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F r a n c o V a l o b r a

FILMOGRAFIA SULLA RESISTENZA ITALIANA

Anno 1945 due LETTERE anonime di . Produzione : Lux Film. Soggetto : Ivo Perilli. Sceneggiatura : Mario Camerini, Ivo Perilli, Nino Savarese, Turi Vasile. Fotografia: Massimo Terzano. Scenografia: Gastone Medin. Musica: Alessandro Cicognini. Montaggio: Baccio Bandini. Interpreti: Clara Calamai, Andrea Chec- chi, Otello Toso, Dina Sassoli, Carlo Ninchi, Giovanni Scotto, Vittorio Duse, Armando Martelli, Heinrich Bode, Stefano Fossari. Produttore : Carlo Ponti. Regìa : Mario Camerini. Lunghezza : m. 2369.

Soggetto. Durante l’occupazione tedesca un’operaia, amante di un tipografo divenuto capo di un’azienda requisita, scopre, attraverso due lettere anonime, che questi è una spia al servizio dei nazisti. Essa lo uccide, e viene poi arrestata. Poco dopo però, Roma essendo liberata, la donna potrà ricongiungersi ad un suo ex fidanzato, che militava tra gli oppositori al nazismo.

Il fenomeno della Resistenza è visto sotto un aspetto quasi esclu- sivamente superficiale, in funzione « fantastico'avventurosa ». Ogni analisi storica approfondita è soffocata dalla vicenda sentimentale, che prende costantemente il sopravvento. giorni di gloria di Mano Serandrei e Giuseppe De Santis. Produzione: Titanus. Soggetto: Mario Serandrei. Regìa: Mario Serandrei e Giuseppe De Santis. Operatori: Massimo Terzano e G. Pucci, interpreti: partigiani. Lunghezza: m. 1943.

Soggetto. Il film è costituito dal montaggio, abilmente eseguito, di una serie di brani documentari sulla guerra di liberazione. Oltre ai due autori, vi hanno attivamente partecipato Luchino Visconti e Marcello Pagherò. Hanno pure contribuito alla sua realizzazione alcuni operatori, che hanno girato dal vivo le scene delle battaglie.

Pur nella sua schematicità cronística, la pellicola, per la stessa pre­ potente drammaticità dei fatti rappresentati, costituisce un contributo S i Franco Valobra

assai notevole alla filmografia sulla Resistenza. Non si può quindi ri- cercare in essa un racconto storico; ma si deve accettarla come un verace documento che illumina alcuni dei momenti più intensi della guerra di Liberazione.

’o s o l e M io di . Produzione: Rinascimento. Soggetto: Maria Amendola e Vin­ cenzo Rovi. Sceneggiatura: Akos Tolnay, Mario Sequi, Gaspare Ca­ taldo. Regìa: Giacomo Gentilomo. Operatore: Anchise Brizzi. Inter­ preti: Tito Gobbi, , Vera Carmi, Carlo Ninchi, L. Granado, Ernesto Almirante, Vittorio Caprioli. Lunghezza: m. 3000.

Soggetto. Un cantante italo-americano viene paracadutato nei dintorni di Napoli, con l’incarico di prendere contatto coi partigiani per trasmettere poi, sotto la copertura della sua funzione di cantante alla radio, le informazioni apprese. Viene però scoperto da una donna, spia dei nazisti, ed è costretto a sostenere con quella un duello ap­ passionante, in cui la posta è la vita stessa. Ma presto il popolo napo­ letano insorge, cacciando l’invasore. La spia stessa perderà la vita, nel tentativo di riscattarsi, con una morte degna. Il cantante sposerà una popolana, che gli è stata al fianco in quei difficili momenti.

Evidentemente il tema della lotta partigiana non costituisce qui che un pretesto per narrare una banale storia a fumetti. Significativo tuttavia, dal punto di vista di « storia di costume », che l’ancora co' cente atmosfera del periodo, in cui il film è stato realizzato, abbia suggerito al suo autore una simile ambientazione.

