16 maggio 2010 La nuova Voce Giuliana 1

LA VENEZIA GIULIA E LA SCUOLA A ROMA

per le nostre vicende, crona- ca di un tavolo stimolante e consolante, perché si vede davvero che la nostra storia è ormai patrimonio della na- zione tutta e non solo locale, patrimonio scientifi co e non solo emotivo. Chissà se il mondo dell’esodo – e mi rivol- go soprattutto all’esodo giuliano e triestino, il più numeroso, il più vicino Anno X Quindicinale alla terra abbandonata – si La nuova Voce Giuliana n. 219 - 16 maggio 2010 farà contagiare, approfi tterà delle occasioni offerte? Pos- sibile che passi la mano, non Editrice Associazione delle Comunità Istriane trovi le risorse per tracciare in prima persona le linee di ONLUS - Cod. Fiscale 80018190324 trasmissione delle vicende che hanno toccato così da Direttore Sergio Tomasi vicino Trieste, più di ogni Redazione ed Amministrazione: altra città italiana? Possibile 34123 Trieste Via Belpoggio 29/1-Telefono 040 314741-Fax 040 314677 che le rare voci dall’esodo Quote annuali: per l'interno Euro 20,00; per i Paesi europei Euro 33,00; per le Americhe (via area) Euro 35,00; raccolte con somma atten- per l'Australia (via area) Euro 45,00 – Conto corrente postale: n. 11262342 zione nelle scuole del resto Conto corrente bancario: UniCredit Banca della penisola sotto forma Coordinate bancarie internazionali: IT-31-Y-02008-02219-000005416966 di testimonianze e incontri Poste Italiane s.p.a. Spedizione in A.P.-D.D.L.353/2003 (Conv. in L.27/02/2004 n.46) art. 1 comma 2, DCB TS su cui si imperniano attività didattiche, a Trieste non sia- IN CASO DI MANCATO RECAPITO RESTITUIRE ALL'UFFICO DI TRIESTE C.P.O. DETENTORE no apprezzate come risorse DEL CONTO PER L A RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI. valide benché siano ancora Internet: www.associazionedellecomunitaistriane.it molte e numerose, atte ad E Mail: [email protected] essere presentate dignitosa- mente nelle scuole di ogni Periodico pubblicato con il contributo dello Stato italiano ex legge 296/2006 ordine e grado? Penso alle filastrocche, agli antichi giochi e racconti per i più piccoli, alle testimonianze COOMMENTIMMENTI & più toccanti e documentate OPPINIONIINIONI per gli studenti più grandi. Roma, chiesa Santa Maria in Trastevere poco distante dal MIUR E ancora mi chiedo: come mai gli insegnanti esuli di IL TITOLO METTETECELO VOI ! Dopo l’importante seminario del risulta ancora essere il punto dolente. seconda e terza generazione hanno 23 febbraio scorso, sono ripresi gli Nei testi di geografi a (disciplina che raccolto dalle rispettive famiglie Con il sereno risveglio al mattino e la consueta tazzina di caffè tempe- incontri al Ministero dell’Istruzione nei prossimi bienni sarà legata alla solo il testimone del silenzio – così rato con il latte, gran parte di cittadini iniziano la loro quotidiana attività Università e Ricerca (MIUR) per storia) si misura il massimo dell’oblio sembra –, quasi che la nostra storia affrontando i problemi lasciati, talora, in sospeso il giorno precedente e proseguire sistematicamente, con sulle nostre vicende, dal momento fosse vergognosa invece che dolorosa assolvendo pure, con apparente serenità, anche quelli nuovi: quelli che il l’accordo delle associazioni degli che solo adesso inizia a riapparire la e dignitosa, e non abbiano recepito, levar del sole porta con sé quasi ogni giorno. esuli, alla divulgazione nelle scuole toponomastica in italiano. Bisogna invece, la portata fortemente educa- Questo è quanto normalmente si verifi ca tra noi (pensionati e non) fi n- italiane, delle vicende del confi ne lavorare, quindi, sulle case editrici e tiva di quelle stesse vicende, vissute tantoché non ci capita tra le mani il giornale. Quel quotidiano, diventato orientale. sulla formazione dei docenti che non in termini di riscatto esistenziale, di come una droga, indispensabile rito di morbosa curiosità e di sagaci novità Era presente la Federesuli con il vi- sono sempre così ricettivi come si vor- esaltazione del valore della libertà in esso riportate da solerti redattori della carta stampata, diventa uno cepresidente Lucio Toth (presidente rebbe e talvolta manifestano persino personale e nazionale, del valore strumento subdolo ed irritante a chi va cercando qualche notizia un po’ dell’ANVGD), Renzo de’ Vidovich delle assurde prevenzioni. civile della scelta per l’Italia, di più piacevole e meno tormentosa. Invece, mentre scorre veloce lo sguardo (presidente dei Dalmati Italiani nel La prof. Depetroni del Liceo scien- importanza delle radici familiari e sui titoli, l’inizio della giornata è già una rovina! Mondo) e la sottoscritta (segretario tifi co “L. Mascheroni” di Bergamo, comunitarie, nonché di possibilità In altri tempi, tra noi ragazzi, per prenderci in giro o per celia, si di- dell’Associazione Comunità Istriane e anche presidente del Comitato di valorizzazione del pluralismo ed ceva: “beato te che non capisci niente!” A pensarci bene, anch’io sono ed “esperta”), a cui si sono aggiunti ANVGD della città lombarda, ha cal- altro ancora? abbastanza “beato” perché non trovo in nessuna parte una spiegazione Massimiliano Lacota per l’Unione deggiato la ripetizione del seminario di Se non cogliamo velocemente plausibile del verifi carsi di alcuni eventi e fatti che stridono al cospetto degli Istriani e Argeo Benco per il febbraio, con gli stessi relatori (Pupo, queste opportunità, che il Ministe- del buon senso e della onestà. Libero Comune di Pola. Coordi- Spazzali, Parlato e de Vergottini) ma ro, lo Stato, la Patria ci mettono di Perché il Presidente della Repubblica ha ritenuto doveroso raccomandare nava l’incontro il Direttore Gene- in sedi distaccate a livello regionale fronte, corriamo il grosso rischio di a tutti gli italiani che le celebrazioni del 150.mo anniversario dell’Unità rale degli ordinamenti del sistema o a gruppi di regioni, per dar modo di lasciare che altri, fuori, ma magari d’Italia è un dovere fondamentalmente morale di tutta la Nazione e che nazionale di istruzione del MIUR, partecipare a un maggior numero di non lontano dal nostro territorio, si “serve un po’ di orgoglio nazionale”? Probabilmente ciò manca anche tra Antonio Lo Bello, con l’assistenza docenti e studenti, che si sono fatti vivi approprino della nostra storia fi no a le fi la di chi siede tra i banchi di Montecitorio, di chi dovrebbe rappre- dell’effi ciente Caterina Spezzano. in tanti, attraverso le scuole, come ha non distinguere la specifi cità della sentare decorosamente tutta intera la popolazione, di chi dovrebbe nutrire Partecipava anche un funzionario rimarcato il funzionario Lo Bello. nostra “regione mutilata” (lo affermo, e consolidare (con le leggi e l’esempio) le nostre radici in un terreno della Direzione delle Comunicazioni, Il preside Salvatore Giuliano che si è sia ben chiaro, senza alcuna sfuma- robusto e non riconoscendosi unifi cati solamente dal colore azzurro della delegata degli studenti, ed altri. Ma presentato con un affratellante e simpa- tura revanscista) e del nostro esodo, nazionale di calcio. il “pezzo forte” del tavolo di lavoro tico “anche noi siamo sull’Adriatico!” ben diverso dall’emigrazione che ha Perché tutte le cronache attuali ci notifi cano, a grandi titoli, fatti gravi era il dirigente dell’Istituto Tecnico ha presentato l’iniziativa fortemente toccato anche zone a noi vicine. di corruzione endemica e ruberie continue cominciando da ministri, alti Industriale di Stato “Majorana” di innovativa della sua scuola: un “book Forse sarebbe ora che anche i Brindisi, Salvatore Giuliano – nessun in progress” (che si potrebbe tradurre dirigenti scolastici della provincia (continua a pag. 2) riferimento al celebre bandito, oltre come “libro in divenire”) on line scritto più piccola d’Italia si accorgano e all’omonimia! – e alcuni dei diri- dagli stessi suoi docenti collaboratori pongano fi ne alle omissioni delle genti scolastici associati alla “rete” che permette al suo istituto di fornire gli loro scuole sulla questione orientale, di scuole da lui realizzata. Tra essi studenti di tutti i libri di testo necessari, omissioni che impediscono a così SSommarioommario Giovanni Semeraro di Francavilla mantenendoli costantemente aggior- larga parte della nostra cittadinanza Fontana (Brindisi), divenuto preside nati, integrandoli via via con le attività di parlare della sua storia nelle aule Questi i principali titoli del periodico poco dopo che era stato celebrato il didattiche opportune e a un prezzo più scolastiche. Mi risulta – ma sarei lieta 50° del collegio di Brindisi che aveva di dieci volte inferiore a quello che di sbagliarmi – che nel capoluogo n. 219 de “La nuova Voce Giuliana” accolto tanti giovanissimi profughi e si pagherebbe in libreria. Iniziativa, regionale, in occasione della Gior- che ha manifestato il legame fortis- come si può ben capire, molto gradita nata del Ricordo ci sia stato il solo La Venezia Giulia e la scuola a Roma. simo tra Brindisi e la Venezia Giu- alle famiglie e al Miur… un po’ meno intervento, per di più caldeggiato e Il titolo mettetecelo voi! lia, creando sul territorio momenti agli editori di testi scolastici. organizzato dagli alunni, del prof. forti di conoscenza, aggregazione Giuliano si è detto disponibilissimo Roberto Spazzali sull’argomento, Manifestazioni associative. e scambio, e Dario Cillo di Lecce, ad accogliere e divulgare il materiale in un prestigioso liceo cittadino. Ricordo di mons. Luigi Carra. titolare dell’importante sito internet didattico sul confi ne orientale che si E so per certo che in quest’anno “Educazione & Scuola”. vorrà fargli pervenire, fornendo così scolastico sono stata la sola docente Il primo CLN dell'Istria. La prof. Bracali, del liceo pedago- al mondo della diaspora giuliano- della provincia a portare scolaresche Prime Visioni. gico-linguistico di Pescara, zaratina dalmata una vetrina informatica in visita al Centro Raccolta Profughi esule di seconda generazione ha (gratuita!). di Padriciano, luogo ottimamente Spaziotempo. rimarcato quanto i ragazzi siano ri- Uguale disponibilità ha manife- attrezzato per la didattica del confi ne Arte e Cultura. cettivi sulle nostre vicende, sul piano stato anche Dario Cillo, realizzatore orientale. storico-emotivo. Infatti la presenza e di “Educazione & Scuola” (www. Un messaggio dell’Uffi cio Sco- Corrispondenza e comunicati. il racconto degli esuli a scuola duran- edscuola.it), una validissima rivista lastico Regionale, giunto in questi Cognomi Istriani. te conferenze e incontri organizzati