Università Degli Studi Di Milano Bicocca Facoltà Di Scienze Della Formazione

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Università Degli Studi Di Milano Bicocca Facoltà Di Scienze Della Formazione Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Scienze della Formazione Scuola di Dottorato in Scienze Umane Dottorato in Antropologia della Contemporaneità Etnografia delle Diversità e delle Convergenze Culturali XXVI ciclo UN ANTROPOLOGO IN BICICLETTA: ETNOGRAFIA DI UNA ASSOCIAZIONE CICLISTICA GIOVANILE di Massimo Pirovano Tutor: Prof. Ugo Fabietti Coordinatore: Prof. Ugo Fabietti 2015 1 2 INDICE 0. Prologo p. 5 1. Ritornare sul campo. Antefatti, metodi e problemi della ricerca p. 9 1.1 Un’etnografia a partire dal corpo p. 10 1.2 Interlocutori privilegiati p. 19 1.3 Relazioni e atteggiamenti p. 27 2. L’Unione Ciclistica Costamasnaga: una normale eccezione in Brianza p. 33 2.1 Il contesto di origine p. 34 2.2 Il territorio e il tessuto produttivo p. 42 2.3 Chiesa, campanili e “aria di modernità” p. 46 3. In bicicletta: dal gioco alla “passione” p. 53 3.1 Prove e emozioni infantili p. 53 3.2 Autorità pedagogiche e modelli agonistici p. 61 3.3 Una “malattia” di piaceri e sacrifici p. 71 4. Dentro e fuori la società: ruoli, capitali e relazioni p. 85 4.1 Un’ Unione differenziata p. 86 4.2 La macchina economica e le forme del capitale p. 101 4.3 Gli impegni organizzativi e il rapporto con la Federazione p. 121 4.4 Le buone ragioni del fare p. 141 5. Con le gambe e con la testa. Un apprendistato complesso p. 161 5.1 Un corpo messo bene in bici p. 164 5.2 Intelligenza, tecnica e tattica p. 190 5.3 “Campioni non si nasce”: evidenze biologiche e disciplina di vita p. 200 6. I tempi e i luoghi del corridore p. 227 6.1 Stagioni p. 230 6.2 Carriere p. 261 6.3 Appartenenze p. 306 7. Per concludere p. 325 Bibliografia e sitografia p. 337 Interviste e documentazione fotografica p. 349 3 “Non ho mai scritto versi per la bicicletta, ma so che è il mezzo più comodo ed economico di locomozione. So, anche, ora che ci penso, che diverte, ispira, a sognare ed arricchisce di immagini. La bicicletta oggi ci ricorda i giorni della fanciullezza e della gioventù, la casa, il paese, la campagna e gli appuntamenti con le ragazze. L’uomo sulla bicicletta è un uccello: un albero volante!” (Ignazio Buttitta, La Bicicletta,1984.) “Filastrocca del gregario/corridore proletario,/ che ai campioni di mestiere/ deve far da cameriere,/ e sul piatto, senza gloria, serve loro la vittoria./ Al traguardo quando arriva,/ non ha applausi, non evviva./ Col salario che si piglia/ fa campare la famiglia/ e da vecchio poi si acquista/ un negozio da ciclista .” (Gianni Rodari, Filastrocche in cielo e in terra, 1960) “Sono felice, posso vedere come lo scienziato col microscopio degli uomini in fuga metro per metro. Non ho vergogna a dirlo che l’ho sognato tutta la vita, questo piacere.” (Cesare Zavattini, Film di una tappa, “Il campione”, 1956) “Certe cose però bisogna farle, per comprendere un po’ perché si fanno” (Giulio Angioni, Il sale sulla ferita, 2010) 4 Prologo La bicicletta è di moda e pertanto i suoi usi e le sue rappresentazioni possono essere considerate anche un oggetto significativo di indagine sul piano sociale e culturale. Il fatto è evidente se si considera il numero di persone che la usano in varie parti del mondo, sia per gli spostamenti della vita quotidiana, sia per il tempo libero, sia quando lo sport e il lavoro si abbinano nelle competizioni spettacolari per un pubblico che assiste alle gare dal vivo o in televisione. Nei paesi ricchi, alla bicicletta e alla pratica ciclistica, turistica o agonistica, sono dedicati molti giornali specializzati che descrivono e analizzano i vari modelli e i componenti di questa macchina prodigiosa, che danno notizie e aggiornamenti continui sull’abbigliamento tecnico e sui percorsi pensati per chi viaggia in bicicletta. Le televisioni dedicano alle gare di questo sport centinaia