ROMA CITTÀ APERTA di . Produzione: Excelsa Film. Soggetto: Alberto Consiglio, Sergio Amidei. Sceneggiatura: Sergio Amidei, , Roberto Ros­ sellini. Fotografia : Ubaldo Arata. Musica : Renzo Rossellini. Interpreti : Anna Magnani, , Marcello Pagherò, Maria Michi, Harry Feist, Francesco Grandjacquet, Giovanna Galletti, , Eduar­ do Passarelli, Vito Annichiarico, Carlo Rovere, Joop Van Hulsen, Akos Tlanzy, Amalia Pellegrini, Alberto Tavazzi, A. Sindicci, C. Giudici. Regìa : Roberto Rossellini. Lunghezza : m. 2836.

Soggetto. L’occupazione di Roma, la lotta all’oppressore, un co­ munista ed un prete accomunati negli ideali della Resistenza. Una po­ polana uccisa freddamente dai nazisti in mezzo ad una strada. Una ragazza abbandonata che denuncia il suo ex amante. Sono questi i singoli elementi di un’opera altamente corale.

E’ una delle opere più valide realizzate sull’argomento. L’aver per la prima volta portato quei volti e quelle vicende nelle strade e nelle case vere di Roma, ha contribuito senza dubbio ad aumentarne la veridicità. I personaggi, anche da un punto di vista storico, risultano Filmografia sulla Resistenza italiana 53

sufficientemente approfonditi. Le sbavature sono scarse e pressocchè insignificanti. Partigiani e nazisti sono visti secondo un’esatta prospet- tiva. Forse troppo superficiali sono i rapporti tra prete e comunista, e la loro conseguente differenziazione ideologica. Ma anche questa rien- tra nel clima in cui la pellicola è stata girata.

Anno 1946 il corriere di ferro di Francesco Zavatta. t Produzione: Victory International Company. Soggetto: Francesco Zavatta. Sceneggiatura: Francesco Zavatta, Diego Calcagno, G. Mo­ rena. Operatore : Vincenzo Seratrice. Interpreti : Carlo Ninchi, Sil­ vana Jachino, Otello Toso, Guglielmo Sinaz, , Lia Orlandini, Ugo Sasso, Fedele Gentile, Claudio Ermelli. Lunghezza : m. 2364.

Soggetto. La pellicola narra la vicenda di un pilota americano che, abbattuto sull’appennino bolognese, viene salvato da Bue, il « cor­ riere di ferro », capoi partigiano, e trasportato a Bologna presso una ragazza di nome Elda. Il pilota, che a causa dell’incidente è diventato temporaneamente cieco, si innamora della ragazza, ma poco dopo ap­ prende che la madre di questa è anche la sua propria madre. Allora con l’aiuto di Bue, ritorna tra le file alleate. Guarito della cecità, ritorna a Bologna dopo la liberazione della città, e qui, felicemente scopre che sua madre è soltanto la matrigna di Elda, che egli può quindi tran­ quillamente sposare.

Vicenda inverosimile in cui la guerra partigiana serve dia sfondo ingenuo e risibile.

DAVANTI A LUI tremava TUTTA roma di Carmine Gallone. Produzione: Excelsa. Soggetto: Carmine Gallone. Sceneggiatura: Gherardo Gherardi, Carmine Gallone, Gaspare Cataldo. Operatore: Anchise Brizzi. Regìa: Carmine Gallone. Interpreti: Anna Magnani, Tito Gobbi, Gino Sinimberghi, Edda Albertini. Lunghezza: m. 2135.

Soggetto : Ridicola vicenda di due cantanti romani, aderenti alle organizzazioni clandestine. A causa della gelosia della donna, si scopre che l’uomo teneva nascosto in casa un paracadutista alleato. Così la sera in cui egli deve cantare la « Tosca », il teatro viene accerchiato, e lui arrestato subito dopo lo spettacolo. Ma, fortunosamente due mac­ chinisti riescono a farlo evadere prima ancora della liberazione della città.

Incredibile tentativo di ripetere i temi di « Roma città aperta ». La Resistenza viene degradata al livello dei fumetti più pacchiani. 5 4 Franco Valobra

FELICITÀ PERDUTA di Filippo Ratti. Produzione: Filmitalia. Soggetto e Sceneggiatura: Gherardo Che- tardi. Operatori: Romolo Garroni e Tonino Belli Colli. Interpreti: Leo- nardo Cortese, Dina Sassoli, Giovanna Galletti, Aroldo Tieri, Giuseppe Porelli, Manoel Roero, Carlo Fantoni. Lunghezza: m. 2508.

