gabile cheinuncontesto similevisianodeiprivaticittadiniche, nonostantetutto,fannoquellochestanno facendo.Aocchi esiste laFondationCartier enonesistelaFondazioneBulgari?); inunpaesedoveivantaggifiscalinelregalare allacollett ne freganodirestituire qualcosaallasocietàchelehafattegrandi (Bulgari,Caltagirone,Benetton,Diesel, Armanidovesono l’Italia assommaun’offerta espositivaprivatachedimostrauna vivacitàinaspettataepercertiversiinspiegabile. Inspiegabi è altrettantoverocheglientipubbliciinvestono nelsettoreunpelinodipiùquantononfacevanoanchesolounadecinad’ E nonc’èneppuredadirecheiprivatireagiscono adunalatitanzadelpubblico,perchéseèverochel’interventodiStato,R tazione inquestonumerotutt’altroche‘estivo’. Tullio LeggeriadAlzanoLombardo,iLauroaCittàdellaPieve,Cecilia Berto collezionisti. Oltreallefondazionidiricerca, comequellecheabbiamocitato,cisonopoideiverieproprimuseiprivatich casi, sonofondazionidi‘derivazionecollezionistica’. GuardiamocosasuccedeaRoma:Sciarretta,Giuliani,Guastalla,Barzan precisa fasestoricaicollezionististannocambiando lafacciadell’offertaespositivad’artecontemporaneadelPaese.Nascono registrare ilfattocheicollezionistiitaliani sono,inassoluto,ipiùpresentituttiglieventianchesperduti.Sit care quantosiapeculiareilcollezionismoitaliano, assolutamenteunicoalmondonelsuogenerealivellointernazionaleperd Si parladavverotroppopocodeicollezionisti.Nonsianalizzaasufficienzaquestaparticolarissima figurainconvegni,saggi arte Sped. in A.P. 45% art. 2. c. 20 let. B - l. 662/96 - Firenze Copia euro 0,0001 . architettura Exibart . design . musica free |annoottavonumero cinquantanove |luglio-agostoduemilanove |www.exibart.com . moda . filosofia . hitech . teatro . videoclip . editoria . . cinema onpaper . ratta invecedisottolinearequalcosamolto, moltopiùserio:inquesta gallerie e stannonascendodeiquali,tral’altro,vi diamoampiadocumen- ività unprodottoculturale sononullionegativi;insommaèinspie- ni aLucca:sonotutterealtànatedaunsubstrato collezionistico. e altri.Oggifannoimecenati,manascono e sonoessenzialmente o ecrocec’èdainiziare atogliersiilcappello. egioni eComuninell’artecontemporaneanon ècosìirresistibile, le perchéèinspiegabile cheinunpaeselecuigrandiaziendese ivostrimuseiaziendali? Dovesonolevostrefondazioni?Perché iffusione, cuore,atteggiamentoespirito.E nonsitrattasolodi anni fa.Cosìadun’offertapubblicachepian pianinosirafforza, , simposi,dibattitipubblici.Soprattuttosimancanellospecifi- . fondazioniatuttospianoe,nellastragrande maggioranzadei danza . trend . mercato . politica . vip . musei . gossip     $ --/%) !&!,-%()

L’arte che forma l’arte. .!,-1&(%' !&*+)#!--)  $!,!&!0%)( .!)+,! %,-. %) *!+#%)/(%-&!(-% $!/%/+(()! &/)+!+(()*!+ '!,% )(---) )(""!+'-%+-%,-%&&%(-!+() !&&),*0%) +!-%/),-%"% %) !+!+! %)' &( ),  !%&,!--!'+!  &*+)#!--)1*+)'),,) &&2 ,,) %0%)(! %/%- !&)( 0%)(!,-%"% %) !+!+! )(%& )(-+%.-) % &&%(0

!+*+-! %*+!&&,!&!0%)(!, +% &!%(")! %&( ) &,%-)www.6artista.it Un’iniziativa per assicurare il futuro dell’arte.

4.retrocover Exibart.onpaper sondaggi. http://sondaggi.exibart.com

UN GIUDIZIO, DOPO UN ANNO, SULLA POLITICA CULTURALE DEL GOVERNO buona e lucida 10,41% mediocre 12,77% pessima 27,50% inesistente 43,31% vignetta i perché del mese mandateci le vostre vignette sull’arte a: [email protected] sexybart. la MARKETING TERRITORIALE? MOJMIR JEŽEK SIAMO ANCORA di ferruccio giromini La scelta non vogliamo neppure pensare EXINDUSTRIAL? lontanamente che abbia derivazioni sindacali. Sta di La tendenza sembrava qualche anno fa morta e sepolta. E invece è più viva fatto che al di fuori di quella spiegazione altri perché OK che mai. Stiamo parlando della moda non riusciamo a darceli. Di che parliamo? Degli orari di collocare nuovi spazi d’arte in strutture ex industriali. E se ci pensiamo un attimo anche l’Italia, anzi soprattutto l’Ita- di apertura di Giardini e Arsenale in Biennale. Anzi, lia, non si tira indietro rispetto al proposito di riqualificare più che altro degli orari di chiusura. I primi restano aree urbane destinate all’abbandono, a riprova che il mood in questione non è solo berlinese o newyorchese. Basti pensare chiusi il martedì, il secondo il lunedì. Lasciando al alle nuove aperture di cui parliamo in questo numero: Alt ad visitatore di passaggio il rischio di capitare in un Alzano Lombardo, il Giardino dei Lauri in Umbria, il Museo Vedova a Venezia. giorno in cui uno dei due spazi non è visitabile... C’ERA UNA VOLTA IL PORTOGALLO Lo sappiamo tutti: prima o dopo, assieme alla Grecia, alla PADIGLIONE ITALIA-NO! Polonia, alla Turchia, alla Romania ed a molti altri paesi, anche Ha generato equivoci a non finire, negli anni, la il Portogallo supererà il nostro sciagurato paese in tutti quanti gli indicatori del benessere. Tra i quali, potete scommetterci, confusione nominale tra ‘Padiglione Italiano’ e ci sarà anche l’afflusso dei turisti. Abbiamo notato da qualche ‘Padiglione Italia’ (l’odierno Palazzo delle Esposizioni tempo, infatti, una particolare solerzia e professionalità da parte degli enti lusitani a incaricare uffici stampa e grandi della Biennale). Dipanata finalmente la matassa, agenzie di comunicazione a divulgare all’estero bellezze ed quando abbiamo visto campeggiare all’ingresso eventi in riva all’Oceano. E così anche a noi, su Exibart.com, di fronte ad un così composto e efficacie fuoco di fila di co- della struttura lo stesso pannello-logo del 2007 municati stampa ben mirati, qualche notizia l’abbiamo fatta con su scritto “Padiglione Italiano”, sciattamente uscire. La promozione del proprio territorio all’estero si fa così, con puntualità ed accattivante insistenza. Complimenti riproposto con il suffisso materialmente cancellato, a loro che, a differenza nostra, di essere “fanalini di coda” si

Trigonometria sferica II, 2002, cm 140x100 non potevamo che pensare: “Nooooooo!”. E sono ampiamente scocciati. stupefatti ci siamo chiesti: perché? Questioni di cuore? Croci & delizie, sì, per tanti e FONDAZIONE ROMA tante. Croce & delizia particolari, però, per un uomo Grande è l’attivismo di questo ente ormai sempre più inner- vato colle dinamiche dell’arte nella Capitale. A riprova che – in particolare: Mojmir Ježek (che a dispetto del LOGHI FUORI LUOGO nome di suono ceco, ereditato dal padre, si espri- nonostante quanto si dica nell’editoriale di questo numero – le me con rotondo accento romano, ereditato dalla Sicuramente ci avranno pensato e sicuramente lo fondazioni possono essere anche di origine bancaria e non solo promosse da privati. L’istituzione presieduta da Emma- madre), noto ai più per illustrare settimanalmente avranno fatto tutti e tre. In caso contrario ci sarebbe da decenni con incredibili pazienza & fantasia ap- nuele Emanuele ha negli ultimissimi mesi centrato una serie punto la rubrica “Questioni di cuore”, tenuta setti- davvero da chieder loro conto e urlargli “perché” a di obbiettivi che l’hanno messa al centro della scena, tra cui un importante protocollo di intesa con il Comune di Roma e, manalmente da decenni con incredibili pazienza & squarciagola. La domanda è molto semplice: perché fantasia dalla giornalista Natalia Aspesi sulle pagine soprattutto, una partnership ad altissimi livelli con il Palazzo de “Il Venerdì di Repubblica”. Quasi manca il respi- i tre centri romani (di cui due prossimi al grande Reale di Milano che permetterà di portare a Roma, da feb- braio 2010, una particolare ed innovativa mostra di Edward ro, davvero, a voltarsi indietro e rivedere tutto as- opening) dedicati ad ospitare mostre internazionali sieme il loro ininterrotto incarico comune. Di fatto, il Hopper. lungo & fecondo sodalizio con la Donna Letizia del e contemporanee non si danno una mossa per MIO CARO PINAULT Terzo Millennio rappresenta per il Nostro una delizia, modificare i loro logotipi? Macro, Maxxi e Palazzo Va bene che c’è il restauro della Dogana ed il rinnovo di Palaz- perché è lavoro continuativo che gli ha dato gran- zo Grassi. Va bene che avere i guardasala vestiti Gucci costa de notorietà, ma significa anche una croce pesante delle Esposizioni si presentano con dei marchi e l’arte contemporanea non ha certo prezzi cinesi. Ma venti da portarsi addosso, perché è un marchio duro da indegni anche di un’agenzia di lavoro interinale in eurini non sono troppi per vedere a Venezia, nelle due sedi, la scrollarsi di dosso. Su quei cuori vermigli il legittimo collezione di uno degli uomini più ricchi del mondo? Insomma, genitore ha impostato anche uno specifico business franchising... se si vuole fare i mecenati lo si potrebbe fare fino in fondo. d’un certo successo (libro, cards, t-shirt acquistabili Magari evitando ad una famiglia un esborso superiore al bi- su www.e-core.it), ma da quel muscolo involon- glietto aereo per raggiungere Venezia. tariamente pulsante l’artista si allontana pure, per fortuna sua e nostra, volgendo lo sguardo su altre LA SOLITA MINISTRA carni, decisamente femminili stavolta, proprio quel- E alla fine, come per “magggia”, l’ha spuntata. Contro tutto e le che fanno pulsare più o meno involontariamente tutti (soprattutto il buon gusto), la rossa ministra del Turismo quell’altro muscolo invece squisitamente maschile. vedodo piop Michela Vittoria Brambilla è riuscita a riciclare il vituperato Forme opìme: che è un bell’arcaismo per dire opu- logo “Magic ”. La versione risciacquata in Arno è “Italia” lente: ricche, tumide, pingui. Il giusto trionfo della che, con la sua onda tricolore, coniugando – come da comuni- giusta ciccia: glutei larghi, spesse cosce, seni pieni, cato stampa – “ordine - rigore con morbidezza e sinuosilotà” pance rotonde. Tutte globosità che accendono l’im- (il refuso è doc), ridarà lustro all’immagine appannata del Bel- maginazione tattile di chiunque ami le donne non paese. In combutta col website italia.it. Costo dell’operazione? anoressiche. E Ježek ce le offre in sguardi ravvici- Cinque milioni di euro. Forse erano meglio gli spaghetti… nati da prima fila, ora suggerendole tridimensionali in grandi acrilici su cartone o inkjet su tela, e ora ALTRO CHE SUCCESSONE regalandocele addirittura tattili, sia sempre bene- Con buona abilità e un tocco di fortuna l’esecutivo del nostro detto, realizzate in altorilievi di polistirolo o gomma- paese è riuscito a far passare il G8 de L’Aquila come un suc- piuma ricoperti di vernice gommosa e dipoi insca- cessone italiano. In realtà lo spostamento delle riunioni in tolate – come fossero enormi bonbon marshmallow Abruzzo mantiene quel sapore acre della manovra cinica e da addentare e far sciogliere sulla lingua. E, per una propagandistica. Che da un lato ha penalizzato i lavori fatti a volta, l’antipatico motto “guardare e non toccare” La Maddalena da un ben intonato Stefano Boeri, e dall’altro ha appare fuori luogo. Lui chiama le sue condivisibili causato inevitabili ritardi nella ricostruzione abruzzese. E fra perversioni “Trigonometria sferica” e la sua materia questi ovviamente pure quelli artisti- “marmorbido”. Ricambiando l’occhiolino malizioso, il critico Luigi Fassi ci e architettonici. A parte le scene il gallerista romano Fabio Sargentini lo ha incluso l’onorevole Nicolò Ghedini patetiche della visita alle macerie, nella recente collettiva “Hard Art” a L’Attico di via del che fanno tanto terzo mondo, per il KO Paradiso. Sede appropriata. resto cui prodest? &)r'&r(&&/ ‡)'r&'r(&'&

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Rad’art, si lavora in Romagna Angioino si è aperta la Civica Galleria d’Arte Contemporanea. Nata sessore ai Trasporti non diventi un’opinione comune. L’arte non ha i alla permanent factory di Anton Roca dall’idea dell’artista Matteo Masiello, che aveva in animo da tempo tempi della politica. Deve sperimentare, è una sfida alle tecnologie e di donare alla città le sue opere, per allestire una galleria che ospi- ai cambiamenti. Quando produci arte non lo fai per l’attualità politica, Quando fu lanciato, sul tasse anche altri esponenti dell’arte contemporanea italiana. Certo, ma a futura memoria”. E si difende con ironia anche Raffaello Bianco, finire del 2008, anche Exi- qui si vola un po’ più bassi, con opere dell’ideatore e di molti artisti amministratore unico della Sepsa, società che realizza le stazioni: bart ne parlò, incuriosito non esattamente di primo piano, a parte l’onnipresente genius loci “Se Cascetta fosse stato Giulio II avrebbe preteso da Michelangelo dall’ambizione di proporre Giuseppe De Nittis. Ma resta il fatto di una cittadina che scommette la realizzazione della Cappella Sistina non in dodici anni ma dodici un progetto attualissimo e con convinzione sull’arte per offrire a turisti, studiosi ed appassionati giorni. Su trentasette stazioni aperte quella di Monte Sant’Angelo è con grande apertura inter- una serie di occasioni di richiamo. l’unica non ancora conclusa. Ce la faremo per il prossimo anno”. Ma nazionale in un luogo tanto Piazza Cavour - Bitonto Info: 0803751877 -- www.comune.bitonto.ba.it perché tanta animosità? Beh, forse perché una volta ultimata la sta- lontano dal “circuito”. Siamo zione costerà centouno milioni di euro...

Lavori in corso a Rad’art infatti nella piccola frazione Joie di Vivre, estate in Maremma di San Romano, Comune di Mercato Saraceno, nell’entroterra ce- con Niki de Saint Phalle Culture Center griffato Vuitton, senate. È qui che procede nelle sue tappe il progetto Rad’art, pro- risorge a Roma lo Spazio Etoile mosso dall’artista Anton Roca, una “permanent factory” pensata per Femminismo, mitologia, violenza, accogliere artisti e promuovere occasioni di incontro, “all’interno di ansie personali, politica. Sono Milleseicento metri qua- una logica che vede nell’ospitalità e nel dono una strategia quotidia- queste le tematiche che perme- drati distribuiti su tre livelli, na dell’agire artistico contemporaneo”. Così un vecchio fabbricato di ano le opere di Niki de Saint con una larga fetta desti- duecento metri quadri, dislocato su due piani e inserito in un terreno Phalle, artista franco-americana, nata a spazi commerciali, di tremilacinquecento metri quadri, sarà la sede per un’azione artico- esponente della pop-art, arrivata ma con una forte vocazio- lata fra l’altro su residenze d’artista, produzione di eventi come azioni al successo internazionale negli ne culturale, con una sala (performance), reading poetici, concerti di musica contemporanea, anni ‘60, con le sue variopinte cinema e una libreria che workshop estivi di arte visiva, fotografia, musica, filosofia, scienza, figure femminili di poliestere, le La facciata dello Spazio Etoile ospiteranno eventi, mo- architettura, centro di documentazione sulla video arte. Conclusione famose “nana”. Molte opere nate dall’unione con il marito Jean Tin- stre, presentazioni, rasse- dei lavori? Entro l’anno 2010. guely, morto nel 1991, come il “Giardino dei Tarocchi”, realizzato a gne cinematografiche. Questo il futuro dello Spazio Etoile, storico ex www.rad-art.org partire dal 1979 a Garavicchio, presso Capalbio, dopo che Niki aveva cinema di piazza San Lorenzo in Lucina a Roma, edificio costruito da deciso di vivere per un periodo di tempo in Toscana. Ora la Toscana – Marcello Piacentini e da una decina d’anni di proprietà di Roberto Quattro piani, a Manhattan. A settembre la Maremma, in particolare – si sdebita dedicandole un percorso espo- Memmo, adibito a eventi vari non coordinati. La Maison Louis Vuit- lo sbarco in Usa di Hauser & Wirth sitivo che attraversa tutta la Provincia di Grosseto valorizzando musei ton vi aprirà una “boutique culturale”, la sua settima al mondo dopo ed edifici storici, con tredici sculture e trenta opere su carta a creare un quelle di San Francisco, New York, Parigi, Taiwan e le due di Hong L’onore dell’evento inaugurale sarà riservato a un grande come Allan itinerario unico fatto di colori, poesia e magia. Niki de Saint Phalle. Joie Kong. Uno spazio fortemente orientato all’arte contemporanea, che Kaprow, l’inventore dell’happening, che presenterà Yard, environ- di Vivre – questo il titolo – prevede tappe espositive presso il Palazzo probabilmente avrà un direttore artistico dedicato, come per quello ment proposto per la prima volta dell’Abbondanza di Massa Marittima, nel Castello Aldobrandesco di degli Champs Élysées a Parigi. Il progetto rientra nell’accordo di pro- nel 1961. Ma il prosieguo della Arcidosso e nella Fortezza Orsini di Sorano. gramma siglato dalla Regione Lazio con il Comune di Roma per la stagione 2009-2010 vedrà sfilare fino al 27 settembre riconversione dell’ Etoile, nell’ambito di una completa riqualificazione big del calibro di Paul McCar- Sedi varie - Provincia di Grosseto di piazza San Lorenzo in Lucina. La ristrutturazione della struttura, thy, Ida Applebroog, Eva Hes- Info: 0564462611 - [email protected] - per la quale probabilmente giungerà a Roma qualche star dell’ar- se, Roni Horn. Incurante del www.museidimaremma.it chitettura, costerà oltre tre milioni di euro e sarà tutta a carico di momento buio a livello finanzia- privati. Se a Venezia insomma imperversa Pinault, a Roma risponde rio globale, e delle contrastanti La casa del Made in Italy? Nel 2011 Bernard Arnault! previsioni di ripresa, il colosso sarà il Palazzo della Civiltà dell’Eur galleristico Hauser & Wirth – ba- Medioriente artistico, nasce sato a Zurigo, ma già con doppia Una vetrina, un “portale” la Sharjah Art Foundation sede anche a Londra – annuncia l’ampliamento delle sue attività con che sarà interfaccia tra l’in- una nuova megagalleria a New York City che si aprirà nel settembre gegno, l’imprenditoria ita- A molti sarà sfuggita la cosa, nel bailamme di opening, party e pre- 2009. Quattro interi piani di un edificio sulla 32 East 69th Street, a liana ed il mondo; un luogo sentazioni della cinque giorni di vernissage della Biennale di Venezia. Manhattan, dove verranno proposti nuovi lavori della scuderia di oltre dove il Made in Italy verrà Mentre proprio in trenta artisti emergenti o già riconosciuti a livello internazionale, oltre raccontato attraverso diver- laguna debutta il a grandi maestri che la galleria rappresenta in esclusiva. se funzioni dinamiche, con padiglione degli www.hauserwirth.com l’ausilio delle più moderne Emirati Arabi Uni- tecnologie espositive digitali. Sarà il Palazzo della Civiltà Italiana ti, lo stato mem- Il New Deal artistico degli Obamas, dell’Eur – per i romani, tradizionalmente, il “Colosseo quadrato” –, se- bro di Sharjah alla Casa Bianca entra il contemporaneo condo l’accordo firmato dai Ministeri dello Sviluppo Economico e dei annuncia la creazione della Sharjah Art Foundation, a conferma Beni Culturali e da Eur Spa, che prevede la creazione nel 2011 di un che l’attenzione alla creatività contemporanea non è una semplice Partiti con il passo sbagliato, polo museale all’avanguardia nel mondo attorno alla Casa del Made infatuazione passeggera, dalle parti del Golfo Persico. Con questa ora stanno recuperando alla in Italy e del design italiano e al Museo dell’Audiovisivo. Il Palazzo fondazione Sharjah – che ha recentemente celebrato la nona edi- grande. Parliamo della First raccoglierà dunque anche la storia sonora del nostro Paese, il patri- zione dell’omonima Biennale – intende fornire supporto diretto agli Couple di stanza alla Casa monio delle voci e delle musiche dell’Italia, conservate e catalogate artisti in occasione della stessa rassegna, organizzare annualmente Bianca, e dell’accoglienza dalle prime incisioni fino ai giorni nostri, liberamente consultabile e un meeting sull’arte nel mondo arabo, presentare offerte educative fredda per non dire diffiden- a disposizione dei visitatori. “Mente, cuore e voce del made in Italy e attuare programmi di residenze artistiche. te riservata alle loro prime riuniti per la prima volta in un unico corpo espositivo”. Il progetto – www.sharjahart.org La First Couple degli Stati Uniti mosse dall’artworld Usa. proposto dalla Fondazione Valore Italia – prevede la riqualificazione Dopo alcuni provvedimenti molto attesi dal settore, e l’aumentato architettonica degli spazi interni del Palazzo, e si innesta al restauro E sulla Loira, Adam Budak rilancia presenzialismo e attenzione per musei e fondazioni, ora Barack e in corso che si concluderà proprio nel 2011. con un’altra Biennale d’acqua... Michelle Obama vogliono dare direttamente l’esempio, mettendo mano alla “quadreria” della White House. Lo svecchiamento è co- “Kapoor? Rallenta i lavori È una Biennale, c’è di mezzo l’acqua, ci sono grandi artisti e cura- minciato con l’individuazione di stanze che saranno dedicate all’arte della stazione”. A Napoli assessore tori internazionali. Sembra la descrizione sommaria della Biennale contemporanea afro-americana, asiatica, ispanica, con una stanza di Bassolino contro Cicelyn di Venezia, ma l’acqua è quella della Loira, tutta al femminile. Ed andranno in cantina i datati dipinti ottocente- siamo in Francia, a Nantes per la preci- schi con ritratti e nature morte. In questi giorni sono giunte sette “Abbiamo commesso un sione, dove per tutta l’estate va in scena opere prestate dall’Hirshhorn Museum and Garden. La Na- errore. Se avessi saputo l’Estuaire Nantes Saint-Nazaire Biennale tional Gallery di Washington aveva già prestato importanti lavori di che avere il più grande 2009. Un evento certamente non struttu- artisti come Jasper Johns, Richard Diebenkorn, Edward Ruscha, scultore del mondo ci rato come quello veneziano, ma che si Robert Rauschenberg, Louise Nevelson avrebbe comportato un presenta con molti spunti di interesse, a ritardo di tre anni non lo cominciare dal fascinoso titolo Le Sang Una Galleria Nazionale, avrei fatto. Detto questo d’un poète, tratto da un film surrealista di ora una Galleria d’Arte Contemporanea. l’anno prossimo è pron- Jean Cocteau. A curarlo un nome sulla Roma, Milano? No, Bitonto... Il progetto di Kapoor ta”. Passa per il pragmati- cresta dell’onda come quello di Adam Bu- smo tipico di chi è l’asses- dak – visto all’opera all’ultima Manifesta in Non si sono ancora spenti i riflettori sul sore regionale ai Trasporti, come Ennio Cascetta, l’ultimo episodio Trentino – in coppia con Laurence Gateau. grande evento per l’inaugurazione della di intemperanze nella giunta campana Bassolino. Oggetto – come E gli artisti? Anche qui nomi che garantiscono un respiro interna- Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo scrive il Corriere del Mezzogiorno – la scultura di Anish Kapoor per zionale, alcuni peraltro presenti anche a Venezia, da Keren Cytter e Rosaria Devanna”, ospitata nel Palazzo la fermata di Monte Sant’Angelo della bretella ferroviaria tra Cumana a Spencer Finch, David Altmejd, Lothar Hempel, Ann Veronica Sylos Calò, che un nuovo museo debut- e Circumflegrea. Un progetto promosso nel 2003 da Eduardo Cice- Janssens, Ursula Mayer, Jim Lambie, Susan Philipsz, Markus ta. E non siamo in una grande città, dove lyn, acquisito al patrimonio regionale nel 2004 con uno stanziamento Schinwald, Guido van der Werve. comunque non capita di festeggiare due di due milioni e seicentomila euro, ma che – sostiene l’assessore – Fino al 30 agosto 2009 musei nel volgere di pochi giorni. Siamo avrebbe comportato tre anni di ritardo nei lavori. Immediata la repli- Hangar à Bananes a Bitonto, dove nel restaurato Torrione ca del direttore del Madre, che sempre al Corriere del Mezzogiorno Quai des Antilles - Nantes (Francia) Il Torrione Angioino precisa: “È un errore pensarla così e spero che l’opinione dell’as- www.fracdespaysdelaloire.com

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Massimo Bartolini, MAMbo e UniCredit riferimento. Una piattaforma di scambio cul- Lombardia, dagli architetti Mario Bellini e Gregorio Caccia Dominio- comprano la sua sala alla Biennale turale, un laboratorio di formazione perma- ni e da Arnaldo Pomodoro. E c’è da scommettere che arriveranno nente a disposizione di designers e stilisti grandi nomi, visto che il budget previsto è di ben 1,7 milioni di euro! L’intervento nasce all’interno del progetto di riqualificazione dell’ex di domani, nato sotto l’egida di Confindu- Per il nuovo ospedale Padiglione Italia, che prevede la trasformazione dell’edificio in nuo- stria Como e dall’intuizione di un gruppo di Niguarda Ca’ Granda, va sede dove la Biennale, per la prima volta, potrà offrire servizi e giovani imprenditori lariani. Che consente invece, il concorso ri- sviluppare attività perma- di avvicinare i più talentuosi e promettenti guarda una scultura o nenti per il pubblico. In trenta stilisti e designers, provenienti da tut- installazione inedita, questa ottica il direttore ta Europa, alla realtà produttiva del settore tessile comasco, attraver- e prevede premi ac- Daniel Birnbaum si è af- so stage formativi in azienda, visite guidate ai principali poli produttivi quisto di sessantamila fidato alla progettualità di del territorio lariano, conferenze e laboratori di carattere formativo. euro per il primo clas- alcuni degli artisti invitati, I prototipi realizzati dagli studenti verranno esposti al pubblico al Arte in arrivo a Malpensa sificato e di cinquemi- da Rirkrit Tiravanija per termine di tutto il percorso del progetto ComOn che culminerà in la per il secondo. Le il bookshop a Tobias Re- ottobre con “La settimana della creatività”, in cui si incontreranno i opere in concorso dovranno affrontare il tema dell’importanza della La sala di Bartolini alla Biennale (foto Anita Pepe) hberger – premiato col creativi dell’area moda e dell’area design. E che vedrà protagonista speranza in ambito sanitario per la cura della malattia, e saranno se- Leone d’Oro – per il nuovo bar-ristorante. Fino a Massimo Barto- la vera madrina di ComOn e cioè Li Edelkoort, celebre trend fore- lezionate da una giuria composta da Alberto Artioli, Kengiro Azuma, lini, con la Sala F, destinata alle attività educative, meeting room, caster che tanto ha voluto questo progetto e che seguirà i giovani in Sandrina Bandera, Giacomo Benevelli, Pasquale Cannatelli. auditorium e cinema. Ora MAMbo e UniCredit Group annunciano tutti gli ambiti del percorso formativo. Info e bandi da scaricare l’acquisizione dell’opera di Bartolini, nell’ambito della partnership www.comon-co.it www.laportadimilano.it - 70anni.ospedaleniguarda.it che dal 2007 unisce i due soggetti nel progetto pluriennale Focus on Contemporary Italian Art, con l’intento di produrre, promuovere e L’architetto della Gagosian di Roma? Artelibro 2009, a settembre a collezionare la giovane arte italiana. Sala F rimarrà all’interno del Pa- È a Lucca al ristorante... Bologna arriva anche Olafur Eliasson lazzo delle Esposizioni della Biennale di Venezia per i prossimi dieci anni e, allo scadere del comodato, entrerà a far parte della collezione Si svolgerà a Bologna dal 24 al 27 settembre prossimi la sesta edizio- permanente del MAMbo. ne di Artelibro, Festival del libro d’arte promosso dall’omonima As- www.mambo-bologna.org sociazione e Associazione Italiana Editori, con il patrocinio di enti ed www.unicreditgroup.eu istituzioni. Oltre ai maggiori editori e ai più prestigiosi librai antiquari italiani e internazionali, saranno presenti come al solito stamperie Concept nuovo – anticrisi – per la nuova d’arte specializzate, editori di ricerca europei e riviste nazionali e inter- galleria milanese Fluxia nazionali, selezionate e invitate da Artelibro, con particolare attenzio- Una stecca lunga e sottile di pietra e cemento nella periferia di Luc- ne alle realtà La galleria, diretta da Angelica Bazzana, nasce dichiarando “fonda- ca. Un vero e proprio multilocale che farà parlare di se nei prossi- giovani più mentale il coinvolgimento degli artisti nei processi espositivi e deci- mi mesi e, se l’iniziativa imprenditoriale continuerà bene come innovative. sionali della propria attività”. E non esclude in un futuro prossimo di è partita, avrà filiazioni in Italia e all’estero. Ci stiamo riferendo a Al tema guida trasformare la propria forma giuridica in una vera e propria cooperati- Grano Salis, progetto enogastronomico lucchese che mescola in permanen- va. Alla base del concept di Fluxia – questo il nome dello spazio mila- seicento metri quadrati una pizzeria di qualità, un’osteria, un ne- te L’arte di nese – c’è la consapevolez- gozio di ghiottonerie, un sushi e un wine bar. Tutto sotto lo stesso fare il libro za che il sistema dell’arte involucro pensato e realizzato da Firouz Galdo, proprio lo stes- d’arte si af- sia già ampiamente in fase so architetto che ha restaurato il Palazzo delle Esposizioni e che fiancherà quest’anno il corollario, certo non meno importante, di ridefinizione, e che la ha immaginato l’ovale della galleria Gagosian, sempre a Roma. dell’arte di diffonderlo e valorizzarlo. Come tradizione del Festival, crisi economica attuale sia Cimentandosi nel settore della ristorazione, Galdo lo ha fatto senza anche nel 2009 ci saranno esposizioni di libri d’artista e di pregio. solo un simbolo della man- perdere di vista il mondo dell’arte. Grano Salis, infatti, ha inaugurato Nei suggestivi spazi della Biblioteca Universitaria di Bologna, sa- canza di sostenibilità del con clamoroso successo proprio durante i giorni di opening delle ranno esposti i libri d’artista di Olafur Eliasson con un’installazio- modello sinora adottato. nuelle Lainé - Supellex due fondazioni lucchesi: il Lu.c.c.a Museum e l’Accademia dello ne luminosa dell’artista stesso. A cura di Luca Cerizza, la mostra Anche nell’arte. Ecco dunque un artista come Luca Francesconi Scompiglio. Una bella occasione per visitare due nuovi spazi d’arte e sarà accompagnata da un catalogo in cui Artelibro per la prima curare la mostra di esordio, Double Hunchback, opere di Merlin Ja- gustare qualche squisitezza. volta si propone come editore. I libri d’artista si alterneranno ai mes ed Emmanuelle Lainé. E lo stesso Francesconi dirigerà per il Grano Salis carteggi musicali del museo nella mostra Sol Lewitt. Artist’s books primo anno il magazine Kallat – vera e propria rivista della galleria Via Dante Alighieri, loc. Arancio - Lucca con installazione sonora di Philip Glass al Museo Internazionale –, nato per sottolineare la propria distanza dall’idea tradizionale di Info: 05831900093 - www.granosalis.it e Biblioteca della Musica. A cura di Giorgio Maffei e Emanuele De catalogo... www.firouzgaldo.com / www.delloscompiglio.org Donno, la mostra è dotata di un catalogo prodotto da Viaindustriae. Fino al 31 luglio 2009 www.luccamuseum.com Officina Artelibro offrirà, con interventi e interviste, testimonianze Via Ciro Menotti 9 - Milano esemplari di protagonisti ed operatori. Con il Rapporto sull’editoria Info: 0245474021 - [email protected] - www.fluxiagallery.com Legge del 2% anche a Milano, concorsi per Malpensa (milionario) e Niguarda d’arte italiana l’Associazione Italiana Editori presenterà i primi risul- tati della sua ricerca soprattutto in relazione al mercato estero. Da Acciaio, forme astratte. Ecco segnalare l’iniziativa “Serata d’autore per Artelibro 2009” promossa Mentre nel caso romano del Maxxi la procedura del concorso è già la Via Crucis di Frank Stella per Roma dalle Gallerie d’arte associate all’ASCOM con mostre dedicate al li- a buon punto, con l’individuazione della shortlist nell’ambito della bro d’artista e un’apertura straordinaria al sabato sera. L’annuncio e la presentazione sono avvenuti a New York, dove l’Isti- quale entro il 2009 verranno scelti i vincitori per le opere da collocare www.artelibro.it tuto italiano di cultura di gli ha consegnato il premio alla nella piazza antistante al museo e nell’atrio delle biglietterie, grandi carriera, per le sue lontane origini italiane. Lui è il grande Frank Stel- notizie sull’applicazione della la, e l’annuncio riguarda la sua Via Crucis, creata per essere colloca- Legge del 2% giungono anche ta nella chiesa da Milano. Sono stati infatti lan- STRALCIODIPROVA romana di ciati due grandi concorsi di arte PARTY BIENNALI di marco enrico giacomelli Tor Tre Teste pubblica, uno per la SEA, in un nuovo tunnel ferroviario\pedo- dell’architetto È l’autore dello struggente Natura morta con custodia nale in zona Malpensa, uno per americano Ri- di sax. È il poliedrico Geoff Dyer, tornato al romanzo il Niguarda, l’ospedale di Mila- chard Meier, dopo oltre un decennio. Più che un romanzo, Amore no, per la hall del nuovo com- Una stazione e, a destra, l’insieme della Via Crucis di Stella suo grande a Venezia. Morte a Varanasi son due lunghi racconti. plesso in costruzione. Il proget- amico. Opere E qui c’interessa soprattutto la prima parte, piuttosto to per Malpensa, presentato in lontane anni luce dalla tradizionale iconografia della Passione, quat- che l’in fondo deludente sezione dedicata al viaggio Triennale, “ha l’obiettivo di coin- tordici segni astratti realizzati in acciaio con suggestive forme intricate, - e soprattutto alla permanenza - a Varanasi. Di che volgere il mondo dell’architettu- che saranno la prima opera di Stella presente in musei o gallerie italiane. si parla? Ma di Biennale, va da sé. Protagonista è il ra e del design non solo italiano Mentre il Comune di Roma ha prospettato lo smantellamento di giornalista Jeff, inviato alla rassegna lagunare del 2003. ma anche internazionale, con un’opera di Meier – la “teca” dell’Ara Pacis –, la curia – mille anni più Una trasferta corredata da una storiella d’amore con la creazione di uno spazio di avanti – ha fatto di un’altra opera di Meier una delle chiese più evoca- un’assistente di galleria californiana. Se siete in partenza alto valore estetico che rappre- tive al mondo, e ora la arricchisce degli interventi di un grandissimo per godervi l’edizione di quest’anno, spenti i riflettori senterà virtualmente la porta di scultore contemporaneo... delle campali giornate di preview, è il libro che fa al caso accesso alla città di Milano”. vostro. Per programmare una visita nelle giornate clou La Porta di Milano – questa la ComOn, da Como il primo sistema del 2011. Perché Dyer fa venire l’acquolina in bocca a denominazione scelta – si col- di creativity sharing su scala europea ogni presenzialista in erba: “Eccolo il vero inizio della locherà tra l’aerostazione di Geoff Dyer, Amore a Biennale: il preludio della smania festaiola e dell’invidia Malpensa e la stazione ferro- Venezia. Morte a Varanasi, Dopo il successo di pubblico e critica che ha accompagnato l’edizio- per gli inviti, il timore che ci fossero feste migliori a viaria del Malpensa Express, e Einaudi, Torino 2009 ne pilota dello scorso anno, crescono le ambizioni e la portata del cui non eri invitato, un livello di piaceri superiore a te potrà divenire un’eccezionale progetto ComOn, il primo sistema di creativity sharing su scala eu- precluso”. ropea, cioè di condivisione di sensibilità creative. Un progetto volto a location per eventi culturali e individuare e a supportare i talenti più promettenti negli ambiti della mostre. La giuria, presieduta moda e del design provenienti dalle scuole più qualificate di tutta da Gianpiero Borghini, sarà arte e letteratura? continuano sul blog .::raccolta differenziata::. Europa, grazie alla collaborazione dei docenti e delle associazioni di composta da Sandrina Ban- all'indirizzo jotake.blog.exibart.com dera, Soprintendente della Exibart.onpaper speednews.9

Venezia, va al Fondo Ambiente Scientifico – come già anticipato da Exi- Volete vedere Robert Mor- Italiano il celebre Negozio Olivetti di bart – è formato da Hans Ulrich Obrist, ris alla Tate Modern? At- Carlo Scarpa Gerald Matt, e Roberto Pinto. Nel nuovo tenti agli infortuni... “fì, fì, finalmente pof- “Un autentico gioiello, un staff, con il direttore Andrea Viliani, il cu- Contusioni alla testa e alle spalle, ustioni – lie- fiamo incotvave i bovga- piccolo ambiente che si af- ratore Elena Lydia Scipioni, e Francesca vi – alle mani, dita schiacciate, abrasioni varie. tavi! FaranN o pevicolosi? faccia sulla piazza più bella Pedroni, responsabile dalla segreteria Questo vi può capitare recandovi a visitare Bo- mi povto il moleskine ma mi del mondo, studiato e dise- organizzativa. La grande mostra inau- dyspacemotionthings, storica installazione di tolgo il volex...” gnato dal suo progettista gurale che si terrà da ottobre a gennaio Robert Morris di cui la Tate Modern di Londra in ogni minimo particolare, prossimi sarà una grande celebrazione e Qualche dubB io ce l’ha ha prolungato l’apertura, incoraggiata dagli dove spazio e decorazioni si un’occasione di riflessione istituzionale di il nostro letT ore Marcel oltre trecentoquarantamila visitatori raggiunti. Il negozio in una foto d’epoca fondono in modo così armo- ampio respiro: una cinquantina di artisti Runciter sul progetT o di Di questi ben ventitre sono dovuti ricorrere ai nico da farne un ‘capolavoro totale’”. Sono entusiastiche le parole di in mostra, una dislocazione logistica che Carole Chaix. L’artista medici, data la pericolosità intrinseca in questa Giulia Maria Crespi, presidente del Fai, nel commentare l’accordo andrà a toccare una decina di sedi spar- parigina, munita di mole- opera datata 1971, che invita i visitatori a spe- raggiunto con le Assicurazioni Generali per la gestione in comoda- se nella città di Trento, coinvolgendo le skine, durante l’estate si ricolate interazioni in una sorta di parco gio- to gratuito del Negozio Olivetti progettato tra il 1957 e il 1958 dal più prestigiose istituzioni culturali del ter- agG irerà per alcuni quar- chi, con grande architetto Carlo Scarpa in piazza San Marco a Venezia. ritorio, e una serie di eventi, con l’obiettivo tieri romani. Live from corde La storica location, ubicata su due piani nel complesso delle Pro- di coniugare, nel tema generale proposto, TorpignatT ara... da fu- la storia della Galleria Civica di Trento (di curatie Vecchie e di proprietà appunto delle Assicurazioni Gene- [in calce alL e notizie su nambo- cui ricorre quest’anno il ventennale che la rali, sarà la sede veneziana del Fondo Ambiente Italiano, ospi- exibart.com] li, per- terà eventi culturali – incontri e mostre – e diventerà un punto mostra intende celebrare) con uno sguar- corsi ed informativo per itinerari artistici e storici a Venezia e in Veneto. do – retrospettivo, ma anche rivolto al pre- ostacoli Recentemente, in occasione delle celebrazioni per il centena- sente e al futuro – sull’arte italiana, dall’ulti- vari. Verreb- rio della nascita di Scarpa, la gestione (o meglio la non gestio- mo scorcio del Novecento ai suoi sviluppi attuali. Qualche nome? Da be da dire: meno male che fra ne) dei prestigiosi spazi era stata al centro di una polemica fra il Alighiero e Boetti a Francesco Clemente, pochi giorni si chiude... colosso assicurativo ed il governatore veneto Giancarlo Galan. Gino De Dominicis, Francesco Lo Savio, Mario Merz, Luigi Ontani, Vettor Pisani, Graffi ti anche in Mali? Su il sipario, ecco nuovi programmi, Ettore Sottsass, Stefano Arienti, Massi- Pare ci sia lo zampino di Banksy... struttura e immagine della Civica di mo Bartolini, Vanessa Beecroft, Maurizio Due uomini a cac- Trento Cattelan, Liliana Moro, ma anche artisti cia di un bisonte, Le novità più immediate sono quelle che saltano all’occhio fin da su- più giovani come Lara Favaretto, Christian Frosi, Paola Pivi, Anna con tanto di arco bito, il nuovo logo – ideato da Danilo Fenner – ed il nuovo nome, che Scalfi, Francesco Vezzoli. Previste anche mostre personali dedicate e frecce. Un’ico- per esteso è Fondazione Galleria Civica - Centro di Ricerca sulla a quattro giovani artisti italiani emergenti – Giorgio Andreotta Calò, nografia abituale, Contemporaneità di Trento. Scopre tutte le sue carte la nuova realtà Meris Angioletti, Rosa Barba, Rossella Biscotti – proposte come magari per uno dei che nasce dalla ex Galleria Civica di Trento, e lo fa con una conferenza statement della durata di un solo mese che si susseguiranno a rota- tanti artisti folk neo in corso proprio mentre ci leggete. Con la presentazione ufficiale dei zione, da ottobre 2009 a gennaio 2010, presso il piano seminterrato pop che cercano Soci, del Cda, del Comitato Scientifico e dello Staff, la nuova “brand della Fondazione. La Fondazione avrà – come è scritto chiaramente di lanciare un’ar- identity”, la grande mostra inaugurale che coinvolge tutta la città, i anche nel suo statuto – un’attenzione particolare alla realtà dell’arte te africana. Un po’ meno forse per il principe della street art forti propositi di attenzione ai giovani artisti trentini. Una Fondazione contemporanea locale, in particolare dei giovani trentini. Per questo, più radicalmente metropolitana, quel Banksy la cui identi- che rappresenta nel panorama artistico italiano uno dei rari esempi nell’ambito della grande mostra inaugurale ma destinati a proseguire tà segreta ancora impegna “investigatori” di tutto il mondo. di feconda partnership fra un ente pubblico (il Comune di Trento) e al di là di essa, verranno proposti al piano terra – d’ora in poi ad essi E invece, nella mostra Bristol Museum vs. Banksy, sono apparse – un gruppo significativo di privati (imprenditori, rappresentanti di as- completamente riservato – tre progetti che con modalità differenti come ha segnalato il portale artinfo.com – queste immagini di mu- sociazioni, professionisti locali). Il Consiglio di Amministrazione delle mireranno a offrire un supporto attivo e integrato appunto ai giovani rales realizzati in Mali, fra Bamako a Timbuktu. L’ennesima provoca- Fondazione è presieduto da Danilo Eccher (vicepresidente Mauro artisti e creativi trentini. zione dell’irriverente writer? In rete sono in molti ad assicurare che Pappaglione, terzo consigliere Mario Garavelli), mentre il Comitato www.fondazionegalleriacivica.tn.it quelle decorazioni le ha realizzate proprio lui...

      

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Il nuovo incarico ti ha co- SVIZZERA? NO, ROMA! stretto, dopo molti anni a Milano, ad un trasferi- E poi ancora Milano e Venezia, che con la sede capitolina di Villa Maraini mento a Roma. Qualche agiranno come “parti di un corpo unico”. La similitudine è di Salvatore Lacagni- impressione sulla città na, fresco responsabile artistico degli Istituti Svizzeri in Italia. Dei quali illustra da neoabitante… obiettivi e progetti, anticipando le mosse autunnali… Potrei citare molta lette- Innanzitutto l’iter della tua nomi- Quali sono le linee guida del tuo ratura… Roma è una città na a responsabile artistico degli progetto, sia per quanto riguarda pericolosa, ti toglie tutte Istituti Svizzeri… la sede romana dell’Istituto che i le energie, a forza di me- C’è stato un concorso internazionale distaccamenti a Milano ed a Ve- raviglia. al quale ho partecipato, dopo che mi nezia? era decaduto il contratto alla Galleria Tra gli obiettivi principali c’è quello di Da giovanissimo sei di- Civica Montevergini di Siracusa. Pen- rendere le tre sedi parti di un corpo da ultimo, vogliamo che l’ISR in tutte Hai a disposizione quattrini a suf- ventato direttore della Galleria savo fosse interes- unico. Spesso le at- le sue sedi sia un luogo di produzio- fi cienza? Civica di Siracusa. Quale tesoro ti sante lavorare in Dovremmo fare le cose tività sono pensate ne di idee aperto a tutti. Escluden- Per quest’anno 255.000 euro per le porti dietro da quella esperienza, Italia per un’istitu- in sinergia, come do i patrocini e i sostegni ad attività tre sedi. Comprensivo di tutto. E uno in termini di modalità operative, zione europea. E quando sono necessarie. se tutto si svol- esterne, produciamo tutti i progetti staff di quattro persone. approccio, contatti? poi mi sembrava Mettere l’arte dov’è gesse in un unico interamente. Quella è stata una storia irripetibile. Il che un Istituto che luogo. So che sarà lavoro “in periferia” è molto importan- si occupa di cultu- necessaria diffi cile percepire VILLA DOLCE VILLA te. È un continuo esercizio di rischio ra ad ampio raggio questo, ma per Creata ufficialmente dal Consiglio federale il e di resistenza. Si lavora sul serio fosse adatto a quello che cercavo in esempio il prossimo autunno presen- 27 dicembre 1947, la Fondazione dell’Istituto con gli artisti. Senza vie d’uscita. Il quel momento. teremo tre personali di tre giovani Svizzero di Roma dal 4 agosto 1948 ha sede caso ha voluto che l’ultimo progetto artisti svizzeri di grande qualità (Luca nella splendida Villa Maraini sul Pincio, dona- realizzato a Siracusa fosse una colla- Quale collaborazione pensi si pos- Frei a Milano, Pamela Rosenkranz a ta dalla contessa Carolina Maraini-Sommaru- borazione con la Biennale di Berlino. sa creare tra l’Istituto Svizzero e Venezia, Kilian Ruthemann a Roma). ga, vedova di Emilio Maraini, un industriale Uno dei curatori, Adam Szymczyc, è le altre accademie straniere pre- Andrebbero lette tutte e tre insieme, luganese noto per aver introdotto in Italia la il direttore della Kunsthalle di Basilea. senti a Roma? come parti di un unico progetto. Poi produzione di zucchero derivato dalle barba- Una sorta di passaggio del testimo- Queste sinergie esistono da tempo, e vogliamo sperimentare format che bietole. Da allora, l’ISR – grazie alle donazioni ne, da un’istituzione a un’altra. Ora negli ultimi due, tre anni, grazie al la- consentano di mettere insieme le e all’aiuto finanziario della Confederazione, con Adam ci si incontra sempre più voro di molte persone sono divenute varie discipline artistiche e la ricerca dei Cantoni e anche di sponsor privati (come spesso e spero che potremo realiz- sempre più visibili. Per adesso sono universitaria, non più con l’idea della la Banca della Svizzera Italiana) – persegue, come da statuto, il suo zare presto un progetto insieme, tra più interessato alle interazioni con la pluridisciplinarità, ma con l’idea della scopo di “offrire a giovani svizzeri la possibilità di approfondire le loro Roma e Basilea. Massimiliano Tonelli città di Roma, con le persone che vi necessità. conoscenze o la loro arte, d’intraprendere ricerche o lavori originali, in lavorano e con le istituzioni. La pre- un centro di cultura classica”, di “incoraggiare l’attività scientifica o arti- Istituto Svizzero di Roma senza di numerosi critici, curatori, Necessità? stica della Svizzera, offrendo a studiosi e artisti condizioni favorevoli di Villa Maraini, Via Ludovisi, 48 collezionisti, galleristi e del pubblico Sì. Necessità è una parola che mi pia- soggiorno in Italia”, e di “contribuire allo sviluppo delle relazioni scienti- 00187 Roma che ha affollato l’Istituto in questi pri- ce in questo momento. Dovremmo fiche e culturali tra la Svizzera e l’Italia”. Dal luglio 2005 l’ISR ha assunto Tel 06 420421 Fax 06 42042420 mi mesi di lavoro ci dà molta fi ducia. fare le cose quando sono necessa- la programmazione artistico-culturale non solo di Roma, ma anche del [email protected] E poi, speriamo di contribuire nel rie. Mettere l’arte dov’è necessaria. Centro Culturale Svizzero di Milano e dello Spazio Culturale di Venezia. www.istitutosvizzero.it portare a Roma sempre più perso- A volte è necessaria un’immagine, a L’Istituto può ospitare ogni anno una dozzina di membri interni, artisti naggi della scena internazionale. volte un suono, altre una parola, o e studiosi elvetici, scelti dal Consiglio di Fondazione su proposta delle in alto a sinistra: Salvatore Lacagnina in alto a destra: una veduta della mostra Ruins, Regrets un movimento, a volte una festa. Non commissioni universitaria ed artistica. and Visible Effects di Fabian Marti e Piero Golia nel box: La sede dell’ISR

Basilicata tra passato e presen- Ubiquo Pinault: dopo Mosca e te dell’annuncio fatto dallo stesso Renzo Piano, già Exibart.onpaper da anni legato da una ricca collaborazione con il più numero 59 | anno ottavo te, apre al pubblico la collezione Punta della Dogana, opere luglio - agosto 2009 d’Errico anche nella “sua” Dinard antico e prestigioso ateneo degli Stati Uniti. Harvard, DIRETTORE che ha già una sede in Italia, a Firenze, dedicata alle Massimiliano Tonelli scienze umanistiche, creerà questo distaccamento È una delle più grandi raccolte d’arte del Meridione e A quante mi- STAFF DI DIREZIONE tra le più rappresentative al mondo della Scuola Napo- gliaia di pez- dedicato alla “poetica del costruire” proprio nella sede Marco Enrico Giacomelli (vicedirettore) Massimo Mattioli (caporedattore news) letana, con capolavori – fra gli altri – di Salvator Rosa, zi – e tutti di della Fondazione Renzo Piano affacciata sul mare di Claudia Giraud (caporedattore eventi) Valentina Tanni Abraham Brueghel, Gaspare Traversi, Francesco livello quali- Vesima, tra Voltri ed Arenzano. L’annuncio è giunto nel corso di un sopralluogo compiuto nella sede del- SUPERVISIONE E de Mura. Si trova in Basilicata, è la collezione d’Errico tativo altissi- PROGETTI SPECIALI dell’omonima Pinacoteca di Palazzo San Gervasio, mo – ammonti, la Fondazione da parte del sindaco di Genova Marta Anita Pepe a Potenza. Da poco restituita allo splendido palazzo nessuno lo Vincenzi e di alcune commissioni consiliari. COORDINAMENTO Valentina Bartarelli d’Errico, nuova re- sa di preciso, IMPAGINAZIONE altà museale della forse neanche Vanni occhiali, verso Artissima Alessandro Naldi regione aperta re- La Nona ora di Maurizio Cattelan il legittimo con un nuovo concorso REDAZIONE centemente al pub- proprietario. Ma che la collezione d’arte contem- patrocinato dal Gai www.exibart.com Via Giuseppe Garibaldi 5 blico dopo un im- poranea di François Pinault abbia dimensioni sen- 50123 - Firenze [email protected] portante intervento za uguali al mondo ormai non è più un mistero per Da tempo ormai il brand Van- di restauro, la pre- nessuno. Recentemente se n’è avuta una prima INVIO COMUNICATI STAMPA ni occhiali associa il pro- [email protected] stigiosa collezione prova con la mostra allestita a Mosca presso il prio marchio al mondo RESPONSABILE PRODOTTI viene ora fatta dialogare con opere di arte contempora- Garage di Dasha Zhukova, la giovane compa- dell’arte contempora- PUBBLICITARI Cristiana Margiacchi nea – Jota Castro, Sandro Chia, Piero Gilardi, Dou- gna del miliardario russo Roman Abramovitch. nea, come sponsor di Tel. +39 0552399766 glas Gordon, Philippe Parreno, Anri Sala, Sergio Una conferma prestigiosissima è arrivata Fax. +39 06233298524 Artissima – con varie [email protected] Vega – nella mostra Oltre il moderno/Un percorso tra con l’inaugurazione del nuovo museo ve- iniziative promosse in DIRETTORE RESPONSABILE i capolavori della collezione d’Errico e l’arte contem- neziano di Punta della Dogana, che per il li- fiera e nel proprio stand – Giovanni Sighele poranea per un approccio diacronico, di grande sug- vello delle opere e degli spazi è stato proba- e nel suo punto vendita to- STAMPA gestione e ricco di spunti immaginativi e di riflessione. bilmente l’evento clou della vernice biennalesca. CSQ - Centro Stampa Quotidiani rinese Baricole. Con il 2009 Via delle Industrie, 6 - Erbusco (Bs) Il progetto, promosso dalla Pinacoteca Biblioteca Ca- Non contento, il magnate salda ora anche un “debito” arriva un nuovo step, il lancio del TIRATURA millo d’Errico - Palazzo San Gervasio, in collaborazio- anagrafico: presentando un’ulteriore selezione della primo concorso volto a creare un vivaio di giovani ar- 62.000 copie ne con Fondazione SoutHeritage per l’arte contempo- propria raccolta al Palais des arts di Dinard, cittadina tisti talentuosi. Si chiama Autofocus1, ed è promosso ABBONAMENTO ranea di Matera ed il sostegno dell’Unione Europea, dove possiede una casa. Qui a peur des artistes? – 8 numeri x 24 euro con il patrocinio del GAI - Associazione per il Circuito info: http://onpaper.exibart.com della Regione Basilicata e della Provincia di Potenza, questo il titolo della mostra – presenta ancora molti dei Giovani Artisti Italiani, destinato ad artisti di nazio- IN COPERTINA vuole inaugurare una nuova concezione del museo, capolavori, fra i quali La Nona ora di Maurizio Cat- nalità italiana o residenti in Italia da almeno un anno, Pierluigi Febbraio - Finisci il compito a casa ______in cui alla conservazione del patrimonio culturale si telan, Pieta di Paul Fryer, Mechanical Pig di Paul tra i diciotto ed i trentacinque anni, che operino nel affianchi una funzione di ricerca e sperimentazione ca- McCarthy. EDITO DA settore delle arti visive. Il concorso consiste nella rea- Emmi s.r.l. pace di contribuire alla sviluppo artistico del territorio. lizzazione di un progetto di mostra adattabile proprio Via Giuseppe Garibaldi, 5 - 50123 Firenze www.emmi.it Collegato alla mostra e al concept del museo, che si Renzo Piano: “Nella mia allo spazio espositivo di Vanni occhiali a Torino, per PRESIDENTE propone come luogo vitale aperto anche alla creativi- fondazione la scuola di design un’esposizione durante la settimana delle arti contem- Giovanni Sighele tà del territorio, è il progetto satellite Appendix, a cura di Harvard” poranee a novembre 2009, corredato da un premio Renzo Piano VICE PRESIDENTE di Lucia Guidoni per la Fondazione SutHeritage. Nella acquisto ed un catalogo. Massima la libertà di espres- Artico Gelmi di Caporiacco suggestiva Cappella del Purgatorio saranno esposte le Arriveranno in Liguria, sione sul tema Autofocus1, “che apre all’universo REGISTRAZIONE presso il Tribunale di opere di Donato Faruolo e Bruno Di Lecce, giovani ar- tutti gli studenti che si contenuto nello sguardo dell’artista per raccogliere il Firenze n. 5069 del 11/06/2001 tisti lucani a confronto con la tradizione recente e remo- iscriveranno alla Gra- ______racconto sulla sua dimensione soggettiva, il suo mon- associato: ta delle opere esposte nella museo. (barbara improta) duate School of Design do, la sua visione”. Avanti, dunque, c’è tempo fino al fino al 26 settembre dell’università di Harvard. 30 luglio... Palazzo d’Errico, Palazzo San Gervasio - Potenza Questo il contenuto Per iscrizioni e informazioni: www.pinacotecaderrico.eu più importan- www.vanniocchiali.com "#3 # 8994         045:

