REGIONE PUGLIA

COMUNE DI MONOPOLI (capofila) Comuni di ALBEROBELLO, CASTELLANA GROTTE, CISTERNINO, LOCOROTONDO, MARTINA FRANCA, NOCI, PUTIGNANO

PIANO DELLA RETE CICLABILE DI AREA VASTA DEL PIANO STRATEGICO DELLA VALLE D’ITRIA

tavola n.

R 01 RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA E STIMA DEI COSTI

Settembre 2008

Progettisti incaricati agronomo GIANFRANCO CIOLA

ingegnere ROBERTO DETOMMASO

Collaboratore alla progettazione ingegnere GIUSEPPE ORLANDO

PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA

Piano di Rete Ciclabile di Area Vasta del Piano Strategico della Valle d’Itria

Comuni di Alberobello, Castellana Grotte, Cisternino, Locorotondo, Martina Franca, Monopoli, Noci, Putignano

Dr. Gianfranco Ciola – Ing. Roberto Detommaso – Ing. Giuseppe Orlando 1

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1. PREMESSA...... 4 2. QUADRO CONOSCITIVO DEL CONTESTO GENERALE DEL SETTORE ESCURSIONISTICO ...... 6 3. LE INDICAZIONI DEL P.U.M. DELLA VALLE D’ITRIA ...... 8 4. LO SCENARIO ATTUALE E LE PROSPETTIVE DELLE RETI CICLABILI: DA EUROVELO A BICITALIA, A CYRONMED...... 9 4.1 EuroVelo: la Rete Ciclabile Europea...... 9 4.2 Bicitalia: la Rete Ciclabile Italiana ...... 9 4.3 CY.RO.N.MED.: gli itinerari pugliesi della Rete Ciclabile del Mediterraneo...... 10 5. L’AREA VASTA DELLA VALLE D’ITRIA: IL CONTESTO TERRITORIALE ...... 13 6. LA RETE CICLABILE DELLA VALLE D’ITRIA...... 15 6.1. Obiettivi...... 15 6.2. Modalità di individuazione dei percorsi...... 17 6.3. Interazione con gli itinerari pugliesi di CY.RON.MED...... 19 6.4. Interazione con le Vie d’acqua ...... 20 7. GLI ITINERARI INDIVIDUATI ...... 23 8. LE RELAZIONI CON IL SISTEMA DELLE RETI INFRASTRUTTURALI ...... 26 9. LE RELAZIONI CON IL SISTEMA DEI BENI STORICI ARCHITETTONICI...... 31 10. LE RELAZIONI CON IL SISTEMA DEI BENI AMBIENTALI...... 33 11. LE RALAZIONI CON IL SISTEMA TURISTICO-RICETTICO E DEI SERVIZI PER I CICLOTURISTI ...36 11.1. Il Cicloturismo in Valle d’Itria: un fenomeno non nuovo in forte ascesa...... 36 11.2. Gli Albergabici in Puglia e nell’Area Vasta della Valle d’Itria ...... 37 12. BENEFICI DERIVANTI DALLA REALIZZAZIONE DELLA RETE CICLABILE DI AREA VASTA ...... 38 13. DESCRIZIONE DEGLI ITINERARI ...... 40 13.1 Itinerario 1 – Madonna della Scala – Noci – Barsento – Alberobello – Martina F.ca – Locorotondo – Coreggia – Canale di Pirro – Monopoli ...... 40 13.2. Itinerario 2 – Putignano – grotte di Castellana – Castellana Grotte – Monopoli ...... 44 13.3. Itinerario 3 – Cisternino – Locorotondo ...... 48 13.4. Itinerario 4 – Innesto It.1 (SP 162 per Coreggia) – San Marco – Lamie di Olimpia - innesto It. 3 (Cisternino Locorotodo per Trito) ...... 51 13.5. Itinerario 5 – Locorotondo – Alberobello ...... 54 13.6. Itinerario 6 della Valle d’Itria con 5 Alternative ...... 57

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA 13.7. Itinerario 7 – Putignano – Barsento – innesto con It. 1 per Alberobello...... 62 13.8. Itinerario 8 – Martina F.ca- Riserva naturale regionale Bosco delle Pianelle (centro visite) verso Monte sant’Elia ...... 65 13.9. Itinerario 9 – Egnazia - Capitolo – Monopoli – Polignano a Mare...... 68 13.10. Itinerario 10 – da c.da Gorgofreddo - c.da Antonelli - c.da Lamammolilla con innesto con It. 11 per Castellana Grotte...... 71 13.11. Itinerario 11 – Castellana Grotte - Monopoli da SV Torre due Pani e SV Rizzitello ...... 74 13.12. Itinerario 12 – Martina F.ca – Cisternino ...... 77 13.13. Itinerario 13 – Capitolo – Fancisto Mare – incrocio per Impalata ...... 79 13.14. Itinerario 14 – Noci – Putignano...... 81 13.15. Itinerario 15 – Riserva Naturale regionale Bosco delle Pianelle – innesto It. 1 (SP 116 per Noci) ....83 13.16. Itinerario 16 – Raccordo tra It. 5 e It. 1 sulla SP 77 per Coreggia ...... 86 13.17. Itinerario 17 - Casalini – Cisternino verso la zona monti ...... 89 13.18. Itinerario 18 - Alberobello – Coreggia – Castellana Grotte...... 92 13.19. Itinerario 19 - Madonna della Scala – Putignano...... 95 13.20. Itinerario 20 - Riserva Naturale Regionale Bosco delle Pianelle – Specchia Tarantina verso Ceglie M.ca (Parco Regionale della Terra delle Gravine) ...... 98 13.21. Itinerario 21 - Martina F.ca – masseria Trazzonara (Parco Regionale della Terra delle Gravine)...101 14. GLI INTERVENTI PREVISTI...... 104 15. LINEE GUIDA PER LA GESTIONE E MANUTENZIONE DELLA RETE CICALBILE DI AREA VASTA112 16. PROPOSTA DI SEGNALETICA PER GLI ITINERARI CICLABILI COMPATIBILE CON IL CODICE DELLA STRADA ...... 115 16.1. Introduzione ...... 115 16.2. Proposta di segnaletica per itinerari ciclabili compatibile con il codice della strada ...... 115

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1. PREMESSA

Il turismo è un fenomeno ambivalente poiché può potenzialmente contribuire al raggiungimento di obiettivi socio-economici e culturali ma può anche, allo stesso tempo, essere causa di degrado ambientale e di perdita di identità locali. La presenza di un’attrattiva favorisce spesso la creazione di infrastrutture per il raggiungimento della meta nonché strutture di servizio ai visitatori. L’aspettativa sul piano socio-economico comporta spostamento di manodopera e risorse umane da altri settori verso quello turistico con una conseguente modifica dell’assetto sociale. Questi stessi fenomeni possono impoverire il territorio modificando il contesto ambientale di inserimento del bene e la possibilità di interpretare il suo significato. Nessuna area archeologica, angolo di natura, bene architettonico o paesaggistico vive di vita propria, ma riflette piuttosto il significato dei luoghi e della loro storia, rimanda in definitiva allo scenario ambientale di riferimento. In tutto questo si misura la differenza di una valorizzazione del territorio che vede, non come unico, ma come significativo, il peso dell’attività escursionistica. Il raggiungimento della meta avviene in quest’ultimo caso attraverso vie storiche di percorrenza, dense di segni e di prospettive visuali che ricollocano il bene nella sua giusta prospettiva. Un avvicinamento al bene che avviene attraverso una mobilità lenta, guidati esclusivamente dalla trazione muscolare, con una contemporanea riconquista del proprio tempo. Così non solo la meta, ma l’intero percorso per raggiungerla assumono significato e valore anche economico. Si pensi alle possibilità di ricettività e servizi in ambito rurale, alla diversa prospettiva di valorizzazione del paesaggio rurale, alla valorizzazione delle produzioni agricole locali. Ne deriva una valorizzazione dell’edificato tradizionale, una collocazione non stagionale dell’offerta turistica, una presenza diffusa dell’offerta. Se questi sono i vantaggi sul piano della conservazione del paesaggio, della destagionalizzazione e decongestionamento dei flussi turistici, altrettanti sono quelli sul piano ambientale ed in particolare quelli che riguardano la mobilità. In mancanza di una adeguata politica a favore della mobilità pubblica e della mobilità lenta, infatti un incremento dei flussi turistici si trasforma in una crescita del traffico autoveicolare privato con conseguente aumento dei livelli di inquinamento, necessità di costruire nuove strade, aumento degli incidenti stradali.

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Il 98% dell'energia utilizzata dai trasporti deriva da combustibili fossili: contenerne il consumo significa non solo salvaguardare la disponibilità di fonti energetiche non rinnovabili, ma anche ridurre il contributo all'effetto serra. Con la Decisione 2002/358/CE del Consiglio, l'Unione Europea ha approvato il protocollo di Kyoto ed ha individuato i relativi traguardi a livello dei singoli Paesi membri: nel caso dell'Italia, il traguardo è una riduzione delle emissioni di gas serra, tra il 2008 ed il 2012, del 6,5% rispetto ai livelli del 1990. Anche se il protocollo di Kyoto non specifica in quali settori e con quali strumenti i Paesi sottoscrittori debbano intervenire per raggiungere il traguardo fissato, i trasporti costituiscono un settore cruciale, dal momento che essi contribuiscono in misura significativa - per il 20%, nel caso dell'Unione Europea - alle emissioni complessive di gas serra.

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2. QUADRO CONOSCITIVO DEL CONTESTO GENERALE DEL SETTORE ESCURSIONISTICO

Quello della mobilità lenta è un mercato estremamente vasto che coinvolge tutte le categorie del pubblico per cui diviene difficile delineare con precisione un profilo dell’escursionista. Questo aspetto è legato probabilmente al desiderio e ricerca di “libertà” che anima molti escursionisti. La modalità del pacchetto appare più frequente tra i tedeschi, che comunque sono molto attenti alla qualità e autenticità del prodotto. In genere, durante il soggiorno turistico molti escursionisti si dedicano ad altre attività culturali o ricreative. Nel campo del tempo libero e delle vacanze attive il cicloturismo è, nell’Europa centro-settentrionale, tra le forme più diffuse di turismo. Ogni anno 10 milioni di europei trascorrono le vacanze in bicicletta. Nel 2003 il 43,5% dei tedeschi ha usato la bicicletta durante le vacanze e nei prossimi tre anni oltre il 10% dei tedeschi farà vacanze in bicicletta (dati ADFC, Associazione ciclistica tedesca). Molto battuti sono quei Paesi dotati di infrastrutture ciclabili, sicurezza per gli utenti non motorizzati e servizi per cicloturisti. I paesi del Sud Europa attualmente non presentano condizioni a favore della circolazione e della sicurezza dei ciclisti e dei cicloturisti, ma possono recuperare i ritardi favorendo la realizzazione di reti ciclabili integrate come fattore di sviluppo locale sostenibile. Alcuni dati sui fruitori della mobilità ciclistica possono venire dall’analisi delle esperienze di altri paesi. Tutti i paesi del centro-nord Europa, ed ora anche quelli dell'est recentemente entrati a far parte dell'Unione Europea, hanno da tempo messo al centro delle politiche di sviluppo del territorio la realizzazione di reti ciclabili integrate. Il solo Regno Unito nel decennio 1995-2005 ha trasformato in ciclabili, quindi sicure per il ciclista di tutte le età, 15.000 Km di strade. La pista ciclabile Passau-Vienna lungo il Danubio, lunga 350 Km, è un caso di studio per l’elevato numero (nell’ordine delle migliaia) di cicloturisti che riesce ad attirare da tutta l’Europa ogni anno. La Germania, con una rete ciclabile nazionale pari al 16% della rete stradale ordinaria, rappresenta l’esperienza più interessante in Europa (la media degli altri paesi europei è del 5-6%), e costituisce per la Puglia un interessante bacino d'utenza. Nel 2003 2,25 milioni di tedeschi hanno fatto vacanze in bicicletta. La spesa totale dei cicloturisti sull’itinerario ciclabile lungo l’Elba, in Germania, da aprile ad ottobre 2003 è stato di circa 27 milioni di Euro. Da poco si è inaugurato il servizio di trasporto bici al seguito sul treno Vienna-Venezia e poco dopo sul treno Venezia-Budapest che può contribuire a favorire la movimentazione di flussi cicloturistici con in centro Europa. Attualmente non vi sono treni italiani a lunga percorrenza che trasportano le biciclette al

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA seguito dal nord d’Italia in Puglia, ma si confida anche sullo sviluppo di questa esperienza per stipulare appositi accordi con Trenitalia. Sono in corso trattative tra la Fiab e Trenitalia per agganciare un bagagliaio porta-bici sul treno Trieste-Lecce. Anche in Italia ormai ci sono casi interessanti. La Provincia di sulle sue colline sta dando vita al Parco Ciclistico del Chianti, la Provincia di Genova ha appena prodotto una guida agli itinerari ciclabili delle colline genovesi e ai "Bed & Bike" e ha già incaricato un editore tedesco per l'uscita della guida in Germania.

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3. LE INDICAZIONI DEL P.U.M. DELLA VALLE D’ITRIA

Sulla scorta dei successi ottenuti in città storiche, italiane ed europee, il P.U.M. della Valle d’Itria propone soluzioni integrate combinando nuove offerte di sosta con nuove modalità di accesso alternative all'auto. Nuove politiche di bike sharing e car sharing: la valorizzazione turistica delle ferrovie del sud-est, la messa a sistema delle connessioni tra il porto di Monopoli e l'entroterra, viene esaltata da un progetto integrato di servizi alternativi all'auto. Con una rete di postazioni, collocate a rete, di sistemi di bici e auto "in affitto", possono essere garantiti spostamenti turistici, e non solo, lungo le principali emergenze del territorio. Il P.U.M. e le politiche prioritarie dei POR Puglia (2007-2013): lo sviluppo di un sistema integrato di infrastrutture per una mobilità sostenibile, nell'intera Valle d'Itria, può contare su diversi assi di finanziamento. In particolare è ormai consolidata, nella Regione Puglia, la strategia di governo dei processi di trasformazione che punta alle infrastrutture come occasione di riqualificazione urbana, territoriale e di sviluppo sostenibile.

In Puglia il trasporto ciclistico è poco diffuso a causa di: - mancanza di infrastrutture dedicate; - eccessivo carico di traffico motorizzato sulle strade; - assenza di una pianificazione territoriale a favore della mobilità non motorizzata; - assenza/carenza di trasporto intermodale bici e mezzi pubblici e collettivi (bus, treni, navi, aerei). L’uso in condizioni di sicurezza della bicicletta come mezzo di trasporto urbano, la realizzazione di reti ciclabili di breve, media e lunga distanza e la loro interconnessione con stazioni ferroviarie/bus, porti e aeroporti, contribuiscono a sviluppare forme di mobilità sostenibili, ridurre i consumi energetici e l’emissione di gas serra, valorizzare l’ambiente e le economie locali, promuovere stili di vita sani e corretti.

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4. LO SCENARIO ATTUALE E LE PROSPETTIVE DELLE RETI CICLABILI: DA EUROVELO A BICITALIA, A CYRONMED

4.1 EuroVelo: la Rete Ciclabile Europea EuroVelo è un progetto di rete ciclabile transnazionale che attraversa l’intero continente europeo. E’ costituito da 12 grandi itinerari che intendono collegare Dublino a Mosca, Capo Nord a Malta, lo stretto di Gibilterra a Cipro. Il progetto di rete EuroVelo, che prevede uno sviluppo complessivo di 65.380 km, non mira a creare solo nuove ciclovie ma a individuare e mettere in rete, per quanto possibile, ciclovie esistenti o progettate a livello locale, regionale e nazionale. Lanciato nel 1995 dall’European Cyclists’ Federation, EuroVelo può essere considerata una vera e propria Rete di trasporto transeuropea per la mobilità e il turismo sostenibile. Figura 0 - La Rete Ciclabile Europea EUROVELO La possibilità che un itinerario ciclabile locale entri a far parte di una rete pan-europea di trasporto sostenibile è una prospettiva allettante per i cittadini, gli amministratori e i politici di qualsiasi comunità. I corridoi di EuroVelo vengono normalmente individuati secondo un buon argomento/tematismo geografico o culturale (ad es. lungo un fiume o una linea costiera, una via di pellegrinaggio, ecc.). EuroVelo coinvolge l’Italia per il passaggio di 3 percorsi: - da Capo Nord a Malta lungo la Ciclopista del Sole fino in Sicilia (itinerario portante di Bicitalia); - da Gibilterra ad Atene attraverso la Pianura Padana; - da Londra a Brindisi lungo la Via Romea-Francigena.

4.2 Bicitalia: la Rete Ciclabile Italiana Ad integrazione di Eurovelo è nato Bicitalia, un progetto di rete ciclabile nazionale proposto della FIAB onlus (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) nel 2000. Un network di grande respiro, con 14 grandi itinerari che attraversano tutta l’Italia da nord a sud e da est ad ovest per oltre 15.000 km di strade per le bici. I quattordici itinerari principali sono: 1. Ciclopista del Sole.

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA 2. Via del Po e delle Lagune. 3. La Via dei Pellegrini. 4. Le Vie dei fiumi veneti. 5. Via Romea. 6. Via Adriatica. 7. Romagna-Versilia. 8. Conero Argentario. 9. Via Salaria. 10. La Via dei Borboni. 11. Alta via dell'Italia centrale. 12. Via Pedemontana Alpina. 13. Via dei Tratturi. 14. Via dei Tre Mari.

Figura 1 - La Rete Bicitalia La Puglia, è attraversata da cinque itinerari della Rete Bicitalia, di cui uno coincidente con il percorso EuroVelo n. 5. Nello specifico: - l’itinerario N° 3, Via dei Pellegrini, che fa riferimento alla , inizia da Chiasso/Como, raggiunge Roma e da qui Brindisi per lunghi tratti di via Appia, sulla via di Gerusalemme. Coincide con l’itinerario EV5 ; - l’itinerario N° 6, Via Adriatica, che collega Ravenna a S. Maria di Leuca, toccando la riviera più ricca di spiagge; - l’itinerario N° 10, Via dei Borboni, che collega le capitali del Sud, da Bari a Ruvo, Castel del Monte quindi Potenza, Avellino, Salerno, Napoli; - l’itinerario N° 11, Alta via dell'Italia centrale, che collega gli altipiani e i Parchi dell'Italia centrale, dalle Foreste Casentinesi al Gargano; - l’itinerario N° 14, Via dei Tre Mari, Adriatico, Ionio e Tirreno, da Otranto a fino a Sapri, dalle pianure apulo-lucane ai primi contrafforti del Pollino.

