Il Patto Scellerato Per Ciro Cirillo

Il Patto Scellerato Per Ciro Cirillo

pagina 4TTa l'Unit à Mercoledì 21 settembre 1994 »«>"'• il Fatto •J ,ì CAMORRA E POTERE. Grazie a quella trattativa i boss guadagnarono potere Alemi aveva scoperto tutto, ma De Mita lo attaccò Sequestri Il patto scellerato per mille per Ciro Cirillo: miliardi DAL NOSTRO INVIATO • NAPOLI. Il «maglio» (cosi è stata chiamata riatti, bugie e sangue l'operazione anticamorra nel corso della quale è stato arrestato Antonio Gava) si è abbattuto anche sui patrimonio degli inquisiti. Fare una Tredici anni dopo si avvicina la verità sul «patto inconfes­ dell'imprenditoria • napoletana». valutazione dei beni posti sotto sequestro è diffi­ sabile» tra De, camorra, Br e servizi segreti per la liberazio­ Pezzi da novanta come Corsicato, cile, ma gli uomini del G1CO, il reparto speciale Coppola, Savarese: i signori del ter­ della Guardia di Finanza, che assieme ai carabi­ ne di Cirillo. La colletta per il riscatto pagato ai terroristi a remoto, che versavano i soldi diret­ tamente nelle mani di un altro ami­ nieri e alla polizia hanno condotto le indagini, casa di Gava. E la camorra, grazie a quella trattativa, ac­ co di Gava, l'on. Raffaele Russo. - stima in settecento miliardi il valore degli immo­ quistò potere in tutta la Campania. Un giudice, Carlo Ale- Trattativa ci fu. Una realtà che è bili posti sotto custodia cautelare ai quali occor­ mi, aveva già scoperto tutto, ma venne attaccato e isolato. stata sempre negata da Gava e dai re aggiungere, ma sarà possibile solo nei prossi­ suoi protettori all'interno della De. mi giorni, le somme dei conti correnti bloccati De Mita in pieno Parlamento: «Si è posto al di fuori della Quando Carlo Alemi, il magistrato ed intestati ai 98 inquisiti. La stima complessiva, Costituzione». E poi, una lunga scia di sangue. napoletano che prima di tutti capi i dunque, di circa mille miliardi appare più che retroscena del caso Cirillo, deposi­ credibile. ' - - tò la sua ordinanza, venne dura­ mente attaccato. Dalla • stampa , Il colonello Michele Donati ha fatto un elen­ ENRICO FIERRO «amica», per anni Gava ha tenuto co di quello che è stato sigillato dai suoi uomini: • ROMA. Trattavano da pari a pa­ no» Cordova: «La contropartita sa­ una rubrica su «Il Mattino» di Pa­ cento appartamenti, barche, auto, terreni, il tut­ ri con uomini potenti delle istitu­ rebbe stata l'inserimento della ca­ squale Nonno dal titolo «Etica e po­ to per un valore appunto di settecento miliardi. zioni. Erano latitanti, ma nessuno li morra e delle imprese della hol­ litica», e dai vertici del governo. Anche i beni di Antonio Gava sono stati posti cercava. Anzi, viaggiavano con in - ding nei lavori della ricostruzione. Nell'agosto dell'88 Ciriaco De Mita, sotto sequestro: in particolare i sigilli sono stati tasca tesserini da ,007 del Sisde e Con il caso Cirillo si radicalizzò il allora Presidente del Consiglio, lo apposti alla villa dell'Eur dove abita la famiglia del Sismi con licenza di entrare ed . rapporto tra camorra, politica e attaccò in pieno Parlamento defi­ uscire dalle carceri della Repubbli­ nendolo un «giudice che si è posto dell'ex ministro dell'Interno ed ex presidente pubblica amministrazione». Anto­ del gruppo senatoriale della DC. Sigilli anche al­ ca. Erano i capi della camorra na­ nio Gava e la sua imbattibile mac­ al di fuori dei circuiti costituziona­ poletana che si erano attivati per li­ china di potere fatta di amministra­ li». E Gava diventò ministro dell'In­ la villa di campagna della famiglia Cava, quella berare dalle mani dei ragazzotti tori locali, assessori regionali, ban­ terno, capo di quelle strutture che situata sui piani di Arcinazzo, l'abitazione nella della colonna napoletana delle chieri e...camomsti. «Spiccano - avrebbero dovuto indagare sui re­ quale nel marzo del 1993 Gava ricevette la noti­ Brigate Rosse Ciro Cirillo, potente- > scrive l'Antimafia nella relazione troscena del sequestrò Cirillo. In fica dell'avviso di garanzia che ipotizzava il rea­ sima eminenza grigia del sistema su "Camorra e politica" - i rapporti quello stesso anno, il comando ge­ to di associazione per delinquere, l'atto prelimi­ di potete gavianeo in Campania. del sen. Gava con amministratori nerale dei carabinieri spiava le se­ nare dell'inchiesta che ha portato ieri al suo ar­ «Raffaele Cutolo mi incaricò di ' locali della sua corrente che racco­ zioni napoletane di Pei e Msi che affiggevano manifesti per chiedere resto. Anche a Castellammare ed a Napoli sono contattare i brigatisti detenuti nel glievano per lui il consenso eletto­ arrivati gli uomini del Gico. Due appartamenti a carcere di Palmi con questo mes­ «tutta la verità sul caso Cirillo». Veri­ rale, e controllavano le ammini­ tà che non si doveva sapere. E in­ Castellammare ed uno a Napoli, completano il saggio: "la De e disposta a trattare strazioni locali mediante organici a tutti i livelli attraverso il canale di ' fatti, gli anni del dopo-Cirillo, furo­ quadro dei beni in custodia cautelare. L'appar­ collegamenti con gruppi camorri­ no anni di morte. La «mattanza» Cutolo», rivelò ai magistrati Luigi stici». _ -• , tamenti di Napoli 6 quello in cui venne garantita Bosso, un detenuto comune "poli­ dei protagonisti dell'affaire è dura­ la sorveglianza anche quando Gava non c'era e ticizzato». Trattare, era questa la E le riunioni per raccogliere il ta undici anni: l'ultimo morto, ful­ poi si dimise da Ministro, una sorveglianza inuti­ parola d'ordine. Trattare con Br e miliardo e mezzo chiesto dalla Bn- minato da una scarica di p38, è Er­ le che è costata fior di milioni alle casse dello gate rosse di Senzani, si facevano a rico Madonna, camorrista e consi­ camorra per liberare Cirillo: era Stato e tolto uomini alle forze di polizia. questo l'ordine impartito da Anto­ casa di Gava, la splendida casa di glieri di Cutolo, ucciso un anno fa. nio Gava in persona. Perche Cirillo, Via Petrarca. Lo hanno raccontato E prima ancora sono caduti sotto i I beni sequestrati ad Antonio Gava non sono da sempre braccio destro di don Pasquale Acampora, ex vicepresi­ colpi dei killer, camorristi, agenti stati valutati. Qualcuno parla di cinque miliardi, Antonio, potente commissario alla - dente del Banco di Napoli, e Carlo dei servizi segreti felloni, un crimi­ qunlcho nltrn dH H'-tpptn (acondu osservare ricostruzione e assessore regionale Rolandi, amministratore della me­ nologo e un valorosocommissario di polizia. • che solo la villa all'Eur, visti i prezzi del mercato all'urbanistica, era l'unico deposi­ tropolitana: «Quando arrivammo immobiliare della capitale vale letteralmente nell'appartamento di Gava ricordo tario dei segreti di don Antonio. Le una fortuna. Poi a Napoli, nella zona in cui è si­ sue confessioni davanti al Tribun- con precisione che c'era il meglio Vincenzo Casillo, 'o Nirone, il bale del Popolo delle Br potevano braccio destro di Cutolo che viag­ tuato l'appartamento dei Gava, i prezzi a metro dare molto fastidio, v. -• giava con un tesserino dei servizi quadro oscillano dai cinque ai sette milioni. segreti, venne fatto saltare in aria a Nel mirino della Guardia di Finanza sono fin­ Trattare con la camorra di Raf­ E per Pomicino Roma col tritolo dagli artificieri del te anche una cooperativa e alcune quote azio­ faele Cutolo che in quegli anni ha ' clan Alfieri per lanciare un segnale fatto «tabula rasa» dei clan avversa­ «le indagini a Cutolo. Lo ha rivelato il «Buscetta nane in possesso del ex ministro. Anche per ri e concedere alla camorra mano di Poggiomarino» Pasquale Galas­ l'ex responsabile del Ministero dell'Interno vie­ libera nella spartizione degli ap­ continuano» so: «Cutolo ricattava i politici, mi­ ne effettuata in queste ore la verifica sui conti palti del dopo terremoto: SOmila nacciava di parlare sul caso Cirillo» Antonio Gava e Ciro Cirillo In una vecchia foto Contrasto correnti bancari intestati a lui ed ai suoi familia­ miliardi in Campania e Basilicata, ' La posizione degli ex parlamentari . Un commissario valoroso, il capo ri. È stata smentita per ora, una analoga indagi­ 20mila nella sola città di Napoli. de Paolo Cirino Pomicino ed della squadra mobile di Napoli An­ ne patrimoniale sull'anziano genitore dell'ex Un business più grande del con­ Alfredo Vito, è stata oggetto di una tonio Ammaturo, venne ucciso senatore, Silvio, che ha 94 anni. trabbando di sigarette, finanche domanda rivolta ai magistrati della dalle Br il 16 luglio 1982, perché Maroni: «Adesso non ci sono più totem...» dda, nel corso della conferenza II sequestro effettuato ieri è il più consistente più conveniente del traffico della ' aveva scoperto la verità sulla tratta­ •Ormai non ci sono più totem che la Decisamente contrario al provvedimento droga. Dopo mesi di indagini, di stampa tenuta ieri a Napoli. I due tiva per liberare Cirillo. Povero Am­ attuato in rispetto delle nuove normative sui be­ faldoni di passati processi letti e ri-, figurano infatti trai destinatari di • maturo, un anno prima di essere magistratura non riesca ad abbattere». adottato dai giudici di Napoli è Vittorio ni di persone accusate di associazione per de­ letti, di «cantate» di pentiti, il procu­ una richiesta di autorizzazione a ammazzato aveva detto in una in­ Roberto Maroni, chiamato a commentare Sgarbl (Forza Italia): «Un atto Inutile, linquere, simultaneamente ad una operazione ratore della Repubblica di Napoli, procedere trasmessa al senato II 7 tervista che i boss della camorra l'arresto di Antonio Gava, rimarca subito II ritardato e semplicemente dimostrativo. che comprende arresti. -- aprile dello scorso anno. «Se per Agostino Cordova, lo ha detto: «Per napoletana avevano rapporti stretti ruolo svolto dal magistrati. Un È un'altra grave conferma della In Campania negli ultimi anni sono state ef­ Gava, Russo e Meo l'Ipotesi atteggiamento, quello della procura la camorra, il sequestro Cirillo rap­ con i potenti della politica.

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