Title Vincenzo Ragusa, Artista Siciliano Tra Tokyo E Yokohama

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Title Vincenzo Ragusa, Artista Siciliano Tra Tokyo E Yokohama Vincenzo Ragusa, artista siciliano tra Tokyo e Yokohama Title (Sguardo sul mondo) Author(s) Niglio, Olimpia Citation Agorà (2013), 45: 46-50 Issue Date 2013-03 URL http://hdl.handle.net/2433/175385 Right Type Journal Article Textversion publisher Kyoto University ARTISTI Sguardo sul mondo Vincenzo Ragusa, artista siciliano tra Tokyo e Yokohama Dalla seconda metà del XIX secolo il Giappone, grazie all’ascesa al trono dell’imperatore Meiji e al suo lungimirante governo, ruppe il suo secolare isolamento aprendosi al mondo occidentale. In questa apertura ruolo importante ebbe l’arte, attraverso cui si riuscirono a conoscere e mediare gli stili di vita occidentali. Decisivo l’apporto degli artisti italiani emigrati nella terra del Sol Levante. di Olimpia Niglio 1. Annotazioni storiche attraverso le missioni religiose(1). da Meiji favorì l’apertura del Giappone a letteratura storica individua con Nel 1868 il giovane imperatore Meiji verso l’esterno da cui ne scaturirono L il termine Restaurazione Meiji (1852-1912), ossia “autorité éclairée”, importanti scambi economici e (1868-1912) un momento storico aveva solo 14 anni e nonostante si culturali. L’influenza occidentale di molto importante per il Giappone. pensasse che fosse facilmente nuovi stili sia nel campo dell’arte e Con il ritorno della famiglia imperiale manipolabile, soprattutto da parte delle dell’architettura ben presto si manifestò nel 1868 termina infatti il lungo forze militari, il suo regno invece è stato anche nello sviluppo delle arti locali. dominio, durato quasi tre secoli della il più importante nonché decisivo per «In realtà - come afferma Giorgio famiglia Tokugawa. Così i lunghi anni il futuro politico e culturale del Amitrano - […] alla fine dell’Ottocento di chiusura del paese sotto gli Shôgun, Giappone. Il governo dell’imperatore il dialogo fra intellettuali giapponesi e noto come periodo Edo (1603-1867), Meiji è stato generalmente associato ad stranieri era ancora timido e poco ebbe termine e la famiglia imperiale un momento della storia del Giappone sviluppato: esisteva già uno scambio di tornò a ricoprire il suo ruolo contrassegnata da importanti influenze reciproche che esercitavano su trasferendo la propria residenza cambiamenti sociali, politici ed entrambe le parti influssi non sempre dall’antica capitale Kyoto a Tokyo, economici nonché da sviluppi nelle visibili, ma spesso profondi. Quello letteralmente “capitale orientale”. scienze e nella medicina. Sono stati 45 dell’influenza del Giappone su autori Durante il periodo Edo i contatti tra il anni di straordinarie trasformazioni europei ed americani è un fenomeno Giappone ed il resto del mondo accolte con grande entusiasmo dal in gran parte sommerso perché in gran furono molto difficili e segnati anche popolo giapponese anche se non parte inconsapevole o, quando da atti di forte atrocità. Con l’Europa, mancarono azioni di ritorsione da parte consapevole, condizionato da e in particolare con l’Italia, tuttavia non della componente sociale più preconcetti e ignoranza. Invece, la mancarono contatti soprattutto conservatrice. Il rinnovamento voluto ricezione giapponese del sapere F1 - Vincenzo Ragusa, Nagahiro Kuroda, 1881. F2 - V. Ragusa, Attore giapponese, 1877-1882. F3 - V. Ragusa, Carpentiere, 1877-1882. - 46 - AGORÀ n. 45/2013 ARTISTI occidentale a partire dall’epoca Meiji è per diverse banche europee, al fine di Arts di Boston, ed immagini un fenomeno tutt’altro che nascosto, perfezionare le tecniche di incisione fotografiche storiche della Diet Library anzi fin troppo conosciuto»(2). delle banconote, nel 1875 si trasferì a di Tokyo ci consentono di poter Alcune delle esperienze e dei contatti Tokyo su invito del governo. Qui