Partecipano alla manifestazione Gusta la Città www.monumentiaperti.com #maperti17 Operatori economici che garantiscono l’apertura del proprio esercizio Comune di Ploaghe La dott.ssa Lillina Fiori per le immagini tratte PAESAGGIO commerciale in occasione della manifestazione. Gusta la città con loro! Istituto Comprensivo S. Satta - A. Fais dalla sua tesi di laurea “Le antichità di Ploaghe Pro Loco Ploaghe nelle opere di Giovanni Spano ed oggi” (A.A. 29 aprile / 28 maggio 2017 COMUNITÀ DI STORIE BAR Pizzeria Fanatic Pub BED & BREAKFAST Parrocchia San Pietro Apostolo 1965-1966); MONUMENTI APERTI 2017 Art Cafè corso Giovanni Spano 36 Bellavista Le associazioni locali Mattia Cossu, Mario Muggiolu, Piero Putzu e piazza San Pietro 7 Pizzeria Pizza Cocktail via Fonte Zaccaria 2 Nico Salis per le foto Bar Arizona corso Giovanni Spano 39 cell. 3479531597 Si ringraziano: corso Giovanni Spano 98 Pizzeria La Grotta L’arcobaleno il dirigente scolastico, i docenti e gli studenti I concittadini che hanno donato e messo a Bar Belli e Ribelli piazza San Pietro via Amsicora 56 ploaghesi dell’Istituto Comprensivo S. Satta-A. disposizione gli strumenti e oggetti per la corso Regina Margherita 47 Regina Ristopub cell. 3288452621 Fais per la collaborazione. mostra etnografica e i terreni per l’accesso ai Bar da Sergio corso Giovanni Spano 82 La rosa dei venti di Mimma siti archeologici. corso Giovanni Spano 7 Ristopizzeria Ale e Franz via XXV Aprile 7 Il parroco Don Tonino per la concessione e Bar Del Corso via Galileo Galilei 23 cell. 3470065058 disponibilità degli spazi ecclesiastici corso Giovanni Spano 173 Ristorante Bar Antica Osteria La Sterlizia Enigmabar piazza San Pietro 8 corso Giovanni Spano 243/b la dott.ssa Rosa Anna Cadau per i testi gentil- cell. 3479921392 29/30 APRILE 27/28 MAGGIO di Caterina Masala Ristorante Pizzeria Su Coloru mente resi disponibili dal suo sito corso Spano 133 La Valle del Sole ARBUS località Coloru http://domusmaiore.altervista.org Bar la Grotta loc. Buredda PORTOSCUSO PLOAGHE BUGGERRU Ristorante La Locanda piazza San Pietro 14 cell. 3209338154 SEMESTENE CARLOFORTE di Antonia Bar Mario loc. Cantaru Picchia Sa Chessa Informazioni utili SERRAMANNA CASTIADAS via Arrio 1 via Padre Nicolo 36 Ristorante Saccargia 3296018688 6/7 MAGGIO GUSPINI I monumenti saranno visitabili gratui- e-mail: Bar Ortu loc. Saccargia snc, tamente, il pomeriggio di sabato dalle [email protected] DOLIANOVA corso Giovanni Spano 40 Su Monte de Santu Matteu via Siotto 45 16.00 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 [email protected] 20/21 MAGGIO ORANI MONASTIR Bar Regina cell. 3495366415 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. [email protected] ORISTANO / ASINARA corso Giovanni Spano 83 PASTICCERIE Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento BAULADU QUARTU SANT’ELENA Bar tabaccheria Stella Pasticceria da Antonello e scarpe comode. Le visite alle chiese saranno corso Giovanni Spano 227 via Domaiore 38 sospese durante le funzioni religiose. È facoltà SADALI CUGLIERI SAN GIOVANNI SUERGIU dei responsabili della manifestazione limitare o GONNOSFANADIGA SANT’ANTIOCO Bar The Club Pasticceria Caffetteria Baule SAN GAVINO MONREALE corso Giovanni Spano 6 via Pietro Salis 77 sospendere in qualsiasi momento, per l’incolu- SANLURI IGLESIAS SARDARA mità dei visitatori o dei beni, le visite ai monu- SERDIANA Bar Esperanza Pasticceria del Corso Solinas MILIS via Logudoro corso Giovanni Spano 243 menti. In alcuni siti la visita potrà essere parzia- SIDDI le per ragioni organizzative o di afflusso. SETTIMO SAN PIETRO PULA Caffè da Claudio VILLAMASSARGIA SANTADI via Logudoro 3 UTA SELARGIUS Caffè San Pietro VILLACIDRO 13/14 MAGGIO SESTU corso Regina Margherita 2 VILLASIMIUS BOSA TORTOLI’ / ARBATAX Country Caffe Monumenti Aperti è un progetto di IMAGO MUNDI Onlus VILLAMAR via Pietro Salis 4, VILLANOVAFORRU Angolo Funtana Manna CARBONIA VILLANOVAFRANCA GONNESA PIZZERIE - RISTORANTI LUNAMATRONA Bar Pizzeria 2010 MARRUBIU corso Giovanni Spano 357 Pizza Party via Monte Grappa 16 21 anni con Monumenti Aperti

