Dossier Completo Bando Capitale Italiana Della Cultura

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Dossier Completo Bando Capitale Italiana Della Cultura Comune di Foligno BANDO PER IL TITOLO: “CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2016 e 2017” DOSSIER di CANDIDATURA FOLIGNO CITTA' DELLA CULTURA La città di Foligno, adagiata nel piano al centro della Valle Umbra, con i suoi 60.000 abitanti è la terza città della regione, la Rosa dell'Umbria. La definizione è dell’avvocato di Foligno Giuseppe Bragazzi che disegnava con la parola, nel 1864, le caratteristiche del territorio della Valle Umbra. Dalle altezze in cui si dispiega il volo dell'aquila la valle si presenta con la forma di un fiore che somiglia alla rosa; le foglie che ne formano la corolla si trasformano in città e città diventa anche il centro di quel calice: “L’antica Spello, la ridente Asisi, la salubre Nocera, l’aprica Trevi, la torreggiante Montefalco e la grave Bevagna sono le Città che si distendono intorno all’industriosa e commerciale Foligno”. Un fiore che conserva, a detta del Bragazzi, l’odore della santità, il profumo delle lettere, la dolcezza delle arti. Fulcro della Rosa dell'Umbria, l’industriosa e commerciale Foligno è anche e per questo città dell'arte e della cultura, una città che trae dalla sua configurazione territoriale le caratteristiche di città profondamente laica e altrettanto profondamente religiosa, aperta ai commerci e all'innovazione, oggi particolarmente attenta a riscoprire e valorizzare le radici della sua identità storica. I Il GOTICO INTERNAZIONALE DI PALAZZO TRINCI Palazzo Trinci, residenza della famiglia che esercitò una dominazione di tipo signorile sulla città tra il 1305 e il 1439, è il risultato di una ristrutturazione di edifici preesistenti realizzata tra il 1389 e il 1407 da Ugolino Trinci. Vi si accede attraverso una Scala gotica , attualmente interna al Palazzo, che conduce alla Loggia affrescata con la leggenda della fondazione di Roma. Da qui si dipartono le sale del piano nobile. La Cappella è decorata con le Storie della Vergine (Ottaviano Nelli 1424). Da una porta arcuata si entra nella Sala delle Arti e dei Pianeti , dove sono rappresentate le arti liberali (Retorica , Aritmetica , Astronomia , Geometria , Musica , Dialettica , Grammatica unite alla Filosofia ), i sette pianeti e le sette età dell’uomo simboleggiate da un’ora del giorno. Lo stesso tema torna nell’arco che congiunge il palazzo con la cattedrale. È nella Sala degli Imperatori , adibita originariamente a sala pubblica, che la grandezza di Roma celebra i suoi fasti. Ci troviamo al centro di un porticato aperto sulla campagna: un vero e proprio giardino della vita. Inscritto al centro di ogni arcata, un grande della sua storia, mostrato a esempio di grandezza e di virtù. Gli affreschi sono stati recentemente assegnati a Gentile da Fabriano, grazie alla scoperta di un importante documento. Il Palazzo è sede del Museo della città. II I MUSEI DAGLI UMBRI A CALAMITA COSMICA La storia della città, che si dispiega dall'antica civiltà degli Umbri, gens antiquissima Italiae, antecedente il Diluvio universale, fino alla contemporaneità, può essere letta e ricostruita attraverso il percorso museale urbano ed extraurbano. MAC Museo Archeologico di Colfiorito Il Museo Archeologico di Colfiorito, edificio in acciaio e vetro, su progetto dell'architetto Roberto De Rubertis, si inserisce come una scaglia tra due corpi di fabbrica preesistenti in muratura di pertinenza dell'Infermeria del Campo di internamento qui creato in età fascista, collegandoli e inglobandoli funzionalmente. All'interno tali corpi precedenti si inseriscono nello spazio del museo, rimanendo integri e in contrasto semantico con il nuovo volume. L'esposizione archeologica, che consta di 1450 reperti, si articola su due livelli con un dettagliato percorso cronologico e tematico. Accanto all'ingresso un piccolo lapidario presenta materiali epigrafici di età tardo repubblicana e primo imperiale (I sec, a.C. - II sec. d.C.). Si passa poi alla Sala