di ore di trasmissione. Oltre ai giornalisti che vivono di questi interessi, anche alcuni studiosi importanti hanno scritto e continuano a scrivere sulla bicicletta e sulla pratica ciclistica, come testimonia un caso editoriale curioso ma emblematico. L’editore italiano, non certo specializzato come altri nei libri sullo sport, si è trovato in difficoltà a tradurre per la sua collana “incipit” due volumetti scritti da altrettanti intellettuali tra i più noti della nostra epoca: Ivan Illich e Marc Augé. Uscito nel 1978 per la prima volta, il libro del filosofo della descolarizzazione si intitolava Energie, vitesse et justice sociale ma era stato tradotto in italiano con il titolo Elogio della bicicletta, il che ha sconsigliato di rendere letteralmente con queste stesse parole il titolo originale del libro di Marc Augé, uscito in Francia 30 anni dopo, che da noi è diventato Il bello della bicicletta (Augé 2009). Il libro di Illich ha in realtà una portata più generale, come del resto indica il titolo originale, poiché arriva a proporre l’uso auspicabile della bicicletta come esito ragionato e ragionevole di una serie di considerazioni sullo spreco di energia, sull’eccesso di inquinamento e sui paradossi del mito della velocità, che caratterizzano le società industrializzate (Illich 2006). Il libro di Augé, d’altra parte, mette in rilievo i significati sociali e culturali che per circa un secolo hanno avuto i gesti epici compiuti dagli atleti nelle competizioni in bicicletta, i cui protagonisti con le loro imprese hanno impersonato valori che hanno determinato un fascino a volte eroico su milioni di appassionati e di spettatori. Oggi, d’altra parte, anche secondo l’antropologo francese, la bicicletta - specialmente in ambiente urbano - appare quale un mezzo ecologico di trasporto e di comunicazione, capace di favorire la riduzione 5 dell’inquinamento, la salute del corpo e il miglioramento delle relazioni sociali. Sembra dunque superato il pregiudizio che ha gravato a lungo sullo sport come attività non degna di interesse scientifico. Il filosofo Eugen Fink – in un suo testo degli anni '50 – segnalava lo stigma che la tradizione culturale occidentale ha massicciamente esercitato nei confronti dell'esperienza del gioco: il che - aggiungiamo noi – è valso anche a livello popolare, almeno in contesti sociali economicamente fragili. Da una parte il filosofo tedesco pensa all'idea, diffusa tra gli intellettuali della sua epoca, del gioco come “un fenomeno marginale della vita umana, una sua manifestazione periferica, una possibilità di esistenza che si dà solo di quando in quando”, per cui “abitualmente il gioco si determina per contrasto con la serietà della vita.” (Fink 2008: 8-9) L’interesse assai raro da parte dei filosofi nei confronti dello sport è stato negli ultimi decenni compensato dagli studi importanti di diversi storici e sociologi, mentre ci sembra che siano ancora pochi gli antropologi che si sono occupati delle pratiche sportive, ed in particolare del ciclismo. Eppure la bicicletta ed i suoi usi rappresentano un oggetto e delle pratiche diffuse ed importanti nella vita quotidiana di moltissime persone, che hanno influito sulle relazioni sociali almeno dalla fine dell’800 ad oggi. Il “velocipede”, infatti, dopo essere stato considerato uno dei simboli della modernità, tra le altre macchine che hanno accompagnato l’industrializzazione, lo sviluppo delle tecniche e il diffondersi del mito della velocità, avendo perso molto del suo smalto originario come status symbol, messo in ombra o ridicolizzato dai veicoli individuali e familiari a motore, oggi sembra rappresentare il simbolo di una serie di valori - per certi versi ‘antimoderni’ - per gli uomini della contemporaneità, ed in special modo per molti intellettuali, che lo considerano e lo propongono come uno strumento eccellente per una mobilità e una socialità sostenibili. Queste considerazioni conducono ad un elogio della bicicletta