conoscere lo stile neogotico del museo tra Giappone e l’Occidente mostrano assunse il ruolo di Direttore dell’Officina che risentiva fortemente dell’influenza proprio questa forte ricezione da parte dei Valori del Ministero delle Finanze, accademica e culturale milanese della degli orientali della cultura soprattutto ruolo che ricoprì fino al 1891. Morì a fine dell’Ottocento ed in particolare di legata al vecchio continente, aspetto Tokyo nel 1898 e parte delle sue opere Camillo Boito. Sempre presso la Scuola che tuttora permane nelle principali sono oggi conservate presso il Museo di Belle Arti a Tokyo, a partire dai primi attività di ricerca che si svolgono presso Edoardo Chiossone di Genova(4 anni ’70 fino al 1878, insegnò il pittore le scuole di dottorato delle principali Nel 1874 giunse in Giappone il ed incisore emiliano Antonio Fontanesi. università nipponiche. fotografo vicentino Adolfo Farsari che La sua pur breve presenza in Giappone Tutto questo interesse e studio per si trasferì a Yokohama e qui, nel 1886, è ampiamente documentata presso gli la cultura occidentale fu segnato anche acquistò la Japan Fotografic Association archivi della Tokyo University of the da un grande sviluppo industriale, di Stilfried & Anderson. La sua opera, Arts (Tokyo Geijutsu Daigaku) e presso accompagnato da una importante in questo anno 2013, è stata gli archivi del Museo Nazionale di riforma per l’eduzione nazionale. commemorata presso l’Istituto Italiano To ky o (5). Importanti furono i contatti tra di Cultura di Tokyo con una importante Giappone ed i paesi europei mostra che ha consentito di conoscere 2. L’arte scultorea di Vincenzo principalmente Germania e Gran anche i risultati più recenti di studi Ragusa in Giappone Bretagna, contatti testimoniati anche condotti dal professore Shigetoshi incenzo Ragusa nacque a dalla copiosa presenza di studiosi e Osano della Tokyo University. VPalermo nel 1841. Tra il 1876 ed professionisti provenienti da queste In quegli stessi anni e precisamente il 1882 si trasferì in Giappone dove nazioni fin dagli anni ’50 del XIX nel 1876 arrivò in Giappone anche aveva vinto un concorso per insegnare secolo(3). l’architetto Giovanni Vincenzo presso la Bijutsu Gakkô (Scuola di Belle L’interesse del Giappone per l’Italia Cappelletti. Nato a Milano nel 1843, in Arti) in cui lavorarono come docenti in quegli anni trovava riscontro Giappone insegnò presso la Bijutsu anche Cappelletti e Fontanesi. In principalmente per le personalità di Gakkô poi trasformata in Scuola di Belle particolare Ragusa fu invitato elevata qualità artistica e musicale. Arti. Tra il 1876 ed il 1885 progettò dall’Ambasciata d’Italia a Tokyo che Differentemente da altri paesi europei diversi edifici: tra questi ricordiamo aveva favorito l’arrivo di artisti italiani la presenza italiana in Giappone alla fine Yûshûkan Militar Museum presso al fine di istituire la prima scuola d’arte del XIX secolo fu caratterizzata da Yasakuni Shrine in Tokyo, inaugurato nel governativa per conto del Ministero alcune eminenti professionalità chiamate 1881. Purtroppo questo museo fu dell’Industria giapponese. appositamente dal governo imperiale distrutto dal terremoto di Kanto del Come abbiamo già ricordato il al fine di assolvere a specifiche funzioni 1923 e solo alcune rappresentazioni ruolo dell’Italia durante la Restaurazione istituzionali. Fu questo il caso grafiche dell’artista giapponese Inoue Meiji (1868-1912) fu quello di esportare importante di Edoardo Chiossone, Yasaji (1864-1889), conservate presso la esperti nel settore delle arti e della ligure, incisore che dopo aver lavorato Lauder Collection del Museum of Fine musica. Tali professionisti una volta F4 - V. Ragusa, Donna giapponese, 1880-1881. F5 - V. Ragusa, Donna giapponese, 1877-1882 F6 - V. Ragusa, Donna Kerer, 1873. AGORÀ n. 45/2013 - 47 - ARTISTI giapponese, l’attore giapponese, la donna anziana, la