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«Tramite Cutolo Trattarono Con Le Br> > POLITICA INTERNA Il giudice Memi: «Non vi è matematica certezza, ma vi sono sufficienti I quindici La verità rinviati elementi per ritenere probabile che uno (o più) dei tre esponenti a giudizio sul caso Cirillo politici citati (gli onorevoli Antonio Gava, Vincenzo Scotti e il senatore Ecco le varie imputazioni che risultano dall'ordinanza di Francesco Patriarca) sia entrato nel carcere di Ascoli Piceno» nnvio a giudizio del giudice Cario Alemi, composta da I.6G0 cartelle suddivise in 12 capitoli: per estorsione in relazione al rapimento Cirillo, Raffaele Culaio (nella foto), Corrado lacolare, Enrico Madonna; per tentata estorsione in relazione al documento pubblicato da l'Unità: Giovanni Pandìco, Raffaele Cutolo, Corrado lacHare, Enrico Ma­ donna; per ricettazione Giovanni Pandico; per falso, in > relazione alla fattura del documento pubblicato da l'Unità, «Tramite Cutolo trattarono con le Br> Raffaele Cutolo, Ennco Madonna, Giovanni Pandico, Mari­ na Maresca, Luigi Rotondi; per diffamazione in relazione allo stesso documento Marina Maresca e Luigi Rotondi. tm NATOLI II capitolo dei A trattare la liberazione di Ciro Cirillo, mente pagato un riscatto alle Br, furo­ ca 30 anni, con la quale veni­ Per lo stesso reato Claudio Petruccioli in quel periodo «politici» è senz'altro fra i più esponente napoletano della De in ma­ no promessi a Cutolo favori di altro vo convocato nella sua casa direttore dell'Unità; per falso in atto pubblico per le con­ importanti. Certo non condu­ no alle Brigate rosse, ripetutamente, in genere, sentenze favorevoli, trasferi­ di Castellammare di Stabia. traffazioni del registro delle visite di Ascoli, Cosimo Gior­ ce a verità assolute, ma il ma­ menti di detenuti. Nelle 1600 pagine Erano ì primi di luglio. Qui Ga­ dano, direttore del carcere, Franco Guarracino e le guar­ gistrato dimostra di non avere tutte le ore, preferìbilmente di sera, an­ va mi chiese di occuparmi dei die carcerarie Coco, Manca e Campanella (che hanno molti dubbi su) fatto che alcu­ darono nel carcere di Ascoli Piceno dell'ordinanza del coraggioso giudice lavori di sistemazione di alcu­ cancellato materialmente i nomi dal registri); per falso in ni esponenti della De possano esponenti politici, uomini dei servizi Carlo Alemi c'è la storia di questa vi­ ni vani del suo appartamento. atto pubblico per aver affermato dì conoscere personal­ essere andati nel carcere di segreti, camorristi - latitanti e noi - ed cenda che chiama in causa il compor­ Alla fine gli chiesi cosa ne sa­ mente Casillo e lacolare, il direttore del carcere dì Palmi, Ascoli a colloquio con Cutolo: tamento di alcuni personaggi della De. pesse della sorte di Cirillo ed Salamone; per falso per omissione, in relazione alla spari­ «...Non vi è matematica cer­ amici del boss Cutolo. Venne sicura­ egli mi rispose che la famiglia zione di biglietti di politici sequestrati in casa di Cutolo, tezza - scrive il giudice Memi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE aveva la certezza che Cirillo Walter Scott Locchi, allora questore di Napoli e Ciro del era ancora vivo; aggiunse che - ma vi sono sufficienti ele­ VITO FAENZA Duca; per abuso in relazione sempre alla sparizione delle menti per ritenere probabile aveva saputo dalla famiglia missive sequestrate a casa di Cutolo, Ciro del Duca che ha invece che sia entrato uno (o che vi erano richieste di ri­ rinunciato all'amnistia al contrario dell'ex questore di Na­ più) dei tre esponenti politici decisiva rilevanza assume la sano per sconfessare te tesi tutto categorica». scatto, di cui non precisò poli Locchi che invece per questo reato è stato amnistiato, della De in precedenza indi­ deposizione di Adolfo Greco» del sen. Patriarca di essersi Dalle risultanze dell'istrut­ l'ammontare». Gli altri 19 imputati (erano in tutto 34) nel procedimento cati e cioè gli onorevoli Anto­ (uno degli acquirenti del ca­ sempre e del tutto disinteres­ toria risulta anche che «l'inter­ sono stati prosciolti. Il generale del Sismi Musumeci e nio Gava, Vincenzo Scotti, il stello mediceo di Ottaviano, sato del sequestro Cirillo». vento dei servizi, e cioè la de­ Osserva il giudice napoleta­ Francesco Pazienza erano accusati di peculato. senatore Francesco Patnar- conosciuto come il castello di Sono Cutolo ed Antonino cisione di Intervenire su Cuto­ no: «Si evidenzia a tal punto ca». Qualche rigo pnma il ma­ Cutolo, ndr) il quale afferma Giacobbe, rinchiusi ad Ascoli lo, non fu Interna ai servizi una ulteriore prova della non gistrato aveva affermato: «De­ •di essere stato contattato nel periodo del sequestro Ci­ stessi, ma provocata o pilotata sincerità di molti tra i testi ve ritenersi sufficientemente propno dal senatore Patriarca rillo, a descrivere un politico da esponenti de». «Occorre a escussi nel corso