Il Patto Scellerato Per Ciro Cirillo

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Il Patto Scellerato Per Ciro Cirillo pagina 4TTa l'Unit à Mercoledì 21 settembre 1994 »«>"'• il Fatto •J ,ì CAMORRA E POTERE. Grazie a quella trattativa i boss guadagnarono potere Alemi aveva scoperto tutto, ma De Mita lo attaccò Sequestri Il patto scellerato per mille per Ciro Cirillo: miliardi DAL NOSTRO INVIATO • NAPOLI. Il «maglio» (cosi è stata chiamata riatti, bugie e sangue l'operazione anticamorra nel corso della quale è stato arrestato Antonio Gava) si è abbattuto anche sui patrimonio degli inquisiti. Fare una Tredici anni dopo si avvicina la verità sul «patto inconfes­ dell'imprenditoria • napoletana». valutazione dei beni posti sotto sequestro è diffi­ sabile» tra De, camorra, Br e servizi segreti per la liberazio­ Pezzi da novanta come Corsicato, cile, ma gli uomini del G1CO, il reparto speciale Coppola, Savarese: i signori del ter­ della Guardia di Finanza, che assieme ai carabi­ ne di Cirillo. La colletta per il riscatto pagato ai terroristi a remoto, che versavano i soldi diret­ tamente nelle mani di un altro ami­ nieri e alla polizia hanno condotto le indagini, casa di Gava. E la camorra, grazie a quella trattativa, ac­ co di Gava, l'on. Raffaele Russo. - stima in settecento miliardi il valore degli immo­ quistò potere in tutta la Campania. Un giudice, Carlo Ale- Trattativa ci fu. Una realtà che è bili posti sotto custodia cautelare ai quali occor­ mi, aveva già scoperto tutto, ma venne attaccato e isolato. stata sempre negata da Gava e dai re aggiungere, ma sarà possibile solo nei prossi­ suoi protettori all'interno della De. mi giorni, le somme dei conti correnti bloccati De Mita in pieno Parlamento: «Si è posto al di fuori della Quando Carlo Alemi, il magistrato ed intestati ai 98 inquisiti. La stima complessiva, Costituzione». E poi, una lunga scia di sangue. napoletano che prima di tutti capi i dunque, di circa mille miliardi appare più che retroscena del caso Cirillo, deposi­ credibile. ' - - tò la sua ordinanza, venne dura­ mente attaccato. Dalla • stampa , Il colonello Michele Donati ha fatto un elen­ ENRICO FIERRO «amica», per anni Gava ha tenuto co di quello che è stato sigillato dai suoi uomini: • ROMA. Trattavano da pari a pa­ no» Cordova: «La contropartita sa­ una rubrica su «Il Mattino» di Pa­ cento appartamenti, barche, auto, terreni, il tut­ ri con uomini potenti delle istitu­ rebbe stata l'inserimento della ca­ squale Nonno dal titolo «Etica e po­ to per un valore appunto di settecento miliardi. zioni. Erano latitanti, ma nessuno li morra e delle imprese della hol­ litica», e dai vertici del governo. Anche i beni di Antonio Gava sono stati posti cercava. Anzi, viaggiavano con in - ding nei lavori della ricostruzione. Nell'agosto dell'88 Ciriaco De Mita, sotto sequestro: in particolare i sigilli sono stati tasca tesserini da ,007 del Sisde e Con il caso Cirillo si radicalizzò il allora Presidente del Consiglio, lo apposti alla villa dell'Eur dove abita la famiglia del Sismi con licenza di entrare ed . rapporto tra camorra, politica e attaccò in pieno Parlamento defi­ uscire dalle carceri della Repubbli­ nendolo un «giudice che si è posto dell'ex ministro dell'Interno ed ex presidente pubblica amministrazione». Anto­ del gruppo senatoriale della DC. Sigilli anche al­ ca. Erano i capi della camorra na­ nio Gava e la sua imbattibile mac­ al di fuori dei circuiti costituziona­ poletana che si erano attivati per li­ china di potere fatta di amministra­ li». E Gava diventò ministro dell'In­ la villa di campagna della famiglia Cava, quella berare dalle mani dei ragazzotti tori locali, assessori regionali, ban­ terno, capo di quelle strutture che situata sui piani di Arcinazzo, l'abitazione nella della colonna napoletana delle chieri e...camomsti. «Spiccano - avrebbero dovuto indagare sui re­ quale nel marzo del 1993 Gava ricevette la noti­ Brigate