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ETTORE SANNIPOLI Curriculum
Ettore Sannipoli Nato a Gubbio il 30 aprile 1956. Diplomato nel 1975 al Liceo Classico di Gubbio. Ha frequentato i corsi di Scienze Geologiche all’Università degli Studi di Firenze (1975-1979) e di Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo all’Università degli Studi di Bologna (1980-1986). Specializzato in Ricerca Storica nel Corso per Operatori del Restauro Architettonico organizzato dalla Regione dell’Umbria e dal Comune di Gubbio (1980-1981). Autore della monografia L’Incoronazione della Vergine. Opera inedita di Ottaviano Nelli (?) a Gubbio , Città di Castello 1981. Ricercatore archivistico nell’ambito della mostra Federico da Montefeltro e il suo tempo (Gubbio, 1981-1982). Esperto di storia dell’arte eugubina all’Istituto Statale d’Arte di Gubbio, nel corso per il restauro di dipinti e arredi lignei, dal 1982 al 1996. Esperto eugubino per l’elaborazione e l’effettuazione degli Itinerari Guidati del Territorio organizzati dal Provveditorato agli Studi di Perugia e dalla Regione dell’Umbria (1983 e anni seguenti). Ricercatore archivistico in preparazione della mostra su Mastro Giorgio Andreoli promossa dall’Azienda di Promozione Turistica di Gubbio in collaborazione con l’Archivio di Stato di Perugia e con il Museo Internazionale della Ceramiche di Faenza (1984-1985). Presidente della sezione eugubina di Italia Nostra dal 1985 al 1991. Esperto di storia dell’arte nel Corso per Accompagnatori ed Animatori del Turismo Sociale organizzato a Fossato di Vico dalla Comunità Montana dell’Alto Chiascio nel 1988. Autore del contributo “Sulle Pitture in Majolica del Ducato d’Urbino, e specialmente di Gubbio” (1756) di Gian Girolamo Carli , apparso in C. -
Pinacoteca Civica Di Gubbio
Romana. essere attiva anche dopo la sua morte. sua la dopo anche attiva essere Museo comunale e nel Museo di Porta di Museo nel e comunale Museo aiutato dalla bottega, che continuò ad continuò che bottega, dalla aiutato restano a Gubbio alcuni esemplari nel esemplari alcuni Gubbio a restano a Città di Castello. In questi anni è spesso è anni questi In Castello. di Città a nei principali musei italiani e stranieri, e italiani musei principali nei in Santa Maria delle Grazie delle Maria Santa in Virginis mitio tega del maestro, oggi in parte collocata parte in oggi maestro, del tega Dor- la raffigurante l’affresco quali i tra Della vasta produzione uscita dalla bot- dalla uscita produzione vasta Della a Gubbio e nei dintorni numerosi lavori, numerosi dintorni nei e Gubbio a aceto. Anche negli anni trenta gli sono affidati sono gli trenta anni negli Anche talliche e argilla o terra rossa diluite con diluite rossa terra o argilla e talliche del palazzo di famiglia. di palazzo del con un apposito impasto di polveri me- polveri di impasto apposito un con realizzati nel 1424 nella cappella nella 1424 nel realizzati Vergine eseguita dopo averne trattato la superficie la trattato averne dopo eseguita Storie della Storie le con affreschi gli Trinci, III terza cottura a “riduzione” di ossigeno, di “riduzione” a cottura terza a Foligno, su commissione di Corrado di commissione su Foligno, a ottiene sottoponendo l’oggetto ad una ad l’oggetto sottoponendo ottiene della basilica. della la tribuna della chiesa di Sant’Agostino; di chiesa della tribuna la lo, di verde e di oro. -
Lorenzo Di Giovanni De Carris, Detto Il Giuda. Un Pittore Del Cinquecento Nelle Marche Alessandro Delpriori
