Di Godard Di Un Leader

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Di Godard Di Un Leader SABATO r - VITA ITALIANA 20 APRILE 1985 Contro «Je vous salile, Marie» Aveva armi» esplosivo e gioielli per cento milioni Fame nel mondo: salta ancora la nomina del sottosegretario ROMA — Nuovo rinvio per la nomina del sottosegretario agli Esteri che dovrà gestire i 1.900 miliardi destinati alla lotta contro la fame nel mondo. Le divisioni nella maggioranza, i contrasti nel Aggressione Arrestato a Bolzano governo hanno infatti imposto ieri un nuovo rinvio. Nonostante le promesse, più volte ripetute da esponenti del governo, il Consiglio dei ministri ieri si è concluso con un nulla di fatto. «I candidati — ha dichiarato il ministro Andreotti — sono tanti. La discussione è aperta e ancora deve essere fatta una proposta formale. Se era per me, la nomina si sarebbe avuta un mese fa». Secondo alcune indi- Franz Hosp, fratello screzioni. durante la riunione, Craxi ha proposto una rosa di tre fascista candidati: Loris Fortuna, Marco Pennella, Giuseppe Zamberletti. Ma quest'ultimo si è detto contrario a lasciare l'attuale incarico di ministro per la Protezione civile. di un leader Svp Ordine di cattura emesso per il film contro Vincenzo Cultrera Manette anche per due coniugi - Sospetti per una serie di rapine a MILANO — Ora contro Vincenzo Cultrera, uno dei «re» dei titoli banche - Bruno Hosp è il comandante degli «SchUtzen» sudtirolesi atipici, c'è un ordine di cattura. Lo ha firmato il sostituto procura­ tore Edoardo Monti; lo stesso che tre giorni fa aveva presentato d'ufficio al Tribunale civile di Milano istanza di fallimento contro di Godard BOLZANO — Dopo lunghi «coscienza politica del Sudtl- zo di miccia, sei detonatori. la sua finanziaria, l'I fi (Istituto fiduciario lombardo). I due prov- appostamenti, indagini e rolo». Ma l'elenco non è finito. So­ vedimenti sono stati presi immediatamente dopo che il commissa­ Pestato a sangue il direttore del «Ca- erquislzloni la squadra mo­ I suol rapporti col fratello no state ritrovate, infatti, rio straordinario prof. Luigi Guatri, cui era stata affidata la gestio­ lle di Bolzano, la notte tra Franz erano da tempo molto anche maschere di plastica ne del pericolante Istituto, aveva tasmessoalla Procura una prima C relazione sulle condizioni disperate in cui esso versava, e sulle pranichetta» - Un picchiatore arrestato, giovedì e venerdì, ha conclu­ radi. carnevalesche raffiguranti vistose irregolarità riscoperte. so quella che potrebbe essere Nell'abitazione bolzanina vari personaggi come Bre­ denunciati un consigliere regionale la prima parte di una vasta di Franz Hosp, in via San Vi­ znev, Reagan, Franz Joseph e un segretario di sezione del Msi operazione: tre persone arre­ gilio, sono stati rinvenuti Strauss, parrucche, targhe state, recupero di gioielli di gioielli e collezioni filateli­ d'auto italiane e straniere, Ammessa la lista De a Milano probabile provenienza furti­ che che gli inquirenti riten­ divise falsificate di Istituti di vigilanza privati. Esclusa invece quella di Lipari ROMA — Attorno a «Je vous salue Marie», l'ultimo film di fino a che l'uomo non è caduto a terra. È stato accompagnato va del valore di oltre cento gono di provenienza furtiva. Godard, uscito quattro giorni fa in una sala romana, èancora all'ospedale S. Giacomo, dove 1 medici gli hanno diagnostica­ milioni, sequestrate armi, Per questo Franz Hosp è sta­ Il Relterer e la Zoggeler MILANO — La Commissione elettorale mandamentale ha am­ munizioni, esplosivo ed altro to arrestato e denunciato per sono chiamati, per ora, a ri­ messo la lista della De milanese per le elezioni del 12 maggio, per bagarre. Dopo l preti antimodernlstl e le beghine sono scesi to 6 giorni di prognosi. materiale. Ingiustificata detenzione di spondere di detenzione ille­ il Consiglio comunale ed ha respinto il ricorso del Partito dei In campo anche l fascisti con tanto di spranghe e bastoni. Soltanto dopo aver \isto il direttore della sala cadere a Tra gli arrestati Franz refurtiva. Il