Eventi speciali Benvenuti! www.monumentiaperti.com Con grande piacere ospitiamo, per il terzo anno consecutivo, la manifestazione Monumenti Aperti. Un evento di risonanza oramai non solo regionale, in grado di dare al nostro paese quella rilevanza e quella visibilità che merita. Il tema proposto per quest’anno è il paesaggio. Campo P.G.S. Cristo Re Il paesaggio, l’ambiente naturale che ci circonda, rappresenta la fisionomia di un territorio. Ne Sabato alle 20.00 racconta la sua storia diventando un pezzo pregiato del patrimonio delle comunità e della nostra Partita di calcetto femminile fra rap- in particolare. Racconta della capacità dell’uomo di sovrapporsi a esso e di mutarlo in quelli che presentative delle scuole del territo- sono i suoi elementi naturali ma anche della nostra capacità di tutelarlo e di valorizzarlo. Una tra- rio sformazione che nel nostro territorio ha visto sorgere siti archeologici di straordinaria bellezza come la Fonte Nuragica presente in località “Frades Mareos” e la Tomba dei Giganti di “Fiorosu” che vi Piazza San Pietro invitiamo a visitare. Sono davvero tanti i monumenti che meritano di essere apprezzati: il trittico di Domenica dalle 9.00 alle 13.00 chiese presenti in Piazza San pietro, unico in Sardegna, la Pinacoteca Spano, l’ex Convento dei Cap- FIERA DEL DOLCE puccini, la Chiesa di San Michele (solo per citarne alcuni) oltre al patrimonio culturale e identitario Ex Convento Cappuccini che la nostra comunità è in grado di mostrare a turisti. La presenza di “Ciceroni” di eccezione come gli studenti della scuola rappresenta infine un elemento essenziale che valorizza l’iniziativa. Domenica alle 19.30 Presentazione del progetto “Fantasmi Agli studenti e agli insegnanti vanno, come sempre, i nostri ringraziamenti più sentiti in attesa, di paese & Co.” svolto dalla classe IIA come ogni anno, di imparare – da loro – qualcosa di nuovo. Secondaria dell’Istituto Comprensivo “Satta - Fais” e incontro con l’autore Carlo Sotgiu Sindaco di Ploaghe Pasquale Demurtas

Ploaghe 13/14 maggio 2017

COMUNE DI PLOAGHE guida ai monumenti PAESAGGIO, COMUNITÀ DI STORIE I Monumenti, le Città e i Paesaggi sono i segni fisici della memoria e dell’identità delle popola- zioni locali, definiscono il Patrimonio Culturale degli abitanti di un luogo, contribuiscono a signi- ficare la ricca diversità delle singole espressioni culturali e rappresentano una risorsa strategica in termini di dialogo interculturale, coesione sociale e crescita economica. In considerazione del fatto che l’anno 2017 è stato dichiarato anno internazionale del turismo sostenibile per lo svi- luppo e a seguito dell’istituzione della Giornata Nazionale del Paesaggio con il D.M. n.457/2016 anche in attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio, Monumenti Aperti ha scelto come leitmotiv della manifestazione di quest’anno il tema del Paesaggio, considerandolo parte integrante del Patrimonio Culturale: lo fa estendendo il motivo conduttore a tutto il territorio re- gionale, focalizzando l’attenzione sui Paesaggi in trasformazione che raccontano la storia delle Comunità umane che si sono succedute nel tempo lasciando tracce della loro presenza.

