DOTTORATO in SCIENZE STORICHE, ARCHEOLOGICHE E STORICO-ARTISTICHE (XXX CICLO) Co-Tutela Italia-Francia

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

DOTTORATO in SCIENZE STORICHE, ARCHEOLOGICHE E STORICO-ARTISTICHE (XXX CICLO) Co-Tutela Italia-Francia DOTTORATO IN SCIENZE STORICHE, ARCHEOLOGICHE E STORICO-ARTISTICHE (XXX CICLO) Co-tutela Italia-Francia ÉCOLE DOCTORALE 355 “ESPACES, CULTURES, SOCIÉTÉS” THESE EN VUE DE L’OBTENTION DU DOCTORAT D’HISTOIRE Cotutelle Italie-France Tesi di Dottorato: Il porto franco, diffusione di un modello economico: politiche, attori, ideologie, mito. Due realtà a confronto: Genova e Marsiglia (1590-1817) Le port franc, diffusion d’un modèle économique: politiques, acteurs, idéologies, mythe. Comparaison entre deux réalités: Gênes et Marseille (1590-1817) Dottorando Tutor Dott. Antonio Iodice Ch.ma prof.ssa Anna Maria Rao Directeur de thèse Brigitte Marin, professeur des universités Coordinatore del dottorato (Italia) Ch.mo prof. Francesco Caglioti Directeur de l’école doctorale (France) Sabine Luciani, professeur des universités 2017 Il porto franco, diffusione di un modello economico: politiche, attori, ideologie, mito. Due realtà a confronto: Genova e Marsiglia (1590-1817) Indice Introduzione Una storia bisecolare p. I Gli studi p.X I. Il porto franco: storia di un “contagio” internazionale Introduzione p. 1 1 Una doppia paternità? Il ruolo di Genova e Livorno nella formazione dei primi editti di porto franco p. 4 1.1 La crescita di Livorno nel XVI secolo p. 5 1.2 La riforma doganale del 15 marzo 1566 p. 7 1.3 Evoluzione e modelli della politica livornese p. 9 1.4 Genova, un porto franco d’emergenza p.12 1.5 Le Livornine p.18 1.6 Evoluzione della franchigia in “Portofranco libero, generale e generalissimo” p.23 1.7 La franchigia informale di Livorno p.28 2 Prima diffusione delle franchigie, tra Francia e Mediterraneo p.32 2.1 Il tentativo nizzardo di incunearsi tra Genova e Marsiglia p.32 2.2 La franchigia in Francia, al servizio del Bien Public p.37 2.3 Differenze di modelli: Dunkerque p.39 2.4 Il porto franco “contrattato” di Marsiglia p.40 2.5 Reazioni e prime modifiche p.47 2.6 “Porti franchi sulla carta”, diffusione tra papato e Regno di Napoli p.48 2.7 I porti franchi adriatici in chiave anti-veneziana p.53 2.8 La franchigia sull’asse Ancona-Trieste p.59 3 Porti franchi europei tra Africa, mare del Nord e Caraibi p.65 3.1 Tentativi di franchigie inglesi p.65 3.2 I porti franchi atlantici e nei mari del Nord p.68 3.3 La creazione di un porto franco nel mare del Nord: Marstrand, Svezia p.71 3.4 Contrabbando e porti franchi coloniali p.75 3.5 Il Free Ports Act p.78 Conclusioni p.81 II. Le franchigie di Genova e Marsiglia: aspetti a confronto Introduzione p. 85 4 La gestione del porto franco e il ruolo dei négociants p. 87 4.1 Il banco di San Giorgio p. 88 4.2 L’oligarchia genovese p. 91 4.3 Le istituzioni coinvolte nella gestione dello scalo p. 93 4.4 La Camera di Commercio di Marsiglia p. 95 4.5 Le famiglie al potere p. 100 4.6 Le principali istituzioni di Marsiglia p. 103 4.7 La Fronda marsigliese e la riforma dell’amministrazione p. 105 4.8 Il funzionamento delle franchigie p. 109 4.9 Genova p. 110 4.10 Esperimenti di franchigia: il porto franco del 1708 p. 113 4.11 Marsiglia p. 115 4.12 Gli spazi delle franchigie: i magazzini di Genova p. 119 4.13 Il territoire di Marsiglia p. 122 4.14 Agrandissement del 1666 p. 123 5 Livorno, modello da superare p. 129 5.1 L’editto del 20% p. 132 5.2 L’adattabilità delle norme nei porti franchi genovesi p. 137 5.3 La peste di Marsiglia, un’opportunità da cogliere p. 138 5.4 Tra protezione e ritorsione p. 142 5.5 Bilancio delle rivalità p. 144 6 L’importanza del porto franco per il commercio del Levante p. 146 6.1 Le Capitolazioni p. 146 6.2 Il commercio levantino p. 148 6.3 Le Capitolazioni genovesi p. 149 6.4 Le Capitolazioni francesi del 1673 p. 155 6.5 Nuovi tentativi genovesi