moglie, la figlia, etc… Potrà sembrare alquanto strano ad un contesto culturale occidentale questa particolarità ma nella rappresentazione artistica giapponese la raffigurazione di ritratti femminili o maschili non era di consuetudine. Infatti i giapponesi provavano molto imbarazzo per il realismo tipico dell’arte occidentale, che in Giappone fu sostenuto fortemente da Seiki Kuroda (1866-1924) pittore giapponese ma in stile occidentale che, dopo molti anni trascorsi in Francia, rientrato in patria nel 1896, divenne direttore del Dipartimento di Pittura Occidentale presso la Scuola d’Arte di Tokyo, in cui l’anatomia e lo schizzo della rappresentazione del corpo umano nudo dal vivo furono inclusi nel piano di studi(7). Un’ampia collezione di opere occidentali e le pitture di Seiki F9 - Tokyo. Mita Odori, Shiba-ku (attuale quartiere Minato-ku) in una foto del 1893. Nel 1893 Ragusa era già rientrato in Italia ma l’immagine fornisce l’idea del quartiere prima delle Kuroda sono conservate presso il trasformazioni avvenute principalmente con la ricostruzione post seconda guerra mondiale. Kuroda Memorial Hall del Museo Nazionale di Tokyo. Più in dettaglio l’aspetto che aveva incuriosito molti artisti giapponesi, che giunti in Giappone assumevano ruoli le tecniche scultoree ed in particolare con la Restaurazione Meiji erano venuti istituzionali importanti e venivano quelle della tecnica a fusione in bronzo, a contatto con le arti occidentali, era la denominati oyatoi gaikokujin ossia una pratica scultorea fino a quei tempi capacità di rappresentare le espressioni impiegati stranieri(6). Vincenzo Ragusa non ancora sperimentata in Sol Levante. emozionali attraverso il volto: felicità, si impiegò presso la Scuola d’Arte Il contributo di Ragusa in Giappone soddisfazione, compiacimento, tristez- Industriale di Yokohama e qui insegnò fu infatti entusiasmante e fondamentale za, dolore, sconforto, infelicità. Il tema per lo sviluppo di questa particolare
Recommended publications
  • Salvatrice Graci Uned La Millenaria Storia Del Giappone È Stata
    Mas igualdad. Redes para la igualdad IL GIAPPONE E LE DONNE: SCRITTRICI, GEISHE E L’ORIGINALE VICENDA DI UNA PITTRICE DI NOME O’TAMA Salvatrice Graci Uned premessa La millenaria storia del Giappone è stata caratterizzata da eventi straordinari. Nei secoli si sono susseguite battaglie epocali, periodi di isolamento assoluto e aperture altrettanto estreme. Un paese affascinante caratterizzato da una fiorente cultura fatta di pagine di poesia e letteratura incomparabili, di arte originale, di un modo di vivere e di pensare che agli occhi degli Occidentali, ancora oggi, appare bizzarro in taluni casi addirittura incomprensibile. Da questa cultura estremamente raffinata sono nate figure di uomini che hanno lasciato un segno nella storia, ma anche di tante donne che in vari campi, e nel corso dei secoli, si sono distinte per intelletto, arguzia, bellezza e talento. In questo lavoro, dunque, proveremo a riaccendere i riflettori su alcune figure che in modo diretto, come nel caso di talune scrittrici, o indiretto, come per esempio le protagoniste di indimenticabili capolavori dell’arte giapponese, hanno lasciato un segno nella storia del loro paese. In modo particolare ci soffermeremo sulle vicende della pittrice O’Tama Kyohara che tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento si trasferirà in Italia per seguire il marito in Sicilia dove rimarrà per parecchie decadi prima di ritornare nel paese del Sol Levante, rappresentando un caso unico nella storia del Giappone per via delle vicende personali e della formazione artistica. le origini del Giappone e le scrittrici cortigiane Correnti religiose come lo Shintoismo e il Buddhismo hanno avuto un’importanza fondamentale nella formazione della sensibilità giapponese influenzandone la visione del mondo e il modo di rappresentarlo attraverso l’arte.
