Tarquini Torna Al Successo Nel Wtcc
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n. 129 26 aprile 2011 TARQUINI TORNA AL SUCCESSO NEL WTCC VIFORMULA PIACE 1 SORPASSARE FACILE? Le nuove regole aumentano i sorpassi ma scontentano i puristi. Il Circus è più vario ma rischia di diventare un baraccone Registrazione al tribunale Civile di Bologna con il numero 4/06 del 30/04/2003 Direttore responsabile: Massimo Costa ([email protected]) Redazione: Stefano Semeraro Marco Minghetti Collaborano: Carlo Baffi Leopoldo Canetoli Antonio Caruccio Valerio Faccini Alfredo Filippone Dario Lucchese Claudio Pilia Guido Rancati Produzione: Marco Marelli Fotografie: Photo4 Actualfoto Studio Mazzi Photo Pellegrini MorAle Realizzazione: Inpagina srl Via Giambologna, 2 40138 Bologna Tel. 051 6013841 Fax 051 5880321 [email protected] 2 LA MINI SI PREPARA Ultimi test per la “neonata” Mini Wrc che con Dani Sordo ha macinato chilometri di terra e ghiaia nei pressi di Girona in Spagna, prima dell’attesissimo esordio sugli sterrati di Sardegna 3 IL RICORDO MICHELE ALBORETO L’ultima vittoria di Michele Alboreto: sul podio con Ajello e Capello alla 12 Ore di Sebring 2001 “QUANDO IL LAUSITZR CI STRAPPÒ MICHELE” Il 25 aprile del 2001 Alboreto moriva durante una sessione di prove in vista della 24 Ore di Le Mans. Un grande pilota, veloce e deciso, un uomo elegante e cordiale che si era conquistato la stima di Enzo Ferrari e dei suoi colleghi. Ammirava Ronnie Peterson, da cui prese i colori del casco, e nell’85 sfiorò il Mondiale di F.1 con la Rossa. Ecco come lo ricorda nella sua biografia Dindo Capello, amico e compagno di squadra all’Audi 4 Le corse sono crudeli, beffarde, in un attimo ti Abt, il più lento dell’equipaggio. Quando la loro tolgono un compagno, un amico, un campione. Audi passò in testa con un giro di vantaggio, nel- Come quel maledetto 25 aprile 2001 al Lausit- la squadra si discusse se dovessero continuare zring, quando uno pneumatico forato fece vola- solo Dindo e Michele, che però di notte non dava re via la R8 che Michele Alboreto stava testando il massimo. “Alla fine venne deciso di far guida- in vista di Le Mans. Quella 24 Ore Alboreto re anche Abt, magari con turni minori. Dopo un l’avrebbe dovuta correre con Dindo, il ragazzino pit-stop Abt scende dalla macchina, sale nella che aveva incontrato per la prima volta a Mila- camera con i monitor e i medici, dove Michele no, salendo le scale di un ufficio, e che si era poi era seduto davanti ai monitor e gli chiede: Chri- trovato accanto nei Prototipi, come compagno di stian, come mai non hai spinto un po’ di più?”. squadra. Due caratteri diversi, ma la stessa pas- Christian, che dal lunedì continuava con la stes- sione per la velocità, per le cose fatte bene, con sa solfa, provò a giustificarsi “Guarda, sto dan- stile e concretezza. All’Endurance il milanese era do solo il 50 per cento di quello che posso”. E arrivato dopo dieci anni di F.1, un Mondiale sfiorato nell’85 con la Michele stavolta gli replicò: “Be’, al prossimo turno prova almeno Ferrari dove aveva vissuto l’ultimo periodo del Grande Vecchio rac- il 60…”. cogliendone la stima e la confidenza. A Ferrari Alboreto ricordava Il giorno del terribile “loop” di Magny-Cours, all’ospedale Capello Wolfgang Von Trips. E le ganza, ma anche, come aveva imparato in aveva trovato Alboreto. Tre anni dopo, Dindo non fece in tempo, pista persino Ayrton Senna, decisione e cattiveria, quando era non ebbe modo di restituire la cortesia. “L’incidente che ci tolse necessario. E classe indiscutibile, dimostrata una volta per tutte con Michele purtroppo lo ricordo molto bene. Io dovevo sostituirlo il un formidabile sorpasso sulla Williams di Keke Rosberg al Nurbur- giorno dopo, arrivai all’aeroporto di Dresda e mentre aspettavo i gring nel 1985. La sua vittoria più bella con la “rossa”. bagagli accesi il telefonino e mi accorsi che mia moglie mi aveva Michele, come Dindo, ammirava Ronnie Peterson, al punto da cercato due o tre volte. Tentai di richiamarla, ma sentii prima un adottare i colori del casco dello svedese che una volta gli aveva con- avviso dall’altoparlante dell’aeroporto: “Il signor Capello è deside- sigliato, per perfezionare la pulizia di guida, di mettere un bicchie- rato all’ufficio informazioni”. Non capivo, ma avevo un presenti- re d’acqua su una pila di libri sopra il sedile del passeggero della mento. Squillò il telefono, era mia moglie che mi chiedeva se ave- macchina da strada, e poi cercare di andare veloce, nel traffico, vo sentito Michele. “No − le risposi – ho provato ma ha sempre il senza versare una goccia. telefono spento”. “In televisione ho sentito che è successo un inci- “Negli anni che abbiamo passato insieme in Audi più che le pre- dente…”. All’ufficio informazioni mi dissero di chiamare subito stazioni, di Michele, mi ha impressionato l’approccio. Avrebbe l’ufficio stampa dell’Audi, lo feci e mi rispose Petra Van Ojen. “Sai, potuto vivere da prepotente, sfruttando il suo nome, invece si è Michele ha avuto un brutto incidente…” mi disse. “Ma brutto quan- sempre messo al livello di tutti. Con me soprattutto”. Alboreto to?”