Versione del 13 gennaio 2017

Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie per la Natura

Laurea magistrale in Scienze della Natura Classe LM-60 delle Lauree magistrali in Scienze della Natura

Insegnamenti e altre attività formative:

Anno Corso SSD CFU Sem. 1 Genetica della conservazione BIO/18 6 I 1 Rappresentazione e analisi dei dati SECS-S/02 6 I 1 Geochimica ambientale GEO/08 6 I 1 Zoologia ed etologia applicata BIO/05 6 I 1 Geomorfologia e laboratorio di GIS mod. 1 - Geomorfologia GEO/04 6 mod. 2 - Laboratorio di GIS GEO/04 6 1 Gestione e conservazione della fauna BIO/05 12 II 1 Gestione flora e vegetazione BIO/03 9 II 1 Botanica applicata BIO/03 6 II 2 Economia applicata SECS-P/06 6 I 2 Gestione del patrimonio geologico GEO/02 6 I 2 Ecologia applicata BIO/07 6 I 2 A scelta dello studente 9 II 2 Internato di Tesi 12 II 2 Prova finale 18 II

Corsi a libera scelta SSD CFU Sem. Bioacustica BIO/05 6 II Gemmologia GEO/06 6 II Laboratorio di analisi di dati vegetazionali BIO/03 3 II Laboratorio di dendroecologia BIO/03 3 II Laboratorio di Pedologia GEO/04 3 II Laboratorio di zoologia BIO/05 3 II Metodi di indagine paleontologica per la ricerca e la GEO/01 6 II museologia scientifica Microbial diversity and genetics in soil BIO/18 3 I Storia delle scienze M-STO/05 6 I Tecnologie e applicazioni di laboratorio MED/46 3 II

Versione del 13 gennaio 2017

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Nome del corso: BIOACUSTICA 6 CREDITI Docente: Gianni Pavan Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente – Via Taramelli 24 Email di riferimento: [email protected] Sito internet di riferimento: www.unipv.it/cibra/edu_corso_ita.html Programma: Il corso è teso ad approfondire le conoscenze sul comportamento animale, sulla comunicazione acustica sia in ambiente terrestre che acquatico, nonché sui sistemi di monitoraggio acustico ambientale utilizzabili sia a fini di ricerca che di controllo e tutela dell'ambiente, soprattutto nel settore della bioacustica marina con gli studi sui mammiferi marini. Si studiano i sistemi di comunicazione acustica in tutte le classi animali e l’ecolocalizzazione nei mammiferi (pipistrelli e cetacei), delineando gli specifici problemi scientifici e le linee di ricerca più innovative. A conclusione di una trattazione classica della bioacustica si esaminano gli aspetti dell’ecologia acustica quali la biodiversità acustica, il paesaggio sonoro e l’inquinamento acustico. Il corso affronta quindi i problemi tecnici legati alla ricezione, registrazione, analisi e misura dei suoni (dagli infrasuoni agli ultrasuoni), con particolare attenzione ai sistemi digitali più moderni, ma senza trascurare una visione storica dell’evoluzione degli strumenti. Il corso si conclude con gli aspetti applicativi (censimenti, monitoraggi, interazioni uomo-animali, etofarmacologia e neuroscienze, robotica, inquinamento acustico). A complemento delle lezioni teoriche sono provati strumenti per registrare e analizzare i suoni sia in laboratorio che sul campo. Il corso è integrato da lezioni e seminari di studiosi esterni. Modalità di verifica: Esame orale.

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Nome del corso: BOTANICA APPLICATA 6 CREDITI Docente: Graziano Rossi, Thomas Abeli Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente Email di riferimento: [email protected]; [email protected] Sito internet di riferimento: www.labecove.it Programma: Aspetti di Ecologia Vegetale – Vengono richiamati i principali temi di Fitogeografia, con speciale riferimento ai fattori ecologici che determinano i limiti distributivi, quindi un’analisi dei tipi di areale. Aspetti di Biologia della Conservazione – Si illustreranno i fattori di minaccia alla conservazione (classificazione IUCN), con approfondimento sul cambiamento d’uso del suolo ed effetto dei cambiamenti climatici. Si passerà quindi alle metodologie di valutazione del rischio di estinzione, cosa sono e come si realizzano le Liste Rosse, con esempi. Quindi si esaminerà cosa si intende per conservazione in ed ex situ. Un approfondimento riguarderà le Banche del Germoplasma, data anche la disponibilità di una di queste in sede. Traslocazioni – Vengono illustrati i tipi di traslocazioni sulla flora spontanea, implicazioni ecologiche e tecnico-operative. Si esamineranno casi concreti, con uscite in campo ed analisi di progetti realizzati (Life, ecc.). Ecologia della germinazione dei semi – Vengono richiamati la morfologia e l’anatomia del seme. Si tratteranno i fattori ecologici che influenzano la germinazione, i tipi di dormienza ed i metodi per interromperla. Si illustreranno le linee di ricerca sulla germinazione dei semi. Nel corso saranno sviluppati contenuti di normativa sulla conservazione della biodiversità (CBD, GSPC, ESPC; Berna; Whashington CITES; Dir. Habitat 92/43 CEE). Modalità di verifica: Lo studente dovrà superare una prova scritta a cui, solo in caso di superamento dello scritto, seguirà una prova orale.

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Nome del corso: ECOLOGIA APPLICATA 6 CREDITI Docente: Renato Sconfietti Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente E-mail di riferimento: [email protected] Programma: Il corso mette in evidenza l’importanza della conoscenza dei concetti fondamentali dell’Ecologia nelle diverse applicazioni delle discipline ecologiche, con particolare riferimento all’utilizzo di bioindicatori e di altri indicatori ambientali utilizzati per il monitoraggio e le valutazioni della qualità ambientale. Particolare risalto viene dato alle applicazioni in ecosistemi acquatici, presentando anche diversi casi di studi applicativi. Ecologia di base e alterazioni antropiche - Richiami dei concetti fondamentali dell’Ecologia di base. Cenni sulle principali cause di alterazione e inquinamento e loro effetti nei tre comparti ambientali: aria, acqua, suolo. Gli ecosistemi acquatici d’acqua dolce - Approfondimento per gli ecosistemi acquatici d’acqua dolce: River Continuum Concept, processi di autodepurazione, eutrofizzazione, impatti antropici, fenomeni di inquinamento. Bioindicatori e monitoraggio ambientale - Bioindicatori e loro applicazioni. Indici di qualità ambientale. Biomonitoraggio. Il Deflusso Minimo Vitale – DMV - Definizioni, concetti di base ed evoluzione normativa del DMV nei corsi d’acqua. Casi di studio. La fitodepurazione - I principi della fitodepurazione. Tecniche principali. Campi di applicazione. Esempi di applicazione a realtà particolari. Ingegneria naturalistica e riqualificazione ambientale - Cenni ai principi e alle tecniche dell’ingegneria naturalistica. Esempi di applicazione. Interventi di sistemazione idraulica e impatto sugli ecosistemi. Cenni sulla riqualificazione degli ambienti acquatici naturali e artificiali (es. cave). Interventi di mitigazione degli impatti. Applicazioni particolari - Cenni all’impiego di tetti verdi. Le biopiscine. Casi applicati - Esempi di casi di studio. Modalità di verifica: Esame orale.

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Nome del corso: ECONOMIA APPLICATA 6 CREDITI Docente: Cristina Cordoni Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente Email di riferimento: [email protected] Programma: Lo sviluppo sostenibile nella gestione del patrimonio naturalistico. Introduzione all’economia - le persone di diritto pubblico, quali gli Enti Parco. I principi fondamentali di gestione. Il modello di Break Even Point. Il modello strategico del Boston Consulting Group. Il Marchio collettivo per la valorizzazione del territorio. La nuova economia e il Knowledge Management. Il Bilancio Sociale e l’ambiente, il caso del Parco del Ticino. Il modello Swat Analysis applicato alle valenze naturalistiche in Lomellina. La Resource Based View: Core competences e modalità di realizzazione del vantaggio competitivo. La mission aziendale e la strategia d’impresa. Gestione delle Aree naturali protette - la legge 394/91 e la mission dell’Ente Parco: lo sviluppo sostenibile del territorio. La public governance nella gestione dell’Ente Parco. Casi di Parchi italiani e stranieri - Il Parco Nazionale del Gran Paradiso: la trasformazione della mission dell’Ente Parco, la valorizzazione delle Core competences. La Convenzione Europea sul Paesaggio e il Parco Nazionale delle Cinque Terre. Versione del 13 gennaio 2017

I Parchi Nazionali francesi, evoluzione ed obiettivi della legge n.2006-436. I Parchi Nazionali degli USA: il ruolo educativo e di coinvolgimento emotivo come mission del Parco. I Parchi Nazionali del Nord-Ovest Argentino per la valorizzazione sostenibile del Territorio, l’esempio del Parque National de los Cardones. Modalità di verifica: Esame scritto.

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Nome del corso: GEMMOLOGIA 6 CREDITI Docente: Franca Caucia Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente Email di riferimento: [email protected] Programma: Il corso è finalizzato al riconoscimento di minerali qualità-gemma attraverso metodi di analisi ottica e alla caratterizzazione dell’area giacimentologica di provenienza attraverso l’analisi microscopica delle inclusioni. Lezioni frontali: Definizione di gemma naturale. Prodotti artificiali e trattamenti di abbellimento mediante riscaldamento e termodiffusione. Procedimenti di sintesi. Gemmologia sistematica: corindone, berillo, tormaline, granati e loro varietà; diamante. Sostanze organiche utilizzate come gemme. Certificazione delle gemme. Laboratorio: Utilizzo di bilancia idrostatica, polariscopio, rifrattometro, spettroscopio del visibile, dicroscopio, lampada UV, microscopio ad immersione e campo oscuro. Riconoscimento al microscopio delle principali tipologie di inclusioni. Compilazione di una scheda gemmologica. Modalità di verifica: Al termine del corso verrà svolta una prova pratica di laboratorio e una successiva prova orale.

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Nome del corso: GENETICA DELLA CONSERVAZIONE 6 CREDITI Docente: Antonio Torroni, Anna Olivieri Sede: Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “L. Spallanzani” Email di riferimento: [email protected]; [email protected] Programma: Il pool genico e la diversità genetica, come si misura e come varia nel tempo e nello spazio. La legge di Hardy-Weinberg e le sue applicazioni. Struttura genetica delle popolazioni: conseguenze della mutazione, frammentazione, deriva genetica, migrazione, unione assortativa e selezione naturale. Proporzione di loci polimorfici. Diversità allelica. Eterozigosità media ed eterozigosità attesa. Equilibrio mutazione-selezione. Il carico mutazionale. I concetti di dominanza e recessività. Misura della diversità genetica a diversi livelli di risoluzione mediante diverse tecniche molecolari: (es: elettroforesi di proteine e diversità allozimica, analisi di geni/sequenze nucleari, PCR, microsatelliti, sequenziamento, RAPD e AFLPs). Analisi di campioni museali e DNA antico. Il DNA mitocondriale e le sue peculariarità. Analisi della porzione non ricombinante del cromosoma Y. DNA barcoding. L’approccio filogeografico applicato allo studio di organismi a rischio di estinzione: studi recenti estratti dalla letteratura internazionale. Conseguenze genetiche della domesticazione. Attività pratica di laboratorio: estrazione di DNA, amplificazione di sequenze di DNA mediante PCR , sequenziamento della regione di controllo del DNA mitocondriale, marcatori di restrizione del cromosoma Y, classificazione delle sequenze in aplogruppi e inserimento in un albero filogenetico. Modalità di verifica: Esame orale.

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Nome del corso: GEOCHIMICA AMBIENTALE 6 CREDITI Docente: Elisa Sacchi Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente Email di riferimento: [email protected] Programma: Cicli degli elementi ed inquinamento atmosferico - Generalità: diagrammi serbatoi-flussi, stato stazionario e perturbazioni antropiche. Cicli del fosforo, carbonio, azoto, zolfo, ossigeno e metalli pesanti. Struttura e composizione dell'atmosfera, inquinamento atmosferico (gas e particolato), principali conseguenze (deposizione di inquinanti, piogge acide, effetto serra, cambiamenti climatici). Geochimica degli idrocarburi - Ciclo del carbonio: produzione, accumulo e trasformazione della materia organica. Formazione e caratteristiche del kerogene. Caratterizzazione geochimica della roccia madre: quantità, qualità e maturità della materia organica, biomarkers, principali parametri e metodologie analitiche. Caratterizzazione degli idrocarburi: generazione di olio e gas, correlazioni olio-olio e olio-roccia madre, biogas. Generalità sui fenomeni di inquinamento - Tipologie di inquinanti e disequilibri indotti, tipologie di sorgenti, principali inquinanti inorganici ed organici, modalità di movimento nei suoli e nelle acque, advezione e diffusione, fattore di ritardo, coefficienti di ripartizione solido-liquido-gas. I fenomeni di inquinamento - Discariche RSU: generazione e composizione del percolato e del biogas, riflessi sulle acque sotterranee. Inquinamento dei suoli: meccanismi di ritenzione dei contaminanti, individuazione dell'apporto antropico, metalli pesanti, composti organici, principi di bonifica. Inquinamento delle acque superficiali ed eutrofizzazione. Composizione ed inquinamento dell'acqua marina. Inquinamento delle acque sotterranee: composti inorganici ed organici, principali interventi di bonifica (barriere reattive, bioremediation). Discariche di attività estrattive ed acque acide di miniera. Inquinamento del sottosuolo e stoccaggio dei rifiuti tossico-nocivi e radioattivi. Elaborazione dei dati ambientali e modellizzazione dei fenomeni di inquinamento Elaborazioni statistiche dei dati e geostatistica. Modalità di verifica: Esame orale.

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Nome del corso: GEOMORFOLOGIA E LABORATORIO DI GIS 12 CREDITI

Modulo 1: GEOMORFOLOGIA 6 CREDITI Docente: Luisa Pellegrini Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente Email di riferimento: [email protected] Programma: Il ruolo degli agenti geomorfologici endogeni e degli agenti geomorfologici esogeni. I fattori condizionatori. La degradazione meteorica: I processi di alterazione fisica e chimica: le coltri di alterazione. I processi di versante. L'azione e gli effetti delle acque dilavanti. Coltri detritiche e coltri eluviali, movimenti delle coltri. Le frane. L'azione modellatrice delle acque correnti: caratteristiche e modalità di azione delle acque correnti. Forme del paesaggio legate alla deposizione fluviale. Il profilo longitudinale e i profili trasversali delle valli fluviali. L’andamento planimetrico dei corsi d’acqua. I terrazzi fluviali. Le catture fluviali. Processi della morfogenesi glaciale. Forme da erosione e da accumulo glaciale. Gli apparati fluvio-glaciali: anfiteatri morenici e antistanti pianure fluvio-glaciali. Processi e forme delle regioni periglaciali. Il modellamento eolico. Morfologia delle regioni aride. Morfologia delle regioni sub-aride. I "Pediments". Morfogenesi marina: l’azione del moto ondoso e delle correnti marine e gli effetti sulle coste. Morfologia e classificazione delle coste. Il fenomeno carsico: condizioni ed effetti. Le forme carsiche epigee ed ipogee. Esercitazioni: lettura in chiave geomorfologica di carte topografiche; riconoscimento e interpretazione di forme del paesaggio su fotografie aeree stereoscopiche. Escursione sul terreno. Versione del 13 gennaio 2017

Modalità di verifica: L’accertamento dell’effettiva acquisizione dei risultati dell’apprendimento viene effettuato attraverso una prova orale pubblica che verte sugli argomenti trattati nel corso delle lezioni frontali, esercitazioni ed escursione. Testi consigliati: Al fine della preparazione dell’esame, vengono suggeriti dei testi, siti internet e vengono distribuite le copie delle slides mostrate a lezione, a seconda degli argomenti, sotto forma cartacea e/o digitale.

Modulo 2: LABORATORIO DI GIS 6 CREDITI Docente: Francesco Zucca Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente Email di riferimento: [email protected] Programma: Percezione e cognizione dei fenomeni geografici, domini dell’informazione geografica e elementi dell’informazione geografica. Relazioni topologiche, distribuzioni spaziali, modelli dell’incertezza: probabilità e statistica. La geometria terrestre: geoidi, sfere, ellissoidi e datum orizzontali e verticali, sistemi geografici di coordinate e proiezioni. Cartografia e visualizzazione. Astrazione dei dati: classificazione, selezione e generalizzazione; le proiezioni e loro problematiche relativamente alla realizzazione cartografica. Principi della progettazione cartografica. Tecniche della rappresentazione grafica-spaziale. Web mapping e visualizzazione; visualizzazione della componente temporale di dati geografici e dell’incertezza. Uso dei modelli per rappresentare informazioni e dati. Modelli dei dati; progettazione DB e strumenti di modellizzazione, modelli concettuali, logici e fisici. Operazioni sui dati spaziali: trasformazioni della rappresentazione: modelli dati e conversione formato, interpolazione, conversioni, generalizzazione e aggregazione e scale. Classificazione e trasformazione di attributi. Operazioni di query. Operazione sui database spaziali: misure geometriche e analitiche di base, di point pattern e cluster spaziali. Analisi delle superfici. GIS e GPS. Sviluppo di DB-GIS con utilizzo software OpenSource. Modalità di verifica: Le procedure di accertamento dell'effettiva acquisizione di apprendimento e di qualificazione del livello raggiunto prevedono sia lo sviluppo di ricerche brevi da parte degli studenti in gruppi di lavoro, durante il periodo di corso, con presentazione pubblica da parte degli stessi, per sviluppare anche una capacità di autovalutazione e confronto, come pure, al termine del corso, la realizzazione e presentazione di una ricerca personale su temi definiti preliminarmente con il docente e prova orale su parti del programma.

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Nome del corso: GESTIONE DEL PATRIMONIO GEOLOGICO 6 CREDITI Docente: Alberto Lualdi Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente E-mail di riferimento: [email protected] Programma: Il corso verterà principalmente all’esame dei requisiti e delle caratteristiche necessarie per l’individuazione e valorizzazione di geositi. A questo scopo saranno passati in rassegna alcuni esempi – italiani e non – di interesse geologico, geomorfologico e paleontologico atti a farne comprendere gli elementi fondamentali ed il criterio usato nella loro determinazione. Il corso si avvarrà di apposite visite di istruzione a Musei e Istituzioni pubbliche nonché a siti di importanza geologica rilevante. La prova finale sarà costituita da una relazione originale su un geosito noto o su una sua proposta di istituzione. Modalità di verifica: Esame orale.

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Nome del corso: GESTIONE E CONSERVAZIONE DELLA FAUNA 12 CREDITI Docente: Mauro Fasola (6 CFU), Alberto Meriggi (3 CFU), Claudio Prigioni (3 CFU) Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente Email di riferimento: [email protected], [email protected], [email protected] Programma: 1) Introduzione alla gestione faunistica: definizioni, i valori della fauna selvatica, interdisciplinarietà della gestione faunistica, ruolo della corretta gestione faunistica, i paradigmi della conservazione, pianificazione delle zone protette. 2) Monitoraggio delle popolazioni: scopi, censimenti completi, censimenti per campionamento, stime indirette, indici d’abbondanza. 3) Dinamica di popolazione: stima dei parametri demografici, verifica delle differenze tra popolazioni e periodi, analisi della vitalità e tendenza delle popolazioni. 4) Il prelievo: prelievo ricreativo, commerciale, quantitativo e selettivo, effetti del prelievo, analisi del prelievo. 5) Il controllo: definizioni, effetti, finalità, quando prevedere il controllo, metodi, etica del controllo. 6) Immissioni faunistiche: cenni storici, introduzioni, reintroduzioni, ripopolamenti. 7) Selezione e idoneità dell’habitat: definizioni, analisi della selezione dell’habitat, funzioni di selezione delle risorse, modelli di valutazione ambientale. 8) Pianificazione faunistica: scopi e finalità, inquadramento normativo, piani faunistici, integrazioni con gli strumenti di pianificazione territoriale. 9) Miglioramenti ambientali a fini faunistici: scopi, tipi di miglioramento ambientale, verifica degli effetti sulle popolazioni, miglioramenti e politica agricola comunitaria. Esercitazioni sul campo. Escursioni. Modalità di verifica: Esame orale.

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Nome del corso: GESTIONE FLORA E VEGETAZIONE 9 CREDITI Docente: Silvia Assini, Simone Orsenigo Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente Email di riferimento: [email protected]; [email protected] Programma: Il corso intende fornire agli studenti concetti, metodi e strumenti per gestire flora e vegetazione. Sono richiamate alcune nozioni di geobotanica propedeutiche alla comprensione e alla trattazione di problematiche gestionali incentrate su tre obiettivi principali: conservazione, ripristino e monitoraggio di flora e vegetazione. Sono esaminati aspetti gestionali relativi ad habitat naturali e semi-naturali (praterie, arbusteti, boschi, zone umide, zone riparie) rimarcando alcune criticità, quali incendi e specie esotiche invasive. Particolare approfondimento è dedicato alla Direttiva Habitat e ai piani di gestione ad essa collegati. Sono poi proposti casi concreti di studio affrontati dal docente e dalla struttura in cui opera, relativi perlopiù al territorio lombardo, per meglio avvicinare gli studenti alle problematiche discusse durante le lezioni. Il corso prevede una o due escursioni che generalmente hanno come meta un ambito planiziale (Po e Ticino) oppure un ambito appenninico (settentrionale) per discutere sul campo gli aspetti gestionali ad essi connessi. Il corso si conclude con un laboratorio di pianificazione territoriale, nell’ambito del quale sono illustrati principi operativi su base geobotanica; sono commentati casi di studio e sono realizzate esercitazioni sul campo, con discussione degli spunti di pianificazione. Modalità di verifica: Scritto/orale.

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______Nome del corso: LABORATORIO DI ANALISI DI DATI VEGETAZIONALI 3 CREDITI Docente: Francesco Bracco Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente Email di riferimento: [email protected] Sito internet di riferimento: http://sciter.unipv.eu/site/home.html Programma: I dati vegetazionali – Assunti fondamentali del metodo fitosociologico. Limiti e vantaggi della sua applicazione. Il rilievo fitosociologico come atto fondamentale di raccolta dei dati di vegetazione. I dati del rilievo fitosociologico: i dati di testata (dati stazionali e strutturali), i dati floristici. La costruzione di tabelle fitosociologiche analitiche grezze. La sintesi in tabelle fitosociologiche sinottiche. Protocolli di analisi dei dati vegetazionali – I problemi fondamentali: la definizione di gruppi di rilievi affini, la identificazione di specie con ruolo differenziale. La tecnica di Ellenberg per la elaborazione manuale di una tabella fitosociologica grezza. I riferimenti sintassonomici (prodromi e bibliografia). Il protocollo di analisi di tabelle fitosociologiche mediante strumenti di analisi multivariata: conversione numerica dei codici fitosociologici; trasformazione dei dati; misure di similarità e dissimilarità; classificazioni gerarchiche e non gerarchiche; ordinamenti agli autovalori e autovettori; la verifica dei risultati. Consistenza dei risultati ottenuti attraverso tecniche diverse; controverifica in funzione dei parametri stazionali o strutturali. Package disponibili per l’analisi di dati vegetazionali – Vengono presentati i problemi minimi di gestione dei dati vegetazionali su foglio elettronico; viene introdotto l’uso di alcuni package liberamente distribuiti e disponibili online utili alle analisi di dati vegetazionali: package PAST, package GINKGO, package WinTWINS e alcune funzioni della libreria vegan di R. Modalità di verifica: Esame orale.

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______Nome del corso: LABORATORIO DI DENDROECOLOGIA 3 CREDITI Docente: Paola Nola Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente E-mail di riferimento: [email protected] Programma: Il corso, svolto integralmente in laboratorio, ha carattere pratico, e comporta frequenza obbligatoria. Agli studenti vengono presentate diverse tematiche di ricerca dendroecologica applicata a problematiche di tipo ambientale e insieme viene concordato un tema da sviluppare, attraverso le varie fasi caratteristiche della ricerca: · Presentazione della problematica affrontata e della bibliografia disponibile · Modalità di svolgimento del campionamento (con prove pratiche) · Preparazione dei campioni prelevati · Acquisizione delle misure · Sintesi grafica e/o statistica dei dati · Interpretazione preliminare dei risultati e loro discussione Modalità di verifica: Il corso comporta l'acquisizione di una idoneità, per ottenere la quale è necessario partecipare a tutte le diverse fasi del lavoro. Può essere richiesta una relazione sulla attività svolta.

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Nome del corso: LABORATORIO DI PEDOLOGIA 3 CREDITI Docente: Michael Maerker Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente Email di riferimento: [email protected] Programma: Il suolo come interfaccia tra biosfera, atmosfera e litosfera; Il concetto di suolo; Il profilo del suolo e la sua differenziazione in orizzonti; Descrizione di un profilo pedologico: caratteristiche dei diversi tipi di orizzonti e la loro nomenclatura; La pedogenesi e i processi pedogenetici; I costituenti del suolo: parte inorganica e frazione organica; Le proprietà fisiche dei suoli; Le proprietà chimiche dei suoli; Il ruolo dell’acqua nel suolo; I concetti di pedon, polypedon e relazioni suolo-paesaggio. Rilevamento dei suoli. Descrizione del profilo del suolo sul terreno; La classificazione dei suoli: classificazioni: genetiche, gerarchiche e miste; Le principali tipologie di suolo. Perché studiare i suoli. Il corso prevede lezioni frontali, esercitazioni e pratica sul terreno.

Modalità di verifica:Prova orale. Torna all’Indice

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Nome del corso: LABORATORIO DI ZOOLOGIA 3 CREDITI Docente: Roberto Sacchi Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente E-mail di riferimento: [email protected] Programma: Il corso ha l’obiettivo di illustrare in modo teorico e pratico due tecniche di largo impiego nella ricerca in campo zoologico e conservazionistico: la modellizzazione della distribuzione spaziale delle specie e l'analisi della forma tramite tecniche di morfometria geometrica. Nella prima parte del corso saranno presentati i concetti base della costruzione di modelli di distribuzione di specie a partire da dati di sola presenza e caratteristiche ambientali codificate tramite mappe digitali. La seconda parte del corso si prefigge di insegnare i concetti base della analisi della forma sulla base delle coordinate di punti omologhi di riferimento (Landmarks) e delle procedure statistiche ad esse applicate che possono essere messe in pratica in qualsiasi disciplina biologica in cui il fenotipo (forma) e la sua variazione sono le principali fonti di informazione. Modalità di verifica: Prova orale.