    [Show full text]
  • Japonisme in Britain - a Source of Inspiration: J
    Japonisme in Britain - A Source of Inspiration: J. McN. Whistler, Mortimer Menpes, George Henry, E.A. Hornel and nineteenth century Japan. Thesis Submitted for the Degree of Doctor of Philosophy in the Department of History of Art, University of Glasgow. By Ayako Ono vol. 1. © Ayako Ono 2001 ProQuest Number: 13818783 All rights reserved INFORMATION TO ALL USERS The quality of this reproduction is dependent upon the quality of the copy submitted. In the unlikely event that the author did not send a com plete manuscript and there are missing pages, these will be noted. Also, if material had to be removed, a note will indicate the deletion. uest ProQuest 13818783 Published by ProQuest LLC(2018). Copyright of the Dissertation is held by the Author. All rights reserved. This work is protected against unauthorized copying under Title 17, United States C ode Microform Edition © ProQuest LLC. ProQuest LLC. 789 East Eisenhower Parkway P.O. Box 1346 Ann Arbor, Ml 4 8 1 0 6 - 1346 GLASGOW UNIVERSITY LIBRARY 122%'Cop7 I Abstract Japan held a profound fascination for Western artists in the latter half of the nineteenth century. The influence of Japanese art is a phenomenon that is now called Japonisme , and it spread widely throughout Western art. It is quite hard to make a clear definition of Japonisme because of the breadth of the phenomenon, but it could be generally agreed that it is an attempt to understand and adapt the essential qualities of Japanese art. This thesis explores Japanese influences on British Art and will focus on four artists working in Britain: the American James McNeill Whistler (1834-1903), the Australian Mortimer Menpes (1855-1938), and two artists from the group known as the Glasgow Boys, George Henry (1858-1934) and Edward Atkinson Hornel (1864-1933).
    [Show full text]
  • Goseda Yoshimatsu (1855-1915) Also with Materials and Bibliography for Kawakami Tôgai (1827 - 1881), Takahashi Yuichi (1828 - 6
    1 The Asian Modern © John Clark, 2013 Goseda Yoshimatsu (1855-1915) also with materials and bibliography for Kawakami Tôgai (1827 - 1881), Takahashi Yuichi (1828 - 6. 7. 1894), Goseda Hôryû I (1827-1892), Hyakutake Kaneyuki /Yasutarô (1842 - 1887), Yamamoto Hôsui (1850 - 1906), Kawamura Kiyo-o (26. 4. 1852 – 26. 5. 1934), Matsuoka Hisashi (1862 - 1944), Goseda Hôryû II (1864-1943), Charles Wirgman (1832- 1891), Antonio Fontanesi (23.2.1818-17.4.1882) These notes include updated and expanded versions of material in my Japanese Exchanges in Art, 1850s-1930s, Sydney, Power Publications, 2001. For ease of reading I have used the calendrical names for months but in years before 1868 these could be the sequential 12 lunar months. In addition, most modern Japanese historical sources have usually translated the previous lunar month dates into modern Gregorian calendrical months, but one cannot always be sure this is the case for all dates, especially before 1868. Domestic precursors also active during first part of Goseda Yoshimatus’s life Kawakami Tôgai (1827 - 1881) 1827 Born in Shinano, adopted out in both 1842 and 1851, the second time to a Bakufu Vassal. 1844 to Edo. 1856 employed in Office for Barbarian Books. 1857 ordered to investigate paintings and drawings. 1857 did three woodblock illustrations for a translation of Robinson Crusoe. 1861 Painting Bureau established in same, Kawakami served as painter. 1862 became Bureau for Study of Western Books, and in 1863 the Development Office. For a time studied Western painting in Yokohama with Mrs. Schoyer. 1868 drawing master at Numazu Military School. Soon thereafter a copyist at Development Office.