delle necropoli umbre, allestimento di circa 600 reperti, testimonianze di età umbra relative all'intero territorio (IX sec. a.C. - III sec. a.C.). Nel piano superiore accanto alla Sala degli abitati dell'età del ferro, con materiali dei primi villaggi di capanne stanziati lungo le sponde dei laghi plestini (XI sec.a.C. - VIII sec. a.C.) vi è la Sala della dea Cupra, con antefisse architettoniche, acroteri, materiali votivi ceramici e bronzei provenienti dall'area sacra in località La Capannaccia (VI - II sec. a.C.). A seguire alcuni reperti provenienti dagli scavi del Castelliere di Monte Orve e della Sala del municipio romano di Plestia, che raccoglie suppellettili legate all'epoca romana (II sec. a.C. - III sec. d. C.) e dove sono esposte interessantissime attestazioni dei riti di purificazione di un bothros, fossa sacrificale relativa al sacello della domus pubblica, destinata ad accogliere i magistrati del municipio di Plestia. Nel percorso sono stati esposti anche alcuni corredi funerari di età romana relativi a necropoli poste fuori l'abitato romano. Il percorso continua con una piccola sottosezione dedicata a testimonianze di ville rustiche tardo antiche sparse sull'altopiano plestino e con alcuni corredi funerari di età longobarda (VI -VII sec. d.C.) Il Museo della città in Palazzo Trinci Museo archeologico e Pinacoteca comunali Il percorso museale si snoda a partire dall’affascinante Scala Gotica sui tre piani del lato orientale di Palazzo Trinci. La raccolta archeologica è costituita da un’ampia documentazione delle popolazioni umbre dei Fulginates e dei Plestini. L’epoca romana e tardo romana è testimoniata da una raccolta di materiali lapidei, urne cinerarie e sarcofagi. Interessanti due collezioni storiche, quella di Palazzo Trinci, che comprende, tra l’altro, una preziosa lastra raffigurante i giochi circensi e una raccolta di teste di età romana, e quella scultorea ed epigrafica dello storico Lodovico Iacobilli. Si accede quindi alle cosiddette Sale di Costanza, situate al primo piano, che ospitano una documentazione sulla famiglia Trinci e sul magnifico palazzo. La Pinacoteca inizia con le sale dedicate alla pittura del Trecento per poi risalire al piano nobile, in un suggestivo richiamo con i cicli di affreschi che lo decorano. Vi è documentata la scuola del Quattrocento folignate: Giovanni di Corraduccio, Bartolomeo di Tommaso, Nicolò di Liberatore, detto l’Alunno, Pierantonio Mezzastris, Ugo-lino di Gisberto. Quindi ci si affaccia in un rapido excursus sull’arte pittorica del Cinquecento, rappresentata da opere di Feliciano de Muti, Bernardino di Mariotto, Dono Doni, Ascensidonio Spacca, detto “il Fantino”. La Sala Giuseppe Piermarini La lapide posta sulla parete nord ricorda che la sala fu intitolata a Giuseppe Piermarini (Foligno 1734-1808) il 27 settembre 1908, in occasione del centenario della sua morte. Destinata a raccogliere gli scritti e i disegni dell’architetto folignate, attualmente conserva al suo interno il busto in gesso, due ritratti a stampa e gli strumenti di lavoro del Piermarini. La memoria del suo operato è invece incentrata sul progetto più famoso, quello per la realizzazione del Teatro alla Scala di Milano (1776-1778), di cui sono esposte la riproduzione in due plastici (1996-1998) e tre stampe del 1789 Il Museo dell’Istituzione comunale La sezione raccoglie testimonianze sull’Istituzione comunale a Foligno, entro un arco di tempo che va dal Quattrocento all’Unità d’Italia, attraverso momenti di vita quotidiana e oggetti di uso istituzionale, quasi emblemi simbolici che ripercorrono la storia della città e dei suoi ordinamenti. Di particolare interesse il palio del castello di Roccafranca (fine XV - inizio XVI secolo), unico superstite fra i tanti che distinguevano nelle cerimonie pubbliche i vari centri del territorio comunale; l’armadietto in legno di noce intagliato con l’anta frontale ribaltabile e decorata con tarsie raffiguranti il giglio e la croce, simboli della città, voluto dai priori in carica nei mesi di gennaio e febbraio del 1660 e