p. 157 7 Il porto franco e l’invito agli stranieri p. 162 7.1 Ruolo degli stranieri negli editti p. 164 7.2 La nuova cittadinanza marsigliese p. 167 7.3 L’invito agli ebrei e musulmani nei porti franchi: Genova p. 174 7.4 L’invito agli ebrei e musulmani nei porti franchi: Marsiglia p. 178 7.5 Presenze fluttuanti p. 181 8 Concorrenze e timori delle realtà locali p. 184 8.1 Ruoli e aspirazioni di Savona e La Spezia negli editti genovesi p. 184 8.2 Marsiglia, un problema di “scala”: la concorrenza regionale p. 191 8.3 Il Conseil du Commerce p. 194 Conclusioni p. 204 III. Il mito del porto franco Introduzione p. 206 9 Il porto franco nel pensiero economico p. 209 9.1 Le franchigie nel pensiero economico di Carlo Antonio Broggia p. 213 9.2 Lo scontro Montesquieu-Dupin p. 215 9.3 La funzione temporanea delle franchigie portuali p. 217 9.4 Il dirigismo illuminato in Italia p. 219 9.5 I fisiocrati francesi p. 222 9.6 Considerazioni sulla franchigia genovese p. 223 9.7 Verso la riabilitazione delle franchigie p. 225 9.8 L’eredità di queste definizioni p. 231 10 La creazione del mito: il porto franco di Marsiglia tra Rivoluzione e Restaurazione p. 233 10.1 Il memoriale del 16 ottobre 1775 p. 237 10.2 Il porto franco nei Cahiers de doléances marsigliesi p. 242 10.3 Il porto franco durante la Rivoluzione p. 248 10.4 Il porto franco durante il Consolato e l’Impero p. 252 10.5 Progetti per un porto franco “alla genovese” p. 254 10.6 La franchigia e l’imperatore p. 262 10.7 La franchigia e il ritorno dei Borbone p. 267 10.8 Lo spettacolo al Gran Teatro di Marsiglia: il canto de La Franchise p. 274 10.9 Il ritorno della franchigia, 16 dicembre 1814-20 febbraio 1815 p. 277 11 Un porto franco nel Regno di Napoli: due secoli di progetti e discussioni p. 289 11.1 Le proposte di porto franco e “tratte franche” nei parlamenti napoletani p. 289 11.2 La Politica mercantile di Vittorio Lunetti p. 294 11.3 La scala franca napoletana p. 296 11.4 Alessandro Riccardi e le richieste del ceto civile all’Austria p. 298 11.5 Competizione per la franchigia tra Napoli e Pozzuoli p. 300 11.6 Carlo di Borbone, il sogno di una franchigia p. 306 11.7 Il progetto di Giuseppe Zurlo p. 310 11.8 La scala franca di Napoli (1809-1824) p. 313 11.9 Il progetto di una società anonima secondo alcuni scrittori napoletani p. 316 11.10 La replica dei “lazzarettisti” p. 322 Conclusioni p. 327 Conclusioni generali p. 329 Bibliografia p. 334 Sitografia p. 374 Fonti a stampa p. 376 Fonti d’archivio p. 383 Per indicare le collocazioni in nota negli archivi italiani e francesi sono state usate le seguenti abbreviazioni: Archives Nationales de Paris (ANP); Archives départementales des Bouches-du- Rhône (ADBdR); Archives Chambre de Commerce et d’Industrie Marseille Provence (ACCIMP); Archives Municipales de Marseille (AMM); Archivio di Stato di Genova (ASG); Biblioteca comunale Berio di Genova (BCB); Biblioteca Nazionale di Napoli (BNN). INTRODUZIONE Una storia bisecolare Zone, porti o mercati franchi sono sempre espressione di una decisione del potere istituzionale, unico attore sufficientemente forte da poter legiferare una sospensione temporanea o stabile, parziale o totale, delle condizioni regolative “normali” vigenti in un certo insieme statuale. Tale costituzione, nonostante il ruolo degli operatori locali o il parere di economisti e assemblee, dipese sempre, in ultima istanza, dal consenso dei leader politici. La costituzione di un’area con un regime doganale-normativo speciale consentiva che un luogo potesse assumere, oltre alle caratteristiche prevedibili in un centro di traffici quale può essere un porto, caratteri affini alla extraterritorialità, con condizioni e regole deroganti rispetto al restante territorio di appartenenza. Il diffondersi e propagarsi dei porti franchi a macchia d’olio in Europa fu un processo graduale che combinò sperimentazione e scontri burocratici o politici nella definizione