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Nome del corso: METODI DI INDAGINE PALEONTOLOGICA PER LA RICERCA E LA MUSEOLOGIA SCIENTIFICA 6 CREDITI Docente: Cinzia Galli Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente Email di riferimento: [email protected] Programma:

Obiettivi formativi: fornire una preparazione di base che permetta da un lato di interpretare correttamente i principali fattori che stanno alla base della ricerca paleontologica (evoluzione, legami filetici necessità Versione del 13 gennaio 2017 adattative dei principali Taxa vegetali ed animali), dall’altro di fornire elementi di base della museologia scientifica nell’ottica della conservazione, preparazione e restauro dei reperti paleontologici. Il corso si propone di approfondire il significato della disciplina e le sue relazioni con materie abiologiche e biologiche ad essa correlate. Saranno esaminati i principali processi di fossilizzazione e i tipi più comuni di conservazione. Si passerà dallo studio del reperto al riconoscimento delle caratteristiche dell’individuo, dall’individuo alla popolazione, alla associazione floristica e faunistica (con esempi di analisi morfometrica e studio di popolazione). Saranno analizzati i principali fattori che stanno alla base dell’evoluzione, i legami filetici e le necessità adattative relativamente ai principali Taxa vegetali ed animali. Un particolare approfondimento sarà dedicato a Charles Darwin. Saranno proposti esempi di indagine paleontologica utili alla comprensione dei meccanismi alla base dell’evoluzione, dallo studio del campione alla ricostruzione degli ambienti deposizionali. Evoluzione dei paleoambienti riconosciuta attraverso lo studio delle associazioni fossili con esempi relativi ai principali momenti dell’evoluzione: quadro sinottico dal Precambriano all’Attuale. Breve introduzione alla museologia scientifica: obiettivi di un museo: conservazione, incremento collezioni, catalogazione, ricerca, didattica, attività educative. Gli spazi in un museo per la conservazione, per l'ostensione, per la didattica e la divulgazione. Allestimenti permanenti e mostre temporanee. Metodi di scavo, recupero, preparazione ed esposizione dei fossili. Disamina delle finalità legate a ricerca, conservazione e tutela dei fossili sia rispetto al contesto territoriale di rinvenimento sia rispetto al loro utilizzo in ambito museale Metodi di scavo, recupero, preparazione ed esposizione dei fossili. Disamina delle finalità legate a ricerca, conservazione e tutela dei fossili sia rispetto al contesto territoriale di rinvenimento sia rispetto al loro utilizzo in ambito museale.

Modalità di verifica: Brevi relazioni sui materiali osservati, esame orale.

Testi di riferimento: RAFFI S., SERPAGLI E. (2001) - Introduzione alla Paleontologia, U.T.E.T. Testi di riferimento per le sintesi sui principali taxa vegetali ed animali: -STEWART W.N., ROTHWELL G. W. (1993) - Paleobotany and the evolution of plants, Cambridge University Press, Cambridge, UK. -ALLASINAZ A. (1999) – Invertebrati fossili, U.T.E.T. -BENTON M. (2000) - Paleontologia dei Vertebrati, Franco Lucisano Editore. -BONFIGLIO L. (2005) - Paleontologia dei Vertebrati in Italia, Museo di Storia Naturale di Verona Per ogni testo vengono indicati i singoli capitoli a cui fare riferimento.

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Nome del corso: RAPPRESENTAZIONE ED ANALISI DATI 6 CREDITI Docente: Roberto Sacchi Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente Email di riferimento: [email protected] Programma: Il corso si propone di presentare gli strumenti di base per l’analisi dei dati statistici relativi ai più comuni disegni sperimentali nel campo delle Scienze Naturali. Lo scopo fondamentale è quello di consentire allo studente di acquisire dimestichezza con l’analisi quantitativa dei dati, mettendolo in grado di svolgere elaborazioni autonome e di interpretare e presentare correttamente i risultati di tali elaborazioni. L’attenzione del corso sarà focalizzata su un insieme ridotto di tecniche, ma di largo impiego nella pratica. In particolare, saranno prese in esame le metodologie di sintesi di una variabile (distribuzioni di frequenze, medie, indici di variabilità), lo studio della correlazione tra due variabili quantitative, l’adattamento di una retta di regressione e i modelli lineari. Di ciascuna tecnica saranno illustrati i fondamenti logici e le finalità Versione del 13 gennaio 2017 conoscitive, mentre saranno posti in secondo piano i dettagli tecnici e le derivazioni matematiche. Il corso sarà basato sull’utilizzo del software statistico R. Modalità di verifica: Esame scritto.

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Nome del corso: MICROBIAL BIODIVERSITY AND GENETICS IN SOIL 3 CREDITI Docente: Cinzia Calvio, Solveig Tosi Sede: Dip. Biologia e Biotecnologie L. Spallanzani, Lab. di Genetica dei Microorganismi Dip. di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Lab. di Micologia Email di riferimento: [email protected], [email protected]

Il mondo microbico: virus, batteri e funghi. Struttura, fisiologia e caratteristiche principali. I plasmidi e i trasposoni. Le basi della genetica microbica: trasmissione verticale delle informazioni genetiche contenute nel genoma e negli elementi extracromosomici. Gli scambi genetici: meccanismi di trasferimento genico orizzontale come trasformazione, coniugazione e trasduzione. L’impatto del trasferimento genico orizzontale nelle nicchie ecologiche e il suo ruolo evolutivo. I concetti di genoma minimo e genoma accessorio. La metagenomica: gli approcci globali alla variabilità genetica e all’ecologia del suolo. Alcune lezioni saranno dedicate in particolare alla biodiversità fungina del suolo e prevedranno dimostrazioni ed esperienze pratiche.

Modalità di verifica Esame orale

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Nome del corso: STORIA DELLE SCIENZE 6 CREDITI Docente: Lucio Fregonese Sede: Dipartimento di Fisica Email di riferimento: [email protected] Programma. Il corso opera sul doppio livello dei contenuti e della loro trasposizione in un MOOC (Massive Online Open Course), format molto recente per lo svolgimento di corsi online, utilizzato da numerose università soprattutto straniere. Si considerano i presupposti pedagogici e comunicativi alla base di questa tipologia di corsi, cercando anche di dare un’idea della sua dimensione e diffusione nella rete. Sul versante dei contenuti, il corso esamina l’invenzione della pila di Alessandro Volta, vero e proprio punto di svolta nella storia della scienza grazie alla ricca serie di conseguenze che lo strumento ebbe e che in poco tempo aprirono i nuovi fertilissimi settori dell’elettrochimica e dell’elettromagnetismo. Innescate dagli esperimenti e dalle idee di Galvani sull’elettricità animale, le ricerche di Volta toccarono punti centrali della fisiologia e della fisica dell’epoca ed ebbero un punto di forza nelle idee e nelle apparecchiature elettriche da lui stesso sviluppate negli anni precedenti. Particolarmente importante fu il ruolo dell’elettricità di contatto, nuovo concetto introdotto da Volta sin dalle prime fasi dei dibattiti, fonte di lunghe controversie, ma alla fine riconosciuto come “effetto Volta” reale che oggi si sfrutta in tecnologie d’avanguardia quali le celle fotovoltaiche, i microchip e i LED. Usando anche gli strumenti di fisica originali oggi custoditi nel Museo per la Storia dell’Università di Pavia, il corso si propone in definitiva di dare un’idea storicamente accurata Versione del 13 gennaio 2017 dell’invenzione della pila e dell’eredità a breve e lungo termine lasciataci dal suo ideatore: “L’eredità di Volta: dalla pila all’elettricità fotovoltaica”.

Bibliografia

BELLODI GIULIANO - BEVILACQUA FABIO - BONERA GIANNI - FALOMO LIDIA (2002), a c. di, Gli strumenti di Alessandro Volta. Il Gabinetto di Fisica dell’Università di Pavia, Milano, Hoepli, 2002. [parti scelte]. FREGONESE LUCIO (2008), Volta Alessandro, in KOERTGE (2008), VII, pp. 166-172. FREGONESE LUCIO (1999), Le Scienze. I grandi della scienza, 11. Volta. Teorie ed esperimenti di un filosofo naturale, Milano, Le Scienze, 1999. [parti scelte]. HEILBRON JOHN L. (1979), Electricity in the 17th and 18th Centuries. A Study of Early Modern Physics, Berkeley [...], University of California Press, 1979 (rist. 1999, con nuova Prefazione). [parti scelte]. L’età dei Lumi (2002), Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 2002. [parti scelte]. PANCALDI GIULIANO (2003), Volta. Science and Culture in the Age of Enlightenment, Princeton, Princeton University Press, 2003. [parti scelte].

Modalità di esame Esame orale su tutti i contenuti del programma.

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Nome del corso: TECNOLOGIE E APPLICAZIONI DI LABORATORIO 3 CREDITI Docente: Enrica Capelli Sede: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente Email di riferimento: [email protected] Programma: Il corso ha lo scopo di introdurre lo studente alla conoscenza e alle applicazioni di tecniche di analisi di laboratorio di tipo diagnostico e identificativo. Verranno fornite le informazioni di base per la produzione, la purificazione e la conservazione degli anticorpi e per le applicazioni delle tecniche immunologiche nella identificazione di molecole di interesse nel settore agroalimentare, ambientale e per le patologie animali. Verranno trattate le tecniche di produzione degli anticorpi e i metodi di caratterizzazione e di dosaggio, i saggi in fluorescenza, i saggi immunoenzimatici, (EIA, ELISA, Elispot), i saggi radioimmunologici (RIA), il western blotting, le tecniche immunocitochimiche e immunoistochimiche, la citometria a flusso, le tecniche di isolamento e di coltivazione di cellule in vitro; l’utilizzo di microarrays immunologici, biochip, microsfere magnetiche (tecnologia Luminex xMAP), di tipizzazione tessutale. Metodi per lo studio di differenziamento cellulare, espressione genica, fattori epigenetici di controllo. Metodiche di sequenziamento NGS-Illumina. Modalità di verifica: Esame orale.

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Nome del corso: ZOOLOGIA ED ETOLOGIA APPLICATA 6 CREDITI Docente: Giuseppe Bogliani Sede: Dipartimento Scienze della Terra e dell’Ambiente Email di riferimento: [email protected] Sito internet di riferimento: www-3.unipv.it/ecoeto/indexstaff.html Versione del 13 gennaio 2017

Programma: Il corso sviluppa le applicazioni dell’etologia e i concetti della biologia della conservazione, con particolare attenzione agli animali. I temi sono trattati partendo da un inquadramento generale e procedendo con approfondimenti, esempi pratici di situazioni e di interventi di restauro. Conservazione e gestione di: popolazioni (dinamica, piccole popolazioni, metapopolazioni); specie (piani d’azione specifici); cenosi e habitat (frammentazione, biogeografia insulare, effetto margine, aree protette). Restauro di popolazioni e habitat. Principi generali ed esempi di buone pratiche. Aspetti etologici della conservazione. Attribuzione di un valore conservazionistico, liste rosse; spec. Aspetti legali a livello globale, europeo, nazionale, regionale. Applicazioni delle convenzioni EU. Realizzazione di piani di monitoraggio faunistico. Metodi e tecniche di monitoraggio della biodiversità animale. Censimenti, campionamenti. Metodi assoluti e metodi relativi. Metodi espert-based. Analisi e presentazione dei dati. Modalità di verifica: Esame orale. Testi consigliati: Dispense fornite dal docente e altri testi consigliati.

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Thomas Abeli

A. Informazioni personali

Luogo e data di nascita: Voghera, 17 Aprile 1983 Indirizzo: Via Indipendenza 19, 27100 Pavia, Nazionalità: Italiana Telefono: +39 338 7038738 E-Mail: [email protected] ORCID: 0000-0003-3096-2035

B. Ambiti e filoni di ricerca

Effetto dei cambiamenti climatici su specie di alta quota: monitoraggio a lungo termine dell’effetto dei cambiamenti climatici in alta quota e studio della risposta di specie artico-alpine a temperature, disponibilità di acqua e fotoperiodo. Effetto di eventi climatici estremi sulla performance riproduttiva delle piante. Effetto dei cambiamenti climatici sull’interazione pianta –insetti. Studio della marginalità geografica ed ecologica: monitoraggio a lungo termine di popolazioni al margine di areale di specie orofitiche ed artico-alpine. Effetto della marginalità ecologica su parametri demografici di popolazioni relitte. Studio dei fattori ecologici e biologici determinanti la distribuzione delle specie. Conservazione delle piante: studio delle tecniche di traslocazione delle piante a scopo conservazioni stico con particolare riferimento a selezione dei siti di rilascio, genetica della conservazione, teoria delle assisted colonization, monitoraggi a lungo termine di popolazioni traslocate. Red listing.

C. Pubblicazioni

Numero totale delle pubblicazioni: 36 pubblicazioni internazionali ISI/SCOPUS; 16 pubblicazioni non ISI/SCOPUS; 5 libri/capitoli/monografie Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative: Alessandrini A., Selvaggi A., Abeli T., Alatalo J.M., Orsenigo S., Gentili R., Rossi G., 2016. Planning for assisted colonization of plants in a warming world. Nature Scientific Reports, 6: 28542. DOI: 10.1038/srep28542 Abeli T., Dixon K., 2016. Translocation Ecology: the role of ecological sciences in plant translocation. Plant Ecology, 217: 123-125. DOI 10.1007/s11258-016-0575-z Orsenigo S., Abeli T., Rossi G., Bonasoni P., Pasquaretta C., Gandini M., Mondoni A., 2015. Effects of autumn and spring heat waves on seed germination of high mountain plants. PlosOne 10(7): e0133626. DOI: 10.1371/journal.pone.0133626 Mondoni A., Pedrini S., Bernareggi G., Rossi G., Abeli T., Probert R., Ghitti M., Bonomi C., Orsenigo S., 2015. Climate warming could increase the recruitment success in glacier foreland plants. Annals of Botany, 116:907-916. doi:10.1093/aob/mcv101. Abeli T., Jäkäläniemi A., Gentili R., 2014. Living with extremes: the dark side of global climate change. Plant Ecology 215: 673-675. DOI:10.1007/s11258-014-0373-4. Editorial of the special issue on climate extremes. Orsenigo S., Mondoni A., Rossi G., Abeli T., 2014. Some like it hot and some like it cold, but not too much: plant responses to climate extremes. Plant Ecology, 215: 677-688. DOI:10.1007/s11258-014-0363-6. Abeli T., Gentili R., Mondoni A., Orsenigo S., Rossi G., 2014. Effects of marginality on plant population performance. Journal of Biogeography, 41: 239-249. DOI: 10.1111/jbi.12215. Abeli T., Jäkäläniemi A., Wannas L., Mutikainen P., Tuomi J., 2013. Pollen limitation and fruiting failure related to canopy closure in Calypso bulbosa (Orchidaceae), a northern food-deceptive orchid with a single flower. Botanical Journal of the Linnean Society, 171: 744-750. DOI: 10.1111/boj.12014. Abeli T., Rossi G., Gentili R., Mondoni A., Cristofanelli P., 2012. Response of alpine plant flower production to temperature and snow cover fluctuation at the species range boundary. Plant Ecology 213: 1-13. DOI: 10.1007/s11258-011-0001-5

D. Esperienze didattiche Versione del 13 gennaio 2017

A.A. 2015/2016: Professore a contratto per il Corso di Botanica Applicata (3 CFU) presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia. 2016: Giudicato idoneo all’insegnamento dal Nucleo Universitario di Valutazione (NUV) dell’Università di Pavia. A.A. 2016/2017: Docente di Botanica Forense per il Master “Scienze Forensi: approccio biologico-naturalistico, analitico, interpretativo”, Università di Pavia. 15/17-04-2015 per un totale di 10 ore di lezioni frontali. A.A. 2014/2015: Docente di Botanica Forense per il Master “Scienze Forensi: approccio biologico-naturalistico, analitico, interpretativo”, Università di Pavia. 15/17-04-2015 per un totale di 10 ore di lezioni frontali. DAL 2011: Cultore della materia in Botanica e Botanica Applicata.

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo

Eletto rappresentante degli assegnisti di ricerca in seno al Consiglio di Dipartimento del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente per il biennio 2014/2016. Dal 2016: membro della Commissione Dipartimentale per il Monitoraggio e Sviluppo della Ricerca

F. Altre informazioni

- Ad oggi (2016) correlatore di circa 20 tesi di laurea in Scienze Biologiche, Scienze e Tecnologia per l’Ambiente e la Natura e Scienze della Natura. - Associated Editor della rivista scientifica ISI/SCOPUS Plant Ecology - Coinvolto a vario titolo in progetti di ricerca e conservazione di specie spontanee minacciate tra cui il progetto LIFE14 NAT/IT/000759 “Conservation of amphibians and butterflies of open wet areas and their habitats at the Foreste Casentinesi National Park” del quale è responsabile scientifico per l’unità operativa dell’Università di Pavia

Versione del 13 gennaio 2017

CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Silvia Paola ASSINI

G. Informazioni personali Ricercatore universitario e Professore aggregato (Settore BIO/03 – Botanica Ambientale e Applicata) presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Università degli Studi di Pavia.

H. Ambiti e filoni di ricerca  Vegetation science - Flora e vegetazione della Pianura Padana e dell’Appennino settentrionale (fitosociologia).  Restoration ecology - Rinaturazioni, recuperi ambientali e interventi di incremento della biodiversità (aspetti botanici) con particolare riferimento al territorio planiziale (ambienti umidi, ambienti ripari, rimboschimenti).  Urban ecology - Performance di piante autoctone lombarde in ambiente urbano. Partecipazione a progetti di ricerca (ultimi 10 anni)  Progetto Primo contributo al censimento della flora esotica in Italia e caratterizzazione della sua invasività con particolare riferimento alla fascia costiera marina e alle piccole isole, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, quale referente per la Lombardia (in collaborazione con dott. E. Banfi e dott. G. Galasso), coordinato dal prof. C. Blasi (2004-2006).  Progetto Serie della vegetazione d’Italia, finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, quale referente per la Lombardia (in collaborazione con prof. C. Andreis, Prof. B. Cerabolini, dott.ssa S. Verde), coordinato dal prof. C. Blasi (2002-2006).  Progetto Cartografia Floristica della Lombardia, finanziato dalla Regione Lombardia, coordinato dal prof. F. Sartori (2004-2006).  Progetto di rinaturazione e riqualificazione ambientale nei tratti interessati dalle fasce fluviali del Bacino del Fiume Po, finanziato dall’Autorità di Bacino del Fiume Po (2005-2006).  Progetto Distribuzione e periodo di fioritura delle specie allergeniche esotiche nel territorio di Monza, in collaborazione con l’Associazione Segnavia Wegmarken onlus, finanziato dalla Fondazione Monza e Brianza (2006).  Progetto I laghi di cava come regolatori delle emergenze idriche, finanziato dalla Fondazione Cariplo, responsabile scientifico prof. M. Mancini (Politecnico di Milano, Sede di Cremona) (2007-2008).  Progetto Interventi di incremento della biodiversità nel PLIS di neo istituzione Parco del Lambro Meridionale e del Ticinello, finanziato dalla Fondazione Cariplo, responsabile scientifico dott.ssa Silvia Assini (2009-2011).

I. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: 60

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  ASSINI S., 2011 (2006-2007). Tilio platyphylli-Acerion pseudoplatani. In. Andreis C., Sartori F. (eds.), vegetazione forestale della Lombardia. Inquadramento fitosociologico. Archivio Geobotanico, 12-13: 29-31.  ASSINI S., 2013. Habitat 2330: (Inland dunes with open Corynephorus and Agrostis grasslands) problematiche di conservazione e ipotesi di intervento. Archivio Geobotanico, 14(1-2):23-28.  ASSINI S., BRACCO F., SARTORI F., 2009. Plant invasion in riparian habitats in northern Italy. In L. Celesti- Grapow, F. Pretto, G. Brundu, E. Carli, C. Blasi (eds.), A thematic contribution to the National Biodiversity Strategy, Plant invasion in Italy an averview, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Società Botanica Italiana, Centro di Ricerca Interuniversitario “Biodiversità, Fitosociologia ed Ecologia del Paesaggio” Università di Roma La Sapienza, p. 15.  ASSINI S., BRACCO F., CARREA A., VILLANI M., 2010. Stato delle conoscenze floristico-vegetazionali sul corso planiziale del fiume Po e dei suoi affluenti. Biologia Ambientale, 24(1): 111-128.  ASSINI S., MONDINO G.P., VARESE P., BARCELLA M., BRACCO F., 2013. A phytosociological survey of the Corynephorus canescens (L.) Beauv. communities of Italy. Plant Biosystems, 147(1): 64-78. (DOI:10.1080/11263504.2012.717547).  BRACCO F., ASSINI S., VILLANI M., 2013 (2008). Elementi di criticità nella conservazione dei Saliceti a Salix alba in Pianura Padana. Archivio Geobotanico, 14 (1-2): 43-49.  CELESTI-GRAPOW L., ALESSANDRINI A., ARRIGONI P.V., ASSINI S., BANFI E., BARNI E., BOVIO M., BRUNDU G., CAGIOTTI M., CAMARDA I., CARLI E., CONTI F., DEL GUACCHIO E., DOMINA G., FASCETTI S., GALASSO G., GUBELLINI L., LUCCHESE F., MEDAGLI P., PASSALACQUA N., PECCENINI S., PRETTO F., POLDINI L., PROSSER F., VIDALI M., VILLANI M.C., VIEGI L., WILHALM T. & BLASI C., 2010. Non-native flora of Italy: distribution and threats, Plant Biosystems, 144, 1: 12-28.  SARTORI F., ASSINI S., 2007. The Po: an overview of the protection and conservation state of alluvial ecosystems. In: M. Trémolières, Schnitzler A. (eds), Floodplain Protection, Restoration, Management, Why and how ?, TEC & DOC Editions, pp. 27-36. Versione del 13 gennaio 2017

 VERDE S., ASSINI S., 2011 (2006-2007). Fagion sylvaticae. In: Andreis C., Sartori F. (eds.), Vegetazione forestale della Lombardia. Inquadramento fitosociologico. Archivio Geobotanico, 12-13: 40-46.  VERDE S., ASSINI S., ANDREIS C., 2010. Le serie di vegetazione della Regione Lombardia. In C. Blasi (ed.), La Vegetazione d’Italia, Palombi & Partner, pp. 53-82.

J. Esperienze didattiche Corsi attuali Gestione flora e vegetazione (Laurea Specialistica in Scienze della Natura). Laboratorio di metodi e tecnologie per l’ambiente per la Laurea Triennale in Scienze Biologiche. Corsi tenuti in passato Piante Ornamentale per la Laurea Triennale in Scienze e tecnologie per la natura e in Scienze del fiore e del verde. Lettura e analisi del paesaggio per la Laurea Triennale in Scienze e tecnologie per la natura. Altro Nel 2011, ha svolto attività didattica di “Urban Ecology” nell’ambito del Master Degree in “Environmental Assessment and Integrated Management in Urban Areas” a Shanghai presso la Tongji University.

K. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo Membro della Giunta del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente (2012/2015).

L. Altre informazioni Revisore per: Acta Biologica (2007); Archivio Geobotanico (dal 2007); Landscape and Urban Planning (2008); Journal of Environmental Biology (2010); iForest – Biogeosciences and Forestry (2010), Plant Biosystems (2013). Segreteria della rivista internazionale Archivio Geobotanico (2007).

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Versione del 13 gennaio 2017

CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Giuseppe BOGLIANI

A. Informazioni personali  Nato a Garlasco (PV) il 19 febbraio 1954  Laureato in Scienze Biologiche (1981)  Dottore di Ricerca in Scienze Ambientali (1988)  Ricercatore presso il Dipartimento di Biologia Animale, Università di Pavia (1990-2001)  Professore incaricato di Etologia, Università di Pavia (1995-2001)  Professore incaricato di Ecologia, Politecnico di Milano (1997-1999)  Professore associato di Zoologia, Università di Pavia (dal 2001)  Afferisce al Dipartimento di Scienze della terra e dell’ambiente.

B. Ambiti e filoni di ricerca Ricerche di base  Variazioni intraspecifiche del comportamento sociale.  Aspetti adattativi dei comportamenti antipredatori.  Biologia riproduttiva degli uccelli gregari.  Ecologia della predazione e della nidificazione in ambienti planiziali.  Effetti della frammentazione del paesaggio su popolazioni e comunità.  Ecologia delle cenosi acquatiche delle risaie.  Biodiversità animale degli ambienti montani e alpini delle Alpi. Ricerche applicate  Effetti dell’applicazione delle misure agroambientali dell’Unione Europea sulla biodiversità.  Messa a punto di indicatori di biodiversità per le aree verdi urbane.  Applicazione della gestione faunistica a popolazioni e comunità di vertebrati selvatici.  Sperimentazione di tecniche di mitigazione degli effetti delle asciutte nelle risaie sulla fauna acquatica e sulle popolazioni di zanzare.  Individuazione delle aree prioritarie per la conservazione della biodiversità nella Pianura padana lombarda. Si veda: http://www.flanet.org/Resources/Documents/ELENCO%20PUBBLICAZIONI.htm  Coordinamento del gruppo di lavoro sulla Rete Ecologica della Regione Lombardia.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: Ha pubblicato i risultati in oltre 130 pubblicazioni scientifiche e in atti di convegni. È autore di 10 libri e di numerosi articoli di divulgazione naturalistica (Airone, Oasis, Terre Sauvage, Corriere della Sera).