reato, di per sé, gale di armi e munizioni. pensionati. La commissione ha ritenuto valido quanto scritto sui Uno di loro, Walter Benvenuti, noto picchiatore missino, è terra, Domenico Gramazio, con il megafono ha ordinato al Hosp, 53 anni, nato a Renon, non comporterebbe l'arre­ Agli agenti della mobile, verbali di consegna delle liste dal segretario comunale che ha «suoi ragazzi» di fuggire. Uno di loro, Walter Benvenuti, 29 Franz Hosp ha detto che gii certificato che entrambi i partiti hanno presentato i loro simboli finito In prigione, altri due, il consigliere regionale Domenico noto contrabbandiere di si­ sto, ma per Franz Hosp sono ed i loro candidati alle 12 del 17 aprite, cioè proprio ai limiti Gramazlo e 11 segretario di una sezione del Movimento socia­ anni, conosciutisslmo in tutte le scuole della capitale come garette degli anni Sessanta, scattate le manette a causa oggetti trovati In casa sua estremi di tempo concessi dalla legge. Come noto il Partito dei picchiatore abituale, è stato arrestato subito. Domenico Gra­ sono «roba regalata e eredi­ le, sono stati denunciati. fratello di Bruno, segretario del suol precedenti. pensionati aveva presentato ricorso affermando che era impossibi­ mazio, ex consigliere comunale missino, oggi seduto al ban­ organizzativo della Svp, con­ Arrestati anche Anton tata dal nonno». Le perquisi­ le che la De avesse presentato in tempo la sua lista. Infatti il Botte al direttore della sala, vetrine spaccate, spintoni e chi della Regione Lazio, è stato riconosciuto da alcuni pas­ sigliere regionale e provin­ Relterer, 41 anni, meranese e zioni della polizia hanno pre­ verbale di consegna afferma che il Partito dei pensionati, dodicesi­ insulti agli spettatori, un'azione che rispecchiava i copioni santi. È stato identificato anche Tommaso Luzi, segretario di ciale, al quale Franz, l'arre­ la moglie Waltraud Zogge- so il via con le indagini su mo in ordine di presentazione, è giunto a mezzogiorno preciso La delle Iniziative squadrlstiche. Il tutto In pieno giorno e di una sezione del Msi. Tutti e tre dovranno rispondere di vio­ stato, considerato la pecora ler, 30 anni, nativa di Bruni- varie rapine commesse in Democrazia cristiana invece ha il numero 13 di presentazione, Alto Adige. quindi secondo logica, avrebbe consegnato la sua lista dopo le 12, fronte all'ingresso del Parlamento, dove si trova il cinema lenza privata aggravata, lesioni plurime aggravate e danneg­ nera della famiglia, ha dato co, abitanti a Bolzano in via anche se di pochi minuti. Frattanto la Commissione elettorale •Capranichetta». giamento. Gramazio, Luzi e Benvenuti hanno rilasciato di­ sempre solo grattacapi. Bru­ Napoli, già noti a polizia e Pare che tra l coniugi Rel­ dell'isola di Lipari non ha ammesso la lista della De perché dal no Hosp, infatti, è elemento terer e Franz Hosp esista un In una quindicina, guidati dal loro •dirigenti», l picchiatori chiarazioni di fuoco contro chi 11 ha «ingiustamente prima carabinieri. In un loro gara­ verbale risulta presentata quattro minuti dopo la scadenza dei aggrediti e poi diffamati». Con supremo sprezzo del ridicolo 1 di spicco della Svp; è uno del ge di via Alessandria, nel ca­ collegamento diretto. SI so­ termini. I locali dirigenti democristiani hanno preannunciato ri- sono arrivati davanti alla sala alle 16,30, l'ora di apertura. più quotati aspiranti alla poluogo altoatesino, la poli­ spetta che abbiano compiuto tre hanno raccontato l'episodio del Capranichetta In modo rapine a banche ad istituti di Avevano In mano qualche copia di un volantino contro la opposto alla versione ufficiale. successione di Silvlus Ma- zia ha ritrovato un vero e pornografia, ma non hanno perso tempo a nascondere le loro gnago, Il leader della Svp. È proprio arsenale: quattro pi­ credito negli anni passati. vere Intenzioni. Hanno cominciato ad Infastidire la gente al Mercoledì scorso durante la manifestazione del seguaci di comandante generale degli stole con silenziatore, un fu­ Secondo il capo della Milano: libertà provvisoria