    [Show full text]
  • Il Mondo Femminile Nell'arte Giapponese
    oggetti per passione il mondo femminile nell’arte giapponese A cura di Anna Maria Montaldo e Loretta Paderni copertina e pagine illustrate Le immagini sono tratte da: Suzuki Harunobu, Ehon seirō bijin awase, “Libro illustrato a paragone delle bellezze delle case verdi”, 1770 Oggetti per passione Scenografia Un sentito ringraziamento Il mondo femminile Sabrina Cuccu per la realizzazione della mostra nell’arte giapponese Progetto e del catalogo alla Soprintendenza Indice Fondazione Teatro Lirico di Cagliari al Museo Nazionale Preistorico Etnografico Luigi Pigorini Cagliari, Palazzo di Città Realizzazione Il museo come luogo di scambio e relazione culturale 7 Museo d’Arte Siamese Francesco di Gennaro 27 giugno – 8 settembre 2013 Progetto grafico Soprintendente L’oriente ad ovest della penisola 9 Subtitle Egidio Cossa Progetto e cura della mostra Responsabile della sezione L’arte giapponese nelle collezioni 11 Anna Maria Montaldo, Loretta Paderni Fotografie Eventi e Mostre di Stefano Cardu e Vincenzo Ragusa Fabio Naccari Grazia Poli I collezionisti 12 Realizzazione della mostra Foto oggetti Sezione Eventi e Mostre L’oriente, la ricerca e la passione 14 Musei Civici Cagliari in collaborazione Chise Saito, Art Research Centre, Mario Mineo Il Museo Civico d’Arte Siamese Stefano Cardu 16 con la Soprintendenza al Museo Ritsumeikan University, Kyoto, Responsabile del Laboratorio L’arte giapponese nella collezione Stefano Cardu 19 Nazionale Preistorico Etnografico Foto libro Harunobu Fotografico e dell’Archivio Fotografico Luigi Pigorini, Roma Quando fuori “c’era tanto mondo...” 22 © Soprintendenza al Museo Nazionale e Storico Preistorico Etnografico Luigi Pigorini Testi su concessione del Ministero per i Si ringraziano inoltre Anna Maria Montaldo, Loretta Paderni Beni e le Attività Culturali Ikuko Kaji e Maria Cristina Gasperini Presentarsi in pubblico 25 Giuseppe Ungari (foto pag.
    [Show full text]
  • Download the Paper
    Permanent Secretariat Av. Drassanes, 6-8, planta 21 08001 Barcelona Tel. + 34 93 256 25 09 Fax. + 34 93 412 34 92 Strand 2: The Historiography of Art Nouveau (looking back on the past) Paris and Kyoto—Asai Chu making a bridge onto the Art Nouveau from Japan Mori Hitoshi (Professor, Kanazawa College of Art) In Japan, from the fifteenth century onwards, the tea ceremony, flower arrangement, and the incense ceremony have existed as arts and the art theories cultivated there gave form to basic concepts such as “mitate (likening)” or “shitsurai (arrangement)”. There, not only the actual things visible but different perspectives and entirely new concepts were presented through a variety of implements and combinations of them. On such occasions, vases, incense burners, and tea caddies were employed as “tools” to express such ideas. The significance of the existence of such works of art as tools to give form to such ideas was great. In addition, having accomplished the Meiji Restoration in the latter half of the nineteenth century, Japan became open to Western politics, economics, and culture and aimed to form a new nation-state. In doing so, thanks to Japonism, Japanese-made products were highly appreciated abroad. However, in the 1880s, Japonism diminished and export declined. As a result, the producing centers lose confidence. This trend became definite with the emergence of Art Nouveau at the Paris Exposition of 1900. On that occasion, nearly 200 people visited Paris from Japan and recognized the actual state. While, on the one hand, this answer was a scheme to secure the market by means of a price war relying on low wages, on the other hand, there were people who attempted to launch Japanese artistry out into a new art, i.e.
