Programma dettagliato

In generale per tutti i Casali appartenenti ai 4 Stati partecipanti

Nei giorni fissati nel cronoprogramma e in tutti i singoli Casali di ogni Stato si snoderà per le vie e le piazze di ogni borgo un corteo al quale parteciperanno i turisti e gli abitanti dei paesi coinvolti nel Palio per sostenere il proprio Casale. Sotto le effige di ogni e sotto gli stendardi e i gonfaloni di ogni Casale, ricostruiti sullo stesso disegno-motivo riportato sul testo di ricerca dello storico cilentano Ebner, sfileranno n. 10 giocatori per Casale, indossando costumi rinascimentali appositamente confezionati dopo una ricerca sugli usi, costumi e consuetudini nel del '500. Faranno da contorno alla cornice dei borghi antichi ospitanti un gruppo di artisti composto da D musici, trampolieri, mangiafuochi, menestrelli, giullari, sbandieratori, arcieri, giocolieri, balestrieri, a I che con la loro abilità e arte allieteranno il pomeriggio durante la sfilata e la serata dopo l'apertura l degli stands nei centri storici. In ogni casale si svolgerà un gioco come previsto nel v cronoprogramma con lo scopo di mettere in pratica la preparazione sull'abilità nel giocare, i c consolidatasi in una fase preliminare e che vedrà gli anziani spiegare ai giovani come si divertivano s a un tempo con niente. Tale preparazione ai giochi sarà di fondamentale importanza soprattutto da un i s punto di vista sociale, dal momento che l'anziano, spesso emarginato e relegato alla compagnia di t t una badante, ritrova una degna ricollocazione negli scambi intergenerazionali con i giovani. Ogni a e casale ospitato potrà raggiungere dal proprio paese tutti i casali dove si svolgeranno i giochi, r l utizzando un servizio navetta. Inoltre, ogni casale allestirà uno stand nel Casale ospitante per far e l conoscere la propria storia attraverso mostre documentarie o fotografiche, i prodotti tipici e o artigianali, le bellezze ambientali e architettoniche del proprio borgo di appartenenza. Verranno i allestiti info-point per dare informazioni ai turisti e distribuire le brochure evento con mappe dei l r centri storici indicanti i siti di pregio storico, architettonico, archeologico o naturalistico da visitare a in ogni borgo e presso tale punto di informazione saranno reperibili delle guide che c p accompagneranno i visitatori presso i siti culturali da visitare come Chiese, conventi, percorsi e p naturalistici, archeologici, musei, etc.. n r Gli eventi nei vari Casali saranno organizzati in collaborazione tra il Comune, le Parrocchie e le t e associazioni e gli oratori ANSPI che operano in ciascun territorio di appartenenza. r s o e In particolare per i seguenti Casali appartenenti rispettivamente allo Stato di Castelnuovo, di Gioi, n di e di Magliano il programma sarà il seguente: s t t a Il giorno 27 agosto 2014 a ACQUAVELLA, CARDILE, BELLOSGUARDO, AQUARA o v  ore 15.00: Apertura con corteo nelle vie del paese; r a i  ore 16.00: inizio gioco “Corsa coi cerchi” lungo la strada principale dei borghi; c  ore 18.30: apertura degli stands e visite guidate ai centri storici e nel dettaglio ai seguenti siti u o di interesse culturale: n 1. Acquavella: torre Ducale dei Sanfelice affiancata dal Palazzo Severini. Pere Casale: ' c Palazzo Severini, Palazzo Musto. Tra i due rioni è situata l’antica chiesa di San Michele a o Arcangelo che risale all’anno 1000 circa. La navata principale, dedicata alla Madonna delle r n Grazie, fu ristrutturata con soffitto ligneo a cassettoni, colonne, arrichita di altari in marmo e c tele del pittore Matteo Cilento alla fine del 1800 a a memoria del miracolo della sudorazione h l della Statua della Madonna.In Via Fontana Medina caratteristici sono gli scorci degli orti e i e dei limoneti incastonati tra le antiche costruzioni e gli archi di pietra. t 2. Cardile: Chiesa di San Giovanni Battista del '500 che custodisce una statua lignea e c settecentesca di pregevole valore di San Giovanni, un antico organo a canne e un t a settecentesco crocefisso della confraternita in cartapesta. Di particolare pregio architettonico t s il centro storico tutto costruito sul terreno roccioso attraverso un'intricata serie di passaggi u e ad archi in pietra. Nel suo interno sono ubicati antichi frantoi, il palazzo baronale, la r piazzetta dove vennero esposte le teste dei fratelli Riccio durante la rivolta del 1828, la a c h m e i l r cappella di San Rocco. Interessante è il sentiero naturalistico che unito dal ponte medievale a spina d'asino si conclude con la cappella della Madonna del Carmine, di origine basiliana, costruita sul precipizio di una rupe e che guarda sulla vallata dell'. 