che, specialmente in ambiente urbano, può servire come veicolo di spostamento quotidiano: per chi lo sceglie la preoccupazione di disporre di un mezzo che sia prima di tutto veloce lascia il posto alla coscienza dei vantaggi di una pratica motoria benefica e non inquinante, nonostante i rischi che si possono correre nel traffico. Ma esiste ancora, resiste - e in certe parti del mondo, si diffonde - un altro tipo di pratica ciclistica caratterizzata dall’approccio agonistico, i cui protagonisti – giovanissimi, giovani, adulti e anziani – si impegnano e si appassionano pedalando per competere, con gli altri o con se stessi, affrontando percorsi impegnativi e raggiungendo velocità che risultano spesso inimmaginabili o incredibili per i molti profani che non hanno mai usato una bicicletta “da 6 corsa” o da competizione, e che non si sono mai sottoposti ad un allenamento di settimane o di mesi per ottenere quei risultati. Si tratta di un fenomeno sociale radicato e diffuso, specie in alcune parti d’Italia, come la Brianza, a nord di Milano. Ce ne si può accorgere percorrendo in auto le strade che costituiscono i percorsi prediletti dai ciclisti, dove specialmente nei giorni dei weekend si formano gruppi consistenti di pedalatori, in “abbigliamento tecnico” simile a quello dei corridori professionisti, che rallentano il traffico automobilistico o lo ostacolano, dando luogo anche a schermaglie verbali sui diritti delle auto e delle bici. La gran parte di questi cicloamatori (torneremo sul termine nel suo significato tecnico o gergale) sono adulti o anziani. Meno numerosi sono i ragazzi in età scolare, che tuttavia sono i protagonisti più precoci di quella pratica ciclistica, fatta di allenamenti e di gare, che subentra alle prime pedalate fatte per gioco e per puro divertimento, da bambini e vicino a casa. Il progetto che ha guidato il nostro lavoro è stato quello di indagare con gli strumenti dell’etnografia, questo fenomeno sociale e culturale, andando sul campo, dove gli attori sociali di queste pratiche vivono e fanno sport, per conoscerne le abitudini e per studiarne la traiettoria formativa attraverso un esame delle relazioni sociali che costituiscono il contesto di avviamento alla pratica agonistica.
Recommended publications
  • Comunicato-Stampa-Lancio-Gran-Premio
    Velo Club Lugano Agli organi d’informazione Casella Postale 6562 6901 Lugano Lugano, 17 gennaio 2021 COMUNICATO STAMPA L'AXION SWISS BANK GRAN PREMIO CITTÀ DI LUGANO GUARDA AVANTI Si tornerà in sella, ad inizio estate, per ammirare di nuovo da vicino i grandi campioni del pedale. Domenica 27 giugno. Segnatevi questa data in agenda. Sarà il giorno del ritorno del grande ciclismo professionistico sulle strade del Luganese. Nel 2020 la corsa organizzata dal Velo Club Lugano, ha dovuto cedere il passo al malefico strapotere del Coronavirus. Per l’edizione 2021 la macchina organizzativa è già in movimento. Con entusiasmo. Con convinzione. Ma soprattutto con l’auspicio che si possa effettivamente osannare l’erede di Diego Ulissi, l'ultimo campione ad alzare le braccia al cielo, nel 2019, sul lungolago di Lugano. Un altro auspicio è quello di poter ammirare anche un’importante cornice di pubblico. Difficile, per ora, ipotizzare scenari, anche se qualche luce, vaccini alla mano, la si comincia a intravedere. Quel giorno, la concorrenza sarà agguerrita. Il 26 giugno, dalla Bretagna, partirà infatti il Tour de France. Tuttavia, al di là della Grande Boucle, il calendario dell’Unione Ciclistica Internazionale, non prevede nessun’altra competizione. La certezza, quindi, di poter ospitare qualche big, gli organizzatori, a giusta ragione, se la coltivano. Saranno presenti almeno 4 squadre World Tour. Già sin d’ora è garantita la partecipazione della Qhubeka-Assos, nata recentemente sulle ceneri della NTT. Per intenderci, si tratta del Team del campione europeo Giacomo Nizzolo, e dei 2 ticinesi d’adozione, Domenico Pozzovivo e Fabio Aru.