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  Ferrari C., Bogliani G. and Von Hardenberg A. 2009. Alpine marmots (Marmota marmota) adjust vigilance behaviour according to environmental characteristics of their surrounding. Ethology Ecology & Evolution 21: 355- 364.  Brambilla M., Casale F., Bergero V., Crovetto G.M., Falco R., Negri I., Siccardi P. and Bogliani G. 2009. GIS- models work well, but are not enough: Habitat preferences of Lanius collurio at multiple levels and conservation implications. Biological Conservation 142: 2033-2042.  Bogliani G. 2009. Le ricerche zoologiche delle Scienze Naturali dell'Università di Pavia. Scientifica Acta 3: 3 - 10.  Bogliani G. 2009. L'uomo e la biodiversità. In Baldizzone G., Caprio E., Scalfari F. (eds.), 2009 - La Biodiversità della Provincia di Asti. Memorie Associazione Naturalisti Piemontesi.-Vol. X, pp. 9-12.  Brambilla M., Casale F., Bergero V., Bogliani G., Crovetto G. M., Falco R., Roati M., Negri I. 2010. Glorious past, uncertain present, bad future? Assessing effects of land-use changes on habitat suitability for a threatened farmland bird species. Biological Conservation 143, 2770-2778.  Balboni A., Palladini A., Bogliani G., Battilani M. 2011. Detection of a virus related to betacoronaviruses in Italian greater horseshoe bats. Epidemiology and Infection 139:216-219.  Morganti M., Mellone U., Bogliani G., Saino N., Ferri A., Spina F., Rubolini D. 2011. Flexible tuning of departure decisions in response to weather in black redstarts Phoenicurus ochruros migrating across the Mediterranean Sea. Journal of Avian Biology 42: 323-334.  Longoni V. , Rubolini D., Ambrosini R., Bogliani G. 2011. Habitat preferences of Eurasian Bitterns Botaurus stellaris booming in ricefields: implications for management. Ibis 153: 695-706.  Bogliani G., Viterbi R., Nicolino M. 2011. Habitat use by a reintroduced population of bearded vultures (Gypaetus barbatus) in the Italian . Journal of Raptor Research 45: 56-62.  Panuccio, M., Gustin, M., Bogliani, G. 2011. A comparison of two methods for monitoring migrating broad- Versione del 13 gennaio 2017

winged Raptors approaching a long water crossing. Avocetta 35: 13-17.  Pasquaretta C., Bogliani G., Ranghetti L., Ferrari C., von Hardenberg A. 2012. The Animal Locator: a new method for accurate and fast collection of animal locations for visible species. Wildlife Biology 18: 202-214.  Ceresa F., Bogliani G., Pedrini P., Brambilla M. 2012. Does scarcity reduce the importance of marginal features for farmland birds? An assessment on Red-backed Shrikes Lanius collurio in the Italian Alps. Bird Study 59: 327- 334.  Dumont F., Pasquaretta C., Réale D., Bogliani G., von Hardenberg A. 2012. Flight initiation distance and starting distance: biological effect or mathematical artefact? Ethology 118: 1051-1062.  Walzer C., Kowalczyk C., Alexander J. M., Baur B., Bogliani G., Brun J.-J., Füreder L., Guth M.-O., Haller R., Holderegger R., Kohler Y., Kueffer C., Righetti A., Spar R., Sutherland W. J., Ullrich-Schneider A., Vanpeene- Bruhier S. N., Scheure T. 2013. The 50 most Important Questions relating to the Maintenance and Restoration of an Ecological Continuum in the European Alps. PLoS ONE 01/2013; 8(1):e53139.  Panuccio M, Agostini N, Baghino L, Bogliani G. 2013. Visible migration of Short-toed snake-eagles: interplay of weather and topographical features. Journal of Raptor Research 47: 60-68.  Viterbi R, Cerrato C, Bassano B, Bionda R, von Hardenberg A, Provenzale A, Bogliani G. 2013. Patterns of biodiversity in the northwestern Italian Alps: a multi-taxa approach. Community Ecology 14: 18-30.  Panuccio M, Agostini N, Mellone U, Bogliani G (in press). Circannual variation in movement patterns of the Black Kite (Milvus migrans migrans): a review. Ethology Ecology and Evolution.  Brambilla A, von Hardenberg A, Kristo O, Bassano B, Bogliani G (in press). Don't spit in the soup: faecal avoidance in foraging wild Alpine ibex (Capra ibex). Animal Behaviour.  Chiatante G, Brambilla M, Bogliani G (in press). Spatially explicit conservation issues for threatened bird species in Mediterranean farmland landscapes. Journal for Nature Conservation. Libri e capitoli di libri  Bogliani G. 2009. Il valore adattativo del comportamento. In Capocaccia Orsini L. and Baghino L. (eds.); pp. 62- 78. Nel mondo elusivo degli uccelli. Quaderni dei Mercoledì Scienza, Amici dell'Acquario di Genova, Erga Edizioni, Genova, Italy. ISBN 888163577-1  Bogliani G. 2009. Le risaie sono dei surrogati di zone umide naturali? In A. Cosentino, A. La Posta, A.M. Maggiore, N. Tartaglini (eds.); pp. 64-70. Paesaggi rurali italiani. Ministero dell'Ambiente della tutela del territorio e del mare. Techne Editore, Milano.  Lenna P. e Bogliani G. 2010. Un'esperienza regionale in corso: la rete ecologica della Regione Lombardia. In Malcevschi S. (ed.); pp. 339-364. Reti ecologiche polivalenti. Il verde Editoriale, Milano. ISBN 978-88-86569-31- 6  Biasioli M., Genovese S., Monti A., Bogliani G. 2011. Gestione e conservazione della fauna minore. Esperienze e tecniche di gestione per le specie di interesse conservazionistico e dei loro habitat. Fondazione CARIPLO. Tipolitografica BG, Rovello Porro (CO). 334 pp.  Casale F., Brambilla M., Falco R., Bogliani G. 2011. Atlante delle Zone di Protezione Speciale della Lombardia. Fondazione Lombardia per l’Ambiente e Regione Lombardia. ISBN 978-88-8134-106-1  Casale F., Bergero V., Brambilla M., Campana F., Decarli M.L., Falco R., Gini R., Redondi A., Siliprandi, M., Tucci R., Crovetto G.M., Bogliani G., 2012. Atlante della biodiversità nelle aree protette del Nord Milanese. Fondazione Lombardia per l’Ambiente, Milano. ISBN 978-88-8134-114-6

D. Esperienze didattiche Docente del Consiglio Didattico di Scienze e tecnologie per la natura, nei corsi della Laurea triennale in Scienze e Tecnologie per la Natura (Materie: Etologia, Attività interdisciplinare di campo) e della Laurea magistrale in Scienze della Natura (Materia: Zoologia ed etologia applicata).

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo  Direttore del Master in gestione e Conservazione delle Risorse Naturali, Università di Pavia (2002-2003)  Direttore della Summer school: “Advances in Species distribution modelling in ecological studies and conservation”  Presidente del Corso di Laurea in Scienze e tecnologie per la natura, Università di Pavia (dal 2010 al 2013)  Componente della Giunta del Dipartimento di Scienze della terra e dell’ambiente (dal 2013).

F. Altre informazioni Ha tenuto conferenze rivolte al vasto pubblico; ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche di divulgazione scientifica. Una trattazione analitica delle ricerche svolte da Giuseppe Bogliani e una bibliografia aggiornata possono essere reperite nella pagina web: http://www.unipv.it/ecoeto/bogliani/bogliani.html

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Francesco BRACCO

A. Informazioni personali Maturità scientifica a Sondrio (1976); Laurea in Scienze Naturali (1980) presso la Facoltà di Scienze mm.ff.nn. dell’Università degli Studi di Pavia; Borsa di studio annuale della Regione Lombardia per studi sull'Oltrepò pavese presso l'Ist. di Botanica dell'Univ. di Pavia (1983); Dottore di Ricerca in Sistematica ed Ecologia vegetale (Geobotanica), dottorato con sede presso l’Università degli Studi di Pavia (1987); Docente abilitato di ruolo di Scienze chimica e geografia nella scuola secondaria superiore (1986-1991); Ricercatore universitario di ecologia vegetale della Facoltà di Scienze mm.ff.nn. presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Padova (1991-2001); Professore associato di Botanica ambientale e applicata nella facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Pavia (2001-2012) e quindi nel Dip. di Scienze della Terra e dell’Ambiente.

B. Ambiti e filoni di ricerca Costruzione e gestione di database di dati bibliografici sulla vegetazione Flora e vegetazione dell’Italia settentrionale con particolare riferimento alla Pianura padana, agli ambienti di acqua dolce e al complesso di vegetazione fluviali ripari. Entità di interesse officinale della flora autoctona italiana con riferimento agli aspetti sinecologici e geobotanici e al contenuto di fitocostituenti attivi. Entità di interesse officinale di origine ecuadoriana e iraniana. Etnobotanica di popolazioni italiane e ecuadoriane con riferimento alle pratiche terapeutiche tradizionali.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: 69 lavori scientifici, 40 abstract; 46 lavori divulgativi (155).

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  Martino E., Collina S., Rossi D., Bazzoni D., Gaggeri R., Bracco F., Azzolina O., 2008 – Influence of the Extraction Mode on the Yield of Hyperoside, Vitexin and Vitexin-2”-O-Rhamnoside from Crataegus monogyna Jacq. (Hawthorn). Phytochemical Analysis 19(6): 534-540.  SBURLINO G., TOMASELLA M., ORIOLO G., POLDINI L., BRACCO F., 2008 – La vegetazione acquatica e palustre dell’Italia nord-orientale. 2 – La Classe Potametea Klika in Klika et V. Novák 1941. FITOSOCIOLOGIA, 45(2): 3-40.  SARTORI F., BRACCO F., 2008 - La pianificazione ecologica e territoriale prima e dopo l’introduzione dei sistemi GIS. ARCHIVIO GEOBOTANICO, 11(1-2): 69-74.  MARTINO E., BRACCO F., RICCI A., TERZO V.,.2008 – Prime note sulla variabilità del contenuto dei principi attivi di Melilotus officinalis (L.) Pall. nella vegetazione spontanea della provincia di Pavia (Italia settentrionale). ARCHIVIO GEOBOTANICO, 11(1-2): 75-85.  ASSINI S., BRACCO F., SARTORI F., 2009 - Plant Invasion in riparian habitats in northern Italy. In Celesti- Grapow L., Pretto F-, Brundu G., Carli E., Blasi C. (eds.) A THEMATIC CONTRIBUTION TO THE NATIONAL BIODIVERSITY STRATEGY. PLANT INVASION IN ITALY, AN OVERVIEW: 15. Ministry for the Environment, Land and Sea Protection, Nature Protection Directorate. Palombi & Partner, Roma.  ASSINI S., BRACCO F., CARREA A., VILLANI M., 2010 – Stato delle conoscenze floristico-vegetazionali sul corso planiziale del Fiume Po. BIOLOGIA AMBIENTALE, 24(1): 1-18.  Gaggeri R., Rossi D., Hajikarimian N., Martino E., Bracco F., Grisoli P., Dacarro C., Leoni F., Mascheroni G., Collina S. and Azzolina O., 2010 - Preliminary Study on TNF α-Blocker Activity of Amygdalus lycioides Spach Extracts. The Open Natural Products Journal, 3: 20-25. ISSN: 1874-8481.  VILLANI M.C., BRACCO F., CARLIN S., MARCUCCI R., PROSSER F., TORNADORE N., 2010 –Veneto. In (Celesti-Grapow L., Pretto F., Carli E., Blasi C. (a cura di) Flora Vascolare Alloctona E Invasiva Delle Regioni D’italia: 53-60. Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del mare. Centro Stampa Università, Università degli Studi di Roma La Sapienza.  SARTORI Francesco., BRACCO Francesco, 2011 - Dinamiche di uso del suolo e biodiversità. In AA.VV. L’uso del suolo in Lombardia negli ultimi 50 anni: 167-184. ERSAF, Regione Lombardia, Arti Grafiche Vertemati, Vimercate (MI).  ASSINI Silvia, MONDINO Gian Paolo, VARESE Paolo, BARCELLA Matteo, BRACCO Francesco, 2012 - A phytosociological survey of the Corynephorus canescens (L.) Beauv. communities of Italy. Plant Biosystems.  ARMIJOS Chabaco, LOZANO Manuel, BRACCO Francesco, VIDARI Giovanni, MALAGON Omar, 2012 - Plantas sagradas y psicoactivas usadas por los Saraguros en la region sur del Ecuador. Ediloja. Loja, Ecuador. pp. Versione del 13 gennaio 2017

154. ISBN 978-9942-08-178-0

D. Esperienze didattiche Ins. Geobotanica per Laurea in Scienze Naturali e mod. Botanica sistematica del corso integrato di Biologia e fisiologia vegetale per Laurea in Scienze e tecnologie agrarie (Università degli Studi di Padova); mod. Biologia vegetale e mod. Botanica Farmaceutica per L.s. in Farmacia; mod. Botanica farmaceutica per L. in tecniche erboristiche; ins. Etnobotanica, ins. Piante Tossiche ornamentali e ins. Approfondimenti di Botanica delle Piante Officinali (Università degli Studi di Pavia Facoltà di Farmacia, ord 509/99. Moduli di Botanica Farmaceutica e Metodi di controllo e conservazione della biodiversità e delle risorse naturali nel Master di 2° livello in Etnobiofarmacia e utilizzo sostenibile della biodiversità (CISTRE, Univ. di Pavia); Modulo Biodiversità vegetale in zona alpina nel Master in Competitività delle aree alpine (Univ. Catt. Sacro Cuore di Piacenza, Politecn. di Torino e Univ.di Pavia). Relatore di 46 tesi di laurea in Scienze Naturali e Scienze Biologiche (Univ. di Padova) e di 57 tesi di Laurea specialistica in Farmacia (Univ. di Pavia); tutore in 20 tirocini finali per la laurea in Tecniche erboristiche (Univ. di Pavia).

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo Vicedirettore del Dipartimento di Ecologia del Territorio (2002-2008) Presidente Consiglio didattico delle Lauree della Classe 24 presso la Facoltà di Farmacia dell’Università degli studi di Pavia (2006-2010).

F. Altre informazioni

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Enrica CAPELLI

A. Informazioni personali Laurea in Scienze Biologiche presso l’Università di Pavia nel 1978. Ricercatore Confermato SSD MED/46. Responsabile del laboratorio di Immunologia e Analisi genetiche del D.STA, Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia. Iscritta alla Società Italiana di Immunobiologia Comparata e dello Sviluppo (SIICS); componente del C.D. della Fondazione CMT, Cura Mininvasiva Tumori-onlus, del gruppo di lavoro Age.na.s (Agenzia nazionale per i servizi sanitari), per l’elaborazione di linee guida sulla CFS- Chronic Fatigue Syndrome, del Centro Interdipartimentale per la didattica e la Storia della Scienza dell’ Università di Pavia; Componente del Centro di Ricerche Interdipartimentale di Etnobiofarmacia (CISTRE) dell’Università di Pavia dal 2004 al 2009. Socio fondatore dell’Associazione di Citologia Sperimentale ed Applicata (ACSA).

B. Ambiti e filoni di ricerca La ricerca attualmente svolta riguarda l’espressione genica e in particolare il ruolo dei microRNA nella regolazione post-trascrizionale. Si è dedicata in particolare alla implementazione e allo sviluppo di tecniche di sequenziamento e analisi di ultima generazione acquisendo nel gruppo di lavoro strumentazione e personale con competenze tecniche specifiche. I progetti principali attualmente in corso sono due: Formulazione e Validazione di una nuova classificazione del carcinoma epatocellulare finanziato dalla Fondazione CMT e dalla Cariplo e svolto in collaborazione con il Policlinico S. Matteo (Responsabile Dott. S.Rossi-V.Ravetta); Gene expression through determination of DNA methylation patterns and mRNAs –Unità Operativa UNIPV-AB del Progetto Cariplo: Real time monitoring of liver oxidative stress injuries by means of an innovative methodology based on integrated autofluorescence optical biopsy. Application to transplantation procedure, (Resp. G.Bottiroli). In passato ha partecipato a ricerche su progetti finalizzati CNR e su progetti FAR riguardanti: 1.I sistemi di riparazione dei danni del DNA indotti da raggi UV in cellule umane; 2.Il mappaggio di geni umani occupandosi in particolare della produzione di ibridi somatici uomo-topo e della loro caratterizzazione mediante analisi morfologica, cromosomica, immunoenzimatica ed enzimocitochimica; 3.Identificazione di antigeni Qa-simili in cellule umane su linee cellulari T attivate in vitro con diversi induttori e con immunomodulatori; 4.Isolamento di sottopopolazioni linfocitarie con attività citotossica anti-tumorale (LAK) e della loro caratterizzazione mediante citochimica, citometria a flusso, microscopia elettronica e biologia molecolare (RT- PCR, RFLP e RAPD, DDRT-PCR); 5.Differenziamento di cellule dendritiche da monociti di sangue periferico; 5. Studio genetico di popolazioni del Nord Italia in collaborazione con l’Associazione Donatori di Midollo Osseo (ADMO) dell’Emilia Romagna utilizzando i marcatori HLA (Human Leukocytes Antigens) con lo scopo di estendere la mappa degli aplotipi dei donatori e di ricercare tracce genetiche di antiche popolazioni. 6.Studio degli effetti su cellule umane di nuovi principi attivi di interesse farmacologico in fitocomplessi utilizzati come rimedi empirici nelle medicine tradizionali.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: L’attività di ricerca è attestata da 257 pubblicazioni scientifiche, di cui 90 in estenso,( 70 su rivista, 15 capitoli di libri, 5 su riviste scientifico divulgative e 166 Atti di Congresso.

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  Capelli E.,Curti V., Rossi S. (2013). Exosomes and epigenetic information. Invertebrate Survival Journal (ISSN:1824-307X) pp. 17 - 17 Vol. 10  Remonti L., Balestrieri A., Ruiz-González A., Gómez-Moliner B.J., Capelli E, Prigioni C. (2012). Intraguild dietary overlap and its possible relationship to the coexistence of mesocarnivores in intensive agricultural habitats. Population Ecology (ISSN:1438-3896) p. 521 - 532 Vol. 54  Tarantola E., Bertone V., Milanesi G., Capelli E., Ferrigno A., Neri D., Vairetti M, Barni S., Freitas I. (2012). Dipeptidylpeptidase-IV, a key enzyme for the degradation of incretins and neuropeptides: activity and expression in the liver of lean and obese rats. European Journal Of Histochemistry (ISSN:2038-8306) p. 254 - 264 Vol. 56  Balestrieri A, Remonti L, Ruiz-Gonzalez A, Vergara M, Capelli E, Gomez-Moliner B J, Prigioni C (2011). Food habits of genetically identified pine marten (Martes martes) expanding in agricultural lowlands (NW Italy). Acta Theriologica (ISSN:0001-7051) p. 199 - 207 Vol. 56  Tarantola E., Bertone V., Capelli E., Ferrigno A., Vairetti M., Cilio U., Barni S., Freitas I. (2011). Altered expression and activityof dipeptydilpaptidase-IV in the liver of a rat model of obesity. Proceedings of the 34° national congress of the italian society of Hystochemistry Luigi Ponzio e figlio, 24- 24, vol.55s1, giugno 7-9, San Benedetto del Tronto, Versione del 13 gennaio 2017

 Damiani G, Capelli E, Grego E, Tarantola E, Bertone V (2011). Immune system and environmental induced epigenetic and genetic mutations. 39- 40, vol.8, In:XIIth scientific meeting of the italian Association of Developmental and Comparative Immunobiology (IADCI). 16-18 febbraio 2011, Monteortone (Padova),  Capelli E, Zola R, Lorusso L, Venturini L, Sardi F, Ricevuti G (2010). Chronic fatigue syndrome/myalgic encephalomyelitis: an update. International Journal of Immunopathology And Pharmacology (ISSN:0394-6320) p. 981 - 989 Vol. 23  Balestrieri A, Remonti L, Frantz AC, Capelli E, Zenato M, Dettori E E, Guidali F, Prigioni C (2010). Efficacy of passive hair-traps for the genetic sampling of a low-density badger population. Hystrix (ISSN:0394-1914) p. 137 - 146 Vol. 2.  Donegani EM, Basilico F, Bolognini D, Borasio P, Capelli E, Cappelletti P, Chiari P, Frigerio M, Gelosa S, Giannini G, Hasan S, Mattera A, Mauri P, Monti AF, Ostinelli A, Prest M, Vallazza E, Zanini A (2010). A new method to measure 10b uptake in lung adenocarcinoma in hospital BNCT. In: Rancoita PG, Barone M, Gaddi A, Price L, Ruchti R., Astroparticle, Particle and Space Physics, detectors and medical physics application:vol 5. Imperial College Press (ICP), London.  Lorenzo Lorusso, Svetlana V. Mikhaylova, Enrica Capelli, Daniela Ferrari, Gaelle K. Ngonga, Giovanni Ricevuti (2009). Immunological aspects of chronic fatigue syndrome.. AUTOIMMUNITY REVIEWS (ISSN:1568-9972) p. 287 - 291 Vol. 8.  Enrica Capelli, Patrizia Chiari, Giancarla Alberti, Enrica Lanza, Roberta Zola (2009). Biological aspects of NOE2 and PhoNeS experiments Biological aspects of NOE2 and PhoNeS experiments. Seminari INFN- Padova.  Longo MC, Vallazza E, Bari M, Iugovaz D, Orzan G, Rela S, Beorchia M, de Denaro M, Severgnini M, Vidali C, Vidimari R, Piermattei A, Fidanzio A, Mameli A, Borasio P, Ricardi UDurisi E, Alikaniotis K, Anglesio S, Zanini A, Borla O, Chiari P, Capelli E, Prest M, Giannini G (2009). Autoradiografia neutronica di tessuti polmonari umani irradiati presso E-LINAC ospedalieri in studi BNCT. Radiazioni Ricerca E Applicazioni (ISSN:null) p. 4 - 7 Vol. XII.  Capelli E, Lorusso L (2009). Una sindrome debilitante: la Fatica Cronica. Tema Farmacia (ISSN:1827-3718) p. 54 - 60 Vol. 11/2009.  Lorusso L, Mikhaylova SV, Capelli E, Ferrari D, Ngonga GK, Ricevuti G. (2009). Immunological aspects of chronic fatigue syndrome. Autoimmunity Reviews (ISSN:1568-9972) p. 287 - 291 Vol. 8  Nano Rosanna , Capelli Enrica, Facoetti Angelica, Benericetti Eugenio. (2009). Immunobiological and experimental aspects of malignant astrocytoma: a review. Anticancer Research (ISSN:0250-7005) p. 2461 - 2465 Vol. 29  Capelli E, Panelli S, Damiani G (2009). Identification of a functional motif mobilized by retroelements in mRNA from activated human lymphocytes.27, vol.6, ISJ-Invertebrate Survival Journal.

D. Esperienze didattiche Incarichi attuali: Corso di Tecnologie e applicazioni di laboratorio (3CFU) per il corso di laurea Magistrale in Scienze della Natura; Patologia Clinica e Tecniche immunologiche- Modulo 2 -Tecniche Immunologiche (3CFU) Incarichi pregressi: Laboratorio di Tecniche microbiche e ricombinanti Modulo 1 dal aa 2006-2007; Patologia Generale e Immunologia, Modulo di Immunologia dal aa 2007-2008.- per il Corso di Laurea in Biologia. Cultore della materia per l'Insegnamento di Immunogenetica (dal 1989), di Immunologia (dal 1993), di Genetica (dal 1999) e di Patologia (dal 2002) per la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. Lezioni di: Fondamenti di Biologia per il Master in Tecnologia delle radiazioni ionizzanti, Immunologia e Genetica per le Scuole di Specializzazione in Tossicologia Forense, Patologia Generale, Patologie dell’Apparato respiratorio, Allergologia ed Immunologia Clinica, Ematologia; Corsi di didattica della Genetica, Didattica della Biologia e Laboratorio Didattico Interdisciplinare delle Scienze per la SILSIS (Scuola Interuniversitaria Lombarda per l’insegnamento Superiore) Docente in Corsi di formazione e aggiornamento per Medici e Biologi (ECM) su tematiche che riguardano colture di cellule umane, differenziamento cellulare, immunità anti-tumorale, espressione genica, patologie a componente immunologica, metodiche diagnostiche innovative.

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo Componente del Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell’Università di Pavia.

F. Altre informazioni Relatore in Congressi sulle seguenti tematiche: colture di cellule umane, differenziamento cellulare, immunità anti- tumorale, espressione genica, patologie a componente immunologica, metodiche diagnostiche innovative.

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Franca CAUCIA

A. Informazioni personali Franca Caucia è nata a Valenza (Alessandria) il 26/04/1957. Ha conseguito la laurea i Scienze geologiche presso l’Università di Pavia il 25 luglio 1980, discutendo una tesi sperimentale dal titolo “Diagnostica dei minerali argillosi mediante diffrattometria X delle polveri. I) Kaoliite, halloysite, smectite. E’ stata nominata Ricercatore della Facoltà di Scienze MM, FF, NN dell’Università di Pavia con decorrenza 16/07/1983 ed è stata assegnata al Dipartimento di Scienze della Terra. Nel novembre 2002 è stata nominata Professore Associato di Mineralogia, ruolo che ricopre attualmente.

B. Ambiti e filoni di ricerca L’attività scientifica è testimoniata da lavori scientifici pubblicati sia Italia che all’Estero. Ha collaborato e tuttora collabora con noti ricercatori stranieri. Tale attività scientifica si può ricondurre a cinque filoni principali: - Ricerche di petrografia sedimentaria : mineralogia, geochimica e geologia delle formazioni argillose; utilizzazione e applicazioni delle argille; determinazione dell’indice di cristallinità di argille di sedimenti marini; correlazione tra composizione mineralogica e tessitura di formazioni argillose; indicazioni sui procedimenti di lavorazione e sulle temperature di cottura di ceramiche antiche. - Ricerche di gemmologia: studi su campioni naturali e di sintesi finalizzati a correlare le micro tessiture con le diverse condizioni genetiche e ad individuare metodi diagnostici capaci di distinguere i campioni di sitesi da quelli naturali; studio di gemme migliorate esteticamente attraverso processi di riscaldamento e ricerca di parametri utilizzabili per il riconoscimento di gemme naturali con colorazione indotta da riscaldamento; uso degli elementi cromofori in tracce per caratterizzare l’area giacimento logica di provenienza di un minerale qualità gemma; messa a punto di uno spettrometro del visibile utili per la distinzione di gemme sintetiche, distinzione che presenta molte criticità per minerali quali corindoni e berilli; uso di pattern di terre rare per individuare le caratteristiche genetiche di opali; caratterizzazione di minerali qualità gemma rari o poco conosciuti; i principali minerali qualità gemma studiati sono i seguenti: opali; granati; corindoni; berilli; cornerupine; fluoriti; tanzaniti; tormaline - Cristallochimica di paragenesi eclogitiche e anfibolitiche: caratterizzazione cristallochimica di anfiboli e pirosseni di alcuni dei più interessanti litotipi; valutazione delle variazioni strutturali in funzione delle sostituzioni isomorfe di ogni singolo sito e delle condizioni P-T di cristallizzazione; studio degli equilibri di ripartizione degli elementi fra le fasi mineralogiche presenti - Cristallochimica dei minerali delle rocce: le principali famiglie di minerali studiati sono le seguenti: anfiboli; pirosseni; granati; stauroliti; titaniti; carbonati; epidoti. - Strutture di minerali nuovi: borosilicato vicanite; borato di Ce peprossite.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: 65

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  MARTINI, S. & CAUCIA, F. (2009) – Opali di fuoco del Madagascar.Rivista gemmologica Italiana.4 , 2, 91- 104.  BERNINI, D., CAUCIA, F. & BOIOCCHI, M. (2009) – Application of the Vis-NIR Avaspec-2048 portable automatic spectrometer to distinguish GEM quality materials. N. Jb. Miner. Abh.  CAUCIA, F., GHISOLI, C. & ADAMO, I. ( 2009) – A study on the characteristics of some C- and CT- opals from Brazil. N.Jb. Miner. Abh. 185 , 3, 289-296.  BOCCHIO, R., ADAMO, I. & CAUCIA, F. (2009) – Aquamarine from the Masino-Bregaglia Massif, Central Alps, Italy. 45 , 3, 204-207.  CASCIONE, I., CAUCIA, F. ADAMO, I. & BORDONI, V. (2010) – Identificazione di acquamarine trattate termicamente. Rivista Gemmologica Italiana. 5 , 1, 23-31.  SIMONI, M., CAUCIA, F., ADAMO, I. & GALINETTO, P. (2010) – New Occurrence off ire opal from Bemia, Madagascar.Gems & Gemology.46, 2, 114-121.  GHISOLI, C., CAUCIA, F. & MARINONI, L. (2010) – XRPD patterns of opals: A brief review and new results from recent studies. Powder Diffraction. 25, 3, 274-282.  BORDONI , V., BOIOCCHI, M. & CAUCIA, F. (2010) A study of Prismatine from Begogo, Madagascar. Australian GemmologistVVVVVVVVV  ADAMO, I., GHISOLI, C. & CAUCIA, F. (2010) – A contribution to the study of FTIR spectra of opals. N. Jb.Miner.Abh: 187, 1, 63-68.  BERNINI, D., CAUCIA, F. & SPINGARDI, A. (2012) – I vaghi di collana in ambra e almandino. Volume: Versione del 13 gennaio 2017

Archeologia medievale a Trezzo sull’Adda 5, 385-395.  BOCCHIO, R., ADAMO, I., BORDONI, V., CAUCIA, F. & DIELLA, V. (2012) – Gem-quality zoisite from Merelani (Northeastern Tanzania): review and new data.Periodico di Mineralogia. 81, 3, 379-391.  CAUCIA, F., MARINONI, L., BORDOI, V., GHISOLI, C. & ADAMO , I. (2012) – Physical and chimica properties of some italian opals. Periodico di Mineralogia. 81 , 1, 93-106.  CAUCIA, F., GHISOLI, C., MARINONI, L. & BORDONI, V. (2012) – Opal, a beautiful gem between myth and reality. N. Jb.Miner.Abh. 190, 1, 1-9.  CAUCIA, F., MARINONI, L. & LEONE, A. (2013) – Physical, geochemical and Gemological properties of opals from Faroe Islands . Periodico di Mineralogia. In press.  CAUCIA, F, MARINONI, L., LEONE, A., ADAMO, I. (2013) – Investigation on the Gemological, Physical and Compositional properties of some “Hungarian” Opals. Periodico di Mineralogia. In press

D. Esperienze didattiche Tra il 1981 e il 2002 ha tenuto le esercitazioni pratiche del Corso di Petrografia Sedimetaria per Scieze geologiche; ha svolto anche lezioni interne al Corso di Mineralogia per Scienze Naturali e ha tenuto le esercitazioni pratiche di Morfologia e Ottica dello stesso corso. Dal 1991 al 2002 ha tenuto in qualità di professore supplente il Corso di Mineralogia Applicata per Scienze Geologiche e Scienze Naturali. Nel 2001 ha tenuto il corso di Mineralogia per Scienze naturali come professore supplente. Tra il 2002 e il 2013 ha tenuto i seguenti corsi: Mineralogia Applicata (Scienze Geologiche); Gemmologia (Scienze geologiche); per le Scienze Naturali: Mineralogia e gemmologia; Minerali e Rischio Ambientale; Laboratorio di Mineralogia: riconoscimento macroscopico dei minerali ; Mineralogia; Minerali e Rocce (modulo di Mineralogia). Tuttora svolge i seguenti compiti didattici: corso di Mineralogia Applicata (Scienze geologiche); Minerali e Rocce (modulo di Mineralogia, Scienze e Tecnologie per la Natura); Gemmologia con laboratorio (Scienze della Natura). E’ stata relatrice di 35 tesi di laurea in ambito cristallografico e gemmologico. E’ stata tutrice di due dottorandi di ricerca in ambito mineralogico-gemmologico.