al Lefebvre che dette inizio alle proteste contro 11 film, 11 depu­ squadra mobile di Bolzano, botteghino, poi, mentre I più scalmanati prendevano a SchUtzen (Il corpo del tirato­ cile tedesco, una mltragliet- tato Pino Rauti aveva addirittura annunciato l'aggressione: ri sudtirolesi), è noto per le ta, trecentocinquanta car­ Vincenzo Cappetta, sarebbe­ presidente della Metropolitana sprangate le vetrine, altri strappavano le locandine del film «Vi manderò 1 miei ragazzi» aveva detto al giornali, e ha sue simpatie per gli oltranzi­ tucce per varie armi, cinque ro in programma altre rapi­ in programmazione e prendevano a spintoni gli spettatori mantenuto la promessa. sti e la copertura offerta più cariche di esplosivo già pre­ ne in grande stile. L'opera­ MILANO — I giudici milanesi che indagano sulle tangenti pagate che rifiutavano 11 loro volantino-invettiva. zione sembra concludere so­ dalla società di costruzioni «Icomec» per ottenere l'appalto di ope­ Nonostante proteste e Incidenti, comunque, da quattro volte agii estremisti della disposte e collegate con la re­ lo la prima parte dell'indagi­ re pubbliche, hanno concesso la libertà provvisoria al presidente Vista l'indifferenza e l'ostilità del pubblico alla sortita mis­ giorni il cinema Capranichetta è affollatissimo: è l'unico ri­ Heimatbund, la cosiddetta lativa miccia, tre contenitori ne, dalla quale si attendono della Metropolitana milanese Antonio Natali, arrestato alcune sina, la violenza dei picchiatori s'è riversata contro 11 diretto­ sultato certo ottenuto da censori e fascisti. •Lega patriottica» che racco­ di esplosivo di duecento ulteriori sviluppi. settimane fa per concussione e che, da una decina di giorni, si re della sala, Mario Zlgnali, 56 anni, Intervenuto per allonta­ glie gli ex terroristi degli an­ grammi ciascuno, una bom­ trovava agli arresti domiciliari. Restano ancora in stato di deten­ Carla Chelo ni Sessanta, da lui definiti la ba a mano, due metri e mez­ Xaver Zauberer zione per questa vicenda l'ing. Antonio Castiglione e il geometra narli.
Recommended publications
  • Copia Finale 06.03.2017
    2 INDICE PREMESSA ………………………………………………………….…………………………. 9 INTRODUZIONE 1. Inquadramento del fenomeno mafioso ……………………………………....….. 11 1.1. Evoluzione storica. Dalla situazione post-unitaria all'azione del prefetto Mori ………………………………………………………………………. 12 1.2. Dagli anni '30 al secondo dopoguerra …………………….………….….. 13 1.3. Dalla prima alla seconda guerra di mafia ………………….……………. 14 1.4. L'omicidio di Pio La Torre e l'introduzione dell'art. 416-bis c.p. …. 15 1.5. La creazione del 'pool antimafia', il 'maxiprocesso' e gli attentati ai giudici Falcone e Borsellino ……………………………………………… 15 1.6. La decretazione d'emergenza ……………………………………………… 16 2. Rinvio ………………………………………………………………..…………….……….. 18 CAPITOLO 1 LA COLLABORAZIONE DI GIUSTIZIA 1. Inquadramento …………………………………………………...……………………… 21 2. Nascita ed evoluzione del fenomeno collaborativo………………..…….….. 23 3. Disciplina legislativa …………………………………………………………………… 27 3.1. Il d.l. 15 gennaio 1991, n. 8: l'introduzione del programma di protezione …………………………………………………………………………. 29 3.1.1. Il contenuto del programma di protezione …………………… 30 3.2. La prima fattispecie premiale: la circostanza attenuante prevista dall'art. 8 del d.l. 13 maggio 1991, n. 152 …………………………….. 31 3.3. L'introduzione dell'art. 58-ter o.p. …………………………………………. 34 3.4. La collaborazione di giustizia nel vigore della l. 82/91 e della l. 203/91 ………………………………………………………………………………. 34 3.4.1. Dati statistici …………………………………………………………... 36 3.5. Il dibattito precedente all'emanazione della l. 13 febbraio 2001, n. 45 …………………………………………………………………………………. 38 3.6. Le principali modifiche apportate dalla l. 13 febbraio 2001, n. 45 39 3 3.6.1. I benefici penitenziari ……………………………………………….. 46 4. Fotografia della situazione attuale ………………………………………………... 48 5. Il contributo della dottrina ……………………………………………………………. 50 5.1. Il dibattito precedente all'emanazione della l. 82/91 e della l. 203/91 …………………………………………………………………………….… 51 5.1.1.