S oggetto: Rivalità tra due amici Giorgio e Franco, entrambi mu­ sicisti, ed entrambi innamorati della stessa donna. Giorgio ha la meglio e riesce a sposarla, ma Franco-, con l’inganno, l’insidia e poi la violenta. Colluttazione tra i due su un molo deserto. Franco scompare per fare accusare Giorgio di assassinio. Questi infatti viene arrestato e depor­ tato in Germania. Riesce però a fuggire ed a riparare tra i partigiani. Dopo- la liberazione ritrova Franco in un locale di infimo ordine, e, dopo averlo ucciso, trova scampo presso la moglie, che non aveva mai più rivisto.

In realtà non appartiene neppure ai film sidla Resistenza. La parte che riguarda i partigiani e appena appena accennata di sfuggita.

UN giorno NELLA VITA di . Produzione : Orbis Film. Aiuto Regista : Mario Chiari. Soggetto : Alessandro Blasetti, Cesare Zavattini. Sceneggiatura: Alessandro Bla- setti, Mario Chiari, Cesare Zavattini, Anton Giulio Maiano-, Diego Fabbri. Fotografia: Mario Craveri. Scenografia: Salvo D’Angelo. Mu­ sica: Enzo Masetti. Montaggio: Mario Serandrei. Interpreti: , , Mariella Lotti, Elisa Cegani, Dina Sassoli, , Ada Dondini, Arnaldo Foà, Marcella Melnati, Amalia Pel­ legrini, Flavia Grande, Goliarda Sapienza, Dante Maggio, Ada Co- langeli, Enzo Billiotti, Antonio Pierfederici, Luciano Mondolfo, Carlo Maronetto, Rino Purgatori. Direttore di Produzione: Paolo Moffa. Re­ gìa: Alessandro Blasetti. Lunghezza: m. 2617.

S oggetto: Un gruppo- di partigiani ripara e trova scampo in un convento di clausura. Dopo un primo momento di smarrimento e di indignazione delle suore, queste si dedicano alla cura dei feriti. Un partigiano viene operato sul posto. A poco a poco, tra gli uni e le altre sorge una certa comprensione umana. Quando i patrioti se ne vanno, i tedeschi per rappresaglia fucilano tutte le suore.

La « trovata » iniziale e la conseguente indagine psicologica sono sufficientemente interessanti. I singoli partigiani sono visti secondo una prospettiva abbastanza realistica. Manca però una profonda e con­ vinta commozione umana.

PAISÀ di Roberto Rosséllini. Produzione: O. F. I., Foreign Film Prod. Ine. Soggetto: Victor Haines, Marcello Pagherò, Sergio Amidei, Federico Fellini, Roberto Rosséllini. Sceneggiatura: Federico Fellini, Roberto Rosséllini. Inter­ Filmografia sulla Resistenza italiana 55

preti: Carmela Sazio, Robert Van Loon, Dots M. Johnson, Alfonsino, Gar Moore, Maria Michi, Harrieth White, Renzo Avanzo, Williams Tubbs, Dale Edmonds, Cigolani, Benimain Emanuel, Robert Van Loel, Allan Dan, Léonard Penish, Mats Carlson, Merlin Hugo, Anthony La Penna, Harold Wagner, Lorena Berg, Carlo Pisacane. Fotografia : Otello Martelli. Musica: Renzo Rossellini. Lunghezza: m. 3461.

Soggetto. Film in sei episodi che segue nelle tappe principali l’a­ vanzata delle truppe alleate in Italia. L ’ultimo episodio è quello che riguarda direttamente la Resistenza. Un gruppo di partigiani, nelle paludi del Delta padano, combattono unitamente a gruppi di ex pri­ gionieri alleati. Molti vengono uccisi, gli altri catturati. Mentre gli alleati sono fatti prigionieri, gli italiani sono fucilati tutti e gettati a uno a uno nell’acqua delle paludi.

