’hotel ad un processo equo» per uno degli as- passaggi privi di rapporto con la pro- Raphael (l’albergo che, per anni, fu la petti indicati dalla Convenzione europea. cedura» che avvenne, in parte, in tribu- sua dimora romana), del suo “esilio” in La Corte di Giustizia ribadì che non era nale e, soprattutto, attraverso «fughe» Tunisia e poi della sua scomparsa, gra- stato assicurato all’imputato il giusto di documenti finiti poi sui giornali. zie all’impegno di tanti socialisti ed processo perché gli avvocati difensori all’avallo del Presidente della Repub- non avevano la possibilità di interrogare blica, si cominciò a guardare con spirito tutti i testimoni che avevano convocato. Monica Menna

16 CRAXI E L’EREDITA’ POLITICA

UN’IMPORTANZA STORICA SPESSO MAL RICORDATA

La Storia, nel suo decorso, oltre ad una Proudhon, dell’inglese George D. H. Cole, È sempre Craxi, inoltre, a permettere lunga serie di eventi, porta con sé anche dell’italiano Carlo Rosselli: distinguere la all’Italia di essere un po’ più laica at- una lunga serie di personaggi, i quali, piena libertà personale con la libertà col- traverso i concordati con la Santa Sede spesso e volentieri, vengono ricordati lettiva. Un socialismo che possa, quindi, dell’84, in cui viene inserita, nelle scuole, in vari modi. Alcuni, per motivi noti o superare il pluralismo liberale. Una vi- la libera scelta all’insegnamento della sconosciuti, non vengono ricordati af- sione nuova che mette un punto di fine ai religione cattolica e non più l’obbligo. fatto. Altri, invece, vengono ricordati vecchi schemi politici e che vuole mostra- Altro grande settore dove ancora oggi solo per gli ultimi avvenimenti di cui re l’inizio di un partito nuovo. Distaccato si possono vedere le conseguenze della sono stati protagonisti. Tra questi c’è così dai principi del Partito Comunista linea craxiana è la politica estera. Alcuni anche Bettino Craxi. L’Italia ha parlato (all’epoca al governo con i democristiani), ricordano solo Arafat che entra nel Par- molto del suo ruolo in “Mani Pulite” o il PSI può finalmente tornare a volare li- lamento italiano con tanto di pistola a della fuga ad Hammamet. Lasciando da bero ed affermarsi come un terzo partito, seguito; cosa permessa solo per la forte parte la propria ammirazione o meno facendo nascere quello che è ancora oggi amicizia con il leader del PSI. Craxi in- per Craxi come uomo, cosa rimane oggi il PSI. La pratica segue la teoria. A testi- vece è uno dei leader europei che ha avuto di lui? Cosa resta, politicamente, dell’ex moniare il fatto che ha le idee chiare su maggior polso con l’America durante gli leader del PSI? Cosa ha lasciato la sua cosa fare, Craxi fa cambiare il simbolo del anni ’80. Il suo decisionismo ha permesso figura all’interno della politica italiana? partito: non più la falce e martello appog- all’Italia di essere, per gli USA, un inter- Quella di Craxi è stata, oggettivamente, giata sul libro aperto con dietro un sole che locutore da non sottovalutare, nel bene una figura fondamentale per la politi- sorge, ma un garofano rosso, simbolo del- e nel male. La scelta di porre gli euro- ca italiana, non solo degli anni ’80. La la rivoluzione portoghese di quei giorni. missili sul suolo italiano ha permesso una grande qualità che, ancora oggi, si può at- È tra i primi, inoltre, a sentire la neces- svolta nella storia della Guerra Fredda, tribuire al leader socialista è la profonda sità di una “Grande Riforma” istituzionale svolta riconosciuta dallo stesso governo coscienza e volontà di cambiamento, che in Italia. Nel 1979, infatti, Craxi agita gli Carter; ma al tempo stesso, durante il “ter- lo portò a distinguersi sia nel Partito So- animi dei fondamentalisti, affermando remoto” Sigonella, Craxi non ha avuto cialista che all’interno del Parlamento. che il Paese ha bisogno di una riforma paura nel dire il proprio no agli Stati Uniti. La sua visione modernatrice si può capire dello Stato, in cui questo non debba Craxi, infine, ha sempre sostenuto il subito dalla profonda riforma nel movi- preoccuparsi dei singoli voti, ma essere progetto di un’integrazione europea, mento socialista italiano che lui ha messo in grado di cogliere al volo le esigenze ma, a seguito del Trattato di Maas- in moto. Il 27 agosto del 1978, infatti, il che la società impone nel corso della tricht del ’92, è stato anche uno dei settimanale “L’Espresso” ha visto un suo sua evoluzione: uno Stato che ritenga il primi a criticarne il risultato, perché articolo intitolato Il Vangelo socialista, nel cittadino non solo un possibile elettore, troppo diverso dal progetto unitario quale il segretario spiega una sua visione ma un membro attivo e partecipe nella e troppo vicino a quello burocratico. di socialismo moderno, distaccato dall’ sua visione d’insieme. Una visione am- Craxi è stato un uomo che l’Italia ha antico marxismo e leninismo, invece più biziosa, che ha contribuito alla risalita dimenticato per lungo tempo e che, vicino a varie filosofie, miste tra il pen- elettorale del PSI; una visione che molti solo da poco, ha ricominciato ad siero del filosofo francese Pierre-Joseph dei governi attuali ancora promettono. avere una dignità nell’insieme po- litico. Un uomo nel cui ricordo Giorgio Napolitano, in suo dis- corso da Presidente della Repub- blica nel 2010, ha affermato che: «non può venir sacrificata al solo discorso sulle responsabilità dell’on. Craxi (…) la considera- zione complessiva della sua figura di leader politico, e di uomo di governo impegnato nella guida dell’Esecutivo e nella rappresen- tanza dell’Italia sul terreno delle relazioni internazionali. Il nostro Stato democratico non può con- sentirsi distorsioni e rimozioni del genere ». Un uomo che viene ricordato quotidianamente, da molti anni, per i suoi errori, ma raramente per i suoi meriti.

