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4° HISTORIC DAY 2019

-Comunicato stampa Historic Minardi Day 28/04/2019- "Bagno di folla all’Autodromo internazionale Enzo e Dino , teatro dell’edizione numero 4 dell’ Historic Minardi Day che nella due giorni di Motorsport ha segnato il nuovo record di partecipazione. Oltre 15.000 le presenze nei due giorni, con gli appassionati che hanno infatti invaso la pit- lane e i box del Santerno per un viaggio nella storia dell’automobilismo e della Formula 1 lungo oltre mezzo secolo, tra 32 monoposto di F1, vetture di F2, F3, Prototipi, Gran Turismo, Pagani e Lancia Martiri Racing vivendo anche l’ebbrezze di un giro di pista a bordo di Supercar del calibro di Lamborghini, Alfa Romeo Stelvio e Giulia Quadrifoglio, Alpine e la Stradale di Andrea Levy, Presidente del Salone Auto Parco Valentino in programma dal 19 al 23 giugno a Torino. Numerosi i momenti che resteranno radicati nella storia della kermesse motoristica disegnata da Gian Carlo Minardi e portata in pista a fianco di Formula Imola, a incominciare dall’esibizione delle vetture protagoniste del Mondiale di F1 con un protagonista d’eccezione: è tornato a bordo della Williams FW-14 motorizzata Renault con la quale il campione padovano nel 1991 aveva conquistato i successi nei GP di Messico e Portogallo insieme a 8 podi, 4 pole position e due giri veloci che gli sono valsi il terzo posto nel mondiale. Numerosi gli ospiti che hanno fatto visita a Imola con una calorosa partecipazione del papà di e grande partecipazione del F1 Gran Prix Driver Club, protagonisti di un’emozionante conferenza stampa nella sala “” in cui sono stati ricordati episodi indelebili della storia motoristica: insieme al vice-campione del mondo 1992, anche , , , , , Moreno Roberto, Andrea Montermini, Luis Perez Sala, , già Direttore Tecnico del Team Minardi, Mauro Forghieri, , Giovanni Lavaggi, Carlo Facetti, Gabriele Lancieri, Claudio e Gianni Giudice Angelo Ancherani, il kartista Andrea Kimi Antonelli, Francesco Bergomi, Roberto Del Castello, Farneti Roberto, Giorgio Francia, , Roberto Marazzi, Mauro Martini, Nicolò Piancastelli, Andrea Rosso, Enrico Toccacelo, Howden Ganley, Mario Theissen, , Daniele Audetto, Derek Daly, Gery Brandstetter, Graham Gauld, , Teddy Pilette, David Piper, Jo Ramirez, Axel Schmidt, Marc Surer, Patrick Tambay, Jo Vonlanthen e Mike Wilds." La certezza che ci viene subito in mente mentre scriviamo questa "review" la prima della stagione 2019 è: L'Historic Minardi Day è tornato...probabilmente a livello di numeri, di parco auto, di personaggi del mondo "Motorsport" la migliore edizione delle quattro. Ritornare a respirare e sentire aria di F1 quella vera, quella che tutti gli appassionati hanno amato e amano ancora (ndr...) è stato molto bello e coinvolgente, cosi come viverla in pista, per questo come ogni anno ringraziamo sia tutto il Managment Minardi e Historic Minardi Day, sia l'Autodromo Enzo & Dino Ferrari. Veniamo al punto fondamentale però, tutto ciò è stato possibile perchè nella scelta e nell'organizzazione delle vetture presenti al Minardi Day c'è stato il ritorno dell'olandese "volante" Frits van Eerd che ha riportato in pista numerose F1 e ha permesso a Patrese di poter tornare a guidare la "propria" Williams FW14B del 1992. Questa addizione assente lo scorso anno (e si era notata...purtroppo), assieme ad un sabato quasi estivo ha permesso di avere una "folla" di gente gremire paddock e pitlane, anche nella mattinata di domenica nonostante il tempo avverso.

Il successo della quarta edizione del Historic Minardi Day 2019 è innegabile e davanti agli occhi di tutti, i numero parlano, come detto in precedenza, tante F1 sia in pista sia nei box e davvero un atmosfera dei "vecchi tempi", soprattuto grazie anche alla "classe" ancora innata di Pier Luigi Martini che ci ha fatto "godere" divertendosi a pennellare sia con la Minardi M189 (che incredibilmente ha fatto ben 3 giri), sia con la più "ricercata e fotograta" Tyrrell P34 a sei ruote completamente originale (presenta la firma nella pedaliera di Depaillier) che ha davvero entusiasmato nella sessione pomeridiana. I "personaggi" a questa manifestazione servono, cosi come fu con il "mattatore" Gaston Mazzacane, assoluto idolo nell'edizione 2017.