Rosse Ciro Cirillo, potente- > scrive l'Antimafia nella relazione troscena del sequestrò Cirillo. In fica dell'avviso di garanzia che ipotizzava il rea­ sima eminenza grigia del sistema su "Camorra e politica" - i rapporti quello stesso anno, il comando ge­ to di associazione per delinquere, l'atto prelimi­ di potete gavianeo in Campania. del sen. Gava con amministratori nerale dei carabinieri spiava le se­ nare dell'inchiesta che ha portato ieri al suo ar­ «Raffaele Cutolo mi incaricò di ' locali della sua corrente che racco­ zioni napoletane di Pei e Msi che affiggevano manifesti per chiedere resto. Anche a Castellammare ed a Napoli sono contattare i brigatisti detenuti nel glievano per lui il consenso eletto­ arrivati gli uomini del Gico. Due appartamenti a carcere di Palmi con questo mes­ «tutta la verità sul caso Cirillo». Veri­ rale, e controllavano le ammini­ tà che non si doveva sapere. E in­ Castellammare ed uno a Napoli, completano il saggio: "la De e disposta a trattare strazioni locali mediante organici a tutti i livelli attraverso il canale di ' fatti, gli anni del dopo-Cirillo, furo­ quadro dei beni in custodia cautelare. L'appar­ collegamenti con gruppi camorri­ no anni di morte. La «mattanza» Cutolo», rivelò ai magistrati Luigi stici». _ -• , tamenti di Napoli 6 quello in cui venne garantita Bosso, un detenuto comune "poli­ dei protagonisti dell'affaire è dura­ la sorveglianza anche quando Gava non c'era e ticizzato». Trattare, era questa la E le riunioni per raccogliere il ta undici anni: l'ultimo morto, ful­ poi si dimise da Ministro, una sorveglianza inuti­ parola d'ordine. Trattare con Br e miliardo e mezzo chiesto dalla Bn- minato da una scarica di p38, è Er­ le che è costata fior di milioni alle casse dello gate rosse di Senzani, si facevano a rico Madonna, camorrista e consi­ camorra per liberare Cirillo: era Stato e tolto uomini alle forze di polizia. questo l'ordine impartito da Anto­ casa di Gava, la splendida casa di glieri di Cutolo, ucciso un anno fa. nio Gava in persona. Perche Cirillo, Via Petrarca. Lo hanno raccontato E prima ancora sono caduti sotto i I beni sequestrati ad Antonio Gava non sono da sempre braccio destro di don Pasquale Acampora, ex vicepresi­ colpi dei killer, camorristi, agenti stati valutati. Qualcuno parla di cinque miliardi, Antonio, potente commissario alla - dente del Banco di Napoli, e Carlo dei servizi segreti felloni, un crimi­ qunlcho nltrn dH H'-tpptn (acondu osservare ricostruzione e assessore regionale Rolandi, amministratore della me­ nologo e un valorosocommissario di polizia. • che solo la villa all'Eur, visti i prezzi del mercato all'urbanistica, era l'unico deposi­ tropolitana: «Quando arrivammo immobiliare della capitale vale letteralmente nell'appartamento di Gava ricordo tario dei segreti di don Antonio. Le una fortuna. Poi a Napoli, nella zona in cui è si­ sue confessioni davanti al Tribun- con precisione che c'era il meglio Vincenzo Casillo, 'o Nirone, il bale del Popolo delle Br potevano braccio destro di Cutolo che viag­ tuato l'appartamento dei Gava, i prezzi a metro dare molto fastidio, v. -• giava con un tesserino dei servizi quadro oscillano dai cinque ai sette milioni. segreti, venne fatto saltare in aria a Nel mirino della Guardia di Finanza sono fin­ Trattare con la camorra di Raf­ E per Pomicino Roma col tritolo dagli artificieri del te anche una cooperativa e alcune quote azio­ faele Cutolo che in quegli anni ha ' clan Alfieri per lanciare un segnale fatto «tabula rasa» dei clan avversa­ «le indagini a Cutolo. Lo ha rivelato il «Buscetta nane in possesso del ex ministro. Anche per ri e concedere alla camorra mano di Poggiomarino» Pasquale Galas­ l'ex responsabile del Ministero dell'Interno vie­ libera nella spartizione degli ap­ continuano» so: «Cutolo ricattava i politici, mi­ ne effettuata in queste ore la verifica sui conti palti del dopo terremoto: SOmila nacciava di parlare