delle singole norme. Le istituzioni locali condizionarono il tipo di porto franco che si poteva affermare in un dato scalo e l’immagine che di questo sarebbe arrivata ai contemporanei, imprimendosi poi nella memoria storica. I primi modelli di porto franco vennero ideati in quanto centri di deposito e transito delle merci, per permettere a piccoli Stati come la Toscana granducale o la Repubblica di Genova di entrare nei circuiti commerciali maggiori ritagliandosi degli spazi interstiziali con l’offerta di servizi. Si trattò di un processo, come già rilevato dagli economisti del XVIII secolo, strettamente dipendente dalle dinamiche del contesto economico internazionale, frutto del continuo mescolarsi e rimescolarsi di vantaggi e svantaggi competitivi che si producevano in un’Europa in continuo cambiamento. Piccoli Stati, repubbliche o grandi monarchie nazionali promossero al loro interno o ai confini iniziative che miravano semplicemente ad aumentare i volumi e la redditività dei propri scambi commerciali, indipendentemente dall’insorgere di elementi nuovi in tali traffici quali potevano essere una inusitata tolleranza religiosa o salvacondotti che potevano portare nel paese figure sociali poco raccomandabili come corsari, contrabbandieri o mercanti in bancarotta. L’idea del porto franco nacque come il tentativo di “forzare” la spontanea dinamica di mercato che vedeva lo scenario mediterraneo e tirrenico passare in secondo piano a favore dello sviluppo di altre potenze nel nord Europa e del progressivo affermarsi delle rotte oceaniche. I L’insorgere di una forte competizione tra nodi di scambio relativamente contigui quali potevano essere Genova, Livorno, Nizza o Marsiglia, la diminuita competitività ed appetibilità commerciale dell’area, una fase di crisi dovuta a contingenze produttive sfavorevoli, come nel caso del primo porto franco genovese, o la necessità di attrarre competenze, strumenti tecnici e capitali non altrimenti disponibili o non più forniti dalle risorse interne in maniera sufficiente determinarono un processo imitativo e concorrenziale strettamente interconnesso.
Recommended publications
  • Tutto Il Fascicolo In
    BOLLETTINO TRIMESTRALE, OMAGGIO AI SOCI - SPED. IN A.P. - 45% - ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96 - GENOVA Anno LIII, N.S. - N. 1 - Gennaio - Marzo 2021 Iscr. R.O.C. n. 25807 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in Abb.to Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1, DCB Genova” sito internet: www.acompagna.org - [email protected] - tel. 010 2469925 in questo numero: Franco Bampi Almiro Ramberti Ghe l’emmo fæta! p. 1 Lampi sul mare una tranquilla domenica di guerra a Genova p. 26 Relaçion morale pe l’anno 2019 » 2 Premi e menzioni speciali 2021: bando e regolamento » 31 Silvana Raiteri Maria Cristina Ferraro Riflessioni su Genova, Santa Sofia Un ottimo esempio di istruzione professionale: la Scuola Apprendisti Interaziendale Ansaldo SIAC di Genova-Sestri » 32 e la grande moschea di Córdova » 5 Premi e menzioni speciali 2020 » 39 Piero Bordo A Carêga Do Diâo. La leggenda di Mordiroccia » 8 Occasioni per ricordare centenari cinquantenari del 2021 » 40 Francesca Di Caprio Francia Patrizia Risso Galleria di donne liguri, storie del passato » 12 Odone, il Savoia che amava Genova » 41 Marco Corzetto Isabella Descalzo Se possedessi una macchina del tempo... » 16 A Croxe de San Zòrzo » 46 Libbri riçevui » 48 Armando Di Raimondo Maurizio Daccà Cavour e i camalli del porto di Genova » 20 Vitta do Sodalissio » 49 Giulio Derchi In Memoria di Franco Ghisalberti » 51 I vin de l’îzoa de Sàn Pê: O ligamme tra Zena e Carlofòrte o se consèrva in botiggia » 25 Grifonetti d’A Compagna » 51 GHE L’EMMO FÆTA! di Franco Bampi Gente, ghe l’emmo fæta! Sciben che o “Covi” o s’é dæto da fâ pe mettine i bacchi tra e reue e pe aroinâne e feste do Dênâ e do prinçipio de l’anno, niatri o Confeugo l’emmo fæto o mæximo.