4.3 CY.RO.N.MED.: gli itinerari pugliesi della Rete Ciclabile del Mediterraneo Il progetto “CY.RO.N.MED” - Cycle Route Network of the Mediterranean, finanziato con i fondi del Programma Interreg IIIB ArchiMed (Archipelago Mediterraneo), ha previsto l’individuazione di una Rete Ciclabile del Mediterraneo.

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Il progetto ha coinvolto l’intera regione Puglia, con la realizzazione di uno studio di fattibilità su una Rete Ciclabile regionale, costituita dagli itinerari di lunga percorrenza della Rete Ciclabile Europea EuroVelo e della Rete Ciclabile Italiana BicItalia. Con il presente progetto la Regione Puglia ha assunto un ruolo di protagonista nell’area euromediterranea, nella promozione e diffusione di modelli di sistemi di trasporto durevoli e sostenibili transnazionali, coerentemente con i principi del “Libro bianco” sui Trasporti della Commissione europea che sottolinea l’importanza delle reti di trasporto alternative, sostenibili e intermodali e dei collegamenti secondari.

Figura 2 - La Rete EuroVelo nell'area del progetto CY.RO.N.MED.

Un elemento significativo di quanto le politiche dei trasporti negli ultimi anni si stiano orientando verso la mobilità ciclistica è dato dal fatto che su proposta dell’Assessore ai Trasporti della Regione Puglia, le Ferrovie regionali lo scorso 16 luglio 2007 hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato allo sviluppo del trasporto intermodale bici e treno con l’impegno ad eliminare ostacoli infrastrutturali, organizzativi e tariffari. Tra i primi effetti prodotti l’abolizione del biglietto “supplemento bici” che porta la Puglia, almeno fino ad oggi, ad essere l’unica regione in Italia dove è assolutamente gratuito trasportare la bici al seguito sui treni regionali. Inoltre gli itinerari pugliesi della Rete Ciclabile del Mediterraneo individuati con il progetto CY.RO.N.MED sono stati inseriti nel revisionando Piano regionale dei Trasporti e nella programmazione dei fondi europei 2007-2013.

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Con lo studio di fattibilità sono stati definiti i tracciati dei cinque itinerari principali di Bicitalia proposti dal Ministero dell’Ambiente con il progetto di rete nazionale di percorribilità ciclistica inserito all’interno della rete internazionale Eurovelo (cfr. “La rete nazionale di percorribilità ciclistica. Studio di fattibilità” – Settembre 2002). Tra questi l’Itinerario N.6 Via Adriatica collega Ravenna con il Salento. Litoranea per eccellenza, in Puglia rappresenta l’itinerario più lungo (684 km) che si snoda lungo tutta la costa adriatica, da Lesina a Castrignano del Capo, toccando le principali città costiere della Puglia. Attraversa l’Area Vasta della Valle d’Itria nella città e nel territorio costiero di Monopoli. L’itinerario, infatti, dopo aver superato Bari, prosegue percorrendo la complanare della SS16 che porta a Polignano a Mare e Monopoli; l’itinerario giunge in località Egnazia nella provincia di Brindisi sfruttando la viabilità comunale e successivamente si completa nella provincia di Lecce. Il tragitto si sviluppa interamente lungo la costa adriatica regionale, ripercorrendo gli storici tracciati della Via Appia Traiana proprio nei pressi di Monopoli.

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5. L’AREA VASTA DELLA VALLE D’ITRIA: IL CONTESTO TERRITORIALE

L’Area Vasta interessata dalla redazione del Piano Strategico comprendente 8 Comuni, localizzati tra le tre province di Bari (6), Brindisi (1) e Taranto (1), I Comuni dell’aggregazione occupano una superficie di circa 90 mila ettari, con una popolazione di oltre 200.000 abitanti ed una densità superiore sia alla media italiana che a quella regionale (214,85 ab./kmq contro circa 188 ab./kmq di media italiana e 208 ab./kmq di media regionale). L'analisi di contesto evidenzia una forte presenza di residenzialità diffusa nel territorio, infatti nelle aree degli otto comuni della Valle d'Itria il 57% delle case sono "sparse". Locorotondo e Martina Franca sono i comuni con la più alta percentuale di case sparse (79% e 77%), seguono Putignano (64%), Noci (48%), Cisternino (46%), Castellana Grotte (34%), Monopoli (33%) e Alberobello (10%). Questo sistema insediativo molto diffuso impone alla pianificazione strategica di garantire reti di trasporto alternative e sostenibili. L’ambito presenta una posizione centrale rispetto al territorio della Puglia, si estende fino al bassopiano delle Murge Sud Orientali, ed è bagnato a nord-est dall’Adriatico.

Figura 3 - I Comuni dell'Area Vasta Valle d'Itria

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Pur appartenendo a differenti province, l’Area Vasta, nella suo ambito territoriale, è caratterizzata da una pregnante tematizzazione con attrattori paesaggistici, ambientali, storico, culturali ed architettonici di notevole importanza. Nell’Area in esame sono riconoscibili tre grandi ambiti: - la Murgia dei Trulli, comprendente i Comuni di Alberobello, Castellana Grotte, Noci, Putignano è caratterizzata da un territorio di rilevante valore ambientale-paesaggistico che, oltre alle abituali colture di uliveti, mandorleti e vigneti, presenta una fitta vegetazione boschiva; in questo ambito si riscontra la presenza di grossi attrattori turistici quali Alberobello e Castellana Grotte; - la Valle d’Itria, che comprende i Comuni di Cisternino, Locorotondo e Martina Franca si caratterizza per la presenza di muri a secco e di aggregazioni di trulli con tipologia differente rispetto all’ambito precedente; - il Sistema costiero, che comprende il Comune di Monopoli, caratterizzato da una pianura delimitata all’interno dal fronte della scarpata murgiana.

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6. LA RETE CICLABILE DELLA VALLE D’ITRIA

La Rete degli itinerari Ciclabili dell’Area Vasta della Valle d’Itria rappresenta un’alternativa all’impiego dell’auto per collegare i centri abitati, le borgate rurali, le aree di interesse turistico, favorendo una mobilità sostenibile sul territorio. Lo studio propone una rete ciclabile configurata per attraversare l’intero comprensorio della Valle d’Itria dai centri urbani verso le aree rurali al fine di valorizzare il territorio nel suo complesso. Sono stati selezionati dei percorsi di interesse generale mettendo a sistema una fitta trama di strade a basso traffico veicolare in grado di connettere tutti gli attrattori turistici presenti e potenziali, fortemente caratterizzanti il territorio. Figura 3 - Cicloturisti in Valle d'Itria

6.1. Obiettivi La rete della mobilità ciclistica è una infrastruttura utile non solo per i turisti ed i visitatori che frequentano la Valle d’Itria nei diversi periodi dell’anno, ma anche per la popolazione locale che intende effettuare brevi spostamenti tra un comune e l’altro, tra una borgata e/o una contrada e l’altra. La Rete Ciclabile della Valle d’Itria ha infatti l’obiettivo di collegare tra loro dei punti definiti nodi: - i centri abitati di Alberobello, Castellana Grotte, Cisternino, Locorotondo, Martina Franca, Monopoli, Noci, Putignano. - le borgate rurali e le contrade densamente popolate di Coreggia, San Marco, Lamie di Olimpia e Trito di Locorotondo; Capitolo di Martina Franca, Virbo; Cristo delle Zolle, Antonelli, Cozzana, Gorgofreddo, Sicarico e Capitolo di Monopoli; Sisto, Figazzano e Casalini di Cisternino. - le aree di interesse turistico, ovvero i trulli di Alberobello, le grotte di Castellana, l’abbazia della Madonna della Scala, la chiesa del Barsento, i centri storici, le aree rurali della Valle d’Itria, ecc. - le aree di interesse naturalistico, ovvero le aree SIC, le Oasi di protezione, i Parchi e le Riserve Naturali (Parco Regionale della Terra delle Gravine e Riserva Naturale orientata Bosco delle

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Pianelle), il 31% della Rete Ciclabile della Valle d’Itria attraversa aree naturalistiche della Rete Natura 2000 (all’interno dei quali sono presenti anche i Parchi Naturali e le Riserve) mentre circa l’8% attraversa le Oasi di Protezione (Barsento, Trazzonara; Monte San Nicola, ecc.) individuate dal PUTT/p Puglia. - i punti di intermodalità trasportistica, ovvero le stazioni ferroviarie FSE di Alberobello, Noci, Martina, Castellana e grotte di Castellana, Cisternino, Locorotondo, Putignano e quelle RFI di Monopoli oltre al porto di Monopoli. Per favorire la formula treno + bici sono state considerate tutte le stazioni ferroviarie presenti, da quelle FSE di Alberobello, Noci, Martina, Castellana e grotte di Castellana, Cisternino, Locorotondo, Putignano e FS di Monopoli oltre al porto di Monopoli. Dal punto di vista turistico l’obbiettivo su cui il Piano Strategico di Area Vasta intende puntare nei prossimi anni è quello di mettere a sistema le vere risorse del territorio in grado di distinguere lo stesso nel contesto europeo, per questo la Rete Ciclabile di Area Vasta ha individuato itinerari in grado di raggiungere: - i beni di interesse storico-culturale dell’intero comprensorio (trulli, masserie, jazzi, fogge, frantoi ipogei, cappelle rurali, insediamenti rupestri, le vie dell’acquedotto, ecc.); - le aree di interesse paesaggistico di grande valore scenografico (la scarpata murgiana e la piana degli olivi secolari); - le aree archeologiche; - i santuari e i luoghi di culto medievali, - le formazioni carsiche come le lame di grande interesse geologico e naturalistico; - le attività produttive presenti nelle aree rurali e nelle numerose contrade e borgate (le aziende viti-vinicole e olivicole–olearie, gli agriturismi); - i servizi guida e accompagnamento per la fruizione di queste risorse. Lo scopo è infatti quello di raggiungere, in modo sostenibile, gli attrattori turistici più noti del comprensorio della Valle d’Itria (i trulli di Alberobello e le grotte di Castellana) con modalità di percorrenza alternativa (in termini di mezzi e velocità). Gli itinerari della Rete Ciclabile daranno valore ad altre emergenze dell’immenso patrimonio culturale e ambientale presente diffusamente sul territorio generando inevitabilmente nuovi attrattori turistici finora sottostimati e non pienamente valorizzati. Tra gli utenti di tale Rete ciclabile ci potrà essere anche la popolazione residente ed in particolar modo: - pendolari per e dal lavoro; - bambini che si spostano per e dalla scuola (spesso non accompagnati da adulti);

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA - studenti che vanno presso istituti di istruzione superiore; - gente diretta a servizi commerciali, culturali, di svago, ecc.; - postini, corrieri e altri ciclisti per lavoro; - bambini in passeggiata con gli amici, - singoli individui e famiglie in passeggiata; - ciclisti sportivi.

6.2. Modalità di individuazione dei percorsi Per evitare che la realizzazione della Rete Ciclabile di Area Vasta diventi un progetto utopistico, costoso e da realizzare su tempi lunghi, è stato adottato un approccio pragmatico legato alla valorizzazione della viabilità esistente, in altre parole la Rete Ciclabile è stata costruita sulla base delle migliori risorse viabilistiche disponibili (miglior dal punto di vista del ciclista); in questo modo sarà possibile percorrere l’intero comprensorio di Area Vasta come lo fanno da tempo i numerosi ciclo-escursioisti stranieri (soprattutto americani e tedeschi), ma sarà anche possibile percorrere la Valle d’Itria in bici su strade migliori di quelle a volte scelte dai tour operator avendo a disposizione una migliore conoscenza del territorio. E’ stata perciò effettuata un’intensa attività di ricognizione “sul campo” della rete stradale esistente al fine di individuare strade senza traffico e/o a basso traffico veicolare; sulla base di questo la scelta dell’itinerario migliore è avvenuta in funzione di una serie di criteri: - la distanza più breve per raggiungere i nodi della rete secondo direttrici che evitino inutili tortuosità, sebbene si possa in qualsiasi momento deviare dal percorso segnalato per consentire la visita di paesaggi caratteristici o siti d’interesse; - il basso flusso veicolare, scegliendo, ove possibile, strade comunali e/o vicinali, o sentieri come quelli all’interno della Riserva Naturale delle Pianelle. In ogni caso tutti i percorsi della rete ciclistica della Vale d’Itria rientrano nelle tipologie di strade per il ciclista (con riferimento ai parametri di traffico e sicurezza) indicate nelle Linee Guida alla definizione della Rete Nazionale di percorribilità ciclistica redatte nel 2002 dal Ministero dell’Ambiente1.

1 - Strade senza traffico: con una percorrenza motorizzata inferiore a 50 veicoli al giorno e con una larghezza sufficiente da permettere il passaggio di 2 ciclisti affiancati per la maggior parte del tempo, con uno standard desiderabile che permetta l’incontro e il passaggio di 2 coppie di ciclisti. Larghezze variabili sono accettate lungo il percorso. - Strade a basso traffico: con una percorrenza motorizzata inferiore a 500 veicoli al giorno . - Strada ciclabile o ciclostrada (o strada 30): strada extraurbana con sezione della carreggiata non inferiore a 2 metri se non asfaltata e non inferiore a 3 metri se asfaltata dedicata a veicoli non a motore salvo autorizzati (frontisti, agricoltori) e comunque sottoposta a limite di 3 km/h.

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA - la sicurezza degli attraversamenti di SP e SS a grande traffico veicolare; - la minore pendenza possibile dei percorsi avendo evitato pendenze superiori al 6%, tranne che nelle tratte di superamento della scarpata murgiana tra Monopoli e Castellana Grotte dove la pendenza in alcuni tratti arriva al 10%. Anche in questo caso, tuttavia, sono stati individuati gli itinerari alternativi con le minori pendenze possibili; - le buone condizioni del fondo stradale e la presenza di segnaletica orizzontale e verticale, in modo da avere a disposizione itinerari che necessitino di minimi interventi di adeguamento per poter essere fruiti nel breve periodo. La superficie delle strade risulta asfaltata per almeno il 90% della Rete Ciclabile e in ogni caso risulta adatta all’uso di tutti i tipi di bicicletta (tipo mountain bike, city bike, per escursionismo, passeggiate, turismo, ecc.); - la valenza paesaggistica delle strade al fine di rendere gradevoli i percorsi, infatti sono state individuate soluzioni alternative per il raggiungimento di un medesimo nodo, utilizzando strade panoramiche dalla grande valenza scenografica; - la disponibilità di servizi base per i cicloturisti (aree di sosta alberate con panchine, fontane pubbliche, punti vendita di generi alimentari, bar). Lungo il percorso si è preferito l’attraversamento delle borgate maggiormente popolate (es.: Trito, Coreggia, Lamie di Olimpia, ecc.) dove questi servizi sono diffusi. In ogni caso le attrezzature di ristoro si trovano ogni 30 km e quelle di pernottamento ogni 50 km, così come indicato dalle Linee Guida alla definizione della Rete Nazionale di Percorribilità Ciclistica redatte nel 2002 dal Ministero dell’Ambiente; - l’interazione con le reti di mobilità lenta delle Aree Vaste limitrofe trovando tutti i collegamenti possibili tra le aree di pregio presenti nelle Aree Vaste confinanti (Provincia di Brindisi, Taranto e Bari). La Rete Ciclabile della Valle d’Itria presenta estensioni verso i territori comunali limitrofi di Polignano a Mare, Fasano, Ostuni, Ceglie M.ca, Villa Castelli, Mottola, Cristiano; - la valorizzazione delle risorse potenziali presenti attraverso la ricognizione di itinerari ciclabili già individuati da precedenti studi come: o gli itinerari pugliesi della Rete Ciclabile del Mediterraneo definiti dallo Studio di fattibilità della Regione Puglia nell’ambito del Progetto CY.RO.N.MED.;

- Sentiero Ciclabile e/o Percoso natura: sentiero/itinerario in Parchi e Aree Naturali Protette senza particolari standard costruttivi dove le biciclette sono ammesse.

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA o le piste ciclabili già realizzate o in corso di realizzazione da parte degli 8 Comuni dell’Ara Vasta a valere su fondi strutturali della precedente programmazione regionale (Misura 5.2 del POR Puglia 2000-2006). • a Putignano lungo la circonvallazione di Viale Cristoforo Colombo • a Monopoli lungo le strade litoranee di ingresso a sud ed a nord del centro abitato, in modo da permettere il collegamento tra Monopoli a Polignano a Mare e Mola di Bari; • a Noci nel centro urbano; • a Castellana Grotte nel tratto che congiunge le grotte con il centro abitato. o le strade di manutenzione dei canali dell’Acquedotto Pugliese; o i tratturi presenti nel Catasto Regionale; o gli itinerari e i percorsi segnalati e cartografati dalle associazioni cicloturistiche, o tratti di viabilità interessati da progetti già attuati o in fase di realizzazione.

6.3. Interazione con gli itinerari pugliesi di CY.RON.MED. Il punto di partenza nella individuazione della Rete Ciclabile della Valle d’Itria è avvenuto attraverso l’integrazione con le ciclovie individuate nell’intero territorio regionale dal progetto CY.RO.MED.. Esse rappresentano gli assi portanti della mobilità ciclistica in Puglia in grado di collegare la stessa con i flussi cicloturistici europei e nazionali. I cinque grandi itinerari di CyronMed attraversano tutti i territori provinciali per una lunghezza complessiva di 1.653,36 km. Figura 4 - Gli itinerari CY.RO.N.MED. Tra le 5 ciclovie individuate da CY.RO.MED., vi è parte dell’Itinerario N. 6 di Bicitalia, la via Adriatica che attraversa il territorio e la città di Monopoli. Questo itinerario si snoda lungo tutto il litorale adriatico, collegando Ravenna con il Salento, il tratto pugliese si snoda lungo tutta la costa da Lesina a Castrignano del Capo.

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Il tragitto compreso nell’Area Vasta della Valle d’Itria ripercorre gli storici tracciati della Via Appia Traiana proprio nei pressi di Monopoli fino a giungere in località Egnazia e successivamente si completa nella provincia di Lecce.

