©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte CHRISTIANE DELPLACE (*)

LE PITTURE MURALI DEL CRIPTOPORTICO DI URBISAGLIA - I

ALL' AGOSTO I976, sono stati ripresi gli scavi nell'area sposti seguendo un certo ritmo. Oltre questo secondo D dell'antica Urbs Salvia, sotto gli auspici della soprin­ muro, sono disposte piccole sale (non scavate) coperte tendenza archeologica delle . da volte. Grazie all'interessamento della soprintendente, dott.ssa A metà lunghezza di questa galleria, nell'asse del tem­ L. Mercando, una campagna di scavo annuale è stata pio, si apre, tramite un triplice passaggio, formato da condotta da chi scrive, dal I976 al I978. due colonne di mattoni, una sala rettangolare. I muri delle tre gallerie sono ricoperti di pittura, più Municipio, poi colonia - al più tardi sotto Traiano, o meno ben conservata. 1> e verosimilmente sotto Augusto - , iscritta nella tribu Lo studio qui presentato riguarda solo la decorazione Velina, l'antica Urbs Salvia fu costruita sul versante pittorica della parte della galleria Sud integralmente orientale di una collina, circondata da due torrenti, il scavata (fig. 2 e 3). ad Est, e l'Entogge ad Ovest, che convergono verso il Chienti. Il floruit di Urbisaglia corrisponde al Gli elementi pittorici pres1 m esame sono i seguenti: I secolo d.C. I) la decorazione parietale frammentaria rimasta La pianta generale della città era organizzata su due attaccata al muro, all'estremità occidentale della galleria assi maggiori, cardo maximus e decumanus maximus, tratti meridionale, cioè dall'angolo del muro I coll'abside I6, urbani delle vie di comunicazione con Septempeda (Nord fino all'angolo del muro 6; Ovest) e Firmum (Sud Est), Asculum (Sud Ovest) ed Helvia 2) la decorazione parietale del muro 6, cioè il muro R icina (Nord Est). settentrionale della galleria meridionale, dalla sua estre­ Anni orsono, due monumenti importanti sono stati mità occidentale fino alla nicchia 22, interrompendo la scavati, il teatro e l'anfiteatro. parete a m. I3,I5; alcuni frammenti staccati possono Ora la scoperta più interessante dei nostri scavi è quella essere considerati come facenti parte della decorazione di un criptoportico a U, orientato Est-Ovest, e che deli­ parietale di questo stesso muro; presentano elementi di mita l'area sacra di un tempio, lungo m. 30, largo m. I6,6o, decorazione simili a quelli rimasti attaccati al muro; sito ad Ovest dell'area, nel centro della città antica (fig. I). l'intonaco è anche simile; Le dimensioni sono notevoli : le gallerie laterali (Sud e Nord) sono lunghe m. 52, la galleria orientale è lunga m. 42,30 ; larghe circa m. 7, le gallerie sono divise in due navate da una serie di pilastri costruiti in opus testaceum (0,90 ~< 0.45 m.), e ricoperti da intonaco bianco. Il nu­ l mero r·otale (ricostituito) doveva essere di 37 pilastri: ! I4 + ti + 14 (si ricontano i pilastri d'angolo). La tecnica di costruzione è quella dell'opus mixtum, fatto di filari orizzontali di conci di pietra che si alterna­ no ad intervalli più o meno regolari a filari di mattoni. Le gallerie laterali Sud e Nord presentano, alla loro \ estremità Ovest, un'abside (lato esterno) ed una sala . rettangolare (lato interno); a ridosso di queste, si sviluppa "'~····c;' una serie di sale rettangolari coperte di volte che costi­ tuiscono l'accesso al criptoportico. Il muro perimetrale esterno è raddoppiato da un se­ condo muro, creando così un vuoto sanitario; questo secondo muro presenta dei contrafforti, attraversati da o un cunicolo che segue l'inclinazione del terreno. Il muro perimetrale interno presenta un altro sistema __!__.- di lotta contro l'umidità: a circa m. 3 di altezza, corre lungo il muro, un pavimento in opus spicatum, largo circa m. I ; questo pavimento ricopriva le volte di due nic­ ... , l chie disposte nel muro interno della galleria Sud del • criptoportico, site a distanza uguale dalle estremità della _,...... ,, ... galleria. È verosimile che la galleria Nord presenti la stessa disposizione. Della galleria orientale, si è scavata solo la zona peri­ metrale su una distanza di circa m. 30 : il muro esterno della galleria è anch'esso raddoppiato da un secondo I -RILIEVO SCHEMATICO DI URBISAGLIA muro; sono rilegati tra loro da una serie di muretti di- CON SITUAZIONE DEGLI ULTIMI SCAVI

25 ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte

I. - L 'ESTREMITÀ OCCIDENTALE DELLA GALLERIA MERIDIONALE (figg. 3 e 4)

Il muro 1 è stato ritrovato senza intonaco, ad eccezione di un frammento di pittura rosso bordò, verso la parte infe­ riore del muro, a m. 1 2 circa, e presso l'angolo della sua estremità occidentale : una fascia d'intonaco è conservata pressappoco dalle fondazioni fino ad un'altezza di cm. 87; questa fascia presenta uno zoccolo di color rosso bordò, alto circa cm. 15 (manca la parte inferiore, circa cm. 15), poi un filetto orizzontale giallo di cm. o,S, ed una zona grigio bianco. L argo cm. 31, il lato A-B del muro 2 presenta uno zoccolo bianco alto cm. 79, poi una fascia rosso bordò (largh. cm. s) tra due filetti neri (cm. 1.3 in basso; cm. 1,2 in alto), ed infine una zona bianca. Nell'angolo presso il muro 1, questa zona bianca è listata da un filetto verticale rosso (largh. cm. 1) , poi da una fascia verticale gialla (largh. cm. 3,5); questa fascia gialla presenta un leggero rialzo, molto ben tagliato, che fa angolo coll'intonaco del muro I. L 'intonaco del muro 2 è conservato per un'altezza di cm. 135. Il L a fascia rosso bordò tra filetti neri si prolunga sull'in­ tonaco bianco della parete B-C dell'abside 16, sul lato C-D (largh. cm. 25,5) e sul lato D-E della lesena 17 (largh. cm. 23), anche se l'angolo E è distrutto, e sul lato anteriore E-F della lesena 17 (largh. cm. 53); su questo lato, la fascia rosso bordò tra filetti neri, gira verso l'alto, delimitando un riquadro a fondo bianco (largh. cm. 43); il lato F-G della lesena 17 è molto rovinato. Il lato G-H del muro 3, conservato fino a metà larghezza, D presenta una zona bianca dal basso fino al livello superiore del filetto nero sopra la fascia rosso bordò degli altri muri, poi una zona rosso bordò verso l'alto. D alla metà del muro fino all'angolo H, è perduto l'intonaco. Come il lato A-B, il lato K-L del muro 4 è largo cm. 31 __JI (fig. 5), ma presenta una decorazione differente: uno zoccolo di color grigio scuro conservato su circa cm. 65 i poi, una fascia nera larga cm. 2,5; sopra questa fascia nera, una fascia il verde che gira intorno ad un riquadro rosso sottolineato da un filetto giallo i salvo per la parte superiore che non è per ora leggibile, le misure sono le seguenti: il riquadro rosso è largo cm. 19 i i! filetto giallo è largo cm. o,s i !a fascia verde è larga cm. 5 sotto il riquadro, cm. 7 verso l'angolo L , e cm. 4 o 'l 4 6 8 10 verso l'angolo K e si prolunga di cm. 2 sul lato K-J, tutto l l l l l l ricoperto di intonaco nero. L a piccola sala rettangolare che fiancheggia l'abside, 2- URBISAGLIA- RILIEVO SCHEMATICO conserva numerose tracce di intonaco nero. Alcuni frammenti DEL CRIPTOPORTICO

3) i frammenti diversi recuperati nel riempimento della galleria meridionale, che possono provenire dalla 0] stessa galleria, o da qualsiasi altro monumento. Questi J l fanno parte del riempimento che corrisponde al periodo ~) __ di abbandono del criptoportico. Però, questi frammenti sono mescolati a frammenti che provengono con sicurezza dal muro 6 ; perciò, sarei propensa a considerare questi frammenti come provenienti dal muro I e dalla copertura che, fino ad ora, non riesco a stabilire se era a volta op­ pure " piatta , . Per questa copertura non ho ritrovato nessun elemento proveniente da volta, ma molte tegole. Anche se rimangono allo stato di ipotesi, penso che i frammenti recuperati provengono dallo stesso monumen­ to, e che la copertura era " piatta,. Ma, insisto sul fatto 3 - URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO che queste interpretazioni sono ancora allo stato di ipo­ RILIEVO DELL'ESTREMITÀ OCCIDENTALE tesi. DELLA GALLERIA MERIDIONALE ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte

4- URBISAGLIA- VEDUTA DELLA GALLERIA MERIDIONALE, VERSO OVEST; A DESTRA, IL MURO 6

staccati sono stati recuperati: tra questi molti col rialzo infe­ Tecnica del disegno di riduzione riore dello zoccolo. La pulitura dell'intonaco non è stata ancora ultimata ma s'intravede, verso l'alto (livello : da + 202 Il rilievo(jig. 6) , eseguito su tela plastificata in scala I /I da a + 209), una fascia rosso bordò tra due filetti neri (largh. chi scrive, con la collaborazione di D. Denanot e J. L. Schenck, totale cm. 7). è stato disegnato in scala I/S su carta lucida, utilizzando il sistema " Bouzard , , poi disegnato di nuovo in modo defini­ tivo su carta lucida, dopo un controllo generale delle misure e degli angoli. È il sistema praticato e consigliato da Alix 2. - I L MURO 6 (fig. 6) Barbet. L'intonaco. Descrizione generale L'in tona co è stato steso in tre strati il primo spesso cm. o,I, è comp · sto di calce e calcite; La parete è suddivisa m tre zone orizzontali; dal basso verso l'alto : il secondo, spesso cm. o,g a I, è composto di calce, sabbia e sassolini; - lo zoccolo a fondo nero; il terzo, spesso cm. 213 minimo, è composto di calce - la zona mediana dei grandi pannelli e delle fasce divi- meno abbondante, sabbia e sassolini. sorie, a fondo rosso; - il fregio di cartelli, come transizione tra zona mediana e Q';lesti ultimi strati sono di composizione poco differente; zona superiore, poco conservata, a fondo bianco. P~ r 1 frammenti più sottili, lo spessore totale è di cm. 3,2; gli altri superano i 4 cm. Oltre alle divisioni orizzontali, la parete è anche suddivisa . l frammenti recuperati non presentano tracce particolari verticalmente. d~ a~tacc o al muro; è utilizzata solo l'irregolarità dei conci Lo zoccolo e la zona mediana, anche se sono chiaramente dt ptetra e dei mattoni. separati, fanno parte di una composizione unica: le fasce Rispetto al livello generale del criptoportico, le pitture divisorie verticali della zona mediana corrispondono ai ri­ sono conservate da circa + IO a + 3IO cm. massimo, cioè quadri dello zoccolo; allorchè la composizione del fregio di su un'altezza massima di m. 3· cartelli è totalmente indipendente e separata da quella media-