utilizzato per l’elezione dei sindaci e dei massari del contado; gli abiti dei magistrati e dei priori indossati durante le cerimonie pubbliche; i paramenti liturgici e gli oggetti che facevano parte del corredo della Cappella del Palazzo comunale. Museo multimediale dei tornei, delle giostre e dei giochi Ufficialmente inaugurato nel febbraio 2001, è il risultato di un intenso lavoro di studio e di ricerca. Con il trasferimento al primo piano dell’ala sud-occidentale di Palazzo Trinci, il museo si è arricchito e spettacolarizzato, avvicinandosi sempre più all’obiettivo finale: fare di Foligno un punto di riferimento per la ricerca storica e lo studio, anche attualizzato ai giorni nostri, di giostre e tornei dal Medio-evo all’Ottocento. Il Museo è costituito da tre articolazioni autonome, ma anche interagibili, grazie al supporto informatico e multimediale che lo caratterizza. La prima, di taglio documentale e informativo, consente di fare ricerche consultando i risultati della catalogazione e gestione dei documenti elaborati dal Centro di documentazione, disponibili anche nel sito internet e nelle postazioni informative dell’area espositiva: repertorio delle rievocazioni storiche europee, cataloghi bibliografici, iconografici e audiovisivi tematici, censimento delle arti e dei mestieri connessi alle rievocazioni storiche. La seconda, dinamica, è dedicata sia all’attività espositiva sia alla rielaborazione spettacolare degli aspetti salienti di giostre e giochi storici del passato e di oggi. La terza, rievocativa, è invece dedicata alle numerose rievocazioni italiane ed europee, con particolare riferimento a quelle di area umbra. Il Museo si rivolge a tutti: a chi vive le giostre e i tornei come occasione ludica e a chi ne fa motivo di ricerca. Un’occasione nuova per esplorare a tutto tondo l’affascinate universo di giostre, tornei e giochi. Il Museo della Stampa L'incontro della Divina Commedia, il capolavoro di Dante Alighieri, con il libro avviene lungo la direttrice Magonza-Foligno. Il clericus Moguntinus Iohannes Numeister era giunto nella nostra città, fornito degli attrezzi del mestiere, già nel 1470. Incontrato un uomo di mondo come il medaglista e zecchiere Emiliano Orfini, fu facile mettere su bottega insieme, dando così avvio a una delle prime tipografie sorte in Italia.
Recommended publications
  • S. Maria Degli Angeli / Bettona / Cannara CANNARA (PG) Southeast of Perugia Cannara Is Just 9.5 Km from Bettona (SS 75, Then SP 410)
    ITINERARY 3 ITINERARY 3 S. Maria degli Angeli / Bettona / Cannara CANNARA (PG) Southeast of Perugia Cannara is just 9.5 km from Bettona (SS 75, then SP 410). Founded in the Roman era, the town is situated on the left bank S. MARIA DEGLI ANGELI (PG) of the Topino river. An impressive cylin- Located about 20 km from Perugia (SS drical tower remains of the old enclo- 75), Santa Maria degli Angeli is a small sure walls, erected in 13th-14th c. industrial centre on the outskirts of As- sisi and a shrine for pilgrims, as it is the WHAT TO SEE site of the Porziuncola, the small chapel Town Hall, where numerous Roman ar- where St. Francis founded the Francis- Perugia chaeological finds are exhibited. S. MARIA can Order in 1209. Pilgrims travel to S. DEGLI Church of S.Matteo, built in the 14th c. Maria degli Angeli, where St. Francis BETTONA ANGELI and reconstructed in 1786, where you frequently sojourned and where he died can admire the triptych Madonna con CANNARA in October 1226, to obtain indulgence. i Ss. Francesco e Matteo by Niccolò di Liberatore, known as Niccolò Alunno. WHAT TO SEE Church of the Buona Morte, which holds Basilica of Santa Maria degli Angeli. An effigies of the Madonna di Loreto. imposing Renaissance structure that Terni Church of S. Sebastiano, with numerous protects and incorporates the ancient frescoes from various epochs removed rural chapel of Porziuncola. Designed from the walls of churches and mona- by Perugian architect Galeazzo Alessi steries of the zone. Cannara – Archaeological sites in 1569, it also houses the Cappella Church of S.