sul caso Cirillo» Antonio Gava e Ciro Cirillo In una vecchia foto Contrasto correnti bancari intestati a lui ed ai suoi familia­ miliardi in Campania e Basilicata, ' La posizione degli ex parlamentari . Un commissario valoroso, il capo ri. È stata smentita per ora, una analoga indagi­ 20mila nella sola città di Napoli. de Paolo Cirino Pomicino ed della squadra mobile di Napoli An­ ne patrimoniale sull'anziano genitore dell'ex Un business più grande del con­ Alfredo Vito, è stata oggetto di una tonio Ammaturo, venne ucciso senatore, Silvio, che ha 94 anni. trabbando di sigarette, finanche domanda rivolta ai magistrati della dalle Br il 16 luglio 1982, perché Maroni: «Adesso non ci sono più totem...» dda, nel corso della conferenza II sequestro effettuato ieri è il più consistente più conveniente del traffico della ' aveva scoperto la verità sulla tratta­ •Ormai non ci sono più totem che la Decisamente contrario al provvedimento droga. Dopo mesi di indagini, di stampa tenuta ieri a Napoli. I due tiva per liberare Cirillo. Povero Am­ attuato in rispetto delle nuove normative sui be­ faldoni di passati processi letti e ri-, figurano infatti trai destinatari di • maturo, un anno prima di essere magistratura non riesca ad abbattere». adottato dai giudici di Napoli è Vittorio ni di persone accusate di associazione per de­ letti, di «cantate» di pentiti, il procu­ una richiesta di autorizzazione a ammazzato aveva detto in una in­ Roberto Maroni, chiamato a commentare Sgarbl (Forza Italia): «Un atto Inutile, linquere, simultaneamente ad una operazione ratore della Repubblica di Napoli, procedere trasmessa al senato II 7 tervista che i boss della camorra l'arresto di Antonio Gava, rimarca subito II ritardato e semplicemente dimostrativo. che comprende arresti. -- aprile dello scorso anno. «Se per Agostino Cordova, lo ha detto: «Per napoletana avevano rapporti stretti ruolo svolto dal magistrati. Un È un'altra grave conferma della In Campania negli ultimi anni sono state ef­ Gava, Russo e Meo l'Ipotesi atteggiamento, quello della procura la camorra, il sequestro Cirillo rap­ con i potenti della politica.
Recommended publications
  • Ciro Cirillo - Wikipedia
    11/5/2020 Ciro Cirillo - Wikipedia Ciro Cirillo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Ciro Cirillo (Napoli, 15 febbraio 1921 – Torre del Greco, 30 Ciro Cirillo luglio 2017) è stato un politico italiano. Presidente della Regione Campania Indice Durata mandato 1979 – 1980 Biografia Predecessore Gaspare Russo Le origini e la carriera politica Successore Emilio De Feo Il rapimento e liberazione Le dichiarazioni postume Presidente della Provincia di Napoli Letteratura e cinema Durata mandato 1969 – Note 1975 Voci correlate Predecessore Antonio Gava Altri progetti Successore Franco Iacono Biografia Dati generali Partito politico Democrazia Cristiana Le origini e la carriera politica Impiegato alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura a Napoli, fu un esponente della corrente di Antonio Gava della Democrazia Cristiana e negli anni sessanta ricoprì a lungo la carica di segretario provinciale del partito. Nel 1969 divenne Presidente della Provincia di Napoli e restò in carica fino al 1975[1]. Eletto successivamente Presidente della Regione Campania nel 1979, nel 1981 è assessore regionale ai lavori pubblici nella stessa regione. Dopo il terremoto dell'Irpinia del 1980, Cirillo diventò vicepresidente del Comitato tecnico per la ricostruzione[2]. Il rapimento e liberazione Il 27 aprile 1981 alle ore 21:45 nel proprio garage di casa di via Cimaglia a Torre del Greco, Cirillo fu sequestrato da un commando di cinque appartenenti alle Brigate Rosse, capeggiati da Giovanni Senzani[3]. Durante il conflitto a fuoco morirono l'agente di scorta maresciallo di P.S. Luigi Carbone e l'autista Mario Cancello, mentre viene gambizzato il segretario dell'allora assessore campano all'urbanistica, Ciro Fiorillo[4].