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo Negli anni ’90 ha fatto parte della Giunta del Dipartimento di Scienze della Terra. Ha fatto parte e fa parte tuttora della Commissione Didattica del Consiglio di corso di laurea in Scienze e Tecnologie per la Natura.

F. Altre informazioni Dal 2007 è Perito della Camera di Commercio di Pavia per il riconoscimento di minerali e gemme. Dal 2009 fa parte dal Comitato Scientifico della Rivista Mineralogica Italiana

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Cristina CORDONI

A. Informazioni personali Titoli Accademici: - Dottorato di Ricerca in Scienze Merceologiche, 1999 - Laurea in Economia e Commercio, 1992 - Cultore della materia per il SSD SECS P/13 Scienze Merceologiche, Facoltà di Economia

B. Ambiti e filoni di ricerca Partecipazione a ricerche dell’Università degli Studi di Pavia: - PRIN 2008, “Estratti naturali da piante medicinali e tessili-tintorie: caratterizzazione ed usi innovativi di ortica, daphne, lavanda e tannini da castagno”. - “Implementazione dei contenuti dell’etichettatura dei prodotti gastronomici tipici, come strumento di diffusione delle peculiarità dell’area: analisi di fattibilità per alcuni risi pregiati della Lomellina”, A.A. 2007/2008. - “Le valenze naturalistiche in Lomellina: volano di avvio di percorsi ecoturistici certificati, per la crescita economica e la riconoscibilità dell’area” A.A. 2006/2007. - “Fattibilità ed elementi di valutazione per lo sviluppo sostenibile di aree montane o marginali”, 2005/2006. - “Bilancio sociale”, 2003. - “Analisi di strumenti economici relativi ad una intelligibilità delle tariffe di servizi e di bilancio di esercizio per una corretta politica ambientale”, A.A. 1995/96. - Progetto Strategico CNR “Sistemi naturali ed antropici. Identificazione, caratterizzazione e recupero di aree contaminate” (1995/1996). - “Metodologie per l’individuazione di discariche abusive e nuovi criteri di localizzazione di siti per lo smaltimento di rifiuti tossici e nocivi”.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: oltre 40

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  C. Cordoni, V. Vaccari “Implementation of label contents of gastronomic typical products as a tool of spread of zone characteristics: feasibility analysis for some fines lomellina rices”, Journal of Commodity Science, Technology and Quality 2009, 48 (I), 17-36 – ISSN 1971 4483  C. Cordoni, D. Pignone, V. Vaccari “The energy valorization of dejections from livestock breeding: sustainable planning in the Lombardy region”, Journal of Commodity Science, Technology and Quality 2009, 48 (III) 249- 268, ISSN 1971 4483  V. Vaccari, C. Cordoni, G. Cambiaso “Integration of purification processes and value creation of organic waste: a contribution to sustainable development”, 17th IGWT Symposium 2010 International Conference on Commerce “Facing the Challenges of the Future: Excellence in Business and Commodity Science”, Proceedings Volume II, pp 1206-1211, Bucharest – Romania 21-25/09/10, Special issue of the Romanian Journal “Calitatea – acces la success”, Year 11, No. 116, September 2010, ISSN 1582-2559  C. Cordoni, V. Vaccari “Sustainable pathways for liquid waste management”, Journal of Commodity Science, Technology and Quality 2010, 49 (II) 73-82, ISSN 1971 4483  V. Vaccari, C. Cordoni “Specificità naturalistiche: opportunità di sviluppo sostenibile”, “I sistemi di gestione ambientale per lo sviluppo eco-sostenibile del territorio”, a cura di G.Manca, M.A.Franco, A.Tola, Arkadia Editore, Cagliari, 2010, pp 241-246, ISBN 978 88 96412 27 5  C. Cordoni “Le valenze naturalistiche in Lomellina: volano di avvio di percorsi ecoturistici certificati, per la crescita economica e la riconoscibilità dell’area.”, “Scoprire le identità. Un viaggio esperienziale attraverso i territori” a cura di S.Luraghi, A.Zucchella, Pavia University Press Ed., Pavia, 2010, pp 121-136, ISBN 978-88- 96764-03-9  C. Cordoni, I. Manco, V. Percivalle “The VER’s Certification: sustainability action for anaerobic digestion from animal manure” Journal of Commodity Science, Technology and Quality 2011, 50 (I) 5-22, ISSN 1971 4483  C. Cordoni, F. D’Oria “RAEE: elementi di valutazione”, XXV Congresso Nazionale di Scienze Merceologiche “Contributo delle Scienze Merceologiche per un Mondo Sostenibile” CD ROM Atti, Trieste-Udine 26-28/09/11, pp 305-312, ISBN 978-88-8420-705-0  V. Vaccari, C. Cordoni, I. Manco, A. Valvassori “Analysis required for the optimal performance of a biogas plant” Proceedings 18th IGWT Symposium Technology and Innovation for a Sustainable Future: a Commodity Science Perspective, 24-28th September 2012 Rome Editor: Roberto Merli ISBN 978-88—286-269-5

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D. Esperienze didattiche - titolare dei corsi di “Economia Aziendale”, A.A. 2012/2013, per Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria, Corso di Laurea triennale in Tecnica della Riabilitazione Psichiatrica; - titolare del corso di “Economia Applicata”, dall’A.A. 2011/2012 Corso di Laurea in Tecniche della Fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare; - titolare del corso di “Economia Applicata”, dall’A.A. 2004/2005 Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Natura; - titolare del corso di “Scienze Merceologiche”, A.A. 2009/2010 e 2010/2011 Corso di Laurea in Dietistica; - titolare del corso di “Governo e Valorizzazione delle Risorse naturali”, A.A. 2011/2012 Corso di Laurea in Management; - attività seminariale presso Master di II livello in “Competitività delle Aree Alpine”, coordinato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con l’Università degli studi di Pavia A.A. 2004/2005; - titolare del corso di “Gestione Integrata dei Rifiuti”, dall’A.A. 2003/2004 all’A.A.2010/2011, Corso di Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente; - titolare del corso di “Economia Aziendale”, A.A. 2003/2004 e 2004/2005 Corsi di Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura; - Attività seminariale presso Master di I livello in “Sicurezza, Igiene e Qualità degli Alimenti”, coordinato dall’Università degli Studi di Pavia, A.A. 2003/2004 e 2004/2005. - Relatore di tesi presso la Facoltà di Scienze MMFFNN dall’A.A. 2004/2005 aventi ad oggetto studi sulla sostenibilità connessa con le varie fasi della gestione dei rifiuti e dei reflui, la certificazione ambientale e la certificazione VER, la valorizzazione energetica delle biomasse di scarto e le fonti energetiche rinnovabili, l’inquinamento luminoso.

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo

F. Altre informazioni Attività di consulenza: - Convenzione Federmanager, Università di Pavia “Una ricerca sul ruolo del manager nella strategia di impresa”, Ottobre 2007. - Convenzione Regione Lombardia, CESTEC, Università di Pavia per la redazione del “Programma per la riduzione del rifiuto biodegradabile da collocare in discarica”, Aprile 2004. - Convenzione Regione Lombardia, CESTEC, Università di Pavia per la redazione del “Piano Regionale per la gestione dei rifiuti speciali”, Dicembre 2003. - Convenzione Regione Lombardia, Università di Pavia e ARPA Lombardia per la “Individuazione delle priorità di intervento su siti contaminati presenti sul territorio della Regione Lombardia”, Dicembre 2002.

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Mauro FASOLA

A. Informazioni personali Mauro Fasola studied Biological Sciences at the University of Pavia (Italy), where he carried out research and teaching since his graduation in 1973, except for research stages at the Centro Pirenaico Biologia Experimental, Spain (1973), at the Department of Zoology, Oxford University (1977), at the Station Biologique, Camargue, France (various periods from 1986 to 1996), and for a sabbatical leave in Yemen (2010). Presently, he is Full Professor at the Pavia University. Mother language: Italian. Fluent in French and English, and Spanish. Personal data: born 15 July 1950, 2 daughters.

B. Ambiti e filoni di ricerca Basic researches encompassed ecology, ethology, zoogeography and ecotoxicology of Vertebrates (birds, mammals, reptiles, amphibians, marine fish) and of spiders and insects. Research themes: adaptive reproductive behaviours, sexual selection, resource use, niche, community structure and competition, population dynamics, phylogeography, eco-physiology, environmental contamination.. Researches were conducted in Italy, France, Spain, Greece and Albania, in collaboration with local research institutions, and outside Europe, in tropical Africa and in Asia. Applied professional activities for nature conservation and management included: studies on game management for the Regione Lombardia (1978-80); planning of nature conservation in the Ticino Natural Park, NW Italy (1980-83); environmental impact assessment of hydrological works along the River Po, Italy (1980); colonial waterbirds protection in the Po Delta National Park, Italy (1993-95); planning and management of of Nature Reserves in NW Italy, and applied researches on the the biodiversity of rice fields (1988-2002). Responsibility of international programs included:  Leader of the Research Unit “Predators and krill” for the Italian Antarctic Research Program, (ENEA 1997-98)  General coordinator of the Research Program INCO-DC “Coastal and inland wetlands in China and Pakistan: pollutant levels and effects”, funded by the European Union, with 5 partners from China, Pakistan, and Spain (1998-2002)  General coordinator of the Program “Community development and environmental conservation of Lake Turkana”, for the Italian Ministero Affari Esteri, in partnership with National Museums of Kenya, and KW (2003-2006)  Coordinator of the Animal Ecology Unit within the project “Sustainable development and biodiversity conservation of the Socotra Archipelago, Yemen” funded by the Cooperazione Italiana (2008-2010);  Coordinator of the Animal Ecology Unit within the project “Institutional support for sustainable biodiversity conservation” funded by the Cooperazione Italiana and IUCN in Albania (2011-2013). These activities provided a wide experience in field research and in collaboration within multidisciplinary and international research teams, and skills in dealing with the related organizational aspects, in various environments, wetlands throughout Southern Europe and Africa, forests and deserts through Africa, and wetlands in Asia.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: The results of these researches have been published in 200 papers in refereed scientific journals, plus contributions to symposia proceedings and specialized publications (Web of Knowledge citation report from 1993 to 2011: 119 papers listed, 1422 citations in 1145 papers, h-index= 19).

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  Galeotti P, Rubolini D, Pupin F, Sacchi R, Altobelli E, Nardi PA & Fasola M. 2009. Presence of rivals reduces mating probability but does not affect ejaculate size in the freshwater crayfish Austropotamobius italicus.Behaviour 146: 45-68.  Barbanera F, Zuffi MAL, Guerrini M, Gentilli A, Tofanelli S, Fasola M, Dini F. 2009 Molecular phylogeography of the asp viper Vipera aspis (Linnaeus 1758) in Italy: evidence for introgressive hybridization and mitochondrial DNA capture. Molecular Phylogenetics Evolution 52: 103-114.  Rubolini D, Ambrosini R, Romano M, Caprioli M, Fasola M, Bonisoli-Alquati A, Saino N. 2009. Within-clutch egg size asymmetry covaries with embryo sex in the yellow-legged gull Larus michahellis. Behav. Ecol. Sociobiol. 63: 1809-1819.  Galeotti P, Rubolini D, Sacchi R, Fasola M. 2009. Global changes and animal phenotipic responses: melanin- based plumage redness of scops owls increased with temperature and rainfall during the last century. Biology Letters 5: 532-534.  Fasola M, Rubolini D , Merli E, Boncompagni ,E, Bressan U. 2010. Long-term trends of heron and egret populations in Italy, and the effects of climate, human-induced mortality, and habitat on population dynamics. Population Ecology 52: 59-72.  Bonisoli Alquati A, Rubolini D, Romano M, Cucco M, Fasola M, Caprioli M, Saino N. 2010. Egg antimicrobials, Versione del 13 gennaio 2017

embryo sex and chick phenotype in the yellow-legged gull. Behav. Ecol. Sociobiol. 64: 845-855.  Saino N, Romano M, Caprioli M, Ambrossini R, Rubolini D, Fasola M. 2010. Sex allocation in yellow-legged gulls (Larus michahellis) depends on nutritional constrains on production of large last eggs. Proc. R. Soc. B 277: 1203-1208  Pellitteri-Rosa D. Sacchi R, Galeotti P. Marchesi M. Fasola M. 2010. Do Hermann's tortoises (Testudo hermanni) discriminate colours? An experiment with natural and artificial stimuli. Italian Journal Zoology 76: 481-491.  Saino N, Romano M, Rubolini D, Caprioli M, Ambrosini R, Fasola M. 2010. Food supplementation affects egg albumen content and body size asymmetry among yellow-legged gull siblings. Behav. Ecol. Soc. 64: 1813-1821.  Galeotti P, Pellitteri-Rosa D, Sacchi R, Gentiilli A, Pupin F, Rubolini D, Fasola M. 2010. Sex-, morph- and size- specific susceptibility to stress measured by haematological variables in captive common wall lizard Podarcis muralis. Comparative Biochemistry Physiology, Part A-Molecular Integrative Physiology: 157: 354-363.  Fasola M, Brangi A. 2010. Consequences of rice agriculture for waterbirds population size and dynamics. Waterbirds 33, Special Publication 1: 160-166.  Sacchi R, Scali S, Pellitteri-Rosa D, Pupin F, Gentilli A, Tettamanti S, Cavigiolo L, Racina L, Maiocchi V, Galeotti P, Fasola M. 2010. Photographic identifications in reptiles: a matter of scales. Amphibia-Reptilia 31: 489- 502.  Razzetti E, Sindaco R, Grieco C, Pella F, Ziliani U, Pupin F, Elisa Riservato, Pellitteri-Rosa D, Butikofer L, Suleiman AS, Al-Aseily Ba, Carugati C, Boncompagni E, Fasola M. 2011 Annotated checklist and distribution of the Socotran archipelago herpetofauna (Reptilia). Zootaxa 2826: 1-44.  Bellati A, Pellitteri-Rosa D, Sacchi R, Nistri A, Galimberti A, Casiraghi M, Fasola M , Galeotti P. 2011. Molecular survey of morphological subspecies revel new mitochiondrial lineages in Podarcis muralis /(Squamata: Lacertidae) from the Tuscan Archipelago (Italy). J. Zool. Sist. Evol Res. 49: 240-250.  Saino N, Romano M, Caprioli M, Ambrosini R, Rubolini D, Fasola M. 2011. Hatching asynchrony and offspring sex: an experiment on maternal effects in the yellow-legged gull. Ethology Ecology Evolution 23: 300-317.  Serra L, Pirrello S, Caprioli M, Griggio M, Andreotti A, Romano A, Pilastro A, Saino N, Sacchi R, Galeotti P, Fasola M, Spina F, Rubolini D. 2012.Seasonal decline of offspring quality in the European starling Sturnus vulgaris: an immune challenge experiment. Behav. Ecol. Sociobiol. 66: 697-709.  Sindaco R, Metallinou M, Pupin F, Fasola M, Carranza S. 2012. Forgotten in the ocean: systematics, biogeography and evolution of the Trachylepis skinks of the Socotra Archipelago. Zoologica Scripta.  Gómez-Diaz E, Sindaco R, Pupin F, Fasola M, Carranza S. 2012. Origin and in situ diversification in Hemidactylus geckos of the Socotra Archipelago. Molecular Ecology 21: 4074-4092.  De Marchi G, Fasola M, Chiozzi G, Bellati A, Galeotti P 2012. Sex discrimination of Crab Plovers (Dromas ardeola) by morphometric traits. Waterbirds 35: 332-337.  Sacchi R, Pellitteri Rosa D, Bellati A, Scali S, Tronconi D, Galeotti P, Fasola M. 2012. Biological correlates of two dorsal color pattern types in the Common Wall Lizard, Podarcis muralis (LAURENTI, 1768), (Squamata: Sauria: Lacertidae). Herpetozoa 25: 3-11.  Galeotti P, Bernini G, Locatello L, Sacchi R, Faosla M, Rubolini D. 2012. Sperm traits negatively covary with size and asymmetry of a secondary sexual trait in a freshwater crayfish. PLoS ONE 7(8): e43771. doi:10.1371/journal.pone.00437.  Attorre F, De Sanctis M, Farcomeni A, Guillet A, Scepi E, Vitale M, Pella F, Fasola M. 2012. On the use of Spatial Ecological Modelling as a tool for improving the assessment of geographic range size of threatened species. Journal for Nature Conservation. xx: xx-xx. http://dx.doi.org/10.1016/j.jnc.2012.10.001  Saino N, Romano M, Caprioli M, Fasola M, Lardelli R, Micheloni P, Scandolara C, Rubolini D, Gianfranceschi L. 2013. Timing of molt of barn swallows delayed in a rare Clock genotype. Peer j 1: e17; DOI 10.7717/peerj.17

D. Esperienze didattiche Courses on Zoology, Ecotoxicology, and Nature conservation.

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo Appointed Director of the Dipartimento di Biologia Animale (2000-2006), Director of the Centro Interdipartmentale Bioacustica e Ricerche Ambientali (since 2006), and President of the Consiglio Didattico Scienze Naturali (2007- 2010).

F. Altre informazioni Other scientific activities included: editor of the national ornithological journal Avocetta (1981-1990); responsibility for the organization of 5 national and international symposia on zoological and ecological subjects; membership to Boards of the “Waterbird Society”, of the “European Ornithologist Union”, and of several national scientific societies; membership to the CITES Commission with the Italian Ministero Agricoltura (since 200-20063).

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Cinzia GALLI

A. Informazioni personali La sottoscritta GALLI CINZIA dichiara di possedere il seguente curriculum professionale: - di essere in possesso del Diploma di Laurea in Scienze Geologiche (indirizzo paleontologico) conseguito presso l'Università degli Studi di Pavia il 29/3/1984 con la votazione di 110/110; - di essere dipendente a tempo indeterminato presso il comune di Cremona con la qualifica di Funzionario Tecnico Conservatore del Museo Civico di Storia Naturale di Cremona a partire dal 1/7/1987; - di collaborare per la tutela dei beni paleontologici con la Soprintendenza per i Beni archeologici della Lombardia (Ministero per i beni e le attività culturali) a partire dal 1997; - di aver tenuto presso l’Università degli Studi di Pavia: *corso di Paleontologia vegetale negli anni accademici 2001/2002 e 2002/2003; *n.25 seminari Paleontologia 2 a supporto all’insegnamento del corso nell’anno accademico 2003/2004; *corso di Paleontologia dei vertebrati negli anni accademici 2004/05, 2005/06, 2006/07, 2007/08, 2008/09; *corso di Paleontologia evolutiva negli anni accademici 2009/10, 2011/12, 2012/13

B. Ambiti e filoni di ricerca Le attività scientifiche nel settore di competenza (paleontologia) sono in gran parte il frutto della collaborazione, che a partire dal 1984 si è instaurata con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Pavia.

Nel ruolo di Conservatore del Museo Civico di Storia Naturale di Cremona a partire dal 1987 ho svolto e svolgo attività di conservazione, ricerca e didattica, principalmente rivolte a collezioni museali ed a tematiche geo- paleontologiche e naturalistico-ambientali, in collaborazione con studiosi di discipline complementari, in particolare relativamente allo studio dell’evoluzione della Pianura Padana. Progettazione e realizzazione di allestimenti museali permanenti con impegno scientifico pluriennale, laboratori didattici sperimentali e mostre temporanee. A questo proposito l’allestimento di mostre temporanee è legato non solo a collezioni museali o storia delle discipline scientifiche, ma anche ad argomenti relativi alla tutela e conservazione del patrimonio ambientale (Corredate da sintetici opuscoli illustrativi dal 1988 vengono proposte con scansione regolare, minimo una mostra ogni anno, negli ultimi anni anche più mostre ogni anno, spesso presentate in occasione di manifestazioni ed eventi nazionali e internazionali. Delle 40 mostre di argomento scientifico, di cui 4 paleontologiche, in particolare una è stata dedicata a Darwin e alla struttura della teoria dell’evoluzione in occasione del bicentenario dalla nascita.

L'attività scientifica viene svolta in collaborazione e con il supporto di strutture universitarie, musei scientifici e, per quanto riguarda la tutela dei beni paleontologici, con la Soprintendenza per I Beni archeologici della Lombardia.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: 20 paleontologiche; 20 curatela/redazione, 40 didattico-divulgative

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative: La produzione scientifica degli ultimi cinque anni è stata rivolta alla realizzazione di progetti di carattere paleontologico-museale:  Progettazione e realizzazione (nell’ambito del Progetto Educare a Scienza e Tecnologia) del Laboratorio sperimentale “La Pianura oltre la Pianura: evoluzione e biodiversità in Pianura Padana”con abbinato corso di aggiornamento e guida per insegnanti di scienze (a disposizione dal 2008)  Co-Progettazione del percorso scientifico del “Museo-laboratorio del paesaggio padano” la cui struttura complessiva in Cascina Stella è stata aperta al pubblico nel 2009.  Progettazione e realizzazione della mostra “Darwin 1809-2009” alla quale era abbinato un corso di aggiornamento e una guida per gli insegnanti di scienze (struttura della teoria dell’evoluzione)  Progettazione e realizzazione del nuovo allestimento del Museo Civico di Storia Naturale (2010-11) aperto al pubblico nella nuova sede dal 13 dicembre 2011  Revisione scientifica di collezioni museali (2012)

D. Esperienze didattiche Presso l’Università degli Studi di Pavia: *corso di Paleontologia vegetale negli anni accademici 2001/2002 e 2002/2003; *n.25 seminari Paleontologia 2 a supporto all’insegnamento del corso nell’anno accademico 2003/2004; *corso di Paleontologia dei vertebrati negli anni accademici 2004/05, 2005/06, 2006/07, 2007/08, 2008/09 *corso di Paleontologia evolutiva nell’anno accademico 2009/10, 2011/12, 2012/13 Versione del 13 gennaio 2017

Presso il Museo di Storia Naturale di Cremona: L’attività didattica è rivolta sia a studenti di ogni ordine e grado sia ad insegnanti di scienze per i quali vengono organizzati ogni anno scolastico corsi di aggiornamento a tema. Dopo aver partecipato come relatore a corsi di aggiornamento organizzati da I.R.R.S.A.E Lombardia (negli anni scolastici *1988/89 - *1989/90 - *1990/91), dai successivi anni scolastici ad oggi, ho direttamente organizzato e per le lezioni di competenza tenuto, in collaborazione con le Istituzioni scolastiche preposte e coadiuvata da docenti universitari che collaborano costantemente con il museo, corsi di aggiornamento teorici e pratici per docenti dell’area scientifica uno per ogni anno scolastico. - Progetti sperimentali di ‘didattica delle scienze’: “Educare al sistema territorio: conservare e valorizzare il contesto ambientale” si articola in una serie di percorsi, sviluppati nei diversi cicli scolastici, tutti con lo scopo di costruire una conoscenza che permetta di avere consapevolezza del proprio contesto ambientale in tutte le fasce di età. I progetti sono pluriennali e prevedono: corsi di formazione rivolti agli insegnanti, lezioni e laboratori sperimentali rivolti agli studenti. Le attività didattiche sono svolte in parte sul ‘campo’. - supporto scientifico a studenti e laureandi delle università limitrofe principalmente di Pavia, Parma e Milano

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo

F. Altre informazioni

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Alberto LUALDI

A. Informazioni personali Professore Associato, Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente

B. Ambiti e filoni di ricerca L’attività di ricerca di Alberto Lualdi ha interessato diverse tematiche di ricerca. Sinteticamente, tale attività può essere così schematizzata: - ricerche biostratigrafiche e di ricostruzione ambientale inerenti il margine settentrionale del bacino pliocenico padano; - ricerche stratigrafico-sedimentologiche in terreni cartonatici mesozoici e paleogenici delle Alpi Marittime italo- francesi; - ricerche stratigrafico-sedimentologiche in terreni triassici e giuresi di aree extra-Pennidiche, i.e. nelle Alpi Meridionali, nei dominii provenzali ed in Sardegna; - studi sedimentologici e sulla diagenesi di superfici deposizionali caratterizzate da “eventi rari”. Più in generale, le tematiche indicate si inseriscono in un piano generalizzato di studio di un argomento “madre” che si può complessivamente indicare come ‘modalità di annegamento delle piattaforme carbonatiche e loro evoluzione, sia nella piccola scala (diagenesi, eventi-rari, studio di dettaglio delle lacune, ecc.) sia nel loro divenire temporale’. Pertanto l’attività di ricerca alterna pubblicazioni di carattere puntuale e di particolare analisi ad altri di carattere più generale e sintetici. Nell’ultimo decennio si è iniziata una nuova linea di ricerca che prevede l’utilizzo delle glauconiti quali indicatori di facies e sub-facies; in questo ambito sono state portate a termine ricerche inerenti successioni cretacee dell’Autoctono delfinese del sud-est della Francia. Un ulteriore tema di ricerca si è focalizzato sulle tematiche inerenti la definizione delle dinamiche del rifting mesozoico nelle Alpi Marittime. Il progetto di ricerca si è incentrato sulle successioni sedimentarie dell’area ligure che evidenziano l’evoluzione del margine europeo. In particolare una linea specifica di ricerca verte a dettagliare l’evoluzione sedimentaria di questo comparto crostale al fine di una sua migliore caratterizzazione geodinamica nell’intervallo Triassico superiore-Dogger. Attualmente sono ancora in fase di ultimazione ricerche relative ad orizzonti diastemici del Giurassico del Delfinese e del Cretaceo provenzale, atte ad inquadrare la dinamica deposizionale ed il contesto geodinamico complessivo di questi settori crostali.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: 72

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  DECARLIS A. & LUALDI A. 2009 – A sequence stratigraphic approach to a Middle Triassic shelf-slope complex of the (Ligurian Briançonnais, -Rialto unit). Facies, 55, 267-290.  DECARLIS A. & LUALDI A: 2011 – Synrift sedimentation on the northern Tethys margin: an example from the Ligurian Alps (Upper Triassic to Lower Cretaceous, Prepiedmont domain, Italy). Int. J. Earth Sci. (Geol. Rundsch.) 100,1589-1604.  DECARLIS A. & LUALDI A. 2008 – Stratigraphy and deposition of Lower Cretaceous condensed deposits in the Maritime Alps (Nice arc, SE France). Boll. Soc. Geol. It., 127 13-24.  DECARLIS A. & LUALDI A. 2008 – Late Triassic-Early Jurassic paleokarst from the Ligurian Alps and its geological significance (Siderolitico Auct., Ligurian Briançonnais domain). Swiss J. Geosci. 101,579-593.