Francesco Fario

17 AMPIA RACCOLTA DI SAGGI SU CRAXI

Gli scritti dell’esiliato Bettino

“Bettino Craxi: io parlo e continuerò a parlare” (Mondadori, 264 pagine € 18,00) è un’interessante e ampia raccolta degli scritti, in parte inediti, di Craxi tra il 1993 e il 1999, negli anni dell’ “esilio” in Tunisia. Craxi, primo socialista nella storia della Repubblica a essere eletto Presidente del Consiglio, si sofferma a delineare il passaggio tra «Prima» e «Seconda Repubblica». Tante le riflessioni su argomenti disparati: il sistema di finanzia- mento dei partiti, gli anni di piombo, Moro e le BR, i servizi segreti deviati, Tangentopoli, la propria scelta della latitanza, la malattia. Le pagine sono anche arricchite da ritratti di illustri personalità politiche: Berlusconi, Bossi, D'Alema, e poi ancora Fini, Prodi, Di Pi- etro, Ilda Boccassini e gli altri giudici del pool di Milano. Era giusto dare voce al leader politico, che aiuta a conoscere e comprendere anni controversi della transizione italiana.

Monica Menna

Maria Teresa Pontieri Anno II – n. 3 - marzo 2015 Chiara Silvagni Supplemento su Bettino Craxi Impaginazione e Grafica: Periodico mensile a carattere Marian Bacosca- Tarna socio-politico e culturale Antonella Della Rocca Fax: 06.67.97.661 Organo ufficiale della U.I.L.S. E-mail: [email protected] Stampa: Centro Stampa, Roma Unione Imprenditori Lavoratori Socialisti Direttore Responsabile: Gli articoli sono stati realizzati dai Maurizio Gai nostri collaboratori, aspiranti gior- Editore: nalisti pubblicisti, sulla base di alcuni Unione Imprenditori Lavoratori Socialisti Redazione: testi storici che ricordano la figura di Claudia Annunziata Bettino Craxi. Proprietario: L’Editore declina ogni responsabil- Antonino Gasparo Francesca Capone Jessica Cerino ità per possibili errori od omissioni, Luciana Coluccello nonché per eventuali danni derivanti Direttore Editoriale: dall’uso dell’informazione e dei mes- Massimo Filippo Marciano Antonella Della Rocca Carla Durante saggi pubblicitari contenuti nella rivista. Direzione e Redazione: Francesco Fario Via Sant’Agata dei Goti, 4, 00184 - Monica Menna Silvia Paparella Registrazione Tribunale di Roma Roma No. 28 del 13.02.2014 Tel: 06.69.92.33.30 Alessia Pizzi