    [Show full text]
  • Ministero Per I Beni E Le Attività Culturali E Per Il Turismo Archivio Di Stato Di Genova
    http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Archivio di Stato di Genova Instructiones et relationes Inventario n. 11 Regesti a cura di Elena Capra, Giulia Mercuri, Roberta Scordamaglia Genova, settembre 2020, versione 1.1 - 1 - http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it ISTRUZIONI PER LA RICHIESTA DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nella richiesta occorre indicare il nome del fondo archivistico e il numero della busta: quello che nell’inventario è riportato in neretto. Ad esempio per consultare 2707 C, 87 1510 marzo 20 Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia. Tipologia documentaria: Lettere credenziali. Autorità da cui l’atto è emanato: Consiglio degli Anziani. Località o ambito di pertinenza: Francia. Persone menzionate: Giovanni Battista Lasagna. occorre richiedere ARCHIVIO SEGRETO 2707 C SUGGERIMENTI PER LA CITAZIONE DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nel citare la documentazione di questo fondo, ferme restando le norme adottate nella sede editoriale di destinazione dello scritto, sarà preferibile indicare la denominazione completa dell’istituto di conservazione e del fondo archivistico seguite dal numero della busta, da quello del documento e, se possibile, dall’intitolazione e dalla data. Ad esempio per citare 2707 C, 87 1510 marzo 20 Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia. Tipologia documentaria: Lettere credenziali. Autorità da cui l’atto è emanato: Consiglio degli Anziani. Località o ambito di pertinenza: Francia. Persone menzionate: Giovanni Battista Lasagna. è bene indicare: Archivio di Stato di Genova, Archivio Segreto, b. 2707 C, doc. 87 «Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia» del 20 marzo 1510. - 2 - http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it SOMMARIO Nota archivistica p.
    [Show full text]
  • Copertina2011.Pub (Sola Lettura)
    Annuario Statistico Edizione 2012 Sistema Statistico Nazionale Direzione Statistica Prefazione L’Annuario Statistico del Comune di Genova, nelle sue 370 pagine, fornisce una fotografia puntuale ed aggiornata della città attraverso un significativo repertorio di informazioni e dati su tematiche di rilievo quali: economia, lavoro, inflazione, cultura, evoluzione demografica, sanità, trasporti, ambiente e giustizia. Un capitolo è dedicato alla Civica Amministrazione con particolare attenzione alle notizie storiche, all’organizzazione, alle rappresentanze politiche ed ai servizi comunali. L’annuario 2012, la cui maggior parte dei dati è relativa all'anno 2011, non solo aggiorna le tavole pubblicate nell’edizione dell’anno precedente, ma presenta anche serie storiche decennali o quinquennali che consentono di seguire nel tempo, anche attraverso la rappresentazione grafica di un andamento, l’evoluzione di determinati fenomeni. L’attuale edizione presenta aspetti innovativi in termini di contenuto: è stata arricchita di nuove sezioni ed ampliata con informazioni relative all’organizzazione comunale, all’attività dei Municipi, all’istruzione universitaria, alla giustizia. Sono state, inoltre, introdotte tavole contenenti nuovi indicatori ambientali e, all’interno del capitolo dedicato all’Economia, è possibile acquisire i dati dell’ultimo Censimento dell’Agricoltura svoltosi nel 2010. Le note introduttive ai singoli capitoli sono state dotate di una veste grafica colorata, più consona all'utilizzo via web, con titoli laterali che accompagnano
    [Show full text]
  • Carte Antonio Gavazzo
    http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Archivio di Stato di Genova Carte Antonio Gavazzo Inventario n. 33/1 trascrizione a cura di Stefania Verrengia indice alfabetico a cura di Francesco Tripodi Genova, luglio 2020, versione 1.1 - 1 - http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it ISTRUZIONI PER LA RICHIESTA DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nella richiesta occorre indicare il nome del fondo archivistico e il numero della filza. Ad esempio per consultare 34 Copia di lettera del papa Benedetto XIV a Luigi, re di 1753 gen. 19 Francia (con epigramma francese) occorre richiedere GAVAZZO 1 SUGGERIMENTI PER LA CITAZIONE DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nel citare la documentazione di questo fondo, ferme restando le norme adottate nella sede editoriale di destinazione dello scritto, sarà preferibile indicare la denominazione completa dell’istituto di conservazione e del fondo archivistico seguite dal numero della filza e, se possibile, dal numero, dalla data e dalla descrizione del singolo documento. Ad esempio per citare 34 Copia di lettera del papa Benedetto XIV a Luigi, re di 1753 gen. 19 Francia (con epigramma francese) è bene indicare: Archivio di Stato di Genova, Carte Antonio Gavazzo, 1, doc. 34 «Copia di lettera del papa Benedetto XIV a Luigi re di Francia», del 19 gennaio 1753. - 2 - http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it SOMMARIO Introduzione p. 4 Bibliografia p. 8 Inventario p. 9 Filza 1 – docc. 1-250 p. 9 Filza 2 – docc. 251-411 p. 21 Filza 3 – docc. 412-870 p. 29 Filza 4 – docc. 871-1004 p. 56 Indice dei nomi p.
