Giulio Pallavicino Vero E Distinto Ragionamento in Accordo Con I Criteri Di Trascrizione Adottati Da Edoardo Grendi Per L’Inventione, Preciso Che: 1

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Giulio Pallavicino Vero E Distinto Ragionamento in Accordo Con I Criteri Di Trascrizione Adottati Da Edoardo Grendi Per L’Inventione, Preciso Che: 1 Giulio Pallavicino Vero e distinto ragionamento In accordo con i criteri di trascrizione adottati da Edoardo Grendi per l’Inventione, preciso che: 1. anche i miei in- terventi sulla forma e sulla punteggiatura sono stati minimi. Ho eliminato le ripetizioni ma non gli errori, quand’anche evidenti, a eccezione di quelli segnalati in nota; 2. le lezioni doppie, dovute alle integrazioni e alle correzioni operate da Pallavicino (in glossa o in interlinea), sono segnalate in nota e fra virgolette; 3. nel testo, l’indicazione […] segnala un nome o un’espressione illeggibile (in ragione dello stato di conservazione del ms. o della grafa); l’indicazione (…) segnala invece i rari casi di omissis (di lacuna originaria, per lo più relativa a nomi di persona); 4. entro parentesi quadra le mie note, per i rari casi in cui il testo necessitava di integrazione (articolo, congiunzione, preposizione, etc.); 5. in grassetto le indicazioni relative a giorno, mese e anno (integrate in parentesi quadra, ove necessario); 6. in nota, ulteriori precisazioni, per lo più funzionali all’identifcazione di luoghi e personaggi di particolare rilievo; 7. in corsivo nel testo, la trascrizione delle fonti (documenti diplomatici, etc.) che sono parte integrante del Ragionamento. Per le note archivistiche, le caratteristiche fsiche del ms. e i salti nella numerazione rimando alle note 5 e 8 dell’Introduzione al volume. Domino nostro Jesu Christo, ac Beatissime Virginis Maria, Laus sempiterna. Al molto Ill.mo Signor Marc’Au- relio Rebuffo. Invio a V.S. due relationi, le quali narano il successo dell’ingiusta guerra mossa dal Re di Francia, e Duca di Savoia colegati, alla Republica Genovese. Della prima, che è di Raffaello di Raffaello Torre,1 non favelo punto, ma sì bene della seconda, la quale è stata composta da me, però in stile humile, ma curioso, il che mi giova credere, che non tanto sarà letta da quei, che per distanza di luogo non si trovarono presenti, ma ancora da quei vi si trovarono, poiché ella contiene in sé molte cose curiose, non da tutti sapute. V.S. lega l’una, e l’altra, senza però dichiarare l’opinione sua, quale le sarà stata più grata, non volendo che altri lo elega giudice sospetto, per esserli io tanto caro Amico, Compare, e servitore. Nostro Signore la guardi da ogni male come merita. Genova, 15 dicembre 1634. Servo Giulio di Agostino Pallavicino. Istoria, che contiene il principio, mezo e fne della guerra, che Carlo Emanuello Duca di Savoia, spinto dallo suo grande odio mosse alla Republica Genovese, l’anno 1625, la quale se bene nel cominciamento di essa, ella hebbe alcune picciole perdite, in ogni modo a capo di tempo il Duca rimase al disotto in guisa tale, che hoggidi la Republica Genovese posside cinquantasei sue terre e Ville. Ma quel che più importa, e che non si può raccordare senza rendere gratie a Dio misericordioso, che vediamo esso nemico, che oltre la perdita delle cinquanta sei terre, e Ville,2 che in tutto dipende dal volere del Re di Francia, conciosiacosa che tiene in suo potere la forte Città di Pinarolo, e la Valle di Santa Brigitta, luoghi vicino a Torino sua abitatione ordinaria, si che a malapena sta sicuro in esso. Onde per questo, é per essere ridotto in neccesità, non può il fgliuolo, che hora regna3 moversi contro di noi, e farci guerra tanto ingiusta, come quella ci mosse il Padre. Piacia allo stesso Dio infondere ne i petti de Senatori che hora sono al governo della Republica, et in quegli veniranno nell’avenire, tanta pietà, e prudenza, acciocché in eterno possiamo noi e nostri fgliuoli, godere