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Facebook vs Twitter, anche i musei Gioni e Verzotti per un totale di trecen- Pagine Bianche d’Autore, è Valerio alimentano la battaglia fra “socials”... tomila euro. “Ci è sembrato giusto – Rocco Orlando il vincitore assoluto prosegue il documento – privilegiare Forse per parlare di un appannamento della stella di Facebook, nella le giovani generazioni, che consentono È Valerio Rocco Orlando (Mi- leadership globale dei social networks, è un po’ presto. Eppure pare una scelta piuttosto ampia dati i livelli lano, 1978) il vincitore assoluto profilarsi all’orizzonte la sagoma di un possibile rivale, che si presen- non eccessivamente alti dei loro valori dell’edizione 2008/2009 del Pre- ta agguerrito e spregiudicato. Parliamo di Twitter, la cui notorietà è economici, così da fare della selezione mio Seat Pagine Bianche d’Auto- aumentata esponenzialmente in occasione dei recenti scontri avve- proposta un’importante occasione di re. Dopo aver vinto la copertina nuti in Iran dopo le contrastate elezioni. Quando il website, che fa promozione dell’arte giovane presso della regione Lombardia, otte- dell’intermodalità il suo punto di il pubblico più vasto”. Nata nel 2008, nendo con The Damaged Piano la forza – è possibile gestire intera- Gabriele Picco - Senza Titolo (Spider) l’Associazione senza scopo di lucro pubblicazione su oltre sei milioni Valerio Rocco Orlando - The Damaged Piano mente le pagine da cellulare – è AmicidiMiArt è costituita da sei dei soci fondatori: Fondazione Fiera di volumi delle Pagine Bianche, risultato l’unico mezzo sempre Milano, Fiera Milano SPA, Fiera Milano International, Camera di Com- l’artista milanese partirà nel 2010 per un soggiorno studio di sei mesi attivo nelle comunicazioni. Il mercio di Milano, Regione Lombardia, Banca Popolare di Milano. presso l’ISCP, International Studio & Curatorial Program di New York. boom, com’è ovvio, è guidato dalle star dello sport e del cinema, Le opere acquisite? Diciotto in totale, da Senza Titolo di Arcangelo “I tasti di un pianoforte dai colori psichedelici – ha motivato la giu- dal campione di basket Shaquille O’Neal – che può contare su ben Sassolino a Lorenzo Scotto Di Luzio Interpreta Luigi Tenco, di Lo- ria – evocano lo stato trascinante a cui la musica, nella sua totalità, 2.8 milioni di fans – al divo di Hollywood Ashton Kutcher, a quota 2.4 renzo Scotto di Luzio, a Senza Titolo (Fiori) di Giuseppe Gabellone, induce. La minimale composizione, che l’esaltante opera di Valerio milioni. Ma anche i musei non vogliono restare fuori dalla partita, a Mei Gui di Roberto Cuoghi, I Travestiti di Lisetta Carmi, Le Ceneri Rocco Orlando traccia, ricompone singolarmente quella passione cominciare dal MoMA, che si affaccia appena con poco più di ven- Di Milano #2 di Luca Vitone, Senza Titolo di Luca Pozzi, Verinner- fredda e filosofica che è la felicità, così sfuggente e polverizzata nel tottomila contatti. Lo seguono, nella speciale top five, il Brooklyn Mu- lichter Ort Der Bescrankung di Hans Schabus, From Here To Eternit suo manifestarsi”. seum (23.820 fans), la Tate (14.929), il Women’s Museum (10.918), di Marzia Migliora, Lolita Carpet di Barbara Bloom, Che Cosa Sono www.paginebianchedautore.it ed il Getty Museum (10.798). Le Nuvole - Riviste Penna di Vedovamazzei, Senza Titolo (Spider) di www.twitter.com Gabriele Picco, Senza Titolo di Michel Verjux, Ragazzi del quartiere Bunker, ecco il nuovo spazio espositivo Albergheria, al Centro San Saverio, e Rosaria Schifani, vedova di Vito del centro C4 Niente Louvre a Verona? Schifani, assassinato nel 1992 insieme al Giudice Giovanni Falcone e Goldin chiede quattrocentomila euro al ad altri uomini della scorta, di Letizia Battaglia, Cs133 - Filone Della È l’ultimo elemento del mosaico rappresentato dal complesso stori- comune scaligero… Speranza, Isola D’Elba, di Meris Angioletti, Senza Titolo di Nobuyo- co-architettonico palladiano di Villa Caldogno, che già ha dedicato shi Araki, Senza Titolo di Corrado Levi. all’arte contemporanea – come sede di C4 Centro Cultura Contem- Era inevitabile che la cosa finisse in tri- www.miart.it poraneo Caldogno – la villa stessa, l’immenso giardino all’italiana e le bunale, ed ora saranno i giudici a deci- barchesse del Seicento. È un bunker tedesco della Seconda Guerra dere sulla questione. Stiamo parlando Rimpasto Sarkozy, alla Cultura Mondiale, che apre al pubblico con un grande evento che ha visto dell’affaire veronese sulla mostra dei va l’ex Villa Medici Frederic Mitterrand Grazia Toderi, Yael Bartana, Elisa Sighi- capolavori del Louvre, che Marco Gol- celli ed Arcangelo Sassolino entrare con din avrebbe dovuto organizzare nella Rimpasto lampo nell’esecu- i loro video nell’inedito spazio, che dopo città scaligera ma che non si è mai tivo Sarkozy, con ben otto il restauro si presenta in condizioni molto fatta poiché la direzione del museo cambi di titolari nei dicasteri simili a quando venne costruito, conser- parigino aveva riscontrato la mancata a Parigi. E il riassetto del go- vando l’essenzialità dell’impianto originale. realizzazione degli opportuni siste- verno francese transita anche Il bunker di Caldogno sarà sia un contenitore Marco Goldin mi di sicurezza da parte del comune. per Villa Medici, il cui titolare di opere sia uno spazio in cui formazione e La porta del Bunker Quando – nel maggio del 2008 - la mostra venne annullata, Linea Frederic Mitterrand torna da arte contemporanea entreranno in relazione Roma a Parigi a sedersi sulla d’Ombra (la società del critico veneto) aveva già provveduto a realiz- Frederic Mitterand con gli artisti, il pubblico e tutta la comunità di Caldogno. Contempora- zare cataloghi, materiali promozionali, ad acquisire la pubblicità, con sedia di ministro della Cultura della République. Il nipote del defunto neamente all’apertura del bunker sono stati inaugurati i progetti artistici investimenti di quasi quattrocentomila euro. E se a cercare di ricom- presidente socialista, che sostituirà Christine Albanel, lascia Villa Me- di Maurizio Arcangeli, Herbert Hamak, Igino Legnaghi, Perino&Vele, porre la situazione con il Louvre erano intervenuti perfino i ministri dici dopo meno di un anno, essendo entrato in carica lo scorso set- Ettore Spalletti, Leon Tarasew icz, Italo Zuffi, illuminati da una grande Frattini e Bondi, nei mesi successivi la rottura Goldin era stato ac- tembre in sostituzione dello scenografo Richard Peduzzi. Nei giri di installazione laser di Arthur Duff dal campanile sulla facciata della Villa. cantonato da parte dall’amministrazione comunale che aveva prov- poltrone in ministeri chiave rientra anche la contrastata Rachida Dati, “L’apertura del bunker – spiega il direttore di C4 Costantino Toniolo veduto ad organizzare l’evento senza appoggiarsi alla sua struttura. che abbandona la giustizia per il suo nuovo seggio di eurodeputata. – rappresenta un’ulteriore occasione di coinvolgimento attivo della po- A quel punto Goldin si è sentito scippato anche dell’idea e non c’è polazione e del pubblico in un inedito e stimolante percorso artistico. stato a finire, come nella più classica commedia, cornuto e mazziato. Lollobrigida e Deredia (e Alemanno...), Non essendo C4 un centro espositivo né un libro di storia dell’arte, in- La richiesta di risarcimenti è arrivata il mese scorso al comune, men- l’indigesto Palaexpo di Ida Gianelli... segna a guardare l’arte e ad usarla per pensare con ottiche diverse”. tre il sindaco Flavio Tosi ha già messo le mani avanti spiegando che Via Zanella 3 - Caldogno (Vi) le responsabilità della mancata realizzazione non sono in nessun Chissà, prima o poi si vedrà arrivare in uffi- [email protected] / www.c-4.it modo da imputarsi all’amministrazione veronese. (daniele capra) cio gli irriverenti ragazzi di Striscia la Notizia, pronti a consegnarle un bel Tapiro d’oro. Premio Arte Laguna, fra le molte novità Giovani generazioni (e non solo), Eh sì, perché devono essere tempi duri per anche una sezione “enologica”... ecco le acquisizioni dell’Associazione Ida Gianelli, costretta ad ospitare a Palaz- AmicidiMiArt zo delle Esposizioni – di cui è presidente da La novità principale: da quest’anno le novanta opere finaliste verran- qualche mese – mostre che nulla hanno a no esposte in una grande mostra collettiva che si svolgerà a marzo “C’è stato immediato accordo sui criteri coi quali orientare le scelte per che spartire con la sua storia, con la 2010 in una location d’eccezione, le Tese dell’Arsenale di Venezia. le acquisizioni presso le gallerie partecipanti a MiArt 2009 fra i due com- sua politica espositiva e con le sue Parliamo del Premio Arte Laguna, che ha aperto ufficialmente le ponenti della Commissione appositamente nominata, Massimiliano Gio- proposte sempre di alta qualità. iscrizioni per un’edizione 2009 che si presenta con molte altre novi- E mostre che mortificano e ni e Giorgio Verzotti. Le opere acquisite attraverso la selezione verran- Ida Gianelli tà e prospettive di ampio respiro. La no esposte negli spazi istituzionali della Regione Lombardia, trovando rendono supercafona l’of- dotazione di questa quarta edizione dunque immediatamente importanti occasioni di fruizione pubblica”. ferta espositiva non solo del Palazzo di via Nazionale ma del- ad esempio si arricchisce dal punto di Questo l’incipit del comunicato diffuso dall’Associazione Amici- la città tutta, che si presenta alle orde di turisti di luglio prati- vista economico, con l’aumento della diMiArt, che ha deliberato le acquisizioni delle opere segnalate da camente senza una mostra d’arte contemporanea di rilievo. cifra complessiva in palio a cinquanta- Ecco dunque la grande retrospetti- mila euro, oltre a vedere un rilevante va Gina Lollobrigida fotografa, che circuito di gallerie e spazi espositivi celebra i cinquanta anni di fotogra- nazionali ed esteri coinvolti nella pro- fia della diva del cinema italiano, mozione degli artisti vincitori, presso i appena inaugurata in pompa ma- quali saranno organizzate mostre per- gna dal sindaco Gianni Alemanno sonali e collettive nel corso dell’anno 2010. Nuovo anche il premio e dal curatore Philippe Daverio. speciale Collezione Tenuta S. Anna - Business for Art, che offre la E non le sarà probabilmente con- possibilità a tutti gli artisti che si iscrivono alla sezione Pittura con geniale neanche accogliere nelle due opere di partecipare gratuitamente anche a questo concorso, prestigiose sale romane La Ruta con il tema I Colori della Terra. Le iscrizioni a questo premio “enolo- de la Paz, progetto ideato dallo gico” sono aperte fino al 30 settembre 2009 per un motivo ben pre- scultore costaricano Jiménez De- ciso: l’autore delle due opere vincitrici riceverà non solo un premio in redia, che al Palaexpo presenta denaro di cinquemila euro, ma soprattutto la possibilità di vedere le progetti architettonici, sculture proprie creazioni riprodotte sulle etichette dei vini più prestigiosi di in formato ridotto e alcune ope- Tenuta S. Anna, in tiratura limitata e presentati in anteprima in occa- re monumentali, disseminando sione di Vinitaly 2010, la più importante esposizione internazionale gruppi scultorei nei più rilevanti del settore. Per il resto il Premio si suddivide – come nelle precedenti spazi pubblici romani, dai Fori edizioni – in tre sezioni: Pittura, Scultura e Arte Fotografica, ognuna Imperiali alle piazze Barberini e di delle quali presieduta da un critico e curatore italiano, Igor Zanti per San Lorenzo in Lucina, l’area an- Scultura, Viviana Siviero per Pittura, Alessandro Trabucco per Arte tistante il Colosseo, il Parco della Fotografica. Le scadenze? Il 15 novembre per le iscrizioni via posta, e Musica. Rivoli, dove sei??? il 26 novembre per le iscrizioni on-line. www.premioartelaguna.it

14.popcorn Exibart.onpaper

. NICOLETTA MARIA GARGARI Galleria La Nuvola - Roma Pasta con ragù di tonno à la une (una preparazione tipica della Sicilia occidentale ed in particolare del trapanese) la copertina d’artista raccontata dall’artista

Farsi tagliare un pezzo unico di tonno; lavarlo, asciugarlo, inciderlo in più punti, ed inserire nei tagli pezzettini di aglio e foglioline di menta. In una padella mettere poco olio, e far rosolare il tonno da ogni parte. In un tegame far dorare 1 cipolla tritata; sciogliervi 2 cucchiai di “strattu” diluito in acqua; e quindi unire 500 gr. di polpa di pomodoro ed un mestolo d’acqua. Far cuocere 20 minuti, quindi tuffarvi il pezzo di tonno rosolato, aggiungere ancora un poco d’acqua finché lo copra, pepe, sale, ed una buona presa di cannella. Far cuocere a fiamma bassa (rivoltando spesso il tonno) per almeno un’ora, e comunque fino a quando il sugo si sarà ristretto. Con questo sugo, o «ragù», condire la pasta lessata al dente (tipo bucatini, o maccheroncini).

INGREDIENTI per 4 persone 500 gr di tonno fresco alcune foglie di menta 2 cucchiai di strattu (estratto di pomodoro siciliano) 500 gr di polpa di pomo doro pepe, sale, cannella, aglio q.b galleristi ai fornelli il prossimo piattoforte sarà servito da:

piattoforte Andrea Alibrandi della Galleria Il Ponte - Firenze

Pierluigi Febbraio - Finisci il compito a casa

Pensando alla rivista, che ha caratte- ristiche e formato di un quotidiano, ho scelto di rappresentare attraverso un gioco molto noto un fatto di cronaca da prima pagina. Mi diverte molto pensare che: 1- sarà il lettore a disegnare la coper- tina 2- attraverso un gioco innocente il letto- re si troverà involontariamente a dise- gnare qualcosa che non avrebbe, forse, mai pensato di disegnare. 3- è un gioco delle apparenze ed aperto a molteplici letture. chi è questo personaggio del mondo dell’arte? Tornando al fatto di cronaca, si sente spesso dire che chi ha commesso un reato era considerato persona tranquil- la e gioviale, lo stesso accade in questo gioco, quando ci si confronta con le due faccine disegnate da un bambino nel di- indovinachi... segno non ancora completato. di laurina paperina La frase inserita all'interno del disegno il personaggio dello scorso numero era Joseph Kosuth! ci riporta al nostro passato scolastico ma non appena terminato il "compito" la stessa assume subito un diverso signifi- cato, crudele e cinico.

Nato a Roma il 21/06/1976 Vive a Roma

Stanno lavorando alla copertina d’artista: Perino&Vele, Patrick Tuttofuoco, Gian rsvpinvito the best Paolo Tomasi, Debora Hirsch, Mauro Ceolin, Loris Cecchini, Adalberto Abbate, Non compare forse nelle Pablo Echaurren, Michele Bazzana, agende dei più celebri globe Christian Frosi, Nicola Toffolini, Davide trotter dell’arte. Ma ha una Zucco, Paolo Grassino, Pietro Ruffo, storia decennale la Biennale Daniele Girardi, Nicola Gobbetto, Gino di Arti Grafiche di Lubiana. Sabatini Odoardi, Alessandro Roma, In ottobre si tiene la 28esi- Corrado Zeni. ma edizione e Venezia è sta- ta il palcoscenico ideale per pubblicizzare l’evento. Ma come emergere dai quintali di carta distribuiti ai Giardini e all’Arsenale? Distribuendo un invito utile, ovvero una coloratissima spugna Vileda. (www.mglc-lj.si)

prendi l’arte e mettila da parte

Botto e Bruno, se le cose si mettono male

«diventiamo commercianti di vini, così magari facciamo anche qualche etichetta…»

Roxy In The Box ci rivelerà il suo pianob sul prossimo numero

16.speednews Exibart.onpaper

Tanto per la cronaca: la mia rubrica, mi dicono, ha provocato un (piccolo) putiferio. Per gli anche dei santi, li fa diventare anche dei buoni critici d’arte, a priori migliori di chi magari

. argomenti trattati? Ma va là! Qualcuno era in disaccordo con ciò che dicevo, o il modo…? santo non è, perché “eticamente” più atti a disquisire d’arte? Acqua, acqua: d’altra parte, chi legge più i pezzi, al giorno d’oggi? Chi ha qualcosa da Già, perché costoro, pare abbiano messo in campo l’etica. Dico, l’etica! Dove l’avranno dire su ciò che viene scritto? Non si discute che del contesto: l’artista tale è un protetto mai studiata, l’etica? Su un bignamino zdanoviano? O post-savonaroliano? Secondo quale di…, lavora con Tizio, s’è scazzato con Caio, ha fatto un pompino a Sempronio… ma, concetto “etico” uno condannato, per qualsiasi crimine, innocente o colpevole che sia, non quanto a parlare dei contenuti: non sia mai! E allora, il mio pezzo? Semplice: la “rabbia” dovrebbe scriver d’arte? Non dovrebbe magari neanche dipingere, o scrivere romanzi? der popolino, quello anonimo, che ha sempre bisogno del suo bravo fagotto in piazza da Sofri, condannato (ma innocente), non dovrebbe scriver di politica? E Cesare Battisti, non linciare, da sputacchiare, a cui tirar calci e monetine… ebbene, questo popolino, pare che dovrebbe scrivere romanzi gialli? E forse Lutring, il solista del mitra, non avrebbe dovuto abbia vomitato una valanga d’improperi sul sottoscritto. Il motivo? Beh, sintetizzabile in: dipingere i suoi (purtroppo mediocri: era più bravo come solista del mitra, è vero, ma che coraggio, tornare a scrivere! E con quel titolo, poi! Alcatraz! Che cattivo gusto, pare questo è un altro discorso) quadri? E quell’assassino di Caravaggio, poi… E Oscar Wilde... E abbiano detto; non fosse che è davvero di cattivo gusto anche solo pronunciar la parola Shiele, accusato – udite!, udite! – antelitteram di pedofilia… ma via, via, lasciamo perdere. “gusto”, quando ci son di mezzo drammi, personali e familiari, di cui questi signorini non san Questa è, forse, l’etica diffusa negli anni Duemila, quando l’isterismo della comunicazione niente, faccende che riguardano la vita, dico, la vita – e la libertà –, altrui, beh: non fosse ha contagiato ormai ogni comportamento, livellato ogni discussione al grado zero del per questo, il “cattivo gusto” lo rispedirei appunto al mittente… Ma, ma: non ne faccio un pensiero ragionante, portato tutto sotto l’etica del bianco o nero, i “pregiudicati fuori dramma: ognuno, poveretto, è libero di tirar fuori i suoi istinti peggiori, sempre e dal parlamento”, e la castrazione chimica, e il “dente per dente”… la poubelle del comunque. È libero di sputar giudizi e fango così, sul niente che sa, a partire raziocinio. dal sentito dire, dalle tre colonnette che ha letto distrattamente su un Ma, ma: forse qualcuno vorrà sapere perché “Alcatraz”. Una boutade? giornale, tra una partita in tivù e una pizza coi colleghi, e poi: “lo dice Probabile. Si dà il caso che, avendo fatto la galera sulla mia pelle e una sentenza!”. Come se questo avesse qualche senso più profondo con la mia pelle, se poi voglio riderci sopra son sempre libero di che quello di rovinare o non rovinare la vita a una persona (anche farlo, o no? Altroché cattivo gusto! Si tratta di sentirsi abbastanza ALCATRAZ di Alessadro Riva con Tortora, dopotutto, eran tutti lì a dire: lo dice una sentenza! liberi e sprezzanti dell’imbecillità dominante da poterci (anche) rider Salvo poi, a vent’anni di distanza… povero Tortora! Il martire sopra… Cattivo gusto! Venite a dare un’occhiata là dentro, dove le della giustizia ingiusta!). piccole bagatelle con cui riempite i vostri forum paiono quel che Ma sì, ma sì: dopotutto, ogni epoca ha le sue tricoteuses, che effettivamente sono: inezie di gente che ha tempo da perdere… vogliamo farci? qualcuno – i più sensibili tra voi, e ce ne sono: spesso, non faccio Dopotutto, siamo il paese della Lega al potere, delle leggi fatte per dire, d’area cattolica… – là dentro ogni tanto ci va, o c’è per solleticare la pancia del paese, delle feste del sultano da una andato, come volontario: e allora, ecco che i giudizi – guarda caso parte, e dall’altra i Di Pietro e i Grillo, sempre pronti ad aizzare gli – non li taglian più tanto con l’accetta… istinti vendicativi della massa… Alcatraz: uno sberleffo? Forse, ma non è solo questo. È il prendere Non parlerò del mio processo, qui. Alle accuse, mi difendo nel atto che lo stare fuori (scusate, in questo caso, dentro, ma anche processo. Fuori, come dire: chi vuole andare a leggersi le carte, fuori: dal mondo dell’arte, non potendo né girare, né vedere mostre, né s’accomodi, se ne ha voglia. Gli altri, per lo meno, che non dicano fesserie. visitare studi degli artisti…), produce un diverso punto di vista. Sì, da qui, Mi sono proclamato e mi proclamerò sempre innocente. Punto. In più, le vi assicuro, le cose sono un po’ diverse. Se una critica se ne va a Londra, non accuse, di per sé, le giudico poco più che ridicole. Ma, se anche fossi – e non lo sono – scrive dopotutto: “da qui, a Londra, la nostra arte è vista con una certa noncuranza carica colpevole: perché mai, secondo questi signori, non dovrei scriver d’arte? Chi lo dice che un di scherno…”, etc etc?; ebbene, io, dalla mia Alcatraz, anch’io, nel mio piccolo, non posso condannato, fosse anche colpevole, colpevolissimo, del “crimine più orrendo” (ma mi faccia che dire: da qui, le cose appaiono un po’ diverse…, etc. etc. il piacere!, mi verrebbe da dire, con Totò), beh, chi lo dice che quel colpevolissimo non Che cosa paiano, poi, non lo so neanch’io, a priori. Ve lo dirò, passo per passo, e man potrebbe scriver di ciò che più conosce e ama; in questo caso, d’arte? “Non avevate altri mano che la scrivo, questa benedetta Alcatraz. Sempre che qualche Zdanov d’accatto non critici?”, chiedono le tricoteuses. Ma forse, forse il fatto che altri siano, chi lo sa, magari ci metta la manina… LE MANI (DI BIANCO) SULLA CITTÀ Il neosindaco bolognese, Flavio Delbono, vuol ripulire la città. O almeno il centro storico. Da cosa? Dagli scarabocchi, naturalmente. E si è rivolto al Mambo per una consulenza, al fine di distinguere il grano dal loglio. Ne abbiamo parlato con Gianfranco Maraniello...

Maraniello, Bologna – lo abbiamo notato tutti giornalistica si è risolta in una pubblica as- sare a una buona educazione del visivo e anche in occasione della scorsa ArteFiera – semblea presso il Mambo. Decine di writer si dell’esperienza artistica. Noi non ci occu- è letteralmente mangiata dagli scarabocchi. sono presentati e si sono chiariti anche molti piamo più della mera conservazione di ope- Certo, Milano, Napoli e soprattutto Roma equivoci generati dal fatto che stiamo parlando re d’arte, ma più in generale di un vaglio sono messe assai peggio, ma da Bologna cer- di un fenomeno assai complesso e variegato. critico e di una proposta formativa verso te cose uno non se le aspetta. Commenti? esperienze che non riguardano solo for- È una vera e propria emergenza. Una for- Ora con il nuovo sindaco, forse la svolta. me d’arte tradizionali da presentare nelle ma d’inquinamento e di maleducazione al Il Comune ci mette, politicamente, la fac- sale espositive. Siamo un museo pubblico paesaggio. A Bologna il fenomeno diventa cia e qualche soldino. E chiede al Mambo, e cerchiamo di contribuire a un dibattito macroscopico anche per le caratteristiche da te diretto, una vera e propria consu- che esige nuovi strumenti e il coraggio della città: le vie strette e i portici che sem- lenza artistica per censire – tra i milioni di agire nell’interesse di una comunità. brano incorniciare e, quindi, enfatizzare la di scempi – quell’uno per cento di robe da banalità di segni che deturpano la città. salvare. Il compito sembra gravosissimo… I graffitisti dicono: Maraniello proba- Infatti, ma al tempo stesso esistono importanti bilmente non è esperto di writing. Ma In questi ultimi mesi, anche prima delle elezio- testimonianze d’interventi artistici che meri- occorre davvero essere superspecia- ni e durante il governo Cofferati, l’argomento tano più considerazione e non di esser messi lizzati del settore per saper distin- è stato più volte all’ordine del giorno in città nel calderone dell’infinita quantità di scritte, guere un lavoro da un atto vandalico? e tu, come direttore del centro d’arte con- scarabocchi, disegni che si offrono come ba- Ti riferisci a un articolo apparso sul “Cor- temporanea felsineo, sei stato coinvolto. Una nali e omologati grafemi, che nulla hanno a riere”, ma non darei peso a dichiarazioni breve summa di quanto è successo finora. che vedere con l’arte. Quel che c’interessa è che, nella necessaria semplificazione gior- L’amministrazione ha avviato diverse forme di un confronto con ciò che i writer più maturi nalistica, non corrispondono a quanto gli dialogo, intervento e prese di consapevolez- considerano degno di valore, e ti assicuro che interpellati intendevano esprimere. Mi za del fenomeno con azioni legate a specifici questi sono preoccupati quanto noi della dege- sono già chiarito con loro e condividiamo territori, anche grazie alla buona organizzazio- nerazione del fenomeno, dello scarso rispetto l’idea che lo spazio pubblico appartenga ne dei “quartieri”, che favoriscono una buona dello spazio urbano e della mancanza di sen- a tutti, ma non a ciascuno. Non ci si può gestione diretta delle aree di competenza. so pubblico. Già Francesca Alinovi a Bologna arrogare una conoscenza specialistica per Per quel che mi riguarda, un’aspra polemica aveva tracciato una mappatura di esperienze fregarsene dell’impatto dei propri inter- venti. I writer più consapevoli sono i primi a porsi il problema e, infatti, i loro ambiti di azione non scadono nel vandalismo. La loro osservazione sulla conoscenza spe- cialistica riguarda la capacità di lettura La sostenibile leggerezzaWal della scultura critica di quei segni e di quelle modalità in alto: La proliferazione di tag sui muri bolognesi 1/29 agosto 2009 sopra: Questa è street art: Blu & Ericalilcane di azione che abbiano già ben chiaro al- meno questo minimo parametro d’intesa. significative, e quella tradizione e, soprattutto, nuove energie e proposte sono oggi affrontate Centottantamila euro d’investimento e seriamente da studiosi come Fabiola Naldi e una consulenza – presumibilmente gra- dal senso critico di artisti come Cuoghi e Cor- tuita – da parte del Mambo non posso- sello, Rusty, Dado, Ciufs, Mambo, Side, Draw, no certo bastare. Cos’altro deve fare il Chob, Gec, Blu, Ericailcane e altri che possono sindaco Delbono per sfilare Bologna dal aiutarci a capire meglio e a non strumentaliz- novero delle città violentate da questo zare la questione in una pericolosa genericità. degrado che ormai esiste solo in Italia? Non sono la persona che deve consigliare un Un dispositivo come questo potrebbe, tra sindaco, ma condivido l’impostazione per un

, 2007. Terracotta dipinta e vetroresina, cm 87x78x55 dipinta e vetroresina, Terracotta 2007. , l’altro, esser copiato a Bologna dalle altre progetto d’intervento che ha ben chiara la com- città italiane: agire contro dei vandali che plessità della vicenda e, soprattutto, la consa- Parata si sentono artisti è molto più agevole se si pevolezza che si tratti di una lunga operazione ha l’imprimatur del direttore di un museo. legata al radicarsi di una buona coscienza civi- Nessun timore a essere strumentalizzato? ca. Non si tratta solo di tamponare, ma di edu- Pietrasanta via del Marzocco, 39 55045 , (LU) tutti i giorni, ore 18.00 / 24.00 Non è questo il punto. L’interesse del museo care responsabilizzando. - Massimiliano Tonelli telefono 349 4958166 www.radiumartis.com [email protected] su tale compito riguarda la necessità di pen- Exibart.onpaper speednews.17

LUCE MARINETTI E MARIO VERDONE Apocalittici e coraggiosamente Sembra quasi ITALIANI ALL’HANGAR romantici i paesaggi dell’altro siciliano R.I.P. che abbiano volu- del gruppo, Francesco De Grandi to resistere, fino Otto artisti per raccontare il panorama della pittura in Italia. Una rassegna (Palermo, 1968), unico a sconfinare a poter salutare austriaca si propone di fare il punto sulla figurazione nostrana. In uno spazio GIOVANNI CARANDENTE dallo spazio deputato all’esposizione le celebrazioni scenografico e inconsueto. Un hangar nell’aeroporto di Salisburgo, di proprietà Il destino ha scelto per la sua dipartita un per il centenario con un’infilata di grandi tele sulla del titolare della Red Bull… momento simbolico, i giorni della vernice del Futurismo. balconata dal lato opposto dell’Hangar. della Biennale di Venezia, rassegna che lui Personaggi a Atmosfere di segno opposto negli olii diresse per ben due vario titolo legati verdissimi di Valentina D’Amaro edizioni. Giovanni profondamente Carandente, gran- all’avanguardia (Massa, 1966; vive a Milano), de critico e storico tutta italiana, che vengono a mancare proprio rigorosi nel loro trattenersi in bilico dell’arte la cui car- nell’anno che li vede sotto i riflettori. È suc- tra naturale e artificiale. L’immagine riera ha attraversa- cesso con Luce Marinetti, figlia del fondatore sprofonda – fino quasi a negarsi – to ai massimi livelli del movimento Filippo Tommaso Marinetti, nelle profondità del nero nei lavori tutto il secolo scor- morta a Roma dove era nata con le sorelle Ala di Alessandro Ceresoli (Romano so, è morto il mese e Vittoria, in quella casa di piazza Adriana che scorso a Roma all’età di ottantanove anni. era stata per anni la vera sede del Futurismo. di Lombardia, Bergamo, 1975; vive Nato nel 1920 a Napoli, dove si era laureato E sempre a Roma è morto all’età di novan- a Milano e a Madrid), che, insieme in Storia dell’Arte nel 1944, si era in segui- tadue anni Mario Verdone, padre dell’attore e al romano Pietro Ruffo (Roma, to trasferito a Roma per perfezionarsi sotto regista Carlo, intellettuale dai vastissimi inte- 1978), che presenta un toccante la guida di Pietro Toesca e Lionello Venturi. ressi, scrittore, saggista e critico cinemato- progetto sulla malattia mentale, Difficile menzionare tutti i prestigiosi incarichi grafico, conosciuto internazionalmente anche ricoperti, da direttore della Galleria Nazionale come studioso e divulgatore del movimento rappresenta l’ala più “concettuale”. d’Arte Antica di Palazzo Barberini a direttore marinettiano. Due sue opere, Diario Parafu- Inquietante e fiabesco l’immaginario del Museo Nazionale di Palazzo Venezia, a turista e Il Movimento Futurista, erano state di Gabriele Arruzzo (Roma, 1976; Soprintendente alle Gallerie e alle opere d’arte presentate nella Capitale proprio in occasione vive a Pesaro), che nei suoi grandi medievali e moderne per il Lazio, a Soprin- del centenario del Futurismo. Il suo incontro acrilici mescola storie e mitologie, tendente del Veneto nel 1974. Intensa anche con il movimento risaliva alla sua giovinezza, l’attività di critico militante, che nel 1961 lo quando come cronista di un giornale di provin- La pittura come “forza del passato”. nella scelta del mezzo espressivo: la incubi e simboli. Meno convincenti le porta a realizzare per il Museum of Modern Art cia, ebbe modo di incontrare proprio Marinetti; Una forma espressiva in grado di pittura figurativa. Gli otto artisti che prove di Francesca Pizzo (Bologna, di New York, in occasione del Festival dei Due un documentario televisivo a lui recentemente conciliare tradizione e modernità, compongono la “squadra” italica, 1981), che inciampa in quello Mondi di Spoleto, la mostra Disegni america- dedicato recava il significativo titolo “Mario coinvolgendole in un dialogo selezionati partendo dalla visione che sembrerebbe un eccesso di ni moderni, l’anno dopo Sculture nella città, Verdone, detective del futurismo”. pietra miliare nella storia della scultura del X X ininterrotto e programmaticamente di oltre cento portfoli seguita da un compiacimento nella costruzione secolo. Fra le molte mostre curate quelle su MIRELLA BANDINI irrisolto. È questa la chiave di lettura (grand) tour negli studi, esprimono dell’immagine, e di Sibylle Trafoier Henry Moore, Picasso, Balthus, Calder. Lega- È stato uno dei personaggi chiave per mezzo scelta da Lioba Reddeker, curatrice modalità di utilizzo del mezzo pittorico (Merano, 1977), la cui pittura, pur tosi a Spoleto per l’attività al Festival, ha cura- secolo di storia dell’arte torinese, e quindi ita- di questa collettiva tutta italiana profondamente diverse tra loro. Una capace di un potenziale emotivo to l’ordinamento e l’allestimento della Galleria liana. Con una ricca attività critica e curatoria- non comune, finisce per scontare le Civica d’Arte Moderna di Spoleto in Palazzo all’Hangar-7 di Salisburgo. Lo spazio, libertà di approccio che scaturisce da le, e con il suo insegnamento nella cattedra di derive psicologiste. -Valentina Tanni Collisola, diventando cittadino onorario della storia dell’arte all’Accademia Albertina. Mirel- un vero hangar voluto da Dietrich quello che Gianni Romano, nel testo in città umbra nel 2001. Dal 1968 al 1975 ha la Bandini, una Mateschitz, fondatore della nota catalogo, definisce un “atteggiamento tenuto la cattedra di Storia dell’Architettura delle massime marca di energy drinks Red Bull, è postmediale”. Un contesto nel quale fino al 13 settembre 2009 presso l’Istituto Universitario di Architettura a studiose dei insolito e scenografico. Quattromila la pittura va ad affiancarsi agli Una forza del passato Reggio Calabria. Dal 1978 al 1980 è stato di- tanti fermenti metri quadrati di vetro e acciaio altri linguaggi e non si configura HangART-7 rettore dell’Università Internazionale dell’Arte che hanno reso a Venezia. Nel 1988 e nel 1990 è stato diret- Torino un labo- che dal 2003 ospitano stabilmente né come scelta conservatrice, 13esima edizione – Italia tore delle Arti Visive della Biennale di Venezia, ratorio creativo una collezione di aeroplani storici, né tantomeno come residuo. Hangar-7, Aeroporto di Salisbur- per la quale ha organizzato una grandiosa mo- inimitabile, dal macchine da corsa, tre bar e un Il percorso della mostra si apre con stra all’aperto dal titolo Sculture ai giardini. A go, Wilhelm-Spazier-Str. 7°, gruppo dei Sei ristorante di lusso. E dal 2005 anche i racconti mediterranei di Francesco spoleto, città alla quale aveva donato anche la 5020 Salisburgo di Torino fino un programma stabile di mostre Lauretta (Ispica, Ragusa, 1964; sua biblioteca ricca di oltre ventimila volumi, è alla stagione tutti i giorni stato sepolto nella tomba di famiglia. d’arte contemporanea, di cui questa vive a Firenze), in bilico tra la dell’Arte Povera, è scomparsa nella città che dalle ore 9.00 alle ore 22.00 non aveva mai abbandonato veramente. E alla collettiva rappresenta la tredicesima rappresentazione di una realtà DANIELA ROMANO quale restano comunque legate molte delle tappa. Il comune denominatore, oltre siciliana fin troppo riconoscibile e ingresso libero Artisticamente ha collaborato, tra gli altri, con occasioni che l’hanno vista protagonista, mo- alla nazionalità (ogni mostra della la sua trasfigurazione attraverso www.hangar-7.com Dario Bellezza, Eugenio Evtuscenko, Salvato- stre o cataloghi sui Sei di Torino alla Mole An- serie è un focus su un Paese), risiede citazioni ed elementi stranianti. www.basis-wien.at re Fiume, Cesare Zavattini, Peter Wan Wood, tonelliana del 1993, su Paulucci a Palazzo Bri- Franz Borghese, con cui cherasio nel 1996, all’attività con il laboratorio è stata sposata ed ha di Alba del «Bauhaus Immaginista» di Gallizio avuto un figlio. Daniela e di Jorn, oggetto della mostra alla GAMC del Romano, artista di origi- 1974. Ricchissima anche la sua produzione tro del centro ospiterà alcune date con prestigiosi concerti ni napoletane che aveva editoriale, con importanti studi pubblicati sulle “Milano museo a cielo aperto”. dei cartelloni di Contemporanea Colline Festival e di Pra- cominciato a dipingere avanguardie, dal Surrealismo al Lettrismo, Con Salvatore Fiume e Aligi Sassu... ad olio a sette anni, passando per il Situazionismo. toEstate. Fra le iniziative un curioso viaggio per bambini affascinata dallo zio nelle opere di Loris Cecchini, con condivisione di per- Qualcuno, magari, farà pure gli materno, il pittore sardo Ginetto Gabigiosu, è PINA BAUSCH corsi di gioco, narrazione ed azione ideati appositamen- morta a Roma nella notte di domenica, all’età scongiuri. Sì, perché il definitivo Risale a pochi giorni prima della sua scomparsa te per la mostra dotsandloops, per sperimentare con la di sessantadue anni. Allieva di Argan alla fa- l’ultima apparizione sul palco della Opernhaus decollo di Milano sul fronte mente e con il corpo il mondo immaginifico dell’artista. coltà di Storia dell’Arte Moderna della Sapien- di Wuppertal. Poi la diagnosi di un cancro da del contemporaneo, stando Il martedì, il giovedì e la domenica ci saranno serate a cura del za, aveva poi seguito la sua vena creativa, fino cui non ha avuto scampo. Pina Bausch è stata all’assessore all’Arredo urbano, a contare nel corso della sua carriera trecento bar del centro, il Pecci.eat, che prevedono happening partico- assieme a Merce Cunningam una delle figure Maurizio Cadeo, deve passare personali in Italia e all’estero. Già campionessa fondamentali per la danza contemporanea. lari, promozioni cinematografiche, DJ-set, ospiti speciali, oltre ed olimpionica di scacchi, si era messa in evi- per Arnaldo Pomodoro, Nata nel 1940 a Solingen, già a quattordici anni alla consueta programmazione di musica lounge e aperitivo. denza anche nel versante sindacale, fondando inizia a studiare danza con Kurt Jooss nella Salvatore Fiume e Aligi Info: 0574531828 nel febbraio 1995 il Sindacato Creativi Cisnal, Folkwang Sassu. Questi infatti i nomi citati l’odierna Ugl. Dai suoi dipinti sono state rea- Hochschule Una scultura di Sassu dall’amministratore illustrando www.centropecci.it lizzati alcuni biglietti delle Lotterie Nazionali, di Essen, la propria sterzata artistica, la propria illuminazione sul fatto compreso quello della Lotteria Italia 2003, continuando che, oltre al verde, piazze, strade e parchi di Milano dovranno oltre a copertine per dischi, giornali e nume- la propria Crescent? Fa rima con Beaubourg. rosi libri. formazione a riempirsi di opere d’arte a cielo aperto. A cominciare L’ambizione architettonica New York ed da via Verri, nello spazio di fronte al teatro Nazionale, ADRIANO RONCHINI di Salerno... esibendosi dove arriveranno quattro sculture firmate Pomodoro. Aveva lanciato e – a suo modo – vinto una sfi- con il New Per le statue di Sassu e Fiume l’assessore ha annunciato che il L’ anno scorso balzò agli onori delle cronache per il suo pedi- da che sembrava impari. Portare l’arte d’oggi American comune ha già ricevuto donazioni dalle famiglie Rota e Fiume, in una regione come l’Umbria, fermamente ri- Ballet e la namento – in giro per mezzo mondo – di Frank Gehry, al qua- volta – per vocazione storica – alla grande arte Metropoli- invitando gli artisti – ma anche il mondo dell’imprenditoria e le le voleva far disegnare il nuovo termovalorizzatore di Salerno. di ieri. E per la sua galleria di Terni sono passati tan Opera fondazioni – a seguire l’esempio. Saggio il soprintendente ai Ora nel mirino di Vincenzo De Luca, l’unico sindaco visionario in quasi venti tra il 1958 Beni architettonici e ambientali, Alberto Artioli, che dopo aver italiano, è finito, anche se indirettamente, Renzo Piano, visto anni personaggi e il 1962. Ritornata in Germania continua la apprezzato il progetto, pare abbia concluso icasticamente: che il primo cittadino salernitano s’è messo in testa di farsi un che ne hanno propria attività di ballerina con la nuova Fol- “Ci vuole qualità...”. fatto un punto kwang Hochschule, rifondata dal suo vecchio Beaubourg in Campania. Sarà la Torre della Cultura, o Mu- di riferimento, maestro, della quale diventa direttore artistico seo di architettura contemporanea, e dovrebbe sorgere nella da artisti storici e compone nel 1968 la sua prima coreografia. Estate al Pecci, ricco torre del Crescent, il nuovo megaedificio di Ricardo Bofill come Daniel Bu- Nel 1973 viene chiamata a Wuppertal, dando affacciato sul mare e sul centro storico, finanziata da privati e ren, Joseph Ko- programma per il centro d’arte di Prato vita alla compagnia che prenderà il nome dal aperta ad incontri e dibattiti culturali. Per ora di certo c’è solo suth, Alighiero suo più grande contributo alla danza contem- un comitato scientifico di tutto rispetto, composto fra gli altri Boetti, Frank Stella, Michelangelo Pistoletto, poranea, l’invenzione del Tanzteather. Tra i Non solo arte, ma contemporaneità, declinata in molteplici al gruppo della Nuova Scuola Romana di San suoi primi spettacoli vanno ricordati Blaubart, aspetti. Con una numerosa serie di occasioni indirizzate non dal rettore dell’Università di Salerno Raimondo Pasquino, dal Lorenzo, Pizzi Cannella, Nunzio, Gianni Des- Café Muller e Kontakthof della fine degli anni solo all’abituale pubblico dell’arte, ma ad un nuovo pubblico critico d’arte Angelo Trimarco e da Fulvio Irace, ordinario di sì, Giuseppe Gallo, fino a giovani come Alex Settanta. A partire dal 1989 i suoi lavori inizia- che potrà entrare in stretto contatto con il museo della città. È architettura al Politecnico di Milano. Pinna, Lucio e Peppe Perone, Matteo Basilè. no a indagare la realtà di altri paesi, iniziando Adriano Ronchini è morto nella sua città, dall’Italia con Palermo Palermo, dando forma ricco e variegato il programma di Estate al Pecci, con il quale dove aveva esordito come collezionista, fre- alle esperienze che la compagnia vive nei pa- il centro per l’arte pratese si propone di offrire a teen-ager, quentando personaggi come Emilio Mazzoli, esi che la ospitano per due o tre settimane. mamme, bam- Mario Schifano, Giovanni Carandente, Gianni Il teatro danza di Pina Bausch ha donato una bini, giovani e Piacentino, Achille Bonito Oliva. Amava pro- nuova dimensione narrativa alla danza, re- meno giovani fondamente l’arte concettuale e l’arte povera, cuperando e combinando insieme gestualità e fu tra i primi a scommettere su artisti come quotidiana, immaginario infantile, silenzio e un’occasione Pistoletto, Castellani, De Dominicis ed altri parole. Come lei stessa ha dichiarato, le sue per passare della sua generazione. Il suo esempio nella coreografie non fanno parte del teatro o della quest’estate conduzione della Ronchini Arte Contempo- danza, piuttosto cercano “di parlare della vita, una serata ranea viene ora raccolto dai figli, che già da delle persone, di noi, delle cose che ci muo- al museo. tempo lo affiancavano in galleria. (m. m.) vono…”. (stefano mazzoni) www.ronchiniarte.com L’anfitea- Folla al Centro Pecci Un plastico del Crescent FESTIVAL DEL LIBRO D’ARTE 2009 sesta edizione ingresso gratuito bologna 24/27 settembre 2009 inaugurazione giovedì 24

Artelibro 2009

promotori l ’ arte di fare il libro d ’arte

mostra mercato di libri d’arte

associazione ARTELIBRO e del libro antico e di pregio palazzo re enzo e del podestà

... tra i protagonisti

Antonella Agnoli Umberto Allemandi Martin Angioni Alessio Ascari Renato Barilli Massimo Bartolini Giovanni Baule Odile Belkeddar Giuseppina Benassati Alessandro Bergonzoni Gloria Bianchino Franco Bonilauri Davide Bramante Carlo Branzaglia Maria Giovanna Caccialupi Rossella Cadignani Pier Ugo Calzolari Duccio Campagnoli Rosaria Campioni Luciano Canfora Marco Carminati Pier Giovanni Castagnoli Fabio Cavallucci Luca Cerizza Beppe Chia Alessandro Colizzi Cristiana Collu Marzia Corraini Lella Costa Flavia Cristiano Enzo Cucchi Andrea Dall’Asta Cesare De Michelis Carla Di Francesco John Donatich Olafur Eliasson Silvia Evangelisti Gian Luca Farinelli Maurizio Festanti Franco Fontana Cristina Francucci Maurizio Galimberti Rosanna Gangemi Silvia Ginzburg Maria Flora Giubilei Giorgio Griffa Walter Guadagnini Nathalie Hazan-Brunet Michael Heimann Daniele Jalla Svjetlan Junakovic Alfieri Lorenzon Elizabeth Lortic Tiziana Maffei Gianfranco Maraniello Pierluigi Masini Sandrine Mini Romano Montroni Alessandra Mottola Molfino Maria Giuseppina Muzzarelli Mauro Natale Anna Ottani Cavina Mimmo Paladino Pierluigi Panza Carlos Perez Mario Piazza Antonio Pinelli Orlando Piraccini in collaborazione con Marco Polillo Elena Pontiggia Umberto Pregliasco Anne Rabeyroux Mario Resca Gianni Romano Claudio Rosati Giancarlo Roversi Alessandro Sanna Simonetta Scala Raffaello Scatasta Vittorio Sgarbi Larissa Soffientini Silvana Sola Luca Sossella Alessandra Tesi Jek Tessaro Massimiliano Tonelli Franco Vaccari Marco Vallora Paola Vassalli Maurizio Vitella Marzio Zanantoni Alessandro Zucchini Giovanna Zucconi ... tra gli espositori di libri d’arte con il sostegno di

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Giornata del Contemporaneo, sarà Luigi Ontani l’artista-immagine per il 2009 ALEXANDER, L’ALTRO ARTHOTEL Sessantatre camere decorate da settantacinque artisti. Un nuovo art hotel a Pesaro, voluto dal conte Alessandro - È il 3 ottobre 2009 la data scelta dall’AMACI – As- Ferruccio Marcucci Pinoli di Valfesina. Che rivendica orgogliosamente il suo ruolo di committente… sociazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani – per la quinta edizione della Giornata del Contem- Lei è già proprietario a Pesaro e io credo fermamente nel ruolo, fon- poraneo, il grande evento che nelle prime quattro Urbino di hotel come l’Hotel Savoy, damentale, del committente. edizioni ha visto crescere da centottanta a ottocento l’Hotel Vittoria e l’Hotel Dei Duchi. il numero degli aderenti. E che prevede quest’anno Che cosa l’ha spinta a creare un Sta pensando ad altre iniziative di coinvolgere circa mille istituzioni culturali che, nuovo albergo che fosse anche nel settore dell’arte? per l’intera giornata, insieme ai musei associati ad museo in riva all’Adriatico? Certamente. Sto programmando una AMACI, garantiranno ai visitatori l’ingresso gratui- Ho sempre amato l’arte e in modo lunga serie di iniziative. La mia idea to ai loro spazi. Porte aperte quindi per presentare particolare quella contemporanea. è quella di coinvolgere poeti, attori e artisti e nuove idee attraverso mostre, laboratori, Volevo fare un museo ed ho pensato registi in letture, rappresentazioni di eventi e conferenze, un ricco programma che re- che, vista le difficoltà di realizzarne teatro d’avanguardia, serate musica- galerà al grande pubblico un’occasione per vive- e mantenerne uno vero e proprio, li (quattro per la verità ne abbiamo re da vicino il mondo dell’arte contemporanea. sarebbe stato altrettanto stimolante già dedicate al jazz) e, naturalmen- creare un ibrido, unendo cioè l’utile te, mostre e conferenze sull’arte. Il Luigi Ontani - Elecrtricthrone Prosegue inoltre il progetto di AMACI che vede prota- gonista di ogni edizione della Giornata un artista italiano di fama internazionale. Per al dilettevole. prossimo dicembre, visto il successo la Giornata 2009, AMACI ha chiamato in scena Luigi Ontani, che avrà il compito di dello scorso anno, realizzeremo, con concepire l’immagine guida dell’evento. Qual è stata l’entità dell’investi- gli artisti dell’Alexander, nuovamente mento? un grande presepio. E poi una vera www.amaci.org Diciotto milioni di euro… per ora! chicca, una grande bella sorpresa che non posso anticipare. Île Seguin, sarà Jean Nouvel a progettare L’hotel-museo è una formula in Quale l’architetto? Con quale cri- il nuovo centro d’arte parigino parte già sperimentata. Dove sta terio sono stati scelti? Concludendo? l’originalità della sua proposta? Gli artisti “storicizzati” – come Po- Concludendo vorrei ricordarle la stu- Era stata la “prima scelta” di Francois Pinault, Il mio progetto viene da molto lonta- modoro, Cucchi, Marotta, Paladino penda esperienza che ho vissuto nel prima che questi optasse per Palazzo Grassi – no: pensi che i soli lavori sono iniziati – li ho scelti quali i migliori, a mio corso dei quattro anni di lavori con i e ora anche Punta della Dogana – per esporre quasi cinque anni fa e la mia idea è di avviso, e comunque i più rappre- cento artisti che hanno “convissuto” al pubblico la propria fantasmagorica colle- gran lunga precedente. Le differenze sentativi dell’arte italiana degli ultimi con me. Tra i tanti piacevoli ricordi, zione. Scoraggiato anche dalle lungaggini sono molte ed essenziali. Due su tut- cinquant’anni. I settantacinque nomi le lunghe discussioni con loro, stimo- burocratiche che il progetto prospettava. Ma te: la grandezza dell’Alexander – ben delle sessantatre camere li ho sele- lanti, coinvolgenti come d’altronde gli amministratori parigini non si erano persi nove piani con sessantatre camere zionati tra i duecentosessanta che continuano e continueranno ad es- d’animo, annunciando che gli enormi spazi ex – e il fatto che tutte le camere sono avevano risposto ad una mia richie- serci anche tra i nostri clienti, ospiti industriali Renault dell’Île Seguin, sulla Sen- state pensate completamente dagli L’Île Seguin, sulla Senna sta sulla rivista “Arte”, tranne alcuni e “fruitori”. Gabriele Tinti na, sarebbero comunque diventati un grande artisti. In particolare ho voluto affida- che mi sono stati consigliati da Vit- centro d’arte. Ora il progetto fa un deciso passo avanti, con l’assegnazione al Prit- re a ciascuno di loro la lavorazione torio Sgarbi, Philippe Daverio, Achille zker Prize-winner – e starchitect conclamata a livello mondiale – Jean Nouvel il pro- della porta d’ingresso, in modo da far Bonito Oliva ed altri critici di mia fi- getto in questione. Il complesso prevede a un’estremità dell’isola due teatri, uno da diventare ogni porta un’opera d’arte, ducia. L’architetto che ha progettato Alexander Museum Palace Hotel ottocento e uno da cinquemila posti, e dall’altra un centro per l’arte contemporanea un quadro, ed ognuno dei diciotto l’ampliamento è stato Marco Tamino, Viale Trieste 20 – 61100 – Pesaro con spazi espositivi e gallerie private, oltre a un immenso giardino, un cinema ed un corridoi una galleria di un museo. hotel utilizzato anche dagli artisti in residenza. un bravissimo professionista e un Tel 0721 34441/64750 ottimo amico che ha saputo “ascol- Fax 0721 30550 Quali sono stati gli artisti coinvolti tare” le mie richieste. Questo perché Roma diabolica, a Palazzo Incontro per la realizzazione degli interni? www.alexandermuseum.it sei mostre per il “divo” dei fumetti