E’ senza dubbio il più bello e più « raggiunto » dei film italiani sulla Resistenza. L’ultimo episodio di Paisà è la sequenza più alta che sia stata scritta o girata sull’argomento. Umanamente e storicamente approfondito, si rivela non solo per la sua commossa poesia ma per il suo cosciente impegno morale. Ottimamente resi i rapporti tra parti- giani ed alleati. pian DELLE stelle di Giorgio Ferroni.

Produzione: Corpo Volontari della Libertà. Soggetto: Ferroni. Sceneggiatura : Ferroni, Indro Montanelli, Vittorio Metz. Fotografia : Aldo Tonti. Musica: Ennio Porcino. Interpreti: Dina Sassoli, Nada Fiorelli, Rubi Dalma, Roldano Lupi, Antonio Centa, Aldo Silvani, Tino Scotti, Augusto^ Di Giovanni, Luigi Tosi, Tonino Micheluzzi, Emilio Baldanelli. Lunghezza: m. 2793.

Soggetto. A Pian delle Stelle stanno i partigiani della Brigata Lu­ po e il loro Quartier Generale. Il film narra l’esistenza dei partigiani con parecchie concessioni ad alcune divagazioni sentimentali. La pelli­ cola si conclude con l’eccidio1 dei partigiani e in particolare di Lupo e di Isa, la sua ragazza.

I partigiani sono visti con schietta simpatia, anche se in modo più sentimentale che realistico. Alcuni episodi sono sufficientemente con- vincenti, nonostante il troppo indulgere verso elementi chiaramente esteriori. il sole SORGE ANCORA di Aldo Vergano.

Produzione: A.N.P.I. Soggetto: Giuseppe Gorgerino. Sceneggia­ tura: Guido Aristarco, Giuseppe De Santis, Carlo Lizzani, Aldo Ver­ gano. Fotografia: Aldo Tonti. Interpreti: Vittorio Duse, Elli Parvo, Lea Padovani, Massimo Serata', Checco Rissone, Carlo Lizzani, Marco Levi. Lunghezza: m. 2658. 56 Franco Valobra

Soggetto. Narra le avventure di Cesare, un soldato sbandato, che tornato al paese si unisce ai partigiani. Egli è innamorato della sua compagna Laura, ma non resiste alla seduzione di Matilde, ricca prò- prietaria della zona, donna giovane e viziosa. I partigiani, traditi da uno del posto, vengono catturati e fucilati. Cesare riesce a fuggire. Quando giunge il segnale convenuto « Il sole sorge ancora » i patrioti insorgono; Mario, il traditore, e Matilde sono uccisi e Cesare può ri- trovare Laura.

Film altamente discontinuo, alterna pagine degnissime (la fucila- Zione dei partigiani con la figura indimenticabile del prete, imperso' nata da Carlo Lizzani) ad altre di incredibile cattivo gusto (tutta la parte che riguarda Matilde), che rivelano tra l’altro un’assoluta man' canza di aderenza alla realtà. Comunque il film rimane un’opera di indubbio interesse, una tra le più importanti sull’argomento realizzate in Italia.

Anni 1947-1948 anni difficili di .

Dal racconto II Vecchio con gli Stivali di Vitaliano Brancati. Sce­ neggiatura ; Sergio Amidei, Vitaliano Brancati, Enrico Fulchignoni, Franco Evangelisti. Operatore: Carlo Montuori. Scenografia: Ivo Bat­ telli. Musica: Franco Casavola. Interpreti e Personaggi: Umberto Spa- darò, Ave Ninchi, Massimo Girotti, Milli Vitale, Delia Scala, Ernesto Almirante, Aldo Silvani, Enzo Billiotti e Giovanni Grasso.

Più che un vero e proprio film sulla Resistenza è un firn critico sul fascismo. In esso è soprattutto condannata la violenza dei tedeschi. Vi è poi la triste constatazione dei grossi responsabili che si salvano sempre, con qualsiasi regime, e dei poveri diavoli che fanno sempre le spese. Nonostante un certo qualunquismo spicciolo che circola nel film, esso rappresenta pur sempre un’opera di alto interesse.

