Il Pds Ancora in Lutto Per La Fine Del Pci Mobilitiamoci La Lega Non È
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04COM01A0409 ZALLCALL 11 19:29:12 09/03/97 ICOMMENTI l’Unità 15 Giovedì 4 settembre 1997 SEGUE DALLA PRIMA UN’IMMAGINE DA... SECESSIONE Il Pds Mobilitiamoci ancora in lutto La Lega per la fine del Pci non è invincibile LEONARDO PAGGI TOM BENETOLLO PRESIDENTE DELL’ARCI correnti di trasformazione. La transizione che I PUÒ TOGLIERE l’iniziativa politica alla Lega, e spez- stiamo vivendo è terribilmente più complicata zarne i meccanismi di pervasività sociale. Le manifesta- del passaggio a un «sistema bipolare compiu- zione con Prodi, sabato prossimo a Venezia; quella di to» e interessa il modo in cui il paese saprà in- S varie forze politiche e associative, il 13 ancora a Vene- serirsi in tutte le sue diverse componenti in un zia; e quella del sindacato, il 20, a Milano e a Venezia, sono nuovo ordine internazionale di cui tutti igno- cariche di significati che vanno oltre la contingenza. Comin- rano ancora la fisionomia reale. Di questa cia a delinearsi un disegno nuovo, in cui alla lotta, indispensa- transizione più che i professionisti della politi- bile, al secessionismo, si collega una variegata risposta di par- ca sono protagonisti giornalieri gli imprendi- te democratica e di sinistra alla «questione settentrionale». È tori grandi e piccoli che lottano per restare sul stata dura, in questi anni, per chi, sul territorio, ha dovuto battersi contro i colpi di maglio volti a spaccare la conviven- mercato, i giovani che cercano qualifiche pro- za, la solidarietà, il senso stesso dell’unità del paese. L’Arci, fessionali adeguate, i lavoratori che si battono che ha nel Nord un migliaio di circoli, è stata ed è parte inte- per la difesa del posto di lavoro, tutti coloro grante di un tessuto democratico che ha saputo tener duro che in modi diversi sentono la loro identità e i Giusto un anno fa mentre Bossi proclamava l’indipendenza loro interessi messi in discussione dal mondo della Padania, eravamo in diecimila con Bassolino a Mantova che li circonda. La estrema difficoltà che parti- dando alternative reali e trasparenti. Non ammiccando, non to e governo stanno incontrando nel solo par- inseguendo Bossi. Oggi è ancora dura, ma c’è un’aria nuova lare di occupazione (in quella enorme dimen- di chiarezza. Si vede meglio come il cinismo politico leghista sione culturale, e non certo solo rivendicativa, si alimenti di egoismo sociale, di intolleranza. Non c’è da stu- che essa oggi assume) dovrebbe essere un te- pirsi molto, se trova sponda in certa parte della destra. Nei ma particolare di riflessione. «Nuove regole e giorni scorsi, a Padova, questa parte della destra ha fatto una procedure» non basteranno a risolvere gli ripugnante campagna di accaparramento dell’orrore, diffuso enormi problemi sostantivi che travagliano il tra tutti i cittadini, sulla strage e la violenza che hanno colpito paese. Con quali regole, ad esempio, fare i le tre giovani donne della città, cercando di darne uno sboc- conti con gli attivisti della Lega che bruciano Reuters co irresponsabilmente strumentale sul piano politico. È in oggi in piazza le tessere del sindacato e sinda- PECHINO. Un gruppo di donne sono impegnate nei loro abitudinari esercizi di primo mattino in un parco di Beijing. Molti cinesi sono con- questa cornice torbida che si svolge la partita degli accordi calisti in effigie? La stessa prospettiva euro- vinti che il mattino presto è l’orario ideale per l’esercizio fisico e a quell’ora i parchi pubblici della capitale sono pieni di gente che praticano locali per le elezioni amministrative tra Polo e Lega. Soltanto pea, che scalda gli animi e le passioni in molti le tradizionali arti marziali, danzano, e fanno aerobica in varie forme. creando una sovraeccitazione, un allarmismo parossistico, si paesi del vecchio continente, finisce per esse- può costruire una cortina fumogena che nasconde giochi d re nelle parole dei suoi massimi sostenitori un potere, scambi di favori. È, in forma aggiornata, il vecchio, esclusivo problema di contabilità nazionale. trito politicismo sulla testa degli interessi dei cittadini. Bossi Ma che cosa sarà della nostra identità di italia- sta giocando una partita pericolosa innanzitutto per i cittadi- ni? L’origine di questo linguaggio neutrale e BEN VEDERE, il gover- ALGERIA da non consentire a nessuno ni del nord. Bisogna che glielo diciamo ai quattro milioni di neutralizzante, che rende estremamente ar- no di Algeri non in- una politica dello struzzo, elettori leghisti. Che non sono certo tutti portatori di disvalori dua qualsiasi comunicazione politica di massa, tende impegnarsi in- giustamente denunciata dal- e di intolleranza. Anzi. Spesso l’adesione alla Lega viene da sta a mio avviso nel profondo pessimismo ac- A condizionatamente l’Osservatore Romano, rispet- un bisogno di cambiamento, perfino di emancipazione, a cui cumulatosi durante una lunga ritirata politica, per mettere fine alle atrocità Ma il regime to a quanto avviene