    [Show full text]
  • PEDALANDO COI CAMPIONI CRONOSQUADRE - Giro Del Lago D’ Endine (Km
    www.unioneciclisticacasazza.it UNIONE CICLISTICA CASAZZA organizza 12° TROFEO PEDALANDO COI CAMPIONI CRONOSQUADRE - Giro del Lago d’ Endine (Km. 17) 8 OTTOBRE 2017 MANIFESTAZIONE A SCOPO BENEFICO COMUNITA’ MONTANA DEI LAGHI BERGAMASCHI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI CASAZZA ENDINE GAIANO MONASTEROLO RANZANICO SPINONE AL LAGO PROGRAMMA speaker dell’ evento: Alessandro Brambilla e Simona Befani Ore 7,30: RITROVO PRESSO IL CENTRO SPORTIVO COMUNALE Ore 9,00: PARTENZA 1° GRUPPO ad intervalli di ogni minuto a seguire premiazioni e buffet per tutti i partecipanti L’ U.C. CASAZZA ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile l’ evento ed in particolar modo Ennio Vanotti MANIFESTAZIONE Il ritorno di Maria Canins, le immancabili Roberta Bonanomi, Imelda Chiap- pa e Maria Luisa Seghezzi; ma, soprattutto, il ricavato della manifestazione devoluto in favore di due cause femminili: l’Associazione Cuore di Donna (impegnata nella promozione di informazione e prevenzione per le patologie oncologiche di tipo femminile) e la Onlus Giorno per giorno, il cui scopo è aiutare la giovane Jenni Cerea a proseguire le cure negli Stati Uniti e lottare contro una rara patologia cerebrospinale. Per questi motivi si può affermare che l’edizione 2017 della Pedalando coi campioni, in programma a Casazza domenica 8 ottobre, sarà rosa. Partiamo dalla start list, come sempre spettacolare. All’invito di Ennio Va- notti hanno risposto campioni del calibro di Moser, Berzin, Chiappucci, Fur- lan, Contini, Baronchelli, Lanfranchi, Guerini, Kummer, Prim, Velo, Chiap- pa, Giupponi, Boifava, Bertoglio, Gavazzi, Dancelli e Lillo Dedillo, fresco delle sue prime 80 candeline spente lo scorso 30 agosto.
    [Show full text]
  • Manifestazioni Ricorrenti Con Descrizione
    UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE Via Nazario Sauro 6, 23900 LECCO Tel. +39 0341 295720/721 – Fax +39 0341 295730 www.lakecomo.it - [email protected] CALENDARIO MANIFESTAZIONI RICORRENTI 1 GENNAIO BELLANO “PESA VEGIA” Rievocazione storica 5 Gennaio Si tratta di una manifestazione tradizionale ormai centenaria; le sue origini arrivano dall’introduzione nel Regno d’Italia del sistema metrico decimale di origine francese nel 1862. La novità scontentò i commercianti Bellanesi che si riunirono tra di loro per protestare e far valere le proprie ragioni presso il Prefetto: Il 5 gennaio 1862 una delegazione si recò in barca presso il prefetto di Como e tutto il paese si riunì sulle rive in attesa dell’esito della spedizione. Il rientro avvenne di notte e il successo del drappello fu festeggiato con un corteo guidato dai tre Re Magi. A questo punto entra in gioco la fantasia popolare spostando l’evento sempre più indietro nei secoli fino al favoloso Seicento, epoca dai forti contrasti per la presenza degli Spagnoli e per avvenimenti nefasti quali la peste ed il passaggio dei Lanzichenecchi. Tutti questi elementi si ritrovano oggi nel corteo della “Pesa Vegia” con costumi estremamente colorati; ogni anno, infatti, dal lontano 1862 si continua a rievocare con grande impegno quella importante nottata. Ai nostri giorni la Pesa Vegia è stata arricchita con importanti coreografie di contorno, come l’allestimento del presepe vivente con la partecipazione di oltre un centinaio di personaggi che sfilano con il corteo spagnolo a cavallo. Durante la manifestazione in tutti i locali pubblici e banchi ambulanti si possono degustare i prodotti tipici del nostro lago e in più la famosa “buseca” ed il profumato e aromatico “vin brulé”.