un tanto bene, come viene dal vivere in libertà. E tanto più si spera questa gratia, quanto che ce n’ha fatte tante altre, che per ramentarne alcune. Non è guari tempo che morì lo stesso Duca di Savoia, sì fero nemico alla Republica, che per la sua natura, che mai stava ferma, et inclinata alle guerre, di morte violenta, che fu di peste. Morì parimenti La Digueres,4 e gli altri capi, che con l’esercito Francese, e Savoiardo vennero con animo sì maligno per annichilarsi. Morto ancora Claudio Marino5 nostro Genovese, il quale per l’odio grande che havea alla sua patria, concitò esse armi contro noi, e si sa che fu grande mezo a disporre il Re di Francia, a colegarsi col Duca di Savoia, e Republica di Venegia, e venire ad assalirci. Morto ancora Giovanni Antonio Ansaldo,6 rabbiato Popolare, e tanti altri scelerati huomini della stessa conditione, che l’anno 1628 congiurarono contro la Republica, e contro la nobiltà, e ne furono gastigati, come meritavano. Hora, per la Dio mercè siamo in libertà, e la godiamo con molto nostro gusto, e contento, né niuno potrà in l’avenire turbarsi punto, sì perché siamo tutti di accordo a mantenerla, sì anche perché habbiamo cinto la Città, e la marina con forti, e nove mura, che speriamo non tanto saranno un forte propugnacolo per dif- 1. Raffaele Della Torre. 2. “Forse 5 non perse”. 3. Vittorio Amedeo I di Savoia (1630-37). 4. François de Bonne, duca di Lesdiguières, connestabile di Luigi XIII di Francia. 5. Claudio di Cosmo De Marini, ambasciatore di Luigi XIII a Torino. 6. Gio.Antonio Ansaldi, conte di S.Pietro, cortigiano e funzionario di Carlo Emanuele I di Savoia. Morì nel 1629. 4 «In forse di perdere la libertà» fendere la Città, ma anche la Italia tutta dalle incursioni de Barbari e nemici. Genova, l’anno 1633, primo giorno di Agosto. Giulio di Agostino Pallavicino. Vero, e distinto ragionamento fatto da Giulio di Agostino Pallavicino, per lo quale con ogni curiosità, si narra la scelerata guerra mossa l’anno 1625 dal Duca di Savoia alla Republica di Genova, scritta da lui con ogni verità, come quello, che si è trovato sempre presente ad ogni successo, et il tutto notava, con risolutione di formarne questo sì copioso scritto, non per altro, solamenti, sperando, che debba durare tanto, che in l’ave- nire vada nelle mani di suoi patrioti, et imparino a governare bene la Republica, e con quiete, che si stima, che non vi possa essere felicità maggiore come a vivere in libertà, e se i Cittadini usarano quella prudenza, e moderatione come usa chi governa hora, tengo per sicuro, che Dio farà la gratia, che la libertà, e la pace abitarà sempre con noi. Il che si conceda da Dio nostro Signore, e la Sua Madre Santissima. Genova 24 mag- gio dell’anno di nostra salute 1634. All’Ill.mo Signore, il Signor Agostino di Steffano Pallavicino, uno delli Procuratori del Palagio, nostro Signore Oss.mo. Non tanto il Duca di Savoia havea saputo, che le due terze parti del Feudo di Zuccarello, che egli havea compro da quel Marchese,7 che dall’Imperadore,8 e dal Suo Aulico Consiglio erano state dichiarate devo- lute all’Imperio, per haverle il Marchese vendute senza licenza. Ma che ancora erano state dall’Imperadore vendute alla Republica Genovese. Passioni che l’una et l’altra gli havevano penetrato sino all’anima, e lo dimostrava apertamenti, dolendoci agramenti dell’Imperadore stesso, il quale havesse tenuto sì poco conto di lui, che senza fargline motu veruno, havesse fatto tale dichiaratione. Ma più di tutti gli altri si doleva della Republica Genovese, che senza alcuno rispetto attendesse a questa vendita. Con l’Imperadore egli non se ne querelò altrimenti, ma bene lo fece con la Republica, alla quale scrisse una littera molto risentita, e gli la mandò con corriero, ordinandole che ne instasse la risposta, che le fu fatta, ma con ogni modestia, dimostrando che l’Imperadore gli havea fatto tale vendita, e se in cosa veruna si dovea dolere