telematica ben nota e frequentata dagli giorni, mi dà buone speranze e così specie in occasione delle Giornata del addetti ai lavori. pure l’appuntamento per un nuovo Sportivamente. Ricordo, suscitano sempre estremo Insomma dirigenti scolastici colmi incontro al Miur di Trastevere. Gita associativa a Fossalon e a Grado interesse, mentre l’editoria scolastica di grande disponibilità ed entusiasmo Chiara Vigini 2 La nuova Voce Giuliana 16 maggio 2010 MANIFESTAZIONI ASSOCIATIVE ASSSOCIAZIONESOCIAZIONE DDELLEELLE COOMUNITÀMUNITÀ ISSTRIANETRIANE COOMUNITÀMUNITÀ DDII CIITTANOVATTANOVA Musica degli Anni ’20 I concittadini e gli amici sono invitati alle Comunità Istriane a Trieste venerdì 21 maggio alle ore 17.30 nella Sede dell’Associazione di via Belpoggio 29/1 a partecipare al pome- Sabato 8 maggio scorso, l’Associazione delle Comu- riggio culturale e di arte varia. nità Istriane ha ospitato la manifestazione musicale e canora “Canta il grammofono” nella propria sede Verrà presentato il libro sociale. SOTTO LE VECCHIE MURA Si è trattato di un viaggio nel passato tra motivetti (I racconti di Alfredo Tulliani) conosciuti e non, che hanno suscitato grande emozione tra il folto pubblico presente. raccolti a cura di Sergio Tomasi Gli artisti partecipanti Paolo Venier (voce), Elisa Bru- Seguirà la lettura di componimenti poetici di Rita Verginella e l’ascolto mat (violino) e Francesco Bernasconi (pianoforte) di alcuni suoi lavori musicali eseguiti dal duo Max § Max che animerà la hanno suscitato intensi e ripetuti applausi per la serata. loro bravura e professionalità. La dott.ssa Alessandra Norbedo e la sig.ra Alma Petrigna, sosterranno con la lettura ed i commenti i temi della manifestazione. COOMUNITÀMUNITÀ DDII PIINGUENTENGUENTE - ROOZZOZZO - SOOVIGNACCOVIGNACCO Giusto riconoscimento In occasione della festa del lavoro, il Primo Maggio, alla nostra con- cittadina Carla Pocecco è stata assegnata la Stella al Merito del Lavoro. Festa patronale di San Giorgio La cerimonia si è svolta nella sala maggiore della Camera di Commercio di Trieste alla presenza delle autorità cittadine. Carissimi concittadini, siete invitati Una carriera specchiata sul lavoro e un apprezzamento dell’Azienda hanno conferito il giusto riconoscimento a Carla Pocecco, nostra com- a festeggiare il paesana, nostra consigliera e stimata collaboratrice nell’Associazione Patrono San Giorgio delle Comunità Istriane. Il tradizionale incontro avrà luogo sabato 29 maggio 2010 alle ore 12.45 presso la trattoria “Città di Pisino” COOMUNITÀMUNITÀ DDII VIISIGNANOSIGNANO D''IISSTRIATRIA in via Boccardi n. 7 a Trieste (tel. 040.303706). Gita a Visignano Le prenotazioni vanno fatte nella sede domenica 23 maggio 2010 di via Belpoggio n. 29/1 Programma: ore 8 partenza della corriera da Trieste, piazza Oberdan ore 10 visita al cimitero di Visignano entro martedì 25 maggio 2010 ore 12 S. Messa nella chiesa parrocchiale di Visignano ore 13 pranzo nel ristorante “Marina” di Villa Cucaz. anche telefonicamente nelle ore d’uffi cio (040.314741) Costo del viaggio con la corriera, Euro 15 a persona. Costo del pranzo a base di carne o pesce. Euro 28 a persona. Per prenotazioni si prega di contattare: Maria Stella tel. 040-418855 Dichiarazione dei redditi Bertino Buchich tel. 040-811339 Evelina Pulin tel. 040-578130 Destinazione del cinque per mille a sostegno del volontariato, delle organizzazioni non Mariella Olivieri tel. 040-307335 lucrative di utilità sociale, delle associazioni di sociale, delle associazioni Nello Gasparini tel. 040-943217 e fondazioni. Documenti necessari: carta d’identità o passaporto validi Si informano i lettori de “La nuova Voce Giuliana” che con la scheda per la scelta della destinazione del cinque per mille dell’IRPEF (modello CUD riservato ai contribuenti esone- rati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi) o con la scheda allegata al Modello 730 o all’Unico, si può far attribuire l’importo alla nostra Associazione scrivendo nell’ap- COOMUNITÀMUNITÀ DDII BUUIEIE posito spazio (Sostegno del volontariato, ecc.) la propria fi rma ed indicando il codice fi scale dell’Associazione. Sabato 22 maggio A tal fi ne indichiamo il codice fi scale dell’Associazione delle Comunità Istriane, che ri- ricorrente la festività di S.Servolo, il Circolo D. Ragosa invita i concittadini portiamo nella testata, e che è 80018190324. di Buie, Castelvenere, Carsette Tribano e Villa Gardossi, alle 16.00 presso la Cattedrale di S. Giusto per assistere a una Santa Messa offi ciata da don A. Dessanti. Dopo la cerimonia l’alzabandiera del gonfalone marciano dagli spalti del castello. Si prega gli automuniti di dare un passaggio a disabili e (segue da pag. 1) Perché qui in Italia abbiamo un Perché, alla fi ne, ma non è una fi ne, conoscenti anziani e soli. così eccessivo numero di parla- non si onorano i debiti che lo Stato, IL TITOLO mentari (distinti nei due rami del dopo tanti decenni, ha nei confronti METTETECELO VOI ! Parlamento) ed un impressionante dei propri cittadini creditori di risar- funzionari dello Stato, amici impren- numero di vice-ministri con tutto cimenti per aver pagato i danni con ditori e via via tutti gli altri? Forse quel che segue come un numero il proprio territorio dopo l’ultimo perché abbiamo perso qualsiasi buon dieci volte maggiore degli USA di confl itto mondiale? sentimento, orgoglio, dignità, nobiltà auto blu utilizzate forse anche per La classe dirigente di una nazione, d’animo e siamo caduti nel precipizio, “menare” i figli a scuola o per la oltre ai compiti istituzionali, dovreb- privo di ideali, nel pantano del profi tto spesa al supermercato? Nonostante be governare con equità ed onestà, e del guadagno e non sentiamo più nes- tutto ciò (cfr. Espresso), furtiva- ma soprattutto in assoluto dovrebbe sun stimolo di lealtà allo Stato messo mente, è trapelata la notizia che dare il buon esempio e con il proprio in piedi un secolo e mezzo fa? il Parlamento ha votato all’una- comportamento infl uire sul livello Perché c’è chi approfi ttando del nimità un aumento di stipendio a morale e sulla qualità del popolo proprio potere elargisce favori rice- quei “poveri cristi” che siedono sui intero e allora le celebrazioni non vendo in cambio gioielli, automobili, banchi del Parlamento, mentre nel saranno certo inutili. sistemazione per un proprio fi glio Paese si arranca e ci si angustia nel Nei miei pensieri si confondono imbranato, pur ricevendo uno sti- baratro della disoccupazione, della ancora tanti e tanti perché ed è per pendio almeno dieci volte maggiore cassa integrazione, nello spaurac- questo, come dicevo all’inizio, che dell’italiano medio e godendo anche chio di una suppletiva finanziaria e mi sento parecchio “beato” proprio di ulteriori benefi ci gratuiti (tanto per di un ulteriore aumento dei prezzi perché non tutto capisco, non tutto mi citarne alcuni: tel. cellulare, cinema, al consumo e della povertà ai è dato di sapere e non tutto rientra teatro, aerei, autostrade, treno, pisci- cittadini che si spolpano per una nella mia sfera conoscitiva, ma so ne, palestre, assicurazioni varie, uso fiscalità imposta quasi al 50% del per certo che, per risollevarsi, biso- automobili blu, ristorante, diritto alla proprio reddito per mantenere in gna prima cadere, purtroppo, e poi, pensione dopo solo 2 anni e 10 mesi piedi quel che rimane di buono dal chissà, forse risaliremo la china! di incarico, ecc.)? 1861 ad oggi? Sergio Tomas Buie, panorama (foto di C. Ballarin) 16 maggio 2010 La nuova Voce Giuliana 3

MOONSIGNORNSIGNOR IIll pprimorimo CCLNLN ddell'Istriaell'Istria LUUIGIIGI CAARRARRA (stralcio dell’articolo di Andrea Vezzà pubblicato su Tempi&Cultura n° 21/22) Sul precedente numero 218 del nostro giornale abbiamo già dato I capodistriani della generazione venne assegnato ad altri importanti notizia dell’importante iniziativa tra le due guerre senz’altro ricorde- incarichi che si conclusero con la promossa congiuntamente dall’As- ranno la fi gura di questo sacerdote nomina a Canonico della Cattedrale di sociazione delle Comunità Istriane che l’allora vescovo della Diocesi San Giusto. Il 1° aprile 1977 divenne e dall’I.R.C.I. (Istituto Regionale unita di Trieste e Capodistria mons. “Prepositus” del Capitolo della Cat- per la Cultura Istriana, Fiumana e Fogar destinò alla comunità religiosa tedrale stessa con successive nomine Dalmata). giustinopolitana il 1° novembre 1934 a Membro del Consiglio Presbiteriale Trattasi della conferenza del dott. come “II° Vicarius coralis”. (1983) e infi ne Membro del Collegio Andrea Vezzà tenuta nella nostra Era all’epoca un sacerdote novello Consultori (1984). Sede il 21 aprile scorso, alla pre- essendo stato consacrato nella cat- I suoi ultimi anni di vita furono fu- senza dei Presidenti dei due sodalizi tedrale di S.Giusto soltanto un mese nestati da varie infermità e don Luigi, proponenti, rispettivamente Lorenzo prima, esattamente il 30 settembre dallo sguardo sereno e penetrante, Rovis e Lucio Delcaro e di un nume- 1934, come rilevo dalla sua scheda ebbe la sfortuna di diventare quasi roso pubblico fortemente interessato di servizio. cieco. Una annotazione a margine del all’argomento. Don Luigi Carra era nato a Trieste suo stato di servizio evidenzia inoltre Il Presidente Rovis, nell’intro- il 12 giugno 1906, sesto di nove fra- che mons. Carra esplicò l’incarico durre l’incontro, ha puntualizzato telli di una famiglia triestina molto di insegnante di religione presso il che i documenti riguardanti il CLN religiosa, di origine zaratina. I suoi Liceo “Dante” di Trieste per oltre un dell’Istria sono di proprietà dell’As- avi, infatti, erano fuggiti da Zara agli quarantennio. sociazione delle Comunità Istriane, inizi dell’800 quando la città dalmata La sua scheda personale, conser- erede e continuatrice del CLNI era sotto dominio francese e assedia- vata presso l’archivio della Curia stesso, che li ha affi dati all’IRCI per ta dagli austriaci. Scelsero Trieste vescovile di Trieste, conclude con un la conservazione e per un utilizzo come residenza definitiva. Dopo malinconico “decessit 29.3.1992”. adeguato, fi nalizzato alla valorizza- aver assolto le scuole dell’obbligo, il I suoi funerali vennero celebrati in zione e diffusione di questi docu- Il relatore dott. Andrea Vezzà, il Presidente dell’Associazione delle Comunità Istriane Lorenzo giovane Luigi frequentò quelle medie forma solenne nella cattedrale di san menti che rivestono un elevatissimo Rovis, il Presidente dell’IRCI Lucio Delcaro private. Terminati questi