27 ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte

na, ma è legata a quella superiore. Così, abbiamo una rottura K L di composizione tra zona mediana ed il fregio di cartelli che fa parte della zona superiore. Quest'elemento può fare pensare ad un carattere " pro­ vinciale , della pittura murale di Urbisaglia. G Se la composizione generale sembra equilibrata, nei detta­ G gli, s'intravede una leggera difficoltà a realizzare una costru­ zione regolare; nel calcolo delle distanze, non si riescono Il Il a dare con esattezza le stesse misure. Il Il I) Lo z occolo

Lo zoccolo è a fondo nero; l'altezza media, fino ai filetti orizzontali di transizione con la zona mediana, è di cm. 6o circa. Presenta, verso il basso, un leggero rialzo, mal rifinito e irregolare, verosimilmente nascosto dal battuto del piano di circolazione. Sullo zoccolo, sono regolarmente disposti (distanza media da centro a centro: cm. 170) sette pannelli rettangolari più o meno mal conservati, sotto le fasce divisorie della zona R mediana. È conservato abbastanza bene col motivo centrale, il R pannello n. 4; conservano tracce dell'inquadramento e v v del motivo centrale, i nn. I, 5 e 7; tracce dell'inquadra­ mento i nn. 2 e 6; non rimane niente del pannello n. 3· Questi pannelli a fondo nero sono listati da due filetti bianchi (largh. cm. o,5) che inquadrano una fascia rosso bordò (largh. laterale cm. 5; largh. superiore cm. 6,5; largh. inferiore cm. IO a I4). Le misure interne sono di cm. 26 X 35, v le misure esterne di cm. 38 X 53 a 57· Al centro del pannello è dipinto, sul fondo nero, in color + 78 BC viola con gradazioni diverse, una maschera di Gorgone uma­ N nizzata, con due piccole ali che nascono dalla fronte. Sopra lo zoccolo, corre una serie di filetti, molto sottili, non sempre ben visibili, che, dal basso all'alto, sono rosso bordò, bianco, rosso bordò, poi una gradazione dal bianco al rosso bordò, per finire col bianco, che sottolinea il fondo rosso della zona mediana. Questi filetti sono conservati, per fortuna, fino all'angolo del muro 6 col muro 4; corrispondono, nella parte superiore, alla fascia nera sul lato K-L del muro 4· Verso la nicchia 22, la decorazione è totalmente scomparsa. Questi filetti potrebbero corrispondere, in modo molto maldestro, ad una cornice profilata che chiuderebbe lo zoccolo verso l'alto e segnerebbe l'inizio della zona mediana.

2) La zona mediana

A fondo rosso, è alta cm. I92 (non compreso il fregio su­ periore); è composta da otto pannelli e da otto fasce divisorie (l'ultima fascia, molto frammentaria, si trova sopra la nic­ chia 22). Le misure generali medie sono le seguenti: - per i pannelli a fondo bianco, delimitati da un filetto nero, sottolineato da un filetto bianco (largh. dei due filetti da cm. 2 a 2,5), la larghezza è di cm. u8- II5 (gli ultimi tre pannelli presso la nicchia 22 sono più stretti) e l'altezza di cm. 132; - per le fasce divisorie, la larghezza è di cm. 28 e l'altezza di cm. 192.

Il pannello n. 1 conserva solo il suo angolo destro inferiore; è quasi totalmente distrutto. Possiamo però supporre con certezza, che occupava tutta la porzione di muro compreso tra l'angolo ed il lato destro, la distanza conservata essendo leggermente più larga di cm. u8.

o 10 20CM 5 - URBISAGLIA - RILIEVO DEL MURO 4, LATO K-L ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte

. )\_ ~: ,,, :·.:·.·.·.······ ··· . .. .. ~~.. . ~.. .. : •••.•••.... ~ - • - ~ : : 'lo : ": : ~ : : • l l ~===;]l -'''"'' ' '' : : ' "'' ' ::: ' ' ' ' ' ' ' · '"· '"''' ' '''' ' '''''' ' ' · ' ... . ' : Jj , , ,, ,, . ... ,......

. ~ /

6 -URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO -RILIEVO DEL MURO 6 (SCALA I: 20) ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte

8 - URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO - ZONA MEDIANA 7 - URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO - ZONA MEDIANA DETTAGLIO DELLA FASCIA DIVISORIA N. 2 DETTAGLIO DELLA FASCIA DIVISORIA N. I

La fascia divisoria n. I è quella meglio conservata; inqua­ drata dal fondo rosso (che qui ha una larghezza di cm. I2 per lato), larga cm. 28, a fondo giallo, si compone di diversi elementi: l'attacco col fondo rosso è coperto da un filetto bianco (largh. cm. 2) a fiorellini rossi e verdi (tre rossi per un verde) ; nell'asse centrale, è sovraddipinta sul fondo giallo, una fascia bianca (largh. cm. 8) a motivi sovraddipinti di color rosso, verde e nero; questa fascia corrisponde al tipo della fascia " ricamata , molto diffuso nella pittura romana. Dei vari motivi, sono conservati gli elementi seguenti (dall'alto in basso): - lacuna; - cerchio rosso, con disegno prepar orio inciso, con qua- drato bianco inscritto, segnato da un quadrato nero a punto centrale bianco ; sopra e sotto il cerchio, due cerchietti neri a punto centrale bianco; - due triangoli rossi a triangolo bianco inscritto, segnato da una V rossa, opposti dalla punta; - cerchio rosso (rovinato); - elemento scomparso (ved. infra) tra due pelte rosse; - cerchio rosso (rovinato in parte); - due triangoli rossi opposti, simili a quelli già descritti; lacuna importante; 9 - URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO - elemento doppio, del quale solo la parte inferiore è ZONA MEDIANA - conservata : due ali incurvate verso l'interno, di color verde; PANNELLO N. 6 29 ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte

lo stesso motivo, ma opposto, si trovava sopra; è inqu adrato da due pelte rosse (è verosimile che ques to motivo doveva trovarsi in alto, nella lacuna tra le due pelte rosse) ; - cerchio rosso simile ai precedenti, ma il piccolo qu adrato inscritto è, qui, rosso; sopra, un cerchietto verde, sotto, un cerchietto rosso; - dei due triangoli opposti, è conservato il superiore; a sinistra, è conservata una delle due pelte rosse (fig. 7); - lacuna. Questa fascia " ricamata , presenta dunque un'alternanza regolare di cerchi e di motivi doppi, con cerchietti nell'asse centrale e pelte sui lati. Solo i colori introducono una certa var:_ietà nella composizione della fascia. E interessante sottolineare l'uso dei filetti come mezzi per nascondere l'attacco di due colori contrastanti (rosso e giallo). Del pannello n. 2, sono conservati alcuni frammenti dei filetti dell'inquadramento che permettono la sua esatta ri­ costruzione. La fascia divisoria n. 2 è più difficile da ricostruire nei suoi dettagli; però, sono stati individuati elementi sufficienti per ricostruire la composizione generale; ritroviamo frammenti dei filetti bianchi laterali a fiorellini rossi (filetto di sinistra in basso), che inquadrano la fascia gialla. Nell'asse della fascia, a metà altezza dei pannelli, s'intravede un motivo di­ verso: in una mandorla sottolineata di bianco, un motivo di volute doppie girate verso l'interno, sormontato da un trian­ golino, e con gambo appuntito (fig. 8). Tutto il motivo è dipinto in bianco. Tra i frammenti recuperati durante lo scavo, uno conserva un motivo a mandorla incisa, che potreb­ be provenire dalla lacuna che sormonta quello rimasto attac­ cato al muro. 2) Il pannello n. 3 è rovinato allo stesso modo; non riman­ gono che frammenti dei filetti d'inquadramento. Della fascia divisoria n. 3 sono conservati pochi frammenti dei filetti bianchi laterali. Il pannello n. 4, anche molto rovinato, conserva frammenti dei filetti d'inquadramento, e, per la prima volta, frammenti del motivo centrale, cioè la parte inferiore di un vaso (?) su piede, a due colori; la metà sinistra è rossa, mentre la IO - URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO metà destra è rosa; sopra, isolata, è conservata un'asta obli­ ZONA MEDIANA qua, di color rosso. Sfortunatamente anche questo motivo DETTAGLIO DELLA FASCIA DIVISORIA N. 6 è molto consumato. La fascia divisoria n. 4, sempre a fondo giallo, ricorda la fascia divisoria n. I; si ritrovano frammenti dei filetti bianchi laterali con fiorellini (in basso a destra), e, soprat­ tutto, elementi della fascia " ricamata , centrale: -lacuna; - cerchio rosso, a disegno preparatorio inciso, con quadrato bianco inscritto, segnato da un quadrato nero; sopra e sotto il cerchio, due cerchietti neri a punto bianco centrale; - rettangolo rosso a lati corti incurvati, con re ttangolo beige, inscritto, segnato da due triangolini rossi contrap­ posti per il vertice; -mandorla (?) molto rovinata; lacuna; - cerchio rosso simile, con cerchietti sopra e sotto; - rettangolo rosso, simile, con rettangolo bei ge inscritto, segnato da tre " cuori , rossi; - cerchio rosso simile, con cerchietti sopra e sotto; - lacuna; - tracce poco chiare; Ritroviamo l'alternanza di due motivi, ma un po' diversi : il cerchio tra cerchietti ed il rettangolo, al posto del motivo doppio. È un'altra variante della fascia " ricamata ,.

I I - URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO Il pannello n. 5 conserva frammenti dei filetti d'inquadra­ ZONA MEDIANA mento ed il motivo centrale, anche molto consumato; sembra DETTAGLIO DELLA FASCIA DIVISORIA N. 6 che si possa intravedere un'anfora (?) bicolore, rossa al (PARTE SUPERIORE) centro, rosa tutt'intorno, su piede rosso. ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte

12

12- URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO - ZONA MEDIANA, PANNELLO N. 7

13- URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO- FREGIO DEI CARTELLI, PRIMA COPPIA DI CARTELLI LUNGHI, DESTRA

14- URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO- FREGIO DEI CARTELLI, PRIMA COPPIA DI CARTELLI CORTI, SINISTRA... I 5 - URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO FREGIO DEI CARTELLI SECONDA COPPIA DI CARTELLI LUNGHI, SINISTRA

