TOSCANA LE VIE DEI MEDICI

Magnificenza, curiosità e misteri di una grande famiglia “...Sono convinto che l’unico investimento durevo- le, e nei tempi lunghi davvero fruttifero, sia l’inve- stimento nell’educazione. Solo così riusciremo- se ci riusciremo– a salvare il patrimonio culturale della Nazione...Perché gli effetti del restauro si esauri- scono nel salvataggio di un’opera o di più opere. Gli effetti dell’educazione si misurano in termini di “incivilimento” degli uomini e delle donne. Ed è la “civiltà” – da intendere come consapevolezza con- divisa di una cultura comune- quella che salva “per sempre” le opere d’arte e i monumenti, i paesaggi e i centri storici...” A. Paolucci, 1998

TOSCANA LE VIE DEI MEDICI

Magnificenza, curiosità e misteri di una grande famiglia

1 in Toscana i Granduchi ti aspettano! Patrizia Vezzosi Patrizia www.centrostuditecnici.it grafica: ideazione:

2 TOSCANA LE VIE DEI MEDICI Magnificenza, curiosità e misteri di una grande famiglia

In Toscana l’impronta lasciata dai Medici è immensa. Oltre che fautori della creatività artistica ed infa- ticabili collezionisti, i Medici furono promotori di innumerevoli interventi territoriali il cui denominatore comune è la rappresentazione del potere mediceo. Gli interventi si concentrano nelle maggiori aree urbane ed in particolare a Firenze, Capitale del Granducato, dove è emblematico il Percorso del Principe, intervento di collegamento dei due Palazzi ducali, Palazzo della Signoria e Palazzo Pitti, tramite la spina dorsale Uffizi-Corridoio Vasariano, rea- lizzata da Giorgio Vasari per volere di Cosimo I de’ Medici (1565). Fra gli interventi in aree non urbane, strategico è l’intervento idraulico del Canale dei Navicelli (1563- 1575), che collegava la nuova città di Livorno, destinata a diventare il nuovo porto toscano, a Pisa, destinata ad assolvere funzioni di studi e di rappresentanza, a costituire un’unica unità territoriale collegata a Firenze tramite l’Arno. Supporto centrale alla costruzione dello Stato mediceo è la decisione di Cosimo I di fondare Cosmopolis (1548), oggi Portoferraio, a fini difensivi, produttivi, patrimoniali: garantire una mag- giore difesa navale della fascia costiera e sfruttare i ricchi giacimenti di ferro presenti sull’isola dopo aver acquisito il monopolio del minerale (1543). Il sistema siderurgico toscano conobbe in quegli anni un’ eccezionale accelerazione con l’attivazione di un vasto sistema di ferriere. Al potenziamento delle zone minerarie-estrattive si unì un generale migliore sfruttamento delle risorse territoriali. Oltre alle bonifiche di zone paludose, con la creazione di vasti latifondi medicei, i Medici provvidero alla riorganizzazione dell’intero sistema agricolo (sistema a fattoria - ville) che modificò profondamen- te il paesaggio agrario. Le ville medicee assolvevano a molteplici funzioni, rappresentanza, svago intellettuale, sperimenta- zione in campo artistico-scientifico, sfruttamento delle risorse locali ma erano anche, e soprattutto, presidi territoriali, espressione tangibile del potere mediceo. Al pari delle ville, il sistema difensivo ideato da Cosimo I per la sicurezza del Granducato, è uno degli aspetti più eclatanti dell’intervento mediceo, riflesso dell’innovazione nell’arte delle armi (in- troduzione delle armi da fuoco). L’intero territorio è una ‘macchina da guerra’. Per la difesa delle coste dai pirati turchi e barbareschi, Cosimo I istituì il Sacro Ordine Militare Marittimo dei Cavalieri di S.Stefano (1561), le cui galee erano costruite negli arsenali di Pisa con i legnami provenienti anche dall’enclave fiorentina di Barga attraverso le Vie dei Remi. La magnificenza dei Medici si declinava pure tramite l’uso dell’acqua, nella duplice valenza utilitas- venustas, favorendo l’approvvigionamento idrico delle popolazioni mediante fontane ed acquedotti, come a Pitigliano nelle Terre del tufo. In assenza degli attuali strumenti di comunicazione, i ritratti ufficiali hanno svolto un’importante funzione celebrativa del governo mediceo a livello europeo, al pari degli interventi territoriali. Re- stituendo la fisionomia dei diversi personaggi effigiati, essi costituiscono utili strumenti per una più agevole lettura trasversale degli interventi promossi dall’antica ed illustre casata fiorentina, originaria del Mugello, che per tre secoli ha governato Firenze e la Toscana. Le segnalazioni che seguono, funzionali alla costruzione dell’Identità Competitiva della Toscana in ambito giovanile-scolastico, non sono esaustive ma esemplificative degli interventi medicei, nella loro valenza documentaria e sistemica, a partire dall’esperienza personale maturata nella ricerca e nella didattica dei beni culturali. Infiniti sono i possibili sviluppi creativi anche in vista del 2019, V Centenario della nascita di Cosimo I de’ Medici (1519-1574) primo Granduca di Toscana. Patrizia Vezzosi

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Alla scoperta dei Medici DON GIOVANNIDON GIOVANNI DONDONDON GIOVANNI GIOVANNI GIOVANNI

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politica della famiglia. Dai figli di Giovanni, Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Vecchio, derivano i duerami

fondamentali della stirpe medicea.

Da Cosimo il Vecchio deriva il ramo principale a cui appartengono in successione Piero il Gottoso, MATTIAS MATTIAS MATTIAS MATTIAS MATTIAS Lorenzo il Magnifico, Piero il Fatuo, Giuliano Duca di Nemours, Lorenzo Duca di Urbino, Ippolito e FERDINANDOFERDINANDO II FERDINANDOFERDINANDOMATTIASFERDINANDO II MATTIAS II II MATTIASII MATTIASMATTIASFERDINANDO FERDINANDO II FERDINANDOFERDINANDOFERDINANDO IIMATTIAS IIMATTIAS II II MATTIAS G. MATTIAS CARLOMATTIAS G. CARDINALECARLO G. G. CARLOCARDINALE G. CARLO CARLO CARDINALE CARDINALE CARDINALE e Vittoriae Della Vittoria Roveree VittoriaDellae Vittoriae Vittoria Rovere Della Della Della Rovere Rovere Roveree Vittoriae Della Vittoria Roveree VittoriaDella e Vittoriae Vittoria MATTIASRovere Della Della Della RovereMATTIAS Rovere Rovere MATTIASMATTIAS MATTIAS

Alessandro che governarono Firenze fino al 1537. DON FRANCESCODON FRANCESCODON DONDON FRANCESCO FRANCESCO FRANCESCO ELEONORA MATTIAS ELEONORA CATERINAMATTIAS ELEONORA ELEONORAMATTIAS CATERINA ELEONORA MATTIASCLAUDIA MATTIAS CATERINA CATERINA CLAUDIA MADDALENA CATERINA CLAUDIA MADDALENA CLAUDIA CLAUDIA MADDALENA MADDALENA MADDALENA Da Lorenzo il Vecchio deriva il ramo cadetto a cui appartengono in successione i Granduchi di Toscana CARLO CARDINALECARLO CARDINALECARLOCARLO MATTIASCARLO MATTIASCARDINALE CARDINALE CARDINALEMATTIAS MATTIAS MATTIAS MATTIAS MATTIASMATTIASMATTIAS MATTIAS Bianca CappelloBianca CappelloBiancaBiancaBianca Cappello Cappello Cappello Cosimo I, Francesco I, Ferdinando I, Cosimo II, Ferdinando II, Cosimo III e Gian Gastone che gover- DON LORENZODON LORENZO DONDONDON LORENZO LORENZO LORENZO Don AntonioDon AntonioDonDon DonAntonio Antonio Antonio

narono la Toscana fino al 1737.

Al Granducato dei Medici subentrò quello dei Lorena fino al 1860, quando la Toscana entrò a far parte COSIMO COSIMOIII e COSIMO IIICOSIMO COSIMOe III III e III e e COSIMO COSIMOIII e COSIMO IIICOSIMO COSIMOe III III e III e e P. VezzosiP. VezzosiP. P.Ti P.Vezzosi Vezzosi presentoVezzosi Ti presento Ti Ti Tipresentola presento presentoFamiglia la Famiglia la la la Famiglia MediciFamiglia Famiglia Medici Medici Medici Medici Margherita Margherita Luisa Margherita d’OrleansMargherita LuisaMargherita d’Orleans Luisa Luisa Luisa d’Orleans d’Orleans d’OrleansMargheritaMargherita LuisaMargherita d’OrleansMargherita LuisaMargherita d’Orleans Luisa Luisa Luisa d’Orleans d’Orleans d’Orleans del Regno d’Italia di cui Firenze fu capitale dal 1865 al 1871. Alla Ritratti lungimiranteRitratti MediceiRitrattiRitratti AnnaRitratti Medicei MariadellaMedicei Medicei Medicei della Luisa,Serie della dellaSerie sorelladellaAulica Serie SerieAulica Serie di agli Gian Aulica Aulica Aulica Uffiziagli Gastone, agliUffizi agli Ed.agli spettòUffizi AlineaUffizi Ed.Uffizi ilAlineaEd. Ed. passaggio2009Ed. Alinea Alinea Alinea2009 delle2009 2009 2009 consegne: l’Elet- MATTIASMATTIAS MATTIAS MATTIASMATTIAS triceP. Palatina, VezzosiP. Vezzosi conP. P.È VezzosiP. Vezzosilui la Vezzosi stipula Èil luipiù È ilÈ delbello.luiÈ piùlui lui “ilPatto il bello. piùil più più dibello. bello. Famiglia”,bello. vincolava l’immenso patrimonio artistico mediceo a Firenze e alla Toscana “per ornamento dello Stato, per utilità del pubblico e per attirare la curiosità DON FRANCESCODON FRANCESCODON DON DON FRANCESCO FRANCESCO FRANCESCO ELEONORA ELEONORA CATERINA ELEONORA ELEONORA ELEONORACATERINA CLAUDIA CATERINA CATERINA CLAUDIA CATERINA MADDALENA CLAUDIA CLAUDIAMADDALENA CLAUDIA MADDALENA MADDALENA MADDALENA CARLO CARDINALECARLO CARLOCARDINALECARLO CARLO CARDINALE CARDINALE CARDINALE dei forestieri”!RitrattiRitratti Medicei RitrattiRitrattiRitratti Medicei nella Medicei Medicei Medicei nella Villa-Museo nella Villa-Museonella nella Villa-Museo Villa-Museo Villa-Museo di Cerreto di Cerreto di diGuidi diCerreto Cerreto Cerreto Guidi Ed. Guidi AlineaGuidi Ed.Guidi AlineaEd. Ed. 2007Ed. Alinea Alinea Alinea2007 2007 2007 2007 BiancaBianca CappelloBianca CappelloBiancaBiancaBianca Bianca Cappello Cappello Bianca CappelloCappello BiancaCappelloBianca BiancaCappelloBianca CappelloBiancaBianca Bianca DON Cappello CappelloLORENZOCappello CappelloCappello DONCappello LORENZO DON DON DON LORENZO LORENZO LORENZO GRAN PRINCIPEGRAN PRINCIPEGRAN GRANGRAN PRINCIPE PRINCIPE PRINCIPEANNA Don MARIADonANNAGRAN Antonio Antonio Don MARIA DonPRINCIPEANNAGRANANNA AntonioANNA AntonioDon MARIA DonDon PRINCIPEMARIADonGRANDon MARIA DonGRANAntonio Antonio GRANAntonio Antonio GIANAntonioPRINCIPE Antonio PRINCIPE PRINCIPE GASTONE GIANANNA GASTONE MARIA GIANANNAGIANGIAN GASTONE MARIAGASTONE ANNA GASTONEANNA ANNA MARIA MARIA MARIA GIAN GASTONEGIAN GASTONE GIANGIANGIAN GASTONE GASTONE GASTONE FERDINANDOFERDINANDO e ViolanteFERDINANDODonFERDINANDOFERDINANDO eAntonio ViolanteDon e LUISA Antonio Violante eDon ViolanteeDon ViolanteDon e AntonioGiovanniLUISA FERDINANDO Antonio Antonio eLUISA Giovanni GuglielmoFERDINANDOLUISA LUISA e e Giovanni eViolanteFERDINANDO Guglielmo Giovannie FERDINANDO GiovanniFERDINANDOe e AnnaGuglielmoViolante Guglielmo Guglielmo Maria eeLUISA ViolanteAnna e Violantee di Violante eMariaSassonia- e Giovanni LUISAAnna e Anna e diAnna Maria eSassonia- LUISA Maria Giovanni Guglielmo LUISAMaria LUISAdi dieSassonia- GiovannidieSassonia- Guglielmo GiovannieSassonia- Giovannie AnnaGuglielmo Guglielmo Guglielmo Mariae Anna di MariaSassonia- e Annae Annae diAnna Maria Sassonia- Maria Maria di diSassonia- diSassonia- Sassonia- 4 di Bavieradi Bavieradi diBaviera diBaviera Baviera Elettore PalatinoElettoredi Baviera Elettore PalatinodiElettore BavieraElettore Palatino di Palatino diBaviera Palatino diBaviera LauenburgBaviera LauenburgElettoreLauenburg PalatinoElettoreLauenburgLauenburgElettore PalatinoElettoreElettore Palatino Palatino PalatinoLauenburgLauenburgLauenburgLauenburgLauenburg

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MATTIASMATTIAS MATTIASMATTIAS MATTIAS MATTIASMATTIASMATTIASMATTIASMATTIAS MATTIASMATTIAS MATTIASMATTIASMATTIAS I Medici - Albero genealogico con i personaggi effigiati nei ritratti della Serie Aulica agli Uffizi e nei ritratti della Villa Medicea di Cerreto Guidi 6 6 6 6 6 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 GIOVANNIGIOVANNI GIOVANNIDIGIOVANNI BICCI DI GIOVANNIDI BICCI DI BICCI BICCI DI BICCI

COSIMO ILCOSIMO COSIMOVECCHIOCOSIMO IL IL VECCHIO IL COSIMOVECCHIO VECCHIO IL VECCHIOCOSIMO ILCOSIMO COSIMOVECCHIOCOSIMO IL IL VECCHIO IL COSIMOVECCHIO VECCHIO IL VECCHIO LORENZO LORENZO IL LORENZO LORENZOVECCHIO IL IL LORENZOVECCHIO IL VECCHIO VECCHIO IL VECCHIO LORENZO LORENZO IL LORENZO LORENZOVECCHIO IL IL LORENZOVECCHIO IL VECCHIO VECCHIO IL VECCHIO

PIERO ILPIERO GOTTOSOPIEROPIERO IL IL GOTTOSO IL GOTTOSOPIERO GOTTOSO GIOVANNI IL GOTTOSO GIOVANNI DIGIOVANNI GIOVANNI COSIMOPIERO DI ILDIGIOVANNI ILCOSIMO PIERO DI GOTTOSO COSIMOVECCHIOPIERO COSIMOPIERO IL IL ILDI GOTTOSOIL VECCHIO IL GOTTOSOIL COSIMOVECCHIOPIERO GOTTOSO VECCHIO GIOVANNI IL IL GOTTOSO VECCHIO GIOVANNI DIGIOVANNI GIOVANNI COSIMO DI DIGIOVANNI ILCOSIMO DI COSIMOVECCHIO COSIMO IL DI IL VECCHIO IL COSIMOVECCHIO VECCHIO IL VECCHIO PIERFRANCESCOPIERFRANCESCOPIERFRANCESCOPIERFRANCESCO IL VECCHIOPIERFRANCESCO IL IL VECCHIO IL VECCHIO VECCHIO ILPIERFRANCESCO VECCHIOPIERFRANCESCOPIERFRANCESCOPIERFRANCESCO IL VECCHIOPIERFRANCESCO IL IL VECCHIO IL VECCHIO VECCHIO IL VECCHIO