    [Show full text]
  • Analysis of Organized Crime: Camorra
    PREGLEDNI ČLANCI UDK 343.974(450) Prihvaćeno: 12.9.2018. Elvio Ceci, PhD* The Constantinian University, New York ANALYSIS OF ORGANIZED CRIME: CAMORRA Abstract: Organized crime is a topic that deserves special attention, not just in criminal science. In this paper, the author analyzes Italian crime organizations in their origins, features and relationships between them. These organizations have similar patterns that we will show, but the main one is the division between government and governance. After the introductory part, the author gives a review of the genesis of the crime, but also of the main functions of criminal organizations: control of the territory, monopoly of violence, propensity for mediation and offensive capability. The author also described other organizations that act on the Italian soil (Cosa Nostra, ‘Ndrangheta, Napolitan Camora i Apulian Sacra Coroina Unita). The central focus of the paper is on the Napolitan mafia, Camorra, and its most famous representative – Cutolo. In this part of the paper, the author describes this organization from the following aspects: origin of Camorra, Cutulo and the New Organized Camorra, The decline of the New Organized Camorra and Cutolo: the figure of leader. Key words: mafia, governance, government, Camorra, smuggling. INTRODUCTION Referring to the “culturalist trend” in contemporary criminology, for which the “criminal issue” must include what people think about crime, certain analysts study- ing this trend, such as Benigno says, “it cannot be possible face independently to cultural processes which define it”.1 Concerning the birth of criminal organizations, a key break occured in 1876 when the left party won the election and the power of the State went to a new lead- ership.
    [Show full text]
  • Donna Dagli Occhi Di Ghiaccio Sa Tutto
    Martedì in Italia 9 lebbra io 1993 Catturata La sorella di «don Rafele» ha gestito ne!T81 la trattativa per liberare l'esponente de la boss Sempre a fianco del fratello ha diretto per oltre un decennio la Nuova camorra Donna dagli occhi di ghiaccio Sa tutto sul «caso Cirillo» Ecco la storia di Rosetta Cutolo, la ricamatrice dallo sguardo di ghiaccio che per anni ha amministrato la potenza criminale del fratello, Raffaele, e della Nuo­ Il giudice Carlo va camorra organizzata. Detiene i segreti della «trat­ Aleml nella tativa» tra la De, i «servizi» e la camorra per far rila­ foto piccola a sciare dalle Br ^assessore Ciro Cirillo. Ma non è det- destra: a fianco H giudice Alemi Raffaele Cutolo to che abbia offerto queste informazioni al momen­ e, sotto, Ciro to in cui si è consegnata alla polizia. -, Cinllo; nelle ' foto grandi «Se parla; chiarirà un'immagine deiiaOdi - VINCINZOVMIU Rosetta Cutolo motà misteri» ••ROMA. Dagli occhi di povera gente, si comportano e assieme alla ghiaccio di «donna Rosetta» - nel modo giusto». famiglia in un DAL NOSTRO INVIATO narra adesso una nuova leg­ Di lei si erano perse definiti- dossier tv VITO FAENZA genda - scorreva l'altra notte, . vamente le tracce nel settem- dell'81 al momento dell'arresto, un '. bre 1981,'quando un commis- M NAPOLI Una giornalista ~ sua uccisione e la sua deca- fiume di lacrime. Altri, invece, '; sario scomodo, Antonio Am- lo ha definito i! giudice dagli * pitazione sono ancora un . ricordano come «don.Rafele» ' maturo. Irruppe nella casa di occhi di ghiaccio. In realtà v mistero, che forse non riu- dalla gabbia del Tribunale di '.Ottaviano In via delle Rose, Carlo Alemi è un giudice te­ ,;• scirenio mai a penetrare.