. La fascia divisoria n. 5, ne1 suoi elementi conservati, è Slmtle alla precedente: lacuna; cerchio rosso consumato; lacuna; cerchio rosso, con quadrato bianco inscritto, segnato da un qua.dra.to nero a punto bianco centrale ; sopra e sotto, l cer h1 ett1; 15 §I ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'ArteIl pannello n. 7 è un po' meglio conservato nel suo inqua­ dramento e nel suo motivo centrale: sembra essere un reci­ piente di color rosso (una vasca ?) su piede tronconico centrale, di color rosa consumato, contro il quale si appoggia, a destra, un fusto nero; sopra, è conservato un elemento ad arco (fig. 12). La fascia divisoria n. 7, a fondo giallo, porta un candelabro a palma, simile al precedente, ma molto più consumato; s'int.ravedono le corolle e parte del fusto bianco a tratti rOSSl. Del pannello n. 8, si conservano l'angolo inferiore di si­ nistra e parte dell'inquadramento inferiore, con minimi fram­ menti del motivo centrale; inoltre, nell'allineamento del­ l'angolo sinistro della nicchia 22, nella parte superiore del muro 6, sono conservate tracce dei filetti d'inquadramento del pannello; così, questo pannello finiva con precisione questa parte di muro. Sopra l'arco della nicchia 22, è conservato un frammento di filetto bianco a fiorellini rossi che indica che la partizione del muro doveva continuare sopra la nicchia; ma, nulla è rimasto. La decorazione pittorica riprende dopo la nicchia, ma lo scavo è stato interrotto, proprio lì dove ricomincia la pit­ 16- URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO - FREGIO DEI CARTELLI tura murale. È nei progetti proseguire lo scavo negli anni TERZA COPPIA DI CARTELLI LUNGHI, DESTRA prossimi. I pannelli e le-fasce divisorie sono sormontati da un filetto nero (largh. cm.-1) che corrisponde al filetto nero d'inqua­ dramento dei pannelli, ma serve anche di linea di base al " gallone ricamato " che corre sopra tutta la zona mediana. Questo " gallone , (alt. cm. 5) è a fondo giallo, sovraddipinto al fondo rosso della zona mediana; due motivi sono disposti in alternanza regolare (cm. 13- 13,5 dal centro di un motivo all'altro): un fiore di loto rosso 3) ed un motivo a pelta che presenta anche un'alternanza tra pelta rossa a gambo verde e pelta verde a gambo rosso. Questo " gallone ricamato " è sormontato da un filetto verde (largh. cm. 1,5), poi da un filetto nero (largh. cm. 1,5) che è la linea di base del fregio dei cartelli. Se cerchiamo di riassumere gli elementi raccolti per lo zoccolo e la zona mediana che presentano le stesse divisioni, possiamo parlare di una composizione " matematica , , sia in larghezza che in altezza. Non insisto sulla disposizione orizzontale, già trattata nella descrizione; in altezza, sono da ricordare le misure rispettive per lo zoccolo e la zona mediana: - zoccolo: cm. 6o ~ 17 - URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO - FREGIO DEI CARTELLI . totale: cm. 67; TERZA COPPIA DI CARTELLI CORTI - fil etto supenore: cm. 7 - zona mediana: cm. 132. Tenendo conto di un margine di errore, possiamo ritro­ vare un rapporto di I a 2. - rettangolo rosso a lati corti mcurvati, con rettangolo beige inscritto, segnato da tre " cuori , rossi; All'interno di questa composizione "matematica , , tro­ viamo una certa varietà: nei motivi centrali dei pannelli, - cerchio rosso simile; nelle fasce divisorie (" fasce ricamate " con varianti, e cande­ - lacuna. labri a palma), nell'utilizzazione dei colori nei dettagli. Dal punto di vista tecnico, riprenderemo questo problema Il pannello n. 6 conserva gran parte del suo inquadramento alla fine della descrizione generale del muro 6. (salvo il lato di sinistra); il motivo centrale, rovinato, sembra essere un cesto; sotto, s'intravede un motivo complementare di aste. I colori adoperati sono il rosso ed il nero (fig. g). La fascia divisoria n. 6 appartiene ad un tipo tutto diverso; 3) La zona superiore fino ad ora, abbiamo incontrato diversi esempi di fascia " ricamata ,; qui, ci troviamo di fronte al tipo del cande­ La zona superiore si suddivide in due parti: sotto, un labro. La fascia gialla, inquadrata dai filetti bianchi a fiorel­ fregio di cartelli lunghi e corti che può essere considerato lini, molto consumati, è utilizzata come fondo per un cande­ come una zona di transizione tra la zona mediana dei grandi labro molto esile, uscente da corolle, a fusto bianco segnato pannelli e la zona superiore, costituisce la parte meglio con­ da tratti orizzontali rossi, che si allarga verso l'alto come una servata dell'insieme della pittura; sopra, la zona superiore palma (fig. 10), e sormontato - dopo una lacuna - da due vera e propria, a fondo bianco, poco conservata sul muro 6, piattelli, quello inferiore dentellato verso il basso, quello ma identificabile nei frammenti staccati che sono stati re­ superiore turrito (fig. u). Questo motivo molto fine ed ele­ cuperati; la loro collocazione non è però sempre molto gante si ritrova spesso nella pittura murale romana. precisa.

32 ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte a) Il fregio dei cartelli Cosi sono state individuate cinque coppie di cartelli lunghi e cinque coppie di cartelli corti; il quinto di questi ultimi Il fregio dei cartelli risponde anche ad una compOSIZiOne è molto frammentario. " matematica , , ma totalmente indipendente dalle zone Questi cartelli sono sottolineati da un filetto di base nero, inferiori. Questa rottura di composizione può essere un'indi­ già menzionato. cazione sul carattere cosiddetto provinciale della pittura di U rbisaglia. Della prima coppia di cartelli lunghi sussistono solo fram­ Questo fregio si compone di un'alternanza di due cartelli menti della zona verticale centrale e del cartello di destra. lunghi e di due cartelli corti. L'esistenza del cartello di sinistra è sicura, perchè la lacuna I due cartelli lunghi sono a fondo bianco, contornato da corrisponde alle misure di un cartello lungo. Della zona verti­ un filetto marrone, da un filetto beige un po' più largo, e cale centrale, si è conservato un frammento giallo sottolineato da un filetto marrone all'inquadramento dei cartelli dal filetto verde che sormonta il campo beige del" gallone, dei co rti (misure medie: cm. 78- 82 x 20); sono separati tra fiori di loto e delle pelte, e la fascia verticale verde di destra, loro da una zona verticale gialla tra due fasce verdi, zona listata verso sinistra da due filetti bianco e nero. che si prolunga nella zona superiore; il motivo della zona Il cartello di destra, abbastanza rovinato verso la sinistra, verticale gialla tra due fasce verdi si presenta sempre sullo conserva la zampa posteriore di una gazzella che correva stesso modello: le fasce verdi hanno sempre un motivo di verso sinistra; questa zampa è morsicata da un animale a rettangolo bianco segnato da un rettangolo a tratti rossi; testa fine, tipo sciacallo, girato verso sinistra. Il piano di base sopra e sotto, un punto bianco. Queste fasce verdi sono inqua­ della scena è reso da un filetto marrone (fig. 13). drate da due filetti chiari, bianco sottolineato di nero sul lato I colori utilizzati per il gruppo animalesco vanno dal mar­ della zona gialla, giallo sul lato dei grandi cartelli (largh. rone chiaro al marrone scuro. E conservata parte dell'inqua­ totale media cm. 26). dramento superiore e laterale. I due cartelli corti, sia a fondo nero, sia a fondo rosso, sono contornati dal filetto beige c dal filetto marrone comune La prima coppia di cartelli corti è quasi integralmente ai cartelli lunghi (misure medie: cm. 30- 35 x 20); questi conservata; i due cartelli sono a fondo nero con, nel mezzo, cartelli sono separati da un cartiglio decorativo sempre di­ una maschera lunare; questa maschera col viso bianco ad verso (largh. cm. 6,5). ombre rosee e dettagli degli occhi e della bocca dipinti in

18- URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO- FREGIO DEI CARTELLI, QUARTA COPPIA DI CARTELLI LUNGHI, DESTRA

33 ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte

marrone scuro, porta la corona lunare. In queste maschere, scena inferiore. Inoltre, è conservata parte dello stesso inqua­ come vedremo meglio nella terza coppia di cartelli corti, il dramento superiore (fig. 15). pittore ha voluto rendere l'ombra e la luce; cosi, la metà La zona verticale centrale è conservata, ma molto con­ sinistra della maschera è più scura (corona lunare in giallo sumata; solo la fascia destra si lascia ancora leggere. scuro e viso "ombrato ,), e la metà destra più chiara (co­ Il cartello di destra lascia vedere poche tracce; sembra rona lunare in giallo chiaro e viso più bianco) (fig. 14). che si possa vedere il dorso ed una zampa anteriore di un T ra i due cartelli corti, un cartiglio verticale, a fondo beige animale girato verso sinistra. con motivo decorativo molto consumato nella sua metà inferiore, conserva, partendo dall'alto, una pelta rossa con La seconda coppia di cartelli corti è rovinata; la pellicola pelta bianca inscritta, segnata da una lunula marrone; questa pittorica è quasi totalmente sparita, ad eccezione di frammenti pelta sembra poggiare su un motivo cordiforme di color del fondo rosso. marrone che costituisce la parte superiore di un'altra pelta (?). Rimane solo, ma anch'esso molto consumato, il cartiglio Sopra questo cartiglio, poggiante sul filetto d'inquadramento verticale centrale: sul fondo beige, dall'alto verso il basso, inferiore, è conservato un triangolo rosso, con triangolo s'intravedono un cerchio rosso con quadrato bianco inscritto bianco inscritto, segnato da una V di color marrone scuro. segnato di nero (?), poi, una mandorla bianca con due lunule Questo triangolo interrompe la serie di filetti e fasce che deli­ di color marrone. Sopra questo cartiglio, poggiante sul filetto mitano questo fregio dalla zona superiore; potrebbe costi­ d'inquadramento inferiore a interrompere i filetti e le fasce tuire l'elemento inferiore di una fascia verticale di divisione orizzontali, è conservato un rettangolo a lati corti incurvati, della zona superiore. di color rosso scuro, con rettangolo bianco inscritto, segnato da quadretti (?) di color marrone. Questo rettangolo è in­ La seconda coppia di cartelli lunghi è molto consumata. scritto in una larga fascia verticale che divide la zona ver­ Del cartello di sinistra, consumato e distrutto a destra, ticale. conserviamo, su fondo bianco, un piccolo leone che corre verso destra, dietro una gazzella che scappa verso destra. La terza coppia di cartelli lunghi è anche conservata a metà. Ritroviamo gli stessi colori della prima coppia, dal marrone Il cartello di sinistra, se conserva gran parte del suo inqua­ chiaro al marrone scuro. È verosimile anche un piano di dramento, ha perduto il suo motivo animalesco; s'intravede

19- URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO- FREGIO DEI CARTELLI, QUARTA COPPPIA DJ CARTELLI CORTI, SINISTRA

34 ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte

Della quarta coppia di cartelli lunghi sono conservati un frammento del cartello di sinistra con pochissime tracce di un animale marrone, più della metà destra della zona centrale, ed il cartello lungo di destra, che è quello meglio conservato: sul filetto marrone che serve da piano di scena, un piccolo leone è saltato sulla schiena di una gazzella e sembra schiac­ ciarla sotto il suo peso. Le proporzioni del leone sembrano ridicole di fronte all'allungamento di quelle della gazzella. Il gruppo è girato a sinistra ed è reso nelle stesse tonalità dal marrone scuro al marrone chiaro (fig. r8).

20 - URBISAGLIA, CRIPTOPORTICO FREGIO DEI CARTELLI QUINTA COPPIA DI CARTELLI LUNGHI, SINISTRA

solo una macchia nera che può far pensare ad un animale, non ancora incontrato, ma simile a quello del cartello di destra. L a zona verticale centrale è conservata abbastanza per poter accertare la sua similitudine a quelle precedenti. Il cartello di destra presenta, sempre su fondo bianco, con lo stesso piano di scena marrone, una coppia nuova di animali: una pantera nera (?) con il pelo macchiato di viola, ha rovesciato, a sinistra, una gazzella che è presentata in una prospettiva maldestra; il felino gira la testa indietro come per difendere la preda. Se il felino è di color nero, la gazzella è sempre resa nei colori marrone da scuro a chiaro. Questo cartello conserva gran parte del suo inquadramento (fig. r6). Nella terza coppia di cartelli corti, ritroviamo le maschere lunari su fondo nero, ma meglio conservate che nel primo esempio (fig. 17). Il cartiglio decorativo che divide i due cartelli, è conservato nella sua metà inferiore: su fondo beige, è figurata una corona d'alloro di color marrone; prima del restauro, se ne intra­ vedeva una seconda. Inoltre, sopra, era ancora visibile un triangolo rosso, simile a quello del primo gruppo.