Ci sono state note negative? si ovviamente queste di seguito sono pensieri e non vogliono certamente essere oggetto di critiche senza senso, ma se nel nostro piccolo, possiamo aiutare un grandissimo evento a cui siamo legati, ben venga. Partiamo dalla distribuzione delle vetture che per diversi motivi non hanno potuto girare, c'erano le bellissime Arrows A21 e A22, purtroppo un pò sacrificate all'interno del box, visto la presenza anche della gloriosa Arrows A11 (sfortunamente incidentata nel corso della sessione mattutina) che secondo noi meritavano più spazio e più visibilità, perchè erano dei "pezzi" rari da vedere e visionare approfonditamente, cosi come le Mclaren del 1991 e 1992, la Williams FW09 e ovviamente la Williams FW16, queste "perle" insieme ad altre secondo noi erano destinate ad una sorta di "visita guidata" che permetteva a tutti senza dover fare a "botte" per vederle, filmare, fare una foto. Questo concetto che poi è stato preso nella prima edizione quella del 2016 dove in un box dedicato erano esposte tutte le vetture del team Minardi dal 1985 fino al 2005 per poi arrivare alla transazione con il presente e futuro chiamato , questa idea secondo noi, può essere una soluzione vincente per il futuro. Andiamo su un altro tema a noi molto caro, ma credo non solo a noi, senza nulla togliere agli altri partecipanti, con le loro splendide vetture e protagonisti alla pari dei piloti e auto sovracitati, è innegabile dire però che, la gente, i fans e tutti i 15000 presenti erano li per sentire il rombo dei vecchi V10/V12/Turbo delle Formula 1 storiche, quindi la nostra domanda che ci poniamo sin dal primo Historic Minardi Day è, non è possibile fare dei turni più lunghi per queste F1??? questo potrebbe essere un altro bel quesito che non penso solo noi ci siamo fatti, anzi pensiamo che il "fulcro" del Historic Minardi Day sia proprio questo, oltre al bellissimo contorno della kermesse. Diciamo questo perchè abbiamo assistito a tutti e quattro gli Historic Minardi Day fin ora svolti e la sensazione comune è sempre stata quella che di questa F1 come una volta c'è ne era data poca, soprattutto se come capita spesso ci sono problemi o rotture alle vetture, oltre al fatto che sistematicamente a parte la prima edizione, ogni anno ha sempre visto protagonista almeno per un giorno la pioggia che ha diminuito le sessioni in pista delle F1 e non solo. Dopo queste nostre osservazioni, veniamo alla chiusura di questa prima REVIEW ufficiale, se lo scorso anno eravamo un pò "delusi" perchè era fin ad ora il meno coinvolgente Historic Minardi Day (complici anche defezioni dell'ultimo minuto), per il 2020 abbiamo grosse aspettative e grande fiducia, oramai è un evento assoldato, un punto fisso per tutti gli appassionati e la possibilità di farlo diventare con tutte le dovute proporzioni una piccola "Goodwood Italiana" ci possono essere, insomma pensiamo che gli ingredienti siano stati capiti e amalgamati al punto giusto, ora ci vuole solo un condimento all'altezza.

#HistoricMinardiDay #HDM19 25th Anniversary – Ayrton Day 2019

Sono passati 25 anni da quel terribile weekend di Imola 1994, dall'incidente alla Variante Bassa di un giovane Rubens Barrichello avvenuto al Venerdì, fino alla scomparsa di Roland Ratzenberger nelle qualifiche di Sabato e poi la Domenica nera: tamponamento alla partenza, con ruota finita nelle tribune, ripartenza, incidente di Ayrton Senna e conseguente decesso, per finire e non farsi mancare niente, la gomma della Minardi di Alboreto che "trancia" meccanici in PIT LINE...davvero un weekend infausto, pieno di "avversità" concentrate tutte in tre giorni.

Dopo questa premessa che oramai tutti ricordate anche troppo bene...veniamo all'evento svoltosi Mercoledi 1° Maggio 2019, ovvero la commemorazione per i 25 anni dalla scomparsa di Ayrton Senna e di Roland Ratzenberger. Giornata che prevedeva la visione nel paddock e nei box di alcune vetture di Ayrton Senna come le Williams FW16 e FW08/C, le Mclaren MP4/5B e MP4/7, la Lotus 97T/4, oltre alla Ferrari F93A, la Toro Rosso STR3 e la Minardi M194. Inoltre era presente anche la Honda NSX tanto cara ad Ayrton e la Van Diemen RF83 telaio 817 di Roland Ratzenberger. Queste ultime due vetture, più la Lotus sono state protagoniste di alcuni giri di pista durante la mattina che hanno visto gremire le tribune sopra i box, prendendo numerosi applausi al termine delle loro esibizioni.

Un altro momento commovente è stata la celebrazione della Messa nella curva del Tamburello con il minuto di silenzio alle ore 14.17 per ricordare Ayrton e il compianto e sfortunato pilota Roland. Dalle ore 13.30 circa il circuito è rimasto aperto per permettere a tutti di essere presenti al Tamburello, finita la cerimonia di godersi il resto della giornata camminando sul tracciato del Santerno.

Invece nella sala simulativa presso HUB IF Imola Faenza Tourism Company erano disponibili alla prova come per Historic Minardi Day, le postazioni simulative by Car.Man che hanno riscosso enorme successo, visto la possibilità di girare con le auto di Ayrton Senna, sul tracciato del Santerno in versione 1994, per un bel tuffo nel passato.