    [Show full text]
  • LEGNANO – Italia
    Le maglie che hanno fatto la storia del ciclismo 3 LEGNANO – Italia La squadra ciclistica “Legnano” nasce nel 1906 parallelamente alla comparsa della fabbrica di biciclette costituita dall’industriale milanese Emilio Bozzi con l’appoggio della “Franco Tosi”. La fabbrica produceva biciclette su licenza dell’inglese Wolseley immesse sul mercato italiano con il nome di “Wolsit” (contrazione di "Wolseley Italiana") ma Bozzi volle intitolare la squadra ciclistica alla città dove aveva sede la fabbrica. Nel 1927 la “Wolsit” cambiò nome in "Legnano", con Bozzi unico proprietario, e assunse come simbolo quello del monumento al guerriero di Legnano. Il bozzetto da riprodurre sulle bici lo realizzò Binda. La maglia della Legnano era inizialmente grigio-rossa per poi diventare stabilmente verde “ramarro” dalla fine degli anni trenta. US Vicarello 1919 www.usv1919.it febbraio 2021 La prima vittoria della Legnano dovrebbe essere (il condizionale è d’obbligo poiché le fonti sono un po' confuse) la quarta tappa del Giro di Sicilia del 1908 vinta da Pierino Albini ma già nel 1909 la squadra vince quattro tappe al primo Giro d’Italia e con il romano Dario Beni ottiene il suo primo campionato italiano su strada. Nel 1910 la Legnano vince due tappe al Tour de France con Ernesto Azzini. Le vittorie di Azzini non furono però le prime vittorie all’estero perché nella primavera dello stesso anno Maurice Brocco, forte corridore francese, vince con i colori grigio-rossi della Legnano la Parigi – Bruxelles. 1910, Tour de France: Albini, in maglia Legnano, viene superato da Lapize, che poi vincerà il Tour , sul Col d’Aubisque Da quel momento la Legnano non si ferma più e continua a vincere divenendo una delle più forti squadre di sempre a livello mondiale.
    [Show full text]
  • Fondo Sport-Toto Rendiconto Contributi Erogati Nel 2019
    Repubblica e Cantone Ticino Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport Ufficio fondi Swisslos e Sport-toto Fondo Sport-toto Rendiconto contributi erogati nel 2019 STA / marzo 2020 Rendiconto 2019 Fondo Sport-toto Rendiconto generale per settori d’intervento STA / marzo 2020 Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport marzo 2020 Fondo Sport-toto Rendiconto 2019 Rendiconto generale per settori d’intervento Contributi per costruzioni sportive fr. 2'615'332.00 Contributi federazioni 1° gruppo fr. 1'491'234.00 Contributi federazioni 2° gruppo fr. 335'000.00 Contributi federazioni 3° gruppo fr. 185'000.00 Contributi per manifestazioni sportive fr. 421'065.00 Contributo per acquisto attrezzi e materiale sportivo fr. 195'840.00 Contributi per corsi d'istruzione fr. 197'965.00 Contributi per centri di formazione giovani talenti sportivi fr. 303'980.00 Contributi diversi fr. 521'044.40 TOTALE fr. 6'266'460.40 Rimborso prestiti e contributi fr. 0.00 Entrate varie fr. 98'500.00 TOTALE fr. 98'500.00 Rendiconto 2019 Fondo Sport-toto Rendiconto dettagliato per settore e disciplina STA / marzo 2020 Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport 25.02.2020 Fondo Sport-toto 1 Rendiconto contributi erogati dal 01.01.2019 al 31.12.2019 418.56.600.010 costruzioni 2'615'332.00 alpinismo/sci escursionismo 197'150.00 825 Unione Ticinese Operai Escursionisti - Sezione Torrone Biasca 20'000.00 d'Orza 2 Ristrutturazione della Capanna Cava, situata all’Alpe di Cava (Comune di Biasca) 20'000.00 30.10.2019 saldo 20'000.00 845
    [Show full text]
  • Una Grande Corsa, in Una Grande Terra
    29 SETT 2016 Una grande corsa, in una grande terra Diano d’Alba Agliè GIOVEDÌ, 29 SETTEMBRE 2016 THURSDAY SEPTEMBER 29TH 2016 207 km ilgranpiemonte.it GRAN PIEMONTE 2016 PRESENTED BY NAMEDSPORT Gran Piemonte come Gran Riserva. È una delle più belle Gran Piemonte is one of the most beautiful and valuable classiche italiane. E lo spumante si stapperà davvero, giovedì classics in Italy, just like a “Gran Riserva” wine. And you can be 29 settembre, perché la corsa della Gazzetta festeggia sure we will crack open a bottle to celebrate its 100th edition l’edizione numero 100. Che numero! A tre cifre come, in on Thursday, 29 September. What an amazing three-digit Italia, soltanto la Milano-Sanremo (107 edizioni) e il Giro di anniversary! In Italy, only the Milano-Sanremo and the Giro di Lombardia (110); nel 2017 si aggiungeranno il Giro d’Italia e il Lombardia have achieved this milestone so far, with 107 and Giro dell’Emilia, entrambe a 99. 111 editions, respectively. In 2017, this will also be the case for Piemonte vuol dire valorizzazione del territorio, il modo per the Giro d’Italia and the Giro dell’Emilia, currently at their 99th trasformare una corsa in turismo, gastronomia, scelte di edition. Gran Piemonte is a great way to advertise the territory viaggio. La forza del ciclismo italiano. Partenza da Diano d’Alba, and to turn a cycling event into a major opportunity to promote nel Cuneese, poi direzione nord verso Asti, Casale Monferrato, tourism, culinary arts and travel. The very strength of Italian Santhià, Ivrea e il finale nel Canavese, zona valorizzata negli cycling.