LORENZOLORENZO ILLORENZO LORENZOMAGNIFICO IL IL LORENZOMAGNIFICO IL MAGNIFICO MAGNIFICO IL MAGNIFICO LORENZO LORENZO IL LORENZO LORENZOMAGNIFICO IL IL LORENZOMAGNIFICO IL MAGNIFICO MAGNIFICO IL MAGNIFICO GIULIANO GIULIANO GIULIANO GIULIANO GIULIANO GIULIANO GIULIANO GIULIANO GIULIANO GIOVANNI GIULIANO GIOVANNI LORENZOILGIOVANNI GIOVANNI POPOLANO LORENZOIL IL LORENZOILGIOVANNI POPOLANO LORENZOPOPOLANOIL POPOLANO POPOLANO IL IL LORENZOPOPOLANOIL IL POPOLANO POPOLANO POPOLANOLORENZO GIOVANNI IL POPOLANOLORENZO ILLORENZO GIOVANNI LORENZOPOPOLANO ILGIOVANNI GIOVANNI POPOLANO IL IL LORENZOPOPOLANO ILIL POPOLANO ILGIOVANNI POPOLANOPOPOLANO IL POPOLANO POPOLANO IL POPOLANO IL POPOLANO

PIERFRANCESCOPIERFRANCESCOPIERFRANCESCOPIERFRANCESCOPIERFRANCESCOPIERFRANCESCOPIERFRANCESCOPIERFRANCESCOPIERFRANCESCOPIERFRANCESCO ISABELLAISABELLAISABELLAISABELLA ISABELLA ISABELLAISABELLA ISABELLAISABELLA ISABELLA ISABELLA ISABELLA ISABELLA ISABELLA ISABELLA PaoloPaolo GiordanoPaolo GiordanoPaoloPaoloPaolo PaoloGiordano Orsini PaoloGiordanoPaolo GiordanoGiordano Orsini GiordanoPaolo Giordano Giordano OrsiniPaolo PaoloOrsini Giordano OrsiniPaoloOrsini OrsiniPaolo Giordano Orsini GiordanoOrsini Giordano Giordano Orsini Paolo Orsini Orsini Orsini OrsiniGiordano Orsini LORENZINOLORENZINOLORENZINOLORENZINOLORENZINO LORENZINO LORENZINOLORENZINO LORENZINO LORENZINO ISABELLAISABELLA ISABELLA ISABELLA ISABELLA Paolo GiordanoPaoloPaoloPaolo GiordanoOrsini Giordano Giordano Paolo Orsini Orsini GiordanoOrsini Orsini ISABELLA ISABELLA ISABELLA ISABELLA ISABELLA PIERO ILPIERO FATUOPIEROPIERO IL IL FATUO IL FATUOPIERO FATUO LEONE IL FATUO X LEONE LEONE LEONE GIULIANOPIERO X X X ILLEONE GIULIANOPIERO FATUO DUCA GIULIANOPIERO GIULIANOPIERO X IL DI IL FATUO DUCANEMOURS IL FATUO DUCA GIULIANOPIERO FATUO DUCA DILEONE DI NEMOURS IL DI NEMOURS FATUO DUCANEMOURS X LEONE LEONE DI LEONE GIULIANO CLEMENTENEMOURS X X X LEONE GIULIANO CLEMENTEDUCAGIULIANO CLEMENTEGIULIANO VII CLEMENTE X DI DUCANEMOURS DUCAGIULIANO VII CLEMENTEDUCA VII DIVII DI NEMOURS DI NEMOURS DUCANEMOURS VII DI CLEMENTENEMOURS CLEMENTE CLEMENTE VII CLEMENTE VII CLEMENTE VII VII VII LUDOVICOLUDOVICO LUDOVICOdettoLUDOVICO detto LUDOVICOdetto detto DON dettoDON PIETRO LUDOVICODON PIETRODONDONDON DON PIETRO DONPIETROLUDOVICO PaoloDON PIETROPIETRO LUDOVICOdetto PIETROLUDOVICODON PIETRO PIETROGiordano DON PaoloDON PIETRO dettoPaoloDON LUDOVICO dettoPaoloDON PIETRO OrsiniPIETRO Giordanodetto PIETROGiordano PIETROGiordano PaoloDON Orsini detto Orsini OrsiniPIETROGiordano Orsini GIOVANNIGIOVANNI DELLEGIOVANNIGIOVANNI BANDE DELLE DELLEGIOVANNI DELLE BANDE BANDE BANDE DELLE BANDEGIOVANNI GIOVANNIISABELLA DELLEGIOVANNIGIOVANNI ISABELLABANDE DELLE ISABELLA DELLEGIOVANNIISABELLA DELLE BANDE BANDE ISABELLABANDE DELLE BANDE NERE e MariaNERENERENERE Salviati e Mariae Mariae MariaNERE Salviati Salviati Salviati e MariaDianora DianoraSalviati NEREdiDianora DianoraToledo diDianoraDianora eDianoraToledo MariaDianora NEREdi Dianora NERE diToledo diNERE di DianoraToledoSalviati die ToledoToledo MariadieDianoraToledo DianoraMariaeToledo DianoraMaria NEREdi DianoraSalviati ToledoSalviati di Salviati dieToledo MariadiToledo DianoraToledo Salviati di Toledo Paolo GiordanoPaolo Paolo Paolo OrsiniGiordano Giordano Giordano Paolo Orsini Orsini OrsiniGiordano Orsini DON PIETRODONDONDON PIETRO PIETRO PIETRODON PIETRO Dianora diDianora ToledoDianoraDianora di diToledo diToledoDianora Toledo di Toledo DON PIETROGIOVANNIDONDON DON PIETROGIOVANNI PIETROGIOVANNI PIETROGIOVANNI DON PIETROGIOVANNI DONDON GIOVANNIDON GIOVANNIDONDONDON DONGIOVANNI DONGIOVANNI Dianora GIOVANNIGIOVANNI GIOVANNIDON GIOVANNI diDON Dianora ToledoGIOVANNI Dianora Dianora GIOVANNI di diToledo diToledo Dianora Toledo di Toledo DON PIETRO DON DON DON PIETRO PIETRO PIETRO DON PIETRO DON GIOVANNIDONDONDON GIOVANNI GIOVANNI GIOVANNIDON GIOVANNI DianoraDON GIOVANNI di Dianora DON ToledoDianoraDON DianoraDON GIOVANNI diGIOVANNI diToledoGIOVANNI diToledoDianora DON Toledo GIOVANNI di Toledo LORENZOLORENZO DUCALORENZOLORENZO DI DUCAURBINO DUCALORENZO DUCA DI DI URBINO DI URBINO DUCAURBINO DILORENZO URBINOLORENZO DUCALORENZOLORENZO DIIPPOLITO DUCAURBINO DUCALORENZO DUCA DIIPPOLITO DI URBINOIPPOLITO DI URBINOIPPOLITO DUCAURBINO DIIPPOLITO URBINO IPPOLITOIPPOLITOIPPOLITOIPPOLITOIPPOLITO DON GIOVANNI DONDONDON GIOVANNI GIOVANNI GIOVANNIDON GIOVANNI

ISABELLA ISABELLAISABELLAISABELLA ISABELLA Paolo Giordano Orsini PaoloPaolo GiordanoPaolo Giordano OrsiniGiordano Orsini Orsini Paolo Giordano Orsini ALESSANDROALESSANDROALESSANDROALESSANDRO e ALESSANDRO e e e e ISABELLAISABELLA ISABELLAISABELLA ISABELLA ALESSANDROALESSANDROALESSANDROALESSANDRO e ALESSANDRO e e e e CATERINAMargheritaCATERINACATERINA REGINACATERINAMargherita Margheritad’AustriaMargherita REGINACATERINA REGINA REGINAd’Austria Margheritad’Austria d’Austria REGINA d’Austria DON PIETRO DONDON PIETRODON PIETRO PIETRO DON PIETRO MargheritaMargherita Margheritad’AustriaMargherita d’Austria Margheritad’Austria d’Austria d’Austria Paolo GiordanoPaoloDianoraPaolo OrsiniPaolo di Giordano Toledo Giordano GiordanoDianoraDianora OrsiniPaolo diDianora ToledoOrsini di ToledoOrsini di Giordano Toledo Dianora Orsini di Toledo DI FRANCIADIDI FRANCIADI FRANCIA FRANCIADI FRANCIA COSIMO ICOSIMO eCOSIMO COSIMO I e I e ICOSIMO e I e COSIMO ICOSIMO eCOSIMO COSIMO I e I e ICOSIMO e I e DON GIOVANNI DONDON GIOVANNI DON GIOVANNI GIOVANNI DON GIOVANNI Eleonora Eleonoradi EleonoraToledoEleonora di diToledo EleonoradiToledo Toledo di Toledo Eleonora Eleonoradi EleonoraToledoEleonora di diToledo EleonoradiToledo Toledo di Toledo

DON PIETRODON DON DON PIETRO PIETRO PIETRO DON PIETRO

Dianora di ToledoDianoraDianoraDianora di Toledodi Toledodi ToledoDianora di Toledo

DON GIOVANNIDONDONDON GIOVANNI GIOVANNI GIOVANNI DON GIOVANNI Bianca CappelloBiancaBiancaBianca Cappello Cappello CappelloBianca Cappello Bianca CappelloBiancaBiancaBianca Cappello Cappello CappelloBianca Cappello Bianca Cappello Bianca Bianca Bianca Cappello Cappello Cappello Bianca Cappello Bianca Bianca BiancaBianca Bianca CappelloBianca BiancaCappelloBianca BiancaBianca Cappello Bianca Cappello CappelloCappello BiancaCappello Cappello Bianca Cappello Cappello Cappello Cappello Cappello Cappello CappelloBiancaDon Antonio CappelloBiancaDonBiancaDon Bianca DonAntonio CappelloAntonio CappelloAntonio Cappello BiancaDon Antonio Cappello ISABELLADonISABELLA Antonio ISABELLAISABELLADonDon DonAntonio Antonio ISABELLA Antonio Don Antonio Bianca Cappello BiancaDonBianca CappelloDonBianca CappelloAntonio Cappello AntonioDon DonDonBiancaDon AntonioDon CappelloAntonioDon AntonioAntonio Antonio AntonioDon Don Antonio Antonio Don Antonio Don AntonioDon AntonioDon Antonio Don AntonioDon AntonioDon Don DonAntonio Antonio Antonio Don Antonio Paolo GiordanoPaoloPaoloPaolo Orsini GiordanoDON Giordano Giordano PIETROPaolo Orsini DONOrsini DON Orsini Giordano DON PIETRO PIETRO PIETRO OrsiniDON PIETRODON GIOVANNIDONDONDON GIOVANNI GIOVANNI GIOVANNIDON GIOVANNI FRANCESCOFRANCESCOFRANCESCO FRANCESCOI FRANCESCOI I I FERDINANDO I FERDINANDO FERDINANDO FRANCESCOFERDINANDO ISABELLAI FRANCESCOFERDINANDO ISABELLAIFRANCESCO ISABELLAIFRANCESCOI ISABELLAI FRANCESCOI ISABELLAII I FERDINANDO I FERDINANDOFERDINANDOFERDINANDO I FERDINANDO I I I I e Giovannae Giovanna ed’Austria Giovannae Giovanna d’Austria ed’Austria Giovanna d’Austriae Cristina d’Austria e di Cristinae LorenaCristinaee GiovannaCristina di diLorenaee di GiovannaLorena Cristinaed’Austria GiovannaLorenae Giovanna di d’Austria Lorena ed’Austria Giovanna d’Austria e Cristina d’Austriae di Cristinae LorenaCristinae Cristina di diLorenae di LorenaCristina Lorena di Lorena e PaoloISABELLA Giordanoe PaoloeISABELLA PaoloeISABELLA PaoloISABELLA Giordano Orsini Giordano GiordanoISABELLAe ISABELLAPaoloISABELLA Orsini Orsini Giordano OrsiniISABELLA ISABELLAISABELLAISABELLAISABELLAISABELLA Orsini ISABELLA ISABELLA e Dianora e diDianorae DianoraToledoe Dianora di diToledoe diDianoraToledo Toledo(figlio di Toledo naturale(figlio(figlio(figlio naturale naturale naturale(figlio naturale

di Cosimo di I diCosimo diCosimo Cosimo I Idi I Cosimo I Paolo GiordanoPaoloPaoloPaolo Giordano Giordano Paolo OrsiniGiordanoPaoloPaolo Giordano PaoloGiordano OrsiniGiordanoPaolo PaoloOrsiniPaolo PaoloOrsini Paolo Giordano Giordano Giordano OrsiniGiordano Giordano Orsini PaoloGiordanoOrsiniPaolo Orsini GiordanoOrsini OrsiniGiordano OrsiniOrsini Orsini Orsini Orsini DON PIETRO DONDON DON PIETRO PIETRO PIETRO DON PIETRO e Leonora e degliLeonorae Leonorae Leonora Albizi) degli deglie degliLeonora Albizi) Albizi) Albizi) degli Albizi)

DON FRANCESCO DONDON FRANCESCO DON FRANCESCO FRANCESCO ELEONORA DON CATERINA FRANCESCO ELEONORA CLAUDIA ELEONORA ELEONORA CATERINA MADDALENA CATERINA CATERINA CLAUDIA CLAUDIA ELEONORA CLAUDIA MADDALENA MADDALENA CATERINA MADDALENA CLAUDIA MADDALENA Dianora di DianoraToledoDianoraDianora di diToledo diToledo DianoraToledo di Toledo CARLO CARDINALECARLO CARLO CARDINALECARLO CARDINALE CARDINALE CARLO CARDINALE DON LORENZO DONDON LORENZODON LORENZO LORENZO DON LORENZO