    [Show full text]
  • Archivio Segreto
    Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Archivio di Stato di Genova Archivio segreto pandetta n. 34-35 Genova, marzo 2020, versione 1.0 http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it/ ISTRUZIONI PER LA RICHIESTA DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nella richiesta occorre indicare il nome del fondo archivistico e il numero dell’unità: quello che nell’elenco è indicato nella colonna NUM. GEN. Ad esempio per consultare 2186 Lettere Ministri Francia Mazzo 10 - Lettera dell'Amb.re 1655 1656 Pallavicino alla Ser.ma Rep.ca (1655 1° sem.). Lettera dell'Amb.re Pallavicino alla Ser.ma Repubblica (1655, 2° sem.). Lettera dell'Amb.re Pallavicino alla Ser.ma Repubblica (1656). occorre richiedere ARCHIVIO SEGRETO 2186 http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it/ SOMMARIO Serie Anno Anno Numero Numero Pagina Pagina iniziale finale iniziale finale iniziale finale Abazia di S. Siro (di 952 1653 1524 1527 C 48 48 Genova) Abazia di S. Venerio 1017 1623 1528 1528 B 48 48 Abazia di Santo Stefano 971 1797 1508 1523 bis 48 48 Bolle e Brevi - Sommi 964 1834 1554 1554 N 49 49 Pontefici Casaccie 1719 1793 1553 1553 49 49 Cerimoniarum 1496 1797 474 490 A 22 23 Corsica 1553 1782 2010 2168 61 66 Diversorum 1380 1532 496 751 23 29 Diversorum Communis 1375 1805 3021 3164 164 167 Janue Fedi di credito in 1600 1794 1555 1555 C 49 50 pergamena per la più parte a favore di varie corporazioni religiose liguri G. de' Confini - Finium (ex 1135 1797 186 294 4 10 parte) Giunta de' Confini - 954 1799 1 99 1 4 CONFINIUM Giunta del Traffico (Affari 1574 1730 1015 1015 33 34 del Levante) Governo Provvisorio e 1746 1805 2945 2963 154 162 Magistrato Supremo della Repubblica Ligure dal 1747 al 1805 Corrispondenza Interna ed Estera Gride e Proclami 1513 1804 1016 1026 34 34 Inquisitori di Stato 1662 1768 3015 3020 163 164 Investiture 1198 1797 441 460 18 22 Istruzioni e Relazioni a 1396 1794 2707 A 2707 M 125 125 Ministri, Podestà, Inviati, ecc.
    [Show full text]
  • Storia Di Parodi Ligure E Dei Suoi Antichi Statuti
    EMILIO PODESTÀ Storia di Parodi Ligure e dei suoi antichi Statuti Comune di Parodi Ligure Accademia Urbense - Ovada 1998 MEMORIE DELL'ACCADEMIA URBENSE Nuova Serie - Studi - D. 25 - Ovada 1998 A cura di Alessandro Laguzzi ACCADEMIA URBENSE - piazza Cereseto 7 - 15076 OVADA La pubblicazione dei documenti è stata autorizzata dall'Archivio di Stato di Genova con il n. 18/98, prot. 270S.V/9.98 del 30 luglio 1998 Emilio Podestà STORIA DI PARODI LIGURE E DEI SUOI ANTICHI STATUTI COMUNE DI PARODI LIGURE ACCADEMIA URBENSE - OVADA 1998 La reliquia della Sant a Croce entra nel Castello di Parodi. (affresco di Luigi Gainonj (1859-1940) nella Chiesa Parro cchiale dedi cata a S. Rocco) Presentazione Molte sono le ragioni che ci hanno spinto alla pubblicazione di questo volume: il desiderio di favorire la conoscenza della storia del nostro paese, l'importanza che essa ha avuto per il vasto territorio che Parodi rappresentava, l'orgoglio, come parodesi, di esserne stati protagonisti attraverso i nostri antenati, la totale assenza presso gli archivi comunali di documenti e pubblicazioni che ne diano testimonianza e possano essere consultati e conosciuti, dovuta all'incendio dell'edificio municipale avvenuto nel 1945 per opera di militari tedeschi. A questi motivi si è aggiunta la fortuna di poter disporre della traduzione "volgare" degli antichi Statuti di Parodi risalenti al 1432, pubblicata alla fine del secolo scorso dal cav. Domenico Maria Guarco, già sindaco di Parodi. É con grande interesse ed emozione che se ne percorrono i capitoli e, attraverso di essi, si ripercorrono esigenze e modi di vita appartenenti ad anni lontani eppure così familiari, usi e consuetudini spesso giunti sino a noi, molti tuttora rispettati ed altri di cui abbiamo sentito parlare dai nostri nonni se non addirittura dai nostri padri, figure e ruoli cardine di una vita sociale attiva, complessa e pulsante, nomi e cognomi che da secoli fanno parte o, meglio, sono la "nostra gente".
