Catalogo Dei Documentari La Nostra Storia
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
CATALOGO DEI DOCUMENTARI LA NOSTRA STORIA La SD CINEMATOGRAFICA nasce nel 1961 come società di produzione televisiva. Dalla sua costituzione collabora prevalentemente con RAI e con le principali televisioni del mondo per la produzione di Film, Varieta', Documentari scientifici e culturali. Da alcuni anni ha focalizzato la sua produzione sul documentario (naturalistico, scientifico e storico) raggiungendo livelli altissimi che le hanno permesso di annoverare tra i propri clienti National Geographic Channels, Discovery Channels, TF1, ARTE, NHK, TSR, ARD/BR, PBS, ZDF oltre a RAI e Mediaset. Molti documentari hanno vinto importanti premi internazionali ai maggiori Festivals, tra cui una nomination all'Oscar, una agli Emmy ed una al Festival di Banff. Ad oggi la SD Cinematografica ha al suo attivo più di 800 ore di programmi. I NOSTRI PRODOTTI Il documentario è la nostra natura. La SD Cinematografica possiede una vasta library di prodotti in continuo aggiornamento grazie al flusso proveniente dal settore produttivo e al perfezionamento di accordi di distribuzione con produttori italiani. Dal 2006 è stata creata una divisione distributiva totalmente autonoma con l’obiettivo di sviluppare un settore ancora embrionale in Italia: la distribuzione internazionale di documentari di qualità. La SD Cinematografica, forte dei suoi 50 anni di storia produttiva e dei rapporti consolidati nel tempo con i più importanti buyers e commissioning editors delle maggiori televisioni del mondo, vuole diventare sempre più un punto di riferimento per i produttori che intendano far conoscere il proprio prodotto sul mercato internazionale. Per maggiori informazioni e per sottoporci i vostri documentari da distribuire vogliate scrivere a [email protected]. NATURA - pag 3 - Parchi Italiani - I stagione Regia: Vari Produzione: SD Cinematografica Durata: 18 x 30 Min. Versioni: Formato: SD Complessivamente le aree protette italiane si estendono su una superficie pari a circa il 10% del territorio nazionale. I parchi sono ormai anche in Italia una realtà. E non solo in termini di superficie. Rappresentano infatti un patrimonio straordinario molto spesso sconosciuto. Eppure sono il vero volto dell'Italia: l'ambiente alpino, le foreste di conifere, i boschi misti, la macchia mediterranea, l'ambiente collinare, l'ambiente costiero, quello marino. La serie, curata da registi diversi, offre allo spettatore un'immagine dell'Italia diversa, ricca di flora e di fauna. Alcuni documentari hanno vinto importanti premi internazionali. Episodi: - Adamello-Brenta - Majella - Circeo - Dolomiti Bellunesi - Monti Sibillini 2 - Arcipelago delle Eolie - Gran Sasso - Maremma - Nera - Gargano - Tolfa - Cilento - Monti Sibillini - Tavoliere - Vesuvio - Gennargentu - Abruzzo - Asinara - pag 4 - Episodi Adamello-Brenta A pochi chilometri a ovest di Trento, duemila metri più in alto, si sviluppa un territorio montuoso che ha conquistato il cuore degli alpinisti e degli sciatori italiani. Sono le cime del Brenta, un complesso dolomitico fatto di impervi pinnacoli e vasti nevai che dominano le valli del Sarca e del Noce offrendo uno spettacolo di maestosa bellezza. Per preservare queste meraviglie dagli appetiti degli speculatori e dall'incuria di un certo turismo, è nato il Parco Naturale Adamello-Brenta. Al suo interno ha trovato rifugio l'Orso Bruno delle Alpi, presenza eccezionale che s'aggiunge al cervo, al camoscio, alla volpe, alla marmotta e all'aquila reale. Il documentario percorre a volo d'uccello il vasto territorio del Parco attraverso le stagioni, dalle valli alle cime innevate cercando di scovare le sue segrete meraviglie. Dolomiti Bellunesi A meno di 100 chilometri da Venezia, famose nel nome, ma di fatto poco note al grande pubblico, le Dolomiti Bellunesi riservano al visitatore la possibilità di fare straordinarie scoperte. 32.000 ettari di montagne poco frequentate, a volte selvagge, con una fauna ricchissima, una flora unica al mondo e tracce di storia millenaria. Solitarie, silenziose e misteriose; sono le montagne di Buzzati e del suo Barnabo, oggi tutelate da un giovane Parco Nazionale, tutto da esplorare. Gran Sasso Il documentario narra la storia delle montagne del Gran Sasso e della Laga nel cuore dell’Appennino abruzzese che dopo essere state lungamente abitate e trasformate dall’uomo per far posto alle greggi, sono tornate a popolarsi di vita animale e vegetale oggi protetta all’interno di un grande parco nazionale. La vita alle alte quote, le piante endemiche, i grandi animali come il camoscio e il lupo, gli uccelli alpinisti abitano queste che sono le vette più elevate dell’Appennino dove sopravvive anche un piccolo ghiacciaio, relitto delle ere glaciali. Gargano Il Parco Nazionale del Gargano: