LE VARIETA' Ciliegio Della Recca
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IV° E Sezione Liceo Scientifico “La Biodiversità e le colture Campane” ABSTRACT DEL PROGETTO Promotore : IIS “Genovesi - da Vinci” Ideatore e Tutor : Prof. Silvestro Caputo OBIETTIVI FORMATIVI: Il progetto mira a formare competenze che consentano di operare nel campo della ricerca scientifica, portando a conoscenza dei settori produttivi nazionali e internazionali, le ricchezze della biodiversità campana quale valore aggiunto delle risorse paesaggistiche ed ambientali. Allo stesso modo il progetto mira ad informare delle alternative relative alle professionalità attuali aprendo l’ampia area della Green Economy nell’ottica della organizzazione di nuove figure in grado di essere protagoniste del sistema economico italiano basato sul turismo, l’ambiente, la difesa del territorio, la tutela della biodiversità e sull’enogastronomia. Queste sono le premesse di una formazione culturale in grado di utilizzare le tradizionali conoscenze scientifiche con quelle innovative offerte dall’osservazione e dalle nuove tecnologie.Questo punto di partenza deve aprire la mente degli allievi per porsi domande circa la soluzione di problematiche analizzando i processi della sperimentazione, la gestione delle risorse e la promozione economica delle stesse. Il CRAA - Centro per la Ricerca Applicata in Agricoltura (ex Consorzio) – rappresenta tutte le Istituzioni Universitarie Pubbliche Campane oltre la Regione Campania e gli ex ricercatori della “Cirio ricerche”, struttura che gestisce l’Azienda Agricola Sperimentale “Improsta” di proprietà della Regione Campania, estesa per circa 1.400.000 mq. L’attuale Giunta Regionale della Campania con il CRAA sta promuovendo attività di ricerca e formazione tra cui anche i percorsi di “SCUOLA-LAVORO” con obiettivi formativi attinenti ad un nuovo progetto di sviluppo economico del territorio. Gli studenti dovranno acquisire le conoscenze, le abilità, le competenze secondo il “quadro europeo per le qualifiche e l’apprendimento permanente". Il profilo in uscita per gli studenti può essere così riassunto: saper osservare e classificare, secondo i principi della tassonomia, le specie vegetali (germoplasma campano); saper evidenziare le differenze tra le specie e tra le varietà e descrivere la morfologia; acquisire le competenze tecnico-scientifiche, per la progettazione di un catalogo delle specie e delle varietà osservate; conoscere i principi di base per la salvaguardia della biodiversità, avendo consapevolezza della sua importanza ai fini culturali, ambientali, sociali ed economici; acquisire la consapevolezza che i cambiamenti climatici determinano una modifica naturale dell’ambiente ed un’evoluzione delle specie; elaborare progetti in difesa della biodiversità promuovendo la conoscenza di massa, anche per fini economici e turistici, della ricchezza delle tipicità campane e dei prodotti tipici campani patrimonio unico al mondo; elaborare un modello integrato tra scuola e mondo del lavoro in grado di valutare le conoscenze e le competenze acquisite. Catalogazione e descrizione di alcune VARIETA’ del GERMOPLASMA FRUTTICOLO CAMPANO Presentazione La legge del 13 luglio 2015, prevede l’istituzione dei percorsi di alternanza “Scuola - Lavoro”. Il C.R.A.A -Centro per la Ricerca Applicata in Agricoltura-, ex Consorzio, con sede a Napoli in via G. Porzio Centro Direzionale Isola 6 e l’ Azienda Agricola Sperimentale Regionale “Improsta” in Eboli, ha sottoscritto con l’Ist. di Istr. Sup. Genovesi – da Vinci”, una convenzione sul percorso di alternanza “Scuola - Lavoro” dal titolo < La Biodiversità e le Colture Campane > . Il Centro (CRAA) ha come associati le quattro Università Campane oltre la Regione Campania che attraverso suoi delegati e con i ricercatori universitari gestiscono le attività di ricerca in ambito nazionale ed internazionale. L’Azienda Regionale Sperimentale “Improsta” è estesa per circa 140 ettari nella Piana del Sele, essa conserva e custodisce tutto il germoplasma delle colture arboree da frutto campane, dall’ulivo, alla vite alle drupacee ed agli agrumi. L’esperienza didattica e sperimentale, con contatto diretto con il mondo del lavoro agricolo del settore che attualmente regge l’economia campana è stata importante. Gli studenti hanno avuto modo di apprezzare le attività svolte e le applicazioni nell’ambito del “Food” della filiera che propaganda e utilizza i prodotti tipici di qualità della Campania. I risultati ed il gradimento del percorso sono stati eccellenti, lo stesso è ripetibile nel futuro. Il catalogo che è stato sviluppato dagli studenti è un abstract delle tante varietà tipiche campane, le stesse che oggi saranno oggetto di una nuova marcatura genetica e di una nuova ricerca promossa dal CRAA . Salerno li 29/05/2017 il Tutor/ Il