DON GIOVANNI DONDONDON GIOVANNI GIOVANNI GIOVANNIDON GIOVANNI

DONDON PIETRO PIETRODONDONDONDONDONDON PIETRO PIETRO PIETRO PIETROPIETRO PIETRODON DON PIETRO PIETRO DON PIETRO DONDON DON PIETRO PIETRO PIETRO DON PIETRO COSIMO IICOSIMO COSIMO COSIMO II II IICOSIMO II COSIMO IICOSIMO COSIMO COSIMO II II IICOSIMO II MATTIAS MATTIASMATTIASMATTIAS MATTIAS DON FRANCESCODONDONDON FRANCESCO FRANCESCO FRANCESCO DON FRANCESCO ELEONORA ELEONORA ELEONORA ELEONORA CATERINA ELEONORA ELEONORA CATERINAELEONORA ELEONORACATERINA ELEONORA CATERINACLAUDIA CATERINA CATERINA CLAUDIA CATERINAELEONORA CATERINA CLAUDIA MADDALENA CATERINACLAUDIA CLAUDIA CLAUDIA MADDALENA CLAUDIA CATERINA CLAUDIA MADDALENA MADDALENA CLAUDIA MADDALENA MADDALENA CLAUDIA MADDALENA MADDALENA MADDALENA DON ANTONIODONeDON Maria ANTONIODON ANTONIODON ANTONIO Maddalenae MariaeDON MariaeDON MariaDianora ANTONIODONCARLO MaddalenaDON Maddalena Maddalenae MariaDianoraCARLO diDianoraDONCARLO Dianora ToledoCARLO Maddalena LORENZO Dianoradi DONDianoradiDianora ToledoCARLODONdi LORENZOToledoDON e LORENZOToledoMaria DianoraLORENZO DianoradiDianora diDianoraDianoradi MaddalenaToledo DONDianoraeToledo ToledoMariae LORENZOMaria edi Maria didiDianora MaddalenaToledo di DianoradiToledo MaddalenaToledo di Toledo MaddalenaToledoDON eToledo Maria diFRANCESCO di MaddalenaToledoDON Toledo DONDON FRANCESCO FRANCESCO FRANCESCO DON FRANCESCO ELEONORA ELEONORA ELEONORA CATERINA ELEONORA CATERINA ELEONORA CATERINA CLAUDIA CATERINA CLAUDIA CATERINA MADDALENACLAUDIA CLAUDIA MADDALENA MADDALENACLAUDIA MADDALENA MADDALENA MARIA REGINAMARIAMARIAMARIA REGINA REGINA REGINAMARIA REGINA DONCARLODON FRANCESCO FRANCESCO CARDINALEDONCARLODON DONCARLODON DON CARLODON FRANCESCO FRANCESCO FRANCESCO FRANCESCO CARDINALE FRANCESCO FRANCESCO CARDINALE CARDINALEDONCARLODON FRANCESCOFRANCESCO CARDINALE ELEONORA ELEONORA ELEONORA CATERINACATERINA ELEONORA CATERINACATERINA ELEONORA CATERINACLAUDIA CATERINACLAUDIA CATERINACATERINA CLAUDIA CLAUDIA MADDALENA CATERINAMADDALENACLAUDIA CATERINACLAUDIA CLAUDIA CLAUDIA MADDALENA MADDALENA MADDALENA MADDALENACLAUDIA CLAUDIA MADDALENA MADDALENA MADDALENA MADDALENA d’Austria FRANCESCOd’Austriad’Austriad’AustriaFRANCESCOFRANCESCOCARDINALECARLOFRANCESCOd’Austria CARDINALECARLOFRANCESCOCARDINALECARLOCARDINALECARLO CARDINALE CARDINALE CARDINALECARLOd’Austria CARDINALE d’Austria d’Austriad’Austria CARLOd’Austria CARDINALECARLOCARLOCARLO CARDINALE CARDINALE CARDINALECARLO CARDINALE DI FRANCIADIDI FRANCIADI FRANCIA FRANCIADI FRANCIADONDON FRANCESCODON FRANCESCODONDONDON DONFRANCESCO DONFRANCESCO DONCARLO FRANCESCOFRANCESCO FRANCESCO DON FRANCESCO LORENZO DONCARDINALE DONCARLO FRANCESCO DONCARLO DONCARLOFRANCESCO LORENZO LORENZO CARDINALE LORENZO CARDINALE CARDINALEDONCARLO ELEONORA LORENZO ELEONORACARDINALE ELEONORA ELEONORA ELEONORAELEONORA CATERINA ELEONORA ELEONORA CATERINA ELEONORA CATERINA CATERINA ELEONORA CATERINACATERINACLAUDIA CATERINA CATERINACLAUDIA CATERINACLAUDIA CLAUDIA MADDALENA CATERINACLAUDIACLAUDIA CLAUDIA MADDALENA CLAUDIA MADDALENA CLAUDIA MADDALENA MADDALENAMADDALENA CLAUDIA MADDALENA MADDALENA MADDALENA MADDALENA e Enrico IVeBianca Enricoe Enricoe Enrico Cappello IVBianca IVBianca IVe Bianca Enrico Cappello Cappello Cappello IV Bianca Cappello DON LORENZODONDONDON LORENZO LORENZO LORENZODON LORENZO DON LORENZODONDONDON LORENZO LORENZO LORENZODON LORENZO

Don AntonioDon Don AntonioDon Antonio AntonioCARLO DonCARLO Antonio CARLOCARDINALECARLO CARLOCARDINALECARLO CARLOCARLO CARDINALEDON CARDINALE CARDINALECARLOCARDINALE LORENZO CARDINALE CARLOCARDINALE DON DON CARDINALEDON LORENZO LORENZO CARDINALEDON LORENZO DON DON GIOVANNI GIOVANNIDON LORENZO DON DONDONDON DON GIOVANNI GIOVANNIGIOVANNI GIOVANNIGIOVANNI GIOVANNIDON DON GIOVANNI GIOVANNI DON GIOVANNIDONDONDON GIOVANNI GIOVANNI GIOVANNIDON GIOVANNI DON DON LORENZODON LORENZODONDONDON DONLORENZO DONLORENZO LORENZOLORENZO LORENZO DON LORENZODON LORENZO LORENZO

MATTIAS MATTIAS MATTIAS MATTIAS MATTIAS FERDINANDOFERDINANDOFERDINANDOFERDINANDO II MATTIASFERDINANDO II II MATTIASII MATTIASMATTIAS II FERDINANDOMATTIAS FERDINANDO FERDINANDOFERDINANDO II FERDINANDO IIMATTIAS II II MATTIASMATTIAS IIMATTIAS G. CARLOMATTIAS G. CARDINALE G. CARLO G. CARLO CARLO CARDINALE CARDINALE G. CARDINALE CARLO CARDINALE e Vittoriae Della Vittoriae Vittoriae VittoriaRovere Della Dellae Della VittoriaRovere Rovere Rovere Della Roveree Vittoriae Della Vittoriae Vittoriae VittoriaRovere Della Dellae Della MATTIAS VittoriaRovere Rovere Rovere DellaMATTIAS MATTIASMATTIAS Rovere MATTIAS

DON FRANCESCODONDONDON FRANCESCO FRANCESCO FRANCESCODON FRANCESCO ELEONORA MATTIAS ELEONORA CATERINAELEONORAMATTIAS ELEONORAMATTIAS MATTIAS CATERINA CLAUDIA CATERINA ELEONORA CATERINAMATTIAS CLAUDIAMADDALENA CLAUDIA CATERINA CLAUDIA MADDALENA MADDALENA CLAUDIAMADDALENA MADDALENA CARLO CARDINALECARLOCARLOCARLO CARDINALE CARDINALE MATTIAS CARDINALECARLOMATTIAS MATTIAS CARDINALE MATTIAS MATTIASMATTIASMATTIAS MATTIAS MATTIAS MATTIAS Bianca CappelloBiancaBiancaBianca Cappello Cappello CappelloBianca Cappello DON LORENZODONDONDON LORENZO LORENZO LORENZODON LORENZO Don AntonioDonDon DonAntonio Antonio Antonio Don Antonio

COSIMO IIICOSIMOCOSIMO e COSIMO III III e IIICOSIMO e e III e COSIMO IIICOSIMOCOSIMO e COSIMO III III e IIICOSIMO e e III e P. VezzosiP.P. P.Vezzosi Vezzosi Vezzosi TiP. presento Vezzosi Ti Ti Tipresento presento presento laTi Famigliapresento la la laFamiglia Famiglia Famiglia Medicila Famiglia Medici Medici Medici Medici Margherita Margherita MargheritaLuisaMargherita d’Orleans Luisa MargheritaLuisa Luisa d’Orleans d’Orleans d’Orleans Luisa d’OrleansMargheritaMargherita MargheritaLuisaMargherita d’Orleans Luisa MargheritaLuisa Luisa d’Orleans d’Orleans d’Orleans Luisa d’Orleans

RitrattiRitrattiRitratti RitrattiMedicei RitrattiMedicei Medicei Medicei della Medicei della Seriedella della Serie Aulica Serie dellaSerie Aulica Aulica SerieagliAulica UffiziagliAulica agli agli Uffizi Ed.Uffizi Uffiziagli Alinea Ed. Ed.Uffizi Ed. Alinea Alinea 2009Alinea Ed. 2009Alinea 2009 2009 2009 MATTIAS MATTIASMATTIASMATTIAS MATTIAS P. VezzosiP.P. VezzosiP. Vezzosi Vezzosi È P.lui Vezzosi Èil È luipiùÈ lui lui il bello.il piùÈil più luipiù bello. bello.il bello. più bello. DON FRANCESCODONDONDON FRANCESCO FRANCESCO FRANCESCO DON FRANCESCO ELEONORA ELEONORA ELEONORACATERINA ELEONORA CATERINA ELEONORA CATERINACLAUDIA CATERINA CLAUDIA MADDALENA CATERINACLAUDIA CLAUDIA MADDALENA MADDALENA CLAUDIA MADDALENA MADDALENA CARLO CARDINALECARLOCARLOCARLO CARDINALE CARDINALE CARDINALECARLO CARDINALE RitrattiRitrattiRitratti RitrattiMedicei RitrattiMedicei Medicei Medicei nella Medicei nellaVilla-Museo nella nella Villa-Museo Villa-Museo nellaVilla-Museo Villa-Museodi Cerreto di di diCerreto Cerreto Cerreto Guidi di Cerreto Guidi Ed.Guidi Guidi Alinea Ed. Ed.Guidi Ed. Alinea Alinea 2007Alinea Ed. 2007Alinea 2007 2007 2007 Bianca BiancaCappelloBiancaBianca Cappello BiancaCappello Bianca BiancaCappello BiancaCappello BiancaCappello BiancaCappello BiancaBianca Bianca Cappello Cappello Cappello CappelloBiancaDONCappello BiancaCappello LORENZO DON Cappello CappelloDON DON LORENZO LORENZO LORENZO DON LORENZO GRAN PRINCIPEGRANGRANGRAN PRINCIPE PRINCIPE PRINCIPEGRAN PRINCIPE ANNADon MARIADon ANNAGRAN ANNAAntonio AntonioANNA Don MARIAPRINCIPEDonDon MARIADonGRANDon MARIA DonGRANAntonio AntonioANNA GRANAntonio Antonio AntonioPRINCIPE Antonio PRINCIPEDon MARIAPRINCIPEDon GRANGIAN Antonio Antonio GASTONEPRINCIPE ANNAGIANGIAN GIAN GASTONEMARIA GASTONEANNA GASTONEANNA ANNA GIAN MARIA MARIA GASTONEMARIA ANNA MARIA GIAN GASTONEGIANGIANGIAN GASTONE GASTONE GASTONEGIAN GASTONE FERDINANDOFERDINANDOFERDINANDOFERDINANDO e ViolanteDonFERDINANDO Antonioe ViolanteeDon ViolanteeDon ViolanteDonLUISA Antonio Antonio Antonioe eViolante DonGiovanniLUISAFERDINANDOLUISA LUISA Antonio e GiovanniGuglielmoeFERDINANDO GiovannieFERDINANDO GiovanniLUISAFERDINANDO e Violante Guglielmo Guglielmoe GiovanniGuglielmoFERDINANDOe e Anna Violantee Violantee ViolanteMaria Guglielmo LUISAe Anna e Anna edi e Anna eSassonia-ViolanteMaria Giovanni LUISAMaria LUISAMaria LUISAedi Anna dieSassonia- GiovannidiGuglielmoeSassonia- Giovanni eSassonia-Maria GiovanniLUISA diGuglielmo GuglielmoeSassonia- GiovanniGuglielmoe Anna Maria Guglielmo e Annae Anna edi Anna Sassonia-Maria Maria Maria edi Anna diSassonia- diSassonia- Sassonia-Maria di Sassonia- di Bavieradi diBaviera diBaviera Bavieradi BavieraElettore PalatinoElettorediElettore BavieraElettore Palatino di Palatino diBaviera PalatinoElettore diBaviera Baviera5 PalatinodiLauenburg BavieraElettoreLauenburgLauenburgLauenburg PalatinoElettoreElettoreElettoreLauenburg Palatino Palatino PalatinoElettore PalatinoLauenburgLauenburgLauenburgLauenburgLauenburg

MATTIAS MATTIAS MATTIASMATTIAS MATTIAS

DONDON FRANCESCO FRANCESCODONDONDONDONDONDON FRANCESCO FRANCESCOFRANCESCO FRANCESCOFRANCESCO FRANCESCODONDON FRANCESCO FRANCESCO ELEONORA ELEONORA ELEONORA ELEONORA ELEONORA ELEONORA ELEONORA ELEONORA CATERINA CATERINA ELEONORA ELEONORA CATERINA CATERINACATERINA CATERINACATERINA CATERINA CLAUDIA CLAUDIA CATERINA CATERINA CLAUDIA CLAUDIACLAUDIA CLAUDIACLAUDIA MADDALENACLAUDIA MADDALENA CLAUDIA MADDALENACLAUDIA MADDALENAMADDALENA MADDALENAMADDALENA MADDALENA MADDALENA MADDALENA DON FRANCESCODONDONDON FRANCESCO FRANCESCO FRANCESCODON FRANCESCO ELEONORA ELEONORA ELEONORA ELEONORA CATERINA ELEONORA CATERINA CATERINA CATERINA CLAUDIA CATERINA CLAUDIA CLAUDIA CLAUDIA MADDALENA CLAUDIA MADDALENA MADDALENA MADDALENA MADDALENA CARLOCARLOCARLO CARLOCARLOCARDINALE CARLOCARDINALECARLOCARLO CARDINALE CARDINALECARLOCARDINALE CARLOCARDINALECARDINALE CARDINALE CARDINALE CARDINALE CARLOCARLO CARLOCARDINALECARLO CARDINALE CARLOCARDINALE CARDINALE CARDINALE DONDON LORENZO LORENZODONDONDONDONDONDON LORENZO LORENZOLORENZO LORENZOLORENZO LORENZODON DON LORENZO LORENZO DON LORENZODONDONDON LORENZO LORENZO LORENZO DON LORENZO

MATTIASMATTIAS MATTIAS MATTIASMATTIASMATTIASMATTIAS MATTIAS MATTIAS MATTIAS MATTIASMATTIASMATTIASMATTIAS MATTIAS Firenze Cerreto Guidi

Ti presento la Famiglia Medici Ritratti Medicei della Serie Aulica agli Uffizi e alla Villa Medicea di Cerreto Guidi cazioni, la Serie Aulica venne recuperata Ritratto di Anna Maria Luisa de’ Medici Elettrice Palatina attribuito a Giovanni Gaetano Gabbiani, 1726 Galleria nel 1996, quando si procedette al riallesti- degli Uffizi, Serie Aulica. mento del più antico nucleo della Galleria Anna Maria Luisa de’ Medici è nota per il Patto di Fa- degli Uffizi. miglia con il quale ha vincolato a Firenze e alla Toscana l’immensa collezione medicea accumulata nei secoli. A lei noi tutti siamo debitori! Un’altra consistente raccolta di ritratti me- dicei è conservata nella Villa Medicea di Cerreto Guidi, orginaria residenza di cac- I ritratti hanno svolto un’importante fun- cia di Cosimo I nelle “Terre di Leonardo”. zione celebrativa del governo mediceo. In I 31 ritratti medicei esposti all’interno del assenza degli attuali strumenti di comuni- Museo sono stati realizzati nel XVI e XVII cazione, il ritratto ha infatti rappresentato secolo. La maggior parte proviene dai depo- un efficace mezzo d’informazione, a livello siti degli Uffizi, alcuni provengono dalla Villa europeo, del potere e della ricchezza dei di Poggio a Caiano, altri dall’Eredità Bardini, Medici. Durante il Cinquecento cresce la tre del XIX secolo appartenevano a Gallia- consapevolezza dell’importanza del ritratto no Boldrini, ultimo proprietario della Villa. come manifesto del potere e si diffonde, da La raccolta è interessante perché compren- parte dei principi, la pratica di realizzare in- de alcuni rari ritratti di personaggi che non tere Gallerie di ritratti. sono presenti nella Serie Aulica.