D. Esperienze didattiche Dal 1982 Alberto Lualdi svolge attività didattica per i corsi di Laurea in Scienze Geologiche e di Scienze e Tecnologie per la Natura essendo titolare di corsi sia del triennio di base che del biennio della laurea specialistica. L’attività didattica è stata svolta presso l’Università degli Studi di Pavia e, nel triennio 1998-2001, presso l’Università degli Studi di Bari. Oltre ai corsi istituzionali, lo scrivente ha seguito come relatore o co-relatore circa un centinaio fra Tesi di Laurea e di Dottorato.

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo

F. Altre informazioni

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Alberto MERIGGI

A. Informazioni personali Nato a Pavia il 3 Gennaio 1954, si è laureato in Scienze Biologiche nell’A.a. 1975-76 presso l’Istituto di Zoologia dell'Università degli Studi di Pavia con una tesi sul successo dei ripopolamenti di Starna (Perdix perdix). Dal 1977 ha svolto la sua attività prima presso l’Istituto di Zoologia, poi presso il Dipartimento di Biologia Animale e, dal 1° gennaio 2012, presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia.

B. Ambiti e filoni di ricerca 1) Gestione, pianificazione faunistica e tutela delle popolazioni naturali di uccelli e mammiferi. 2) Dinamica di popolazione e analisi dei fattori influenzanti. 3) Esigenze ecologiche e preferenze ambientali di uccelli e mammiferi. 4) Modellizzazione delle relazioni habitat-popolazioni e sviluppo di modelli di valutazione ambientale. 5) Coesistenza e competizione in popolazioni simpatriche di specie affini. 6) Sviluppo e adattamento alle situazioni locali dei metodi di censimento della fauna selvatica. 7) Comportamento alimentare dei predatori terrestri e loro influenza sulle popolazioni delle specie preda. 8) Effetti delle misure agro-ambientali e dei miglioramenti ambientali sulla fauna degli ecosistemi agricoli.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: 92 di cui 44 articoli su riviste ISI, 14 articoli su riviste nazionali e 34 libri o parti di libri.

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  Vidus Rosin A., Montagna A., Meriggi A., Serrano Perez S. 2009. Density and habitat requirements of sympatric hares and cottontails in northern Italy. Hystrix – Italian Journal of Mammalogy 20: 101-110.  Giordano M., Meriggi A. 2009. Use by small mammals of short-rotation plantations in relation to their structure and isolation. Hystrix – Italian Journal of Mammalogy 20: 127-135.  Vidus Rosin A., Meriggi A., Pella F., Zaccaroni M. 2010. Demographic parameters of reintroduced grey partridges in central Italy and the effect of weather. European Journal of Wildlife Research. 56:369-375  Vidus Rosin A., Meriggi A., Serrano Perez S. 2010. Density and habitat requirements of introduced Eastern cottontail Sylvilagus floridanus in northern Italy. Acta Theriologica 55: 139-151  Vidus Rosin A., Meriggi A., Cardarelli E,. Serrano Perez S, Mariani Corradelli C, Barba A 2011. Habitat overlap between sympatric European hare Lepus europaeus and Eastern cottontail Sylvilagus floridanus in northern Italy. Acta Theriologica 56: 53-61.  Cardarelli E,. Meriggi A., Brangi A., Vidus Rosin A. 2011. Effects of arboriculture stands on European hare Lepus europaeus habitat use in an agricultural area of northern Italy. Acta Theriologica 56: 229–238  Fattorini L., Giordano M., Marcheselli M., Meriggi A. 2011. Species abundance and diversity index estimation in point transect sampling using composite approach. Environmetrics 22: 587–596  Meriggi A., Brangi A., Schenone L., Signorelli D., Milanesi P. 2011. Changes of wolf (Canis lupus) diet in Italy in relation to the increase of wild ungulate abundance. Ethology Ecology & Evolution 23: 195-210  Modesto P., Cava P.L., Peletto S., Colussi S., Vidus Rosin A., Meriggi A., Acutis P.L. 2011. Evaluation of genetic variability in Brown hare populations from two protected areas in northern Italy. Hystrix – Italian Journal of Mammalogy 22: 257-268.  Milanesi P., Meriggi A., Merli E. 2012. Selection of wild ungulates by wolves Canis lupus (L. 1758) in an area of the Northern Apennines (North Italy). Ethology Ecology & Evolution 24: 81-96  Nelli L., Meriggi A., Vidus Rosin A. 2012. Effects of Habitat Improvement Actions (HIAs) and reforestations on Pheasants (Phasianus colchicus) in northern Italy. Wildlife Biology 18: 121-130.  Vidus Rosin A., Lizier L., Meriggi A., Serrano-Perez S. 2012. Habitat selection and segregation by two sympatric lagomorphs: the case of European hares (Lepus europaeus) and Eastern cottontails (Sylvilagus floridanus) in northern Italy. Acta Theriologica 57: 295-304.  Chiatante G., Meriggi A., Giustini D., Baldaccini N.E. 2013. Density and habitat requirements of red-legged partridge on Elba Island (Tuscan Archipelago, Italy). Italian Journal of Zoology  Nelli L., Franzoi A., Meriggi A. In stampa. Habitat selection by rock ptarmigan (Lagopus muta helvetica) in Veglia-Devero Natural Park (Italy): a small-scale study. Wildlife Biology.  Franceschi S., Nelli L., Pisani C., Franzoi A., Fattorini L., Meriggi A. In stampa. A Monte Carlo Appraisal of Plot and Distance Sampling for Census of Black Grouse and Rock Ptarmigan Populations in Alpine Protected Areas. Journal of Wildlife Management.

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D. Esperienze didattiche Svolge attività didattica in corsi universitari, corsi di specializzazione, master e dottorati ed è stato docente in corsi per operatori faunistici organizzati da vari Enti con lezioni su diversi aspetti della Biologia dei Vertebrati. È relatore di tesi di laurea triennale e magistrale di Scienze naturali e Scienze biologiche e di tesi di Master. Attualmente è professore a contratto di “Gestione e Conservazione della Fauna”, I anno della Laurea Magistrale in Scienze della Natura, percorso in “Gestione sostenibile del patrimonio naturalistico”.

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo È rappresentante dell’Università di Pavia nel "Centro Interuniversitario per la Ricerca sulla Selvaggina e sui Miglioramenti Ambientali a Fini Faunistici" con sede a Firenze.

F. Altre informazioni - È stato responsabile scientifico e coordinatore di 49 studi e ricerche finanziati da enti pubblici. - Ha fatto parte del Comitato Editoriale delle riviste "Journal of Wildlife Research", "Journal of Mountain Ecology - IBEX" e “Avocetta” ed è stato ”Associate Editor” della rivista di teriologia "Hystrix – Italian Journal of Mammalogy". - È stato membro del "Partridge, Quail and Francolin Specialist Group” della “Species Survival Commission” dell’IUCN e dei direttivi dell’Associazione "Alessandro Ghigi" per lo studio della Biologia e Conservazione dei Vertebrati e dell’Associazione Teriologica Italiana. - É socio dell’Unione Zoologica Italiana, nel cui ambito è stato due volte membro della Commissione Fauna. -Coordina l'attività di laureati in Scienze Biologiche e Naturali impegnati in ricerche finanziate da enti pubblici. -È “Tutor” di studenti di dottorato, assegnisti e di borsisti dell’Università di Pavia e di altre Università -È consulente editoriale (referee) per le riviste scientifiche AVOCETTA, ACQUA E ARIA, ACTA THERIOLOGICA, ANIMAL BIODIVERSITY AND CONSERVATION, BIOLOGICAL CONSERVATION, ETHOLOGY ECOLOGY AND EVOLUTION, EUROPEAN JOURNAL OF WILDLIFE RESEARCH, FOLIA ZOOLOGICA, GIBIER FAUNE SAUVAGE, HYSTRIX – ITALIAN JOURNAL OF MAMMALOGY, IBEX- JOURNAL OF MOUNTAIN ECOLOGY, IBIS, ITALIAN JOURNAL OF ZOOLOGY, JOURNAL OF APPLIED ECOLOGY, JOURNAL OF MAMMALOGY, JOURNAL OF WILDLIFE MANAGEMENT, JOURNAL OF WILDLIFE RESEARCH, MAMMALIA, MAMMALIAN BIOLOGY, ORYX, PLOS ONE, WILDLIFE BIOLOGY, WILDLIFE BIOLOGY IN PRACTICE. -Ha tenuto, su invito, conferenze e seminari presso le università di Urbino, Firenze, Modena, Pisa, Torino, Siena e Milano e presso vari Musei e Associazioni naturalistiche e culturali. -Ha partecipato su invito dell'Institut National pour la Recherche Agronomique (Francia) a una rete europea di laboratori per lo studio dell'ecologia della Starna, quale specie indicatrice dello stato degli ecosistemi agricoli. -Ha fatto parte, su invito del Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali, di una rete di Unità Operative per la ricerca finalizzata "Integrazione Ambiente, Agricoltura e Fauna Selvatica". -Ha svolto attività di consulenza per diverse Amministrazioni regionali e provinciali su problematiche di gestione della fauna selvatica. -Ha fatto parte della rete di rilevatori indicata dall'Unione Zoologica Italiana per il progetto BioItaly e della commissione ministeriale per il progetto BioItaly. -Fa attualmente parte del “Gruppo di lavoro sul coniglio selvatico nell’area mediterranea” al quale afferiscono ricercatori e tecnici francesi, spagnoli, portoghesi e italiani.

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Paola NOLA

A. Informazioni personali Laurea in Scienze Naturali il 19.11.1986 (Univ. Pavia) Corso di perfezionamento in Geobotanica (Univ. Pavia - a.a. 1987-88) Dottorato di Ricerca in Sistematica ed Ecologia Vegetale (IV Ciclo), in cotutela Italia-Francia con la partecipazione di Univ. Pavia; Univ. St. Jérôme, Marsiglia e Univ. Viterbo (2.07.1992) Attività di ricerca post-dottorato presso il Dipartimento di Biotecnologie Agrarie ed Ambientali dell'Università di Ancona (periodo 1.4.1993 - 31.3.1994) Ricercatore Universitario presso Dip. Ecologia del Territorio, Univ. Pavia, dal 1.01.1997 al 30.09.2006 Professore associato presso Dip. Scienze della Terra e dell’Ambiente, Univ. Pavia, dal 1.10.2006 Stage di perfezionamento e aggiornamento all’estero: - Nuove metodologie in campo dendroecologico e analisi densitometrica (1996) Univ. St. Jérôme, Marsiglia, Francia - Methods in dendroecological analysis (1998) Univ. St. Jérôme, Marsiglia, Francia - Chronology building and cross-dating (2001) Univ. St. Jérôme, Marsiglia, Francia - Tecniche dendroecologiche negli studi di monitoraggio a lungo termine (2004) WSL, Birmensdorf, Svizzera - Numerical methods in dendroecology (2004) CEREGE - Aix-en-Provence, Francia

B. Ambiti e filoni di ricerca L’attività di ricerca, principalmente svolta nel campo della dendroecologia, riguarda i seguenti temi: - Analisi delle interazione tra accrescimento annuale e animali (ungulati selvatici, insetti defogliatori) - Studio delle interazioni tra Hedera helix e accrescimento della pianta ospite (Fagus sylvatica e Quercus robur) - Studio della struttura e della dinamica forestale, realizzato in numerose aree permanenti in diverse regioni dell’Italia settentrionale - Analisi delle relazioni tra clima e accrescimento annuale, ambito nel quale sono state realizzate delle ampie sintesi del comportamento dendroclimatico di diverse specie (genere Quercus nel bacino mediterraneo, Pinus cembra nell’arco Alpino, Abies alba nell’intero territorio italiano) - Analisi della variabilità temporale e spaziale delle relazioni clima-accrescimento in relazione al climate change - Ricostruzioni climatiche di temperature e precipitazioni Inoltre, vengono condotti studi in collaborazione nell’ambito di altre discipline, tra cui: Elaborazioni di dati floristici e vegetazionali; Impostazione e gestione di banche dati, per la raccolta, l’archiviazione e l’elaborazione di dati ecologici di diversa natura; Studi per la conservazione di beni culturali, contribuendo tramite il riconoscimento specifico di campioni lignei appartenenti a opere d’arte, a partire dalle caratteristiche anatomiche del legno.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: 110

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  Castagneri D., Garbarino M., Nola P. (2013). Host preference and growth patterns of ivy (Hedera helix L.) in a temperate alluvial forest. PLANT ECOLOGY (ISSN:1385-0237)  Carrer M., Nola P., Motta R. (2012). Significant mean and extreme climate sensitivity of Norway spruce and silver fir at mid-elevation mesic sites in the Alps . PLOS ONE (ISSN: 1932-6203) Vol. 7  Castagneri D., Nola P., Cherubini P., Motta R. (2012). Temporal variability of size– growth relationships in a Norway spruce forest: the influences of stand structure, logging, and climate. CANADIAN JOURNAL OF FOREST RESEARCH (ISSN:1208-6037) p. 550 - 560 Vol. 42  Carrer M., Nola P., Motta R., Urbinati C. (2010). Contrasting tree-ring growth to climate responses of Abies alba toward the southern limit of its distribution area. OIKOS (ISSN: 0030-1299) p. 1515 - 1525 Vol. 119  Castagneri D., Lingua E., Vacchiano G., Nola P., Motta R. (2010). Diachronic analysis of individual-tree mortality in a Norway spruce stand in the Eastern Italian Alps. ANNALS OF FOREST SCIENCE (ISSN:1286-4560) 67: 1-8  Corona C., Guiot J., Edouard J. L., Chaliè F., Buntgen U., Nola P., Urbinati C. (2010). Millennium-long summer temperature variations in the European Alps as reconstructed from tree rings. CLIMATE OF THE PAST (ISSN:1814-9324) p. 379 - 400 Vol. 6  Motta R., Berretti R., Castagneri D., Lingua E., Nola P., Vacchiano G. (2010). Stand and coarse woody debris dynamics in subalpine Norway spruce forests withdrawn from regular management. ANNALS OF FOREST SCIENCE (ISSN:1286-4560) p. 803 - Vol. 67  Motta R., Nola P., Berretti R. (2009). The rise and fall of the black locust (Robinia pseudoacacia L.) in the Siro Negri Forest Reserve (Lombardy, Italy): lesson learned and future uncertainties. ANNALS OF FOREST SCIENCE (ISSN:1286-4560) p. 410 - 419 Vol. 66  Lingua E., Cherubini P., Motta R., Nola P. (2008). Spatial structure along an altitudinal gradient in the Italian Central Alps suggests competition and facilitation among coniferous species. JOURNAL OF VEGETATION SCIENCE (ISSN:1100-9233) p. 425 - 436 Vol. 19 Versione del 13 gennaio 2017

 Nicault A., Alleaume S., Brewer S., Carrer M., Nola P., Gutierrez E., Edouard J.L., Urbinati C., Guiot J. (2008). Mediterranean drought fluctuation during the last 500 years based on tree-ring data. CLIMATE DYNAMICS (ISSN:0930-7575) p. 227 - 245 Vol. 31

D. Esperienze didattiche Componente del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Ecologia sperimentale e Geobotanica - Dip. Ecologia del Territorio (ora Dip. Scienze della Terra e dell’Ambiente), Univ. Pavia (dal 2003 ad oggi) Attività didattica frontale nei Corsi di Laurea (Fac.Scienze MM.NN.FF. - Univ. Pavia): titolare di numerosi insegnamenti all’interno di Corsi di Laurea quadriennale (LQ), triennale (LT), specialistica (LS) e magistrale (LM), secondo i diversi ordinamenti che si sono succeduti, in ambito naturalistico e biologico. Insegnamenti attuali: Botanica generale - 9 CFU - LT Scienze e Tecnologie per la Natura Ecologia vegetale – modulo 1 - 3 CFU - LT Scienze Biologiche Laboratorio di dendrocronologia - 3 CFU - LT Scienze e Tecnologie per la Natura Laboratorio di dendroecologia - 3 CFU - LM Scienze della Natura

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo Vice-Presidente del Consiglio Didattico della classe delle Lauree in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura, dal 2007 al 2013

F. Altre informazioni Attività organizzative nell’ambito dei Corsi di Studio - Realizzazione della Guida dello studente e organizzazione delle attività didattiche delle lauree triennali e magistrali per il Consiglio Didattico in Scienze e Tecnologie per la Natura (2002-2013) - Responsabile, per il Consiglio didattico in Scienze e tecnologie per la Natura, dell’aggiornamento dei dati relativi al budget di Facoltà e ai punti organico, necessari alla programmazione dell’utilizzo delle risorse dei settori scientifico-disciplinari BIO (2003-2012) - Componente della Commissione Didattica, con compiti specifici relativi all’avvio organizzativo e normativo dei nuovi ordinamenti didattici, secondo il D.M. 22 ottobre 2004 n. 270 (dal 2004-2013) - Responsabile della programmazione didattica e della stesura dei Piani di Studio per i Corsi di Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie per la Natura e Laurea Magistrale in Scienze della Natura (2008-2013) - Delegata per la compilazione della sezione OFF della Banca Dati ministeriale, relativamente ai Corsi di Laurea Triennale in Scienze e Tecnologie per la Natura e Laurea Magistrale in Scienze della Natura (2011-2013) Attività organizzative nell’ambito del Dipartimento - Responsabile di diverse attività inerenti la valutazione della Ricerca Scientifica. - Delegata del Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestri, nell’ambito del progetto SIR (Sistema Informativo per la Ricerca), con responsabilità nella raccolta dei dati, del loro inserimento in banca dati SIR e della loro validazione (periodo 1998-2007) - Superutente del Dipartimento di Ecologia del Territorio in relazione al catalogo informatico UGOV (dal 2008) - Referente del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente per le attività inerenti il processo di Valutazione quinquennale della Ricerca VQR 2004-2010 (2012) Partecipazione a commissioni di valutazione scientifica per il conseguimento di titoli post-laurea di varia natura. Docteur en Science Univ. Marseille (Francia - 16.12.1996), Master of Science, Mediterranean Agronomic Institute of Chania , Creta, Grecia (1999); European PhD (1999) Valutazione comparativa per Ricercatore Universitario, settore E01D (Ecologia vegetale), Università degli Studi di Torino (G.U. n. 38 del 15.05.2001) Valutazione comparativa per Ricercatore Universitario - Fac. di Scienze MM.FF.NN., settore BIO/03 (Botanica ambientale e applicata), Università degli Studi di Torino (G.U. n. 100 del 17/12/2004) Ammissione al Corso di dottorato di ricerca in Ecologia sperimentale e geobotanica - XII ciclo nuova serie (XXVI ciclo) - (G.U. - IV^ serie speciale n. 50 del 25/06/2010) Attività editoriale e di revisione scientifica Dal 2002 Associated Editor della rivista internazionale Dendrochronologia (rivista indicizzata ISI e Scopus). Attività di Revisore scientifico per numerose riviste internazionali e nazionali tra cui: Journal of Vegetation Science, Radiocarbon, Tree Ring Research, Plant Ecology, Plant Biosystem (Taylor & Francis), iForest, Archivio Geobotanico, Il Naturalista Valtellinese, Acer, Forest@, Silva Paedemontis Indici bibliometrici - ISI - Web of Science: N. pubblicazioni 18, Citazioni 318, h-index 10 - Scopus: N. pubblicazioni 20, Citazioni 349, h-index 10 - Google Scholar: N pubblicazioni 43, Citazioni 606, h-index 13

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Simone Orsenigo

M. Informazioni personali Titoli di studio • PhD in Ecologia Sperimentale e Geobotanica (XXVII Ciclo) presso Università di Pavia (2011-2014) • Laurea magistrale in Scienze della Natura (AA 2009/2010) presso Università di Milano (110/110 con lode) • Laurea triennale in Tecniche Erboristiche (AA 2006/2007) presso Università di Milano Posizione attuale Assegnista di Ricerca (2° anno- Tipo A) presso Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali – Produzione, Territorio, Agroenergia (DISAA)

N. Ambiti e filoni di ricerca Effetti del cambiamento climatico sulla flora alpina: effetto dei cambiamenti climatici sulla germinazione di specie d’alta quota (Alpi, Appennino, Himalaya). Monitoraggio a lungo termine dell’effetto dei cambiamenti climatici e risposta ad elevate temperature e ridotta disponibilità idrica in specie artico-alpine. Effetto degli eventi climatici estremi sulla performance riproduttiva di specie alpine. Conservazione ex situ e germinazione di specie di interesse conservazionistico: conservazione ex situ e longevità delle collezioni in relazione ai fattori ambientali di crescita e maturazione dei semi. Ricerche sull’ecologia della germinazione di specie spontanee e di interesse conservazionistico della flora italiana. Liste Rosse e traslocazioni vegetali: attività di red listing e valutazione del rischio di estinzione di specie vegetali. Traslocazione di piante a scopo conservazionistico con particolare riferimento alla selezione dei siti di rilascio, genetica della conservazione, assisted colonization, monitoraggi a lungo termine. Caratterizzazione e valorizzazione di landraces e CWR: caratterizzazione ecologica, genetica e morfologica di Crop Wild Relatives e landraces. Conservazione e valorizzazione di CWR e antiche varietà di piante coltivate. Studi floristici: segnalazione di nuove stazioni di specie rare, di interesse conservazionistico o di specie esotiche.

O. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: 30 su riviste internazionali peer-reviewed con Impact Factor

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative: 1) Orsenigo S, Guzzon F, Abeli T, Rossi G, Vagge I, Balestrazzi A, Mondoni A, Müller JV (2017) Comparative germination responses to water potential across different populations of Aegilops geniculata and cultivar varieties of Triticum durum and T. aestivum. Plant biology, in press 2) Ferrarini A, Selvaggi A, Abeli T, Alatalo JM, Orsenigo S, Gentili R, Rossi G (2016) Planning for assisted colonization of plants in a warming world. Nature Scientific Reports 6: 28542. 3) Orsenigo S, Gentili R, Smolders AJP, Efremov A, Rossi G, Ardenghi NMG, Citterio S, Abeli T (2016) Reintroduction of a dioecious aquatic macrophyte (Stratiotes aloides L.) regionally extinct in the wild. Interesting answers from genetics. Aquatic Conservation: Marine and Freshwater Ecosystems, in press 4) Orsenigo S, Abeli T, Rossi G, Bonasoni P, Pasquaretta C, Gandini M, Mondoni A (2015) Effects of autumn and spring heat waves on seed germination of high mountain plants. PLOS One 10(7): e0133626 5) Mondoni A, Pedrini S, Bernareggi G, Rossi G, Abeli T, Probert R, Ghitti M, Bonomi C, Orsenigo S (2015) Climate warming could increase the recruitment success in glacier foreland plants. Annals of Botany 116:907- 916. 6) Rossi G, Orsenigo S, Montagnani C, Fenu G, Gargano D, Peruzzi L, et al. (2016) Is legal protection sufficient to ensure plant conservation? The Italian Red List of policy species as a case study. Oryx 50:431-436. 7) Orsenigo S, Mondoni A, Rossi G, Abeli T (2014) Some like it hot and some like it cold, but not too much: plant responses to climate extremes. Plant Ecology 215(7): 677-688. 8) Ferrarini A, Rossi G, Mondoni A, Orsenigo S (2014) Predicting climate warming impact on plant species could be more complex than expected. Evidences from a case study in Himalaya. Ecological Complexity 20: 307-314. 9) Abeli T, Gentili R, Mondoni A, Orsenigo S, Rossi G (2014) Effects of marginality on plant population performance. Journal of Biogeography 41: 239-249. 10) Mondoni A, Rossi G, Orsenigo S, Probert RJ (2012) Climate warming could shift the timing of seed germination in alpine plants. Annals of Botany 110(1): 155-164.

P. Esperienze didattiche

Dal 2012 Cultore della materia in Botanica e Botanica Applicata. Tutorati nell’ambito dei corsi di Botanica Ambientale ed Applicata e di Botanica Sistematica e seminari didattici nell’ambito del corso di Geobotanica. Componente della commissione d’esame del corso di Geobotanica (Università di Pavia) Versione del 13 gennaio 2017

Correlatore di tesi di laurea triennale in Scienze Naturali e Scienze Biologiche e di laurea magistrali in Scienze della Natura.

Q. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo …..

R. Altre informazioni Socio fondatore dello spin-off universitario Flora Conservation, società agricola che si occupa di produzione e commercializzazione di piante e sementi autoctone

Subject Editor della rivista Italian Botanist. Membro della Società Botanica Italiana, della Society for Conservation Biology e dell’International Society for Seed Science.