Le proposte grafiche per Roma in un’immagine – questo Con la firma della convenzione con il Comune di Firenze, È o non è l’estate dei fumetti? Vi avevamo già rac- il titolo – dovranno necessariamente rappresentare l’im- prende concretamente il via l’attività del centro d’arte Extre - contato dei musei che stanno celebrando in giro per magine della Lupa capitolina, accompagnata dalla parola Toscana Contemporanea, che sarà diretto da Sergio Tossi con il mondo lo straordinario momento dei cartoons, su “Roma”: simbolo che riassume in sé le origini, la tradizione la collaborazione dei critici Arabella Natalini e Lorenzo Giusti. tutti la megastruttura che in Belgio hanno dedica- e la storia della Città Eterna. “Il nuovo marchio, che pre- L’associazione culturale presieduta dall’architetto Andrea to a Hergé, il notissimo creatore di Tintin, progetta- scinde dal simbolo ufficiale e istituzionale del Comune di Tanini gestirà l’Ex Auditorium per tre anni, con un’attività ta nientemeno che da Christian de Portzamparc. Roma, dovrà evocare il fascino e il prestigio della città, espositiva accompagnata da conferenze, incontri, dibattiti, Ora anche la Provincia di Roma vuole mettersi in questo puntando sulla sua unicità storica, culturale e territoriale”. workshop con artisti e laboratori, oltre che da un attento la- filone, e dedica ben sei mostre diverse – distribuite sui tre La partecipazione è aperta non solo ad agenzie e professio- voro di promozione, mediazione e didattica portato avanti in piani di Palazzo Incontro e curate da Vincenzo Mollica – a Diabolik ed Eva Kant. nisti della comunicazione, collaborazione con professionisti del settore. La data prevista Una vita vissuta diabolicamente – questo il titolo dell’evento, organizzato da Civita – ma anche a studenti o lau- per l’inaugurazione è giovedì 29 ottobre 2009 con la doppia presenta statue, cimeli, gadget che permettono al visitatore “di ripercorrere la lunga reati di scuole di formazio- personale di Ian Tweedy, artista statunitense, ora residente in vita di Diabolik e Eva Kant, conoscerne caratteristiche e segreti, curiosare dietro le ne post-diploma o di livello Italia, e del tedesco Julian Rosefeldt, mentre Blu, street artist quinte della casa editrice che ne pubblica le avventure, scoprirne – o riscoprirne – universitario, senza limiti di bolognese, molto conosciuto anche a livello internazionale, l’intramontabile fascino”. età, nei settori del Design, realizzerà un progetto sulle superfici esterne dell’edificio. fino al 13 settembre 2009 della Comunicazione Visi- www.extretoscana.it Via dei Prefetti, 22 - Roma va, della Pubblicità, delle Tel 06 692050220 Belle Arti, dei Beni Cultu- Ultime dal Golfo, in novembre [email protected] - www.civita.it Un logo cittadino che ha fatto storia rali. Possono concorrere debutta il nuovo festival anche gruppi non legal- Abu Dhabi Art Associazione Civita, novità ai vertici mente costituiti. Ogni proponente può presentare una sola proposta. Una commissione – presieduta dal professore Ma- dopo la scomparsa di Gianfranco Imperatori “Ultime dal Golfo”. Fino a qualche anno fa questo incipit apri- rio Morcellini, preside della Facoltà di Scienze della Comuni- va per lunghi periodi tutti i notiziari, pronti ad informare sulle Nuovo assetto organizzativo per Civita, associazione di cui cazione della “Sapienza”, e composta da esperti nel campo vicende delle guerre a Saddam Hussein e delle varie vicende la nostra casa editrice è socia dal 2008, che in seguito alla della comunicazione e del marketing territoriale – valuterà i correlate. Ora sempre più spesso invece le “ultime” in que- precoce scomparsa due mesi fa del segretario generale progetti. Saranno esaminate le caratteristiche concettuali, stione riguardano l’ambito dell’architettura, o dell’arte, ultima Gianfranco Imperatori ha provveduto alla modifica del- estetiche ed espressive, l’originalità, l’efficacia comunicativa, frontiera scoperta dai vari lo statuto associativo, confermando Antonio Maccanico la flessibilità e versatilità nell’uso e nelle possibili applicazioni. sceicchi e sultani per inve- nel ruolo di presidente. Vicepresidente è stato nominato Certo, a giudicare dal look del sito istituzionale, più degno stire i loro cospicui capitali. Bernabò Bocca, già membro del Comitato di Presiden- di una capitale quartomondista che della Città Eterna, c’era E proprio dal Golfo arriva la za, non solo per le sue capacità di imprenditore ma anche proprio bisogno di un’aggiustatina… notizia di Abu Dhabi Art, per la partecipazione attiva al mondo dell’associazio- Per scaricare il bando: www.comune.roma.it un nuovo festival che in no- nismo come presidente di Federalberghi e vicepresidente di Confcommercio. vembre animerà la capitale Presidente onorario è stato nominato Gianni Letta, sostenitore di Civita sin dalle Convenzione con il Comune, degli Emirati Arabi Uniti. Il origini, mentre la carica di segretario generale dell’Associazione è stata affidata parte a Firenze l’attività programma prevede già all’amministratore delegato di Zètema Progetto Cultura Albino Ruberti, dal 1995 del centro d’arte Extre mostre, performances mul- sempre al fianco del professor Imperatori anche in Civita. Rimane invariata la carica timediali ed un ricco pro- di direttore dell’Associazione, ricoperta da Giovanna Castelli, mentre alla presi- Gli eventi in programma si articoleranno sia fuori che all’inter- gramma educativo con lec- denza di Civita Servizi, in sostituzione di Imperatori, è stato chiamato Luigi Abete. no degli spazi dell’Ex Auditorium di viale Giannotti, utilizzan- tures e dibattiti, il tutto con- www.civita.it do la sala grande (Main Room) e la sale laterali (Side Rooms). cluso tutte le sere da eventi Lo sceicco Sultan bin Tahnoon Al Nahyan Uno spazio sarà inoltre dedicato alla proiezione continuativa di gala all’Emirates Palace. Cercasi stylist… Dal Comune di video d’arti- Coinvolte anche un selezionato gruppo di gallerie d’arte, pro- un bando per il logo di Roma sta (EX3 Video), venienti da Medio Oriente, Stati Uniti ed Europa. “Abu Dhabi mentre una pa- Art aggiunge un nuovo importante tassello al programma di Quarantamila euro. Tanto vale l’immagine di Roma. Tranquilli, qui si parla di im- rete nel grande mostre ed eventi di livello internazionale nell’emirato – ha com- magine in senso “grafico”. La somma è infatti il premio che andrà al vincito- atrio d’ingresso mentato lo sceicco Sultan bin Tahnoon Al Nahyan, chairman re del concorso nazionale di idee voluto dall’Assessorato alle Politiche Cul- (EX3 Wall) vedrà dell’Abu Dhabi Authority for Culture and Heritage –, incorag- turali e della Comunicazione del Comune di Roma, in collaborazione con la esposte opere giando lo sviluppo della nostra nascente scena creativa e con- Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza, per la realizzazio- esclusivamente fermando la capacità di Abu Dhabi di proporsi come capitale ne di un marchio logotipo per la promozione culturale e turistica della città. bidimensionali. culturale di una delle regioni più dinamiche al mondo”. In collaborazione con: In contemporanea con: 22.speednews Exibart.onpaper

6Artista? Nuovo programma Pietro Roccasalva e Alfredo Jaar, nuove consigliere d’amministrazione della Fonda- di residenze a Roma, al Pastificio Cerere opere al Parco di Arte Ambientale La zione Biennale di Venezia. Scelta di tutt’altro Marrana “respiro” quella del neosindaco bolognese Flavio Delbono, che ha puntato tutto sulla È un nuovo progetto per la se- visibilità mediatica e sul consenso popolare lezione di due giovani artisti che Sono una nuova installazione firmata da Pietro Roccasalva, un vi- affidando le sorti della cultura felsinea alla deo di Alfredo Jaar e un’opera di Tiziana Priori nella Project area le avranno la possibilità di trascor- “vedova di ferro” Nicoletta Mantovani, già nuove acquisizioni che il Parco di Arte Ambientale di Grazia e Gianni rere un periodo di residenza di signora Pavarotti. Nel segno della continuità Bolongaro in località La Marrana di Montemarcello ad Ameglia, nel- sei mesi – da ottobre 2009 ad invece – per concludere con Bari lo sguardo lo spezzino, presenta ai suoi aprile 2010 e da maggio a ottobre alle nuove giunte delle tre principali città re- visitatori alla sua riapertura. Giuliano da Empoli duci dal voto – l’opzione di Michele Emiliano, 2010 – presso il Pastificio Cerere I tre artisti, seppure in modi che ha confermato l’assessore uscente Nicola Laforgia. Un medico a Roma. Un insediamento indu- decisamente diversi, si trova- prestato alla politica e alla promozione culturale, richiamato ad incar- striale romano sorto nel 1905 e no a riflettere sul concetto di nare la “rinascita” tanto decantata dal sindaco... diventato celebre per avere ospi- Realtà: “una realtà filosofica e tato il gruppo di artisti noto come cerebrale, forse inesistente e “Gruppo di San Lorenzo”, attualmente celebrato con una grande sicuramente incomprensibile e Il neosindaco Renzi alle crociate: Alfredo Jaar - Muxima mostra al Mart, e ancora oggi punto strategico nella vita artistica incomunicabile, per Roccasal- “Presto la loggia di Isozaki agli Uffizi” va; una realtà violentemente tangibile, ma spesso manipolata, ignorata della città con la presenza di numerosi pittori, fotografi e scultori. o dimenticata per Jaar; una realtà spirituale, mistica e interconnessa Non perde tempo, il neosindaco fiorentino Matteo Renzi, e comincia Sono la stessa Fondazione Pastificio Cerere e Civita, con il so- per Priori”. Il Parco, oggi, è un museo a cielo aperto in cui i visitatori subito a ravanare fra i molti problemi ancora aperti della vita cittadi- stegno di Allianz, a lanciare il progetto 6Artista, che assegna possono ammirare opere fra gli altri di di Hossein Golba, Kengiro na. E sono diversi – per vocazione storica – quelli legati alla gestione borse di studio che consentiranno ai vincitori di sostenere un tiro- Azuma, Luigi Mainolfi, Mario Airò, vedovamazzei, Joseph Ko- del patrimonio storico-artistico. Uno fra cinio in uno o più studi degli artisti presenti al Pastificio. Lavoran- suth, Jannis Kounellis, Jan Fabre, Ottonella Mocellin e Nicola i più scottanti, che per lungo tempo ha do a stretto contatto con una cerchia di artisti residenti, i giovani Pellegrini, Ettore Spalletti, Hamish Fulton, Claudia Losi. scatenato reazioni anche scomposte, fra selezionati avranno la possibilità di conoscere tutto quello che fino al 2 agosto 2009 amministratori anche nazionali, dal mini- costituisce il dietro le quinte degli atelier, venendo a contatto con Montemarcello - Ameglia (Sp) stro Bondi al già sottosegretario Sgarbi, diversi linguaggi, idee e tecniche al fine di consolidare una pro- Info: 0187600158 - [email protected] - www.lamarrana.it è la loggia progettata da Arata Isozaki pria poetica ed un proprio linguaggio artistico. Gli artisti saranno per l’uscita degli Uffizi. “Guardate qui – pare abbia commentato nei giorni scor- Il progetto di Isozaki seguiti in tutto, fino a proporre loro un corso su come realizza- Estate al Madre, a Napoli c’è anche si, affacciandosi alla finestra del suo studio –, dicono che la loggia di re il proprio book e come presentarsi, corso a cura di 1:1project. un omaggio a Pina Bausch Isozaki è brutta, ma così non è da meno, per me va fatta…”. Ipotiz- Prestigiosissimo il comitato scientifico che curerà la selezione, costi- zando un rilancio di piazza del Grano, lo spazio dove sorgerebbe la tuito da Mario Codognato, curatore generale del Museo Madre di Na- Tempo di crisi... vacanze in città? Niente paura per i napoletani (e contestata “propaggine”, anche portandoci i concerti della scuola di poli, Marcello Smarrelli, direttore della Fondazione Ermanno Casoli, non) che, dopo gli eventi del Teatro Festival Italia, non resteranno a formazione del Maggio musicale. “Anche se il progetto non è il top – Lorenzo Benedetti, direttore del Art Center De Vleehal a Middelburg bocca asciutta neppure per le torride serate estive. Per il secondo avrebbe concluso Renzi –, l’architetto giapponese ha vinto una gara (Olanda), Nunzio, artista, Ginevra Elkann, vicepresidente della Pina- anno consecutivo, infatti, il Madre vede e provvede, con un cartel- e i lavori devono partire presto perché la piazza deve cambiare volto. lone di appuntamenti che contempla teatro, cinema, musica, danza coteca Giovanni e Marella Agnelli. Interessati? Beh, se avete tra i ven- Non voglio più vedere transenne abbandonate e cantieri trascurati coi e gastronomia. Senza dimenticare, naturalmente, le mostre, dalla tidue e ventisei anni, potete iscrivervi, entro il 14 settembre 2009... motorini parcheggiati dentro…”. retrospettiva di Francesco Clemente alla personale di Santiago Per scaricare il bando: www.6artista.it Sierra, con puntatina d’obbligo nella Project Room per Transit II. Info: 0645422960 - [email protected] - www.civita.it Palermo, il Villino Favaloro sarà sede Una full immersion dal lunedì alla domenica – tranne il martedì, gior- del Museo di Storia della fotografia siciliana no di chiusura – che vede avvicendarsi Molta Italia per il debutto di Schunck, sul palcoscenico del Museo Donnare- Dopo anni di polemiche e di variazioni di gina attori del calibro di Lina Sastri, nuovo centro d’arte olandese destinazione, finalmente una notizia: il Villi- Monica Guerritore, Leo Gullotta, no Favaloro, prezioso edificio progettato da Marina Confalone e, tra gli eventi ter- La presentazione in grande stile, sull’elegante terrazza Ernesto Basile, sarà la sede del Museo di sicorei, Incipit, che porta la firma della dell’hotel Bauer, è stato uno dei tanti eventi glam che han- Storia della fotografia siciliana. L’annuncio grande coreografa Pina Bausch, appe- no affollato i giorni di vernice è dell’assessore regionale ai Beni culturali, na scomparsa. Ma a farla da padrona della Biennale di Venezia. Poi Gaetano Armao, che pare porre fine a una quest’anno è decisamente la musica. Il è venuta l’inaugurazione per la battaglia condotta in primis dal fotografo weekend dedicato al cinema propone Un angolo del Villino Enzo Sellerio. Dopo un intervento di re- mostra Rites de Passage, che infatti pellicole “tematiche” come A hard stauro che prevede solo piccoli interventi strutturali, oltre all’impianto ha inaugurato il nuovo centro day’s night con i Beatles, Cotton Club di climatizzazione, il nuovo archivio potrà ospitare il ricchissimo pa- d’arte Schunck di Heerlen, in e il mitico Live at Pompei dei Pink Floyd. In nome della trasversali- trimonio attualmente nei magazzini, con oltre centomila immagini. Il Il Glaspaleis Olanda, nell’affascinante sede tà, però, si fanno strada anche film che attingono ispirazione dal museo esporrà quindi dagherrotipi e lastre, rare pellicole, ma anche del Glaspaleis, uno dei più antichi grandi magazzini d’Euro- teatro, dall’Otello di Orson Welles al Romeo e Giulietta di Luh- molti apparecchi fotografici, fra cui antichi strumenti a soffietto. pa, ristrutturato come appunto centro d’arte ed espositivo. rmann con Leonardo Di Caprio nei panni dell’amante veronese. E proprio sul debutto non manca una forte impronta italiana, Il programma dei concerti, poi, è strutturato per accontentare tutti i gu- Arte, teatro e… yoga, tante vocazioni fin dalla curatela, affidata all’americano Rich Jacobs ed al sti: dalla raffinata Antonella Ruggiero alla star del pianoforte Ramin Bahrami, passando per gli Almamegretta e gli Avion Travel, per con- per il nuovo spazio ExMarmi a Pietrasanta “nostro” – anche se ormai per metà tailandese – Pier Lui- cludere in bellezza con Enzo Avitabile. Legato al mondo delle sette note gi Tazzi. Diversi gli alfieri tricolori anche fra gli artisti invitati, è anche Cover. L’arte a trentatre giri, che documenta i legami tra musica D’estate, si sa, anche la multiforme da Michelangelo Consani a Giovanni Ozzola, Rebecca e grafica, con l’esposizione di trecentotrentatre vinili d’antan e l’esibizio- carovana dell’arte mette la prua in di- Salvadori, Marcello Simeone, Italo Zuffi. Che si vanno a ne dal vivo di gruppi che ripropongono i successi degli idoli del passato. rezione delle località di vacanza, con trovare in una compagnia di livello internazionale di tutto Inutile dire che, nelle serate degli spettacoli, il ristorante e il bar del l’ambizione di coniugare il giusto e – an- rispetto, con nomi come Adel Abdessemed, Pawel Altha- museo napoletano funzioneranno a pieno regime. E se la ricerca del che se non sempre! – meritato riposo, mer, Rineke Dijkstra, Loretta Lux, Yoshitomo Nara, Ed posto auto vi scoraggia, non ci sono scuse: la convenzione con un con nuovi stimoli creativi. E in questa “alchimia” montan-balneare la Versilia è Templeton, FuDong Yang, Tseng Yu-Chin. garage vicino assicura un posto a quattro e due ruote. Madre previ- da sempre, anche per vocazione storica, una delle aree più fertili. fino al 6 settembre 2009 dente... (a. p.) Proprio in Versilia, a pochi passi dal centro storico di Pietrasan- fino al 6 settembre Glaspaleis, Bongend, 18 - Heerlen (Olanda) ta, si è inaugurato un nuovo spazio espositivo e bottega creativa via Luigi Settembrini 79 - Napoli Info: +31 (0)455772275 dall’approccio multidisciplinare, che in un susseguirsi di eventi da Info: 08119313016 - www.museomadre.it [email protected] luglio a ottobre mette sul piatto arte, teatro, danza, yoga, moda. Parliamo di ExMarmi, “un contenitore di idee e nuove tendenze aper- Firenze scommette to alla città, spazio vitale che mira a diventare punto di riferimento di su... Empoli, giovani talenti e piattaforma di incontro di creativi”, come lo definisco- Bologna su una no i promotori. Nato dall’intuizione di Lorenzo Martino Toni, giovane vedova. direttore artistico fiorentino proveniente dal mondo del teatro alla Ecco i nuovi ricerca di uno spazio vivo, ExMarmi intende porre un occhio attento assessori all’arte emergente e fare opera di scouting e promozione di giovani alla cultura artisti, capaci di contraddistinguersi per originalità e sperimentazione. Un affascinante location nata nell’Ottocento come biscottificio e di- ventata poi nel secolo scorso laboratorio del marmo, con un grande Giuliano da Empoli a Firenze. È ingresso liberty che accoglie i visitatori in trecento metri quadrati di un involontario – e un po’ surre- spazio post-industriale completamente rinnovato, suddiviso in due alista – calembour linguistico, ma grandi sale destinate ad ospitare esposizioni e laboratori eterogenei. è anche la comunicazione del La stagione estiva apre con una grande mostra collettiva di due gio- nuovo assessore alla cultura del vani artisti emergenti già piuttosto noti nel mondo dell’arte, Tarik Ber- Comune di Firenze. Eh sì, perché ber, giovane bosniaco con alle spalle mostre in tutta Italia, e Lorenzo l’eterodosso Matteo Renzi, che Vignoli, le cui sculture sono incentrate su figure possenti e contor- fin dalle primarie ha scardinato le te che prendono forma attraverso la fisicità del marmo e del legno. altrimenti consolidatissime litur- L’opening sarà inoltre animato dalla performance di Valentina Cen- gie politiche fiorentine, ha scelto ni, attrice teatrale che si esibirà con uno spettacolo con i fuochi, e l’eterno entant prodige della cultu- con il dj set di Daniele Cavalli, personaggio al crocevia tra arte, ra nazionale, già direttore dell’Ar- musica e moda conosciuto a livello nazionale. fino al 2 agosto 2009 chivio Storico della Biennale di Venezia ed amministratore de- Via Nazario Sauro 52 - Pietrasanta (Lu) legato dell’editore Marsilio, oggi Info: 3338073319 - [email protected] - www.exmarmi.it Exibart.onpaper index.23

nuovi spazi [39]

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free | anno ottavo | numero cinquantanove | luglio - agosto duemilanove | www.exibart.com Si parla davvero troppo poco dei collezionisti. Non si analizza a sufficienza questa particolarissima figura in convegni, saggi, simposi, dibattiti pubblici. Soprattutto si manca nello specifi- libri [52] care quanto sia peculiare il collezionismo italiano, assolutamente unico al mondo nel suo genere a livello internazionale per diffusione, cuore, atteggiamento e spirito. E non si tratta solo di registrare il fatto che i collezionisti italiani sono, in assoluto, i più presenti in tutti gli eventi anche più sperduti. Si tratta invece di sottolineare qualcosa di molto, molto più serio: in questa precisa fase storica i collezionisti stanno cambiando la faccia dell’offerta espositiva d’arte contemporanea del Paese. Nascono fondazioni a tutto spiano e, nella stragrande maggioranza dei casi, sono fondazioni di ‘derivazione collezionistica’. Guardiamo cosa succede a Roma: Sciarretta, Giuliani, Guastalla, Barzan e altri. Oggi fanno i mecenati, ma nascono e sono essenzialmente collezionisti. Oltre alle fondazioni di ricerca, come quelle che abbiamo citato, ci sono poi dei veri e propri musei privati che stanno nascendo e dei quali, tra l’altro, vi diamo ampia documen- tazione in questo numero tutt’altro che ‘estivo’. Tullio Leggeri ad Alzano Lombardo, i Lauro a Città della Pieve, Cecilia Bertoni a Lucca: sono tutte realtà nate da un substrato collezionistico. E non c’è neppure da dire che i privati reagiscono ad una latitanza del pubblico, perché se è vero che l’intervento di stato, regioni e comuni nell’arte contemporanea non è così irresistibile, è altrettanto vero che gli enti pubblici investono nel settore un pelino di più di quanto non facevano anche solo una decina d’anni fa. Così ad un’offerta pubblica che pian pianino si rafforza, l’Italia assomma un’offerta espositiva privata che dimostra una vivacità inaspettata e per certi versi inspiegabile. Inspiegabile perché è inspiegabile che in un paese le cui grandi aziende se ne fregano di restituire qualcosa alla società che le ha fatte grandi (Bulgari, Caltagirone, Benetton, Diesel, Armani dove sono i vostri musei aziendali? Dove sono le vostre fondazioni? Perché esiste la Fondation Cartier e non esiste la Fondazione Bulgari?); in un paese dove i vantaggi fiscali nel regalare alla collettività un prodotto culturale sono nulli o negativi, insomma è inspie- talent hunter gabile che in un contesto simile vi siano dei privati cittadini che, nonostante tutto, fanno quello che stanno facendo. A occhio e croce c’è da iniziare a togliersi il cappello. sommario [54] giulio frigo retrocover [4] Exibart.agenda [55] speednews [6] fotofinish [60] popcorn [14] hostravistoxte trailers [24] [62] pacific trash vortex inteoria [26] requiescant in pace jacko gracias. pubblicità su Exibart? [email protected] | 0552399766 [26] apocalypse now (forse) questo numero è stato realizzato grazie a... approfondimenti ArteLibro Fondazione Stelline Roma Europa [28] contemporaneo brasiliano. la post-utopia Arthemisia GAI Romano Exhibit srl Artistocratic Galleria Zaccaria Sez. auton. Costruttori edili [30] alt, si parte Ass. Cult. Sala1 Guido Talarico Editore Silvana Editoriale Ass. Torino Art Gallery Istituto Luigi Sturzo StartMilano [35] noi, hub della creatività Bologna Fiere La Nuvola Studiò Bonelli Arte LaRatti srl Vecchiato Arte [36] lauro artis causa Civita Servizi Luigi Ballarin Villa Romana Comune di Benevento Mambo Violarte [36] terni nel caos Culturalia Museo Taiwan Walter Guidobaldi Dac divisioni arte contemp Nemar Waves [37] foligno black cube Domus Academy Next Art srl Xister srl Edicola Paci Arte [38] ci vuole un fisico mentale Electa Mondadori PromoPA 24.trailers Exibart.onpaper

via molti, specie negli U.S.A, saranno gadget e souvenir, alla ricerca di le polemiche sorte a causa di perico- oggetti portatori di senso e vettori lose connection con il collezionismo d’immagine. ADVARTISING privato e il mercato, ma recente- Chi: Claire Bommelaer di raffaele bifulco mente tiene banco un po’ ovunque la Dove: Le Figaro discussione circa il destino dei musei Quando: 26 giugno 2009 Nel 2007 comparve tra le strade di alcune città italiane e su alcune riviste RSIrassegna stampa internazionale negli anni a venire. Nel suo blog sul di settore la modella francese anoressica Isabelle Caro immortalata da Guardian Jonathan Jones ne parla a L’arte in crisi si scopre ecologista Toscani per la campagna di sensibilizzazione sociale del brand Nolita. Per Saltz è una Biennale margine di una lezione tenuta da Neil L’ormai storica critica del NY Times Le critiche, furiose, furono rivolte anche verso l’allora Ministro della cookie-cutter MacGregor e Nick Serota, a capo ri- Roberta Smith registra una nuova Salute, Livia Turco, che supportò la campagna che nel frattempo veniva Il noto critico statunitense dice la sua spettivamente di British e Tate, alla tendenza nella comunicazione delle boicottata invece da sulla Biennale. E non va tanto per il School of Economics. I due mostre in galleria, ovvero la progres- quotidiani come il sottile con Birnbaum, accusandolo hanno prospettato una progressiva siva scomparsa del buon vecchio Corriere della Sera. sostanzialmente di scarso coraggio. transizione verso quella che è stata invito cartaceo a vantaggio della co- Chissà se quella La sua mostra è definita esteticamen- definita l’epoca di una “online utopia”, municazione via web. I galleristi sem- campagna allora te familiare, tanto professionalmente in cui il museo si trasforma in un brano diventati d’un tratto ecologisti, aveva uno scopo di impeccabile quanto furba, scontata luogo sempre più virtuale e sempre tutti decisi a sposare ora questa ora awareness verso il e fin troppo rassicurante. Un colpo meno reale. Jones non condivide ed quella campagna in difesa del pianeta brand piuttosto che al cerchio ed una alla botte, questo etichetta il cyber-museo come l’an- o delle foreste, da Smack Mellon a la denuncia. Fatto il giudizio di Saltz circa le scelte del timuseo. Il museo è innanzitutto un Lyons Weir, da Gavin Brown fino alla sta che, a distanza curatore di origine svedese, che luogo reale nel quale entrare in con- milanese Francesca Kaufmann. Ma di un paio d’anni, avrebbe interpretato perfettamente tatto fisico con l’arte e non può ridur- dietro a questa coscienza ambien- ecco comparire una un’arte a fine corsa rinunciando ad si a semplice luogo di conservazione talista sembra si nasconda una più nuova campagna di indicare possibili uscite dall’impasse. e intrattenimento. prosaica necessità di ridurre i costi sensibilizzazione che Ancor più duro il giudizio sulla mo- Chi:Jonathan Jones di gestione in un periodo di finanze utilizza il corpo di una stra della collezione Pinault a Punta Dove:Guardian magre. In realtà però non tutti sono donna attraverso della Dogana, liquidata come un fa- Quando: 9 luglio 2009 allineati. In controtendenza ci sono la rivisitazione di ronico show del mercato, un’esal- infatti coloro che non solo persevera- classici dell’arte moderna. Si tratta di Anad, organizzazione che lavora tazione del collezionista più che La cultura dei prodotti derivati no nello “spreco” ma addirittura esa- nel sociale per educare il pubblico in merito ai pericoli della malattia, che della collezione orchestrata da Ali- Il merchandising dei musei non sem- gerano con inviti preziosi, di dimen- con questa campagna ambient realizzata in alcuni musei tedeschi, luoghi son Gingeras e Francesco Bonami. bra conoscere flessioni. Solo nel sioni oversize e materiali pregiati: è il dove solitamente ci si reca, tra le altre cose, per vedere manifestazioni di Le cose miglior, secondo Saltz sono, 2008 La Réunion des musées na- caso dell’annuncio dell’apertura della bellezza, oltre a dare visibilità al problema, che quantificato significa circa in Biennale, Ragnar Kjartansson per tionaux di Francia, che gestisce una nuova sede newyorchese di Zwirner cinquecentomila giovani ragazze che soffrono e sono in pericolo di vita, ha il padiglione Islandese e, ovviamente, quarantina di boutique museali, ha & Wirth a settembre, nel ground raccolto fondi per continuare quest’opera di sensibilizzazione dimostrando Bruce Nauman per gli U.S.A., quin- venduto 2,4 milioni di libri, 6,5 milioni floor del prestigioso Metal Shutter quanto l’ideale malsano di bellezza promosso dai media e dall’industria di la mostra “In-Finitum” di Palazzo di immagini ma soprattutto ben tren- House costruito dall’architetto giap- della moda sia dannoso. I risultati sono stati subito evidenti: dopo pochi Fortuny e l’operazione “piratesca” di ta milioni di euro di oggettistica. Un ponese Shigeru Ban a Chelsea. giorni dall’inserimento delle opere rivisitate nelle sale dei musei il traffico Swoon (The Swimming Cities of Se- mercato in grande espansione non La Smith prefigura la possibilità che sul sito web della Anad è aumentato del sedici per cento. Inoltre, diversi renissima”). solo nei musei americani ma anche anche il vecchio invito cartaceo sia giornali locali e nazionali ne hanno amplificato il messaggio scrivendo Chi:Jerry Saltz in Europa. Unica eccezione, manco destinato a diventare un segno di di- articoli sulla campagna. Tra i capolavori reinterpretati si trovavano opere Dove: NY Mag a dirlo, è l’Italia, dove il commercio stinzione tra le blue-chip galleries e di Boucher, Ingres e Manet. L’agenzia è la Ogilvy di Francoforte (direttori Quando: 29 giugno 2009 sorge fuori delle strutture museali e quelle che sembrano immuni dalle creativi Stephan Vogel e Christian Mommertz; copy e art director Sabina indipendentemente da esse. Ma chi crisi economiche. Hesse e Albert S. Chan; painter Remus Grecu) che è riuscita con questa I musei del futuro: un dibattito sono gli art shopper? Sono quattro Chi: Roberta Smith campagna ad aggiudicarsi un bronzo nella categoria “outdoor” al Festival sempre aperto visitatori su dieci in media e sono Dove: New York Times Internazionale della Pubblicità Cannes Lions 2009 da poco terminato. Sarà stata la crisi che ne ha spazzati soprattutto donne le cacciatrici di Quando: 23 giugno 2009 MARCO REGNI pistoia

STI Come e quando nasce la tua passione per l’arte? C’è tra gli addetti ai lavori qualcuno con Sono sempre stato appassionato di arte ed è anche per cui ti confronti o al quale ti rivolgi per questo che ho scelto di fare studi classici. A quattordici eventuali consigli? Quali sono le gallerie di anni ho comprato la mia prima opera coi soldi delle riferimento per i tuoi acquisti? paghette: una litografia di Mario Padovan. Non mi sono Sono onorato di essere amico di Ludovico mai più fermato. Pratesi e i suoi consigli sono stati preziosi in molti casi. Per quanto riguarda le gallerie il Di quante opere si compone attualmente la tua posto d’onore spetta alla galleria Beyeler: le collezione? intuizioni di Monsieur Ernst Beyeler colpiscono Considerando anche i giovani artisti siamo sui trecento sempre nel segno. Ho acquistato poi diverse lavori, il cuore della mia collezione è costituito da opere anche dalla Galleria Continua di San una sessantina di opere di grandi autori che partono Gimignano, dalla Galleria il Ponte di Firenze, dall’impressionista Maximilian Luce e dall’espressionista dalla Galleria Caruso di Bolzano e dalla galleria Antonin Slavicek, per continuare con i grandi del Cosmic di Parigi. Novecento italiano tipo Sironi, Rosai, De Pisis, Gottuso, Carrà, Severini, Signorini, per finire con i contemporanei Come ti aggiorni? Christo, Hartung, Gilbert and Gorge, Paladino, Tinguely, Faccio parte del club dei Grandi viaggiatori ed Turcato, Sottssas, Schifano, Kapoor, Rotella. E poi i più ho visitato centoventisei paesi; non dimentico giovani: Masuyama, Mezzaqui, Gaillard. mai di curiosare tra musei e gallerie d’arte

COLLEZIONI a cura di gaia pasi ovunque io mi trovi. Non amo le fiere. Penso che Sei un collezionista “di pancia” o “di testa”, ossia un collezionista l’opera d’arte debba andarsela acquisti un’opera seguendo il tuo istinto oppure la tua a scovare da solo viaggiando, muovendosi e collezione sottende ad un progetto organico? curiosando. Mentre per quanto riguarda le Sono un collezionista di pancia: scelgo solo ed riviste, non per piaggeria ma ritengo Exibart la esclusivamente ciò che mi piace. Ho un intuito “fortunato”, rivista più esaustiva dal momento che riporta ma penso nelle scelte di essere guidato dal prodotto della tutte le notizie con imparzialità precisione e… metabolizzazione dei miei studi classici. Devo dire che un certo brio. purtroppo molti collezionisti collezionano solo per interessi economici, pensando di fare buoni affari. I più non hanno nessun tipo di cultura, e per questo fanno delle scelte che nel migliore dei casi sono fortemente datate, per non dire “modaiole”.

Giovani artisti: che ruolo rivestono nella tua collezione? I giovani artisti hanno un ruolo al momento sempre più importante, ma è molto difficile trovare degli artisti di valore; perché i giovani artisti tendono esclusivamente a mettersi in mostra e spesso si danno delle aree da prima identikit. donna. Ciò non toglie che spesso si possano trovare delle Nome e Cognome: Marco Regni autentiche perle rare come Cyprien Gailliard, Lisa Enderli, Luogo e data di nascita: Terni 19/02/1959 Frank Denota, Nathasha Bowdoin e i giovanissimi italiani Formazione: Studi classici, Giurisprudenza Francesco Carone e Massimo Ricciardo. Attività lavorativa: Notaio esperto in Trust Stato civile: Single     26.inteoria Exibart.onpaper a cura di christian caliandro

confronto, ad opera soprattutto degli termini di successo e di delirio di opinionisti anglosassoni, tra il “Re del massa. La collaborazione tra Michael Rock’n’Roll” e il “Re del Pop”, tra il Jackson e il leggendario produttore 1977 e il 2009, come se anche la Quincy Jones, infatti, riesce a por- tragedia mediatica non potesse es- tare la sperimentazione new wave, sere esperita se non attraverso la il sound robotico e sintetizzato dei ripetizione. Si può solo accennare qui primi Ultravox di John Foxx, degli Hu- agli innumerevoli omaggi che anche man League e di Gary Numan su un l’arte contemporanea gli ha riservato altro livello, fondendolo con la ritmica “Sono shockata… sarò ancora più (su tutti, vale la pena di citare almeno nera in un mix innovativo e pratica- shockata quando lo vedrò” Michael Jackson and Bubbles, 1988, mente irresistibile. È, a ben guarda- UNA FAN DI MICHAEL JACKSON di Jeff Koons, e King – Portrait of re, lo stesso procedimento che adot- INTERVISTATA DALLA BBC Michael Jackson, 2005, di Candice ta John Landis nello storico video del (25 GIUGNO 2009) Breitz, passando per Banksy, Paul singolo4, costruendo – per la prima McCarthy e il “solito” Warhol). volta in assoluto – un cortometrag- “Voglio trasformarmi in un mostro!” Ma è stato prima di tutto un artista gio horror proiettato addirittura, nei MICHAEL JACKSON AL TELEFONO egli stesso: un musicista e un balle- cinema di Los Angeles, insieme alla CON JOHN LANDIS (1982) n Non è semplicemente un altro mito a destra: Andy Warhol – Michael Jackson, del pop che se ne va. A detta di tutti sotto: Paul Mc Carthy Michael Jackson fucked up – commentatori e spettatori – questo 2002. Bronze, 304.8 x 238.8 x 130.1 cm è stato il primo evento autenticamen- te globale collegato ad una morte illustre, anche paragonato a quella di Lady Diana. Per tutto ciò che in- carnava, per i record polverizzati e i ricordi cristallizzati. Michael Jackson non è stato solo il primo artista nero a unifi care le classifi che musicali (sì, fi no a quel momento erano divise) e a scalarle a ritmi vertiginosi, né solo il primo ad essere programmato re- golarmente da MTV. Non è stato solo colui che, nel ‘93, ha persino ridefi nito il Super Bowl come spettacolo media- tico contemporaneo che comprende anche al suo interno una partita di football, inaugurando ufficial- mente l’era del- lo Spet- tacolo contempo- raneo.1 Perché l’aspetto REQUIESCAT IN PACE, Il Re del Pop se n’è andato. Con inevitabile mistero sulle cause del decesso e delirio collettivo. Una vita precocemente e perennemente sotto JACKO i rifl ettori, tra bizzarrie, scandali e soprattutto rivoluzioni creative, cui l’arte non fu estranea. Uno straordinario talento naturale, che volle mutarsi in un’icona artifi ciale… che salta più agli occhi tura di Michael Jackson, rino rivoluzionario; e questo aspetto riedizione di Fantasia di Walt Disney. ad un pubblico in qual- si sbaglia sulla folle meta- oscura tutta l’attenzione morbosa Un cortometraggio che si ispira no- che modo “esterno” morfosi che egli impresse rivolta alla sua eccentricità e ai suoi stalgicamente, nella prima parte, ai come quello europeo Thriller fu una svendita plurima al suo volto, non si capisce lati più controversi. Una rivoluzione, fi lm da drive-in degli anni Cinquanta, e italiano è l’abbrac- nulla delle opera zioni di chi- la sua, non certo d’avanguardia, ri- e nella seconda parodizza i morti vi- cio paradossale della di Hans Holbein il Giovane rurgia a ripetizione che egli servata ad un pubblico elitario e ad venti di Romero: “Con la sua carno- comunità nera ad un si infl isse di continuo, se ri- una sottocultura più o meno fortuna- sa esibizione di spaventosi ballerini, suo fi glio che, sembre- da parte dell’industria dello duciamo tutto a un fatto di ta, ma rivolta invece ad una platea Thriller fu una danse macabre quasi rebbe, in vita ha fatto spettacolo pigmenti: razza, anti-raz za, mondiale, e pop nel senso più alto e letterale per i frenetici anni Ottanta, proprio di tutto per odio di sé, mal-essere, sen- totalizzante del termine. una svendita plurima di Hans Holbein allontanare da sé le tirsi a disagio nella propria E, ascoltando bene a ventisette anni il Giovane da parte dell’industria del- sue origini e rimuovere pelle, bla bla. Guarda te le di distanza dalla sua comparsa quel lo spettacolo”.5 Il tutto servito su un la propria identità. In sue foto. Osservate l’epi- capolavoro che è Thriller, ci si accor- piatto d’argento ad un pubblico che ”The Monster Show” (1993), David ne di una massiccia trasformazione dermide, ef fettivamente sempre più ge del senso profondo di un’operazio- più mainstream e trasversale allora J. Skal ha collegato l’ossessione di funziona da metafora per un pubblico bianca, ma co me passata nella calce ne riuscita stilisticamente a pochissi- non si poteva, e non si può a maggior Michael Jackson per la mutazione fondamentalmente insicuro e timoro- viva. Il naso or mai quasi inesistente, mi altri dischi, e a nessuno in questi ragione oggi. n e la chirurgia estetica con le ansie so sulle reali prospettive di cambia- le labbra divorate dall’interno, i pomel- profonde che hanno attraversato gli mento in una società teoricamente li smagriti come quelli di una masche- esseri umani e i gruppi sociali del mobile e priva di classi”.2 ra jivaro o di una testa di Giacometti. mondo occidentale a partire dagli In uno degli innumerevoli coccodrilli Scrutate i suoi tratti assottigliati, la anni Ottanta: “La fascinazione per meta-fi losofi ci e para-metafi sici sca- pelle ruvida, gli occhi che sembrano il trucco mostruoso andava di pari tenati dall’improvvisa scomparsa, stare al loro posto come un anello al passo con quella per l’alterazione chi- invece, Bernard-Henri Lévy spiega dito di uno scheletro. Consi derate il 1 Richard Sandomir, “How Jackson Redefi ned the Super Bowl”, New York Ti- rurgica, per Jackson come per il suo così l’autoesclusione e l’accanimento restringimento — un fi losofo direbbe mes, 29 giugno 2009: http://www.nytimes.com/2009/06/30/sports/ pubblico, a quanto pareva. […] Forse su se stesso del cantante, descriven- questa époché — di un viso ri dotto football/30sandomir.html?ref=music. non era sorprendente che il divo di dolo plausibilmente come l’ultimo dei alla sua più semplice inespressio ne e 2 David J. Skal, “The Monster Show. Storia e cultura dell’horror” (1993), Baldi- Thriller fosse intento a trasformarsi grandi dandy (nel solco decadente e diventato il proprio sosia”.3 ni & Castoldi, Milano 1998, pp. 278-279. il volto in una specie di teschio ambu- funereo di Barbey, Beau Brummel, Michael Jackson è stato (ed è ancora 3 Bernard-Henri Lévy, “L’orrore per la vita e il folle sogno del dandy senza lante. Da certi punti di vista, la pelle Oscar Wilde): “Il proprio corpo, il pro- di più oggi, grazie all’opera trasfi gu- volto”, Corriere della Sera, 30 giugno 2009: http://www.corriere.it/crona- bianco-osso, il naso quasi scomparso prio volto, visti come minacce an cora ratrice della morte e della metafora) che/09_giugno_30/orrore_per_la_vita_e_il_folle_sogno_del_dandy_senza_vol- e i capelli increspati lo apparentava- più grandi, come luoghi di ogni pe- una fi gura potentemente auratica: to_levy_9da11792-6545-11de-853b-00144f02aabc.shtml. no al Fantasma dell’Opera di Lon Cha- ricolo. Il nemico intimo ma spietato, con ogni probabilità, si trasformerà 4 Silvia Maria Perfetti, “Era come andare a spasso con Gesù”, La Stampa, 30 ney. Il paragone è pertinente, perché che la vita intera non sarà suffi ciente sempre più in un Elvis al cubo, ec- giugno 2009: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/20 sottolinea la funzione culturale paral- per annientarlo o domarlo. Anche qui, cessi e misteri compresi – ed è in- 0906articoli/45039girata.asp. lela di Jackson e Chaney: l’incarnazio- si sfi ora appena la singolare avven- teressante proprio questo continuo 5 David J. Skal, op. cit., . 277. Exibart.onpaper inteoria.27 a cura di christian caliandro n Sulla copertina di un bestseller di Paradise”. Se Londra domani venisse qualche anno fa, The World Without abbandonata, scrive, sappiamo che ci Us (ll mondo senza di noi, 2007) di vorrebbero duecentocinquanta anni Alan Weisman, si possono vedere perché la città tornasse a essere la le rovine di tre simboli dello spazio palude che era un tempo: il Tamigi, urbano – Trafalgar Square, la Torre senza argini, scorrerebbe libero tra Eiffel, la Sagrada Familia – circon- le fondamenta degli edifici crollati, date da una distesa infinita di alberi mentre i ponti cederebbero sotto il giganteschi. Che cosa accadrebbe, peso dell’edera cresciuta a dismisura si chiede l’autore, se gli esseri uma- 4. È significativo che da più di un ni scomparissero oggi dalla terra? secolo versioni quasi identiche della “Look around you, at today’s world. fine siano state descritte dagli autori Your house, your city. The surround- di science fiction: da After London ing land, the pavement underneath, or Wild England (1885) di Richard and the soil hidden below that. Leave Jefferies, dove un gruppo di giovani it all in place, but extract the human intraprendenti in una Inghilterra beings. Wipe us out, and see what’s post-apocalittica e feudale parte ad left”.1 È pressoché impossibile – scri- esplorare le vaste e terrificanti paludi

– con la sua insistenza sul fatto che la apocalittica raggiunge il massimo vera scrittura utopica non è mai wish- dell’efficacia e della potenza quando fulfillment, ma critica del presente –, tratta il suo tema principale – la fine ma il suo argomento principale non della vita e la perdita del senso – non è facilmente contestabile: lo spazio come una precondizione ma come immaginario della scrittura utopica un processo. A definire l’apocalisse è un’enclave dentro il mondo reale. letteraria, in altri termini, non è Autonoma solo apparentemente, la l’ossessione della fine – catturata scrittura utopica non fa altro che nella felice definizione di Frank rispondere al contesto sociale che Kermode “sense of an ending” –,

Ve l’immaginate Londra, abbandonata, ridiventare una palude? O la Torre Eiffel infestata da alberi e rampicanti? Ve l’immaginate, insomma, il mondo senza di noi? Da più di un secolo versioni quasi identiche della fine sono state descritte dagli autori di science fiction. C’è da preoccuparsi? APOCALYPSE NOW (FORSE) ve Weisman – immaginare una città che si estendono dove l’ha originata, contesto bensì un perdurante senso di perdita: contemporanea senza di noi, pensa- “in the days of the old La scrittura utopica è efficace che essa mira sia a il lento ma inevitabile passaggio dalla re che i suoi monumenti colossali, world there flowed the sovvertire che a fare brulicante vita cittadina alla solitudine costruiti dall’uomo, potrebbero un river Thames”, a The quando è innescata da un nuovamente suo. In altre e al silenzio, il lungo, lunghissimo giorno essere inghiottiti dalla natura. Drowned World (1962) problema sociale specifico parole, la scrittura utopica addio alla vita8. n E tuttavia, quell’“è impossibile dire” di J.G. Ballard, fino a e apocalittica occupa lo è solo un trucco del mestiere: una A Scientific Romance spazio ambivalente di una [florian mussgnug] delle più consolidate convenzioni del (1997) di Ronald temporalità elastica, che genere secondo cui l’angoscioso indi- Wright, che immagina Malcolm Bowie, citando Questo articolo si basa su un inter- cibile viene racchiuso in una formula un Tamigi bordato di palme e opulenti solo per far da contrasto alla visione dalle Confessioni di S. Agostino, vento tenuto nell’ambito di Synapsis prevedibile e familiare. Dopo tutto, mangrovie, che si tuffa in un tropicale deliberatamente e audacemente descrive come “the present of 2008 (Certosa di Pontignano, Siena, l’ardito esperimento mentale di Wei- Mare del Nord 5. antistorica del futuro. future things”, o “dynamic futurity”.7 13 settembre), e una versione più sman fornisce esattamente ciò che C’è poco da temere – e forse Possiamo non essere d’accordo con Tornando alla città senza di noi lunga verrà pubblicata nel 2010 sui descrive come impossibile: una de- poco interesse – in queste visioni la controversa analisi di Jameson sul – l’esempio da cui eravamo partiti –, “Quaderni di Synapsis”. scrizione dettagliata e quasi pedante terribilmente sintetiche, inquietanti, significato politico della science fiction ciò significa che la letteratura di uno spazio urbano senza presenze ma anche trasparenti, del futuro. umane. La descrizione di un’immagi- La loro straordinaria coerenza naria Manhattan del futuro – cinque, tematica ed estetica ignora la 1 Alan Weisman, “The World Without Us” (London: Virgin Books, 2007; trad. it. Alan Weisman, “Il mondo senza di duecento, centomila anni dopo l’homo complessità della vita sociale reale e noi”, Einaudi, Torino 2008), p. 4. sapiens – deve molto alle conoscenze non dà conto della nostra quotidiana 2 Per una ricca introduzione alla cultura post-apocalittica nordamericana, vedi Spencer R. Weart, “Nuclear Fear. A His- specialistiche di architetti, botanici e esperienza della storia e della società tory of Images” (Cambridge, Massachusetts, and London: Harvard University Press, 1988). Si veda anche Paul Brians, ingegneri, ma anche all’infinita proli- come di un caos spiazzante di forze “Nuclear Holocausts. Atomic War in Fiction 1895-1984” (Kent, Ohio, and London: Kent State University Press, 1987) ferazione, nella cultura americana di contraddittorie e indiscernibili. Come e Paul Boyer, “When Time Shall Be No More. Prophecy Belief in Modern American Culture” (Cambridge, Massachusetts, massa e soprattutto nel cinema, di scrive Fredric Jameson, la scrittura and London: Harvard University Press, 1994). mondi distopici, apocalittici e post- utopica è efficace quando è innescata 3 Angela Carter, “Infernal Desire Machines”, p. 19. apocalittici2. Come i suoi equivalenti da un problema sociale specifico: “It 4 Laura Spinney ‘Return to Paradise’, “New Scientist”, vol. 151, no. 2039, 20th July, 1996, p. 26. letterari e contrariamente a quanto must respond to specific dilemmas 5 Richard Jefferies, “After London or Wild England” (Cirencester: The Echo Library, 2005) p. 26. Come ha dimostrato dichiara l’autore, The World Without and offer to solve fundamental social Patrick Parrinder, la valle del Tamigi è un tipico scenario di eventi apocalittici nella narrativa ottocentesca. Vedi Patrick Us dimostra come la futurologia pos- problems to which the Utopian Parrinder ‘From Mary Shelley to The War of the Worlds: The Thames Valley Catastrophe’, in David Seed (ed.), “Anticipa- sa diventare una scienza relativamen- writer believes himself to hold the tions. Essays on Early Science Fictoon and its Precursors” (Liverpool: Liverpool University Press, 1995), pp. 58-74. te semplice: è più facile fare profezie key”.6 Nella lontana Londra tropicale 6 Fredric Jameson, “Archaeologies of the Future. The Desire Called Utopia and Other Science Fictions” (London and New su cemento, vetro e acciaio che su della finzione apocalittica, invece, York: Verso, 2005; trad. it. “Il desiderio chiamato Utopia”, Feltrinelli, Milano 2007), p.11. quelli che Angela Carter chiama “the i problemi sociali attuali non sono 7 Malcolm Bowie, “Psychoanalysis and the Future of Theory” (Oxford: Blackwell, 1993). La felice definizione che Darko fragile marginalia of our dreams”.3 più riconoscibili, e l’intricata trama Suvin ha dato della science fiction come “literature of cognitive estrangement” sottolinea in maniera analoga la rilevanza Laura Spinney, giornalista britannica della vita urbana è poco più che una del contesto sociale. Vedi Darko Suvin, “Metamorphoses of Science Fiction” (New Haven: Yale University Press, 1979), che scrive per The New Scientist, vuota decorazione, una maschera parte prima. arriva alla stessa conclusione in un distorta, o forse un comodo 8 Frank Kermode, “The Sense of an Ending. Studies in the Theory of Fiction” (Oxford: Oxford University Press, 1966; articolo del 1996 intitolato “Return to pretesto: una convenzione utilizzata trad. it. “Il senso della fine. Studi sulla teoria del romanzo”, Sansoni, Milano 2004). 28.approfondimenti Exibart.onpaper

a destra: Leandro da Costa, Sem título, 2007, Installazione,objeto de borracha tiras de chinelo, 28 x 20 cm nella pagina a fianco: Marcos Chaves, Fontana, serie lograduro, tape black and yellow stick on the wall, site related work, collezione dell’artista CONTEMPORANEO BRASILIANO.

