La Uils Ricorda L'81esimo Anniversario Della Nascita Di Bettino Craxi
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SUPPLEMENTO al numero 3 - marzo 2015 BETTINO CRAXI LA UILS RICORDA L’81ESIMO ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI BETTINO CRAXI (24 FEBBRAIO 1934) “La mia vita equivale alla mia libertà B. Craxi “Sono passati 15 anni da quando nei pri- missimi giorni del nuovo secolo veniva a mancare Bettino Craxi, grande politico, grande statista, ma soprattutto grande uomo. Di lui è stato detto di tutto, tra ammiratori e detrattori, ma quello che la UILS pensa e intende ricordare è proprio il suo aspetto umano, a cui, nonostante il ruolo fondamentale svolto per circa un ventennio nella politica italiana, non solo dal punto di vista nazionale, ma anche e soprattutto da quello internazionale, che ha portato il nostro Paese a sedersi fra e maggiori potenze mondiali, non è stato ri- conosciuto il diritto di essere in tutto e per tutto una persona umana, con i suoi pregi e difetti , e con le sue sofferenze. Ciò che a Bettino è stata negata, è stata proprio la possibilità di sbagliare e so- Bettino Craxi, il primo socialista capo del governo prattutto quella di un riscatto se non al- tro nel riconoscimento della forza della coerenza e dell’onestà di giustizia che lo SOMMARIO portò ad ammettere una parte delle colpe Bettino Craxi e la prima repubblica - pag. 3-4 attribuitegli, come avvenne nel discorso Bettino Craxi e il socialismo - pag.5 alla Camera del luglio 1993, o durante gli Bettino Craxi e la DC - pag.6 interrogatori con il giudice del pool Mani Bettino Craxi e Berlinguer - pag.7 Pulite, Antonio Di Pietro, in cui il leader Bettino Craxi e la politica economica - pag.8 socialista, con coraggio ammise le proprie Bettino Craxi e la politica ambientale - pag.9-10 responsabilità chiamando, però, in corre- Bettino Craxi e la questione palestinese - pag.11 ità tutto il Parlamento, e fu proprio questo Bettino Craxi e il CAF - pag.12 l’aspetto che non gli venne mai perdonato. Bettino Craxi e la Chiesa cattolica- pag.13 La UILS nel ricordare il carisma e Bettino Craxi e le donne - pag.14 l’importanza storica di questa figura, in- Bettino Craxi e la fuga ad Hammamet - pag.15 tende partire da una riflessione su come, Bettino Craxi e i ricorsi alla corte di Strasburgo - nella vicenda politica craxiana, incomba pag.16 Segue - pagina 2 Bettino Craxi e l’eredità politica - pag.17 1 LA UILS RICORDA L’81ESIMO ANNIVERSARIO ... Craxi ribadisce, di fronte alle offerte di un salvacondotto umanitario per farsi curare nel suo paese, che rientrerà in Italia solo “Dopo quattro anni di stabilità e di progresso guardiamo da “libero cittadino”, e che “con l’aiuto ora con maggiore fiducia all’avvenire dell’Italia. Lavoria- di Dio” spera di uscire “presto e bene da questa incresciosa situazione. Non chiedo mo per un rinnovato sviluppo dell’economia, la protezione carità pelose - aveva detto rifiutando sde- dei ceti più deboli e bisognosi, una maggiore eguaglianza gnosamente l’offerta di arresti domiciliari tra i cittadini, uno Stato più moderno ed efficiente, la difesa per il suo grave stato di salute - non sono né un latitante né un fuggiasco, sono un della natura e della ricchezza artistica nel nostro Paese. esule politico e se non posso tornare a Insieme facciamo crescere l’Italia.” casa mia da uomo libero, preferisco rima- nere qui, anche da morto”. E la morte sopraggiunse di lì a breve, per arresto cardiaco, all’alba di un nuovo se- colo, nella sua casa rifugio di Hammamet, mettendo fine alle sue sofferenze, non Continua da pag. 1 solo fisiche, ma soprattutto morali. Nel ancora l’ombra di un cieco giustizialismo, talia divenne membro effettivo del G7. ricordo di questa grande figura inevitabile legato più a motivazioni di opportunismo Questi e molti altri i meriti attribuiti alla il pensiero a quella libertà che gli fu ne- politico e capitalismo mondiale nato dal figura di Bettino Craxi, onori che il cie- gata e che dalla sua lapide ferisce come desiderio di sconfiggere mediaticamente co giustizialismo, ha preferito oscurare un monito nell’epitaffio impresso per sua e politicamente l’antagonista, visto solo con gli oneri attribuiti al leader socialista, stessa volontà: “la mia vita equivale alla come un nemico e non come un interlo- dimenticandone gli onori, e soprattutto mia libertà” e alla cui memoria, la UILS cutore con il quale confrontarsi per il bene negando alla sua persona quel rispetto dei intende dedicare le parole del presidente comune: Ciò che resta nella memoria valori umani fondamentali sanciti dalla Sandro Pertini, quando affermava “Alla collettiva, sono le accuse, le sentenze, le nostra Costituzione quali la libertà, inte- mia età non è importante essere giudicati condanne, il cui potere mediatico ha fi- sa come rispetto dei diritti e soprattutto dagli uomini, si risponde solo alla propria nito con l’oscurare il valore del pensiero della possibilità di poterli