6.4. Interazione con le vie d’acqua Lo studio in questione ha individuato un primo stralcio di una rete di percorsi escursionistici lungo un’asse principale costituito dalle strade di servizio dell’Acquedotto Pugliese. L’Acquedotto Pugliese si articola infatti in una rete idrica di oltre 15.700 Km che assicura la distribuzione di acqua potabile agli oltre 4,0 milioni di abitanti. A parte la rete di distribuzione, circa 4.700 km di questa rete sono costituiti dai grandi vettori primari (le condutture di Caposele, per un totale di quasi 1.300 km) e dalle sue diramazioni.

Figura 5 - Ponti canali in pietra dell'Acquedotto Pugliese

Queste condutture sono accompagnate lungo il loro percorso da strade di servizio indispensabili per la manutenzione ed il controllo di questa imponente opera di ingegneria. Tali strade sono assenti solo per i tratti dell’acquedotto che corrono in galleria. L’attraversamento di aree montuose e collinari, il superamento di valli e gravine ha inoltre richiesto la realizzazione di imponenti opere aggiuntive come i grandi ponti-canale in pietra, le sorgenti di captazione, gli impianti di potabilizzazione, gli impianti di sollevamento, i 453 serbatoi, i torrini. Per avere un’idea delle opere basti pensare che da Caposele il canale principale dell'AQP, vera e propria spina dorsale dell'intero sistema idrico, si snoda per 390 chilometri dal massiccio del Cervialto a Santa

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Maria di Leuca. In questo cammino sprofonda in gallerie per 97 chilometri, corre in trincee per 103, si solleva su ponti per 8 chilometri e mezzo, scende e risale nei sifoni. L’insieme delle infrastrutture viarie e dei beni presenti lungo le condotte dell’Acquedotto Pugliese costituiscono una risorsa dal notevole potenziale per lo sviluppo del turismo di natura in Puglia in quanto: - rappresentano anche da sole un bene di interesse storico straordinario; - attraversano paesaggi di particolare bellezza e, grazie alla presenza dei ponti, offrono eccellenti punti di visualità; - si tratta di percorsi che, per la loro funzione, non sono suscettibili di trasformazioni (traffico motorizzato privato, impermeabilizzazione del fondo stradale, ecc), caratteristica indispensabile per una adeguata fruizione ciclabile e pedonale; - per le caratteristiche tecniche del fondo, le strade di servizio dell’acquedotto si offrono a differenti percorrenze della mobilità lenta: pedonale, con l’uso di cavalli o muli, con mountain bike o con biciclette da turismo; - mettono in collegamento attraverso la mobilità lenta Parchi e Riserve Naturali oltre ad aree rurali di grande pregio presenti nel territorio; - i percorsi citati sono stati già oggetto di interesse escursionistico da parte di associazioni (Ruota Libera Bari, Amici della Bicicletta – Mesagne, Terre del Mediterraneo – Bari, Club Alpino Italiano – Bari, Gruppo Escursionismo Trekking – Bari) ed operatori turistici. Le vie dell’acqua si presentano come la migliore infrastruttura disponibile per realizzare gli assi principali di una rete di mobilità lenta in grado di attraversare l’intera regione e di collegarla alle principali vie di lunga percorrenza (sentiero Bicitalia, Eurovelo, cavalcata dei tratturi). A partire da tali assi sarà possibile individuare e progettare in ambito locale percorsi a scala comunale e intercomunale in grado di consentire la visita ai principali beni diffusi sul territorio limitrofo. A titolo di conoscenza si riportano di seguito alcune tabelle riepilogative di alcuni dei tracciati principali dell’AQP con l’indicazione dei comuni e di alcuni dei principali beni presenti nelle aree limitrofe al tracciato.

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Figura 6 - Tratti di itinerari lungo le strade di manutenzione dei canali dell'acquedotto

Il tratto pugliese del tracciato nasce nel comune di Spinazzola e attraversa i territori del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, poi attraversa le aree del sud-est barese e della valle d’Itria. Dopo aver attraversato l’area del Canale di Pirro, il tracciato del canale principale termina infine in agro di Villa Castelli dove prosegue in diramazioni secondarie verso le aree salentine. Il presente studio ha verificato la interconnessione della Rete ciclabile della Valle d’Itria con le strade di manutenzione della rete acquedottistica. Alcuni tratti delle strade di manutenzione dei canali dell’acquedotto avrebbero bisogno di particolari sistemazioni e adeguamenti, per cui al momento presentano un livello di fattibilità minore che potrebbe vedere il suo raggiungimento nel medio-lungo periodo, tuttavia, è stato inserito un itinerario nel presente studio, l’Itinerario 6 – Alternativa 3, che da c.da Figazzano in agro di Cisternino collega l’Itinerario 12 Martina-Cisternino che corre lungo il canale dell’Acquedotto. Questo itinerario vuole essere un modello esemplificativo e di riferimento per verificare la fattibilità della sistemazione nel medio-lungo periodo, dell’intera rete delle strade di manutenzione dei canali dell’Acquedotto Pugliese.

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7. GLI ITINERARI INDIVIDUATI

Gli itinerari individuati sono 21 e sviluppano una lunghezza complessiva di 340 km circa.

Tabella 1- Gli itinerari della rete ciclabile: nodi e lunghezza Lunghezza n. Itinerario Nodi dell’Itinerario [m] Madonna della Scala – Noci – Barsento – Alberobello – Martina F.ca – 1 64.950,54 Locorotondo – Coreggia – canale di Pirro – Monopoli 2 Putignano – grotte di Castellana – Castellana Grotte – Monopoli 22.548,54 3 Cisternino – Locorotondo 11.360,68 Innesto It.1 (SP 162 per Coreggia) – San Marco – Lamie di Olimpia - innesto It. 3 4 8.755,52 (Cisternino - Locorotodo per Trito) 5 Locorotondo – Alberobello 7.848,11 6 della Valle d’Itria - 5 alternative 22.352,58 7 Putignano – Barsento – innesto con it. 1 per Alberobello 7.812,66 8 Martina F.ca - Riserva naturale regionale Bosco delle Pianelle (Centro visite) 25.325,78 9 Egnazia Capitolo – Monopoli – Polignano a mare (Itinerario N.6 CYRONMED) 17.116,21 C.da Gorgofreddo - C.da Antonelli - C.da Lamammolilla con innesto It. 11 per 10 4.551,73 Castellana Grotte 11 Castellana Grotte - Monopoli da SV Torre due Pani e Rizzitello 15.668,78 12 Martina F.ca – Costernino 10.524,11 13 Capitolo – Francisto Mare – incrocio per Impalata 16.441,86 14 Noci – Putignano 7.582,43 15 Riserva Naturale regionale Bosco delle Pianelle – innesto It. 1 (SP 116 per Noci) 22.099,53 16 Raccordo tra It. 5 e It. 1 sulla SP 77 per Coreggia 2.666,78 17 Casalini – Costernino 5.790,88 18 Alberobello – Coreggia – Castellana Grotte 14.589,65 19 Madonna della Scala – Putignano 19.042,31 Riserva Naturale regionale Bosco delle Pianelle – Specchia tarantina verso Ceglie 20 23.222,93 M.ca (Parco regionale della Terra delle Gravine) 21 Martina F.ca – masseria Trazzonara (Parco regionale della Terra delle Gravine) 9.612,82 LUNGHEZZA COMPLESSIVA RETE CICLABILE VALLE D’ITRIA 339.864,43

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Lunghezza in metri degli Itinerari

21 9.612,82

20 23.222,93

19 19.042,31

18 14.589,65

17 5.790,88

16 2.666,78

15 22.099,53

14 7.582,43

13 16.441,86

12 10.524,11

11 15.668,78

10 4.541,73

9 17.116,21

8 25.325,78

7 7.812,66

6 22.352,58

5 7.848,11

4 8.755,52

3 11.360,68

2 22.548,54

1 64.950,54

0 10000 20000 30000 40000 50000 60000 70000

Figura 7 - Confronto tra le lunghezze degli itinerari

I Comuni appartenenti all’Area Vasta della Valle d’Itria sono tutti attraversati dai percorsi della Rete Ciclabile. La lunghezza dei percorsi per ogni singolo Comune è proporzionale alla superficie territoriale e alla popolazione residente.

Tabella 2 - Rapporto tra la superficie territoriale (in ha), la popolazione residente e la lunghezza degli itinerari peri i Comuni dell'Area Vasta

Superficie Lunghezza Comune Popolazione [ha] [m] Alberobello 4.034 10.930 14.413,00 Castellana Grotte 6.793 18.643 22.845,22 Cisternino 5.401 12.052 23.637,94 Locorotondo 4.750 14.027 29.095,48 Martina Franca 29.549 49.095 91.972,96 Monopoli 15.639 49.734 78.874,61 Noci 14.882 19.501 32.047,86 Putignano 9.911 27.913 32.718,93 TOTALE 90.959 201.895 325.606

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA L’elemento popolazione è fondamentale in un’area che presenta una residenzialità diffusa sull’intero territorio, come dimostrato dalla forte presenza di case sparse che nel caso del Comune di Locorotondo arrivano fino a percentuali pari al 79%. Tutto ciò ha influito sulla definizione dei percorsi finalizzati a raggiungere contrade e borgate rurali ancora densamente popolate.

Superficie territoriale nei Comuni dell'Area Vasta (ha)

Putignano 9.911

Noci 14.882

Monopoli 15.639

Martina F.c a 29.549

Locorotondo 4.750

Cisternino 5.401

Castellana G. 6.793

Alberobello 4.034

0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 30.000 35.000

Figura 8 - Raffronto tra le superfici territoriali dei Comuni dell'Area Vasta

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popolazione residente nei Comuni dell'Area Vasta

Putignano 27.913

Noci 19.501

Monopoli 49.734

Martina F.ca 49.095

Locorotondo 14.027

Cisternino 12.052

Castellana G. 18.643

Alberobello 10.930

0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 Figura 9 -Raffronto tra la popolazione residente nei Comuni dell'Area Vasta

lunghezza in metri degli itineari per Comune

Putignano 32.718,93

Noci 32.047,86

Monopoli 78.874,61

Martina F.c a 91.972,96

Locorotondo 29.095,48

Cisternino 23.637,94

Castellana G. 22.845,22

Alberobello 14.413,00

0,00 20.000,00 40.000,00 60.000,00 80.000,00 100.000,00

Figura 10 -Raffronto tra la lunghezza degli itinerari per ogni Comune dell'Area Vasta

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA 8. LE RELAZIONI CON IL SISTEMA DELLE RETI INFRASTRUTTURALI

Il territorio della Valle d’Itria si trova al centro della Regione Puglia ed è servita da tutte le principali vie di comunicazione e di trasporto regionali. L’area compresa tra i tre "poli-vertici" di Bari, Taranto e Brindisi, è contenuta tra due fondamentali corridoi viari di livello nazionale e regionale che si sviluppano l’uno lungo la costa adriatica e l’altro sul segmento Bari Taranto. Il sistema viario si compone per la prima direttrice della S.S. 16 lungo la costa, con funzione in corrispondenza di Monopoli, di tangenziale e della S.S.172, più interna, che congiunge i centri abitati di Putignano, Alberobello, Locorotondo e Martina Franca.

Figura 11 - Accessibilità dell'Area Vasta: il sistema delle infrastrutture di trasporto

L’assetto viario della Valle d’Itria si articola poi in una serie di assi trasversali regionali tra cui la S.P. 237 che congiunge Monopoli e Noci attraversando i territori di Castellana Grotte e Putignano. La Strada Provinciale 113 consente invece il collegamento diretto tra i centri di Monopoli e Alberobello. Posto marginalmente al perimetro dell’unione dei comuni, il comune di Cisternino è connesso ai centri limitrofi di Locorotondo e Martina Franca tramite, rispettivamente, la S.P. 134. e la S.P. 61. Dall’analisi

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA dell’assetto di connessione viaria tra gli otto Comuni della Valle d’Itria sono emerse criticità dovute, per la S.S.172, al fatto che tale viabilità attraversa alcuni centri abitati. Il collegamento di Monopoli con gli altri comuni dell’area avviene attraverso viabilità provinciali che presentano criticità spesso legate all’attraversamento urbano dei centri abitati. Di conseguenza i mezzi pesanti che dallo Ionio si dirigono verso l’Adriatico, e viceversa, sono costretti ad attraversare gli ambiti urbani congestionando le viabilità cittadine e compromettendo la qualità dell’aria e dell’ambiente. L’insufficienza della S.S. 172, la mancanza di strade adeguate in grado di sopportare il traffico pesante di passaggio o proveniente dalle aree produttive al di fuori delle aree abitate, lo scarso collegamento con autostrade, porti ed aeroporti, la difficoltà di collegamento tra i comuni costieri e quelli dell’entroterra aggiunti alla presenza di una rete ferroviaria locale inadeguata, hanno, in parte, condizionato lo sviluppo del territorio, pertanto nel Piano della Rete Ciclabile della Valle d’Itria si è proceduto ad individuare percorsi ciclabili lungo le strade comunali e vicinali, e solo limitatamente, e in casi in cui non esistevano alternative possibili, su strade provinciali. Una delle maggiori criticità è rappresentata dall’attraversamento di strade provinciali e statali a grande traffico veicolare, tuttavia tutti questi punti critici sono stati individuati e si provvederà alla loro messa in sicurezza attraverso specifici interventi di moderazione del traffico. L’integrazione modale della Rete Ciclabile della Valle d’Itria con le altre reti trasportistiche ha una valenza assolutamente strategica ai fini del trasporto pendolare e turistico. Intermodalità bici e mezzi pubblici collettivi vuol dire non solo poter trasportare al seguito la bicicletta su treni/bus/aerei/navi, ma poter disporre, all’interno di stazioni, porti e aeroporti, di tutte quelle infrastrutture che facilitano la movimentazione delle biciclette eliminando ostacoli e impedimenti (grazie a scivoli, montacarichi, segnaletica); poter disporre di servizi (avvisi, cicloposteggi, assistenza, depositi), poter parcheggiare/depositare il proprio mezzo in idonei spazi attrezzati o di noleggiare una bicicletta da riportare nello stesso luogo o in luoghi differenti. Gli esempi di maggior successo sono le “Velostation” francesi o svizzere, vale e dire centri di assistenza, noleggio, parcheggio e deposito biciclette nelle stazioni ferroviarie o di bus. E’ fondamentale inoltre che stazioni, porti e aeroporti siano accessibili mediante percorsi ciclabili sicuri e segnalati. Il sistema ferroviario serve la Valle d’Itria in maniera differenziata: se la Rete Ferroviaria Italiana consente di raggiungere tutte le località costiere adriatiche, il territorio dell’entroterra è interessato dal sistema ferroviario locale regionale gestito dalle “Ferrovie del Sud Est”.

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Figura 12 - La rete ferroviaria RFI

Figura 13 - La rete ferroviaria FSE

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA L’area della Valle d’Itria è attraversata dalla linea RFI a doppio binario elettrificata nel tratto Bari-Brindisi, e dalla linea non elettrificata delle Ferrovie del Sud-Est Bari-Taranto che collega fra loro i capoluoghi di Bari e Lecce. Il tracciato delle FSE-Bari Taranto scorre parallelamente a quello RFI fino a Castellana Grotte per poi raggiungere i comuni di Putignano, Noci, Alberobello, Locorotondo e Martina Franca da cui si dirama la linea per Lecce attraversando il comune di Cisternino. Putignano è invece il capolinea della linea Mungivacca-Putignano. Il servizio di trasporto pubblico delle FSE viene assicurato anche con bus, su relazioni, nella gran parte integrative e/o sostitutive del vettore ferroviario. Tutti i comuni dell’Area Vasta dispongono di stazioni ferroviarie, che, naturalmente possono diventare un’importante occasione di intermodalità solo se potenziate con gli opportuni servizi da garantire la piena fruizione da parte dei ciclisti. L’interconnessione dei percorsi della Rete Cicalbile con il sistema portuale ed aereoportuale è possibile grazie alla presenta degli aeroporti di Bari e di Brindisi, oltre a quello di Grottaglie, nonché del porto dal Monopoli. Tuttavia una criticità da risolvere è proprio quella del difficile collegamento delle zone con maggiori flussi turistici e gli aeroporti e il porto esistenti, infatti mentre i tre vertici rappresentati da Bari, con il porto e l’aeroporto, Brindisi con il porto e aeroporto, Taranto con il porto e l’aeroporto di Taranto-Grottaglie sono collegati da una viabilità adeguata, mentre il territorio della Valle d’Itria risulta difficilmente accessibile avendo una viabilità del tutto inadeguata alla sua importanza strategica.

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9. LE RELAZIONI CON IL SISTEMA DEI BENI STORICI ARCHITETTONICI

Nell’Area Vasta della Valle d’Itria è presente il sito Unesco dei “Trulli di Alberobello”, numerosi palazzi e dimore storiche testimonianze del Barocco, parchi archeologici, grotte di interesse internazionale, città d’arte delle quali due appartenenti al circuito “Borghi più belli d’Italia”, luoghi di culto di cui molti di “interesse turistico” tra basiliche, abbazie, chiese rupestri ed una diffusa presenza di costruzioni rurali come i trulli che caratterizzano e distinguono questo territorio nel contesto nazionale e internazionale e testimoniano le sue potenzialità nei confronti del turismo culturale. La Rete Ciclabile della Valle d’Itria ha un ruolo importante nel collegare tra loro queste valenze. I percorsi individuati intercettano questo ricco e variegato patrimonio di beni culturali costituito non solo dalle testimonianze di grande rilievo, ma anche da un ricchissimo patrimonio diffuso, risultato della lunga stratificazione dell’insediamento umano, che caratterizza fortemente il territorio. Questo diffuso patrimonio di beni culturali presenti nel territorio extraurbano è stato individuato e riportato nel Piano Urbanistico Territoriale Tematico/Paesaggio e Beni culturali della Regione Puglia come vincoli e segnalazioni architettoniche e archeologiche. Tra i Beni architettonici extraurbani, il PUTT/p, distingue tra beni vincolati e beni segnalati, cataloga diverse tipologie edilizie quali conventi e monasteri, santuari e abbazie, chiese e chiese rupestri, ville e palazzi, masserie, edicole e cappelle, fortificazioni varie dal castello alla torre, e tutta una serie di beni diffusi come complessi di trulli, jazzi, trappeti e frantoi ipogei, pozzi e cisterne che, pur variamente diffusi, sono presenti su tutto il territorio regionale, oltre alle grotte ed ai tratturi. Se si considera una fascia di rispetto di un chilometro rispettivamente a destra e a sinistra di ogni itinerario ciclistico individuato, si intercettano numerosi beni tra grotte, segnalazioni e vincoli sia archeologici che architettonici, oltre ai tratturi. La tabella seguente riepiloga numericamente l’entità di questo patrimonio, tuttavia tali beni, nei capitoli successivi, saranno ulteriormente considerati attraverso la descrizione dei singoli itinerari.