2 1 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE 22 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE FRAMMENTI STACCATI FRAMMENTI STACCATI DALLA ZONA SUPERIORE DALLA ZONA SUPERIORE A FUNZIONE DIVISORIA 35 ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte

Per quanto riguarda l'iconografia degli animali, ci troviamo davanti ad una fauna di tipo africano, che ritroveremo in seguito nei mosaici africani (e siriani più tardi). Questi gruppi fanno pensare a modelli stereotipi.

b) La zona superiore Sopra il fregio dei cartelli, delimitato da un filetto marrone comune ai cartelli lunghi e corti, incontriamo poi una fascia marrone da chiaro a scuro (largh. cm. 2,5), un filetto verde tra due filetti bianchi (largh. cm. I,7), poi un filetto nero che sottolinea il fondo bianco della zona superiore. Questi filetti e fasce sono interrotti da motivi verticali che partono dal fregio dei cartelli: sono le zone che dividono i cartelli lunghi, i motivi che poggiano sul cartiglio di sepa­ razione tra i cartelli corti (triangolo, rettangolo ... ). Tutte queste fasce dividono la zona superiore (fino a ?) in pannelli diversi a fondo bianco. Inoltre, è rimasto attaccato al muro, poggiando sul filetto nero superiore, un elemento della zona superiore: quasi in corrispondenza ai filetti che dividono il cartello lungo di destra della seconda coppia dal cartello corto a fondo rosso, è figurato un triangolo rosso, inquadrato da un filetto bianco, a triangolo bianco inscritto, segnato da una V di color marrone scuro i questo triangolo è in scritto in una fascia verticale verde, delimitata da due filetti di color marrone chiaro, poi scuro. Oltre a queste pitture rimaste attaccate alla parete, sono stati recuperati numerosi frammenti, dei quali alcuni possono essere reintegrati con più o meno precisione. Tre frammenti, attaccati, conservano parte della zona verticale gialla con la fascia verde di destra, l'angolo inferiore di sinistra del fondo bianco, il " gallone ricamato , , molto consumato, coi suoi filetti che l'inquadrano. Questi frammenti possono essere reintegrati solo tra i cartelli della quinta cop­ pia, perchè non trova posto altrove. Inoltre, il frammento sembra adattarsi al pezzo conservato sul muro (dai documenti fotografici, perchè non è più possibile controllare, le pitture del muro 6 essendo state restaurate) (fig. 21). 23 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE Un frammento con parte della zona verticale gialla con FRAMMENTO STACCATO, POGGIANTE SUL FILETTO DI BASE DELLA ZONA SUPERIORE, A DECORAZIONE ARCHITETTONICA la fascia verde di sinistra e parte del fondo bianco di un cartello lungo (quello di sinistra) coi filetti e fasce superiori, può essere collocato in diverse coppie, la prima, la quarta e la quinta, con probabilità migliore per le due ultime. Della quarta coppia di cartelli corti, è conservato solo il Due frammenti, non attaccabili, conservano parte del fondo cartello di sinistrai è il primo esempio conservato di cartelli nero dei cartelli corti, dei filetti di separazione e del fondo corti a fondo rosso ed è di qualità superiore a tutti. Girato bianco dei cartelli lunghi. È impossibile integrarli nella prima verso destra, un ibis o airone a lunghe zampe, a corpo bianco sottolineato da un'ombra, sta beccando un ciuffo d'erba verde (fig. 19). Della quinta coppia di cartelli lunghi, è conservato in parte il cartello di sinistra: gradienti verso destra due ani­ mali, una pantera nera dal pelo macchiato di viola, dietro una capra a peli lunghi, nei colori marrone da scuro a chiaro (fig. 20). S'intravede un frammento della fascia verde della zona verticale. Del cartello di destra, abbiamo solo il fondo bianco e l'inquadramento di filetti. Attaccato a questo frammento, l'inizio della quinta coppia di cartelli corti a fondo nero. La disposizione dei cartelli segue di nuovo un modello " matematico , e simmetrico. I cartelli corti sono simili all'interno di una coppia, ed alternati da coppia nera a coppia rossa. I cartelli lunghi presentano due animali, girati sempre verso la zona centrale che lega il fregio alla zona superiore. Se non possiamo affermare un'identità di scena, perchè non abbiamo mai una coppia di cartelli lunghi completa, possiamo però affermare che la composizione, nelle sue linee 24 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE generali, era simmetrica. La varietà esisteva nei dettagli. FRAMMENTO STACCATO DELLA ZONA SUPERIORE ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte coppia dei cartelli corti, difficile, almeno per uno dei fram­ menti, integrarli nella terza coppia. Per questo, penso di poterli integrare nella quinta coppia, nel cartello di destra, rna senza poterli attaccare tra di loro. Diversi frammenti che portano i filetti e le fasce orizzontali sopra cartelli lunghi a f~ndo bianco, conservati fino. al fondo bianco della zona supenore, possono essere collocati m qual­ siasi lacuna sopra i cartelli lunghi. Tre frammenti, non attaccabili, completano il motivo del triangolo rosso che poggia sul filetto nero del piano di base della zona superiore; questi frammenti possono essere la continuazione di questa fascia; oppure, possono essere ele­ menti di fasce diverse; il frammento più importante conserva, sul fo ndo della fascia verde, tre filetti marrone chiaro, poi scuro, un triangolo rosso simile a quello già descritto, sormon­ tato da un motivo incompleto nella parte superiore, ma forse si mmetrico alla parte inferiore: due porzioni di cerchio, di color marrone scuro, delimitano una forma geometrica allun­ gata di color giallo, ristretta verso il centro, che finisce alle sue es tremità con due archi; questa forma geometrica cen­ trale è listata da un filetto bianco che la separa dal fondo verde e dalle porzioni di cerchio marrone. Poggia sul centro degli archi inferiori un piccolo cerchio bianco segnato da una lu nula grigia. I due frammenti più piccoli conservano la punta del triangolo e la parte inferiore dell'altro motivo (fig. 22). Sempre poggianti sul filetto nero di base della zona supe­ riore sono stati recuperati due frammenti che conservano piccoli elementi della decorazione della zona superiore. Però, la loro situazione è poco precisa. Sul primo frammento è conservata parte di una base di colonna, con toro, filetto, scozia, filetto, nei colori marrone beige, sottolineati da filetti bianchi (fig. 23). Sul secondo frammento, nelle stesse tonalità, è conservato un motivo meno chiaro, forse la base di un cesto, segnato da un motivo a cassoni (?) (fig. 24). Oltre a questi frammenti che possono essere collocati con più o meno precisione, sia sul filetto nero del piano di base, sia nell'allineamento di fasce divisorie della zona superiore, diversi frammenti collocabili nella zona superiore, ma senza 25 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE possibilità di precisione nella loro situazione generale, sono I " ME::>AGLIONI NERI , stati recuperati nel riempimento della galleria. L'attribuzione alla zona superiore del muro 6 è risultata dallo studio tecnico dell'intonaco, del suo spessore, e da una ricerca sistematica su motivi simili raffigurati nella pittura romana. Se non è stato possibile ricostruire la composizione generale, è per altro stato possibile completare alcuni motivi isolati. I " medaglioni neri,: cinque frammenti, almeno di due medaglioni, non attaccabili, sono stati recuperati. Partendo dal frammento più importante, possiamo dare una descri­ zione più o meno completa: il medaglione, rotondo, è a fo ndo nero, con, al centro, un grappolo di " bottoni di fiori , , che conserva solo l'intonaco di fondo; i dettagli colorati sono consumati; il medaglione è circondato da una fascia di color verde, consumata, tra due filetti di color beige; quell'esterno è circondato da un filetto marrone scuro. Dal filetto marrone, partono un gambo dritto e due gambi incurvati, che finiscono m volute; questi ultimi sono più o meno paralleli al gambo dn tto centrale; i tre gambi, anche di color marrone scuro, sono raggruppati alla base e formano un solo motivo. Un secondo frammento, più ridotto conserva lo stesso motivo. Tre altri frammenti conservano, solo, parte del me­ daglione. È verosimile che un sesto frammento appartiene al medaglione e lo completa: ritroviamo, tra le due volute, il gambo dritto che finisce con una foglia anch'essa di color marrone scuro. Il motivo completo rappresenterebbe un medaglione a " bottoni , centrali, sospeso artificialmente ad una foglia tramite un gambo tra due volute (fig. 25). I " medaglioni verde e rosso , : tre frammenti di due o tre medaglioni, non attaccabili, sono stati recuperati: il me­ d a~lio n e è a fondo verde, circondato da un filetto beige, POl da un filetto marrone scuro. Nel medaglione è inscritto ~ n quadrato disposto su una punta d'angolo, di color rosso, mquadrato da un filetto bianco; al centro, un grappolo di 26- ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE " bottoni di fiori , bianchi, segnati da lunule marrone scuro. I " MEDAGLIONI VERDE E ROSSO ,