3. Bellosguardo: Tra le cose più importanti da vedere a Bellosguardo c'è la chiesa parrocchiale di San Michele, dove all'interno troviamo alcuni affreschi di Pasquale Avallone, un'artista salernitano. L'altra chiesa importante è quella dedicata a Santa Maria delle Grazie, che si trova vicino al convento dei Padri Minori di S. Francesco, risalente ai primi del '500. All'esterno della chiesa troviamo un portale decorato con due leoni in pietra. All'interno troviamo una statua lignea raffigurante la Madonna delle Grazie, e un importante affresco attribuito alla scuola di Giotto. Da non perdere l'orto botanico. 4. Aquara: Nel comune di Aquara è possibile visitare molte attrattive di sicuro interesse storico artistico. Tra i principali ricordiamo: la piazza Vittorio Veneto dove si trova il monumento ai caduti in guerra eretto nel 1963, la chiesa Madre "San Nicola di Bari" in cui si possono ammirare sei tele del 1500 e il cinquecentesco mezzo busto di San Lucido di pregiatissimo valore artistico scolpito in legno. Notevoli sono la piazza San Lucido, la chiesa di S. Maria del Carmelo, la cappella di S. Maria del Piano del 1020 possiede un portale lavorato in pietra viva. Da non perdere una visita alla cappella di San Rocco e all'abbazia benedettina di San Pietro.

Il giorno 28 agosto 2014 a CASALVELINO, GIOI, , CAPIZZO  ore 15.00: Apertura con corteo nelle vie del paese;  ore 16.00: inizio gioco “Palo della Cuccagna” in uno spiazzale dei borghi;  ore 18.30: apertura degli stands e visite guidate ai centri storici e nel dettaglio ai seguenti siti di interesse culturale: 1. Casalvelino: Il centro storico di Casal Velino conserva il fascino di un tempo, adagiato su colline lussureggianti si caratterizza per la presenza di case di antica costruzione addossate l'una all'altra tra vicoli ripidi e stretti tra palazzi nobiliari e chiese risalenti ai secoli passati. Dall'alto dei borghi, durante le splendide giornate primaverili o quando il cielo è terso, è possibile ammirare la bellezza del paesaggio circostante rilassandosi in vedute panoramiche mozzafiato. Da visitare a Marina di Casal Velino, la cappella di "S. Matteo ad Duoflumina" e i ruderi di tombe risalenti all'epoca medievale rinvenute di recente. Qui sono state custodite sino al 954, le reliquie dell'apostolo Matteo, che attualmente possono essere ammirate nel duomo di Salerno. Al confine con il comune di Casal Velino si trova il parco archeologico di Velia che per bellezze naturali e importanza storica è insieme ai templi di Paestum di uno dei siti più interessanti da visitare. 2. Gioi: l’origine di Gioi è antica, e il luogo è ricco di memorie storiche a testimonianza della passata grandezza. Si ritiene sia stata edificata dai gentili e aumentò di prestigio in epoca normanna quando diventò il terzo baluardo difensivo della Rocca di Novi. Testimoni della sua storia sono nella parte più alta del paese i ruderi del Castello e l’antica cinta muraria in cui è possibile notare alcune torri e la porta detta “Dei Leoni”, l’unica delle sette porte sopravvissute che anticamente consentivano l’accesso al centro abitato. Da vedere le due bellissime chiese barocche di Sant’Eustachio e San Nicola, ricche di opere d’arte, e il convento di San Francesco ai piedi del paese. 3. Campora: da visitare oltre ai sentieri naturalistici con i secolari mulini e un caratteristico bosco tra i più importanti d'Europa anche le seguenti strutture ecclesiastiche: la Chiesa di San Nicola edificata nel 1660. A navata unica, custodisce pregevoli statue in legno raffiguranti S. Nicola, la Madonna della Neve, l'Immacolata e il Crocifisso. In fase di restauro è l'organo a canne. L'edificio è stato costruito sulle rovine del Cenobio italo-greco di S. Giorgio risalente al IX secolo. Interessante è il bellissimo campanile parrocchiale, mentre nel suo interno si può ammirare l'affresco raffigurante San Nicola di Bari, patrono. La cappella della Madonna della Neve, risalente al 1779, è situata ad un chilometro dall'abitato. In essa si possono apprezzare pregevoli affreschi, anche se purtroppo deteriorati dal tempo. All'esterno della Cappella si può ammirare una piccola acquasantiera. 