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Tabella 3 – Alcune categorie di beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo gli itinerari. Segnalazioni Vincoli Segnalazioni Vincoli Itinerario Grotte Tratturi archeologiche archeologici architettoniche architettonici 1 17 2 1 18 5 0 2 16 0 2 5 2 0 3 0 2 0 0 0 0 4 1 0 0 0 1 0 5 1 0 0 0 0 0 6 1 3 1 0 0 0 7 2 2 1 2 0 0 8 4 0 0 1 0 1 9 22 1 5 6 1 0 10 2 0 0 0 0 0 11 17 1 1 4 1 0 12 0 0 0 0 0 0 13 4 1 0 6 1 1 14 1 0 0 0 0 0 15 3 0 0 7 0 2 16 1 0 0 1 2 0 17 0 2 0 0 0 0 18 10 1 1 2 3 0 19 6 0 0 5 1 0 20 1 0 0 2 0 1 21 1 2 0 1 0 0

Ogni itinerario intercetta beni di interesse culturale già censiti e catalogati dal PUTT/p della Regione Puglia, ciò a dimostrare come la Rete stessa rappresenti un’importante occasione per mettere in luce attraverso forme di fruizione sostenibili, un patrimonio diffuso ancora sottostimato e poco valorizzato.

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10. LE RELAZIONI CON IL SISTEMA DEI BENI AMBIENTALI

Posta al centro del Mediterraneo la Puglia rappresenta una terra di confine, un luogo di incontro tra la biodiversità di occidente e di oriente. Paesaggi mediorientali come le assolate steppe mediterranee convivono con i paesaggi nordici in una regione che rappresenta un condensato del bioma mediterraneo. La Puglia è la regione più orientale d’Italia, per la sua posizione geografica, per le testimonianze artistiche e archeologiche, oltre che per il suo popolamento animale e vegetale. Le numerose specie vegetali presenti nel comprensorio della Valle d’Itria risultano di origine balcanica e rappresentano specie simbolo per la Puglia come il fragno (Quercus trojana), la Phlomis fruticosa, la Campanula versicolor, e animali come il Colubro leopardino hanno colonizzato questa parte di Puglia sin dal Miocene quando le due sponde dell’Adriatico erano unite. In una terra dall’idrologia superficiale quasi inesistente, le acque scorrono misteriosamente nel sottosuolo scavando cunicoli, erodendo pareti, circolando in direzione del mare e generando fenomeni carsici. Il carsismo e le incredibili forme che ha prodotto – doline, lame e gravine, voragini, grotte – contribuiscono al fascino di questa terra. Plasmata dalla millenaria presenza antropica, la natura di questo comprensorio ha imparato a convivere con le tradizionali attività e le costruzioni dell’uomo. La natura e le sue forme viventi, oltre ai paesaggi rappresentano l’identità della Valle d’Itria. L'Unione Europea per salvaguardare la diversità biologica presente nel territorio dell'Unione e in particolare per tutelare una serie di habitat e specie animali e vegetali a rischio di estinzione, ha definito un sistema coordinato di aree naturali detto “rete Natura 2000”. L'obiettivo di Natura 2000 è di mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente il patrimonio di biodiversità rappresentato dagli habitat e dalle specie d'interesse comunitario. La Rete Natura 2000 è attualmente composta da due tipi di aree: le Zone di Protezione Speciale, previste dalla Direttiva "Uccelli" (79/409/CEE), e i Siti di Importanza Comunitaria proposti (SIC) previsti dalla Direttiva “Habitat” (92/43/CEE) che, alla fine dell’iter legislativo, diventeranno Zone Speciali di Conservazione (ZSC). All’interno dell’Area Vasta della Valle d’Itria ricadono tre Siti di Importanza Comunitaria (SIC)

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Tabella 4 - SIC ricadenti nell'Area Vasta e attraversati dagli itinerari ciclabili Estensione Lunghezza Denominazione Itinerario [ha] attraversamento [m] Murgia di sud-est 47.601 1 – 8 – 15 – 19 – 20 - 21 80.333 Murgia dei Trulli 5.456 1 – 10 – 13 – 16 - 18 25.569 Grotte di Castellana 60 2 336 TOTALE 106.238

I sistemi naturali e la biodiversità nell’area della Valle d’Itria sono inoltre tutelati attraverso la presenza di Parchi e Riserve all’interno delle quali vengono individuate e conservate precise emergenze ambientali e/o elementi naturali di particolare pregio e interesse. La Regione Puglia ha definito le norme (L.R. 19/97) per l'istituzione e la gestione di aree naturali protette regionali, dove si intende salvaguardare e valorizzare le attività agro-silvo-pastorali e tradizionali nonché le altre economie locali, garantendo priorità di accesso ai finanziamenti di piani e programmi nazionali e comunitari.

Tabella 5 - Parchi e Riserve ricadenti nell’Area Vasta della Valle d’Itria attraversate dagli itinerari della Rete Ciclabile Estensione Lunghezza Denominazione Legge istitutiva Itinerario [ha] attraversamento [m] Riserva Naturale Orientata 1.140 L.R. n.27 del 23.12.02 8 5.395 Bosco delle Pianelle Parco Naturale Regionale della 27.909 L.R. n.18 del 20.12.05 8 - 20 3.302 Terra delle Gravine Riserva Naturale dello Stato 744 L. 394 /91 8 - 20 744 delle Murge Orientali TOTALE 9.441

Tabella 6 - Oasi di protezione individuate dal PUTT/p ricadenti nell’Area Vasta della Valle d’Itria e attraversate dagli itinerari della Rete Ciclabile Lunghezza Denominazione Itinerario attraversamento [m] Santa Maria della Scala, Barsento, Mazzalossa 1 4.088 Castello Marchione 2 2.213 Barsento 7 3.833 Pianelle 8 6.663 Monte San Nicola 13 4.816 Pianelle 15 2.222 Santa Maria della Scala 19 1.697 Trazzonara 20 916 TOTALE 26.448

Le aree SIC della rete Natura 2000, le Oasi di protezione, i Parchi e le Riserve Naturali (Parco regionale della Terra delle Gravine e Riserva Naturale orientata Bosco delle Pianelle), sono ampiamente

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA attraversate dagli itinerari della Rete Ciclistica della Valle d’Itria. Infatti il 31% dei percorsi ciclabili attraversano Siti di Importanza Comunitaria (Murgia di sud-est e Murgia dei trulli) all’interno dei quali sono ricadono anche i Parchi e le Riserve Naturali) mentre circa l’8% attraversa le Oasi di Protezione (Barsento, Trazzonara; Monte San Nicola, ecc.) individuate dal PUTT/p Puglia. Complessivamente dei 340 km della Rete ciclabile della Valle d’Itria, circa il 39% corre all’interno di aree naturali protette. La Rete Ciclabile della Valle d’Itria rappresenta certamente un’infrastruttura leggera che promuove modelli di mobilità dolce per consentire la migliore conoscenza possibile del variegato patrimonio naturalistico e paesaggistico dell’Area Vasta. Il sistema dei Parchi e delle Riserve naturali, insieme ai siti della rete Natura 2000 e alle Oasi di protezione, rappresentano nello stesso tempo un valore aggiunto dei tracciati individuati dal presente studio, offrendo al cicloturista la possibilità di percorrere tratti di territorio tra i più significativi e affascinanti del Mediterraneo.

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11. LE RELAZIONI CON IL SISTEMA TURISTICO-RICETTICO E DEI SERVIZI PER I CICLOTURISTI

Gli itinerari ciclabili individuati dal presente studio potranno essere di supporto per gran parte delle strutture ricettive presenti nell’Area Vasta. La rete ciclabile di CYRONMED può svolgere un ruolo fondamentale in chiave turistica: - favorendo la connessione tra le strutture ricettive della Valle d’Itria e i beni di interesse storico- culturale e ambientale-naturalistico disseminati in tutto il territorio, qualificando in tal modo le modalità di fruizione in chiave turistica di tali beni; - generando nuove forme di collaborazione tra operatori e operatori; - fornendo servizi aggiuntivi alle strutture ricettive dell’Ara Vasta che possono essere meglio intercettate da ciclo-turisti e ciclo-escurisonisti; - offrendo un’importante opportunità per destagionalizzare le presenze turistiche nel comprensorio.

11.1. Il Cicloturismo in Valle d’Itria: un fenomeno non nuovo in forte ascesa Da anni la Puglia è sui cataloghi di tour operator americani, canadesi, tedeschi, olandesi, svizzeri, specializzati in viaggi in bici. Al momento sono numerose le iniziative ciclo-turistiche presenti sul territorio della Valle d’Itria ad opera di tour operator stranieri e in particolar modo americani come la Backroads.com, l’Experience plus, la V.B.T., la Custom walk e la super lussuosa Butterfield & Robinson che da oltre 15 anni portano numerosi gruppi di cicloturisti da tutto il mondo a percorrere le strade che attraversano la piana degli ulivi secolari tra Monopoli, Fasano e Ostuni e la Valle d’Itria tra Locorotondo, Alberobello, Martina e Cisternino. Le strutture ricettive dove alloggiano tali cicloturisti sono agriturismi e hotel a 5 stelle siti in ambito rurale (Masseria San Martino, Corte Altavilla, Melograno, Figura 14 – Itinerari cicloturistici proposti da tour operator San Domenico e Torre Coccaro). stranieri I periodi dell’anno più frequentati dai gruppi ciclo- turistici sono quelli di bassa stagione compresi nei mesi da aprile a giugno e da settembre a ottobre.

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA In genere a frequentare le contrade rurali della Valle d’Itria sono gruppi da 8 a 15 persone dotati di biciclette di ultima generazione, con 2 guide al seguito in bicicletta e furgone di accompagnamento con officina meccanica dotata di ogni componente meccanico e rifornimento del cibo. L'Associazione di ciclisti tedeschi bavarese "ADFC", una sorta di Touring Club delle biciclette, da anni organizza iniziative cicloturistiche con partenza da Monaco di Baviera fino alla costa Romagnola. Nel 2003, grazie alla collaborazione con la Fiab, ha organizzato il Giro d'Italia in nave da crociera+bici con oltre 700 partecipanti: di giorno giri in bici per l'entroterra italiano e di notte in nave verso il porto seguente. La partenza ufficiale è avvenuta da Bari testimoniando così la possibilità di implementazione in loco di questo tipo di flussi turistici. La stessa APT di Bari ha prodotto nel 2007 una guida cicloturistica della Provincia di Bari in italiano e tedesco. Figura 15 - Cicloturista tra i trulli di Alberobello

11.2. Gli Albergabici in Puglia e nell’Area Vasta della Valle d’Itria

Il servizio Albergabici® promosso dalla FIAB è un portale, l’unico al momento in Italia, dedicato esclusivamente alla ricettività cicloturistica che si propone di fare incontrare domanda e offerta. I dati sono inseriti direttamente e liberamente dalle singole strutture e devono essere aggiornati almeno ogni anno, per garantire una informazione precisa e trasparente. Albergabici non si pone l’obiettivo di “certificare” le strutture idonee ai ciclisti, ma ha lo scopo di mettere in rete utili informazioni, altrimenti difficilmente reperibili per chi viaggia in bicicletta o semplicemente intende effettuare alcune escursioni nei dintorni del suo luogo di vacanza. Attualmente raccoglie circa 1.700 strutture tra alberghi, agriturismo, bed & breakfast, campeggi e ostelli che offrono i servizi tipicamente richiesti da turisti e viaggiatori in bicicletta. Ad esempio, possibilità di: pernottare anche solo per una notte, posteggiare la bicicletta in un posto coperto e sicuro durante la notte, trovare nella stessa struttura uno spazio attrezzato per le riparazioni della bici o nelle vicinanze un meccanico convenzionato; disporre di percorsi ciclabili nella zona, trovarsi nei pressi di una stazione ferroviaria; disporre di cartine e guide specialistiche per escursioni in bicicletta e altro ancora. Allo stato solo 94 sono gli Albergabici registrati in Puglia. Un dato che evidenza come il turismo in bicicletta sia ancora poco conosciuto e sottostimato dalle strutture ricettive regionali. Ma per diventare un albergo dei ciclisti basta poco.

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Taranto 5

Lecce 45

Foggia 14

Brindisi 11

Bari 19

0 1020304050

Figura 15 - Strutture Albergabici presenti in Puglia (dato per Provincia) La provincia di Lecce è quella che presenta il maggior numero (32) di strutture registrate, ed è infatti una città salentina, Gallipoli, a contendersi insieme a Vieste (9 strutture a testa) la ledership in Puglia. Altre località con un minimo di strutture ricettive risultano Ostuni (4 Albergabici) e poi Gravina di Puglia, San Giovanni Rotondo, Otranto e Santa Maria di Leuca con 3 Albergabici. Nell’Area Vasta della Valle d’Itria sono presenti 5 albergabici.

Tabella 7 - Strutture Albergabici presenti nell’Area Vasta

Comune Tipo struttura Struttura Albergabici Alberobello Albergo 3 stelle hotel Ramapendula Locorotondo Affittacamere affittacamere Pozzoallegro Noci Bed and Breakfast bed and breakfast "La Cascata" Monopoli Albergo 3 stelle hotel Clio Cisternino Bed and Breakfast i trulli di Acquarossa

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA 12. BENEFICI DERIVANTI DALLA REALIZZAZIONE DELLA RETE CICLABILE DI AREA VASTA

Attraverso la realizzazione della Rete ciclabile della Valle d’Itria si raggiungeranno una serie di benefici quali: - la riqualificazione delle strade comunali e vicinali site in ambito rurale e urbano attraverso la sistemazione del fondo stradale, l’apposizione di segnaletica con la conseguente messa in sicurezza a vantaggio della comunità locale residente lungo i percorsi individuati; - la fornitura di servizi aggiuntivi alle strutture turistico-ricettive poste nei pressi dei percorsi ciclabili connettendo le stesse alle emergenze ambientali e culturali presenti diffusamente nell’area; - la destagionalizzazione delle presenze turistiche nell’area, in quanto tale modalità di percorrenza e conoscenza del territorio avviene in periodi di bassa stagione (da aprile a giugno e da settembre-ottobre) come dimostrato dalle presenze di gruppi cicloturistici americani e nord europei registrate nelle strutture turistico-ricettive del comprensorio. Inoltre tale tipo di offerta essendo legata soprattutto alla conoscenza delle aree rurali interne e alle risorse culturali, ambientali ed eno-gastronomiche risulta svincolata dall’offerta estiva di tipo balneare; - decongestionare il traffico veicolare motorizzato, particolarmente intenso durante il periodo estivo nelle località a forte frequentazione turistica; - valorizzare le risorse ambientali e culturali ancora poco conosciute. Con modalità di fruizione consapevole e a minimo impatto ambientale gran parte delle bellezze paesaggistiche, storico- culturali e naturalistiche presenti nell’area, le contrade e le borgate rurali caratterizzate da trulli, le lame con gli insediamenti rupestri, le masserie, i frantoi ipogei, le piantate di olivi secolari e le aree naturali protette possono essere facilmente intercettate e visitate; - l’integrazione tra le attività produttive di tipo agricolo e le risorse ambientali e culturali presenti nell’area, mettendo in rete circuiti già esistenti come le Strade dell’Olio e del Vino, le aziende agrituristiche con le coltivazioni secolari dell’olivo e i frantoi ipogei della piana olivetata, le aziende vitivinicole e le cantine, gli allevamenti con le aziende lattiero-casearie della zona collinare ed i servizi turistici innovativi (acompagnamento, guida) presenti sul territorio; - far conoscere l’area vasta della Valle d’Itria come un modello di riferimento per altri comprensori a valenza turistica in relazione a forme di fruizione del territorio attraverso mobilità lenta e sostenibile, oltre al fatto di svolgere un ruolo dimostrativo ed educativo relativamente alla modalità di percorrenza del territorio per i numerosi turisti che frequentano l’area (quasi 100.000 arrivi l’anno).

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13. DESCRIZIONE DEGLI ITINERARI

13.1 Itinerario 1 “Madonna della Scala – Noci – Barsento – Alberobello – Martina F.ca – Locorotondo – Coreggia – Canale di Pirro – Monopoli”

Figura 16 - ITINERARIO n. 1 (Lunghezza = 46,95 Km; itinerario segnalato dall’Associazione RuotaLibera Bari)

Descrizione itinerario

Dal Santuario della Madonna della Scala si procede fino alla SP 116, in direzione Noci. Raggiunto il centro urbano si procede verso il cimitero per imboccare la strada che conduce al Barsento fino all’incrocio con la strada che conduce ad Alberobello.

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Figura 17- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Procedere in direzione Alberobello e di qui lungo la SS 172 si devia per la Riserva Naturale Regionale “Bosco delle Pianelle”. Da quest’ultima deviazione si procede fino al bivio SC 115 Aquarulo e ancora fino al bivio SC Cupa-Rampone. Da bivio SC Cupa-Rampone si raggiunge Locorotondo. Dal centro urbano di Locorotondo si procede fino al bivio per C.da Catuscio, da qui seguire fino all’incrocio con SP 162 Coreggia per poi procedere in direzione Coreggia fino a SP 77 per Fasano. Si imbocca la SP 77 fino all’incrocio con SP 81 Canale di Pirro e si giunge all’incrocio con SC della Pergola per Monopoli. Dall’incrocio con SP 81 Canale di Pirro si procede fino all’incrocio per S. Lucia e da qui fino all’incrocio per SP 146 Monopoli – Alberobello, e ancora fino all’incrocio Gorgofreddo SP 187. Il percorso attraversa la Monopoli - Alberobello (SP 113) per procedere fino alla deviazione Cristo delle Zolle e ancora fino a Strada Trappeto - zona artigianale. Si percorre un tratto di strada nella zona artigianale fino a raggiungere la Stazione delle Ferrovie dello Stato e il Porto di Monopoli.

