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Descrizione percorsi Centri di equitazione Da visitare Centro Visita del Lupo - Popoli Nato negli anni ’80 il Centro Visita del Lupo è di proprietà del CFS (Corpo Forestale dello Stato); si trova a Popoli (PE) all’interno dell’ex Azienda Gufo Reale Pilota di Monte Corvo (attuale Uffi cio Territoriale per la Biodiversità). Ricadente all’interno del Parco Nazionale della Majella, la struttura è Itinerario dei piccoli comuni - Percorso TE1 Il Casolare Castello Cantelmo - Popoli inserita in un contesto paesaggistico molto suggestivo sovrastato dalla catena del Morrone. I ruderi del Castello Cantelmo sono circondati da una pittoresca pineta alle pendici del monte Morrone, non lontano dalle sorgenti del fi ume Il Centro nacque per soccorrere il canis lupus (lupo appenninico) quando era in forte pericolo di estinzione tanto che su tutto il territorio na- Lunghezza: Km 31,2 Via L’Aquila - CAPESTRANO (AQ) - Tel. 0862.954480 Pescara. La costruzione rientra nella tipologia dei castelli-recinto. Esso fu edifi cato, a controllo dei territori circostanti, tra il 1000 ed il 1015 zionale si stimavano poco più di cento esemplari. Da questa situazione drammatica nacque il progetto “Banca Genetica del Lupo” che aveva Dislivello: max 605 mt per volere del vescovo valvense Tidolfo, ma importanti interventi di trasformazione vennero eff ettuati verso la fi ne del XV secolo ad opera dei come obiettivo principale quello di assicurare il mantenimento di un gruppo di individui per poter essere rilasciato in caso di crolli inattesi Comuni interessati: CONI - FISE conti Cantelmo, feudatari per nomina di Carlo d’Angiò, dal 1269 fi no al XVII secolo. Essi modifi carono il fortilizio per la difesa delle artiglierie e della popolazione selvatica. Attualmente la funzione delle aree faunistiche è quella di curare ed ospitare gli animali feriti e rinvenuti in natura, Bussi sul Tirino, Castiglione a Casauria, Pescosansonesco, Corvara, Pietranico, Brittoli, Capestrano. Faggio Anno 1a affi liazione: 2000 per le proprie esigenze abitative, dal momento che questa fu la loro dimora fi no al 1480, quando si trasferirono nel Palazzo Ducale di Popoli. condurre ricerche scientifi che e creare una “Cultura del lupo”, perché solo la sua conoscenza vera e profonda può garantire laconservazione Codice affi liazione: 2413365 Il forte era circondato da una doppia cinta di mura e da un fossato. di questa specie. Da alcuni anni il Centro è gestito dalla Cooperativa Il Bosso che vi svolge visite guidate ed attività di educazione ambientale. Dal centro visite di Bussi si prosegue in direzione di Pietra Corniale (strada conosciuta con il nome di “strada dei ripetitori”), all’altezza del- Capriolo Ogni visita guidata è di circa tre ore; si parte dal Centro Visita del lupo per poi proseguire nel percorso didattico “Dalle Prede ai Predatori”. l’incrocio segnalato dal riferimento altitudinale 356 si gira a destra e si prosegue in direzione del cimitero. Superato quest’ultimo si sale per Scheda tecnica Eremo di S. Venanzio - Raiano In quest’ultimo è possibile ammirare diverse aree faunistiche: quella degli ungulati (cervo, capriolo, cinghiale, daino e mufl one), quella dei lupi (lupo appenninico e lupo artico) e infi ne le voliere del centro recupero rapaci. Fonte Canale e quindi per Roccatagliata (alt. 979 mt). Superata la sbarra che delimita l’accesso si prosegue in direzione di Colle Soda. Da qui TIPO DI ASSOCIAZIONE: A.S.D. senza scopo di lucro affi liata ininterrottamente dall’anno 2000 alla FISE. Incastrato tra le due sponde rocciose del fi ume Aterno nei pressi del paese di Raiano, sorge l’eremo di San Venanzio. seguendo il tracciato del metano si scende verso il comune di Castiglione a Casauria. Seguendo invece il tracciato carrabile si scende a C.se STRUTTURA: l’associazione sportiva ha disponibilità giuridica esclusiva degli impianti. La struttura è costituita da 20 box in muratura, di La chiesa, meta ancora oggi di frequenti pellegrinaggi, è dedicata al giovane Venanzio; egli si convertì al Cristianesimo e decise di ritirarsi in Centro Visite Fiume Tirino e Punto Informativo per l’equiturismo Pampanucci. Subito prima dell’abitato si prende a sinistra risalendo per un breve tratto e si svolta a destra. Dopo l’attraversamento della dimensioni 3 x 3 mt dotati di illuminazione ed acqua potabile; 10 paddock con capannina di dimensioni 6 x 10 mt, anch’essi dotati di servizi; queste remote lande con il maestro Porfi rio, ma nel 259 fu arrestato e martirizzato a Camerino, sua città d’origine, dopo averappreso della Moderna struttura situata all’interno del centro abitato, realizzata dalla provincia di Pescara e dal Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della strada asfaltata costeggiando il serbatoio dell’acquedotto, si prosegue in direzione di Colle Morrone e Colle S. Francesco. Giunti a Fonte Fred- 2 paddock pascolo per lo stazionamento di cavalli in branco; 1 selleria; 1 rettangolo di dimensioni regolamentari 30 x 60 mt in sabbia; piccolo morte del padre. Al culto di questo