    [Show full text]
  • Between Organised Crime and Terrorism: Illicit Firearms Actors And
    237 Between organised crime and terrorism: ITALY Illicit firearms actors and market dynamics in Italy Francesco Strazzari and Francesca Zampagni The illicit trade in firearms has been a key area of international concern since the late 1990s,1 when large amounts of illicit firearms entered the European Union (EU) illicit firearms market after the end of the Cold War from stockpiles in neighbour- ing regions, especially the states of the former Yugoslavia. Moreover, since 2001 the threat of jihadist terrorism has been high on the EU agenda and with it the potential problem of arms trafficking to supply terrorist groups based in the EU.In a November 2012 speech Cecilia Malmström, the then-EU commissioner for home affairs, stated that the number of illicit firearms circulating in the EU exceeds the number of reg- istered hunters and sports shooters, which total approximately 10 million.2 More recently, the flaring up of armed conflicts close to the EU’s borders, for example in Ukraine, the Middle East and North Africa, has raised concerns about the emer- gence of new sources of illicit firearms to supply the European market. Italy was chosen as the subject of an in-depth study on illicit gun markets for several reasons. Firstly, the country plays a prominent role in the production of firearms in the EU and is considered a top global exporter of small arms and light weapons. According to TradeMap data, the volume of Italian firearms exports is increasing, with a value of US$806 million in 2016.3 Secondly, Italy hosts a wide spectrum of organised criminal groups that have been a serious cause of concern to the authori- ties for some time.
    [Show full text]
  • The Roots of the Organized Criminal Underworld in Campania
    Sociology and Anthropology 1(2): 118-134, 2013 http://www.hrpub.org DOI: 10.13189/sa.2013.010211 The Roots of the Organized Criminal Underworld in Campania Pasquale Peluso Department of Public Politics and Administration Sciences, “Guglielmo Marconi” University, Rome, 00144, Italy *Corresponding Author: [email protected] Copyright © 2013 Horizon Research Publishing All rights reserved. Abstract The Camorra is a closed sect that acts in the was born and how it has changed and developed over the shadows and does not collect and preserve documents that centuries, transforming from a rural Camorra to a can later be studied by scholars or researchers. It is hard to metropolitan one and finally to an entrepreneurial modern rebuild the history of the Camorra: the picture is fragmented, Camorra that uses different methods in order to manage its a mix of half-truths and legends. The aim of this article is to affairs threatening the nation. make a diachronic excursus in order to find out the origins of the Neapolitan Camorra, that has had a longer history than any of the other mafias, and to explain how this secret 2. Methodology organization has changed its main features from 1800 to the present and from the Bella Società Riformata to Nuova The research has suggested a detailed picture of the crime Camorra Organizzata. Finally the modern clans that fight to phenomenon and connected the study of a large number of keep the possession of their territory and operate like documents contrasting the Camorra and the careful financial holdings in order to improve their business assessment of sources about the topic.
    [Show full text]
  • Rappresentazioni Della Camorra: Nel Cinema E Nella Televisione
    i Rappresentazioni della Camorra: nel cinema e nella televisione A Thesis Submitted to the Faculty of the Graduate School of Arts and Sciences of Georgetown University in partial fulfillment of the requirements for the degree of Master of Arts in Italian Studies. By Natilee Anne Festa, B.A. Washington, DC April 28, 2015 ii Copyright 2015 by Natilee Anne Festa All Rights Reserved iii RAPPRESENTAZIONI DELLA CAMORRA: NEL CINEMA E NELLA TELEVISIONE Natilee Anne Festa, B. A. Thesis Advisor: Gianni Cicali, Ph.D. ABSTRACT The purpose of this thesis is to analyze media representations of the Camorra, the organized crime syndicate in Naples and the region of Campania, Italy. How are the camorristi portrayed? Are they villains? Are they criminals who have a heart of gold? Do these representations glorify or celebrate these criminals? What is the relationship between the representations of Camorra in media and real-life camorristi ? In the tradition of Sandro Bernardi (citing the Lumière brothers, early cinematographers) and Guy Debord, I analyze the feedback loop that connects film, representation, and real life in regards to the Camorra in Naples. Filmmakers who choose to portray the Camorra on screen look to the Camorra in real life for inspiration. However, I contend that the camorristi in real life look to filmic representations for inspiration as well, creating a bidirectional relationship that feeds off of itself. Given this connection, how ‘responsible’ is it to portray camorristi on screen, especially when there is the risk of glorifying the criminal lifestyle? To accomplish this task, I first provide a brief history of the Camorra, focusing on issues relevant to the Camorra’s cinematic history, such as real estate speculation and drug trafficking.