4. Capizzo: Questo grazioso e minuscolo paese ci riporta nell’etimo a Capitium, cioè Capo Pizzo, che sembra riferirsi ad una posizione di controllo della valle. Probabilmente l’insediamento originario si trovava più in basso e fu ricostruito nell’attuale sede a causa delle distruzioni effettuate dal re Totila. Questa ipotesi sembra avvalorata dalle mura rinvenute intorno alla cappella dedicata a S. Maria e che includeva una vasta area. L’epoca cui risale la costruzione della Chiesa è riferita al 5-600, ma non vi sono dati documentali al riguardo. Incastonata nella montagna rocciosa che sovrasta il paese è la cappella rupestre di S. Mauro, posta in una posizione di dominio dell’intera valle e alla sommità della vegetazione che ricopre il declivio montano. Qui troviamo tutti gli elementi legati ai culti religiosi primordiali (la roccia, l’acqua, la grotta, la vetta). Nella grotta posta sul retro vi è un pozzo cui vengono attribuiti poteri miracolosi e l’11 luglio, giorno in cui si svolge la festa patronale, i fedeli si recano alla cappella dove attingono l’acqua che bevono e che portano ai malati. Il giorno 29 agosto 2014 a CASTELNUOVO, GORGA, LAURINO, CASTELCIVITA  ore 15.00: Apertura con corteo nelle vie del paese;  ore 16.00: inizio gioco “Gioco dei birilli” in una piazza dei borghi;  ore 18.30: apertura degli stands e visite guidate ai centri storici e nel dettaglio ai seguenti siti di interesse culturale: 1. Castelnuovo: da visitare il centro storico con le case che recano ancora le scritte “Viva il Re” del 1946 e “Viva la Repubblica”, a testimonianza della fervente campagna referendaria sostenuta in quell’anno. Ritornando indietro di molti anni, ancor prima dell’Unità d'Italia durante i moti rivoluzionari del 1848, fu luogo d'incontro delle numerose colonne d'insorti cilentani. Oltre al caratteristico centro storico, a Castelnuovo Cilento possiamo ammirare: il Castello di Castelnuovo Cilento, edificato in tempi remoti, ha subito numerosi rifacimenti a causa della sua importanza strategica; la Chiesa Parrocchiale, di antiche origini, conserva al suo interno numerose opere di artisti locali. 2. Gorga: come la parrocchiale di , anche la chiesa di S. Gennaro nella piccola frazione di Gorga ha un bel campanile a tre piani con orologio, che testimonia la profonda devozione degli abitanti per il Santo partenopeo. All'interno un enorme dipinto raffigura il Santo che benedice dall'alto il paese. Non se ne conosce l'epoca di costruzione. È però certo che il culto di S. Gennaro a Gorga è attestato già all'anno 1008. Cappella della Madonna della Sanità: l'edificazione della Cappella è datata verso la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, essa era annessa all'omonimo monastero oggi scomparso. È situata all'ingresso del paesino nella località Oliceto. È stata ristrutturata. 3. Laurino: numerosi e pregevoli i suoi monumenti, come la casa natale di Sant’Elena Consalvo, il Palazzo Ducale, la Collegiata di Santa Maria Maggiore, il Convento di Sant’Antonio, il Teatro, i ponti medievali e il castello longobardo. Il centro storico è estremamente ricco di storia, nel Gymnasium, andato distrutto, si dice abbiano insegnato Pitagora e Ippocrate. Da visitare l’Antiquarium, che conserva reperti di grande bellezza. Nel territorio di Laurino, la Perla del Calore, numerosi itinerari attraverso paesaggi incontaminati consentono ancora di avvistare le lontre. Di grande interesse sono i percorsi che portano alla Grava di Vesalo, una voragine in cui si versa il torrente Silenzio, e le escursioni fino alle pendici dei monti Cavallo, Cervati e Pruno. Quest’ultimo è caratterizzato dalla costa di Sant’Elena nella quale si trova anche la grotta dove la mistica si ritirò in romitaggio fino alla morte. 