Tutela Della Costa Pisana Dall'ingressione Marina
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Massimo V. Civita e Marco Redini Comune di Pisa Tu T e l a d e l l a c o s T a p i s a n a d a l l ’ingressione m a r i n a Tutela della costa pisana dall’ingressione marina della costa pisana dall’ingressione Tutela Sa f e g u a r d o f t h e p i S a n c o a S t a l a q u i f e r S a g a i n S t S e a -w a t e r i n t r u S i o n Con il contributo di: Comune di Pisa 1 Volume Università di Pisa Politecnico di Torino Volume 1 Pubblicazione a cura del Comune di Pisa Sa f e g u a r d o f t h e p i S a n c o a S t a l a q u i f e r S a g a i n S t S e a -w a t e r i n t r u S i o n Volume 1 La presente pubblicazione è l’inizio di una collana sulle Ltematiche ambientali, che salutiamo con piacere. I primi quattro volumi saranno dedicati all’argomento dell’ingressione marina e si preannunciano, per il nostro territorio, di grande interesse e, confidiamo, di rilevante utilità. Le pubblicazioni sono l’occasione per illustrare le ulti- me conoscenze acquisite sul fenomeno dell’avanzamento dell’acqua di mare all’interno delle falde di acqua dolce superficiale della fascia costiera e le relative ripercussioni sull’habitat costiero. La valutazione delle criticità che emerge da questo studio si coniuga con le politiche ambientali intraprese dall’am- ministrazione, che passano anche attraverso la ricostru- zione di un legame tra tutela e valorizzazione dell’am- biente ed utilizzo del territorio. Lo scopo di questi approfondimenti è quello di intrapren- dere azioni strutturali e non strutturali, finalizzate a fron- teggiare l’avanzamento dell’acqua di mare nell’entroterra in modo da preservare il più possibile questa parte impor- tante del territorio Comunale dall’inquinamento antropi- co che potrebbe essere generato ad esempio da eccessivi prelievi di acqua sotterranea. Attraverso questi volumi viene sintetizzato il lavoro di specialisti del settore che lavorano da anni in ambito na- zionale e internazionale ed in particolare sul nostro terri- torio su queste specifiche tematiche. La nitida precisione del titolo - Tutela della costa pisana dall’ingressione marina - forse non rende appieno il con- tenuto del volume che è anche un’affascinante storia del nostro territorio attraverso le ere e i millenni, la cui cono- scenza è indispensabile per operare le scelte migliori. Il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi 3 Presentazione acquiferi costieri; metodi utilizzati per gli interventi di contrasto dell’intrusione marina. Questo Volume è il primo di una Collana che ne pre- il terzo volume sarà un’attualizzazione delle cono- vede altri tre sull’argomento dell’ingressione marina, scenze sulle situazioni d’insalinamento della costa pensata per mettere in evidenza tutte le problema- pisana. Esso prevede un quadro generale delle co- tiche relative agli impatti delle acque del mare sui noscenze sull’insalinamento delle acque sotterranee territori costieri, le loro risorse idriche sia superficiali nelle aree costiere italiane che fa da prodromo alla che sotterranee, sulla vita che tali territori ospitano e disamina delle conoscenze nelle diverse aree della sui beni culturali e ambientali che li rendono unici Costa pisana (Tirrenia, Calambrone, Marina di Pisa, per importanza e bellezza. San Rossore ecc.); segue una disamina dell’effetto Con una impostazione che parte dal generale per dell’insalinamento sulla vegetazione. Il Volume si giungere al particolare, è stato ad oggi realizzato il conclude con i metodi informatici di utilizzo delle primo volume, che riporta studi di base della geolo- informazioni (GIS, banche dati territoriali) e l’orga- gia, della stratigrafia e dell’assetto geomorfologico di nizzazione della disseminazione delle informazioni una macro-area che abbraccia tutta la Pianura pisa- e delle elaborazioni via WEB. na. In quest’ottica, viene riproposto nella prima par- il quarto volume è compendiario di tutti gli studi, le te un doveroso omaggio al grande lavoro svolto da ricerche ed i progetti in atto nella fascia costiera Pisa- Baldacci durante tutto il suo percorso di ricerca con na allo scopo di contrastare i fenomeni di intrusione una edizione integrale della sua significativa opera marina negli acquiferi e del cuneo salino dei fiumi e compendiaria. Le opere di Baldacci hanno costituito nel reticolato idraulico minore. la piattaforma di lancio dei molti, accurati studi suc- Ad oggi l’indice comprende l’illustrazione del proget- cessivi, sino ai nostri giorni, che vengono sintetizzati to di ricerca nella sua interezza; un quadro conosciti- nella seconda parte del Volume 1. vo delle principali situazioni in ambito internaziona- il secondo volume della Collana è in allestimento le, casistiche degli interventi di mitigazione utilizzati; avanzato. Esso è dedicato più che altro alle meto- una