studi entrò Giusto con larga partecipazione del valore storico riguardanti le vicende nel Seminario di Gorizia indirizzato clero e di fedeli alla presenza del Ve- dell’Esodo. conseguenza non intendono collabo- fi lo-italiane. alla carriera ecclesiastica, che ebbe scovo, che non mancò di sottolineare Il giovane relatore ha dato subito rare con i nuovi “poteri popolari” sono I frequenti contatti avvenuti a inizio, come si è detto, nella parrocchia la vita esemplare di questo sacerdote la certezza di una solida prepara- costretti a tornare nella clandestinità Trieste tra i membri del CI-GEI e i di Capodistria ed educatore, dedicata soprattutto zione sull’argomento, che è stato organizzandosi attorno a nuovi CLN membri dei CLN clandestini portano Stavamo vivendo tempi molto diffi - alla gioventù di Azione Cattolica materia della sua tesi di laurea e preposti a difendere i diritti politici e alla ribalta la necessità per tutta la cili per quanto concerne l’educazione triestina, di cui si fece animatore fi n continua ancora essere l’oggetto nazionali della popolazione italiana; resistenza istriana di unire le proprie giovanile, divenuta monopolio del dalla nomina a Vicario della chiesa di suoi accurati studi e riordino lentamente ma inesorabilmente nelle forze. L’11 gennaio del 1946 si avviene regime al potere. A mala pena erano di S.Antonio Taumaturgo nel lontano cartaceo. principali cittadine istriane sorgono così alla costituzione di un rinnovato tollerati i Circoli dell’Azione Catto- 1937. L’analisi cronologica ed esposi- nuovi organismi ciellenisti clande- “Comitato Istriano” che si assume gli lica nonostante gli accordi stipulati Lo spunto a parlare di questo tiva delle vicende del primo CLN stini destinati a raccogliere sempre impegnativi compiti di coordinare l’11 febbraio 1929 con il Concordato religioso mi à venuto leggendo sul dell’Istria riveste particolare impor- maggiori consensi tra la popolazione l’attività di tutti i CLN clandestini tra lo Stato italiano e la Chiesa numero della nostra “Voce” del 1° tanza per la nostra Associazione sia contraria al radicale cambiamento del- operanti nella Zona B della Venezia cattolica (Patti Lateranensi). Anche aprile a pagina quattro l’articolo sotto il profi lo storico-ambientale la società messo in atto dalle autorità Giulia, agitare il “problema istriano” a Capodistria si avvertiva questo intitolato “La cisterna 1943-1954” sia dal punto di vista correlativo d’occupazione jugoslave. presso il Governo nazionale e gestire scontro politico ed i gerarchi locali che fa riferimento all’omonimo lavoro di come il CLN dell’Istria si sia Gli esponenti più in vista dei CLN l’attività assistenziale rivolta ai primi mal sopportavano che tanti giovani teatrale, una storia istriana in quattro caratterizzato prima politicamente istriani che sono costretti a riparare esuli istriani giunti nel capoluogo (ragazzi e ragazze) frequentassero i atti dovuta all’estro creativo di Bruno da gruppi operanti nell’arco costi- a Trieste per sfuggire all’apparato giuliano. Alla riunione costitutiva Circoli Cattolici di Calle Eugenia e Carra, nipote di don Luigi. Il lavoro tuzionale della nuova Repubblica e poliziesco titino entrano in contatto sono presenti Rinaldo Fragiacomo, Calle san Biagio, ritenuti eredi del teatrale, rappresentato con successo in poi trasformatesi in gruppi apoli- nello stesso capoluogo giuliano con Ruggero Rovatti, Redento Roma- disciolto partito popolare. varie località italiane, è stato tradotto tici operanti nella nostra città per i membri del locale CLN e in partico- no, Gianni Giuricin, Dario Biasi, Il parroco mons. Mecchia nominò in DVD e arricchito da testimonianze sostenere in tutte le forme la massa lar modo con don Edoardo Marzari. Giorgio Cesare e Pietro Apollonio; il nuovo Vicario direttore spirituale vissute dalla gente istriana dell’esodo. di popolazione esodata dalle terre I primi incontri, tenuti nella sede Fragiacomo viene eletto presidente dell’Azione Cattolica e in tale veste Si tratta quindi di una documentazione dell’Adriatico orientale, specie dopo triestina del Partito Repubblicano dell’organizzazione, Rovatti ne di- don Luigi Carra svolse il suo ministero storica della nostra tragedia e non il Trattato di Pace. Italiano, mettono subito in evidenza viene il segretario, mentre tutti gli pastorale dedicandosi con passione al di una semplice trasposizione dello L’Associazione delle Comunità la volontà comune di questi istriani altri entrano a far parte del Direttivo. nuovo incarico che mantenne per quasi spettacolo teatrale Istriane raccoglie, oggi, l’eredità politicamente più attivi di operare in Il nuovo organismo istriano, che ai un triennio ottenendo larghi consensi L’Autore, residente a Castelfranco emotiva dell’esodo, la tradizione au- difesa dei diritti politici e nazionali primi di marzo prende uffi cialmente tra la comunità locale. Purtroppo il Veneto, era fuggito da Rovigno nel tentica culturale e religiosa, la mne- della popolazione italiana residente il nome di Comitato di Liberazione nuovo vescovo, mons. Santin, suben- 1947 riparando a Trieste, dove era mosi di una diaspora e l’autenticità, nella Zona B della Venezia Giulia e di Nazionale dell’Istria per affermare trato nel novembre 1936 come Pastore stato amorevolmente accolto dalla zio anche personale, di un passato non assistere i primi esuli che quotidiana- la continuità ideale con gli omonimi della Diocesi a mons. Fogar a causa paterno don Luigi, che gli diede asilo troppo remoto. mente giungono alla spicciolata nella comitati sorti durante la Resistenza in dell’allontanamento di quest’ultimo ed assistenza, aiutandolo nell’inseri- I risultati, che il dott. Vezzà ha zona A della Venezia Giulia. Nel luglio Italia e dopo la fi ne del confl itto nella per motivi politici, ritenne di trasfe- mento nella nuova realtà negli studi. portato alla luce, frutto dei suoi del 1945 viene così costituito il “Co- Zona B della Venezia Giulia, assume rire don Luigi a Trieste nominandolo Eccellente collaboratore della studi e ricerca, hanno suscitato pro- mitato Istriano” che si pone l’obiet- una strutturazione diversa da qualsiasi Vicario Cooperatore presso la chiesa nostra stampa e animatore della co- fonda emozione ad alcune persone tivo di sensibilizzare la popolazione altro CLN italiano poiché il suo Diret- di S.Antonio Taumaturgo con effetto munità di Pola in esilio in occasione presenti dal momento che il tempo cittadina in merito alle problematiche tivo risponde a un mandato territoriale dal 1° settembre 1937. Mantenne tale degli annuali raduni, ha intrattenuto non ha cancellato la memoria. politiche e sociali che interessano la che prevede la nomina al suo interno incarico per oltre un decennio attra- anni fa con lo scrivente una corrispon- Qui di seguito riportiamo la pri- Zona B. La denuncia della situazione di un rappresentante per ogni località versando i drammatici anni della se- denza epistolare, dalla quale ho potuto ma parte dell’articolo scritto dal Ri- socio-politica venutasi a delineare nei istriana dotata di un proprio CLN clan- conda guerra mondiale durante i quali attingere notizie sulla sua famiglia di cercatore e pubblicato recentemente territori occupati viene agitata tramite destino; questa particolarità, che rende ebbe non pochi fastidi con la autorità origine zaratina e sulla carriera eccle- su “Tempi&Cultura”, periodico un ciclostilato diffuso clandestina- appunto il CLN dell’Istria un “caso” tedesche di occupazione dopo l’8 set- siastica dello zio paterno mons. Luigi dell'IRCI. mente in tutta la Venezia Giulia, il unico in Italia, è dettata dalla priorità tembre 1943. Esplicava infatti in quel Carra, nostro assistente spirituale a RED “Grido dell’Istria”, che svolge anche dei membri dell’organizzazione di periodo le funzioni di Cappellano delle Capodistria. il delicato compito di dimostrare sia operare unitariamente al di sopra di Carceri di via Nizza e venne accusato Conservo nella memoria, tra i molti Nelle fasi fi nali del secondo confl itto agli istriani residenti oltre la Linea qualsiasi logica di partito per salva- di intrattenere amichevoli rapporti di ricordi, quello di una gita organizzata mondiale a Isola, Pirano e Capodistria Morgan sia alle stesse autorità jugo- guardare i diritti politici e nazionali di umana solidarietà con i prigionieri da don Luigi per un incontro a Trieste le forze antifasciste italiane tornano slave la presenza attiva sul territorio tutti gli italiani della Zona B contrari politici ivi rinchiusi. Per tale motivo degli aspiranti di Azione Cattolica a costituire quei “Comitati di Salute di una forza resistenziale contraria al alle tesi annessioniste fi lo-jugoslave. subì pesanti interrogatori da parte capodistriani con i coetanei triestini Pubblica” che, già nel settembre del nuovo regime fi lo-jugoslavo. Ciononostante le direttive politiche delle famigerate SS rischiando a sua militanti nella stessa Associazione. 1943, in assenza di ogni autorità Parallelamente al “Comitato Istria- risentono della forte presenza al suo volta l’imprigionamento. Nel dopo- Una esperienza unica e indimenti- civile, avevano tentato di prendere no” viene istituito il “Gruppo Esuli interno di esponenti repubblicani e guerra, dopo aver esplicato le funzioni cabile. in mano la situazione per garantire Istriani” che si occupa di assistere socialisti, mentre i comunisti, allora di parroco nella chiesa di S.Teresa, Mario Vesnaver la sicurezza della locale popolazio- moralmente e materialmente i primi schierati apertamente con il fronte ne; questa volta i nuovi organismi esuli giunti a Trieste, rimanendo du- fi lo-jugoslavo, non entrano a far parte amministrativi provvisori assumono rante il 1945 l’unica organizzazione dell’organizzazione. una struttura prettamente partitica ad operare in tal senso. La sua nascita Progressivamente sono rappresen- rifacendosi ai CLN attivi nel resto è fortemente auspicata dal pinguentino tate nel CLN dell’Istria le organizza- d’Italia. A contrastare l’attività dei Ruggero Rovatti, dal momento che zioni clandestine di Capodistria, Isola, nuovi CLN istriani intervengono ben quest’ultimo, in qualità di dipendente Pirano, Umago, Cittanova, Parenzo, presto gli esponenti del movimento della Croce Rossa Italiana di Trieste Rovigno, Buie, Verteneglio, Grisi- partigiano titino, che non tollerano presso i magazzini del Silos, entra gnana, Portole, Pinguente, Visinada, la presenza sul territorio che hanno quotidianamente a contatto con la Montona, Visignano, Pisino, Cherso militarmente occupato di organismi triste realtà dei profughi e dei mili- e quella operante lungo la tratta ferro- non sottoposti al proprio diretto con- tari di rientro dai campi di prigionia. viaria Erpelle – Pisino. I collegamenti trollo: le nuove esperienze politiche Accanto alla sua specifi ca funzione tra queste località e la base triestina del dell’antifascismo italiano vengono assistenziale il GEI svolge anche un CLN sono tenuti dai membri più auto- così progressivamente sostituite dai delicato compito informativo in quan- revoli della resistenza d’oltreconfi ne, Comitati Popolari di Liberazione to, servendosi delle testimonianze che i cosiddetti “fi duciari”, che giungono fi lo-jugoslavi o vengono messe nelle raccoglie tra gli istriani con cui viene costantemente nel capoluogo giuliano condizioni di doversi sciogliere, come giornalmente a contatto, compila per informare il Direttivo ciellenista accade al CLN di Pirano nel febbraio dettagliati rapporti sulla situazione sull’evolversi della situazione poli- del 1946. vigente nei territori occupati che tica e sociale nei territori occupati e I rappresentanti dell’antifascismo periodicamente invia a Roma o fa ricevere le indicazioni sull’attività da italiano che non condividono le ra- pubblicare sulle pagine del “Grido svolgere in Istria. foto di gruppo con al centro mons. L. Carra dicali rivendicazioni jugoslave e di dell’Istria” e delle altre pubblicazioni (segue) 4 La nuova Voce Giuliana 16 maggio 2010