4. Castelcivita: Oltre al caratteristico centro storico, a Castelcivita possiamo ammirare: le famose Grotte per le quali il paese è noto. Nelle vicinanze si trova la Chiesa Madre di San Cono, risalente la XIV sec. al cui interno possiamo notare pregevoli tele e altri oggetti come un organo del '700. Ricordiamo inoltre la Chiesa di San Nicola, di origine seicentesca e e la chiesa di Sant'Antonio. Da non perdere anche il Convento dei Cappuccini. Segnaliamo inoltre il Ponte Pestano, noto anche come il "Ponte Spartaco", chiamato così poichè si dice che venne attraversato dal famoso Spartaco. Da non perdere la Torre angioina, il museo civiltà contadina, il monastero S. Gertrude, il centro storico e i percorsi naturalistici Il giorno 30 agosto 2014 a OMIGNANO, MOIO, PIAGGINE, CASTEL SAN LORENZO  ore 15.00: Apertura con corteo nelle vie del paese;  ore 16.00: inizio gioco “Cucuzzaro” in una piazza dei borghi;  ore 18.30: apertura degli stands e visite guidate ai centri storici e nel dettaglio ai seguenti siti di interesse culturale: 1. Omignano: tra le attrattive che possono essere visitate a Omigano, ricordiamo: la Chiesa di San Nicola (il santo patrono), dalla struttura semplice e costruita nel XVI sec; il nobiliare Palazzo De Feo, costruito nel 1700; attraverso passeggiate naturalistiche nelle vicinanze del Monte Stella, ci si può imbattere in grossi blocchi monolitici di origini sconosciute, ma che secondo gli abitanti del luogo avrebbero proprietà di facilitare le gravidanze. Infatti, gli antichi abitanti gli attribuirono il nome di "petra n'zitata" che nel dialetto locale significa proprio "pietra che feconda" . Da visitare anche l'ecomuseo virtuale e si segnalano i percorsi naturalistici per i pellegranni sul Monte Stella su cui è situato il Santuario della Madonna della Stella. 2. Moio: oltre al caratteristico centro storico, a Moio della Civitella possiamo ammirare: la Chiesa Parrocchiale, di antica fondazione, conserva al suo interno numerose opere di artisti locali; il Museo della Civiltà Contadina, in cui sono raccolti numerosi reperti storici legati alla vita quotidiana di Moio della Civitella; i resti dell'antica città di Civitella, che sorgeva ad oltre 800 m.s.l.m. e di cui oggi non restano che alcune tracce; le innumerevoli bellezze naturalistiche, che è possibile ammirare grazie a piacevoli passeggiate nella natura incontaminata. 3. Piaggine: il centro cilentano sorge su vari declivi, digradanti verso il fiume Calore, protetto dal Monte Cervati e immerso nei fitti boschi come il Cervatello. In un ambiente incontaminato, i turisti potranno immergersi nella natura del Cilento, godendone dei suoi diversi aspetti. Da un lato, gli amanti del trekking, potranno fare piacevoli passeggiate verso le montagne, o anche seguire itinerari naturalistici all’interno della suggestiva macchia mediterranea. Il rafting ed il canyoning sono gli sport che si possono praticare lungo le acque del fiume Calore. Per queste caratteristiche ambientali, il Comune di Piaggine è diventato il luogo ideale per rari esemplari di flora e soprattutto di fauna. Tra questi il lupo e l’aquila reale. Per esaltare le bellezze ambientali è nato il Museo della Montagna di Piaggine, con numerosi reperti faunistici e botanici di grande importanza. Ma Piaggine è anche un suggestivo borgo cilentano, caratterizzato da piccole stradine e numerosi palazzi nobiliari. Tra questi gli edifici appartenuti alle famiglie Vairo, Tommasini e Bruno. Tra gli edifici religiosi, da visitare la Chiesa della Madonna del Carmine e la Cappella della Madonna delle Grazie. 4. Castel San Lorenzo: oltre al caratteristico centro storico, a Castel San Lorenzo possiamo ammirare: la Chiesa di san Giovanni Battista, edificata nel XIX secolo, è caratterizzata da una grande cupola e dalla presenza di numerose opere d'arte di artisti locali; la Chiesa di santa Maria del Monte, risalente al XVIII secolo, conserva ancora l'originale soffitto a cassettoni lignei e l'organo settecentesco; la Villa Vigna della Corte, eretta nel XVII dai principi Carafa, è un grande complesso situato all'interno di un parco, che conserva la ricca Pinacoteca dei Carafa. Da visitare anche Palazzo Carafa e il mulino del principe.