si dolesse dall’Imperadore lui, perché gli haverebbe dato sodisfattione. Dell’una, e dell’altra littera pongo qui la pro- posta e la risposta: Ser.mo Signore, Io mi rendo certo, che a V.S., e SS.rie Ill.me sia noto il contrato, che io feci già col fu Marchese di Bagnasco per le cose di Zuccarello, sotto il beneplacito dell’Imperadore mio Signore, e la soddisfattione del suo contracambio, che egli ha goduto pacifcamente per trenta anni, e se bene poi per diversi accidenti di guerra, et altri, io non ho potuto perseguire questo negotio appresso S.M.Cesarea, non credo però che per questo siano deteriorate le mie ragioni, né abbreviata la mano di Cesare a farmi, e giustitia, e gratia insieme. E perché ho inteso che V.S. e SS.rie Ill.me sono entrate in trattato di havere quei luoghi, ho giudicato bene, oltre gli ufci già fatti dall’am- basciatore Cattolico così da me pregato di mettere loro di nuovo in consideratione queste mie ragioni, accioché sapino l’aggravio che mi si verrebbe a fare, quando si pensasse di privarmene, e le cause mi si darebbero e di dolermine, e di risentirmene vivamenti. Confdo però che la loro prudenza non mi vorrà mettere in questa neces- sità, sapendo quanto sia ognuno obligato di conservare le sue ragioni, et a V.S. e SS.rie Ill.me auguro con questo ogni felicità dal Signore. Da Rivoli, li 8 di Aprile 1624. A servigi di V. S.tà e SS.rie Ill.me, Il Duca di Savoia Carlo Emanuele. Ser.mo Signore, Fu sempre tale l’instituto della nostra Republica, che se bene il Feudo di Zuccarello è quasi da ogni parte circon- dato dal nostro dominio, oltre il censo compro dal Marchese Scipione Carretto sino l’anno 1576 con l’assenso Cesareo confrmato, non habbiamo però rivolto l’animo all’acquisto di esso, salvo quando si è inteso, che la Maestà Cesarea per sua diffnitiva sentenza ha dichiarato essere devoluto alla Sua Camera Imperiale, et imposto perpetuo silentio a pretensori, e vedendosi risoluta volontà in S.M.C.
Recommended publications
  • Ministero Per I Beni E Le Attività Culturali E Per Il Turismo Archivio Di Stato Di Genova
    http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Archivio di Stato di Genova Instructiones et relationes Inventario n. 11 Regesti a cura di Elena Capra, Giulia Mercuri, Roberta Scordamaglia Genova, settembre 2020, versione 1.1 - 1 - http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it ISTRUZIONI PER LA RICHIESTA DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nella richiesta occorre indicare il nome del fondo archivistico e il numero della busta: quello che nell’inventario è riportato in neretto. Ad esempio per consultare 2707 C, 87 1510 marzo 20 Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia. Tipologia documentaria: Lettere credenziali. Autorità da cui l’atto è emanato: Consiglio degli Anziani. Località o ambito di pertinenza: Francia. Persone menzionate: Giovanni Battista Lasagna. occorre richiedere ARCHIVIO SEGRETO 2707 C SUGGERIMENTI PER LA CITAZIONE DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nel citare la documentazione di questo fondo, ferme restando le norme adottate nella sede editoriale di destinazione dello scritto, sarà preferibile indicare la denominazione completa dell’istituto di conservazione e del fondo archivistico seguite dal numero della busta, da quello del documento e, se possibile, dall’intitolazione e dalla data. Ad esempio per citare 2707 C, 87 1510 marzo 20 Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia. Tipologia documentaria: Lettere credenziali. Autorità da cui l’atto è emanato: Consiglio degli Anziani. Località o ambito di pertinenza: Francia. Persone menzionate: Giovanni Battista Lasagna. è bene indicare: Archivio di Stato di Genova, Archivio Segreto, b. 2707 C, doc. 87 «Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia» del 20 marzo 1510. - 2 - http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it SOMMARIO Nota archivistica p.