    [Show full text]
  • II Gli Interventi. Materiali Ed Elementi Costruttivi Ricorrenti E Palazzi Compresi Nel Sito UNESCO
    II Gli interventi. Materiali ed elementi costruttivi ricorrenti e Palazzi compresi nel sito UNESCO Rollidagando Progetto finanziato a valere sui fondi Legge 20 febbraio 2006, n. 77 «Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “Lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell'UNESCO» II. Gli interventi. Materiali ed elementi costruttivi ricorrenti e Palazzi compresi nel sito UNESCO Rollidagando Progetto finanziato a valere sui fondi Legge 20 febbraio 2006, n. 77 «Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “Lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell'UNESCO» L’attività di ricerca relativa allo stato di conservazione dei palazzi dei rolli compresi nel sito UNESCO di Genova, nonché di quelli appartenenti all’area di rispetto, è stata impostata sulla base dell’accordo di collaborazione tra Dipartimento Architettura e Design (dAD) dell’Università degli Studi di Genova (Direttore prof. Arch. Niccolò Casiddu) e la Direzione Urbanistica del Co- mune di Genova (Direttore arch. Laura Petacchi). L’accordo è stato sottoscritto in data 31/07/2019 a seguito del finanziamento del progetto “Rol- lindagando” in base alla Legge n. 77 del 20/02/2006 - Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella "lista del patrimonio mondiale", posti sotto la tutela dell'UNESCO. Hanno svolto la ricerca gli arch.tti Cecilia Moggia e Francesca Segantin (specialiste in Beni Archi- tettonici e del Paesaggio nonché assegniste di ricerca per l’accordo in oggetto), coadiuvate per alcuni aspetti dall’ing.
    [Show full text]
  • Document Sans Titre LA GRANDE REVOLTE DES CORSES CONTRE GENES 1729-1769 CHRONOLOGIE RECUEILLIE PAR : ANTOINE DOMINIQUE MONTI ADECEC
    Document sans titre LA GRANDE REVOLTE DES CORSES CONTRE GENES 1729-1769 CHRONOLOGIE RECUEILLIE PAR : ANTOINE DOMINIQUE MONTI ADECEC. 1979 Lorsque, en 1077, le pape Grégoire VII inféoda la Corse à la République de Pise, les Génois en conçurent du dépit. C'est que la prospère cité ligurienne avait besoin, au même titre que la cité toscane, de contrôler les îles de la Tyrrhénienne pour protéger ses navires, étendre son commerce et se procurer les céréales qu'elle ne produisait pas. Depuis, elle mit tout en œuvre auprès des papes, des cours étrangères, des seigneurs et communautés corses, pour se créer des droits sur l'île. Son action fut progressive, tenace. Elle s'assura la possession de l'île par des siècles de volonté : · En 1133, Innocent II élève l'évêque de Gènes à la dignité archiépiscopale et lui donne comme suffragants les évêques de Mariana, Nebbiu et Accia. · En 1195, les Génois s'installent définitivement à Bonifaziu. · En 1278, Calvi se confédère avec Gênes. Sa fidélité sera constante. · En 1284, par une victoire navale devant l'île de la Meloria, les Génois mettent fin au rôle maritime et politique des Pisans. Les uns après les autres, les seigneurs corses rendent foi et hommage à la République de Gênes mais, en 1297, Boniface VIII met un terme à cet assujettissement en accordant l'investiture de l'île au roi d'Aragon. · En 1347, ayant obtenu le consentement des seigneurs et des populations, les Génois décident l'occupation entière de l'île. De fait, sinon de droit, la Corse est désormais génoise.