Lorenzo di Giovanni de Carris, detto il Giuda. Un pittore del Cinquecento nelle Marche Alessandro Delpriori Gli inizi: il Maestro di Baregnano Maestro di Baregnano4 in quanto responsabile della decorazione della chiesa di quella località Nei giorni del cambio d’anno tra il 1490 e il nei pressi di Camerino. Oltre a quelle pitture, il 1491 moriva, probabilmente a Matelica, Luca suo catalogo si componeva di una pala d’altare di Paolo1, pittore degli Ottoni e degli Attucci, smembrata di cui due pezzi superstiti che sono protagonista della scena artistica locale almeno conservati nel Museo Piersanti, mentre la parte dagli anni sessanta. La sua ultima opera, almeno centrale, una Madonna col Bambino tra i santi quella che possiamo considerare tale, lo stendardo Francesco e Nicola di Bari era in collezione opistografo conservato nella Pinacoteca di Brera privata5 (fig. 1)(di cui purtroppo, pur avendola di Milano2, testimonia un cambiamento piuttosto rintracciata, non siamo riusciti ad avere il prestito deciso nello stile del pittore. Compaiono richiami per questa occasione). a Carlo Crivelli con frutta e fiori appoggiati un Lo studioso aveva letto lo stile dell’allora ano- po’ ovunque nella scena e anche gli incarnati, ni mo maestro proprio in rapporto alla “forza solitamente trattati con un fitto tratteggio obliquo promanante dai ritmi e dalle dolcezze del Pe- su una base chiara, diventano più metallici e rugino, ma che nella fattispecie poté essere costruiti a partire da una base di verdaccio, rinvigorito anche dal confronto con altre fonti, come se il pittore rispondesse a sollecitazioni come l’arte di Melozzo da Forlì”. -
Il Complesso Monumentale Di San Michele a Fano
Bibliografi a Abbreviazioni Fonti manoscritte AsdFa, Fondo della Curia Vescovile, Processi, 1727, n. 10 ASP-SASF Archivio di Stato di Pesaro F. Bertozzi, Genealogia delle famiglie nobili fanesi, BFF, BFF, P.M. Amiani, Del Vescovato e de’ Vescovi, Sala Sezione Archivio di Stato di Fano Sala Manoscritti, Fondo Bertozzi, nn. H e N Manoscritti, Fondo Amiani, n. 12 ASC Archivio Storico Comunale di Fano Not. Archivio Notarile di Fano C. Gaggi, Appendice alle famiglie nobili fanesi, BFF, BFF, Sala Manoscritti, Fondo Mariotti, n. 7/7 AsdFa Archivio Storico Diocesano di Fano Sala Manoscritti, Fondo Amiani, n. 34 ACV Archivio Curia Vescovile di Fano BFF, F. Bertozzi, Genealogia delle famiglie nobili di BFF Biblioteca Federiciana di Fano P.C. Borgogelli, Libro d’Oro della Nobiltà Fanese, BFF, Fano, Sala Manoscritti, Fondo Bertozzi, prot. E BAV Biblioteca Apostolica Vaticana Sala Manoscritti, Fondo Federici, n. 310 Mss Manoscritti F. Menchetti, L’architettura assistenziale a Fano e la P.C. Borgogelli, Libro d’oro di Fano. Nobiltà aggregata, tipologia ospitaliera nella trattatistica tra XV e XVIII BFF, Sala Manoscritti, Fondo Federici, n. 311 secolo, Facoltà di Lettere e Filosofi a, Università di Bo- logna, A.A. 1994-1995, relatrice prof. M. Pigozzi Uomini illustri e persone qualifi cate nella città di Fano, BFF, Sala Manoscritti, Fondo Federici, n. 68 M. Bartolucci, A. Bastianoni, A. Ciccurilli, Ex ospeda- le di San Michele – Fano (PS). Rilievi, studi e proposte Istorie di Fano, BFF, Sala Manoscritti, Fondo Amiani, di restauro, tesi di laurea presso la Università degli Stu- n. 16 di di Firenze – Facoltà di Architettura, A.A.1996-97, relatore Prof. -
Pro-Memoria Della Professoressa Elena Laureti