    [Show full text]
  • Indici Decennali Della Nuova Serie
    ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA Nuova Serie - Voi. X (LXXXIV) - Fase. II INDICI DECENNALI DELLA NUOVA SERIE (I960 - 1970) GENOVA - MCMLXX NELLA SEDE DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA VIA ALBARO, 11 Nella vita delle istituzioni - come, del resto, nella vita degli uomini - giunge inevitabile il momento della riflessione, che non è necessariamente disgiunto da quello dell’azione. Ad un certo punto, anche se fazione è fervida e intensa, ci si deve pur volgere indietro per considerare ciò che e stato fatto, non in termini di « rendiconto », ma in termini di «servizio ». Nel nostro caso, era inevitabile che, largamente superata la svolta del suo primo secolo di vita operosa, la Società Ligure di Storia Patria si ponesse il problema di creare gli strumenti adatti per l’utilizzazione dei materiali raccòlti nella sua sede, recentemente rinnovata per merito del Comune di Genova, e di quelli pubblicati nelle due serie dei suoi Atti, che ebbero inizio, la prima nel 1858, la seconda nel 1960. Per rispondere a queste esigenze, negli ultimi anni la Società, mentre ha avviato un imponente lavoro per la preparazione di indici analitici e cronologici dell’intera collezione dei suoi Atti, ha pubblicato un breve indice - non analitico, ma sommario - degli studi comparsi nella Prima Serie, colmando una lacuna rimasta aperta al termine della serie stessa e, nel voi. V, ha dato alle stampe il catalogo delle pubblicazioni periodiche pos­ sedute dalla sua biblioteca e prevalentemente acquisite attraverso un esteso scambio realizzato su basi internazionali. Ha inoltre programmato, ma neces­ sariamente a non breve termine, la redazione di cataloghi dei più preziosi depositi della sua biblioteca: stampe di carattere geografico, manoscritti, incunabuli e cinquecentine.
    [Show full text]
  • Archivio Segreto, Paesi Diversi in Lettera
    http://www.archiviodistatoGenova.beniculturali.it Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Archivio di Stato di Genova Archivio segreto, Paesi diversi in lettera Regesti dei documenti Inventario n. 32 trascritto a cura di Liliana Piscioneri Genova, gennaio 2021, versione 1.0 - 1 - http://www.archiviodistatoGenova.beniculturali.it ISTRUZIONI P R LA RI"#I STA D LL UNITÀ AR"#I&ISTI"# Nella richiesta occorre indicare il nome del )ondo archivistico, il numero della *usta (che nell’inventario - riportato in corris.ondenza di ciascun regesto, in neretto) e l’identificativo del regesto: Località Data Regesto Numero generale Archivio segreto 25) Albenga 1390 feb. 26 Sentenza emessa nella 341 controversia tra il Comune di Albenga e Villa Salice del Contado di Albenga (copia) occorre richiedere ARCHIVIO SEGRETO, 341, documento di cui al regesto n. 25 SUGGERI3 NTI P R LA CITAZION D LL UNITÀ AR"#I&ISTI"# Per citare la documentazione di 4uesto )ondo, )erme restando le norme adottate nella sede editoriale di destinazione dello scritto, sar5 .re)eribile indicare la denominazione co(.leta dell’istituto di conservazione e del )ondo archivistico, seguite dal numero della *usta e dall’indicazione del fascicolo ri)erito alla singola località. Ad ese(.io, per citare Località Data Regesto Numero generale Archivio segreto 25) Albenga 1390 feb. 26 Sentenza emessa nella 341 controversia tra il Comune di Albenga e Villa Salice del Contado di Albenga (copia) - bene indicare: Archivio di Stato di Genova, Archivio segreto, n. 341, Albenga. - 2 - http://www.archiviodistatoGenova.beniculturali.it Nota archivistica La serie Paesi diversi in lettera, corris.ondente alle unit5 341-370 del )ondo !rchivio segreto, - una delle raccolte diplomatiche che, a .artire da un nucleo di documenti .ro*abilmente già isolato nel corso dell’et5 (oderna, sono state costituite e ordinate, secondo criteri non storici e tipicamente sabaudi, durante la .ermanenza .resso gli !rchivi di "orte a Torino, nella .rima met5 del secolo XIX.