grafica: Daniele Pani stampa: Arti Grafiche Pisano, Cagliari

16_PLOAGHE_MA2017.indd 1 6-05-2017 18:26:35 originariamente intitolata a Santa Lucia, pas- Fonte nuragica 14 sò in mano alla Confraternita di Santa Croce. www.monumentiaperti.com di Frades Mareos L’edificio ha pianta a croce latina, ad un’unica ploaghe - 13/14 maggio 2017 navata e coperta da volta a botte. Nel 1707 È ubicata su una collina nelle immediate vi- il priore dell’arciconfraternita, il nobile Don #maperti17 cinanze dell’abitato, nella zona denomina- Agostino Carta, fece restaurare l’oratorio e lo ta Serras, vicino ai resti del nuraghe Frades dotò di volta. Un ulteriore restauro fu effet- Mareos, a cui si arriva tramite una strada tuato nel 1871 dal rettore Delrio che fece riat- 7 sterrata che si collega all’uscita del paese tare il pavimento. Durante la seconda guerra per . È costruita con blocchi di mondiale, quando la chiesa fu occupata dai trachite di medie e grandi dimensioni, ha soldati, scomparvero alcuni arredi settecente- un corridoio lastricato con massi regolari, schi e in particolare i pannelli laterali dell’al- lungo m 5,10 che precede il vano circolare San Pietro apostolo 1 San Sebastiano 11 tare maggiore che riproducevano scene della a tholos, con volta a cupola, dove è rac- 2 4 È stata cattedrale della diocesi medioevale passione di Gesù. Attualmente l’edificio è La chiesa di San Sebastiano fu costruita chiusa la vena d’acqua. Il corridoio doveva dal 1090 al 1503, quando Papa Giulio II la essere provvisto di sedili collocati lungo le adibito a sala parrocchiale. 9 dopo la peste del 1527 a quaranta passi dai unì all’Archidiocesi di Torres. L’impianto, ri- 1 ruderi della chiesa di S. Maria de Ostana, pareti laterali, e l’apertura che permette salente al XV secolo, era a due navate, alle 3 5 parrocchiale del villaggio di Augustana. Nel l’accesso alla cella, attualmente quadran- quali il rettore Giommaria Solinas fece ag- tempo ha subito vari rimaneggiamenti. È di golare, in origine doveva essere trapezoi- giungere una navata laterale simmetrica alla modeste dimensioni, ha un’unica navata a dale. prima. Solo la navata laterale sinistra ha con- 15 volta ed una sacristia. Nella parte destra si servato i suoi primitivi archi a sesto acuto. conservano ancora i ruderi di due casupole. Nel 1741, il rettore Raimondo de Quesada fece ingrandire il vano prolungandolo dalla quarta colonna. Nel 1871 furono rinforzati i pilastri e nel 1920 il pavimento in ardesia e marmo fu sostituito da uno in marmo. Il campanile ottagonale, che ospita al suo in- Cimitero monumentale 4 terno tre campane, si innalza dietro l’abside. 8 Nella memoria del paese il funzionamento Da Giovanni Spano apprendiamo che il cam- di su rolozu ‘e cheja è legato alla persona di posanto, benedetto nel 1797, fu il primo Funtana Manna 15 13 Giuanninu su mudu, che per tanti anni ne ha nell’isola ad essere costruito separato dal Si tratta di un antico lavatoio collocato curato la manutenzione. corpo della chiesa. Si trova nella zona chia- vicino alla vallata cosiddetta di Zaccaria. mata Cortile de Cheia, delimitato dall’orato- In periodo medievale la popolazione era rio del Rosario e dalla chiesa di San Pietro. La concentrata intorno alla chiesa di S. Pietro struttura architettonica è quella di una chie- per la scelta dettata, soprattutto, dalla pre- sa dalla navata scoperchiata, fiancheggiata senza della Funtana Manna, che, insieme