    [Show full text]
  • Riferimenti All'umbria In
    Riferimenti all'Umbria in NOTIZIE DA PALAZZO ALBANI 1. Chiappini di Sorio Ileana, Una proposta per Antonio Alberti, “Notizie da Palazzo Albani”, 1 (1972), fasc. 1-2-3, pp. 11-20: in particolare pp. 11, 12, 19. Di Antonio Alberti, pittore minore della prima metà del XV secolo, l’a. ricorda il soggiorno in Umbria. In particolare evidenzia che la prima notizia documentata dell’artista risale al 1420, quando il Comune di Perugia lo pagò 178 fiorini e 50 lire per gli affreschi eseguiti nella casa di Braccio da Montone. 2. Donnini Giampiero, Un’opera proto-cortese e un affresco del tardo Trecento a Sassoferrato, “Notizie da Palazzo Albani”, 2 (1973, ma 1974), fasc. 2, pp. 11-16: in particolare p. 12. Pone l’attenzione su una personalità pittorica, finora sconosciuta, degli ultimi decenni del XIV secolo, periodo in cui la cultura artistica locale si rianimò grazie all’attività dei pittori emiliani presenti nelle Marche e nell’Umbria. Tra questi viene citato Andrea de’ Bartoli, chiamato nel 1369 dal cardinale Egidio di Albornoz ad affrescare le volte della Cappella di S. Caterina della Basilica Inferiore di Assisi. 3. Donnini Giampiero, Un ‘Maestro di Fossato’, “Notizie da Palazzo Albani”, 2 (1973), fasc. 3, pp.7-17. Ad eccezione degli studi compiuti sulla figura di Ottaviano Nelli, la critica ha trascurato una delle “scuole pittoriche” sviluppatesi in Umbria alla fine del Trecento: quella di Gubbio. Con il proposito di offrire un contributo a tal riguardo, l’a. si concentra su un ignoto “piccolo maestro” di Fossato, del quale illustra le opere rintracciate nel gualdese e nell’eugubino.
    [Show full text]
  • Al Comando Provinciale
    REPORT MUSEI NEI TERRITORI COLPITI DAL TERREMOTO DEL 2016 1 ICOM Grattacielo Pirelli, via Fabio Filzi 22 - 20124 Milano T/F. 02/4695693 | [email protected] | P.IVA/C.F. 11661110152 Sede legale c/o Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Italia c/o “Leonardo da Vinci”, via San Vittore 19/21 - 20123 Milano Il report è una prima ricognizione realizzata in collaborazione con i soci ICOM presenti nelle regioni colpite. Le notizie sui musei diocesani sono state condivise e verificate dai colleghi dell’AMEI e per i musei scientifici dai colleghi dell’ANMS. Altre notizie sono state fornite per le Marche dal Legambiente Volontariato Marche Gruppo Protezione Civile Beni Culturali. Le informazioni sono aggiornate al 26 novembre 2016, potrebbero modificarsi nel tempo sia per lo sciame sismico ancora in atto, sia per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici e delle collezioni. 2 Le segnalazioni si riferiscono ai 33 musei colpiti dall’evento. Va considerato per molti di questi musei il ruolo e il valore dei paesaggi culturali di riferimento. Il terremoto ha colpito duramente il patrimonio diffuso in particolare chiese e palazzi di pregevole valore storico artistico. LAZIO – 2 musei danneggiati Amatrice (RI) |Ex chiesa S. Emidio Museo Civico Crollato L’edifico ha subito il crollo del tetto e di parte delle mura perimetrali est. Distrutti gli affreschi. Distrutto l’allestimento, la collezione non sembra aver subito danni gravissimi. Le opere sono state recuperate dalle macerie. -------- Castelnuovo di Farfa (RI) | Museo dell’Olio Sabina In fase di verifica Non sembrano esservi stati danni strutturali. Ad oggi risultano lesioni su alcuni rivestimenti.