La Serie Aulica, originariamente detta dei Influenzati dalla ritrattistica nordica, nella Serenissimi Principi, è la serie più com- estrema cura con cui vengono resi i parti- pleta di ritratti dei membri della Famiglia colari e nei raffinati accostamenti croma- Medici, da Giovanni di Bicci ad Anna Maria tici, questi ritratti ufficiali danno grande Luisa. È costituita da 40 ritratti conser- importanza a tutti quegli elementi preziosi vati agli Uffizi. Si è formata nel corso di (stoffe, abiti, gioielli, corone, scettri…) che tre secoli, dal XVI al XVIII, per volontà dimostrano il potere e la ricchezza dei sog- del Granduca Francesco I de’ Medici di getti raffigurati. Oltre a farci conoscere celebrare la dinastia medicea e ornare l’aspetto fisico dei Medici e il loro status la Galleria degli Uffizi e fu continuata dai sociale, essi rappresentano un’eccezionale suoi successori, fino ad Anna Maria Luisa. testimonianza del gusto e della moda del Andata dispersa nel tempo in varie collo- loro tempo. 6 Osservandoli attentamente impari a ricono- Al rullo di tamburi, fra sventolanti bandiere scere i vari personaggi medicei e i loro le- e splendidi costumi, partecipa anche tu alle gami di parentela. Ti diventano così familiari rievocazioni storiche, numerose in Toscana, che provi l’emozione di tornare indietro nel ed immergiti nell’affascinante atmosfera tempo e di far parte della Famiglia! rinascimentale !

Alcuni studenti di Vinci imparano la Storia dei Medici divertendosi, durante l’Evento Le Vie dei Medici in occasione del Palio del Cerro a Cerreto Guidi (2016)

Giovani figuranti della Contrada Caracosta al Palio del Cerro (2016) 7 Particolare del Ritratto di Isabella de’ Medici, Duchessa di Bracciano da Agnolo Bronzino, fine XVI o inizio XVII secolo, Villa Medicea di Cerreto Guidi. Isabella tiene tra le mani il frammento di un brano in notazione di intavolatura per liuto. Potrebbe riferirsi all’unica composizione nota di Isabella de’ Medici !

8 Isabella Stella di Casa Medici L’onore perduto di Isabella de’ Medici è stato ritrovato !

“Io ti adoro Bella, e credi che quando mi morirò, né figli, né stato, né amici, né dame, né niun’altra cosa mi si ricordarà se non che io ti adoro” Paolo Giordano Orsini a Isabella de’ Medici (da E. Mori L’onore perduto di Isabella de’ Medici Ed. Garzanti 2011). La notorietà di Isabella de’ Medici (1542-1576), figlia di Cosimo I e Eleonora di Toledo, è legata alle circostanze della sua morte, che una lunga tradizione storiografica e lette- raria ha attribuito all’uccisione da parte del marito Paolo Giordano Orsini (1541-1585). La causa dell’omicidio sarebbe stata, secondo alcuni, il tradimento di Isabella con Troilo Orsini, cugino di Paolo Giordano, per altri, l’innamoramento di Paolo Giordano per Vittoria Accoramboni, nobildonna di Gubbio, per altri ancora entrambe le cose. Questa versione non sembra più accettabile dopo che l’archivista Elisabetta Mori ha por- tato alla luce una copiosa corrispondenza intercorsa fra i due sposi che rivela, da un lato, il solido legame matrimoniale, dall’altro, la lunga malattia di Isabella (oppilazione, occlu- sione delle vie urinarie e biliari), probabile causa della morte. Tale versione inoltre non sarebbe fondata su testimonianze attendibili, essendo le fonti di matrice politica antime- dicea. Con Isabella anche Paolo Giordano Orsini ha ritrovato l’onore perduto!

Il fascino del mistero sulla morte di Isabella de’ Medici permane tutta- via nella singolare coincidenza delle date della morte di Isabella (Villa di Cerreto Guidi, 16 luglio 1576), e di Dianora di Toledo (Villa di Cafag- giolo, 11 luglio 1576), uccisa dal ma- rito Don Pietro de’ Medici, fratello di Isabella, “…per il tradimento che ella gli faceva con i suoi portamenti indegni di gentildonna”. Isabella fu giudicata dai contem- poranei bellissima, colta e saggia. Poeti, letterati e musici le dedicaro- no le proprie opere. Sebbene i con- temporanei lodassero la sua bella scrittura, l’unica opera ad oggi nota di Isabella de’ Medici è una compo- sizione dal titolo Lieta vivo et con- tenta, trascritta nel Libro di canto e liuto di Cosimo Bottegari, in quegli anni attivo presso la corte medicea, conservato nella Biblioteca Estense Universitaria di Modena.

La struggente “Canzone di Isabella Ritratto di Isabella de’ Medici, Duchessa di Bracciano da Agnolo Bron- de’ Medici” è ascoltabile su youtube. zino, fine XVI o inizio XVII secolo, Villa Medicea di Cerreto Guidi

9 Firenze

A Firenze alla ricerca delle

insegne medicee una sistemazione analoga a quella della Piazza SS. Annunziata con la Statua eque- A Firenze, nella centrale Piazza della Signoria, la Statua stre di Ferdinando I (1608). equestre di Cosimo I domina la scena urbana. Tutto è sotto il suo controllo!

In Toscana l’impronta lasciata dai Medici è immensa. Gli interventi medicei si con- centrano nei maggiori centri urbani ed in particolare a Firenze, Capitale del Gran- ducato. Passeggiando nel centro antico molti sono i documenti materiali della presenza-pote- re dei Medici, fra questi il Palazzo Medici- Riccardi con la splendida Cappella di Be- nozzo Gozzoli in via Cavour, il Complesso di San Lorenzo (Chiesa di S.Lorenzo, Sa- grestia Vecchia e Sagrestia Nuova, Cap- pella dei Principi e Biblioteca Laurenzia- na), il Giardino “delle Sculture” e il Casino Mediceo di fronte al Convento di S.Marco, il Giardino de’ Semplici e, soprattutto, la spina dorsale Corridoio Vasariano-Uffizi (già sede delle Magistrature del Grandu- cato) che unisce i due palazzi ducali, Pa- lazzo Vecchio, poi della Signoria, e Palaz- zo Pitti con il Giardino di Boboli e il Forte Belvedere. Nella centrale Piazza della Signoria, insie- me alla contrapposizione statuaria dell’Er- cole e Caco di Baccio Bandinelli e del Net- tuno con fontana dell’Ammannati al David di Michelangelo, domina la scena urbana la Statua equestre di Cosimo I (1595), con Un selfie con ilQuartiere Mediceo a Firenze

10 Firenze al tramonto, vista da Piazzale Michelangelo, è uno spettacolo imperdibile!

Alzando lo sguardo scopri che molti edifi- ci sono sovrastati da stemmi medicei con palle o bisanti e da busti dei Granduchi che ti osservano. All’esterno e all’interno dei Musei e dei Palazzi fiorentini, divertiti a scoprire le fantastiche insegne dei Medici!

Uffizi, arcata di fondo Statua di Cosimo I (1585) fra il I Medici, protagonisti della storia italiana ed europea dal Rigore e l’Equità. La Galleria degli Uffizi, uno dei Musei XV al XVIII secolo, hanno dato i natali a due Regine di più prestigiosi al mondo, è un’ideazione dei Medici: a Co- Francia (Caterina e Maria) e tre Papi (Leone X, Clemente simo I si deve la costruzione dell’edificio (1560), a suo VII, Leone XI). Sul Palazzo Arcivescovile in Piazza San figlio Francesco I il museo (1581), all’ultima discendente Giovanni è lo stemma di Papa Leone XI, il cui Pontificato Anna Maria Luisa il vincolo perpetuo delle collezioni me- durò però solo alcune settimane dicee (1737) 11 Tartarughe a Firenze in Piazza Santa Maria Novella!

Quattro testuggini in bronzo stanno alla base degli obelischi marmorei realizzati per volontà di Cosimo I (1563) in Piazza Santa Maria Novella come limiti per il Circuito del Palio dei Cocchi, simile alle corse con le bighe del Circo Massimo a Roma. Il Palio si corse fino alla metà dell’Ottocento il 23 Giugno, vigilia di S. Giovanni Battista, patrono di Firenze

Alcune divise o imprese medicee del ’400 e ’500 Il rinoceronte. È l’impresa di Alessandro con il motto NON BUELVO SIN VENCER (non torno indietro senza vincere), da (a cura di) E. Capretti I Medici mecenati a Firenze: da banchieri a signori, Ed. Polistampa 2004; I Medici mecenati a Firenze II: Papi, Capitani, Du- allude alla sua determinazione chi, Ed. Polistampa 2006 La folgore. E’ l’impresa di Giovanni delle Bande Nere con il motto NIHIL HOC FORTIUS (niente più forte di questo) L’anello con la punta di diamante. È simbolo di eternità ed è spesso accompagnato dal motto SEMPER che allude alla La tartaruga con la vela accompagnata dal motto FESTI- perennità della stirpe medicea NA LENTE (affrettati lentamente). È l’impresa di Cosimo I, sottolinea le doti del principe: la prontezza e la prudenza Le piume di struzzo o di falco. Sono usate a partire da Co- simo Il Vecchio. Con Piero il Gottoso diventano tre colorate La donnola con in bocca un ramoscello di ruta con il motto rispettivamente di bianco, rosso, verde, in riferimento alla AMAT VICTORIA CURAM (la vittoria ama la sollecitudine). SS. Trinità o alle Virtù teologali È l’impresa di Francesco I (si credeva che la donnola per allontanare o uccidere il rospo-nemico utilizzasse un ramo- Il falcone artigliante. E’ l’impresa di Piero il Gottoso scello di ruta) Le api operose intorno alle arnie. Sono simbolo del buon governo sotto un solo re Il pavone con motto REGARDE MOI per Giovanni de’ Medici Il broncone (tronco di legno) spirante fiamme o secco e ger- mogliante da una parte per Lorenzo e Giuliano L’alloro per Lorenzo il Magnifico L’olivo e il motto LE TEMS REVIENT per Giuliano I bronconi verdi incrociati e infiammati con il motto IN VIRI- DI TENERAS EXURIT FLAMMA MEDULLAS (A. Poliziano) per Piero il Fauto (secondo altri per Giuliano) Il giogo con il motto IUGUM MEUM SUAVE EST ET ONUS MEUM LEVE (il mio giogo è dolce e il mio peso lieve) per il Cardinale Giovanni poi Papa Leone X, vuole ricordare l’atteggiamento clemente nei riguardi dei nemici al rientro La Tartaruga con la vela, impresa di Cosimo I è raffigu- dall’esilio del 1512 rata molte volte al Museo di Palazzo Vecchio (Salone dei Cinquecento, Quartiere di Eleonora di Toledo, Quartiere degli Elementi, Sala di Leone X)

12 Gli insediamenti medicei a Firenze con il Percorso del Principe

Il Corridoio Vasariano, realizzato da Giorgio Vasari nel 1565 per volere di Cosimo I de’ Medici, collegava il vecchio Palazzo Ducale (Palazzo Vecchio) alla nuova residenza Granducale (Palazzo Pitti) tramite una scenografica via aerea- privata che consentiva al Granduca di attraversare la città senza scorta armata 13 Cafaggiolo Seravezza Trebbio Castello Pratolino Petraia Careggi La Magia Fiesole Poggio a Caiano Firenze Cerreto Guidi Boboli Artimino Poggio Imperiale

Ville e Giardini Medicei Patrimonio dell’Umanità. Sito Le Ville Medicee seriale Unesco 26/6/2013 e gli intrighi di corte! seriale UNESCO 26/6/2013 “per la loro Arte e Territorio: Il Territorio come libro di testo. Gli studenti della Fondazione Conservatorio SS.ma Annun- acclamata rilevanza culturale, artistica e ziata di Empoli alla scoperta dei Medici e delle loro Ville paesaggistica”: Villa di Cafaggiolo (Barbe- (2004) rino di Mugello, Firenze), Villa Il Trebbio (San Piero a Sieve, Firenze), Villa di Castel- Le Ville Medicee sono considerate la massi- lo (Firenze), Villa La Petraia (Firenze), Villa ma espressione del potere mediceo. di Careggi (Firenze), a Fiesole Diffuse dalla metà del XV secolo agli inizi (Firenze), Villa di Poggio Imperiale (Firen- del XVII secolo, soprattutto nel Mugello, ze), Villa La Magia (Quarrata, Pistoia), Villa terra di origine dei Medici, intorno a Firen- di Poggio a Caiano (Prato), Villa di Artimino ze, Capitale del Granducato, lungo la piana (Carmignano, Prato), Villa di Cerreto Guidi dell’Arno e ai confini dello Stato fiorentino, (Firenze), il Palazzo di Seravezza (Lucca) assolvevano a molteplici funzioni: rappre- e i Giardini di Boboli (Firenze) e Pratolino sentanza, otium intellettuale contrapposto (Vaglia, Firenze). al negotium in città, sperimentazione in campo artistico e scientifico, sfruttamento delle risorse locali ma erano anche, e so- prattutto, presidi territoriali, espressione tangibile del potere mediceo. Spesso impiantate su strutture preesistenti o costruite ex novo (Fiesole, Pratolino, Ar- timino), le Ville Medicee erano residenze nobiliari suburbane caratterizzate dall’ar- moniosa connessione fra architettura-giar- dino-paesaggio attorno a cui ruotava la vita di corte, prototipo rinascimentale esporta- to in tutta Europa. Delle 36 proprietà medicee ad oggi censite, 12 ville e 2 giardini sono stati riconosciuti Patrimonio dell’Umanità ed inseriti nel Sito

14 Boboli Poggio Imperiale

Giusto Utens, Villa Medicea di Poggio a Caiano (1599-1602). Fa parte della famosa Serie delle 17 tele-lunette, raffiguranti altrettante Ville Medicee, visibile nella bellissima Villa La Petraia. Le Ville Medicee sono gemme pre- ziose del territorio toscano!

Questi luoghi raccontano ancora oggi della chiarite. L’11 luglio 1576, nella Villa di Ca- passione dei Medici per l’arte, la caccia, la faggiolo, era morta sua cognata, Dianora convivialità, la buona tavola ma anche degli di Toledo, assassinata dal marito Don Pie- intrighi di corte! tro, la ‘pecora nera’ della Famiglia Medici. Entrando nella Villa di Cerreto Guidi potresti Nella Villa di Poggio a Caiano, il 19 ottobre avvertire la presenza del ‘fantasma’ di Isabel- 1587, morirono improvvisamente per avve- la de’ Medici, che qui morì il 16 luglio 1576 lenamento Francesco I e la seconda moglie, in circostanze non ancora completamente l’avvenente veneziana Bianca Cappello.

Empatia fra studenti durante uno scambio culturale alla Gli studenti di Poggio a Caiano e la ‘loro’ Villa Medicea Villa Medicea di Cerreto Guidi (2004) (2016) 15 A TAVOLA CON I MEDICI Tutti invitati al Banchetto Nuziale di Maria de’ Medici Regina di Francia !