    [Show full text]
  • 22 Marzo 2015 • Sunday, 22Nd March 2015 293 Km Il “Festival Del Ciclismo” | the “Cycling Festival”
    rzo 22 Ma 2015 OPS Milano_Sanremo 2015 no sponsor.indd 1 13/03/15 15:13 2 Domenica 22 Marzo 2015 • Sunday, 22nd March 2015 293 km Il “FESTIVAL DEL CICLISMO” | THE “CYCLING FESTIVAL” La Milano-Sanremo comincia con l’ultimo giorno d’inverno e finisce Milano-Sanremo starts on the last day of winter and ends on the first con il primo giorno di primavera, anche se piove o nevica, perché da day of spring, even in the rain or snow, because there are no transitional tempo non esistono più le mezze stagioni ma l’unica stagione sempre seasons only more, only the eternal present of a cycling season that is attuale è quella del ciclismo, che con il tempo si è allungata e allargata, longer and broader than ever, and once extended from Milano-Sanremo prima andava dalla Milano-Sanremo al Giro di Lombardia e adesso va to the the Giro d’Italia di Lombardia but now begins in Africa and ends dall’Africa alla Cina. in China. La Milano-Sanremo è la storia che abita la geografia ed è la geogra- Milano-Sanremo is history that inhabits geography, geography made fia che si umanizza nella storia, però è anche scienze, applicazioni human in history, but it is also applied science, technology, and a lot tecniche e moltissima educazione fisica, è italiano, che continua of physical education. It is Italian, which is still the language spoken a essere la lingua del gruppo, però è sempre francese e sempre più in the peloton, but it remains French, and is becoming increasingly inglese, è anche religione, tutti credenti nella bicicletta come simbolo English.
    [Show full text]
  • Lale Cubino: “La Cagué Al 1994 Esperar a La Última Vuelta”
    Sorensen, con Deigadó y Alonso, El ‘azzurro’ décano una bicicleta Gianni Bugno vuelve hoy con distintos Martini, conmemorativa a los entrenamientos desarrollos entre los seleccionádores El danés Rolf Sorensen, El doble campeón del mundo A excepción de Pedro Del Setenta y tres años y está hecho todo un chayal. Este ha sido su que estuvo en la ‘pomada ha decidido volver a los entre gado, que montó plato vigésimo Mundial como seleccionador, lo que. convierte a Al- . final’, estrenó ayer una bi namientos hoy mismo mien de 43 y 53 dientes y piño fredó Martini en el decano de los técnicos de equipos naciona cicleta que conmemora - tras no se aclare el embrollo nes del 12 al21, y Marino les de ruta profesional. Sólo en el 75 (año de su debut), 79, 83, los 110 años de vida dela •de su presúnto dópiñg. Serán Alonso, con platos del 42 89 y 93 no-’mojó’. El resto ha sido un exitazo. Contando la me casa Bianchi. Se tráta del sus abogados quienes inten y 53 y piñones del 12 al 19, dalla de.ayer de Claudio Chiappucci ya lleva 18 metales: seis de modelo ‘Bianchi 1 10’ y tarán salvarel pellejo de Gian el resto de la selección es • oro (Francesco Moser-77, : Giuseipe Saronni-82, Moreno Ar cuesta 800.000 pesetas, ni Bugno que, a pesar de su .pañola utilizó ayer platos gentin-86, Maurizio Fondriest-88, y Gianni Bugno-91 y 92), sie pesa póco menos de 8 ki bajo momento anímico, está de 41 y 53 dientes y piño te de plata (Francesco Moser-76 y 78, Gianbatista Baronche los y está construido ente- dispuesto a no perder la for nes de 12 al 21.