Altro che Cina. Negli ultimi mesi l’arte più in voga in Occidente è senza dubbio quella carioca e quella paulista. Insomma, quella brasiliana. Un’inchiesta ripercorre le tappe di questo crescendo di interesse dell’Europa e dell’Occidente verso il paese sudamericano. In attesa di una grande mostra in quel di Prato... n A causa del contagio della globaliz- la più recente (ottobre 2008) Nova UNA NUOVA ATTENZIONE DA alla presenza nobile della fondazione Laura Vinci alle Papesse, la rasse- zazione, che sta invadendo il sistema Arte Nova, al CCBB, a Rio, e infine PARTE DELL’OCCIDENTE. Se a svizzera Daros Latinamerica o alle gna Experiment Experiencia: Art in dell’arte brasiliana (come si è visto l’apertura, nel 2005 del Centro de Madrid, un anno fa, Arco08, dedica- scelte lungimiranti di gallerie giovani Brazil 1958-2000 al MoMA di Ox- lo scorso autunno a Londra alla Tate Arte Contemporânea Inhotim. to al Brasile, aveva in qualche modo come la berlinese Carlier|Gebauer ford) o le rivalutazioni internazionali con Cildo Meireles e durante la fan- Ma, come suggerisce il titolo di un preannunciato l’avvento di una nuova o la giapponese Misako & Rosen di diversi artisti (Walter Goldfarb, tasmatica 28. Biennale di Sao Paulo saggio di Stefan Zweig, il Brasile è fioritura espressiva del contempora- (Erika Verzutti e Tiago Carneiro Rosana Palazyan, Raquel Garbe- curata da Ivo Mesquita) la produ- terra d’avvenire, nazione da Cunha hanno lotti, Carmen Alves, Liane Cham- zione creativa carioca e paulista ha sempre in cerca di una partecipato que- mas, Jak Leirner e la artist’s choice cominciato a ricevere, da parte del visione più completa ed A Madrid, un anno fa, Arco08, sto inverno alla di Vik Muniz, al MoMA di New York), Vecchio Continente, uno sguardo di- esterna della propria im- collettiva Neo Tro- senza dimenticare le memorabili col- verso. Una maggiore attenzione e un magine. “Il Brasile più che dedicato al Brasile, aveva in picalia When Lives lezioni private di Bernardo Paz e di rispetto globali, che grazie agli sforzi un continente è un mon- qualche modo preannunciato Become Form) si sua moglie, l’artista visionaria Adria- di galleristi, collezionisti, istituzioni e do in miniatura”, scrive è cominciato a cre- na Varejão. curatori, ha portato alla ribalta il rico- Zweig, “una terra che re- l’avvento di una nuova fioritura are una sorta di ULTERIORI FATTORI: LA BRAZI- noscimento (europeo) di grandi artisti gala di anno in anno, a chi attesa istituzionale LIAN DIASPORA. Questi ultimi però quali Hèlio Oiticica, Lygia Clark, di lo osserva, la stessa sen- espressiva del contemporaneo nei confronti del- sono solo alcuni macro-fattori che Lygia Pape, dell’insospettabile Guto sazione. E cioè la perce- le promesse che sottendono al processo di ri-attivazio- Lacaz, di Marcos Chaves oppure, zione di vivere sempre nel carioca e paulista l’arte contempo- ne della nuova arte brasiliana. anche, di Antonio Dias. Il migliora- futuro”. Ecco dunque che ranea brasiliana è “Nei decenni passati, un numero sem- mento della tecnologia ha portato ad ogni confronto o analisi con qualsiasi neo, principalmente di provenienza in grado di fornire. Dall’altra parte, pre crescente di artisti ha comincia- un incremento del flusso di informa- altro territorio risulterebbe inadatta, carioca e paulista, è altrettanto vero la spinta promozionale riguardante to a diventare attivo anche oltreoce- zioni, che hanno causato una ridefini- impossibile e, allo stesso tempo, in- che non bisogna tralasciare – in que- nuovi talenti e artisti dimenticati ha ano”, spiega Atto Belloli Ardessi (cu- zione delle politiche dei musei e una fruttuosa e riduttiva. sta presa di coscienza dell’Europa portato alla ribalta alcune specifici- ratore di After Utopia, collettiva dei domanda di maggiore professionali- Il Brasile necessita, oggi più che mai, sul grande paese sudamericano – le tà del fenomeno come le raffinate più rappresentativi artisti brasiliani tà. Per quanto riguarda il riscontro di uno sguardo ampio e incuriosito, numerose manifestazioni minori che pubblicazioni d’arte (Cosac Naif), le che inaugurerà a fine ottobre 2009 mediatico di pubblico, poi, è d’obbligo un punto di vista esterno che noi hanno sempre tenuto viva l’attenzio- scelte centrate di alcune gallerie (la al Pecci di Prato). “Spesso sopran- citare, sempre in tema di nuova arte europei e osservatori dello scenario ne sul tema (ad esempio il Festival Roesler, la Strina, la Vermelho, la nominati Brazilian Diaspora si sono brasiliana, eventi importanti come le artistico globale, solo a distanza, ri- Internaciònal da Nova Arte Brasiliera Thomas Cohn o la Fortes Vilaça), le fatti voce di un processo nel quale la mostre: Panorama da Arte Brasilei- usciamo ad avvicinare nella maniera dal 2000 a Barcellona). grandi retrospettive europee (Erne- singolarità della loro identità è rima- ra al MAM di São Paulo (nel 2001), più corretta. In Europa e in Giappone, anche grazie sto Neto al Macro di Roma, oppure sta intatta in un modo riconoscibile Exibart.onpaper approfondimenti.29

PRATO DO BRASIL e ancora inafferrabile. Ma gli artisti to di un progetto, un’utopia che ha L. “Sono convinto”, conclude Belloli che partecipavano a queste mostre, nell’estetica della città di Brasilia, Ed è stata proprio Ginevra Bria, che firma questo “che questi artisti, appena citati, sia- in Europa, erano come nomadi, tanto l’esempio di come la natura possa reportage, a collaborare assieme a Marco Baz- no già in grado di oltrepassare l’Arte dal punto di vista geografico quanto venire processata dall’arte per forni- zini (la cura della mostra è come detto di Atto Concreta, creando un nuovo tipo di dal punto di vista della loro origine re una nuova esperienza di spazio ed Belloni Ardessi) alla realizzazione della grande astrattismo miniale capace di agire estetica. Miguel Rio Branco, Tunga, un nuovo concetto di luogo. L’utopia esposizione sulla creatività brasiliana che si terrà direttamente sullo spazio personale Marepe, Nuno Ramos, Iran do Espiri- non è altro che un luogo senza spa- al Pecci di Prato a partire dal prossimo autun- dello spettatore, cambiandolo”. to Santo, Waltercio Caldas, Haroldo zio” puntualizza Belloli,”ma Brasilia, no. L’evento si inserirà nei ‘festeggiamenti’ per i L’ARTE NELLA VITA DI MOLTITU- De Campos, Mary Vieira e anche Ro- realizzando e superando la propria DINE BRASILIANA. Nelle opere berto Burle Marx, si spostavano tra utopia, si è trasformata in uno spazio degli artisti contemporanei brasiliani il Brasile e Londra, Parigi, Basilea, senza più luogo d’origine: il proprio c’è un’abilità empatica ed espressiva Amsterdam, Bruxel, Lisbona e Ma- territorio. La realizzazione di Brasilia unica, che li rende capaci di venire drid, mentre le loro forme d’espres- ha marchiato un’intera generazione a patti con tematiche e percezioni lampanti per il pubblico d’oltreocea- no. Il Brasile è una nazione che as- La realizzazione di Brasilia ha sorbe e forgia continuamente culture formate da ibridi umani ed è anche marchiato un’intera generazione di per questo che sta catturando sem- pre più l’attenzione mondiale. L’arte grandi artisti che negli scorsi decenni è così diventata quell’aspetto del Brasile che celebra e interagisce con sono stati ispirati dalle linee e dai questa vita di moltitudine, esaltando i virtuosismi vanitosi di Oscar Niemeyer colori, quanto la loro assenza; le for- me geometriche quanto il dinamismo contorto del caos. La società brasi- sione artistica oscillavano tra varie di grandi artisti che negli scorsi de- liana infatti, esente da una stretta Laura Vinci, Sem título, Gelo, sistema de cinquant’anni dalla fon- discipline. Le loro erano esperienze cenni, sono stati ispirati dalle linee refrigeração, tubos de cobre, ferro Instalação, dazione di Brasilia, una gerarchia di valori, permette a uo- che riunivano molteplici contraddizio- e dai virtuosismi vanitosi di Oscar 2003, Galeria Nara Roesler delle più grande utopie mini e oggetti di integrarsi, fornen- ni come la globalizzazione e il regiona- Niemeyer. Basta dunque guardare architettoniche immaginate e poi realizzate. E do la giusta energia che modifica e lismo, l’urbanizzazione e la tradizione, a quei lavori degli anni Cinquanta, proprio “After utopia” vuole puntare lo sguardo trasforma continuamente le proprie l’identità e le origini, il cannibalismo e per capire che oggi giovani talenti il progetto che ospiterà lavori (alcuni dei quali strutture. Questa energia, in fondo, l’indigestione”. come Josè Damasceno, Laura Her- anche nelle foto che illustrano queste pagine) di però, non viene direttamente da un “Per i brasiliani”, continua Belloli, ber, Detanico&Lain, Leandro Costa o una trentina di artisti brasiliani. Qualche nome? processo dialettico, ma arriva piutto- “l’arte è sempre stata una questio- ancora Matheus e Thiago Rocha Pit- Cildo Meireles, Vik Muniz, Ernesto Neto e sto dall’osservazione della vita e dalla ne vitale. Oggi gli artisti brasiliani, ta discendono da quella tradizione”. Laura Vinci, solo per citare i più noti. sua conseguente saggezza pratica seppure ben inseriti nei circuiti ol- Senza dimenticare quelle che secon- che i brasiliani amano definire mo- n treoceano, devono affrontare una do me sono vere promesse dell’arte After Utopia. dernità alternativa. nuova sfida. Il Brasile infatti per loro contemporanea brasiliana: Chalpa A View on contemporary Brazilian Art è diventato un’idea, il superamen- Ferro, Andrè Komatsu e Marcellvs 24 ottobre 2009 – 14 febbraio 2010 [ginevra bria] Centro per l’arte Museo Pecci di Prato www.centropecci.it 30.approfondimenti Exibart.onpaper

L’acronimo sta per Arte Lavoro Territorio, nuovo spazio no-profit del bergamasco. Un vero museo privato realizzato in un fascinoso ex opificio della Italcementi, dove Tullio Leggeri ed Elena Matous Radici hanno realizzato il sogno coltivato da una lunga amicizia. ,I protagonisti ci raccontano com’è nato e come crescerà… SI PARTE

n Un excursus veloce su Tullio Leg- E. M. R.: Sì. ALT è nato dalla loro col- geri collezionista… laborazione: quando hanno scoperto T. L.: La passione c’è da sempre e si che questa meravigliosa archeologia è concretizzata quando, alla fine de- industriale era in vendita sono venuti gli anni Sessanta, ho iniziato a lavora- insieme a visitarla ed è stato amo- re e spendevo tutto il mio stipendio re a prima vista. Il primo pensiero comprando opere d’arte. Allora guar- è stato di cercare di trattenerla ad davo soprattutto agli artisti che gravi- uso e consumo del territorio e, dopo tavano intorno a Fontana e Manzoni. che Tullio ha fatto tutte le verifiche Poi negli anni Ottanta ho comprato tecnico-strutturali e ne ha riparlato meno, pur seguendo attraverso le con Fausto, lui ha risposto: “Tullio sei riviste specializzate quello che acca- matto, ma se vuoi farlo, io ci sto!”. deva nel mondo: il ritorno alla pittura Quando Fausto alcuni anni più tardi mi ha lasciato indifferente, ho sem- è venuto a mancare, mi è sembra- pre cercato istintivamente il nuovo e to naturale continuare ciò che aveva mi sembrava di assistere a percorsi cominciato mio marito e Tullio mi è già sperimentati dalle precedenti ge- stato vicino finché, venuta fuori dal nerazioni. Poi c’erano gli impegni fa- dolore, sono riuscita a partecipare ALT, in pratica, è interamente smon- politica né tantomeno da un generico curatoriali e cataloghi. miliari, gli amici e le partite di calcio concretamente al progetto. tabile e in qualsiasi momento l’ex impegno a “fare un po’ di tutto”. Per T. L.: Poi con la collaborazione del- di mio figlio, che mi hanno avvicinato Italcementi può essere riportata alla questo può concentrarsi su progetti la biblioteca del Comune di Alzano a livello mentale alla visione “disinibi- L’edificio è del tutto particolare, sua forma originaria e ricevere nuove mirati alla ricerca e ai giovani, svilup- Lombardo catalogheremo i libri che ta” dei giovani artisti dei primi anni oltre che decisamente grande. identità e destinazioni, garantendosi pati con la collaborazione del comi- hanno accompagnato la crescita del- Novanta, ai quali la Transavanguardia Com’è stato scelto e con che cri- l’immortalità. tato scientifico al fine di garantire la la mia collezione, cosicché i visitatori – se vogliamo darle un merito – ha teri è stato restaurato? possano fruire gratuitamente insegnato a rompere con il rigore T. L.: Sono ormai diversi anni che Non siete propriamente al di materiali specifici sui alcuni dell’Arte Povera. mi occupo di contenitori antichi ed centro dei percorsi artistici ALT ha il privilegio di non dei lavori esposti. Per quanto edifici con precedenti identità di tipo internazionali. Quali argomen- dipendere dalla politica né riguarda il “buon mangiare” E poi arriva un momento della pro- industriale, valutando con attenzio- tazioni forti metterete sul l’idea è venuta dopo una visi- pria “carriera” in cui si ha voglia ne ed umiltà come poter dare loro piatto per far arrivare da voi da un generico impegno a ta al Guggenheim di Bilbao: di realizzare qualcosa di più “pub- le corrette destinazioni d’uso. Prima il pubblico? coinvolgere un grande chef su blico” di una collezione privata. È di tutto guardo alla compatibilità, al T. L.: ALT non è periferico, anzi. “fare un po’ di tutto” un menù ridotto a prezzi con- questa la motivazione che sta alla fine di valorizzare ciò che ho davanti. È situato a quarantacinque chilo- tenuti. Quando sarà aperto base di ALT? Com’è nata l’idea di Lo fanno in molti, ma la differenza metri da Milano e dieci da Orio il ristorante i nostri visitatori aprire un grande spazio espositivo sta nel farlo “senza paraocchi”, cosa al Serio, il quarto aeroporto nazio- massima qualità. potranno mangiare e bere tranquilli e di ricerca ad Alzano Lombardo? che mi ha insegnato la frequenta- nale per capacità e uso. Da poco è senza mettere a rischio gli altri auto- T. L.: L’ex Italcementi è stato un zione assidua degli artisti. Per ALT raggiunto dalla metropolitana Berga- A livello di governance che tipo di mobilisti, grazie alla metropolitana. caso, anzi diciamo una bella sorpre- era fondamentale, data l’importanza mo-Albino. E anche le argomentazioni impostazione avete scelto? sa, perché era da tempo che sentivo dell’impianto storico originario, svilup- culturali non mancano! ALT ha il privi- T. L. / E. M. R.: ALT è un’associazio- Qual è il budget annuo per il fun- la necessità di esporre le mie ope- pare un progetto basato su sistemi legio di non essere uno spazio pubbli- ne culturale con un comitato scientifi- zionamento? Avete immaginato re d’arte che non vedevo da anni, costruttivi reversibili. La struttura di co e quindi di non dipendere né dalla co di cui fanno parte Fabio Cavallucci, anche un piano di business che in quanto accatastate nei posti più Giacinto Di Pietrantonio, Alessandro permetta ad ALT di avere degli in- disparati. Devo precisare che die- Rabottini e Paola Tognon, persona- troiti “industriali”? ci anni fa avevo già individuato una lità che possiedono una spiccata T. L.: Attualmente stiamo facendo vecchia fornace a Ranica, ma per in- ACCOSTAMENTI sensibilità e conoscenza del terri- le valutazioni economiche del caso, comprensioni futili con le amministra- torio artistico locale e nazionale, con qualche asso nella manica che zioni non sono riuscito a realizzare il TRA I PILASTRI coniugata ad una competenza in- sveleremo in seguito. Per adesso è progetto. Quando con Fausto Radici ternazionale. possibile chiamare il numero tele- abbiamo scoperto ALT ad Alzano “La selezione non è stata facile: le opere sono tutte belle”. Così fonico di ALT e prenotare per con- Lombardo, ci siamo appassionati su- Fabio Cavallucci, membro del comitato scientifico di ALT, sintetizza Dichiarate di voler mettere in ferenze, dibattiti, matrimoni, senza bito per l’architettura, ottocentesca, l’arduo compito di esporre “Una collezione trasversale”, quella di mostra le eccellenze del territo- che questo intacchi minimamente la e per gli ampi spazi: era perfetto per Tullio Leggeri, “rinforzata” da opere raccolte da Fausto ed Elena rio, non solamente artistiche… programmazione espositiva. Quando la nostra idea di interagire, divulga- Radici. “Non sono mai lavori scelti a caso. – spiega il curatore – E. M. R.: Sì, Fausto era ferma- arriva la gente le opere saranno lì, re l’arte mostrando anche qualcosa Anche opere piccolissime, come l’‘Autoritratto’ di Man Ray o quello mente convinto che il territorio stimoleranno una reazione positiva o della storia, come appunto la prima di Beuys, di pochi centimetri, emanano un’energia enorme. C’è l’Arte bergamasco nascondesse esempi negativa: è questo è il primo passo Italcementi d’Italia. Povera, anche se non con lavori di grandi dimensioni, perché Leggeri di eccellenza, mai celebrati per il verso l’apertura al linguaggio dell’arte arriva al collezionismo alla fine degli anni Sessanta, e naturalmente ha carattere molto riservato che ha contemporanea. Signora Radici, com’è nata l’ami- dovuto fare un periodo di “gavetta”. La collezione spicca il volo però la gente di queste parti. Eccellenze E. M. R.: E per finire, sarà la bontà cizia tra lei, suo marito Fausto e dagli anni Novanta, anche perché molte opere sono state realizzate artistiche in senso ampio – design, del nostro progetto a rendere econo- l’architetto Leggeri? direttamente da Leggeri, che è anche amico e collaboratore tecnico architettura, teatro, danza, musica micamente sostenibile una program- E. M. R.: Io e Fausto ci siamo sposati di molti artisti”. E, nel supercontemporaneo, “è stato bello collocare – ma anche scientifiche, che ALT mazione ampia e trasversale. Noi ci nel 1982 e quando abbiamo iniziato in dialogo ‘Love saves life’ di Maurizio Cattelan e ‘Giuseppe’ di Sislej ben si presta a presentare grazie crediamo e stiamo già avendo i primi n a interessarci all’arte contempora- Xhafa. E infatti la mostra funziona così, per accostamenti e rimandi alle ampie campate che possono importanti feedback! nea, a frequentare le gallerie, le fie- a distanza. Brillano anche le assenze, come la Transavanguardia”. accogliere più di quattrocento per- [a cura di m. t.] re e i salotti degli altri collezionisti, Ma, se “de gustibus” non si discute, “il problema è rimandato sone. Per quanto riguarda il nostro abbiamo incontrato Tullio. Fausto all’allestimento”. L’ex Italcementi è infatti “uno spazio imponente, e apporto, stiamo lavorando per fare era un imprenditore e ha approfon- allo stesso tempo frammentato da volte e pilastri. La luce è uniforme, network con altre istituzioni, del ter- info. dito quest’amicizia anche avvalendosi zenitale, ha un po’ il sapore della chiesa o della moschea. Impossibile ritorio prima e internazionali poi. ALT - Arte Lavoro Territorio delle collaborazioni di Tullio in campo sconfiggerlo sulla base delle dimensioni, è uno spazio che assorbe. Via Acerbis, 12 - 24022 Alzano edile. Insieme sono riusciti a porta- La collezione poi nasce come raccolta personale, da casa, e salvo Capitolo “servizi aggiuntivi”… Lombardo (BG) re grandi architetti come il francese alcuni casi non presenta opere enormi. Quindi la mostra si dispiega, E. M. R.: Il bookshop occupa uno Orario: sabato e domenica Jean Nouvel a Bergamo… almeno nella prima parte, come un percorso “aperto”, dove i lavori spazio di duecento metri quadri ed s’incontrano dietro ai pilastri, o nelle pareti di fondo, scoprendoli un è gestito da Silvana Editoriale, che ore 11-19 o su appuntamento Ingresso libero E ad un certo punto avete pensato po’ alla volta. Si perde in gigantismo alla Pinault, ma si guadagna in ha provveduto a dotarlo di una sele- Tel 035 294303 di unire le forze per questo pro- concretezza e verità dell’opera”. zione di libri sugli artisti coinvolti nel [email protected] getto… programma espositivo di ALT, saggi www.altartecontemporanea.it               

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NOI, Discutere, esibire e produrre arte per porre le basi di una nuova generazione e ripartire insieme: è la mission di Depart, fondazione romana che debutta ufficialmente a settembre con una mostra al Macro. E, da novembre, avrà una propria sede. Una chiacchierata col fondatore, Pierpaolo Barzan…

Il Cortile della tenuta Poggo a DELLA CREATIVITÀ Golo e Pier Paolo Barzan

loro compito connettere Depart con la nuova scena artistica della Capitale.

Depart nasce nella Città Eter- na in un periodo di notevole fioritura di fondazioni private. Come giudichi questo conte- sto? Il fatto che ci siano due nuovi musei di arte contemporanea che apriran- no insieme il prossimo anno e che ci sia un proliferare di nuove fondazioni è un bel segnale, ci spingerà a fare del nostro meglio, a confrontarci e spero anche a collaborare per far sì che a Roma si venga non solo per il suo passato, ma anche il suo presen- te, e perché no, il suo futuro.

L’impostazione di Depart dà l’im- n Pierpaolo Barzan, chi sei? diventando provinciale e marginale mo invitato l’artista Cao Fei a crea- intervenire giovani architetti ca- pressione di essere piuttosto Una decina d’anni fa ho cofondato rispetto al resto del mondo. re una performance live basata sul liforniani, ma su Roma non state onerosa. Riguardo ai costi annui l’Altay Scientific Spa, azienda atti- progetto RMBcity. La performance, pensando ad un headquarter? di gestione della fondazione cosa va nella produzione di attrezzature Un paese intellettualmente quasi budget permettendo (anzi, sponsor Stiamo vagliando diverse soluzioni e dice il vostro business plan? In ge- scientifiche per laboratori scolastici. perduto. Qual è la vostra ricetta? cercasi…), verrà ospitata al teatro sceglieremo quella che ci sembrerà nerale che entità di investimento La nostra produzione è rivolta per Depart vuole rilanciare un dibattito del Guggenheim di New York nell’am- più adeguata per gli ambiziosi obietti- hai profuso in questa iniziativa? il novantanove per cento ai mercati sulla contemporaneità in Italia, ospi- bito della rassegna Performa. Vi vi della fondazione. Ci proponiamo di Sarà sempre sostenuta in ma- esteri in quanto in Italia, un po’ per un tare artisti dalle idee fresche e vivaci posso anticipare poi che per il pros- svelare la sede nel mese di novem- niera esclusiva dal tuo personale approccio antiquato all’insegnamento attraverso un programma di residen- simo anno stiamo organizzando una bre in coincidenza con la chiusura di mecenatismo o immagini altri soci, delle scienze un po’ per mancanza di ze e organizzare mostre che possa- grande mostra dedicata ad artisti “New York Minute”. Posso anticipare altri supporti, altre entità? fondi, raramente nelle scuole si uti- no avvicinare un pubblico giovane alle asiatici. però che avremo dei piccoli avampo- Depart dovrà essere un’entità indipen- lizzano apparecchiature scientifiche. nuove tendenze artistiche. La visione sti in Asia e Stati Uniti grazie alla col- dente, puntando su sponsorizzazioni e Per questo mi trovo spesso a viag- di Depart è tutta racchiusa nel suo Di grande interesse è questo vo- laborazione con altre fondazioni. attività di fundraising. Non sarà facile, giare. nome: discutere, esibire e produrre stro esordio con una virtuosa ma con una vision chiara e una pro- arte per porre le basi di una nuova collaborazione pubblico-privato. Le attività in cantiere sono molte. grammazione di qualità sono convinto Magari proprio a New York, capi- generazione e ripartire insieme. Com’è nata? Chi se ne occuperà? che possa continuare sul cammino tale dell’arte contemporanea... Grazie all’incontro, fortemente voluto La fondazione avrà a breve un mana- che ha già intrapreso grazie a spon- Già. Tra i principali mercati ci sono gli Ci puoi elencare le attività che dal mio caro amico Mario Cristiani, ger che si occuperà del coordinamen- sorizzazioni importanti. n Stati Uniti e a New York, sette anni contraddistingueranno Depart? con Luca Massimo Barbero, con il to degli eventi e del fundraising, e si fa, è cominciata la mia avventura da Depart vuole porsi soprattutto come quale si è subito instaurato un ottimo sta avvalendo e si avvarrà di persone [a cura di m. t.] collezionista; da allora nei miei viaggi un luogo di produzione artistica, un feeling. che hanno prestato le loro professio- di lavoro, dovunque mi trovassi, ho vero hub della creatività, con il pro- nalità gratuitamente. Vorrei cogliere sempre cercato di ritagliarmi un po’ gramma di residenze, mostre e dibat- Per quanto concerne le residenze l’occasione per ringraziare Luca Lo info. di tempo per titi. Inaugu- – ed è un grande regalo che fate Pinto, Valerio Mannucci e Nicola Pe- approfondire la reremo uffi- alla scena dell’arte capitolina – ci coraro per il supporto nell’organizza- Via Dusmet 53 mia passione e Avremo dei piccoli cialmente la sarà bisogno di spazi adeguati: zione dell’evento “New York Minute”. 00046 - Grottaferrata-Roma visitare musei Fondazione siete dotati attualmente di un ca- Con la rivista Nero rappresentano il www.departfoundation.org e gallerie: l’ar- avamposti in Asia e con l’evento sale in Toscana, dove avete fatto meglio della creatività romana. Sarà [email protected] te mi ha aiuta- Stati Uniti grazie alla “New York to a compren- Minute”: dere la cultura collaborazione con sessanta ar- dei popoli con tisti che ruo- FIRST MINUTE cui entravo in altre fondazioni tano intorno contatto. alla Grande Mela si esi- “New York Minute” inaugurerà ufficialmente l’era Barbero al Macro. Curata da Kathy Grayson, Come nasce la voglia di aprire una biranno al Macro Future di Testaccio giovane critica statunitense e direttrice della galleria Deitch Projects, la mostra propone sessanta fondazione? a partire dal 19 di settembre. La artisti che vivono, lavorano o gravitano intorno alla Grande Mela, esponenti di una delle comunità più In Italia spesso si percepisce l’arte mostra, curata fa Kathy Grayson, ha “glamorous” del panorama internazionale e nuovi protagonisti dello star-system, come Dash Snow, contemporanea come qualcosa di tutte le potenzialità per avvicinare un Terence Koh and Ryan McGinley. Grandi installazioni, murales site-specific, sculture, strutture negativo e invasivo verso il nostro pa- pubblico variegato all’arte contempo- luminose, dipinti e videoproiezioni racconteranno quanto sta avvenendo oltreoceano attraverso tre trimonio culturale, ma ciò che sem- ranea, sarà viva ed estremamente aree tematiche: “Street Punk”, “Wild Figuration” e “New Abstraction”. Alla prima, un misto di energia bra sfuggire è che l’arte, che per sua coinvolgente, con performance, con- dark e street-life, appartengono creativi come Dash Snow, Kembra Pfahler, Terence Koh, Nate natura è sempre contemporanea, è certi e screening. Lowman, Gardar Eide Einarsson, Lizzi Bougatsos e Aurel Schmidt. Più colorata ed esplosiva una scintilla di creatività che genera la seconda tendenza, che privilegia composizioni realizzate con objects trouvée o opere fatte a innovazione e sviluppo. Fino agli anni Esordite appunto con una grande mano. Fra i nomi, Chris Johanson, Jim Drain, AVAF, Paper Rad, Takeshi Murata, Midsaki Kawai ‘50 e ‘60 il nostro Paese ha regalato mostra al Macro Future. Immagi- e Jules de Balincourt. Il terzo filone esemplifica tentativi di ricerca nel campo dell’astrazione, fusi al mondo grandi artisti, designer e nate – al di là degli eventi nelle vo- con l’energia della street culture e dell’era digitale; nelle sue fila, Dan Colen, Rosson Crow, Sterling architetti, mentre oggi mi sembra, stre sedi – di proporre una grande Ruby, Xylor Jane e Tauba Auerbach. ahimè, che abbiamo ben poco da of- mostra “esterna” ogni anno? frire sul piano internazionale. L’aver Questo dipenderà dalle esigenze delle “New York Minute” smesso di investire in cultura e in singole esibizioni. Il prossimo appun- MACRO FUTURE Roma - Piazza Orazio Giustiniani, 4 istruzione, non riuscendo di fatto a tamento è al teatro Carignano di Tori- Dal 19 settembre al 1° novembre 2009 creare una nuova generazione, ha no il 6 di novembre dove, nell’ambito www.macro.roma.museum/ comportato che l’Italia si sia lenta- di Artissima 16 “Accecare l’Ascolto”, mente spenta e ritirata su se stessa in collaborazione con Arthub, abbia- 36.approfondimenti Exibart.onpaper LAURO CAUSA Uno spazio che nasce spontaneo e cresce anticonformista. Un capannone da seicentocinquanta metri quadri e un’area esterna di cinque ettari. È il “Giardino” che Angela e Massimo Lauro si apprestano ad inaugurare nell’ombelico della penisola, nei pressi di Città di Castello. I collezionisti napoletani ce lo raccontano in anteprima… n Come nascono i Lauro collezio- Che spazio è? subito immaginato di utilizzarlo per le nisti? Abbiamo oltre seicentocinquanta me- opere di dimensioni più ingombranti e Collezionare opere d’arte contempo- tri quadri di capannone, dove prima per degli eventi. A mano a mano che ranea è tradizione e passione della papà Ercole produceva il vino di fa- si montavano ed installavano i primi nostra famiglia. Riguardo a noi, dopo miglia, suddiviso in cinque stanze, di pezzi, poi, ci siamo accorti che quel- un’iniziale attrazione verso alcuni cui una specificamente video room. la parte della nostra raccolta poteva nomi storici collezionati dai genitori di Il giardino invece è di circa cinque essere rappresentativa di un’epoca, Massimo, ma che non ci potevamo ettari. di un’ultima generazione di artisti, permettere, nel ‘90 decidemmo di e che forse valeva la pena renderla cambiare rotta e cominciammo ad Senz’altro in Umbria non andrà fruibile. acquisire opere di artisti della nostra tutta la vostra collezione. Come generazione. L’episodio che segnò avete scelto le opere da collocare Il restauro è stato affidato ad Al- il cambiamento? Il primo appunta- nel “Giardino”? berto Sifola e Vincenzo Sposato. mento con Lia Rumma, gallerista Qual è stato il napoletana in quegli anni molto vici- loro approccio? na all’arte concettuale e impegnata Qualcosa di disinvolto, Un approccio che in un’attività espositiva di grande ri- esalta il fascino cerca. Da lei c’era un misterioso e fresco, personale, più dell’essenzialità affascinante piccolo quadro di Gino che il compito, classico e di un’architettura De Dominicis, di cui ci innamorammo industriale, con in- subito. Lo prendemmo, inaugurando protocollare, che ricorda la terventi di ristrut- con grande emozione il nostro nuovo turazione e pulizia percorso. parola fondazione interna molto di- screti. Gli architetti Qual è stato il filo conduttore, in hanno poi raziona- questi vent’anni, della raccolta Attualmente le opere in collezione lizzato l’esterno del capannone (dove messa in piedi? sono trecento. Per il “Giardino” abbia- pure sono installate opere d’arte) Sarà banale, ma il filo conduttore è mo selezionato una settantina di lavo- con linee più minimali, chiudendo tut- stato una passione smodata, incon- ri, di considerevoli dimensioni o adat- te le aperture precedenti e lasciando trollabile, onnivora. Tanto che in fa- ti all’esterno (come House of bread solamente due grandi porte-finestre miglia prendevano in giro Massimo, di Urs Fischer, o l’unicorno di metallo d’entrata. Inoltre, tramite un gioco perché dormiva poco per pensare e di Piero Golia), che rappresentano un di piazzali a diversi livelli e di portica- ripensare a tutte le opere che voleva po’ la zona “under 40” della nostra ti antistanti e laterali, hanno legato comprare. Un amore istintivo, ancor raccolta e, dal nostro punto di vista, con semplicità la struttura esistente più che un’esigenza intellettuale, seb- alcuni dei più rappresentativi talenti ai leggeri declini che la circondano e bene esistano nella nostra raccolta Stux, oggi una delle più importanti disinvolto, fresco, personale, più che europei ed internazionali di nuova ge- che un po’ ne nascondono la vista. alcuni steps storici precisi e chiara- art advisor newyorchesi. Tre donne di un compito, classico e protocolla- nerazione. Tutto il resto è suddiviso Infine hanno piantato querce, pini e mente individuabili: Arte Concettuale, e professioniste da cui abbiamo im- re, che ci ricorda la parola “fondazio- tra il nostro appartamento a Napoli e cipressi all’interno dei porticati, ren- Neo-Geo, Post Human e molti autori parato moltissimo. Riguardo agli ar- ne”. Oltre che per l’ovvio riferimento la nostra residenza privata adiacente dendo più leggero l’impatto dell’archi- della Nuova Fotografia Americana. tisti, molto belle le serate assieme a alla tipologia della location, abbiamo al “Giardino”. tettura industriale col paesaggio. Joseph Kosuth e a Haim Steinbach, utilizzato la parola “giardino” perché Quali sono stati i compagni di durante le quali si discuteva tanto di ci ricorda uno spazio che nasce Come mai ad un certo punto della Aprire una sorta di museo privato strada più significativi? Artisti, arte, ma ci si divertiva pure, bevendo spontaneo e cresce anticonformista, propria “carriera” di collezionisti significa un focus maggiore sull’at- galleristi... tanto vino! così come l’arte d’avanguardia e le si decide che bisogna realizzare tività espositiva e di divulgazione, Subito dopo Lia Rumma, Ileana Son- La novità oggi è questo nuovo opere che ne fanno parte. E poi “Lau- qualcosa di “stabile”, magari an- per mollare eventualmente un po’ nabend è stata per noi un faro che spazio in Umbria che inaugurate a ri”, oltre che per una voglia di dare che di “pubblico”? la presa sulle acquisizioni? orientava la propria luce verso la con- settembre: “Il Giardino dei Lauri”. un senso di pluralismo e familiarità L’idea di aprire una parte della nostra Assolutamente no. Senza una cura- temporaneità, costantemente alla ri- Com’è uscito fuori il nome? Insom- al nostro cognome, anche perché nel collezione al pubblico è nata e si è tela continua, il disegno di nuovi per- cerca di nuove idee e nuovi talenti; ma, anche i Lauro si fanno la fon- nostro giardino ci sono effettivamen- sviluppata con una certa naturalezza. corsi e lo spuntare di nuove acquisi- poi Kim M. Heirston, allora direttri- dazione? te tante siepi e piante di lauro. Avendo infatti a disposizione un ca- zioni che “Giardino” sarebbe? ce di una piccola galleria chiamata Per dare l’impressione di qualcosa di pannone ormai dismesso, abbiamo

giovani ed affermati ad abitare per un periodo tra i tre e i cinque mesi gli spazi del Centro. NEL CAOS Un altro elemento di lavoro sono le mostre di rilievo internazionale, che verranno costruite “Fertilizzare” – culturalmente, s’intende – il cuore verde dell’Italia. A Terni un altro esempio assieme a curatori e partner diffusi sul territo- rio nazionale. Tra gli altri progetti in cantiere, la di riconversione industriale che guarda (anche) al contemporaneo. Ne parlano i responsabili quarta edizione di es.terni, una grande mostra dedicata al maestro rinascimentale Piermatteo di Indisciplinarte, che dallo scorso maggio co-gestisce le attività dell’ex Siri… d’Amelia, un progetto distribuito in quattro anni a partire dal 2010 dedicato alla Qualità della Cos’è Indisciplinarte, da chi è formata e la sezione archeologica del museo civico e un anni su questo territorio e della rete di rela- Vita sulle tematiche del design e architettura, cosa ha fatto sino ad oggi? bookshop/ristoro che rappresenta il centro ag- zioni che intorno a quel progetto si era andata dell’energia, dell’ambiente e del cibo. Inoltre Indisciplinarte nasce nel 2005 dall’incontro tra gregativo di tutto il polo. costruendo, come il legame con Civita, avviato Caos è un “contenitore” multiplo, in cui entra- Massimo Mancini e Linda Di Pietro che, dopo già nel 2007. no in gioco chi produce arte, la comunità che aver lavorato nell’organizzazione di progetti le- In che modo vi siete trovati a co-gestire le entra in contatto con l’arte e chi media questo gati principalmente alla performance e alle arti attività di Caos? In cosa consiste il vostro lavoro a CAOS? incontro. Ed è in questa fase di mediazione che della scena contemporanea, decidono di ope- Indisciplinarte è stato il primo soggetto a dimo- Coordiniamo le attività in sede, progettiamo, s’immette la nostra progettualità. Si tratta di un rare a Terni. Oggi Indisciplinarte è una società strare interesse sugli spazi dell’ex Siri, speri- gestiamo e realizziamo la programmazione del- meccanismo di “fertilizzazione incrociata”: il mu- composta da professionisti che si occupa di mentandone l’utilizzo sin dal 2006 con attività le attività culturali, degli eventi e delle mostre in seo si fa agente dello sviluppo locale attraverso curatela, comunicazione, lobbying, progettazio- temporanee tra cui mostre, convegni, resi- collaborazione con Civita servizi. E poi servizi di la promozione e implementazione di progetti e ne europea e sviluppo culturale territoriale. Da denze artistiche, progetti site specific e le tre comunicazione, marketing, merchandising. nuovi prodotti culturali, e le migliori condizioni maggio 2009 co-gestiamo a Terni gli spazi del edizioni del festival es.terni (www.exsiriterni.it). urbane e sociali creano i presupposti per una Caos - Centro Arti Opificio Siri. È anche grazie al successo di queste iniziative Quali filoni seguirà la programmazione di maggiore domanda di cultura. che la vocazione del centro si è orientata in di- Caos nel prosieguo della stagione? Uno spazio piuttosto... unico! rezione dell’arte contemporanea e della ricerca Caos lavorerà su una programmazione mul- Come pensate di intessere un dialogo con Già, è un’area complessiva pari a cinquemila- teatrale. Nella prima ipotesi infatti gli stessi tidimensionale o “indisciplinare” che tende ad le altre realtà umbre che sono nate o che seicento metri quadri, con il nuovissimo museo spazi sarebbero stati destinati a divenire mu- intersecare artisti del nostro tempo con aper- stanno nascendo? contemporaneo nell’edificio originario della fer- seo civico permanente, senza esposizioni tem- ture sui maestri del passato. Caos nasce infatti È indispensabile fare sistema sul territorio re- riera che occupa tremila metri quadri; circa poranee, né attività di residenza e collaterali. come centro d’arte, come luogo di produzione gionale, soprattutto in una Regione come l’Um- millecinquecento di ambienti polifunzionali per La partecipazione al bando di gara pubblico per prima che di esposizione, come attivatore pri- bria che, pur piccola, si scontra con una politica attività espositive, residenze artistiche, didatti- la gestione del sistema museale è stata quindi ma che come attrattore. Un progetto su cui culturale locale poco sistemica. Ad oggi CAOS ca; un teatro da trecento posti; infine la piazza, la naturale evoluzione del progetto avviato da puntiamo è la residenza, che inviterà artisti ha avviato progetti di collaborazione con Palazzo Exibart.onpaper approfondimenti.37

Dichiarate di essere un’associa- zione no-profit, aperta all’arte attraverso progetti esterni, com- FOLIGNO CUBE missioni e acquisizioni. In concre- to quali saranno gli eventi che Probabilmente sarà la novità museale più importante di questa seconda metà del 2009. L’apertura scongiureranno la creazione di un museo privato statico? Cosa ave- è prevista per novembre, ma fin da ora Italo Tomassoni riesce a tratteggiarci le line del nuovo Ciac te in programma per la stagione 2009/2010 e di che staff vi av- di Foligno. Un centro d’arte in due sedi, di cui una è un cubo Nero in pieno centro storico... varrete per seguire le attività del “Giardino”? n Un vero e proprio centro d’arte Il programma è di organizzare degli contemporanea a Foligno. Come (e eventi performativi durante la sta- quando) è nata l’idea? gione estiva. Sul sito abbiamo una Le Fondazioni di origine bancaria, tra caratteristica importante: un’ampia i propri settori di intervento, hanno fossa all’esterno dove ai tempi del- anche l’arte e la cultura. Decidendo la produzione vinicola di famiglia al- di dotare la città di un Museo, la Fon- loggiava una grande macchina che dazione Cassa di Risparmio di Foli- serviva a togliere i raspi dalle uve. gno ha avuto l’audacia di pensare a Adesso che quella macchina non c’è qualcosa che va oltre il contingente. più, ogni anno inviteremo degli artisti Il progetto partì sette anni fa su mia a riutilizzare e far rivivere la zona. Il sollecitazione. primo evento sarà durante la serata dell’opening del “Giardino”, a settem- Qual è la governance che avete bre, e vedrà protagonisti gli Inverno- scelto per la struttura? muto con una performance dal titolo Un direttore artistico e un comitato Holedigger curata da “Art at Work”. scientifico garantiranno le scelte e la Riguardo allo staff, continueremo ad qualità dei programmi. Una società avvalerci della curatela di Marianna strumentale si incaricherà della ge- Agliottone, che segue ormai da anni stione. Il centro – che si chiamerà il percorso storico-artistico della col- Centro Italiano d’Arte Contempora- lezione, e avremo l’assistenza in loco nea – ha due sedi distinte e distanti, di Alessandra Olivi. entrambe di proprietà del Comune di Foligno, cedute per sessant’anni alla Angela e Massimo Lauro, quanto Fondazione perché vi svolga attività avete investito per questa vostra museali d’arte contemporanea. mento complessivo per la realiz- L’Umbria in pochi anni si sta do- grammazione futura del Museo? nuova iniziativa e quanto pensate zazione? E quanto avete preven- tando di una particolare costella- Come si presenterà la mostra che richiederà, annualmente, la Insomma il museo avrà due sedi... tivato per la gestione annuale? I zione di centri d’arte contempo- inaugurale? gestione del “Giardino dei Lauri”? Entrambe le sedi si trovano nel cen- fondi saranno tutti garantiti dalla ranea. Pochi mesi fa ha aperto I volumi, la luce e le geometrie degli Impossibile dare una risposta. Abbia- tro storico della città. Il contenitore Fondazione? CAOS a Terni, a settembre aprirà interni favoriscono un approccio mo- mo investito tantissima fatica, men- dell’opera di Gino De Dominicis “Ca- L’investimento è stato importante. Il Giardino dei Lauri a Città della derno all’opera. Non solo l’impatto tale e fisica. E parecchi soldi. n lamita Cosmica” è una chiesa sette- Con la Fondazione hanno contribuito Pieve. E poi ci sono Spoleto, Città percettivo ottico, ma anche le illumi- centesca del Murena non finita. Un la Regione Umbria e la Cassa di Ri- di Castello... Prevedete sinergie e nazioni dell’occhio interiore. Esthesis [a cura di m. t.] autentico scrigno destinato esclusi- sparmio di Foligno. collaborazioni con gli altri? e Logos. Nessuna passione per le vamente a quel capolavoro. formule. Esposizioni ed altri eventi sa- Il museo sarà dotato di una colle- L’Umbria è attraversata dagli stessi ranno percorsi di conoscenza aperti info. Ma parliamo dell’altra sede. Come zione? Con quali caratteristiche? fluidi. Per dare senso alla presenza a ciò che si presta a interpretazio- il Maxxi, il Macro o il Museion La Fondazione ha appunto acquistato di questa terra nelle vicende del con- ni plurali. Inaugureremo rendendo Il Giardino dei Lauri anche Foligno avrà un suo centro già da alcuni anni “Calamita Cosmica” temporaneo e rinnovarne la magia, omaggio a fatti importanti dell’arte Inaugurazione: settembre 2009 d’arte contemporanea di nuova di Gino De Dominicis. prodotti a Foligno Località San Litardo architettura. Come avete fatto a Un capolavoro che spo- negli anni Sessanta ss Umbro Casentinese Km 80 - Cit- ottenere la possibilità di costruire sta l’attenzione dalla Un nuovissimo museo in due e Ottanta, quando la tà della Pieve (PG) in centro città? contemporaneità alla provincia cominciava Mob 348 6081926 L’altra sede, quelle delle esposizioni, preistoria, dall’umano sedi. Una chiesa sconsacrata il suo processo di www.ilgiardinodeilauri.it è stata realizzata ex novo in un’area all’inumano. Questo esclusivamente dedicata a disinibizione cultura- [email protected] di proprietà comunale dove esisteva sarà il magistrale avvio le e fondava la sua aperto il venerdì e il sabato dalle 10 una latteria distrutta. della collezione perma- De Dominicis e un contenitore iper presenza nel dibatti- alle 13 e dalle 15 alle 18.30 nente. to dell’attualità. Non O su appuntamento Come si presenta il nuovo edificio? contemporaneo in corten per mostre sarà propriamente Che caratteristiche e volumetrie Per quanto riguarda una rievocazione ha? i servizi aggiuntivi, ci e tutto il resto rivolta al passato, L’edificio nuovo è un blocco compatto saranno ristorante, ma un’integrazione di cemento rivestito in Corten. Nes- bookshop...? ci vogliono strategie comuni di col- e uno svolgimento di quei fatti, spin- in alto a sinistra: suna finestra. Due piani espositivi e I contenitori non saranno solo luoghi laborazione e promozione. Evitare ti fino a ciò che si tenta di produrre Una delle opere installate all’esterno: Ugo Rondinone Where Do We Go From Here una terrazza. Quasi duemila metri di contemplazione dell’arte. Nutri- interferenze e concentrare energie oggi. n 1999 - Neon, acrylic, glass, translucent foil, quadri, nero fuori, bianco dentro. mento spirituale, nutrimento mate- ed interessi. aluminium - cm. 625x1150x10, text height cm.80 riale e libri d’arte appagheranno le [a cura di m.t.] Una delle sale espositive de ‘Il Giardino dei A quanto ha ammontato l’investi- pulsioni dei visitatori. Cosa potete anticiparci della pro- Lauri’ in alto a destra: Museo- Ag. Blob C.G. sotto: l’esterno del Polo Culturale

mi due mesi dall’inaugurazione, con l’obiettivo di raggiungere un afflusso costante di perso- LUOGHI… DI FERRO ne, mescolandosi, concependo musei, teatro, Nel 1793, a Terni, allora nei territori dello Stato Pontificio, la Camera spazi espositivi e laboratoriali, bar, bookshop Apostolica volle la costruzione di una ferriera. Che un secolo dopo era e concert hall come un “lieu unique”. La città ancora la principale fabbrica umbra, con un’estensione di dodicimila metri ha accolto questo nuovo spazio con curiosità e quadri e duecento operai. Nel 1905, però, la ferriera venne chiusa e dal 1919 grande aspettativa, come evidente manifesta- lo stabilimento, composto da diversi fabbricati, magazzini, uffici, abitazioni zione di un’identità culturale in trasformazione delle maestranze e depositi di minerale, venne destinato a lavorazioni e come un primo passo verso la costruzione di metalmeccaniche e chimiche, prevalentemente a scopo bellico. Nel 1925, un distretto culturale evoluto. nacque la Siri (Società Italiana Ricerche Industriali) che, a partire dagli anni ’30, si dedicò prevalentemente alla ricerca, abbandonando la grande Lucarini a Trevi e osserva con interesse le atti- [a cura di m. t.] produzione. Il declino inizia negli anni Settanta, fino alla definitiva chiusura vità della Fondazione Burri a Città di Castello e del 1983. La proprietà dell’area è stata rilevata in più fasi, dal 1997 al 2002, della Galleria Civica d’arte moderna di Spoleto. dal Comune di Terni. La totalità degli edifici preesistenti è recuperata ai Caos ha inoltre interesse a collaborare con il si- servizi culturali e per il tempo libero di Caos, mentre al primo piano del stema di artisti, gallerie e collezionisti dispiegati corpo perimetrale in linea è ripristinata la funzione abitativa. sul territorio, guardando anche a Roma, inten- Dal 18 al 27 settembre Caos, attraverso la quarta edizione del festival “es. dendo Terni come città-cerniera, città-snodo e terni” che per la prima volta si tiene nei nuovi spazi, punta a trasformare la città di “frontiera” che vuole percorre strategie info. città in una fucina creativa di talenti e di suoni. Tra danza, musica, teatro culturali “frontaliere”. sperimentale e un tocco di design. A dicembre, invece, una mostra “vera CAOS - centro arti opificio siri e propria” con il grande omaggio che la città di Terni tributa a Piermatteo Com’è stata la risposta in termini di pub- Viale Campofregoso 98, Terni d’Amelia (dal 12 dicembre al 2 maggio 2010). Negli spazi di Caos, questa blico e di attenzione da parte della città in Tel 0744 285946 volta prestati all’arte rinascimentale, verranno riunite quasi tutte le opere questi primi mesi dall’apertura? [email protected] del maestro del Quattrocento umbro. Incoraggiante: circa settemila ingressi nei pri- http//caos.museum/ 38.approfondimenti Exibart.onpaper CI VUOLE UN FISICO

Un excursus sul rapporto tra arte e sport. Da Douglas Gordon per arrivare, a ritroso, al nipote di Oscar Wilde, antesignano della performance che sfidò addirittura il campione del mondo dei pesi massimi… Douglas Gordon e Philippe Parreno Zidane. A 21st Century Portrait n Tutto muscoli. Tanto, troppo cer- A diversi livelli, i disegni sotto sfor- Gino De Dominicis, Vettor Pisa- nato a Losanna nel 1887 e nipote di sono davanti a una tela e vedo, men- vello. Sembra un paradosso, un’affer- zo, frutto di un’attività agonistica ni, Gina Pane, Hermann Nitsch e un certo Oscar Wilde: Fabian Avena- tre penso all’uomo, drizzarsi soltanto mazione provocatoria se riferita ad (Drawing restraint1, 1987), e a molti altri. In particolare allo sport, rius Lloyd. Cambiato il proprio nome una testa. Dove sono le gambe, la un’inchiesta sull’arte. Invece non lo tutta l’opera, a tutta la vita, di Mat- alla prestazione sportiva, si ispirò un nel più assonante Arthur Cravan nel milza e il fegato? La pittura è cammi- è, perché lo sport è diventato un, se thew Barney; alla ridefinizione (Nike maestro della performance come 1912 fondò, scrisse, pubblicò e di- nare, correre, bere, mangiare, dor- non il fondamento della vita odierna. Ground 2003-04), traumatica per Vito Acconci che in Step Piece – del stribuì da solo la rivista “Mantenant”, mire e fare i bisogni” andava dicendo E l’arte mostra di non poterne fare a i viennesi, della storica Karlsplatz 1970 – saliva e scendeva da uno attraverso la quale ridicolizzava molte in quegli anni. Realismo, carne, dolo- meno e di tenerne conto prendendo- ad opera di Eva e Franco Mattes sgabello nel suo appartamento ogni opere d’arte esposte alla mostra de- re dunque, amore, “il combattimento lo ad oggetto di riflessione: perché (alias 0100101110101101.org); mattina ad un ritmo di trenta passi gli Indipendenti, oltre che molte delle come una delle belle arti “ (W. Pater) lo sport è un orizzonte vasto, influen- all’ironia con la quale Roman Signer finché lo sforzo glielo permetteva. idee degli intellettuali dell’epoca. Alto appunto, al di là del bene e del male, te, diffuso. È oggi l’immaginario che spesso si appropria di alcuni stru- L’operazione veniva ripetuta quotidia- quasi due metri, fisico eccezionale, il al di là d’ogni ipocrisia della parola e determina stili di vita universalmente menti sportivi per farne dei video e namente e i risultati del suo migliora- suo capolavoro fu incontrare, in un d’una forma. “Signor Gide” – comin- condivisi, l’attivante effettivo di istinti delle performance paradossali; alla mento pubblicati ogni mese. match vero, valido per il campionato ciò una sua irriverente lettera al fa- e di comportamenti rivoluzionari. È fotografia dai contenuti sociali di Ma il vero pioniere – colui che stabilì del mondo, il campione di pugilato moso scrittore francese – “mi sono Jack Johnson. permesso di venire a trovarvi ma cre- La pittura è camminare, correre, bere, mangiare, dormire e fare i bisogni “Sento anche che do di dovervi dichiarare senza indugi, l’arte, come il mi- per esempio, che preferisco di gran sterioso stato di lunga la boxe alla letteratura”. n sempre più lo spazio di produzione Wallinger come a quella, surreale, questa connessione per primo ed in forma di un lottatore, ha la sua sede del mito, al pari degli altri linguaggi di Tatsumi Orimoto (Boxing Part- senso specificatamente moderno – nel ventre piuttosto che nel cervello, [gabriele tinti] culturali. ner, 2003); alle perfezioni formali fu un personaggio poco conosciuto, e questo perché mi esaspero quando Perché lo sport è cultura e in mol- raggiunte dalle riprese con camera ti – artisti ma anche molti scrittori fissa sugli stadi di Grazia Toderi (Il – si sono preoccupati di con-fondere decollo, 1998; San Siro, 2000; piani che secondo l’impressione e il Diamante, 2001 e molti altri) e giudizio nati negli ambienti colti sono allo stesso tempo alla critica po- stati considerati opposti e non con- litica di Kendell Geers (Masked PLASMATI COL DAS taminabili: sport e cultura appunto, Ball, 2002). Altri luoghi dove arte e sport si miscelano con soluzioni bizzarre le logiche del corporale e quelle dello Questo addensarsi di energie at- e innovative. A due passi dallo Stadio dei Marmi, a Roma, una spirituale. Da questa confusione è torno allo sport da un lato spa- palestra occupa il secondo piano di un edificio progettato nata – con grande consapevolezza e venta e dall’altro attrae. Spaventa da Enrico Del Debbio, inserendosi perfettamente nell’anima per differenti ragioni – un’arte “tutta chi considera il corpo “tutto mu- “sportiva” del quartiere che ospita anche Stadio Olimpico e muscoli”. scoli niente cervello” come una Foro Italico. E qui c’è chi trova il tempo di “tonificare” anche le Si pensi al lavoro forse più noto di zavorra di cui liberarsi, come proprie conoscenze in arte contemporanea: succede a DAS, Douglas Gordon (Zidane, un ritrat- un “male” (Platone). Attrae chi acronimo di Dimensione Arte Sport, che strizza l’occhio alla to del XXI secolo, 2006), così come nietzschianamente crede vi sia plastilina malleabile in quanto spazio aperto, trasversale e in a molti black paintings di FrankoB “più ragione nel corpo che nella controtendenza. Dalle cornici elettroniche all’ingresso alla mini- dove la rappresentazione di un in- migliore sapienza”; chi crede che biblioteca con libri e cataloghi, dai workshop a tema alla videoarte contro di lotta, di pugilato, si sublima gli eroi del corporale, rappresen- al posto dei videoclip musicali come accompagnamento per in un’estetica del carnale. Oppure tando una concretezza esperibile il training nell’area cardio-fitness, è evidente come la scelta delle tematiche sia studiata per rispettare agli inizi di Maurizio Cattelan, che del simbolico e del sovrastorico, un’identità contenitore-contenuto: gli stessi corsi di yoga e pilates vengono presentati come “arte con AC forniture sud (1991) creava siano più vicini alle cose; che le del corpo”, per stimolare nuove corrispondenze tra esercizio fisico ed attività mentale. Va da sé che un’immaginaria ditta, Rauss, facen- cose accadono in loro, senza me- argomento di discussione privilegiato siano le pratiche artistiche che vedono il corpo protagonista, con dola diventare sponsor reale di una diazioni. una storicizzazione che parte dalle Avanguardie storiche per concentrarsi sulle ultime sperimentazioni. squadra di immigrati nordafricani Questo punto di vista si depositò D’altronde, il percorso body può imboccare infinite strade di ricerca: dal Black Mountain College e Judson regolarmente iscritta – e simboli- e si diffuse – ispirato com’era alla Dance Theater a Merce Cunningham e Meredith Monk, cui sono legati anche i primi video di Bruce camente perdente – al campionato filosofia di Friedrich Nietzsche, Nauman, divisi tra un estenuante e ripetitivo sforzo fisico ed un’assoluta concentrazione mentale. Riguardo locale di terza divisione. Ancora Pa- Gottfried Benn, Maurice Merleau a DAS, mentre il connubio palestra/spazio espositivo annovera già qualche esempio (tra questi Man in trick Tuttofuoco, che profondamen- Ponty – fin dall’inizio del XX seco- the Holocene, East London), di ambienti così strutturati non sembrano esserci precedenti. Una formula te si riferisce allo sport citandolo (in lo e provocò progressivamente insomma studiata per stimolare il fisico e la mente, che fa entrare con l’obiettivo di mantenersi in forma ed Olympic del 2005), praticandolo (at- un’ondata rivoluzionaria di artisti uscire con una rinnovata curiosità nei confronti del già “movimentato” mondo dell’arte contemporanea. traverso l’enorme ruota installata ed che cominciarono, per ragioni e [alessandra troncone] utilizzata nel Corso Vittorio Emanuele finalità differenti, ad indagare i di Milano) ed evocandolo (Velodream limiti del corpo e della mente. On- DAS – Dimensione Arte Sport del 2001, Bycircle del 2004, BMX-Y data che raggiunse il culmine – e Via Dei Monti della Farnesina, 77 - Roma del 2004 e – più in genere – all’in- forse le risultanze maggiormente Tel 06 83396746 - www.dimensioneartesport.it terattività con la quale sono pensati significative – negli anni Sessanta [email protected] tutti i suoi lavori). e Settanta con Joseph Beuys, Exibart.onpaper nuovi spazi.39

Un altro spazio a metà strada tra la location e la galleria ‘curata’. Spazio 81 more è un vero e proprio spin-off Ó da Spazio81, importante laboratorio di stampa fotografi ca. Gli obbiettivi? Mettere in contatto fotografi e collezionisti SPAZIO81 MORE milano puntando su una solida piattaforma organizzativa...