difendere, co- coscienza. La mia è tranquilla”. riformista e dei risultati ottenuti dal suo stringendolo ad un esilio forzato che toccò governo. il suo culmine con la morte lontano da Il Presidente della UILS Solo per ricordarne alcuni, basti pensare quel bel Paese, che egli aveva amato e al Antonino Gasparo a quando il Governo da Lui guidato portò cui progredire aveva dedicato la sua intera l’Italia al quinto posto fra i Paesi più indu- esistenza. strializzati del mondo, superando la Gran Craxi, nonostante Bretagna, o a come difese autorevolmente l’aggravarsi della la dignità e l’autonomia dello Stato italia- sua malattia, che no nei confronti della pretesa Statunitense rese gli ultimi mesi in occasione del caso Sigonella, imponen- della sua vita un do militarmente le decisioni del Governo vero e proprio cal- Italiano e sostenendo con fermezza la vario, tra ospedali, nostra sovranità territoriale nei confron- medici, delicatissi- ti dell’allora presidente Ronald Reagan mi interventi chi- e ribadendo che le nostre leggi doveva- rurgici che nono- no essere rispettate; con ciò – tra l’altro stante una pesante – guadagnò la stima del presidente ame- battaglia morale ricano che lo invitò successivamente alla sulla possibilità di Casa Bianca commentando che non tutti aprire o meno un i capi di stato avrebbero avuto lo stesso “corridoio umani- coraggio e la stessa determinazione. O an- tario” tra Roma e cora quando l’Italia doveva entrare nel G7 Hammamet per insieme all’Australia, i cinque Paesi che potergli consentire avevano il potere di decidere decretarono di curarsi in Italia, che il nostro Paese avrebbe potuto parte- di fatto questa pos- cipare solo come osservatore e non come sibilità gli fu ne- membro effettivo, ma la determinazione gata: non riuscì a con la quale Craxi reagì, ingiungendo tornare in Italia da all’allora ministro del Tesoro, Giovanni uomo libero come Goria, di abbandonare la seduta e di rien- aveva desiderato trare in Italia, determinò il cambiamento fino all’ ultimo. della decisione già presa dai cinque e l’I- istante. 2 CRAXI E LA PRIMA REPUBBLICA UNA FIGURA CHIAVE NELLA STORIA POLITICA ITALIANA società rispetto allo Stato e per il pieno svi- luppo della personalità individuale. e che porta alla modifica anche del simbolo del PSI: la falce e il martello sul sole nascen- te vengono sostituiti dal garofano rosso. E’ proprio su quest’ onda riformista, che si colloca tutta la sua politica interna: par- tendo dall’opposizione al compromesso storico tra DC e PCI, dettata dalla volo- ntà di porsi come un’alternativa di sinis- tra al di fuori degli schieramenti politici sintonizzati sulla divisione del mondo in due sfere d’influenza sancita a Yalta, che vedono rispettivamente la Dc asservita agli USA e i PCI asservito all’URSS; alla forte presa di posizione nei confronti del caso Moro, quando, andando controcor- rente rispetto alla logica della fermezza e dell’intransigenza portata avanti dai due maggiori partiti DC e PCI, Craxi contrappone l’ipotesi della trattativa. A 15 anni esatti dalla sua scomparsa, av- tative, dimostrando con profondo acume Quella che Bettino ha in mente è una venuta il 19 gennaio del 2000 ad Ham- politico, determinazione ed energia nel sinistra riformista, ed è tra i primi a par- mamet in Tunisia, il ricordo della figura rilancio del partito il cui slogan è il “Pri- lare della necessità di riforme istituzion- di Bettino Craxi, appare come un inevita- mum vivere”, di essere tutt'altro che un ali, come ad esempio la riforma Costituzi- bile confronto con la contraddittorietà che semplice "segretario di transizione". onale in senso presidenzialista, che punta ha caratterizzato gli ultimi 20 anni della Sono gli anni in cui l’ascesa apparente- ad attribuire una maggiore efficienza in politica italiana, e con la conseguente mente inarrestabile del PCI, lascia pre- senso decisionista ai poteri pubblici ital- necessità di analizzare non solo la figura sagire che il PSI, ormai ridotto ai minimi iani, sebbene egli stesso debba poi ricon- carismatica che quest’uomo ha indubbia- storici, non abbia più alcuna ragione di oscere che questi progetti resteranno alla mente rappresentato, ma soprattutto la sua esistere, ma ancora una volta, l’opera di fine un“inutile abbaiare alla luna“, in opera e l’alto profilo politico che, tra luci rivitalizzazione improntata dal neoleader quanto non si raggiunge mai in Parlamen- e ombre, hanno garantito all’Italia forse socialista, da lui stesso definita “nuovo to la maggioranza necessaria anche solo il periodo più lungo di stabilità politica corso” del partito, lo porta a disilludere le per affacciare l'ipotesi di approvazione e prosperità economica, spazzate via per aspettative di chi credeva che il PSI fosse di un testo, sul quale peraltro incombono sempre dal vortice che ha travolto e de- ormai giunto il momento della resa; po- forti oscillazioni nello stesso entourage terminato la fine della Prima Repubblica.