presidente del CRAA prof. Silvestro Caputo Questo catalogo è stato redatto dagli studenti di 4° E del Liceo Scientifico L. da Vinci di Salerno, in forma libera e senza indicazione del docente Tutor o degli Esperti. Questo abstract è frutto di una buona preparazione di base ed è testimonianza degli obiettivi raggiunti. Vitis Vitis, L., 1753 è un genere di piante arbustive della famiglia Vitacee, anticamente chiamata Ampelidacee. La specie più nota del genere è la Vitis vinifera L. (detta comunemente vite), da cui si ricavano l'uva e il vino. Descrizione La vite è una pianta arborea rampicante che per crescere si attacca a dei sostegni (tutori) mediante i viticci; se la pianta non viene potata può raggiungere larghezze ed altezze notevoli attaccandosi agli alberi, su pareti rocciose, o coprendo il suolo. È dotata di un apparato radicale molto sviluppato, che può superare anche i 10 metri di lunghezza. Ha un fusto anche di lunghezza notevole da cui si dipartono numerosi rami, detti tralci. Le foglie, dette pampini, palminervie, alterne, sono semplici e costituite da cinque lobi principali più o meno profondi, su una forma di base a cuore. Le foglie sono un carattere diagnostico molto importante per il riconoscimento dei vitigni delle varie specie, e all'interno della vite coltivata europea (Vitis vinifera sativa). I frutti sono delle bacche (acini) di forma e colore variabile: gialli, viola o bluastri, raggruppati in grappoli. Presentano un esocarpo spesso pruinoso (buccia), un mesocarpo con cellule piene di succo da cui si ricava il mosto (polpa) ed un endocarpo formato da uno strato di cellule che delimita le logge contenenti i semi (vinaccioli). Coltivazione I terreni possono essere di varia tessitura (da argillosa a sabbiosa). Le varie specie di vite si adattano a diversissimi tipi di terreno, la specie V. vinifera ha una forte tolleranza a suoli calcarei a clima secco, e suoli aridi e drenati. Le altre specie hanno diverse esigenze di terreno e clima; spesso le americane preferiscono suolo acido o neutro, in qualche caso anche con buona tolleranza al calcare, a volte con ottima resistenza a suolo e clima umido. Per la Vitis vinifera la pratica dell'innesto su ibridi di selvatico americano rende comunque possibile la coltivazione su terreni a diversa condizione di pH. Le forme di coltivazione più adatte per l'uva da tavola sono la spalliera, la controspalliera o la pergola, che risulta anche molto decorativa su appositi sostegni. L'irrigazione è molto importante: per ottenere acini grossi e polposi occorre innaffiare in quantità crescenti a partire dalla fioritura. Le irrigazioni vanno sospese 15 giorni prima della raccolta per evitare la spaccatura degli acini. Piedirosso P.co Farina Vitis vinifera Classificazione scientifica Dominio Eukaryota Regno Plantae Divisione Magnoliophyta Classe Magnoliopsida Ordine Rhamnales Famiglia Vitaceae Genere Vitis Sottogenere Euvitis Specie V. vinifera Classificazione APG Ordine Vitales Famiglia Vitaceae Nomenclatura binomiale Vitis vinifera L., 1753 Sottospecie Il vitigno Piedirosso è di origini molto antiche, ed Varietà Piedirosso è autoctono della zona di Napoli. Alcuni ritengono che corrisponda all'uva "Colombina" citata da Plinio il vecchio. Il nome, infatti, quasi sicuramente deriva dal colore rosso che acquista il rachide con la maturazione dell'uva, che ricorda appunto, il piede del colombo. Tra l'800 ed il '900 il vitigno Piedirosso si è diffuso in tutto il Napoletano, nell'Avellinese e nella zona del Vesuvio e del Monte Somma. Il vitigno Piedirosso si trova vinificato in purezza, oppure in uvaggio con altri vitigni locali qiuali l'Aglianico o lo Sciascinoso. E' coltivato in Campania, nella province di Caserta, Napoli e Salerno. Colore Bacca: Nera Caratteristiche varietali: Il vitigno Piedirosso ha le seguenti caratteristiche varietali: Foglia: media, orbicolare, tri o pentalobata Grappolo: medio, medio-grande, tozzo, tronco-piramidale, con due ali, spargolo, con peduncolo e raspo di colore rossastro Acino: medio-grande, sferoidale Buccia: spessa, pruinosa, di colore rosso-violaceo Caratteristiche produzione: Il vitigno Piedirosso ha buona vigoria, maturazione medio-precoce, produzione abbondante e regolare. Fiano P.co Farina Vitis vinifera Classificazione scientifica Dominio Eukaryota Regno Plantae Divisione Magnoliophyta Classe Magnoliopsida Ordine Rhamnales Famiglia Vitaceae Genere Vitis Sottogenere Euvitis Specie V. vinifera Classificazione APG Ordine Vitales Famiglia Vitaceae Nomenclatura binomiale Vitis vinifera L., 1753 Sottospecie Varietà Fiano Il vitigno Fiano è considerato tra i migliori vitigni a bacca bianca Italiani. Viene coltivato prevalentemente nella provincia di Avellino ma si è diffuso anche in Puglia e, recentemente, in Sicilia. Il nome Fiano sembra che derivi dal nome di una popolazione