Linee programmatiche della professoressa Elena Laureti per la istituzione e il funzionamento scientifico di un Centro di Ricerche “Federico Frezzi” per lo studio della civiltà umanistica con sede in Foligno, Liceo Classico “Federico Frezzi”, sezione dell’Istituto Statale Istruzione Classica (Isic) 1. Il Centro in oggetto trae origine da uno studio storico-critico1 elaborato dalla professoressa Elena Laureti sul “Quadriregio”, il poema didascalico-allegorico scritto negli anni a cavallo del Quattrocento da Federico Frezzi2, folignate, nato intorno al 1350, baccelliere, lettore, dottore in teologia (laureato in Pisa nello Studium generale dei Domenicani), priore di alcuni conventi domenicani, vicario e priore dell’Ordine (con titolarità sulla provincia Romana), vescovo di Foligno dal 1403 al 1416 anno della morte avvenuta in Costanza (dove partecipava al concilio generale ivi celebrato per superare la gravissima crisi della Chiesa romana apertasi nel 1378 con il “grande scisma d’Occidente”). 2. Il Quattrocento fu un secolo particolarmente significativo per la storia culturale di Foligno. Da Frezzi a Pierantonio Mezzastris, cioè da un letterato che sboccia nel tardo Trecento ad un maestro della decorazione pittorica che termina i suoi giorni nel 1506, si succedono molte figure ed espressioni artistiche. Nella pittura Gentile da Fabriano e Iacopo Bellini, Ottaviano Nelli, Giovanni di Corraduccio (Mazzaforte), Andrea di Cagno, Bartolomeo di Tommaso, Pietro di Giovanni (Mazzaforte), Cristoforo di Jacopo, Nicolò di Liberatore, Ugolino di Gisberto -
UMBRISCHE SCHILDERS DER XVE EEUW. Die Oostelijk Van Eoligno En
200 UMBRISCHE SCHILDERS DER XVE EEUW. die oostelijk van Eoligno en ten zuiden als Ottaviano Nelli te kort doet —: „Du van Fabriano in het gebied der Marken séjour de Benozzo Gozzoli a Montefalco date, gelegen zijn. Met hen vormt hij een afzonder- peut on dire, 1'existcnce de 1'école ombrienne. lijke, maar weinig belangrijke groep; maar Les petites écoles locales, dispersees dansles als stichter van een zelfstandige school te montagnes de 1'Ombrie, recoivent par lui Foligno mag hij niet worden beschouwd, la tradition du plus chrétien des peintres." Deze school verwerft eerst een eigen be- (Era Angelico, Benozzo's leermeester) *). staan met de aankomst en werkzaamheid Pierantonio Messastri was geen uitnemend van Benozzo Gozzoli in het nabijgelegen schilder, maar een talent van wezenlijke Montefalco (1250—'52). Benozzo is het, bcteekenis: een dier ernstige werkers, die, zelf nog jong, die zonder geniaal te aan.de plaatselijke zijn, grondleggers school haar bijzon- worden van toe- der karakter gege- komstige groot- ven heeft, vooral heid, waaraan zij door de bemidde- meest worden ge- ling van zijn hel- acht zelf geen deel per Pierantonio te hebben. Hij Messastri, uit Fo- werkte twee jaar ligno geboortig. lang samen met Ook de hoofdmees- Benozzo Gozzoli ter van deze stad: te Montefalco en Niccolö'di Libera- een zelfstandig tore, gezegd Nic- werk van hem colöl'Alunno, ver- wordt aldaar reeds raadt in zijn vroeg- aangetroffen in de ste werk den in- kerk van San Fran- vloed van den cesco: een fresco blij moedigen Flo- tegen den achter- rentijn *)• wand van een ka- Deze invloed van pel, voorstellend Benozzo Gozzoli den H. -
LA Valle Del Cesano Cap