[email protected] PRRIMEIME VIISIONISIONI SpaziotempoSpaziotempo a cura di Enrico Fragiacomo THE GHOST WRITER (per la scienza) L'UOMO NELL'OMBRA di Roman Polanski CCLARIN:LARIN: UUNN PPROGETTOROGETTO CCHEHE TTII PPARLAARLA

Kim Cattrall (la segretaria dell'ex premier Lang) ed Ewan McGregor Un “ghost writer” (interpretato da Ewan McGregor) viene ingaggiato dall’ex premier britannico Adam Lang (Pierce Brosnan) per rivedere e portare a ter- mine la sua autobiografi a. L’impresa appare fi n da subito proibitiva: i tempi di consegna sono ridottissimi, è necessario lavorare in completo isolamento su un’isola del New England, bisogna relazionarsi con l’inquietante entourage di Lang il quale, come se non bastasse, viene nel frattempo iscritto nel registro degli indagati del Tribunale internazionale dell’Aja per crimini di guerra. Pian piano “the ghost”, o “l’ombra” come viene defi nito nella versione italiana, rimane coinvolto in una complicata spy-story dai risvolti inattesi. Polanski si trova perfettamente a proprio agio nell’atmosfera claustrofobica del fi lm che ricorda quella di alcuni dei suoi ultimi fi lm: “La morte e la fan- ciulla” del 1994 e soprattutto il suo capolavoro “Il pianista” del 2002. Tutta la vicenda ruota attorno al personaggio interpretato da Ewan McGregor che si trova man mano a confrontarsi in dialoghi serrati con gli altri protagonisti: l’ex premier Lang, che gli rivela alcuni aspetti riservati risalenti al proprio ingresso in politica nei primi anni ‘70; la moglie Ruth (Olivia Williams), la vera anima “politica” di casa Lang, la quale sembra fi n da subito rivelare profondi squarci nella propria vita matrimoniale; la segretaria Amelia (Kim Cattrall) la quale indossa vestiti provocanti e si preoccupa di precisare che, pur sposata, non porta la fede al dito perché è troppo grossa e non riesce a superare i controlli agli aereoporti… Ci sono poi dei piccoli ruoli ritagliati in maniera magistrale: l’anziano Eli Wallach (indimenticabile “brutto” ne “Il buono, il brutto, il cattivo” di Sergio Leone) interpreta un abitante dell’isola che sembra conoscere qualche segreto di troppo sulla morte del precedente ghost-writer alle dipendenze di Lang; Tom Wilkinson recita nei panni dell’inquietante professor Emmett, da giovane iscritto alla stessa prestigiosa università dell’ex premier; a Timothy Hutton L’Atlante Mondiale UNESCO delle Lingue in Pericolo di estinzione (cortesia UNESCO). Tra queste l’istrioto dell’Istria Meridionale viene affi dato il ruolo dell’avvocato di Lang. Le ambientazioni prescelte sono piuttosto cupe. La storia si svolge durante il La storia della creazione del di estinzione sin da quando si sono suoi studenti sistemi linguistici periodo invernale, piove quasi sempre e la vita sulla piccola isola è quantomai popolo Wichita racconta di un resi disponibili strumenti per la fondamentalmente diversi dal deprimente. La villa nella quale abita Adam Lang, seppur elegante, ricorda creatore, “Uomo-mai-conosciuto- registrazione, circa 120 anni. Ciò loro. È il caso della lingua Kuuk un bunker in cemento armato ed è sottoposta ad un controllo ininterrotto da sulla-Terra”, che formò il mondo, che mancava fi no ad oggi era un Thaayorre, parlata da alcuni popoli parte di forze speciali di polizia. Più in generale il senso di claustrofobia pro- la terra, l’acqua e il primo uomo archivio centrale che permettesse aborigeni australiani, nella quale mana anche dal fatto che l’ex primo ministro sembra sostanzialmente esiliato, e la prima donna: l’“Uomo-con- la ricerca e l’accesso di tutti questi non esistono termini per destra e consapevole del fatto che tornando in Inghilterra verrebbe immediatamente la-potenza-di-portare-la-luce” e dati, immagazzinati in istituti di sinistra. Le direzioni (nord, sud, est arrestato posto che il Regno Unito, al contrario degli Stati Uniti, riconosce la “Donna-che-risplende”. Questa tutto il mondo. Il progetto CLARIN e ovest) sono usate al loro posto. la giurisdizione del Tribunale dell’Aja. Impossibile non fare un parallelismo coppia portò sulla Terra la luce, il è stato pensato per rimediare a questa Per i linguisti, questo fatto indica con la condizione dello stesso regista Roman Polanski il quale, pur essendo di grano, la caccia al cervo, il gioco e carenza, fornendo strumenti tecnolo- una diversa consapevolezza dello origine polacca, ha sempre considerato gli Stati Uniti come la propria seconda la preghiera, prima di diventare la gici per lo studio e la conservazione spazio e quindi meccanismi di patria ma dagli anni ‘70 non vi ha più potuto mettere piede a causa dei propri stella del mattino e la luna. del linguaggio. Iniziato nel 2008, pensiero diversi dai nostri. guai con la giustizia (che lo hanno peraltro portato recentemente agli arresti Mentre questa storia è conservata entrerà nella fase di realizzazione CLARIN presenta una larga va- in Svizzera). in letteratura, che ne garantisce la alla fi ne di quest’anno. Lo scopo è rietà di problemi, come ad esempio Il senso di smarrimento di questo manipolo di inglesi in trasferta nel New perpetuazione ai posteri, solo una quello di offrire un accesso facile, da la proprietà intellettuale. Vanno England è alla fi ne la nota dominante della pellicola. In particolare Ewan decina di persone, perlopiù anziani, qualsiasi parte del mondo, ai com- previsti diversi livelli d’accesso McGregor riesce a trasmettere un’inquietudine sottile durante tutto l’arco possono oggi raccontarla nella lin- puter che conservano gli archivi sul agli archivi: ad esempio le canzoni della narrazione: prima relegato in un asettico alberghetto desolatamente gua Wichita. È una situazione che linguaggio. Considerato che, sempre registrate potrebbero essere mes- vuoto, poi ospitato nella villa di Lang, quindi ricoverato dopo varie peripezie si ritrova purtroppo ripetuta in tutto stando all’Atlante UNESCO delle se a disposizione solo per scopi in uno squallido motel vicino all’imbarco del traghetto per l’isola, egli trasuda il mondo, dove centinaia di lingue lingue in pericolo, ci sono al mondo accademici e non per scopi com- nostalgia per la cara vecchia Inghilterra. Nella quale riuscirà a tornare prima sono in pericolo di estinzione. La 6000 lingue, di cui 2000 in pericolo merciali. Ci sono poi registrazioni del fi nale a sopresa. conservazione di queste lingue è di e 200 perdute, è facile rendersi conto di pazienti con qualche patologia Ciò che appaga lo spettatore è comunque la fl uidità della narrazione, segno vitale importanza per il patrimonio di quanto ambizioso sia il progetto che dovrebbero essere usate solo di maturità di un regista che a 76 anni, e dopo aver diretto 18 lungometraggi, culturale mondiale, oltre che per i CLARIN. per scopi medici, o registrazioni di sembra aver defi nitivamente raggiunto la piena consapevolezza dei propri mezzi. gruppi che le parlano, per i quali I creatori di CLARIN pensano che bambini accessibili solo per scopi Parlando di la lingua costituisce uno strumento diversi settori della società potranno di studio. Ci sono problemi etici lui Ewan Mc- di mantenimento della loro identità benefi ciarne. Ad esempio, un educa- ancora più sottili. Certe culture Gregor ha di- culturale. tore o un funzionario governativo, prevedono ad esempio che qual- chiarato: “Mi Calcolare il numero di lingue intento a revisionare le politiche siasi cosa associata ad una persona, sono sentito che si sono estinte nel corso della d’insegnamento della lingua, potreb- fotografi e, registrazioni, perfi no tirato, e spin- storia dell’umanità è praticamente be ricercare negli archivi le registra- il nome, debbano restare tabù per to, e messo impossibile. I linguisti hanno sti- zioni del parlato di bambini in diverse un certo periodo, che può durare alla prova mato il numero di lingue estinte in regioni del paese, confrontandone il anche un anno, dopo la scomparsa come attore, certe regioni, come Europa e Asia livello di sofi sticazione linguistica. della persona. davanti alla Minore (75 lingue) o gli Stati Uniti Uno storico che fa ricerche su un Oltre alle considerazioni di macchina da (115 lingue perse in cinque secoli, personaggio politico del passato, carattere etico, CLARIN presenta presa, più dalle circa 280 parlate ai tempi di accedendo a tutte le registrazioni diffi coltà tecniche, come garantire che con ogni Colombo). L’Atlante Mondiale che lo riguardano, potrebbe studiare che le risorse rimangano disponibili altro regista. UNESCO delle lingue in pericolo la frequenza con la quale ha usato e integre. I progettisti di CLARIN L’ho apprez- enumera diversi esempi di lingue certe parole e frasi nel corso degli hanno tratto spunto dal modello zato molto. Ewan McGregor nei panni del "ghost writer" che sono andate perdute in tempi anni, facendosi un’idea di come sia seguito dai fi sici del CERN per il Roman ti dice recenti: la Manx (dell’Isola di germogliata una certa idea politica calcolo distribuito su griglia. Spunti cosa vede e cosa vuole vedere, senza girarci intorno, perché è totalmente con- Man), estinta nel 1974, l’Aasax o un movimento. I linguisti che per questo articolo sono arrivati centrato sul lavoro. E se questo, da un lato, all’inizio può infastidire un po’, poi della Tanzania nel 1976, la turca aggiornano i dizionari potrebbero dalla notizia riportata da Danielle ti rendi conto che lui è così con tutti, dagli attori ai singoli tecnici della crew; Ubyh nel 1992, la Eyak dell’Alaska espandere il signifi cato di una parola Venton, divulgatrice del CERN, si arrabbia con te per come interpreti una scena e all’improvviso si lancia su nel 2008. aggiungendo le frasi più ricorrenti sulla rivista online ISGTW, che si un tecnico perché sta regolando male una ripresa”. I linguisti hanno registrato e che contengono quella voce. E ancora occupa di diffondere le tecnologie Carlo Zivoli documentato le lingue in pericolo un insegnante potrebbe mostrare ai di supercalcolo su griglia. 16 maggio 2010 La nuova Voce Giuliana 5 AArterte & CCulturaultura

