LA FOGLIA Vivere la Montagna “ A chi mi chiede “Perché vai in montagna?” Rispondo: “Se me lo chiedi non lo saprai mai”.

(Ed Viesturs)

ANNO XIX n. 232 NOVEMBRE 2018 Associazione “il Chianiello” - Amici della Montagna - ONLUS-Angri (Sa) www.moscardiniangri.it MASANIELLO, MICCIARIELLO, ‘o SCIALONE LA MONTAGNA A scrivere questa storia, ho consumato di Napoli per far fruttare ‘un albero «Camminare per le montagne, è uno tutta l’estate, sono stato spesso alla appena piantato’, come dice Michele a sciocco piacere» disse una volta il Dalai Biblioteca Nazionale di Napoli per proposito di un negozio divenuto, Lama. L’Oceano di saggezza è in grado consultare diversi libri che mi permisero troppo facilmente, proprietà dei tre di scendere in se stesso e di uscire dalla di ricostruire quei dei dieci giorni che amici. nostra prigione materiale e morale Qui, a Napoli, una città irrequieta, sconvolsero Napoli nella metà del XVII senza bisogno di salire, di faticare. Ma Masaniello comincia a farsi largo e secolo, quando un pescivendolo, di nome noi che viviamo in città, che mangiamo Masaniello, da Tommaso Aniello conquista la simpatia di molti. senza aver fame e beviamo senza aver d’Amalfi nel registro dei battesimi, guidò Sembrerebbe una vita tranquilla, ma un la rivolta dei ‘lazaros’, laceri e miserabili, giorno incontra Don Giulio, un sete, che ci stanchiamo senza che il come li apostrofò la viceregina spagnola monaco, che nel suo passato ha corpo fatichi, che rincorriamo il nostro di quei tempi. A dare inizio a questa scontato anni di carcere per la sua sete tempo senza raggiungerlo mai, nuova avventura fu una piacevole di libertà e per la lotta contro la nobiltà, abbiamo bisogno di riprenderci le discussione con un amico sulla durata del rivendicando i diritti di un popolo nostre vite, di trovare una strada che ci governo di Masaniello. Nove lui, dieci soffocato da continue nuove gabelle. riporti al centro di noi stessi. giorni io. E così, come sempre mi succede Masaniello, in breve diventa il Quando si ha, come noi, una tale quando nasce un dubbio, mi metto sulle riferimento del popolo, in particolare, sicurezza materiale da non temere più tracce della verità, entro nelle pagine della di quel popolo che affolla Piazza di tanto per il futuro, quando non ci si storia scritta, consulto libri e alla fine, Mercato a Napoli. Con la sua indole domanda cosa succederà la settimana come in questo caso riesco, armandomi di irriverente e la sua voglia di entrare prossima, quando si ha sempre di che fantasia, a conciliare le due posizioni: nella storia, Masaniello diventa il vivere e non si sa più per cosa, si forma Capitano Generale del Popolo. Si fa nove giorni e mezzo, contando il periodo intorno a noi una prigione senza scherno dei nobili e paladino dei tra la domenica 7 e l’arresto di Masaniello confini, da cui è difficile fuggire. Una avvenuto a mezzogiorno di martedì 14 deboli, si sente un novello taumaturgo delle vie maestre, la più faticosa e luglio. Una fonte preziosa ed esauriente di cui tutti ricorrono per una protezione e fatti e notizie sulla Napoli di Masaniello è un aiuto. L’orgoglio si trasforma feconda è quella che conduce in cima. stata il libro di Nino Leone «La vita velocemente in vanità e come un Guai a perdere il bene della montagna quotidiana di Napoli ai tempi di pavone va in carrozza con la moglie e i e della natura, volgere le spalle alla sua Masaniello». familiari al ricevimento organizzato verità profonda. Non potevo accontentarmi di trascrivere per lui al palazzo del viceré e poi alle É fatta di bellezza, di fatica, di semplicemente di fatti e di uomini, ma cene organizzate per lui da baroni, solitudine e silenzio: valori poco alla dovevo coinvolgere i miei amici intimoriti ma anche vendicativi. moda, che aiutano a vivere. Il vero Moscardini e già nel titolo vi leggete i Il popolo