    [Show full text]
  • Regolamento Musei Civici Genovesi
    REGOLAMENTO MUSEI CIVICI GENOVESI Approvato con Deliberazione del Consiglio comunale n. 8 del 18.02.2003 www.comune.genova.it agg. DCC 8/2003 REGOLAMENTO MUSEI CIVICI GENOVESI Approvato con Deliberazione C.C n. 8 del 18/02/2003 In vigore dal 21 Marzo 2003 Organizzazione generale - Art. 1 - Generalità Il presente regolamento disciplina le finalità e i principi di funzionamento e gestione dei Musei civici, delle relative biblioteche specializzate ad essi pertinenti, del Centro di documentazione per l’arte, l’immagine e la storia di Genova, dell’Archivio Storico del Comune, dell’Istituto Mazziniano e disciplina inoltre le modalità di conservazione dei violini storici. - Art. 2 - Musei Civici I Musei del Comune di Genova, disciplinati dal presente Regolamento, rappresentano un insieme organico che ha radici storiche comuni, frutto dell’operato congiunto dell’amministrazione della città e del mecenatismo più illuminato. Essi sono i seguenti: Musei di Arte Antica: - Galleria di Palazzo Rosso - Galleria di Palazzo Bianco - Museo di Sant'Agostino - Museo del Tesoro della Cattedrale di S. Lorenzo Musei del Mare: - Museo Navale - Padiglione del Mare e della Navigazione - Castello D’Albertis - Museo delle Culture del Mondo Musei di Nervi: - Raccolte Frugone di Villa Grimaldi - Galleria d’Arte Moderna “Principe Odone di Savoia” - Museo “Giannettino Luxoro” Museo di Archeologia Ligure Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce Museo d’ Arte Orientale “Edoardo Chiossone” Museo Civico di Storia Naturale “Giacomo Doria” Museo del Risorgimento Museo di Storia e Cultura Contadina Genovese e Ligure - Art. 3 - Finalità del Museo Il museo è una struttura permanente, senza fini di lucro, aperta al pubblico, al servizio e per lo sviluppo della società, che acquisisce e conserva collezioni, compie e promuove ricerche sulle testimonianze materiali dell’uomo, del suo ambiente e del mondo naturale, le comunica, le valorizza e le espone al fine di favorirne lo studio e la conoscenza, educare ed intrattenere.
    [Show full text]
  • Jean-Gabriel Eynard, Antonio Fontanesi, La Photographie Et Les Arts Graphiques Dans Les Années 1850
    "Je crois que l'art est fait pour quelque chose de plus" : Jean-Gabriel Eynard, Antonio Fontanesi, la photographie et les arts graphiques dans les années 1850 Autor(en): Kaenel, Philippe Objekttyp: Article Zeitschrift: Kunst + Architektur in der Schweiz = Art + architecture en Suisse = Arte + architettura in Svizzera Band (Jahr): 51 (2000) Heft 4: Fotografie = Photographie = Fotografia PDF erstellt am: 26.09.2021 Persistenter Link: http://doi.org/10.5169/seals-394159 Nutzungsbedingungen Die ETH-Bibliothek ist Anbieterin der digitalisierten Zeitschriften. Sie besitzt keine Urheberrechte an den Inhalten der Zeitschriften. Die Rechte liegen in der Regel bei den Herausgebern. Die auf der Plattform e-periodica veröffentlichten Dokumente stehen für nicht-kommerzielle Zwecke in Lehre und Forschung sowie für die private Nutzung frei zur Verfügung. Einzelne Dateien oder Ausdrucke aus diesem Angebot können zusammen mit diesen Nutzungsbedingungen und den korrekten Herkunftsbezeichnungen weitergegeben werden. Das Veröffentlichen von Bildern in Print- und Online-Publikationen ist nur mit vorheriger Genehmigung der Rechteinhaber erlaubt. Die systematische Speicherung von Teilen des elektronischen Angebots auf anderen Servern bedarf ebenfalls des schriftlichen Einverständnisses der Rechteinhaber. Haftungsausschluss Alle Angaben erfolgen ohne Gewähr für Vollständigkeit oder Richtigkeit. Es wird keine Haftung übernommen für Schäden durch die Verwendung von Informationen aus diesem Online-Angebot oder durch das Fehlen von Informationen. Dies gilt auch für Inhalte Dritter, die über dieses Angebot zugänglich sind. Ein Dienst der ETH-Bibliothek ETH Zürich, Rämistrasse 101, 8092 Zürich, Schweiz, www.library.ethz.ch http://www.e-periodica.ch Philippe Kaenel «Je crois que Tart est fait pour quelque chose de plus» Jean-Gabriel Eynard, Antonio Fontanesi, la photographie et les arts graphiques dans les années 1850 En automne 1854, l'artiste italien résidant à dans les années 1850 en Europe.