Il giorno 1° settembre 2014 a SAN GIOVANNI, ORRIA, ROSCIGNO,  ore 15.00: Apertura con corteo nelle vie del paese;  ore 16.00: inizio gioco “Mazza e piuzo” in una piazza dei borghi;  ore 18.30: apertura degli stands e visite guidate ai centri storici e nel dettaglio ai seguenti siti di interesse culturale: 1. San Giovanni: da visitare il borgo antico, la Chiesa e il Palazzo Vassallo, con portale in pietra e piccole torri, che si trova nella frazione San Giovanni, ha origini molto antiche e nel corso dei secoli ha subito pesanti rifacimenti e viene ancora oggi chiamato Castello, per la sua posizione dominante rispetto all'abitato. 2. Orria: oltre al caratteristico centro storico, a Orria possiamo ammirare: la Chiesa di santa Maria delle Grazie, di antica fondazione, conserva al suo interno numerose opere di artisti locali; i numerosi palazzi nobiliari, antica e viva testimonianza delle antiche origini del borgo; le innumerevoli bellezze naturalistiche, che è possibile ammirare grazie a piacevoli passeggiate nella natura incontaminata. Da vedere ad Orria inoltre il Santuario di Santa Domenica, la Chiesa di S. Felice ed il Palazzo baronale Gugliucci.

3. Roscigno: Roscigno è quello che si chiama “paese fantasma”. O meglio, così si può definire la parte vecchia del comune, completamente disabitata da tempo a causa della presenza di diverse frane che le hanno procurato il nome di “paese che cammina”. Nonostante la mancanza di popolazione, che si è tutta riversata nella parte nuova, il centro storico di Roscigno vecchia è un luogo di raro fascino, pieno di costruzioni in pietra che le danno una patina d’antico. Al di là di questo effetto suggestivo, la zona è nota anche per i numerosi ritrovamenti archeologici, il più importante dei quali è sicuramente quello del Monte Pruno, sede di un vasto insediamento antico. Di particolare rilevanza nello stesso ambito anche una tomba principesca e altri ritrovamenti che fanno pensare all’esistenza di una necropoli. Un sentiero storico e archeologico e trekking permette proprio di camminare attraverso questi luoghi densi di storia.Da visitare anche i musei e l'antiquarium e i centri storici. 4. Felitto: oltre al caratteristico centro storico, a Felitto possiamo ammirare: la Chiesa Madre, dedicata all'Assunta, fu eretta nel XVI secolo ed è stata più volte restaurata; la Chiesa di Maria Santissima di Costantinopoli, costruita nel XVI secolo da un devoto, conserva al suo interno una veneratissima immagine della Vergine di Costantinopoli; il Castello Feudale, dalle origini antichissime, è stato più volte restaurato ma ancora oggi mantiene l'aspetto originario; l'Oasi del Calore, costituita dalle numerose gole create dal fiume Calore, rappresenta uno dei luoghi naturalistici più belli della provincia.

