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DA HOLLYWOOD SUL TEVERE AL MIRACOLO A MILANO Ha immortalato i grandi divi del cinema e della cultura italiani degli anni Cinquanta: Magnani, Loren, Pasolini, Moravia. E dopo 50 anni Paolo Di Paolo riprende la macchina fotografica per ritrarre il sindaco Beppe Sala.

DI MICHELE CIAVARELLA - FOTO DI PAOLO DI PAOLO

ER IL SERVIZIO di copertina De Ruggiero e Lucio Colletti, non gli è diffìcile di questo numero di Style & Milano, entrare in contatto con il Gruppo Forma 1 di Mario il fotografo Paolo Di Paolo ha ripreso Uno scatto Mafai, Carla Accardi, Mimmo Rotella... la sua macchina fotografica cha aveva di Milano nel 1962. È in questo periodo che si innamora di una Leica IIIc abbandonato nel 1968 dopo anni Di Paolo cominciò e da bravo dilettante, cioè da «uno che si cimenta per Pdì successi. Il motivo di quell'abbandono va ricercato a fotografare, diletto», comincia a scattare fotografie. E ne fa tante: nella sua storia personale che non si sa se definire con una Leica Me, ad esempio, dal 1954, anno in cui pubblica la prima sorprendente o singolare. In ogni caso, comincia alla fine degli anni su II Mondo di Mario Pannunzio, fino alla chiusura Quaranta. con un ragazzo nato nel 1925 a Larino, in Molise, Ma abbandonò del settimanale nel 1966 ne usciranno 573. Tra e arrivato nel 1939 a Roma per laurearsi in Filosofia il mestiere nel 1968, queste ci sono quelle a Pier Paolo Pasolini, Tennessee all'Università La Sapienza e che si ritrova a essere dopo l'invasione Williams, (sua è l'unica immagine molto viziato dalle donne e dagli uomini protagonisti dei paparazzi. della diva con il figlio), , Salvatore della cultura e dell'arte in una capitale che, dopo Quasimodo, Sofia Loren, , il 1945, si era risvegliata dall'incubo del fascismo Brigitte Bardot, Charlotte Rampling, Alberto e della guerra. Allievo dei filosofi marxiani Guido Moravia, , Yves Montand e del

STYLE MAGAZINE Dal 1954 al 1966, Di Paolo ha pubblicato 573 fotografìe su II Mondo di Mario Pannunzio. E ha documentato un'epoca

TESTIMONIANZE. Paolo Di Paolo. Mondo Perduto. Fotografie 1954-1968, sponsorizzato da Gucci e voluto dal suo direttore creativo Alessandro Michele, raccoglie oltre 300 fotografie di persone e luoghi che formano la memoria italiana.

funerale di Palmiro Togliatti. Di Paolo documenta, il libro Paolo Di Paolo, Mondo Perduto. Fotografie quindi, gli anni della Hollywood sul Tevere, periodo 1954-1968 (Marsilio, curato da Giovanna Calvenzi fantastico in cui lo spettacolo si fa complice della Altre scene di vita con la collaborazione di Silvia Di Paolo), certifica cultura e le mescolanze creano i film di Vittorio De Sica, milanese negli anni la storia di uno dei più grandi fotografi italiani. , Roberto Rossellini, Federico Fellini Sessanta: in alto Alcune delle 300 immagini contenute nel scritti da Cesare Zavattini e . a sinistra una serata libro e altre scelte sempre da Calvenzi fanno parte Ma negli anni Sessanta quel mondo produce al club Aretusa, in del secondo atto del progetto promosso come main basso un manifesto sponsor da Gucci e dal suo direttore creativo: anche i rotocalchi, con la conseguente invasione dei pubblicitario in via paparazzi in via Vittorio Veneto. E Di Paolo decide Monte Napoleone. la mostra omonima che si svolge al museo MAXXI di chiudere in una cantina nascosta la macchina di Roma fino al 30 giugno 2019. Molte delle fotografica e i suoi scatti. Un luogo tanto segreto che fotografie esposte fanno parte del primo nucleo neppure la figlia Silvia, attualmente curatrice del suo della donazione che Di Paolo ha fatto alla sezione patrimonio artistico, sapeva, fino a poco tempo fa, Fotografia del museo romano. Per creare «un che il padre «ha fatto il fotografo». Finché non arriva racconto delicato e sapiente di un'Italia che rinasceva Alessandro Michele con Gucci che, sponsorizzando dalle ceneri della seconda guerra mondiale».

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