Servizi attualmente presenti

A Santa Lucia presenza di punto di sosta con piazzetta, fontana dell’Acquedotto, panche alberate, Ufficio postale, negozio di generi alimentari e chiesa. All'incrocio per Gorgofreddo e Castellana è presente una fontana.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario 1 attraversa il SIC Murge di sud-est e Murgia dei Trulli per 12 km circa e le Oasi di protezione di Santa Maria della Scala, Barsento e Mazzalossa per 4 km. L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Tabella 8 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario.

Segnalazioni Segnalazioni Grotte Vincoli archeologici Vincoli architettonici archeologiche architettoniche • Grotta dell' Acqua • Barsento • Contrada Grafoleo • Masseria Calmerio • Chiesa Madonna (insediamento (insediamento del Rosario • Grotta della • Masseria Angiulli medievale) preclassico e (frazione Masseria (Località Barsento) classico) Correggia) Farnararo Grande • Località • Masseria San Motolese • Complesso di trulli • Inghiottitoio Leonardo (insediamento (località Altobello ellenistico) • Masseria Malvisco Correggia) • Grotta Mammutte (Località Correggia) • Chiesa Madonna • Grotta c/o • Masseria in località della Scala Masseria La Lite Muscio c/o Scuola • Chiesa Santa Diaz • Grotta del Busine Maria del Barsento • Masseria Catalluccio o Benedettina • Caverna dei Buoi (s.p. Monopoli - zona rispetto • Castellana) Caverna dei Suini • Masseria Barsento a Paretano • Masseria Macchia di e area di • Grotta delle Spine Casa pertinenza a Paretano • Masseria Santa Maria • Grave Santa Lucia della Scala • Grotta Santa Lucia • Santa Maria della al Casellone Croce • Grotta del Geko • Casale Lenti (Lamadacqua) • Grotta della Madonna della • Casal Montone Croce (Contrada Lama Lobianco) • Inghiottitoio Grotta Cilicea • Villa masseria Morea (Lamadacqua) • Grave in Contrada Chiancarosa • Masseria Serrone • (Contrada Inghiottitoio di Sarmenzano) Micele • • Masseria Il Monte De Grave La Cupa Bellis • Masseria Le Lame De Bellis • Masseria Motolose • Masseria S.Elia • Masseria Luco

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 9 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo Costo tot. Costo tot. intervento urbano extraurbano (m) in (m) in tot. (€) (€) in ambito (€) €/m €/m ambito ambito ambito extraurbano urbano extraurbano urbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 4972.80 59977.74 15912.96 131951.03 147863.99 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 4972.80 59977.74 32820.48 39585.31 72405.79 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 403.36 0.00 19199.94 19199.94 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 239469.71

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13.2. Itinerario 2 – Putignano – grotte di Castellana – Castellana Grotte – Monopoli

Figura 18- ITINERARIO n. 2 (Lunghezza = 22,55 Km)

Descrizione itinerario Partendo da Putignano viene percorso un tratto di Viale Cristoforo Colombo lungo la pista ciclabile (in fase di realizzazione con la Misura 5.2 del POR Puglia) verso la SC Ferrone. Si procede svoltando a sinistra in corrispondenza di tutti i bivi incontrati fino all'incrocio con la SP 237 per Castellana Grotte. Si attraversa la SP 237 e si giunge al piazzale di ingresso alle Grotte di Castellana. Da qui si prosegue verso il passaggio a livello della Stazione delle Ferrovie Sud Est e si accede al centro urbano di Castellana Grotte.

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Figura 19- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Dalla SC Chiancafredda al primo bivio a destra fino a raggiungere la chiesa di San Michele di Virbo. Da San Michele di Virbo si incrocia la strada per la C.da Cristo Cozzana fino alla stazione di servizio all'incrocio Virbo – Sicarico – Padresergio - S.Gerardo. Dal negozio di generi alimentari si procede fino all’incrocio con SP 114 Conversano – Monopoli in direzione di Monopoli fino a deviazione per Lama di Macina con successivo innesto con la SP 114 Conversano –Monopoli fino a raggiungere il centro urbano di Monopoli. Procedere per un tratto urbano fino alla Stazione FS.

Servizi attualmente presenti

Alle Grotte di Castellana è presente la Stazione delle Ferrovie Sud Est e servizi ristoro. A San Michele di Virbo e all'incrocio Virbo-Sicarico-Padresergio-S.Gerardo è presente una stazione di servizio con punto vendita di generi alimentari.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario 2 attraversa il SIC Grotte di Castellana e l’Oasi di protezione Castello Marchione per oltre 2 km. L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Tabella 10 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario.

Segnalazioni Segnalazioni Grotte Vincoli archeologici Vincoli architettonici archeologiche architettoniche • Grave di San • Monte Tauro • Villa Palmieri • Chiesa rurale Giacomo (c.da La Cupa) (Contrada San Bartolomeo insediamento Cozzana) di Padula • Inghiottitoio Le classico Gravinelle • Masseria • Chiesa Madonna ellenistico Petrarolo della Grotta • Voteno del • Porto Bianco - Milionario • Villa Indelli Grotta delle • Grotta Iurilli Mura • Villa Meo - Evoli • (insediamento • Grotta in preclassico e Masseria Due Contrada deposito) Torri Calcare • Voragine del Canalone • Grotte di Castellana • Grotticella c/o stabilimento Trebotti • Grotta del Francese • Grotta La Pecorona • Grotta della Cala S.Miseria • Grotta di Porto Bianco • Grotta delle Mura • Caverna di Porto Rosso • Grava della Masseria Tateo • Grotta di Montefarella

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 11 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo Costo tot. Costo tot. intervento urbano extraurbano (m) in (m) in tot.(€) in (€) in ambito (€) €/m €/m ambito ambito ambito extraurbano urbano extraurbano urbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 5111.19 17028.43 16355.81 37462.55 53818.35 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 5111.19 17028.43 33733.85 11238.76 44972.62 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 986.20 0.00 46943.12 46943.12 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 145734.09

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13.3. Itinerario 3 – Cisternino – Locorotondo

Figura 20- ITINERARIO n. 3 (Lunghezza = 11,36 Km)

Descrizione itinerario

Dal centro urbano di Cisternino si percorre la SP 8 per C.da Marinelli fino all'innesto con la SP 216 in corrispondenza delle Fogge di Pasqualone (al limite di provincia) e del raccordo con la SP 226. Da qui si procede fino a C.da Trito e lungo la SP 226 fino all'innesto con SC Nardelli. Prendere la SC Nardelli fino all’incrocio con SC Serralta (svoltare a sx). Si percorre la SC Serralta fino al parcheggio in via Curri nel centro urbano di Locorotondo. Dal parcheggio ci si innesta sulla SP Cisternino – Locorotodo.

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Figura 21- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Servizi attualmente presenti

A Trito sono presenti diversi servizi quali l’Ufficio postale, un negozio di alimentari, il parcheggio e la chiesa. Lungo il percorso è presente un'altro alimentari e una fontana.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 12 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario. Vincoli Segnalazioni Vincoli Grotte Segnalazioni archeologiche archeologici architettoniche architettonici • Femmina Morta (insediamento età del Bronzo) • Proprietà Congregazione Rosario (rinvenimenti tombe)

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Tabella 13 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo Costo tot. (€) Costo tot. intervento urbano extraurbano (m) in (m) in ambito tot. (€) in ambito (€) €/m €/m ambito extraurbano ambito extraurbano urbano urbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 0.00 11360.68 0.00 24993.50 24993.50 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 0.00 11360.68 0.00 7498.05 7498.05 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 32491.54

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13.4. Itinerario 4 – Innesto It.1 (SP 162 per Coreggia) – San Marco – Lamie di Olimpia - innesto It. 3 (Cisternino - Locorotondo per Trito)

Figura 22- ITINERARIO n. 4 (Lunghezza = 8,75 Km)

Descrizione itinerario

Da c.da Coreggia lungo la SP 162 che conduce alla borgata San Marco, si procede fino all’incrocio Locorotondo - Fasano (SP 225) e da qui fino ad incrociare la SS 172. in direzione Fasano fino all’incrocio per San Pantaleo di Locorotondo, da dove si procede fino a Lame d'Olimpia (borgata) e da qui alle Fogge di Pasqualone e successivo raccordo con la SP 226. Percorrendo la SP 226 si raggiunge la C.da Trito.

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Figura 23- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Servizi attualmente presenti

A Coreggia il tratto di strada individuato è provvisto di illuminazione e diversi servizi quali la fontana, la farmacia, la chiesa, un’alimentari. A Lamie d'Olimpia sono presenti servizi vari quali un’alimentari, la fontana, il bar-tabacchi, la chiesa e il parcheggio. Anche Trito è sono presenti vari servizi quali l’Ufficio postale, l’alimentari, il parcheggio e la chiesa.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 14 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario. Segnalazioni Segnalazioni Grotte Vincoli archeologici Vincoli architettonici archeologiche architettoniche • Grava di Pezzolla Chiesa San Marco

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 15 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo Costo tot. (€) Costo tot. intervento urbano extraurbano (m) in (m) in ambito tot. (€) in ambito (€) €/m €/m ambito extraurbano ambito extraurbano urbano urbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 0.00 8755.52 0.00 19262.14 19262.14 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 0.00 8755.52 0.00 5778.64 5778.64 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 25040.79

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13.5. Itinerario 5 – Locorotondo – Alberobello

Figura 24- ITINERARIO n. 5 (Lunghezza = 7,85 Km)

Descrizione itinerario

Dal centro urbano di Locorotondo si percorre la SP 162 fino alla chiesa di Sant'Elia. Da qui si svolta a sx per SC San'Elia Nunzio fino al confine con il territorio di Martina in località Capitolo e innesto con la SP 59 che conduce a c.da Capitoloe poi ad Alberobello (uscita in corrispondenza dell’innesto sulla SP Alberobello - Locorotondo).

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Figura 25- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Servizi attualmente presenti

Presenza di acquari storici. In c.da Capitolo,in agro di Martina, troviamo una serie i servizi collettivi (fontana, parco giochi bimbi, alimentari, chiesa, parcheggio, ecc.).

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 16 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario.

Segnalazioni Segnalazioni Grotte Vincoli archeologici Vincoli architettonici archeologiche architettoniche • Grotta del Cane

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 17 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo Costo tot. (€) Costo tot. intervento urbano extraurbano (m) in (m) in tot. (€) in ambito (€) €/m €/m ambito ambito ambito extraurbano urbano extraurbano urbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 289.62 7558.49 926.78 16628.68 17555.46 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 289.62 7558.49 1911.49 4988.60 6900.10 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 24455.56

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13.6. Itinerario 6 della Valle d’Itria con cinque alternative

Figura 26- ITINERARIO n. 6 (Lunghezza = 22,35 Km)

Alternativa 1 Dalla stazione delle Ferrovie Sud-est si attraversa il centro storico di Martina fino agli orti medioevali e si attraversa il sottopasso della SS 172 Locorotondo – Martina F.ca fino a raggiungere la stazione ippica posta sulla SP 119 per Sisto. Si supera il passaggio a livello in c.da Piscianotte e si percorre la SP 12 per Sisto.

Servizi attualmente presenti

A Sisto pizzerie, bar, chiesa, fontana.

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Figura 27- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Alternativa 2 Procedere sulla SP 12 in direzione Sisto e da qui imboccare la strada per masseria Madonna dell'Arco fino all’incrocio con Via Difesa. Proseguire su Via Difesa verso Locorotondo fino al centro urbano in corrispondenza di Piazza Mitrano da cui è raggiungibile il centro storico entrando da Porta Nuova.

Servizi attualmente presenti

Lungo il tragitto è presente una fontana.

Figura 28- Alcuni particolari lungo l'itinerario

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Alternativa 3 Dall’impianto di sollevamento dell’acqua di Figazzano, si attraversa la SP 12 e si prosegue verso la strada sterrata del canale dell’Acquedotto. Per un breve tratto la strada è asfaltata in corrispondenza dell’attraversamento della SP 61 Martina – Cisternino, e poi diventa sterrata fino all’innesto con l’Itinerario 12 Martina Franca – Cisternino.

Figura 29- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Alternativa 4 Dall’impianto di sollevamento dell’acqua di Figazzano, si attraversa la SP 12 e si prosegue dritto verso il canale dell’Acquedotto. Lungo il canale, prima del sottopasso ferroviario, svoltare a sinistra in direzione di C.da Barbagiulo, in agro di Cisternino.

Figura 30- Alcuni particolari lungo l'itinerario

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Alternativa 5 Da Locorotondo si percorre la SP 134 per Cisternino fino all’innesto con la SC Tagaro in corrispondenza dell'Istituto Agrario. Si procede sulla SC Tagaro fino a c.da Figazzano su una collina panoramica e poi fino all'incrocio con la SP 12.

Servizi attualmente presenti

A c.da Tagaro è presente una chiesetta con piazzale e fontana. La c.da Figazzano è posta su una collina con vista panoramica da dove si osserva tutta la Valle d'Itria.

Figura 31- Alcuni particolari lungo l'itinerario

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

Gli itinerari intercettano lungo il loro percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 18 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario.

Segnalazioni Segnalazioni Vincoli Grotte Vincoli archeologici archeologiche architettoniche architettonici • Abisso di Monte • Femmina Morta • Contrada Tullio (insediamento età del Grafoleo Bronzo) (insediamento preclassico e • Proprietà classico) Congregazione Rosario (rinvenimenti tombe) • Castel Pagano (rinvenimento tombe romane)

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 19 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo Costo tot. Costo tot. intervento urbano extraurbano (m) in (m) in tot. (€) (€) in ambito (€) €/m €/m ambito ambito ambito extraurbano urbano extraurbano urbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 1064.03 17979.11 3404.90 39554.04 42958.94 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 256.56 21288.55 1693.30 14050.44 15743.74 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 3546.32 0.00 168804.83 168804.83 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 227507.51

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13.7. Itinerario 7 – Putignano – Barsento – innesto con It. 1 per Alberobello

Figura 32- ITINERARIO n.7 (Lunghezza = 7,81 Km)

Descrizione itinerario

Da Putignano percorrendo la pista ciclabile in viale Cristoforo Colombo (in fase di realizzazione) si attraversa la SS 172 Putignano - Alberobello verso la SC Quattrocchi in direzione del Barsento fino all’incrocio, a destra, per SC Angelini. Si procede per la SC Sovero costeggiando il canale dell’Acquedotto e il bosco di Barsento fino ad incrociare la SP 161 Noci - Canale di Pirro (appena prima della Chiesa del Barsento) per poi procedere lungo la SC che conduce ad Alberobello.

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Figura 33- Alcuni particolari lungo l'itinerario

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario 7 attraversa l’Oasi di protezione del Barsento per circa 4 km. L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 20 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario. Segnalazioni Segnalazioni Vincoli Grotte Vincoli archeologici archeologiche architettoniche architettonici • Grotta San Biagio • Barsento • Località • Masseria Il (insediament Papagandelora Monte De • Grave in Contrada o medievale) (giacimento Bellis Chiancarosa fossilifero) • Monticelli • Masseria Le Lame De Bellis

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 21 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo Costo tot. (€) Costo tot. intervento urbano extraurbano (m) in (m) in ambito tot. (€) in ambito (€) €/m €/m ambito extraurbano ambito extraurbano urbano urbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 0.00 5347.24 0.00 11763.93 11763.93 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 0.00 5347.24 0.00 3529.18 3529.18 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 15293.11

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13.8. Itinerario 8 – Martina F.ca- Riserva Naturale Regionale Bosco delle Pianelle (centro visite) verso Monte sant’Elia

Figura 34- ITINERARIO n. 8 (Lunghezza = 25,32 Km)

Descrizione itinerario

Dalla Stazione delle Ferrovie Sud-Est di Martina Franca si procede per la SP per Alberobello fino ad imboccare la SC Chiancaro. Procedere lungo quest’ultima fino a masseria Chiancaro, svoltare a sx per SC Grassitello, percorrendo il passatoio sterrato che conduce sulla SC Stabile e fino all'innesto per SC Traversa. Si percorre la SC Traversa fino ad imboccare la SC Papadomenico per poi innestarsi sulla SP 53 Martina F.ca – Mottola. Si procede lungo la SP 53 in direzione Mottola fino all'incrocio con SC Paglierine, poi la SC Carrucola e SC Mongelli fino all’ingresso della Riserva Naturale Regionale del “Bosco delle Pianelle”.

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Figura 35- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Si percorre la strada che attraversa il bosco fino all’attraversamento con la SS 581 Martina – Massacra per raggiungere il Centro Visite della Riserva. Da qui procedere sulla destra all’interno del bosco ed in direzione Crispiano fino alla strada sterrata posta sotto le pendici del colle. Si procede fino ad innestarsi sulla strada asfaltata che conduce a c.da Pentima Rossa. Si procede a destra in direzione Massafra fino all’innesto con la SS 172 Martina Franca - Massafra e la strada che conduce a Masseria Ginestra e Monte S.Elia.

Servizi attualmente esistenti

Presenza di fontana all’incrocio tra SC Chiancaro e SC Madonna d’Andria. Al Centro Visite della Riserva del Bosco delle Pianelle è presente un parcheggio e servizi (toilette, punto informazioni della Riserva, foresteria, fontana, area sosta pic-nic). Nei pressi del Centro Visite è presente un punto panoramico con piazzetta e gazebo (presenza di torretta antincendio), accessibile dalla SS 172 in direzione di Massafra.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario 8 attraversa il SIC Murge di sud-est e Murgia dei Trulli per 22,6 km, la Riserva Naturale Orientata del Bosco delle Pianelle per 8,4 km il Parco Naturale Regionale della Terra delle Gravine per circa 2 km. L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Tabella 22 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario.