    [Show full text]
  • A Cura Di Federico
    a cura di Federico Questa nostra miniguida vuole consigliarvi su cosa visitare ad Assisi e su cosa non potete assolutamente perdervi durante il soggiorno nella nostra amatissima città. Le prima parte è dedicata a chi viene ad Assisi per sole poche ore e che quindi non ha tempo per approfondire tutti gli aspetti più interessanti, da quello storico-artistico a quello culinario. Pertanto vi proponiamo una passeggiata per le vie più note della città, che vi permetterà comunque di entrare nella suggestiva atmosfera che solo Assisi sa donare. Vi invitiamo a sfilare dal raccoglitore le pagine di vostro interesse e che considerate essere utili durante il vostro soggiorno. SOMMARIO pag. 3 - Cosa vedere ad Assisi ...se hai fretta !!! pag. 6 - Itinerari consigliati ...per chi non ha fretta !!! pag. 22 - Cosa mangiare ad Assisi pag. 24 - Eventi e ricorrenze principali pag.2 - www.casadegliangeli.onweb.it Cosa vedere ad Assisi...se hai fretta !! La nostra miniguida vuole aiutarti a decidere cosa vedere, cosa fare e cosa mangiare per scoprire la nostra Città, simbolo della pace che si identifica con uno dei santi più amati e venerati al mondo, San Francesco d'Assisi e che è, al contempo, una deliziosa cittadina medievale ricca di angoli caratteristici e tipicità culinarie. Ci sembra d'obbligo cominciare il nostro tour dalla magnifica Basilica di San Francesco, costruita nell'XIII secolo e composta da due parti talmente diverse da essere complementari, la Chiesa Inferiore e la Chiesa Superiore. Varcate le belle porte di quercia scolpite da Niccolò da Gubbio ed entrate nella Chiesa Inferiore; proseguendo in fondo alla navata potrete ammirare la cappella di Santa Caterina, costruita dal famoso cardinale Albornoz, che vi è sepolto.
    [Show full text]
  • Pinacoteca Civica Di Gubbio
    Romana. essere attiva anche dopo la sua morte. sua la dopo anche attiva essere Museo comunale e nel Museo di Porta di Museo nel e comunale Museo aiutato dalla bottega, che continuò ad continuò che bottega, dalla aiutato restano a Gubbio alcuni esemplari nel esemplari alcuni Gubbio a restano a Città di Castello. In questi anni è spesso è anni questi In Castello. di Città a nei principali musei italiani e stranieri, e italiani musei principali nei in Santa Maria delle Grazie delle Maria Santa in Virginis mitio tega del maestro, oggi in parte collocata parte in oggi maestro, del tega Dor- la raffigurante l’affresco quali i tra Della vasta produzione uscita dalla bot- dalla uscita produzione vasta Della a Gubbio e nei dintorni numerosi lavori, numerosi dintorni nei e Gubbio a aceto. Anche negli anni trenta gli sono affidati sono gli trenta anni negli Anche talliche e argilla o terra rossa diluite con diluite rossa terra o argilla e talliche del palazzo di famiglia. di palazzo del con un apposito impasto di polveri me- polveri di impasto apposito un con realizzati nel 1424 nella cappella nella 1424 nel realizzati Vergine eseguita dopo averne trattato la superficie la trattato averne dopo eseguita Storie della Storie le con affreschi gli Trinci, III terza cottura a “riduzione” di ossigeno, di “riduzione” a cottura terza a Foligno, su commissione di Corrado di commissione su Foligno, a ottiene sottoponendo l’oggetto ad una ad l’oggetto sottoponendo ottiene della basilica. della la tribuna della chiesa di Sant’Agostino; di chiesa della tribuna la lo, di verde e di oro.
    [Show full text]
  • Galleria Nazionale Dell'umbria
    GALLERIA NAZIONALE 2 DELL’UMBRIA 3 PRESENTAZIONE Il Piano strategico 2020–2023 costituisce il portolano che consentirà di orientare la navigazione della Galleria Nazionale dell’Umbria nei prossimi quattro anni. Nel redigerlo si è tenuto conto delle linee programmatiche messe in atto nel periodo 2016–2019 e della loro realizzazione, considerando le attività previste nel Piano strategico 2020–2023 come il naturale proseguimento e completamento di ciò che è stato previsto, avviato o compiuto fin qui. Alla fine del percorso di otto anni, i primi durante i quali il museo ha speri- mentato le possibilità offerte dall’autonomia scientifica, gestionale e finan- ziaria conferita ai sensi del DPCM 29 agosto 2014 n. 171, la Galleria avrà cambiato completamente volto, pur avendo mantenuta integra la propria identità storica. Lo scopo del processo evolutivo che si è intrapreso, infatti, è quello di ren- dere il museo un luogo sempre più accogliente, inclusivo, concentrato non soltanto sulla conservazione del patrimonio ma anche sulla ricerca e sulla sua massima condivisione, sull’estensione delle tipologie di pubblico, sul- la completa accessibilità e sull’apertura nei confronti di altre forme d’arte, dalla musica al teatro, dalla letteratura al cinema. In questo senso la radicale digitalizzazione della Galleria ha impresso un ritmo decisamente più sostenuto a tutte le attività, a partire da quelle legate alla conservazione e allo studio, fino alla comunicazione e all’ordinaria ge- stione amministrativa, nella piena consapevolezza che l’unico modo che un museo ha per rimanere sé stesso è quello di trasformarsi continuamente. Il Direttore 4 5 STORIA, IDENTITÀ E COLLEZIONE La Galleria Nazionale dell’Umbria, una delle principali raccolte d’arte d’Italia, è ospitata ai piani superiori del Palazzo dei Priori di Perugia, sede del Comune fin dall’epoca medievale e significativo esempio di architettura civile gotica.