““COSS’TECOSS’TE MEME CONTI,CONTI, NONA?”NONA?” A TriesteTrieste ddalal 1155 mmaggioaggio aall 7 nnovembreovembre 22010010 ddii GGraziellaraziella SSemacchiemacchi GGliubichliubich LLaa mmostra:ostra: ""Miró.Miró. IIll ppoetaoeta ddelel ccoloreolore" È da molti anni ormai che Graziella tera dei esuli” ad epoche più recenti Semacchi Gliubich svolge una funzio- (“L’eredità de Franzele”) e da luoghi ne importante nel panorama letterario fatati a quelli reali e concreti della Si inaugura in occasione della notte dei Musei, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la mostra locale, e non solo, divulgando con nostra quotidianità cittadina (“La dedicata al grande maestro spagnolo che riapre gli splendidi spazi delle Scuderie di Miramare. l’uso sapiente del nostro dialetto e legenda de Miramar”). Particolar- la sua simpatica e garbata ironia il mente suggestiva è la storia dal titolo Si tratta di grande e ricco patrimonio popolare evocativo “Istria, tera a forma de un’iniziativa di memorie, aneddoti e racconti che cuor”, in cui si fa risalire l’origine espositiva parti- appartengono alla migliore tradizione della penisola istriana al mondo fi a- colare che permet- delle nostre terre. Il libro “Coss’te me besco delle sirene; commovente poi terà di apprezzare conti, nona?” è un insieme di leggende, “La legenda del petirosso”, in cui si il lavoro di illu- favole, miti e racconti fantastici, che racconta del grazioso, piccolo volatile stratore di Joan si svolgono principalmente a Trieste, che porterebbe sul suo petto il segno Miró, protagoni- in Friuli, in Istria e Dalmazia, raccolti della Passione di Nostro Signore Gesù sta, con Matisse dall’autrice partendo dai dolci ricordi Cristo. Ancora, nel testo narrazioni più e Picasso, della delle narrazioni fattele durante l’in- conosciute e diffuse come “La legenda storia del libro di fanzia dalla cara nonna (deliziosa la de la Bora” (storia d’amore tra la artista. sua dedica in versi a ninfa Bora e il dio Per l’occasione, “Nona Ana” all’ini- dei fulmini Tanaris) il curatore della zio del volumetto!) e “La legenda del mostra, il dottor o ascoltate casual- Carso” (storia di un Michele Tavola, mente da altre voci e dispetto del diavolo avrà il piacere di rimaste vividamente ad un arcangelo) si guidarvi attraver- impresse nella sua alternano ad altre so le oltre settanta memoria. I prota- meno note come ad opere originali gonisti principali esempio l’inquie- dell’artista catala- che si susseguono tante ed enigmatica no Joan Miró. pagina dopo pagina “Legenda de la note La mostra è sono i più vari: dai dei morti” oppure promossa dalla santi come S.Sergio, “Una de le legende Soprintendenza S.Antonio de Idria e de Nadal” (tratta per i Beni Storici, S.Giorgio de Piran, da uno scritto del Artistici ed Et- gli angeli e i diavoli Premio Nobel per noantropologici delle storie a sfondo la Letteratura Sel- del Friuli Venezia religioso alle fate e ma Lagerlòf) in un Giulia, prodotta e organizzata da Alef-cultural project management di Milano, con il patrocinio del Comune alle streghe abitanti intreccio armonioso di Trieste per riaprire lo spazio espositivo delle Scuderie del Castello di Miramare, da tempo ormai chiuso al di mondi magici e che rende piacevole pubblico. incantati; dai ricchi, ed educativa la let- Laura Zanghì nobili e prepotenti tura per gli adulti come il conte de ma soprattutto per “Una legenda de i bambini, perché ACCADEMIA IN TAVOLA aspettano, da novembre in poi, le gior- un’arte: quando c’è nebbia e l’aria si Duin” ai poveri di animo generoso possano riscoprire attraverso di essa nate di cielo terso per mettere mano ai fa umida e pesante bisogna accendere (“Cussi xe nate le braghe dei mandrie- il sapore antico della nostra cultura Il prosciutto istriano coltelli. Quando la bora piega le cime il fuoco di legna nel focolare, in un ri”). Anche le ambientazioni storiche popolare, ancora oggi viva e signifi ca- dei cipressi vuol dire che è il momento angolo della cantina. Niente stufe, e i paesaggi geografi ci cambiano e si tiva, grazie anche al lavoro di scrittrici Alida Rova Ponte Accademica di Muggia - Capodistria giusto: all’aria secca e pungente la ventole, essicatoi: solo ceppi di rovere. diversifi cano da racconto a racconto: come Graziella Semacchi. carne comincia subito a maturare Sul far dell’estate i prosciutti vengono dall’antichità classica come ne “La Virna Balanzin Durante un fi ne settimana camminan- creando un primo strato protettivo protetti con un po’ di pasta di lardo do per un antico borgo Istriano dalle che conserva, all’interno, tutte le fra- mischiata a sale e pepe: “Ma solo sulle case in pietra, oramai quasi spopolato, granze della coscia. Non a caso più ci screpolature, per evitare che la carne All’Archivio di Stato di Trieste pensavo al fatto che mi dovevo di lì a si avvicina all’osso e migliore, fetta si secchi e entrino i parassiti”. In Istria poco recare nella casa di famiglia di dopo fetta, diventa il prosciutto. C’è non si usa coprire tutta la parte interna LA MOSTRA DOCUMENTARIA un amico che, su appello “strettamente poi un secondo segreto: il sale. Non con la crema di lardo, come si usa a personale”, ci aveva invitato per una l’anonimo sale industriale, ma il sale Parma o a San Daniele: deve bastare DI LUIGI DRIOLI degustazione di vino novello e prosciut- grezzo delle saline di Sicciole, vero il pepe a proteggere il prosciutto. Ecco to autentico istriano. Mi venne allora in sale di mare che conserva il profumo perché la superfi cie è quasi nera: … se un uomo non è disposto scomodo di un periodo politico di cui mente quella leggenda che dice “se un dello iodio e del salso. Poi c’è il pepe, un po’ il pepe, un po’ quella leggera a lottare per le sue idee, era meglio non parlare. istriano vi invita nella sua cantina e vi e basta. Basta si fa per dire: non ci affumicatura causata dal fuoco del o le sue idee non valgono niente Forse, se fosse stato presente, offre da bere, vi verserà la malvasia in sarebbe un buon prosciutto se, a monte, focolare. Fra le cosce nerastre però vi o non vale niente lui… avrebbe sorriso nel vedere la sua frase un piattino e non nel bicchiere, per far non ci fosse anche un ottimo maiale, può capitare di vedere qualche pezzo (E. Pound) “M’imposi il dovere di rimanere sul sì che bevendo dobbiate piegare il capo la razza istriana per . “Ani- di un bianco candido. Sono i prosciutti posto a sostenere la causa istriana” in basso, così non alzerete gli occhi al mali di stazza, medio-piccola, magri, scorticati, messi cioè a stagionare Dalla morte di Luigi Drioli la riportata sulla maglietta che l’Associa- soffi tto”. Potreste vedere i prosciutti muscolosi, non come i maiali che ora senza la cotenna e parte del lardo famiglia ha raccolto, conservato ed zione Amici e Discendenti degli Esuli appesi e chissà, scroccargli qualche vanno per la maggiore, che non stanno sottostante. Maturano prima e sono aggiornato con ulteriori documenti e aveva voluto stampare negli anni ’90. fetta. Non è il caso dell’amico. Presa neanche ritti sulle zampe dato il loro più delicati, ma ancora più saporiti testimonianze i manoscritti che egli Un sorriso triste per la solitudine cui con la mano sinistra la coscia, tenuta peso” così dice il giornalista Bruno perché il sale, il pepe e l’aroma del nei vari frangenti della sua vita – da prima e dopo è stato abbandonato. per la zampa (di rigore, come nei San Lubis, triestino e gran conoscitore della fuoco penetrano più facilmente negli uomo libero – aveva redatto. Un pubblico numeroso ed attento ha Daniele: diffi dare dei prosciutti senza terra istriana e dei suoi prodotti. Il strati interni. Questi prosciutti non si Nel timore che con il passare del seguito l’inaugurazione della mostra lo zampetto), con l’altra mano procede magrone è un animale mezzo selvatico, trovano quasi mai in commercio, sono tempo e l’alternarsi delle generazioni introdotta dalle parole della direttrice a colpi di coltello da fuori in dentro. dalla pelle chiazzata di nero, che vive in autentiche rarità. Ovviamente la parte questa importante testimonianza Tatò e del sovrintendente Dorsi. Anche Ne saltano fuori fette piccole, sottili stato semi-brado cibandosi di ghiande esterna del grasso, col tempo, tende a potesse essere dispersa o relegata il dott. Dassovich aveva preparato un ma non troppo, di un rosso vivido e e altre bacche (e anche di tartufi , se irrancidire e va scartata al momento in un angolo polveroso, le fi glie, su intervento, ma purtroppo per gravi intenso, venate da un grasso che dev’es- lo lasciassero fare). Animali asciutti, del taglio: ne risultano quindi fette più suggerimento del dott. Dassovich, motivi di salute non ha potuto essere sere assolutamente candido. La grana che danno prosciutti di dimensioni magre, rispetto ai prosciutti stagionati hanno deciso di donare il corposo ed presente. A Lui i nostri più cari auguri del prosciutto istriano è fi ne, ma una non eccezionali: la pezzatura va dai nella propria cotenna. interessante incartamento all’Archivio di pronta guarigione. vena centrale di grasso ci deve essere 12 ai 16 chili al massimo, a prodotto Si può concludere quindi che la di Stato di Trieste. Nel 2009 hanno Ha preso quindi la parola il prof. sempre. Il grasso intorno alla fetta stagionato (e calcolate che il prodotto ricetta consista in sale, pepe, vento contattato la direttrice dell’Archivio, Roberto Spazzali, che ha tracciato invece deve essere scarso. Dopo una fresco, dopo 18 mesi, avrà perso circa di bora, fuoco di legna, e pazienza. Il dott. Grazia Tatò, ed il sovrintendente