GLI uomini SONO NEMICI di Henri Calef e Ettore Giannini.

Produzione : Pao. Soggetto e sceneggiatura : Jacques Companéez. Interpreti: Viviane Romance, Valentina Cortese, , Cle- ment Duhour, Gina Falkenberg, , Guido Notari, Aral­ do Tieri. Lunghezza: m. 3.023.

Film in cui la Resistenza è vista come pretesto alle solite rocambo' lesche avventure di spionaggio e di controspionaggio. Come dimostra lo stesso soggetto che narra la vicenda di Mario De Falla, cantante in un locale notturno di Lisbona e che lavora per conto degli Alleati, e di una donna, Irene, che per varie ragioni finisce di tradirne la causa. Mario allora le consegna una rivoltella, perchè da sola faccia giustizia. Filmografia sulla Resistenza italiana 57

Anno 1951

ACHTUNG, b a n d it i! di Carlo Lizzani. Produzione: Spettatori Produttori Cinematografici. Soggetto e sce- neggiatura : Carlo Lizzani, Roberto Sonego, Virgilio Dagnino, Giu­ liani. Fotografia: Gianni di Venanzio. Scenografia: Carlo Ègidi. Mu­ sica : Mario Zafred. Interpreti : Gina Lollobrigida, Andrea Checchi, Vit­ torio Duse, Lamberto Maggiorani, Maria Laura Rocca, Giuseppe Taf- farei, Franco Bologna.

Soggetto. La pellicola narra di un gruppo di partigiani liguri, che, in collegamento con gli stessi operai, riescono a salvare una fabbrica dalla distruzione voluta dai tedeschi.

E ’, dopo Paisà di Rossellini, la pellicola più seria, impostata sul problema della Resistenza. La stretta unione tra partigiani delle mon- tagne ed operai delle fabbriche è seriamente e scrupolosamente docu­ mentata. Vi è anche un tentativo, spesso riuscito, di spiegare senza retorica perchè e per che cosa i partigiani combattono. Ottime sotto ogni aspetto le sequenze documentarie. Più discutibile il tentativo di ritrarre il mondo borghese. Opera, comunque, storicamente fedele.

DOCUMENTARI

L’ITALIA S'È DESTA. Produzione: Incom 1946. Regìa: Domenico Paolella.

LA NOSTRA GUERRA. 1946. Regìa: . Montaggio: Mario Serandrei. Fo­ tografia: Fontana. Testo: .

LETTERE DEI CONDANNATI A MORTE DELLA RESISTENZA ITALIANA. Tratto dal libro omonimo, edito da Einaudi, Torino, 1953. Regìa: Fausto Fornari. Sceneggiatura : Cesare Zavattini. Musica : Mario Zafred.

SAN MINIATO, LUGLIO ’44. 1954. Regìa: Valentino Orsini, Paolo e Vittorio Taviani. Testo: Cesare Zavattini. Musica: Mario Zafred.

Ai films indicati sarebbe infine da aggiungere una deplorevole pelli­ cola che tenta di porre sullo stesso piano morale « repubblichini » e parti­ giani. Eccone i dati e il soggetto: 5« Franco Valobra

NESSUNO HA TRADITO. Produzione: Daumia Film. Regìa: Roberto Monterò. Musica: Carlo Innocenzi. Interpreti: Virginia Belmont, Musolino, Roberto Ris­ so, Aldo Silvani.

Tratto dal romanzo II Ponte della Concordia di Carlo De Sanctis. Soggetto. Due bambini, cresciuti insieme in un paesino, divengo­ no, dopo l’armistizio, uno capo partigiano, l’altro ufficiale repubblichi­ no. Alla fine della guerra, parrebbe che il repubblichino avesse tra­ dito il partigiano facendolo fucilare dai tedeschi. Ma poi si scopre la verità: è lo stesso partigiano che ha costretto l’amico a denunciarlo, per salvare la vita a degli ostaggi. E il repubblichino è poi morto, tentando di salvare un ponte dalla distruzione che i tedeschi vi vole­ vano apportare. Il film termina con un equivoco discorso di « con­ cordia » fatto dinnanzi alle due tombe accomunate.