    [Show full text]
  • Studi in Memoria Di Giorgio Costamagna *
    ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA Nuova Serie – Vol. XLIII (CXVII) Fasc. I Studi in memoria di Giorgio Costamagna a cura di DINO PUNCUH * GENOVA MMIII NELLA SEDE DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA PALAZZO DUCALE – PIAZZA MATTEOTTI, 5 Iniziativa realizzata con il contributo della Provincia di Genova - Assessorato alla Cultura su fondi delegati dalla Regione Liguria. La preparazione militare della Repubblica di Genova per la guerra del 1625 Riccardo Dellepiane - Paolo Giacomone Piana Il risveglio di interesse verificatosi negli ultimi anni per la storia militare degli antichi Stati italiani ha rapidamente scalzato concezioni e pregiudizi risalenti all’Ottocento, in base ai quali le uniche forze armate preunitarie degne di menzione erano l’esercito piemontese e la marina veneziana. I saggi che via via si sono venuti pubblicando hanno evidenziato il peso non trascu- rabile che gli apparati militari hanno sempre avuto sulle finanze pubbliche, nonché rivalutato il ruolo da essi svolto nei conflitti dell’età moderna fino alla metà del Settecento, quando l’influsso combinato dell’alleanza franco- asburgica e del « patto di famiglia » delle dinastie borboniche portò alla rapida demilitarizzazione della penisola 1. Per Genova il lavoro di ricostruzione della componente militare può dirsi ancora agli inizi ed è pesantemente condizionato dalla peculiare for- ma di governo, che influenzava anche le strutture militari, dando ad esse caratteristiche particolari. Rispetto alle altre oligarchie del tempo, Genova aveva però il vantaggio di non dover mantenere in tempo di pace grossi effettivi, circostanza che permise la sopravvivenza di strutture ormai ana- cronistiche, ma che davano il massimo affidamento dal punto di vista della sicurezza del regime aristocratico da eventuali tentativi di eversione da parte dei militari.
    [Show full text]
  • Download the App N a a 45 Villa Del Principe - Palazzo Di A
    1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 A S V O V i O N a I G a I O M A A Vi a C A R S A C i B S l O G V V per per a L . u V i a B O B B I O V R C E i N C Z L O H O R 97 A i I r t G A S O a a A B C . Via MARASSI N O G a O P D A12 A12 PER CERTOSA / BRIN L O E C G Piazza C C N I 155 F d O E i a T G N O N L A A o i i d E O O T Ò A B a L C L V G. FERRARIS a E a Piazza r O R i i S A t V l . i o O s V R A10 CASELLO A10 H l R . O e V S a r C o i F C R E P.FERREIRA I a S s Co d r V A R o s N o N A a AUTOSTRADA . F E P A7 A7 t I R Z A A E N i a . i E S N I R R U Corso DE STEFANIS I A F a l i Z a D E S Z I S B O V A a GENOVA-EST i V V Q O M N L C a S a E L L i i G A i V D t C a V I A O V i V O A R a T l A V V A G PRO T L Villa Piaggio E S ta E a G A li O E C O C IO a L I R I d S L 69 A S C .