    [Show full text]
  • Full Article
    INTERNATIONAL JOURNAL OF CONSERVATION SCIENCE ISSN: 2067-533X Volume 9, Issue 3, July-September 2018: 401-412 www.ijcs.uaic.ro AN INTEGRATED AND ANALYTICAL APPROACH TO STUDY OF MURAL PAINTINGS: THE CASE OF “LO SPAGNA” IN SPOLETO Manuela VAGNINI1*, Marco MALAGODI2, Francesca GABRIELI3, Michela AZZARELLI1, Francesca NUCERA1, Alessia DAVERI1 1 Laboratorio di diagnostica per i beni culturali, piazza Campello 2, 06049 Spoleto (PG)-Italy 2 Dipartimento di musicologia e beni culturali, Laboratorio Arvedi di Diagnostica non Invasiva Museo del Violino, via Bell'Aspa 3, 26100 Cremona 3 National Gallery of Art, 4th and Constitution Avenue NW, Washington, D.C., 20565 USA Abstract The present work shows the advantages of a multi-analytical methodology based on non- invasive and micro-invasive spectroscopic techniques in the study of wall paintings located in San Giacomo’s church in Spoleto (Italy). The cycle of these mural paintings was realized by Giovanni di Pietro named Lo Spagna and his collaborators between 1526 and 1530. This study was focused on the characterization of pigments, in particular the blue ones, binders and degradation products to define the conservation state of these mural paintings and localize the repaints. Portable reflection infrared spectroscopy allowed us to identify the areas to be sampled to perform deeper analyses by scanning electron microscopy with an energy dispersive spectrometer (SEM-EDS). Keywords: - mural painting, blue pigments, reflection infrared spectroscopy, SEM- EDS Introduction Painting materials identification on archaeological works of art such as mural painting is an important task to better understand the materials and the painting technique, especially to select the most suitable conservation and restoration procedures.
    [Show full text]
  • Splendidissima
    w eekend Umbria • Spello Splendidissima colonia La prossima apertura al pubblico di una villa romana decorata da pregevoli mosaici offre un motivo in più per visitare l’antica Hispellum e i suoi tesori. n tempo capitale federale degli Umbri, Spello fu della Gens Iulia. Lo si percorre per qualche centinaio di Upresto conquistata dai Romani che continuarono metri fino a incontrare sulla destra la cattedrale dedicata però a riconoscerle un ruolo centrale all’interno del suo a Santa Maria Maggiore, dalla pregevole facciata in stile territorio. Nelle vicinanze della chiesa di San Claudio, presso romanico. Al suo interno si trova la cappella Baglioni le rovine dell’antico teatro, venne rinvenuta nel 1733 un’e- decorata dai meravigliosi affreschi cinquecenteschi del pigrafe nota come il Rescritto di Costantino – gli studiosi Pinturicchio. Al momento l’edificio non è visitabile a ritengono risalga intorno al 335 dopo Cristo – nella quale causa di alcuni interventi di restauro, ma si può ammirare l’imperatore accorda agli Umbri il permesso di celebrare un’altra opera del maestro umbro poco più avanti nella i propri riti e riconosce a Spello il ruolo di città centrale concedendole l’appellativo di Flavia Constans. Oggi il do- cumento, conservato nel palazzo comunale, è lo spunto per La villa dei mosaici Appena fuori dalle mura di Spello, una rievocazione storica che alla fine di agosto d’ogni anno verrà aperta il 24 marzo la Villa di Sant’Anna edificata tra il III riporta la cittadina agli antichi fasti. Ma la scoperta della Spello e il IV secolo dopo Cristo in età tardoimperiale.