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof./Dr. Gianni PAVAN

A. Informazioni personali Gianni Pavan, nato a Pavia il 21-09-1960, residente in Via Mirko Cerise 4 - 27100 Pavia Università degli Studi di Pavia, Centro Interdipartimentale CIBRA (Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali), Via Taramelli 24, 27100 Pavia Email [email protected] Web http://www.unipv.it/cibra Ricercatore confermato BIO/07, in servizio dal 29-12-1994 al 28-02-2006 presso il Dipartimento di Urbanistica della Facoltà di Architettura dell’Università IUAV di Venezia (settore disciplinare E03 - Ecologia, Antropologia e Genetica - ora BIO/07), dal 1-03-2006 in servizio al Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche Ambientali dell’Università di Pavia. Afferente al Dipartimento di Biologia Animale dal 2006 al 2011; da novembre 2011 afferisce al Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dal 2012. Ricercatore associato ai Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN dal 2003.

B. Ambiti e filoni di ricerca Sintesi delle linee di ricerca attuali Studio della comunicazione acustica e dell’ecolocalizzazione; sviluppo di strumenti, software e metodi per l’analisi dei segnali bioacustici; monitoraggio acustico della biodiversità in ambienti terrestri e marini; registrazione e studio dei paesaggi sonori di ambienti terrestri a fini scientifici e divulgativi; analisi dei dati acustici da diverse piattaforme subacquee (AMADEUS-ANTARES, SMO-SN1, SMO-ONDE2) con INFN e INGV; metodi di riduzione dell’impatto del rumore sui mammiferi marini. Progetti di ricerca, finanziamenti e crociere oceanografiche Nel 2006 ha creato la Banca Dati Nazionale sugli spiaggiamenti di cetacei per incarico del Ministero dell’Ambiente (http://mammiferimarini.unipv.it), che dirige e mantiene tuttora con anche il sostegno del Ministero della Salute e di ACCOBAMS. Responsabile dell’unità operativa dell’Università di Pavia del progetto Europeo LIDO (Listening Into Deep Ocean) coordinato dall’Università Poliecnica della Catalogna (UPC, Spagna) dal 2007 al 2009. Dal 1991 ha partecipato a oltre 20 crociere di ricerca oceanografica per lo studio dei mammiferi marini, per lo studio e verifica di nuovi sistemi di detection, e per l’implementazione di metodi di mitigazione degli impatti acustici da sonar e airgun. Tra queste le crociere SIRENA organizzate dal NURC con finanziamenti ONR e le crociere sismiche in Oceano Pacifico e Atlantico della Columbia University – LDEO. È stato Principal Investigator (PI) nel progetto “Bioacoustic Characterization of the Mediterranean Sea” 1999-2003 finanziato dall’Office of Naval Research (US); partecipa al progetto EDA POMM (2010-2013) come consulente della Marina Militare Italiana per lo sviluppo di banche dati e strumenti per la protezione dei mammiferi marini Ha partecipato al progetto NATO URC SOLMAR (1999-2004) e MMRMP (2008-2012), per lo studio e sviluppo di strumenti e protocolli operativi per la protezione dei mammiferi marini rispetto alle emissioni sonar militari. Responsabile della gestione e analisi di dati bioacustici nel progetto NEMO-ONDE dell’INFN (dal 2004) per sviluppo di una piattaforma subacquea per la ricezione e lo studio dei segnali acustici emessi dai mammiferi marini. Partecipazione al progetto FIRB SMO con INFN e INGV (dal 2012) per lo sviluppo di Submarine Multidisciplinary Observatories. Altri progetti di ricerca CORINE Biotopes Italia (1986-1989), catalogazione e georeferenziazione di siti naturalisticamente interessanti rilevati da letteratura e cartografia storica. Ha partecipato ai progetti europei SILENV (2010) e GIONHA (2010) (subcontract to CIBRA). BRS 2012. Behavioural Response Study sullo Zifio con Università di St Andrews (con finanziamenti ONR) Marine Strategy – collabora con ISPRA alla raccolta ed elaborazione di dati sui mammiferi marini dei mari italiani. International Whaling Commission – collabora alla redazione dei rapporti annuali per l’IWC sullo stato delle popolazioni di cetacei dei mari italiani; è stato membro della commissione scientifica all’IWC nel 2004 e 2006. Principali collaborazioni Nazionali: INFN, INGV, Univ. di Parma, Univ. di Torino, Univ. di Milano, Univ. di Roma, Univ. di Catania, Univ. di Messina, Centro Studi Cetacei, Ministero Ambiente, Ministero della Salute, Ministero Agricoltura e Foreste, ISPRA, ARPAT, IZS, MMI, CSSN. Internazionali: NATO URC, CMRE, ONR (US), Columbia University e LDEO (US), NMFS (US), WHOI (US), Cornell Univ. (US) St.Andrews University (UK), Università di Tolone Sud Var (LSIS) (F), ACCOBAMS, ASCOBANS. Italian Stranding Network – gestione della Banca Dati Nazionale sugli spiaggiamenti di mammiferi sulle coste italiane su incarico del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: Ha pubblicato oltre 160 lavori (1983-2013).

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Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  Panigada S., Pavan G., Borg J.A., Galil B.S., Vallini C. 2008. Biodiversity impacts of ship movement, noise, grounding and anchoring. Pp. 9-56 in Abdulla A., Linden O. (Eds). Maritime traffic effects on biodiversity in the Mediterranean Sea: Review of impacts, priority areas and mitigation measures. IUCN Centre for Mediterranean Cooperation, Malaga, Spain.  Zimmer W.M.X., Pavan G., 2008 Context driven detection/classification of Cuvier’s beaked whale (Ziphius cavirostris). In: New Trends for Environmental Monitoring Using Passive Systems. IEEE Proc.  Riccobene G. et al., 2009. Long-term measurements of acoustic background noise in very deep sea. Nucl. Instr. and Meth. A. 604 (2009) S149-S157.  Obrist M.K., Pavan G., Sueur J., Riede K., Llusia D. and Márquez R., 2010. Bioacoustic approaches in biodiversity inventories. In: Manual on Field Recording Techniques and Protocols for All Taxa Biodiversity Inventories, Abc Taxa, Vol. 8: 68-99.  Azzellino A., Lanfredi C., D'Amico A., Pavan G., Podestà M., Haun J., 2011. Risk mapping for sensitive species to underwater anthropogenic sound emissions: model development and validation in two Mediterranean areas. Marine Pollution Bulletin 63: 56-70.  Mazzariol S., Di Guardo G., Petrella A. , Marsili L., M. Fossi C., Leonzio C., Zizzo N., Vizzini S., Gaspari S., Pavan G., Podesta` M., Garibaldi F., Ferrante M., Copat C., Traversa D., Marcer F., Sabina Airoldi S., Frantzis A., De Beraldo Quiro´ s Y., Cozzi B., Fernandez A., 2011. Sometimes Sperm Whales (Physeter macrocephalus) Cannot Find Their Way Back to the High Seas: A Multidisciplinary Study on a Mass Stranding. PLoS ONE 6(5): e19417. doi:10.1371/journal.pone.0019417  Polidori C., Pavan G., Ruffato G., D’Asís J., Josè Tormos J.; 2013. Common features and species-specific differences in stridulatory organ and stridulation patterns of velvet ants (Hymenoptera: Mutillidae). Zoolische Anzeiger (Elsevier)  Favali P. et al., 2013. NEMO-SN1 Abyssal Cabled Observatory in the Western Ionian Sea. IEEE Journal of Oceanic Engineering 01/2013 38(2): 358 – 374.  La Manna G., Manghi M., Pavan G., Lo Mascolo F., Sarà G.; Behavioural strategy of common bottlenose dolphins (Tursiops truncatus) in response to different kinds of boats in the waters of Lampedusa Island (Italy). Aquatic Conserv: Mar. Freshw. Ecosyst.

D. Esperienze didattiche Inizia nel 1981 a partecipare alle attività scientifiche e didattiche dell'Istituto di Entomologia dell'Università di Pavia allestendo un laboratorio di bioacustica. Nel 1989 partecipa alla costituzione del Centro Interdisciplinare di Bioacustica con la creazione di un laboratorio di bioacustica marina finanziato dal Ministero della Marina Mercantile. Dal 1992 al 1994 è Professore a contratto dell'Università di Pavia per insegnare bioacustica nel corso di "Entomologia". Dal 1994 al 2004 all’Università IUAV di Venezia, nel ruolo di ricercatore, ha in affidamento vari corsi fondamentali e opzionali, tra cui “Ecologia” e “Conservazione e Restauro dell’Ambiente”. Nel 2006, in ruolo all’Università di Pavia, attiva il corso di “Bioacustica terrestre e marina” (opzionale, 4 crediti) per la laurea magistrale in Scienze della Natura; nell’A.A. 2010-2011 il corso diventa “Bioacustica” con 6 crediti. È stato docente del corso “Impact of anthropogenic noise on marine environmental” nell’INTERNATIONAL EXPO MASTER in “Coastal-marine Integrated Management” dello IUSS di Pavia. Ha tenuto corsi in varie università e per enti non universitari sui temi della Bioacustica Terrestre, della Bioacustica Marina, e della Biologia Marina (cetacei). Fa parte del collegio di tutor del Dottorato in Biologia del Comportamento (dal XXIII al XXVIII Ciclo) presso il Dip. di Biologia Evolutiva e Funzionale dell’Università di Parma ed è stato tutor di 2 tesi di Dottorato. Nel 2011 è stato Visiting Professor presso “LSIS - DYNI” (Laboratoire des Sciences de l'Information et des Systèmes - DYNamique de l'Information) dell’Università di Tolone Sud-Var. È stato membro della commissione di esame di Dottorato all’Univ. di Loughborough (UK) nel 1997 e all’Univ. di Paris-Sud Orsay (F) nel 2000. È stato tutor per una tesi di Master Degree all’Università di Bremen (Germania) nel 2009 e all’Università di Ghent (Belgio) nel 2012. Ha contributo alla realizzazione di oltre 60 tesi di laurea e dottorato e attualmente sta seguendo 10 tesi di Laurea triennali e magistrali, nonché tesi di dottorato nelle Università di Milano Messina, Catania, Tolone, Lubiana.

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo È stato membro del Consiglio Scientifico del Centro di Bioacustica dal 1991 al 2006; dal 2007 è Presidente del CIBRA (Decreto Rettorale 462/07 del 9/3/2007).

F. Altre informazioni Ha presentato lavori a oltre 130 convegni e ha organizzato 6 convegni internazionali. Chairman IBAC (International Bio Acoustic Council) 1996-2007. Membro del comitato Direttivo del “Centro Studi Cetacei“ 1999- 2003. Membro fondatore del “Centro Studi Cetacei e Tartarughe Marine” nel 2003. Membro del comitato redazionale della rivista Bioacoustics dal 1997. Membro della delegazione scientifica italiana ai congressi dell’International Whaling Commission: 56th IWC, 2004 e 58th IWC, 2006, su invito del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Dirige la BDS e il centro di coordinamento della rete nazionale di monitoraggio degli Versione del 13 gennaio 2017

spiaggiamenti per conto del Ministero dell’Ambiente e del Ministero della Salute. Membro dell’International Working Group on Marine Noise creato da ACCOBAMS e ASCOBANS

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Luisa PELLEGRINI

A. Informazioni personali Laureata in Scienze Geologiche presso l’Università di Pavia nel gennaio 1973, dopo aver usufruito di un contratto di ricerca dal novembre 1984 e aver ricoperto il ruolo di ricercatore dall’agosto 1980, è attualmente professore associato (SSD GEO04, settore concorsuale 04 A3).

B. Ambiti e filoni di ricerca L’attività di ricerca svolta dalla prof. Luisa Pellegrini si è sviluppata su temi a prevalente carattere geomorfologico e geomorfologico applicato, con particolare riguardo alla morfogenesi fluviale e all’evoluzione oro-idrografica, alla cartografia geomorfologica e alle applicazioni della geomorfologia negli studi relativi al dissesto idrogeologico e alla pericolosità e rischio ad esso connessi. Gli studi hanno riguardato prevalentemente aree dell’Appennino settentrionale, della pianura padana e, marginalmente, del Bacino Terziario Piemontese oltre che delle Alpi lombarde. In questi ultimi anni, sono stati sviluppati studi relativi a temi di Geoarcheologia, che riguardano particolarmente i rapporti tra il paesaggio fisico e il popolamento antico. La partecipazione al progetto PRIN “Geositi nel paesaggio italiano: ricerca, valutazione e valorizzazione" ha consentito di eseguire studi per la valorizzazione del patrimonio geomorfologico della Lombardia. La Val Trebbia è stata oggetto di ricerche per quanto attiene alla valutazione dei geositi e per sperimentazioni di tipo didattico, anche con l’applicazione di tecniche dendrocronologiche e dendrogeomorfologiche. Analogamente, nel pavese e nel piacentino si sono svolte ricerche, nel settore Geologia e Turismo (nell’ambito del progetto di rilevante interesse nazionale “Il patrimonio geomorfologico come risorsa per un turismo sostenibile. Esempi ed applicazioni in aree alpine ed appenniniche”), volte alla definizione di itinerari turistici (anche per la realizzazione di “Musei diffusi”) che valorizzino l’aspetto geografico fisico del territorio, senza tralasciarne la componente artistica e socioambientale. In relazione alle competenze acquisite riguardo alla dinamica fluviale e all’identificazione di metodologie di individuazione e stima degli elementi che influenzano e condizionano l’evoluzione dei corsi d’acqua, sono state sviluppate ricerche riguardanti la dinamica recente e attuale di alvei fluviali in Italia centro-settentrionale volte a individuare le cause delle variazioni, le tendenze evolutive e le implicazioni applicative. Queste ricerche si sono avvalse dei contributi di due progetti PRIN “Dinamica recente ed attuale di alvei fluviali in Italia centro-settentrionale: tendenze evolutive, cause ed implicazioni applicative” (2005) e “Tendenze evolutive attuali e possibili modificazioni future di alvei fluviali appenninico-padani” (2007) dei quali Luisa Pellegrini è stata responsabile scientifico per l’unità di Pavia.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: 81

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  Bollati I., Pelfini M. , Pellegrini L., 2012. A geomorphosites selection method for educational purposes: a case study in Trebbia valley (Emilia Romagna, Italy). Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria, 35, 1, 23-35  Bollati I., Pelfini M., Pellegrini L., Bazzi A. & Duci G., 2011. Active geomorphosite and educational application: an itinerary along Trebbia River (Northern Apennines, Italy). In Reynard E., Laigre L. & Kramar N. (Eds) Les géosciences au service de la société. Actes du colloque en l’honneur du Professeur Michel Marthaler, 24-26 juin 2010, Lausanne. Géovisions, 37. Institut de géographie, Université de Lausanne, 219-233. ISBN 978-2-940368- 12-9  Dall’Aglio P.L., Marchetti G., Pellegrini L., Ferrari K., 2011. Correlazioni tra geografia fisica e urbanistica antica: il caso della pianura padana centrale. Atti Soc. Tosc. Sci. Nat., Mem., SerieA, 116, 85-94. doi 10.2424/ASTSN.M.2011.08  Zizioli D., Boni P., Pellegrini L., Zucca F., 2011. Un approccio morfometrico per l’analisi delle evidenze di neotettonica nella occidentale. Atti Tic. di Scienze della Terra. Serie speciale, 11, New Press Ed., Como, 67-73 ISSN 1724-0077  Surian N., Rinaldi M., Pellegrini L., 2011 Channel adjustments and implications for river management and restoration. Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria, 34, 145-152.  Rinaldi M., Surian N., Pellegrini L., Maraga F., Turitto O., 2010. Attuali conoscenze sull’evoluzione recente di corsi d’acqua del Bacino Padano ed implicazioni per la gestione e riqualificazione fluviale. Biologia Ambientale, 24 (1), 29-40. ISSN 1129-504X. Atti XVIII congresso S:ItE., Parma 1-3 settembre 2008, sessione speciale “Aggiornamento delle conoscenze sul bacino idrografico Padano”, a cura di P. Viarioli, F. Puma e I. Ferrari  Maraga F., Anselmo V., Bellardone G., Dutto F., Filippi F., Pellegrini L., 2010. Characters of fluvial risk in Po alluvial plain. Rend. Online Soc. Geol. It., 11, 603-604 Versione del 13 gennaio 2017

 Pellegrini L. & Boni P. & Vercesi P.L., 2010. Geoturism and geomorphological hazard: the Rocca d’Olgisio case study (Northern Apennine, Italy). Geology of the Adriatic Area, GeoActa, Special Publication, 3, 179-187  Surian N., Rinaldi M., Pellegrini L., Audisio C., Duci G., Maraga F., Teruggi L.B., Turitto O., Ziliani L., 2009. Towards a channel evolution model for alluvial rivers in Italy. 27 th IAS Meeting of Sedimentology, Alghero, Italy, 31-34. ISBN 978-88-6025-123-7  Surian N., Rinaldi M., Pellegrini L., 2009. Linee guida per l’analisi geomorfologica degli alvei fluviali e delle loro tendenze evolutive. Cleup, Padova, 80 pp., ISBN: 9788861294998  Duci G. & Pellegrini L., 2009. Human influence on channel adjustment. A contribution from three case studies. 7th International Conference on Geomorphology (ANZIAG), 6-11 July 2009, Melbourne, Australia  Dallagiovanna G., Maino M., Pellegrini L., Seno S., 2008 - Carta Geologica della Regione Liguria alla scala 1:10000; 228130, Monte Spinarda. Progetto CARG, Foglio 228 Cairo Montenotte.  Surian N., Rinaldi M., Pellegrini L., Audisio C., Maraga F., Teruggi L., Turitto O., Ziliani L., 2009. Channel adjustments in northern and central Italy over the last 200 years. In: James L.A., Rathburn S.L., Whittecar G.R. (eds.), Management and Restoration of Fluvial Systems with Broad Historical Changes and Human Impacts, Geological Society of America Special Paper 451, 83-95, ISSN 00721077, DOI: 10.1130/2009.2451(05).  Pellegrini L., Maraga F., Turitto O., Audisio C. & Duci G., 2008. Evoluzione morfologica di alvei fluviali mobili nel settore occidentale del Bacino Padano. Il Quaternario, Italian Journal of Quaternary Sciences, 21, 1B, pp.251- 266.

D. Esperienze didattiche Dal 1993 a tutt’oggi è stata titolare degli insegnamenti qui di seguito elencati. Attuale ordinamento: Geomorfologia (9CFU) per la Laurea Triennale in Scienze Geologiche; Modulo di Geomorfologia Applicata (6CFU) del corso di Geomorfologia Applicata e Impatti Geoambientali (9CFU) per la laurea Magistrale in Scienze Geologiche Applicate; Geomorfologia (6CFU) per la Laurea Magistrale in Scienze della Natura. Precedenti ordinamenti per i corsi di Laurea in Scienze Geologiche e Scienze Naturali: Geomorfologia, Fotogeologia; Telerilevamento, Sistemi Informativi Territoriali; Geologia Storica.

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo Tra gli incarichi ricoperti e le funzioni svolte, si annoverano: 2005: Membro della Giunta del Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pavia; Novembre 2003 – ottobre 2009: Membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università di Pavia; Novembre 2001 - Oggi: Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato in Scienze della Terra, Università di Pavia; 1992-1997: Membro del Senato Accademico Integrato, Università di Pavia

F. Altre informazioni È membro dell’A.I.Geo. (Associazione Italiana di Geografia Fisica e Geomorfologia) ed è stata eletta come componente del relativo Consiglio Direttivo per il triennio 2013-2016, ricoprendo la carica di Vice-presidente; A.I.T. (Associazione Italiana di Telerilevamento); A.I.QUA. (Associazione Italiana per lo studio del Quaternario); IAEG (International Association for Engineering Geology and the Environment); G.F.G. (Group Français de Géomorphologie); G&T (Geologia e Turismo); SIGEA (Società italiana di Geologia Ambientale).

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Claudio PRIGIONI

S. Informazioni personali Nato a Sommo (PV) l'11.2.51, laureato in Scienze Biologiche nel 1974 (110/110 e lode). In qualità di professore a contratto dell'Università degli Studi di Pavia, svolge la sua attività presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, via Taramelli 24, 27100 Pavia; tel. 0382.987974; e-mail: [email protected]

T. Ambiti e filoni di ricerca a) ecologia comportamentale dei Vertebrati con particolare riferimento ai fattori influenzanti distribuzione, dinamica di popolazione, selezione di habitat e comportamento alimentare. Questa linea di ricerca è attualmente incentrata sui mammiferi carnivori con particolare riguardo alla lontra ed ad altri Mustelidi;

b) valutazione della qualità ecologica di vari ambienti, da quelli di pianura a quelli alpini, mediante indici sintetici e indicatori chiave riferiti a specie vertebrate; conservazione della biodiversità e delle specie rare e minacciate;

c) pianificazione territoriale, gestione delle risorse naturali, progettazione di riserve naturali e parchi, rinaturazione e riqualificazione ambientale attraverso interventi di ripristino e mitigazione dell'impatto prodotto da opere e strutture sull'ambiente naturale;

d) impatto della fauna selvatica sull’economia agricola con particolare riferimento alle metodiche di accertamento e di prevenzione dei danni causati da varie specie vertebrate, con particolare riferimento alla nutria.

U. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: 174 su riviste nazionali e internazionali, di cui le più recenti sono di seguito elencate.

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  REMONTI L., BALESTRIERI A., PRIGIONI C. - 2007. Role of fruits in the diet of small mustelids (Mustela sp.) from the western Italian Alps. Eur. J. Wildl. Res., 53: 35–39.  PRIGIONI C., REMONTI L., BALESTRIERI A. 2007. Habitat selection of the Eurasian badger (Meles meles) in an agricultural area of northern Italy. In Prigioni C. & Sforzi A. (eds). Abstracts V European Congress of Mammalogy, Hystrix It. J. Mamm., (n.s.), Vol. I-II, Supp. (2007): p. 341.  PRIGIONI C., REMONTI L. & BALESTRIERI A. 2007. Decline and recovery in otter Lutra lutra populations in Italy. Mammal Rev., 37 (1): 71–79.  PRIGIONI C., BALESTRIERI A. & REMONTI L. 2007. Espansione dell’areale della Lontra (Lutra lutra) in Italia meridionale. Atti del Convegno Nazionale Fauna Problematica: Conservazione e Gestione. Montefiascone (VT).  BALESTRIERI A., REMONTI L., PRIGIONI C. 2007. The red fox - Trichinella relationship: a review of past and recent evidence. Hystrix It. J. Mamm. (n.s.) 18 (1): 17-38.  BALESTRIERI A., PRIGIONI C., PEDRONI C., REMONTI L., PIERALLINI R., MORETTI M. 2007. A summer survey of cave-dwelling bats in the Southern Ticino Canton (Switzerland). Hystrix It. J. Mamm. (n.s.) 18 (2): 205-214.  PRIGIONI C., BALESTRIERI A., REMONTI L., CAVADA L. 2008. Differential use of food and habitat by sympatric carnivores in the eastern Italian Alps. Italian Journal Zoology. 75(2):173-184.  BALESTRIERI A., RUIZ-GONZÁLEZ A., REMONTI L. GÓMEZ-MOLINER B.J., GOLA L., PRIGIONI C. 2008. A non-invasive genetic survey of the pine marten (Martes martes) in the western river Po plain (Italy): preliminary results. Hystrix It. J. Mamm. (n.s.) 19 (1): 77-80.  BALESTRIERI A., RUIZ-GONZÁLEZ A., REMONTI L. GÓMEZ-MOLINER B.J., GOLA L., PRIGIONI C. 2008. Colonization of the western river Po plain by the pine marten (Martes martes). Hystrix It. J. Mamm. (n.s.) Supp. 2008: 70.  BALESTRIERI, A., REMONTI, L, SMIROLDO G., PRIGIONI C., REGGIANI G. 2008. Surveying otter Lutra Lutra distribution at the southern limit of its Italian range. Hystrix It. J. Mamm. (n.s.), 19(2): 165-173.  REMONTI L., PRIGIONI C., BALESTRIERI A, SGROSSO S, PRIORE G 2008. Trophic flexibility of the otter (Lutra lutra) in southern Italy. Mammalian Bology, 73: 293-302.  REMONTI, L., PRIGIONI, C., BALESTRIERI, A., SGROSSO, S. & PRIORE, G. 2008. Distribution of a recolonising species may not reflect habitat suitability alone: the case of the Eurasian otter (Lutra lutra) in southern Italy. Wildlife Research, 35: 798–805.  BALESTRIERI A., REMONTI L., PRIGIONI C. 2009. Exploitation of food resources by the Eurasian badger (Meles meles) at the altitudinal limit of its Alpine range (NW Italy). Zoological Science, 26(12): 821-827. Versione del 13 gennaio 2017

 BALESTRIERI A., REMONTI L., PRIGIONI C. 2009. Habitat selection in a low-density badger Meles meles population: a comparison of radio-tracking and latrine surveys. Wildl. Biol., 15: 1-7.  BALESTRIERI A., REMONTI L., RUIZ-GONZÁLEZ A., GÓMEZ-MOLINER B.J., VERGARA M., PRIGIONI C. 2009. Range expansion of the pine marten (Martes martes) in an agricultural landscape matrix (NW Italy). Mamm. Biol., (doi:10.1016/j.mambio.2009.05.003).  REMONTI L., PRIGIONI C., BALESTRIERI A., SGROSSO S., PRIORE G. 2009. Eurasian otter (Lutra lutra) prey selection in response to a variation of fish abundance. Italian Journal of Zoology (in press).  REMONTI L., BALESTRIERI A., PRIGIONI C 2009. Altitudinal gradient of Eurasian otter (Lutra lutra) food niche in Mediterranean habitats. Canadian Journal of Zoology, 87(4): 285–291.  SMIROLDO G., BALESTRIERI A., REMONTI L., PRIGIONI C. 2009. Seasonal and habitat-related variation of otter Lutra lutra diet in a Mediterranean river catchment (Italy). Folia Zoologica, 58(1): 87–97.  PRIGIONI C., SMIROLDO G., REMONTI L., BALESTRIERI A. 2009. Distribution and diet of reintroduced otters (Lutra lutra) on the river Ticino (NW Italy). Hystrix It. J. Mamm., 20(1): 45-53.  MUCCI, N., (omissis) PRIGIONI, C. et. al. 2010. Genetic diversity and landscape genetic structure of otter (Lutra lutra) populations in Europe. Conserv Genet DOI 10.1007/s10592-010-0054-3.  BALESTRIERI A., REMONTI L., RUIZ-GONZÁLEZ A., VERGARA M., CAPELLI E., GÓMEZ-MOLINER B.J., PRIGIONI C. 2010. Food habits of genetically identified pine marten (Martes martes) expanding in agricultural lowlands (NW Italy). Acta Theriol, DOI 10.1007/s13364-010-0015-8  BALESTRIERI, A., REMONTI, L., PRIGIONI, C. 2011. Assessing carnivore diet by faecal samples and stomach contents: a case study with Alpine red foxes. Cent. Eur. J. Biol., 6(2): 283-292.  REMONTI L., BALESTRIERI A., SMIROLDO G., PRIGIONI C. 2011. Scent marking of key food sources in the Eurasian otter. Ann. Zool. Fennici 48: 287–294.  REMONTI L., BALESTRIERI A., PRIGIONI C. 2011. Percentage of protein, lipids, and carbohydrates in the diet of badger (Meles meles) populations across Europe. Ecol Res, 26: 487–495  REMONTI L., BALESTRIERI A., RUIZ-GONZÁLEZ A., GÓMEZ-MOLINER B.J., CAPELLI E., PRIGIONI C. 2012. Intraguild dietary overlap and its possible relationship to the coexistence of mesocarnivores in intensive agricultural habitats. Popul. Ecol., DOI 10.1007/s10144-012-0326-5  BALESTRIERI A., REMONTI L., VEZZA P., PRIGIONI C., COPP G.H. 2013. Do non-native fish as prey favour the conservation of the threatened indigenous Eurasian otter? Freshwater Biology, doi:10.1111/fwb.12102.  BALESTRIERI A., REMONTI L., CAPRA R.B., CANOVA L., PRIGIONI C. 2013. Food habits of the stone marten (Martes foina) (Mammalia: Carnivora) in plain areas of Northern Italy prior to pine marten (M. martes) spreading. Italian Journal of Zoology, dx.doi.org/10.1080/11250003.2012.730067.  HYSAJ E., BEGO F., PRIGIONI C., BALESTRIERI A. (in press). Distribution and marking intensity of the Eurasian otter,Lutralutra,on the River Drinos (southern Albania). Folia Zoologica.