Dall’ultimo periodo di Roma repubblicana i banchetti nunziali superano la dimensione privata per diven- tare pubbliche manifestazioni del potere e della ricchezza degli sposi. Per il matrimonio di Lorenzo de’ Medici con Clarice Orsini (4 giugno 1469), nei 3 giorni di festeggiamen- ti, si allestirono 5 banchetti e si consumarono, fra l’altro, 17 quintali di confetti e dolciumi. Sempre a Firenze, nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, ancora più strabilianti furono gli ap- parati effimeri del banchetto nuziale per il matrimonio di Maria de’ Medici ed Enrico IV Re di Francia, celebrato per procura a Firenze il 5 ottobre 1600 (lo sposo assente fu rappresentato da Ferdinando I). Alla magnificenza degli allestimenti e agli ‘effetti speciali’ di Bernardo Buontalenti si unirono mirabo- lanti sculture di zucchero, anteprima dell’odierno cake design, che riproducevano capolavori in bronzo di grandi scultori fiorentini, e straordinarie figure realizzate con finissime piegature dei tovaglioli, se- condo una tecnica nordica poi diffusa in tutte le corti europee. Inoltre, in un’enorme ‘credenza’ a forma di giglio di Francia alta più di 11 metri, realizzata da Jacopo Ligozzi, erano esposti 2000 vasi preziosi del tesoro mediceo. Quanto realizzato suscitò l’ammirazione della Regina e degli ospiti. Fra questi era Michelangelo Buo- narroti il Giovane che ci ha lasciato una descrizione dettagliata delle “felicissime nozze”. Documentata è anche la quantità impressionante di portate (oltre 50 piatti freddi e caldi, formaggi, cialdoncini e frutta). I festeggiamenti continuarono nei giorni successivi nella Reggia di Pitti, all’interno della quale è visita- bile l’antica Cucina Granducale recentemente restaurata.

Jacopo da Empoli, Nozze di Maria de’ Medici con Enrico IV 1600 Firenze, Galleria degli Uffizi, Inv, s.n. (particolare)

In questa eccezionale ‘istantanea’ d’epoca, è raffigurato il momento solenne in cui Ferdinando I de’ Medici, in rappresen- tanza del Re di Francia Enrico IV, porge l’anello nuziale alla nipote Maria alla presenza del Cardinale Pietro Aldobrandini e dei parenti più stretti. Il fasto degli apparati effimeri e del banchetto nuziale è riecheggiato inDolci trionfi e finissime piegature. Sculture in zucchero e tovaglioli per le nozze fiorentine di Maria de’ Medici Mostra Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina 2015 Catalogo (a cura di) G.Giusti e R.Spinelli Ed. Sillabe 2015

16 GIOIELLI NASCOSTI Le grandi Cucine di Palazzo Pitti e della Villa Medicea di Poggio a Caiano

Ferdinando l de’ Medici, dopo aver trasferito definitivamente la residenza granducale aPalazzo Pitti, provvide alla costruzione di nuove cucine, liberando il cortile monumentale dalle funzioni di servizio. I lavori iniziarono nel 1588 e terminarono nel 1599 nell’imminenza delle nozze di Maria de’ Medici con il Re di Francia Enrico IV. Del nucleo originario re- sta quella che era la “cucina comune” (dove si pre- paravano cibi destinati alla corte) poi “cucina se- greta” (dove si preparavano esclusivamente i cibi destinati al Granduca) oggi nota come “Cucinone”. L’elemento di spicco è il magnifico camino proba- bilmente ideato da Bernardo Buontalenti intorno al 1598-1599. In età lorenese furono aggiunti nuovi forni e cappe e l’ambiente prese il nome di “cucina reale”. Evocano le antiche atmosfere gli utensili da cucina (pentole, teglie, stampi da budi- no in rame, mortai con pestelli in legno, mestoli in ottone) ancora in uso quando, dopo l’Unità d’Italia, il Palazzo divenne la nuova reggia dei Savoia. Le cucine di Palazzo Pitti esterne alla reggia ad essa collegate da un ponte coperto alla quota del primo * Le visite vengono svolte su richiesta, piano del palazzo, così come appaiono nel particolare della Lunetta di Giusto Utens, da (a cura di) M. Ceriana, M. verificate le eventuali disponibilità del personale. Catolfi, La “cucina comune” di Ferdinando I a Palazzo Pitti Ed. Sillabe 2015

Anche le cucine della Villa Medicea di Poggio a Caiano sono molto suggestive avendo conservato tutti gli elementi caratteristici delle cucine di corte (il grande camino, i fornelli a carbone, i forni per il pane, le dispense per la conservazione delle provviste). Per valorizzare l’aspetto modano dei pasti con la corte, nel 1614 Cosimo II e la moglie Maria Maddalena d’Austria affidarono all’ingegnere granducale Gherardo Mechini la realizzazione di un nuovo spazio esterno per ospitare le nuove cucine, comprensivo di una cu- cina “comune” e una “segreta”. Fra le due cucine vi era un cortile con loggiato per le attività da svolgere all’aperto, come la macellazione, affiancato da un piccolo giardino di erbe aromatiche-officinali necessa- rie per le attività culinarie. Possiamo immaginare le pietanze dei Granduchi osservando le opere provenienti dalle collezioni medicee conservate al Museo della Natura Morta, al secondo piano della Villa (celebri i Campionari di frutta prodotti nelle campagne e nei giardini del Granducato raffigurati con esattezza scientifica da Bartolomeo Bimbi).

* Le visite vengono svolte solo in occasione di aperture straordinarie

Pittore della Scuola di Anversa, seconda metà del XVI secolo, Scena di cucina con Cena in Emmaus (1580- 1590) Villa Medicea di Poggio a Caiano, Museo della Natura Morta, da (a cura di) M.M. Simari Nelle Antiche Cucine, Catalogo della Mostra, Villa Medicea di Poggio a Caiano Ed. Sillabe 2015

17 Dogana del Fattoria e Capannone Villa di Fattoria del Terzo Bellavista Le Case Fattoria di Montevettolini Fattoria di Castelmartini

Fattoria di Altopascio

Fattoria di Padule di Ponte a Fucecchio Cappiano

Fattoria di Stabbia

In barchino nei luoghi della grande Bonifica Medicea del Lago di Fucecchio

Il Padule di Fucecchio: la più estesa palude interna italiana, ricca di presenze floristiche e faunistiche di Dalle unità produttive periferiche la produ- grande interesse zione di parte padronale veniva convogliata nella struttura centralizzata (controllo della produzione, conservazione, trasformazione La grande bonifica medicea del Lago di Fu- e commercializzazione dei prodotti) dove cecchio viene avviata nel 1574 dai succes- risiedeva il fattore, al quale il proprietario sori di Cosimo I, Francesco I e Ferdinando delegava la direzione dell’intero complesso. I de’ Medici. Il principato di Ferdinando I è Al vertice delle aziende medicee vi era lo un’età di tragiche carestie e il problema del Scrittoio delle Possessioni con a capo un grano s’impone come questione di vita o di Sovrintendente Generale che impartiva morte. Ferdinando I recupera terre colti- istruzioni ai diversi fattori. vabili alle acque creando un vasto latifondo mediceo, qui come in altre zone paludose Le fattorie granducali intorno al Lago-Pa- della Toscana (Bientina, Valdichiana, intorno dule di Fucecchio erano sette: Fattoria di a Pisa, Maremma). E’ inoltre il creatore del Altopascio, Fattoria di Bellavista a Borgo a Porto di Livorno come porto del grano che Buggiano, Fattoria del Terzo a Pieve a Nie- arriva dal nord Europa e come emporio del vole, Fattoria di Montevettolini e Le Case Mediterraneo. a Monsummano, Fattoria di Castelmartini, La bonifica del Lago di Fucecchio, prose- Fattoria di Stabbia e Fattoria di Ponte a guita da Don Lorenzo de’ Medici, figlio di Cappiano. Ferdinando I, provoca un impetuoso in- Queste erano in stretta dipendenza con cremento demografico-edilizio e modifica scali-porti (ne sono stati individuati 52) il paesaggio: boscaglie e ristrette oasi a fra cui il più importante era il Porto del coltivazione cerealicola cedono il posto ad Capannone con la relativa Dogana medicea una moderna struttura mezzadrile condot- e Piaggione con le buche da grano. Il rile- ta con il sistema a fattoria. vante numero di scali-porti dimostra l’im- portanza assunta dall’idrovia commerciale Ciascuna fattoria costituiva un’azienda agra- Padule-Usciana-Arno. Navigando lungo ria organizzata in una struttura direzionale l’Arno le merci qui prodotte raggiungevano centralizzata (edificio di fattoria), a cui fa- Firenze, Lucca, Pisa e Livorno, principale cevano capo diverse unità produttive peri- nodo portuale toscano, a costi nettamente feriche (poderi-dimore rurali) a mezzadria. inferiori a quelli via terra. 18 Natura e Cultura: gli studenti di Empoli alla scoperta dei documenti materiali della grande bonifica medicea del Lago- Padule di Fucecchio (2008)

L’effetto più macroscopico ed emozionante della grande bonifica medicea del Lago di Fu- cecchio è la Villa di Bellavista, adiacente alla Fattoria di Bellavista, a Borgo a Buggiano (Pistoia). Si tratta di “…una residenza patri- zia di età barocca, tra le meglio rappresen- tative dell’intera Toscana” (A. Paolucci), do- cumento materiale della civiltà artistica degli ultimi Medici e della fortuna economica del suo fondatore, l’empolese Francesco Feroni.

Puoi scoprire questi luoghi di grande inte- resse naturalistico-paesaggistico a piedi o In barchino con l’Associazione Volpoca località Anchione - in mountain bike ma anche in barchino: un’im- Ponte Buggianese (2016) mersione nella natura senza uguali a contatto diretto con fauna e flora palustre.

* Gli originali edifici di fattoria intorno al Padule di Fu- cecchio hanno oggi destinazioni d’uso diverse e sono visitabili solo esternamente. Villa Banchieri o di Castel- martini è visitabile su appuntamento. Al Ponte Mediceo di Cappiano e alla Dogana del Capannone (a fianco) sono presenti strutture ricettive adatte ai giovani.

Pronti, attenti, via! In mountain bike partendo dalla Dogana del Capannone località Anchione - Ponte Buggianese (2017) 19 Una vita rappresentativa di un secolo (XVII): FRANCESCO FERONI E LA VILLA DI BELLAVISTA a Borgo a Buggiano (Pt)

La Villa di Bellavista fu fondata per volontà di Francesco Feroni su progetto di Antonio Maria Ferri, uno dei principali architetti fiorentini della seconda metà del Seicento. I lavori furono avviati nel 1696 e ultimati nel 1699. Il notevolissimo apparato decorativo interno si caratterizza per l’imponente ciclo di affreschi allegorici del primo piano, attribuiti a Pier Dandini, la cui chiave di lettura è costituita dalla presenza comune della figura di un giovane eroe con elmo piumato e mantello rosso, allusiva a Fabio Feroni (figlio primogenito di Francesco). Fabio Feroni aveva combattuto, insieme alla maggiore aristocrazia europea, con l’armata cristiana durante l’assedio di Vienna da parte dell’armata turca, assedio trion- falmente rotto nel 1683. Il ciclo di affreschi allegorici si completava, nel salone centrale, con due tele (rubate nel 1969) raffiguranti laLiberazione di Vienna e la Presa di Buda, del pittore Anton Riccard, come documentato nell’Inventario della Villa del 1788.

Francesco Feroni (Empoli 16 giugno 1614/16 ? – Firenze 17 gennaio 1696), figlio di tintori empolesi, ed inizialmente tintore egli stesso, attratto da più rapidi e cospicui guadagni, si trasferì da Empoli, prima alla città portuale di Livorno e poi, intorno al 1640, ad Amster- dam, la metropoli economica dell’Europa del Seicento, dove rimase fino al 1673, anno del suo rientro in patria. Nonostante i difficili esordi olandesi, Francesco Feroni riuscì a specializzarsi nell’esporta- zione di grano, dal Baltico verso l’Italia centrale, servendosi inizialmente di navi olandesi. Con i primi guadagni, intorno al 1650, acquistò una propria nave e, approfittando della particolare situazione politica internazionale, si arricchì con il commercio di schiavi e delle varie mercanzie importate dall’Africa e dal Nuovo Mondo. Da Amsterdam la nave, carica di tessuti e bevande alcoliche, raggiungeva la Guinea (costa occidentale dell’Africa) dove scambiava il proprio carico con cuoio di buoi, denti d’elefante, oro e, soprattutto, “schiavi moreschi”, quindi si dirigeva verso le colonie spagnole del Nuovo Mondo (America – Indie Occidentali) dalle quali, dopo aver depositato gli schiavi, ripartiva verso l’Europa carica di zucchero, cacao, tabacco, lingotti d’oro e d’argento, perle e smeraldi. Il 31 marzo 1650, Francesco Feroni sposò Prudenza Tensini, appartenente ad una ricca famiglia di mercanti lombardi, dalla quale ebbe cinque figli. Il crescente prestigio del Feroni fu notato dalla corte toscana: dal 1652, fino al 1673, sarà agente dei Medici, osservatore, informatore politico durante i conflitti anglo-olandesi, nonché intermediario privato nell’acquisto di ope- re d’arte sul mercato olandese. Il Gran Principe Cosimo, futuro Cosimo III de’ Medici, in viaggio attraverso l’Europa, sarà due volte suo ospite ad Amsterdam (1667 e 1669). La volontà di ritirarsi dal “traffico de’ negri” e di tornare in patria, portando con sé i suoi immensi guadagni, maturò nel Feroni tra la fine del 1669 e l’inizio del 1670, da un lato, in relazione alla complessa situazione internazionale (conflitto anglo-francese), dall’altro, dall’ambizione di poter ottenere per sé e per i suoi discendenti un titolo nobiliare con l’acquisto della Fattoria granducale di Bellavista che Cosimo III s’impegnava ad elevare a marchesato (Feroni otterrà la dignità marchionale con il Privilegio granducale del 28 otto- bre 1681 e, quattordici anni dopo, riceverà il Privilegio di trasmettere il titolo agli eredi). Rientrato con la famiglia in Toscana (1673), fu insignito della dignità senatoria e nomina- to dal Granduca Depositario Generale e Ministro della Zecca (1674). Il suo compito era quello di amministrare il patrimonio mediceo e gran parte delle entrate dello Stato, le cui finanze necessitavano di essere risanate e riorganizzate. In questo contesto, fu chiamato anche a far parte della Deputazione per la Riforma dei Magistrati (1675), nel tentativo di riformare l’apparato statale la cui corruzione era fra le cause principali della grave crisi finanziaria in cui versava il Granducato. Dal 1675 al 1678, il Feroni lavorerà a vari progetti

20 di riforma (attività della Deputazione, bonifiche in Valdinievole, Valdichiana, pianura me- ridionale pisana e Maremma, provvedimenti per potenziare il ruolo di Livorno, dichiarato nel 1676 “porto franco” e dotato, probabilmente sul modello di Amsterdam, di un nuovo quartiere di magazzini e abitazioni per i mercanti, detto Venezia Nuova). Nel 1682 otterrà persino la Soprintendenza della Magona, importantissimo ufficio che controllava le attività estrattive e la produzione mineraria in Toscana. Il ruolo svolto dal Feroni getta quindi una luce nuova sul governo di Cosimo III, bollato generalmente come regno caratterizzato da depressione ed oscurantismo. La maestosità del complesso di Bellavista (Villa, Cappella, Giardino) e il tripudio barocco della Cappella Feroni, realizzata da Giovan Battista Foggini nella Basilica della SS. Annun- ziata a Firenze, riflettono la vastità del suo patrimonio. L’impero dei Feroni comincerà a sfaldarsi nella prima metà del XIX secolo con la vendita dei Palazzi di Firenze (1821 e 1834) e della Villa di Bellavista (1829). Ultimo a fregiarsi del titolo di marchese sarà Alessandro (1852-1866) con il quale si estingue la discendenza diretta di Francesco.