che lo osannava adesso lo isolamento, quello che ci fa sentire soli, nomi di Micciariello e di ‘o Scialone, due deride e lo chiama traditore. La non è una condizione fisica, è uno stato colonne di oggi dell’Associazione, trappola mortale è pronta, il feroce morale. È rimanere tra gente insulsa e accanto a Masaniello. In questo modo, ho duca di Maddaloni gli da la caccia, ma compiere azioni insignificanti, è mescolato la storia con la mia fantasia gli amici di sempre corrono in suo produrre cose inutili che mortificano la aiuto. Dieci giorni di gloria e poi cercando di attirare l’attenzione e nostra vita e la svuotano di senso. brutalmente ucciso, la testa decapitata l’interesse di tanti. Ho immaginato il La montagna in tempi di carestia fisica Masaniello, in fuga da Amalfi, chiedere portata in giro per le strade di Napoli, (di aria, di acqua, di terra) e spirituale, aiuto a due suoi amici di Angri, e da quel fino al palazzo del viceré, il resto del momento la vita dei tre si è intrecciata tra corpo gettato nelle fogne. è una delle ultime risorse per salvare il affari e malaffari. Questo racconta la storia quella vera, mondo e le speranze dell’uomo. Il destino di Masaniello, che si era questa fu la fine di Masaniello. Frequentare la natura e la montagna è adagiato ad una vita senza tanti pericoli, La mia fantasia non è d’accordo e poi un modo per ritrovare dignità, poesia, innamorato di una ragazza, tra la bottega le storie che finiscono tragicamente contemplazione, umanità, tolleranza, di Michele, furbesco fruttivendolo, e la non mi sono mai piaciute, e così solidarietà, un modo per ricominciare a bottega di Gioannino, fabbro e falsario, succede che… vivere. La montagna siamo noi, la subisce un drastico cambiamento dal Leggete e lo saprete. nostra parte più nascosta, preziosa e giorno che si vede catapultato nella città Ottobre 2018 vitale. Da Terre Alte di Carlo Grande

SENTIERO FRASSATI: SASSO di CASTALDA-MONTE ARIOSO MOSCARDINI Domenica 14 ottobre a.d. 2018 di OTTOBRE Questa escursione è stata pensata dal trio di fabbricati ben tenuti. Si attraversa la strada trekkers costituito dal primus Cappit (Club asfaltata che da Sasso porta agli impianti di Appenninico Italiano alias Salvatore sci e si scende attraverso un fitto bosco di Attianese), dal suo vice e scudiero Francesco abeti piantati circa da una sessantina di anni, Cuccurullo e dallo scrivente Salvatore De come ci ha testimoniato il nostro mentore di Vivo, allorquando il 1° settembre c.a. si fece la Sasso, ex autista di linea. Lo troviamo sempre salita al Monte Volturino (Pz – 1835 m slm) e sul terrazzo panoramico della Piega della al Sacro Monte di Viggiano (Pz – 1725 m slm), Manca di Sasso a guardare le sue pecore al della Madonna Nera protettrice della pascolo sul costone di fronte, visto che il suo Basilicata. cane pastore maremmano glielo hanno

Il sentiero è dedicato al beato Pier Giorgio avvelenato i vicini di casa disturbati dai Frassati dalla regione Basilicata. Ogni regione latrati emessi per dare l’allarme contro i lupi italiana ne ha dedicato uno tranne la regione scesi nel vallone, dove c’è il Ponte alla luna e Piemonte che ne ha vocati tre. la ferrata (Percorsi attrezzati per Un breve cenno biografico va doverosamente l’escursionismo molto frequentati). fatto a questa persona speciale, perché uno dei Arriviamo su un altro tornante della motivi che ci ha spinti su questo sentiero è medesima strada asfaltata, dove c’è la Fontana stato anche per onorare la memoria di questo di Fossa di Cupa (m 1290 slm) alimentata dalle grande uomo. Pier Giorgio Frassati (Torino, 6 acque della sorgente del fiume Basento che si aprile 1901 – Torino, 4 luglio 1925) fu uno appalesa più a valle. Il rubinetto è rotto dalle studente di ingegneria, terziario domenicano, corna delle mucche podoliche, come ci ha membro della Fuci e di Azione