Santo martire, ancora oggi molto sentito dai fedeli che qui accorrono un pò da tutto l’Abruzzo, si lega da, luogo idoneo per una sosta in quanto l’area è stata attrezzata dal comune di Pescosansonesco, si discende per la carrareccia che porta al Laga. Qui vengono fornite ai cittadini e ai visitatori le informazioni necessarie per poter fruire a pieno delle bellezze della valle del Tirino. Una locale living confortevole utilizzato come club-house riservato ai soci; servizi igienici con accesso alle persone disabili; spogliatoio; parcheggio un’antica tradizione che vuole riconoscere in alcuni segni impressi nella roccia le impronte stesse del Santo. paese fi no a incrociare un sentiero sulla sinistra che porta a Colle Tobino. Alla fi ne di una ripida salita il sentiero tracciato termina, è necessario parte importante della struttura è riservata al Centro di Educazione Ambientale, dove grazie ad esperti è possibile svolgere attività didattiche, interno alla struttura. Struttura agrituristica annessa con ristorante tipico e camere per 15 posti letto. In una perfetta simbiosi tra la religiosità popolare ed il contesto naturale, la festa di San Venanzio, celebrata il 18 maggio, si radica nei cosid- attraversare un ampio prato, costeggiandolo. Superato il prato, si riprende il sentiero e si prosegue in direzione di Forca di Penne. All’altezza di pratiche e sperimentali legate alla natura e all’ambiente. ATTIVITÀ SVOLTE: scuola di equitazione; team endurance; passeggiate a cavallo; trekking e viaggi a cavallo giornalieri e/o settimanali nei detti patronati delle pietre, dell’acqua e della vegetazione. Ripercorrendo le orme della vita di San Venanzio e ripetendo un tipico rituale detto Loc. Cerrone prendendo a destra si prosegue per Pietranico e Brittoli. Dal Centro Visita partono tutte le attività di canoa, mountain bike ed escursionistiche che vengono svolte nella Valle del Tirino. parchi e riserve regionali; pensione, addestramento, cura e allenamento dei cavalli; trasporto cavalli con trailer 2 posti o in van trasporto 8 Giunti a Forca di Penne, tipico borgo rurale con un’accogliente agriturismo, si prosegue per la strada asfaltata in direzione di Ofena. Da Croce “della pietra”, i pellegrini si sdraiano su quella che si crede sia l’impronta del corpo lasciata dal Santo, detta letto di San Venanzio, e prendono di Forca si scende a Capo d’Acqua. Da qui, costeggiando il Fiume Tirino sulla sinistra, si torna al Centro Visite di Bussi. cavalli; servizio navetta; tutti gli iscritti sono coperti da assicurazione sportiva FISE (convenzione con Assicurazioni Generali). poi posto sul sedile di Santa Rina per ottenere la guarigione da vari mali fi sici. QUADRI TECNICI: all’interno della struttura opera personale qualifi cato, due tecnici di equitazione di campagna di secondo livello ed un Ambiente tecnico di equitazione di campagna di primo livello, animatori pony di primo livello. La cura quotidiana dei cavalli è affi data ad un groom San Pietro ad Oratorium - Valle del Tirino Il percorso si snoda nella parte meridionale del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. L’ambiente è assai diversifi cato e varia a specializzato sempre presente presso le scuderie. I cavalli vengono seguiti da un veterinario ed un maniscalco di scuderia. L’esistenza del Monastero di S. Pietro ad Oratorium nella valle di Trite è attestata nel placito del 779 inserito nel Chronicon Vulturnense. seconda delle fasce altitudinali. Le specie arboree principali sono il leccio, la roverella, il carpino e il pino d’aleppo. Verso gli ottocento metri CAVALLI: nel centro si trovano varie tipologie di cavalli, dai Purosangue Arabi, utilizzati prevalentemente per l’endurance, ai mezzosangue Secondo l’iscrizione riportata sull’architrave del portale principale della Chiesa essa fu fondata da Desiderio, Re dei Longobardi, nel 756. è presente il faggio. Oltre alle specie arboree troviamo anche ampie aree coltivate e prati-pascolo. Salendo da Bussi la visuale spazia sulla utilizzati per trekking e viaggi a cavallo, inoltre sono presenti vari pony utilizzati nella scuola di equitazione. Il tipo di monta praticata è quella Tuttavia le fonti scritte, e in particolar modo il Chronicon Vulturnense redatto dal monaco Giovanni nel XII secolo, documentano l’esistenza splendida Valle del Tirino percorsa dal fi ume omonimo, superato il valico, all’altezza di Colle Soda, si presenta un paesaggio mozzafi ato e si inglese, mentre per l’addestramento vengono utilizzate metodologie di doma dolce. della chiesa già nel 752, anno in cui fu confermata da Papa Stefano II ai monaci del Monastero benedettino di S. Vincenzo al Volturno, di cui può ammirare l’intera Provincia di Pescara, dalla zona montana a quella collinare, fi no al mare. ALTRE INFORMAZIONI: il centro è ubicato a Capestrano (AQ) a pochi chilometri dai parchi naturali: Majella, Gran Sasso e Monti della Laga, S. Pietro era pertinenza. Probabilmente Desiderio aveva concesso dei possedimenti al Monastero di S. Vincenzo al Volturno nella Valle di Trite Sirente-Velino, Parco Nazionale d’Abruzzo.