    [Show full text]
  • COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA Sul Terrorismo in Italia E Sulle Cause Della Mancata Individuazione Dei Responsabili Delle Stragi
    Venerdì 17 marzo 1989 5 Commissione bicamerale COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi VENERDÌ 17 MARZO 1989, ORE 9,30 . — un approfondito esame del lavoro svolto Presidenza del Presidente GUALTIERI. dai collaboratori della Commissione at- torno al progetto di realizzazione di una Il PRESIDENTE comunica che, in banca dati con strumenti informatici, ha data 14 marzo, il Presidente della Camera definito una articolata proposta operativa dei deputati ha chiamato a far parte che si sofferma a illustrare. della Commissione i deputati Pacetti e La Commissione approva, ai sensi del- Rebulla in sostituzione, rispettivamente, l'articolo 8, lettera b), del regolamento dei deputati Finocchiaro Fidelbo e Soddu interno, la proposta dell'Ufficio di Presi- che cessano di appartenervi. denza allargato ai rappresentanti dei Il Presidente, espresso il ringrazia- Gruppi in ordine alla realizzazione della mento per il contributo assicurato ai la- banca dati. vori della Commissione dai deputati Fi- nocchiaro Fidelbo e Soddu, rivolge un cordiale saluto e augurio di proficuo la- DISCUSSIONE DELLE RELAZIONI SUL PROGRAMMA voro ai deputati Pacetti e Rebulla. DI INDAGINE IN ORDINE ALLE VICENDE CONNESSE Il Presidente dà quindi conto dei do- AL SEQUESTRO DELL 'ASSESSORE CIRO CIRILLO. cumenti pervenuti alla Commissione che ne delibera la formale acquisizione agli Il PRESIDENTE dichiara aperta la di- atti dell'inchiesta. scussione. Il deputato BELLOCCHIO afferma pre- SULLA
    [Show full text]
  • Il 29 Aprile 1986 Viene Arrestato L'esponente Democristiano Giuliano
    Terrorismo Brigate rosse Il sequestro Cirillo e i delitti della colonna napoletana IL PROCESSO (“FARSA”) PER LA TRATTATIVA Il caso Cirillo consta di due distinti capitoli giudiziari: il processo agli esponenti della colonna napoletana delle Brigate rosse, responsabili del sequestro dell’esponente politico, dell’assassinio dei componenti della scorta e dei delitti commessi in Campania e il procedimento-stralcio relativo alle trattative che condussero alla liberazione di Ciro Cirillo, avvenuta il 24 luglio 1981, dopo 88 giorni di prigionia, dietro pagamento di un riscatto. Il 29 aprile 1986 viene arrestato l’esponente democristiano Giuliano Granata, già sindaco di Giugliano in Campania, e segretario dell’ex assessore regionale Ciro Cirillo. Granata riceve un mandato provvisorio di arresto emesso dal giudice istruttore Carlo Alemi. L’accusa è di falsa testimonianza mediante reticenza. Quello di Granata è il primo arresto nell’ambito dell’inchiesta che Alemi ha cominciato nel 1982 sugli aspetti rimasti oscuri della trattativa per la liberazione di Cirillo. Il giorno dopo, 30 aprile 1986, nel supercarcere di Bellizzi irpino, a pochi chilometri da Avellino, Granata, alla presenza del giudice Alemi, viene messo a confronto con il capo della Nuova camorra organizzata (Nco) Raffaele Cutolo. Al termine del confronto l’arresto di Granata viene confermato. Il 17 set 1986 la commissione bicamerale Inquirente comincia l’esame di alcuni documenti trasmessi dalla magistratura su un possibile coinvolgimento dell’ex ministro della Difesa Lelio Lagorio nel caso Cirillo. La vicenda nasce dalle affermazioni del maresciallo dei carabinieri Sanapo, il quale aveva affermato di aver sapuito dal col. Belmonte del Sismi che la metà dei tre miliardi destinati al riscatto non era mai arrivata alle Br e che era stata invece spartita tra alcuni dirigenti dei servizi segreti e il ministro della Difesa dell’epoca.