Cattolica ed è riferito un locale pastore interpellato dal stato proclamato beato nel 1990 da papa Cappit, per cui dobbiamo industriarci per Giovanni Paolo II. E’ considerato uno dei santi prendere l’acqua senza bagnarci. Qui ci sociali torinese, benefattore e molto vicino ai addentriamo in una fitta faggeta ormai in poveri. Improvvisamente, per una meningite pieno foliage, a questa altezza, che fulminante, Pier Giorgio morì in una settimana percorrendo la cresta di Serra della Giumenta e dalla scoperta della malattia, a soli 24 anni nel lungo la cosiddetta via delle Nevi arriviamo al pieno vigore della vita e a soli due esami dalla Monte Arioso (m 1709 msl) dove c’è l’arrivo laurea. Fu comunque insignito della laurea ad di un impianto di risalita per le piste da sci. honorem (Alla Memoria) nel 2001. Pier Ne troviamo ben quattro su queste cime, Giorgio Frassati fu un grande appassionato di piuttosto in disuso per la scarsa quantità di montagna, iscritto a varie associazioni neve degli ultimi anni. Dopo le foto di rito e alpinistiche, tanto che è diventato famoso un le firme al libro di vetta, scendiamo verso il suo motto: “Montagne, Montagne, Montagne, vi belvedere di Tempa d’Albano (m 1630 slm), amo”. dove su comode panchine con tavoli Il gruppo è composto dal Cappit, da Franco consumiamo le nostre vettovaglie innaffiate Coppola, direttore dell’escursione, da Amelia da un buon bicchierino di vino del Cappit di da Scafati e dallo scrivente. Partiamo con sua produzione. Attraverso la via dei Pastori l’auto di Franco alle ore 6:00 da Angri e alle siamo arrivati alla sorgente dell’Acqua Ceresola 7:30 siamo già, zaini in spalla, sul sentiero (m 1430 m slm) e sempre sul sentiero inizialmente asfaltato nei pressi del bosco dei immerso in una spettacolare faggeta dai cervi di Sasso di Castalda, che conduce, caratteristici effetti cromatici autunnali, attraverso la cosiddetta Via dell’acqua alla denominato della Costara, siamo arrivati al cappella di S. Michele, costeggiando il torrente grande faggio di San Michele vecchio di circa San Michele e passando per i ruderi del vecchio 400 anni e inserito nella lista degli alberi mulino del Conte. L’habitat è molto suggestivo e monumentali della Basilicata. Oltre a questo variegato ricco di piante acquatiche, salici, meraviglioso faggio quest’area stupisce per la robinie, pioppi e querce dalle ghiande mai massiva presenza di agrifogli sempreverdi, viste così grandi. Ponticelli di legno fanno già ricchi di bacche rosse che nel periodo più attraversare il torrente, ricco di acqua, in vari freddo dovranno senz’altro rappresentare punti, arrivando in una faggeta nei pressi della uno spettacolo della natura imperdibile. chiesetta dedicata a S. Michele dove si chiude Percorrendo il postural walk fino al bivio per la il sentiero ad anello. Imbocchiamo il braccio cappella di San Michele dove si chiude il sterrato nei pressi del fontanile e di una stalla circuito, attraverso la via dell’acqua di mucche podoliche e ci accingiamo a ritorniamo all’auto. Data l’ora presto, 15:45, percorrere il circuito in senso orario. Questo decidiamo di fare una lunga sosta al centro di tratto di sentiero che si inerpica a zig zag su un Sasso di Castalda dove il Cappit ci offre una costone piuttosto brullo punteggiato da consumazione molto gradita se non altro per macchie di felci, di rose canine cariche di congratularci del gesto generoso, ormai bacche rosse in questo periodo e di querce, ultimamente molto ricorrente. Alle 18:30 è denominato la via dei muli ed arriva ad una siamo a casa e con il pieno di stupore e di piccola cappella votiva della Madonna del emozioni che solo la natura sa infondere. Sasso (Madonna Nera di Viggiano) ed a un Salvatore De Vivo omonimo rifugio costituito da un gruppo di

IL RITORNO di ULISSE NELLA MAGNA GRECIA APPUNTAMENTI DI

NOVEMBRE