l’intero percorso della vita di Luigi stagionatura di diciotto mesi, la carne metà del suo peso). Non pesa più di tutto sembra molto semplice, ma fare archivistico dott. Pierpaolo Dorsi, che Drioli in termini oltremodo chiari e diventa limpida e compatta. Mettete una 150 chili, deve essere lungo, dai lombi prosciutti è un’arte. hanno preso visione dei documenti in partecipi del racconto stesso, tanto da fetta in controluce, davanti a una can- stretti, dal muso affi lato, l’importante Non ci sono due prosciutti uguali, questione e – ritenendoli di interesse far esclamare a Emilio Felluga, al ter- dela: vedrete un effetto che ricorda le è che la coscia abbia le venature di ogni norcino ha i suoi metodi, basta pubblico – hanno disposto la loro mine del lungo e caloroso intervento, placche ossee delle tartarughe di mare, grasso anche al suo interno. siano per bene seguite le regole basilari catalogazione facendoli diventare il dubbio che l’oratore potesse essere il colore rosso-bruno è limpidamente Le cosce vengono coperte di sale in modo da non stravolgere il risultato documenti di Stato. il quinto fi gli di Luigi Drioli… traslucente. Il sapore poi è inconfon- solo sul lato interno, e riposano per che ci porta ad avere prodotti rari e In occasione della 12ma edizione Itti, la fi glia più giovane, ha poi dibile: si avvertono l’aroma del pepe una diecina di giorni su una tavola. particolari. Vi sono coloro che prefe- nazionale della Settimana della ricordato tra la commozione delle e del sale iodato, ma soprattutto un Persa la prima acqua, si procede riscono fare i prosciutti senza cotenna, Cultura, che quest’anno rivolgeva sorelle momenti di vita accanto al profumo di erbe di campo essicate al alla pressatura: altri dieci giorni chi accentua di più l’affumicatura, chi particolare attenzione ad argomenti padre, che malgrado le vicissitudini sole mentre il grasso (per alcuni la parte sotto un’altra tavola schiacciata con al posto del pepe usa la paprica. Ma che avessero carattere di interesse incontrate riuscì a conservare sempre migliore) ha uno spiccato retrogusto grossi blocchi di pietra. La pressatura l’arte fi nalmente è stata riconosciuta locale, l’Archivio di Stato di via una invidiabile serenità d’animo, di noci. Mangiato col bianco pane è forse l’aspetto più particolare del anche a livello uffi ciale. Dall’aprile Lamarmora inaugurava lunedì 19 sorretto anche dall’affetto della mo- casereccio, non satura mai il gusto e vero prosciutto istriano, che alla fi ne del 2002 infatti il prosciutto istriano aprile presso la sua sede una mostra glie Odilla. Giovanni Adami, nipote l’olfatto, e non lascia mai alla bocca del trattamento risulta stretto e non può fregiarsi del marchio, che fi nora su Luigi Drioli, esponendo attraverso di Luigi, ha espresso infi ne parole di un retrogusto spiacevole. tondeggiante come i nostri Parma, in il governo di Zagabria aveva concesso articoli, manoscritti, fotografi e il suo ringraziamento e compiacimento per La produzione limitatissima e del compenso molto più largo. Ne risulterà solo ad altri tre prodotti: il pecorino percorso politico dalla fondazione quanto fatto in onore del nonno. tutto artigianale fanno del prosciutto una carne molto più compatta, quasi di Pago, rinsaccato aromatizzato alle del Partito Repubblicano ad Isola nel Un grazie particolare va alla Dire- istriano una rarità. La stagionatura è rigida al taglio, e ovviamente le fette spezie e il distillato di prugne della 1923 – come risulta dall’Archivio di zione dell’Archivio di Stato, che con il segreto del prosciutto istriano: ed sono molto più lunghe e strette. A Slavonia. Si stima che di veri prosciutti Capodistria – alla lotta antifascista, rara sensibilità ha saputo allestire è il clima della regione che la condi- questo punto, coperta la parte interna, istriani non ne vengano prodotti più di al periodo della prigionia jugoslava, questa mostra. ziona. Senza bora, secca e pungente, il prosciutto viene appeso al soffi tto. 50 mila e solo questi possano fregiarsi all’amarezza del ritorno in Patria, eroe Isola Nostra non ci sarebbero i prosciutti. I norcini Comincia la lunga stagionatura, che è del marchio uffi ciale. 6 La nuova Voce Giuliana 16 maggio 2010 LaLa parolaparola aiai lettorilettori DDISCENDENTIISCENDENTI IILLUSTRILLUSTRI

Salve, mi chiamo Milena Cernecca, scrivo a nome di mio nonno Carlo Cernecca nato in Istria a Rozzo e emigrato in BRRONZOONZO SSULUL PPODIOODIO IITALIANOTALIANO Lombardia, abbonato al vostro giornale. Volevo sapere se potevo avere informazioni della nostra famiglia in quanto stiamo ricostruendo l’albero genealogico, oppure se potevate indicare a chi rivolgermi per informazioni, documenti etc. A CCOPPIEOPPIE Grazie mille, Milena Cernecca ^]^]^] Il giovanissimo atleta della Trieste-Sistiana Michele Vigini, classe 2000 – tre quarti di sangue istriano e un quarto dalmato – ha ottenuto in coppia con Un libretto di alto interesse per i nostri dialetti il coetano goriziano Marco Bressan, dell’Azzurra Straccis, il terzo posto nel doppio nella sua categoria ai recenti campionati italiani giovanili di tennista- Così, quasi per gioco ma solo apparentemente senza pretese, Giovanni Rapelli, veronese doc non nuovo ad indagini volo svoltisi a Terni. linguistiche, ha dato alle stampe alla fi ne dello scorso anno per i tipi della Perosini Editore (Zevio), un tascabile titolato Il bronzo è maturato nel torneo ad eliminazione diretta, che ha visto 20 “LA LINGUA VENETA E I SUOI DIALETTI” dove in poco più di un centinaio di pagine analizza l’essenza delle nostre parlate coppie di tutta l’Italia contendersi il titolo nazionale, dopo le vittorie contro il evidenziando gli aspetti evolutivi geografi co-storici che ne hanno segnato le differenze e le affi nità. doppio emiliano (3-0) e ancora sul forte doppio piemontese per 3-2, nel quarto Costituisce un vero pregio il carattere divulgativo dato all’opera, non appesantito da eccessivo rigore scientifi co. Si di fi nale più bello e combattuto, in cui i due regionali hanno messo in mostra tratta di un continuo susseguirsi di carrellate di argomenti legati dai numerosi esempi citati grazie ai quali il lettore si affi atamento, tecnica e carattere. trova continuamente immerso in un vasto mare sempre pronto a portare a riva ad ogni onda preziosi relitti linguistici, Michele Vigini è allenato da Gino Liubicich e gioca a tennistavolo da un anno, usati ancora l’altro ieri o dimenticati qualche guerra fa. La compenetrazione del lettore su ogni argomento toccato dopo essersi affermato nella fase regionale dei Giochi della Gioventù 2009 e dipende dalla personale confi denza con la variante dialettale a lui nota e ciò sarà sempre di stimolo per una rilettura aver partecipato alla fase regionale classifi candosi settimo. Ha già partecipato più attenta e meritatamente appagata. a vari tornei nazionali e regionali ed è attualmente 45° nella classifi ca nazionale In queste quattro righe di recensione va particolarmente evidenziata la continua presenza dei dialetti ‘di là dal mar’ della Federazione tennistavolo riservata alla categoria Giovanissimi. ad iniziare dal graesan, dal monfalconese (o bisiaco), e poi al triestino, al muggesano e via via tutti i dialetti istriani da Capodistria ad Orsera per giungere ai modelli particolari dell’istrioto di Rovigno e paraggi. Ecco quindi, dopo aver toccato Fiume, scendere lungo la Dalmazia menzionando Cherso, Veglia, Zara, Sebenico, Spalato, per fi nire a Cattaro ed anche oltre. Questo aspetto particolare non fa che deporre sulla serietà del lavoro svolto e sul rigore scientifi co palesato dall’opera che viene così ad assumere una grandezza ben superiore alle sue modeste dimensioni materiali. Il libro riuscirà particolarmente gradito a quanti pur oggi lontani dal piccolo estinto mondo della loro infanzia tradita troveranno diletto e conforto nel riesumare quei caratteri che li hanno costantemente tenuti legati al fi lone della madre comune. Doveroso quindi plaudire a questa iniziativa editoriale che riesaminando le convergenze linguistiche tra le due sponde dell’Adriatico, si assume pure il merito di toccare argomenti che purtroppo le ultime generazioni degli italiani dolosamente è stata guidata a disconoscere. Lauro Decarli ^]^]^] Riceviamo da FORUM FIUME di Furio Percovich Onorevole Presidente, A nome del “Forum FIUME”, gruppo di conversazione in Internet fra Concittadini della Città quarnerina, senza distinzione fra quelli Esuli e quelli ancora colà Residenti, Le scriviamo a proposito della ricorrenza che si celebrerà l’anno prossimo. Non si può non notare l’apparente freddezza con cui si prepara la ricorrenza del 150º Anniversario dell’Unità d’Italia. Vogliamo sperare che ciò sia solo per l’evidente imbarazzo dovuto alla coscienza che si tratta oggi di celebrare una “UNITÀ MONCA”. Marco e Michele Il Trattato di Pace del 1947 ha reso vane le sofferenze, i morti delle battaglie sul Carso, vano il sogno di D’Annunzio, è stato perso tutto. I confi ni con la Slovenia sono ritornati, chilometro più, chilometro meno, a quelli del 1866, dopo la battaglia di Lissa, ma ce ne rendiamo conto? Sul confi ne orientale, Monfalcone e quei pochi chilometri quadrati attorno Trieste, sono tutto quello che ci resta , anche per merito del coinvolgimento internazionale nel 1954 dopo la gestione Alleata del T.L.T. Nel 2011 Nazario Sauro si girerà nella tomba e non solo lui. SSportiva-menteportiva-mente Il “Giorno del Ricordo” del dramma degli Esuli dall’Istria, Fiume e la Dalmazia è un momento che evidenzia come la ferita all’Unità sognata dai nostri Padri Risorgimentali è ancora viva e non rimarginata. Speriamo che la bandiera Settimane conclusive per il calcio italiano ed europeo. I primi verdetti sono dell’Anniversario sia listata a lutto per segnare una “UNITÀ MONCA”, una “UNITÀ PERDUTA”. Si può essere Eu- già arrivati con la retrocessione in per Atalanta, Livorno e Siena. Per ropei e sinceri amici dei popoli nuovi che entrano in Europa, senza per questo far fi nta di niente. lo scudetto si decide all’ultima giornata. L’Inter capoclassifi ca va a Siena, Abbiamo perso una guerra sbagliata,abbiamo recato sofferenze ad altri popoli, abbiamo accettato un “Trattato di società che come presidente ha Mezzaroma, noto tifoso romanista, mentre Pace” con le mutilazioni territoriali imposteci. Non si tratta ormai di rivendicazioni, né di nazionalismi assurdi in una la Roma, che la segue di due punti, va a Verona a giocare contro il Chievo Europa Unita, ma ci sia lecito ricordare l’Istria, la