dell'istrutto­ Senzani L'ideatore de) sequestro di provato che nel carcere di il quale, con notevoli insisten­ che sarebbe entrato in quel tal punto ricordare - afferma ria: in aperta contraddizione Ciro Cirillo, secondo gli in­ Ascoli in occasione del seque­ ze, aveva quasi "preteso" di carcere. Alto un metro e 75 l'istruttoria - che durante il se­ con l'ing. Savarese l'on. Anto­ ideatore quirenti, fu il brigatista Gio­ stro Cirillo vi fu anche l'inter­ incontrarlo, andando ad inter­ centimetri, capelli castano questro Cirillo, presidente del nio Gava avrebbe dichiarato del sequestro vanni Senzani, cnminologo vento di qualche esponente cettarlo all'esterno del santua­ scuri, di età fra i 40 ed i 50 Consiglio era l'on. Foriani, successivamente dì aver ap­ che aveva libero accesso a Quel viavai politico, oltre ovviamente Giu­ rio di Pozzano, dove il Greco anni, robusto, parlava con in­ che aveva delegato i servizi preso la notizia del riscatto a tutte le carceri italiane. Sen- liano Granata (segretario dì si era recato per il matrimonio flessione napoletana. «Per segreti al sottosegretario Maz­ seguito del relativo comunica­ zani, coinvolto in tutte le Cirillo, ndr) di una nipote ed ivi - presente quanto nguarda l'identità del­ zola; l'avallo o la spinta ai ser­ to delle Br (e non dalla famì­ •»««««««™Ì«""""»«""ÌI"««" più importanti operazioni anche il Cnscuoto (agente dei lo stesso e cosiderando ì nomi vizi ad avviare la trattativa Cu- glia, come asserito dal Savare­ delle Br negli anni di piombo, ha sempre teorizzato gli nel carcere accordi «strategici» dei terroristi con la malavita, la mafia e Il magistrato poi precisa: servizi segreti) - aveva insisti­ di "politici campani di rilevan­ tolo-Br non pervenne dall'on. se) e di averne parlato affatto «Gli onorevoli Scotti, Pìccoli, to perché si recasse ad Ascoli za nazionale" fatti nel corso Mazzola, ma direttamente con i familiari, ma soltanto la camorra. A lui sarebbe andato quasi un miliardo e mez­ da Cutolo assieme al discuo­ dell' istruttoria sembra al giu­ dall'on. Foriani». zo di lire pagato come riscatto per la liberazione di Cirillo. Gava e Patriarca hanno sem­ con Cirillo, dopo la di lui libe­ Senzani, secondo molte fonti, avrebbe avuto, più di una di Ascoli pre negato di avere aderito ad io... Ed ha soggiunto il Greco dice istruttore che la persona razione. L'on. Gava avrebbe Il costruttore edile Giusep- volta, contatti diretti con Raffaele Cutolo, ma anche con una politica della trattativa, che di ritorno da Ascoli si re­ la cui fisionomia meglio corri­ anche aggiunto di non avere cò a Gragnano assieme al Cri- ppe Savarese è ritenuto uno uomini dei servizi segreti e in particolare con ìl generale «• NAPOLI. Alle 11,30 il giu­ Nel marzo dell'82, un mese assumendo di avere sempre sponda alla descrizione fatta dei promotori della «raccolta» notizia che del riscatto si fos­ Pietro Musumeci, uomo di punta dei servizi segreti deviati dice istruttore Carlo Alemi ha e mezzo dopo, «l'Unità* pub­ propugnato ed applicato la li­ scuoio a casa del senatore Pa­ da Cutolo e Giacobbe sia l'on. se interessato I' ing. Savare­ triarca al quale relazionarono dei fondi per il riscatto». Un e organizzatore della falsa operazione «terrore sui treni» depositato in cancelleria la blicò un documento che poi nea della fermezza in coeren­ Scotti anche se, mancando da giorno - racconta - mentre se». con la quale si cercò di depistare le indagini dei giudici propria sentenza relativa al risultò falso. Alcuni servizi a za con la scelta - indubbia­ sull'incontro». Sembra al giu­ parte degli stessi indicazione •caso Cirillo». Questa inchie­ firma di Marina Marasca, la dice istruttore che nessun ul­ ero a Vico, fui raggiunto da Una parte della ordinanza è bolognesi che indagavano sulla strage alla stazione. Musu­ mente sofferta e dolorosa - specifica del nome, non può una telefonata dell'on. Anto­ meci era anche in stretto contatto con Francesco Pazienza sta giudiziaria era stata stral­ uale - tradendo la fiducia teriore commento sia neces- affermarsi ciò in maniera del dedicata all'on. Piccoli, «il ciata dall'altra riguardante ali 3ella direzione del giornale - fatta in occasione del seque­ nio Gava che conosco da cir- e la P2 di Lido Gelli. aveva mentito sulla vera pro­ stro dell'on. Moro. Sembra quale secondo alcuni testimo­ omicidi, i sequestri e le attività ni avrebbe mandato di suo pu­ della colonna napoletana del­ venienza del materiale e delle però al giudicante che dagli le Br, nel periodo '8G-'83. informazioni che erano all'ori- atti processuali venga fuori in gno un biglietto a Cutolo. In [ine degli articoli, In partico- modo evidente un atteggia­ sintesi la vicenda viene smen­ Se Cutolo si è occupato a Il magistrato, infatti, non ri' (are risultò falso il documento tita da Piccoli il quale afferma La tragica
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