37 ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte

D al filetto esterno, nell'asse di un angolo del quadrato, parte presentata una colonna gialla, con ombra sulla parte sinistra, un gambo peloso dritto, di color marrone scuro. I frammenti che porta una ghirlanda resa da tratti obliqui, di color verde conservano : il primo, un mezzo medaglione col gambo, il e marrone scuro in alternanza (fig. 31) . secondo, la parte centrale di un medaglione, il terzo, un Quattro frammenti attaccati due a due, ed un frammen­ frammento di medaglione col gambo (fig. 26). to: sul fondo bianco è raffi gurata una tenda viola; davan­ Questi medaglioni, sia quelli neri, sia quelli di color verde ti passa un'asta marrone chiaro a sinistra, scuro a destra e rosso, sono molto simili, e possono far parte di una stessa (fig. 32). composizione. Quattro frammenti attaccati : la stessa tenda viola con fo ndo Due frammenti, attaccabili, conservano una decorazione azzurro (fig. 33). molto fine : in un pannello quadrangolare o rettangolare, Fra i frammenti minuti, figura un frammento con la testa a fondo rosso, circondato da un filetto bianco, poi da una di un uccello di color marrone su fondo bia nco, ed un altro fascia verde, è rappresentato un uccello, forse una colom­ frammento con un'ala di color marrone. Gli altri frammenti ba, (ma manca la testa), poggiato su un ramo. La figura è sono troppo ridotti per essere qui menzionati. sovraddipinta, a tocchi molto leggeri, in bianco. La posi­ Tra i numerosi frammenti, spesso a fondo bianco, che zione dell'uccello ricorda il motivo della colomba che beve potrebbero provenire dalla zona superiore, conservati solo (fig. 2 7)· nello strato di calce, esistono due gruppi che costituiscono Più frammentarie sono le parti decorate di " bottoni dei riquadri : di rose, con le loro foglie verdi; sembrano essere inscritte in un quadro di fasce verdi. - 10 frammenti a fondo bianco, delimitato da un fil etto Due frammenti, non attaccabili, sono particolarmente marrone scuro, listato di beige; interessanti: sul primo, abbiamo il gambo, di color viola, - 19 frammenti a fondo bianco, delimitato da un file tto sormontato da un " fiore , frammentario, più completo nero, listato di beige. sul secondo frammento, che presenta un " fiore , a centro nero e verde, circondato da un filetto bianco e da tratti molto fini di color viola, disposti obliquamente, per ren­ Menzionerò anche : dere un movimento girevole. Questo motivo ricorda il motivo - 20 frammenti a due zone colorate, l'una bianca l'altra principale ad " occhio , delle piume di un pavone (fig. 28). viola, separate da un filetto nero; Un frammento presenta una decorazione a carattere archi­ tettonico: nella metà superiore, su fondo azzurro, è rappre­ - 3 frammenti a fondo bianco, delimitato, presso l'angolo sentato un fregio di patere e bucrani (quattro elementi aperto che i frammenti presentano, da una fascia viola verti­ più o meno conservati) di color bianco; nella parte inferiore, cale, compresa tra due filetti, blu e nero dal lato del fondo un motivo che rassomiglia ad un porticato a colonne sottili bianco, e da un fi letto nero ali' angolo; il fondo bianco pro­ (fig. 2g). segue sull'altro lato dell'angolo; questi frammenti costitui­ Tre frammenti, attaccati, hanno un fondo bianco, attra­ scono il limite di un'apertura in un muro, forse una fi nestra versato verticalmente da un'asta di color marrone grigio; o qualsiasi altra apertura; sul fondo bianco, a destra dell'asta, una zona azzurra è - diversi frammenti ridotti di cornicioni e modanature sottolineata da una modanatura marrone grigio; la zona in stucco, alcuni ricoperti di pittura viola. azzurra potrebbe rappresentare un'apertura verso l'esterno (fig. 30). Per questi ultimi elementi, non è certa l'attribuzione al Due frammenti, non attaccabili, presentano, su fondo muro 6; potrebbero anche avere un'origine diversa. bianco, una zona grigio-viola, forse un panneggio; davanti, attraversando la zona grigio-viola ed il fondo bianco, è rap-

CoNSIDERAZIONI STILISTICHE

La descrizione generale d ell'insieme permette d'inqua­ drarlo nello stile decorativo, detto anche ornamentale, corrispondente al terzo stile pompeiana. Caratteristica importante, come ho già fatto notare, è la totale separa­ zione tra le diverse zone; queste sono concepite come zone " chiuse , . Le sole relazioni esistenti sono quelle tra il fregio dei cartelli e la zona superiore delle archi­ tetture leggere. Il terminus post quem, fornito dal materiale trovato nei saggi, materiale che risale al periodo che precede la costru­ zione del criptoportico, è la fine dell'età augustea e l'inizio dell'età tiberiana, cioè dal xo-20 d . C. in poi. D allo studio che segue, cercheremo di fissarne la data finale.

1) Lo zoccolo

Se lo zoccolo a fondo nero è molto diffuso, la sua deco­ razione di riquadri con testa di Gorgone sembra non trovare confronti nella pittura romana. Però, questo tipo di Gorgone che ha perduto il suo carattere di mostro per diventare una figura umana, è ben attestato nell'icono­ grafia, dal periodo greco classico in poi. Il suo carattere 27 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE " mostruoso , è solo segnato dalla presenza d elle ali PANNELLO FRAMMENTARIO CON UCCELLO frontali. 4) ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte

48 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE - FRAMMENTI

CON '' FIORE PELOSO 11 DI COLOR VIOLA

29 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE - FRAMMENTO CON DECORAZIONE A CARATTERE ARCHITETTONICO

30 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE - FRAMMENTI CON ASTA

3J

-~

2) La zona mediana minori; qui, abbiamo una successione di pannelli di im­ portanza uguale; per rompere la monotonia della succes­ La zona mediana presenta un'alternanza di pannelli sione, si adottano delle fasce divisorie di tipi diversi figurati e di fa sce divisorie. Dei pannelli, rimane una decorazione molto frammentaria, consistente in un ogget­ La fascia - colonna ricamata è spesso rappresentata. t?, vaso di tipo vario, o cesto, cioè una decorazione del A Pompei, nella casa di L. Cecilia Giocondo {V, r, 26), t1po natura morta. Se non ho rilevato confronti per questi sono raffigurate colonne e galloni ricamati: colonne rica­ motivi, ne ho rilevati molti per le fasce divisorie che mate inquadrano i pannelli figurati, galloni ricamati for­ appartengono al tipo ben noto delle " fasce ricamate , mano l'inquadramento esterno dei pannelli, e anche delle e dei candelabri. fasce divisorie occupate al centro da candelabri che . Il monumento, un criptoportico, esclude la presenta­ attraversano predella, zona mediana e parte della zona ZIOne con pannello maggiore affiancato da due pannelli superiore; 5) possiamo paragonare questa composizione

39 ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettinoa quella d'Arte di Urbisaglia, tenendo conto che la decorazione della casa pompeiana è molto più raffinata: - fascia ricamata (Urbisaglia) = colonna squamata (Pompei); - fasce laterali gialle (Urbisaglia) = fasce laterali con motivi affrontati (Pompei) ; - filetti bianchi a fiorellini (Urbisaglia) = galloni n­ camati (Pompei). Di stile più semplice, nella Villa Pisanella, troviamo non solo la colonna ricamata (stanza 5), ma anche la fascia ricamata (triclinio). 6) Anche nella casa pompeiana VI, I4, 40, ritroviamo questa fascia ricamata. ?l In questi due esempi, la presentazione generale ricorda molto quella del muro 6 del criptoportico di Urbisaglia: fascia ricamata centrale, tra due fasce monocolori, listate da due filetti chiari. Fasce e colonne estremamente ricamate sono raffigu­ rate nella villa di Agrippa Postumo a Boscotrecase sul muro Nord della stanza rossa. 8> Colonne ricamate, anch'esse molto decorative, inqua­ drano i grandi pannelli del triclinio della casa pompeiana del sacerdote Amando (I, 7, 7). g) Anche nella Villa Imperiale, che fornisce altri tipi di fasce divisorie, è presente la fascia ricamata, a motivi cordiformi contrapposti. ro) Colonne ricamate con motivi diversi si incontrano anche nelle case pompeiane del Frutteto ( = dei Cubicoli 12 Floreali), II) di Giuseppe II, ) e di Orfeo (VI, I4, 20); in quest'ultimo esempio, esistono anche dei candelabri sottili, figurati accanto a colonne. 1 3) 31 Nella casa pompeiana di A. Trebio Valente, sia nel tri­ clinio d'inverno, sia nell'oecus, due colonne ricamate, che formano un'edicola al centro, costituiscono le fasce divi­ sorie fra tre pannelli rettangolari. Una differenza impor­ tante è che, nella casa pompeiana, le colonne si estendono fino alla zona superiore interrompendo, nel triclinio d'inverno, il gallone ricamato che segna il passaggio da zona mediana a zona superiore, nell' oecus, il fregio di cartelli tra due galloni ricamati. 14) Anche ad Ercolano, nell'oecus della casa dell'atrio a mosaico, è presente la fascia ricamata come divisione tra pannelli; ma si rivela più simile ad un gallone rica­ mato. 15) N ella casa del Bicentenario, delle fasce riccamente decorate dividono i pannelli l'uno dall'altro. 16> Lo stesso si potrebbe dire dell'atrio della casa III, I r. 17l Il tipo del candelabro di Urbisaglia può essere consi­ derato come una sintesi di due tipi di candelabro, quello a palma e quello con piattelli sovrapposti. La villa Pisanella che aveva già fornito colonne e fasce ricamate, presenta anche, nell'esedra I I , una divisione a candelabro molto grazioso. 1 8)

31 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE -FRAMMENTI CON COLONNA

32 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE - FRAMMENTI CON PANNEGGIO

33 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE - FRAMMENTI CON PANNEGGIO 33 ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte

'"

.' Bl!i RJJ B JG ~ ~~G~éG GOOb~~66 c • , òt~èèGOe ~tJ ~ ~ ~G~

34 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE RILIEVO DEI FRAMMENTI PRINCIPALI DEI GRUPPI A, B, C, D (SCALA I :I7,5)