    [Show full text]
  • Japan's National Imagery of the “Holy War,”
    SENSÔ SAKUSEN KIROKUGA (WAR CAMPAIGN DOCUMENTARY PAINTING): JAPAN’S NATIONAL IMAGERY OF THE “HOLY WAR,” 1937-1945 by Mayu Tsuruya BA, Sophia University, 1985 MA, University of Oregon, 1992 Submitted to the Graduate Faculty of the School of Arts and Sciences in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy University of Pittsburgh 2005 UNIVERSITY OF PITTSBURGH FACULTY OF ARTS AND SCIENCES This dissertation was presented by Mayu Tsuruya It was defended on April 26, 2005 and approved by Karen M. Gerhart Helen Hopper Katheryn M. Linduff Barbara McCloskey J. Thomas Rimer Dissertation Director ii Copyright © by Mayu Tsuruya 2005 iii Sensô Sakusen Kirokuga (War Campaign Documentary Painting): Japan’s National Imagery of the “Holy War,” 1937-45 Mayu Tsuruya University of Pittsburgh, 2005 This dissertation is the first monographic study in any language of Japan’s official war painting produced during the second Sino-Japanese War in 1937 through the Pacific War in 1945. This genre is known as sensô sakusen kirokuga (war campaign documentary painting). Japan’s army and navy commissioned noted Japanese painters to record war campaigns on a monumental scale. Military officials favored yôga (Western-style painting) for its strength in depicting scenes in realistic detail over nihonga (Japanese-style painting). The military gave unprecedented commissions to yôga painters despite the fact that Japan was fighting the “materialist” West. Large military exhibitions exposed these paintings to civilians. Officials attached national importance to war documentary paintings by publicizing that the emperor had inspected them in the Imperial Palace. This study attempts to analyze postwar Japanese reluctance to tackle war documentary painting by examining its controversial and unsettling nature.
    [Show full text]
  • La Pintura Española En Los Museos Y Colecciones De Génova Y Liguria (Italia)
    Cubierta catalogo:Cubierta Ru jula 8/1/09 08:44 Página 1 70 ónica Vázquez Astorga es profesora umanidades n las cuatro provincias que cons- M H E del Departamento de Historia del Arte de la tituyen la región italiana de Liguria (Imperia, Savona, Géno- Universidad de Zaragoza. Investiga el arte y va y La Spezia) se conservan numerosas obras de pintores la cultura contemporáneos, interesándose Últimos títulos españoles o atribuidas. En este libro se lleva a cabo un exa- especialmente por la arquitectura y por el Pedro Benítez Martín men pormenorizado de dichas obras, que se sitúan crono- mundo del cartel y del dibujo. La formación de un francotirador solitario. lógicamente entre los siglos XV y XX y que corresponden a En 1996, tras concluir su licenciatura en Filo- Lecturas filosóficas de Louis Althusser artistas como Ribera, Zurbarán, Murillo, el Greco, Serafín sofía y Letras (sección de Historia del Arte), (1945-1965) (2007) Avendaño, Sorolla, Tàpies, José Ortega o Eduardo Arroyo, La pintura española obtuvo una beca para realizar el doctorado en Juan Manuel Cacho Blecua (coordinador) entre otros. En la primera parte se analizan las vías de lle- la Università degli Studi de Génova. A esta De la literatura caballeresca al Quijote gada y se valoran en el contexto general de la pintura espa- beca siguieron otras que le permitieron per- (2007) ñola y en el más específico de su influencia en la pintura en los museos y colecciones manecer en Italia a lo largo de dos años, José Julio Martín Romero ligur. El estudio se realiza distinguiendo las obras conserva- durante los cuales preparó su memoria de Entre el Renacimiento y el Barroco: das en museos de las existentes en colecciones particula- licenciatura, titulada La pintura española en Pedro de la Sierra y su obra (2007) res, tanto de la ciudad de Génova como del resto de Liguria.
