Relazione Idraulica

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Relazione Idraulica REGIONE BASILICATA Gaudiano di Lavello Matera Potenza ADDUTTORE ALTO FASCIA LITORANEA BARESE LAVORI PER LA COSTRUZIONE E PER L'ALLESTIMENTO DEL MANUFATTO DI REGOLAZIONE DELL'ADDUTTORE IN CORRISPONDENZA DELLA DERIVAZIONE PER LE ZONE ALTE DI GAUDIANO PROGETTO ESECUTIVO A-ELABORATI DESCRITTIVI Luglio 2014 A2 Relazione idraulica IL PROGETTISTA IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Prof. Ing. A.F. PICCINNI Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari n.7288 IL COMMISSARIO STRAORDINARIO Avv. G. MUSACCHIO INDICE 1 Premessa ..................................................................................................................... 2 2 Lo schema idraulico esistente ...................................................................................... 3 2.1 Opere di sbarramento ........................................................................................... 4 2.1.1 Invaso del Rendina, invaso del Locone e traversa Santa Venere ................. 5 2.2 Le opere di adduzione ........................................................................................... 7 3 Le opere in progetto ..................................................................................................... 9 4 Verifiche idrauliche ..................................................................................................... 12 4.1 Moto permanente ................................................................................................ 12 4.2 Risultati ............................................................................................................... 15 1 1 Premessa La presente relazione riporta le metodologie di calcolo utilizzate ed i risultati ottenuti per il dimensionamento idraulico delle opere progettate al fine di poter regolare la portata transitate nello schema idrico del Locone e derivata verso la vasca a servizio del comprensorio irriguo di S.Francesco (Gaudiano). Al fine di effettuare i calcoli idraulici in maniera coerente rispetto alle opere esistenti ci si è avvalsi degli elaborati progettuali ed esecutivi delle opere già realizzate e attualmente in esercizio: Adduttore S.Venere Locone Le verifiche idrauliche sono state condotte in regime di moto permanente considerando in particolare, i nodi costituiti dai manufatti principali esistenti e dalle opere in progetto secondo lo schema idraulico riportato nell’allegato A2.1. 2 2 Lo schema idraulico esistente Il fiume Ofanto nasce presso Nusco (AV), in Irpinia e le sue acque, dopo aver percorso ben 165 km, si versano nel Mar Adriatico a Nord del comune di Barletta. L’asta fluviale segna grossomodo il confine tra le due unità morfologico-strutturali dell’altopiano della Murgia e del bassopiano del Tavoliere di Foggia mentre il suo bacino idrografico, caratterizzato da altitudine media di 450 m s.l.m. ed esteso su ben 2.790 km2, interessa il territorio di tre regioni: Campania, Basilicata e Puglia. Fig.1: Bacino idrografico dell'Ofanto La gestione delle risorse del bacino dell’Ofanto, necessaria per sopperire il crescente bisogno idrico della Puglia, e non solo, ha condotto, a partire dalla seconda metà del secolo scorso, alla realizzazione di imponenti opere di sbarramento ed infrastutture idrauliche varie che costituiscono lo schema Ofanto. Tale schema fonda la sua operatività sulla funzionalità della Traversa di Santa Venere, costruita sull’asta principale del fiume, nel comune di Rocchetta Sant’Antonio in località Santa Venere. 3 2.1 Opere di sbarramento Lo schema Ofanto comprende ben 7 dighe, ubicate sia sull’asta principale che su alcuni affluenti maggiori, come si osserva nella tabella seguente e come schematizzato in fig. 2. Comune di Diga Ubicazione Provincia appartenenza Conza asta principale del fiume Ofanto Conza della Campania Avellino Saetta torrente Ficocchia Pescopagano Potenza San Pietro torrente Osento Monteverde Avellino Traversa S. Venere asta principale del fiume Ofanto Rocchetta S. Antonio Potenza Abate Alonia torrente Rendina Lavello Potenza Toppo di Francia torrente Lampeggiano Lavello Potenza Monte Melillo torrente Locone Minervino Murge Bari Marana Capacciotti torrente Marana Capacciotti Cerignola Foggia Atella fiumara di Atella Atella Potenza Volano asta principale del fiume Ofanto Monteverde Avellino Tab.1: Opere di sbarramento costituenti lo schema Ofanto In tabella 1 sono indicate opere in numero di 9 in quanto sono comprese, oltre alla traversa di Santa Venere in Rocchetta S. Antonio, anche la diga di Atella e l’invaso Volano. Gli invasi di Atella e Volano in realtà non sono stati ancora realizzati, pertanto il funzionamento dello schema di progetto originario sconta una prima incompletezza strutturale, che inficia non poco il regolare sfruttamento della risorsa. Fig.2: Ubicazione delle