    [Show full text]
  • Articolo: "L'ingiusta Detenzione E Il Suo Prezzo", Di Mario Iannucci (Pdf)
    “L’ingiusta detenzione e il suo prezzo” Dr. Mario Iannucci Psichiatra psicoanalista, Responsabile Progetto Eracle Regione Toscana Consulente Psichiatra nel Carcere di Sollicciano [Propongo volentieri, in questo periodo in cui si torna a parlare della Responsabilità dei Magistrati, il testo dell’intervento che effettuai al Convegno I nuovi danni, che Persona & Danno e altri organizzarono a Pistoia il 13/10/2012] Parlando a un prevalente pubblico di Avvocati e di operatori della Giustizia, si potrebbe facilmente immaginare che mi debba occupare in modo precipuo delle norme che regolano i risarcimenti per “ingiusta detenzione”. Io però non sono avvocato e a dire il vero, dopo trentatre anni di presenza in carcere, comincio ad essere un po’ insofferente per le norme dei vari Codici. Meglio: comincio ad avere una certa motivata diffidenza nei confronti di queste norme che proliferano, si sovrappongono e talora si contraddicono (sì, talora si contraddicono!). Specie nel caso di certe questioni. Vedremo se questo accade anche per la “ingiusta detenzione”. Cercheremo inoltre di capire in che misura la “ingiusta detenzione” abbia a che fare con l’annosa e mai risolta questione della “responsabilità dei magistrati”. Illustrerò tre casi che a me paiono emblematici. Partirò da lontano. Da quel momento che l’immaginario collettivo, ma anche l’interpretazione storica di qualcuno, identificano come uno degli avvenimenti storici simbolici dell’abbattimento del potere oligarchico, del potere delle caste: la Presa della Bastiglia, avvenuta il 13 luglio 1789. Ai fini della questione che mi accingo a trattare, evocherò quell’eroico momento storico attraverso una stampa che Gemma Brandi tiene nello studiolo della nostra casa: la liberazione del Conte di Lorges dalla Bastiglia quel 13 luglio, dopo 32 anni di prigionia.
    [Show full text]
  • Impag Annali 09/05/17 09:06 Pagina 1
    annali_2017_stampa_ultimo.qxp_impag annali 09/05/17 09:06 Pagina 1 ANNALI del CENTRO PANNUNZIO TORINO Anno 2016 – 2017 Ad Armando Testa, signore del segno grafico e coraggioso spirito libero, nel centenario della nascita annali_2017_stampa_ultimo.qxp_impag annali 09/05/17 09:06 Pagina 2 Armando Testa annali_2017_stampa_ultimo.qxp_impag annali 09/05/17 09:06 Pagina 3 ANNALI del CENTRO PANNUNZIO CENTRO PANNUNZIO TORINO 2016 – 2017 annali_2017_stampa_ultimo.qxp_impag annali 09/05/17 09:06 Pagina 4 annali_2017_stampa_ultimo.qxp_impag annali 09/05/17 09:06 Pagina 5 SOMMARIO Editoriale p. 7 Difesa del Risorgimento contro i populismi di Dino Cofrancesco e Pier Franco Quaglieni Primo piano p. 9 Che cos’è eguaglianza? di Gian Domenico Romagnosi p. 27 “Eguaglianza” e “libertà” nel pensiero di Gian Domenico Romagnosi di Girolamo Cotroneo p. 37 Giovanni Gentile: la Grande Guerra come conclusione delle guerre risorgimentali di Hervé A. Cavallera p. 53 Benedetto Croce e la bomba atomica di Giuseppe Giordano p. 59 Benedetto Croce e il paesaggio di Marta Herling p. 61 “Il Mondo” di Pannunzio 1949-1966 e le arti visive di M. Grazia Imarisio Storia, società, costume p. 91 Discorso a’ giovani di Francesco De Sanctis a cura di Beatrice Ronco p. 101 Il “Croce filosofo italiano” di Girolamo Cotroneo di Guglielmo Gallino p. 115 5 giugno 1944 – 9 maggio 1946: due anni difficili – la luogote- nenza del principe Umberto di Savoia di Domenico Giglio p. 133 Enzo Tortora di Dante Mirenghi p. 145 Ricordo di Ernesto Rossi di Mario Barnabè Il giardino delle Muse p. 147 Giordano Bruno nella Londra elisabettiana di Franco Mazzilli p.