Cos’è e cosa ha significato in questi E cos’è invece lo Spazio81 more? to non esiste sul mercato una struttura ecc.. Si ha la netta percezione di esse- anni lo Spazio81? Spazio81 more è uno spazio espositivo di stampa che abbia anche uno spazio re al posto giusto nel momento giusto, Spazio81 è nato per volontà di Diego multifunzionale, adiacente alla struttura espositivo qualificato: questo ci permette chi ha lavorato a New York ritroverà la Locatelli che, mettendo a frutto la sua principale, che nasce per sottolineare di promuovere e far conoscere gli artisti stessa atmosfera. grande esperienza di stampa fotogra- la nostra vocazione ad un rapporto emergenti che difficilmente riuscirebbero fica (tradizionale e digitale), ha creato completo con gli artisti. a sostenere da soli i costi di una mostra. Fateci qualche anticipazione sulle un atelier di stampa portando per pri- Scommettiamo insieme sul loro talento e mostre che intendete proporre nei mo in Italia la stampa Fine-Art Giclée. I vostri obbiettivi? grande sarà la soddisfazione se la nostra prossimi mesi. Ha trasferito tutta l’esperienza maturata Vogliamo produrre mostre di alto profi- intuizione si rivelerà esatta. Abbiamo in calendario diverse iniziati- nel precedente laboratorio fotografico lo, avvalendoci della collaborazione ar- vadano oltre la stampa: servizi di cura- ve, la più immediata a settembre sarà di cui era socio fondatore liberando in tistica di Denis Curti e Alessia Locatelli, tela, di ufficio stampa, di comunicazio- Un cenno ai vostri spazi espositivi... una personale del grande fotografo questa nuova realtà tutte le energie e con l’obbiettivo di diventare un impor- ne ed organizzazione, di personale... La nostra location è un open-space di Tony Meneguzzo che molto successo l’entusiasmo che non permetteva la tante riferimento nel mercato dei colle- centocinquanta metri quadri molto lu- sta riscuotendo con il suo filone orien- precedente struttura. In questo primo zionisti. Vogliamo essere nello stesso Che tipo di mercato esiste a Milano minoso, dalla forte impronta post-indu- tale impregnato di grande spiritualità. anno di esistenza Spazio81 si è già po- tempo uno spazio a disposizione per per l’offerta che intendete fare? striale e situata in piena zona Tortona. sto come naturale punto di riferimento organizzare eventi culturali o presen- Noi crediamo che esista un mercato Nel nostro complesso si respira un’aria info. privilegiato per la stampa di qualità sia tazioni che necessitano di una location molto interessante per la nostra offerta: di forte creatività artistica essendo cir- pigmentata che a carboncino, unici in dalla forte impronta artistica. Vogliamo siamo la prima galleria che oltre al solito condati da studi di ripresa, scuole di fo- via Forcella, 7/13 Italia ad essere certificati dalla gilda in- offrire a chi volesse organizzarsi una servizio di mettere in contatto gli artisti tografia, agenzie di modelle, operatori www.spazio81.it ternazionale “Fine-Art Trade Guild”. mostra anche una serie di servizi che con i collezionisti mette a disposizione e creativi di design, redazioni di riviste Tel 02 92885400 - [email protected] una struttura organizzativa. Oltretut-

Siamo, come capita spesso, a metà strada tra uno studio d’artista e – lo dice il nome stesso – una galleria d’arte per Ó ospitare mostre di altri creativi. AREA PRIVATA perugia Il tutto sulla complicata piazza perugina. Ne abbiamo parlato con l’ideatore Piero Nicoletti...

Chi è Area Privata? A chi è venuta Questo spazio si propone di essere tà di base, ma che particolari. Ce ne Cosa proporrete dopo la mostra l’idea di questo nuovo spazio a Peru- un luogo che possa ospitare situazioni perde molte delle parlate? inaugurale? gia e da che tipo di pregressa espe- non altrimenti fruibili nei consueti circu- proprie energie Area Privata è stata In programma fino al 25 luglio c’è un rienza professionale provengono gli iti del “sistema arte”. La vocazione di in una cultura ti- concepita quale ri- evento che ha per titolo “Trieline”. Si trat- ideatori? Area Privata è quella di essere un punto pica delle piccole visitazione in chia- ta degli ultimi lavori miei e di altre due Uno spazio espositivo “indipendente”, di riferimento per chi cerchi una visione province italiane. ve contemporanea mie “colleghe”, Anna Fornari, perugina che nasce dall’idea di creare un luogo verso qualcosa che appartiene a ciò Esiste comun- di un fondo antico anch’essa, e Roberta Bernabei, che vive di visibilità del proprio lavoro d’artista, che si può definire “ancora non visto”. que una realtà di che si snoda sot- ed insegna in Inghilterra. Entro la fine ma che nello stesso tempo sia il pun- Proporre eventi inconsueti e spesso operatori ed esti- to il livello della dell’anno penso di poter programmare to d’incontro di esperienze creative sia provocatori è l’intento principale della matori del settore città medievale. almeno altri quattro eventi, fra cui una nazionali che internazionali. Sono un galleria. artistico e cultura- Gli interventi sono mostra fotografica e una a carattere an- artista perugino che opera ormai da le che meritano di avere un loro luogo stati soprattutto indirizzati ad esaltare tropologico veramente insolita. tempo nel settore della scultura e del Esiste a Perugia un pubblico e, so- franco dove trovare un momento di ag- la naturale morfologia degli ambienti. gioiello d’arte e non per ultimo mi inte- prattutto, un collezionismo che giu- gregazione di fronte a un qualcosa di Quello che ho costruito è uno spazio info. resso attivamente di disegno di interni. stifichi la presenza di gallerie d’arte non scontato. stimolante, suggestivo e sicuramente contemporanea? contemporaneo. Via Vermiglioli, 2 Cosa volete fare? Perugia è un luogo di grandi potenziali- Avete degli spazi espositivi del tutto [email protected]

SOTTO L’ALTO PATRONATO DELLA REPUBBLICA Lucc a Be ni LA FILIERA C ulturali® BENI CULTURALI – TECNOLOGIA – TURISMO 2009 TRA DIFFUSIONE DELLA CONOSCENZA E SVILUPPO ECONOMICO 5° EDIZIONE LUCCA, REAL COLLEGIO 22 E 23 OTTOBRE 2009

GLI EVENTI: I TEMI: > 5 convegni paralleli > Sviluppare le menti per sviluppare l’economia > Una rassegna espositiva con oltre 50 espositori > Tecnologie Made in Italy e valorizzazione dei beni culturali > Un Paese ospite: la Cina > Musei migliori per un Paese migliore > Consegna del “Lubec 2009” > Modelli gestionali per il management pubblico dei beni culturali > Special events per i partecipanti > Strategie di rilancio: qualità e tecnologie > Spazio L’Aquila > Volontariato e beni culturali: lo stato dell’arte

CONVEGNI E RASSEGNA SULLA VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI E LO SVILUPPO ECONOMICO TERRITORIALE UN GIORNO E MEZZO DI INCONTRI DEDICATI AGLI OPERATORI E AGLI AMMINISTRATORI PUBBLICI E PRIVATI DELLA FILIERA BENI CULTURALI - TURISMO - TECNOLOGIA

‘09 PER ESPORRE I TUOI PROGETTI A LU.BE.C. Lu.Be.C. DIGITAL TECHNOLOGY SCRIVI A: [email protected] RASSEGNA DELLE SOLUZIONI ICT PER I BENI CULTURALI E LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO INFORMAZIONI, MODULISTICA E Partner: ISCRIZIONE GRATUITA SU: .LUBEC.IT WWW UVAL 40.déjà vu Exibart.onpaper

MILANO MILANO VERONA MODENA

MAGDALENA ABAKANOWICZ TACITA DEAN MARC QUINN FOTOGRAFIA EUROPEA 2009 UNO

Figure umane senza testa, esplicite La Fondazione Nicola Trussardi mette Kate Moss, Thomas Beatie, Alison Lap- Catturare frammenti di tempo, cono- Uno. Come il primo capitolo di un libro metafore sessuali in fibra vegetale, idoli a segno un altro colpo da mille. Con per. Miti di oggi, più o meno noti, so- scenza e pixel. Per raccontare l’eterni- ancora da scrivere. Per raccontare la primordiali. Le inquietanti creazioni di un palazzo storico restituito a Milano spesi tra i paradossi dell’immagine e le tà. Intesa come rapporto tra memoria e storia della fotografia italiana, dagli anni una grande artista solitaria. Un angolo e una delle artiste più interessanti nel contraddizioni del nostro tempo. E nella immortalità, come nuova percezione del ‘70 a oggi. Un viaggio alla scoperta del di Polonia a Milano... panorama internazionale. Uniti per una Casa di Giulietta non poteva mancare reale. Una categoria esistenziale, che mondo e del modo di rappresentarlo... mostra, e per la città... una celebrazione dell’amore. Che si fon- nasconde in sé un’anima segreta... Oltre millequattrocento metri quadri a da sull’infinità vanità del tutto...

La scultura modifica la percezione dello Viene subito da pensare a un concetto spazio, impone le proprie forme e ri- irrimediabilmente astratto quando ci si empie anche il vuoto che vi è attorno, “Taci. Su le soglie / del bosco non odo riferisce all’eternità. Fotografia Euro- disposizione per l’area ripristinata del- trasformando nel suo interno l’intero / parole che dici / umane”. La battu- Il mito è da sempre al di fuori del flus- pea, attraverso numerose esposizioni – lo storico Ex Ospedale Sant’Agostino, spazio, spettatore compreso. Questi as- ta più semplice ed efficace sul lavoro di so temporale. Nell’antichità costituiva personali, produzioni e progetti dislocati di proprietà della Fondazione Cassa di sunti riguardano un filo rosso che corre Tacita Dean (Canterbury, 1965; vive lo spazio di un’origine ancestrale, alla nei luoghi storici della città – ha cercato Risparmio di Modena. Spazio ampissi- lungo la scultura contemporanea e uno a Berlino) arriva proprio dal direttore base del presente e della storia. Oggi i invece di concretizzare una categoria mo recentemente restaurato, che sarà dei suoi snodi più interessanti passa at- artistico della Fondazione Trussardi, miti non fondano la realtà, ma la fanno del pensiero attraverso l’immagine fo- dedicato negli anni a venire a eventi cul- traverso l’opera di Magdalena Abaka- Massimiliano Gioni: il destino dell’artista conflagrare, ne astraggono la sostanza tografica, attuando una riflessione che turali d’importanza nazionale e interna- nowicz (Falenty, 1930; vive a Varsavia). britannica è insito già nel suo nome di fino a costituire entità intangibili, avvolte ha portato alla visione di un tempo zionale. Come questo che si è appena Nelle sue prime opere, la scultura assu- battesimo. Tacita di nome e di fatto, da una patina di eternità. È da qui che eterno, codificato in diverse accezioni. concluso con grande successo, il nu- me una dimensione peculiare, non solo silenziosa, nascosta. Sono i suoi video parte la mostra di Marc Quinn (Lon- Una temporalità altra, presenza di ciò mero Uno, appunto, di una lunga serie. per l’utilizzo di materiali soffici, in tes- a (non) parlare per lei. Perfetti nel rac- dra, 1964), evento collaterale della 53. che permane eternamente, ripresen- Del resto non poteva che essere una suto, in grado di mutare parzialmente coglimento della ritrovata cornice di Biennale di Venezia. I suoi miti hanno il tandosi ogni volta in forma diversa. raffinata occasione, per l’apertura della la loro forma in base al luogo d’esposi- Palazzo Dugnani, le installazioni filmiche corpo e il volto di Kate Moss, che nel- La rassegna parte con l’omaggio a un nuova sede espositiva, mettere insieme zione, ma anche per la loro dimensione dell’inglese trovano una forza nuova le sue pose contorsioniste esprime la grande maestro e poeta della fotogra- una selezione significativa delle acquisi- “organica”. Gli Abakans, grandi scultu- tra le stanze della dimora meneghina, bellezza di una venere moderna o le in- fia, Josef Saudek, dal realismo deci- zioni di cinque grandi maestri dell’obiet- re in fibra vegetale appese al soffitto tanto sfarzose quanto segnate dal tem- cantevoli seduzioni di una novella sirena samente romantico, che coglie la vita tivo, che hanno fatto a modo loro la sto- o riposte sul pavimento, s’ispirano agli po, immobili, immerse nella penombra in oro a diciotto carati. Sculture che af- segreta delle cose di tutti i giorni. Le ria della fotografia italiana, incrociandosi organi genitali femminili, ma anche alle della storia di cui sono state testimoni. frontano il paradosso di una figura che è sue nature morte in bianco e nero – bic- a volte o sovrapponendosi. Modelli per forme e ai colori di tessuti corporei in- È l’immobilità di un danzatore ad apri- sostanza separata dalla persona che la chieri, posate, vetri smerigliati bagnati le generazioni successive, che hanno granditi fino a dimensioni monumentali. re e chiudere la mostra. L’ossimoro incarna, simulacro che modifica la real- di pioggia, immagini da meditazione – guardato il mondo non soltanto per rac- Da un lato partecipano delle prese di co- racchiuso nei fotogrammi di Merce tà dell’originale, facendone un simbolo in trattano lo spazio come se fosse tempo contarlo, ma per darne un’ulteriore rilet- scienza del femminismo, riflettendo sul Cunningham Performs Stillness altro carne e ossa, fatto a immagine e somi- trattenuto e dilatato, dunque eterno. tura, capace di mostrare i mutamenti di sesso e sul corpo della donna, ma recu- non è se non l’omaggio del padre del glianza della propria stessa immagine. Decisamente attuale è l’interpretazio- un’Italia sempre tesa al cambiamento. Il perano anche l’ossessione della piaga e balletto post-moderno al compagno di Al pari di quanto avviene negli altri ri- ne dell’eternità da parte dell’artista e percorso tra le stanze dell’ex ospedale dell’interiorità che ha caratterizzato buo- una vita, John Cage, e ai suoi 4’33” tratti dell’artista inglese, che raffigura- semiologo Joan Fontcuberta, che coi parte dalla scuola emiliana di Franco na parte dell’arte cristiana delle origini. di silenzio. I tre canali della proiezione no persone reali nelle levigate superfici suoi Googlegrammi (fotografie ricostru- Fontana, coi suoi celebri paesaggi ur- Una poetica dell’interno che diventa ri- a grandezza naturale trasformano la del marmo di Carrara. Come Thomas ite con un programma di foto-mosaico bani astratti e geometrici, decisamente flessione sullo spazio, in grado di scardi- sala in un contemporaneo panopticon, Beatie, donna rimasta incinta dopo aver connesso a Google) si pone il problema pittorici, che rimandano a Mondrian narne le dimensioni, di trasformare nel da cui è possibile guardare l’intensa intrapreso una cura ormonale per cam- di verificare fino a che punto il concetto per le geometrie e alla colour field pain- proprio “dentro” anche ciò ch’è esterno performance del coreografo statuni- biar sesso. Oppure Alison Lapper Pre- di memoria universale legato a Internet ting per l’effetto cromatico. La macchi- al volume dell’opera. Lo stesso allesti- tense, che porta all’estremo l’avan- gnant, che rovescia la frammentata mo- sia distante dal convertirsi in realtà. “Se na fotografica è come una penna per il mento sembra ribadirlo, sfruttando le guardia di cui è tra i padri fondatori. numentalità delle sculture antiche nelle qualcosa vuol diventare immagine non fotografo, che incasella lo spazio fram- sculture per realizzare le quinte con cui Silenzio, e oscurità, man mano che si forme e nelle proporzioni del corpo di è per durare, è per meglio sparire”, mentandolo tra pezzi di muri e pareti. La dividere l’esposizione. È infatti l’opera procede, fra stanze più o meno ampie, una donna focomelica. Gggtddaagttda- scriveva Jean Baudrillard, grande teo- sua innovazione estetica di concezione stessa a costituire lo spazio, a darvi in cui gli schermi sembrano sospesi a agtatg prende il titolo da una sequenza rico postmodernista, in mostra con una del paesaggio, che diviene una sorta di senso e a renderlo luogo da esperire, mezz’aria senza supporto alcuno, spet- casuale del Dna e ritrae in bronzo il figlio cinquantina di fotografie e un video nar- rivoluzione, rifiuta l’uso del bianco e nero come suggerisce il titolo della mostra, trali presenze dall’intenso colore di pel- dell’artista. Qui il soggetto raffigurato ri- rato, in cui rivela l’assenza della fisicità e rende il colore elemento dominante Space to experience. La retrospettiva ri- licole in 16mm, accompagnate dal rit- torna semplice modello, per affrontare del mondo, affermando che la peggior del processo di creazione dell’immagi- propone la grande varietà della produzio- mico rumore del proiettore che fa vor- la tematica della temporalità dell’esi- violenza fatta all’immagine è proprio ne. Luigi Ghirri non vuole invece docu- ne della scultrice polacca, passata dalle ticare chilometri di pellicola. La frattura stenza. Con il torace cinto da una cate- quella estetica. Eterna è pure la rievo- mentare il mondo, bensì esplorarne la fibre vegetali alla ceramica, all’acciaio. tra natura e mistero, nelle sue manife- na di perline che riproduce la struttura cazione tutta al femminile di Françoise sua quotidianità, la normalità dei suoi Dopo le sue grandi sculture di tessuto, stazioni più affascinanti e rare, diventa del codice genetico, il bimbo procede Huguier, che racconta la vita coatta dei luoghi, gli stessi in cui ha vissuto. Nella Abakanowicz si è interessata a forme un’altra fonte d’ispirazione nelle bobine con passo sicuro, travolgendo ciò che kommunalki, gli appartamenti popola- serie Versailles raggiunge esiti sorpren- d’ispirazione più esplicitamente antropo- che immortalano il leggendario “raggio incontra e aprendo crepe sul pavimen- ri di San Pietroburgo dove le persone denti, nell’immergere i giardini nella luce morfa. Folle di uomini senza testa, che verde” del Sole che tramonta sul mare, to. È uno sguardo sul futuro dell’uomo sono state condannate a vivere dopo la bianca del cielo di Parigi, chiarissima, camminano, corrono, danzano, sempre e le eclissi totali, sfatando l’antica cre- e sulle sue capacità di adattamento, e Rivoluzione d’Ottobre. Una mostra che che crea un’atmosfera quasi metafisica in gruppi numerosi, ma dotate ciascuna denza che le vuole foriere di sventura. nella sua ingenua forza distruttrice si non a caso è installata, come in un gio- e sicuramente intimistica, spirituale. Di- di una propria singola identità, soltanto Naturale e artificiale che si mischiano in avverte un omaggio alla nietzschiana co di specchi, negli appartamenti vuoti versa è la relazione tra reale e irreale apparentemente indistinta e anonima. Prisoner Pair, storia di una pera in bot- innocenza del divenire. Nelle sale della accanto alla Galleria Parmeggiani. della mitologia archeologica in bianco e Come i suoi Bambini, che accolgono tiglia, del tentativo umano di controllare Casa di Giulietta, i colori dei Flower Pain- Sempre tra i progetti, spiccano quelli nero di Mimmo Jodice che, in Vedute di lo spettatore lungo la parete di fronte la crescita naturale di un frutto, che tings e i fragili fiori in bronzo laccato di- di Marco Signorini, che ritrae le coste Napoli, gioca sul rapporto tra memoria all’ingresso. Una folla di piccoli tronchi nasce per stessa ammissione dell’arti- ventano un’occasione per riflettere sulla di Lanzarote applicando uno straniante e apparenza del mondo, tra passato e d’uomo, realizzati mediante stratificazio- sta dalla costruzione di un veliero in un caducità del mondo naturale. Manife- filtro giallo, che riporta a una visione presente; mentre nella serie Mediterra- ni di ceramica, dando l’effetto di colate vitreo contenitore. La bottiglia riporta stazioni d’una bellezza effimera quanto primordiale della terra, mista a una neo non è la malinconia che prevale, ma laviche, che arrestano lo sguardo e il immediatamente all’esperienza di Tacita sgargiante, che nei primi piani su pistilli possibile versione futura. E il progetto un’esortazione a non dimenticare le ori- passo dello spettatore, come il folto del Dean nello studio bolognese di Giorgio e corolle rivela una matrice sessuale da Clear Light, dove cinquantacinque foto- gini della cultura mediterranea e i suoi bosco interrompe un sentiero. Il tema Morandi, e alle opere da essa genera- reinterpretare come memento mori. grafi italiani – tra i quali non mancano archetipi. Quello di Gabriele Basilico è dell’accumulazione, dell’occupazione del- te, su commissione proprio della Fon- Nei Love Painting, Quinn avvicina una giovani già affermati come Claudio Gob- uno sguardo che si protrae all’infinito, lo spazio con molteplici figure si ritrova dazione Trussardi. Nature morte che dimensione ulteriore, sensibile a quella bi – espongono un’opera significativa do- oltre i confini della dimensione stretta- anche in Embriology, un impressionante vivono nell’essenza quadridimensionale “purezza di sentimento” espressa sulle nata al Dalai Lama, una per ogni anno mente fotografica; è un atteggiamento ammasso di soffici bozzoli di varie di- del video, appiattite sullo schermo, sve- pareti della casa di Giulietta. Disponen- d’esilio, che esemplifica il concetto bud- contemplativo e lento verso l’identità del mensioni, apice dell’essere in potenza, lando i segreti di un maestro. Prima di do alcune tele bianche all’ingresso, l’ar- dista di “chiara luce”. Degna di nota è paesaggio contemporaneo, quello della inquietante metafora di nascita ed estin- cedere il passo a un altro padre dell’ar- tista inglese ha lasciato che i visitatori l’installazione di Maria Papadimitriou, metropoli, dei grattacieli e delle perife- zione. Nei suoi ultimi lavori, la scultrice te italiana, ultimo protagonista della si esprimessero liberamente, per poi che costruisce una mappa emotiva sui rie anonime delle città, dove non sono polacca ha realizzato figure che costitui- mostra, Mario Merz, che regala un appropriarsi dell’immediatezza dei loro concetti di tempo, natura e conoscen- più gli esseri umani ad abitare lo spazio, scono lo spazio proprio in virtù della loro ritratto emozionale in un primo piano, graffiti. Semplici frasi a pennarello, di- za attraverso interviste a bambini in ma solo i volumi degli spazi e delle im- inaccessibilità ermeneutica. Come Head con il lieve sottofondo della campagna chiarazioni su post-it, coppie di nomi età scolare e prescolare. Inquietante è palcature, con tutta la loro complessità. 1 e 2, e i due Cor-Ten Armour, grandi toscana come unica esperienza sonora. all’interno di cuori ripropongono l’ingenu- l’eternità ambigua di Elena Arzuffi che, Ultimo della lista – ma non certo per teste senza corpo, in acciaio e corten, Se è vero, come affermato da Massimi- ità di un’unione che si vuole immortale, nel progetto dedicato al quartiere Gatta- importanza – Franco Vaccari, che af- incarnazioni futuribili di idoli primordia- liano Gioni, che “l’arte trasforma gli spa- al di là di qualunque possibilità reale. Ce- glio di Reggio Emilia, esprime l’idea di ferma di non ritenersi propriamente un li. Alla loro ieraticità fa da contraltare zi in luoghi”, Tacita Dean strappa Palaz- lebrano l’inganno estremo, che si crede un abitante di cui non sappiamo nulla, fotografo, poiché in realtà è la radicalità l’inquieta ironia della serie King Arthur’s zo Dugnani da quei non-luoghi descritti eterno e lascia credere nell’eternità. ma che si offre allo sguardo con una dell’uso del mezzo fotografico ciò che gli Court, undici figure umanoidi costituite da Marc Augé. Rendendolo identitario, Proprio come suggeriva Leopardi prima contraddizione visiva destinata a rip- interessa. Nelle Esposizioni in tempo re- da puzzle di acciaio saldati assieme, che relazionale e storico. In un’esperienza di accanirsi contro la Natura matrigna, etersi all’infi nito. “Disponibile in ogni ale, difatti, viene esposto il meccanismo compaiono a differenti livelli negli spazi artistica che rende la città una grande attraverso uno sguardo concentrato istante”, come afferma Elio Grazioli nel stesso dell’esposizione, e in Bar Code 2 della Fondazione Pomodoro. Milano. sull’impermanenza e sul nulla che fonda saggio introduttivo al catalogo, “ad es- in particolare – installazione permanen- l’esistenza, Quinn apre a una sensibilità sere colta, almeno ancora una volta, te realizzata per la Fondazione sul mo- [guia cortassa] post-nichilista. In grado di guardare con nella sua finora inosservata novità”. dello di quella presentata alla Biennale [stefano mazzoni] tenerezza agli inganni dell’amore. di Venezia del ‘93 – ripropone un luogo intimo e raccolto, che trova il suo senso [stefano mazzoni] [francesca baboni] soltanto con la partecipazione del pub- blico. In uno scambio umano che, forse, nel nostro mondo freddo e virtuale non Fondazione Arnaldo Pomodoro ha più senso. fino al 26 giugno 2009 Casa di Giulietta e altre sedi Magdalena Abakanowicz [francesca baboni] Space to experience fino al 27 settembre 2009 a cura di Angela Vettese Marc Quinn - Il mito via solari, 35 (zona tortona) a cura di Danilo Eccher da mercoledì a domenica ore 11-18 (ultimo via cappello, 23 (zona san babila) ingresso ore 17); Palazzo Dugnani da martedì a domenica ore 8.30-19.30; lunedì Fotografia europea 2009 - giovedì ore 11-22 ore 13.30-19.30 Eternità Ex Ospedale di Sant’Agostino (ultimo ingresso ore 21) Tacita Dean - Still Life. Nature Morte (la biglietteria chiude alle ore 18.45) biglietto intero 8,00 euro; ridotto 5,00 a cura di Massimiliano Gioni biglietto intero 6,00 euro; ridotto 4,50 a cura di Elio Grazioli Uno. Basilico, Fontana, Ghirri, Jodice, Vaccari Catalogo FAP via manin, 2 (zona porta venezia) Catalogo Charta Catalogo Electa a cura di Filippo Maggia Tel 02 89075394 Tel 02 8068821 Fax 02 80688281 Tel 045 8001903 Fax 045 8003524 Tel 0522 451152 via emilia centro, 228 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Catalogo Skira www.fondazionearnaldopomodoro.it www.fondazionenicolatrussardi.com www.palazzoforti.it www.fotografiaeuropea.it [email protected] Exibart.onpaper déjà vu.41

FIRENZE NAPOLI NAPOLI NUORO CATANZARO

GREEN PLATFORM SANTIAGO SIERRA LUIGI ONTANI MARK LEWIS ALEX KATZ

Una piattaforma critica e composita. Guerre tra poveri. E un reporter artista. Lo spirito è forte, la mostra è debole. Sedici video, realizzati in cinemascope Un reale istante mai esistito, eterno e Che parla di sostenibilità, ambiente e O un artista reporter. Quando l’obietti- Fra arti “maggiori” e applicate, il con- e trasferiti su dvd per esser proiettati visibile. Le forme della natura colte nel comportamenti ecologici. La risposta vo affronta la cronaca senza stucche- temporaneo si nasconde tra l’antico. E il a ciclo continuo. A scandire il percorso solco profondo e impermeabile delle alla drammatica emergenza planetaria voli moralismi, diventa un cazzotto nei gioco riesce alla perfezione... del film-maker Mark Lewis, alla prima apparenze. Alex Katz libera l’arte da in- viene dall’arte, novella portatrice di un denti... antologica italiana. Che ha anticipato la terrogativi dogmatici. Ogni soggetto esi- pensiero verde. Ecco gli artisti eco- partecipazione dell’artista alla Biennale ste poiché riflesso. Così, nel quadro è il attivi... di Venezia in rappresentanza del Cana- mondo a guardarsi allo specchio... da...

Chi lo scorso anno ne avesse visto la re- trospettiva al Mambo, troverebbe inevi- Quanto disagio ecologico possiamo an- tabilmente deludente la mostra napole- A un anno dall’apertura celebrata con cora sopportare? A fronte dell’emergen- Ponticelli, Napoli, Italia, giugno 2008. tana di Luigi Ontani (Vergato, Bologna, l’omaggio al figlio più illustre della città za ambientale in cui versa il pianeta, gli Sono importanti le didascalie della mo- 1943; vive a Roma). Ma anche chi non “La comparsa è una figura decisamente – Mimmo Rotella, con la mostra La- artisti si fanno promotori di una risposta stra di Santiago Sierra (Madrid, 1966; avesse gustato la corposa carrellata fel- sottovalutata nel cinema”, recita Mark miere – il Marca di Catanzaro dà spazio coinvolgente. Da dove partire per salva- vive a Città del Messico). Importanti per- sinea farebbe fatica a trovarla entusia- Lewis (Hamilton, 1958; vive a Londra) a un altro protagonista indiscusso del re la Terra dal disastro ecologico? Non ché, in tempi di sbarchi e respingimenti, smante. Anzi, a trovarla. Perché uno dei nel suo monologo, sollevando la testa in Novecento, colui che in molti ricono- da un prontuario di regole, ma da una di presidi spia e pacchetti sicurezza, di punti deboli di CapoDioMonte coincide direzione della macchina da presa. Dalla scono come anticipatore della Pop Art: piattaforma di scambio. Per iniziare a ronde fai-da-te e kebab illegale, fanno proprio con il suo (teorico) punto di for- massima apertura di campo, l’inquadra- Alex Katz (New York, 1927). Ma se la riflettere e a prendere coscienza della capire come quello che è successo un za: l’allestimento. “Invasore silenzioso”: tura, allontanandosi progressivamente, Pop Art di Warhol scrutò il mondo con complessità e dell’urgenza del dibattito. anno fa a Ponticelli, Napoli, Italia fosse così veniva presentato l’artista alla vigi- concede alle comparse di divenire pro- sguardo critico, mettendo in discussio- Green Platform non è solo una messa una prefigurazione dell’aria che tira oggi lia di una prova da tempo annunciata, e tagoniste, catturando l’attenzione dello ne gli aspetti standardizzati del pubblico in mostra di opere, ma un discorso che nello Stivale (e nelle urne). Perché il dunque con alte – e legittime – aspetta- spettatore. Si tratta dell’ormai celebre attraverso una semantica parodistica, ha il carattere di un rizoma. Ogni via è problema immigrazione esiste e non si tive. Incursione d’uno spiritello che gioca The Pitch, che apre il percorso della Katz intraprese negli stessi anni una possibile e percorribile, ogni linguaggio può certo liquidarlo, umanamente e po- a rimpiattino nelle stanze della Reggia, prima antologica nazionale dedicata seconda strada, osservando “le infinite o processo creativo diviene strumento liticamente, con le sole prospettive che ma con una distribuzione così mimetica al rappresentante del Canada alla 53. variazioni e i modi in cui l’eccentricità utile per innescare una reazione nello sembrano attualmente in auge, e chis- che la candida segnaletica dell’illustre Biennale. Film spartiacque, che segna individuale introduce una serie di discre- spettatore. Dalla denuncia sociale alla sà quanto rappresentative del Paese ospite si confonde con quella del mu- il passaggio a una metodologia cinema- panze vitali nel tessuto superficialmen- creazione con oggetti naturali, dall’in- reale: la xenofobia rozza e aggressiva, seo, disorientando uno spettatore già tografica coadiuvata da una serie di co- te omogeneo del suo mondo”, come dagine antropologico-culturale all’analisi la retorica buonista dell’antirazzismo da sazio di capolavori “residenti”. Non sem- stanti, come la ripresa continua priva di ha scritto Robert Storr. Reflections è scientifica, gli artisti si sbizzarriscono, salotto. Se poi di mezzo ci sono i Rom, pre convincente la collocazione: senza montaggio, la durata standard di circa un elogio al figurativo puro. I soggetti svelando i differenti piani d’azione pos- la situazione si complica. Perché “loro” una piantina, ad esempio, il visitatore quattro minuti e la rigorosa mancanza protagonisti sono “antieroi, personaggi sibili. Icona della mostra è l’albero sra- sono quelli che mendicano, borseggia- medio difficilmente alzerà lo sguardo di banda sonora. del contesto familiare, amici, scrittori, dicato di Katie Holten, i cui esili rami no, stuprano, uccidono, fanno rivoltare sulle sovrapporte; e discutibile la scelta “Quando il film è stato inventato non era poeti, frequentatori dei party”, sostiene sono doppiamente chiusi nella morsa quartieri e vacillare Giunte. “Loro” non- di sistemare La CadutaDEICiechiimMani- muto, era solo film. Non aveva alcun Alberto Fiz, “tutte figure che diventano claustrofobica del nastro adesivo nero vengono-qui-per-lavorare e non-vogliono- Brancusiani, chiaramente “rivisitata” per suono. Il sonoro è stato aggiunto in se- archetipi destinati a sottolineare la pit- che li avvolge e comprime tra pavimento integrarsi-perché-non-fa-parte-della-loro- l’occasione, all’ingresso della collezione guito. I primi film erano semplicemente tura come unica forma di conoscenza e soffitto in una stretta mortifera, che cultura. E poi “loro” non solo sfruttano Farnese anziché nei pressi dell’originale lo scorrere di silenziose fotografie di vita evidenziata da un’indagine dove viene riflette la precaria e delicata condizione i propri, ma si prendono pure i bambini di Bruegel, contrariamente a quanto quotidiana”, sostiene Lewis, che profes- privilegiato lo stile nei confronti dei con- degli ecosistemi naturali. Il lavoro di Tue degli altri. Nacque infatti dal tentato era avvenuto per Louise Bourgeois sa un ritorno al cinema delle origini, con tenuti”. Il percorso espositivo è caratte- Greenfort porta invece all’attenzione rapimento di una neonata del quartie- qualche mese fa (eppure, un piccolo un occhio di riguardo alle vedute dei fra- rizzato da un raffinato minimalismo, che del pubblico il problema della biodiver- re da parte di una giovanissima rom la strappo all’esplicito rifiuto di un dialogo telli Lumière. amplifica la forza dirompente delle ope- sità, denunciando la piaga della medu- rivolta del 2008 a Ponticelli, appendice frontale con le opere in loco sarebbe Privi di esplicita narrazione, i film di re in mostra. I temi del racconto visivo sa rosa, tra le più orticanti della sua purulenta di un territorio allo sfascio: stato “ontanianamente” trasgressivo...). Lewis s’interrogano sugli aspetti “cine- creano i contorni di un cammino fasci- specie, la cui riproduzione è in costan- minacce e raid punitivi contro il campo Tra le ambientazioni meglio riuscite, la matografici” della realtà, alterata dalle nosamente straniante, attraverso feno- te crescita nel Mediterraneo a causa nomadi, con l’ipotesi di una “regia oc- stanzetta murattiana disseminata di ci- tecnologie nella sua percezione spaziale meni di una natura apparentemente ri- dell’aumento delle temperature dei mari culta”, dietro la quale molti adombra- meli napoleonici: dalla foto dell’artista nei e temporale. Proprio dal rapporto ambi- conoscibile e immortalata in grandi tele e della scomparsa di alcuni suoi pre- vano l’artiglio della criminalità. E fanno panni del Generale alla buffa Tribù Tabu guo tra realtà e percezione scaturisce (alcune monumentali, di circa sei metri datori, decimati dalla pesca intensiva. riflettere frasi come quelle pronunciate di “grilli”, statuine irridenti l’iconografia Central, manifesto dell’incomunicabilità di lunghezza). Sono lavori in larga par- L’artista-demiurgo si spinge addirittura ai microfoni di un tiggì nazionale da un del piccolo Cesare e dei cugini d’Oltral- dove solo in un secondo momento s’in- te provenienti da collezioni private e in oltre, e propone progetti utopici in bilico abitante del posto all’epoca delle “rap- pe, fino alla deliziosa RidonDanza Rondi- tuisce che il dialogo dei protagonisti è parte inediti. Una personale importante fra arte e scienza, come quello presen- presaglie”: “Li abbiamo fatti uscire dalle ni (per inciso, in virtù della somiglianza frutto del riflesso di uno specchio. Utiliz- sull’ultima produzione di Katz – si tratta tato da Nikola Uzunovski (selezionato ‘casarelle’. Loro sono usciti e noi le ab- lessicale, Napoleone diventa un po’ for- za invece la retroproiezione per monta- in maggioranza di opere eseguite tra il per rappresentare il padiglione macedo- biamo incendiate”. Della serie, la bana- zosamente pretesto di legame con la cit- re un effetto di dissociazione tra sfondo 2008 e il 2009 – e che rivela il per- ne alla prossima Biennale di Venezia), lità del male. Sierra indaga la cronaca tà). Indovinate – e ovvie – anche le scar- e primo piano in Rear Projection e giun- petrarsi di un’analisi sempre più vitale volto a ricreare un sole artificiale in Pa- in modo semplice e obiettivo, austero pine nel Salone da Ballo, col tocco fiabe- gere a una ghost image. North Circular sui pilastri della sua ricerca: i ritratti e i esi come la Lapponia, caratterizzati da e incisivo: scatti in bianco e nero e un sco delle babbucce dalla punta all’insù. segna, invece, una fase di transizione paesaggi. La soglia di un mondo riflesso un’assenza totale di luce solare durante video “trovato”. La prima parte della Nel complesso, però, il mix tra (molta) che si avvia alla fascinazione estetica. e in costante movimento, dove anche i i mesi invernali. L’ecologia non è intesa mostra evidenzia come l’insediamento antologica e (poco) site specific – con Un lento zoom della periferia londinese volti appaiono come un fermo-immagine solamente come scienza ambientale, di Ponticelli già versasse nell’abban- pezzi per giunta scarsamente valorizza- penetra all’interno di un palazzo fati- cinematografico su uno schermo dove ma rivela in questo contesto la sua va- dono e nel degrado prima dello sgom- ti, vedi le foto male illuminate dai finti scente, sino a focalizzare una trottola tutto appare reale. Procedendo in que- lenza più ampia di nuovo pensiero socia- bero ordinato dal Comune. E come ai candelabri – s’inceppa spesso. Perfino che gira su un tavolo, determinando sta direzione “filmica biforcuta” (nella du- le e filosofico, che deve abitare le crisi cumuli di detriti e oggetti lasciati dagli nel piatto, anzi, negli extrapiatti forti, uno “slittamento ottico” per il passag- plice accezione di film in quanto materia che viviamo. La crisi ecologica globale è zingari facesse “compagnia”, in quello ovvero il servizio da tavola per tredici gio dal piano d’insieme al primo piano. e di film in quanto immagine), si può infatti la manifestazione d’una crisi ge- che è stato uno dei periodi più bollenti (con buona pace della superstizione Raggiunge l’estetica del sublime con dire che lo stile di Katz ricordi l’intuizio- nerale, che investe ogni ambito dell’esi- dell’emergenza, un agghiacciante mare conviviale), apparecchiato nella Sala September, culmine del pittorialismo, ne cinematografica concettualizzata da stenza umana. Già la teoria ecosofica di di munnezza (proprio mentre i primi dei Banchetti su un desco fastosamen- con l’unificazione dello spazio attraverso Pasolini: “soggettiva libera indiretta”, Félix Guattari (che articola l’idea in tre Consigli dei Ministri del neorinato gover- te coperto di sete variopinte, dove, in la dissolvenza delle forme che connota- ovvero la realtà ripresa come sintesi fra ecologie distinte: ambientale, sociale e no Berlusconi venivano a benedire con assenza d’indicazioni più precise, i non no un’atmosfera inquietante, dove luce i poli oggettivo e soggettivo. “Una fac- mentale) ha mostrato come i problemi la bacchetta magica la città appestata). iniziati stenteranno ad associare la sto- e oscurità si fondono. E se September cenda stilistica e non linguistica”, come ecologici vadano affrontati da tutti gli at- L’interrogativo se un reportage sia da viglia al personaggio ispiratore (tra i non può non ricordare L’Isola dei morti spiega Deleuze, “un monologo interiore tori, in modo sinergico e lungimirante. considerare arte trova una risposta – più “facili”, Warhol, Beuys, Boetti, De di Böcklin, Early March è la trasposi- privo dell’elemento concettuale e filosofi- E in questa prospettiva gli artisti, con affermativa – nello spazio dov’è allestito Dominicis). Beninteso, le perplessità zione video delle conifere di Friedrich. co astratto esplicito”. Una visione auto- la loro consapevolezza e lungimiranza, l’altro corpus espositivo: gigantografie non riguardano il genio, qui offerto in Imponenti cime di pini che salgono a oc- noma dal contenuto, in cui l’immagine – possono indicare la via che porta a di denti digrignati degli ultimi “superstiti” tutte le sue sfaccettature (colto, kitsch, cupare progressivamente l’inquadratura oltre la contingenza del reale – è l’unico un’ecologia della mente. del campo. Canini e incisivi storti, ca- mistico, irriverente, esotico, provocato- e a stagliarsi su un fondale che si rivela verso poetico. In tal senso, Reflections riati, placcati oro, serrati in un’espres- rio...), ma il concept di un percorso pre- innevato solo alla fine del cortometrag- e l’intera opera di Katz aprono nella sto- [rosa carnevale] sione di rabbia in mezzo a quella saliva valentemente dipanato, quasi a ricalco, gio. E, ancora, segue una donna delle ria dell’arte una nuova strada percetti- che fa tanto, per dirla alla Bauman, tra i lussuosi arredi dell’Appartamento pulizie che si sposta avanti e indietro in va. Da segnalare infine il film proiettato “paura liquida” (ma i denti dei cittadini di Reale. Materiali leggiadri e smaglianti – un interno alla Hopper, in Smithfield. al museo, Alex Katz Five Hours (1996), Ponticelli sarebbero così diversi?). Deci- vetri, ceramiche –, tra consolle e spec- Primo film di Lewis con la macchina da diretto da Vivien Bittencourt e Vin- samente un pugno nello stomaco. Qual- chiere, tavolini e camini. Ninnoli, squisi- presa in costante movimento e che im- cent Katz, nel quale l’artista ripreso nel cosa da cui distogliere lo sguardo. Pro- tezze, fronzoli, galanterie, lepidezze. In provvisamente si ribalta in Harper Road, suo studio è colto durante un processo prio come da “loro”, il disturbante della tanta vezzosità, alfine, l’ammiccamento creando disorientamento, così come in creativo che rivela passione, brutalità e società stanziale. Immagini che hanno al genius loci, la cui Manifattura sfornò Cheapside, dov’è puntata direttamente leggerezza. Il gesto di una pittura “non l’inoppugnabile valore di documento, da eserciti di damine e pastorelle biscuit. al suolo per catturare le ombre in movi- urlata né espressionista, ma dal respiro esibire, eventualmente, a chi ha ancora Consegnate al volgo con la stessa subli- mento dei passanti. a lunga gittata”, ha sottolineato Fiz. il coraggio di spacciare la cartolina di me, regale nonchalance. Una mostra importante e coraggiosa, una Napoli “porosa”, multietnica, acco- quella del Man, che celebra Lewis, spe- [caterina misuraca] gliente. [anita pepe] rimentatore del linguaggio cinematogra- fico, ossessionato dall’analisi del detta- [anita pepe] glio attraverso insoliti movimenti della macchina da presa. Che gioca a incurio- sire e spiazzare nel decifrare l’ambiguità CCCS - Centro di Cultura e l’alienazione dell’esistenza. Contemporanea Strozzina - MADRE - Museo d’Arte MArCa - Museo delle Arti Palazzo Strozzi Donna REgina [roberta vanali] Catanzaro dal 24 aprile al 19 luglio 2009 fino al 14 settembre 2009 fino al 27 settembre 2009 Green Platform. Arte Ecologia Sostenibilità Santiago Sierra - Ponticelli MAN - Museo d’Arte Alex Katz - Reflections a cura di Lorenzo Giusti e Valentina Gensini a cura di Bartolomeo Pietromarchi della provincia di Nuoro a cura di Alberto Fiz piazza degli strozzi, 1 (zona palazzo strozzi) via settembrini, 79 (zona san lorenzo) Museo di Capodimonte via alessandro turco, 63 da martedì a domenica ore 10-20; giovedì da lunedì a venerdì ore 10-21; sabato e do- Mark Lewis - Anticipando Venezia da martedì a domenica ore 9.30-13 e 16- ore 10-23 menica ore 10-24; martedì chiuso Luigi Ontani - CapoDIOMonte a cura di Cristiana Collu e Saretto Cincinelli 20.30 biglietto intero 5,00 euro; ridotto 4,00 biglietto intero 7,00 euro; ridotto 3,50; lunedì via di miano, 2 via sebastiano satta, 15 (centro storico) biglietto 3,00 euro Catalogo Moleskine ingresso libero Ingresso: 7,50 euro Catalogo Silvana Editoriale Catalogo Electa Tel 055 2776461 Fax 055 2646560 Catalogo Electa Napoli Tel 081 7499111 Fax 081 2294498 Tel/Fax 078 4252110 Tel 0961 746797 [email protected] Tel 081 19313016 [email protected] [email protected] [email protected] www.strozzina.it www.museomadre.it www.museo-capodimonte.it www.museoman.it www.museomarca.com 42.déjà vu Exibart.onpaper

BERGAMO BRESCIA MILANO MILANO MILANO

JANNIS KOUNELLIS YUMI KARASUMARU MICHAL HELFMAN SAID ATABEKOV JAVIER PÉREZ

Già che passava da queste parti, tanto Il Giappone contemporaneo visto attra- Seconda mostra per la galleria targata Quale atteggiamento assumere di fron- La carne, la morte e... manca il diavolo. valeva approfittarne. E così sono due gli verso gli occhi di un’artista strettamen- Cardi-Berlusconi. Con Michal Helfman te al progresso? Come reagire a esso? Amore e morte, diade abusata ma interventi di Kounellis presentati a Ber- te legata al passato storico, artistico e che ripropone a modo suo la lezione pa- L’Asia centrale alla prova della moder- sempre valida. Anche quando è la gamo. Committenze diverse, ambienti sociale del proprio Paese. Fra tradizione nofskyana. E regala la sua Weltanschau- nità, fra archetipo e tecnologia. Prima bellezza a esser intorbidata dalla Nera antitetici. Eppure la meraviglia d’un dia- e innovazione, Oriente e Occidente. I ri- ung. Tra passato, presente e... personale italiana per il Figlio dell’Est... Signora... logo a distanza che funziona. Eccome... tratti disarmanti di una realtà che appa- re sempre più irraggiungibile...