Dopo aver scritto in maniera sintetica l'evento, veniamo a quello che abbiamo vissuto noi, quello che c'è piaciuto e quello che non c'è piaciuto della manifestazione, ricordando che le nostre sono semplice e opinabili idee e non vogliono sminuire o criticare a priori, l'operato di chi ha messo in piedi questa manifestazione, ma vogliamo semplicemente con le nostre opinioni magari dare una "mano" per eventi futuri. Ayrton Senna attira, non ci sono dubbi, migliaia di persone sono venute a Imola per ricordarlo a 25 anni dalla sua scomparsa e i numeri lo testimoniano, inutile dire il contrario, basta notare il mondo social, l'hashtag #ayrtonsenna è nei social uno dei più ricercati soprattutto a cavallo tra fine Aprile e inizio Maggio e sicuramente tutto questo alimenta un processo che porta dal nostalgico appassionato di F1, fino al bambino che probabilmente non ha mai visto Ayrton correre, ma si è comunque "innamorato" per quello che era, grazie alle testimonianze. Era il 25° anniversario di Ayrton ma anche quello di Roland Ratzenberger e onestamente non sembrava, anche se all'interno della manifestazioni si è ricordato più volte, purtroppo la folla che ha assisistito alla celebrazione del Tamburello, non è stata la stessa che poche centinaia di metri più in là ha celebrato alla Villeneuve il pilota austriaco che è stato onorato, ma secondo noi (non lo diciamo da adesso) è figlio di un Dio minore come succede spesso. Personalmente la nostra redazione è andata a rendere omaggio al lui, al pari di Ayrton e siamo certi che se Ayrton, finiva quella maledetta gara sarebbe stato il primo a ricordare il collega scomparso il giorno prima (ne testimonia la bandiera austriaca voluta in auto, il giorno della gara). Quindi su questo tema speriamo che per i prossimi anniversari (il più "pubblicitario" sarà il 30ennale) ci sia più spazio anche per Roland. Oltre a ciò far capire soprattutto ai più giovani cosa è stato quel weekend 1994 per il motorsport e per l'Autodromo di Imola, senza dire una novità, in quelle giornate è cambiata la F1, inutile nasconderlo. Un altra nota negativa se cosi possiamo dire e che sicuramente non è dipesa dagli organizzatori, l'assenza di qualche esponente della F1 moderna (team/piloti) che un pò stonava visto il traguardo della commemorazione e visto che molti si sono avvicinati alla F1, grazie anche alle imprese del pilota brasiliano.

La manifestazione è stata tutto sommato all'altezza (certo non come quella per il 20° anniversario), le celebrazioni in pista e fuori sono state di livello (bellissima anche la rassegna fotografica del grande fotografo e amico di Ayrton, Angelo Orsi, scatti unici ed emozionanti), certo gli appassionati magari si aspettavano qualche giro in pista in più ma rivedere sfrecciare la Lotus JPS e la vettura di Roland con tanto di bandierina austriaca, ha fatto emozionare e rivivere il ricordo dei due piloti; il tutto sottolineato dall'applauso del pubblico sulle tribune davvero piene. Una manfiestazione semplice che ha onorato entrambi i piloti sia in pista che al di fuori (grazie anche alla presenza di alcuni storici piloti e personaggi del Motorsport) e che è stata la perfetta continuazione del Historic Minardi Day che ha fatto indubbiamente da traino, per questa commemorazione. Un piccolo appunto, nel costo del biglietto, potevano starci due cose, un gadget ricordo dell'evento e visto la giornata speciale, l'ingresso al Museo Multimediale Checco Costa per la mostra Ayrton Magico, compresa, secondo noi poteva essere la "chicca" di una splendida giornata in ricordo di Ayrton e Roland.

#SennaSempre #RolandSempre #ImolaSempre QUATTRO CHIACCHERE CON TILEN HORVATH

Non ha bisogno di molte presentazioni, se siete appassionati di simracing, oppure siete dei simracers assidui su i simulatori più comuni e frequentati, è impossibile che non abbiate mai visto una livrea targata THRD in qualche vettura avversaria, oppure nel caso più fortunato, siete proprio voi a guidare una vettura, targata THRD.

Dopo questa doverosa premessa, vi presentiamo il nostro ospite d'eccezione, siamo molto felici e contenti ci abbia concesso tempo e l'intervista, ad un personaggio che è il “simracing”, ovvero l'artista Tilen Horvath, fondatore e “proprietario” della Tilen Horvath Racing Design, nonché team manager del Drive Game Seat Racing Team.

ASZ: “Allora per iniziare Tilen, partiamo dall'inizio, come sei arrivato ad essere uno dei “designer/grafici” di riferimento nel mondo del simracing, come è nata questa passione?”

TH: “Se partiamo proprio dai primi inizi, tutto e’ partito quando avevo ancora 9-10 anni, quando ho iniziato a “sperimentare” con Paint, disegnavo sopra le foto di macchine delle livree che, per l’eta che avevo, diciamo non erano bruttissime. Poi la passione delle livree e’ continuata con le minimoto, con le quali correvo da ragazzino e ovviamente me le personalizzavo. Prima dell’inizio di ogni stagione creavo la livrea su Photo Filtre e dopo con mio padre coloravamo le carene cosi’ come me le disegnavo sul computer. In parallelo facevo livree su un giochino di Facebook, Car Town, nulla di che pero’ diciamo che per essere un giochino banale, aveva parecchi utenti e come designer ero “famoso” gia’ a quei tempi. Accantonato quel “giochino” poi ero attivo su un altro gioco, Need for Speed World, nel quale si facevano livree in un altro modo, pero’ grazie ad un amico ho iniziato ad usare Photoshop per vari photo edit, montaggi vari e cosi’ via. Questo mi e’ servito da base per il futuro, quando verso fine del 2012 ho scoperto rFactor, il mio primo vero simulatore sul quale ho corso e fatto livree. Li’ e’ cominciato tutto con la personalizzazione di macchine che usavo io in privato. Nel 2014 ho iniziato a correre su un portale italiano con il mio team e in piu’ mi offrivo volontariamente di far livree ad altri o anche in qualche caso mi venivano chieste da chi apprezzava quelle che avevo fatto. Chi aveva accettato era soddisfatto, poi col passaparola e con l’attivo aggiornamento via sito web e pagina Facebook mi sono fatto conoscere. Ed ora eccomi qui, 7 anni dopo e con veramente tante livree ormai fatte, non le conto nemmeno piu’.” ASZ: “Parlaci dell'ispirazione artistica delle tue creazioni, da quali basi parti per creare una livrea?”