    [Show full text]
  • UN UOMO PERBENE Sceneggiatura Originale Di Umberto Contarello E Maurizio Zaccaro © Copyright Clemi Cinematografica 1999 Tutti I Diritti Riservati
    UN UOMO PERBENE Sceneggiatura originale di Umberto Contarello e Maurizio Zaccaro © copyright Clemi Cinematografica 1999 tutti i diritti riservati 1. INT. UFFICIO COMUNALE . GIORNO L’ufficio anagrafico di un assolato paese del Sud, immerso in una calma levantina. Una didascalia annuncia: Liveri di Nola primavera 1970 Un uomo stempiato, sulla trentina, si avvicina allo sportello. Nel suo sguardo brilla una luce febbrile. Si rivolge all’impiegato che sta leggendo il giornale. UOMO Vorrei il duplicato dell’atto di nascita, per favore… IMPIEGATO A che nome? UOMO Pandico… Giovanni Pandico… L’impiegato scrive il nome su un foglio prestampato. IMPIEGATO Pandico… va bene, ripassi fra un paio di giorni… 1 Le labbra dell’uomo si piegano in un ghigno sprezzante PANDICO Uh, e perché due giorni? Se si può fare adesso… IMPIEGATO (ANNOIATO) Se si poteva fare adesso, glielo avrei fatto adesso… PANDICO E che ci vuole a fare un pezzo di carta che é la copia di una carta che c’avete? IMPIEGATO Ci vuole due giorni, come le ho detto… quindi riapre il giornale e si rimette a leggere. PANDICO Siete così ignorante che ci mettete due giorni a leggere il giornale, voi? L’impiegato, con calma, abbassa il giornale e risponde provocatorio IMPIEGATO Purtroppo siccome io non so leggere, guardo le parole. Pandico fissa per un attimo l’impiegato che ha nuovamente ripreso la lettura poi si avvia verso l’uscita. Ma sulla porta si gira. PANDICO No… no… Non si risponde così… 2 ripete a bassa voce, fra sé, come la litania di un pazzo. Mette una mano in tasca ed estrae una pistola.
    [Show full text]
  • Mina Da Un Chilo Per Punire Pandico «Grande Accusatore»
    MARTEDÌ l'Unità OGGI 4 GIUGNO 1985 L'attentato in un campo di terremotati Francesca Muronl, la madre di Gio­ vanni Pandico. Al lato: Gisella Gio­ E al processo Mina da un chilo per punire berti, la conviven­ te di Nicola Pandi- co, giovomente ferita. Al centro: Giovanni Pandico, subito dicono e in basso il fratel­ Pandico «grande accusatore» lo Nicola. «Ora noi non L'esplosione è avvenuta nella notte ed è stata rivendicata dalla Nco - L'unica protezione per la famiglia una «volante» che, ogni tanto, passava di lì - Il «pentito» sta parlando sugli scottanti casi Cirillo e Casillo parliamo più» Dalla nostra redazione con circa un chilo di polvere NAPOLI — È stata una ven­ da mina, è stato sistemato al Nell'aula di Poggioreale due «pentiti» detta trasversale. Gli Inqui­ di sotto del container (che renti non hanno dubbi. L'or­ come tutte le strutture di rifiutano le deposizioni e i confronti digno esplosivo, confeziona­ questo genere è sempre sol­ to con un chilo di polvere da levato di qualche decina di mina, che l'altra notte ha uc­ centimetri dal suolo) ed ha Eppure il boss di Ottaviano gli aveva affidato il figlio Rober­ Dalla nostra redazione noi, allora, non parliamo ciso sul colpo Francesca Mu- creato un cono nel terreno al momento dell'esplosione, di to per fargli da precettore. NAPOLI — «Venendo qui ho iù». E quella di ieri, dunque, roni, 65 anni, madre di Gio­ 40 centimetro di diametro e Pandico ha cominciato a collaborare con 1 giudici e il suo appreso che cosa è successo stata un'udienza (era la vanni Pandico, ex segretario 15 di profondità».