Anche nella casa di L. Cecilio Giocondo, 19) alcuni mano massimo), ritroviamo tutti questi elementi di fascia candelabri occupano il centro del lefasce divisorie (nel ricamata e di candelabro. tablino). Sono presenti anche nella villa di Oplonti, negli ambienti Sulla parete Nord della stanza C della Villa Imperiale, 8 e 40. in zona mediana, cioè nel gruppo delle pitture " anziane , , Il tipo di candelabro a piattelli dentellati s'incontra figu ra una colonna squamata desinente in una palma, anche in provincia; per esempio, a Commugny in Sviz­ che ricorda parte del nostro esempio. 20> Il tipo di colonna zera, 26> a Colonia, 2 7l a Vienna, 2 8) a Cambodunum - " squamata , trova un antecedente nelle colonne dello Kempten. 29) stile architetturale (secondo stile pompeiana), come Accanto alla fascia ricamata ed al candelabro che quelle del triclinio della casa di Obellio Firmo (IX, ro, occupano rispettivamente le fasce divisorie nn. r, 4, 5, I- 4). 2 1) e nn. 6, 7, esiste un altro tipo di fascia divisoria che po­ Sempre nella Villa Imperiale, nell'alcova della stanza B, trebbe essere composto da mandorle sovrapposte. un lungo candelabro a due piattelli sovrapposti, divide la Avanzo quest'ipotesi, basando la mia affermazione su zona mediana, ma si prolunga nella zona superiore.22l diversi confronti. Il primo è cosi una fascia composta da Nella casa del Citarista, nell'aula del Giudizio di Paride, con mandorle sovrapposte, che si è vista alla fine dello si ritrova il tipo del candelabro sottile con piattelli sovrap­ scavo; inoltre, un frammento con mandorla a disegno posti, tre in questo caso; si ritrovano anche gli anelli preparatorio inciso, è stato recuperato durante lo scavo. che cingono il fusto elegante. 23l Altro confronto è possibile con diverse case campane : a Anche se molto frammentaria, la parete occidentale Pompei, nella casa dei Ceii, con la zona superiore del­ di una stanza della palestra di Ercolano, conserva la stessa l'atrio; ad Ercolano, con un cubicolo della casa del Tra­ disposizione con zona mediana a pannelli separati da mezzo di legno, datata al periodo di transizione tra colonne leggermente ricamate e da candelabri con fregio terzo e quarto stile pompeiana, 3o) con un cubicolo del intermediario tra due galloni ricamati, e con zona superiore peristilio della casa del Salone Nero. con architetture leggere. 24) Sulla parete Nord, si vedono dei galloni ricamati verticali. 2 5l Il gallone ricamato che sormonta e chiude la zona me­ In altre case di Ercolano, come quelle dei due atria diana, sottolineante il fregio dei cartelli, è anche lui (nel ta blino) e del Colonnato Tuscanico (verso il decu- molto frequente, anche se non ho trovato dei motivi si- 4I ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte N ella casa di A. T re bio Valente, nell' oecus e nel tablino, due galloni ricamati inquadrano un fregio di cartelli; se quello inferiore presenta lo stesso motivo ad ovuli, quello superiore ricorda la composizione del gallone di Urbi­ saglia; ritroviamo la stessa alternanza binaria tra due motivi diversi, un motivo simile a quello della pelta, ed un moti­ vo a M . 32l Due galloni ricamati ad alternanza binaria inquadrano un fregio bacchico che segna la transizione tra zona mediana e zona superiore, su una pittura proveniente da Pompei e conservata al Museo Nazionale di Napoli; 33) è soprattutto il gallone superiore che può ricordare il gallone di Urbisaglia. Un gallone ricamato in alternanza binaria segna la transizione tra zona mediana e zona superiore nel triclinio della villa Pisanella, mentre un altro gallone sottolinea la zona mediana; 34) nell'esedra della stessa villa, due galloni inquadrano il fregio di transizione tra zona mediana e zona superiore. 3sl Nella casa di Orfeo (VI, 14, 20), due galloni ricamati inquadrano il fregio intermediario; inoltre, un terzo gallo­ ne sottolinea la zona mediana. 36) Nel tablino della casa di M . Lucrezio Frontone, il gallone ricamato, sempre ad alternanza binaria, sottolinea la zona mediana; 37) la stessa collocazione occupa il gallone 35 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE ricamato dell'oecus o della casa IX, 5, 18-2r. 3Bl FRAMMENTO A 28 Nel triclinio del Termopolio di Pompei (I, 8, 8), questi galloni ricamati in alternanza binaria, si ritrovano tra lo zoccolo e la zona mediana, disposti verticalmente sullo sfondo rosso della zona mediana, curvi, sottolineando mili. Spesso, però, incontriamo, come ad Urbisaglia, le aperture verso l'esterno. 39) due motivi in alternanza (che chiamo alternanza binaria). Nella villa di Boscotrecase, i galloni ricamati sono pre­ senti in abbondanza, introdotti in tutti gli elementi archi­ Nella casa pompeiana di Fabia ( = della Regina Elena tettonici, spesso in alternanza binaria. 4o) La stessa ric­ = dei Ce ii), nel cubicolo a destra dell'entrata e nel tri­ chezza decorativa si ritrova nella casa pompeiana di clinio, è figurato, come ad Urbisaglia, un gallone rica­ 1 L. Cecilio Giocondo. 4 ) mato sopra la zona mediana, cioè sotto il fregio dei car­ Una parete della casa pompeiana VI, 14, 40 presenta telli. Se il motivo è un po' differente, si presenta anch'esso tre galloni diversi, ma sempre in alternanza binaria, tra in alternanza binaria. Un altro gallone ricamato, assente lo zoccolo e la zona mediana, tra questa e la zona supe­ ad Urbisaglia, sormonta il fregio dei cartelli, e sottolinea riore delle architetture, e tra questa ed una seconda zona la zona superiore. 3 ll superiore. 42l

36 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE 37 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE FRAMMENTO A 29 FRAMMENTO A 5 2

42 ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte Nell'oecus della casa dell 'atrio a mosaico ad Ercolano, dei galloni ricamati di grande ri cchezza decorativa inqua­ drano il fregio di transizione tra zona mediana e zona superiore; per certi motivi, questo fregio fa pensare a quello del tablino della casa pompeiana di M. Lucrezio Frontone. 43) Anche su un altro documento proveniente da Erco­ lano e conservato a Napoli, i galloni sono presenti in alter­ nanza binaria. 44l

3) La zona superiore

Prima di dare l'elenco dei documenti che possono essere messi a confronto con le pitture di Urbisaglia, bisogna ricordare che, nel criptoportico, il fregio è continuo, senza interruzione, allorchè nelle case pompeiane, il fregio 38 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE è spesso interrotto sia dal pannello centrale, più alto dei FRAMMENTO B I pannelli laterali, sia dagli elementi divisori della zona mediana. Nella casa di A. Trebio Valente, nel tablino e nell'oecus, Un fregio di cartelli è conservato nella casa di Fabia, 45) ritroviamo i motivi sospesi: non sono medaglioni decora­ presenta sia uccelli, sia nature morte; questi fregi si ri­ tivi, ma maschere. Inoltre, nello stesso tablino, al centro trovano nel cubicolo a destra dell'entrata e nel triclinio. della zona superiore a fondo chiaro di una delle pareti, Molto più simile al fregio di Urbisaglia è quello dei ritroviamo un piccolo quadretto decorato da un uccello cartelli dell'oecus della casa di A. Trebio Valente : accanto e da un cesto, motivo molto simile a quello di Urbisaglia; a cartelli che contengono uccelli, abbiamo dei cartelli con una coppia di animali, e soprattutto un cartello che contiene una belva che azzanna una cerva nel momento anteriore a quello raffigurato ad Urbisaglia : la belva ha appena raggiunto la preda, ma non l'ha ancora rovesciata. Altro elemento di confronto è la presenza di un cartiglio tra due cartelli. 46) Nella casa di Orfeo, 47l anche se di diverso contenuto iconografi co, ritroviamo un fregio di cartelli, separati da un cartiglio.

Le maschere lunari importanti nel nostro fregio sono presenti in un fregio decorativo della zona mediana del tablino della casa di M . Lucrezio Frontone; se la situa­ zione è diversa, il motivo è molto simile a quello di Urbi­ saglia. 48) Anche per i cartigli divisori, possìamo trovare confronti: così, l'elemento a pelta del cartiglio divisorio della prima coppia di cartelli corti trova confronto con le pelte sovrap­ poste delle fasce divisorie della parete orientale del cubi­ colo dell' oecus della casa di Obellio Firmo. 49) Un elemento a pelta, ma più complesso, è anche presente nel nostro gallone ricamato.

Gli elementi di architettura che poggiano sul fregio dei cartelli sono frequenti nelle case pompeiane; li incon­ triamo nelle case di Fabia, 5al di A. Trebio Valente, 5'l di M. L ucrezio Frontone, 52l VII, 3, 29, 53) nella villa Pisanella, 54) nel portico della Villa Imperiale, 55) ... Que­ st'elenco può anche essere allungato, perchè ritroviamo questi elementi in quasi tutte le case dello stile decorativo.

Il motivo dei medaglioni e dei quadretti sospesi è anche frequente. Nella villa di Boscotrecase, sia nella stanza nera, sia nella stanza rossa, ritroviamo nelle zone superiori, dei n:otivi affi ni: un medaglione che contiene una testa umana d1 profilo, 56) un quadretto che contiene un animale ; 57 l non sono sospesi, ma fanno parte di architetture molto leggere ed estremamente decorate da elementi '' rica­ 39 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE mati , . 58) FRAMMENTO DEL GRUPPO B

43 ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte rative che occupano il centro della seconda zona supe­ riore. 63l Nella casa pompeiana di Polibio, nella zona superiore della stanza Ff2, sono raffigurate ghirlande con meda­ glione decorativo, e nella zona superiore di un lato del peristilio, sono raffigurati quadretti e medaglioni a testa inscritta, poggiati su candelabri molto fini. 64) Un altro motivo interessante, purtroppo frammentario, è quello dell' " occhio , delle piume di pavone. Questo motivo è presente in un cubicolo della casa del Tramezzo di legno, e nell'angolo di un soffitto della casa del Salone Nero ad Ercolano. 6sl Però, per il nostro esempio, non si può accertare una collocazione simile. In ogni modo, i motivi decorativi presenti su soffitti o su volte, s'incontrano anche sulle pareti. È anche presente nell'ambiente 6o della villa di Oplonti, nella zona inferiore della parete. Gli altri frammenti sono troppo ridotti per trovare confronti precisi, ad eccezione del frammento col fregio di patere e bucrani che può figurare come motivo di deco­ razione già nello stile architettonico detto secondo stile pompeiana; 66) legato ad un'architettura leggera, può collocarsi nello stile decorativo.

40 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE FRAMMENTO B 25 Datazione La composizione parietale di questa porzione di muro della galleria meridionale del criptoportico di Urbisaglia questo quadretto è rilegato alle maschere laterali sospese può apparire come una sintesi di elementi diversi che tramite una ghirlanda. 59) appartengono ad uno stile decorativo già avvanzato. 61l Sempre maschere sospese sono presenti nelle aperture I saggi in profondità forniscono un terminus post quem della zona superiore, nella casa di M . Lucrezio Fron­ per la costruzione del criptoportico intorno al 1o-2o d.C. tone. 6o) Il terminus ante quem è meno preciso; però, non dovrebbe Nell'esedra della villa Pisanella, medaglioni con ma­ oltrepassare il 40-50 d.C., datazione basata purtroppo schera inscritta sono sospesi a fasce decorative orizzontali; su criteri stilistici, considerando lo stile decorativo come sono sormontati da quadretti che contengono un uccello ; scomparso verso il 50 d.C. inoltre, nella parte centrale della zona superiore, è raffi ­ 6 gurato un grosso medaglione con testa umana inscritta. ') Considerazioni tecniche sulla composizione generale della Medaglioni sospesi sono presenti nella zona superiore parete di una stanza della casa VII, 3, 29 . 62) Nella casa VI, 14, 40, un medaglione a testa inscritta poggia su volute deco- Come sempre, la tripartizione della parete corrisponde a tre momenti diversi di applicazione dell'intonaco, dal­ l'alto verso il basso; però, la congiunzione non si vede bene, essendo nascosta da filetti orizzontali. Si è potuto ritrovare il disegno preparatorio inciso nelle fasce divisorie, nei cerchietti delle fasce ricamate e nelle mandorle; per i candelabri, non è così chiaro. L' uti­ lizzazione del compasso è evidente con punto centrale e cerchio incisi. Per la tecnica della pittura stessa, posso affermare, grazie a frammenti squamati, che i colori si sovrappongono; questo si verifica soprattutto per la zona mediana ed il fregio dei cartelli. I pittori hanno proceduto prima a stendere il fondo colorato, poi i colori per le fasce divi­ sorie, ed infine i filetti che nascondono la congiunzione o la sovrapposizione dei colori; infine, disegnano i dettagli. Do due esempi ben visibili : - per la fascia divisoria col candelabro: tre strati di colori sono visibili: il fondo giallo, poi il fusto bianco, ed infine i tratti rossi che cingono il fusto; - per il gallone ricamato a fiori di loto e pelte : il fondo rosso della zona mediana si estende sotto il gallone, poi è steso il fondo giallo del gallone, ed infine sono appli­ cati motivi a colori diversi.

41 -ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE Per questi due esempi abbiamo dunque tre strati di FRAMMENTO B 26 colori al minimo. 44 ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte Dall'esame della composizione, si può dire che si rileva un lavoro molto svelto, ad eccezione del fregio dei cartelli. I filetti non formano mai un angolo retto coi filetti per­ pendicolari, ma sempre incrociantesi. Per il tracciato dei filetti, è chiaro che si doveva uti­ lizzare una regola, ma il tracciato non è inciso. Per i motivi della zona superiore, i frammenti conservati sono troppo ridotti, ma, nel disegno dei medaglioni, si può vedere un sottile cerchio inciso di contorno.