TH: “Diciamo che le basi dalle quali partire possono essere principalmente due: se un cliente ha un team con colori e sponsor ben definiti, la livrea viene costruita intorno quelli. Se invece un cliente mi chiede di fare di mia fantasia, cosa che non adoro particolarmente, la situazione e’ piu’ complessa. Di solito, per cosi’ dire la via piu’ facile, e’ creare una livrea intorno alle linee della macchina in questione, questo e’ il processo piu’ naturale e che la maggior parte delle volte si rivela la scelta giusta. Un problema nasce quando bisogna fare piu’ livree diverse per la stessa macchina, a quel punto devo inventarmi qualcosa di diverso, oppure cercare spunti da foto che trovo su Google, Pinterest o altri siti. Delle volte succede che sono a corto di idee, quindi cerco di “copiare” qualche linea qua e la’ da qualche macchina reale oppure sono i clienti stessi a chiedermi di riprodurre delle livree prese dalla vita reale. Forse non e’ la cosa piu’ onesta da fare, pero’ delle volte possono uscirne capolavori, alla fine cerco sempre di metterci un tocco personale anche se devo riprodurre qualcosa di gia’ fatto in realta’, sicuramente pero’ non vado a copiare lavori di altri designer nel mondo del simracing.”

ASZ: “Tilen, parliamo del simracing (come eSport), sei uno che ha vissuto la sua crescita e la sua evoluzione, dove pensi possa arrivare il simracing a livello mondiale e nel panorama nazionale?”

TH: “Sono arrivato nel mondo del simracing verso la fine dell’era di rFactor (1), quando praticamente il simulatore della ISI era sul picco massimo della sua popolarita’, pero’ il simracing a quei tempi era ancora poco considerato, visto da fuori. Invece dalle prime early access versioni di Assetto Corsa e con l’evoluzione continua di rFactor2, nel giro di pochi anni il simracing e’ cresciuto veramente molto in Italia, nell’Europa e nel mondo, in parallelo dobbiamo considerare anche iRacing che ha avuto la sua parte di merito. A mio parere il punto di svolta e’ stato il 2017 Visa Vegas eRace che ha posato le basi per lanciare il mondo del simracing su un livello molto alto, livello che da quell’evento e’ cresciuto esponenzialmente e che tutt’ora sta crescendo col moltiplicarsi di eventi e campionati eSport supportati da serie di gare reali e montepremi da capogiro. Mi piace la strada che sta intraprendendo il simracing e spero continuera’ cosi’, unico punto negativo purtroppo che con la crescita il simracing sta diventando anche molto piu’ costoso di quel che era quando io ci sono entrato, una delle ragioni, oltre ovviamente la passione, per le quali sono entrato in questo bellissimo mondo del simracing, erano i costi relativamente bassi rispetto alle corse reali.” ASZ: “Adesso anche ACI Sport ha istituito una commissione per gli eSport, cosa significa questo per il movimento italiano?”

TH: “Potrebbe essere il punto di svolta per il simracing italiano, un problema molto comune e’ la diversita’ di regolamenti e l’interpretazione di questi su vari portali, cosa che porta a una totale confusione per piloti che sono abituati a correre su un portale e quindi conoscono il regolamento e i metodi di quel portale. Sono sicuro che il coinvolgimento di ACI Sport portera’ molte buone cose nel mondo del simracing/eSport, spero solo che questa cosa non portera’ aggiuntivi pesi economici sia per portali che per simdriver.”

ASZ: “Pensi che le tue livree saranno un giorno su vetture ufficiali? Quale auto di piacerebbe “disegnare”?

TH: “Delle mie livree sono gia’ state riprodotte su vetture reali, alcune piu’ altre meno fedelmente. Se invece parliamo di vetture ufficiali, sicuramente mi piacerebbe disegnare qualche livrea reale per qualche squadra di Formula 1 oppure qualche squadra ufficiale del mondiale rally, rallycross… Diciamo che realizzare questo sogno sara’ un po’ difficile in quanto quello di far livree per me e’ un hobby, una passione che esercito nelle ore serali, quando non ho troppo da studiare. Studio ingegneria meccanica, quindi non dovessi disegnare la livrea di qualche vettura da corsa ufficiale, potrebbe essere piu’ probabile la mia partecipazione nel costruirne una, chissa’. Sicuramente il mio desiderio piu’ grande, gia’ da quando ero un bambino, e’ essere parte di una casa automobilistica o una squadra corse reale, nel ruolo di ingegnere o grafico.”

ASZ: “Conosciamo il Tilen grafico/designer e artista, il tuo rapporto invece con i simulatori?”

TH: “Era, e’ e sara’ per sempre nel mio cuore rFactor (1), simulatore col quale ho cominciato e finito la mia “carriera” da simdriver, vincendoci l’unico campionato in 6 anni di attivita’ agonistica. Ho speso molte ore anche su Assetto Corsa, titolo che all’inizio mi affascinava, ma dal quale sono rimasto un po’ deluso a causa di qualche mancanza tecnica, precisamente della mancanza del meteo (pioggia), danni solamente superficiali e qualche pecca fisica come i contatti con reazioni esagerate soprattutto. Caratteristiche che, attualmente, sono migliori su rFactor2, al momento a mio parere il simulatore, se sorvoliamo sulla qualita’ grafica che comunque e’ in continua evoluzione e che col tempo potrebbe raggiungere altissimi livelli. Un mio rammarico sicuramente e’ aver corso poco su rFactor2, in totale ho fatto un campionato e qualche gara, soprattutto perche’ quando correvo ancora non era sul livello attuale, era ancora “poco” sviluppato quindi l’avevo preso, purtroppo, troppo poco in considerazione. Non ho ancora avuto occasione di provare per bene Assetto Corsa Competizione, a causa di un computer ormai non abbastanza potente per le esigenze del simulatore, ma viste le opinioni altrui promette bene, nonostante la limitazione su una sola serie di gare. Mi esprimo anche su un titolo che purtroppo in Italia e’ stato considerato troppo poco e che poteva promettere bene, se almeno fosse stato considerato per quanto meritava, ovvero Automobilista, simulatore a mio parere con una fisica spettacolare, un vero capolavoro di Reiza. Spero sara’ preso di piu’ in considerazione il secondo capitolo, annunciato poco tempo fa, che oltre la fantastica fisica ancor piu’ evoluta, sara’ accompagnato dal motore grafico di Project Cars 2, gioco (Project Cars 2 non lo considero simulatore) che ha la migliore grafica in circolazione. Potrebbe essere veramente “il nuovo simulatore” che declasserebbe tutti gli altri.”