    [Show full text]
  • Docs Printing
    SENATO DELLA REPUBBLICA X LEGISLATURA GIUNTE E COMMISSIONI parlamentari 289° RESOCONTO SEDUTE DI VENERDÌ 17 MARZO 1989 TIPOGRAFIA DEL SENATO (2850) Giunte e Commissioni - 289 - 2 - 17 Marzo 1989 INDICE Commissioni permanenti 6a - Finanze e tesoro Pag. 3 Organismi bicamerali Terrorismo in Italia Pag. 8 Giunte e Commissioni - 289 - 3 - 17 Marzo 1989 FINANZE E TESORO (6a) VENERDÌ 17 MARZO 1989 122a Seduta Presidenza del Presidente BERLANDA Intervengono i sottosegretari di Stato per l'interno Fausti e per le finanze Senaldl La seduta inizia alle ore 9,30. IN SEDE REFERENTE Conversione in legge del decreto-legge 2 marzo 1989, n. 66, recante disposizioni urgenti in materia di autonomia impositiva degli enti locali e di Finanza locale (1621) (Seguito e conclusione dell'esame) Si riprende Tesarne sospeso nella seduta di ieri. Il presidente Berlanda legge i pareri, favorevoli con osservazioni, della la, della 2a e della 5a Commissione e quello contrario della Commissone per le questioni regionali. Si passa all'esame degli emendamenti all'articolo 25. Il sentore Vetere, illustrando l'emendamento 25.1 dei senatori comuni• sti, interamente sostitutivo dell'articolo, fa presente come con esso, così come con altri emendamenti del Gruppo comunista da esaminare successiva• mente, s'intende ribaltare la filosofia punitiva del Governo nei confronti degli enti locali che si trovino in una situazione di dissesto finanziario; nelle proposte emendative in questione, invece, si punta in primo luogo ad individuare le cause che hanno provocato il dissesto, per poter poi attuare tutte le misure necessarie per eliminarlo. Si tende così a superare la situazione nella quale l'impulso procedurale ed operativo per eliminare il dissesto medesimo viene dato dal Ministero dell'interno.
    [Show full text]
  • LA CAMORRA E IL CASO CIRILLO* a Cura Di Sarah Mazzenzana
    Storia e memoria LA CAMORRA E IL CASO CIRILLO* a cura di Sarah Mazzenzana Abstract The section “History and Memory” reports a selection of excerpts from the “Rapporto sulla Camorra”, issued by the Italian Parliamentary Anti-Mafia Commission in 1993. For the first time in its history, the Parliamentary Anti-Mafia Commission drew its attention specifically on a phenomenon which until that moment had been underestimated. This document offers a significant and thorough understanding of the Camorra by dealing with the historical events that allowed the Campania criminal organisation’s entrepreneurial development, including the building reconstruction of the areas hit by the 1980 Irpinia earthquake, the growth of the Nuova Camorra Organizzata and the kidnapping of politician Ciro Cirillo. Keywords: Camorra; Italian Parliamentary Anti-mafia Commission; earthquake; Cirillo kidnapping; enterprise La sezione “Storia e Memoria” di questo numero della Rivista propone un documento storico di estremo rilievo. Si tratta della prima relazione sulle organizzazioni camorristiche redatta dalla Commissione Parlamentare Antimafia, durante l’XI Legislatura, sotto la presidenza di Luciano Violante. La relazione fu approvata dalla Commissione il 21 dicembre 1993 e presentata al presidente della Camera dei Deputati, Giorgio Napolitano, e al Presidente del Senato, Giovanni Spadolini, il 15 febbraio 1994. Per la prima volta nella storia, a più di trent’anni dalla sua istituzione, la Commissione Parlamentare Antimafia si occupò specificamente di camorra, redigendone un iniziale e fondamentale quadro analitico organico. Pubblichiamo qui la terza parte del Rapporto dedicata a “Lo sviluppo e le connessioni della camorra moderna” preceduta, nella versione integrale della relazione, da “La struttura delle organizzazioni camorristiche” e da “I principali punti di crisi nella realtà campana”.