* La Villa è visitabile solo su prenotazione (Biblioteca Comune di Buggiano)

La Villa di Bellavista a Borgo a Buggiano (Pt), perno dell’Itinerario della grande bonifica medicea del Lago-Padule di Fucecchio, è un mirabile e sconosciuto capolavoro della civiltà artistica degli ultimi Medici (A. Paolucci, 1978)

21 Tour Fossi Medicei a Livorno

Livorno

Dall’acqua si scorge la prima pietra della nuo- va città-fortezza (1577) voluta da Francesco I e disegnata da Bernardo Buontalenti. Il Pro- getto prevedeva strade a maglia ortogonale Particolare del Momumento detto ‘dei 4 Mori’ a Livorno. attorno all’abitato medievale e un’imponente Ferdinando I de’ Medici si mostra fiero nel suo abito cinta muraria pentagonale con fossati e ba- di Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri S. Stefano, luardi a protezione dell’abitato dall’assalto di fondato dal padre Cosimo I, a difesa dai turchi e dagli pirati. Il Monumento a Ferdinando I (detto infedeli. Ferdinando I curò l’efficienza della Marina Toscana conseguendo numerosi successi ‘dei 4 Mori’), in abito di Gran Maestro dell’Or- dine di S. Stefano, ne celebra le imprese na- Il tour in battello dei Fossi Medicei a Li- vali e le vittorie sui barbareschi. A Ferdinando vorno, seguendo il perimetro pentagonale I si deve il potenziamento dell’apparato mili- delle fortificazioni cinquecentesche e ad- tare con la Fortezza Nuova (1590), su disegni dentrandosi nel quartiere Venezia Nuova, di Don Giovanni de’ Medici con la supervisione è il modo più divertente e suggestivo per del Buontalenti, e la vasta Piazza d’Armi al conoscere la storia della città, osservan- centro dell’abitato. Nel ‘600 Livorno divenne dola da un’insolita prospettiva che svela il più grande mercato del grano del Mediter- scorci caratteristici. raneo grazie alle Leggi Livornine (1591-93) e Consapevole della sua importanza econo- alla successiva dichiarazione ufficiale di Por- mica-militare, Cosimo I de’ Medici riscattò to franco (1676). Con Cosimo II fu portato dagli Spagnoli il Castello di Livorno e rea- a termine il Porto Mediceo, grandiosa diga lizzò lo strategico Canale “dei Navicelli” parallela a terra progettata da esperti fra (1541-1603), collegando Livorno a Pisa, cui Don Giovanni de’ Medici (1611-1617). Al collegata a sua volta a Firenze tramite la suo successore Fer- via fluviale dell’Arno. Gettava così le basi dinando II si deve per lo sviluppo di Livorno intorno al nucleo la parziale demoli- originario, già incorporato dalla Fortezza zione della Fortezza Vecchia (1534). Il Granduca fece costruire Nuova per far posto all’interno della Fortezza Vecchia la sua al nuovo quartiere residenza e, subito fuori dal fortilizio, il mercantile Venezia Palazzo Mediceo per il suo seguito. Di Nuova (1629), dalle fronte alla Fortezza Vecchia furono poste fondazioni analoghe una serie di buche per il deposito del grano a quelle della laguna (1572). veneta (magazzini e

22 Voluta Giulio de’ Medici, futuro Papa Clemente VII, la Fortezza Vecchia a Livorno, a margine del Porto Mediceo, fu progettata da Antonio da Sangallo il Vecchio, uno dei protagonisti delle “fortificazioni alla moderna”

Gli studenti di Vinci e di Cecina durante il Tour Fossi Medicei a Livorno (2016) abitazioni dei mercanti comunicanti diretta- Al termine del Tour, sbarcando dai battelli, mente con il Canale dei Navicelli), saldato con puoi visitare la Fortezza Vecchia, con ma- ponti al Quartiere S. Marco e protetto da una gazzini, prigioni sotterranee ed affascinanti nuova cinta e dal Forte S. Pietro. Nel quar- camminamenti di ronda. tiere Venezia Nuova i Bottini dell’Olio, grandi depositi per la conservazione dell’olio, voluti da Cosimo III (1705), furono poi ampliati da Gian Gastone (1731), ultimo discendente della Famiglia Medici. 23 Portoferraio

Cosmopolis-Portoferraio Ammirate Cosmopolis! Giorgio Vasari Cosimo I e le fortificazioni dell’Elba (1556-1559) Palazzo Vecchio, Quartieri Monumentali, Sala Cosimo I Supporto centrale alla costruzione dello L’approdo nel capoluogo e primo porto Stato mediceo è la decisione di Cosimo I isolano è un momento solenne, annunciato di fondare il nuovo caposaldo Cosmopolis dalle fortezze che si vedono in lontananza, (1548), odierna Portoferraio, a fini difen- in una rada che avvolge lo spazio di arri- sivi, produttivi, patrimoniali: garantire una vo del traghetto: quella di Portoferraio è maggiore difesa navale della fascia costie- l’evidenza stessa della definizione di rada, ra e sfruttare i ricchi giacimenti di ferro cioè di “insenatura riparata dalle onde e presenti sull’isola dopo aver acquisito il dal vento, adatta all’ancoraggio delle navi”, monopolio del minerale (1543). già apprezzata nei secoli dagli Etruschi e dai Romani. L’arrivo all’Isola d’Elba, su cui sbarcarono anche gli Argonauti cercando il Vello d’Oro Cosmopolis è una città ideale rinascimenta- (spiaggia delle Ghiaie), è pieno di sorprese: le perché rispetta i criteri chiave di questa l’isola è più grande di come uno se la imma- concezione: la sua difendibilità e il suo dise- gini; le coste, nel tratto iniziale imponenti, gno urbano funzionale. A Firenze, Pisa, Li- sono ricoperte da una fitta macchia, qua- vorno molte sono le tracce della sua nascita. si disabitate. Il fascino del mare colpisce Vasari celebrò la sua fondazione con un subito e, piano piano, si comincia a capire grande tondo a Palazzo Vecchio raffiguran- perché Cosimo I de’ Medici la scelse per do Cosimo I che, tenendo nella mano sini- proteggere e rafforzare il suo Granducato. stra il progetto, con la destra indica la città con le sue fortezze. Solo i delicati quanto micidiali equilibri delle potenze europee di allora impedirono a Cosi- Imperdibile è la Mostra permanente al- mo I di far diventare l’Elba una seconda Malta lestita nel panoramico Forte Falcone, con contro la politica di espansione francese e ot- documenti originali e riproduzioni storiche, tomana, con i temibili pirati Khayr al Din Bar- dipinti, monete, mappe, piante, disegni, ini- barossa e Dragut Rais. Davanti a Palazzo Vec- ziando dalle prime pietre posate il 7 e 8 lu- chio, sede del governo fiorentino, la Statua glio 1549. del Nettuno, il dio del Mare, fu commissionata da Cosimo I per esaltare i gloriosi traguardi marinari del Granducato di Toscana. 24 La città di Cosimo I: Cosmopolis, odierna Portoferraio

Alti come su un elicottero, salendo per le sce anche a scegliere meglio in quale spiag- scalinate di pietra rosa che portavano ai gia fare un bel… tuffo, perché la cittadella è bastioni i cavalieri al galoppo in caso di as- stata costruita proprio a picco sul mare, che sedio, da Forte Falcone a Forte Stella si rie- è fantastico!

“Cosmopolis, un percorso fra storia, danza e musica” realizzato dagli studenti della Scuola ad indirizzo musicale di Portoferraio e della Scuola Elba Danza (2016)

25 Fivizzano Pistoia Caprigliola Terra del Sole Barga S. Martino

Firenze Sasso Montecarlo Simone Pisa Livorno S. Sepolcro Antignano Arezzo Poggibonsi Calafuria Castiglioncello Cortona Volterra Poggibonsi Lucignano Massa Chiusi Portoferraio Montalcino Radicofani Grosseto Sovana Le formidabili difese del Granducato Le vie d’accesso al Granducato furono pre- Particolare dell’imponente Fortezza Medicea di Volterra sidiate con nuove fortezze: Terra del Sole (Pisa) ora Casa di Reclusione. Eliopoli (oggi nel comune di Castrocaro Ter- me) sorvegliava la strada romagnola dell’Ap- Il sistema difensivo è uno degli aspetti più pennino, Sansepolcro i passaggi della Val Ti- eclatanti dell’intervento mediceo. Cosimo I berina, Fivizzano e Caprigliola guardavano le dette infatti alla Toscana un assetto milita- strade della Lunigiana, Barga e Montecarlo re che garantì la sicurezza dello Stato per erano rivolte contro la Repubblica di Lucca, tutta la durata del principato mediceo, at- (annessa al Graducato di Toscana nel 1847), traverso molteplici interventi interni e co- la Fortezza di San Martino nel Mugello con- stieri che riflettono le innovazioni nell’arte trollava le strade dell’Appennino Emiliano delle armi (nuovi mezzi balistici, prevalenza e infine Sasso Simone chiamata “Città del della strategia della difesa rispetto all’of- Sole” , contrastava la Rocca di San Leo nello fesa). Stato di Urbino. Cosimo I si adoperò per rendere sicure le città dello Stato Fiorentino: Pisa, Volterra, Arezzo, Pistoia, Cortona, Sansepolcro e Firenze, ade- guando le fortificazioni alle esigenze dell’ar- tiglieria, più per frenare le rivolte interne che quelle esterne. Anche i maggiori centri abitati ebbero presidi (S. Miniato, Empoli, Prato, S. Ca- sciano, S. Gimignano, Colle Val d’Elsa, Monte- pulciano, Castrocaro). Con l’annessione del ter- ritorio della Repubblica di Siena (1555/1559), furono difese con nuove fortificazioni anche le città dello Stato Senese (salvo Pienza): Siena, Montalcino, Massa, Grosseto (rilevante per la vicinanza al mare e per essere avamposto an- tistante allo Stato dei Presidi), Sovana, Chiusi. Non essendo più necessarie, diverse fortifica- zioni poste al confine contro lo Stato Fiorenti- no vennero dismesse, mentre fu irrobustita la Fontana e “Osteria Grossa” o Posta a Radicofani sulla Rocca di Radicofani a protezione della via per Cassia, ad indicare il confine tra il Granducato e lo Stato Pontificio. Un posto metafisico da cui puoi ammirare lo Roma e Viterbo. straordinario paesaggio della Val d’Orcia 26 S. Sepolcro

Siena

La maestosa Fortezza Medicea di Arezzo, restaurata nel 2016, rivive come grande spazio cittadino aperto al pubblico e destinato ad attività culturali

Per la difesa delle coste dalle aggressio- L’opera di Cosimo I fu perfezionata dai succes- ni dei turchi e dei barbareschi, Cosimo I sori: Francesco I (costruzione della città nuova fondò il Sacro Ordine Militare Marittimo e Porto di Livorno), Ferdinando I (costruzione dei Cavalieri di S. Stefano Papa e Martire della Fortezza Belvedere a Firenze, comple- (Statuti approvati da Pio IV nel 1561) con tamento della Fortezza di San Martino e altre sede a Pisa e base navale prima a Porto- minori, ingrandimento del Porto e delle Forti- ferraio (con i tre forti di Falcone, Stella ficazioni di Livorno), Cosimo II (riordino delle e Linguella) e poi a Livorno, le due impor- difese del Porto di Livorno e invenzione delle tanti città portuarie fortificate. Tra il XVI navi da guerra di nuovo modello), Ferdinando e il XVII secolo furono altresì costruite II (restauro delle Fortezze del Granducato) e potenziate torri e casotti di militari per e Cosimo III (adeguamento delle fortezze al cavalleggeri lungo il litorale (Antignano, miglior tiro delle artiglierie inviando emissari Calafuria, Castiglioncello), rinsaldate le persino in Argentina a studiare fortificazioni e fortificazioni di Rosignano Marittimo e nel- fare rilievi). Gian Gastone ereditò un imponen- le Isole. te apparato militare.

Il sistema difensivo ideato da Cosimo I non venne mai messo alla prova da grandi eventi bellici (tranne la Guerra di Siena e di Castro) ma fu utilizzato per controllare gli accessi al Granducato durante la peste del 1630, il peggior nemico!

27 Le insegne medicee sui tondeggianti baluardi angolari della possente Fortezza Medicea di S. Barbara a Siena

La nuova Fortezza Medicea di Grosseto con al centro il Cassero senese 28 AIUTO ARRIVANO I PIRATI !!! Pirati barbareschi e turchi sulle coste toscane

Nel ‘500 si ebbe un forte incremento della pirateria turco-bar- baresca nel Mediterraneo. Nello scontro tra i più potenti Stati dell’epoca, l’Impero asburgico di Carlo V e il Regno di Francia, alleato dell’Impero turco, si inserì Khayr al Din detto Barbarossa, Signore di Algeri, che rese molto potente la flotta turca fino alla Battaglia di Lepanto (1571) con la vittoria della Lega cristiana. Ne fecero le spese soprattutto le popolazioni delle coste tirre- niche dell’Italia per le incursioni e gli attacchi di pirati turchi e barbareschi che posero tutto a ferro e fuoco, saccheggiando, uccidendo e portando via come schiavi i disgraziati abitanti, da vendere o usare come animali da lavoro nei paesi musulmani. L’innaturale alleanza del Re di Francia con il Sultano nel 1543- 1544 portò la flotta turca a Marsiglia; al ritorno Barbarossa, per vendetta contro il talamonese Bartolomeo Peretti che aveva osa- to assalire la sua isola e le sue proprietà, distrusse Talamone, Montiano, Porto Ercole e l’Isola del Giglio, rendendo schiavi tutti gli abitanti. Per difendere le popolazioni costiere terrorizzate agivano valo- rosamente i Cavalieri di Malta; il Papa aveva una piccola flotta per la guardia delle riviere “dal Circeo all’Argentario” che si univa alle flotte di Napoli, di Sicilia, di Genova e alle navi dell’Ordine dei Cavalieri di S. Stefano, fondato da Cosimo I de’ Medici a Pisa nel 1561; inoltre lungo le coste furono costruite torri per la segnala- zione e la difesa. Nel corso della “Guerra di Siena” (1552-1559) si rinnovò l’alleanza franco-turca e nel 1553 Dragut assalì l’Elba, distrusse e depredò molti paesi dell’isola, poi deportò l’intera popolazione di Pianosa e i frati del Convento di S. Mamiliano di Montecristo. Nel 1555 però le masnade di Dragut nell’assalire Piombino furono sconfitte dalle truppe mandate da Cosimo I. Nel 1563 Dragut as- salì e saccheggiò Castagneto ponendo in catene oltre 170 persone. Contro la pirateria cresceva l’attività dei Cavalieri di S. Stefano e i pirati spesso si davano alla fuga di fronte alle “galere del Gran Diavolo”, come le chiamavano. In circa settanta anni, tra il 1573 e il 1644, i Cavalieri stefaniani catturarono oltre 13000 nemici e liberarono oltre 5000 schiavi cristiani, senza contare la cattura di navi avversarie, il recupero di merci razziate, la difesa di navi mercantili cristiane e l’aiuto alle altre marinerie che combatteva- no la pirateria. Ma per le forti spese nel 1647 la flotta toscana fu ridimensionata mentre la pirateria barbaresca continuava ad imperversare; solo la piccola flotta pontificia rimase a difendere le coste tirreniche finché anch’essa perse efficacia, essendo superate le galere dai progressi tecnici in campo navale nel ’700. I Lorena, subentrati nel Granducato, stipularono un trattato di pace e commercio nel 1749 con i barbareschi che però conti- nuarono nella pirateria. Nel 1799 l’isola del Giglio subì ancora un assalto di pirati tunisini, respinto dai valorosi gigliesi. Torri costiere di Calafuria e Castiglioncello (Livorno) 29 Alla scoperta di Miniere e Ferriere Stazzema Eco Museo Seravezza Montagna Pietrasanta Pistoiese