ASZ: “Ultima domanda Tilen, che effetto ti fa vedere le tue “opere” cosi apprezzate dagli utenti e dai simracers, sfrecciare nei circuiti virtuali?”

TH: “La mia principale preoccupazione e’ quella di accontentare i clienti, se sono soddisfatti del lavoro da me fatto, sono di conseguenza soddisfatto anche io. Impiego parecchio tempo per far livree, ma soprattutto per farle bene. Fortunatamente la maggior parte di volte l’impegno e’ ripagato, non si puo’ descrivere la gioia di vedere le proprie livree competere in campionati, vedere foto e video sui social ma soprattutto e’ una soddisfazione immensa vedere contenti i clienti che “finalmente” possono correre con una macchina che ha addosso i colori e logo che piacciono a loro. A mio parere, una bella livrea ti fa sicuramente andare piu’ forte, perche’ ti fa piacere vederla sfrecciare sulla pista, puoi vantarti davanti ai concorrenti dicendo “Guarda che figa sta livrea!” e se anche a loro piace, significa che hai gia’ del vantaggio in pista, se non sul tempo almeno sai di guidare probabilmente la macchina piu’ bella in griglia. Sicuramente non sono il miglior designer in circolazione, alla fine sono un designer amatoriale che fa questo hobby sopratutto per pura passione di farlo, pero’ vista la vastita’ della clientela italiana e internazionale, posso dire che ho tatto felici parecchi clienti in tutti questi anni e per questo sono soddisfatto anche io per quello che faccio quasi ogni sera.”

“Vorrei ringraziare ASZ Magazine per avermi dato questa opportunita’ di raccontarmi attraverso le loro domande. E’ sempre un piacere leggere articoli, recap e storie che vengono raccontate in questo magazine, considero quella tra me e ASZ una delle migliori partnership mai avute, avanti cosi’ ragazzi!”

Ringraziamo Tilen, per la bellissima intervista a tutto tondo, dove abbiamo scoperto di più di questo vero e proprio artista, lo ringraziamo anche per le belle parole spese nei nostri confronti, vi diciamo una cosa, le sorprese con Tilen non sono finite. IL PROFUMO DELL'ASFALTO CONTEST Nel weekend del 27-28 Aprile 2019 sarà “inaugurato” presso HUB IF Imola Faenza Tourism Company all'interno dell'Autodromo di Imola, il contest “Il Profumo Dell'Asfalto” (dall'omonimo libro di ), grazie ai simulatori presenti nell'area. Non è il solito formato SIMRACING – RACING REALE, ma permetterà a tutti i partecipanti, la possibilità di intraprendere una vera e propria carriera grazie alla professionalità di tre importanti scuole formative, quali : La figura di un pilota professionista e simdriver di esperienza internazionale, la formazione sul Kart da competizione grazie ad una Academy italiana ed infine, il passo decisivo verso il Motorsport la possibilità di venir seguiti da una delle più rinomate e “storiche” scuole nel panorama internazionale, seguiti da professionisti coach-driver. Tutto questo non solo al primo o ai primi 3 classificati come negli altri format; bensi i primi 6 della classifica generale e “possibili riserve di altri 4 partecipanti”: a fine settembre, accederanno alla prima selezione del “eDriver Camp” una due giorni di formazione e test. Questo format tiene più ad essere riconosciuto come un “talent scout” del motorsport, questo è il vero valore aggiunto de “Il Profumo Dell'Asfalto” e da Sim Speed Room, piattaforma che vuole rivoluzionare il mondo del simracing. Il contest è formato da eventi On-Line ed On-Site dove gli iscritti potranno cimentarsi in diverse combo (piste-vetture), diverse per ogni appuntamento, alimentando così i parametri di (skill – safety rank ecc ) che saranno i principali e unici “indicatori/giudici” della classifiche di ogni singole sfide e della classifica generale indipendentemente dai vari titoli di gioco. Accendi la tua carriera! Non esiste curva dove non puoi superare! Avrai la possibilità di dimostrarlo ed essere selezionato per continuare a farlo con il supporto di una vera scuola e team eRacing-Motorsport. “La rivoluzione non è più il cambiamento, è la velocità del cambiamento” In concomitanza del weekend a Imola, ci sarà anche la quarta edizione del Historic Minardi Day, proprio questo darà la possibilità tramite “Il Profumo Dell'Asfalto” e “Sim Speed Room” di riprovare ai simulatori l'ebbrezza di guidare le monoposto dei mitici anni '90, un bellissimo tuffo nel passato dove auto e piloti erano più influenti rispetto alle monoposto moderne. La grande novità è sicuramente la possibilità di cimentarsi con il tracciato storico del Santerno quello per cui era tanto conosciuto e amato negli anni 90. GRUPPO PERONI RACE IMOLA 24/26 MAGGIO 2019

Weekend dedicato al Gruppo Peroni Race che si è svolto a Imola, una tre giorni un pò funestata dal maltempo soprattutto alla domenica. Il meteo ha sicuramente caraterizzato la scarsa affluenza all' Autodromo Enzo & Dino Ferrari, nonostante una buona proposte di gare durante il weekend. Oltre alle tre categorie di cui abbiamo approfondito nelle righe successive, erano in pista anche: Clio Cup France, Campionato Auto Storiche, Alfa Revival Cup, Caterham Seven e Novecento GT RACE CUP.