L'ultima lezione del corso di I ragazzi si sparpagliano lungo il bel Domenica 4 accompagnatore escursionistico regionale tratto di costa ed alcuni ne approfittano Montagnone di Nusco con pranzo. si tiene a Pioppi, meraviglioso borgo per tuffarsi nelle acque di un mare a cui Prenotarsi marinaro della costa cilentana, situato è difficile resistere. L'acqua è fresca ed è Guida. Cappit poco più a nord del Capo Palinuro che piacevolissimo nuotare lungo la vicina Domenica 11 dalla spiaggia si distingue nitidamente. Il scogliera. E' proprio sulla scogliera che Monte Motola, mt 1700 punto d’incontro è fissato in località fanno bella mostra di se alcune Circuito di 20 km Porto del Fico, comodo punto di bellissime sirene che, sdraiate al sole, si Guida: Franco Cuccurullo appoggio per l'ampio parcheggio e lasciano accarezzare dai raggi gentili del Domenica 18 l'accesso alla spiaggia antistante. Il sole di ottobre, ed è proprio qui che Il Molare del Faito da Campo del gruppo arriva alla spicciolata e con una improvvisamente i pochi fortunati Pero puntualità tipica del mondo latino, varie testimoni hanno potuto assistere ad un Guida: Franco Cuccurullo e prossime all'inverosimile sono le scuse avvenimento assolutamente Domenica 25 per giustificare il ritardo. Ma l'attesa dei straordinario. Sono da poco passate le Pellegrinaggio a San Gerardo ritardatari è piacevolmente ingannata due del pomeriggio quando dal vicino Pranzo Oliveto Citra scattando foto del bellissimo paesaggio e capo Palinuro di scorge un enorme Prenotazione obbligatoria riprendendo l'improvviso sbarco di un vascello in legno popolato di forzuti vascello di pirati intento nelle marinai capitanati dal prode Ulisse. Le escursioni di questo mese sono scorribande sulla costa della Magna Dopo secoli di assenza da queste acque state scelte dalle guide ed Grecia. il mitico condottiero fa il suo ritorno approvate dall’assemblea dei Il tema del giorno è la parte pratica sulle coste della Magna Grecia. Il fatto Moscardini. dell'organizzazione dell'escursione e incredibile è che la prua del vascello Adesso si deve ubbidire e della gestione delle dinamiche di gruppo sembra puntare proprio verso di noi, o dimostrare serietà e rispetto per le e prevede una breve, ma interessante meglio, proprio verso le meravigliose guide. escursione con partenza da Porto del Fico sirene. Il vascello si avvicina sempre di e arrivo al Pozzo dell'uva nera lungo un più fino al punto che le sirene, LA NATURA DEL CHIANIELLO sentiero di circa tre chilometri e un impaurite, con un guizzo agile e dislivello di circa cento metri. L'ottimo repentino si tuffano in mare per trovare Giuseppe Gargano ci illustra nel dettaglio rifugio negli abissi. Il mitico Ulisse, le modalità di svolgimento ancora convinto della presenza delle dell'escursione e tutti gli aspetti più sirene non accenna a cambiare rotta e importanti da verificare quando si esce sembra puntare proprio sulla scogliera con un gruppo numeroso. La giornata è ormai disabitata. Forse preso dai fumi piacevolmente calda ed il gruppo affronta dell'alcol, forse abbagliato dai raggi del senza troppa fatica il sentiero che incrocia sole, o più probabilmente, spinto più volte un torrente che viene guadato dall'attrazione delle meravigliose con attenzione da tutti i partecipanti. creature desiderate a lungo durante i Giunti al pozzo dell'uva nera, osservando lunghi mesi di navigazione ed la vegetazione che ricopre le pareti astinenza, Ulisse punta sulla scogliera e rocciose, si intuisce subito la provenienza la travolge in pieno provocando il mesto del nome attribuito alla sorgente che ci naufragio del vascello. troviamo di fronte. Infatti, la parete In men che non si dica il vascello rocciosa è coperta da una felce che, affonda e i marinari fanno appena in seccandosi assume la forma di piccoli tempo a trovare la salvezza tuffandosi in grappoli