Il giorno 2 settembre 2014 a SAN MANGO, OSTIGLIANO, SACCO, MAGLIANO NUOVO  ore 15.00: Apertura con corteo nelle vie del paese  ore 16.00: inizio gioco “Corsa coi sacchi” in una piazza dei borghi;  ore 18.30: apertura degli stands e visite guidate ai centri storici e nel dettaglio ai seguenti siti di interesse culturale: 1. San Mango: Antico Borgo, ricco di sorgenti e di ruscelli che dalla montagna (Monte della Stella), scendendo a valle, questi in passato davano energia alle macine di pietra degli antichi mulini della "Valle dei Mulini", da poco Ristrutturati, di notevole interesse architettonico, immersi nel verde della natura incontaminata e rigogliosa. Lungo il sentiero si arriva agli antichi ruderi della chiesa "Santa Maria degli Eremiti" con il suo maestoso Campanile. Molte sono le cappelline presenti, la più antica è quella dell "Santissima Trinità". 2. Ostigliano: è da visitare l'antico borgo che viene valorizzato nelle sue linee architettoniche dalla manifestazione “Vasci, purtoni e pertose”, l'antica cappella della Madonna di Loreto lungo il fiume, la Diga Alento per la parte che ricade nel territorio di Ostigliano, la Chiesa Madre dedicata a San Giovanni, la “Fontana Vecchia” nel centro storico e in chiave naturalistica, di rilievo, è il percorso “del soldato” da trekking. 3. Sacco: Tra le cose più interessanti da visitare ricordiamo: la chiesa di San Silvestro Papa del XVII secolo, eretta in stile barocco, possiede una statua di santa Lucia di pregevole interesse e un dipinto rappresentante Santa Maria con Bambino tra due Santi. Al suo interno è inoltre possibile ammirare un antico lavamani scolpito in pietra. Da non perdere la chiesa di Sant'Antonio con un campanile risalente all'XI secolo dalla struttura a torre. Da visitare le sorgenti del fiume “Sammaro”, uno dei principali subaffluenti del Calore Salernitano inserito in una zona ricca di bellezze naturalistiche ed ambientali. La suggestione del sito è aumentata dal ponte a campata unica che sovrasta lle acque, costruito nel 1950 per collegare Sacco alla provinciale che passa anche per Roscigno. 4. Magliano Nuovo: A poca distanza da Magliano Muovo esisteva anche un convento agostiniano detto di Santa Maria del Soccorso che fu sede prima del Monaci basiliani e poi del domenicani di cui sono ancora individuabili i lineamenti attraverso i ruderi. Da visitare la Chiesa di S. Maria Assunta. Magliano Nuovo che si erge per un’altitudine di 729 metri. Dai sentieri che si inerpicano fino alla punta dei massicci calcarei si godono panorami di straordinaria vastità:da un versante lo sguardo si può spingere sino al golfo di e all’isola di Capri; da un altro è possibile ammirare una vasta serie di paesi che si adagiano sulla valle del Calore e ai piedi della lontana catena dell’Appennino meridionale e del Cervati. Di importanza storica è il centro storico che conserva i resti delle torri di un antico castello.

Il giorno 3 settembre 2014 a SESSA, PELLARE, VALLE DELL'ANGELO,  ore 15.00: Apertura con corteo nelle vie del paese;  ore 16.00: inizio gioco “La Settimana” in una piazza dei borghi;  ore 18.30: apertura degli stands e visite guidate ai centri storici e nel dettaglio ai seguenti siti di interesse culturale: 1. Serramezzana: da visitare “Palazzo Materazzi” ('700), centro storico, Chiesa di San Nicola lo Bosco (anno mille) con affreschi e statue lignee stile bizantino (annessa al cimitero benedettino con tombe ipogee). Da non perdere i mulini ad acqua, la chiesa parrocchiale di San Filippo, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e San Teodoro. Da visitare inoltre il sentiero delle cascate inserito in un circuito concentrico che permette di attraversare l'intero Comune. 2. Pellare: Da visitare il centro storico con i suoi antichi palazzi, la Chiesa di San Bartolomeo, la Chiesa di San Francesco in stile barocco e il Museo della civiltà contadina. Realizzato con il patrocinio ed il concorso finanziario del comune di Moio e attualmente gestito dalla ProLoco Moio della Civitella, il Museo della Civiltà contadina è il risultato di un’interessante iniziativa didattica delle scuole elementari di Moio – Pellare, che attraverso delle ricerche effettuate in tutta l’area del Comune e del territorio cilentano, hanno portato alla luce e forse sottratto alla distruzione, oggetti rarissimi, veri e propri cimeli del passato. Il museo costituisce una rassegna ampia, pressoché completa ed anche spettacolare di quanto attiene alla attività e alla cultura del mondo rurale. 