3 - I FRAMMENTI DIVERSI

Accanto ai frammenti che possono essere collocati sul muro 6, si sono ritrovati numerosi frammenti che non permettono, purtroppo, una ricostituzione generale. Fra questi frammenti, ne ho isolati un certo numero; presentano una caratteristica comune che costituisce una differenza essenziale con i frammenti del muro 6: lo 4Z - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE strato albarium (strato 1) è, in genere, più spesso di quello FRAMMENTO B Z7 del muro 6; inoltre, gli altri strati sono di struttura più granulosa e porosa, ed anche più spessi. H o catalogato questi frammenti in diversi gruppi, seguendo la composizione, i colori, le caratteristiche A 26 - A 27: due frammenti non attaccati. tecniche. Il frammento A 27 presenta una zona rossa, un filetto bianco, una fascia verde su fondo rosso e verde, un filetto bianco ed una fascia (?) viola. A destra, sul fondo rosso, Gruppo A (fig. 34) si è conservato un fiore giallo (anche se molto squamato). Questo frammento è interessante, perché offre una decora­ Serie abbondante di frammenti a fondo rosso con fasce zione simile a quella del gruppo B. e fi le tti sovraddipinti, e frammenti annessi. Composizione dell'intonaco: simile a quello dei frammenti A l- A 18; A 30- A 37 ( + A 38- A 51): serie di fram­ precedenti, ma con spessori diversi. menti a fondo rosso, con fasce e filetti orizzontali sovrad­ dipinti sul fondo rosso; si compongono dall'alto verso il A 28: frammento a fondo rosso-rosa con motivo di volute basso: fondo rosso, filetto blù, fascia blù squamata, filetto doppie sovraddipinte in grigio blù (fig. 35). bianco, fascia verde, filetto bianco, fascia rosa, fondo rosso. I frammenti A 8- A 9 e A 15- A 16- A 17 attaccano. A 29: frammento a fondo rosso con decorazione di cas­ Composizione dell'intonaco (A 3) spessore totale cm. 6: settoni di color viola e marrone (fig. 36). r) calce = cm. o,s; A 5x: frammento a fondo rosso e bianco, che conserva :a) calce, sabbia e sassolini; aspetto granuloso = cm. I; un abbozzo di decorazione in grigio blù: motivo ad " oc­ 3) calce meno abbondante, sabbia e sassolini; aspetto chio , a voluta inscritta (fig. 37). granuloso e poroso = cm. 4,5; steso in due strati (3a cm. 3; 3b cm. I,5). A 19 - A 20: due frammenti non attaccati. Il frammento A 19 presenta, dall'alto verso il basso : un fil etto blù, una fascia rossa, una fascia rosa ed una zona (?) nera; verso la destra del frammento, un filetto bianco cir­ conda un rettangolo di color viola su fondo rosso-rosa. La composizione dell'intonaco è simile a quello dei fram­ menti precedenti.

A 21 -A 25: cinque frammenti no· attaccati. Il frammento A :az presenta una zona rossa, una fascia blù tra filetti bianchi, una fascia viola e filetti bianchi che circondano un rettangolo verde. Tutti i colori sovraddipinti sono assai squamati. Composizione dell'intonaco (A 22) spessore totale cm. 6,s: I ) calce = cm. o,::a : :a) calce, sabbia e sassolini; aspetto granuloso = cm. r; 3) calce meno abbondante, sabbia e sassolini; aspetto granuloso e poroso = cm. sa; steso in due strati (3a = 43 - ANCONA, MUSEO NAZIONALE DELLE MARCHE cm. :a; 3b = cm. 3,3). FRAMMENTO B 48

45 Gruppo©Ministero B (fig. 34) dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'ArteComposizione dell'intonaco: se ritroviamo gli stessi strati, è interessante sottolineare lo spessore dello strato di calce, Serie abbondante di frammenti a fondo rosso con motivi però non pura : cm. I ,8. sovraddipinti gialli. Dopo l'esame dei frammenti del gruppo B , possiamo individuare l'esistenza di due sotto-gruppi, l'uno con strato di calce più sottile, l'altro con strato di calce più spesso. B l - B 10 : questi frammenti presentano tutti lo stesso A questi due sotto-gruppi appartengono i numerosi fram-­ motivo (frammentario) sovraddipinto: un candelabro a piat­ menti a fondo rosso unico, sia al sotto-gruppo dei frammenti telli sovrapposti; dal fusto nascono volute divergenti (B 7 B l - B 47, sia al sotto-gruppo del frammento B 48. e B 8). L'esame dell'intonaco di questi ultimi frammenti (per es. Sotto il colore giallo, si vede un disegno preparatorio leg­ B 50 e B 51) dà la composizione seguente: germente inciso: linea dritta assiale per il fusto, linea curva I) calce abbondante mescolata con pochi elementi di per i piattelli e le volute (fig. 38). sabbia e sassolini = cm. I,5; Composizione dell'intonaco (B l) simile al gruppo A ; 2) calce, sabbia e sassolini più abbondanti, aspetto spessore totale = cm. 6: granuloso = cm. 2,2 a 3; alcune volte, steso in due sotto­ I) calce = cm. o,I (altri frammenti possono avere uno strati; spessore fino a cm. 0,5); 3) strato di composizione più o meno uguale, ma più

2) calce, sabbia e sassolini; aspetto granuloso cm. granuloso e poroso = cm. I 15 a 2. I,2; 3) calce meno abbondante, sabbia e sassolini; aspetto granuloso e poroso = cm .4,7; steso in due strati (3a = Gruppo C (fig. 34) cm. 2; 3b = cm. 2,7). Conservata la traccia in negativo delle pietre del muro. Numerosi frammenti a due zone colorate, bianca e rosa, con sovraddipinto nero. Fra i quali: B 11 - B 24: questa serie presenta lo stesso motivo (fram­ mentario) sovraddipinto: mazzi di foglie di colore giallo (con C l - C 10: sul frammento C 10, lo strato di calce è steso variazione nelle tonalità del giallo). Oltre questi frammenti, in due sensi : non solo nel senso orizzontale, ma anche, se ne sono recuperati abbondanti frammenti minuti (fig. 39). per la parte destra del frammento nel senso verticale. Composizione dell'intonaco : simile a quello del frammenti Composizione dell'intonaco (C 10) spessore totale: cm. precedenti. 6,2: Questa serie del gruppo B può essere collegata al gruppo I) calce = cm. 0,4; A tramite il frammento A 26 che presenta una decorazione 2) calce, sabbia e sassolini = cm. I; simile. 3) calce meno abbondante, sabbia e sassolini; aspetto B 25 - B 29: frammenti che presentano lo stesso fondo granuloso e poroso = cm. 4,8; steso in due strati (3a = cm. rosso, senza motivo sovraddipinto, ma con graffiti: 3; 3b = cm. I,8). B 25: un uccello schematico (fig. 40); C 11 - C 14: oltre le due zone, bianca e rosa, questi fram­ B 26: una nave (?) (fig. 4I); menti conservano resti di foglie gialle. Così, anche questi frammenti possono apparentarsi al gruppo B. B 27: una nave (fig. 42); B 28 e B 29: troppo frammentari. C 15: frammento dello stesso gruppo con abbozzo di decorazione sovraddipinta in giallo. Composizione dell'intonaco: simile ai frammenti prece­ denti. C 16: frammento colle stesse caratteristiche (rosa con sovraddipinto nero), con graffito. B 30 - B 36: serie di frammenti a fondo rosso con fasce parallele sovraddipinte in giallo di una larghezza media di C 17: frammento molto squamato; conserva la traccia cm. 4,8 a 5; le fasce sono distanti cm. 6. di un fiore del tipo " margherita , su fondo grigio - nero. B 37- B 42: questi frammenti presentano traccia di una fascia sovraddipinta blù, squamata, sul fondo rosso. Gruppo D (fig. 34)