d'uva che con il tempo mare e raggiungendo la costa a nuoto. scuriscono assumendo le sembianze di Le sirene non ci sono più e la delusione uva nera. A rendere questa escursione prende il sopravvento sui volti dei ancora più interessante sono dei tratti di marinai. Riprenderanno il mare su flysch del , una roccia un'altro vascello, sottraendolo ai pirati sedimentaria ottenuta dalla avvistati nella mattinata. Ben presto stratificazione di sedimenti che ne prendono il largo dirigendosi verso determinano colori che variano a seconda punta Licosa risalendo la costa verso dell'epoca di deposito. nord. E' tempo di fare ritorno a porto del Fico, Anche questa avventura è finita, con la dove il gruppo si godrà il meritato riposo consapevolezza di aver vissuto una con uno spuntino gustato in riva ad un giornata davvero fantastica. mare calmo, baciato da un sole caldo e da Buon cammino a tutti. una piacevole brezza. Giacomo Cacchione

IL CAMMINO DEI BRIGANTI DEGLI ALBURNI La partecipazione all'8° Corso AER 2018 è stata l'occasione dei faggi non è la stessa cosa se tutto questo lo vediamo per conoscere meglio il Parco Nazionale del Cilento, del all'interno di un auto o sorvolando la zona con un aereo. Vallo di Diano e degli Alburni e di molti dei paesini che E così camminando ho scoperto un mondo che da casa, sono compresi nell'Area Parco. E allora strada facendo mi guardando la TV, posso solo immaginare, ma non è quello sono convinto che questo corso potesse essere l'occasione vero, è solo il mondo che i media vogliono farci vedere. Il per dare un contributo allo sviluppo di questi paesi che, mondo che scopri camminando è fatto di natura, di persone sebbene ricchissimi di potenzialità naturalistiche, storiche, ospitali, di sorrisi, di storia, di racconti, di scambio di architettoniche e culturali, si stanno progressivamente conoscenze, di umanità, di positività. Camminando si prende spopolando. e si dà. Ci si arricchisce passo dopo passo e si cresce vivendo. L'idea è cresciuta nel corso dell'estate vissuta in uno di La storia dei paesi del Cilento, la storia dei paesi degli Alburni questi paesini, Sant'Angelo a Fasanella, e durante la bella si intreccia con quella dei briganti e l'idea di questo cammino traversata da a Magliano Nuovo. Pensavo, cammin nasce proprio da qui. Dal più noto dei briganti della zona, il facendo, quanto sarebbe stato bello legare tra loro questi brigante Giuseppe Tardio. "Io non sono colpevole di reati comuni paesini con un filo conduttore che li aiutasse a crescere tutti poiché il mio stato, il mio carattere e la mia educazione non potevano insieme e che faccia venire la voglia a chi è lontano di venire mai fare di me un volgare malfattore; io non mi mossi e non agii che a visitarli. con intendimenti e scopi meramente politici; talché non si potrebbe A questo corso abbiamo partecipato in sei dell'Associazione chiamarmi responsabile di qualsiasi reato che altri avesse per il Chianiello di Angri, che, proprio durante i lunghi mesi del avventura perpetrato a mia insaputa contro la espressiva mia corso ha partecipato a due giornate di gemellaggio con volontà e contro il chiarissimo e unico scopo per cui la banda era l'Associazione Geo Trek Paestum con la reciproca visita ai stata da me radunata". Così si pronunciava Giuseppe Tardio nel due Chianiello. Il Monte Chianiello raggiunto il 4 marzo dal corso della sua strenua difesa durante il processo che subì, versante di con partenza da Capizzo ed il dopo la sua cattura, dal Tribunale di dei "nostro" Chianiello raggiunto il 25 aprile dopo una bella nel 1870. Tardio morì nel carcere di Favignana all'età di 58 escursione sul Monte Cerreto con partenza dal sentiero della anni. Il Brigante Tardia è ricordato in un cammino che parte Rugnana. E allora perchè non proseguire questo da Petina e passando per il Figliolo e il Casone dell'Aresta