LA VALLE cap. 9 DEL CESANO Le immagini dei santi e dei martiri adorati nell’intimità della casa, le loro Pergola pag. 340 / 381 reliquie venerate nelle chiese dai pellegrini, il culto mariano e il rosario, sono solo alcuni dei tanti gesti devozionali che appartengono all’affasci- San Lorenzo in Campo nante e ricco mondo della religiosità popolare. Un mondo che, senza neppure saperlo, fa parte del nostro DNA ed è legato profondamente alla San Costanzo nostra cultura e alle nostre tradizioni. Per questo non è stato scalfito dal Fratte Rosa passare del tempo ma si è evoluto, adattandosi, di volta in volta, ai grandi cambiamenti della storia. Le pratiche di pietà popolare, aiutando il fedele Mondavio a superare i problemi della vita quotidiana, hanno svolto un’importante funzione sociale che va oltre le barriere della religione, della nazionalità e Barchi del tempo, per toccare la parte più nascosta dell’animo umano. Orciano Il clero colto considera queste pratiche come un tesoro, poiché veicolano il messaggio del Vangelo in ogni contesto sociale; per evitare, tuttavia, Monteporzio che degenerino in forme di idolatria o in sette, opera una continua evan- gelizzazione, così da integrare la pietà popolare con la liturgia. Mondolfo Nelle pagine che seguono visiteremo diverse chiese, anche molto diverse fra loro e, in ognuna, scopriremo un oggetto legato alla religiosità popola- re. Ciò permetterà, a chi non conosce queste chiese, di scoprire piccoli gioielli nascosti nel nostro territorio e, a chi le conosce già, di rivalutare og- getti altrimenti passati inosservati. Questo viaggio segue due percorsi pa- ralleli: il primo tocca i comuni di San Costanzo, Mondavio e Barchi, mentre il secondo riguarda Monte Porzio, San Michele al Fiume e San Lorenzo. -
Considerazioni Intorno Agli Affreschi Della Chiesa Di Santa Maria in Piano a Loreto Aprutino
©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte SILVIA DELL'ORSO CONSIDERAZIONI INTORNO AGLI AFFRESCHI DELLA CHIESA DI SANTA MARIA IN PIANO A LORETO APRUTINO Sottolineava giustamente il Gavini che per la sua strut giusto seguito, né si può affermare a pieno titolo che l'arte tura interna - semplicissima nell'unica navata divisa in abruzzese del Quattrocento sia stata riammessa nel con cinque campate da arconi a sesto acuto impostati su pie testo generale dei fatti storici. dritti -la chiesa di Santa Maria in Piano a Loreto Apru tino, nell' entroterra pescarese, sembra essere stata costruita Le improprie modificazioni apportate all'edificio dal con la preoccupazione di garantire ampio spazio alla deco l'abate Umbriani che, nella seconda metà del Cinquecento, razione pittorica. I) volle trasformarne l'impianto,'3) hanno fortunatamente Attualmente gli affreschi, in condizioni non sempre risparmiato gli affreschi con storie dell'aquinate - così buone,2) si dispiegano esclusivamente lungo le pareti pericolosamente prossimi all'abside - compromettendone delle campate sul lato destro, orientato a sud, dell'edificio e solo qualche brano sulla parete centrale, là dove fu aperta sulla controfacciata, mentre sul lato sinistro resta solo una l'ampia finestra rettangolare. Altri danni sono stati pro • Crocifissione' frammentaria del XIV secolo, probabile vocati dal tempo e dall'incuria, causando cadute di colore superstite testimonianza del precedente aspetto dell'aula. nella maggior parte delle scene sulla parete sinistra, che Gli episodi della • Vita di San T ommaso d'Aquino' oggi risultano tutte illeggibili tranne una. In definitiva (figg. 1-4) occupano l'ultima campata prima dell'abside dei quindici episodi originari ne restano intatti sei, mentre ottagonale - aggiunta del XVI secolo - le • Storie di quattro sono solo parzialmente decifrabili. -