Compulsando le dense pagine vergate “Il ballo è una manifestazione verti- L’impatto della modernità tecnologica su da filosofi e letterati nel corso dei Realtà diverse, spazi tra loro assoluta- cale di un desiderio orizzontale”: così culture arcaiche e contadine è il tema secoli, s’intuisce che in fin dei conti un mente divergenti, curatele separate, una Le teen-ager di Yumi Karasumaru (Osa- Woody Allen definiva la danza. Una su cui si concentra Said Atabekov rapporto sussiste, fra bellezza e morte. concomitanza fatale ma apparentemen- ka; vive a Bologna e Kawanishi) fissano questione di prospettive e di punti di (Bes Terek, 1965; vive a Shymkent). Quale, non si sa. Il valore semantico te nemmeno troppo insistita. Sono due ammiccanti lo spettatore: la testa recli- vista, di piani cartesiani e direzioni, di A un primo sguardo, non si tratta certo della bellezza, del resto, è assai votato gli spazi che Bergamo riserva a Jannis nata, una mano portata al viso, anche arte e sensualità. Ribaltamenti e diso- di un argomento nuovo: le lucciole pa- alla precarietà. Forse fu Petrarca ad Kounellis (Atene, 1936; vive a Roma), solo un accenno d’ingenuità lasciato tra- rientamenti che Michal Helfman (Tel soliniane scomparivano negli anni ‘60 avvicinarsi maggiormente alla verità, per la costruzione di un’esperienza sparire dal volto magnetizza l’attenzione Aviv, 1973) fa suoi e ripropone nella del secolo scorso, nel frattempo Jean- quando si riferiva alla bellezza nei site(s) specific che si protrarrà fin dopo e fa rapidamente tornare alla mente la sua personale da Cardi Black Box. François Lyotard diffondeva il concetto termini di un certo-non-so-che (nescio l’estate. Da una parte gli ambienti della gestualità antica delle geisha. Sarebbe Una lezione di danza classica, che inva- di postmoderno, che a sua volta veniva quid, secondo i latini; ma i francesi sono Galleria Fumagalli, interpretati con una però forse più consono il parallelismo de tutto il piano terra della galleria. A superato o integrato nell’ambito dell’af- insuperabili: je ne sais quoi). Javier spazialità da caveau; dall’altra l’ex Orato- con le maiko – che nella scala gerarchi- partire dall’ingresso, che strizza l’occhio fermazione di una modernità matura. Pérez (Bilbao, 1968; vive a Barcellona) rio di San Lupo, chiesa-teatro reinventa- ca stanno sul gradino dell’apprendista- alla statuaria di Degas: una ballerina Tuttavia, la tematica conserva in questo giudica superfluo il contraltare critico- ta e consegnata alla contemporaneità. to – vista la loro fama nell’immaginario in bronzo, dalla tipica posa impressio- caso una sua genuinità e attualità, poi- ermeneutico del suo lavoro, in quanto C’è un filo rosso, o meglio: c’è un filo di comune occidentale: caratterizzate da nista, con le braccia dietro la schiena, ché i territori considerati, quelli dell’Asia ritiene egualmente legittimabili nel feltro nero a legare le due installazioni, pettinature e trucchi elaborati, pose e una nuova forza carnale, gambe lun- centrale, affrontano solo ora questi loro valore interpretativo le glosse a costruire una muta conversazione a rarefatte, sguardi languidi. Come le ghe e tornite, tacchi a spillo e un bu- mutamenti. La strada per Roma è un puramente soggettive dell’osservatore, distanza. C’è il ritorno alla poetica dei Macaon Girls di Karasumaru. Solo che stier disegnato sulla magra silhouette. ciclo di fotografie che s’ispira al viaggio pur privo della patente di critico. La cappotti, ormai vere e proprie animu- quest’ultime hanno ben poco a che fare Una curiosa introduzione a quello ch’è di Marco Polo in Cina e al suo ritorno sua personale nello spazio espositivo lae; c’è l’ulteriore approfondimento del con riti e tradizioni del vecchio Giappo- il masterpiece dell’artista israeliana: nella Capitale, come simbolico incontro di Scognamiglio a Milano è una mostra tema uomo, indagine su espressività, ne. Le modelle che posano per questi un’installazione ambientale con specchi, fra Oriente e Occidente. Non si tratta ben ordinata, incentrata sul tema degli libertà, capacità comunicativa. Introdu- ritratti vengono immortalate per le stra- una sbarra in metallo, un video sulla solamente dell’incontro tra due mondi opposti, ma senza sintesi hegeliana. zione da Fumagalli: una parete (quanto? de di Shibuya, il quartiere più modaiolo parete. Sullo schermo, una fanciulla diversi, ma fra tradizione arcaica e mo- Anche se alcune opere di Pérez Dieci metri per tre?) di cappotti appesi di Tokyo, calderone di tendenze e nuovi volteggia leggera attorno alla sbarra, dernità. L’obiettivo di Atabekov allinea sembrano la ripetizione di concetti a ganci da macello. Uomini come quarti look, passerella usata dalle ultime gene- con movimenti eleganti e controllati da simboli religiosi occidentali e orientali, già espressi altrove, nel complesso di bue portati dallo stesso Kounellis a razioni per mettersi in mostra quotidia- étoile scaligera. Il senso di straniamen- jeans che fanno capolino sotto costumi si tratta di lavori dal retroterra Barcellona (era il 1989); uomini inermi namente. Sono ragazzine proiettate nel to è forte, innegabile la presenza di un tradizionali, automobili, gente a cavallo, concettuale piuttosto interessante. Si come polli spennati che occhieggiano, mito occidentale, acconciate come bam- elemento non chiaro, di perplessità, bandiere Usa stese ad asciugare, sta- veda per esempio il carillon di dolore di spenti, dalla vetrina di un negozio. E bole; hanno capigliature multicolor che difficilmente intelligibile. È una questio- tue arcaiche che indossano zaini e co- due scheletri abbracciati in una danse poi, al piano inferiore, ancora cappotti: ricordano le cotonature degli anni ‘60, ne di percezione. Basta infatti ruotare pricapi militari. Il ricorso all’ironia come macabre, sospesi su una superficie a coppie, inchiodati a lastre di metallo il trucco è pesantissimo e gli occhi, se di novanta gradi un’immagine perché strategia di difesa e sopravvivenza di a specchio che riflette il volto di chi di quattro metri per due, ognuno bloc- non sono ancora stati ritoccati dal chi- una raffinata danzatrice di balletto si fronte alla transizione da una civiltà con- guarda. Ebbene, cent’anni fa sarebbe cato da un’ulteriore lastra sovrapposta. rurgo, sono sapientemente arrotondati trasformi in una provocante lap-dancer tadina a una società moderna e vicina stata l’opera degna del frontespizio di Oltre venti sandwich di panno e ferro, a colpi di eyeliner. Sono le attrici di quelle e perché degli esercizi di riscaldamento alla cultura occidentale è centrale nei un’edizione pregiata di uno scrittore grida ammutolite; l’insistita ripetizione Tokyo Stories che l’artista ama ascolta- si trasformino in un’esibizione da tripla due video Neon Paradise e Walkman. maudit; ma oggi, quando una non della parola negata, la creazione di un re durante le sue incursioni nel quartie- X. Proprio questa è la magia compiuta Nel primo, un uomo in costumi tradizio- piccola porzione della giovane e meno lapidario contemporaneo. Ed è pro- re e che riporta nelle sue performance. da Helfman. Che incanta lo spettatore, nali è inginocchiato di fronte a una porta giovane arte civetta con la morte, sa di prio nel suo carattere sepolcrale che Storie vere, spezzoni di vita che arrivano il quale durante la visione si trova sullo automatica, che sembra essere quella scontato. Stessa impressione suscita il l’intervento in galleria trova il punto di all’orecchio e si perdono nel brusio di stesso palco già calcato dalla perfor- di un grande magazzino, e si genuflet- crine di cavallo di cinque metri disteso maggior tangenza con quello all’Oratorio un incrocio, restando incomplete, pro- mer, circondato da specchi. The Les- te al suo aprirsi, mentre altre persone sulla parete della galleria, in riferimento di San Lupo. Dove circa quaranta cap- prio come le isolette immacolate che son, il suo titolo. Un insegnamento di passano indifferenti. Il confronto fra al quale le armonie con il lavoro di potti (e relativi cappelli di feltro in stile emergono sulle tele, appena accennate vita, una metafora sullo stato dell’arte, archetipi e tecnologia si risolve qui in Christiane Löhr sembrano tutt’altro Beuys e coppie di scarpe) si stendono da impalpabili linee a matita. In questo sulla facilità di fraintendimento dell’oc- un’ironia forse un po’ troppo semplicisti- che recondite. Idem, ma con diversa a terra, protetti dall’ombra di una croce dramma cittadino la scenografia è il pa- chio. Ma la scatola nera dell’arte non ca. Nel secondo video, un uomo avanza motivazione, per quanto riguarda le contemporanea, con putrelle di metallo esaggio urbano che, solarizzato come si esaurisce in quest’installazione. Tra le faticosamente nella steppa, portando stampe in digitale, pericolosamente a sostituire i bracci di legno. La rievo- i ritratti, si perde in piccole campiture pareti corvine del piano superiore, un al- un contrabbasso sulla schiena. Il pae- vicine ai supporti patinati dell’advertising: cazione di un cimitero ordinatamente piatte di colore: fra il brulicare di vita, tro video fa luce nell’oscurità. In Just be saggio è costellato da tralicci elettrici, opere che, attraverso un sagace trompe scomposto, forse più affine in termini di rumore, cantieri nelle strade di Tokyo, good to me, tra il silenzio e l’isolamen- quasi come si trattasse d’una foresta di l’œil, trasfigurano percettivamente le potenza comunicativa e visionarietà alla appaiono trafilate a china piccole icone to del deserto, l’artista condivide con il totem. La tensione epica e drammatica cavità dell’essere umano su cui scorre cultura ebraica che a quella cristiana. riemerse dal mondo dei cartoon e dei piccolo figlio un gesto arcaico d’amore, rinvia alla cinematografia sovietica degli un rivolo di sangue. Insomma, i freudiani “Oggi l’arte sacra non esiste”, scriveva manga, Betty Boop in testa, o stralci ripetendo incessantemente i pochi versi anni ‘20, mentre l’enfasi sulla selva di eros e thanatos. Molto potente invece Gillo Dorfles in Le oscillazioni del gusto, di routine sociale come visti attraverso di una canzone, in un montaggio d’im- tralicci appare come un riferimento al l’enorme rosario in resina e ferro, ed era il 1970. “Questa non è che una una lente d’ingrandimento, tra festini magini statiche e dal suono ripetitivo, Costruttivismo. L’uomo rappresentereb- attorcigliato sul pavimento dello spazio constatazione, né la Chiesa è in grado di sui tetti e danze frenetiche in discoteca. ancora una volta ipnotico. Un tavolo dal be una “metafora dell’artista stesso” espositivo, i cui semi sono rimpiazzati porvi rimedio”. Kounellis oggi risponde E non può passare inosservato come, piano bucato, con tre sgabelli avvitati, che, “con passi lenti e talvolta incerti, da neri teschi. Memento mori, “ricordati con un lavoro che già si dice propedeuti- seppur nell’ipertecnologica dimensio- completa l’ambiente, creando una co- si muove verso il progresso e la civiltà che devi morire”. Javier Pérez è anche co a un suo intervento alla Biennale del ne nipponica, vi sia un’artista votata a stellazione, un raggruppamento astrale occidentale”. Si sconfina nell’esercizio di un bravo acquerellista: raffigura soggetti 2011, nei fin d’ora chiacchieratissimi raccontare il suo Paese senza passare opaco, in contrasto con le piccole mir- stile e il video perde in forza ed efficacia; umani privi di epidermide, li battezza spazi del Padiglione voluto dal Vaticano. attraverso quegli strumenti d’eccellenza rorball che scintillano nei fotogrammi la metafora risulta qui stridente: è diffi- “penitenti” e li dipinge su una superficie di La riflessione è aperta: quale arte, oggi, che l’hanno reso uno dei colossi econo- in rotazione, ma in piena assonanza cile pensare che chi possiede una tale pergamena che evoca per reminiscenza per quale sacralità? A compendio della mici mondiali. Il talento di Karasumaru col cielo notturno del deserto. Oscuri- padronanza delle tecniche audiovisive, proprio la pelle. E quando Pérez fa una mostra, una profonda intervista all’arti- risiede proprio nella capacità di narrare tà e sfolgorio si fronteggiano sul body da utilizzarle in maniera quasi citazioni- scultura di crisalidi, dandovi la forma sta, proiettata nella cripta di San Lupo. storie, persone e luoghi, tutti attualissi- della ginnasta olimpionica che ripete sta, possa procedere lentamente verso di un abito, sotto cui si raccoglie una Un monologo, a dire la verità, nel quale mi, con la stessa pazienza e dedizione i suoi esercizi col nastro, mentre è la la modernità. La credibilità del tema è macchia che sembra il sugo della vita, il Kounellis difende la dimensione intimista tipica dell’eredità pittorica giapponese (e stessa Helfman a ritrarsi nelle piccole insomma minata dalle tecniche adottate pensiero corre a Hannibal the Cannibal. della religiosità e rifiuta il dogmatismo; non a caso la tecnica dell’Ukiyo-e ama- teste scultoree, modelli tridimensiona- per rappresentarlo. United States Ma- Nonché a un Grand Guignol di Hermann costruisce paralleli formali sul senso ta da Hokusai e Hiroshige puntava a li del grande disegno a matita di Ruth rines in Central Asia è una serie di tre Nitsch. Nota dominante di questi lavori della verticalità di un Pollock e di un Ca- rappresentare allo stesso modo storie che fronteggia il teatrino a luci rosse del abiti con motivi tradizionali e militari. Qui è l’assenza dell’identità: surdeterminata, ravaggio; si spinge fino a individuare nei e personaggi legati alla quotidianità dei piano terra. È l’essenza del femminino l’ironia si fa meno frettolosa, più sottile sempre. Non si dice che la morte non tagli di Fontana una metafora delle fe- piccoli centri urbani, attrici e lottatori sacro, quella svelata dall’artista, della e meditata: il trauma dell’incontro con guardi in faccia a nessuno? rite nel costato del Redentore e, a pro- di sumo inclusi). Il divario fra tradizio- complicata sfaccettatura muliebre. Così l’Occidente e la modernità è stata riela- posito, chiude rivendicando come “ci sia ne e innovazione appare dunque come apparente, e così nascosta, all’occhio borato, ma il suo superamento rimane [emanuele beluffi] un Cristo per ogni artista e un artista un’apertura incentivata dalla volontà di dell’uomo. sospeso sulle soglie dell’ambiguità. per ogni Cristo”. Ribadendo l’esclusività dialogo dell’artista, che permette di os- e l’individualità del rapporto tra umano servare, attraverso i suoi occhi, un cam- [guia cortassa] [matteo meneghini] e divino. pionario di vita che per noi occidentali rasenta il limite dell’incomprensibile. Ma [francesco sala] che ci attira sempre e vorticosamente, proprio a causa di questa distanza spa- ziale e culturale, attraverso un mezzo e uno stile pittorico ormai superato, eppu- Galleria Fumagalli re mai antico. fino al 26 settembre 2009 [renata mandis] Jannis Kounellis a cura di Annamaria Maggi via paglia, 28 (zona stazione) da lunedì a sabato ore 10-12.30 e 14.30-19.30 ingresso libero Tel 035 210340 Fax 035 222674 [email protected] www.galleriafumagalli.com Cardi Black Box Mimmo Scognamiglio Arte Ex Oratorio di San Lupo Fabio Art Gallery Contemporanea via san tomaso, 7 (zona accademia) Michal Helfman Impronte Contemporary Art da martedì a domenica dal 9 maggio al 3 luglio 2009 a cura di Sarah Cosulich Canarutto Javier Pérez - Rituales de tránsito ore 9.30-12.30 e 15-18.30 Yumi Karasumaru - Tokyo Stories corso di porta nuova, 38 (zona moscova) Said Atabekov - Figlio dell’Est corso di porta nuova, 46/b ingresso libero via alessandro monti, 13 Catalogo BoxNotes via montevideo, 11 (zona porta genova) (zona porta nuova) Tel 035 248772 Fax 035 215517 Tel 030 3756139 Fax 030 2907539 Tel 02 45478189 Fax 02 45478120 Tel 02 48008983 Tel 02 6526809 Fax 02 36595527 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.museobernareggi.it www.fabioparisartgallery.com www.cardiblackbox.com www.impronteart.com www.mimmoscognamiglio.com Exibart.onpaper déjà vu.43

MILANO MILANO MILANO MILANO PADOVA

RUAIRIADH O’CONNELL RICCARDO PREVIDI SCOTT SHORT JANA STERBAK ALVISE BITTENTE NADINE BYRNE TOM MOLLOY Tra acchiappafantasmi, presenze non Cosa si cela dietro all’immagine? Qual Un occhio all’antologia e l’altro alla tec- Un percorso tra puntini di sospensione. identificate, frammenti di città, sezioni è il mistero che rompe ogni confine tra nologia. Opere recenti e lavori storici, Uno sciame di aeroplanini si schianta Frammenti d’un doppio universo imma- di grafica e pochissimo spazio. Opere figurazione e astrazione? Declinando per una grande varietà di tecniche e sulla parete; un pianeta pare ormai da ginativo. Insieme per sfiorarsi, confon- che sembrano ectoplasmi. Una perso- all’infinito due eterni opposti, il bianco forme espressive. Body Art, performan- cestinare. E poi l’immaginario pop di un dersi, perdersi in infinite metamorfosi nale invisibile, che ha il sapore della velo- e il nero, l’artista americano, alla sua ce, scultura, disegno, video. E c’è pure artista da cameretta. Scenari che più percettive. Due giovani artisti in una cità e la ricchezza della mancanza... prima personale europea, disegna un Pieter Bruegel... diversi non si può. Ma in fondo hanno silenziosa danza visiva... universo in mutamento... un elemento in comune...

Try to imagine all life as you know it stop- ping instantaneously and every molecu- le in your body exploding at the speed La nuova personale di Jana Sterbak of light. Sembra la frase enigmatica e (Praga, 1955; vive a Montréal) presen- ombrosa di qualche profeta visionario, ta opere recenti e lavori storici, con fo- chiuso fra le righe di un romanzo di tografie che documentano performance Asimov. Ma si tratta solamente di una eseguite tra gli anni ‘70 e i primi anni battuta presa a prestito dal film Ghost- ’90. Ascrivibili all’universo della Body Escluso di buona norma dalle conver- Il “resto di qualcosa” che è stato o non buster. Con questa frase, il ricciuto Una forma d’arte dinamica. Fatta dal Art risultano Vanitas Flesh Dress e Di- sazioni, il denaro sembra essere ormai sarà mai. La traccia di un sogno e lo dottor Egon Spengler mette in guardia movimento in sequenza senza confini. straction, in cui l’artista indossa rispet- l’ultimo tabù della nostra società. Nono- stato d’inquietudine di un incubo che i suoi tre colleghi, sempre in cerca di Di forme che cedono il passo al resto. tivamente un vestito fatto interamente stante ne costituisca, in realtà, la base. si ripete. La meraviglia delle cose che ectoplasmi, dai rischi degli acceleratori Al dopo che subentra a un istante ante- di pezzi di carne cuciti tra loro e una È invece un elemento ricorrente in que- restano sotto il velo invisibile dell’im- nucleari che portano sulle spalle. I flussi riore, lasciando una traccia simbolica. maglietta trasparente con peli apposti. sta mostra, funzionando come ideale filo maginazione. Something and Else è protonici sprigionati dagli zaini, infatti, È quanto mai suggestiva la mostra del La creazione e l’uso di oggetti concepiti rosso, che sottolinea rimandi e analogie una mostra fatta di segni e visioni di potrebbero, se incrociati, portare alla pittore americano Scott Short (Ma- come estensioni del corpo – in grado fra le opere dei due artisti coinvolti. Tom due giovani artisti, Ruairiadh O’Con- deflagrazione dei tre “eroi”. Ed è con rion, 1964; vive a Chicago): una per- di offrire nuove opportunità ma, nello Molloy (Waterford, 1964; vive a County nell (Aberdeen, 1983; vive a Londra) questo stesso intento di poetica (cioè: sonale composta da oltre venti opere stesso tempo, di porsi come vincolo Clare), alla sua prima personale in Ita- e Nadine Byrne (Stoccolma, 1985). provare a immaginare che la vita istan- recenti, alcune di grande formato, in cui – è al centro di Proto-Sisiphus e Mea- lia, s’inserisce nel contesto spostando Due universi immaginativi che, insieme, taneamente si fermi e che tutte le mole- l’artista si sofferma in maniera attenta suring Tape Cones. In Absorption, l’ar- il livello del discorso sulla tematica che costruiscono l’architettura di una si- cole contenute nel corpo esplodano alla sul processo di produzione tra copia e tista s’ispira invece ai vestiti in feltro di gli è più cara: l’attualità in ambito geo- lenziosa danza visiva. Una stanza tutta velocità della luce) che si annuncia la originale, annullando ogni possibilità di Joseph Beuys, deteriorati dagli acari, politico. Migliaia di aeroplanini fatti con bianca dove, in alcuni casi, è difficile seconda personale di Riccardo Previdi relazione tra figura e astrazione. Le ope- e si trasforma in una gigantesca tar- le banconote da un dollaro, conficcati percepire i microsegni adagiati sulle pa- (Milano, 1974). La sua sarebbe dovu- re di Short, infatti, tracciano immense ma. Lavori recenti, realizzati a partire lungo l’intera parete espositiva, attrag- reti (si vedano gli schizzi a pastello in ta essere un’indagine sulla struttura, galassie di puntini di pittura a olio o a dal 2000, sono le due serie di disegni gono da subito lo sguardo. È chiaro il ri- Sait Anade di O’Connell). Così la Galleria sull’interpretazione e la percezione dello inchiostro, che sembrano evocare un Space-Time e Migration, nonché la scul- ferimento ai fatti dell’11 settembre, che Annarumma dà spazio a un percorso spazio, senza promessa alcuna d’una paesaggio interiore. Un sogno custodi- tura Pianeta. L’opera che costituisce il però vengono qui proposti in una chiave espositivo enigmatico, tutto da scopri- scoperta, oppure di sviluppo del tema to nella memoria. Qualcosa di sospeso perno della mostra è però una serie di di lettura non così netta (e superficiale) re, in un allestimento concepito per “ri- né di una sua materializzazione. Ma il tra reale e non. “Per quanto il processo quattro video legati al tema delle stagio- come quella che i mass media in gene- duzione”, quasi a elogio della negazione progetto in galleria è di tutt’altra natura, alla base dei suoi dipinti”, spiega Sarah ni, ispirata da alcuni dipinti di Bruegel re forniscono. È infatti emblematico che della materia. Una pausa dal caos di e ben poco attinente alle premesse di Cosulich Canarutto, “cancelli ogni possi- e realizzata con telecamera fissa. Fe- siano proprio i dollari a costituire gli ae- proposte invasive, attraverso un cam- presentazione. T, la composizione prin- bile riferimento a un soggetto reale, l’os- bruary è il lavoro che ha dato all’artista roplanini, lasciando intuire che la stes- mino leggero e sottile fra due mondi di- cipale della mostra, consiste in una se- servatore vi trova spesso richiami alla l’idea di realizzare la serie: si vedono sa forza economica dell’America sia in stanti e lontani. Uno, quello di Ruairiadh rie di pannelli (fatti prevalentemente di realtà. Le sue trame appaiono come persone passeggiare e giocare con la realtà un’arma a doppio taglio, capace O’Connell, solare e fatto di oggetti co- abete multistrato) sui quali sono fissate enigmatici paesaggi immaginari, tracce neve in un parco di Montréal. Sakura è di ritorcersi contro il legittimo proprieta- muni sottratti alla quotidianità, resi ele- immagini prese dal web, stampate su di una memoria inconscia o personi- ambientato in un parco giapponese ed è rio. Al contrario, l’altro lavoro di Molloy menti simbolici di gesti e utopie. Sul lato fogli A4 e poi fissate a parete. All’inizio ficazioni di tanti, incompiuti stati d’ani- dedicato alla primavera; poiché Bruegel par bilanciare l’imponenza e la centralità opposto, il mondo di Nadine Byrn, cupo, della galleria, la forma e le dimensioni mo”. Per arrivare all’opera finita, Short aveva realizzato solo disegni preparatori del primo con dimensioni ridotte e lin- inquietante come l’imperscrutabile abito sempre uguali dei pannelli, per lo più mette in atto un lungo procedimento per il quadro dedicato a questa stagio- guaggio più sottile. Un filo bianco scen- da sciamano (The Nun) che campeggia assemblati con materiale da costru- creativo, coniugando il mezzo tecnico, ne, Sterback utilizza un particolare sof- de dal soffitto, quasi scomparendo fra le al centro della sala. Una presenza mi- zione, sono fatti di assi e tavole per il ovvero fotocopiando centinaia di volte tware che modifica l’immagine e rende pareti, e regge una piccola cartina geo- sterica, che apre a uno scenario post- fai-da-te. Sulla superficie di questi sup- in successione l’immagine generata l’idea del bozzetto. Sandering conduce grafica del mondo, appallottolata come moderno inaccessibile e impossibile. porti sono riprodotti paesaggi atomici, da un foglio monocromo e vuoto, fino poi in una spiaggia del Maine, mentre se fosse un foglio di carta da cestinare. Freddo mistero nel nero di una notte fumate a fungo, deserti nucleari senza a quando i segni d’inchiostro compon- in Rentrée, da una balconata del Lou- Sospeso nel suo particolare universo, il senza tregua anche nel video-trittico esseri umani e alcuni origami progettati gono una forma, una nuova immagine vre si osservano le Tuileries e l’Arc du pianeta oscilla in conseguenza dell’azio- For Kate and Margaret e, ancora, nei per esser appesi alla facciata del museo pronta per esser proiettata sulla tela e Carrousel. Gli obiettivi dichiarati sono in- ne dei visitatori, invitati a soffiarci sopra. disegni su carta Demonhead Emblem, di Kenzo Tange. La sovrapposizione di dunque dipinta. Proprio da questa fase nescare una riflessione sulla rappresen- Sembra una sorta di dichiarazione che Poem Girls ed Ectoplasm Girls, tutti sul strisce adesive suddivide, inoltre, i pan- “meccanica” l’immagine sarà pronta tazione del paesaggio, sullo scorrere del dice del coinvolgimento di noi tutti, re- filo di un mostruoso surrealismo. Enigmi nelli in tre parti, rendendo l’immagine di per diventare quadro. Insomma, uno tempo, e mettere a fuoco il nostalgico sponsabili del suo (pessimo) stato attua- inquietanti cui l’artista non intende offri- partenza una sorta di decorazione che straordinario processo in divenire, nel sentimento della natura proprio dell’uo- le. Focalizzato sulle vicende di casa no- re risposta, ma far emergere dal buio, non ha più una compatta unità principa- corso del quale l’artista non perde mai mo contemporaneo. Tuttavia, i video stra è invece Alvise Bittente (Venezia, con infinite possibilità e strumenti arti- le. L’intera tavola sembra tagliata in più la sua centralità di artista. Mai “secon- risultano al di sotto di queste ambizio- 1973). Il sistema dell’arte nostrano è stici, video, disegni e installazioni. Non sezioni, affilatissime, scombinando l’im- do” rispetto alla macchina, ma sempre ni: il collegamento a Bruegel è troppo rappresentato come un teatrino in cui ci sono limiti alla ricerca creativa anche magine apposta, che scompare inghiot- e comunque demiurgo di un segno au- generico e appare superfluo, anche ci si dibatte per poco o niente, e un vec- per O’Connell, che dà forma all’invisibile tendosi la storia di cui era portatrice. toriale. “Short mette in relazione ripro- considerandolo solo come riferimento chio stampo di mille lire è irriguardosa- distillando polvere di sogni da piccole Al centro della sala, poi, quattro corde ducibilità, casualità e autorialità; lascia ideale. Mentre il fiammingo presentava mente ritoccato, facendo del Giuseppe cose comuni. Inutili come il vuoto di un nere pendono dal soffitto: Egon, Peter, spazio al caso, fa emergere l’invisibile, una serie di situazioni e accadimenti in Verdi ritratto un ridicolo, e ovviamente sacchetto di plastica messo in “contat- Ray, Winston. Avrebbero dovuto rappre- trasformandoli in immagine. Nelle sue grado di fornire il quadro d’una società, bugiardo, Pinocchio. A ben vedere, l’at- to” con del nastro adesivo in Plastic sentare, oltre ai tre acchiappafantasmi mani, la fotocopiatrice diviene strumen- i video di Sterbak riprendono gli uomini tuale progetto di Bittente è il prosegui- Bag. Vuoti e trasparenze con Here, più uno, i flussi laser dei quattro, divisi to che crea un originale attraverso la nei luoghi del tempo libero con un ta- mento coerente d’una critica portata ovvero tre fogli di carta trasparente a e pendenti nell’aria, elementi di stacco e copia. L’artista resta comunque colui glio incline alla documentaristica, e nello avanti con la consueta, beffarda ironia coprire il bianco muro, per tracciare il moto contro la bisimensionalità schiac- che crea l’occasione, che riconosce una stesso tempo si prefiggono di porre in almeno a partire dalla sua mostra Strip volo di un palloncino rosso. Lo stesso ciante delle opere alle pareti. Ma Previdi forma e sceglie di catturarla”, prosegue atto una riflessione estetica. Ognuno comics, allestita due anni or sono alla “piccolo oggetto” che resta intrappola- non fa altro che progettare quattro cor- la curatrice. “Se per Benjamin la copia di questi elementi necessitava però di Bevilacqua La Masa. Lo sguardo non è to in Bounceeee ballee, un meccanico de nere appese sul soffitto, posizionate toglie il potere all’originale, Short crea un maggior grado di elaborazione e cambiato, ma sembra adesso mettere scorrere di ottanta diapositive. Un gio- a varia distanza. Mentre tutt’attorno un originale dalla copia”. In tal senso, approfondimento. L’approccio risulta ancora più a fuoco la vittima: l’artista co di possibilità infinite per una pallina (Test) una serie di diagrammi e tavole l’intera opera di Scott Short si rivela una così troppo semplicistico da un punto pop – che dalla sua cameretta, protet- rossa, leggera come una foglia, che per la calibrazione delle stampanti chiu- riflessione decisamente interessante di vista sia estetico che concettuale, to e al contempo imprigionato nella sua disegna un lento teorema del vuoto. Sul dono la prima e unica sala della galleria sull’essere artista e sul fare arte oggi. offrendo una visione forse un po’ super- eterna condizione tardo-adolescenziale, filo di un equilibrio impossibile, Ruairia- dedicata all’esposizione. Una mostra, Ogni quadro diventa un tassello ulteriore ficiale di ognuno degli obiettivi prefissati. osserva il mondo contemporaneo – e dh O’Connell compone Ambition and Ro- inevitabilmente, interrotta. per indagare l’immensità di un mondo Una felice eccezione è il video dedicato il sistema dell’arte italiano che ne è mance is a terrible Broom, due bicchieri in divenire che resta inevitabilmente all’estate, Sandering. La compresenza popolato. Logico, quindi, che nella sua e un righello di legno, per dare forma [ginevra bria] centrale all’autore. Si pensi a Henri di natura e città e la striscia di sabbia installazione una camicia da scout sia alle distanze incolmabili. Due calici, uno Bergson, per il quale la realtà dev’esse- come confine tra i due ambiti caricano il sistemata all’altezza di un adulto (o, ap- leggermente sollevato dal righello, fino re compresa in termini di “evoluzione”. video di un efficace senso di malinconia, punto, di un bambino cresciuto), e che a sfiorare l’altro vetro. Apparentemen- Il vero leitmotiv della mostra è quindi il ricco di suggestioni romantiche. In uno oggi il paesaggio con rovine – tipico sog- te vicini, ma lontani. Inesorabilmente dinamismo, il movimento delle forme. stato d’animo sospeso tra spleen e sen- getto dell’arte settecentesca – divenga separati. Appesi al filo di un equilibrio Arte come strumento cognitivo dello timento del sublime. un’automobile-giocattolo travolta da una precario. Una danza silenziosa di gesti, scorrere del tempo. Come punto di vi- valanga di rivoltosi sampietrini no global. segni, vuoti scoscesi; una poesia visiva sta privilegiato per osservare le cose in [matteo meneghini] Completa l’esposizione una serie di chi- che mette allo specchio due opposte costante metamorfosi. Per indagare la ne e collage su carta plastificata. Dove visioni del mondo, che nell’incontro mol- materia in moto, l’insorgere di qualcosa alcune immagini riprendono direttamen- tiplicano ogni essenza. Something and di nuovo, d’imprevedibile. te il lavoro installativo, mentre altre va- else e “qualcos’altro” ancora. riano sul tema, viaggiando tra le mirabo- [caterina misuraca] lanti fantasie dell’artista veneziano. [caterina misuraca] [fabrizio montini]

Perugi Arte Contemporanea Cardi Black Box Galleria Francesca Minini Galleria Raffaella Cortese fino al 20 settembre 2009 fino al primo agosto 2009 Alvise Bittente - Mamma, perché il tuo ana- Galleria Annarumma404 fino al 25 luglio 2009 Scott Short fino al 31 luglio 2009 troccolo nella vasca vibra? Riccardo Previdi - There Something Very a cura di Sarah Cosulich Canarutto Jana Sterbak Tom Molloy - Swarm Nadine Byrne / Ruairiadh O’Connell Important I Forgot to Tell You corso di porta nuova, 38 (zona moscova) via stradella, 7 (zona piazza lima) via giordano bruno, 24 (zona santa croce) Something and Else via massimiano, 25 (zona ventura) da martedì a sabato ore 10-19 da martedì a sabato ore 15-19.30 o su ap- da lunedì a sabato ore 15-20; mattina e festivi via casati, 26 da martedì a sabato ore 11-19.30 Ingresso libero puntamento su appuntamento (zona repubblica-porta venezia) ingresso libero Catalogo BoxNotes ingresso libero ingresso libero Tel/Fax 02 39430655 Tel 02 26924671 Fax 02 21596402 Tel 02 45478189 Fax 02 45478120 Tel 02 2043555 Fax 02 29533590 Tel/Fax 049 8809507 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.annarumma404.com www.francescaminini.it www.cardiblackbox.com www.galleriaraffaellacortese.com www.perugiartecontemporanea.com 44.déjà vu Exibart.onpaper

VENEZIA TORINO TORINO TORINO BOLOGNA

HERNAN BAS FRANCESCO BAROCCO INAKI BONILLAS A EST DI NIENTE ELIA CANTORI

Terza personale veneziana per Bas, che Immagini di corpi velati, tra santità ed Sperduto nel deserto del Mexico. Stu- Un mondo nuovo, pressoché sconosciu- È la fisica la vera protagonista della rinnova la linea neoromantica dell’arte erotismo. Stampe incorniciate da grate pore e gusto atmosferico, meticolosità to. Un universo rutilante, con tanta fo- mostra del giovane Elia Cantori. L’implo- americana. Una linea che ha contribuito in ottone, collage di capelli, autoritratti e mappature della luce. Un artista mes- tografia, tanto video, e perfino una Mole sione della materia, la sua incessante al fronte di resistenza della pittura a ca- inquietanti. Infine, un oracolo che rispon- sicano cutting edge. Che guarda anche Antonelliana. È l’arte post-sovietica, in rigenerazione, l’esplorazione delle sue vallo del nuovo secolo. Quando in molti derà a ogni domanda. Anche a quelle al sociale... mostra nella neonata fondazione pie- più buie profondità. Che si materializza- la davano per spacciata... suggerite da questa recensione... montese... no attraverso opere semplici, ironiche e spiazzanti...

Diversi motivi rendono imperdibile la mostra A est di niente. Arte contem- poranea dall’Asia centrale postsovieti- A prima vista, il lavoro esposto alla ca. Innanzitutto si tratta della rassegna Galleria Sonia Rosso è una semplice d’apertura di una nuova fondazione to- esposizione di serie fotografiche, vasti rinese, il cui obiettivo è un programma panorami desertici presi al tramonto, di esposizioni interdisciplinari incentrate nella luce soffusa tra il blu e il rosso sull’arte contemporanea. In secondo del vespro. Non si tratta però di qua- luogo, lo spettatore ha la possibilità dri romantici o di raffigurazioni kitsch; di focalizzare la produzione artistica di traspare nella vastità di queste foto un Paesi che hanno fatto parte del blocco senso di trapasso, di attesa, un qualco- sovietico – Afghanistan, Kazakhstan, Sono solo tre gli oggetti esposti da Elia sa d’indefinito. I lavori di Inaki Bonillas Kyrgyzstan, Mongolia, Tajikistan, Uzbe- Cantori (Ancona, 1984; vive a Londra) I latini usavano dire “in nomen omen”, (Città del Messico, 1981) si muovono kistan – e che, faticosamente, hanno in occasione di Amplified Loop, tutti ca- Hernan Bas (Miami, 1978) ha oggi ma- nel nome sta il destino. Nel caso di infatti su una linea sottile, fatta di piccoli cercato la libertà e l’identità nazionale, ratterizzati da un’estetica essenziale e turato l’esperienza che gli ha consentito Francesco Barocco (Susa, Torino, spostamenti quasi impercettibili, come senza rinunciare alla tradizione autoc- incisiva, che riassume in una strana e di esplorare non solo la tela di grandi 1972; vive a Torino) sta nel cognome, nei nove fogli di White lighting (2002) tona. Si tratta dunque di un universo attraente mescolanza il poverismo no- dimensioni, uscendo dal modello di una ma poco cambia. Nella sua prima per- esposti nella collezione Jumex di Città culturale complesso, fino a poco tempo strano, il minimalismo americano ed figurazione intima e privata, ma addirit- sonale, alla neonata Norma Mangione del Messico, in cui l’artista cercava di addietro sconosciuto ai più, e dunque elementi ludico-aggregativi dell’arte re- tura altri media, per cercare di spinger- Gallery, Barocco dà la sua visione (si mappare con la sua macchina fotografi- oltremodo stimolante. Confrontarsi con lazionale. Tutti questi riferimenti emer- si oltre il tipico dandismo gotico che gli perdoni il gioco di parole) del barocco. ca le diverse varietà di tono assunte da le espressioni artistiche di queste realtà gono in una costante comunione con i è assegnato. Nel contempo, lo stile si è L’artista valsusino presenta, infatti, una un muro bianco esposto a luci neutre di significa verificare come e in quale misu- principi della fisica del movimento e del- fatto più istintivo e gestuale, proiettato serie di lavori fortemente legati alla diverse intensità. Il lavoro in questione, ra l’arte contemporanea sia penetrata la percezione. Dall’indistricabile groviglio verso inedite forme di astrazione. Redu- fantasia di quel movimento culturale Ya no, todavia no (2009), vuole invece nel tessuto originario, quali incidenze metallico di Loop alla sfera di Stanza, ce dall’importante mostra al Brooklyn Sei-Settecentesco, mischiando citazioni raffigurare il momento di passaggio tra abbia avuto, quali contaminazioni di ogni opera riassume il tempo e lo spazio Museum curata da Mark Coetzee, Bas artistiche a personali riletture oniriche. il giorno e la notte, l’istante in cui il buio linguaggi si siano originate dalla commi- di un atto performativo, si trasforma nel arriva in Laguna circondato da molte A prima vista sembrerebbe un semplice non è ancora giunto, ma in cui il Sole stione di Oriente e Occidente, quale sia prodotto di azioni terminate ma com- luci e qualche ombra: proprio la mostra gioco di rimandi a capolavori dell’arte: è già tramontato. È quasi come se do- stato l’impatto della globalizzazione. La pletamente presenti nel risultato finale. newyorchese infatti ha spinto Ken John- le due sculture simbolo del barocco na- vessimo dimenticarci delle parole che rassegna, ben calibrata nell’ampia scel- Anche le forme, irregolarmente curve son, sulle pagine del “New York Times”, poletano – il Cristo Velato di Giuseppe esprimono e codificano questo momen- ta dei lavori e nell’allestimento, offre va- o perfettamente sferiche, sottolineano a lanciarsi in un’autentica invettiva con- Sanmartino e La pudicizia di Antonio to del giorno, il crepuscolo, per retro- lide indicazioni su queste problematiche. una processualità conclusa, raccolta. tro l’artista, giudicandolo poco originale Corradini – sono il fulcro di Partecipa- cedere a uno stato di stupore iniziale, La fanno da padroni fotografia e video, Se da un lato la gigantesca ruota che e immaturo, criticandone la deriva ver- tion Mistique, nove stampe fotografiche di spavento e timore verso l’indefinito. due media che esprimono più degli altri costituisce Navetta ricorda le prime so dimensioni più ampie e altri media, d’ingrandimenti e assemblaggi delle due L’operazione di Bonillas non è però so- l’ipertecnologia; la pur ristretta propo- performance da Criceto di Patrick infine sostenendo che il riconoscimento opere. “Non è un lavoro sulla storia lamente un lavoro di gusto atmosferico; sta di lavori pittorici e di installazioni- Tuttofuoco (avvenute a Milano nell’or- ottenuto dall’artista sarebbe nient’al- dell’arte”, spiega l’artista. “Questi close dopo la mostra a Barcellona, presso la sculture è, in ogni modo, pregevole. mai lontano 1999), allo stesso tempo tro che una regalia fatta dal museo di up sul panneggio del Corradini deconte- galleria Projecte SD nel 2008, sul pe- Le aree più ampiamente rappresenta- se ne allontana, includendo la possibi- Brooklyn ai potenti collezionisti di Miami stualizzano il particolare e rendono mi- riodo trascorso dal nonno in un ranch te sono il Kazahkstan e il Kyrgyzstan. lità per l’osservatore/attore di agire in Don e Mera Rubell, proprietari di una steriosa l’immagine. Non è la citazione del Wyoming, non è possibile non am- Ci limitiamo ad alcune segnalazioni nel prima persona e muoversi, ruotando di larga parte della produzione di Bas, in che m’interessa, ma l’elemento pertur- mantare questo progetto anche di un contesto d’una mostra che è opportuno trecentosessanta gradi in una sorta di tempi di ristrettezza economica. La mo- bante”. “Il perturbante”, diceva Freud, amaro sapore sociale. Il paesaggio lu- esaminare con estrema attenzione. La gabbia spaziale. Il coinvolgimento del stra alla Galleria Il Capricorno dimostra “è quella sorta di spaventoso che risale nare accompagna l’osservatore verso Mole Antonelliana, costruita da Georgy pubblico in un’azione “fisicamente impe- che tali giudizi sono tutto sommato esa- a quanto ci è noto da lungo tempo, a ciò una frontiera lontana, di là da venire, Tryakin-Bukharov con materiali vari di gnativa” e la ricerca dei suoi effetti sulla gerati e ingenerosi. Bas è un buon arti- che ci è familiare”. Per Barocco, questo lasciando un senso d’insicurezza, come recupero, è un ideale omaggio alla città percezione umana avvicinano l’opera sta e ottimo pittore con ampi margini di sentimento nasce dallo smembramento l’essere sperduti alla ricerca disperata di Torino, con la quale pare dialogare di Cantori anche all’arte coinvolgente crescita, e non gli si può certo imputa- di un’immagine nota in dettagli miste- di un confine da varcare, in balia delle Monument to a Hero di Erbossyn Mel- e spettacolare di Carsten Höller (per re la “colpa” di esser finito in una delle riosi. Ma il dettaglio non è quello della intemperie. Con la sua estetica quasi dibekov, scultura il cui protagonista è il esempio, ai vorticosi scivoli allestiti maggiori collezioni d’America, a fianco sineddoche, in cui il particolare indica archivistica, Bonillas risulta fortemente cavallo, simbolo di libertà e intelligenza. alla Tate nel 2006). Il costante ritorno dei più grandi nomi del dopoguerra. il significato totale. “I miei lavori sono legato alla scena internazionale, ripropo- Molto efficace la serie d’immagini foto- all’origine, la ciclicità di ogni processo Semmai è la politica gestionale delle qualcosa di pre-verbale”, dice l’artista. nendo quel gusto per il meticoloso e per grafiche di Ekaterina Nikonorova, che naturale (fisico o chimico), l’infinito ri- pubbliche collezioni americane che do- Facendo un paragone con la linguistica, le atmosfere notturne e sognanti che è rappresenta verande di edifici con le più petersi dei fenomeni che sottendono a vrebbe cominciare a considerare le falle Barocco decostruisce il significato per stato importato di recente in Italia dalle diverse connotazioni sociali. La Red Flag tutte le leggi del cosmo si materializza- di un sistema ormai secolare su cui ha riportarlo al livello di significante. La grandi esposizioni di Birnbaum. Bisogna di Oksana Shatalova, realizzata con no nelle disordinate ed eleganti curve costruito una leadership culturale mon- partecipazione mistica che dà il titolo riconoscere che il successo di Bonillas un tessuto a pallini, diventa più picco- di Loop. Costituita da un grande tubo diale, ma che è anche responsabile di alla serie sta nella possibilità dello spet- va tributato soprattutto all’interesse e la a ogni inquadratura, come se fosse in metallo morbidamente annodato, la distorsioni, come la scalata portata dal tatore di dare alle immagini un senso all’attenzione che ha riscontrato pres- in procinto di scomparire. L’Atlant KG scultura di Cantori (qui per la prima megacollector Eli Broad ai danni dei nuovo e inatteso. Lo stesso succede nei so illustri curatori internazionali, Obrist di Talgat Karim Asyrankulov mostra volta nella sua versione Amplified) è ac- musei di Los Angeles (Lacma e Moca). collage. Sul modello dei romanzi per im- in testa, con cui ha lavorato proprio un uomo che pare volare, reggendo la compagnata dalle riprese a infrarossi Quanto poi al supposto anacronismo magini di Max Ernst, Barocco ritaglia sul territorio della sua città, in uno dei Terra capovolta, mentre la Perestroika, effettuate al suo interno, prima che la della ricerca di Bas, è facile accorger- immagini di capelli per farli diventare luoghi simbolo del modernismo sudame- nelle immagini in bianco e nero di Shai- struttura venisse definitivamente salda- si che una tendenza retrospettiva nella forme astratte, seducenti e vagamente ricano, la casa Barragan. In quell’occa- loo Dzheksembaev, è un suolo frantu- ta e congelata nella sua forma definitiva. pittura è nel Dna della figurazione con- inquietanti. E così si torna al perturban- sione, l’artista ha presentato una rifles- mato sul quale le persone procedono La traccia sonora del video è ottenuta temporanea, che proprio facendo leva te: qualcosa di familiare trasformato in sione sui resti del vivace modernismo guardando avanti, alla ricerca di nuo- attraverso la semplice registrazione su posizioni di debolezza ha promosso il qualcosa di misterioso. Da Ernst, Ba- locale, quel movimento che ha posto le ve prospettive. I guazzi di Uuriintuya dei rumori generati dall’attrito della suo riscatto. Basterebbero i vari Currin, rocco prende a prestito anche la tecni- prime basi per la creazione della grande Dagvasambuu paiono trame immagi- telecamera mentre scorre lungo le Doig, Brown o Daniel Richter a dimo- ca del frottage (quella con cui i bambini Città del Messico contemporanea, indi- nifiche che rammentano antichi arazzi; pareti metalliche della scultura; non vi strarlo. Inoltre, uscendo dalla pittura in ricopiano a matita il rilievo delle monete) scutibilmente uno dei poli principali per Gennady Ratushenko si sofferma sul è stato alcun intervento di montaggio senso stretto, si potrebbe anche consi- per farsi un autoritratto angosciante e le riflessioni sull’arte contemporanea. contrasto tra animale e oggetto tecno- o “pulizia”, eppure il risultato stupisce derare che l’estetica post-produzionista ben poco autoreferenziale. Seguono tre Inaki Bonillas è infatti solo la punta di un logico; le logore valigie di Vyacheslav per efficacia e precisione. Con Stanza, ha tratto addirittura un linguaggio dalla acqueforti, anch’esse ricche di rimandi sistema ampio e complesso che, negli Akhunov, colme di vecchie fotografie, infine, ci si trova di fronte a una vera e rielaborazione e contaminazione di ma- artistici, incorniciate da grate in otto- ultimi anni, ha portato la città sull’alti- alludono alla memoria; infine, il video di propria implosione, a una condensazio- teriali culturali del passato più o meno ne a motivi geometrici. “Mi piace che piano a divenire centro di attrazione per Rahraw Omarzad richiama alla mente ne spaziale: l’unica testimonianza della recente. Oggi gli scenari di Hernan Bas questi interventi possano essere visti artisti di tutto il mondo, e in cui gallerie, la segregazione e il bisogno di affermare completa distruzione del suo studio da non sono più i ben noti boschi notturni come cornici, sculture o grate che al collezionisti e urbanisti fanno a gara con la libertà, a ogni costo. Su tutto aleggia parte dell’artista. L’opera è costituita o paesaggi esotici e lussureggianti ma, tempo stesso allontanano e avvicinano New York e San Paolo. il divenire della storia, che trasforma dai residui polverizzati di pareti, por- come appare nella personale veneziana, lo spettatore”, dice Barocco. Chiude la ineluttabilmente lo scenario del mondo. ta, soffitto e tappeto, diluiti, colati e si sono sintetizzati in una dimensione mostra una stanza che l’artista chiama [alberto osenga] assemblati fino a ottenere una grande più onirica. Paiono grotte irte di prismi “oracolare”. Il carattere divinatorio è [tiziana conti] sfera bianca. Unici superstiti di questa e minerali colorati, che riflettono lame di dato da Esagramma, una scultura cu- faticosa performance sono un neon (iro- luce azzurrognola, antri rocciosi, imper- bica che è la trasfigurazione grafica di nicamente appeso sopra la scultura, a vi e misteriosi. I suoi personaggi sono quattro risposte (visualizzate in forma di mantenimento della sua collocazione e perduti in viaggi solitari e fantastici che linee ricavate dal lancio di tre monete) funzione originaria), una maniglia e una ricordano le utopie di Jules Verne, ma ad altrettante domande che l’artista ha serratura, saldamente incastonate sulla che sono soprattutto discese nell’incon- posto all’I Ching, il Libro dei Mutamenti sua superficie. Stanza è una “ristruttu- scio, alla ricerca di sé. Un’esplorazione cinese, una sorta di oracolo di tremila razione scultorea” nel senso più ampio della mente che diventa soverchiante al anni fa. Questo è il barocco di Barocco: del termine: è il semplice riciclo di mate- cospetto dell’abisso della psiche. Paure spirali di senso dove tutto è diverso da riale autobiografico, è la manifestazione e angosce che si annidano nel sublime. come appare. E in cui la verità può es- fisica dell’infinito potenziale di trasforma- ser chiesta a un libro millenario. zione/rigenerazione insito nella natura [alfredo sigolo] stessa della materia. [stefano riba] [giulia pezzoli]

Fondazione 107 Galleria Sonia Rosso fino al 27 settembre 2009 dal 19 maggio all’undici luglio 2009 A est di niente. Arte contemporanea dell’Asia Galleria Il Capricorno Inaki Bonillas - Ya no, todavia no centrale postsovietica Norma Magione Gallery Via Giulia di Barolo 11/h (Borgo Vanchiglia) a cura di Valeria Ibraeva ed Enrico Mascelloni fino al 15 settembre 2009 - 10124 Torino via sansovino, 234 (zona stadio delle alpi) Galleria Car Projects Hernan Bas - In the world of make me believe Francesco Barocco Orario: da martedì a sabato ore 14-19.30 o da mercoledì a sabato ore 16-20; domenica san marco 1994 (zona fenice) via matteo pescatore, 17 (zona piazza su appuntamento ore 14-20 Elia Cantori - Amplified Loop da lunedì a sabato ore 18.30-20.15 vittorio) Ingresso libero biglietto intero 5,00 euro viale pietramellara, 4/4 (zona mambo) ingresso libero Tel 011 5539231 Tel/Fax 011 8172478 Tel 011 4544474 Tel 051 6592522 Fax 051 552462 Tel/Fax 041 5206920 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.normamangione.com www.soniarosso.com www.fondazione107.it www.carprojects.it Exibart.onpaper déjà vu.45

GENOVA FIRENZE SAN GIMIGNANO (SI) ROMA ROMA

LUCA TREVISANI LOUISE NEVELSON CARLOS GARAICOA / ILYA & EMILY VERLA BOVINO BABA ANAND EMILIA KABAKOV Le verità cambiano: sono la mutabilità e Collage nascosti per tutta una vita e an- Sesso e religione consumano i loro or- Da famiglie benestanti che passeggia- la pluralità che da sempre affascinano i cora intrisi di mistero riaffiorano al pre- Doppia personale alla Galleria Continua, gasmi di fede(ltà). E lo fanno tra le len- no alla strada delle bancarelle, dietro teorici del fenomenico. Una riflessione sente. Portando con sé, uno dopo l’al- fra interiorità ed esplorazione sociale zuola d’un talamo spezzato, così come gli scatti inquietanti della verità. Per la mediata dallo scontro fra una natura tro, gesto a seguire gesto, il ricordo di dello spazio. È quel che accomuna la le pagine sacre di un libro corrotto. La storia di un’India che globalizza la pro- incontaminata e il suo vitalismo conte- una grande personalità femminile. Rara ricerca dei Kabakov e quella del cubano dualità estatica dell’essere-donna si ri- pria religione. Un altro spiraglio dell’arte nuto... scultrice del secolo Novecento... Garaicoa... specchia nell’intimità di una stanza da contemporanea dal Subcontinente... letto, da film, da studio...