Volterra

Parco S. Silvestro Miniera del Temperino Valpiana Follonica

Val di Cornia underground! Il Parco Archeominerario di San Silvestro a Campiglia Marittima (LI) offre percorsi di visita che si snodano tra musei, gallerie minerarie, da per- correre a piedi e a bordo di un treno minerario, sentieri di Del rinnovato interesse per le aree mine- interesse storico, archeologico, geologico e naturalistico, rarie-estrattive, esemplare è la Miniera del su cui domina il borgo medievale di Rocca San Silvestro Temperino nel Parco Archeominerario di S. Silvestro (Campiglia Marittima LI) che af- LE MINIERE fianca cunicoli di età etrusca a pozzi di età La Toscana è ricca di miniere e cave. Piom- medicea. bo, argento e ferro, rame e zinco si estra- evano nelle miniere dell’Isola d’Elba e del Giglio, del Volterrano, delle Colline Metal- lifere e di Pietrasanta. Grande importan- za avevano soprattutto le cave di ferro dell’Isola d’Elba al pari delle saline di Vol- terra e delle miniere volterrane di allume, sostanza necessaria per la colorazione del- la lana e impiegata anche in medicina per le sue proprietà astringenti (per il controllo delle miniere di allume del Sasso, Lorenzo il Magnifico mosse guerra a Volterra). “A partire da Cosimo I, i Medici sfruttarono le ottime potenzialità economiche delle mi- niere della regione.... Il frate domenicano Agostino del Riccio nel 1597 scrisse -L’Isto ria delle pietre, documento della cultura A scuola nei parchi ! Nel Parco Archeominerario di San sperimentale promossa da Francesco I e Silvestro i ragazzi possono partecipare ad una suggestiva Ferdinando I de’ Medici. Negli stessi anni visita alla Miniera del Temperino, alla scoperta delle rocce si arricchirono le collezioni granducali e si e dei minerali del campigliese abbinata ad un laboratorio provvide all’arredo delle cappelle gentilizie presso il Centro di documentazione di Villa Lanzi. L’edifi- cio cinquecentesco fu voluto da Cosimo I de’ Medici per con pietre preziose” (Museo Galileo digita ospitare minatori di origine germanica chiamati in Italia a sul web “Scienze della Terra in Toscana”). lavorare nelle miniere del Campigliese

30 Cosimo I volle costruire il Palazzo di Sera- L’Itinerario del Ferro all’Ecomuseo della vezza per sovrintendere alle ricche escava- Montagna Pistoiese racconta la storia del- zioni marmifere (marmi pregiati della brec- la siderurgia in epoca pre-industriale pre- cia detta ‘medicea di Seravezza’) e di mine- sente sulla Montagna Pistoiese già nel XIV rali (sfruttamento delle Miniere del Bottino secolo. Con Cosimo I la zona divenne primo - Argentiera nel comune di Stazzema LU) polo siderurgico del Granducato di Toscana ed impiantò nella zona numerose ferriere. (1543). La montagna, con i suoi fitti boschi e l’ab- bondanza di acqua, forniva l’energia natu- LE FERRIERE rale (forza motrice e combustibile) per gli La fondazione di Cosmopolis, attuale Por- antichi opifici di lavorazione del ferro. toferraio, e il monopolio dell’estrazione- produzione del ferro (Magona) voluto da L’importante sistema delle fonderie e delle Cosimo I, dette grande impulso al commer- ferriere di Valpiana (nel comune di Massa cio del ferro dalle miniere elbane e all’af- Marittima GR) fondato negli anni ’70 del ’500 fermazione di un vasto sistema di ferriere ha visto il suo declino con il consolidamento lungo l’Arno, la costa maremmana e, in par- del polo industriale di Follonica. ticolare, nell’area della montagna pistoiese. “...Per arrivare in montagna, il ferro dove- A Follonica il Museo del ferro e della ghisa, va percorrere un tragitto lungo e laborioso. recentemente rinnovato con l’allestimento Dalle miniere dell’Isola d’Elba il ferro veni- del MAGMA Museo delle arti in ghisa nella va trasferito nei forni fusori della Marem- Maremma, fa parte di un affascinante itine- ma (Follonica e Valdipiana) che riducevano rario all’interno dell’area magonale dell’ex il minerale in ‘ferraccio’. Da qui veniva cari- stabilimento Ilva con suggestive testimo- cato su imbarcazioni che lo trasportavano nianze della lunga stagione del ferro. fino a Livorno o a Bocca d’Arno. Trasferito sui navicelli, risaliva l’Arno fino a Lastra a Signa. Quindi passava nel torrente Ombro- ne fino a Poggio a Caiano e, prima con bar- rocci e poi con animali da soma, giungeva fino alle ferriere della Montagna Pistoiese, dove veniva ridotto in grosse barre dette ‘cionconi’. Questi ultimi venivano trasportati in altre fabbriche vicino alle ferriere, dette distendini, che li riducevano in piccole bar- re di diversi spessori e forme per mezzo di una specie di maglio (distendino) più piccolo rispetto a quello delle ferriere. L’ultima lavorazione veniva fatta nelle nu- merose officine artigiane o nelle fabbriche di chiodi, di filo di ferro, di badili e di canne da fucile...” (Museo Galileo digita sul web “Ecomuseo Montagna Pistoiese Ferriera Sabatini”).

Ecomuseo della Il MAGMA è una scatola magica dove muri secolari con- vivono con moderne tecnologie multimediali. Un viaggio Montagna virtuale nel tempo e nello spazio alla scoperta della cul- la della siderurgia italiana, in uno straordinario monu- Pistoiese mento di archeologia industriale

31 Toscana il passato dal vivo VIA DEI REMI

Barga

Pisa

Un arsenale a Barga in montagna! Le Vie dei Remi

Il trekking dei Granduchi!

Per difendere i commerci marittimi e arre- Portoferraio e poi a Livorno. L’Ordine si di- stare l’invasione islamica, Cosimo I provvide stinse in memorabili battaglie navali, in parti- al potenziamento delle torri di avvistamento colare nella decisiva Battaglia di Lepanto (7 costiere e degli arsenali di Pisa, Livorno e ottobre 1571) in cui si scontrarono l’armata Portoferraio, dando impulso alla costruzione navale turca, comandata da Alì Pascià, e l’ar- di nuove navi da guerra a remi dette galee o mata navale della Lega cristiana promossa galere (i rematori erano in genere schiavi e da Papa Pio V, comandata da Don Giovanni forziati reclutati fra i condannati). d’Austria, figlio naturale di Carlo V. Istituì inoltre il Sacro Ordine Militare Ma- Nei cantieri di Pisa fu varata la prima galea, rittimo dei Cavalieri di S. Stefano (1561). La la “Pisana” (1547), e più tardi la lussuosa ga- sede dell’Ordine fu inizialmente a Portofer- lea “Capitana nuova” (1600) che portò Maria raio poi a Pisa (la Piazza dei Cavalieri, con il de’ Medici a Marsiglia in sposa ad Enrico IV Palazzo e la Chiesa, prende il nome proprio Re di Francia. da quest’Ordine), con base navale prima a

L’Arsenale di Barga in un disegno del XVII secolo (A.S.M. Cancelleria ducale, Confini di Stato, busta 68/b fasc. 57) da G. Nardini La Via dei Remi Istituto Storico Lucchese, 2005

32 Barga vista dall’alto

Statua di Cosimo I antistante il Palazzo dei Cavalieri di S. Stefano a Pisa oggi sede della Scuola Normale Superiore di Pisa

Le Vie dei Remi erano i percorsi utilizzati nel XVI e XVII secolo per l’avvallamento del le- gname (abeti per gli alberi maestri e faggi per i remi) dai boschi delle montagne di Barga fino al fiume Serchio. Da qui, riunito in particolari zattere, il legname Arsenali medicei a Pisa veniva successivamente fluitato fino a Pisa nel cui arsenale prendevano vita le galee della Alle forniture di legname da costruzione con- flotta del Granducato. correvano tutti i boschi della Toscana: Ca- sentino e Pratomagno, Mugello, Le Cerbaie, L’Itinerario proposto si svolge in un paesag- Monti Pisani, Migliarino, Maremma ed encla- gio incontaminato percorrendo il tratto mo- ve fiorentina di Barga. denese della Via dei Remi fino a Barga e si snoda sui sentieri del CAI con inizio al Lago Santo nel Comune di Pievepelago (digita sul web “La via dei Remi“ - volantino sfogliabile).

33 Sorano Sovana Pitigliano

L’Acquedotto Mediceo nelle Terre del Tufo

L’Acquedotto mediceo, icona di Pitigliano, con la fontana (a fianco)

La magnificenza dei Medici è declinata an- che attraverso l’utilizzo dell’acqua, nella duplice valenza utilitas-venustas, a vantag- gio delle popolazioni, garantendo l’approv- vigionamento idrico mediante acquedotti e A Pitigliano si può ammirare l’Acquedot- fontane (Firenze, Acquedotto Pisa-Ascia- to Mediceo con la Fontana (1636-1639), no, Arezzo, Pitigliano). saggiamente progettato dall’architetto fio- rentino Gherardo Mechini ma costruito da maestranze viterbesi (le migliori per la la- vorazione del tufo); il nobile Palazzo Orsini, costruito dai Conti di Pitigliano, poi divenuto Negli antichi borghi di Pitigliano, Sorano e sede dei Governatori medicei della Contea; Sovana, immersi in un paesaggio caratte- il Ghetto degli ebrei con la Sinagoga, forno rizzato da speroni tufacei a strapiombo su delle azzime, cantina e macelleria casher, valli solcate da fiumi e cascate, disseminato voluto dai Medici nel 1622; la Loggia, sopra di spettacolari “vie cave” e necropoli etru- la quale erano gli uffici medicei, accanto sche, i Medici ebbero il dominio tra XVI e alla Cattedrale, dove si trova il bel Fonte XVII secolo (nel 1560 Sovana, nel 1608 Battesimale forse dono del Cardinal Gio- Pitigliano e Sorano, centri della Contea de- van Carlo Medici; il Palazzo dell’Affittuario gli Orsini ceduta a Ferdinando I de’ Medici). costruito per gli affittuari dei terreni della Nei tre centri antichi si sviluppa un interes- Contea in epoca medicea, con magazzini e sante Itinerario Mediceo. cantine. 34 A Sorano, la poderosa Fortezza Orsini fu trasformata dai Medici in caposaldo mili- tare a difesa del confine meridionale del Granducato. Qui il Ghetto ebraico fu impo- sto dai Medici nel 1619.

A Sovana, il Palazzo Pretorio ha sulla fac- ciata stemmi di Podestà senesi e Capitani medicei e accanto la Loggia del Capitano, da quando Cosimo I de’ Medici nel 1561 rese la città sede del Capitanato di Giusti- zia. La pavimentazione delle vie del paese, in mattoni a spina di pesce, è stata realizza- ta sotto la dominazione medicea.

Questi antichi borghi sono incastonati in un paesaggio mozzafiato. Avventurandoti nelle vie scavate nel tufo, diffuse nella zona, ti sembra di essere Indiana Jones!

35 Bibliografia e Sitografia I.Lapi-Ballerini. M.Scalini Le Ville Medicee Guida completa Ed. Giunti 2015 Per saperne di più: (a cura di) Luigi Zangheri Le ville medicee in Toscana nella lista del Patrimonio Mondiale Ed. Olschki 2015 (a cura di) A Godoli e A Natali Luoghi della Toscana Medicea Becocci Ed. 1980 In barchino nei luoghi della Grande Bonifica Medicea del Ti presento la Famiglia Medici: I Ritratti Medicei della Lago di Fucecchio Serie Aulica agli Uffizi e alla Villa Medicea di Cerreto Guidi www.zoneumidetoscane.it www.museoterritorio.it Uffizi Piazzale degli Uffizi 6, Firenze www.uffizi.it www.mumeloc.it Villa Medicea di Cerreto Guidi FI, Via Ponti Medicei 7 www.polomusealetoscana.beniculturali.it (Istituti e FIRENZE Luoghi della Cultura) Ponte di Cappiano Via Colombo 237, Ponte a Cappiano Fucecchio Visitabile/Ostello P.Vezzosi È lui il più bello. Ritratti medicei nella Villa- Fattoria Medicea di Stabbia Via della Chiesa, loc. Stabbia Museo di Cerreto Guidi Ed. Alinea 2007 Cerreto Guidi – Ti presento la Famiglia Medici. I ritratti medicei della Serie Aulica agli Uffizi Ed. Alinea 2009 LUCCA – I Medici: ritratti, ville e altri itinerari medicei in Toscana Fattoria Medicea di Altopascio sulle strutture dell’antico Photochrome Empoli 2013 Spedale www.altopasciocultura.it – I Medici e la Musica Lieta vivo et contenta. La Canzone di Isabella de’ Medici Photochrome Empoli 2015 PISTOIA Fattoria Medicea di Castelmartini, loc. Castelmartini A Firenze alla ricerca delle insegne medicee Larciano Visitabile su prenotazione Palazzo Medici Riccardi Via Camillo Cavour 3 www.sbap-fi.beniculturali.it/index.php?it/380/villa- www.palazzo-medici.it banchieri-castelmartini Opera Medicea Laurenziana Piazza di San Lorenzo 9 Fattoria Medicea di Montevettolini Via del Portone 2, loc. www.operamedicealaurenziana.org Montevettolini Monsummano Terme Cappelle Medicee Piazza di Madonna degli Aldobrandini Fattoria Medicea Le Case a Monsummano Via C. Battisti 6 www.polomuseale.firenze.it 1297, loc. Le Case Monsummano Terme Palazzo Vecchio Piazza della Signoria Fattoria Medicea Del Terzo a Pieve a Nievole Via Ponte del Terzo 60, loc. Il Terzo Pieve a Nievole www.museicivicifiorentini.comune.fi.it Fattoria Medicea di Bellavista Via Livornese di Sopra, Casino Mediceo Via Cavour 55-57-59 e Via San Gallo 50 loc. Borgo a Buggiano - Buggiano Giardino dei Semplici Via Pier Antonio Micheli 3 Villa di Bellavista Via Livornese di Sopra 21, loc. Borgo a www.msn.unifi.it/visita-2/orto-botanico-3 Buggiano- Buggiano Visitabile su prenotazione (Biblioteca Uffizi-Corridoio Vasariano www.uffizi.it Buggiano) www.comune.buggiano.pt.it Palazzo Pitti con Giardino di Boboli www.uffizi.it Porto del Capannone e Dogana medicea Via Capannone 252, loc. Anchione Ponte Buggianese Visitabile/Ostello Forte Belvedere www.museicivicifiorentini.comune.fi.it

P. Vezzosi I Medici e il Lago di Fucecchio Ed. dell’Erba (a cura di) E. Capretti I Medici mecenati a Firenze: da 2009 banchieri a signori Ministero per i Beni e le Attività – Itinerari medicei in Toscana: La grande bonifica medicea culturali, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale del Lago-Padule di Fucecchio Photochrome Empoli 2015 Fiorentino, Sezione Didattica Ed. Polistampa 2004 – La vera storia di Francesco Feroni illustre empolese – I Medici mecenati a Firenze II: Papi, Capitani, Duchi Ed. Alinea 2011 Ministero per i Beni e le Attività culturali, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, Sezione Didattica Ed. Polistampa 2006 Tour Fossi Medicei a Livorno – I Medici mecenati a Firenze III: I Granduchi Ministero Tour Fossi Medicei www.comune.livorno.it/portaleturismo/it per i Beni e le Attività culturali, Soprintendenza Speciale (Itinerari suggeriti-Tour Turistici) per il Polo Museale Fiorentino, Sezione Didattica Ed. Canale dei Navicelli Polistampa 2007 www.youtube.com/watch?v=5uHRsqgJOR4

