Publcaz 6.2004.Pub
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2004 N° 6 Spunti di riflessione Parliamone........... La segreteria informa Mariangela Giulini N La nostra storia ABBIAMO ORGANIZZATO c Il Circolo della Lirica di Padova vive da più di 20 anni, # Domenica 21 novembre \ ma da 12 lo zoccolo duro del nostro direttivo pro- CIRCOLI RIUNITI DELL’ESERCITO (Ex Circolo Q gramma, organizza, produce per un gruppo di soci ini- Ufficiali) ore 16 zialmente modestissimo, ma che di anno in anno è an- N Concerto dedicato al Concorso “Iris Adami Corra- dato progressivamente aumentando, rendendo la no- detti” con la partecipazione della concorrente stra Associazione sempre più forte e numerosa. É una premiata con la borsa di studio che le verrà con- C gioia pensare a quante iniziative siamo riusciti a porta- segnata in questa occasione: il soprano Chiara V re in porto proprio grazie al nostro numero e, logica- Angella, accanto a lei il tenore che non è andato mente, grazie agli apporti di tutti. Quando un socio mi Q ringrazia per quanto facciamo io rispondo sempre che in finale, ma ha ottenuto l’ingaggio del Comune il merito è di tutti, perché, senza la forza della presen- di Vigonza per la parte di Manrico del Trovatore: N za, del sostegno, della partecipazione, lo sforzo del Hyun Jong Lee. Al pianoforte il M° Bruno Volpato P Sarà una occasione di ascoltare due voci interes- V direttivo sarebbe sterile e le iniziative, nel tempo, si santi e sentirci sempre più vicini al Concorso che _ sarebbero ridotte invece di aumentare. Mi piace ricor- V dare che fin dall’inizio ci siamo mossi su più fronti: in- amiamo tanto e ci appassiona ogni anno di più. nanzi tutto su quello della ricerca e del ricordo del passato, poi su quello organizzativo e sociale e, infine, # Sabato 25 novembre ? VERONA “TRISTANO E ISOTTA” di R. Wagner sull’attenzione ai giovani in tutte le maniere possibili. Quanta gioia provammo tutti quando riuscimmo a far Ricordiamo agli abbonati che questo spettacolo N Y riaffiorare in molti il ricordo del grande tenore padova- sarà lungo e pertanto inizierà alle 19,30; quindi Y no Giovanni Malipiero, suggerendo all’Amministrazione la partenza da Padova è fissata per le ore17,30 R Comunale di affiggere, con il nostro nome accanto, u- precise dal Prato della Valle. Q na targa ricordo sulla sua casa in via San Prosdocimo; o quando, in occasione del ricordo del tenore di Ter- # Domenica 5 dicembre \ rassa Padovana Edoardo Garbin, fummo onorati dalla DUOMO DI ODERZO ORE 16,30 Y presenza dell’ing. Maurizio Garbin, figlio del figlio CONCERTO LIRICO organizzato da OPERA FESTI- \ dell’Artista; oppure quando avemmo ospiti tanti Artisti, VAL IN PIAZZA GRANDE 2004 con la partecipa- P ormai a riposo, ma ancora attivi nell’insegnamento, in zione straordinaria del soprano Luciana Serra e _ V occasione della tavola rotonda in memoria di Pietro dell’Orchestra Giovani Archi Veneti, direttore Lu- Bottazzo, tenore di Padova. Fra i libri presentati voglio cia Visentin. Ingresso libero. ricordare quello sulla grande Giulietta Simionato che ci Abbiamo organizzato un pulmann per poter co- 6 regalò una splendida e vivacissima giornata, o quello gliere questa opportunità e abbiamo la garanzia Notiziario di Paolo Padoan sugli Artisti veneti che ha visto la pre- di avere i posti prenotati. Sappiamo che saranno senza di un buon numero di Artisti tra quelli viventi; presenti anche altre Associazioni, quindi vorrem- riservato mo essere compatti e tanti per dimostrare il no- ai soci ultimo quello sul tenore Gianfranco Cecchele che ci ha fatto provare momenti di intensa emozione attraverso stro interesse. l’ascolto di alcuni brani tra i più toccanti del suo reper- Partenza da Prato della Valle alle ore 14,30 in torio. Il lavoro però che più ci sta impegnando è la ri- punto, rientro previsto tra le ore 20 e le 20,30. cerca sulla storia del Teatro Verdi dal 1751 ai giorni nostri, essa sembra sem- Prezzo della trasferta 7 . Si prega di prenotare pre sul punto di finire e invece presenta ogni volta qualche elemento di perples- al più presto se si è intenzionati, perché, altri- sità e quasi di panico per cui se ne procrastina la presentazione, ma che presto menti, l’uscita sarà soppressa. vedrà la luce. Non dimentichiamo, però, questo notiziario che ormai esce con regolarità ogni due mesi da almeno quattro anni e che impegna molto del tempo # Domenica 12 dicembre di alcuni di noi, tempo sottratto ad altre attività per il Circolo, ma anche perso- CENTRO GIOVANILE ANTONIANUM ORE 16 nali, visto che non si tratta di lavoro, ma di puro volontariato. Sul piano organiz- (si precisa che l’ingresso è al Tre Pini in Prato zativo e sociale penso che non sia necessario ricordare ai della Valle ) Segue a Pag. 4) Segue a Pag. 4) SOMMARIO Pag. Spunti di riflessione & La segreteria informa & 1 Cronaca di una trasferta - Risalendo il Sile & 2 Artisti del passato - Maria Zamboni & Comunicati & 3 Segue pagine & 4 1 