    [Show full text]
  • R. Deputazione Di Storia Patria Per La Liguria
    R. DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER LA LIGURIA SEZIONE DI SAVONA ATTI Vol. XXII SAVONA Tipografia Savonese Piazza Alonlicello, 2 1940-A. XVIII VITTORIO POGGI - POGGIO POGGI CRONOTASSI dei Principali Magistrati elle ressero e ammini­ strarono il Comune di Savona dalle origini alla perdita della sua autonomia Parte VI ( dal 1501 al 1528 ) 1501 Signore di Savona: LUDOVICO XII, re dei Francesi e di Napoli, duca di Milano, Signore di Genova e Savona. Regio Governatore : IVO DE ALLEGRO Regalo di una stagnara e bacile d’ argento alla di lui consorte del valore di lire 593. (Lib. d' Amm., c. 505). Podestà : STEFANO VALGARO Muore in Savona. Da lettera di Ivo de Allegro da Roma, 28 settembre 1501 eth in proprietà di'G. B. Minuto. Onorario di lire 2000. (Lib. d' Amm.t c. fij). Vicario: BERNARDINO GAGLIARDO Entrato il 4 gennaio. (Lib. d’ Amm., c. $49). Giudice Criminale : SECONDINO BOCCA 4 gennaio. (Ibid., c. 539). Regio Governatore : DOMENICO GENTILE RICCI Al 15 di gennaio assiste alla vendita delle gabelle nel Consiglio in qualità di R. Governatore. (L. Anim., c. 492). 6 Podestà : GHERARDO DELLA CHIESA Nella surriferita lettera di Ivo de Allegro è chiamato Girando de la gischa. Entrato il 20 ottobre. (L. Amm., c. 602). Vicario : GIO. FRANCESCO BECCAFICHI Entrato il la settembre. (L. Amm., c. 393). Giudice Criminale : GHERARDO CANEFRIO Entrato il 24 ottobre. (L. Amm., c. 600). Oratori a Genova : PAULUS SANSONUS, GASPAR PATERNOSTER, IO. BAPTISTA DE REVELLO. (Not. Pietro Corsaro. Ardi. Ccmun.). Delegati per correggere i Capitoli e gli Statuti civili : BARTHOLOMEUS DE ROVERE, q. IOANNIS, PETRUS BAPTISTA FERRERIUS, SIMON PHILIPPUS GHIRARDUS GOSSUS,.
    [Show full text]
  • Giulio Pallavicino Vero E Distinto Ragionamento in Accordo Con I Criteri Di Trascrizione Adottati Da Edoardo Grendi Per L’Inventione, Preciso Che: 1
    Giulio Pallavicino Vero e distinto ragionamento In accordo con i criteri di trascrizione adottati da Edoardo Grendi per l’Inventione, preciso che: 1. anche i miei in- terventi sulla forma e sulla punteggiatura sono stati minimi. Ho eliminato le ripetizioni ma non gli errori, quand’anche evidenti, a eccezione di quelli segnalati in nota; 2. le lezioni doppie, dovute alle integrazioni e alle correzioni operate da Pallavicino (in glossa o in interlinea), sono segnalate in nota e fra virgolette; 3. nel testo, l’indicazione […] segnala un nome o un’espressione illeggibile (in ragione dello stato di conservazione del ms. o della grafa); l’indicazione (…) segnala invece i rari casi di omissis (di lacuna originaria, per lo più relativa a nomi di persona); 4. entro parentesi quadra le mie note, per i rari casi in cui il testo necessitava di integrazione (articolo, congiunzione, preposizione, etc.); 5. in grassetto le indicazioni relative a giorno, mese e anno (integrate in parentesi quadra, ove necessario); 6. in nota, ulteriori precisazioni, per lo più funzionali all’identifcazione di luoghi e personaggi di particolare rilievo; 7. in corsivo nel testo, la trascrizione delle fonti (documenti diplomatici, etc.) che sono parte integrante del Ragionamento. Per le note archivistiche, le caratteristiche fsiche del ms. e i salti nella numerazione rimando alle note 5 e 8 dell’Introduzione al volume. Domino nostro Jesu Christo, ac Beatissime Virginis Maria, Laus sempiterna. Al molto Ill.mo Signor Marc’Au- relio Rebuffo. Invio a V.S. due relationi, le quali narano il successo dell’ingiusta guerra mossa dal Re di Francia, e Duca di Savoia colegati, alla Republica Genovese.