Le Ville Medicee e gli intrighi di corte! Cosmopolis- Portoferraio www.regione.toscana.it/ville-e-giardini-medicei www.toscanaovunquebella.it (Portoferraio) www.elbareport.it/arte-cultura/item/7012-Cosmopolis- P.Vezzosi La Villa Medicea di Cerreto Guidi Ed. Dell’Erba città-medicea-inaugurata-la-mostra-permanente-al- 2005 forte-falcone

36 Le formidabili difese del Granducato Terra del Sole - Castrocaro Terme, Emilia Romagna (apparteneva alla Toscana fino al 1923) AREZZO www.terradelsole.org/citta_fortezza.aspx Arezzo - Fortezza Medicea Viale Bruno Buozzi Cortona - Fortezza Medicea di Girifalco Via di Fortezza L.Zangheri Il sistema difensivo toscano durante il del Girifalco principato mediceo in Situazioni d’assedio Atti del Sansepolcro - Fortezza Medicea Via della Fortezza Convegno promosso dal Comune di Montalcino e Siena 1999 stampato 2002 Sasso Simone Citta del Sole www.comune.carpegna.pu.it/conoscere-carpegna/il- Alla scoperta di Miniere e Ferriere sasso-simone/la-citta-del-sole Museo Galileo digita sul web “Scienze della Terra in Toscana” FIRENZE Miniera del Temperino nel Parco Archeominerario di Firenze - Forte Belvedere Via di S. Leonardo 1, Fortezza S.Silvestro – Campiglia Marittima (LI) di S. Miniato Via delle Porte Sante, Fortezza di S.Giovanni www.parchivaldicornia.it o da Basso Viale F.Strozzi Miniere del Bottino e dell’Argentiera a S.Anna di San Piero a Sieve - Fortezza Medicea di San Martino Stazzema www.santannadistazzema.org www.mugellotoscana.it/it/itinerari/i-luoghi-dei-medici/ Itinerario del Ferro nell’Ecomuseo della Montagna fortezza-di-s-martino Pistoiese www.ecomuseopt.it MAGMA Museo delle arti in ghisa nella Maremma GROSSETO www.magmafollonica.it Grosseto - Fortezza Medicea Via Aurelio Saffi Sovana - Rinforzi Rocca Aldobrandesca Strada Un arsenale a Barga in montagna! Le Vie dei Remi Provinciale Arsenali medicei www.turismo.pisa.it/it/cultura/dettaglio/Arsenali-medicei LIVORNO La Via dei Remi www.pievepelago.info (sentieri – tematici) Livorno - Fortezza Vecchia Porto Mediceo-Darsena Vecchia e Fortezza Nuova Zona Venezia Nuova Torri costiere di Antignano, Calafuria, Castiglioncello G.Nardini La Via dei Remi Istituto Storico Lucchese Lucca 2005 Isola d’Elba - Cosmopolis–Portoferraio Centro Storico

L’Acquedotto Mediceo nelle Terre del Tufo LUCCA Pitigliano - Palazzo Orsini Piazza della Repubblica Barga - Centro Storico www.palazzo-orsini-pitigliano.it; Logge Piazza S.Gregorio Montecarlo - Fortezza Medicea Via Fortezza 4 VII; Ghetto Via Zuccarelli con entrata alla Sinagoga Vicolo Marghera; Palazzo dell’Affittuario Via Vignoli; Acquedotto e MASSA CARRARA Fontana Medicei Piazza Fortezza Orsini Caprigliola - Borgo fortificato Sorano - Fortezza, Ghetto degli ebrei Via del Ghetto Fivizzano - Mura Strada Provinciale 17 Sovana - Piazza del Pretorio

PISA Pisa - Cittadella Nuova Lungarno Leonardo Fibonacci 2 Volterra - Fortezza Medicea Via Rampa di Castello 4 www.cenegaleotte.it, Consorzio Turistico di Volterra

PISTOIA Pistoia - Fortezza Medicea di Santa Barbara, Piazza della Resistenza 1 www.pistoia17.it (accoglienza-itinerari-la città e le sue mura)

SIENA Siena - Fortezza Medicea di Santa Barbara, Piazza Caduti delle Forze Armate Lucignano - Fortezza Medicea Montalcino - Fortificazioni Piazzale della Fortezza Poggibonsi - Fortezza di Poggio Imperiale Radicofani - Rocca Via Marconi, Fontana Medicea e “Osteria Grossa”

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“…In America il museo è come un’astronave della Sommario storia, totalmente alieno e quasi sigillato rispet- Le Vie dei Medici to all’esterno…qui da noi (e in nessun altro paese Magnificenza, curiosità e misteri di una grande famiglia d’Europa come da noi) il museo esce dai suoi con- fini, dilaga nelle piazze e nelle strade, occupa la cit- tà e la campagna…questa peculiarità del patrimo- Albero Genealogico 4 nio culturale italiano…ci fa davvero unici e invidiati Ti presento la Famiglia Medici: Ritratti Medicei nel mondo…” · della Serie Aulica agli Uffizi e alla Villa Medicea A. Paolucci, 1998 di Cerreto Guidi 6 Isabella Stella di Casa Medici L’onore perduto di Isabella de’ Medici è stato ritrovato ! 9 · A Firenze alla ricerca delle insegne medicee 10 Tartarughe a Firenze in Piazza Santa Maria Novella! Alcune Divise o Imprese Medicee del ’400 e ’500 12

Insediamenti medicei a Firenze con il Percorso del Principe 13 · Le Ville Medicee e gli intrighi di corte! 14 A tavola con i Medici: Tutti invitati al Banchetto Nuziale di Maria de’ Medici Regina di Francia ! 16

Gioielli nascosti: Le grandi Cucine di Palazzo Pitti e della Villa Medicea di Poggio a Caiano 17

In barchino nei luoghi della Grande Bonifica Medicea · del Lago di Fucecchio 18

Una vita rappresentativa di un secolo (XVII): Francesco Feroni e la Villa di Bellavista a Borgo a Buggiano (Pt) 20

· Tour Fossi Medicei a Livorno 22 · Cosmopolis- Portoferraio 24 · Le formidabili difese del Granducato 26 Aiuto arrivano i pirati !!! Patrizia Vezzosi Patrizia www.centrostuditecnici.it Pirati barbareschi e turchi sulle coste toscane 29 ideazione: grafica: · Alla scoperta di Miniere e Ferriere 30 · Un arsenale a Barga in montagna! Le Vie dei Remi 32 · L’Acquedotto Mediceo nelle Terre del Tufo 34 Bibliografia e Sitografia 36

La presente pubblicazione porta a sintesi alcuni risultati del Progetto didattico I Medici: ritratti, ville e altri itinerari medicei in Toscana ideato e curato da Patrizia Vezzosi. Il Progetto, in sintonia con le innovazioni introdotte dalla L. 107/2015 cd. Buona Scuola, è finalizzato alla scoperta e valorizzazione di itinerari medicei attraverso scambi culturali fra scuole interessate. Coniugando aspetti educativi-culturali-turistici, esso realizza una tutela-valorizza- zione ‘attiva’ che parte ‘dal basso’, contribuendo allo sviluppo sostenibile del territorio toscano. Al Progetto, recepito nella Proposta didattica del MuMeLoc (Museo Memorie Locali) di Cerreto Guidi FI, possono partecipare tutte le scuole che desiderano valorizzare il proprio territorio. I risultati sono presentati, ogni anno, a Cerreto Guidi nell’ambito dell’Evento “LE VIE DEI MEDICI ” con il patrocinio dei Comuni coinvolti, Associazioni, Italia Nostra e Regione Toscana.

Per informazioni-prenotazioni - MuMeLoc tel. 0571 [email protected] - www.mumeloc.it www.prolococerretoguidi.it/le-vie-dei-medici-ritratti-ville-ed-altri-itinerari

39 Progettazione editoriale: Toscana Promozione Turistica Realizzato nell’ambito del Progetto interregionale Itinerari per la valorizzazione del turismo scolastico - 2009 Ideazione, Curatela e Progetto grafico: Patrizia Vezzosi Impaginazione: Photochrome - Empoli

Referenze fotografiche-immagini:

In copertina Foto archivio F. Orsucci Pittore della Scuola di Anversa, Scena di Cucina con Cena di Toscana Medicea, ideazione P. Vezzosi, grafica www.centrostu- Emmaus, Villa Medicea di Poggio a Caiano, Poggio Imperiale ditecnici.it, p. 2 237. “Su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Albero Genealogico, ideazione P.Vezzosi, grafica Photochrome, pp. 4, 5 Culturali e del Turismo”. È vietata ogni ulteriore riproduzione o Ritratto di Anna Maria Luisa de’ Medici Elettrice Palatina duplicazione con qualsiasi mezzo, p. 17 (particolare) attr. a Giovanni Gaetano Gabbiani, 1726 Galleria Foto Padule di Fucecchio, F. Orsucci, p. 18 degli Uffizi, Serie Aulica. “Su concessione del Ministero dei Beni Foto studenti di Empoli al Padule di Fucecchio e alla Villa di e delle Attività Culturali e del Turismo”. È vietata ogni ulteriore Bellavista, M.Vigni, pp. 19, 21 riproduzione o duplicazione con qualsiasi mezzo, p.6 Foto Gita in barchino Padule di Fucecchio Associazione Volpoca Foto Evento Le Vie dei Medici, C. Pacini, p. 7 loc. Anchione Ponte Buggianese (PT), P. Zipoli, p. 19 Foto Contrada Caracosta, www.caracosta.it, p. 7 Foto Dogana Medicea Ponte Buggianese, F.Cecchi, Comune Ritratto di Isabella de’ Medici, Duchessa di Bracciano (con Ponte Buggianese (PT), p. 19 particolare) da Agnolo Bronzino, fine XVI o inizio XVII secolo, Foto Tour Fossi Medicei a Livorno, F. Orsucci, p. 22; P. Vezzosi, p. 23 Villa Medicea di Cerreto Guidi. “Su concessione del Ministero Giorgio Vasari Cosimo I e le fortificazioni dell’Elba(1556-1559) , dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo”. È vietata ogni Firenze Museo di Palazzo Vecchio. “Su concessione dei Musei ulteriore riproduzione o duplicazione con qualsiasi mezzo, pp. 8,9 Civici Fiorentini” p. 24 Foto Firenze, F. Orsucci, pp. 10, 11, 12 Foto Cosmopolis C.Pacini, p. 25 Tartaruga con vela - Festina Lente, Firenze, Museo di Palazzo Foto Fortezza Medicea di Volterra, Consorzio Turistico di Vecchio. “Su concessione dei Musei Civici Fiorentini”, p. 12 Volterra, p. 26 Foto studenti di Empoli alla Villa Medicea di Cerreto Guidi, Foto ‘Osteria Grossa’ di Radicofani, F. Orsucci, p. 26 M.Vigni, pp. 14,15 Foto Fortezza Medicea di Arezzo, F.Orsucci, p. 27 Foto studenti Poggio a Caiano alla ‘loro’ Villa Medicea, Foto Fortezza Medicea di Siena, P.Vezzosi, p. 28 N.Moreno, p. 15 Foto Fortezza Medicea di Grosseto, F. Franchi Servizio Cultura e G. Utens Villa Poggio a Caiano 1890/6323, Villa Medicea Turismo Comune di Grosseto, p. 28 Petraia. “Su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Foto Torri costiere di Calafuria e Castiglioncello, F.Orsucci p. 29 Culturali e del Turismo”. È vietata ogni ulteriore riproduzione o Foto Parco Archeominerario S.Silvestro, duplicazione con qualsiasi mezzo www.parchivaldicornia.it, p. 30 www.regione.toscana.it/ville-e-giardini-medicei, p. 15 Foto MAGMA Museo delle Arti in ghisa nella Maremma, Jacopo da Empoli Nozze di Maria de’ Medici con Enrico IV www.magmafollonica.it, p. 31 1600, Galleria degli Uffizi Inv.s.n. (particolare) “Su concessione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo”. È Foto segnaletica CAI, www.pievepelago.info, p. 32 vietata ogni ulteriore riproduzione o duplicazione con qualsiasi Foto Piazza dei Cavalieri, Pisa, F. Orsucci, Arsenali Medicei mezzo, p. 16 www.turismo.pisa.it/it/itinerari, p. 33 G. Utens Palazzo Pitti e Forte Belvedere, 1890/6314, Villa Foto Barga, Le Vie dei Remi, F. Talini, p. 33 Medicea Petraia (particolare). “Su concessione del Ministero Foto Fontana e Acquedotto Pitigliano, F. Orsucci, p. 34 dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo”. È vietata ogni Foto Sorano, Sovana, A. Biondi, p. 35 ulteriore riproduzione o duplicazione con qualsiasi mezzo, p. 17 Foto Vie Cave, C.Giustacori, p. 35 Ringraziamenti: Prof. Angelo Biondi, per il contributo relativo all’Itinerario Mediceo nelle Terre del Tufo e l’approfondimento su Pirati turchi e barbareschi; Dott.ssa Cecilia Pacini, Pres. Italia Nostra Arcipelago Toscano, per il contributo relativo all’Itinerario Cosmo- polis – Portoferraio; Amministratori locali, associazioni, dirigenti scolastici, colleghi, genitori e, soprattutto, alunni che, dal 2004, con significativo anticipo sui riconoscimenti ufficiali (UNESCO 26/6/2013) e sulla Fiction I Medici RAI 1 (2016), hanno condiviso la passione per la Toscana e per i Medici.

Patrizia Vezzosi, laureata in Architettura, ha posto al centro della propria attività di ricerca il rapporto beni culturali – territorio (Università di Firenze- Ricerche C.N.R. 1991, ‘95, ‘98). Ha svolto incarichi per la Regione Toscana, la Provincia di Pistoia ed altri enti. In particolare ha costruito la base informativa per la creazione dell’Atlante dei beni culturali architettonici della Provincia di Pistoia 2000 e di un primo Archivio digitale dei beni culturali architettonici della Toscana 2001. Ha collaborato con l’I.R.P.E.T. con un saggio in Beni culturali in Toscana (a cura di) A. Floridia, Ed. F. Angeli 2001 e con la ricerca P.Vezzosi Beni culturali e territorio in Toscana Ed. IRPET, 2003. Una sintesi dell’attività di ricerca sul rapporto fra beni culturali-sviluppo sostenibile è contenuta in P.Vezzosi Beni Post Culturali Ed. Le Balze 2006. Nell’ambito della didattica dei beni culturali, è ideatrice del Progetto Arte e Territorio: il territorio come libro di testo (2004) e del Progetto I Medici: ritratti, ville e altri itinerari medicei in Toscana ac- creditato U.N.E.S.C.O. (approvato dalla Commissione Nazionale Rete Scuole Associate UNESCO 2013, segnalato Best Practice 2015), presentato a Siena al W.T.E. Salone Mondiale Turismo UNESCO 23 Settembre 2017. I risultati sono documentati in diverse pubblicazioni a carattere didattico-divulgativo. Per l’originalità delle proposte didattiche, è stata attribuita a Patrizia Vezzosi una menzione speciale nell’ambito del Premio Montanelli Bassi 2012. È Referente Regionale Toscana Italia Nostra settore EDU (Educazione) e Responsabile del Progetto Cultural Routes of the Council of Europe Le Vie di Leonardo da Vinci (presentato al Forum Internazionale di Vilnius, Lituania 26-27 Ottobre 2016 e al Forum Internazionale di Lucca 27-29 Settembre 2017). È Ambasciatrice del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.

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