3. Valle dell'Angelo: Tra i più piccoli borghi del Cilento, Valle dell’Angelo si trova immerso nel cuore di un’area naturalistica selvaggia e incontaminata lungo la Valle del Calore. Il paese si trova ai piedi del Monte Ausinto dove, alla quota di 832 mt., si trova la Grotta di San Michele, detta anche dell’Angelo, dedicata all’Arcangelo, che dà il nome al paese e a tutta la vallata. La grotta è un antico luogo di culto che porta anche le tracce del passaggio dei longobardi. Visitando il centro sono da ammirare il soffitto di stucchi e l’altare maggiore in marmi pregiati che arricchiscono la Chiesa Parrocchiale di San Barbato. Sono inoltre da visitare la Chiesa di San Leonardo e il Palazzo Baronale del XVII secolo. 4. Magliano Vetere: Molto interessanti da vedere sono il centro storico di Magliano Vetere e Magliano Nuovo nel quale è possibile ammirare alcuni resti delle torri dell'antico castello.Tra gli edifici religiosi ricordiamo: la chiesa di Santa Maria dell'Assunta risalente al XVIII sec., la chiesa di San Fortunato costruita nel XVI sec.; da non perdere il Santuario di Santa Lucia (la patrona del paese) dove si trovano affreschi originali e dal quale si gode una splendida vista sulla Rupe Rossa; da vedere anche il Santuario di San Mauro. Da visitare il Museo Paleontologico che è stato istituito con lo scopo di valorizzare le risorse geopaleontologiche del territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. La scelta del luogo è stata suggerita dalla presenza nel Comune di Magliano Vetere di un nuovo sito fossilifero a piante del Cretacico. Il giorno 4 settembre 2014 a STELLA, PERITO, VILLA LITTORIO, MONTEFORTE  ore 15.00: Apertura con corteo nelle vie del paese;  ore 16.00: inizio gioco “Trecs” in una piazza dei borghi;  ore 18.30: apertura degli stands e visite guidate ai centri storici e nel dettaglio ai seguenti siti di interesse culturale: 1. Sessa: borgo antico immerso nel verde, passeggiando nei suoi vicoli si ammirano: Archi in pietra ed antchi Portali lavorati a mano, di Palazzi d'epeca. E' sede del CRAS (centro recupero animali selvatici) uno dei centri di cura più importanti dell'Italia Meridionale. Vivo era l'artigianato locale, si creavano oggetti ed utensili in Terracotta e Manufatti in legno ad uso sia domestico che per il lavoro (Botti, Tini, Fiscoli per frantoi, Anfore e contenitori per l'Olio). 2. Perito:le origini del borgo sono molto antiche e alcuni studiosi le fanno risalire al periodo della dominazione greca.Oltre al caratteristico centro storico, a Perito possiamo ammirare: la Chiesa Parrocchiale, di antica fondazione, conserva al suo interno numerose opere di artisti locali; le innumerevoli bellezze naturalistiche, che è possibile ammirare grazie a piacevoli passeggiate nella natura incontaminata. 3. Villa Littorio:Più che a Laurino Villa Littorio si sente molto legata a Valle dell”Angelo. C”è una comune radice storica e religiosa che risale al X secolo d.C. con l’avvento in questi luoghi di monaci aderenti alla regola di S. Basilio (basiliani), provenienti dalla Siria e dall’Epiro per sfuggire alla persecuzione iconoclasta. La presenza di due importanti cenobi da questi fondati, quello di Sant’Arcangelo di Campora e quello di San Vito di Fogna (Villa Littorio), dimostra la tesi. I monaci erano alle dipendenze della grande badia Basiliana di Santa Maria di Rofrano, che a sua volta era Grancia del celebre monastero di Grottaferrata. Quindi anche i villesi sono un po” “li Piroti”, così come gli abitanti di altri centri del Cilento (San Giovanni a Piro, Perito, Caselle in Pittari). Intorno a questi conventi si raccolsero pastori e gente di luoghi circostanti, che coltivavano viti, ulivi, leguminose. Da visitare il centro storico e la chiesa parrocchiale dedicata a San Salvatore. 4. Monteforte: è situato nel cuore del Cilento, arroccato alle pendici del monte Chianiello, in posizione panoramica; il suo nome deriva proprio da "Mons Fortis" che vuol dire altura fortificata. Numerose sono le bellezze storico artistiche che si possono ammirare a : tra gli edifici nobiliari ricordiamo il palazzo Cartolano, con il Palazzo Gorga e il Palazzo Forte, entrambi di origine settecentesca; notevole è la parrocchiale di Santa Maria Assunta, ristrutturata nel XVIII sec. presenta al suo interno importanti altari in marmo; una delle cose più interessanti da vedere è il palazzo Baronale in cui è possibile vedere i resti delle antiche carceri.