    [Show full text]
  • 200 MOMENTI FOTOGRAFICI DEL “TOUR” 1949. Didascalie Di Emilio De Martino
    n. 1 200 MOMENTI FOTOGRAFICI DEL “TOUR” 1949. Didascalie di Emilio De Martino. Selezione fotografica di Ghea. Milano, La Gazzetta Dello Sport, 1949. Album in-16 p. (mm. 170x235), brossura edit. illustrata a colori, frontespi- zio, con 200 bellissime fotografie in seppia che immortalano i momenti più importanti del “Tour de France” 1949 (trentaseiesima edizione della “Grande Boucle”) che si svolse in 21 tappe, tra il 30 giugno e il 24 luglio 1949, su un percorso di complessivi 4808 km. Fu vinto per la prima volta dal passista-cro- noman e scalatore italiano Fausto Coppi. Ben conservato. € 120 n. 2 50° GIRO CICLISTICO D’ITALIA. Collezione completa degli annulli postali relativi alle tappe. A cura della F.D.C. “Roma”. 1967. Album oblungo (mm. 110x190) in similpelle contenente una raccolta comple- ta di 23 buste a colori, con francobolli e relativi annulli postali, dalla prima all’ultima tappa del Giro d’Italia del 1967 (20 Maggio - 11 Giugno): Treviglio Milano. Le tappe sono in effetti 22 + una 22bis, semitappa conclusiva da Ma- donna del Ghisallo a Milano. Inoltre nella ns. raccolta la busta della 15a tappa è doppia (una ha 3 francobolli invece di 1 da lire 40). In ottimo stato. € 220 n. 3 A UMBERTO DEI - NELL’ANNO IX DI SUA PRESIDENZA, I VETE- RANI CICLISTI ITALIANI CON AFFETTO. 25 Ottobre 1931 - Anno IX E.F. Milano, Unione Veterani Ciclisti Italiani, 1931. In-8 gr., brossura edit. figu- rata, legata con cordoncino, pp. 71, con ill. fotografiche in b.n. nel t. Il volume contiene un profilo di Umberto Dei (dapprima corridore ciclista, poi produttore di perfette biciclette da corsa) e una serie di lettere con le quali personaggi del ciclismo ricordano episodi vissuti con lui.
    [Show full text]
  • Pedalare! Pdf, Epub, Ebook
    PEDALARE! PEDALARE! PDF, EPUB, EBOOK John Foot | 384 pages | 22 Jun 2012 | Bloomsbury Publishing PLC | 9781408822197 | English | London, United Kingdom Pedalare! Pedalare! by John Foot - Podium Cafe This website uses cookies to improve user experience. By using our website you consent to all cookies in accordance with our Cookie Policy. It looks like you are located in Australia or New Zealand Close. Visit the Australia site Continue on UK site. Visit the Australia site. Continue on UK site. Cycling was a sport so important in Italy that it marked a generation, sparked fears of civil war, changed the way Italian was spoken, led to legal reform and even prompted the Pope himself to praise a cyclist, by name, from his balcony in St Peter's in Rome. It was a sport so popular that it created the geography of Italy in the minds of her citizens, and some have said that it was cycling, not political change, that united Italy. The book moves chronologically from the first Giro d'Italia Italy's equivalent of the Tour de France in to the present day. The tragedies and triumphs of great riders such as Fausto Coppi and Gino Bartali appear alongside stories of the support riders, snow-bound mountains and the first and only woman to ride the whole Giro. Cycling's relationship with Italian history, politics and culture is always up front, with reference to fascism, the cold war and the effect of two world wars. Cycling's relationship with Italian history, politics and culture is always up front, with reference to fascism, the cold war and the effect of two world wars.