    [Show full text]
  • Seduta Di Martedì 11 Giugno 198 5
    Atti Parlamentari — 28447 — Camera dei Deputati IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL '11 GIUGNO 1985 RESOCONTO STENOGRAFICO 318. SEDUTA DI MARTEDÌ 11 GIUGNO 198 5 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ODDO BIASIN I INDICE PAG. PAG. Missioni 28449 (Proposta di assegnazione a Commis- sione in sede legislativa) 28452 Disegni di legge : (Trasmissioni dal Senato) 28450 (Annunzio) 28450 (Assegnazione a Commissione in sed e Proposte di legge di iniziativa regio- referente) 2845 1 nale: (Proposta di assegnazione a Commis - (Annunzio) 28450 sione in sede legislativa) 28452 (Assegnazione a Commissione in sed e (Trasmissioni dal Senato) 28450 referente) 28502 Interrogazioni e interpellanze Disegno di legge di conversione: : (Annunzio) 28502 (Autorizzazione di relazione orale) . 28501 Interpellanza e interrogazioni (Svolgi - Proposte di legge: mento): (Annunzio) 28449 PRESIDENTE 28488, 28489, 28492, 28494, (Assegnazione a Commissione in sede 28495, 28497, 28498, 28499, 2850 1 referente) 28451 ANIAsI ALDO (PSI) 28488. 28492 Atti Parlamentari — 28448 — Camera dei Deputat i IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DELL ' 11 GIUGNO 1985 PAG. PAG . COLUMBA MARIO (Sin. Ind.) 28501 Corte dei conti : CUFFARO ANTONINO (PCI) . 28494, 28497, (Trasmissione di documenti) 28453 28498 GRANELLI LUIGI, Ministro senza portafo- Corte costituzionale: glio 28489, 28493, 28495, 28497, 28498 , (Annunzio della trasmissione di atti) 28455 28499 Documento ministeriale: Interrogazioni urgenti sull'uccisione (Trasmissione) 28454 della madre del detenuto Giovanni Pandico (Svolgimento) : Ministro del tesoro : PRESIDENTE 28455, 28475, 28476, 28477, (Trasmissione di documenti) 28453 28478, 28479, 28480, 28481, 28482, 28483, 28484, 28485, 28486, 28487 Nomine ministeriali : AGLIETTA MARIA ADELAIDE (PR) 28487 (Comunicazione ai sensi dell 'articolo BALESTRACCI NELLO (DC) 28484 33 della legge n. 70 del 1975) . 28454 CIFARELLI MICHELE (PRI) 28475 (Comunicazione ai sensi dell'articolo DI DONATO GIULIO (PSI) 28479 9 della legge n.
    [Show full text]
  • «Tramite Cutolo Trattarono Con Le Br> >
    POLITICA INTERNA Il giudice Memi: «Non vi è matematica certezza, ma vi sono sufficienti I quindici La verità rinviati elementi per ritenere probabile che uno (o più) dei tre esponenti a giudizio sul caso Cirillo politici citati (gli onorevoli Antonio Gava, Vincenzo Scotti e il senatore Ecco le varie imputazioni che risultano dall'ordinanza di Francesco Patriarca) sia entrato nel carcere di Ascoli Piceno» nnvio a giudizio del giudice Cario Alemi, composta da I.6G0 cartelle suddivise in 12 capitoli: per estorsione in relazione al rapimento Cirillo, Raffaele Culaio (nella foto), Corrado lacolare, Enrico Madonna; per tentata estorsione in relazione al documento pubblicato da l'Unità: Giovanni Pandìco, Raffaele Cutolo, Corrado lacHare, Enrico Ma­ donna; per ricettazione Giovanni Pandico; per falso, in > relazione alla fattura del documento pubblicato da l'Unità, «Tramite Cutolo trattarono con le Br> Raffaele Cutolo, Ennco Madonna, Giovanni Pandico, Mari­ na Maresca, Luigi Rotondi; per diffamazione in relazione allo stesso documento Marina Maresca e Luigi Rotondi. tm NATOLI II capitolo dei A trattare la liberazione di Ciro Cirillo, mente pagato un riscatto alle Br, furo­ ca 30 anni, con la quale veni­ Per lo stesso reato Claudio Petruccioli in quel periodo «politici» è senz'altro fra i più esponente napoletano della De in ma­ no promessi a Cutolo favori di altro vo convocato nella sua casa direttore dell'Unità; per falso in atto pubblico per le con­ importanti. Certo non condu­ no alle Brigate rosse, ripetutamente, in genere, sentenze favorevoli, trasferi­ di Castellammare di Stabia. traffazioni del registro delle visite di Ascoli, Cosimo Gior­ ce a verità assolute, ma il ma­ menti di detenuti.