    [Show full text]
  • Birth Year Obtained Individually from the Web Table 2: Dalai Lamas and Regents Since 1678
    TABLE OF CONTENTS Age of Appointment Time Series (Tables 1A and 1B) Birth year obtained individually from the web Table 2: Dalai Lamas and Regents since 1678 http://en.wikipedia.org/wiki/Politics_in_Tibet Age of Appointment Cross Section http://en.wikipedia.org/wiki/Religion_in_the_United_States Birth year obtained individually from the web, by phone and email Age of Appointment of CEOs http://www.time.com/time/nation/article/0,8599,1227055,00.html Birth year obtained individually from the web Age of Appointment of Doges in Venice http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_Doges_of_Venice Birth year obtained individually from the web Age of Appointment of Doges in Genoa http://en.wikipedia.org/wiki/Doge_of_Genoa Birth year obtained individually from the web Age of Appointment of Cardinals The Cardinals of the Holy Roman Church - Consistories of the XX Century http://www.fiu.edu/~mirandas/consistories-xx.htm Birth year obtained individually from the web TABLE 1A: REIGN AND AGE AT APPOINTMENT CATHOLIC ANGLICAN EPISCOPAL LUTHERAN M.SYNOD Pope reign age Archbishopreign age Presiding Bishopreign age President reign age Pius VI 1775-1799 63 F. Cornwallis1768-1783 55 W. White 1789-1789 41 Pius VII 1800-1823 57 J. Moore 1783-1805 53 S. Seabury 1789-1792 60 Leo XII 1823-1829 63 C. Manners-Sutton1805-1828 50 S. Provoost 1792-1795 50 Pius VIII 1829-1830 67 W. Howley 1828-1848 62 W. White 1795-1836 39 Gregory XVI 1831-1846 65 J. Sumner 1848-1862 68 A. Griswold 1836-1843 70 Pius IX 1846-1878 54 C. Longley 1862-1868 68 P.
    [Show full text]
  • The Apogee of the Hispano-Genoese Bond, 1576-1627
    Hispania, LXV/1, num. 219 (2005) THE APOGEE OF THE HISPANO-GENOESE BOND, 1576-1627 por THOMAS KIRK New York University in Florence (Italy) RESUMEN: El periodo entre 1576 y 1627 se caracteriza por ser un momento de intensa coopera­ ción entre España y la república de Genova. Iniciado con una guerra civil en Genova simultánea a una suspensión de pagos en Madrid, concluye con el estallido de un con­ flicto bélico en el norte de Italia y con una nueva bancarrota. Los dramáticos aconteci­ mientos con los que se inicia nuestro periodo de estudio facilitaron la estabilidad inter­ na de la república y sirvieron para fortalecer los vínculos con España. El mecanismo de simbiosis —-dependencia española de la capacidad financiera de Genova y dependencia de la república de la protección de la Corona— no impidió momentos de tensión entre ambos aliados. Aun así, los fuertes intereses comunes, sin mencionar la superioridad militar española y el carácter asimétrico de la relación, explican que dichas tensiones se manifestaran en una dimensión simbólica. Sin embargo, es evidente que esta relación no podía durar siempre, por lo que en el momento culminante de la presencia del capital genovés en España y de dependencia de la protección militar de la corona, se produce una ruptura del equilibrio que madurará algunas décadas después. PALABRAS CLAVE: Genova. Monarquía Hispánica. Sistema financiero. Galeras. Revuelta de 1575. ABSTRACT: The half century between 1576 and 1627 witnessed the most intense relations between the Republic of Genoa and Spain. This period, clearly demarcated at both its beginning and ending points, was ushered in by a brief war in Genoa accompanied by royal insolvency in Spain, and brought to a close by fighting in northern Italy and another quiebra in Spain.
    [Show full text]
  • Repertorio Di Fonti Sul Patriziato Genovese
    Soprintendenza Archivistica per la Liguria Repertorio di fonti sul Patriziato genovese scheda n° 4 compilatore: Andrea Lercari, aggiornata al 21/09/2010 famiglia: Airolo Altre forme del nome: Airoli, de Airolo, Ayrolo, Ayrolus, de Ayrolis, Ayrollo. Albergo: Negrone Titoli: Patrizio genovese, marchese di Rivalta, conte consignore di Sala Famiglie aggregate (solo per le famiglie capo-albergo): Feudi: Rivalta Scrivia; Sala (Monferrato) Arma gentilizia: «D’azzurro alla quercia terrazzata sul terreno di verde, sinistrata da un leone d’oro». Nota storica: Famiglia di origine popolare, tradizionalmente considerata originaria della villa di Godano, in Val di Vara nell’entroterra di Levanto, gli Airolo ebbero ascrizione al patriziato genovese in vari rami, riconducibili a un comune stipite ma sostanzialmente distanti e indipendenti tra loro, i quali con diversa fortuna e in epoche differenti si affermarono nella vita politica, nell’economia e più in generale nella società genovesi. Quali che siano le origini più remote della famiglia, è accertato dal XVI secolo il suo radicamento nella villa di Granarolo, che la tradizione vuole derivare il proprio nome dall’originario toponimo Airolo, da cui Grande Airolo e infine Granarolo, un’area collinare agricola sulle alture di Genova, fuori la porta di San Tomaso, ove sorgevano numerose residenze estive di facoltosi cittadini genovesi e contraddistinta da tre importanti fondazioni ecclesiastiche: la chiesa di Santa Maria (la parrocchiale, nella parte alta), quella di San Rocco (nella parte bassa) e il convento dei Padri di San Francesco da Paola, nella cui chiesa, dedicata a Gesù e Maria, gli Airolo ebbero i propri sepolcri gentilizi. La linea dei primi Airolo ascritti nel 1528 La prima linea della famiglia fu ascritta al Liber Civilitatis sin dal 1528 con Nicolò de Ayrolo, aggregato all’albergo Negrone.