gemellaggio con altre iniziative da mettere in pratica tutti giunge a Sant'Angelo a Fasanella, non prima di aver fatto una insieme? Ed ecco che ho deciso di raccontare le tante idee breve deviazione per andare a fare visita all'Antece, storica che mi erano venute in mente ai miei amici partecipanti al scultura sita sulla Costa Palomba e patrimonio dell'UNESCO. corso. Perchè non fare un lavoro tutti insieme che legasse la Il cammino prosegue, il secondo giorno, ripartendo da nostra Associazione al corso fatto ed ai luoghi visitati e Sant'Angelo a Fasanella e prosegue per la risorgenza studiati durante questi mesi? E così, l'idea ha cominciato a dell'Auso, per Bellosguardo, Roscigno Vecchia e da qui poi prendere forma e ci siamo divisi compiti e lavoro. verso le Gole del Sammaro a Sacco. Il terzo giorno il cammino L'idea parte dal mettere insieme tanti piccoli borghi intorno riparte da Sacco per arrivare a Piaggine per poi proseguire agli Alburni, tutti compresi nel Parco ed esaltarne gli aspetti verso fino a giungere a Magliano Nuovo. storico-culturali, i motivi per cui un camminatore Il quarto giorno si riparte da Magliano Nuovo alla volta di appassionato della montagna sia attratto e decida di non Felitto, passando per la via dell'amore. Un sentiero che in perdersi lo spettacolo unico che in questi posti si può quella direzione è quasi tutti in discesa e passa per le ammirare. E così, nei capitoli di questo lavoro, ci siamo meravigliose gole del Calore dove si possono ammirare le divisi il compito di descriverne i luoghi tenendo in famose marmitte e lo scenario unico delle gole. La via detta considerazione gli insegnamenti che questo corso ci ha dato. dell'amore era percorsa da un pastore di Magliano innamorato Fornendo informazioni sia di carattere generale, ma anche di della sua bella, ancora vivente, che abitava a Felitto. L'unico tipo operativo sull'organizzazione del cammino, sulla modo per vederla era raggiungerla attraversando i monti vegetazione, sulle caratteristiche topografiche, sul meteo e lungo questo sentiero, ancora oggi molo battuto che costeggia sulla conformazione geologica dei luoghi. il fianco del monte Chianiello da questo versante. Il quinto E così è nato il Cammino dei Briganti degli Alburni, giorno si riparte da Felitto alla volta di Roccadaspide con sosta camminare a piedi è il modo più bello per conoscere il al noto birrificio dell'Aspida produttore di una delle migliori mondo, per viverlo in prima persona con il contatto diretto birre artigianali dalla . Il sesto giorno si riparte da con tutto quello che incontriamo lungo il cammino. Le Roccadaspide e passando per Aquara si giunge ad Ottati. Da persone, le cose, i paesaggi, la natura, le piante, gli animali è qui si snoda il sentiero per il monte Panormo, la cima più alta tutto a portata di mano a una velocità che ci consente di degli Alburni, tappa obbligatoria per ammirare la avere un rapporto uno a uno con tutto quello che ci meravigliosa faggeta e lo spettacolo che si gode dalla vetta circonda, nessun ostacolo, nessun mezzo estraneo che si prima di fare ritorno a Sant'Angelo a Fasanella. frappone tra noi e quello che stiamo vivendo, nessun Camminare a piedi in questi luoghi, in questi sentieri, acceleratore della vita che ci fa perdere il contatto con quello consente a chi li percorre di viverli a pieno, di coglierne che stiamo facendo. Camminare consente di cogliere le bellezze e particolari, ed al tempo stesso di prendersene cura, sfumature, i dettagli, i particolari. Percorrere a piedi la di avere a cuore la manutenzione dei sentieri e di tenerli puliti faggeta sul monte Panormo, osservare da vicino la fitta da elementi esterni di qualsiasi tipo. vegetazione di muschi che circonda alberi e rocce, sentire la Buon cammino a tutti. pioggia che scende e non bagnarsi per la foltissima chioma Giacomo Cacchione