sintesi dei dati relativi alla stratigrafia architettura dologie di studio e di valutazione dell’ingressione deposizionale e ricostruzione della geometria degli marina negli acquiferi costieri. L’idea portante vuole acquiferi; il dettaglio relativo al caso-studio in sinistra fornire a tutti coloro che devono occuparsi di questa di Arno, a partire dalla storia urbanistica, alle indagini problematica, un panorama di approcci e di soluzio- di dettaglio (geofisiche, idrodinamiche, idrogeochi- ni tecniche utilizzabili in ogni contesto idrogeologi- miche). Seguiranno le modellazioni e le cartografie co. Si spera in tal modo di fornire agli studiosi ed ai tematiche che illustrano i risultati e le valutazioni di tecnici, in particolare a quelli che operano negli Enti fattori (vulnerabilità, rischio di insalinamento, sovra- locali d’ogni ordine e grado una linea-guida che pos- sfruttamento degli acquiferi). sa facilitare iniziative e progetti. Il Volume si conclude con le progettazioni prelimina- L’indice del Volume comprende: generalità sul pro- ri e gli schemi degli interventi necessari e del sistema cesso dell’intrusione marina; metodi di misura e di ri- normativo a garanzia della loro efficacia. levamento dei processi che avvengono nel sottosuo- Tutti i Volumi riportano una ricca bibliografia specifi- lo; il monitoraggio piezometrico e idrogeochimico; ca, la più vasta e aggiornata possibile. gli strumenti geostatistici e stocastici dei dati rilevabi- li; i modelli utili per lo studio dell’intrusione marina, I curatori della Collana della vulnerabilità e del rischio d’insalinamento degli Massimo V. Civita Marco Redini 4 5 introDUzione l’ar e a d i S t u d i o L’area di studio comprende il tratto di costa che si Marco Redini e Fulvio Marandola estende dalla foce del Fiume Morto Vecchio fino alla foce del Fiume Calambrone. Essa abbraccia una su- perficie totale di 20 km, 12 dei quali sono relativi al Su tutta la fascia costiera pisana, è noto da tempo il tratto Marina di Pisa - Calambrone. Ssussistere ed il progressivo incremento del processo Approssimativamente, la fascia coperta dallo studio di contaminazione dell’acqua sotterranea dolce da è quasi tutta a valle dell’autostrada A12 nel tratto tra parte dell’acqua salata marina. Al contrario, le cono- lo svincolo di Pisa nord ed il ponte sul Canale dei scenze sull’evoluzione spazio-temporale dell’intru- Navicelli che segna il confine comunale con Livor- sione marina sono, a tutt’oggi, scarse e frammentarie, no. Comprende la foce dell’Arno e quella del Fiume nonostante il grande interesse pratico e le importanti Morto, il quale a sua volta passa attraverso il Parco ricadute economiche legate all’utilizzazione delle Naturale della Tenuta di San Rossore. pregiate risorse idriche sotterranee. L‘Amministrazione Comunale di Pisa, nel rispetto St r e ss id r o l o g i c i della normativa di riferimento1, ha avviato un pro- e p r a t i c h e d i g e S t i o n e d e l l a r i S o r S a i d r i ca getto di monitoraggio denominato Realizzazione La conoscenza delle pressioni antropiche e naturali della rete di misura, controllo e monitoraggio nella esercitate sulle risorse idriche superficiali e sotterra- fascia costiera della Pianura di Pisa per la tutela del- nee è di basilare importanza per poter pianificare la risorsa idrica dall’ingressione del cuneo salino ed gli interventi di mitigazione atti alla prevenzione e altri fenomeni di degrado. riduzione dell’inquinamento salino dell’acquifero La raccolta dei dati è finalizzata all’attuazione della libero. Direttiva Fascia Costiera (avanzamento cuneo sali- Gli stress presi in esame sono: no), all’aggiornamento della carta della Vulnerabilità • arretramento della Costa a Nord della foce dell’Ar- idrogeologica di supporto al Piano Strutturale e alla no ed a Calambrone. Esso è determinato dall’erosio- predisposizione di un quadro conoscitivo, sempre ne delle spiagge, principalmente causato dal moto più dettagliato, da rendere disponibile agli Enti so- ondoso e dalla riduzione dell’apporto sedimentario vraordinati al Pubblico. dell’Arno e, secondariamente, dalla costruzione di Gli obiettivi che si prefigge questo studio sono: pannelli e scogliere i quali, pur riducendo l’erosione • La definizione della dinamica del cuneo salino in alcuni settori, hanno finito per accelerarla in altre nella costa pisana, in risposta agli stress idrologici parti contigue. ed alle pratiche di sfruttamento dell’acquifero super- • emungimenti da pozzi nell’acquifero libero, pre- ficiale; senti prevalentemente nell’area a sud dell’Arno, • Attuazione di misure preliminari di salvaguardia molto più antropizzata per la presenza di importanti secondo lista di priorità; nuclei abitativi e di attività turistiche ed agricole. • Azioni di mitigazione (interventi strutturali e non Da Marina di Pisa a Calabrone sono stati censiti 136 strutturali).