. “Molto brutto… Michele è morto”. Mi gelai. Impossibile, pen- poteva diventare pungente e aggressivo, se qualcuno lo stuzzicava sai. Chiamai allora il nostro medico, che purtroppo mi confermò troppo. Allora ristabiliva le distanze. “Lui e Pirro non si ‘prende- la terribile notizia. Andai in albergo, e lì Nadia, la moglie di Miche- vano’ tanto, Emanuele ha un po’ patito il suo arrivo in squadra. La le, mi chiese di prendere le sue valigie. Il giorno dopo con un volo battuta più bella che ricordo di Michele fu a Le Mans nel 2000”. privato raggiungemmo Milano, io, Ullrich, Nadia e il medico. Furo- Sulla stessa macchina allora c’erano Capello, Alboreto e Christian no momenti tremendi”. RING 5 FORMULA 1 ROBERT KUBICA 6 “TORNERÒ PIÙ FORTE DI PRIMA” 7 FORMULA 1 ROBERT KUBICA 8 Poche ore prima della Pasqua, Robert Kubica ha re, molto soft. I due programmi si sovrapporran- lasciato l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure no in maniera graduale in base anche alla rapidi- nel quale era ricoverato da quel drammatico 6 feb- tà del recupero generale”. braio in cui ebbe l’incidente al Rally di Andora. Il pilota polacco ha quindi voluto rilasciare una Citavi prima il supporto dei fan. Quanto ti intervista pubblica. ha aiutato a riprenderti dall’infortunio? “Devo dire che è stato straordinario e che mi ha Robert, dopo oltre due mesi e mezzi passa- aiutato molto. Non avevo mai realizzato di avere ti in ospedale sei potuto finalmente torna- tanti tifosi. Sono commosso e prometto che quan- re a casa. Come ti senti? do ritornerò in pista darò il meglio di me stesso “Prima di tutto vorrei ringraziare moltissimo i per ricompensarli”. miei fan, il cui supporto è stato semplicemente fantastico sin dal giorno del mio incidente in feb- Sei stato in contatto con il team Renault in braio. Sono stato letteralmente sommerso da questo periodo? tantissimi regali, e ancora continuano ad arriva- “Sì, ovviamente, specialmente da quando è inizia- re. Voglio anche ringraziare tutte le persone del- ta la stagione mi sono tenuto in contatto con i miei l’ambiente della F.1 che mi hanno manifestato in ingegneri per sapere come andavano le cose modi diversi il loro affetto durante questo perio- durante i weekend di gara. Mi hanno spedito i det- do non facile. Per il resto posso dire che inizio a tagli sulle gare così ho potuto essere costantemen- sentirmi meglio. La mia convalescenza sta te aggiornato, come se fossi stato sul circuito. Con andando nella direzione giusta, sto recuperando Eric Boullier, il team principal, mi sento spessissi- peso ed energie giorno dopo giorno, e il risulta- mo e lui mi tiene informato sulla situazione gene- to è che ho potuto lasciare l’Ospedale Santa Coro- rale”. na”. Hai visto i GP? E cosa pensi dei risultati A proposito dell’infortunio alla mano che ottenuti dalla Renault quest’anno? l’incidente ti ha procurato, ci puoi dire “Sì, li ho guardati e non c’è dubbio che per noi sia quanto hai recuperato della funzionalità? stato un grande inizio di stagione. Si è conferma- “Al momento posso muovere la mano in maniera to il grande potenziale della macchina, di cui mi limitata, ma ciò è abbastanza normale in situazio- ero reso conto durante i test di Valencia a febbra- ni di questo tipo, poiché la muscolatura del brac- io. Come al solito, l’importante è che il lavoro di cio è ancora molto debole a causa del lungo perio- sviluppo che viene fatto a Enstone continui costan- do di immobilità. Ma le cose migliorano ogni gior- te per mantenere questo livello di prestazioni. I no”. ragazzi hanno fatto un gran lavoro con la macchi- na e sono sicuro che continueranno a migliorar- Puoi dirci qualcosa di più a proposito del- la”. la tua riabilitazione? “Uscito dell’ospedale mi tratterrò per un breve Qual è il messaggio che vuoi trasmettere ai periodo di riposo a Monte-Carlo. Quindi mi spo- tuoi fan in tutto il mondo? sterò presso la sede della Formula Medicine del “Be’, voglio dire loro di continuare a godersi la F.1 Professor Ceccarelli (a Viareggio, ndr), dove ini- anche se al momento io ne sono fuori. Cercherò di zierò un approfondito programma di riabilitazio- usare questa esperienza non facile per ritornare ne e anche un periodo di allenamento prelimina- alle gare più forte di prima”. 6 febbraio L’incidente al Rally di Andora Le conseguenze dell’incidente Sub amputazione dell’avambraccio destro, con la doppia frattura di radio e ulna, una complessa frattura del gomito e della spalla e probabilmente una rifrattura dell’omero che si era già spezzato in un vecchio incidente stradale.