Maria Rita Silvestrelli
Curriculum Vitae Maria Rita Silvestrelli Maria Rita Silvestrelli nata a Perugia il 18.2.1960 . Università per Stranieri di Perugia Piazza Fortebraccio 4 06123 Perugia [email protected] Docente di lingua e cultura italiana Dottore di ricerca ISTRUZIONE E FORMAZIONE Dottore di ricerca in Storia dell’Arte Diploma di Specializzazione in Archeologia e Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Siena con lode Borsista presso la Fondazione di Studi di Storia dell’arte Roberto Longhi di Firenze. Laurea in Lettere e Filosofia con lode Università di Perugia Diploma della scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica, Archivio di Stato di Perugia COMPRENSIONE SCRITTA Tedesco buono Francese buono Inglese buono Pagina 1 / 12 Curriculum Vitae Maria Rita Silvestrelli Convegni Convegni 2013 Pisa: Entre idéel et matériel: espace, territoire et légitimation du pouvoir, Scuola Normale Superiore di Pisa, Programme SAS (European Research Council) LAMOP (Université Paris I-Panthéon-Sorbonne-CNRS) Scuola Normale Superiore di Pisa, École française de Rome, relazione dal titolo La città dipinta di Benedetto Bonfigli a Perugia. 2011 Perugia, Convegno: 600 anni di Luce e di colore. Bartolomeo di Pietro e la Vetrata di San Domenico a Perugia con una relazione dal titolo: Uno sguardo su Mariotto di Nardo, Bartolomeo di Pietro e la vetrata di San Domenico a Perugia. 2006 Foligno, Convegno: Intorno a Gentile da Fabriano e a Lorenzo Monaco. Nuovi studi sulla pittura tardogotica (Fabriano, Foligno, Firenze 31 maggio-3 giugno 2006), tenutosi in occasione della Mostra Gentile da Fabriano e l’altro Rinascimento con una relazione dal titolo: Perugia al tempo di Gentile. -
La Chiesa Di San Domenico a Fano
Rodolfo Battistini I dipinti murali La parziale riscoperta delle vaste superfi ci dipinte dettagli degli abiti, naturalmente nei gioielli, nel A fronte Ottaviano Nelli, Storie di all’interno della chiesa di San Domenico iniziò sole d’oro, del quale purtroppo resta solo l’im- San Giovanni Battista nel 1906 e si è conclusa esattamente un secolo pronta, di San Tommaso d’Aquino. dopo, in occasione del restauro ancora in corso Lionello Venturi fu il primo a riferire l’aff resco dell’edifi cio, a seguito dell’acquisizione da parte alla scuola riminese, assegnandolo all’ambito di della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano1. Giovanni Baronzio4, artista al quale, in un primo Sarà dunque possibile esaminare in modo più tempo, venivano ricondotte quasi tutte le opere profi cuo, al termine dei lavori condotti con la di cultura riminese. Spettò a Mario Salmi5 il me- consueta altissima professionalità da Romeo Bi- rito di averlo collocato nel corpus, soggetto co- gini e dai suoi collaboratori, un insieme di di- munque a continui aggiustamenti, del Maestro pinti murali che vanno dalla prima metà del XIV dell’Incoronazione di Urbino, attribuzione poi secolo alla seconda metà del XVI. accettata dalla maggior parte della critica succes- A cominciare dalla lunetta aff rescata sulla parete siva6. di fondo di un arcosolio ricavato sulla parete de- Il catalogo delle opere assegnate a quest’ultimo stra del presbiterio, con la Madonna, il Bambino, maestro da Mario Salmi era però molto ricco e un frate domenicano, i Santi Giacomo Maggiore, Cesare Brandi, già nel 1935, in occasione del- Tommaso d’Aquino, Leonardo e un committente. -
Studi Storici 01 3.Pdf