a 11 Sant’Antonio 12 da sei cappelloni coperti a volta, tre per lato, Funtana Ena e Domus Maiore, consentiva e chiusa frontalmente dalla cappella del Cro- di Salvennor la provvigione idrica del villaggio. In pas- cifisso. Nel 1855, in seguito all’epidemia di Negli atti della visita pastorale di mons. Ale- sato esisteva un percorso che collegava la colera, il sindaco ne propose l’ampliamento, 6 pus del 1553, si dichiara che la chiesa me- fontana al cimitero antico fino ad arrivare ma si preferì costruirne uno ex novo. Il cam- dievale era la parrocchiale del villaggio di all’attuale Piazza De Castro. posanto vecchio, restaurato nel 1982 dalla Salvennor. Riedificata presumibilmente nel Soprintendenza ai Beni Culturali, ha conser- XIII secolo dai monaci di Vallombrosa, che vato intatte 29 lapidi scritte in sardo logudo- 10 si avvalsero delle stesse maestranze del San rese latineggiante e nove in lingua italiana. Michele. È dotata di una vasta sacristia ed è affiancata da ruderi di alcune abitazioni Archivio Parrocchiale 5 che certamente nel medioevo dovevano es- 14 Sono oggi custoditi presso i locali della Chie- 12 sere destinate alle veglie dei pellegrini. Nel Oratorio del Rosario 2 sa di S. Pietro (Casa del Fanciullo) e sono 1858 si annota che la chiesa era dotata di e Pinacoteca composti da diversi fondi, il più importante è un unico altare con statua lignea del santo, costituito dai testi donati alla Parrocchia dal intagliata e policromata, rappresentante un L’oratorio è sede delle opere della Quadreria nostro illustre concittadino Giovanni Spano; religiosi, fu incamerato dal Demanio che poi Nuraghe Don Micheli 9 San Michele 10 vecchio dalla lunga barba bianca e con volto Spano, dipinti raccolti dallo studioso Giovanni si tratta di testi del ‘400 e ‘500, libri di teolo- lo cedette in parte al Comune e in parte alla di Salvennor bruno. Spano in seguito alle sue innumerevoli escur- Il nuraghe è realizzato in massi di basalto di- gia, storia, filosofia, esegesi biblica e studio Provincia per Caserma dei Regi Carabinieri. sioni nelle chiese e nei conventi di tutta la Sar- sposti in filari orizzontali. Si conserva abba- La chiesa fu edificata dal giudice Mariano delle lingue antiche. Sono presenti alcuni degna e da lui donati alla chiesa di San Pietro stanza bene il troncone mozzo della torre che I tra il 1065 e il 1082, ma non si conosce libri provenienti dall’Ex Convento, volumi nel 1873. Le opere vanno inserite nell’inizia- ha diametro di 12,50 m e larghezza muraria la data d’acquisizione da parte dei Vallom- importanti risalenti al XVI secolo appartenuti tiva volta alla tutela del patrimonio artistico di 4 m. Alla cella circolare si accede attra- brosani. Ha pianta a croce commissa con a sacerdoti ploaghesi, vissuti tra il 1830 e i della terra sarda, tanto cara allo Spano. In verso un corridoio lungo 4,50 m. Nel 1874, transetto aperto in tre absidi semi-circolari, primi del ‘900; scritti più rari tra cui incuna- questa esposizione figurano i dipinti più pre- l’archeologo Giovanni Spano vi effettuò uno organismo simile a quello della chiesa di boli, cinquecentine e seicentine di grande stigiosi, tra cui La Sacra Famiglia del Maestro scavo stratigrafico, il primo effettuato in Sar- Saccargia. L’aula ha copertura in capriate di valore. L’Archivio contiene libri riguardanti di Ozieri, L’Incoronazione della Vergine attri- degna. A due metri di profondità emersero legno. Nel