B 43- B 45: questi frammenti, di tecnica sempre simile, Frammenti a fondo rosa e rosso con fasce e filetti sovrad­ presentano due zone colorate: rosa in alto, rosso in basso. dipinti in colori diversi. B 47: frammento che presenta due zone colorate: bianca D 2 : in alto, il fondo rosa è sovraddipinto di blù ; poi, e rossa; la zona rossa è sormontata da una zona rosa; tra sul fondo rosso, sono sovraddipinti un filetto blù, una fascia zona rosa e zona rossa, corre una fascia blù sovraddipinta nera, un filetto giallo ed un filetto bianco che delimitano sul fondo rosso. una fascia del fondo rosso, ed il fondo rosso. Composizione dell'intonaco: Se raggruppiamo i frammenti B 37 - B 47, possiamo sup­ porre l'esistenza di due zone, rosa e rossa, separate da una I) calce = cm. o,5; fascia blù; queste zone sarebbero limitate da una zona 2) calce, sabbia e sassolini poco abbondanti = cm. I; bianca disposta a go 0 • Però, si può anche immaginare una disposizione rovesciata di I8oo • 3) calce, sabbia e sassolini più abbondandi; aspetto granuloso e poroso = cm. 3,5; steso in due strati (3a = B 48: frammento a fondo rosso che presenta una fascia cm. 2,50 3b = cm. I). orizzontale rossa, delimitata da due linee incise, distanti Tutti questi frammenti che presento in quattro gruppi, cm. I,7: conserva un'iscrizione graffita frammentaria (fig. sono, in realtà, molto simili, e dovrebbero avere un'origine 43). comune. Non credo©Ministero che sia possibile dei beni proporre e delle qualcheattività ricostitu­culturali-Bollettino7) Ibid d'Arteem, p. I2I, Abb. 8. zione; infatti, abbiamo pochi elementi figurati. Anche per 8) P. H . VON BLANCKENHAGEN - CHR. ALEXANDER, The Paintings la collocazione dei frammenti, è difficile proporre qualche of Boscotrecase, Heidelberg, R . M . Suppltbd 6, I962, in part. p!. I9, ipotesi che possa offrire qualche certezza. n. I ; DAI Inst. Neg. 59.I972, 59.I977, 59.I982. Anche per la datazione, non mi è stato possibile propor­ 9) K. ScHEFOLD, op. cit., p!. XXVIII-XXIX; A. MAIURI, Le n e una, perché gli elementi sono troppo scarsi. La ricerca pitture della casa di M. Fabius Amandio, del Sacerdos Amandus, di iconografica non ha permesso di ritrovare confronti. P. Cornelius Teges (Reg. I , ins. 7), in Monum. Pitt. Antica, III, Pom ­ Se la composizione parietale del muro 6 ha fornito elementi pei 2, Roma I938, p. 6, fig . 6; p. n , fig . 7· sufficienti per una datazione assai precisa, lo studio dei fram­ Io) DAI Inst. Neg. 64.2I I9. menti recuperati - tolti i frammenti attribuibili allo stesso 11) DAI Inst. Neg. 64.2249, 64.2254 - 64.2255 . m uro 6 - non permette la stessa precisione. Molti frammenti I2) R. HERBIG, Nugae Pompeianorum. Unbekannte Wandmalereien sono anche troppo minuti per essere catalogati in un gruppo des dritten Pompejanischen Stils, Tiibingen I962, T af. 55· preciso. I3) DAI Inst. Neg. W 64 a, W 67. Se questi frammenti provengono dal muro I, dovrebbero I4) V. SPINAZZOLA, Pompei alla luce degli scavi di Via dell 'abbon­ risalire ad un periodo diverso che credo essere un rifaci­ danza, I9ID-23, I, Roma I953, pp. 28I-296, in part. p. 285, fig. 3I6; mento. Lo studio delle strutture murarie aveva già permesso p. 290, fig. 322. di avanzare questa ipotesi. I5) Queste pitture sono datate dall'età claudia da G. CERULLI Si può sperare che lo scavo degli anni futuri potrà chia­ IRELLI, Le pitture della casa dell'Atrio a mosaico, in Monum. Pitt. rire questo problema, e fornire elementi complementari di Antica, III. Ercolano 2, Roma I974, tav. IV, 1. ricerca. I6) DAI Inst. Neg. 67.2475. I7) DAI Inst. Neg. 74.I2o8, 74-I2I2. I8) F. L. BASTET, Villa rustica, cit., p. I25, Abb. IOi p. I27, * C.N.R.S. - PARIS Ab b. I I. I9) Vedi nota 5· 20) A. ALLROGGEN-BEDEL, Zur Datierung der Wandmalerei in Desidero ringra ziare tutti coloro che hanno permesso la realizzazione der Villa Imperiale in Pompei, in BABesch, 50, I975, p. 23I, Abb. I; di quest'articolo: la dott.ssa L . Mercando, già Soprintendente alle p. 233, Abb. 7· Le pitture " anziane, sarebbero da datare dalla Antichità delle Marche, che mi ha affidato lo scavo di Urbisaglia dal seconda metà del periodo augusteo, con rinnovamenti nel periodo I976 al I978 con un'estrema generosità e mi ha sempre aiutata con suoi claudio-neroniano, cioè prima del terremoto del 62 d. C.: ved. consigli ; il restauratore sig. S. Castellani, che mi ha aiutata a scoprire discussioni ibidem, pp. 225-236. la composizione generale della pittura; gli operai dell'impresa P. Eugeni 2I) DAI Inst. Neg. 56.I290, 56.I29I, 56.I294, 56.I295, 57-I353· di , sotto la direzione del capo operaio G. Mon ­ 22) A. ALLROGGEN-BEDEL, op. cit., p. 235, Abb. IOi F. L . tesi, sempre attivi nello scavo ed esperti nel restauro; per il rilievo su BASTET, Wann fing der vierte Stil an?, in BABesch, 39, I964, p. I 50, tela plastica, i collaboratori D. Denanot e]. L. Schenck (ormai laurea ti Abb. 1. in archeologia); per i consigli scientifici, la ricerca di confronti, M. De Vos 23) O. ELIA, Le pitture della casa del Citarista, in Monum. Pitt. e A/ix Barbet che mi sono sempre state di grande aiuto; non mancherò di Antica, III. Pompei I , Roma I937, p. I2, fig . 5· ricordare le discussioni fruttuose colle collaboratrici dell' •• équipe des pein­ 24) DAI Inst. Neg. 74.I238. tures mura/es de la Gaule ,, Cl. Allag, A . Le Bot e C. Meuleau; 25) DAI Inst. Neg. 74.1242, 74.I367 (dopo il restauro). per il permesso di studiare confronti nelle case campane, il prof. F . 26) A. LINFERT, Romische Wandmalerei der Nordwestlichen Pro - Zevi, Soprintendente alle Antichità ; per il loro aiuto, i custodi delle vinzen, Koln I975, Taf. 11. zone archeologiche di Pompei, Ercolano ed Oplonti. Desidero ringraziare 27) Ibidem, Taf. 14, I8, 20, 26, 27, 36. il Bollettino d'Arte per avere accettato di pubblicare qufst'artico/o 28) Ibidem, Taf. 31. sulle pitture di Urbisaglia. Il testo italiano è stato riletto dall'amica 29) Ibidem, p. r8, Abb. 3· sig.ra D. Sagripanti, prof.ssa alla Scuola M edia di . 30) Informazione ALIX BARBET; non visibile in A. MAIURI, Erco­ E per la Sua ospitalità nella Sua villa di Urbisaglia, non mancherò lano. I nuovi scavi (1927-1958), I, Roma 1958, pp. 207-222. di ringrazia re l'avvoca to G. Cecchi. A tutti, un cordiale ringrazic­ 31) V. SPINAZZOLA, Pompei, cit. , pp. 257-28I, in part. p. 267, mento. figg. 292-293 i p. 270, fig. 296. 31) Ibidem, p. 290, fig . 322 i p. 287, fig . 318. 33) Inv. 9165-9I83 = R. HERBIG, Nugae Pomp., czt., Taf. 35-38. I) Per un primo rapporto preliminare di scavo, con una descri­ 34) F. L . BASTET, Villa rustica, cit., pp. n8-n9, Abb. 6-7. zione più completa e più precisa, ved. Rapporto preliminare sulle 35) Ibidem, pp. I25, I37, Abb. ro-r 1. due prime campagne di scavo ad Urbisaglia () . I976-I977, 36) DAI Inst. Neg. W 64, W 64a. in Atti e Memorie Dep. Storia Patria per le Marche, I98o, riassunto 37) M . BoRDA, La pittura romana, Milano 1958, p. 59· in R. A., I979, I, pp. I86-I88. 38) F. ZEVI, La casa Reg. IX 5, 18-21 a Pompei e le sue pitture, Nel I976, è stata scavata, fino alle fondazioni e con saggi in pro­ Roma, Studi Mise., 5, 1964, tav. VII, 4· fondità, i primi I5 metri della galleria Sud. Nel I977, sono stati 39) E. LA RoccA, M . e A. DE Vos, Guida archeologica di Pompei, eseguiti saggi per ritrovare la pianta generale ; è stata scavata metà Roma 1976, p. 2I9. della zona perimetrale Est. 40) P. H . VON BLANCKENHAGEN- CHR. ALEXANDEI!, The paintings, Nel I978, è stata scavata l'estremità Ovest della galleria Nord, cit., passim. a ridosso dell'abside e della sala rettangolare. Questo scavo, con 41) K. ScHEFOLD, La peinture romaine, cit., p!. XXXII. materiale particolarmente interessante, di s !tura, iscrizioni e ce­ 42) F. L. BASTET, Villa rustica, cit., p. I2I, Abb. 8. ramica, è oggetto della seconda relazione preliminare di scavo in 43) Vedi nota 37 i G. CERULLI IRELLI, Le pitture, cit., tavv. IV- V. Notizie degli S ca vi. 44) Inv. 9878 = R. HERBIG, Nugae Pomp., czt., Taf. 51-54. 2) Oltre la nicchia 22, nella zona non ancora scavata, si è verifi­ 45) V. SPINAZZOLA, Pompei, cit., p. 267, fig. 292-293; p. 270, cata la presenza di un motivo di mandorle sovrapposte. fig . 296. 3) Il motivo del fiore di loto è presente, non solo nello stile deco­ 46) Ibidem, p. 290, fig . 322. rat ivo, ma anche nello stile fantastico (quarto stile pompeiana), 47) Vedi nota 36. per esempio nella casa pompeiana II, 3, 3: informazione ALix 48) M . BORDA, op. cit., p. 59 (fig. ?) i A. ALLROGGEN-BEDEL, BARBET. Maskendarstellungen in der romisch-kampanischen Wandmalerei, 4) A. G IULIANO, in EAA, III, pp. 982-985, s.v. Gorgone. Munchen I974, pp. 40 e 41 i quest'autrice dà un elenco dettagliato 5) K. ScHEFOLD, La peinture pompéienne; essai sur /'évolution di questo motivo. de sa signification, Bruxelles I972, p!. XXXII. 49) V. SPINAZZOLA, Pompei, cit., p. 354, fig. 401 i DAI Inst. Neg. 6) F. L. BASTET, Villa rustica in contrada Pisanella, in Cronache 56.1296, 57.I355, 57.I424, 57.I478. Pompeiane, 2, I976, pp. II2-I43, in part. p. I3I, Abb. I3i pp. n8- 50) V. SPINAZZOLA, op . cit., (nota 45). II9, Abb. 6-7· 51) Ibidem (nota 46). 47 ©Ministero dei beni e delle attività culturali-Bollettino d'Arte

52) M . BoRDA, op. cit., (nota 48). Nel dicembre I97_9, ho consegnato quest'articolo al Bollettino 53) K. SCHEFOLD, La peinture pomp., cit., p!. XIII. d'Arte. Solo nell'apnle rg8r, ho potuto rivedere per caso questa pit­ 54) F. L . BASTET, Villa rustica, cit. tura del criptoportico di Urbisaglia, dopo la pulizia ultimata, ese­ 55) IDEM, Wann fing der vierte Stil an ?, ci t., p. I5I Ab b. 2. guita da S. Castellani nel rg8o. Era, però, troppo tardi per integrare, 1 nel disegno generale che ho dato, i nuovi motivi apparsi. 56) P. H. VON BLANCKENHAGEN- CHR. ALEXANDER, The Paintings, Mi accontenterò di segnalare questi nuovi elementi. cit., p!. B. Nella zona mediana, il motivo centrale del pannello n. 8, anche se 57) Ibidem, p!. 20. frammentario e poco leggibile, potrebbe far pensare ad una cista 58) DAI lnst. Neg. 59·Igg6-59·I997· di colore ros1. 59) V. SPINAZZOLA, Pompei, cit., p. 287, fig . 3I8; p. 290, fig. 322. Il fregio dei cartelli è, anch'esso, arricchito: 6o) M. BoRDA, op. cit., (nota 48). r. cartello di destra della seconda coppia di cartelli lunghi (mo­ 6I) F. L. BASTER, Villa rustica, cit., pp. I25, I27, Ab b. IO-I r. tivo non bene conservato) : sembra che ci troviamo di fronte ad un 62) ScHEFOLD, La peinture rom., cit., p!. felino nero che aggredisce una gazzella; K. XIII. 2. cartello di sinistra della terza coppia di cartelli lunghi (motivo 63) F. L. BASTET, Villa rustica, cit., p. I2I, Abb. 8. chiaro) : gradiente verso sinistra, un leone gira la testa verso una 64) Informazione ALIX BARBET ; documenti visti personalmente. gazzella a destra. I due animali sono resi nei colori marrone da scuro 65) Informazione ALIX BARBET; documenti visti personalmente. a chiaro. 66) Per esempio nella casa del Criptoportico: M . BoRDA, op. cit., Questi elementi completano la composizione pittorica, ma non cam­ p. I83. biano né l'interpretazione generale, né la datazione proposta. 67) Infatti, ho trovato meno confronti col terzo stile pompeiana iniziale e con lo st;le a candelabri definito da M. e A. DE Vos, Scavi N.d.R. - Le figg. 4, 7-20 sono state eseguite prima del restauro nuovi sconosciuti (l Il, 14; L Il, 12) : pitture memorande di Pompei. agli affreschi, terminato alla fine del 1980, quando l'articolo era già Con una tipologia provvisoria dello stile a candelabri, in Med. Nederl. in stampa. La pubblicazione delle altre fotografie, anche se non di lnst. Rome, 37, I975, pp. 47-86, e più confronti col terzo stile pom­ ottima qualità, è stata ritenuta utile poiché i frammenti, a causa del terremoto del 1972, sono conservati in casse nei depositi del Museo peiana avanzato e transizione verso il quarto stile pompeiana. Nazionale delle Marche e quindi non visibili al momento.