V. Esperienze didattiche 2008- (in corso) - Docente degli insegnamenti: Laboratorio di Pianificazione territoriale (corso di Gestione e conservazione della fauna, Laurea Magistrale in Scienze della Natura), Biologia delle popolazioni e comunità (Laurea magistrale in Biologia Sperimentale e Applicata, Curriculum Biologia ambientale e biodiversità) 2005-2008 - Docente degli insegnamenti: Zoogeografia (Classe delle Lauree n. 12), Analisi e Gestione degli Ecosistemi (Laurea specialistica in Biologia Sperimentale e Applicata, Classe n. 6/S). 1985-2005 - Docente degli insegnamenti: Zoogeografia (Scienze Biologiche), Zoogeografia (Scienze Biologiche, moduli Zoogeografia e Zoologia Applicata, Biogeografia (Scienze naturali, modulo di Zoogeografia). 2003-2008 - Docente della Scuola Interuniversitaria Lombarda di Specializzazione per l'Insegnamento Secondario (S.I.L.S.I.S.) per l'insegnamento di Laboratorio di Scienze per il Sostegno.

W. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo

X. Altre informazioni

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Graziano ROSSI

A. Informazioni personali Nato ad Alfonsine (Ravenna) il 6 settembre 1960. Tel. uff. 0382 984854 - Fax 0382 34240 E-mail [email protected] Siti internet: www.unipv.it/labecove; www.floraconservation.com Istruzione e formazione 1985: Laurea in Scienze Naturali, Università degli Studi di Bologna 1991: Dottorato di Ricerca in Sistematica ed Ecologia Vegetale (Geobotanica), III ciclo, Università degli Studi di Pavia. Buona conoscenza della lingua inglese. Posizioni professionali e attività accademiche  1/4/1991-3/4/1994: ricercatore universitario nel gruppo di discipline N. 73 Ecologia Vegetale presso l’Università degli Studi di Pavia.  3/4/1994-31/01/2001: ricercatore confermato afferente al Settore Scientifico-Disciplinare E01D, Ecologia Vegetale presso l’Università degli Studi di Pavia.  Dal 1/2/2001: Professore Associato afferente al Settore Scientifico-Disciplinare BIO/03 Botanica Ambientale e Applicata presso l’Università degli Studi di Pavia.

B. Ambiti e filoni di ricerca L'attività di ricerca si svolge nell'ambito della Botanica Ambientale ed Applicata e ha come oggetto le specie spontanee e le comunità vegetali, soprattutto in ambienti di altitudine (Alpi, Appennini, Himalaya), ma occasionalmente anche planiziali in Italia (Pianura Padana), nonché, per alcuni progetti specifici, in Europa, Asia (Nepal) e America (USA; Repubblica Dominicana). Linee di ricerca Ecologia vegetale: studio degli effetti dei cambiamenti del clima e dell'uso del suolo sulla flora e sulla vegetazione in aree di montagna. Monitoraggio a lungo termine della flora di alta quota in plot permanenti (progetti GLORIA e LTER-Italia), per investigare la sua risposta al cambiamento climatico e (in aree distinte) all'impatto antropico (calpestio). Effetti degli eventi climatici estremi nelle aree alpine (ondate di calore), nei plot permanenti di LTER- Italia (Appennino Settentrionale). Migrazione in alta quota della flora alpina e nivale nelle aree alpine (Alpi, Italia; Montagne Rocciose, Colorado, USA). Ecologia dei semi: studio di dormienza, germinazione, rigenerazione e insediamento delle plantule in pieno campo, in rapporto anche al cambiamento climatico; i numerosi fenomeni riscontrati aprono la possibilità di svolgere indagini applicate e modellizzazione. Influenza dei cambiamenti d'uso del suolo su comunità target di piante alpine, con riferimento speciale alle praterie delle Alpi. Modellizzazione della nicchia di specie e comunità vegetali target nei territori alpini. Conservazione delle piante: a) Inventari e liste rosse - Liste Rosse della flora italiana, in grandi progetti di studio in Italia (in connessione con la Società Botanica Italiana e il Ministero dell'Ambiente Italiano, MATTM) e in Europa (IUCN Red List for EC and East Europe). Applicabilità delle categorie e dei criteri IUCN alle popolazioni periferiche isolate. Proposta di integrazione dell'approccio biogeografico nella valutazione regionale IUCN per le liste rosse. b) Strategie di conservazione - Definizione di modelli di reintroduzione basati su di un approccio scientifico per taxa target (Isoetes malinverniana come caso di studio). Valutazione critica delle attività di traslocazione a livello globale, per definire le migliori pratiche. Messa a punto di linee guida per le traslocazioni della flora spontanea minacciata a livello regionale (Regione Lombardia) e nazionale (Ministero dell'Ambiente italiano). Conservazione ex situ della flora spontanea, delle CWR e delle landraces. Studio degli effetti antropici nelle aree alpine sulle specie e sulle comunità vegetali e definizione delle migliori pratiche per la pianificazione del turismo per renderlo poco impattante (eco-turismo). Definizione di strategie di gestione basate su un approccio scientifico per le praterie nelle Alpi, negli habitat prioritari della rete Natura 2000. Studio dei problemi conservazionistici delle landraces in ambito agro-alimentare. Messa a punto di linee guida per il recupero ambientale con speciale riferimento ad attività estrattive. Definizione di strategie di conservazione ex situ e implementazione o progettazione di nuove infrastrutture in paesi in via di sviluppo, nei Caraibi (Repubblica Dominicana) e in Asia (Himalaya, Nepal).

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: Circa 100 pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali, di cui circa 40 sono su riviste con impact factor.

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  Parolo G., Rossi G. (2008). Upward migration of vascular plants following a climate warming trend in the Alps. Basic and Applied Ecology, 9(2): 100-107.  Rossi G., Parolo G., Ulian T. (2009). Human trampling as threat factor for the conservation of peripheral plant populations. Plant Biosystems, 143: 104-113.  Rossi G., Parolo G., Ferrarini A. (2009). A rapid and cost-effective tool for managing habitats of the European Versione del 13 gennaio 2017

Natura 2000 network: a case study in the Italian Alps. Biodiversity And Conservation, 18: 1375-1388.  Godefroid S., Piazza C., Rossi G., Buord S., Stevens A.-D., Aguraiuja R., Cowell C., Weekley C.W., Vogg G., Iriondo J.M., Johnson I., Dixon B., Gordon D., Magnanon S., Valentin B., Bjureke K., Koopman R., Vicens M., Virevaire M., Vanderborght T. (2011). How successful are plant species reintroductions? Biological Conservation, 144(2): 672-682.  Mondoni A., Rossi G., Orsenigo S., Probert R.J. (2012). Climate warming could shift the timing of seed germination in alpine plants. Annals Of Botany, 110: 155-164.  Pauli H., Gottfried M., Dullinger S., Abdaladze O., Akhalkatsi M., Alonso J.L.B., Coldea G., Dick J., Erschbamer B., Calzado R.F., Ghosn D., Holten J.I., Kanka R., Kazakis G., Kollar J., Larsson P., Moiseev P., Moiseev D., Molau U., Mesa J.M., Nagy L., Pelino G., Puscas M., Rossi G., Stanisci A., Syverhuset A.O., Theurillat J-P., Tomaselli M., Unterluggauer P., Villar L., Vittoz P., Grabherr G. (2012). Recent Plan Diversity Changes on Europe's Mountain Summits. Science, 336: 353-355.  Ardenghi N.M.G., Signorini M.A., Parolo G., Rossi G., Pignotti L., Vitek E., Foggi B. (2013). Typification of names of taxa belonging to Festuca arundinacea (≡Schedonorus arundinaceus) aggregate (Poaceae) in Hackel's herbarium (W). Phytotaxa, 84(2): 55-59.

D. Esperienze didattiche Dal 01.04.1991 ha svolto attività didattica di ricercatore: esercitazioni in vari corsi e laboratori di Botanica per Sc. Naturali e Sc. Biologiche. Dal 2001 ad oggi ha svolto attività didattica in qualità di Professore Associato: docenza nei corsi di Ecologia Vegetale e Botanica Applicata per Scienze Naturali e Scienze Biologiche. Per tre anni ha insegnato, come supplente, Botanica Sistematica nel Corso di Laurea triennale di Tecniche Erboristiche, presso la Facoltà di Farmacia. Attualmente docente nelle lauree triennali di Scienze e Tecnologie per la Natura ed in quelle specialistiche di Scienze della Natura, nonché nella laurea triennale di Scienze Biologiche con insegnamenti di Botanica Ambientale ed Applicata. Dal 1999 è stato tutore di 7 tesi di Dottorato di ricerca in Ecologia sperimentale e Geobotanica (XIV-XXVII ciclo, con sede a Pavia). È stato controrelatore, nell'esame finale, di due tesi di Dottorato di ricerca, come richiesto dalle Università dove i candidati hanno svolto il corso di Dottorato: Universat Wien, Austria; Universidad Rey Juan Carlos, Madrid, Spagna. Ha svolto su invito seminari e lezioni sulla conservazione in/ex situ della flora spontanea presso corsi di Dottorato in varie sedi universitarie (Bologna, Parma, Ferrara). È stato ed è in parte ancora attualmente responsabile dell'attività di ricerca di cinque assegnisti di ricerca dell'Università di Pavia. Nel corso dell'AA 2002/3 ha curato l'ideazione, l'organizzazione e la didattica per la parte botanica di un master di primo livello, di durata annuale, in "Gestione e conservazione delle risorse naturali", in collaborazione con i colleghi del Dipartimento di Biologia Animale dell'Università di Pavia, a cui hanno aderito 37 studenti. Ha fatto parte sia del Collegio dei docenti che della Commissione didattica di questo master. Ha seguito come tutore interno anche una relazione finale di master. Nell'AA 2003/4 ha collaborato all'ideazione di un nuovo master di primo livello, dal titolo "Gestione e conservazione dell'ambiente e della fauna", che ha ricevuto il finanziamento da parte del Fondo Sociale Europeo, tramite la Regione Lombardia. È stato responsabile dell'attività di ricerca di 10 borsisti per attività di ricerca dell'Università di Pavia e di un borsista per attività di ricerca della FLA. È inoltre:  Tutore esterno per il Corso di Dottorato in Ecologia Vegetale dell'Università di Parma.  Membro di commissioni d'esame per l'ammissione ai corsi di dottorato o per il rilascio del titolo di Dottore di ricerca in varie Università italiane (Pavia, Parma, Ferrara, Genova, Torino).  Membro del Consiglio Didattico del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie per la Natura e del Corso di Laurea in Scienze Biologiche dell'Università di Pavia.  Dal 2004 al 2013: membro del Consiglio Docenti del Corso di Dottorato in Ecologia Sperimentale e Geobotanica dell'Università di Pavia.

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo Presidente del Consiglio didattico di Scienze e Tecnologie per la Natura dal 6 Giugno 2013.

F. Altre informazioni  Responsabile scientifico del Laboratorio di Ecologia vegetale e conservazione delle piante del Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente dell'Università di Pavia; si occupa del coordinamento dell'attività di ricerca e didattica che vi si svolge, dirigendo un gruppo attualmente composto da 13 giovani ricercatori non strutturati.  Dal 1999 collabora con i Royal Botanic Gardens (Kew, UK), Millennium Seed Bank Project, per la conservazione ex situ della flora italiana, europea e mondiale.

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dr. Elisa SACCHI

A. Informazioni personali Nata a Torino il 29 settembre 1965, la dott.ssa Elisa Sacchi si è laureata in Scienze Geologiche nel 1990 ed ha ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca in Geochimica nel 1995. Dal marzo 2002 è in servizio come ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pavia.

B. Ambiti e filoni di ricerca Per lo svolgimento della sua attività di ricerca, sviluppatasi nel campo della geochimica ambientale, ha beneficiato di numerose borse di Studio, erogate da Istituzioni italiane e straniere. Ha inoltre lavorato come consulente presso enti italiani esteri ed internazionali (INFN, ANDRA, OCDE Nuclear Energy Agency, Australian Nuclear Science and Technology Organisation) per la valutazione dell'idoneità delle formazioni geologiche ad ospitare rifiuti tossici e nocivi, e per il monitoraggio dell'inquinamento radiochimico. Occasionalmente, collabora come “Esperto” con l’International Atomic Energy Agency in progetti di cooperazione tecnica con i PvS, per lo studio delle risorse idriche sotterranee e per la formazione del personale. I principali ambiti di suo interesse sono lo studio dei fenomeni di inquinamento di aria, acque, sedimenti e suoli, i fenomeni d'interazione acqua-roccia, e le applicazioni ambientali della geochimica isotopica. Dal 1999 è membro della Società Geochimica Italiana e dal 2013 è Associate Editor della rivista scientifica “Applied Geochemistry”.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: 24 articoli su riviste internazionali ISI, 4 capitoli di monografie o monografie, 9 articoli su riviste italiane, più di 50 contributi ed abstract presentati a convegni internazionali

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  BARROS GRACE V., MAS-PLA J., OLIVEIRA NOVAIS T., SACCHI E., ZUPPI G. M. (2008) - Hydrological mixing and geochemical processes characterization in an estuarine / mangrove system using environmental tracers in Babitonga Bay (Santa Catarina, Brazil). Continental Shelf Research, 28 (4-5), 682-695 DOI:10.1016/j.csr.2007.12.006  PERRONE U., FACCHINELLI A., SACCHI E. (2008) - Phosphorus dynamics in a small eutrophic Italian lake. Water, Air and Soil Poll., 189, 335-351, DOI: 10.1007/s11270-007-9551-5  SACCHI E., ZUPPI G.M., PIZZINO L., QUATTROCCHI F., LOMBARDI S. (2008) - Fluid geochemistry as indicator of tectonically-related, deep water circulations in the Sardinian Rift-Campidano Graben: new insights from environmental isotopes. Aquatic Geochem., 14, 301-319, DOI: 10.1007/s10498-008-9038-z  PISCOPO D., GATTIGLIO M., SACCHI E., DESTEFANIS E. (2009) - Tectonically-related fluid circulation in the San Casciano dei Bagni - Sarteano area (M. Cetona Ridge - Southern Tuscany): a coupled structural and geochemical investigation. Ital.J.Geosci. (Boll.Soc.Geol.It.), 128/2, 575-585, DOI : 10.3301/IJG.2009.128.2.575  RE V., FAYE S.C., FAYE A., FAYE S., GAYE C.B., SACCHI E., ZUPPI G.M. (2011) - Water quality decline in a coastal aquifer under anthropic pressure: the case of a suburban area of Dakar (Senegal). Environmental Monitoring and Assessment, 172, 605-622, DOI : 10.1007/s10661-010-1359-x  BARTOLI M., RACCHETTI E., DELCONTE C.A., SACCHI E., SOANA E., LAINI A., LONGHI D., VIAROLI P. (2012) - Nitrogen balance and fate in a heavily impacted watershed (Oglio River, Northern Italy): in quest of the missing sources and sinks. Biogeosciences 9, 361-373, DOI:10.5194/bg-9-361-2012

D. Esperienze didattiche Dalla presa di servizio, ha insegnato Geochimica delle Acque e Ambientale per le Lauree Triennali, ed è ufficialmente incaricata degli insegnamenti di Geochimica Ambientale per le Lauree Specialistiche svolti per le Scienze Geologiche e per le Scienze Naturali.

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo Referente Erasmus per gli studenti di Scienze Geologiche e Scienze Geologiche Applicate.

F. Altre informazioni

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof./Dr. Roberto SACCHI

A. Informazioni personali Comincia la sua formazione all’Università Statale di Milano, dove consegue la laurea con il massimo dei voti in Scienze Biologiche con una tesi sull’eco-etologia dell’assiolo (Comportamento territoriale ed attività di canto nell’Assiolo) in collaborazione con l’Università di Pavia (Dr P. Galeotti). Nel 2001 ottiene una borsa di studio per studiare diversi aspetti morfologici, immunologici e comportamentali nella riproduzione nei Cheloni. Nel 2002 vince il Bando per progetti di ricerca per giovani ricercatori” promosso dall’Università di Pavia. Completa i suoi studi nel 2004 con una tesi di dottorato sull’ecologia comportamentale di tre specie di Testudinidae europei sotto la supervisione del Prof. P. Galeotti. Nello stesso anno ottiene un Assegno di Ricerca quadriennale presso il Dipartimento di Biologia Animale dell’Università di Pavia per approfondire alcuni aspetti relativi alla comunicazione acustica e olfattiva nella Testudo hermanni. Nel 2005 è nominato Coadiutore alla didattica presso l’Università di Pavia per i corsi di Zoologia Applicata e dei Vertebrati ed Ecologia del Comportamento per Scienze Biologiche. Nel 2009 vince un posto da ricercatore a tempo indeterminato presso il Dipartimento di Biologia Animale dell’Università di Pavia. Attualmente svolge attività di ricerca nel campo dell’ecologia comportamentale dei Rettili approfondendo tematiche legate al polimorfismo cromatico, alla selezione sessuale e alla selezione dell’habitat. Collabora attivamente con diversi enti ed istituti nazionali e internazionali tra cui il Museo di Storia Naturale di Miliano, Museo di Storia Naturale e del Territorio dell’Università di Pisa, l'Università di Oxford (Department of Zoology) e il Museo Nacional de Ciencias Naturales di Madrid Membro della Societas Herpetologica Italica (SHI), è autore di oltre sessanta pubblicazioni scientifiche ISI; è stato assistant editor della rivista Avocetta dal 2004 al 2007 e della rivista ISI Acta Herpetologica dal 2006 al 2012. Dal 2013 è assistant editor della rivista ISI Amphibia-Reptilia.

B. Ambiti e filoni di ricerca Svolge la propria attività scientifica nel campo della ecologia comportamentale, bioacustica e biologia evoluzionistica. Linee di ricerca:  Competizione intrasessuale maschile, scelta del partner, investimento riproduttivo materno, scelta criptica femminile in relazione agli attributi paterni e allocazione spermatica in gambero di fiume (Austropotamobius pallipes)  Selezione sessuale con particolare attenzione ai meccanismi di scelta sessuale pre e post-copula mediante l'osservazione diretta di popolazioni in natura e la realizzazione di esperimenti in laboratorio. I modelli animali utilizzati sono uccelli e rettili  Analisi delle caratteristiche ambientali influenzanti i processi di selezione dell’habitat in specie rettili e anfibi, e potenziali implicazioni gestionali e conservazionistiche.  Sviluppo di modelli di distribuzione spaziale (Ecological Spatial Modelling) e modelli di nicchia ecologica tramite l'utilizzo di sistemi GIS  Bioacustica, con particolare attenzione al significato adattativo dei segnali emessi in contesti socio-sessuali. I modelli animali analizzati sono stati uccelli, rettili e anfibi;  Analisi della morfologia tramite approcci di Morfometria geometrica con particolare attenzione alle relazioni tra Plasticità fenotipica, variabilità genetica e adattamento  Evoluzione e mantenimento del del polimorfismo cromatico in uccelli e rettili  Filogeografia di rettili e anfibi

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: 134 tra il 1997 e il 2013, di cui 61 Articoli scientifici su riviste internazionali indicizzate (ISI)

Elenco delle pubblicazioni più significative:  MangiacottiM., Scali S., Sacchi R., Bassu L., Nulchis V., Corti C. 2013. Combining information-theoretic model comparison and spatial distribution models to assess the effects of anthropogenic habitat alteration at different scales. PloS ONE (in press)  Sacchi R., Pellitteri-Rosa D., Bellati A., Di Paoli A., Ghitti M., Scali S., Galeotti P., Fasola M. 2013. Colour variation in the polymorphic common wall lizard (Podarcis muralis): an analysis using the RGB colour system. Zool. Anz. (in press).  Sacchi R., Hardersen S. 2012. Wing length allometry in Odonata - differences between families in relation to migratory behaviour. Zoomorphology (in press)  Sacchi R., Pellitteri-Rosa D., Capelli A., Ghitti M., Di Paoli A., Bellati A., Scali S., Galeotti P., Fasola M. 2012. Versione del 13 gennaio 2017

Studying the reproductive biology of the common wall lizard using ultrasonography. J. Zool. 287: 301-310.  Sacchi R., Scali S., Pellitteri-Rosa D., Pupin F., Gentilli A., Tettamanti S, Cavigioli L., Racina L., Maiocchi V., Galeotti P., Fasola M., 2010. Photographic identification in reptiles: a matter of scales. Amphibia-Reptilia, 31: 489-502.  Galeotti P., Rubolini D., Sacchi R., Fasola M. 2009. Global changes and animal phenotypic responses: plumage redness of scops owls increased with temperature and rainfall during the last century. Biology Letters, 5: 532-534.  Sacchi R., Pupin F., Gentilli A., Rubolini D., Galeotti G., Scali S., Fasola M. 2009. Male-male combats in a polymorphic lizard: residency and size, but not colour, affect fighting rules and contest outcome. Aggressive Behavior, 35: 274-283.  Galeotti P., Rubolini D., Pupin F., Sacchi R., Altobelli E., Nardi P., Fasola M. 2009. Presence of rivals reduces mating probability but does not affect ejaculate size in the freshwater crayfish Austropotamobius italicus. Behaviour, 146: 45-68.

D. Esperienze didattiche 2013-oggi: Ecologia Applicata, Università di Pavia 2008-oggi: Rappresentazioni ed analisi dei dati, Università di Pavia 2009-oggi: Statistica applicata, Scuola di dottorato di in Ecologia Sperimentale e Geobotanica, Università di Pavia 2006-2007: Seminari nell’ambito di Master di I livello, Università di Milano Bicocca 2005-2010: Bioindicatori e Biosensori, Università di Pavia. Ha seguito più di 35 tesi di laurea per 4 Università italiane differenti.

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo Membro della Commissione giudicatrice del concorso di ammissione al corso di dottorato di ricerca in ECOLOGIA SPERIMENTALE E GEOBOTANICA – XIV CICLO NUOVA SERIE (XXVIII CICLO).

F. Altre informazioni

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof./Dr. Renato SCONFIETTI

A. Informazioni personali Nato a Pavia il 22 giugno 1958. Diploma di Maturità scientifica nel 1977, laurea in Scienze Biologiche nel 1982 all’Università di Pavia con 110/110 e lode con tesi dal titolo “Biocenosi intermareali nella laguna di Venezia: ricerche dinamiche sperimentali a Punta Salute”, dottore di ricerca (I ciclo) nel 1987 in Scienza dell’Ambiente presso l’Università di Parma (consorziata con Bologna e Pavia) con tesi dal titolo “Ecologia di popolamenti estuariali a Crostacei Peracaridi nl tratto lagunare del fiume Dese (mare Adriatico, laguna di Venezia)”. - Dal 1987 "cultore della materia" per "Ecologia" ed "Idrobiologia" presso la Facoltà di Scienze dell'Università di Pavia, e membro di commissione d’esame per le stesse materie. - Borsa post-dottorato a Pavia nel 1991-1993 per analisi ecologiche di ambienti laterali fluviali. - Professore a contratto nel 1993-’94 all'interno del corso di "Ecologia" per Scienze Biologiche, sempre all'Università di Pavia. Negli a.a. 1995-’96, 1996-’97 e 1997-’98 coadiutore didattico in sostegno al corso di “Ecologia” per Scienze Naturali all’Università di Pavia. - Nel periodo 1995-2001 titolare di contratti di collaborazione con il Laboratorio di Ecologia delle Acque interne ed estuariali dell’Università di Pavia. - Dal 1 settembre 2002 ricercatore per il settore disciplinare BIO/07 - Ecologia della Facoltà di Scienze MM, FF, NN dell’Università di Pavia, prima nel Dip. di Genetica e Microbiologia e poi, dal 1 novembre 2004, nel Dip. di Ecologia del Territorio e degli Ambienti terrestri, che dal 1 gennaio 2011 è confluito nel Dip. di Scienze della Terra e dell’Ambiente. Afferisce al Consiglio Didattico di Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura. Sposato nel 1982 con Marisa. Ha 5 figli.