COPPA ITALIA GRAN TURISMO Al debutto assoluto sul tracciato di Imola, il giovane Jacopo Guidetti (Audi RS3 LMS TCR – BF Motorsport) conquista gara 1 sotto la pioggia. Il via è dietro la Safety Car e alla ripartenza al 3° giro i più lesti sono il poleman Alessio Caiola (Cupra TCR DSG) e Mauro Guastamacchia (Honda Civic TCR – Mm Motorsport) che condivideva la prima linea dello schieramento. I due ingaggiano una bella battaglia, con Guastamacchia che tenta al 4° giro il sorpasso decisivo alla Rivazza, approfittando di una indecisione dell'avversario alla Variante Alta. Guastamacchia, nel prendere la testa, si gira e va in ghiaia, ritirandosi. Così al 5° giro entra nuovamente la Safety Car. La ripartenza è al 7° giro e Guidetti, risalito in seconda posizione, ingaggia un gran confronto con Caiola, riuscendo ad andare al comando nel passaggio successivo con un sorpasso deciso alla Villeneuve. Alle loro spalle si distinguono Raffaele Lissignoli (Cupra TCR – Pit Lane Competizioni), che conquista un meritatissimo terzo posto, Davide Nardilli (Honda Civic TCR – Mm Motorsport) e Damiano Reduzzi (Hyundai i30 N TCR) che completano, nell'ordine il podio. Tra le TCR DSG emergono Vincenzo Montalbano (Audi RS3 LMS TCR – BF Motorsport) e Luca Becca (Cupra TCR DSG – BF Motorsport) che, rispettivamente sesto e nono assoluto completano il podio di classe. In 2° divisione successo per Diego Di Fabio (Mini Challenge Lite – Ac Racing) davanti ad Antonio Marsilia (Renault Clio Racing Start Plus) e Rino De Luca (Honda Civic Type R – Mm Motorsport). Spettacolare uscita di pista per Alberto Fumagalli (Bmw M3 E90 – Gruppo Piloti Forlivesi) che ha imposto la chiusura della gara con bandiera rossa con un paio di minuti di anticipo sui 25 regolamentari. In Gara2 la vittoria è appannaggio di Caiola che conduce dal primo all'ultimo giro, mentre alle sue spalle infuriava una battaglia senza quartiere per il secondo posto che, nelle battute finali, vede prevalere Edoardo Barbolini (Audi RS3 LMS TCR – BF Motorsport) davanti a Daniele Cappellari (Volkswagen Golf GTI TCR – Rally Team). I due hanno incrociato i guantoni per quasi tutta la gara con Raffaele Lissignoli (Cupra TCR - Pit Lane Competizioni), Samuele Piccin (Honda Civic TCR – Mm Motorsport) e Damiano Reduzzi (Hyundai i30 N TCR) che, nell'ordine, hanno concluso tra il quarto e il sesto posto un confronto accesissimo tra cinque vetture fatto di continui sorpassi. In 2° divisione vittoria per Rino De Luca (Honda Civic Type R – Mm Motorsport) davanti a Diego Di Fabio (Mini Challenge Lite – Ac Racing) e Antonio Marsilia (Renault Clio Racing Start Plus). CLIO CUP ITALIA Prima volta per Filippo Distrutti, che a Imola ha festeggiato il suo successo numero uno nella Clio Cup Italia. Il 21enne pilota umbro della NextOneMotorsport è stato tra i principali protagonisti del secondo appuntamento del monomarca riservato alle RS 1.6 turbo, vincendo sotto la pioggia Gara 2 e conquistando prima un secondo posto in Gara 1, risalendo così secondo nella classifica generale. Davanti a lui, con un vantaggio di 13 punti, c'è ancora Felice Jelmini, a segno nella prima gara con i colori della Composit Motorsport e autore della sua seconda affermazione di quest'anno, dopo quella ottenuta al Mugello. Tre vincitori differenti, pertanto, nei primi due round, con Fulvio Ferri (Faro Racing) che aveva a sua volta conquistato una vittoria in Toscana e il quale ha inaugurato il weekend del Santerno con una doppia pole. A conquistare il successo nella prima delle due gare di Imola è stato dunque Jelmini. Il lombardo, che arrivava in Emilia nelle vesti di leader, ha dimostrato di trovarsi perfettamente a proprio agio in condizioni di bagnato. Avviatosi dalla seconda fila, il pilota della Composit Motorsport ha dapprima lottato con Ferri e, nelle fasi conclusive, ha tenuto dietro tanto Distrutti che Matteo Poloni, giunti in quest'ordine alle sue spalle. Proprio Poloni è stato un altro dei primi attori di questo secondo appuntamento, dal momento che il portacolori del team Essecorse si è confermato velocissimo con la pioggia in Gara 2, chiudendo secondo dopo un'accesa bagarre con Jelmini e Ferri, nell'ordine in terza e quarta posizione. Due quinti posti per Massimiliano Danetti, con un'altra vettura della Essecorse. Nella Clio Cup Press League, il campionato di Renault Italia riservato ai giornalisti che si disputa nello stesso contesto delle gare della Clio Cup Italia, è stato bravo Alberto Bergamaschi (Autotecnica e Safe-Drive) a portare a casa un ottimo decimo piazzamento assoluto sotto la pioggia, dopo avere recuperato quattro posizioni. In Gara 2 sarebbe probabilmente arrivata la "replica" di Stefano Cordara (La Gazzetta dello Sport e Red-Live), se un inconveniente tecnico non lo avesse fermato quando mancavano solo due giri alla bandiera a scacchi, mentre si trovava 12° ed era a sua volta in lotta con le due vetture che lo precedevano.