    [Show full text]
  • Spazi Per La Memoria Storica
    SPAZI PER LA MEMORIA STORICA ROMA 2009 Genova, Complesso monumentale di Sant’Ignazio: particolare della loggia di Psiche Genova, Palazzetto criminale PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO SAGGI 93 SPAZI PER LA MEMORIA STORICA La storia di Genova attraverso le vicende delle sedi e dei documenti dell’Archivio di Stato Atti del convegno internazionale Genova, 7 - 10 giugno 2004 a cura di ALFONSO ASSINI e PAOLA CAROLI MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2009 DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Servizio III - Studi e ricerca Direttore generale per gli archivi: Luciano Scala Direttore del Servizio III: Patrizia Ferrara Impaginazione: Fausto Amalberti Autorizzazioni alla pubblicazione delle immagini: Accademia Nazionale dei Lincei, Roma Archivio di Stato di Venezia Archivio Storico del Comune di Genova Biblioteca Civica Berio, Genova Biblioteca Nazionale Braidense, Milano British Library, Londra Centro di Documentazione per la Storia, l’Arte e l’Immagine di Genova Staatsbibliothek, Berlino © 2009 Ministero per i beni e le attività culturali Direzione generale per gli archivi ISBN 978-88-7125-302-2 Stampato nel mese di novembre 2009 a cura della Tipografia Brigati Glauco & c. s.d.f. – Genova ARCHIVIO DI STATO DI GENOVA Manifestazioni “Genova capitale della cultura 2004” Convegno internazionale Spazi per la memoria storica La storia di Genova attraverso le vicende delle sedi e dei documenti dell’Archivio di Stato Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Complesso monumentale di Sant’Ignazio,
    [Show full text]
  • L'arte Dei Corallieri Fino Al 1528
    ONORATO PÀSTINE j* # j* L’ARTE DEI CORALLIERI NELL’ORDINAMENTO DELLE CORPORAZIONI GENOVESI (SECOLI XV-XVIII) Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 iiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiyiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiniiiiiniiiiiiiiinniniiiiiiiinniniiiininiinimniinniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiyyiiiiiiiiiiiiiiiiiyiiiiiiiiiiii!!!!!:!!!l:!!!!!!!:;!!!!:!!!!i:!!ll"lll,,... ......... ..... ........ ..... ............. ..................... LE CORPORAZIONI GENOVESI E L'ARTE DEI CORALLIERI FINO AL 1528 < j* j t j * r. Origine dell’arte dei corallieri & & Il 24 ottobre 1477 quarantadue maestri corallieri rivolgevano al Go­ vernatore ducale di Genova, Prospero Adorno, (la città era allora sotto il dominio sforzesco) e al Consiglio degli Anziani del Comune una supplica, con la quale chiedevano di poter essi pure, a somiglianza degli altri artefici genovesi, formare « colegium et universitatem », degnandosi le Loro Signo­ rie di dare commissione « aliquibus gravibus viris laicis seu jurisperitis », affinchè, uditi i supplicanti ed altri della medesima arte, stabilissero « capi- tuia quae laboratoribus dicte artis coralorum » sembrassero « expedire et honori civitatis convenire ». Il Governatore e gli Anziani davano pertanto incarico ai « Capitulatores » di esaminare l’istanza e di riferire (1). Quando l’Arte si avviava così a costituirsi, in un assettamento regolare ed ufficiale, accanto alle altre corporazioni cittadine, era essa, come si vede