sull’altra il leghismo dà una torsione regressiva. Bisogna dare a dei bi- sponda del Mediterraneo. sogni legittimi, a una spinta partecipativa, uno sbocco demo- che ha minacciato talvolta di trasformarsi in che si susseguono in quello cratico e di civiltà. Ora ci sono alcune condizioni per strappa- rotta. Sembra persistere una forse inconfessa- che era il paese guida del C’è il rischio di ripetere l’e- re alla Lega quella che chiamerei l’egemonia della risposta ai ta sfiducia sulle possibilità di ricreare nella so- Nordafrica. Altrimenti per- vuole mettere fine sperienza tragica di quanto problemi. Egemonia apparente. Tanto più oggi. Perché la via cietà italiana lo spazio per una sinistra demo- ché deciderebbe di riarresta- è stato tollerato nell’ex Jugo- delle riforme istituzionali è imboccata anche se difficile. Per- cratica vincente, una sorta di amletismo, se re Abassi Madani, proprio slavia, prima dell’assunzione ché il risanamento economico del Paese sta portando dei ri- non sulle ragioni, sulle forme della propria esi- nel momento in cui il leader di responsabilità da parte sultati concreti. Perché la prospettiva dell’Europa (e la possi- stenza. Talvolta, un disprezzo ostentato delle del Fronte islamico di salvez- davvero alle stragi? della comunità internaziona- bilità di costruire un’Europa sociale) depotenzia la capacità passioni (ma la politica - lo dicevano già Cro- za annuncia la sua disponibi- le. L’Algeria, nel bene e nel della Lega di esercitare una reale influenza politica nel futuro. ceeGramsci-èanche,inevitabilmenteefor- lità a rivolgere un appello male, resta un paese deter- Perché la sostanziale inettitudine leghista di fronte alle que- tunatamente!, passione) per voler sembrare GIAN GIACOMO MIGONE minante che non può essere stioni reali sta emergendo. Il leghismo è tutt’altro che invinci- più «moderni» e affidabili. In termini psicana- per la pacificazione del suo paese? E perché il portavoce abbandonato a se stesso bile. Anche se è molto forte, rappresenta una minoranza al litici si potrebbe dire che non è stato ancora nord. Ed è il nord della maggioranza che deve fare la sua par- elaborato il lutto per la scomparsa del Pci. Il del medesimo governo re- dall’Unione Europea che, te. Mobilitando i valori, valorizzando le esperienze civili, de- passato, abbondantemente negato, sembra spingerebbe con frasi taglienti l’interessa- osteggia ogni forma di dialogo o proces- con gli accordi di Barcellona, si è posta mocratiche, di socialità, di accoglienza. Proporsi di vincere non essere ancora pienamente digerito. mento del segretario generale delle Na- so politico che, con la pace, metterebbe obiettivi precisi di sviluppo pacifico di tut- socialmente e culturalmente può essere un obiettivo difficile, zioni Unite? in discussione l’attuale assetto di potere. ta l’area mediterranea. Perciò non sarà ma bisogna puntare a questo. Pensiamo al tema dello svilup- La paziente disarticolazione del blocco di più sufficiente prendere atto di risultati po in molte parti del nord, c’è crescita senza qualità della vi- destra affermatosi nel ‘94 è stato un grande Mese dopo mese, anno dopo anno, di Vi è, tuttavia un dato di fatto che le ta, senza progresso culturale. La Lega fa azione di svuotamen- capolavoro tattico che merita l’ammirazione fronte alle stragi che sono andate cre- stragi più recenti sottolineano ulterior- elettorali che, per quanto dubbi, hanno pure consentito la presenza di elementi di to dei valori (sia laici, sia religiosi). E‘ pericolosa per la psicolo- più incondizionata. Ma la politica non è solo scendo per numero e livello di efferatez- mente: dopo sei anni che viene praticata, gia di massa che diffonde. E lo è anche quando incoraggia a manovra, è anche mobilitazione - che in una za, il governo di Zeroual ha continuato a la politica cosiddetta di sradicamento del- pluralismo politico nel Parlamento algeri- no. creare il mito padano, con annessi e connessi. Che questo società complessa come quella attuale non si- sostenere che esse erano unica responsa- l’islamismo si è rivelata impotente a rea- mito padano non abbia basi storiche, conta poco. Anzi, ciò gnifica più agitazione e più propaganda, ma bilità dell’integralismo islamico, che solo lizzare una pace sia pure armata e la pre- Occorrono sforzi ad ogni livello per diventa un incentivo a costruirlo, ad esserne in qualche modo più concretezza, maggiore capacità di raffigu- il suo sradicamento avrebbe potuto porvi tesa di normalità della situazione interna, spingere il governo di Algeri a rompere il artefici. L’idea di sviluppo della Lega è fondamentalmente razione delle esperienze. Il movimento ope- fine e che ogni soluzione politica costitui- sostenuta dal governo, costituisce soltan- proprio isolamento, a intensificare il dia- basato sull’individualismo esasperato, sull’ingenerosità socia- raio si afferma alla fine del XIX secolo come va una chimera di settori, ingenui o ma- to un’amara finzione. Se in passato il rifiu- logo con l’opposizione non violenta an- le, anche rivolta al vicino di casa.