LOTUS CUP ITALIA Ancora grandi emozioni, ancora due gare al cardiopalma hanno contraddistinto il terzo appuntamento stagionale Lotus Cup Italia. Sui 4.909 metri dell’Autodromo di Imola i piloti della serie tricolore non si sono risparmiati, con il meteo a fare ancora una volta da vero outsider nella sfida al volante delle Lotus Elise Cup PB-R. Adrenalina già presente nel corso delle qualifiche e della Super Pole, dove a svettare è stato Matteo Deflorian, il quale ha compiuto una vera prodezza di guida per riuscire a prevalere su Nicolò Liana (LG Motorsport), con i due staccati sul giro secco di soli 96 millesimi di secondo; a seguire un sempre solido Franco Nespoli (Cipriani Motorsport) e l’ottimo Francesco Garisto. In Gara 1 però le parti si sono invertite, con Nicolò Liana sul gradino più alto del podio: il veneto, complice anche le insidie dell’asfalto bagnato dalla pioggia, ha approfittato di un momentaneo inconveniente sulla vettura di Deflorian per balzare al comando a pochi minuti dalla bandiera a scacchi, beffando così il milanese, autore fino a quel momento di un weekend praticamente perfetto; per il terzo posto, battaglia ravvicinata tra Franco Nespoli (vincitore tra gli Over 50) e il giovanissimo Francesco Garisto, con quest’ultimo autore di un bel sorpasso al sesto giro che gli è valso un nuovo risultato nella Top 3. Alle loro spalle Luciano Tarabini è riuscito a contenere gli attacchi di Manuel Bissa e Andrea Rayneri, riuscendo ad aggiudicarsi il successo tra i protagonisti del Trofeo Hankook mentre menzione particolare va a Stefano Zerbi, Giacomo Giubergia, Tommaso Gelmini e Fabio Radice, autori di una bella gara con continui scambi di posizioni fino allo scadere dei 25 minuti di gara. Anche Gara 2 è stata contrassegnata dall’asfalto umido che è andato via via asciugandosi, premiando un sempre più consistente Francesco Garisto: il diciassettenne di Lesmo, dopo un inizio di gara con una battaglia al cardiopalma insieme a Franco Nespoli e Matteo Deflorian, ha preso il comando delle operazioni al quinto giro approfittando del ritiro del poleman Manuel Bissa (ritiratosi per un problema tecnico) e ha via via incrementato il proprio vantaggio fino alla bandiera a scacchi, sugellando così il primo successo nella serie. Con lui sul podio ancora Nicolò Liana e Matteo Deflorian, bravi a gestire gli pneumatici da pioggia oramai non più adatti alle condizioni dell’asfalto oramai asciutto, cosa che ha invece rallentato il bi-campione Franco Nespoli, che ha dovuto cedere il passo anche a Luciano Tarabini (nuovamente al top nel Trofeo Hankook) proprio nelle battute finali. Gara positiva per Giacomo Giubergia (6°) che ha terminato davanti al compagno di colori Andrea Rayneri mentre Fabio Radice ha vinto il duello che lo ha visto fronteggiarsi a Stefano Zerbi, Vito Utzieri e Tommaso Gelmini. QUATTRO CHIACCHERE CON REMO SCAGNETTI

Remo Scagnetti, responsabile del progetto VIG – Volare Italiano Group (presentato nel Magazine di Marzo) e grande appassionato di simulazione sia aerea, sia motoristica, da poco ha fondato un team simracing, il VIG Project Racing Team (al quale abbiamo dato una mano con i nostri servizi social), ci ha concesso un intervista, per parlare un po' a 360° gradi di questa nuova avventura e dei suoi nuovi progetti.

ASZ: “Allora Remo, partiamo dall'inizio, sei un esperto/appassionato e istruttore del volo simulativo, con il Progetto VIG – Volare Italiano Group, come è nata l'idea di buttarsi nel simracing e nell'eSport?”

Remo: “Intanto colgo l'occasione per ringraziarvi, ammiro le persone che con passione, portano avanti una iniziativa di qualunque tipo…e voi fate veramente un ottimo lavoro! Amo definirmi un semplice appassionato del mondo della simulazione di volo, non sono un esperto ne un istruttore di volo, ma è proprio da questo che nasce la Vig Project, come molti ragazzi della mia generazione, guardando Top Gun nasce l'amore per gli aerei.Da li i tentativi di entrare in quel mondo. Purtroppo la situazione economica e familiare di allora, non mi ha permesso di continuare, ma l'amore per quel mondo è rimasta sempre vivo. La tecnologia ed i canali disponibili in questi tempi, ha fatto nascere l'idea di fare in modo di aiutare tutti i ragazzi che avevano questa passione, per fare in modo di aiutarli a coltivare il sogno di diventarepilota di linea. Al simracing mi sono avvicinato grazie ad un amico oltre che persona fidata, Giuseppe Mazzei che con la Racing ON3 di cui siamo sponsor, stanno ottenendo dei risultati fantastici.”

