TRENT’ANNI DOPO Ancora tre storie seicentesche al femminile Grazia Benvenuto Università degli Studi di Genova
[email protected] Abstract After thirty years since the fi rst upon unpublished or little known pioneering studies about gender documents, and taking place in history, this essay focuses upon 17th century Italy. three stories of women, based 1. La storia di genere: un percorso ‘al femminile’ È al centro del palcoscenico della storia, eppure su di essa cala un cono d’ombra, che la nasconde, la cela agli sguardi altrui, la mimetizza, salvo che per la voce narrante, coniugata al maschile. Le fi gure femminili non sono mai state trascurate: artisti, letterati, fi losofi , medici hanno parlato delle donne, ma di esse hanno sempre dato un’immagine soggettiva, pe- nalizzante, riduttiva. La donna è indispensabile per le azioni quotidiane che svolge all’interno della casa, è presente sulla scena sociale, occupan- dovi tutti gli spazi, eppure vive sottomessa all’autorità dell’uomo, prima del padre, poi del marito, e, se vedova, il più delle volte dei fi gli. Na- scosta dietro le lenti deformanti dell’universo maschile che ne fa a suo piacimento moglie devota e sottomessa, madre saggia e operosa, corti- giana esperta nelle arti amatorie, strega beffarda al servizio del male, non emerge mai come individuo autonomo, libero, completo, autosuffi ciente. Secondo lo stereotipo che dall’antichità classica a tutta l’età moderna fi no all’Ottocento inoltrato, trae linfa dalla produzione letteraria, storica, fi lo- sofi ca, poetica «è paragonata sia all’anima – nel senso che come l’anima trae dal corpo la propria identità essa trae dal marito ogni sua facoltà di operare e di esprimersi – sia al corpo, nel senso che rimarrebbe inerte e senza vita se il marito, questa volta inteso come anima, privandola dello stimolo che proviene dal proprio volere, si distaccasse da lei».1 1 Doni Garfagnini 1996, p.