    [Show full text]
  • Paolo Calcagno
    UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA DIPARTIMENTO DI DISCIPLINE STORICHE, ARTISTICHE, ARCHEOLOGICHE E GEOGRAFICHE DOTTORATO DI RICERCA IN SCIENZE STORICHE E ANTROPOLOGICHE CICLO XXII «La puerta a la mar» del Ducato di Milano: il Marchesato del Finale nel «sistema imperiale» spagnolo (1571-1713) S.S.D. M-STO/02 Coordinatore: Prof. Gian Maria Varanini Tutor: Prof. Alessandro Pastore Dottorando: Paolo Calcagno INDICE Premessa: le fonti IV Gli spagnoli a Finale: fra storia e leggende 8 PARTE I Per una storia del Marchesato nel corso della dominazione spagnola - Il Finale agli occhi di Milano e Madrid: la questione del porto 18 - La Camera e gli affari dell‟élite 47 - Il presidio finalese: gli alloggiamenti e i transiti della «soldatesca» 75 - Il «Real» dazio di Carcare e Calizzano 103 - Il peso del dominio spagnolo 118 - Finale nel «sistema imperiale» spagnolo: 133 Governo, giustizia e amministrazione del Marchesato PARTE II Il Marchesato fra Genova, Milano e Madrid - Il commercio a Finale durante il secolo spagnolo 156 - Genova e la «piaga del Finale» 195 - Una schermaglia di antico regime: 223 la “partita” del Finale fra Genova, Milano e Madrid - L‟«annosa controversia»: la stapola del sale del Finale 246 - 1558-1713: un secolo e mezzo di dispute per il possesso del Marchesato 265 ABBREVIAZIONI ADGG = Archivio Durazzo Giustiniani di Genova ADS = Archivio diocesano di Savona AGS = Archivo General de Simancas ASCF = Archivio Storico del Comune di Finale Ligure ASCG = Archivio Storico del Comune di Genova ASG = Archivio di Stato di Genova ASM = Archivio di Stato di Milano ASS = Archivio di Stato di Savona AST = Archivio di Stato di Torino Premessa: le fonti A differenza della Lombardia spagnola, oggetto di un ormai consolidato interesse storiografico1, il Marchesato del Finale – avamposto ligure del «sistema imperiale» asburgico e «puerta a la mar» del Ducato - resta ancora oggi poco indagato dagli studiosi.
    [Show full text]
  • Genoa and the Sea: Policy and Power in an Early Modern Maritime Republic, 1559–1684 Genoa and the Sea Policy and Power in an Early Modern Maritime Republic, 1559–1684
    Genoa and the Sea The Johns Hopkins University Studies in Historical and Political Science 123rd series (2005) 1. Stephen G. Alter, William Dwight Whitney and the Science of Language 2. Bethany Aram, Juana the Mad: Sovereignty and Dynasty in Renaissance Europe 3. Thomas Allison Kirk, Genoa and the Sea: Policy and Power in an Early Modern Maritime Republic, 1559–1684 Genoa and the Sea Policy and Power in an Early Modern Maritime Republic, 1559–1684 Thomas Allison Kirk The Johns Hopkins University Press Baltimore and London This book has been brought to publication with the generous assistance of the Pribram Fund. © 2005 The Johns Hopkins University Press All rights reserved. Published 2005 Printed in the United States of America on acid-free paper 987654321 Johns Hopkins Paperback edition, 2013 9 8 7 6 5 4 3 2 1 The Johns Hopkins University Press 2715 North Charles Street Baltimore, Maryland 21218-4363 www.press.jhu.edu LibraryThe Library of Congress of Congress Cataloging-in-Publication has catalogued the Data hardcover version of this bookLibrary as offollows: Congress Cataloging-in-Publication Data Kirk, Thomas Allison, 1962– Genoa and the sea : policy and power in an early modern maritime republic, 1559–1684 / Thomas Allison Kirk. p. cm. Includes bibliographical references and index. isbn 0-8018-8083-1 (hardcover : alk. paper) 1. Genoa (Italy)—History—1528–1789. 2. Genoa (Italy)—History, Naval—17th century. 3. Genoa (Italy)—History, Naval—16th century. 4. Genoa (Italy)—Commerce—History—17th century. 5. Genoa (Italy)—Commerce—History—16th century. 6. Genoa (Italy)— Economic conditions—17the century. 7. Genoa (Italy)—Economic conditions—16th century.
    [Show full text]