ASZ: “Cosa ti piace del simracing in particolare? Che futuro pensi e ti auguri abbia in Italia?”

Remo: “Le molteplici cose in comune con la simulazione di volo, questo mi ha affascinato nel Sim Racing. L'entusiasmo di chi corre, segue o trasmette questi eventi come fa Pitlane TV, di cui siamo partner ufficiali. Come appassionato e persona che guarda molto avanti, spero un domani si possa arrivare ad un pubblico di appassionati sempre più vasto e magari perché no come nella simulazione di volo punto a far in modo che almeno uno, riesca a diventare pilota di linea…chissà un domani dal Sim Racing, potrebbe uscire un pilota da corsa professionista.” ASZ: “ACI Sport ha comunicato che si dedicherà all'eSport, quanto pensi possa aiutare questa cosa il panorama italiano Simracing eSport?”

Remo: “Da appassionato spero e credo sia un passo importante, bisogna poi capire con che criterio verrà poi fatto. Perché a volte la necessità di dover ottenere subito dei risultati importanti, da giustificare una iniziativa di qualunque tipo, rischia di poter portare più danni che benefici.”

ASZ: “Veniamo al tuo team, il VIG Project Racing Team, avete iniziato praticamente quasi a fine stagione ottenendo buoni risultati in diversi portali e campionati, com'è il tuo bilancio di questa prima stagione?”

Remo: “Beh come giustamente detto, siamo entrati più per voglia di confrontarsi che per puntare subito a dei risultati, ma devo invece dire che i ragazzi hanno superato ogni mia aspettativa, tutti dal primo all'ultimo e nei due campionati, hanno subito dimostrato delle ottime potenzialità. Cosa che ci fa ben sperare per i prossimi impegni di cui presto si inizierà a parlare.”

ASZ: “Remo rimanendo sull'argomento TEAM, per la nuova stagione cosa ti aspetti e che obiettivi ti poni per te e per i tuoi piloti?”

Remo: “È ancora troppo presto per chiedere ai miei ragazzi dei traguardi da raggiungere, perché preferisco lasciarli liberi di migliorare e di divertirsi serenamente. Ci sarà tempo per puntare in alto e pensare ai risultati, ora preferisco un team affiatato, leale e sportivo in ogni situazione. Che si diverta, che ci faccia divertire in pista…e ci sono riusciti, superando come detto ogni mia aspettativa.”

ASZ: “Sei molto attivo nel simracing, tra team, partners, sponsorizzazioni, una domanda sul nostro Magazine, cosa ne pensi di ASZ Magazine e quanto serve una copertura media per il simracing italiano?”

Remo: “Credo sia molto importante ciò che fate, come nella realtà il mondo dei motori senza un Magazine che dia il giusto contributo con notizie, informazioni ed approfondimenti, è molto importante! E conosciuto voi posso dire da inesperto, che state facendo un ottimo lavoro e vi auguro di raggiungere obiettivi sempre più importanti.” ASZ: “Ultima domanda Remo, la più temuta, il tuo “feeling” con i simulatori, li usi, quali preferisci? E come ti trovi?”

Remo: “Purtroppo tra impegni di lavoro e la gestione della Vig Project, cosa che riesco a portare avanti solo grazie a tutto il mio staff, che fanno veramente un lavoro straordinario ed è solo grazie a loro se abbiamo questi risultati, non riesco a dedicarmi molto alla simulazione. Ma ogni volta che posso, mi prendo qualche ora e mi faccio un volo con il Boeing 737. Per il Sim Racing, al momento resto fedele ad assetto corsa, da buon italiano mi tuffo a Monza sulla Ferrari e mi diverto.”

Ringraziamo Remo, per la gentilezza nel concederci l'intervista e per le belle parole spese nei nostri confronti. Remo è sicuramente un personaggio che farà bene al movimento eSport e eRacing in Italia, la sua passione per il simracing sarà fondamentale per la diffusione; figure come lui, andrebbero messe in posti strategici per poter avere più spazio e visibilità possibile in questo mondo. XXVI° EDIZIONE TROFEO 2019

In un caldo pomeriggio tipico di Giugno, mitigato da un gradevole vento, si è svolta la XXVI° Edizione del Trofeo Lorenzo Bandini, premio storico da sempre consegnato a campioni della F1 o giovani meritevoli, quest'anno svoltosi in data 15 Giugno 2019 è toccato al pilota dell'Alfa Romeo Racing, Antonio Giovinazzi, ricevere il premio e gli onori di casa.

Il pilota di Martina Franca ha percorso la tratta Faenza - Brisighella con la sua Alfa Romeo (Sauber C32 – Ferrari 2013 con livrea 2019), per poi “dilettarsi” in due giri, all'interno del percorso preparato per le vie del centro del borgo medievali di Brisighella.

Il pilota Alfa Romeo Racing, non ha “lesinato”, sgasate, accelerazioni e ottimi “traversi” che hanno “infiammato” il pubblico presente a bordo pista, che nel sentire il sound di una F1 “vera” si è esaltato, ovviamente grazie al suono del Ferrari V8.

Una manifestazione che nelle ultime due edizioni ha ritrovato un po' di “spirito” passionale verso i partecipanti, l'idea di far arrivare l'auto da F1 sicuramente coinvolge molte persone ed è sicuramente il momento più atteso della giornata, segnale molto chiaro per noi, che c'è voglia di risentire quella F1, quella che fa “rumore”, diciamolo, quella vera.

Siamo ancora lontani dalla nostra “idea” di Trofeo Bandini, ma aver confermato per il secondo anno consecutivo almeno l'arrivo e il percorso nelle vie del centro storico è sicuramente, una buonissima base di partenza.

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