    [Show full text]
  • Counter Terrorist Trends and Analysis July 2014
    Counter Terrorist Trends and Analysis Building a JOURNAL OF THE INTERNATIONAL CENTRE FOR global network POLITICAL VIOLENCE AND TERRORISM RESEARCH for security VOLUME 6, ISSUE 6 JULY 2014 FARC’s Facade and Other Major Obstacles to a Genuine Peace in Colombia FRANCK EMMANUEL MARRE The New Indonesian Marxists: A New Jihad in the Making? ANDREAS WIMMER Learning from the Past: Case of the Red Brigades in Italy DANIELA IRRERA Counter Terrorist Trends and Analysis Volume 6, Issue 6 July 2014 1 Editorial Note Terrorism under the Communist Banner e are happy to release the July 2014 (Volume 6, Issue 6) issue of the Counter Terrorist Trends and Analysis (CTTA) at www.cttajournal.org and www.pvtr.org. W This issue offers in-depth analyses into leftist oriented political violence and terrorism by examining certain communist groups in the past and the present. Franck Emmanuel Marre evaluates the current peace talks between the Colombian government and the Marxist guerrilla group, Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia, better known as FARC. Marre underscores the need for a comprehensive solution to the Colombian conflict which would include context-specific measures of transnational justice in relation to crimes committed by FARC, threats posed by other militant groups such as Ejército de Liberación Nacional (ELN) and Bandas Criminales (BACRIM) and the pervasive drug production and trafficking which drive conflict and lawlessness in Colombia. Andreas Wimmer discusses the newly emerging militant leftist groups in Indonesia, which comprise the People’s Democratic Party (Partai Rakyat Demokrat/PRD) and associated Marxist groups as well as anarchist and eco-terrorist groups.
    [Show full text]
  • Aldo Semerari, Il Criminologo Nero
    Aldo Semerari, il criminologo nero 10 Maggio 2015 Ottaviano. 1 aprile 1982. Viale Elena, nei pressi della casa dove abita Vincenzo Casillo, un camorrista molto vicino al boss Raffaele Cutolo. All’interno del portabagagli di una autovettura Fiat 128 rossa, che risulterà rubata una settimana prima, viene rinvenuto il cadavere di un uomo. Il corpo è decapitato, legato con la tecnica dell’incaprettamento. La testa, chiusa in un involucro di plastica, è all’interno di una bacinella, poggiata sul sedile anteriore della macchina. La salma viene identificata. Si tratta di Aldo Semerari, professore ordinario all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, autore di opere scientifiche riconosciute a livello internazionale, fautore di una criminologia ispirata alla fenomenologia di Carl Jaspers (filosofo di cui è il traduttore). Semerari è, certamente, il criminologo italiano più importante e famoso, ma è anche il più discusso. Le sue consulenze tecniche e le sue perizie hanno esplorato il cuore scuro dell’Italia, occupandosi dei casi giudiziari più eclatanti, dei delitti più efferati: il caso di Luciano Luberti, il cosiddetto Boia di Albenga; il caso di Pino Pelosi, il giovane di borgata che uccise Pier Paolo Pasolini all’idroscalo di Ostia; il caso Braibanti, l’intellettuale accusato e condannato per aver plagiato due giovani allo scopo di intrattenere con loro rapporti omosessuali; i crimini della Banda della Magliana; i fatti criminosi legati alla camorra. Ma Aldo Semerari è anche il “criminologo nero”, quello con una svastica tatuata su una caviglia, l’uomo che non ha mai fatto mistero delle sue simpatie e delle sue frequentazioni con l’estremismo di destra.
    [Show full text]