dighe nello schema Ofanto Le acque invasate dello schema Ofanto sono state destinate essenzialmente ad uso irriguo a servizio di tre principali comprensori (Sinistra Ofanto, Destra Ofanto e Litorale Barese); 4 in seguito alla loro costruzione, però, per sopperire il crescente fabbisogno d’acqua a scopo civile, buona parte della capacità utile è stata destinata al potabile per la Puglia Centrale grazie alla costruzione di opere di potabilizzazione. Nel seguito sono tabellati i potenziali volumi utili per ciascun invaso attualmente in esercizio ed i corrispondenti utilizzi previsti; i dati di volume riportati in tabella 2 rappresentano le disponibilità a regime. volume di invaso utile stato di Diga 6 3 uso della risorsa (× 10 m ) esercizio Conza 63,00 sperimentale irriguo - potabile Saetta 3,48 sperimentale irriguo - potabile San Pietro 14,00 sperimentale irriguo Traversa S. Venere Funzione di ripartizione delle portate Abate Alonia 22,70 sperimentale irriguo - industriale Toppo di Francia 4,50 sperimentale irriguo - industriale Monte Melillo 118,49 sperimentale irr. - pot. - ind.le Marana Capacciotti 48,00 normale irriguo Totale volume invaso 274,17 Tab.2: Caratteristiche delle opere di sbarramento dello schema Ofanto 2.1.1 Invaso del Rendina, invaso del Locone e traversa Santa Venere In questo paragrafo vengono esposte alcune fondamentali caratteristiche dell’invaso del Locone e della traversa di Santa Venere; quest’ultima è un’opera di importanza strategica in quanto su essa si basa la funzionalità di buona parte dello schema Ofanto. L’invaso Locone è sito nella parte bassa del bacino del fiume Ofanto nel territorio di Minervino Murge; lo sbarramento che consente di intercettare le acque del torrente Locone è costituito da una diga, la seconda diga in terra battuta più grande d'Europa, alta 66,62 m e lunga 1,396 Km. I lavori per la costruzione della diga sono iniziati il 25 novembre 1982 con il finanziamento della Cassa del Mezzogiorno dal Consorzio di Bonifica Apulo-Lucano e sono terminati il 1986. Per la sua costruzione è stato necessario l'esproprio di 1075 ettari di terreni ricadenti negli agri di Minervino Murge (BA) e di Montemilone (PZ), a cavallo fra Puglia e Basilicata. L'acqua invasata ha ricoperto la valle allagando case e strade, ancor oggi riconoscibili dai tetti e dai comignoli più alti che affiorano al centro della lago artificiale. L’invaso presenta una capacità utile di 105 Mm3 ed è gestito dal Consorzio di Bonifica Terre d’Apulia. 5 La disponibilità potenziale del torrente Locone è pari a 8 Mm3 e si riferisce al deflusso D0,20 annuo. Lo schema di funzionamento prevede di integrare la disponibilità effettiva del bacino idrografico del torrente Locone, sino al raggiungimento della capacità utile d’invaso, con le fluenze del fiume Ofanto captate dalla traversa Santa Venere e trasportate alla diga per mezzo dell’adduttore Santa Venere-Locone. Un potabilizzatore, posto poco a valle della diga, ha iniziato dal 2002 a trattare 35-40 Mm3 annui. La Traversa Santa Venere costruita sull’asta principale del fiume Ofanto, nell’omonima località dell’agro di Melfi, è stata proporzionata per derivare fino a 16 m3/s. Attuale gestore dell’opera è il Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano. La traversa rappresenta il punto nodale dello schema Ofanto, in quanto, durante la stagione invernale, contribuisce ad integrare le disponibilità dei bacini dell’invaso del Locone e di Capacciotti. Durante la stagione primaverile - estiva, invece, l’acqua captata alimenta una parte dei comprensori irrigui della destra e della sinistra Ofanto. Dalla traversa ha origine un canale a pelo libero che la collega all’invaso del Rendina: il canale Ofanto - Rendina. Tale canale alimenta anche il sub comprensorio di Sinistra Rendina della Destra Ofanto. Da questo canale diparte la condotta che alimenta il serbatoio della Marana Capacciotti, che serve il Comprensorio della Sinistra Ofanto (Consorzio di Bonifica della Capitanata). 6 2.2 Le opere di adduzione I volumi idrici intercettati sul fiume Ofanto mediante le dighe di Conza e di San Pietro (questa sul torrente Osento, affluente in sinistra), nel periodo estivo, per la quota parte netta rispetto ai volumi necessari a soddisfare le utenze direttamente collegate, vengono rilasciate a valle ed intercettate dalla traversa di Santa Venere dalla quale ha origine un canale a pelo libero che alimenta sia il Comprensorio irriguo in sinistra Ofanto (ricadente in Regione Puglia la cui gestione viene curata dal Consorzio per la Bonifica della Capitanata di Foggia) sia quello in destra (ricadente parte in Regione Basilicata la cui gestione viene curata dal Consorzio di Bonifica Vulture Alto Bradano di Lavello e parte in Regione Puglia la cui gestione viene curata dal Consorzio Terre d’Apulia). La traversa non possiede
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