corso del XIII secolo, in età roma- l’amministrazione della Parrocchia, a parti- buita a Giacomo Altomonte e La Madonna frammenti di vasi con manici di forme diverse nica, fu ampiamente restaurata e fu ricostru- re dal 1575, e delle chiese urbane e rurali. della Misericordia, attribuita a Baccio Gorini. e una matrice scavata al centro; ad un metro ito il portale dell’alta facciata. Le maestranze Sono conservati inoltre testamenti, censi, in- di profondità si trovarono frammenti di sto- sono da attribuire a quelle della tradizione ventari, circolari, documenti relativi alle visite viglie, ossa umane ed una tomba ad incine- precedente a Buscheto, che nel giudicato di pastorali, corrispondenza e i quinquelibri in razione. Negli anni ‘60 emersero frammenti Torres avevano operato nella ricostruzione formato digitale. San Matteo 7 di ceramiche lisce e decorate, un pugnaletto delle chiese di Santa Maria di e di San di bronzo, alcuni frammenti di treppiede da Di costruzione anteriore al 1649, la chiesa Pietro di . fornello, tegami decorati a pettine e ciotoli- è situata a breve distanza dalle pendici del ne, riferibili ad un periodo compreso tra il XV piccolo colle vulcanico di cui porta il nome, e il IX secolo a.C. il monte San Matteo. La struttura dell’edifi- cio è a una unica navata, e di modeste di- mensioni. La statua di San Matteo si trova Chiesa di Valverde 8 all’interno della Cappella delle Grazie nella Tomba di giganti Nel 1836 l’edificio fu ristrutturato e dedicato 13 chiesa di San Pietro. Sulla pietra del piccolo alla Madonna di Valverde con il contributo di Fiorosu campanile a vela è scolpita una data, 1916, della maestra di catechismo Maddalena Lei Situata a circa 300 metri dal nuraghe Fioro- in ricordo del suo restauro. e dal rettore Salvatore Cossu. Nel trentennio su, è stata segnalata e studiata unicamen- seguente, la chiesa venne adibita a scuola te dalla prof.ssa Lillina Fiori nella sua tesi di 6 Ex Convento femminile. Ma le successive condizioni strut- laurea nell’anno accademico 1965-1966. La L’edificazione del Convento, annesso alla turali spinsero il sindaco Dr. Toma Satta ad studiosa definisce l’impianto alquanto im- chiesa di S. Antonio da Padova, è da colloca- ordinarne la demolizione. I lavori dovevano ponente: misura complessivamente m 22; re tra il 1652 ed il 1659. Le comunità dei frati compiersi entro un mese dalla data di ordi- l’esedra ha una lunghezza di corda di m 18 Cappuccini dovevano stabilirsi all’interno dei nanza, ecco perché si suppone che nel mese e rimangono quasi tutti i massi, piantati a centri abitati, occuparsi della vita spirituale di gennaio del 1903 la chiesa doveva essere coltello, alcuni molto alti. Il corridoio funebre Oratorio di Santa Croce 3 dei fedeli e vivere di elemosine e donazioni. già demolita. La struttura, come si presenta è lungo m 16, alto m 1,30 e largo m 1,40; Costruito prima del 1587, sorge sul lato sini- Il Convento, soppresso nel 1866 in seguito attualmente, venne ricostruita soltanto ne- è coperto da lastroni orizzontali: uno di essi stro della chiesa di San Pietro con cui comu- all’attuazione delle leggi repressive emanate gli anni trenta grazie ai contributi del signor manca e permette di vedere l’interno della nica tramite una porta interna. La struttura, dallo Stato Sardo nei confronti degli ordini Baingio Camboni. tomba, la cui sezione è rettangolare.

16_PLOAGHE_MA2017.indd 2 6-05-2017 18:26:41