Segnalazioni Vincoli Segnalazioni Grotte Tratturi archeologiche archeologici architettoniche • Grotta Masseria • Masseria Luco • Tratturello Pastore 1 Martinese • Grotta Masseria • Tratturello Gorgo Pastore 2 - Parco • Abisso di Monte Tullio • Grave della Nzirra

Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 23 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo Costo tot. (€) Costo tot. intervento urbano extraurbano (m) in (m) in tot. (€) in ambito (€) €/m €/m ambito ambito ambito extraurbano urbano extraurbano urbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 862.86 17213.55 2761.15 37869.81 40630.96 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 862.86 19640.25 5694.88 12962.57 18657.44 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 59288.40

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13.9. Itinerario 9 – Egnazia - Capitolo – Monopoli – Polignano a Mare

Figura 36- ITINERARIO n. 9 (Lunghezza = 17,11 Km; Itinerario del progetto CY.RO.N.MED)

Descrizione itinerario

Da Egnazia si procede lungo la litoranea SP 90 (ex 379) fino all’ingresso del Capitolo da SS Bari – Lecce. Dal Capitolo si prosegue verso Torre Cintola, con deviazione per le colonne d’ingresso del Castello di Santo Stefano fino alla litoranea da percorrere lungo la pista ciclabile laterale alla strada, in direzione di Monopoli. Dal centro urbano di Monopoli si percorre la litoranea fino alla prima deviazione per la SS 16 Bari-Lecce. Procedere lungo la viabilità di servizio alla SS 16 Bari - Lecce fino al confine con il territorio di Polignano.

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Figura 37- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Servizi attualmente presenti

In località Capitolo sono presenti tutti i servizi seguenti: alimentari, bar, tabacchi, fontana, ecc.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 24 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario. Segnalazioni Segnalazioni Grotte Vincoli archeologici Vincoli architettonici archeologiche architettoniche • Grotta della Draga • Porto Rosso • Località Cala • Masseria Spina • Chiesa e (indiamento Corvino Piccola e Spina convento di San • Grotta Corvino preclassico) (insediamento Grande Francesco da • Grotta della Cava preclassico, Paola (via S. • Abbazia di Santo di calcare giacimento Francesco da Stefano paleo.) Paola) • Grotta Porto Alga • Masseria • Porto Bianco - • Garrappa Grotta Azzurra di Grotta delle Monopoli Mura • Masseria Losciale • Grotta del (insediamento • Masseria La Francese preclassico e deposito) Mantia • Grotta della Cala • Torre Cintola S.Miseria • Località Cala Camicia - Grotta • Grotta di Porto Migliorini Bianco (insediamento e • Grotta delle Mura giacimento) • Caverna di Porto • Egnazia Rosso (insediamento preclassico

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA • Grotta Deredd preclassico, • abitato e Il Grottone necropoli • Grotta della Cala indigena) Porto Paradiso • Egnathia • Grotta del Macello • Grotta della Cala Tre Buchi • Grotta Monte Milone • Grotta Pagano • Grottone della Cala Ferro di Cavallo • Grotta della Cala di Santo Stefano • Grotta di Torre Cintola • Grottone della Cala di Torre Cintola • Pozzetto di Pezza Losciale

Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 25 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo Costo tot. Costo tot. intervento urbano extraurbano (m) in (m) in tot. (€) (€) in ambito (€) €/m €/m ambito ambito ambito extraurbano urbano extraurbano urbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 2495.50 13035.03 7985.60 28677.07 36662.67 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 2495.50 13035.03 16470.30 8603.12 25073.42 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 2421.04 0.00 115241.50 115241.50 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 176977.59

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA 13.10. Itinerario 10 – da c.da Gorgofreddo - c.da Antonelli - c.da Lamammolilla con innesto con It. 11 per Castellana Grotte

Figura 38- ITINERARIO n. 10 (Lunghezza = 4,54 Km)

Descrizione itinerario

Dall’incrocio Gorgofreddo si procede lungo la SP 146 fino a C.da Gorgofreddo e C.da Antonelli. Da C.da Antonelli si procede verso C.da Lamammolilla fino all’innesto con Itinerario 11 Castellana Grotte – Monopoli per SC Torre due Pani.

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Figura 39- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Servizi attualmente presenti

All'incrocio per Gorgofreddo e Castellana è presente una fontana mentre nella borgata di Gorgofreddo ci sono servizi (chiesa, alimentari, bar, tabacchi, fontana, ecc). Nella borgata di Antonelli ci sono servizi (farmacia, alimentari, bar, tabacchi, fontana, ecc).

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario 10 attraversa il SIC Murgia dei Trulli per 5,4 km. L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 26 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario. Segnalazioni Segnalazioni Grotte Vincoli archeologici Vincoli architettonici archeologiche architettoniche • Grotta di Sicarico • Grotta del Cavallo

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 27 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo tot. Costo tot. (€) Costo intervento urbano extraurbano (m) in (m) in (€) ambito in ambito tot. (€) €/m €/m ambito ambito urbano extraurbano urbano extraurbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 0.00 4551.73 0.00 10013.81 10013.81 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 0.00 4551.73 0.00 3004.14 3004.14 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 13017.95

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13.11. Itinerario 11 – Castellana Grotte - Monopoli da SV Torre due Pani e SV Rizzitello

Figura 40- ITINERARIO n. 11 (Lunghezza =15,67 Km)

Descrizione itinerario

Dal centro urbano di Castellana Grotte si procede verso il cimitero e lungo la Strada Vicinale Torre Due Pani fino ad imboccare la deviazione per rientrare a Castellana Grotte (da SP 146). Si procede lungo quest’ultima fino ad un’edicola votiva tinteggiata a calce sempre sulla SV Torre Due Pani. Dall'edicola votiva si svolta a sx per la Strada Vicinale Lamarossa e poi SV Sicarico fino a deviazione per stradina di collegamento per Strada Rizzitello e poi collegamento fino a SV Ciporalli. Si procede sulla Strada Vicinale Ciporalli fino a innesto con la SP 129 per Monopoli - Antonelli - Selva di Fasano.

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Figura 41- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Dalla SP 129 si imbocca la Strada Vicinale Rizzitello fino all'incrocio con la SP 113 Monopoli – Alberobello, si svolta a sx in direzione Monopoli fino al centro urbano in corrispondenza di Porta Vecchia.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 28 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario.

Segnalazioni Segnalazioni Grotte Vincoli archeologici Vincoli architettonici archeologiche architettoniche • Grave di San • Porto Rosso • Porto Bianco - • Masseria • Chiesa e Giacomo (indiamento Grotta delle Torricella convento di San preclassico) Mura Francesco da • Inghiottitoio Le • Masseria (insediamento Paola (via S. Gravinelle Catalluccio (s.p. preclassico e Francesco da Monopoli - • Grotta in deposito) Paola) Castellana) Contrada Calcare • Masseria Affaitati • Voragine del • Masseria Macchia Canalone di Casa • Grotta dell' Acqua • Grotta della Masseria Farnararo Grande • Grotta della Cala S.Miseria • Grotta di Porto

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Bianco • Grotta delle Mura • Caverna di Porto Rosso • Grotta Deredd • Il Grottone • Grotta della Cala Porto Paradiso • Grotta del Macello • Grotta di Sicarico • Grotta Tagliamento • Grotta dell'Arco

Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 29 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo tot. Costo tot. (€) Costo intervento urbano extraurbano (m) in (m) in (€) ambito in ambito tot. (€) €/m €/m ambito ambito urbano extraurbano urbano extraurbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 888.60 14780.19 2843.52 32516.42 35359.94 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 888.60 14780.19 5864.76 9754.93 15619.69 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 50979.62

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13.12. Itinerario 12 – Martina F.ca – Cisternino

Figura 42- ITINERARIO n. 12 (Lunghezza = 10,52 Km)

Descrizione itinerario

Dalla Stazione delle Ferrovie Sud-Est di Martina Franca, si attraversa il centro storico passando dalla Porta di S. Nicola e proseguendo per Via Carafa verso la Porta di S. Maria. Da qui si procede fino all'innesto sulla SP 61 Martina – Cisternino. Si percorre un tratto della SP 51 fino all'innesto della SC Tre Tornesi. Prendere SC Tre Tornesi e procedere su SC San Cataldo fino all’incrocio con SC Cicerone. Procedere dritto per c.da Portarino e poi c.da Carperi. Procedere in direzione della Stazione F.S.E di Cisternino.

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Figura 43- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Servizi attualmente presenti

Nel centro storico di Martina Franca lungo il percorso individuato presenza di fontana. Dalla SC San Cataldo, superando Casino Zizzi e Mass. Portarile, si incontrano a destra una piccola pineta, area di sosta con panchine e fontana.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario non intercetta alcun bene individuato dal PUTT/p lungo il suo percorso.

Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 30 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo tot. Costo tot. (€) Costo tot. intervento urbano extraurbano (m) in (m) in (€) ambito in ambito (€) €/m €/m ambito ambito urbano extraurbano urbano extraurbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 0.00 10524.11 0.00 23153.04 23153.04 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 0.00 10524.11 0.00 6945.91 6945.91 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 6127.60 0.00 291673.76 291673.76 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 321772.71

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA 13.13. Itinerario 13 – Capitolo – Fancisto Mare – incrocio per Impalata

Figura 44- ITINERARIO n. 13 (Lunghezza = 16,44 Km)

Descrizione itinerario

Dal Capitolo di Monopoli si parte dall’incrocio tra la strada litoranea e la SP 212, percorrere quest’ultima attraversando le contrade di Stomazzelli, Macchia di Monte e Vagone. Sempre percorrendo la SP 212 dalla contrada Vagone percorrere un tratto a maggiore pendenza fino ad arrivare nel punto più alto nei pressi della chiesetta di S. Michele. All’incrocio tra la SP 212 e la SP 146 svoltare a destra e proseguire fino all’incrocio con la strada S. Lucia ai Monti, punto in cui si interseca l’itinerario 1. Dall’incrocio con la strada S. Lucia ai Monti continuare a percorrere la SP 146 fino ad arrivare alla rotatoria dell’incrocio con la SP 113, percorrendo la rotatoria svoltare a destra in direzione Monopoli e scendere lungo la strada panoramica fino all’incrocio con la SP 187, punto in cui si interseca nuovamente l’itinerario 1.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario 13 attraversa il SIC Murgia dei Trulli per oltre 8 km e l’Oasi di protezione di Monte San Nicola per circa 5 km.

Dr. Gianfranco Ciola – Ing. Roberto Detommaso – Ing. Giuseppe Orlando 79

PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 31 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario. Segnalazioni Segnalazioni Grotte Vincoli archeologici Vincoli architettonici archeologiche architettoniche • Inghiottitoio • Monte San • • Masseria Macchia • Chiesa di San Altobello Nicola di Casa Michele in (insediamento Frangesto • Grotta • Masseria Conchia preclassico) Mammutte • Masseria • Grotta Monte Garrappa San Nicola • Masseria Losciale • Pozzetto di • Masseria Pezza Losciale Mammella • Masseria Carrassa

Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 32 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo tot. Costo tot. (€) Costo intervento urbano extraurbano (m) in (m) in ambito (€) ambito in ambito tot. (€) €/m €/m ambito extraurbano urbano extraurbano urbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 0.00 16441.86 0.00 36172.09 36172.09 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 0.00 16441.86 0.00 10851.63 10851.63 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 47023.72

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13.14. Itinerario 14 – Noci – Putignano

Figura 45- ITINERARIO n. 14 (Lunghezza = 7,58 Km)

Descrizione itinerario

Dal piazzale antistante il cimitero di Noci si procede in direzione della SC Forza di Ciuccio. Percorrere la SC Forza di Ciuccio, la SC Foggia Calderoni fino all'innesto per SC Spine Rossine. Percorrere la SC Spine Rossine fino al centro abitato di Putignano all’altezza dell’innesto della SS 172 Putignano – Alberobello.

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Figura 46- Alcuni particolari lungo l'itinerario

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 33 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario. Segnalazioni Segnalazioni Grotte Vincoli archeologici Vincoli architettonici archeologiche architettoniche • Capovento dei Briganti

Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 34 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo tot. Costo tot. (€) Costo tot. intervento urbano extraurbano (m) in (m) in (€) ambito in ambito (€) €/m €/m ambito ambito urbano extraurbano urbano extraurbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 1049.25 6533.18 3357.60 14373.00 17730.60 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 1049.25 6533.18 6925.05 4311.90 11236.95 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 4177.89 0.00 198867.56 198867.56 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 227835.11

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13.15. Itinerario 15 – Riserva Naturale regionale Bosco delle Pianelle – innesto It. 1 (SP 116 per Noci)

Figura 47- ITINERARIO n. 15 (Lunghezza = 22,10 Km)

Descrizione itinerario

Dalla masseria Carrucola percorrere la SC Carrucola fino all’innesto della SP 53 Martina Franca – Mottola. Percorrerne un tratto in direzione di Mottola fino a svoltare a sinistra per la strada che conduce a Mass. Ermellino. Percorrerla fino a svoltare a sinistra per SC Sorresso, incrociare e attraversare la SP Noci – Massafra, in direzione di Mass. Chiancarello. Percorrere la SC per Mass. Torre Abbondanza, e a seguire la SC per innesto sulla SP 239 Noci – Mottola.

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Figura 48- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Procedere dritto, percorrendo la SP 186 fino all'innesto della SP 116 Noci – Castellaneta, in corrispondenza del Santuario della Madonna della Croce (intersezione Itinerario 1).

Servizi attualmente presenti

Al Santuario di Maria SS. Della Croce è presente un’area verde attrezzata con panche e parcheggio.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario 15 attraversa il SIC Murge di sud-est per oltre 20 km, lambendo la Riserva Naturale del Bosco delle Pianelle. L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 35 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario. Segnalazioni Segnalazioni Grotte Vincoli archeologici Tratturi archeologiche architettoniche • Grotta della • Santa Maria della • Tratturello Madonna della Croce Martinese Croce • Casale Lenti • Tratturello Gorgo • Grave di (Lamadacqua) - Parco Marrasca • Casal Montone • Grotta di Mesto (Contrada Lama Donato Lobianco) • Masseria Balestra (Località Murgia) • Masseria Dirupo (Parco Civitella)

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA • Masseria Purgatorio • Masseria Mandra dei Monaci

Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 36 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo tot. Costo tot. (€) Costo intervento urbano extraurbano (m) in (m) in (€) ambito in ambito tot. (€) €/m €/m ambito ambito urbano extraurbano urbano extraurbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 0.00 22099.53 0.00 48618.97 48618.97 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 0.00 22099.53 0.00 14585.69 14585.69 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 63204.66

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13.16. Itinerario 16 – Raccordo tra It. 5 e It. 1 sulla SP 77 per Coreggia

Figura 49- ITINERARIO n. 10 (Lunghezza = 2,66 Km)

Descrizione itinerario

Dall’innesto SP 77 fino a Coreggia, proseguire per la deviazione che conduce alla strada di congiungimento con SP 59, procedere sulla SC Colucci-Concolino zona B fino all’innesto con SP 59 in direzione di Alberobello.

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Figura 50- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Servizi attualmente presenti

Lungo il percorso e nella borgata Coreggia di sono presenti fontane e servizi in genere.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p :

Tabella 37 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario. Segnalazioni Vincoli Segnalazioni Grotte Vincoli architettonici archeologiche archeologici architettoniche • Grotta del Cane • Masseria Malvisco • Chiesa Madonna (Località Correggia) del Rosario (frazione Correggia) • Complesso di trulli (località Correggia)

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Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 38 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo tot. Costo tot. (€) Costo intervento urbano extraurbano (m) in (m) in ambito (€) ambito in ambito tot. (€) €/m €/m ambito extraurbano urbano extraurbano urbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 1210.45 901.96 3873.44 1984.31 5857.75 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 1210.45 1456.33 7988.97 961.18 8950.15 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 554.37 0.00 24225.97 24225.97 nuova pavimentazione in macadam 8 Delimitazione 150.00 220.00 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 corsia ciclabile su strada esistente TOTALE 39033.87

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13.17. Itinerario 17 - Casalini – Cisternino verso la zona monti

Figura 51- ITINERARIO n. 17 (Lunghezza = 5,79 Km)

Descrizione itinerario

Dal tratto urbano di Casalini si procede lungo la strada che scende fino alla deviazione a destra per Cisternino. Si procede fino a c.da Pico e poi a Cisternino fino allo svincolo per Ostuni. Dal centro urbano di Cisternino si raggiunge la Stazione F.S.E. Da Cisternino è possibile raggiungere la zona Monti passando dal Santuario della Madonna d’Iberia.

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Figura 52- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Servizi attualmente presenti

E’ presente una fontana con area di sosta alberata nella piazzetta di Casalini.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 39 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario.

Vincoli Segnalazioni Grotte Segnalazioni archeologiche Vincoli architettonici archeologici architettoniche • Madonna d'Ibernia (resti romani) • Masseria Semeraro (insediamento preistorico)

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 40 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo tot. Costo tot. (€) Costo intervento urbano extraurbano (m) in (m) in (€) ambito in ambito tot. (€) €/m €/m ambito ambito urbano extraurbano urbano extraurbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 1673.53 4117.35 5355.30 9058.17 14413.47 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 1673.53 4117.35 11045.30 2717.45 13762.75 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 1004.73 0.00 47825.15 47825.15 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 76001.36

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13.18. Itinerario 18 - Alberobello – Coreggia – Castellana Grotte

Figura 53- ITINERARIO n. 18 (Lunghezza = 14,59 Km)

Descrizione itinerario

Dal centro urbano di Coreggia si procede in direzione del Canale di Pirro lungo la SP 81 fino alla rotatoria per la SP 113 Monopoli – Alberobello. Percorrere la SP 113 Monopoli – Alberobello fino all’incrocio con la SP 96 per Castellana e ancora fino a deviazione per SC Fanelli. Proseguire lungo la SC Fanelli, e poi la SC Regio e SC Cucumo. Percorrere la SV Spirito Santo fino all’ingresso del centro urbano di Castellana Grotte.