    [Show full text]
  • Pro-Memoria Della Professoressa Elena Laureti
    Linee programmatiche della professoressa Elena Laureti per la istituzione e il funzionamento scientifico di un Centro di Ricerche “Federico Frezzi” per lo studio della civiltà umanistica con sede in Foligno, Liceo Classico “Federico Frezzi”, sezione dell’Istituto Statale Istruzione Classica (Isic) 1. Il Centro in oggetto trae origine da uno studio storico-critico1 elaborato dalla professoressa Elena Laureti sul “Quadriregio”, il poema didascalico-allegorico scritto negli anni a cavallo del Quattrocento da Federico Frezzi2, folignate, nato intorno al 1350, baccelliere, lettore, dottore in teologia (laureato in Pisa nello Studium generale dei Domenicani), priore di alcuni conventi domenicani, vicario e priore dell’Ordine (con titolarità sulla provincia Romana), vescovo di Foligno dal 1403 al 1416 anno della morte avvenuta in Costanza (dove partecipava al concilio generale ivi celebrato per superare la gravissima crisi della Chiesa romana apertasi nel 1378 con il “grande scisma d’Occidente”). 2. Il Quattrocento fu un secolo particolarmente significativo per la storia culturale di Foligno. Da Frezzi a Pierantonio Mezzastris, cioè da un letterato che sboccia nel tardo Trecento ad un maestro della decorazione pittorica che termina i suoi giorni nel 1506, si succedono molte figure ed espressioni artistiche. Nella pittura Gentile da Fabriano e Iacopo Bellini, Ottaviano Nelli, Giovanni di Corraduccio (Mazzaforte), Andrea di Cagno, Bartolomeo di Tommaso, Pietro di Giovanni (Mazzaforte), Cristoforo di Jacopo, Nicolò di Liberatore, Ugolino di Gisberto
    [Show full text]
  • UMBRISCHE SCHILDERS DER XVE EEUW. Die Oostelijk Van Eoligno En
    200 UMBRISCHE SCHILDERS DER XVE EEUW. die oostelijk van Eoligno en ten zuiden als Ottaviano Nelli te kort doet —: „Du van Fabriano in het gebied der Marken séjour de Benozzo Gozzoli a Montefalco date, gelegen zijn. Met hen vormt hij een afzonder- peut on dire, 1'existcnce de 1'école ombrienne. lijke, maar weinig belangrijke groep; maar Les petites écoles locales, dispersees dansles als stichter van een zelfstandige school te montagnes de 1'Ombrie, recoivent par lui Foligno mag hij niet worden beschouwd, la tradition du plus chrétien des peintres." Deze school verwerft eerst een eigen be- (Era Angelico, Benozzo's leermeester) *). staan met de aankomst en werkzaamheid Pierantonio Messastri was geen uitnemend van Benozzo Gozzoli in het nabijgelegen schilder, maar een talent van wezenlijke Montefalco (1250—'52). Benozzo is het, bcteekenis: een dier ernstige werkers, die, zelf nog jong, die zonder geniaal te aan.de plaatselijke zijn, grondleggers school haar bijzon- worden van toe- der karakter gege- komstige groot- ven heeft, vooral heid, waaraan zij door de bemidde- meest worden ge- ling van zijn hel- acht zelf geen deel per Pierantonio te hebben. Hij Messastri, uit Fo- werkte twee jaar ligno geboortig. lang samen met Ook de hoofdmees- Benozzo Gozzoli ter van deze stad: te Montefalco en Niccolö'di Libera- een zelfstandig tore, gezegd Nic- werk van hem colöl'Alunno, ver- wordt aldaar reeds raadt in zijn vroeg- aangetroffen in de ste werk den in- kerk van San Fran- vloed van den cesco: een fresco blij moedigen Flo- tegen den achter- rentijn *)• wand van een ka- Deze invloed van pel, voorstellend Benozzo Gozzoli den H.