La prima volta, alla Galleria Pinksummer, Mondi interiori, civili e sociali, nei lavori aveva messo in gioco argomentazioni fi- di Ilya & Emilia Kabakov (Dnepropetro- losofiche ambiziose, riferendo il proprio vsk, 1933 e 1945; vivono a New York) Rapt your è un percorso “fatto a lavoro all’originale dottrina cosmogonica hanno la forza della concretezza e la mano”, costruito dietro una parete in epicurea chiamata, come l’esposizione, poesia dell’immaginazione. Un mondo cartongesso e delineato da mezzelune Clinamen. Per questa nuova realizzazio- segreto e privato dà inizio alla mostra, di moquette grigio scuro. Emily Verla ne site specific, le premesse concettuali che nell’alternarsi di lavori installativi e Bovino (New York, 1980; vive a Parigi) non sono meno pregne di riferimenti cul- ambientali narra la storia dell’individuo ne è l’artista e l’artefice: rapisce lo spet- turali; d’altronde, il marchio di fabbrica a partire dalla protezione del proprio tatore con lettere in truciolato, formica Paillette e stoffa colorata sfilano con bril- di Luca Trevisani (Verona, 1979; vive intimo paradiso (Paradise under the cei- e compensato, interpretando il Libro lantezza lungo una cornice sgargiante, a Berlino) è proprio il rincorrersi di sti- È certo strana, nonché probatoria di ling) e della relazione con un universo in della vita di Teresa d’Avila e raccontan- dall’impatto immediato, lasciando a un molazioni sensoriali e peripezie mentali. una non troppo remota avversione cui un uomo barcollante cerca l’ignoto do il suo “severo ma dolce martirio”. If secondo sguardo la fotografia in digitale L’ambiente immersivo allestito in galleria per le donne in arte, la constatazione e si misura con l’infinito e l’infinitamen- I in the sickness rapt your death unto che vi è al suo interno: senza lo sfogo si struttura come un percorso percetti- che la scultrice statunitense di origine te grande (Old forniture and little white its methought sprigiona, in un severo visivo di alcun punto di fuga, statuette vo che, dall’oscurità dello spazio, rivela ucraina Louise Nevelson (Kiev, 1899 man). In questo senso, anche l’angelo inglese intagliato nel legno, la frase religiose accatastate ordinatamente e gradualmente le presenze che lo com- - New York, 1988), nonostante un’attivi- caduto nel giardino della galleria, così d’apertura della mostra alla Galleria Ce- bambole di stoffa racchiuse in buste pongono. La riflessione sulle forme che tà durata mezzo secolo, almeno in Italia come altre opere in mostra, sembrano sare Manzo, “restaurata” appositamen- di plastica passano in rassegna per il compongono l’installazione muove dalle non abbia goduto dei dovuti approfon- soffermarsi sulla rottura e la ricompo- te per ospitare il mondo concettuale e nuovo e ironico lavoro di Baba Anand apparenze sinuose del celebre vaso di dimenti da parte di critica e pubblico. sizione di ogni possibile misticismo. La filosofico dell’artista. Se un anno fa una (Srinagar, 1961; vive a New Delhi). La Alvar Aalto, un cult del design moder- Altrettanto strana è l’associazione fra grande installazione in platea (The blue stanza abbandonata di via del Gazome- Galleria Sara Zanin ha così inaugurato il nista. Indicativa la scelta di confrontarsi l’unica tipologia di opere sinora riferi- Carpet) crea un osservatorio per rico- tro aveva abitato reticolati di mobilio suo secondo traguardo espositivo, met- con il celebre architetto finlandese che, bile all’artista – vigorosi assemblaggi struire nel silenzio il recupero di piccole e barometri homemade per studiare tendo in mostra l’arte contemporanea fra tutti i grandi progettisti novecente- di materiali lignei, scanditi in periodi porzioni di vita raccolte in oggetti minimi l’essere heideggeriano in relazione allo indiana e lasciando a Bharat Sikka il schi, è tra i maestri di quella modalità, nero, bianco, oro – e le seguenti paro- e carichi di ricordi. Quasi come se nella spazio, le tre sale della galleria romana compito di dissuadere gli occidentali dal definita organica, di trattare la rigorosità le: “Sento nelle mie opere qualcosa di grandezza di un oceano blu (l’ambiente incontrano un letto in abete e corda di comune cliché dell’esotico pittorico: la sistematica delle costruzioni attraverso assolutamente femminile. C’è qualco- creato al centro della platea è quasi canapa distrutto, costruito da Verla Bo- fotografia ha avuto dunque la meglio. concezioni e inflessioni naturaliste. Nel sa nella mentalità femminile che può interamente coperto da un enorme vino, a fianco al quale giacciono calze Ma se in Sikka la classe media veniva circuito teorico dell’artista, le linearità salire al Cielo. La mente femminile è tappeto azzurro) potesse ritrovarsi il da donna sgualcite e attorcigliate. Nella ripresa in semplici momenti di vita, del modulo sono indagate da principio in positiva e non è uguale a quella dell’uo- senso dell’esperienza e delle cose. Fra parete di fronte, un libro appartenente rivelando uomini comuni in paesaggi una serie di disegni, espressioni dal for- mo”. Quale fu dunque l’intima natura di ricostruzione ideale e pragmaticità co- all’ordine francese dell’Immacolata Con- “contemporaneamente indiani”, quella malismo conchiuso di ciò che, nella pra- quegli strani monoliti riempiti di oggetti struttiva è anche il lavoro di Carlos Ga- cezione nasconde le tracce di una “vio- di Anand del cliché ne fa un’opera d’ar- tica tridimensionale, si trasforma in “vie dimenticati? A risolvere la questione in raicoa (L’Avana, 1967; vive a Madrid e lenza” per mano dell’artista che, dopo te, esasperando il gusto del kitsch con di scorrimento di flussi che rimandano a entrambi i sensi, ripresa dell’interesse L’Avana), artista cubano presente alla aver strappato e cancellato una pagina cornici di lustrini esuberanti. Non solo. quelli biologici”. Ed è così che la formula per la Nevelson e carattere femminile 53. Biennale di Venezia, i cui progetti dal centro, ne ha ricomposto le lettere Tralasciando le famiglie indiane care a di Aalto, ripetuta e composta, si tra- della sua arte, è l’importante iniziativa di ricostruzione paesaggistica attraver- in modo tale da formare un discorso in Sikka, Anand riprende mercatini con sforma in labile separé di cartapesta, congiunta della Galleria Il Ponte e Mara sano l’architettura per trovarne nuove inglese di senso compiuto, che raccon- giocattoli tradizionali, che appende per barriera d’ingresso che preannuncia Coccia: un’esposizione d’inediti collage, basi, percorsi di senso e funzionalità. ta il rapimento estatico della santa. La “bellezza” sulla porta d’ingresso della l’arrivo nella dimensione dell’autore, del risalenti al periodo 1959-1986. Anche La storia delle immagini si unisce a una seconda sala mostra una serie di dipinti galleria: bambole in stoffa e plastica, “sottoporre le forme pure alla corruzio- nell’ambito bidimensionale resta costan- visione architettonica intesa come insie- su carta in cui il genitale femminile assu- gonfie quasi come se ingurgitassero ne, al dinamismo naturale”. Avviene con te l’uso del legno, ricordo di un’infanzia me di valori civili, sociali ed estetici con me le sembianze grafiche e cromatiche cortisone, vivono nella stessa condizio- le stesse modalità lo straniamento del- trascorsa nella natura del Maine e so- cui connotare il tempo e la forma dello del frutto marino dal nome cacofonico: ne dei pesci rossi quando li vinci al luna le concrezioni modulari dei frangiflutti, prattutto riferimento a una precisa poe- spazio pubblicamente inteso, e che nelle singole cozze si dipanano in un olio leg- park. Solo senza pesci rossi e senza che subiscono le medesime aperture e tica dell’oggetto. Si consideri al riguardo sue visioni trova una nuova personalità. gero e, se il letto nella prima sala era acqua; e senza neppure luna park. La ampliamenti nello spazio: costituiscono che tutti i materiali raccolti dall’artista La ricerca di una misura sembra poi distrutto, il libro violentato, uno dei di- plastica in cui non respirano è l’involu- elementi dal forte valore simbolico, con erano sottoposti a ulteriore lavorazione esser fondamentale tanto per i progetti pinti non poteva che voltare le spalle allo cro che le esibisce alle bancarelle, ma la loro funzione di contenimento energe- soltanto dopo l’applicazione sul piano, esposti sul palco dell’ex cinema quanto spettatore nel mostrare la sua negativi- le bancarelle nelle foto di Anand non si tico, e si legano in particolare all’interes- per il sospetto che ogni intervento a nella sede sotto l’arco, in cui la carta tà. Il contrappunto visivo diviene anche vedono. Si scorge qualche occhio, una se nutrito da Trevisani per la spiaggia priori ne avrebbe corrotto l’autenticità. millimetrata ristabilisce la geometria e concettuale: il rapimento estatico della guancia, e poi quelle statuette religio- di Skagen, punto d’incontro/scontro fra Pezzi, detriti, frammenti, brandelli ve- la gerarchia delle piccole dimensioni an- vita di una santa, racchiuso in una frase se “made in china”, che però servono le correnti del Mar Baltico e quelle del nivano interpretati dalla scultrice come che nei light box, in cui, quasi come in di legno a lettere capovolte, è l’estasi ai credenti per pregare divinità piene di Mare del Nord. Il cospargimento di que- pagine di storie autonome, esistenze un museo della scienza, la raccolta degli d’un orgasmo visivo preceduto dalla sua sostanze tossiche di fabbricazione: ecco ste labili sculture viene espressivamente altre che, proprio nell’impossibilità di es- elementi (siringhe e oggetti, ma anche ripetuta apparizione grafica. Nell’ultima il paradosso. Bambini e devoti inalano la coronato dal video Vodorosli (dal russo ser conosciute, diventavano oltremodo insetti e piccoli animali) offre una lettura sala, infatti, due proiettori e due lettori globalizzazione nella semplicità dei loro ‘alghe marine ghiacciate’), realizzato evocatrici, e per conseguenza perme- antropologica del nostro tempo. Il dia- dvd immortalano la copertina mancante atti: il gioco e la preghiera si ammalano all’interno dell’orto botanico di Genova. anti la materia di un sapore misterico. logo fra gli interventi di Garaicoa e dei del libro da un lato e la masturbazione di un artefatto chimico. Il nuovo lavoro Rimanendo fedele al dettato della rifles- La sostanza esoterica delle composizio- Kabakov, nella necessaria differenza lin- delicata di una cozza dall’altro. Un dua- di Anand prende spunto da quella stra- sione preannunciata nel titolo, l’artista ni si apriva allora a una varietà formale guistica, insieme a Changing Rooms (un lismo di base percorre la mostra, e ciò vaganza “pop-artistica” che ha contrad- veneto interagisce con la vitalità vege- enorme: i collage sono in alternanza ri- labirinto di cabine per il cambio degli abi- che inizialmente potrebbe sembrare distinto le sue prime opere fotografiche: tale che, nella costante mutevolezza chiami alle grandi avanguardie, costella- ti negli spazi dell’ex biglietteria) di Lean- blasfemo si racchiude nell’aurea della poster cinematografici bollywoodiani caratterizzante il flusso ininterrotto del zioni contro lo sfondo del cielo notturno, dro Elrich, all’intervento di Sol LeWitt teca in cui il volume sacro è contenu- invasi da collage di fiori finti e paillette reale, si dibatte nelle rigidità metodiche riflessioni sullo spazio, ritmi di luce e progettato nel 2004 e a Memory di to. Ma attenzione: la Concezione non adornavano le star indiane, rendendo le della gabbia trasparente che delimita. ombra, feticci sciamanici, pittura segni- Shilpa Gupta (un muro di cemento che è più immacolata e la lingua francese stampe grottesche e scenograficamen- Accenti poetici ma profondamente so- ca e gestuale. Già in tale ritmo sfalsato, invita a guardare il paesaggio con gli oc- si mescola a quella storicamente rivale te kitsch. Il suo stile non è cambiato; ha stanziali nelle parole stesse dell’autore, che pone la vivacità un gradino sopra chi della memoria), sembra ricostruire di un anglosassone che parla la vita di soltanto maturato la concezione dell’ico- che si riferisce all’estetica dei fumogeni la riflessione, tende a rivelarsi un ca- una mappa in cui ricerca artistica, di- una santa spagnola. Ecco allora che il na elevata ad arte, passando dalla resa che espandono le loro volute dense nel rattere di donna; la conferma definitiva mensioni private e collettive si fondono. rapimento estatico è reso alla pari di un bizzarra di volti famosi, impacciandoli video: “Colorare col fumogeno è come giunge però dal dettaglio, da un’osser- Per darsi la possibilità di altri legami e orgasmo femminile: il sesso e la fede, e decontestualizzandoli, fino a render colorare con il vento, se esistono vettori vazione oltremodo ravvicinata. Perché è per costruire – fra arte, architettura, sia pure raccontati in diverse lingue, ne bizzarra la sua società, la sua cultura. e non forze, allora ha senso dare forza proprio fra le trame infinite dei corpi che ambiente ed energie sostenibili – una parlano una sola. È la lingua dell’entu- Che adora statuette nocive, mentre i a questi vettori, e colorarli”. può mostrarsi appieno la preziosità del traccia responsabile della nostra con- siasmo alla vita, della beatitudine pur figli giocano con la claustrofobia di un gesto: piccoli strappi, gocce di colore, temporaneità. momentanea, del rapimento individuale economico “made in china”. [angela pippo] strisce minime; in tutto ciò che è minuto dalla concezione terrestre. La terra si si svela l’abile tocco di mani femminili. [elena forin] rispecchia nella manualità dell’artista, [flavia montecchi] Dita delicate e sapienti, tali da richia- che nella concezione dualistica del per- mare tecniche orientali; dita capaci di corso espositivo lascia traccia del suo tramutare in atto creativo la propria operare, lavorando il legno e la moquet- vulnerabilità. Ecco dunque che, dietro te e marcando il pavimento della sua ogni rottura di Nevelson, è rintracciabi- impronta espressiva. Fuori del percorso le una spiccata dolcezza, come in ogni espositivo, nell’ufficio della galleria, Bovi- ragno di Louise Bourgeois s’esplicita no accoglie lo spettatore con la propria un’idea forte di maternità. In entrambi i manualità, costruendo un mobile in abe- dualismi, la particolarità inarrivabile del- te con sopra cartoline che disegnano la migliore arte femminile, quanto, nel l’invito alla mostra. Una presenza mate- suo esclusivo modo, davvero può salire riale e spirituale, quella che lascia l’arti- al cielo. sta, volenterosa ad affrontare la dualità tra religione e sesso. Uniformandola a [matteo innocenti] un unico e solido sentimento: il rapimen- to estatico insito in ogni donna.

[flavia montecchi] Galleria Il Ponte Galleria Continua Z2O Galleria - Sara Zanin fino al 25 luglio 2009 Louise Nevelson - Collages fino al 29 agosto 2009 dal 28 maggio al 25 luglio 2009 Pinksummer - Palazzo Ducale a cura di Andrea Alibrandi e Mauro Panzera Carlos Garaicoa / Ilya & Emilia Kabakov Galleria Cesare Manzo Baba Anand - Indochine via di mezzo, 42/b Via del Castello, 11 a cura di Mariateresa Capacchione Luca Trevisani - The Truth Is That The Truth da lunedì a venerdì ore 16-19.30 53037 San Gimignano (SI) Emily Verla Bovino - Rapt Your via dei querceti, 6 (zona colosseo) Changes Ingresso libero Orario: da martedì a sabato ore 14-19 vicolo del governo vecchio, 8 (zona piazza da lunedì a sabato ore 15.30-19.30 piazza matteotti, 28r Catalogo disponibile Ingresso libero navona) Ingresso libero Tel/Fax 010 2543762 Tel 055 240617 Fax 055 5609892 Tel 0577 943134 Fax 0577 940484 Tel 06 93933992 Tel 06 70452261 Fax 06 77077616 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.pinksummer.com www.galleriailponte.com www.galleriacontinua.com www.galleriamanzo.it www.z2ogalleria.it 46.déjà vu Exibart.onpaper

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MEHRAN ELMINIA DANIELE GIRARDI REBECCA HORN ANSELM KIEFER PIETRO RUFFO

La pittura come “ombra staccata Video a scatti, pittura in movimento: sul- Una personale di nuove opere su carta Una struggente e suggestiva sceno- Ritratti che tracciano letteralmente lo dell’essere”. Un orizzonte di affioramen- la medesima tela convivono le diverse della celebre artista tedesca. Per inau- grafia. Un giardino dei filosofi, con libri spessore psicologico dei personaggi. Le ti. La memoria della forma attraverso tecniche della rappresentazione. Fluidità gurare una nuova galleria. Che proprio perennemente in bilico. In una poetica cui vite sono raccontate con una pro- una percezione libera, lirica. Un brano degli elementi, del fuoco che brucia e al paper si dedica con meritevole con- carica di rimandi simbolici, per ricor- fondità trasversale, anche tecnica. Tor- di Persia al centro di Roma... della natura che irrompe. Spaventosa e vinzione... dare il bisogno di una consapevolezza na da Lorcan O’Neill l’artista capitolino, meravigliosa... storica... protagonista di un rush ubiquo di fine stagione...

È un omaggio a Rumi quello che Mehran La struggente e suggestiva scenografia Probabilmente è il contesto che crea Elminia (Tabriz, 1975; vive a Teheran e che la Gagosian Gallery di Roma presen- una sorta di confusione mentale. O Roma) sceglie di fare attraverso la scrit- Pittura fluida. Non stiamo parlando del ta in ogni mostra, e a cui la città capi- forse è semplicemente suggestione. tura. Non è l’esercizio virtuoso del cal- drip painting di Pollock, specie ora che tolina si è subito abituata, arriva a uno Però Pietro Ruffo (Roma, 1978) forni- ligrafo, piuttosto l’irruente trascrizione il concetto di “fluido”, come insegna dei suoi apici con la personale dedicata sce parecchi rimandi. E occorre quindi del Canto della Canna, dal poema spiri- Zygmunt Bauman, si è imposto all’at- ad Anselm Kiefer (Donaueschingen, fermarsi un momento per fare il punto tuale Masnavi-ye ma’ navi: “Non è velato tenzione di tutti, in primis quale meta- 1945; vive a Barjac). Dopo la mostra di della situazione. Per prima cosa, l’ambi- il corpo dell’anima, non è velata l’anima fora della modernità. La fluidità sta nel Francesco Vezzoli, in cui tutta la galle- to. Siamo a Colmar, “la piccola Venezia del corpo”, scrive il poeta e mistico per- modo in cui viviamo la contemporanei- ria venne drappeggiata per lanciare un dell’Alsazia”. Per la precisione a Gra- siano vissuto nel XII secolo, “pure l’ani- tà, nel diniego delle barriere tra reale nuovo profumo che non sarà mai pro- sweg, l’Istituto oggi sostituito dal Centre ma a nessuno è permesso di vederla”. e virtuale, sempre in viaggio, sospesi Un rimarchevole paradosso del sistema dotto, lo spazio è occupato in quest’oc- d’accueil et de soins psychothérapiques Una scrittura disordinata e musicale, nei flussi comunicazionali e sopra l’idea dell’arte è che, all’amore diffuso e spes- casione da un vero e proprio giardino Les Blés. Che c’entra Pietro Ruffo con che mette a nudo la sfera emozionale, che ogni fortezza nasconda un tesoro so viscerale degli artisti per il lavoro su dei filosofi, nel quale otto pile di libri so- tutto ciò? C’entra, perché Ruffo non è attraverso la gestualità e gli imprevisti inespugnabile. Se si paragonano tali for- carta, è tradizionalmente corrisposta vrapposti ricordano il peso, sia positivo nuovo al coinvolgimento “sociale” (Beslan dell’inchiostro scuro sulla parete into- tezze ai numerosi mezzi d’espressione e per molti versi ancora persiste una che negativo, che la storia rappresen- ne è l’immediato precedente). Così l’As- nacata di bianco: macchie, sgocciola- artistica, i tesori che ognuno di questi considerazione deteriore dello stesso ta per il presente. Così, con una forte sociazione Art dans la cité lo ha invitato ture. Rumi, certamente, è un punto di racchiude va mescolandosi con quello da parte del mercato, il quale tende a seduzione dalla fenomenologia tedesca, ad “accompagnare” i pazienti durante riferimento culturale per l’Oriente, ma è vicino e parimenti con quello lontano, offrire le opere su tale supporto come soprattutto nelle sue ultime declinazioni, il trasferimento. Perciò ha organizzato anche foriero di un linguaggio universa- in virtù di un digitale che abbatte ogni una sorta di retrobottega della tela. le possenti sculture rimangono incom- dei laboratori e realizzato nell’ingresso le. Metaforicamente – come sottolinea distanza e differenza. In tal senso, l’arte Lasciate agli storici e psicologi dei co- prensibilmente in bilico, come se le pa- l’affresco Relief du Passage. Mentre le Giuliana Stella, co-curatrice insieme a cinetica si mescola con la pittura. E qui stumi commerciali le indagini più appro- gine della storia e lo spettro del passato tele di grande formato, esposte in que- Jonathan Turner di questa prima perso- nessuna sorpresa: fin dalle prime pelli- fondite circa simile discrasia fra artefici tornasse continuamente, richiamato per sta nuova personale, sono quello che nale italiana di Elminia, Titolo:Antititolo cole, l’inquadratura filmica ha rincorso e mercanti, ci limitiamo qui a rimarcare spiegare o analizzare le “vivenze” attuali. l’artista ha portato con sé da questa – il vano con la parete della scrittura si la prospettiva pittorica; ma Daniele Gi- da un lato la natura per così dire più Ma senza la forza d’imporre strutture esperienza. Ognuna è dominata da un pone come momento di pausa nel tran- rardi (Verona, 1977; vive a Milano) ne immediata, genuina dei lavori su carta concettuali definitive, senza la capacità ritratto quasi a figura intera, con una sito verso un altrove altrettanto lirico. sovverte le rispettive aspirazioni. I suoi (basti pensare a quante volte lo schiz- di cancellare i pregiudizi culturali di cui particolare prospettiva dal basso: ogni La pittura, prevalentemente olio con- video sono costruiti con opere grafiche zo e il bozzetto si mostrino più ispirati il presente non è sempre consapevole. figura è così ancor più imponente. Di- taminato da altre tecniche, insegue la e collage montati in successione, se- dell’opera compiuta), la loro leggerezza In mostra, lavori come Paete, non mensione sottolineata anche dalla man- sagoma del silenzio, il respiro e l’energia condo i principi dell’animazione; tuttavia, materiale idealmente consona a quel- dolet, ispirato all’antico mito di Arria canza di proporzioni col resto del qua- del movimento del pensiero. Una pittura ostenta il carattere d’immobilità del sin- la della pura immediatezza creativa, e Petoo; Sternenfall, una cascata di dro. Ciascun ritratto, come sintetizza contemplativa, i cui affioramenti accen- golo “fotogramma” e si priva della fluida dall’altro a segnalare l’apertura romana schegge di vetro sulle quali sono scritti Ruffo, “è un po’ la riproduzione di quello nano a forme nelle quali l’osservatore continuità cui le stesse tecniche d’ani- di una galleria dichiaratamente votata i numeri corrispondenti alle varie stelle che si trova sulla scrivania di un anali- può perdersi e ritrovarsi, intuendole mazione aspirano, al fine di offrire effetti alla carta e che, sin dalla sua prima della galassia; e Verunglückte Hoffnung, sta: libri, cartelle mediche... I suoi stru- in piena libertà. “Avete mai notato la di realtà. Girardi, invece, provoca una esposizione, si candida a costituire un un esempio paradigmatico di uno dei menti d’indagine”. Abbiamo: il soggetto, presenza di qualcuno sentendo la sua sorta di singhiozzo nel flusso filmico. I autorevole riferimento nella Capitale. La temi ricorrenti nel lavoro del tedesco, il suo profilo medico, il suo ambiente, ombra?”, domanda Mehran Elminia. È medesimi “fotogrammi” diventano poi personale in corso è infatti di uno dei quello delle grandi navi, ispirato diretta- le sue fobie. Abbiamo, cioè, Camille, questa la chiave d’accesso al suo mon- opere autonome: “tecnopitture”, le de- grandi nomi dell’arte contemporanea, mente al capolavoro di Caspar David Jean-Luc, Gérardine, Pascale, Georges, do interiore, alla sua arte. La presenza finisce. L’artista prende delle fotografie Rebecca Horn (Michelstadt, 1944; Friedrich, Il naufragio della speranza. Malika; e la personale patologia descrit- non dichiarata, l’essere-non essere. e ne stravolge i tratti, i colori, le forme. vive a New York e Berlino), la quale ha Insieme alle sculture, la seconda sala ta dal brano estrapolato da un trattato Volutamente, poi, l’artista e i curatori E quando disegna, difficilmente rende realizzato per l’occasione una serie di ospita collage di grandi dimensioni ela- scientifico, il padiglione presso il quale hanno scelto di “interpretare un fondo netti i contorni: tutto è in movimento. tecniche miste – acrilici e pastelli, in borati su fotografie de I Sette Palazzi soggiornavano, figure mostruose a co- su cui le opere potessero viaggiare nello Fluido è il fuoco che carbonizza l’albero particolare – su carta, tra la piccola Celesti (2005), una serie di monumen- lori calate in una vegetazione che appa- spazio”, creando un distacco (non solo in Inner Surface (2009) e che diventa e media dimensione, accompagnate tali torri in piombo e cemento realizzati re in filigrana. Una sorta di anamnesi. cromatico) fra le grandi tele e le pare- tema ricorrente in Wildness. È la natu- da una sorprendente coda di pavone all’Hangar Bicocca di Milano, simbolo Piuttosto, un breve racconto della loro ti tinte per l’occasione d’un verde oliva ra feroce a esser rappresentata, come fatta di matite colorate, Peacock Sun- dell’esperienza mistica nell’ascesa attra- vita. Il tutto costruito attraverso velatu- scuro. Un potente dialogo s’intreccia fra quella della Ginestra leopardiana. Rife- rise, immediatamente riconducibile alle verso i sette livelli della spiritualità. Così, re che, sovrapponendosi l’una sull’altra i quadri, in un discorso senza inizio e rimento non invalso se, come dichiara note installazioni meccaniche dell’artista l’allievo e amico di Joseph Beuys si con- con media diversi (grafite, inchiostro, né fine. Opere che non sono etichettate l’artista, sono le suggestioni letterarie (vedi Les Amants, del 1991, con fogli fronta, in maniera complessa e a tratti gesso e pittura), creano quella profondi- da un titolo, affinché la percezione indivi- e artistiche a guidare il suo lavoro: la musicali, o Der Zwilling des Raben, del critica, non solo con la storia tedesca tà trasversale, in senso letterale, quello duale possa nutrirsi senza interferenze. natura sublime che trascende l’uomo, 1997, con piume di corvo). Si tratta di recente e passata, ma anche con i miti spessore materiale e psicologico. Ciò “La tonalità di fondo è come pelle disse- il quale non può che stare a guardare, composizioni fortemente dinamiche, vi- eroici arcaici. Un lavoro in cui riman- che non li rende dei monocromi sono i minata da forme fluide in sospensione”, affascinato e terrorizzato. Il percorso branti di tratti sparsi di colore sottile, gono solo luoghi e zone irriconoscibili, ritagli a colori di figure mostruose. Du- affermano i curatori, che tra i referenti della mostra è lineare: dall’inizio fino caratterizzate da un’organizzazione se- macerie che “rappresentano non solo la rante i laboratori con i pazienti, a Ruffo dell’artista citano Paul Klee, Mark Ro- alla conclusione, la maggior parte delle gnica visivamente più affine alla pittura fine ma anche un inizio”. Paesaggi in cui è infatti venuto in mente di andare con thko, Gastone Novelli e Cy Twombly. opere sono tecnopitture, su tela o su e calligrafia orientale che alla tradizio- gli esseri umani che hanno fatto quella loro a visitare il Musée d’Unterlinder, Roma, dove Elminia ha frequentato l’Ac- carta; ma l’ecletticità delle forme e dei ne astratta d’Occidente, e che proprio storia spariscono completamente, par- che conserva la strepitosa pala d’altare cademia di Belle Arti, è la meta che gli colori, nonché della composizione dei perciò trova in Cy Twombly uno spirito lando soltanto attraverso i risultati ma- d’Issenheim di Matthias Grünewald. ha permesso di confrontarsi dal vivo collage, non autorizza a differenziare senz’altro prossimo. L’appassionata teriali e le responsabilità storiche, come Uno stupefacente polittico che, già con l’arte occidentale, con uno sguar- un gruppo da un altro. Tutto il rappre- frequentazione della carta da parte di se fossero stati risucchiati dal passato nel Cinquecento, veniva usato per la do ugualmente curioso verso l’antico e sentato risulta mosso, come se fosse Rebecca Horn costituisce una sorta stesso. Una poetica carica di rimandi cura del fuoco di sant’Antonio. Anche il contemporaneo. Ma la sua formazio- ritratto in estemporanea. Giunti a metà, di giardino segreto che la mostra ha, simbolici, in linea del resto con tutta gli odierni pazienti sono stati messi di ne avviene in Iran, sin dall’età di tredici una piccola sala rientrante mostra, alla tra l’altro, l’indubbio pregio di svelare in la sua ricerca fotografica, pittorica e fronte all’opera. Ognuno di loro è stato anni, grazie al fondamentale l’incontro luce del solo schermo, il video in cui il Italia (mentre a livello internazionale ha scultorea, fatta di allusioni ermetiche e catturato da un dettaglio, fedelmente ri- col maestro A. Sherveh. Un insegna- fittizio albero va bruciando. Dunque, il fatto da apripista una recente, ampia arcane, dei naturali sussulti dell’immagi- prodotto nei ritratti. Un video dimostra mento tecnico ad allenare lo sguardo e fuoco è opera dell’uomo? Allora la fero- personale presso la galleria Sean Kelly nario tedesco e wagneriano e di ricordi (e documenta) l’effetto benefico dell’arte ad attivare la mente. Senza preconcetti cia del Wildness non apparterrebbe più di New York). In effetti, se il grande pub- della storia tragica dell’olocausto e del sui degenti. Una sorta di trittico in cui e con grande umiltà. alla natura. Fluide sono anche le inter- blico conosce l’artista tedesca soprat- nazismo. ogni riquadro riporta l’intervista al pa- pretazioni. La First Gallery propone, in tutto per i suoi video e le sue sculture-in- ziente e le emozioni provate di fronte [manuela de leopardi] una rapida sommersione di colori, un stallazioni, da un lato va ricordato come [angel moya garcia] alla pala; i dettagli che ha osservato e allestimento regolare, laddove la grande le prime drawing performance risalgano il duro paesaggio dell’Alsazia. Sembra tela e il foglio non hanno ragione di non agli inizi degli anni ‘70 (vedi Pencil Mask, condurre o proteggere il tutto una spe- essere appesi al muro. Degna di nota 1972), dall’altro che Rebecca Horn è cie di cancello o “pareti” che si aprono l’esposizione dello sketch book dell’arti- anche una poetessa da sempre attenta – o si chiudono – su questo mondo. sta: scorrerne le pagine dà prova del al rapporto della parola con l’immagine Costruite con alti cilindri di carta d’ac- continuum del processo creativo, dove sulla carta, nonché all’ideale continuità quarello, sui quali nuovamente trovano si alternano foto, immagini ritagliate da dello scrivere col disegnare e dipingere. posto la natura e gli inserti della pala di riviste, modificate, ridipinte, segnate e Prova ne sia un’interessante intervista Grünewald. Una struttura autoportante, bozzetti ispirati. Flusso creativo, dunque. raccolta qualche anno fa da Joachim che permette di realizzare un disegno di Perché, per Girardi, rendere l’istante si- Sartorius, dove l’artista confidava di grandi dimensioni, conferendogli anche gnifica già pensare al successivo. aver “sviluppato nel corso degli anni una un certo movimento. Sembra proprio sorta di ritmo: i disegni stimolano i te- che i sei personaggi abbiano finalmente [chiara li volti] sti, i testi evolvono nelle scene dei film”. trovato il loro autore. Dal che si deduce anche come proprio il lavoro sulla carta sia il laboratorio primi- [daniela trincia] genio di un’opera ammirevole, tanto per la sua multiforme ampiezza quanto per l’interna coerenza.

[luca arnaudo]

First Gallery Galleria Lorcan O’Neill fino al 31 luglio 2009 Daniele Girardi - Wildness fino al 31 luglio 2009 VM21artecontemporanea via margutta, 14 (zona piazza del popolo) Pietro Ruffo - Grasweg da martedì a sabato ore 11-19 Galleria Marie-Laure Fleisch Gagosian Gallery via degli orti d’alibert, 1/e (zona trastevere) Mehran Elminia - Titolo:Antititolo Ingresso libero da lunedì a venerdì ore 12-20; sabato ore a cura di Giuliana Stella e Jonathan Turner Catalogo con testi di Luca Beatrice ed Elena Rebecca Horn - Peacock Sunrise 2009 Anselm Kiefer - Hortus Philosophorum 14-20 via della vetrina, 21 (zona piazza navona) Forin vicolo sforza cesarini, 3/a (centro storico) via francesco crispi, 16 (centro storico) ingresso libero Tel/Fax 06 68891365 Tel 06 3230673 Tel 06 68891936 Tel 06 42746429 Fax 06 42014765 Tel 06 68892980 Fax 06 6838832 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.vm21contemporanea.com www.firstgalley.it www.galleriamlf.com www.gagosian.com www.lorcanoneill.com Exibart.onpaper déjà vu.47

NAPOLI NAPOLI NAPOLI NAPOLI NAPOLI

ADAM CVIJANOVIC DANIEL CANOGAR PERINO & VELE FEDERICO SOLMI PADRAIG TIMONEY

E le stelle stanno a guardare. Fra gli in- La proiezione come strategia affabulato- Tutta l’informazione cartacea macina- L’artista, si sa, ama esser protagonista. Indescrivibile è il reale, insondabile la trighi di potere, l’orgia del consumismo ria, per una comunicazione semplice e ta nel tipico papier mâché di Perino & E desidera che si parli di lui. Nel bene o sua corrente. Solo navigabile è il suo ac- e l’arrembaggio missilistico, tutto è rela- diretta. Un groviglio di figure racconta la Vele. Così diventa nuova cartellonistica, nel male. Per eccitarsi e far divertire. cadere, che fa affiorare brani di senso. tivo. E un po’ ridicolo. Una colossale bal- ragnatela di Internet. E una matassa di e diffonde informazioni elaborate dagli Oppure scandalizzare. Qualsiasi cosa, In un flusso di coscienza che, libero, at- la spaziale, smascherata dalla maestà cavi telefonici offre una chance ai rifiuti artisti. Se la matematica non è un’opi- purché se ne parli... traversa le dimensioni esistenziali... dell’abisso siderale... tecnologici... nione, questa è una operazione d’infor- mazione “elevata al quadrato”...

E quindi entrammo a riveder le stelle. Le reti possono soffocare la creatività? Adam Cvijanovic (Cambridge, 1960; Certo, come contenitore fisico, e spa- Da Dante in poi, mettere i papi all’infer- vive a New York) mostra le due facce zio virtuale, può fagocitare la libertà La cartapesta di Perino & Vele (Emilia- no fa scalpore. Lo sa bene Federico del caos: quella, volgare, di confusione, degli artisti. Per fortuna le eccezioni no Perino, New York, 1973; Luca Vele, Solmi (Bologna, 1973; vive a New York) e quella, mitologica, di vuoto anteriore non mancano. Si veda lo strano caso Rotondi, Avellino, 1975; vivono a Roton- che, mutatis mutandis, ha suscitato alla generazione del tutto. Ed è puro di Daniel Canogar (Madrid, 1964): è di), fondamento concettuale oltre che grande schiamazzo per aver presentato horror vacui quello che alimenta la pit- evidente che lo spagnolo si sia lasciato cifra stilistica del lavoro del duo, deriva all’Artefiera di Bologna 2009 un’instal- tura americana, rapida e di buon me- sedurre dalla rete intesa come struttu- dalla lavorazione di quotidiani, riviste, lazione composta da alcuni video e un stiere, del suo affresco “portatile”: una ra aperta, ma anche claustrofobica, nel locandine e cartelloni miscelati in funzio- dipinto in stile trecentesco, abitati da Immersi nel corso del divenire, non è “floating city” visionaria e trash che, pur suo darsi come labirinto d’infinite possi- ne dei pigmenti che li compongono, così Pope Urban LXIX, un papa satanico e inusuale domandarsi cosa è reale. nel frullatore visivo di oggetti e sogget- bilità per l’artista dell’era digitale. Con da raggiungere l’effetto cromatico vo- osceno. Il titolo? The Evil Empire, l’Impe- Proprio della ricerca contemporanea è ti contemporanei (dallo skateboard al Spider (2008) Canogar esorcizza le insi- luto. Questa volta la “loro” cartapesta, ro del Male, ambientato nel cuore della chiedersi se sia possibile la conoscenza, flacone di detersivo, dalla casa all’inse- die della rete, assemblando un enorme conformata in fogli di varie dimensioni, Viatic-anal City nell’anno solare 2046. con una propedeutica indagine sui mec- gna del benzinaio), in un azzurro dalle insetto dalla carcassa in fibra ottica. Il diviene la base per una nuova serie di Un’attenzione – per una data lanciata canismi percettivi. Padraig Timoney remote preziosità lapislazzulo, guarda suo torace, costituito da un proiettore, manifesti, creata dagli artisti, che riflet- nel futuro – che da sola non è bastata a (Derry, 1968; vive a Liverpool) agisce palesemente alla grande tradizione rina- è la parte pulsante di un organismo pro- te sulla Public Invasion – questo il titolo proteggere la pubblica morale. Sul fini- su questi binari, ma non vi resta inca- scimentale e barocca, agli – per dirla teiforme che occupa un ambiente intero della mostra – di messaggi che bombar- re della manifestazione, infatti, mentre strato. La sua traiettoria è volta all’ana- coi critici d’una volta – “arditi scorci” della galleria. Come una piovra, il ragno dano in maniera sia abusiva che legale gli espositori erano intenti al lavoro di lisi del mondo, come insieme strutturale sperimentati quando la prospettiva di Canogar direziona i suoi ventiquattro il panorama di qualsiasi centro abitato, smontaggio, la pala papalina fu seque- di segni. Ma il suo modo di procedere smise d’essere religione scientifica per tentacoli luminosi verso la parete di fon- almeno in Italia. La cartellonistica del strata dai carabinieri per due specifiche – per associazioni, metonimie e inattesi diventare emozionante effetto speciale. do. Tutti gli arti terminano con un picco- duo spazia dalla politica all’arte, dall’eco- motivazioni: “Offesa per vilipendio a una strappi logici – arricchisce il percorso Cascasse il cielo, il consumismo non si lo gruppo ottico, composto da una lente logia alla necrologia. I supporti sui quali confessione religiosa” ed “esposizione di di strumenti subconsci e del soul – un ferma, pare dire l’artista. O, piuttosto, e da una diapositiva (posizionate sullo è incollata sono fra i più svariati, proprio oggetti osceni”. L’accaduto divenne un termine a lui caro –, aprendo la strada tutto è andato a gambe all’aria? In ogni stesso asse), che proiettano un reticolo come accade nella realtà. Una serie di caso e la stampa cominciò largamente all’intuito e a dinamiche conoscitive vici- caso, il ghigno c’è: come spiegare altri- d’immagini sul muro. Si tratta di una se- stand, come quelli che si allestiscono a occuparsene, per la gioia di chi avreb- ne più alla gnosi che a una cristallizzata menti l’ampollosità di un titolo come Il rie di corpi umani su fondo nero, avvolti in periodo elettorale, fanno da base be voluto – ma forse non si aspettava – deduzione. Perciò si avverte nella sua fabuloso giardino di rose? Il sic transit in un groviglio di cavi colorati e funi digi- all’usuale stratificazione di cartelloni tanta eco. Poi, in seguito a qualche rie- arte la straniante sensazione di quan- si fa ancor più mordace – e minatorio – tali, immortalati nello studio dell’artista. politici di cui gli ultimi, sul fronte e sul same, l’opera ritornava a casa tra mille do si ricorda un sogno, non riuscendo nella galleria di monocromi dedicati agli L’accostamento-scontro delle diapositi- retro, danno il titolo a ogni singola ope- perplessità, mentre la patria d’adozione più a discernere il vero dall’onirico e a ultimi dodici presidenti degli Stati Uniti ve produce un’immagine multipla dove ra. In Silvio Berlusconi vs Vladimir Putin, (Federico Solmi vive da dieci anni nella collocare il reale, o di quando si speri- d’America. Ancor più diretti i riferimen- le figure paiono galleggiare nel buio, in la tipica espressione di ottimismo berlu- Grande Mela) ne suggellava il trionfo menta un déjà-vu. Timoney accerchia ti, iconografici e letterari, all’antico. Un assenza di gravità, trattenute soltanto sconiano, “Rise again Italy”, si confronta dell’inventiva, riconoscendo all’artista il il reale, braccandolo inizialmente alla occhio al De vita Cesarum di Svetonio, da un sistema di fili. Lo stesso soggetto con il cinismo dell’ex leader russo: “To John Simon Guggenheim Memorial Fel- lontana come un predatore, lo costeg- un altro all’archeologia, ed ecco che Cvi- è stato utilizzato da Canogar anche per pull the chechen out of the shithouse”. lowship per la video arte 2009. Così, gia con allusioni criptiche che sfidano a janovic ritrae la “sporca dozzina” sulla Enredos, una serie di stampe digitali, Alcuni strati sovrapposti di fogli pieni di la galleria napoletana ci riprova in casa, un’attribuzione di senso. Poi, d’un balzo, falsariga di antiche sculture in marmo presente in mostra con un esempla- scritte sono attaccati direttamente sul riesponendo l’opera proibita all’interno scatta in avanti con un inatteso partico- e bronzo. “Sporca”, s’intende, giacché re. In rapporto alla sua produzione più muro, come in A.B.O., in cui la sentenza di una versione ancor più ricca, dal ti- lare o una chiave di lettura successiva, sgretolata e deturpata. Ma non per recente, Spider si presenta come una “You have to born as critic, you can be- tolo Walking with the devil, dove un’in- che rivelano il significato e ribaltano di scimmiottamento rovinistico, bensì se- variazione su un dispositivo già utilizzato come an artist, you will die public” viene quietante carrellata di sangue, martiri, colpo la prospettiva del mondo, rivoltan- condo un preciso gioco di allusioni, tal- nell’installazione Leap of Faith, che citava attribuita dal duo a colui che ha fatto fuoco, armi, macchine da guerra ed dolo come preda afferrata. E generando volta ironiche: la testa sciupata di Ken- il panorama ottocentesco proiettando le della critica un’arte. Anche la scrittura erotismo imbriglia l’influente personag- meraviglia. Non stupore barocco, ma nedy commemora l’attentato di Dallas, diapositive in uno spazio architettonico dei messaggi sui vari pannelli è fram- gio con la mitria, rendendolo vittima e un improvviso cortocircuito che inse- l’interno cavo del cranio di George W. avvolgente e continuo. Eppure, la rievo- mentata, come frammentaria è l’infor- carnefice allo stesso tempo di tentazioni risce nell’automatico fluire quotidiano Bush pesa come un giudizio politico, la cazione nostalgica dei congegni scopici mazione che generalmente risulta dallo incontenibili, alle quali nessun uomo – una frattura, una fossa che risucchia bocca cancellata di Nixon paga il fio del del pre-cinema è soltanto l’aspetto più shooting visivo urbano. Altre opere, tut- neppure lui – può sottrarsi. Tiro al ber- il flusso percettivo verso il basso, rias- Watergate, mentre Bill Clinton dischiu- superficiale nella poetica di Canogar. Il te realizzate per questa mostra, come saglio, insieme ad altri simboli di potere sorbendolo nel fiume sotterraneo della de le labbra ad anello... Devoto alla rituale della proiezione contiene, infatti, Uno dopo l’altro, una cabina elettrica universale, tra svastiche di destra e falci corrente di percezione inconscia. In realtà nei “portable murales”, l’artista una forte rivendicazione etica. Si tratta tappezzata di annunci mortuari – fra con martello di sinistra, in una giostrina un’improvvisa agnizione di come vi sia la tradisce con ambiguo iperrealismo in definitiva del tentativo di recuperare cui quelli degli artisti e del gallerista – o ruotante di morte, risucchiata a suon di sempre stato un sottostante senso psi- nei quattro dipinti che raffigurano basi in chiave estetica e culturale i rifiuti Public Invasion, una saracinesca invasa rivoltella dal rosso scarlatto del sangue, chico. Come in Plant life Ad, che riporta missilistiche dismesse. Luoghi fittizi ma tecnologici. Attraverso la proiezione di da fogli con il disegno di un cactus – sim- dentro un’aria irrespirabile di responsa- il pattern dei contenitori per riso alla verosimili, il cui abbandono addita l’inglo- fasci luminosi su fili elettrici, lampadine bolo della natura più resistente ma, no- bilità ed errori storici imperdonabili. Nel fonte vegetale, accostandolo all’astra- riosa fine del sogno americano – e non fulminate, nastri magnetici e rulli di slot nostante ciò, crivellato da colpi mortali cui marasma generale è infilato anche zione ingigantita di una pianta che, inve- – di conquistare l’Empireo, dopo la Guer- machine, l’artista castigliano è riuscito – completano il quadro delle varie forme il luccichio di Hollywood, come treno di- ce di luce solare, contiene l’abbacinante ra Fredda, il primo uomo sulla Luna, lo a rivitalizzare materiali di scarto, come d’invasione continua degli spazi pubblici, retto – ma, ahinoi, senza ritorno – per sfondo: la subitanea coscientizzazione di Scudo Spaziale e la gara a chi le spara- i cavi telefonici di Pneuma (2009), irra- comunemente tollerata in maniera iner- la felicità. Oh my God... L’artista dice di ciò che già si sa. Il senso profondo si va (le navicelle) più lontano. Di fronte a diati da sequenze cromatiche generate me. Infine, l’opera che apre la mostra, a non essere un cronista dei nostri tempi svela anche con la levità dell’ironia, che tanto agitarsi, di fronte all’arrembaggio da un piccolo proiettore incassato in diversi livelli semantici, contiene e sinte- e di servirsi delle cose che accadono e evidenzia l’ingannevolezza del sensibile dell’infinito tentato dai minuscoli uomini, una base di legno. Canogar mette in tizza tutte le altre. It’s the right direction che sono accadute per confondere con col bisonte-miniatura di Bison horizon, Cvijanovic manda a sbattere contro il luce il piacere della proiezione come si compone d’una serie di frecce, come squisito divertimento lo spettatore, mi- palesamento dell’immaginario collettivo severo, irremovibile, aristocratico – e puro lichtspiel. Giochi illusionistici di luci tante indicazioni stradali che puntano in rando ad allargare – se fosse possibile insito in un orizzonte americano e insie- aristotelico – Cielo delle stelle fisse di e colori, che offrono un’altra opportuni- varie direzioni, in realtà disorientando e – il comune senso di disorientamento e me amo che rivela all’occhio l’inavvertita dantesca memoria. Non una carta del tà a quei rifiuti tecnologici snobbati dal non indicando quella “giusta” del titolo. I smarrimento che sembra attanagliare rotazione dello scatto. Le apparenze del cielo, ma un grande mare buio, pun- progresso. Quando la fantasmagoria cartelli, anch’essi crivellati di colpi, fuo- tutti in questo momento storico. Come reale, riflesse letteralmente in CU Mir- teggiato di schizzi bianchi. E, come nel primitiva incontra il low-tech. riescono da un pannello centrale con un magma rosso e infernale, cui nes- ror 2, a prima vista specchio invecchia- Paradiso, non resta che l’afasia davanti scritte ispirate alla campagna di Gre- suno può più sfuggire. Le videoanima- to, sono contraddette dall’improvviso all’immensità siderale, che senza fatica [giuseppe sedia] enpeace contro la caccia alle balene. zioni sono vivide di contenuti, luminose riconoscimento delle impercettibili ricer- ristabilisce la sua supremazia. Che può La base rosso vivo dell’opera richiama di colori, ben fatte; mix di effetti che si che sulla superficie, quasi da Pittura Pit- opprimere, o consolare. in maniera inquietante l’impressionante perde nei disegni singoli che Solmi ama tura, e dalla concettualmente tautologi- colore che assume il mare quando si ri- stampare (scripta manent) per difen- ca “marchiatura” col simbolo del rame. [anita pepe] empie del sangue di questi agonizzanti dersi dalle continue evoluzioni tecnologi- Spinning sign costruisce la conoscenza animali. che. L’ingresso libero è limitato alla sola su più livelli: la foto del lato di un cartel- anticamera; la main room con la pala lone su un ingranaggio girevole diviene a [giovanna procaccini] d’altare e la saletta caveau con le sue ul- sua volta manifesto, estraendo il senso time interpretazioni sono a disposizione dell’idea dell’oggetto, e al tempo stesso dei soli maggiorenni. “In forma rigorosa- lo sconfessa, focalizzando la percezione mente privata e previa sottoscrizione di sull’ambito stradale in cui era inserito e un formale documento che renda noti i inducendo la straniante delocalizzazione contenuti dei lavori in mostra”. del nuovo contesto, la galleria. Il siste- ma di riferimento muta il significato del [ivana porcini] segno anche in Asgardn’all: le sovrappo- sizioni pittoriche inglobano opposti am- biti linguistici intorno al comune simbolo delle armi. In trasparenza, dalla confu- sione semantica affiora il senso. Come nel soul balena improvvisa la percezione del reale.

[diana gianquitto]

Mimmo Scognamiglio Arte Contemporanea

fino al 18 settembre 2009 Daniel Canogar - Nodi NotGallery Contemporary Galleria Raucci/Santamaria BlindArte Contemporanea via mariano d’ayala, 6 (zona chiaia) Galleria Alfonso Artiaco Art Factory da lunedì al venerdì ore 10-18.30; a luglio e Padraig Timoney - Folkllores Adam Cvijanovic - Il Cielo delle Stelle Fisse agosto su appuntamento Perino & Vele - Public invasion Federico Solmi - Walking with the Devil corso amedeo di savoia, 190 (zona san carlo via caio duilio, 4/d (zona fuorigrotta) ingresso libero piazza dei martiri, 58 (zona chiaia) piazza trieste e trento, 48 (zona chiaia) arena) Tel 081 2395261 Fax 081 5935042 Tel 081 400871 Fax 081 19576621 Tel 081 4976072 Fax 081 19360164 Tel 081 0607028 Fax 081 2140986 Tel 081 7443645 Fax 081 7442407 [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] www.blindarte.com www.mimmoscognamiglio.com www.alfonsoartiaco.com www.notgallery.com www.raucciesantamaria.com 48.intervallo Exibart.onpaper FACCIAMO13CON # lemma di marco enrico giacomelli Cavallo

le preferenze di Silvana Annicchiarico direttore del triennale design museum di milano

01. città preferita: Istanbul 02. libro: Se una notte d’inverno un viaggiatore, Italo Calvino 03. film: Eyes Whide Shut, Stanley Kubrick 04. cantante: Leonard Cohen 05. ristorante: Joia di Pietro Lehmann 06. cocktail: ¾ H2O naturale + ¼ H2O frizzante 07. l’uomo politico: Rosa Luxemburg 08. il quotidiano: Il Corriere della Sera 09. l’automobile: MINI 10. lo stilista: amo mescolare 11. l’attore: Isabelle Huppert 12. il programma tv: non la guardo. Ascolto la radio (Melog 2.0 Radio 24) 13. la canzone: Mio fratello è figlio unico, Rino Gaetano

Alberto Salvadori Direttore Artistico del Museo tenterà il 13 sul prossimo numero ahbbellooo!!! strafalcioni digest Era proprio necessario spedire a Milano-Rho, appena compiuto uno straordinario restauro, il David del Bargello? [alvar gonzalez-palacios sul domenicale del sole24ore fa cenno alla campionaria Maurizio Cattelan - Untitled - 2007 - coll. François Pinault delle qualità italiane ed al suo corredo artistico] Più che altro sarebbe necessario spedire i giornalisti sul posto a verificare ciò che n Attenendosi al contemporeneo, non dell’equino - e del cane, del gatto e del scrivono. Visto che il David – e la Campionaria – era non a Rho ma alla ‘vecchia’ fiera si può che cominciare dal gennaio del gallo che, l’uno sull’altro, gli stanno in 1969. All’Attico di Fabio Sargentini, groppa - resta soltanto lo scheletro. di Milano nei padiglioni del Portello... galleria romana che si pone nel bel La citazione è palese: i Musicanti di mezzo del fermento culturale di quel Brema dei fratelli Grimm. Trattandosi Potremmo accennare a quanto ci viene offerto dal padiglione tedesco dove una scarna decennio che volge al termine, Jannis di un asino, si potrebbe dunque citare costruzione lignea – a mo’ di arredamento domestico – viene per fortuna allietata dalla Kounellis presenta un’unica opera. pure la versione tassidermizzata presenza d’un gatto che evidentemente, per l’autrice Liam Gillick, serve a risolvere una Anzi, un’opera unica. Chi entra nel della medesima immagine (Love garage di via Beccaria, infatti, si trova Saves Lives, 1995), e quello seduto situazione alquanto scarna. attorniato da una dozzina di cavalli nell’atrio della Facoltà di Sociologia [gillo dorfles sul corriere della sera] vivi e vegeti. È l’ingresso plateale di Trento, dove nel 2004 il Maurizio Ehm, maestro Dorfles, magari ci sbagliamo noi o magari, per dire, l’inglese-tedesco della realtà - con i suoi umori, sudori nazionale ha ricevuto la laurea ad che ha realizzato il padiglione germanico che così poco le è piaciuto è transitato nel e clamori - in quello che sarebbe honorem. Trento, i Grimm, l’arte e la frattempo per Casablanca, ma se così non fosse temiamo che Gillick sia l’autore, non dovuto essere il tempio della cultura tassidermia: la somma dà un secondo più alta ed élitaria, più anestetizzata risultato, chiamato Pyramind of l’autrice di quella ‘scarna’ installazione! agli odori a portata di nari. Tutto Animals (1993) e firmato Katarzyna ciò ben prima che, per restare in Kozyra. (Volendosi inoltrare in Così nel suo indirizzo romano, un gioiello di architettura e design sopra il Palazzo Italia, Sandro Chia sdoganasse il territori fantastici, s’incontrerebbe Nazionale delle Esposizioni di via Nazionale, coesistono tre anime... peto in pittura (prima pure che, in sicuramente un unicorno, come [sul messaggero giacomo a. dente parla dell’open colonna] Horse (1992), Gabriel Orozco de- quello de La lotta (2006) di Olaf monumentalizzasse quello che, a Nicolai.) Un’altra artista che ha Il critico gastronomico del Messaggero alle volte si esalta troppo per contenuti e dire di Sarah Cosulich Canarutto, è uno spiccato interesse per i cavalli contenitori gastronomici. Nella fattispecie ha un po’ esagerato coi galloni per il “uno dei soggetti più ricorrenti nella è Berlinde de Bruyckere. Almeno Palazzo delle Esposizioni. Perché, a sto punto, non chiamarlo Palazzo Imperiale Reale storia dell’arte”). Che poi l’azione due lavori vanno citati: K 36 (The Ducale delle Esposizioni? sia stata ripetuta pochi anni fa al Black Horse) del 2003 è adagiato Madre di Napoli, è cosa di poco su un tavolo grezzo, ripiegato su conto: restavano soltanto l’estetica se stesso, privo di aperture verso “La bellezza trasformerà il mondo”. Antonio Presti, siciliano, artista, mecenate e famoso di qualche sauro e le polemiche di l’esterno, poiché le orbite oculari e per aver realizzato a Palermo negli anni 80 “Fiumara d’Arte”... qualche dinosauro. Nel frattempo il cavo orale sono scomparsi, ma [si parla d’arte contemporanea sul magazine del corriere della sera] le discussioni non son mancate, coperti da un’epidermide che non È vero che Presti è siciliano, è vero che è artista e mecenate, è vero anche che è e ancora una volta s’è trattato di presenta soluzioni di continuità; solo famoso. Ma a noi risulta falso che abbia fatto Fiumara d’Arte a Palermo. L’ha fatta, a equini. In tassidermia, però. Sono la pelle del cavallo (Lichaam (Corps), innanzitutto una delle cifre stilistiche 2002/2006) restava invece alla quanto ci ricordiamo noi, a Castel di Tusa, provincia di Messina... di Maurizio Cattelan: c’è il cavallo quarta Biennale di Berlino - curata, imbracato e appeso al soffitto d’una si badi bene, da Maurizio Cattelan, sala del Castello di Rivoli (Novecento, Massimiliano Gioni e Ali Subotnik 1997), preceduto di un anno da -, nel lapidarium del cimitero che un’opera sostanzialmente identica, delimita da un capo l’Auguststrasse, premio spam per l’arte. intitolata The Ballad of Trotsky; e pelle che recentemente è tornata abbiate pietà di noi (e della nostra e-mail) quello che un decennio dopo ha fatto a mostrarsi al Museo Marini di capolino - non è però l’espressione Firenze. La galoppata potrebbe corretta, poiché la testa è esser molto più lunga, all’indietro nel conficcata nel muro - al Museum tempo. Preferiamo invece spostarci Per una mostra che si chiama così e che ti compare nella casella di posta elettronica un für Moderne Kunst di Francoforte leggermente d’ambito, e consigliare giorno sì e un giorno no ormai da settimane, ti verrebbe voglia di chiedere per qualcuno (Senza titolo, 2007), per ritrovarsi la breve visione del cavallo di legno l’esilio. Bonariamente s’intende. Stiamo parlando del blasonato evento in posizione altrettanto privilegiata col quale gioca Kaspar Hauser, SANT’ELENA. LA SEDUZIONE NEL SEGNO e al contempo scomoda all’apertura quello dell’omonimo Enigma (1974) della Fondazione François Pinault di Werner Herzog. n a Punta della Dogana. Tutti cavalli che si svolge a Venezia a margine della Biennale e che se non ci ha fatto sperare (non imbalsamati, questi; ma Cattelan ha esageriamo su) un napoleonico esilio in un’isola sperduta, ci ha stuzzicato ad avere una presentato pure quel che si potrebbe seduzione più nel sogno che nel segno. Nel sogno di far comprendere che, alle volte, per definire il procedimento opposto: in il prossimo lemma sarà comunicare un evento, basta un solo invio di mail. Massimo due toh… Love Lasts Forever (1997), infatti, letto Exibart.onpaper handbag.49 a cura di valentina tanni

