Non Chiediamo Sconti Ma Maastricht Non Può Essere Una Gabbia
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03COM01A0312 ZALLCALL 13 15:50:04 12/03/96 K IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII pagina l’Unità Martedì 3 dicembre 1996 2 IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIntervisteIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII & CommentiIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII L’ARTICOLO L’INTERVENTO OLO 10 GIORNI ci separano una lettura corretta e politica- dal Consiglio europeo di mente attenta del Trattato di S Dublino: un appuntamento Maastricht, non parziale e restrit- Carriere universitarie importante non solo perché la tiva come quella sostenuta dalla presidenza irlandese è impegna- Bundesbank, prevalga negli stes- ta a presentare una bozza di si governi francese e tedesco. I I concorsi nuovo Trattato sulla base dei la- problemi economici, sociali e vori della Conferenza intergover- politici acuitisi in entrambi i pae- nativa, ma perché nelle ultime si stanno suscitando anche ten- settimane sono venuti al pettine sioni nei loro rapporti, ma so- non servono più nodi politici di grande importan- prattutto all’interno di ciascuno za per il futuro dell’Unione. Non di essi. E mi pare che si possa è accaduto solo in Italia o solo in cogliere una difficoltà del can- FRANCESCO PITOCCO* rapporto alle possibilità di parte- celliere Kohl - «vulnerabile», so- cipazione dell’Italia, fin dall’ini- stiene Le Monde, al punto da re- IUNGONO NOTIZIE allarmanti dal Senato. La proposta del zio, al sistema della moneta uni- gnare ma non governare - per un ministro Berlinguer per regole nuove da apprestare ai con- ca. Seri problemi politici sono insieme di elementi, per le rea- corsi universitari non fa passi avanti. Il pessimismo comin- venuti in evidenza soprattutto in zioni dei sindacati e per le divi- cia a dilagare. Forse è tempo di prendere atto di una piccola Francia e in Germania, e nei rap- sioni nella coalizione, per il peso G «legge» che non si approva in Parlamento; nessuna regola è porti tra questi due partner la cui della disoccupazione e non solo «buona» se non nasce da una cultura comune, se non nasce intesa viene ancora, sia pur dub- per l’impopolarità dell’Euro cui da comportamenti condivisi. L’attuale conflittualità interna all’universi- biosamente, considerata il moto- la Bundesbank fa eco con le sue tà non lascia nessuna speranza, tanto più che da decenni essa viene re del processo di integrazione. rigidità sui criteri di Maastricht. alimentata anche dall’esterno, artificiosamente, per finalità che nulla L’Italia deve far sentire la sua hanno a che fare con le finalità dell’università. È questa conflittualità ENSIONI e incertezze ruota- voce sull’insieme dei problemi che delegittima l’attuale concorso universitario, non le sue regole. Pro- no in larga misura attorno sul tappeto, non concentrarsi so- prio come è già avvenuto per i concorsi del passato; e come avverrà per T all’esigenza e alla difficoltà lo su se stessa e sui suoi obiettivi 03COM01AF01 i concorsi prossimi venturi. Occorre rimuovere quel conflitto. Esso or- di coniugare stabilità monetaria di avvicinamento ai parametri di mai monopolizza la vita universitaria e impedisce, questo sì che è gra- e manovre restrittive di finanza Maastricht. Deve avere una sua ve! di pensare ai problemi più veri dell’università. pubblica con crescita e occupa- visione della dialettica di esigen- Ma quel conflitto non nasce dalla «cattiveria» delle regole concorsua- zione, e al rischio di un vuoto ze e di posizioni in atto al livello li: nasce dall’attuale stato giuridico del professore universitario. Se il di- politico nel momento della na- europeo, e contribuire a definire segno di Berlinguer non passa al Senato è perché detta regole per un scita della Banca centrale euro- una strategia per l’Unione. Non concorso che mette comunque capo ad una carriera il cui disegno non pea. Il governo italiano deve fare è, questa, una pretesa eccessiva. è più condiviso, e che è diventato un vero oggetto misterioso. I continui la sua parte per il superamento Lo sforzo eccezionale che que- «provvedimenti urgenti» intervenuti negli ultimi decenni a modificarla di queste tensioni e incertezze. sto governo sta facendo per ac- l’hanno trasformata in uno spezzatino indigesto: tutti sono «docenti» e Sarebbe paradossale che lascias- crescere la credibilità del paese tutti hanno gli stessi diritti e doveri, didattici