un ponte fra la terra e il mare, fra l'Italia e i Balcani, fra il passato e il presente, fra la natura e l'uomo. Nel suo cuore, una foresta fra le più antiche e meglio conservate d'Italia; sulle sue coste verdi pinete profumate si affacciano sul mare azzurro e su bianche scogliere. Un tesoro di biodiversità animale e vegetale con forme rarissime come il capriolo italico e oltre 60 specie di orchidee selvatiche. Nel Gargano, da millenni la vita dell'uomo si intreccia con quella della natura in un armonioso rapporto che trova espressione nel patrimonio culturale (castelli, musei, siti archeologici, santuari, centri storici), nella civiltà contadina e marinara, in una religiosità antica (il Santuario dell’Arcangelo Michele) e contemporanea (Padre Pio). Il documentario racconta tutti questi aspetti, coniugando alla spettacolarità delle immagini raccolte con un lungo e paziente lavoro di ripresa, la sapienza di un racconto avvincente come un sommario. Monti Sibillini Di fronte agli sconfinati altipiani di Castelluccio si rimane colpiti per la grandiosità del paesaggio e, in primavera, per la meraviglia delle fioriture. Regno di fate, leggende mitologiche ed eremiti, i Sibillini sono la meta ideale per sognatori e amanti dei silenzi. Norcia e Visso, racchiuse tra le loro mura medioevali, sono paesi ancora intatti. Vesuvio Il parco Nazionale del Vesuvio è stato istituito in seguito a pressanti battaglie ambientaliste tese a salvaguardare il vulcano più famoso del mondo dal degrado ambientale. Con l’istituzione del Parco effettivamente si è avvertito nel territorio un cambio radicale: incendi boschivi, discariche, abusivismo edilizio, bracconaggio, sono diventati un ricordo del passato, sostituiti da interventi di ingegneria naturalistica, pulizia e recupero ambientale, ripresa della vegetazione e della fauna. E’ un’autentica emozione lasciare il degrado della periferia metropolitana e addentrarsi in un territorio rinato, dove sono diventati ormai onnipresenti gli uccelli rapaci, le volpi, le lepri, i colombacci. Un parco che lotta in prima linea contro il degrado e che sembra aver vinto una battaglia quasi impossibile. - pag 5 - Abruzzo Nell'area del Parco Nazionale d'Abruzzo, con i suoi paesi, la sua gente e un ambiente unico in Italia, il connubio tra uomo e natura ha dato frutti di grande valore, unendo le esigenze di conservazione a quelle dello sviluppo economico e dell'occupazione. Il Parco è famoso non solo per la presenza del camoscio , del lupo, dell'orso marsicano, ma anche per la gente accogliente e le sue ridenti cittadine, luoghi di attività turistica e di un fiorente artigianato. Majella La Majella è una montagna dai mille volti e dalle mille storie. Nel cuore dell’Appennino, affacciata a dominare la costa adriatica, per Plinio il vecchio era il “ padre dei monti”, ma poi con il tempo sarebbe diventata per tutti gli abruzzesi la “ montagna madre”, ricca di acque, pascoli, boschi e prodiga come una madre. Dalla vetta al fondovalle, il viaggio alla scoperta della “montagna madre” riserva non poche sorprese. Il lupo è l’animale simbolo del Parco Nazionale della Majella. Oggi la sua popolazione è aumentata e il lupo continua a vivere la sua vita di predatore negli spazi selvaggi del massiccio e a dare la caccia alle prede che sono tornate numerose grazie ai progetti di reintroduzione. Particolare successo ha avuto il progetto di reintroduzione del cervo e del capriolo che dal 1984 sono tornati a popolare i pendii della montagna. Monti Sibillini 2 Padre Pietro è l’ultimo cavaliere alla corte della sibilla. Dopo 30 anni di solitudine trascorsi nella chiesetta da lui edificata pietra dopo pietra a strapiombo sulla gola dell’infernaccio, lontano dalla civiltà e più vicino al suo Dio, ci racconta l’emozione di una vita straordinaria. E’ lui a guidarci alla scoperta di un luogo dove natura, magia e tradizione si fondono in un’unica entità: il parco dei monti sibillini. A cavallo tra Marche ed Umbria, tra leggenda e realtà, sorge questo piccolo mondo di colori impossibili, panorami mozzafiato e uomini d’altri tempi. Maremma Il parco dei monti dell'Uccellina conserva 9000 ettari di splendida Maremma toscana, dalla riva del mare con le sue dune sabbiose e le sue scogliere, alla fitta macchia, alle leccete , alle pinete. Vi dimorano cinghiali, caprioli, daini e molte specie di uccelli e ancora oggi vi vengono allevati cavallie vacche allo stato brado. Il documentario ce ne mostra gli aspetti più belli e caratteristici, alla portata di tutti. Tolfa Le colline della Tolfa segnano l’inizio della Maremma. Ancora oggi vi abitano pochissime persone: meno di quaranta per chilometro quadrato, un quinto della media nazionale. Significa che non ci sono strade, case e altri segni della presenza dell’uomo. Dalla desolazione deriva l’ importanza naturalistica di questa