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Figura 54- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Servizi attualmente presenti

Lungo il percorso, nella borgata Coreggia sono presenti fontana, alimentari, bar, …

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario 18 attraversa il SIC Murgia dei Trulli per 7,7 Km. L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 41 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario. Grotte Segnalazioni Vincoli archeologici Segnalazioni Vincoli architettonici archeologiche architettoniche • Inghiottitoio Le • Monte del vento • Monte Tauro • Masseria • Chiesa Madonna Gravinelle (insediamento (c.da La Cupa): Terranova di del Rosario preclassico) insediamento Sotto (frazione • Votano del classico Correggia) Milionario • Masseria ellenistico Calmerio • Complesso di • Grotta Iurilli trulli (località • Grotta in Correggia) Contrada Calcare • Chiesa Madonna • Voragine del della Grotta Canalone • Voragine La Cupa • Grotticella c/o stabilimento Trebotti • Inghiottitoio della Masseria Rotolo

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA • Grotta del Busine • Caverna dei Buoi

Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 42 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo tot. Costo tot. (€) Costo intervento urbano extraurbano (m) in (m) in ambito (€) ambito in ambito tot. (€) €/m €/m ambito extraurbano urbano extraurbano urbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 1293.89 13295.76 4140.45 29250.67 33391.12 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 1293.89 13295.76 8539.67 8775.20 17314.88 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 50706.00

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13.19. Itinerario 19 - Madonna della Scala – Putignano

Figura 55- ITINERARIO n. 10 (Lunghezza = 19,04 Km)

Descrizione itinerario

Dal Santuario della Madonna della Scala si procede sul retro e passando per Masseria Medichecchie si imbocca una strada sterrata che conduce alla SS 604 Noci – Gioia del Colle. Si attraversa la SS 604 Noci - Gioia del Colle e si procede dritto lungo la SC Blugno, si percorre la SC Foggia D'Amato, lambendo le masserie Marchese Abbrazzi, Femmina morta e la Lacaldaia, fino a giungere sulla SP 106 Putignano – Gioia.

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Figura 56- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Si percorre un breve tratto della SP 106 Putignano – Gioia del Colle fino a svoltare a sinistra per la SC Conforto, e ancora la SC Due Latte, Fieno San Magno, La Cupa Prima, Torre Mamone fino al ponte della ferrovia. Superato il ponte si giunge al centro urbano di Putignano.

Servizi attualmente presenti

Nell’area santuario della Madonna della Scala è presente un’ampia area ombreggiata.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario 19 attraversa il SIC Murge di sud-est per 1,7 km e l’Oasi di protezione di Santa Maria della Scala. L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 43 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario.

Segnalazioni Vincoli Segnalazioni Grotte Vincoli architettonici archeologiche archeologici architettoniche • Grotta di Putignano • Masseria Don • Chiesa Madonna Blugno della Scala • Grotta di Mariannina • Masseria Santa • Grotta della Masseria Maria della Scala Tranese • Masseria San • Grotta del Fico Pietro • Grotta Mai Sia • San Nicola • Grotta in Contrada • Masseria Fogge Montecarbone D'Amato

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 44 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo tot. Costo tot. (€) Costo tot. intervento urbano extraurbano (m) in (m) in (€) ambito in ambito (€) €/m €/m ambito ambito urbano extraurbano urbano extraurbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 944.92 16381.16 3023.74 36038.55 39062.30 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 944.92 18097.38 6236.47 11944.27 18180.74 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 1513,08 0.00 72022,79 72022,79 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 171,62 0.00 7499,88 7499,88 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 136765,71

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13.20. Itinerario 20 - Riserva Naturale Regionale Bosco delle Pianelle – Specchia Tarantina verso Ceglie M.ca (Parco Regionale della Terra delle Gravine)

Figura 57- ITINERARIO n. 20 (Lunghezza = 23,22 Km)

Descrizione itinerario

Da Mass. Carrucola si procede in direzione Mass. Croce Grande fino ad incrociare la SS 581 Martina – Massacra, la imbocchiamo in direzione Martina Franca fino a svoltare all’incrocio successivo a destra in direzione Crispiano. Imboccata la SP 51 si procede dritto fino ad incrociare ed attraversare la SS 172 Martina Franca-Taranto; si imbocca la SP 70 ed al primo bivio si svolta a sinistra in direzione Villa Castelli. Proseguiamo dritto fino all’incrocio a destra in direzione Grottaglie; svoltiamo a destra per la SP 68 Strada Monti del Duca fino a giungere sulla SP 67.

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Figura 58- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Procedendo a sinistra in direzione Villa Castelli, successivamente si svolta a destra per Strada Trazzonara fino all'incrocio con la SP 66 Martina Franca - Villa Castelli. Procedendo a destra in direzione Villa Castelli fino si raggiunge Specchia Tarantina, qui al semaforo svoltare a sinistra in direzione Ceglie M.ca.

Servizi attualmente presenti

Numerose fontane lungo il tragitto. A Specchia Tarantina presenza di stazione di servizio, bar-tabacchi e chiesa.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario 20 attraversa il SIC Murge di sud-est per oltre 23 km, il Parco Naturale Regionale della Terra delle Gravine per 1,4 km, oltre all’Oasi di protezione di Trazzonara per circa 1 km. L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 45 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario. Grotte Segnalazioni Vincoli archeologici Segnalazioni Tratturi archeologiche architettoniche • Grotta Lanzo • Masseria Le • Tratturello Gorgo Voccole - Parco • Masseria Nove Casedde

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 46 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo tot. Costo tot. (€) Costo intervento urbano extraurbano (m) in (m) in (€) ambito in ambito tot. (€) €/m €/m ambito ambito urbano extraurbano urbano extraurbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 0.00 23222.93 0.00 51090.45 51090.45 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 0.00 23222.93 0.00 15327.13 15327.13 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 66417.58

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13.21. Itinerario 21 - Martina F.ca – masseria Trazzonara (Parco Regionale della Terra delle Gravine)

Figura 59- ITINERARIO n. 21 (Lunghezza = 9,61 Km)

Descrizione itinerario

Dal Santuario della Madonna della Sanità si imbocca la SP 68 Monti del Duca fino all'incrocio con SC Pasqualone. Si procede lungo la SC Pasqualone e poi dritto per la SC San Domenico fino ad innestarsi sulla SC Casette del Vento. Si svolta a destra fino a raggiungere un quadrivio e si prosegue dritto in direzione di Grottaglie fino all'innesto a sinistra con la strada che conduce a Mass. Trazzonara.

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Figura 60- Alcuni particolari lungo l'itinerario

Servizi attualmente presenti

Fontana di fronte al Santuario Madonna della Sanità.

I beni ambientali e culturali lungo il percorso

L’itinerario 21 attraversa il SIC Murge di sud-est per 7,7 km. L’itinerario intercetta lungo il suo percorso i seguenti beni individuati dal PUTT/p:

Tabella 47 - Beni tutelati dal PUTT/p presenti in una fascia di 1km lungo l'itinerario.

Segnalazioni Segnalazioni Grotte Vincoli archeologici Vincoli architettonici archeologiche architettoniche • Abisso di Monte • Masseria Votano • Chiesa Vecchia Tullio (insediamento Madonna della ellenistico) Sanità • Masseria Pepuccio (insediamento età romana)

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Stima dei costi per l’adeguamento dell’itinerario

Tabella 48 - Costi per l’adeguamento ciclabile dell’itinerario Tipologia di Ambito Ambito Lunghezza Lunghezza Costo tot. Costo tot. (€) Costo intervento urbano extraurbano (m) in (m) in (€) ambito in ambito tot. (€) €/m €/m ambito ambito urbano extraurbano urbano extraurbano 1 Segnaletica 3.20 2.20 1407.68 8205.14 4504.58 18051.31 22555.88 orizzontale 2 Segnaletica 6.60 0.66 1407.68 8205.14 9290.69 5415.39 14706.08 verticale 3 Rifacimento 57.12 47.60 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 pavimentazione in asfalto 4 Realizzazione 52.44 43.70 0.00 0.00 0.00 0.00 0.00 nuova pavimentazione in macadam TOTALE 37261.96

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14. GLI INTERVENTI PREVISTI

Per rendere le 340 km di strade (urbane, provinciali, comunali e vicinali) individuate con il presente studio, con un sufficiente livello ciclabilità e di sicurezza per i cicloturisti, occorre realizzare una serie di interventi sia dal punto di vista infrastrutturale che delle azioni immateriali.

Gli interventi infrastrutturali da realizzare per consentire un immediato utilizzo di itinerari cicloturistici sono:

- segnaletica verticale e orizzontale lungo tutti gli itinerari ciclabili;

- rifacimento pavimentazione in asfalto di tratti di strade il cui mento strade risulta essere irregolare e con presenza di buche;

- realizzazione nuova pavimentazione in macadam di tratti di strade sterrate o con fondo in ghiaia il cui mento strade risulta essere irregolare e con presenza di buche;

- messa in sicurezza degli incroci pericolosi in corrispondenza con le Strade Statali e Provinciali ad alta pericolosità;

- allestimento di aree di sosta presso i singoli nodi, che diventano le testate del sistema di percorsi ciclabili della Valle d’Itria. Tali punti di sosta saranno ben attrezzati con rastrelliera per parcheggio bici, zona d’ombra alberata e/o pensilina per ricovero contro la pioggia, panche, tavoli, cestino porta rifiuti e porta pannelli/bacheca dove collocare la mappa

dell’intera rete della mobilità ciclistica. Tali Figura 61 - Area di sosta per ciclisti piazzole di sosta saranno collocate nelle aree centrali e presso i punti di interscambio (stazioni ferroviarie FS e FSE, porto di Monopoli)

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA e nel resto dei nodi (centri storci, luoghi d interesse turistico, Centri visita di Parchi e Riserve, borgate rurali maggiormente abitate, …).

È importante che la posizione delle piazzole di sosta sia riportata sui segnali posti lungo il tratto di pista interessato e che le piazzole presentino caratteristiche uniformi di costruzione e di dotazione di accessori, quali panchine, rastrelliera per la sosta delle biciclette, tavoli, cestini dei rifiuti2.

Interventi accessori

- rimozione di rifiuti e materiale inerte abbandonato sui bordi e sugli incroci delle strade rurali facenti parte degli itinerari, compresso trasporto a discarica autorizzata.

Le azioni immateriali da realizzare per avere impatti positivi sulla mobilità ciclistica possono essere: - informazione e comunicazione relativa ai percorsi ciclabili nell’Area Vasta della Valle d’Itria attraverso: o Progettazione, realizzazione, stampa e distribuzione di pubblicazioni dedicate alla promozione degli itinerari ciclabili della Valle d'Itria, comprensive di ideazione grafica, servizio fotografico, redazione dei testi ed elaborazione di mappe stradali o ciclo- mappe tascabili in scala compresa tra 1:10.000 e 1:25.000 con il tracciato degli Itinerari della Rete Ciclabile e segnalazione delle emergenze ambientali-storico- culturali, nodi dell’itinerario, strutture turistico-ricettive, ecc. Tale cartografia potrà riportar anche informazioni relative alla rete stradale come ad esempio le pendenze, i carichi di traffico nelle diverse stagioni dell’anno, ecc. Per garantire la migliore visibilità del progetto e coinvolgere il target specifico dei cicloturisti e cicloescursionisti sarebbe auspicabile che il materiale divulgativo venga realizzato da case editrici specializzate nel turismo outdoor che cura anche la distribuzione di tali pubblicazioni in abbinamento a

2 Per quanto riguarda gli itinerari di lunga percorrenza, la norma non fornisce indicazioni particolarmente dettagliate. Più puntuali sono invece le previsioni delle norme locali, come quelle emanate dalla Provincia Autonoma di Bolzano che, con delibera della Giunta Provinciale del 20.6.2005, ha approvato il “Piano delle piazzole di servizio”. Esso prevede che le piazzole siano dislocate lungo i percorsi ciclabili (oppure al di fuori da essi ma a una distanza massima di 500 m), ogni 5 km.

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA riviste del settore escursionistico e cicloturistico, garantendo la diffusione presso il pubblico di settore, con presenza capillare nel circuito delle edicole a livello nazionale. o Progettazione, realizzazione e apposizione di pannelli esplicativi riportanti la mappa stradale degli itinerari della Rete ciclabile, in coordinamento grafico ed editoriale con la cartografia tascabile da collocare nelle aree centrali in corrispondenza delle aree di sosta allestite lungo gli itinerari della Rete Ciclabile di Area Vasta e presso i diversi nodi (centri urbani, borgate rurali, luoghi di attrazione turistica, Centri visita di Parchi e Riserve naturali, punti di intermodalità) attraversati della Rete Ciclabile per segnalare l’itinerario attualmente percorso dal visitatore, indicando le possibili deviazioni per raggiungere i siti più rappresentativi dell’Area Vasta al fine di promuovere visite, degustazioni, botteghe artigiane, strutture ricettive. Tali pannelli segnaleranno i punti dove possono essere effettuate riparazioni alle bicicletta o dove poter acquistare i pezzi di ricambio, ecc. o Realizzazione di sito web per consultare on line cartografia con le mappe dei percorsi e le informazioni turistiche. Il sito web va realizzato in coordinamento grafico ed editoriale con la cartografia tascabile ed i pannelli esplicativi presenti nelle aree di sosta della Rete ciclabile.

- Formazione di tecnici comunali e rappresentanti di associazioni cicloturistiche relativamente ai temi della gestione e promozione delle reti di mobilità lenta con lezioni in aula e presso realtà territoriali con avanzata esperienza nella gestione di reti cicloturistiche.

Tabella 49 - Prezzi unitari degli interventi infrastrutturali in ambito urbano ed extraurbano

Tipologia di intervento Ambito urbano Ambito extraurbano 1 Segnaletica orizzontale 3,20 €/m 2,20 €/m 2 Segnaletica verticale 6,60 €/m 0,66 €/m 3 Rifacimento pavimentazione in asfalto 57,12 €/m 47,60 €/m 4 Realizzazione nuova pavimentazione in macadam 52,44 €/m 43,70 €/m 5 Messa in sicurezza incrocio ad alta pericolosità 23.500,00 €/incrocio 23.500,00 €/incrocio 6 Messa in sicurezza incrocio a media pericolosità 5.500,00 €/incrocio 5.500,00 €/incrocio 7 Messa in sicurezza incrocio a bassa pericolosità 3.800,00 €/incrocio 3.800,00 €/incrocio 8 Allestimento aree di sosta 1.650,00 €/m 3.930,00 €/m

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Tabella 50 - Dettaglio dei prezzi unitari dell’intervento infrastrutturale n. 1, in ambito urbano ed extraurbano.

Costo unitario Intervento n.1: Segnaletica orizzontale Ambito urbano Ambito extraurbano a Strisce longitudinali o trasversali, di larghezza variabile da 1,60 €/m 1,10 €/m 0,15m a 0,50m, e scritte eseguite sulla pavimentazione mediante applicazione di vernice rifrangente premiscelata di colore bianca o gialla a norma UNI EN 1436/98 b Corsie 2 2 Determinazione costo unitario (a x b) 3,20 €/m 2,20 €/m

Tabella 51 - Dettaglio dei prezzi unitari dell’intervento infrastrutturale n. 2, in ambito urbano ed extraurbano.

Costo unitario Intervento n.2: Segnaletica verticale Ambito urbano Ambito extraurbano a Segnale di pericolo transito biciclette + palo 110,00 €/cad 110,00 €/cad b Segnale di limite di velocità + palo 110,00 €/cad 110,00 €/cad c Segnale di corsia ciclabile + palo 110,00 €/cad 110,00 €/cad t Totale (a+b+c) 330,00 €/cad 330,00 €/cad p Corsie ciclabili 2 2 f Frequenza intervento 50,00 m 500,00 m Determinazione costo unitario (t x p/f) 6,60 €/m 0,66 €/m

Tabella 52 - Dettaglio dei prezzi unitari dell’intervento infrastrutturale n. 3, in ambito urbano ed extraurbano.

Costo unitario Intervento n.3: Rifacimento pavimentazione in bitume Ambito urbano Ambito extraurbano a Fresatura manto stradale esistente (3cm) 6,86 €/mq 6,86 €/mq b Ripristino tappetino (3cm) 2,66 €/mq 2,66 €/mq c Larghezza strada 6,00 m 5,00 m Determinazione costo unitario ((a+b) x c) 57,12 €/m 47,60 €/m

Tabella 53 - Dettaglio dei prezzi unitari dell’intervento infrastrutturale n. 4, in ambito urbano ed extraurbano.

Intervento n.4: Realizzazione nuova pavimentazione in Costo unitario macadam Ambito urbano Ambito extraurbano a Scavo di sbancamento (20cm) 1,54 €/mq 1,54 €/mq b Smaltimento del materiale rimosso 4,00 €/mq 4,00 €/mq c Posa in opera di nuova pavimentazione in macadam (20cm) 3,20 m 3,20 m d Larghezza strada 6,00 m 5,00 m Determinazione costo unitario ((a+b+c) x d) 52,44 €/m 43,70 €/m

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Tabella 54 - Dettaglio dei prezzi unitari dell’intervento infrastrutturale n. 5, in ambito urbano ed extraurbano.

Costo unitario Intervento n.5: Messa in sicurezza incrocio ad alta pericolosità Ambito Ambito urbano extraurbano a Strisce longitudinali o trasversali, di larghezza variabile da 0,15m a 0,50m, 640,00 640,00 e scritte eseguite sulla pavimentazione mediante applicazione di vernice €/incrocio €/incrocio rifrangente premiscelata di colore bianca o gialla a norma UNI EN 1436/98 b1 Segnale di pericolo transito biciclette + palo 180,00 €/cad 180,00 €/cad b2 Segnale di limite di velocità + palo 180,00 €/cad 180,00 €/cad b3 Segnale di itinerario ciclabile + palo 180,00 €/cad 180,00 €/cad c Impianto semaforico a chiamata 5.500,00 5.500,00 €/cad €/cad d Realizzazione di rialzamento della carreggiata in bitume colorato 3.700,00 3.700,00 €/incrocio €/incrocio e Irruvidimento della pavimentazione stradale 1.500,00 1.500,00 €/incrocio €/incrocio f1 Frequenza segnale verticale 4 4 cad/incroco cad/incroco f2 Frequenza impianto semaforico 4 4 cad/incroco cad/incroco Determinazione costo unitario ((b1+b2+b3) x f1)+(c x f2)+a+d 30.000,00 30.000,00 €/incrocio €/incrocio

Tabella 55 - Dettaglio dei prezzi unitari dell’intervento infrastrutturale n. 6, in ambito urbano ed extraurbano.