    [Show full text]
  • Retata Gigante Di Camorristi Niente Contratti Un'estesa Trama Politico-Affaristica Prima Del Voto Che Fa Capo a Olitolo
    O O A O Centinaia di arresti, fra cui esponenti della PC e del , negoziato fallito Retata gigante di camorristi Niente contratti Un'estesa trama politico-affaristica prima del voto che fa capo a Olitolo. l caso Cirillo Lo ha voluto la DC Clamoroso coinvolglmento di Enzo Tortora fermato all'alba a a , partita da Napoli, ha impegnato diecimi- e significative ammissioni di Scotti davanti ai giornalisti la carabinieri e agenti in tutta a 412 in galera, decine i latitanti, 337 mandati notificati a persone già detenute sugli attacchi di e a e Goria all'accordo del 22 gennaio A — Scotti ha gettato la spugna dichia- per lunedi) dal canto suo ha posto sul banco rando fallimento. i sera alle 21, al culmine degli accusati 11 governo. Un governo — ha di una giornata stressante e dopo contatti e ricordato duramente Pio Galli, segretario ge- i con le parti ha annunciato di non nerale della — «che è stato artefice, con- Una drammatica poter procedere alla formulazione di una sua traente e garante di quella intesa del 22 gen- proposta di mediazione per 11 contratto del naio sul costo del lavoro che comprendeva metalmeccanici. È stato impedito dalla Fe- anche 1 rinnovi del contratti!. A questo punto dermeccanica sostenuta da e a e dalla il dlegno confindustriale di proiettare lo . scontro sociale al di là della campagna elet- conferma della o stesso ministro ha detto al giornalisti torale per rimettere n discussione anche che mentre 11 sindacato ha accettato una sua quell'accordo, è scoperto. Con un rinvio al 38 proposta dt «lodo», la Federmeccanlca ha op- giugno, tra l'altro, si è concluso i il con- posto un secco no.
    [Show full text]
  • L'ultima Parola Alla Cassazione
    La Repubblica - Venerdì, 18 marzo 1988 In 346 pagine, i giudici della Suprema Corte spiegano perché hanno definitivamente assolto il presentatore e Califano L'ULTIMA PAROLA ALLA CASSAZIONE "Contro Tortora i pentiti mentirono" Le chiamate di correità non erano corredate da prove attendibili Uno degli accusatori parlò dello showman solo quando erano usciti i nomi dei camorristi di FRANCO SCOTTONI ROMA Erano infondate le accuse dei camorristi Pandico, Barra e Melluso contro Enzo Tortora e il cantante Franco Califano perché non corredate da elementi probatori attendibili. E' questo l'aspetto più importante della motivazione, depositata ieri, della sentenza che la Cassazione pronunciò il 13 giugno dello scorso anno, con la quale furono rese definitive le assoluzioni dei due noti personaggi dello spettacolo, accusati dalla magistratura di Napoli di associazione per delinquere di stampo camorristico e di spaccio di sostanze stupefacenti. La motivazione di 346 pagine, firmata dal presidente Roberto Modigliani e redatta dal giudice relatore Vincenzo Serianni, analizza la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Napoli che assolse con formula piena Tortora e altri imputati già condannati in primo grado. Contro quella sentenza era stato proposto il ricorso in Cassazione da parte della pubblica accusa che, tra l' altro, sostenne trattarsi di una esasperata concezione di nuove frontiere del garantismo. Nelle 100 pagine del documento della Suprema Corte dedicate a Tortora viene riconosciuta valida e fondata la decisione di assolvere l'imputato. Le chiamate di correità dei presunti pentiti Giovanni Pandico, Gianni Melluso e Pasquale Barra erano infondate. Barra parlò di Tortora al suo quattordicesimo interrogatorio e solamente dopo che Pandico aveva fatto pubblicamente la lista dei camorristi.
    [Show full text]
  • 'Il Caso Tortora': Assuming the Celebrity's Guilt* Silvia Vacirca**
    Mediascapes journal 11/2018 'Il Caso Tortora': Assuming the Celebrity's Guilt* Silvia Vacirca** Sapienza Università di Roma On Friday, June 17th 1983, the face of Portobello, Enzo Tortora, is put under arrest for drug trafficking and mafia crimes. With these words, on Tg2, that day, Italy followed the tv images displaying the famous anchorman being arrested. The role played by media, which circulated not verified news and espoused almost unanimously the 'guilt hypotesis', in the shaping of court cases and public perception of the facts was relevant. 'Il caso Tortora' was an impressive example of spectacular justice. In the light of the scholar Steven Connor's words, that “It is the destiny and function of the celebrity to be exposed to scandal and absurdity and to bear its mark forever” (Connor, 2005, p. 4), this paper intends to focus on the media construction of the 'guilty narrative', in order to underline the possible presence of pre-conditions that could have favoured the destruction of his public persona and the ways through which his 'presumption of guilt' could be linked to his status as TV celebrity. Keywords: Enzo Tortora, celebrity culture, Italy, guilt, media trial On June 17th 1983, Enzo Tortora, an Italian journalist and TV presenter that reached 'celebrity' status thanks to the TV show Portobello, was arrested and charged with membership of the camorra and with drug-trafficking. The next day the news was on every national newspaper's first page, while the audiovisual images of his arrest were broadcasted over and over again. Just over two years later, in September 1985, he was found guilty and sentenced to ten years' imprisonment, while in 1986 the Court of Appeal and then the Court of Cassation proclaimed his innocence.
