Archivio Notarile Di Camerino, 1372-1897
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ARCHIVIO NOTARILE DI CAMERINO INVENTARIO CRONOLOGICO (1372 - 1897) Camerino, settembre 2016 Premessa Tra i fondi archivistici statali quello notarile di Camerino rappresenta uno tra i più prestigiosi e ricchi conservati da questa Sezione di Archivio di Stato. Gli archivi notarili infatti costituiscono il patrimonio documentario più antico e diffuso nel territorio e offrono la possibilità di effettuare ricerche e studi interessanti in molti ambiti: storico, giuridico, socio-economico, artistico. Il notaio era il punto di riferimento obbligatorio per istituzioni e privati, per ogni forma di attività che avesse necessità di essere ratificata con atto scritto e valore legale “di publica fides” e di durata nel tempo. La conservazione di tali documenti è stata da sempre parte integrante delle attività svolte nell’ufficio del notaio, nei tempi antichi “actum in domo mei notarii”, e preoccupazione costante delle pubbliche istituzioni prima comunali poi statali. L’archivio notarile esisteva già dal secolo XIV, e alla fine del XV Giulio Cesare Varano dettava specifiche disposizioni per esso. Le prime furono quelle notarili, emanate da Papa Sisto V nel 1588. Esse predisponevano che ogni Comune dello Stato pontificio potesse avere un archivio notarile ed ordinavano la conservazione delle scritture. Nonostante le disposizioni riguardanti la concentrazione degli archivi nel capoluogo del Dipartimento, emanate da Napoleone (decreto del 17 giugno 1806) estese alle Marche con decreto del 20 maggio 1808, non sembra che gli atti dell’archivio siano stati trasferiti a Macerata, se non per quelli dei notai più recenti. Con “Motuproprio” di Papa Pio VII del 31 maggio 1823, l’archivio notarile di Camerino venne classificato come archivio centrale. Successivamente, vi vennero concentrati gli archivi esistenti di altre località del circondario, come Rocchetta, Serravalle, Santa Anatolia, Camporotondo, Acquacanina. Dopo l’unità d’Italia, nel 1879 l’archivio notarile venne classificato come distrettuale e successivamente, nel 1880, come sussidiario, essendo unificati i collegi notarili di Camerino e Macerata. L’archivio notarile di Camerino è quantitativamente il maggior archivio notarile delle Marche. Nel tempo si sentì la necessità di avere un inventario, perché gli spostamenti da un luogo all’altro (dalla chiesa cattedrale poi al Palazzo Ducale) provocarono non poca confusione tra i documenti. La prima operazione di inventariazione fu fatta da Pirro Muzi nel ‘600, poi dall’archivista Raimondo Ricci (anche lui notaio) nel 1822. Infine, Milziade Santoni nel 1883 fece un elenco dei notai riordinati per ordine cronologico e per provenienza territoriale. La segnatura era per numero di credenza dove gli atti venivano conservati. Dopo l’istituzione della Sezione di Archivio di Stato di Camerino nel luglio del 1967 il fondo notarile fu versato alla sezione. Il fondo, per essere consultato, doveva avere un inventario dettagliato. Così, dopo circa vent’anni di lavoro di riordinamento di tutto il materiale, la maggior parte frammentato, ho redatto un inventario analitico, per ordine cronologico, di notaio, di patronimico, del luogo di provenienza e di residenza, indicando la piazza dove è stato redatto l’atto. L’atto notarile più antico è del 1372; gli atti presenti arrivano fino al XIX secolo. Il fondo consiste in 9.395 pezzi e 3.482 notai. All’interno dello stesso atto, di cui è stata annotata la tipologia, ho indicato anche altri notai oltre a quello rogante, presenti in veste di procuratori o periti con tanto di firma e segno del tabellione (timbro del notaio) di varie città e paesi di tutta Italia. I Per ogni unità mancante di coperta, ho apportato una coperta di cartone durevole per maggiore conservazione, legata con le carte. Ho assemblato i frammenti, laddove combacianti, ricostituendo così i bastardelli, le vacchette o i protocolli originali. Nell’inventario si trovano notai omonimi con date e segni del tabellione diverso, contraddistinti con un asterisco (*). Durante i lavori di riordinamento ho accertato che molti volumi sono danneggiati da muffe per l’umidità e anche rovinati dall’inchiostro usato di pessima qualità e quindi bisognosi di restauro, dei quali ho stilato un elenco. Moltissimi bastardelli, vacchette, e protocolli sono coperti con frammenti di codici pergamenacei, addirittura con scrittura beneventana ed ebraica, o da atti di notai che hanno rogato nei secc. XIII-XVI di Camerino e da altre provenienze, iniziando così un elenco di tali documenti pergamenacei e cartacei che per la loro importanza dovranno essere recuperati e restaurati per una migliore conservazione, annotando altresì la loro provenienza. L’abbondanza e la varietà della materia scrittoria conservata presso questo