    [Show full text]
  • PEDALANDO COI CAMPIONI CRONOSQUADRE - Giro Del Lago D’ Endine (Km
    www.unioneciclisticacasazza.it UNIONE CICLISTICA CASAZZA organizza 11° TROFEO PEDALANDO COI CAMPIONI CRONOSQUADRE - Giro del Lago d’ Endine (Km. 17) 16 OTTOBRE 2016 MANIFESTAZIONE A SCOPO BENEFICO COMUNITA’ MONTANA DEI LAGHI BERGAMASCHI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI COMUNE DI CASAZZA ENDINE GAIANO MONASTEROLO RANZANICO SPINONE AL LAGO PROGRAMMA speaker dell’ evento: Alessandro Brambilla e Simona Befani Ore 7,30: RITROVO PRESSO IL CENTRO SPORTIVO COMUNALE Ore 9,00: PARTENZA 1° GRUPPO ad intervalli di ogni minuto a seguire premiazioni e buffet per tutti i partecipanti L’ U.C. CASAZZA ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile l’ evento ed in particolar modo Ennio Vanotti MANIFESTAZIONE Hanno pedalato per aggiudicarsi il Giro d’Italia, il Tour de France, il mon- diale o le altre classiche monumento. Ma il prossimo 16 ottobre a Casazza le vecchie glorie del ciclismo inforcheranno la bicicletta per sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti della sicurezza stradale. Sarà questo uno dei leitmovit della 11° Pedalando coi campioni, cronosqua- dre di beneficienza intorno al lago di Endine che raduna ogni anno nell’alta Val Cavallina oltre 500 ciclisti tra ex professionisti e semplici appassionati. Gli organizzatori dell’Unione Ciclistica Casazza, in collaborazione con l’i- deatore della manifestazione Ennio Vanotti, hanno deciso infatti di sposare questa causa, unendosi a importanti enti nazionali come l’Assocorridori e la Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), che già da qualche anno si stanno muovendo per diffondere una corretta cultura del ciclismo sulle nostre strade. E quali migliori testimonial di chi ha scritto le pagine più belle del ciclismo internazionale? A Casazza, come sempre, i partecipanti saranno di primis- simo piano: da Moser a Savoldelli, da Chiappucci a Contini, passando per Dancelli, Zandegù, Visentini, Guerini e molti altri ancora.
    [Show full text]
  • La Torretta», Giunto Alla Sua Trentaseiesima Edizione
    PATROCINATO DA: Comitato Olimpico Nazionale Italiano PREMIO-PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA TARGA-PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI Consiglio Regionale della Lombardia PREMIO NAZIONALE SPORT-CULTURA-PROFESSIONI-SOLIDARIETA’ IN COLLABORAZIONE ANTENNA3 Comune di Milano Trofeo “ATLETA DELL’Anno” G.L.G.S. Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi INVITO (valido per due persone) 30 novembre 2009 - ore 18 Centro Eventi Campari viale Gramsci 141 - Sesto San Giovanni PREMIO NAZIONALE SPORT-CULTURA-PROFESSIONI-SOLIDARIETA’ Lunedì 30 novembre 2009 alle ore 18 presso il Centro Eventi Campari, viale Gramsci 141 a Sesto San Giovanni, saranno consegnati gli annuali riconoscimenti del Premio Nazionale «La Torretta», giunto alla sua trentaseiesima edizione. Il Premio, presieduto da Bruno Pizzul, si avvale del contributo dell’Amministrazione Comunale e dell’appassionato impegno dei componenti il Comitato Promotore, i quali comprendono prestigiosi nomi di aziende, imprenditori, commercianti e professionisti. Obiettivo del premio non è solo quello di offrire un riconoscimento ai campioni dello sport, ma anche quello di evidenziare il troppo spesso oscuro lavoro di quegli atleti che, pur non praticando una disciplina sportiva popolare, hanno dedicato la loro vita e il loro entusiasmo agli sport minori, nobilitandone il ruolo e favorendone la diffusione. Il «Torretta» non si ferma allo sport perché premia, inoltre, persone che si sono distinte nella cultura, nelle professioni, nella solidarietà, per la qualità, la creatività, la capacità innovativa, l’umanità e il senso civico della loro opera. Anche per questo la manifestazione ha avuto ampi riconoscimenti a tutti i livelli istituzionali, a partire dalla Presidenza della Repubblica. Nell’ambito della manifestazione verrà assegnato il Trofeo «Atleta dell’Anno», in collaborazione con Telelombardia, Antenna 3.
    [Show full text]