e scientifici, quale che sia la simo a un europeista liberale, a sul piano della politica moneta- «fascia» di collocazione e quale che sia il concorso superato. una personalità della destra mo- ria e della politica di bilancio, ci derata come Giscard d’Estaing il A ben vedere la legge 382 del 1980, la legge fondamentale dell’attua- dà titolo per intervenire in termi- secco richiamo - nell’aspro di- le università, ha costruito una situazione «strabica» nei rapporti tra le ni generali sulle scelte che l’U- battito di qualche giorno fa al- due fasce di docenti che essa istituiva, gli «associati» e gli «ordinari». Il nione nel suo insieme è chiama- l’Assemblea nazionale francese - concorso a professore di «prima fascia» (o «ordinario») è finalizzato a ta a compiere in vista della sca- a «tener d’occhio nei prossimi sancire una differenza «scientifica» con il professore di «seconda fascia» denza del 1998 per la moneta mesi non solo il tasso di cambio (o «associato»). Questa «differenza», però, non viene utilizzata, come si unica e al di là di essa. È così, è ma il tasso di disoccupazione», e potrebbe pensare, per distribuire funzioni scientifiche e didattiche di- in questo contesto che si posso- a «non rassegnarsi» ad accettare verse tra le due fasce, e, di conseguenza, per attribuire un diverso tratta- no far meglio valere anche le che «l’area del marco sia divenu- mento economico. No! essa viene utilizzata per affidare alle due fasce preoccupazioni e ragioni nostre, ta l’anticamera obbligatoria del- diverse funzioni amministrative e organizzative. italiane. l’Unione monetaria». La 382, infatti, ha posto come discriminante tra le due figure di pro- Mi sembra perciò evidente E non c’è ragione per lasciare fessore l’accesso alle cariche di Direttore di Dipartimento, di Preside di che si debba fare il punto sulla all’altro ideatore dello Sme, Hel- facoltà, di Rettore di ateneo: riservato agli ordinari e precluso agli asso- politica europea del governo - mut Schmidt, la denuncia dello ciati, quell’accesso è il solo risultato del superamento del «concorso» a prima del vertice di Dublino - in schematismo con cui si vorreb- professore ordinario. Per il resto ordinari e associati hanno gli stessi di- Consiglio dei ministri. C’è da va- Dejong Peter/Ap bero definire criteri e vincoli del ritti e doveri nella conduzione dei corsi d’insegnamento, nell’accesso lorizzare il risultato ottenuto con «patto di stabilità», la reazione a ai finanziamenti e nel coordinamento delle ricerche. l’ulteriore riduzione del tasso di quella che egli definisce «l’ideo- Questa situazione giustifica l’eterno attacco portato al concorso da inflazione, con la riduzione dei logia monomaniaca deflazioni- parte degli associati, i quali, appunto, lo giudicano sostanzialmente «il- tassi di interesse e quindi col sta» della Bundesbank. legittimo» nelle sue conseguenze. Il concorso è diventato ormai uno rientro della lira nello Sme. C’è strumento difficile da governare, circondato da sospetti, e sempre più da confermare l’obiettivo del 3% Non chiediamo sconti ONDIVIDO PERCIÒ i sugge- preda di una conflittualità sistematica, che ne ha compromesso la stes- nel rapporto tra deficit e prodot- rimenti di Ruffolo per nuo- sa natura di discrimine scientifico. E la situazione rischia di aggravarsi. to lordo, per arduo che sia. Ma C ve politiche comuni, fiscali c’è da sollevare, nello stesso e di bilancio, per nuove attribu- ULLO STATO GIURIDICO del personale universitario, infatti, tempo, qualche questione di zioni di risorse all’Unione in fun- stanno ormai intervenendo anche gli «Statuti» dei singoli ate- fondo, che tocca gli indirizzi di zione del piano Delors - purtrop- nei. Ispirati ad una «autonomia» non disciplinata da una leg- fatto prevalsi in seno all’Unione Ma Maastricht non può po lasciato nel limbo dal Consi- ge-quadro di riferimento che ne detti i capisaldi e i confini, essi ma oggi messi in discussione an- glio di Firenze nel giugno scorso S appaiono non di rado come il semplice risultato delle tensioni che in Francia e in Germania. E - e di altri capitoli d’investimen- e dei rapporti di forza dominanti nelle singole sedi. Così, indi- dobbiamo farlo senza complessi to, e quindi per l’istituzione di pendentemente dalle leggi vigenti, cambia la composizione degli orga- e senza timori di fraintendimen- un’istanza politica di governo ni di governo delle università, e cambiano le prerogative delle varie fa- to. macroeconomico dell’Unione. sce