Intervento n.6: Messa in sicurezza incrocio a media Costo unitario Ambito pericolosità Ambito urbano extraurbano a Strisce longitudinali o trasversali, di larghezza variabile da 0,15m a 640,00 €/incrocio 640,00 €/incrocio 0,50m, e scritte eseguite sulla pavimentazione mediante applicazione di vernice rifrangente premiscelata di colore bianca o gialla a norma UNI EN 1436/98 b1 Segnale di pericolo transito biciclette + palo 180,00 €/cad 180,00 €/cad b2 Segnale di limite di velocità + palo 180,00 €/cad 180,00 €/cad b3 Segnale di itinerario ciclabile + palo 180,00 €/cad 180,00 €/cad c Realizzazione di rialzamento della carreggiata in bitume colorato 3.700,00 3.700,00 €/incrocio €/incrocio d Irruvidimento della pavimentazione stradale 1.500,00 1.500,00 €/incrocio €/incrocio f1 Frequenza segnale verticale 4 cad/incroco 4 cad/incroco Determinazione costo unitario ((b1+b2+b3) x f1)+a+c+d 8.000,00 8.000,00 €/incrocio €/incrocio

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Tabella 56 - Dettaglio dei prezzi unitari dell’intervento infrastrutturale n. 7, in ambito urbano ed extraurbano.

Intervento n.7: Messa in sicurezza incrocio a bassa Costo unitario pericolosità Ambito urbano Ambito extraurbano a Strisce longitudinali o trasversali, di larghezza variabile da 640,00 €/incrocio 640,00 €/incrocio 0,15m a 0,50m, e scritte eseguite sulla pavimentazione mediante applicazione di vernice rifrangente premiscelata di colore bianca o gialla a norma UNI EN 1436/98 b1 Segnale di pericolo transito biciclette + palo 180,00 €/cad 180,00 €/cad b2 Segnale di limite di velocità + palo 180,00 €/cad 180,00 €/cad b3 Segnale di itinerario ciclabile + palo 180,00 €/cad 180,00 €/cad c Irruvidimento della pavimentazione stradale 1.500,00 €/incrocio 1.500,00 €/incrocio f1 Frequenza segnale verticale 4 cad/incroco 4 cad/incroco Determinazione costo unitario ((b1+b2+b3) x f1)+a+c 4.300,00 4.300,00 €/incrocio €/incrocio

Tabella 57 - Dettaglio dei prezzi unitari dell’intervento infrastrutturale n. 8, in ambito urbano ed extraurbano.

Intervento n.8: Delimitazione corsia ciclabile su strada Costo unitario esistente Ambito urbano Ambito extraurbano a Cordolo in gomma riciclata 75,00 €/m - b Cordolo in cemento - 110,00 €/m p Corsie ciclabili 2 2 Determinazione costo unitario (a x p) o (b x p) 150,00 €/m 220,00 €/m

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA Tabella 58 - Dettaglio dei costi per interventi infrastrutturali per singolo itinerario

Realizzazione Rifacimento Segnaletica Segnaletica nuova Totale per Itinerari pavimentazione orizzontale verticale pavimentazione Itinerario in asfalto in macadam 1 147.863,99 72.405,79 19.199,94 239.469,72 2 53.818,35 44.972,62 46.943,12 145.734,09 3 24.993,50 7.498,05 32.491,55 4 19.262,14 5.778,64 25.040,78 5 17.555,46 6.900,10 24.455,56 6 42.958,94 15.743,74 168.804,83 227.507,51 7 11.763,93 3.529,18 15.293,11 8 40.630,96 18.657,44 59.288,40 9 36.662,67 25.073,42 115.241,50 176.977,59 10 10.013,81 3.004,14 13.017,95 11 35.359,94 15.619,69 50.979,63 12 23.153,04 6.945,91 291.673,76 321.772,71 13 36.172,09 10.851,63 47.023,72 14 17.730,60 11.236,95 198.867,56 227.835,11 15 48.618,97 14.585,69 63.204,66 16 5.857,75 8.950,15 24.225,97 39.033,87 17 14.413,47 13.762,75 47.825,15 76.001,37 18 33.391,12 17.314,88 50.706,00 19 39.062,30 18.180,74 72.022,79 7.499,88 136.765,71 20 51.090,45 15.327,13 66.417,58 21 22.555,88 14.706,08 37.261,96 TOTALE 732.929,36 351.044,72 960.578,65 31.725,85 2.076.278,58

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Tabella 59 - Riepilogo della stima dei costi degli interventi materiali e immateriali

Tipologia di intervento Quantità Costi unitari € Costi €

339.854 3,20 €/m urbano Segnaletica orizzontale 732.929,36 1 m 2,20 €/m extraurbano

339.854 6,60 €/m urbano Segnaletica verticale 351.044,72 2 m 0,66 €/m extraurbano

57,12 €/m urbano 3 Rifacimento pavimentazione in asfalto 33.797 m 47,60 €/m 960.578,65 extraurbano 52,44 €/m urbano Realizzazione nuova pavimentazione in 2.270 m 43,70 €/m 31.725,85 4 macadam extraurbano Messa in sicurezza incrocio ad alta 20 incroci 23.500,00 470.000,00 5 pericolosità Messa in sicurezza incrocio a media 60 incroci 5.500,00 330.000,00 6 pericolosità Messa in sicurezza incrocio a bassa 71 incroci 3.800,00 269.800,00 7 pericolosità Allestimento aree di sosta 32 1.650,00 52.800,00 8a In ambito urbano Allestimento aree di sosta 34 3.930,00 113.220,00 8b In ambito extraurbano rimozione di rifiuti e materiale inerte lungo 9 gli itinerari e conferimento in discarica 1.000 mc 26,00 26.000,00 autorizzata pubblicazioni degli itinerari ciclabili con 100.000 mappe stradali tascabili (ideazione grafica, 1,00 100.000,00 10 copie stampa in quadricromia e distribuzione) pannelli esplicativi riportanti la mappa 11 stradale degli itinerari (ideazione grafica e 70 300,00 21.000,00 stampa in quadricromia) 12 Realizzazione di sito web 15.000,00 Formazione di tecnici comunali e 13 rappresentanti delle associazioni 50 ore 60.000,00 cicloturistiche a. TOTALE COSTI INTERVENTI 3.534.098,58 b. IMPREVISTI (5%) 176.704,93 c. IVA (20% a+b) 742.160,70 d. PROGETTAZIONE, DIREZIONE LAVORI E COLLAUDO (6%) 222.648,21 e. IVA (20% d) 44.529,64 TOTALE REALIZZAZIONE RETE CICLABILE (a+b+c+d+e) 4.720.142,06

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA 15. LINEE GUIDA PER LA GESTIONE E MANUTENZIONE DELLA RETE CICALBILE DI AREA VASTA

L’agevolazione della mobilità ciclabile è una strategia fondamentale da un lato per aumentare la fruizione di aree di particolare interesse ambientale, paesaggistico e culturale e dall’altro per puntare al contenimento dell’uso del mezzo privato. Per mirare all’incremento dell’uso di questo mezzo di trasporto non è sufficiente la semplice realizzazione di infrastrutture (percorsi ciclabili, parcheggi per le biciclette), ma si rende necessario attivare anche interventi di gestione non specificamente dedicati oltre ad un efficace piano di comunicazione.

- Attivazione di un info-point da collocare in uno dei Comuni dell’Area Vasta che funzioni come segreteria anche con il sistema help on-line e che possa fornire informazioni sui diversi itinerari della Rete Ciclabile, sui servizi erogati, sulla possibilità di noleggio bici e di altre attrezzature, sulle strutture turistiche e sulle aziende agricole e agrituristiche e al resto dei servizi disponibili presenti lungo i percorsi. I recapiti telefonici dell’info-point sarà presente sul materiale informativo e su tutti i pannelli informativi presenti lungo gli itinerari.

- Realizzazione di una mailing.list di tutti gli operatori turistici e della ristorazione, aziende agricole, oltre che di erogazione di servizi per tenerli costantemente informati su tutte le iniziative, gli eventi e quant’altro che le pubbliche amministrazioni intendono realizzare in relazione alla fruizione ciclabile del territorio;

- Azione di promozione degli itinerari ciclabili con produzione di materiale informativo e sua distribuzione presso tutte le strutture ricettive presenti nell’Area Vasta, tale materiale dovrà riportare i recapiti telefonici ed e.mail dell’info-point.

- Azione di monitoraggio da svolgere lungo gli itinerari ciclabili per segnalare ai Comuni dell’Area Vasta eventuali situazioni di degrado o danneggiamento di elementi di arredo dei percorsi (segnaletica, cartellonistica, panchine e rastrelliere dei punti di sosta).

- Interventi di piccola manutenzione dei punti di sosta dei percorsi.

- Attivazione di servizi dedicati alla mobilità ciclistica lungo la Rete ciclabile:

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA o servizio noleggio biciclette, o servizio guida e accompagnamento, o officine e depositi custoditi ai nodi d’interscambio (stazioni, autostazioni e parcheggi); o bici-grill, dove si offre la possibilità di riposarsi all’ombra e di mangiare anche pasti caldi3; o alberga-bici per il pernottamento di cicloturisti. In questo caso è bene prevedere, di concerto con le Amministrazioni locali, la programmazione e l’incentivazione delle strutture di accoglienza per un flusso di turisti che si auspica significativo; Molti di questi servizi dovranno essere erogati da soggetti privati titolari di strutture turistico-ricettive e agrituristiche. Gli stessi vanno opportunamente stimolati e messi a conoscenza delle potenzialità della Rete Ciclabile di Area Vasta da parte degli Enti locali che dovranno adottare politiche atte a riconvertire le infrastrutture turistiche tradizionali posti nelle vicinanze degli itinerari ciclabili Figura 62- Ciclisti in sosta in un bici-grill verso forme più aperte al turismo in bicicletta.

- Bike-sharing, rappresenta un’opportunità di mobilità non motorizzata destinata sia alla mobilità sistematica nelle aree urbane, sia alla componente legata al turismo ambientale. Il servizio si compone materialmente di una serie di rastrelliere cui sono agganciate le biciclette, che possono essere prelevate dagli utenti registrati attraverso una chiave numerata o una tessera a microchip così da evitarne il furto. Le bici possono essere prelevate e restituite in qualunque rastrelliera, se il servizio si basa su tessere a microchip: in questo caso è necessario un maggior impiego di personale, da dedicare al trasporto delle biciclette, e pertanto questo tipo di noleggio viene offerto con tariffe “a consumo”. Per rendere efficace il servizio, è fondamentale prevedere un elevato

3 Tali punti ristoro per ciclisti sono ormai considerati una tappa imprescindibile anche dai turisti stranieri. Negli itinerari ciclabili dell’Adige il gradimento della clientela è altissimo, tanto che la sosta viene inserita nei tour organizzati che percorrono le ciclovie

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA numero di rastrelliere (nel caso, anche con poche biciclette ciascuna), ben distribuite sul territorio e situate in corrispondenza di: o parcheggi di interscambio; o approdi del trasporto collettivo: stazioni, autostazioni, fermate principali; o aree ad elevata densità di servizi pubblici; o luoghi “centrali” ad elevata visibilità che costituiscono punti di riferimento per i cittadini. Le rastrelliere e le bici, inoltre, per la particolare “visibilità” ed originalità che le caratterizza, costituiscono un’occasione di comunicazione diretta, e pertanto un’elevata presenza sul territorio rende il bike-sharing più facilmente percepito anche da parte dei non-utenti.

- Promozione progetti casa-scuola-lavoro.

- Promozione della bicicletta nelle aree aziendali.

- Incentivo all'acquisto della bicicletta.

- Nascita dell'Ufficio Mobilità Ciclistica Comunale.

- Bici-bus (bus con posto bici).

- Progetto Polizia Municipale in bicicletta.

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16. PROPOSTA DI SEGNALETICA PER GLI ITINERARI CICLABILI COMPATIBILE CON IL CODICE DELLA STRADA

16.1. Introduzione Un elemento fondamentale per definire una ciclovia è la segnaletica stradale destinata a due compiti fondamentali: - Fornire le giuste informazioni di direzione e di sicurezza per il ciclista su itinerari a lui dedicati. - Rendere riconoscibile sul territorio la ciclovia che diventa un elemento fra altri del sistema viabilistico. Nel Codice della Strada italiano tuttavia la segnaletica per itinerari ciclabili e/o ciclopedonali non è ancora definita in modo soddisfacente, ma per le motivazioni dei due punti precedenti e poiché il numero dei percorsi ciclabili urbani ed extraurbani è in lenta, ma costante, crescita la FIAB ha ritenuto comunque, in attesa di autorevoli interventi normativi, di affrontare il problema giungendo al seguente stato di elaborazione. Proposta di segnaletica per ciclovie, praticabile subito, compatibile con l’attuale Codice della Strada (CdS) che possa essere approvata in via solo amministrativa ovvero con pareri favorevoli da parte degli uffici ministeriali preposti. In FIAB si sta peraltro anche lavorando ad una: Proposta a regime che preveda una specializzazione della segnaletica per la bici soprattutto per quanto riguarda le dimensioni e il colore dei segnali. Per questo approccio si rimanda alla proposta generale FIAB dell’Aprile 2002 di modifica del CdS. Viene qui illustrato in dettaglio uno schema di segnali il più possibile compatibili con il codice della strada e pertanto utilizzabile già oggi dalle amministrazioni titolari degli itinerari ciclabili. Questa proposta deriva direttamente con opportune precisazioni e piccoli aggiornamenti dal documento ufficiale FIAB del 14 gennaio 2005: Segnaletica per Itinerari Ciclabili.

16.2. Proposta di segnaletica per itinerari ciclabili compatibile con il codice della strada I presupposti tecnici per la proposta di segnaletica per segnali di direzione per itinerari ciclopedonali (ciclovie) sono i seguenti: - Funzione: i segnali seguenti hanno la funzione principale di indirizzare il ciclista e pertanto le informazioni privilegiate sono la direzione con bivi e svolte, le località da raggiungere e la

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA distanza in km. Quanto sopra sia per l’utente (ciclista) che già si trova sull’itinerario, sia per chi deve raggiungere lo stesso da viabilità normale. In molte segnaletiche già installate tuttavia, anche a somiglianza della segnaletica delle strade dei vini e sapori, si ritrovano altre informazioni che possono essere ad esempio il nome dell’itinerario con i loghi delle amministrazioni che lo hanno promosso. Esempi di questo tipo sono i segnali sul Po di , , Mantova, Ferrara. Oppure altri segnali a Cremona, Reggio Emilia, Modena. Questi segnali “battezzano” l’itinerario ma molto spesso non danno ulteriori informazioni (distanze, mete ecc.). La funzione di segnalare l’itinerario ciclistico - che peraltro non è prevista dal CdS – in questi casi, in genere, prevale su quella di indicazione, sicuramente a causa della ovvietà della direzione su una unica ciclovia lineare. In presenza di varianti o di reti ciclabili vere e proprie evidentemente questo segnale non è sufficiente. - Colori. Si è rispettato quanto previsto dal CdS, o più precisamente dal regolamento di attuazione DPR495/92. Pertanto per gli ambiti urbani (centri abitati) e per destinazioni al loro interno si è usato il fondo bianco, mentre per gli itinerari extraurbani – anche quando i segnali vengono collocati in ambito urbano - si è privilegiata la lettura degli itinerari come elemento turistico e pertanto le scelta è caduta sul colore marrone. Questa scelta rappresenta una piccola forzatura poiché nel CdS l’uso del marrone è riferito alla meta turistica indicata dal cartello e non al veicolo. Per questo motivo in tutti i segnali è riportato il logo della bicicletta (simbolo di cui alla fig. II 131, art. 125 DPR 495/92) come elemento caratterizzante e unificante il vecolo cui sono destinati. Si ricorda che il simbolo di cui sopra non prefigura elementi di precedenza e/o protezione per il ciclista. Questi elementi vanno cercati nei segnali della tabella 6 a,b,c. - Forma. Il CdS prevede per i segnali di direzione due forme geom - etriche: a) rettangolare per collocazioni in ambito urbano; b) sagomata con profilo della freccia per l’ambito extraurbano. - Nella seguente proposta sono prospettate entrambe queste soluzioni per i ripettivi ambiti; tuttavia, tenendo conto anche delle segnaletiche fino ad oggi posate delle Amministrazioni, la forma rettangolare è preferita. - Dimensioni. Il CdS prevede di norma dimensioni dei segnali adeguate alla necessità di percezione e lettura dell’automobilista. Per l’utenza ciclistica e su viabilità riservata (ove il traffico motorizzato si presume interdetto o comunque “moderato”) si propone di adottare dimensioni molto ridotte. Ciò sia per economia di produzione, sia soprattutto per un miglior inserimento

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PIANO DI RETE CICLABILE DI AREA VASTA ambientale, considerato che le ciclovie protette si trovano spesso in luoghi di pregio paesaggistico e naturale. - Simboli e caratteri. Si sono rispettati simboli e caratteri previsti dal CdS, o meglio dal Regolamento di attuazione DPR 495/92, con però l’aggiunta di sigle alfa numeriche riferentesi all’itinerario, come sigle di province e regioni, nonché i numeri riferentesi a itinerari locali (comunali, provinciali, regionali) e nazionali (BICITALIA) o europei (EUROVELO). E’ previsto come rafforzativo l’utilizzo del logo della ciclovia quando disponibile.

NOTA: Viabilità riservata. Per i fini di questa proposta si è introdotto convenzionalmente il concetto di viabilità riservata alla bici (e agli altri utenti deboli), intesa come una successione di segmenti di percorso, con un qualche grado di protezione, in diversi contesti, assoggettati a norme diverse del CdS, e definiti come segue Itinerario Ciclopedonale Art 2 CdS lettera Fbis (solo definizione, senza specifiche tecniche nel Regolamento) Area Pedonale Art 3 CdS punto 2 Pista ciclabile Art 3 CdS punto 39, vedi anche Art 140 Regolamento: “strisce di corsia” Sentiero (o mulattiera o tratturo) Art 3 CdS punto 48 Zona a traffico limitato Art 3 CdS punto 54 Zona residenziale Art 3 CdS punto 58 Pista ciclabile contigua al Art 122 Regolamento marciapiede Percorso pedonale e ciclabile Art 122 Regolamento Zona a velocità limitata Art 135 Regolamento (per 30 km/h o inferiori)

Di seguito, si riportano alcune esemplificazioni (bozze di segnali) dell’approccio suesposto, suddivise nel modo seguente: - segnali di direzione: tabelle da 1 a 5, - segnali di obbligo e divieto: già presenti nel CdS, tabella 6a e 6c; soluzioni sperimentali, tabella 6b.

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