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Remember (Canada, Germania, 2015, 95 min.), un film di Atom Egoyan, con , Martin Landau, Bruno Ganz, Jürgen Prochnow, Heinz Lieven

È difficile parlare di questo film prima che voi lo abbiate visto. Se ne potrà, se ne dovrà, parlare dopo, certamente! Il fatto è che la sua trama è tanto complessa e sorprendente – alcuni ne hanno criticato il finale, che giudicano non credibile – che qualsiasi accenno alla storia rischia di rovinarne tutto l’effetto. Possiamo dire comunque che è un film che parla della grande tragedia del secolo scorso, la shoah, i milioni di morti ebrei, e non solo, la follia del nazismo e così via. Il tema è ancora una volta quello della ricerca dei criminali nazisti, rifugiatisi, dopo la fine della guerra nelle americhe, del nord e del sud. Tema affrontato tante volte nel cinema; si pensi, per citarne solo due, a Music Box di Costa-Gavras (1989) e, molto più recentemente, a This Must Be the Place di Paolo Sorrentino (2011). E allora, si può ancora dire qualcosa d’interessante, e di nuovo su questo tema, che gli altri non abbiano già splendidamente detto? Ebbene sì! Egoyan ci mostra che non c’è solamente l’alternativa di ricordare per vendicare, per avere giustizia - o anche soltanto per impedire che le cose si ripetano - e quella di dimenticare, per ritrovare la pace e continuare a vivere. C’è un altro modo di “ricordare” che può esserci molto utile, ed è anzi una necessità per l’umanità intera. Un modo diverso di intendere la parola stessa “ricorda”! Ma qui dobbiamo fermarci per non correre il rischio di cui all’introduzione. E allora parliamo d’altro, parliamo del contorno. Prima di tutto ci sono tre grandi vecchi, tre grandi attori che grondano esperienza da tutti i pori: Christopher Plummer, Martin Landau e Bruno Ganz. Il primo è stato l’unico attore ad aver vinto un oscar alla tenera età di 82 anni. Una carriera lunghissima, iniziata nei teatri canadesi – è nato a Ottawa – e continuata in Inghilterra, anche come riconosciuto interprete shakespeariano, e a . Non sempre come protagonista, riesce a dare ai film in cui è presente un tocco di classe e distinzione, come per esempio nel caso di Beginners, film che gli valse appunto l’oscar. Ma Plummer è stato anche il capitano Von Trapp nel musical Tutti insieme appassionatamente (1965), Rudyard Kipling in L’uomo che volle farsi re (1975), o Sherlock Holmes in Assassinio su Commissione (1979), così come in tanti (più di 90) altri film è riuscito sempre a lasciare il segno con i suoi personaggi. Poi c’è Martin Landau: lo ricorderete in Intrigo internazionale di (1959), in La carovana dell'alleluja di John Sturges (1965), in Tucker, un uomo e il suo sogno di (1988) e in Crimini e misfatti, di (1989). Ed infine Bruno Ganz, che ricorderete in La Marchesa von... di Eric Rohmer (1976), L'amico americano di (1977), Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders (1987), Pane e tulipani di Silvio Soldini (2000), La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler di Oliver Hirschbiegel (2004) e in Un'altra giovinezza di Francis Ford Coppola (2007). E poi c’è il regista, Atom Egoyan, che dopo i successi di Black Comedy (1987) e Calendar (1993), ha avuto un periodo di ripensamento e poi è ritornato alla ribalta con Il viaggio di Felicia (1999), False verità (2005), Chloe - Tra seduzione e inganno (2009) e The Captive - Scomparsa (2014). Insomma un cast e un regista di tutto rispetto. Non si può negare però che gran parte della godibilità del film è dovuta alla recitazione di Christopher Plummer, nei panni di Zev Gutman, questo improbabile cacciatore di criminali nazisti, in preda ad una avanzata demenza senile, che ad ogni passo deve consultare la lettera di istruzioni che il suo amico e compagno di sventura gli ha consegnato prima di partire. Una sola cosa ricorda perfettamente: la lettera e l’obiettivo finale! Ma ricorda veramente tutto? LDM 20/6/16