Il giorno 5 settembre 2014 a VALLE, PIANO VETRALE  ore 15.00: Apertura con corteo nelle vie del paese;  ore 16.00: inizio gioco “Dama” in una piazza dei borghi;  ore 18.30: apertura degli stands e visite guidate ai centri storici e nel dettaglio ai seguenti siti di interesse culturale: 1. Stella: Il comune di Stella Cilento conta circa 850 abitanti ed è situato nella regione , in provincia di Salerno. Chiamato fino alla fine del XIX secolo Porcili, in quanto i suoi abitanti erano famosi per i loro allevamenti di suini, Stella Cilento è un piccolo borgo che ha avuto origine intorno al XIII secolo, quando alcuni abitanti della vicina Torricelle vi si trasferirono. Il patrono di Stella Cilento è san Nicola di Mira, che viene festeggiato ogni anno la seconda domenica di agosto. A Stella Cilento , oltre che al caratteristico centro storico, possiamo ammirare la Chiesa di San Nicola, in cui si conserva una miracolosa immagine della Madonna della Stella, che fu rinvenuta in modo fortuito dagli abitanti. 2. Piano Vetrale: Di particolare importanza sono l'Arco della fontana Vecchia, le Chiese di S.Sofia e di S.Elia: la Chiesa di Santa Sofia, edificata nel XV secolo, annovera il campanile più alto di tutta la provincia; da visitare anche la Cappella di S.Antonio da Padova e i famosi Murales in onore di Paolo De Matteis. Questi enormi e splendidi dipinti ornano quasi tutte le facciate esterne delle case ed alcuni sono realizzati anche sugli antichi portoni.

Il giorno 6 settembre 2014 a STIO  ore 15.00: Apertura con corteo nelle vie del paese;  ore 16.00: inizio gioco “Tiro con l'arco” in una piazza dei borghi;  ore 18.30: apertura degli stands e visite guidate ai centri storici e nel dettaglio ai seguenti siti di interesse culturale: 1. Valle: E' forse il più antico Borgo del Comune di Sessa, di fatti qui si conservano tracce di un importante passato, non presenti nelle altre frazioni del Comune e neanche degli altri Comuni limitrofi. Tra questi spiccano: Campanile Settecentesco della Chiesa, "santa Maria delle Vallatelle", costruzione di origine Romanica e i resti di una Villa Romana. Presenti molti ruderi di case rurali e di mulini ad acqua, fino a qualche decennio fa, ancora funzionanti. 2. Stio:tra le cose più importanti da vedere a Stio ricordiamo: la chiesa dei SS. Pietro e Paolo, la chiesa Madre risalente al 1742, la cappella di S. Maria della Croce, la cappella di S. Maria degli Angeli, la quale presenta due vani ad arco con sedili in pietra. Interessante è la cappella di S. Elia abbandonata nel 1860 e trasformata in fienile, la cappella di S. Maria di Loreto di cui restano oggi i ruderi delle mura ed una croce votiva in ferro. Da vedere inoltre il monte Oliveto, un monumento religioso eretto a ricordo del martirio della Croce. Di rilievo i mulini ad acqua.

Semifinali – Finali Cerimonia di Chiusura dei giochi - Premiazioni

Le Semifinali si svolgeranno il 12 settembre 2014 dalle ore 16.00 tra il Casale vincente dello Stato di Gioi e il Casale vincente dello Stato di Castelnuovo; inoltre, tra il Casale vincente dello Stato di Laurino e il Casale vincente dello Stato di Magliano presso l'Oasi dell'Alento, dove si potrà ammirare l'area naturalistica e dove parteciperanno tutti i casali di tutti gli stati con i propri stands. Sempre all'oasi si svolgeranno le finali il 13 settembre 2014 dalle ore 16.00 in poi tra i Casali vincitori della prima e seconda semifinale per il 1° e 2° posto e tra i Casali perdenti della prima e seconda semifinale per il 3° e 4° posto. I giochi delle semifinali e delle finali saranno scelti in via collegiali durante le fasi di preparazione e di incontro con tutti i casali partecipanti. Al termine Cerimonia di chiusura con corteo storico al quale parteciperanno tutti i Casali in costume con premiazioni e consegna trofei e medaglie ricordo a tutti i partecipanti.