Studi pesaresi Rivista della Società pesarese di studi storici 1 2012 metauro ISSN 2280-4293 Indice del volume Linee editoriali 5 VALERIA VALCHERA PISAURUM. Le associazioni professionali di età romana 7 OMAR RICCARDO ZEHENDER La diocesi pesarese tra VI e VIII secolo. L’importanza del radicamento territoriale nell’espansione egemonica ecclesiastica 21 FRANCESCO V. LOMBARDI L’antica “strada delle due Abbazie” fra Morciano e Montecchio: per una proposta futuribile 33 FRANCESCO AMBROGIANI Le porte e le guardie di Pesaro in epoca sforzesca 41 EDOARDO NARDUCCI Un dipinto inedito di Benedetto Nucci 63 SARA BARTOLUCCI Lo stendardo dell’oratorio di San Giovanni di Urbino. Problemi iconografici e di attribuzione 69 ANNA FALCIONI, MARCO DROGHINI Un documento “inedito” sul Perdono di Assisi di Federico Barocci 99 ALESSANDRO PACCAPELO Girolamo Arduini architetto del duca Francesco Maria II della Rovere 111 ENRICO GAMBA Le “code” pesaresi del caso Galilei 129 LUISA LEVI D’ANCONA MODENA La famiglia Della Ripa dalle carte di un archivio privato 139 MARCELLA PANTALONE Le antiche collezioni di palazzo Albani 157 3 GABRIELE FALCIASECCA Nuove vedute di Pesaro di Romolo Liverani 165 ROBERTO ROSSI Dieci anni di restauri d’arte a Montelabbate 181 MARCO DE SANTI Restauri alla collegiata di Barchi. Scoperte e nuove attribuzioni 193 Gli autori 213 Norme redazionali 215 Linee editoriali 1. Nel corso del 2011 il consiglio diret- anche se non accademica, a giovani studio- tivo della Società pesarese di studi storici si che muovano i primi passi nella ricerca; ha discusso e soppesato il progetto com- infine, contribuire alla crescita culturale plessivo della Società stessa, gli obiettivi della civitas. -
Bilancio 2018 26° Esercizio
BILANCIO 2 0 1 8 26° ESERCIZIO 1 GENNAIO 2018 – 31 DICEMBRE 2018 - Progetto approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 21 marzo 2019 - Relazione del Collegio dei Revisori del 27 marzo 2019 - Approvato dal Consiglio Generale nella seduta del 15 aprile 2019 1 INDICE BILANCIO CONSUNTIVO 2018 STATO PATRIMONIALE 4 ATTIVO 4 PASSIVO 5 CONTI D'ORDINE 5 CONTO ECONOMICO 6 RENDICONTO FINANZIARIO 8 NOTA INTEGRATIVA 9 PREMESSA 9 CRITERI DI VALUTAZIONE 9 1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E IMMATERIALI 12 2. IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 15 3. STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI 27 4. CREDITI 29 ALTRE INFORMAZIONI RELATIVE ALLE ATTIVITA’ FINANZIARIE 30 5. DISPONIBILITA’ LIQUIDE 33 7. RATEI E RISCONTI ATTIVI 34 1. PATRIMONIO NETTO 34 2. FONDI PER L’ATTIVITA’ DI ISTITUTO 34 3. FONDI PER RISCHI E ONERI 38 4. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO 40 5. EROGAZIONI DELIBERATE 40 6. FONDO PER IL VOLONTARIATO 41 7. DEBITI (esigibili entro l’esercizio successivo) 41 8. RATEI E RISCONTI PASSIVI 42 CONTI D’ORDINE 42 GESTIONE ECONOMICA 43 1. RISULTATO DELLE GESTIONI PATRIMONIALI INDIVIDUALI 43 2. DIVIDENDI E PROVENTI ASSIMILATI 43 3. INTERESSI E PROVENTI ASSIMILATI 43 4. RIVALUTAZIONE (SVALUTAZIONE) NETTA DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI 44 5. RISULTATO DELLA NEGOZIAZIONE DI STRUMENTI FINANZIARI NON IMMOBILIZZATI 44 6. RIVALUTAZIONE (SVALUTAZIONE) NETTA DI IMMOBILIZZIONI FINANZIARIE 45 9. ALTRI PROVENTI 45 10. ONERI 45 11. PROVENTI STRAORDINARI 48 12. ONERI STRAORDINARI 49 13. IMPOSTE 49 14. ACCANTONAMENTO ALLA RISERVA OBBLIGATORIA 49 14 bis. ACCANTONAMENTO ALLA RISERVA DA RIVALUTAZIONI E PLUSVALENZE 49 15. EROGAZIONI DELIBERATE IN CORSO D’ESERCIZIO 50 2 16.