    [Show full text]
  • The Protection of Cultural Properties in Japan (1)
    The Protection of Cultural Properties in Japan (1) Donatella Failla Introductory Note by Stacey Steele PART ONE I. Introduction II. The Political Perception of Culture and the Arts from the Late 18th to the Mid-19th Century, from the Bakumatsu to Meiji Restoration The Abolition of Feudalism and Meiji Reforms: Consequences for Cultural Heritage III. The Birth and Evolution of the New Ideology of Culture in Meiji Strategies of Political Pragmatism 1. The First Period of Internationalization of Japan: the Contribution of the Iwakura Diplomatic Mission of 1871-73 to the Views of Art and Artistic Culture 2. Aims and Results of the Surveys of Japan’s Cultural Heritage Guided and Sponsored by the State in the 1870s and 1880s 3. The Re-evaluation of the Feudal Past and the Birth of the “Edo period”, a New Historical and Cultural Entity, at the End of the 1880s IV. The Western Influence on the Art Productions, the Art History, and the Scientific Culture of the Meiji Period 1. The Contribution of “Hired Foreigners” to Modernisation and the Introduction of Western Art Techniques 2. The Birth of Scientific Archaeology: Edward Sylvester Morse and William Gowland 3. The Historical and Aesthetic Re-evaluation of Japanese Art Traditions: Ernest Francisco Fenollosa and Okakura Tenshin V. The First Half of the 20th Century 1. The Mingei Undô Movement for the Folk Crafts 2. Summary of the Legislation Relating to Cultural Properties and National Heritage Between the two World Wars and after World War II until 1950 PART TWO ** [VI. The Second Half of the 20th Century and the Beginning of the 21st: Contemporary Japanese Policies on the Protection of Cultural Properties, 1950-2004 VII.
    [Show full text]
  • The Cultural Property Laws of Japan: Social, Political, and Legal Influences
    Washington International Law Journal Volume 12 Number 2 3-1-2003 The Cultural Property Laws of Japan: Social, Political, and Legal Influences Geoffrey R. Scott Follow this and additional works at: https://digitalcommons.law.uw.edu/wilj Part of the Comparative and Foreign Law Commons, and the Cultural Heritage Law Commons Recommended Citation Geoffrey R. Scott, The Cultural Property Laws of Japan: Social, Political, and Legal Influences, 12 Pac. Rim L & Pol'y J. 315 (2003). Available at: https://digitalcommons.law.uw.edu/wilj/vol12/iss2/23 This Article is brought to you for free and open access by the Law Reviews and Journals at UW Law Digital Commons. It has been accepted for inclusion in Washington International Law Journal by an authorized editor of UW Law Digital Commons. For more information, please contact [email protected]. Copyright 0 2003 Pacific Rim Law & Policy Journal Association THE CULTURAL PROPERTY LAWS OF JAPAN: SOCIAL, POLITICAL, AND LEGAL INFLUENCES Geoffrey R. Scott t Abstract: Japan's Law for the Protection of Cultural Properties has been heralded as one of the most sophisticated and complete statutes of its kind and has been viewed as a model for other countries considering means to protect their ethnographic and cultural treasures. This Article examines the social, cultural, political, and legal influences antecedent to the promulgation of the statute and discusses the complexities inherent in composing legislation of this sort. The specific Japanese legislative and administrative efforts undertaken to protect national treasures prior to promulgation of the statute, and the political environment contemporaneous with its passage, are compiled, analyzed, and provided to the western audience.
    [Show full text]
  • 目 次 INDICE 哲学・宗教 Filosofia
    目 次 INDICE 哲学・宗教 Filosofia - Religione ................................................................................... 1 政治 Politica ............................................................................................................... 11 経済・産業 Economia – Industria.............................................................................. 19 法律 Diritto ............................................................................................................... 26 社会 Scienze sociali .................................................................................................. 31 教育 Educazione ....................................................................................................... 39 民俗学 Folclore.......................................................................................................... 44 科学・技術 Scienze ..................................................................................................... 45 建築 Architettura ..................................................................................................... 50 工芸・デザイン Disegno industriale - Arti minori ...................................................... 57 美術 Arte ................................................................................................................... 59 写真 Fotografia ......................................................................................................... 78 音楽 Musica .............................................................................................................
    [Show full text]