Circolo della Lirica di Padova Cronaca di una GITA Risalendo il Sile Maria Grazia Fabbri Colabich Primo ottobre 2004. Avevamo sperato in una tiepida giornata “Ora dormono i burci/sul fondo dei canali/e nel cuore dei autunnale; il clima mite, i bei colori della stagione, il paesaggio barcari./Ho ascoltato il canto/dell’onda sull’argine/e il dolce e rilassante certo ci avrebbero regalato una fantastica tonfo del remo da parando*/ho visto la vela/posata nel gita lungo quell’antica via d’acqua che congiunge Treviso a Ve- cielo/camminare tranquilla/sull’acqua dei fiumi/e ascolta- nezia e al mare. Ma, dispettosamente, il pallido sole ottobrino to le voci/racchiuse/tra i sassi delle piarde*/nascoste sotto non si era fatto vedere quel giorno, nemmeno tra le nubi, tant’è l’arco dei ponti/e l’eco dei passi/pesanti dei cavalli/che viene/dalla terra battuta/… da Filò Soto Coverta. che noi tutti fummo costretti a portarci appresso ombrelli, om- *parando = lungo remo per spingere la barca brellini, impermeabili e giacche a vento. Non era la prima volta *piarda = tratto dell’argine ove poter trarre la barca per cari- che le nostre speranze venivano disattese, in fatto di tempo co e scarico. atmosferico: ormai possiamo dire che, dopo alcune esperienze Ma ritorniamo alla gita, fino a Silea, punto di arrivo, più voci traumatiche (leggi gita a Cremona) siamo “rotti” a tutto. E così, hanno accompagnato il nostro viaggio per renderci via, via più facendo buon viso a cattiva sorte e augurandoci che il cielo fos- partecipi a ciò che vedevamo. L’illustre botanico e caro amico P. se solo imbronciato e tale rimanesse, ci siamo imbarcati sulla Giulini, per illustrarci la ricchezza naturalistica dell’area fluviale, motonave Silis, ben intenzionati a non farci rovinare la gita da la guida storica per le bellezze architettoniche e, perché no, quel bizzoso di Giove Pluvio, diventato sempre più imprevedibile anche gli interventi “appassionati” del signor Glauco (credo e collerico con l’andar degli anni… Eravamo in molti quel po- fosse questo il suo nome), orgoglioso discendente di una nota meriggio, tanto da occupare ogni angolo della pur grossa im- dinastia di barcari e barcaro lui stesso, anche se, in senso mo- barcazione. Lasciato il pullman a Casale, ora avremmo risalito il derno. Non posso tralasciare di ricordare an- fiume sino a Silea: percorso affascinante il no- che un’altra voce, persistente e importante, stro, in un ambiente storico-naturalistico di quella del motore della nostra imbarcazione: il grande suggestione e interesse. Già da subito suo rumore monotono e assordante, anche se apparve la palladiana villa Mantovani, posta ai confortante al tempo stesso, ci ha reso la vita bordi di un “moiasson” del Sile, cioè di una cur- un po’ difficile e udire ciò che andavano dicen- va insidiosa, poi, poco più avanti, immersa nel do i nostri accompagnatori è stata impresa verde, la settecentesca villa Riva, abitata oggi assai ardua tanto che, dentro di me, benedice- dal cantante del gruppo musicale dei Pooh. vo le barche a remi che, più silenziose e lente, Fortunato mortale, lui, che può godere di un avrebbero reso il tragitto molto, ma molto più paradiso in terra!!! Procedendo nella navigazio- romantico. Ma tutto non si può avere, e il brut- ne, presso Cendon, ecco l’oratorio di S. Antonio to tempo, dove lo mettiamo? In caso di pioggia e villa Pisani e poi ancora la bella villa, ora Bar- almeno ci si poteva rifugiare “sotto coperta”, baro-Gabbianelli, dono di nozze di Caterina Cor- all’asciutto, cosa infatti che ci affrettammo a naro, regina di Cipro, a una sua damigella (fine fare, tanto più che là sotto ci aspettava una ‘400). In posizione panoramica, villa Cervellini e robusta merenda, giusto per tirarci su il morale altre antiche prestigiose dimore fin su a Casier, un po’ “bagnato”. In questo senso ha giovato piccolo porto, un tempo molto frequentato dai anche l’intervento di Francesco Ranzato, un giovane studente il barcaroli. quale, lasciati volentieri i libri chiusi per qualche ora, si era por- Non avevamo più occhi, ora a destra, ora a sinistra, tra una tato appresso la sua amata chitarra, proprio con l’intento di straordinaria rigogliosa vegetazione di pioppi, olmi, frassini, allietare il nostro ritorno, fattosi, in verità, alquanto precipitoso ontani e salici, apparivano queste bellissime ville, molte, con la per la pioggia battente, ma soprattutto per le foschìe che stava- scalinata digradante verso il fiume, alcune, con una piccola dar- no minacciosamente addensandosi sul Sile. Il ragazzo suonava sena, già, perché dobbiamo considerare che la facciata era ri- brani di sicuro successo (La Cumparsita, Giochi Proibiti, La Pa- volta al corso d’acqua, via di importanza fondamentale per la loma) catturando la nostra attenzione a tal punto che non tutti navigazione commerciale sul Sile, attiva sino a circa la metà del si sono resi conto dell’affannosa corsa a ritroso che si stava secolo scorso.