istituto, permette di affermare che nell’archivio sono stati registrati e annotati gli interessi di tutti i cittadini e conseguentemente si delinea la storia del paese e del territorio per un periodo di oltre cinque secoli. Tale patrimonio a tutt’oggi è stato esplorato solo in parte, perché la lettura dei documenti spesso è difficile, aggravata dalle abbreviature, dalla scrittura personale e, a volte, dagli inchiostri usati che hanno provocato danni al testo. Mi si è presentata una gran mole di documentazione e penso che un ricercatore abile, paziente e curioso, con interessi, può paragonare ciò a un piccolo tesoro. Moltitudini di informazioni su argomenti diversi, testamenti, inventari di spezierie, di fondaci, di eredità, doti, permettono di entrare nella vita privata di personaggi nobili, illustri, penetrando nel loro mondo più intimo, frugando anche negli armadi colmi di vestiti, pezze e biancheria. Curiosando nelle loro biblioteche, nelle loro cucine, osservando gli arredi dei palazzi, i corredi e i gioielli delle donne… le loro carrozze. Nell’appendice dell’inventario troviamo i verbali di ispezioni effettuate nell’archivio grande distrettuale notarile di Camerino, che risiedeva nel Palazzo Ducale Varano negli anni 1618-1872, che riportano la descrizione delle credenze contenenti i pezzi notarili. Questo materiale archivistico, custodito presso la Sezione di Archivio di Stato di Camerino, non è nascosto, è aperto a tutti quelli che vorranno accedervi, curiosi di entrare a far parte delle nostre radici e del mondo antico che ci ha generati. L’inventario è stato totalmente informatizzato da Attilio Lucarini, richiedendogli una mole di lavoro veramente notevole ed una grande professionalità. Daniela Casadidio II Legenda cc. = carte s.d. = senza data s.l. = senza luogo s.s. = senza segno del tabellione * = stesso nome del notaio ma con segno del tabellione diverso ** = stesso nome del notaio ma con segno del tabellione diverso III archivio notarile Camerino - elenco cronologico n° notaio luogo anno 1 Venanzo di Tomasso Petritoli 1372 2 Giovanni di Andrea Torricchio 1380-1441 3 Pucciarelli Giacomo Camerino 1385-1410 4 Zuzio di Giovanni Vestignano 1387-1390 5 Lippi Simone Gallano 1403-1406 6 Vannucci Paolo Camerino 1405-1416 7 Bartolomeo di Niccola Fiuminata 1405-1433 8 Bartolomeo Serravalle 1406-1416 9 Antonio di Venanzo Camerino 1409-1432 10 Cagnucci Pietro Castel Sant'Angelo 1411-1467 11 Taddei Niccola Camerino 1412-1422 12 Paolo di Giovanni Camerino 1414-1416 13 Oliviero di Matteo Camerino 1414-1463 14 Giovanni di Antonio Castel San Venanzo 1414-1470 15 Angelucci Mariano Fiastra 1415-1469 16 De Villa Francesco [Roma] 1417 17 Angelo Sefro 1418 18 Pietro di Giovanni Camerino 1418-1419 19 Santucci Egidio Camerino 1422 20 Rinaldi Giovanni Apiro 1424 21 Salvucci Matteo Acquapagana 1425 22 Giacomo Camerino 1426-1427 23 Gentiluccio Rinaldo Sefro 1426-1458 24 Vagnarelli Matteo Fiuminata 1427 25 Mariano di Puccio di Giovanni Rieti 1428-1430 26 Santucci Matteo Camerino 1428-1488 27 Giacomo di Niccola Camerino 1429-1462 28 Antonio di Venanzo Serrapetrona 1431-1436 29 Bartolomeo di Luca Camerino 1431-1468 30 Gentiluccio Cristoforo di Rinaldo di Angelo Sefro 1432-1477 31 Angelo di Giacomo Serravalle 1433-1435 32 Matteucci Vannuccio Camerino 1434-1474 33 Pascucci Antonio Fiuminata 1434-1509 34 Vici Arcangelo Fiuminata 1435-1497 35 Giovanni di Ventura Torricchio 1437 36 Bonanni Rinaldo Elci 1438-1474 37 Migliorucci Domenico Altino 1438-1477 38 Bonanni Giovanni Monte San Polo 1440-1480 39 Laurenzi Bartolo Rocchetta 1441-1443 40 Giacomo di Ventura Elci 1441-1484 41 Salimbeni Francesco Monte San Polo 1441-1493 42 Gentile di Antonio Torricchio 1442-1447 43 Giovanni Melchiorre Camerino 1443 44 Giovanni di Giacomo Camerino 1443-1467 45 Marani Matteo Camerino 1444 46 Mattei Matteo di Antonio Santa Anatolia 1444 47 Taddei Antonio di Giovanni Camerino 1444 48 Zenobi Leonardo di Gioacchino Camerino 1444 Pagina 1 archivio notarile Camerino - elenco cronologico n° notaio luogo anno 49 Olivieri Giovanni Camerino 1444-1457 50 Mattioli Matteo Camerino 1444-1466 51 Medici Piermatteo Camerino 1445 52 Ciolli Arnaldo Isola 1445-1446 53 Conforti Marco Casavecchia 1445-1505 54 Mariano di Bartolomeo Camerino 1446 55 Giacomo di Matteo Santa Anatolia 1447-1464 56 Giovanni di Bartolomeo Fiuminata 1450 57 Paolo di Cecco di Giacomo Prefoglio 1450-1454 58 Tomasso di Matteo Camerino 1450-1477 59 Nuzi Bartolomeo Seppio 1451-1527 60 Piermatteo di Venanzo Camerino 1453-1454 61 Gabrielle di Matteo Camerino 1453-1463 62 Domenico di Giovanni Montalto 1453-1468 63 Matteucci Lorenzo Camerino 1454-1455 64 Biagio di Antonio Monte San Polo 1454-1498 65 Pietrangelo di Venanzo Camerino 1454-1519 66 Nanzi Barnaba Camerino 1457-1459 67 Paolucci Porfirio Giove 1457-1497 68 Ansovino di Stefano Val Sant'Angelo 1458-1503