B. Ambiti e filoni di ricerca - Ricerca di base ed applicata in ecosistemi acquatici estuariali e lagunari (fino al 2010) e dulcicoli, focalizzando l’attenzione sugli indicatori di qualità ambientale e sul monitoraggio. - Consulenze tecniche relative a valutazione di impatto ambientale e paesaggistico, Deflusso Minimo Vitale nei corsi d’acqua, riqualificazioni ambientali, valorizzazione naturalistica in ambiti antropizzati. - Educazione ambientale Dal 2011 Coordinatore scientifico del progetto cofinanziato dalla Fondazione Cariplo “Riqualificazione idromorfologica ed eccologica del fiume Ticino e delle sue aree umide golenali nel tratto in Comune di Pavia”. Capofila: Comune di Pavia; partner finanziatore: AIPO; sostenitori: Parco del Ticino e STER.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: circa 100

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative: ambito scientifico:  SCONFIETTI R., PAGANELLI D., 2012 - IMPaL: proposta di un metodo di rapid assessment per la definizione della qualità paesaggistica delle lanche fluviali. Biologia ambientale, 26 (2): 23-31.  PESCI I., SCONFIETTI R., PAGANELLI D., 2011 - Studio sperimentale sull’accrescimento individuale di una popolazione di Leucojum aestivum L. in ambiente sorgivo di terrazzo a Pavia (Lombardia). Studi Trent. Sci. Nat., 89: 77-82.  TODESCHINI S., PAPIRI S., SCONFIETTI R., 2011 - Impact assessment of urban wet-weather sewer discharges on the Vernavola river (Northern Italy). Civil Engineering and Environmental Systems, First published on: 13 June 2011 (iFirst)  SCONFIETTI R., PAGANELLI D., PESCI I., 2009. Indagini preliminari sulla fauna macrobentonica di microhabitat sorgivi di terrazzo fluviale a Pavia. Studi Trent. Sci. Nat., 86: 75-76  ambito applicativo:  SCONFIETTI R., PAGANELLI D., PESCI I., 2012. Recupero della funzionalità e delle connessioni ecologiche in sistemi laterali fluviali: un esempio di progettazione lungo il fiume Ticino a Pavia (Lombardia). Atti II Convegno Italiano sulla Riqualificazione Fluviale, Bolzano (abstract)  SCONFIETTI R., 2012 - Biodiversità in piazza: l’esempio virtuoso di Piazza Gandhi a Sedriano. Bioarchitettura, 78: 36-41.  SCONFIETTI R., SALAMONE M., 2012 - Un bosco ... in piazza a Sedriano. Un riuscito connubio tra natura, paesaggio e arredo urbano. Architetti, 4: 13.  SCONFIETTI R., 2013 - Il Parco del Navigliaccio a Borgarello. Un esempio di urbanizzazione secondaria di qualità. L’Ufficio Tecnico, 5: 20-25. ambito didattico-divulgativo: Versione del 13 gennaio 2017

 SCONFIETTI R., PESCI I., 2009 - Alla foce della Vernavola ... tra natura, campagna e città. CREA-Comune di Pavia, ISBN 978-88-86022-00-2, PI-ME Editrice, Pavia: 112 pp.  SCONFIETTI R., PESCI I., STORCHI T., 2010 - Su e giù per la Vernavola, a Pavia ... parchi, campi e ambienti d’acqua. CREA-Comune di Pavia, ISBN 978-88-86022-05-7, Graphia Studio Pavia: CD-rom

D. Esperienze didattiche - A partire dall’a.a. 2002-2003 docente incaricato del corso di “Ecologia” per la classe 27, laurea triennale in Scienze e Tecnologie per la Natura. Negli anni successivi incaricato per altri corsi relativi ad applicazioni nel settore degli indicatori ecologici di ambienti acquatici, in particolare il corso di Ecologia applicata dall’a.a. 2010-2011. - Negli a.a. 2002-2003, 2003-2004 e 2004-2005docente incaricato dei corsi di “Ecologia” e “Laboratorio di Ecologia” presso il corso di laurea triennale in Scienze dell’ambiente e del territorio, Facoltà di Scienze MM, FF, NN dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. - Dall’a.a. 2004-2005 sino alla chiusura della Scuola nel 2010 docente incaricato corsi di “Didattica dell’ecologia”, “Laboratorio didattico di ecologia” e di “Laboratorio didattico di scienze ambientali” alla SILSIS (Scuola Interuniversitaria Lombarda di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario) di Pavia per la classe A0/59. - Dall’a.a. 2007-2008 docente incaricato di Ecologia applicata nel corso di laurea in Ingegneria dell’Ambiente e del Territorio presso la sede di Mantova dell’Università di Pavia. - Correlatore e relatore di numerose tesi di laurea In Scienze naturali, Scienze biologiche e Ingegneria ambientale.

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo - Dal 2007 responsabile del Centro di Monitoraggio Ambientale della roggia Vernavola (CeMAV) in convenzione tra Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente e Comune di Pavia. - Dal 2010 vice-direttore del Centro interdipartimentale di Ricerca sulle Acque (CRA) dell’Università di Pavia.

F. Altre informazioni - Dal 1991 è iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi. - Nel periodo 1991-2002 insegnante di Scienze in scuole medie inferiori e superiori. Abilitato prima e poi vincitore di concorso per il ruolo statale alla docenza per le classi A0/59 (Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali) e A0/60 (Scienze naturali, chimica e geografia). Fino al 2011 docente di Scienze a titolo volontario in una classe del Liceo classico paritario “S. Giorgio” di Pavia. - Dal 1993 docenza e coordinamento per il C.R.E.A. (Centro Regionale di Educazione Ambientale) del Comune di Pavia in corsi di aggiornamento ad insegnanti in diversi ordini di scuola relativi all’utilizzo di indicatori biologici nelle acque correnti e allo studio di ecosistemi lentici fluviali applicato alla didattica scolastica. Progetti di educazione ambientale in ambito scolastico.

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof. Antonio TORRONI

A. Informazioni personali Antonio Torroni, nato a Roma nel 1961, è professore ordinario di Genetica (dal 2000) dell'Università di Pavia. Si è laureato all'Università "La Sapienza" di Roma in Scienze Biologiche (1984) e ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Scienze Genetiche presso l'Università di Pavia (1988). E' stato Postdoctoral fellow (1989) e poi Assistant Professor (1990-2004) presso il Department of Genetics and Molecular Medicine, Emory University School of Medicine, Atlanta (USA). Ha insegnato e condotto attività di ricerca come Ricercatore Universitario anche presso il Dip. di Genetica e Biologia Molecolare dell'Università "La Sapienza" di Roma (1994-1998) e come Professore Associato presso l'Istituto di Chimica Biologica dell'Università di Urbino (1998-2000).

B. Ambiti e filoni di ricerca Il suo principale interesse di ricerca riguarda lo studio della variabilità genetica, in particolare del DNA mitocondriale, in popolazioni umane ed animali.

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: E' autore di 165 lavori su riviste internazionali, con oltre 12.500 citazioni complessive. L'attuale h-index (ISI) è 61. Molte di queste pubblicazioni sono comparse su riviste di particolare prestigio e hanno ricevuto grande attenzione dalla comunità scientifica internazionale.

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  Perego UA, Achilli A, Angerhofer N, Accetturo M, Pala M, Olivieri A, Hooshiar Kashani B, Ritchie KH, Scozzari R, Kong Q-P, Myres NM, Salas A, Semino O, Bandelt H-J, Woodward SR, Torroni A. Distinctive Paleo-Indian migration routes from Beringia marked by two rare mtDNA haplogroups. Curr Biol 19:1-8 (2009).  Achilli A, Bonfiglio S, Olivieri A, Malusà A, Pala M, Hooshiar Kashani B, Perego UA, Ajmone-Marsan P, Liotta L, Semino O, Bandelt HJ, Ferretti L, Torroni A. The multifaceted origin of taurine cattle reflected by the mitochondrial genome. PLoS One 4:e5753 (2009).  Pala M, Achilli A, Olivieri A, Hooshiar Kashani B, Perego UA, Sanna D, Metspalu E, Tambets K, Tamm E, Accetturo M, Carossa V, Lancioni H, Panara F, Zimmermann B, Huber G, Al-Zahery N, Brisighelli F, Woodward SR, Francalacci P, Parson W, Salas A, Behar DM, Villems R, Semino O, Bandelt HJ, Torroni A. Mitochondrial haplogroup U5b3: a distant echo of the Epipaleolithic in Italy and the legacy of the early Sardinians. Am J Hum Genet 84:814-821 (2009).  Fornarino S, Pala M, Battaglia V, Maranta R, Achilli A, Modiano G, Torroni A, Semino O, Santachiara- Benerecetti AS. Mitochondrial and Y-chromosome diversity of the Tharus (Nepal): a reservoir of genetic variation. BMC Evol Biol 9:154 (2009).  Ghelli A, Porcelli AM, Zanna C, Vidoni S, Mattioli S, Barbieri A, Iommarini L, Pala M, Achilli A, Torroni A, Rugolo M, Carelli V. The background of mitochondrial DNA haplogroup J increases the sensitivity of Leber’s hereditary optic neuropathy cells to 2,5-hexanedione toxicity. PLoS One 4: e7922 (2009).  Soares P, Achilli A, Semino O, Davies W, Macaulay V, Bandelt HJ, Torroni A, Richards MB. The archaeogenetics of Europe. Curr Biol 20: R174-R183 (2010).  Perego UA, Angerhofer N, Pala M, Olivieri A, Lancioni H, Hooshiar Kashani B, Carossa V, Ekins JE, Gómez- Carballa A, Huber G, Zimmermann B, Corach D, Babudri N, Panara F, Myres NM, Parson W, Semino O, Salas A, Woodward SR, Achilli A, Torroni A. The initial peopling of the Americas: a growing number of founding mitochondrial genomes from Beringia. Genome Res 20:1174-1179 (2010).  Bonfiglio S, Achilli A, Olivieri A, Negrini R, Colli L, Liotta L, Ajmone-Marsan P, Torroni A, Ferretti L. The enigmatic origin of bovine mtDNA haplogroup R: sporadic interbreeding or an independent event of Bos primigenius domestication in Italy? PLoS One 5:e15760 (2010).  Achilli A, Olivieri A, Pala M, Hooshiar Kashani B, Carossa V, Perego UA, Gandini F, Santoro A, Battaglia V, Grugni V, Lancioni H, Sirolla C, Bonfigli AR, Cormio A, Boemi M, Testa I, Semino O, Ceriello A, Spazzafumo L, Gadaleta MN, Marra M, Testa R, Franceschi C, Torroni A. Mitochondrial DNA backgrounds might modulate diabetes complications rather than T2DM as a whole. PLoS One 6:e21029 (2011).  Al-Zahery N, Pala M, Battaglia V, Grugni V, Hamod MA, Hooshiar Kashani B, Olivieri A, Torroni A, Santachiara-Benerecetti AS, Semino O. In search of the genetic footprints of Sumerians: a survey of Y- chromosome and mtDNA variation in the Marsh Arabs of Iraq. BMC Evol Biol 11:288 (2011).  Hooshiar Kashani B, Perego UA, Olivieri A, Angerhofer N, Gandini F, Carossa V, Lancioni H, Semino O, Woodward SR, Achilli A, Torroni A. Mitochondrial haplogroup C4c: a rare lineage entering America through the ice-free corridor? Am J Phys Anthropol 147:35-39 (2012).  Karachanak S, Carossa V, Nesheva D, Olivieri A, Pala M, Hooshiar Kashani B, Grugni V, Battaglia V, Achilli A, Versione del 13 gennaio 2017

Yordanov Y, Galabov AS, Semino O, Toncheva D, Torroni A. Bulgarians vs the other European populations: a mitochondrial DNA perspective. Int J Leg Med 126:497-503 (2012).  Achilli A, Olivieri A, Soares P, Lancioni H, Hooshiar Kashani B, Perego UA, Nergadze SG, Carossa V, Santagostino M, Capomaccio S, Felicetti M, Al-Achkar W, Penedo MC, Verini-Supplizi A, Houshmand M, Woodward SR, Semino O, Silvestrelli M, Giulotto E, L. Pereira, Bandelt H-J, Torroni A. Mitochondrial genomes from modern horses reveal the major haplogroups that underwent domestication. Proc Natl Acad Sci USA 109:2449-2454 (2012).  Bodner M, Perego UA, Huber G, Fendt L, Röck AW, Zimmermann B, Olivieri A, Gómez-Carballa A, Lancioni H, Angerhofer N, Bobillo MC, Corach D, Woodward SR, Salas A, Achilli A, Torroni A, Bandelt JH, Parson W. Rapid coastal spread of First Americans: novel insights from South America’s Southern Cone mitochondrial genomes. Genome Res 22: 811-820 (2012).  Gómez-Carballa A, Olivieri A, Behar DM, Achilli A, Torroni A, Salas A. Genetic continuity in the Franco- Cantabrian region: new clues from autochthonous mitogenomes. PLoS One 7:e32851 (2012).  Achilli A, Iommarini L, Olivieri A, Pala M, Hooshiar Kashani B, Reynier P, La Morgia C, Valentino ML, Liguori R, Pizza F, Barboni P, Sadun F, De Negri AM, Zeviani M, Dollfus H, Moulignier A, Ducos G, Orssaud C, Bonneau D, Procaccio P, Leo-Kottler B, Fauser S, Wissinger B, Amati-Bonneau P, Torroni A, Carelli V. Rare primary mtDNA mutations and probable synergistic variants in Leber’s Hereditary Optic Neuropathy. PLoS One 7:e42242 (2012).  Cerezo M, Achilli A, Olivieri A, Perego UA, Gómez-Carballa A, Brisighelli F, Lancioni H, Woodward SR, López-Soto M, Carracedo A, Capelli C, Torroni A, Salas A. Reconstructing ancient mitochondrial DNA links between Africa and Europe. Genome Res 22: 821-826 (2012).  Behar DM, van Oven M, Rosset S, Metspalu M, Loogväli E-L, Silva NM, Kivisild T, Torroni A, Villems R. A "Copernican" reassessment of the human mitochondrial DNA tree from its root. Am J Hum Genet 90: 675-684 (2012).  Pala M, Olivieri A, Achilli A, Accetturo M, Metspalu E, Reidla M, Tamm E, Karmin M, Reisberg T, Hooshiar Kashani B, Perego UA, Carossa V, Gandini F, Pereira JB, Soares P, Angerhofer N, Rychkov S, Al-Zahery N, Carelli V, Sanati MH, Houshmand M, Hatina J, Macaulay V, Pereira L, Woodward SR, Davies W, Gamble C, Baird D, Semino O, Villems R, Torroni A, Richards MB. Mitochondrial DNA signals of Late Glacial recolonisation of Europe from Near Eastern refugia. Am J Hum Genet 90:915-924 (2012).  Bonfiglio S, Ginja C, De Gaetano A, Alessandro Achilli A, Olivieri A, Colli L, Tesfaye K, Agha SH, Gama LT, Cattonaro F, Penedo MCT, Ajmone-Marsan P, Torroni A, Ferretti L. Origin and spread of Bos taurus: new clues from mitochondrial genomes belonging to haplogroup T1. PLoS One 7:e38601 (2012).  Grugni V, Battaglia V, Hooshiar Kashani B, Parolo S, Al-Zahery N, Achilli A, Olivieri A, Gandini F, Houshmand M, Hossein Sanati M, Torroni A, Semino O. Ancient migratory events in the Middle East: new clues from the Y- chromosome variation of modern Iranians. PLoS One 7: e41252 (2012).  de Saint Pierre M, Gandini F, Perego UA, Bodner M, Gómez-Carballa A, Corach D, Angerhofer N, Woodward SR, Semino O, Salas A, Parson W, Moraga M, Achilli A, Torroni A, Olivieri A. Arrival of Paleo-Indians to the Southern Cone of South America: new clues from mitogenomes. PLoS One 7: e51311 (2012).  Caporali L, Ghelli AM, Iommarini L, Maresca A, Valentino ML, La Morgia C, Liguori R, Zanna C, Barboni P, De Nardo V, Martinuzzi A, Rizzo G, Tonon C, Lodi R, Calvaruso MA, Cappelletti M, Porcelli AM, Achilli A, Pala M, Torroni A, Carelli V. Cybrid studies establish the causal link between the mtDNA m.3890G>A/MT-ND1 mutation and optic atrophy with bilateral brainstem lesions. Biochim Biophys Acta (Molecular Basis of Disease) 1832:445-452 (2013).

D. Esperienze didattiche Ha insegnato vari corsi del SSD BIO/18 - Genetica presso l'Università della Calabria (1990-1991), l'Università "La Sapienza" di Roma (1994-1998), l'Università di Urbino (1998-2000) e l'Università di Pavia (2000-oggi).

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo ProRettore alla Ricerca (dal 2010) dell'Università di Pavia. E' stato coordinatore del Dottorato in Scienze Genetiche e Biomolecolari (2002-2011), direttore della Scuola di Dottorato in Scienze della Vita "Camillo Golgi" (2006-2010) ed è attualmente (dal 2011) coordinatore del Dottorato in Genetica, Biologia Molecolare e Cellulare.

F. Altre informazioni Revisore abituale per oltre 30 riviste internazionali e numerose agenzie ed enti di ricerca nazionali ed internazionali.

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Versione del 13 gennaio 2017

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Dott. Solveig TOSI

A. Informazioni personali Data e luogo di nascita: 20 settembre 1963, Halden (Norvegia) Cittadinanza: Italiana Luogo di lavoro: Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Sezione di Ecologia del Territorio, Laboratorio di Micologia, via S. Epifanio 14, 27100 Pavia, Italia Telefono: ++39-0382-984870, Fax: ++039-0382-34240 E-mail: [email protected]

Esperienze formative e professionali 1998-presente. Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Università di Pavia 1991-1998. collaboratore tecnico VII livello presso il Centro Interdipartimentale dell'Orto Botanico dell'Università degli Studi della Tuscia, Viterbo. Aprile 1990 abilitazione all'esercizio della professione di Biologo. Marzo1989-Marzo1990 tirocinio presso il laboratorio di Micologia dell'Università di Roma "La Sapienza", con sede all'Orto Botanico. Ottobre1989-Ottobre1990 contratto di prestazione professionale (12 mesi) per la conduzione di un impianto di allevamento ittico basato sull'utilizzo di acque geotermiche presso Canino. Collaborazione didattico scientifica con l'Associazione Nazionale Addestramento Professionale Industria Agricoltura. Settembre1988-Febbraio1989. Ricercatore associato presso l'Istituto di Biologia, Dipartimento di Zoologia e Chimica Marina dell'Università di Oslo con una borsa di studio della durata di 6 mesi del Consiglio Nazionale delle Ricerche Norvegese. Presso l’Università di Oslo consegue il Diploma di Microscopia Elettronica per biologi 27 Ottobre 1987. Laurea di Dottore in Scienze Biologiche presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" (votazione 110/110). Tesi sperimentale dal titolo: "Biologia della Riproduzione nei Decapodi Peneidi con particolare riferimento al Penaeus japonicus, Bate". La Tesi viene realizzata presso il Laboratorio di Acquacoltura dell'ENEA, Casaccia.

B. Ambiti e filoni di ricerca  ecologia e tassonomia dei funghi,  adattamento agli ambienti estremi freddi,  agenti fungini per la lotta biologica,  i funghi come strumento per processi di biorisanamento,  proprietà antimicrobiche di estratti naturali con particolare riferimento ad attività contro funghi patogeni dell’uomo, degli animali e delle piante

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: 55 a stampa di cui 32 su riviste ISI, 1 monografia

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  Brusotti G., Cesari I., Gilardoni G., Tosi S., Grisoli P., Picco A.M., Caccialanza G., 2012. Chemical composition and antimicrobial activity of Phyllanthus muellerianus (Kuntze) Excel essential oil. JOURNAL OF ETHNOPHARMACOLOGY 142: 657-662.  Brusotti G., Tosi S., Tava A., Picco A.M., Grisoli P., Cesari I., Caccialanza G., 2013. Antimicrobial and phytochemical properties of stem bark extracts from Piptadeniastrum africanum (Hook.f.) Brenan. INDUSTRIAL CROPS AND PRODUCTS 43:612-616.  Pellegrini A., Corneo P.E., Camin F., Ziller L., Tosi S., Pertot I. (2012). Studying trophic interactions between a plant pathogen and two different antagonistic microorganisms using a 13C-labeled compound and isotope ratio mass spectrometry. RAPID COMMUNICATIONS IN MASS SPECTROMETRY 26 (5): 510–516.  Longa C., Savazzini F., Tosi S., Elad Y., Pertot I., 2009. Evaluating the survival and environmental fate of the biocontrol agent Trichoderma atroviride SC1 in vineyards in northern Italy. JOURNAL OF APPLIED MICROBIOLOGY 106: 1549-1557.  Gocheva Y.G., Tosi S., Krumova E.Tz., Slokoska L.S., Miteva J.G., Vassilev S.V., Angelova M.B., 2009. Temperature downshift induced antioxidant response in fungi isolated from Antarctica. EXTREMOPHILES 13 (2): 273-281.

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D. Esperienze didattiche Svolte presso l’Università di Pavia

BOTANICA SISTEMATICA – 3 CFU (Parte Micologia) (LT SCIENZE E TECNOLOGIE PER LA NATURA) A.A. 2013/2014 BOTANICA - CORSO A e B 6 CFU (Parte Botanica) (C.L. SCIENZE BIOLOGICHE) A.A. 2013/2014 BOTANICA - CORSO B 2 CFU (Parte Micologia) (C.L. SCIENZE BIOLOGICHE) A.A. 2004/2005; 2005/06; 2006/07; 2007/08; 2008/09; 2009/2010; 2011/2012 LABORATORIO DI BOTANICA CFU 12/9 (LT Scienze Biologiche/Laurea Magistrale BIOLOGIA SPERIMENTALE ED APPLICATA) A. A. 2009/10 ; 2011/2012, 2012/13 LABORATORIO DI MICOLOGIA 4 CFU (L.S SCIENZE DELLA NATURA) A.A. 2007/2008; 2008/2009; 2009/2010; MICOLOGIA E SIMBIOSI FUNGINE (MODULO SIMBIOSI FUNGINE - 3 CFU - (C.L. SCIENZE E TENOLOGIE PER LA NATURA E IN SCIENZE DEL FIORE E DEL VERDE) A.A. 2005/2006 PIANTE ORNAMENTALI – MODULO 2CFU (C.L. SCIENZE E TECNOLOGIE PER LA NATURA E IN SCIENZE DEL FIORE E DEL VERDE) - A.A. 2002/03; 2003/04 RIPRODUZIONE DELLE PIANTE - 3CFU (C.L. SCIENZE E TENOLOGIE PER LA NATURA E IN SCIENZE DEL FIORE E DEL VERDE) - A.A. 2002/2003; 2003/04; 2005/06; 2006/07

SIMBIOSI FUNGINE - 3 CFU - (C.L. SCIENZE DEL FIORE E DEL VERDE) - A.A. 2006/2007

SIMBIOSI FUNGINE CFU 6 (Corso di Laurea Magistrale BIOLOGIA SPERIMENTALE ED APPLICATA) A. A. 2009/2010 MASTER INTERNAZIONALE di II livello in “Etnobiofarmacia e Utilizzo sostenibile della Biodiversità”; A.A. 2007/2008; 2008/2009; 2009/2010; 2012/13

E. Eventuali incarichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo Presidente Vicario del Consiglio Didattico di Scienze e tecnologie per la Natura per il triennio 2013/14 – 2015/16.

F. Altre informazioni È membro dei seguenti Centri interdipartimentali Dell’Università di Pavia: C.I.St.R.E. (Centro Interdipartimentale di Studi e Ricerche in Etnobiofarmacia Università di Pavia); C.R.A. (Centro di Ricerca sulle Acque) Università di Pavia; Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Didattica e la Storia delle Scienze, Università di Pavia Collabora con diverse Università italiane e straniere (es. Università di Valparaiso, Cile, Universidad Tecnica Particular de Loja (Ecuador), Università Politecnica Salesiana di Cuenca e Quito (Ecuador), centri di ricerca stranieri (Accademia di Scienze di Sofia, Bulgaria) e fondazioni (es. Fondazione E. Mach, S. Michele all’Adige).

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CURRICULUM VITÆ DOCENTE: Prof./Dr. Francesco ZUCCA

A. Informazioni personali Francesco Zucca nato ad Monza il 06/07/1965 cittadinanza: italiana residente in Milano - Via Corno di Cavento 19, 20148 Codice Fiscale: CCFNC65L06F704X Mail: [email protected]

B. Ambiti e filoni di ricerca Le sue ricerche riguardano -l'uso di tecnologie di telerilevamento attive (SAR e LIDAR) per l'identificazione di processi geologici e geomorfologici a diverse scale spaziali e temporali e l'uso di dati del telerilevamento ottico per il mapping di elementi geolitologici e processi e forme geomorfologici in particolare in ambito di catene e vulcani attraverso anche l'assimilazione e la fusione tra dataset complementari; -l'analisi e la produzione di modelli digitali 3D in alta risoluzione di pareti rocciose verticali attraverso apparati LIDAR (obliquo aereo e Terrestrial Laser Scanner) e fusione con dati geofisici (di contatto, prossimali e telerilevati) e di terreno per definire litotipi, reologie e processi geologici e geormofologici in analisi anche multitemporale; -analisi multitemporali di ambiti costieri-deltizi attraverso datasets telerilevati attivi e passivi per definizione di trend di evoluzione e ricerca di forzanti morfo-idro-ecologiche -analisi multiscala di Critical Zone per la misura di flussi di massa ed energia in ambiti eterogenei. -ricerca in tecniche di analisi spaziale realizzata in GIS e di VGI (Volunteered Geographic Information systems)

C. Pubblicazioni Numero totale delle pubblicazioni: 89

Elenco delle pubblicazioni più recenti (ultimi 5 anni)/significative:  Ninfo A., Zizioli D., Meisina C., Castaldini D., Zucca F., Luzi L., De Amicis M. (2012). The survey and mapping of sand-boil landforms related to the Emilia 2012 earthquakes: preliminary results. ANNALS OF GEOPHYSICS (ISSN:2037-416X) p. 727 - 733 Vol. 55.  Zizioli Davide, Boni Paolo, Pellegrini Luisa, Zucca Francesco (2011). Un approccio morfometrico per l’analisi delle evidenze di neotettonica nella Liguria occidentale. ATTI TICINENSI DI SCIENZE DELLA TERRA. SERIE SPECIALE (ISSN:1724-0077) p. 67 - 73 Vol. 11.  Dávila-Hernández Norma, Lira Jorge, Capra-Pedol Lucia, Zucca Francesco (2011). A normalized difference lahar index based on Terra/Aster and Spot 5 images: an application at Colima Volcano, Mexico. REVISTA MEXICANA DE CIENCIAS GEOLOGICAS (ISSN:1026-8774) p. 623 - 637 Vol. 28.  NOTTI DAVIDE,GARCIA-DAVALLILO JUAN CARLOS,HERRERA GERARDO,MORA OSCAR (2010). Assessment of the performance of X-band satellite radar data for landslide mapping and monitoring: Upper Tena valley case study. NATURAL HAZARDS AND EARTH SYSTEM SCIENCES (ISSN:1561-8633) p. 1865 - 1875 Vol. 10.  HERRERA GERARDO,NOTTI DAVIDE,GARCIA-DAVALILLO JUAN CARLOS,MORA OSCAR,COOKSLEY GERAINT,SANCHEZ MONICA, ALAIN ARNAUD,CROSETTO MICHELE (2010). Landslides analysis with C- and X- band satellite SAR data: the Portalet landslide area. LANDSLIDES (ISSN:1612-510X) p. 1 - 12 Vol. 7.  Norini Gianluca., De Beni Emanuela, Andronico Daniele, Polacci Margherita, Mike Burton, Zucca Francesco (2009). The 16 November 2006 flank collapse of South-East Crater at Mount Etna, Italy: study of the deposit and hazard assessment. JOURNAL OF GEOPHYSICAL RESEARCH (ISSN:0148-0227).  Meisina C., Zucca F., Notti D., Colombo A., Savio G., Giannico C., Bianchi M. (2008). Geological interpretation of PSInSAR data at regional scale. SENSORS (ISSN:1424-8220) p. 7469 - 7492 Vol. 8.

D. Esperienze didattiche Docente dei corsi di  Telerilevamento, Analisi Spaziale e Cartografia Tematica (L.M. Scienze Geologico Applicate)  Modulo GIS del corso GIS E ANALISI CARTOGRAFICHE (L. Triennale Scienze Geologiche)  Modulo Laboratori di GIS del corso Geomorfologia e Lab. GIS (L.M. Scienze della Natura)

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E. carichi istituzionali all’interno degli organi di governo centrali e periferici dell’Ateneo

F. Altre informazioni

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