    [Show full text]
  • Bibliografia Palazzi Dei Rolli a Genova
    Palazzi dei Rolli a Genova Proposte di lettura Biblioteca di Storia dell’Arte - Via ai quattro canti di San Francesco - Genova [email protected] - www.bibliotechedigenova.it Bibliografia aggiornata ad aprile 2019 A cura di Enrica Cartasegna Genova patrimonio dell'umanità / foto di Piero Migliorisi ; ricomposizione digitale di Gianfranco Carrozzini ; testi di Piero Boccardo, Giorgio Rossini. - Milano : Electa, 2007. - 127 p. : ill.; 31 x 31 cm. - Testo in italiano e inglese. 1. Genova - Palazzi dei Rolli COLL.: A.V.450 Grossi Bianchi, Luciano Una città portuale del Medioevo : Genova nei secoli 10.-16. / Luciano Grossi Bianchi, Ennio Poleggi. - Genova : Sagep, 1979. - 337 p. : ill. ; 32 cm 1. Genova - Urbanistica - Sec. 10.-16. COLL.: CONS.VI.F71 Grossi Bianchi, Luciano Palazzi del XVI e XVII secolo nella Genova dei caruggi. Sta in: Argomenti di architettura genovese tra XVI e XVII secolo / a cura di Fabrizio D'Angelo ; [testi di] Luciano Grossi Bianchi [et al.]. - Genova : Università di Genova. Facoltà di architettura. Istituto di progettazione, stampa 1995. - 94 p. : ill. ; 30 cm, p. 7-22. 1. Genova - Palazzi - Sec. 16.-17. COLL.: A.V.376 L'invenzione dei rolli : Genova, città di palazzi / a cura di Ennio Poleggi. -- Genova : Palazzo Ducale; Milano : Skira, 2004. -- 199 p. : ill.; 28 cm. - Catalogo della mostra tenuta a Genova, Palazzo Tursi, 29 maggio-5 settembre 2004. 1. Palazzi di rappresentanza - Genova - Sec. 16.-17. 2. Esposizioni - 2004. 1. Genova - Palazzi - Sec. 16.-17. 2. 1. 3.Genova - Edifici storici - Palazzi dei Rolli - Sec. 16.-17. COLL.: G.V.1209 Labò, Mario I palazzi di Genova di P.P.
    [Show full text]
  • Genoa and Its Treasures
    Comune di Genova - Ufficio sviluppo e Promozione del Turismo Palazzo delle Torrette - Via Garibaldi, 12r [email protected] www.genova-turismo.it Tourist Information Centres (T.I.C.) IAT Via Garibaldi Useful info: Via Garibaldi 12r Ph. +39 010 55 72 903/ 751 Genoa Aquarium Fax +39 010 55 72 414 www.acquariodigenova.it (7/7 - h. 9.00 - 18.30) C. Colombo Airport [email protected] Ph. +39 010 60 151 - www.airport.genova.it IAT De Ferrari City sightseeing open top bus Largo Pertini 13 Genova in Tour Pesci Viaggi Ph. +39 010 86 06 122 Ph. +39 010 53 05 237 - Mobile +39 328 98 55 419 Fax +39 010 86 06 476 www.pesciviaggi.it (7/7 - h. 9.00 - 13.00 / 14.30 - 18.30) [email protected] Hop-on hop-off city tour CITYSIGHTSEEING GENOVA IAT C. Colombo Airport (arrivals area) Ph. +39 010 86 91 632 Genova - Sestri Ponente www.genova.city-sightseeing.it Ph./Fax +39 010 60 15 247 (7/7 - h. 9.00 - 13.00 / 13.30 - 17.30) Genoa Museums [email protected] www.museidigenova.it - www.rolliestradenuove.it Radio Taxi Walking guided tour to the historical centre Ph. +39 010 5966 - www.cooptaxige.it and the Palazzi dei Rolli, UNESCO World Heritage Visit of the city with little train Every weekend you can visit the historical city Trenino Pippo centre and discover the fascination of some of Ph. +39 328 69 42 944 - www.treninopippo.it the famous Palazzi dei Rolli. Trains More information about costs and languages Ph.
    [Show full text]