    [Show full text]
  • “'O Professore”: Raffaele Cutolo E La Nuova Camorra Organizzata
    CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE POLITICHE “'O PROFESSORE”: RAFFAELE CUTOLO E LA NUOVA CAMORRA ORGANIZZATA. TRA PROGRAMMA CRIMINALE E IDEOLOGIA Elaborato finale di: Nicolò ESPOSITO Relatore: Prof. Fernando DALLA CHIESA Anno Accademico 2014/2015 Indice Prefazione Capitolo I - Napoli, camorra e politica negli anni ‘70 Capitolo II -‘O Professore di Ottaviano ​ ​ Capitolo III - La mistica di Don Raffaele Capitolo IV - Il cutoliano tipo ​ Capitolo V - NCO, economia e politica Bibliografia 1 Prefazione Trasformare la camorra in un’organizzazione criminale potente, gerarchica e verticistica, ponendo come basi una forte ideologia delinquenziale regional-popolare e un’obbedienza cieca verso il capo. È stato questo, in estrema sintesi, il progetto criminale perseguito da Raffaele Cutolo, spietato boss della camorra napoletana e protagonista assoluto della scena delinquenziale campana (e nazionale) per tutto il corso degli anni ‘70 e per i primi anni ‘80. Un periodo in cui la camorra ha compiuto un definitivo salto di qualità, trasformandosi da criminalità di modesto profilo a organizzazione ricca e credibile, con una forza e una spietatezza mai avute prima. Al fianco di una innovativa dottrina criminale e del culto della personalità del leader, Cutolo ha inserito diversi elementi funzionali a dare importanza e sostanza al suo progetto. Se la ripresa dei riti e della struttura della vecchia camorra dell’800 sono un netto richiamo al passato, per dare alla “sua” Nuova Camorra Organizzata un background storico e una veste esoterica, l’apertura alla modernità è data dal traffico degli stupefacenti (e in particolare della cocaina), dalla nascita di una nuova figura criminale, l’imprenditore-camorrista, ma anche dall’ottenimento della legittimazione da parte della classe politica locale e nazionale, culminata nella trattativa con le Brigate Rosse per la liberazione del potente assessore ai lavori pubblici della Campania Ciro Cirillo.
    [Show full text]
  • Il 29 Aprile 1986 Viene Arrestato L'esponente Democristiano Giuliano
    Terrorismo Brigate rosse Il sequestro Cirillo e i delitti della colonna napoletana IL PROCESSO (“FARSA”) PER LA TRATTATIVA Il caso Cirillo consta di due distinti capitoli giudiziari: il processo agli esponenti della colonna napoletana delle Brigate rosse, responsabili del sequestro dell’esponente politico, dell’assassinio dei componenti della scorta e dei delitti commessi in Campania e il procedimento-stralcio relativo alle trattative che condussero alla liberazione di Ciro Cirillo, avvenuta il 24 luglio 1981, dopo 88 giorni di prigionia, dietro pagamento di un riscatto. Il 29 aprile 1986 viene arrestato l’esponente democristiano Giuliano Granata, già sindaco di Giugliano in Campania, e segretario dell’ex assessore regionale Ciro Cirillo. Granata riceve un mandato provvisorio di arresto emesso dal giudice istruttore Carlo Alemi. L’accusa è di falsa testimonianza mediante reticenza. Quello di Granata è il primo arresto nell’ambito dell’inchiesta che Alemi ha cominciato nel 1982 sugli aspetti rimasti oscuri della trattativa per la liberazione di Cirillo. Il giorno dopo, 30 aprile 1986, nel supercarcere di Bellizzi irpino, a pochi chilometri da Avellino, Granata, alla presenza del giudice Alemi, viene messo a confronto con il capo della Nuova camorra organizzata (Nco) Raffaele Cutolo. Al termine del confronto l’arresto di Granata viene confermato. Il 17 set 1986 la commissione bicamerale Inquirente comincia l’esame di alcuni documenti trasmessi dalla magistratura su un possibile coinvolgimento dell’ex ministro della Difesa Lelio Lagorio nel caso Cirillo. La vicenda nasce dalle affermazioni del maresciallo dei carabinieri Sanapo, il quale aveva affermato di aver sapuito dal col. Belmonte del Sismi che la metà dei tre miliardi destinati al riscatto non era mai arrivata alle Br e che era stata invece spartita tra alcuni dirigenti dei servizi segreti e il ministro della Difesa dell’epoca.
    [Show full text]