Dalmazia e Fiume, come si ricordano in famiglia parenti perduti per Verona del presidente Campedelli (numero uno della Paluani) interista da sempre, ma di cui si conserva con amore e rispetto la memoria, e non dimenticare i nostri Confratelli ancora “Residenti” sempre. Già da queste premesse si può intuire come Siena e Chievo, una in quelle terre che tramandano la cultura e i valori della nostra Patria Italia. retrocessa e una ormai salva, che quindi non hanno più nulla da chiedere a “UNITÀ MONCA”: non si può ignorarlo, basterebbe leggere gli scritti dei nostri grandi del Risorgimento per ricordare questo campionato, daranno battaglia. La squadra di Moratti non può fare a quello che dicevano delle nostre Terre quando sognavano una Patria Italia Unita, nei tempi in cui le Armate asburgiche meno di vincere, solo così sarà tranquilla della vittoria del suo diciottesimo occupavano l’Italia di allora. scudetto. Nel caso in cui l’Inter pareggiasse e la Roma vincesse si andrebbe È in memoria di quel sogno di UNITÀ che nei giorni delle celebrazioni andremo con il lutto al braccio e così do- a pari punti, ma lo scudetto sarebbe dato alla Roma in quanto in vantaggio vrebbero fare tutti gli Esuli, per ricordare,il “lutto del cuore”, non per rivalsa, non per rancore, ma per rispetto al sogno negli scontri diretti (una vittoria in casa e un pareggio a Milano). Lascian- risorgimentale dei nostri vecchi patrioti che ci hanno educato ad amare la “PATRIA ITALIA”. do stare calcoli vari l’aspetto da sottolineare è come il nostro campionato sia rinato dopo gli ultimi anni che era un monologo nerazzurro, tutto ciò, ovviamente a benefi cio dei milioni di appassionati in Italia e nel mondo. Oltre che lo scudetto l’Inter si gioca il sabato successivo (22 maggio ndr) Comunicato Stampa la Champions League in quanto dovrà sfi dare in campo neutro a Madrid il È MORTO A REGGIO EMILIA L’UNICO ISTRIANO SOPRAVISSUTO ALLE FOIBE. Bayern Monaco. L’ultima Champions League vinta dai nerazzurri risale ONORE A LUI DA TUTTI NOI FRATELLI NELL’ESILIO all’anno 1965, quando ancora si giocava la “Coppa dei Campioni”. Da Graziano Udovisi è stato un buon soldato, quando si è trattato di indossare una divisa per difendere l’onore e l’in- quella vittoria nacque “la Grande Inter” allenata dal “Mago” Herrera e nelle tegrità territoriale della nostra Patria. cui fi la giocavano Facchetti, Mazzola, Suarez, il Picchi che da il nome allo È stato un buon cittadino perché non ha mai portato la sua terrifi cante esperienza di infoibato – sfuggito alla morte stadio di Livorno, tanto per citarne alcuni. L’Inter è chiamata ora a ripetere sotto i mucchi di cadaveri dei suoi compagni – per sollecitare rancori e odi etnici o politici, come invece fanno, a ses- quell’impresa. Dopo quattro scudetti vinti in quattro anni (uno a tavolino per sant’anni di distanza, i negazionisti di mestiere che girano per l’Italia a infangare la memoria dei nostri morti. la vicenda ), due Supercoppe Italiane e due Coppe Italia, ora è il È stato un buon esule istriano perché sempre vicino alle nostre associazioni e attento alle nostre battaglie, alle quali momento di affermarsi in Europa. è vero che in questa edizione del trofeo ha partecipato con equilibrio e indomito coraggio, malgrado la salute ormai malferma; lo stesso coraggio che aveva europeo l’Inter ha gia sconfi tto Chelsea e Barcellona, le due più quotate dimostrato da ragazzo tra le doline e i boschi della nostra Istria. pretendenti al titolo di campione d’Europa, ma davanti si troverà un Bayern Onore a Lui e ai Martiri della nostra terra che nelle Foibe sono rimasti per sempre! che ha spazzato via con facilità il Manchester United e il Lyon, non proprio due squadrette da niente. Comunque fi nirà sarà uno spettacolo, e così deve essere, certo che l’occasione è grande e i giocatori nerazzurri lo sanno bene. Anche gli altri campionati europei si sono conlusi, in Germania ha vinto il Bayern Monaco, in Francia ormai è fatta per il Marsiglia, in Inghilterra ha COOGNOMIGNOMI ISSTRIANITRIANI: AAcquavìtacquavìta vinto il Chelsea di Carlo Ancelotti, in Spagna come in Italia si deciderà tutto all’ultima giornata, il testa a testa è ovviamente tra Real Madrid e Barcellona, con la squadra catalana favorita in quanto ha un punto in più. Acquavita è antico casato istriano cinquecentesco di Buie, detto in origine Abaquavita (= Dell’Acquavita, D’Acquavita) In serie B tutto è ancora da decidere, sia in chiave promozione che retro- e poi Ab Acqua de Vita e dell’aqua de Vita, il cui capostipite è un Joanni Abaquavita (Giovanni D’Acquavita) sposatosi cessione. Ciò rende sicuramente bellissimo questo campionato, certo sarebbe nel 1590. Il di lui fi glio Giacomo dell’aqua di Vìtta (Giacomo dell’acquavite), proprietario terriero nel 1630, ebbe a sua stato molto più bello per i tifosi triestini se la Triestina avesse lottato per volta un fi glio, che nel 1665 compare come Petrus Ab Acqua de Vita (Pietro Dell’Acquavite), famiglia poi continuata i play off, piuttosto che trovarsi in piena lotta per la salvezza, però così è fi no a noi quale Acquavita, iniziando da un Leonardo Acquavita nel 1791 (Ugussi 1985, p. 167), detto in precedenza andata e non ci si può fare niente. I motivi sicuramente sono molti, ma non è Lunardo Acquavita fu Pietro nel 1787, anno in cui viveva a Buie pure il fratello Pietro Acquavita fu Pietro sposato con periodo questo per fare accuse o accampare scuse, a fi ne campionato si farà tale Zuanna (Buie 1984, p. 118 e p. 124). un bilancio e si prenderanno provvedimenti per non ripetere quest’annata Nel 1945 c’erano dodici famiglie Acquavita in Istria, di cui nove a Buie, una a Isola e due nel comune di Pirano (una disastrosa sotto molti punti di vista. Certo è che la salvezza è necessaria a Pirano-città e una a Portorose), risalenti a due diversi capostipiti. L’uno era Pietro Acquavita di Buie ammogliatosi e la vittoria in casa con la Reggina di venerdì sera (7 maggio ndr) è stata nel 1887 a Pirano con Clementina Viezzoli, il cui fi glio Pietro Acquavita, nato nel 1888, macellaio, si è unito nel 1913 fondamentale in quest’ottica. Ora ci sono ancora tre partite, in ordine Pia- con Anna Petronio. L’altro era Luigi Acquavita, pure macellaio, nato nel 1871 a Pirano da genitori di Buie, sposatosi cenza, Ancona e Frosinone delle quali la prima e l’ultima fuori casa. Tutte nel 1898 con Margherita Maraspin. Malgrado l’esodo, oggi ci sono ancora otto famiglie Acquavita a Buie (di cui una e tre le formazioni sono dirette concorrenti per la salvezza quindi ogni gara scritta Aquavita) e due a Umago, quindi dodici famiglie Acquavita a Trieste, due a Monfalcone, una a Como, una a Sala sarà una fi nale e una battaglia, mantenere la categoria è necessario per la Comacina (Como), una a Cinisello Balsamo (Milano) e una ad Albisola Marina (Savona). società e per la città che non può permettesi di passare dieci, quindici anni Il cognome istriano Acquavita, unico in Alta Italia, continua la vecchia forma istriana aquavita “acquavite” o aqua a vivacchiare in (ora chiamata Lega Pro). de vita (forma tuttora in uso ad esempio a Valle d’Istria), cioè “acqua di vite” in quanto bevanda alcolica estratta dalle Salvezza tranquilla per il basket triestino, questo è tempo di bilanci e vinacce dell’uva, e risale al suddetto primo avo Giovanni D’Acquavita / Dell’Acquavita, nato a Buie intorno al 1560, sembra che, dopo due anni e due promozioni coach Bernardi lascerà la gui- detto così perché produceva acquavite e ne era forte bevitore. da dell’Acegas Trieste. Nomi per i sostituti se ne sono fatti tanti, ma senza Il cognome Acquavita di Trieste è registrato nella poderosa opera (1822 pagine) di Enzo Caffarelli e Carla Marcato, niente di concreto. Se quest’anno l’obiettivo è stato il mantenimento della I cognomi d’Italia: dizionario storico ed etimologico, Torino 2008, p. 17, ove viene confrontato con l’equivalente co- categoria, quello del prossimo anno deve essere di sicuro la promozione, la gnome pugliese e siciliano Acquaviti, ma esiste un cognome Acquavita (e Acquavite) pure in Sicilia, come rilevato da società dovrà fare le scelte necessarie in quest’ottica. Girolamo Caracausi nel Dizionario onomastico della Sicilia, Palermo 1993, p. 12. Paolo Conti Marino Bonifacio 16 maggio 2010 La nuova Voce Giuliana 7

(Ricordo il colore oro, mai più ri- Nel ventiduesimo anniversario del Lucia Perissi Ongaro con Tiziana, Ida Travan dagli USA in memoria Note tristi visto, dei “graspini” – uva spina – di doloroso distacco di Nevio e Lorenzo in memoria del co- di Livio Travan Dollari USA 100 a fa- Scrilze). gnato e zio Nicolò euro 50,00 a favore vore de “La nuova Voce Giuliana”; 17 settembre 1929 – 15 aprile 2010 La dimensione temporale non esi- Livio Travan de “La nuova Voce Giuliana”; Tommaso Palisca in memoria di steva, l’altezza del sole sull’orizzonte da Visignano d’Istria Sergio e Guerrino Lautizer in Marco Palisca euro 30,00 a favore de era il nostro orologio. Ci accorgevamo Nicolò Ongaro memoria di Alfredo Lautizer euro “La nuova Voce Giuliana”; solo che le vacanze fi nivano troppo deceduto il 4 30,00 a favore de “La nuova Voce Antonio Zanelli N.Y. (USA) euro presto. Giuliana”; 35,00 a favore de “La nuova Voce Partito gio- maggio 1988 La guerra ed il triste destino a Lodi, New Annamaria Bologna in memoria Giuliana”; vane esule dal- dell’Istria ci ha divisi. Come schegge della sorella Mariuccia Bologna euro Renato Radin euro 10,00 pro ca- la sua amata Jersey (USA), le famiglie si sono sparse qua e là. la moglie Ida 30,00 a favore de “La nuova Voce lendario di Cittanova; Albona venne Nicolò, per il suo coraggio e spirito Giuliana”; Vichi Roman euro 30,00 pro Co- in Italia con Clemen Tra- d’avventura, ha deciso di lottare da van, i parenti Erminia Dionis in memoria di Ma- munità di Cittanova; tutti suoi cari. solo nel remoto Canada. riuccia Bologna euro 10,00 a favore Bisiacchi Cociancich Nella euro Con grandi sa- ed amici lo È stata la scheggia più lontana della ricordano con de “La nuova Voce Giuliana”; 20,00 a favore Comunità Cittanova; crifi ci riuscì ad stirpe Busecchian-Ongaro. Annamaria Bologna Fabbri in Marino Cociancich euro 30,00 a fa- ottenere il di- affetto e amo- Questo brano lascia una breve re. memoria di Lino Bernobi euro 20,00 a vore de “La nuova Voce Giuliana”; ploma al liceo traccia del suo percorso. favore de “La nuova Voce Giuliana”; Anthony Brusic euro 70,00 a favore scientifi co, poi Conserva, cara Maria, il ricordo dei ------N.N. euro 50,00 a favore de “La de “La nuova Voce