    [Show full text]
  • I Pittori Dono Doni E Cesare Sermei (L’Arte Versità Degli Studi Di Firenze
    Salvatore Pezzella, ha conseguito la specializzazione in Paleografia presso l’Uni- Salvatore Pezzella, Assisi, i celebri pittori Dono Doni e Cesare Sermei (L’arte versità degli Studi di Firenze. Ex Bibliotecario della Civica d’Assisi (dove ha svolto sacra tra Rinascimento ed epoca moderna)- Edizioni - Viator, Perugia 2019: anche le mansioni di Direttore), professore di Lettere, studioso e ricercatore di SALVATORE PEZZELLA è questa l’ultima fatica dell’Autore. Lo scrittore Herriot afferma che ‘ la cultura manoscritti antichi concernenti la tradizione della medicina popolare dell’Italia centrale e la cucina storica (trattati inediti e pubblicati). Per la storia della medi- è ciò che rimane quando si è dimenticato tutto’. cina ha pubblicato testi come “Gli erbari, i primi libri di medicina”; “Fitoterapia e I pittori DONO DONI E CESARE SERMEI E Salvatore Pezzella è tra gli studiosi che amano rimestare tra i ‘cassetti medicina in Umbria tra passato e presente”; “Avvelenatori e Avvelenati” (il viag- polverosi ‘ del passato artistico, rivisitare i musei e le pinacoteche e indaga- gio affascinante della storia del veleno in Italia), ecc. Per queste sue opere, ha (La splendida arte sacra in Umbria tra fine Rinascimento e Barocco) re l’arte religiosa. E’ il momento “spirituale” quello di Salvatore Pezzella che, ricevuto riconoscimenti accademici dal Nobile Collegio chimico farmaceutico di dopo la pubblicazione del Libro delle Ore di Anna di Bretagna (2016), e Assisi Roma e dall’Accademia di storia della Medicina. sempre nella Capitale. Esperto di e i luoghi di San Franceasco in una Guoda dimenticata del ‘600 (2017), con “cucina” antica, ha recuperato, negli Archivi dell’Italia centrale, diversi “ricettari” questo nuovo libro si si è cimentato nella sua ultima fatica storico – artistica restituendoli agli appassionati di gastronomia in una forma godibile nella lettura con la vita, le opere e la critica di due grandi artisti assisani: Dono Doni e e con le indicazioni degli “ingredienti” ed “esecuzione” in modo da consentire Cesare Sermei.
    [Show full text]
  • Journal 08 March 2021 Editorial Committee
    JOURNAL 08 MARCH 2021 EDITORIAL COMMITTEE Stijn Alsteens International Head of Old Master Drawings, Patrick Lenaghan Curator of Prints and Photographs, The Hispanic Society of America, Christie’s. New York. Jaynie Anderson Professor Emeritus in Art History, The Patrice Marandel Former Chief Curator/Department Head of European Painting and JOURNAL 08 University of Melbourne. Sculpture, Los Angeles County Museum of Art. Charles Avery Art Historian specializing in European Jennifer Montagu Art Historian specializing in Italian Baroque. Sculpture, particularly Italian, French and English. Scott Nethersole Senior Lecturer in Italian Renaissance Art, The Courtauld Institute of Art, London. Andrea Bacchi Director, Federico Zeri Foundation, Bologna. Larry Nichols William Hutton Senior Curator, European and American Painting and Colnaghi Studies Journal is produced biannually by the Colnaghi Foundation. Its purpose is to publish texts on significant Colin Bailey Director, Morgan Library and Museum, New York. Sculpture before 1900, Toledo Museum of Art, Ohio. pre-twentieth-century artworks in the European tradition that have recently come to light or about which new research is Piers Baker-Bates Visiting Honorary Associate in Art History, Tom Nickson Senior Lecturer in Medieval Art and Architecture, Courtauld Institute of Art, underway, as well as on the history of their collection. Texts about artworks should place them within the broader context The Open University. London. of the artist’s oeuvre, provide visual analysis and comparative images. Francesca Baldassari Professor, Università degli Studi di Padova. Gianni Papi Art Historian specializing in Caravaggio. Bonaventura Bassegoda Catedràtic, Universitat Autònoma de Edward Payne Assistant Professor in Art History, Aarhus University. Manuscripts may be sent at any time and will be reviewed by members of the journal’s Editorial Committee, composed of Barcelona.
    [Show full text]