Giuliana”; cercò varie si- momenti belli che ti ha donato. Ora nuova Voce Giuliana”; Miranda Faraguna euro 5,00 a fa- stemazioni, tocca a te lottare da sola. Il 27 aprile ricorreva il ventesimo Laura, Elsa e Flavia in memoria vore de “La nuova Voce Giuliana”; ma con alcuni amici volle andare Sei brava e tenace come tutti gli della mamma Giuseppina Budicin Maria Colmo euro 30,00 a favore all’estero e scelse, come seconda pa- anniversario della scomparsa della Istriani. Sono certo che riuscirai a concittadina Gobbo euro 60,00 a favore de “La de “La nuova Voce Giuliana”; tria il Canada, sperando in un futuro superare i momenti tristi e diffi cili, nuova Voce Giuliana”; Marisa Montanari euro 45,00 a fa- sereno e prospero. Però mamma Maria confi dando che in Cielo ti segue non- Adele “Lina” Derossi Dalla sorella e dal fratello in me- vore de “La nuova Voce Giuliana”; e papà Alfonso erano molto addolorati na Maria, che ha voluto tanto bene moria di Virginia Ritossa ved. Razza Marisa Montanari euro 25,00 a per il distacco. a tuo papà. ved. Zustovi euro 20,00 a favore della Comunità favore della Comunità di Albona. Pieno d’entusiasmo giovanile riuscì Partecipando al tuo dolore, ti ab- di Buie ed euro 20,00 a favore de “La Si ringraziano sentitamente i ge- ad inserirsi bene nell’amministrazione bracciamo affettuosamente. La ricorda- nuova Voce Giuliana”; nerosi oblatori. aziendale della città di Montreal. I cugini Bruno, Laura, no con immu- Si sposò con Laura Odorico, di ori- Sabrina e Fabio tato affetto e gine trentina ed ebbe una fi glia Maria, vivo rimpianto Paese che si laureò e gli dette due bei nipotini: ------la fi glia Alda e Erika ed Alessandro. le nipoti. Quanto bel che xe sto sasso, sto sasso Istrian Ora ha raggiunto i suoi tre fratelli, Ha cessato di battere il cuore forte La Società sassi monti e mar no se pol dimenticar. scomparsi precedentemente: Alfi o, e generoso di Operaia – Co- Anteo e Bruno e lascia nel profondo munità di Al- El mio Paese xe picio, el xe su un montisel dolore la sorella Romana. bona si unisce circondà da una pineta, casa sacra per i osei. Tutti i parenti partecipano al grave Alfredo nel ricordo lutto e la Comunità Albonese espri- Lautizer della cara con- da Albona Sto bel paese mio el guarda anche el mar me le più sentite condoglianze ai cittadina. e la xe una barcheta tutta sola che l’aspetta. familiari. d’Istria Bruno Labignan, rattristato per la ------Lo ricorda- Albona ti te ricordi come ricordo mi morte del cugino Nicolò Ongaro nel quante corse in contrada rider e scherzi a non fi nir. lontano Canada, ha voluto confortare no con immen- 6 maggio 2010 la fi glia Maria con questa commovente so affetto il Sono trascorsi venticinque anni dalla fi glio Sergio e Le nostre vecie none sentade sul scalin lettera, che ricorda la loro spensierata scomparsa a Padova dell’albonese le ciacolava serie dei bei giorni ormai fi nii. giovinezza nella perduta Albona. i fratelli Guer- rino e Luigi. Cara Maria, Marco Palisca Ogni tanto le ne zigava perché iera confusion La notizia della morte del tuo papà noi scampavimo ridendo, oh, che bel divertimento. ci ha sorpreso e ci rattrista molto. Con La moglie questa lettera vogliamo esserti vicini RicordiamoliRicordiamoli Maria, i fi gli, Bei quei giorni semplici co ierimo pici fi oi per porgerti le nostre sincere affettuose la nuora, i ni- no gavevimo quasi niente, ma tanto amor condoglianze e farti un po’ di compa- 1 giugno 2002 - 1 giugno 2010 poti ed i pa- della nostra gente. gnia in questo triste momento. Ottavo anniversario renti ricordano Con affetto Gianna Come cugino e pure amico d’in- con affetto e fanzia di tuo papà, dalle pagine del Mariuccia Bologna rimpianto il “calendario della memoria” ti illustro loro caro. L’italiano come la rondine alcuni momenti di vita comuni, rimasti Con amore La Socie- scolpiti nel puzzle dei ricordi della e gratitu dine i tà Operaia di L’Italiano è come la rondine che attraversa il mare, nostra Albona. fratelli Anna- Mutuo Soc- per farsi un nuovo nido e potersi sistemare. Io e Nicolò, coetanei con differen- maria e Giaco- corso – Comu- Sono stati i nostri anziani i fondatori, za di meno di un mese, anche per la mo, il cognato nità di Albona Edo ardo Fab- pionieri e esploratori, grande affi nità e legame delle nostre si unisce alla famiglia con particolare che lasciando un’aiuola in fi ore, mamme – Albina e Maria – siamo bri e i nipoti solidarietà. stati compagni assidui di giochi e di la ricordano a una mamma e un tricolore, avventure, a volte anche spericolate quanti l’hanno ------hanno aperto una strada a una nuova generazione, nell’incoscienza dell’infanzia. conosciuta ed che oggi possiamo contare più di un milione. Egli veniva a chiamare me. Io, apprezzata, af- Il 7 maggio 2007 si è spento a I primi martiri Italiani morirono di nostalgia, specialmente al pomeriggio, andavo fi dandola alle Trieste infortuni e malattia, a chiamare lui. Questa alternanza preghiere di dove in un paese ignoto, era dovuta al fatto che il pranzo della suffragio. Si associa l’amica Erminia Bruno Franza un costume remoto, numerosa, tipica famiglia Ongaro du- Dionis che sempre rammenta il suo nato a Capodistria una lingua diversa dolce sorriso. rava di più. Aperta la porta di casa (in il 17/03/1920 e un clima al viceversa, Albona tutti gli accessi erano sempre hanno dovuto lottare, aperti senza pericolo di furti) salivo ------A tre anni da loro al primo piano fra odori e pro- per potersi adattare. di distanza lo Quando sbarcò Cristoforo Colombo, fumi di pranzi saporiti e trovavo tutti Un caro ed affettuoso ricordo della ricordano con seduti, per regola austriaca imposta mamma sempre presente immenso af- vide un uomo sullo sfondo, da zio Alfonso. fetto la moglie e avvicinandosi cercò di farsi capire, I programmi dei giochi venivano Giuseppina Budicin Gobbo Anna, la fi glia ciò che lui voleva dire, decisi al momento, in relazione alle Adelia con ma poi conobbe che era un Italiano, condizioni del tempo. Nicolò era Giuliano e il perché teneva una fetta di polenta in mano. l’unico ad avere un pallone di cuoio, Le figlie nipote Anto- L’Italiano insegna a fare un po’ di tutto, prezioso strumento di unione con altri Laura, Elsa e nio con Elisa. tanto nel bagnato come all’asciutto. amici coetanei che ci attendevano per Flavia. Fa il pittore, le partite sul piccolo caratteristico La Società campo di Rialto. Operaia – Co- falegname e muratore, Il campo di Rialto era delimitato munità di Al- imbianchino e calzolaio da un lato da una bassa cornice di bona si unisce ElargizioniEElargizionilargizioni senza di loro sarebbe un guaio, rocce carsiche frastagliate che pre- alla famiglia. poi gente di cultura, sentavano angusti passaggi alla zona Nell’ultima quindicina ci sono dai monti alla pianura, retrostante. Da quella parte potevamo pervenute le seguenti elargizioni: dello sport in generale, raggiungere inosservati il “Laghetto”, Romana Ongaro Monica con questo poi è naturale. prezioso abbeveratoio dei buoi del ------Fabio, Cinzia ed Andrea in memoria L’Italiano ama la musica, il ballo e l’allegria contado e, nei mesi freddi invernali, del fratello e zio Nicolò euro 50,00 pro e una buona compagnia, Società Mutuo Soccorso di Albona ed superfi cie gelata per rincorse e lunghe 24/5/2009 – 24/5/2010 se poi si ubriaca così sia. scivolate. L’incoscienza giovanile ci Ricorre il primo anniversario della euro 100,00 a favore de “La nuova nascondeva il pericolo della possibile scomparsa di Voce Giuliana”; Gli australiani ci chiamano spaghetti, rottura del ghiaccio. La distanza dal Mariella Olivieri Ongaro con Ser- però se si tratta di una festa sono gli amici più stretti, centro abitato per il soccorso poteva Virginia gio, Fabrizio e Miriana in memoria e per bere e mangiare, risultare fatale. Ritossa del cognato e zio Nicolò euro 50,00 ce ne hanno tanto da imparare. Le gite al mare le facevamo al po- pro Società Mutuo Soccorso di Albona Vada pure alle nostre generazioni meriggio, perché Albona dista 5 km e ved. Razza ed euro 50,00 a favore de “La nuova il continuo affetto di fraternità, la discesa a piedi con il sole di luglio Voce Giuliana”; che questa terra sempre ci ospiterà. era meno pesante. La strada “curta” La ricorda- Claudio Busecchian con Luciana, no con tanto Ora cerchiamo di tenere alta la bandiera, fra i campi ci faceva risparmiare una Maurizio, Raffaele e Roberta in me- e assieme una preghiera, amore i fi gli, i moria del cugino Nicolò Ongaro euro dozzina di curve. alla nostra Italia amata, Nicolò faceva da guida perché il nipoti, le sorel- 50,00 pro Società Mutuo Soccorso di primo campo,dopo la pineta, era le e il fratello. Albona ed euro 50,00 a favore de “La dagli emigranti mai dimenticata. “Scrilze”, di proprietà Ongaro. nuova Voce Giuliana”; Lina Cappellani 8 La nuova Voce Giuliana 16 maggio 2010 Comunità di Cittanova GITA ASSOCIATIVA A FOSSALON E A GRADO

Domenica 25 aprile, festa di San Marco, i cittanovesi si sono uniti ai conterranei residenti nella zona di Fossalon per festeggia- re assieme il santo patrono di quella località. Un solenne rito religioso seguito dalla processione ha riunito tutti nella preghiera propiziatrice e negli auspici per una nuova annata prosperosa. Il pranzo si è consumato presso un noto albergo di Grado Pineta dove tra musica, canti e balli si è trascorsa una felice e gioiosa giornata bene-augurante per le prossime occasioni che certamente non mancheranno per una nuova annata prosperosa..

La cerimonia religiosa La processione con la statua del Santo

Il corteo attraverso il paese A tavola in allegria

Le danze nel salone della festa In fi nale la torta con lo stemma Il Presidente Lorenzo Rovis, che ha partecipato con entusiasmo alla signifi cativa manifestazione, nel porgere il suo saluto, ha sottolineato il grande valore che rivestono questi incontri promossi dalle nostre Comunità, quali momenti di aggregazione che mantengono vive e conservano le tradizioni più genuine della nostra gente. L’Associazione partecipa alle iniziative che si concretizzano nello spirito e nelle fi nalità dell’Associa- La nuova Voce Giuliana zione stessa e le sostiene, traendo linfa vitale dall’attività e dalle iniziative delle singole Comunità che Quindicinale associato all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana ne fanno parte. Reg. n. 1008 dd. 14/01/2000 del Tribunale di Trieste Fotocomposizione: Gabriella Perini Stampa: Zenit - Trieste via Rivalto, 1 Tel. 040-761005 - Fax 040-3725826 E-mail: [email protected] Internet http:/www.tip.it/zenit