MATTONI? NO, MATTONCINI L’ARTE? LA FAI DA TE Nasce dalla collaborazione tra Lego (www. Il teschio tempestato di diamanti di Damien lego.com) e Brickstructures (www.brick- Hirst; l’autoritratto fatto di sangue congela- structures.com) la serie di scatole gioco to di Marc Quinn; la tenda da campeggio di dedicata alla storia dell’architettura. Tra i Tracy Emin; gli stencil di Banksy. Le opere primi modellini da costruire spiccano grat- più famose della recente arte contempora- tacieli famosi come l’Empire State Bulding nea britannica sono in vendita in formato e la Sears Tower, ma anche edifici più in- kit “fai da te” sul sito www.iartistlondon. soliti come il Guggenheim di New York e la com. Perché l’arte è di tutti… Casa sulla Cascata, entrambi firmati Frank Lloyd Wright…

ALTRO CHE VINTAGE KIT DI SOPRAVVIVENZA Sì, è vero. Il vintage piace un po’ a tutti, L’idea è di un’agenzia immobiliare scandi- spesso costa poco e fa la sua figura. Però nava, la Veidekke Bostad, che ha pensato il ripescaggio di oggetti dal passato co- di mettere a disposizione dei propri clienti mincia un po’ a stancare. Perché allora Prima fi la: Boat Life, le stoviglie da mare - Buttercup, il vestito-tovaglia - Alacard, il set da picnic riciclabile uno strumento di “salvataggio” per il tra- non provare a immaginare alternative? Co- Seconda fi la: Luncheon the Grass, di Atypyk - Il cestino porta-riviste di Enzo Berti Terza fi la: Il Folding Picnic Set - Green Space Travel Case, valigetta con prato incluso - Biodegradable Picnic Ware sferimento nella nuova casa. Un “kit di so- minciando magari da questa maglietta (in pravvivenza” che contie- vendita su www.typetees.com), che recita ne, piatti, bicchieri e altri testualmente: “Fan- oggetti di prima ne- culo il vintage, cessità. Per arrivare questa t- indenni al secondo shirt viene giorno e correre dal futuro”… a fare shopping Colazioni sull’erba (http://fabriken. akestamholst. se/graphic_ Aria aperta, cibo sano, contatto con la natura e budget ridotto; i vantaggi del picnic sono laundry)… tanti. In più, oggi la “colazione sull’erba” è anche di gran moda. Molti ristoranti propongono un menu da asporto con tanto di cestino e coperta, e i negozi (quelli in strada e quelli online) si riempiono di accessori pensati per rendere l’esperienza del pasto all’aperto sempre più piacevole. Per cominciare con stile, l’ideale è stendere sul prato Luncheon the Grass di Atypyk (www.atypyk. com), che riproduce Le dejuner sur l’herbe, capolavoro di Edouard Manet in formato 150x200. In alternativa, se l’intenzione è stupire, si può fare a meno della tovaglia e mangiare sul proprio vestito, grazie a Buttercup. The spontaneous picnic dress, ideato dallo studio di design israeliano Reddish (www.reddishstudio.com). Si continua poi con i kit che contengono il necessario per il pasto: piatti, QUESTA NON È UNA BATTERIA SPECCHIO MADRE bicchieri, posate e tovaglioli. Si può optare per il tradizionale cestino (tantissime le versioni disponibili Di ispirazione magrittiana il set da tavola Presentato di recente a Milano in occasio- su www.picnicfun.com) oppure per i più moderni set “srotolabili”, che una volta aperti fanno anche I’m not a battery di Antrepo Design Indu- ne del Salone del Mobile, Motherboard è da tovaglia e da piatto. È il caso del Folding Picnic Set di XXD, in vendita su www.aplusrstore.com, stry (www.a2591.com), che va a coronare uno specchio disegnato dall’italiano Ro- che una volta chiuso assume le dimensioni di un pacchetto. Non va dimenticato, naturalmente, il una serie di oggetti che “sembrano” ma molo Stanco (www.romolostanco.com). rispetto per l’ambiente. Se si scelgono stoviglie di carta è bene che siano riciclabili, meglio ancora non sono (un orologio che in realtà è una La superficie è percorsa dai tipici disegni biodegradabili. Come il set Alacard, che comprende vassoio in cartone e posate in legno (in radio e una radio che in realtà è un timer). dei circuiti elettronici, tracciati grazie a una vendita su www.kidsmodern.com), e il Biodegradable Picnic Ware, disponibile su www.fi rebox.com. Stavolta sale e pepe prendono la forma di sofisticata lavorazione laser. Prodotto in Non tutti i picnic si fanno sull’erba, tuttavia. Una piacevole alternativa, specie nei mesi estivi, è due grosse pile, una rossa e una blu… edizione limitata, è acquistabile presso la rappresentata dal mare. In questo caso, che siate sul bagnasciuga oppure a bordo di una barca, Galleria Colombari di Milano. il prodotto giusto è senz’altro Boat Life, un set di allegre stoviglie a tema marinaro (disponibili su www.sagaform.se). Per chi invece proprio non può staccarsi dal lavoro, o allontanarsi dalla città, un modo per assaporare l’atmosfera della colazione sull’erba c’è. Ce lo suggerisce Paige Russel (www.paigerussell.com) con il suo Green Space Travel Case, una valigetta che non solo contiene il pasto, ma anche il… prato! Come si dice, se Maometto non va alla montagna…

La forma è quella tipica del cestino da picnic. Ma questo oggetto, fi rmato da Enzo Berti per L’Abbate ANNO DOMINI (www.lacollection.it), è in realtà un originalissimo Stanley Ruiz (www.stanleyruiz.com) è un porta-riviste. È leggero e maneggevole, permette sia designer che vive a Brooklyn. I suoi pro- L’ODORE DEI LIBRI getti, sempre in bilico tra l’arte contem- di archiviare le riviste che di avere un supporto per Non vi siete convertiti poranea e il la lettura. Infi ne, grazie al manico, si fa trasportare all’e-book perché vi design, rein- ovunque… manca il tipico, ras- terpretano il sicurante, odore del concetto di libro appena stampa- funzionalità to? Non siete i soli. tramite l’ado- Ma da oggi c’è una zione di forme soluzione, pensata insolite. È il apposta per l’editoria caso del calen- digitale. Si chiama dario perpetuo Smell of Books ed è Anno Domini, proprio “eau de livre”. che utilizza Lo spray è disponibile il tema della in varie profumazioni croce come (www.smellofbooks. riferimento al com)… calendario gregoriano. Non solo segna la data, ma fa anche da appendiabiti… 50.infumo Exibart.onpaper

Un secolo fa nasceva il “Corrierino”. E, con lui, sbarcava in Italia il fumetto. Exibart ripercorre la storia del mitico periodico, che ha aiutato a crescere almeno cinque generazioni di bambini. Nonché di “matite” autoctone… ERA MEGLIO SFOGLIARE da piccoli n Lo hanno ricordato in tanti: il 27 ricordava il cinema, linguaggio coeta- in questo ambito, così pienamente dicembre 1908 usciva il primo nu- neo del fumetto, e che nello stesso “novecentesco” per come lo si perce- mero del “Corriere dei Piccoli” e tempo ne riverniciava con allegria piva allora in Italia, che vanno incon- teneva uffi cialmente a battesimo in inedita le forme e i contenuti. Le sto- tro con successo alle aspettative loro Italia il “fumetto”, così defi nito per la rie avevano respiro breve, racchiuso contemporanee personaggi come il prima volta proprio su quelle pagine. in genere in sole otto inquadrature, delizioso Bonaventura di Sergio To- A celebrare la ricorrenza centenaria ma la ritmica, di essenziale compiu- fano (dal 1917) e il geometrico Mar- si sono affi ancate nella prima metà tezza, conferiva un’eccitazione nuova mittone di Bruno Angioletta (dal dell’anno un libro antologico, un fran- alla lettura, allontanandola decisa- 1928). Figure che diverranno cobollo delle Poste Italiane e una mente dalle “lente” righe di piombo popo- grande mostra nella città natale del della pagina letteraria. periodico, Milano. Al di là della no- Anche l’essenzialità tizia specifi ca e delle manifestazioni dei disegni, in mi- ad essa collegate, l’occasione può racoloso equilibrio essere interessante per fermarsi a tra resa realistica e rifl ettere un momento sulla presenza interpretazione cari- e sull’importanza innegabile nell’im- caturale, contribuiva maginario visivo e artistico nazionale a creare un lettore di un giornale che si è insinuato capil- nuovo, che leggeva larmente nelle case di cinque genera- con lo sguardo in- zioni di italiani. sieme con la mente, I primissimi anni, fi n dall’esordio, che cioè poteva per- furono di sicuro esplosivi quanto ad cepire e interpretare incidenza estetica sul “provinciale” già a colpo d’occhio. pubblico italiano. Il gruppo di persone Una cultura visiva fi n lì che aveva pensato il giornale iniziò sconosciuta prendeva con lo spartire le pagine a colori tra forma; e non a caso fu alcune realizzazioni grafi che autono- per lunghissimi decenni, me affi date ad artisti nazionali e molti addirittura fi no agli anni “comics” importati dagli Stati Uniti Sessanta, osteggiata (che com’è noto vennero amputati dalla cultura “uffi ciale” di degli originari “balloons”, le nuvolet- matrice solo libresca e poi te contenenti i testi dei dialoghi, per crociana. rimpiazzarli con i fortunati distici in Sul versante autoctono, i rima baciata, considerati più letterari nostri autori illustravano e più educativi). Di grande impatto bene la temperie artistica le, nelle case raro fi uto sociologico nella tratta- furono naturalmente le scoperte di del momento, tra gli ultimi dalle Alpi alla zione degli argomenti “giusti”. E, sul modi di raccontare inediti e molto scampoli del Liberty e la na- Sicilia. versante del fumetto, comincia a gi- coinvolgenti, per allora, come quelli scente Art Déco. Se il fanta- Poi, malgrado ganteggiare Hugo Pratt, con le sue dell’elegantissimo Little Nemo (ri- sioso negretto Bilbolbul di At- le lunghe sopravvivenze dei storie di avventure esotiche, trattate battezzato Bubi) di Winsor McCay, tilio Mussino aveva movenze laris- personaggi succitati, che restarono coraggiosamente con pennello ora degli scatenati Katzenjammer Kids ancora tardottocentesche, i sime e proverbiali, fi no a rap- le colonne del “Corrierino” almeno impressionista e ora espressionista, (Bibì e Bibò) di Rudolph Dirks, dell’ir- personaggi di Antonio Rubino (da presentare un’epoca, non meno del fi no a tutti gli anni Cinquanta, in real- che preannunciano i grandi fasti suc- riverente Buster Brown (Mimmo) di Pierino e il burattino a Quadratino) Sor Pampurio di Carlo Bisi (1929). Il tà il periodo fascista e quello bellico, cessivi del suo Corto Maltese. Richard Felton Outcault, del pate- testimoniavano invece a meraviglia Futurismo italiano ha avuto agio d’im- quanto mai appiattenti, portarono a È cambiata la grafi ca. I rivoluzionari tico Happy Hooligan (Fortunello) di il movimento diversamente nervoso porsi come moda estetica corrente un’inevitabile anni Sessanta Frederick Burr Opper, e così via. ma inevitabile tra la linea curva di tra- anche grazie all’opera indefessa di caduta gene- lasciano il se- Vi si scopriva un modo di raccontare dizione fl oreale e quella retta del più penetrazione di quelle pagine colo- rale di creati- gno ovunque. attraverso immagini in sequenza che moderno gusto decorativo. È proprio rate, con ritmo iterativo settimana- vità, fi no a fare Ed è così che intravedere i sulle paginone primi segnali Prendeva forma una del settimana- di recupero le si alterna- appunto nel cultura visiva fi n lì no nomi che UNA RICORRENZA, TRE CELEBRAZIONI periodo della sanno bene ricostruzio- sconosciuta, osteggiata interpretare ne matura e quanto in- IL SECOLO DEL CORRIERE DEI PICCOLI. verso il boom per lunghi decenni dalla fl uenzare il gu- UN’ANTOLOGIA DEL PIÙ AMATO SETTIMANALE ILLUSTRATO economico dei cultura “uffi ciale” sto dell’epoca: Volume a cura di Fabio Gadducci e Matteo Stefanelli Rizzoli Sessanta. In Bruno Boz- e 42,50 quegli anni il zetto, Gino Un’antologia del “Corriere dei Piccoli”, composta da una selezione di “Corriere dei Gavioli, Beni- alcune fra le uscite più significative del settimanale ristampate per in- Piccoli” trova to Jacovitti; tero, dalla copertina all’ultima pagina, accompagnate da una speciale una serie di poi, mentre la sezione di storie ‘collettive’ natalizie e da un’introduzione che tratteggia collaboratori testata si tra- la parabola del giornale. grafi ci di altissimo livello, che inter- sforma in “Corriere dei Ragazzi” (pri- pretano ognuno a modo proprio le mo segnale di una crisi di lettorato CORRIERE DEI PICCOLI: insopprimibili esigenze di rinnova- in agguato), ecco arrivare tra gli altri STORIE, FUMETTO E ILLUSTRAZIONE PER RAGAZZI mento sociale ed estetico. Accanto Bonvi, Franco Bruna, Milo Mana- Mostra a cura di Giovanna Ginex (conclusa lo scorso 17 maggio a illustratori di inesauribile fantasia ra, Federico Maggioni, Altan, tutti e alla Rotonda di via Besana a Milano) catalogo Skira - 40,00 realistica, passateci la defi nizio- nomi che hanno fatto la loro parte Promossa e organizzata dalla Fondazione Corriere della Sera, che ha messo a disposizione il suo ne, come Mario Uggeri o Aldo Di nella storia del disegno italiano del imponente archivio storico (come già avvenuto per la precedente esposizione dedicata alla “Domenica Gennaro, tra illustrazione e fumetto secondo Novecento. Tutti diversi tra del Corriere”), la mostra è stata prodotta da Palazzo Reale in collaborazione con Skira e ha celebrato arrivano dei fuoriclasse come Dino loro, per fortuna, a sottolineare una il centenario della nascita del fortunato giornale per ragazzi con un viaggio attraverso i disegni e i Battaglia, la cui cifra resta ovunque scelta vincente di varietà nel menu materiali grafici originali degli artisti che misero i loro talenti al servizio del periodico. l’eleganza grafi ca, e Sergio Toppi, in- del settimanale, che ha permesso a vece dal segno potente ed evocativo. quelle ultime leve di lettori di poter CENTO ANNI DEL CORRIERE DEI PICCOLI, Due donne segnano intanto il perio- crescere criticamente sul regolare UN FRANCOBOLLO NELL’INTERPRETAZIONE DI TRENTA DISEGNATORI do forse più felice in assoluto nella confronto tra stili e tecniche. Cosa e Catalogo mostra ANAFI - 25,00 storia del giornale: l’affi dabile Iris De che oggi, in totale assenza di un Su iniziativa dell’ANAFI (Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell’Illustrazione) le Poste Italiane Paoli e la straordinaria Grazia Nida- esercizio periodico come quello che hanno emesso un francobollo commemorativo per i cento anni del Corriere dei Piccoli. sio, autrice di personaggi femminili si poteva affrontare su quelle pagine, La stessa associazione ha promosso una mostra, in cui si è chiesto a trenta fumettisti e illustratori italiani – da Alibella a Violante, da Valentina ai ragazzi italiani contemporanei non di produrre un disegno a colori con la loro personale interpretazione di un francobollo per i cento anni Melaverde alla Stefi – che riescono è più concessa. n del “Corrierino”. ad unire un segno innovativo e im- mediatamente comunicativo con un [ferruccio giromini] .la m da colta

www.wit-mag.com 52.libri Exibart.onpaper a cura di marco enrico giacomelli RIFLETTENDO SULL’ALFIERE Mitografia Dada: Lenin in esilio PRATICANDO gioca a scacchi con Tristan Tza- ARCHITETTURE ra al Cabaret Voltaire. Una scena IMMAGINANDO Torna in libreria l’au- incredibile, al limite del parados- FORME NEI CIRRI trice del bestseller so visivo, esistenziale, storico. Ricompare fra le pile di volumi Atlante delle emozio- Al pari del libro di quest’ebreo stipate in libreria un tomo che ni. E si ricomincia a rumeno che nell’East Village ha merita senza alcun dubbio la viaggiare fra arte, ar- speso la sua giovinezza. Si noti spesa. Un concentrato di luci- chitettura e cinema. bene: il libro è strutturato per da poesia in 365 scatti di cieli, Una raccolta di saggi lemmi. Dunque non poteva es- a opera d’uno fra i più inaggi- che mettono a tema ser sottaciuto. rabili fotografi nostrani. Da gu- quella pubblica inti- Andrei Codrescu stare con la placidità zen d’una foto al gior- mità che contraddi- The Posthuman Dada Guide no. O da consumarsi in un lampo. Magari stingue, in particola- Princeton University Press, con lo sguardo all’insù. re, certa public art. Ma c’è spazio per parlare pure pp. 248, $ 16.95, Luigi Ghirri - Infinito di Jane e Louise Wilson e di Rebecca Horn. press.princeton.edu Meltemi, pp. 380, e 61,97, Giuliana Bruno - Pubbliche intimità www.meltemieditore.it Bruno Mondadori, pp. 228, e 25 www.brunomondadori.com

DA FRANCOFORTE... VALUTANDO LA CASA Quando si dice la popolarità dell’arte italiana. Non soltanto IN CAMPAGNA di quella antica. Esiste una fondazione, a Francoforte, Questo saggio dell’ar- DORANDOSI A MIAMI che ha particolarmente a cuore l’arte contemporanea del chistar - tesi di dottorato Ore a sfiancarsi sotto i pesi. Vasche a non finire in pi- nostro Paese. È la Fondazione VAF, che fra le sue attività discussa agli inizi degli scina e chilometri macinati all’alba. Il tutto, certo, per annovera una collana d’indubbio spessore, edita da Silvana anni ’60 - ha visto la ti- essere in forma. Ma pure per non sfigurare al solleone Editoriale. Si tratta in effetti di tomi imponenti, redatti con pografia solo nel 2005, e di spiagge più o meno cool. Sinceratevi però di non piglio teutonico: sistematici, rigorosi, accademici nel miglior per giunta in tedesco. Un posare l’asciugamano ac- senso del termine. Ultimamente s’è parlato di Futurismo, buon tempismo, dunque, canto a una di queste me- con la capitale monografia di Giovanni Lista; è stato edito il quello dell’ottima colla- raviglie della (non) natura. Il catalogo ragionato di Uncini; è stata tematizzata l’Immagine na Tecnica e Tradizione. confronto non reggerebbe. materiale nel quindicennio 1950-1965; a fondo è andata Molta Italia nel testo: dalla Martin Schoeller l’indagine sul Gruppo N. E sono solo alcuni, recenti esempi. seconda nota, dedicata Female Bodybuilders Da segnalare, ché di questi tempi non guasta, il prezzo a Zevi, alle ampie analisi Contrasto, contenuto dei volumi: quando per 750 pagine rilegate si dell’opera di Terragni. e pp. 96, 39, pagano 50 euri, la volontà di finalizzare l’acquisto non cala. Peter Eisenman www.contrastobooks.com In l’autunno è prevista una nuova uscita, dedicata alla Mec La base formale dell’architettura moderna Art. Mancano le generazioni più giovani? Nient’affatto: Pendragon, pp. 312, e 28, www.pendragon.it dal 2003 la Fondazione VAF ha istituito il biennale Premio Agenore Fabbri.

SPILUCCANDO UN KEBAB Prendete un giornalista dalle spiccate doti satiriche. ATTENDENDO Mettetelo insieme a un vulcanico graphic designer. CHE TORNI IL SOLE Ne uscirà un libro che atipico è dir poco, stimolante Non si placa l’infatuazio- la vista e il pensiero. Sontuoso nell’esser maledet- ne dell’editoria italiana tamente diretto. È per il dissacrante filosofo quel che proviene sloveno. E per una volta da una terra straor- non si può far altro che dinaria come l’Iran. plaudire alla scelta. In Sempre che si rie- quest’infilata di saggi si sca a dire quel che discute a tutto campo di si vuole. cinema e cyberspazio. Ebrahim Nabavi Da Hitchcock a Lynch & Reza Abedini passando per Tarkov- Iran skij. Potrebbe mancare Spirali, l’ormai mitico Matrix? pp. 124, e 28, Slavoj Žižek - Lacrimae rerum www.spirali.com Libri Scheiwiller, pp. 388, e 18, www.librischeiwiller.it

silvana editoriale | collana fondazione vaf www.silvanaeditoriale.it

SCERVELLANDOSI SULL’AMACA SONNECCHIANDO “Un’opera d’arte parla sempre almeno due lingue”. E FRA LE FRASCHE due sono i filosofi che firmano questo libretto, tan- Sono percorsi tra pittura, to agile fisicamente quanto SPERDENDOSI cinema e fotografia - è il complesso intellettualmen- ALL’EUR sottotitolo del libro - quelli te. Vi si parla dell’intreccio Una monografia agile e delineati dal comparatista fra letteratura e fotografia in colta quella che Giovanni svizzero. Una lettura Sebald, di labirinti e ceneri Lista propone al pubblico rinfrescante, da affiancare in Parmiggiani, di un Ghirri a francofono. Con un ric- alla sorprendente Storia dei mo’ di “tenda”. E poi Nancy chissimo apparato icono- boschi di Hansjörg Küster. e Morbin e Bacon... grafico - che oculatamen- Per passeggiare fra Monet Riccardo Panattoni te non fa lievitare il prezzo e Paul Strand, Fritz Lang e & Gianluca Solla del libro - e uno stile godibile, ci s’immerge nella Greenaway. Senza doversi Il corpo delle immagini Metafisica del grande pittore italiano. Non guasta cimentare in sconvolgenti Marietti 1820 infine l’antologia di testi di De Chirico. blow up. pp. 144,e 20, Giovanni Lista - Giorgio De Chirico Michael Jakob - Il giardino allo specchio www.mariettieditore.it Hazan, pp. 304, e 19 Bollati Boringhieri, pp. 110, e 16 www.bollatiboringhieri.it Exibart.onpaper libri.53 a cura di marco enrico giacomelli MUGUGNANDO DALL’ANALISTA ATTENDENDO IL MUSEO MENEGHINO La collana è quella degli Oc- Si può scrivere una storia e conservazione del- PLACANDO UN tober Books, collegata alla le installazioni? Come affrontare il paradosso ACCESSO DI RABBIA nota rivista di Krauss e com- di un monumento effimero? Sono gli interro- Pubblicato in occasione pagni. Non ci si attenda dun- gativi che coraggiosamente della personale alla Gamec que una lettura leggera. Ma affrontano le autrici d’un dal titolo “Raptus”, non è il lo sforzo vale la pena, pure di saggio degno di questo mero catalogo d’una mo- leggere le sessanta pagine di nome. In un Paese come il stra. Assomiglia piuttosto a note. Perché è d’una signora nostro, dove le idee - specie una monografia sull’artista monografia che si tratta: il su carta - spesso latitano, è lombardo, raccogliendo il lavoro di Luoise Bourgeois da sostenere tout court. suo lavoro degli ultimi otto interpretato in chiave psico- Marina Pugliese anni. Ma l’aspetto più intri- analitica. & Barbara Feriani gante è il design del libro, Mignon Nixon Monumenti effimeri firmato da Alessandro Gori. Fantastic Reality Electa, pp. 280, e 35 Da tenere a mente. Mit Press, pp. 340, $ 22,95, www.electaweb.it Alessandro Rabottini (a cura di) - Marcello Maloberti mitpress.mit.edu Damiani, pp. 178, e 20, www.damianieditore.it

... ALLA CAPITALE AGOGNANDO GLI OCCHIALI DA SOLE È lo spagnolo delle installazioni col (proprio) Stanno a Roma, con lo sguardo desto sul resto del mondo. corpo e i neon accecanti. Fino a novembre, una Non tanto sui fenomeni più noti e globali, ma su quelli sotto- sua personale è allestita VERGOGNANDOSI traccia, nascenti, potenziali. Drago non è soltanto una casa a Ca’ Pesaro a Venezia. DI MAGIC ITALY editrice; piuttosto è un coagulo di trendsetter, se si potesse Il libro che l’accompagna Come le ormai vetuste gui- ancora utilizzare un termine oramai talmente massificato da è degno di nota. Perché de telefoniche, ma ben più costituire una contraddizione in termini. Paulo von Vacano potrebbe addirittura es- utile. È il repertorio annua- e Domitilla Sartogo si autodefiniscono S.I.C., ovvero “Sy- ser l’inizio della concor- le che raccoglie il meglio stema of Indipendent Culture”. Obiettivo? “Documentare renza alla mitica collana dell’illustrazione nostrana, lo stato dell’arte della seconda rivoluzione pop nella prima Contemporary artists di suddivisa sostanzialmente era della globalizzazione”. Ultimo ambizioso progetto è la Phaidon. Quando il gioco fra editi e inediti. Si pescano collana 36 Chambers, con espliciti riferimenti a Chia-Liang si fa duro... così la luminosità di Chiara Liu e Wu-Tang Clan. 36 libri in tre anni o poco più, ossia 35 Demetrio Paparoni Franchi o la visionarietà di stanze affidate a singoli o collettivi, per chiudere con un Bernardí Roig Caterina Zandonella, ma volume riassuntivo. Finora i nomi sono notevoli, da Mike Skira, pp. 200, e 49, pure la labirintica minuziosi- Giant a Tv Boy, da Fupete & Jack La Motta a Nick Walker; e www.skira.net tà di Anna Sutor. naturalmente ogni “annata” si può raccogliere in cofanetto. Illustratori italiani. Annual 2009 Drago è però anche molto altro. Edita per esempio raffinati Lupetti, pp. 360, e 40, www.lupetti.com cataloghi, come quello della mostra Scala Mercalli, curata da Gianluca Marziani.

drago | collana 36 chambers www.dragolab.it

EQUILIBRANDOSI SUL POUF GUIDANDO FRA I MONTI La filosofia di Enzo Mari sta nel titolo di questo ca- Editore da tener d’occhio il talogo monografico: L’arte del design. Un doppio palermitano :duepunti. Che genitivo che riassume e risolve tutte le eventuali ora dà alle stampe una rac- diatribe sul “coefficiente d’arte”, avrebbe detto Du- colta di articoli d’uno dei champ, del design. fondatori dei visual studies. Per chi non ha visto Accompagnati dai numi tu- la grande mostra telari Edward Said e Jac- torinese, ma anche ques Derrida, si avrà modo per chi c’era e non d’imboccare quel pictorial vuol scordarsene. turn che, sulle colonne di Enzo Mari “Artforum”, Mitchell propo- L’arte del design neva nel 1992. Motta, pp. 224, e W.J.T. Mitchell 40, www.mottaedi- Pictorial turn tore.it :duepunti, pp. 240, e 20, www.duepuntiedizioni.it

PROGRAMMANDO IL TOUR AGOSTANO Le ferie estive sono una buona scusa per acqui- stare questa guida. Che poi sarà utile almeno per AGGIRANDOSI PER tutta la prossima stagione. Un improvviso viaggio VAGHEGGIANDO LA NORMANDIA di lavoro in Macedonia? Un matrimonio celebrato LA PENSIONE Vita a credito, sottoti- in Ungheria? Un volo low-cost per la Lituania? Se Quando si dice la tena- tola questa monumen- non potete fare a meno cia. Dopo aver terminato tale biografia Bernard dell’arte, almeno una la terza edizione del Ca- Marcadé. Una citazione kunsthalle la troverete. talogo ragionato di Lucio ribaltata del celeberrimo Mark Gordon Fontana, l’instancabile romanzo di Céline. Due Contemporary Crispolti s’è dedicato a personalità eccezio- Europe Art Guide Guido Pajetta. Ne son nati nali d’una Francia che Hatje Cantz, due corposi volumi, che era ancora il centro del pp. 368, e 29,80, costituiscono il Catalogo mondo delle arti. Ma, www.hatjecantz.de se si pensa alla pesante generale ragionato dei di- eredità di ready made, pinti, suddiviso nelle trance 1914-1963 e 1964-1996. il lascito è ancora vivo, Avanti il prossimo? vivacissimo. Enrico Crispolti (a cura di) - Guido Pajetta Bernard Marcadé - Marcel Duchamp Mazzotta, pp. 690+644, e 100+100 Johan & Levi, pp. 608, e 32, www.johanandlevi.com www.mazzotta.it 54.talent hunter Exibart.onpaper a cura di daniele perra Frigo dei partecipanti si era rimesso in di- 2007 hai fatto un intervento del- scussione proprio a livello personale. la durata di ottantatre ore. In Classe 1984, studi all’Accademia di Brera di Milano con Alberto Garutti, alla MSA^ (Mountain School of Credo sia questo il senso di un wor- quel lasso di tempo ti è successo Arts), un anno trascorso alla UCLA di Los Angeles e sei mesi a Parigi per un programma Erasmus all’Ecole kshop riuscito. Altre volte le dinami- di tutto. Mi hai detto però che i che tra i partecipanti sono state più tuoi spostamenti non sono stati National des Beaux Arts, workshop con Jorge Peris e Tobias Rehberger, e oggi un atelier alla Fondazione meccaniche e forzate. documentati visivamente, se non Bevilacqua La Masa di Venezia. Giulio Frigo sembra aver imparato bene la lezione di Ludwig Wittgenstein attraverso le tracce dei tuoi pas- che nel Trattato logico-filosofico affermava “su ciò di cui non si può parlare si deve tacere”. Per questo studia Quanto la preparazione accademica saggi come i biglietti aerei. Ti va invece influenza il percorso artisti- di raccontarci alcuni aneddoti di la filosofia classica, filosofi contemporanei come Agamben e artisti come Gino De Dominicis: perché sa bene co? quell’esperienza? che solo attraverso la conoscenza si hanno gli strumenti per rompere le convenzioni e riformulare le pratiche Nel mio caso moltissimo. Sarò l’enne- È stata una vera e propria sospensio- artistiche, senza mai rassicurare lo spettatore, anzi sfidandolo. Ora sta preparando una personale che si terrà simo ex studente di Garutti a cantar- ne in cui per tre giorni non ho fatto al Docva di Milano a settembre. ne le lodi, però effettivamente il suo altro che presenziare al mondo e al corso è fuori dalla media. Alberto si suo manifestarsi, impeccabilmente pone come un vero e proprio mae- fuor di contesto. Ottantatre ore cir- stro di vita che critica duramente ca in cui mi sono perso in una sorta sempre e solo il lavoro e mai la per- di “Deriva inattuale”, scivolando tra sona. Anche rispetto alle esperienze narrative, luoghi e persone. Continui che ho avuto a LA e Parigi devo dire slittamenti di identità e cortocircuiti n Che libri hai letto di recente, che il suo approccio all’insegnamento si succedevano nel mio vagabondare oltre a L’uomo senza Contenuto è unico e particolarmente efficace. tra stazioni, caffè, aeroporti e luoghi di Giorgio Agamben che ti porti Non sono molti gli insegnanti che pubblici, dovuti al mio aspetto elegan- dietro? hanno la voglia e il tempo di portare te, a seconda dell’orario, del conte- Due romanzi che mi hanno colpito di gli studenti a una sana crisi come sa sto e della conseguente pertinenza recente sono stati Italia De profundis fare lui. ad esso. Per esempio negli aeroporti di Giuseppe Genna e L’uomo e il suo tra Londra, Milano e Amsterdam mi Amore di Alcide Pierantozzi. Quest’ul- In che cosa consiste il tuo lavoro? hanno trattato come un banker, una timo mi ha colpito particolarmente Cerco di fare un lavoro che sia stret- volta facendomi saltare la fila, oppure per la singolarità del suo approccio ad un opening a Mila- linguistico e letterario. Inoltre siamo no mi hanno chiesto praticamente coetanei così ho cerca- il comunicato stampa to di mettermi in contatto con lui e come se lavorassi alla ora, oltre a un’amicizia, è nata una sopra: Giulio Frigo, Presentatori di presenza, galleria e in un locale collaborazione per un progetto a cui 2009, proiezione diapositiva 35mm (immagine per una serie di circo- archivio RAI) su videoproiezione (solidi che tengo molto, in cui cerco di lavorare girano lentamente su se stessi). Courtesy stanze che qui non sto in quell’interstizio che esiste tra let- l'artista. a spiegare pensavano teratura e arti visive. Poi negli ultimi a destra: Giulio Frigo, Through your pupil to fossi un inviato del pro- your brain, untill death will separate us, 2008, mesi mi sto concentrando a fondo filtro polarizzante, videoproiezione in loop (6 gramma Le iene e vole- sul pensiero del filosofo Emanuele sec). Courtesy l’artista. vano sapere dov’erano Severino. le telecamere.

Che tipo di musica ascolti e quali Mi relaziono al suo pensiero come se Che responsabilità sono gli autori che preferisci? fosse mio contemporaneo, molto più ha oggi un artista? Ascolto di tutto per distrarmi e diver- profondamente di quanto mi relazioni Semplicemente quella tirmi, però sono particolarmente inte- con l’arte “contemporanea”. Poi ci di produrre un lavoro ressato alle sperimentazioni musicali sono molti altri “artisti” che mi affa- intellettualmente one- più radicali. In particolare quei generi scinano molto anche al di fuori dal sto e della massima che esplorano la potenzialità espres- mondo delle arti visive. Alla parola qualità possibile, in siva della materia sonora, come per artista, che non designa nulla se non modo da sviluppare esempio John Duncan oppure Ryoji un’occupazione, preferisco la parola una sua singolarità. Ikeda. Inoltre, visto che mio fratello è poeta, che designa invece qualcu- Questo costituisce una iscritto a un master di Musical Com- no che con la propria opera sappia Mi piace molto l’idea di andare in un tamente connesso agli interrogativi forma di resistenza rispetto all’ap- position a Londra, ne sto approfittan- evocare una frequenza mentale che posto per vedere anche una sola che nascono spontanei, dalla sem- piattimento e all’omologazione cultu- do per conoscere meglio le ricerche prima non c’era. Trovo molto affasci- opera. Come quando un pomeriggio plice esperienza di esistere. Espe- rale e conferisce valore alla ricchezza sperimentali di Iannis Xenakis, Luigi nante l’opera di Carmelo Bene, spe- ho preso la macchina da Vicenza fino rienza assolutamente assurda, a cui potenziale in cui consiste la realtà. Nono, Giacinto Scelsi oppure Helmut cialmente il modo in cui ha utilizzato ad Ancona per andare a vedere Ca- generalmente ci si abitua, e che di In questo senso non si tratta di un Lachenmann. il linguaggio televisivo. Amo molto lamita Cosmica di De Dominicis. È un tanto in tanto torna a porsi come un approccio contestatario e rivoluzio- anche l’opera di Bob Dylan (film, in- tipo di esperienza più reale che en- interrogativo vertiginoso. Cerco di nario, ma di un approccio sovversivo Quali sono le città in cui vorresti terviste, libri, oltre ovviamente alla di- trare in un “luogo espositivo”. evocare questa vertigine, un senso proprio per il suo essere propositivo. vivere o consiglieresti di visitare e scografia considerata in tutta la sua di apertura che affascina e insieme A volte, quando mi ripropongo la do- perché? estensione e non solo per gli anni Hai trascorso un periodo negli spaventa, ma nel quale vedo lo spazio manda sul senso del fare arte, mi Amo molto le grandi città come Ber- ‘60), il cui comportamentismo è del Stati Uniti, un altro in Francia. necessario per “pensare altrimenti”. basta provare a fare un esperimento lino, New York, oppure Londra dove tutto ascrivibile alle logiche dell’arte Che formazione hai? M’interessa guardare la contempora- in negativo per far sì che mi si ren- la contemporaneità pulsa con più visiva. Ho una formazione abbastanza cano- neità filtrandola da una prospettiva in da di nuovo palese il senso che l’arte intensità. Mi piacerebbe molto fare nica. Liceo artistico/scientifico a Vi- qualche modo filosofica e metafisica. ha per l’uomo. Prova a immaginarti un’esperienza in Cina. Tendo a non E i giovani artisti a cui ti senti vici- cenza, Accademia di Brera, un anno Un’attitudine stupita e meravigliata un mondo senza arte, film, libri, stili programmare il luogo in cui voglio vi- no, artisticamente parlando? a UCLA durante il quale ho anche se- per ciò che solitamente è dato per architettonici, decorazioni, musica vere perché preferisco vedere dove Mi piace molto il lavoro di Pietro guito tre intensissimi mesi alla MSA^ scontato. Giorgio de Chirico parla etc. L’arte trasforma il sopravvivere mi porteranno le circostanze. Perce- Roccasalva, Francesco Gennari e di Piero Golia, poi altri sei mesi per nei suoi scritti di come l’esperienza in abitare. pisco ogni città come un contenitore Roberto Cuoghi, Jorge Peris, Gregor un Erasmus all’ENSBA di Parigi. Sono metafisica consista nel guardare le di persone, atmosfere e narrative Schneider, Andro Wekua e per certi stati anni molto formativi, in cui ho cose come se si fosse privi di me- Ultimamente trascorri gran parte che si intrecciano a creare un luogo aspetti il lavoro di Loris Gréaud. avuto la possibilità di confrontarmi e moria. Tutto allora apparirebbe come del tuo tempo a Venezia dove hai stratificato e difficile, se non impossi- mostrare il lavoro ad artisti importan- sospeso ed estraneo. Come distan- un atelier della Fondazione Bevi- bile, da definire. Quali sono le mostre che hai visi- ti che mi hanno aiutato a migliorarlo te. Da qui la mia preferenza per una lacqua La Masa. Mi racconti una tato che, nel tuo percorso, ti han- e a considerarlo sotto molti punti di formalizzazione asciutta e minimale, tua giornata? Quali sono gli artisti del passato no particolarmente colpito? vista. Ora continuo a studiare molto di per sé meno legata alla contingen- Approfitto della calma di Venezia per verso cui nutri particolare inte- In questi anni ho visto molte mostre anche se in maniera volontariamente za e più vicino ad evocare un senso concentrarmi sul mio lavoro e sui resse? che mi hanno formato. Ricordo la re- asistematica. di universalità. Anche per quanto ri- suoi presupposti concettuali. Dun- Molti, moltissimi. Mi focalizzo man trospettiva di Ives Klein al Pompidou, guarda i media, tendo a pensarli in que trascorro delle giornate serene mano che sviluppo la mia ricerca su Raw Material di Bruce Nauman alla Hai fatto diversi workshop con di- relazione all’intento che mi propongo. e regolari portando avanti i miei stu- artisti che sento affini. Negli ultimi Tate, Artempo al Palazzo Fortuny, versi artisti. Sono formativi? Sono pronto a cambiare medium e di. Per questo tendo a lavorare più quattro anni mi sono focalizzato su oppure, sempre a Venezia, la mostra Dipende molto dall’alchimia che si materiale se questo è ciò che richie- di notte che di giorno. L’atemporalità Gino De Dominicis. Direi quasi un’os- sul rapporto tra Beuys/Barney che crea tra i partecipanti e dal talento de la logica interna al lavoro, in modo e la bellezza di Venezia sotto questo sessione. Di quest’artista mi interes- mi è sembrata molto ben curata. Re- pedagogico dell’artista invitato. Sotto da fare aderire forma e contenuto aspetto sono molto stimolanti. Inol- sa in particolar modo il suo posiziona- centemente ho apprezzato molto una questo punto di vista il work-shop con il più possibile... di ciò di cui non si tre seguo qualche corso allo Iuav, mento rispetto alla storia e al siste- mostra al KW di Berlino intitolata Po- Jorge Peris alla Fondazione Spinola, può parlare si deve tacere...oppure quando c’è qualche professore che ma dell’arte. Penso che De Dominicis litcal/Minimal da cui ho tratto molti da cui poi è nata una bella amicizia, è cercare di rendere l’effetto di questa m’interessa. Come negli ultimi tre sia stata una sorta di eccezione, che spunti interessanti. E poi moltissime stato il migliore a cui abbia mai par- presenza. mesi in cui ho seguito uno stupendo con il proprio lavoro abbia saputo an- opere viste in collezioni e musei vari tecipato. Sono state tre settimane corso di Giorgio Agamben sul tema dare oltre all’impasse postmoderna. che mi hanno colpito singolarmente. intensissime in cui alla fine ognuno Per una mostra a Londra nel della Voce. n Exibart.onpaper calendario.55 Exibart.agenda

ancora misconosciuto, del pieno ba- 20,30; chiuso lunedì Rimini della vita, rappresenta una riflessione ABRUZZO rocco e del rococò sviluppatisi in Ba- marca - museo delle arti catanzaro lunga mezzo secolo: ambienti, gesti e silicata e ai suoi confini. Si tratta del- via alessandro turco, 63 dal 5/08/2009 al 6/09/2009 volti si alternano liberamente in nero Castelbasso la prima grande rassegna di riscoperta +39 0961746797 CONTEMPLAZIONI. BELLEZZA e a colori senza un preciso ordine cro- del barocco lucano, nei suoi aspetti www.museomarca.com E TRADIZIONE DEL NUOVO nologico. dal 18/07/2009 al 30/08/2009 della pittura e della scultura lignea. [email protected] NELLA PITTURA ITALIANA tutti i giorni QUI È ALTROVE galleria civica - palazzo loffredo CONTEMPORANEA dalle 9.30-12.30/15.30-18.30 Per questa mostra, che ha lo scopo di largo duomo EMILIA ROMAGNA Con le opere di più di cento artisti, museo dell’arte fabbrile registrare e mettere a confronto alcu- +39 097127185 italiani e stranieri, che hanno scel- e delle coltellerie ni aspetti delle più recenti ricerche Bagnacavallo to l’Italia come patria d’adozione via martiri del lavoro, 1 contemporanee del panorama italia- CAMPANIA per la propria arte, Contemplazioni, no, ma non solo, sono stati seleziona- dal 13/09/2009 all’ 11/10/2009 si annuncia come la più importante Trieste ti e invitati artisti già riconosciuti tra NICOLA SAMORÌ - BEING retrospettiva dedicata all’arte figu- i più interessanti dell’attuale scena Napoli In mostra circa quindici lavori di rativa italiana ad oggi realizzata sul dal 24/07/2009 al 20/08/2009 artistica, accanto ad altri più giovani, grandi dimensioni, una quadreria di nostro territorio. Attraverso le opere ROGERS NOW! sia anagraficamente che come espe- Fino al 3 agosto 2009 pezzi di medio formato e oltre trenta esposte, accomunate dall’indagine e CAMPO DALL’ORTO | CRISAFI | rienza. The Epic in the piccole tavole. Al corpus pittorico si dall’utilizzo del mezzo pittorico, viene MARTINELLI dalle 19:00 alle 24:00 tutti i giorni aggiungono numerose sculture ricava- ripercorsa la fortuna di questo modo I tre artisti sono accomunati da una palazzo de sanctis Everyday te in molti casi da pezzi appartenenti di fare arte nel nostro paese. caratteristica comune, entrambi infat- alle Civiche Raccolte di Bagnacavallo. tutti i giorni dalle 18.00 alle 24.00 ti utilizzano tecniche quasi obsolete Francavilla Al Mare tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.00 e (ultimo ingresso ore 23.00) per la realizzazione delle opere: foto- dalle 15.00 alle 18.00 castel sismondo grafia off-camera, collage, assemblag- dal 31/07/2009 al 27/09/2009 ex convento di san francesco piazza malatesta, gi di oggetti trovati. OMAR GALLIANI - SGUARDI via luigi cadorna, 14 +39 054154094 da martedi a domenica dalle 10 alle L’artista emiliano presenta cinquanta 20 chiuso il lunedì opere, molte delle quali inedite, come Ravenna Rimini stazione rogers alcune grandi tavole, tra cui un “Uli- riva grumula, 12 vo” di due metri per due, corredato dal 28/08/2009 al 25/10/2009 dal 10/10/2009 al 14/03/2010 +39 0403229416 da una ventina di disegni preparatori. a cura di Tseng Fangling EUGENIO CARMI - ARMONIE DELL’IN- DA REMBRANDT A GAUGUIN A PI- www.stazionerogers.eu orario: feriali: 9.30-19.30 L’opera, grafite su pioppo, sarà donata VISIBILE. LA BELLEZZA IMMAGINA- CASSO [email protected] festivi: 9.30-14.00 agli aquilani come augurio di rinasci- RIA (OPERE 1948- 2009) Boston a Rimini. Sessantacinque ca- chiuso il martedì ta. Inediti anche i dodici disegni de- La rassegna propone circa 100 opere polavori, da Rembrandt a Velasquez, LAZIO dicati a “I Promessi Sposi” che Omar che documentano il percorso creativo Van Dyck, Tiepolo, Manet, Gauguin, PAN - PALAZZO DELLE ARTI Galliani ha realizzato per illustrare di Eugenio Carmi (Genova 1920), uno Cézanne, Van Gogh, Monet, Picasso, Marino NAPOLI - PALAZZO ROCCELLA l’Agenda Manzoniana 2010 edita dalla dei più sensibili interpreti dell’astrat- Matisse tra i più ammirati delle ma- Via Dei Mille 60 (80121) Fondazione Carichieti. tismo geometrico contemporaneo che dall’ 11/07/2009 al 31/08/2009 Tel +39 0817958605 gnifiche “Raccolte d’arte europea” tutti i giorni dalle 18.00 alle 24.00 ha sempre amato definirsi “fabbrican- del Museum of Fine Arts di Boston, DIALOGHI - GENNARO BARCI mumi - museo michetti +39 0817958608 [email protected] te di immagini”. troveranno eccezionalmente casa a Un’opera d’arte contemporanea af- piazza san domenico, 1 www.palazzoartinapoli.net martedì, giovedì e venerdì: Rimini, dove saranno accolti a Castel fianca le collezioni permanenti di arte +39 0854911161 9.00-13.30/15.00-18.00 mercoledì e Sismondo, la Rocca Malatestiana nel romana, al fine di creare un dialogo sabato: 9.00-13.30 domenica 15.00- cuore della città. tra manufatti tanto distanti tra loro Vasto 18.00 lunedì: chiuso castel sismondo da un punto di vista cronologico ma CALABRIA mar - museo d’arte della città piazza malatesta, uniti da un invisibile ed indubbio fil dall’ 11/07/2009 al 31/10/2009 via di roma, 13 +39 054154094 rouge XLII PREMIO VASTO Borgia +39 0544482791 martedì e giovedì 10-13/15-18; mer- Il XLII Premio Vasto è suddiviso in un www.museocitta.ra.it coledì e venerdì 10-13 omaggio al grande Maestro della pit- dal 31/07/2009 al 3/11/2009 [email protected] FRIULI museo civico umberto mastroianni tura del Novecento (Carlo Mattioli), e INTERSEZIONI IV - DENNIS OPPE- piazza matteotti, 13 una sezione riservata a validi artisti NHEIM Reggio nell’Emilia VENEZIA-GIULIA +39 069385681 emergenti operanti sul territorio na- Dopo le tre precedenti edizioni de- zionale. dicate in ordine cronologico a Tony dal 10/07/2009 al 30/08/2009 Codroipo Olevano Romano lug./ago. 10.30/12.30-18.00/24.00 Cragg, Jan Fabre e Mimmo Paladino, SOUND&VISON set./ott. 10.00/12.30-16.30/20.30 Antony Gormley e infine Mark Queen, Immagini dalla musica sarà la prima dal 26/09/2009 al 7/03/2010 dal 12/07/2009 al 6/09/2009 (dal 1 settembre lunedì chiuso) Stephan Balkenhol e Wim Delvoye, mostra a presentare una selezione L’ETÀ DI COURBET E MONET ARTISTI EUROPEI AD OLEVANO E musei civici di palazzo d’avalos Intersezioni IV vedrà come suo pro- delle opere visive migliori prodotte Con questa mostra straordinaria, ricca NELLA TERRA DEGLI EQUI IN COL- piazza r.v.pudente, tagonista il geniale artista americano all’interno del ricco universo comuni- di capolavori, viene per la prima volta LEZIONE AMO +39 0873367992 con alcune tra le sue più importanti cativo della musica giovanile. Le co- organicamente studiato e raccontato Nella mostra saranno esposte opere sculture come Electric Kisses, Splash pertine degli Lp negli anni Sessanta in una esposizione un aspetto pecu- dal 1780 fino ai nostri giorni di artisti BASILICATA Building e Safety Cones alle quali si e Settanta e dei Cd nei decenni suc- liare della cultura figurativa europea Europei: tedeschi, danesi, austriaci, aggiungeranno molte installazioni cessivi hanno sempre ospitato infatti del XIX secolo. E cioè il rapporto tra norveggesi, italiani. Potenza ambientali inedite direttamente dal un linguaggio grafico innovativo e la nascita della cosiddetta scuola di sabato-domenica e festivi 10,30- suo Studio di New York e da altre Fon- in grado di contribuire all’evoluzione Barbizon in Francia e la diffusione del 12,30 / 17,00- 19,30 dal 17/07/2009 al 30/08/2009 dazioni private europee. di tutto il design grafico. Ma anche realismo e del naturalismo nei Paesi museo centro studi sulla pittura di HUANG CHENGLIN - ED ECCO LA da martedì a domenica 9,30-13; 16- attraverso i videoclip e molti altri dell’Europa centrale e orientale. E paesaggio europea del lazio - villa CINA 20,30; chiuso lunedì strumenti espressivi la musica dei subito dopo, a partire dagli anni set- de pisa Huang Chenglin vive e lavora a parco archeologico scolacium giovani ha sviluppato un linguaggio tanta a Parigi, come l’affermazione viale vittorio veneto, 25 Shanghai. Ha fondato il Centro Arti- via scylletion, 1 particolarmente originale dal punto dell’impressionismo abbia segnato in +39 069564585 stico Chenglin nel 2003 che è sede +39 0961391356 di vista visivo. La mostra è organiz- modo fondamentale la pittura di mol- web.tiscali.it/a-m-o/ di scambi artistici intermazionali fra www.provincia.catanzaro.it zata secondo un ordine cronologico, te tra quelle nazioni, addirittura fino artisti che si dedicano alla ricerca e all’interno del quale si apriranno degli a XX secolo inoltrato. Pomezia alla sperimentazione di un’arte sem- Catanzaro spazi di approfondimento dedicati ai dal 26 settembre al 1 novembre ore pre nuova personaggi e agli stili storicamente 9-19. dal 2 novembre a fine mostra dall’ 11/07/2009 al 20/09/2009 da lunedì a sabato dal 31/07/2009 al 3/11/2009 più significativi. da lunedì a giovedì ore 9-18, venerdì LAURA MARCUCCI CAMBELLOTTI ore 10.30-13.00 e 17.30-20.00 INTERSEZIONI IV da martedì a domenica 21-24 sabato e domenica ore 9-19. chiuso IL MIRACOLO DEI FILI DI LANA tekne’ arte contemporanea DENNIS OPPENHEIM spazio gerra 24, 25 e 31 dicembre 2009. 1 gennaio Il Museo Archeologico Lavinium di via due torri, 36/38 Dopo le tre precedenti edizioni de- piazza xxv aprile, 2 2010 ore 11-19. Pomezia ospita il secondo capitolo de +39 097134142 dicate in ordine cronologico a Tony www.spaziogerra.it villa manin di passariano “Il Miracolo dei Fili di Lana”, una del- www.galleriatekne.it Cragg, Jan Fabre e Mimmo Paladino, piazza manin, 10 le mostre di maggiore successo della [email protected] Antony Gormley e infine Mark Queen, Riccione +39 0432821234 stagione espositiva romana 2009, un Stephan Balkenhol e Wim Delvoye, www.villamanin-eventi.it outsider arrivato tra i primi al traguar- Potenza Intersezioni IV vedrà come suo pro- dall’ 11/07/2009 all’ 11/08/2009 [email protected] do nella sorpresa generale. La magia tagonista il geniale artista americano LA VITA NELL’ACQUA di questa piccola rassegna va ricer- dal 10/07/2009 al 18/10/2009 con alcune tra le sue più importanti Attraverso 40 scatti d’autore: una Maniago cata nello straordinario appeal della SPLENDORI DEL BAROCCO DEFILATO sculture come Electric Kisses, Splash profonda riflessione sull’elemento che sua protagonista : la novantasettenne Arte in Basilicata e ai suoi confini da Building e Safety Cones alle quali si regola la vita di ogni essere vivente. dal 10/07/2009 al 23/08/2009 Laura Marcucci Cambellotti, la Rita Luca Giordano al Settecento. L’evento aggiungeranno molte installazioni parco oltremare CESARE COLOMBO - LIFE SIZE. Levi Montalcini dell’arte italiana. espostivo intende presentare il con- ambientali inedite direttamente dal via ascoli piceno, 6 LA MISURA DELLA VITA ore 10.00-13.00/15.00-19.00 suntivo più aggiornato dell’attività suo Studio di New York e da altre Fon- +39 05414271 Attraverso circa 130 fotografie, in chiuso il lunedì di ricerca promossa negli ultimi anni dazioni private europee. www.oltremare.org formati diversi, la sequenza Life Size museo archeologico lavinium dall’ateneo lucano in merito al tema, da martedì a domenica 9,30-13; 16- [email protected] liberamente tradotto ne La misura via pratica di mare, 56.calendario Exibart.onpaper

+39 0691984744 sta subendo. Un progetto ambizioso e martedì-sabato 10-19. lunedì chiuso portanti fotografi italiani - da Gabrie- martedì-domenica 10-19 / lunedì chiuso [email protected] di grande impatto che ci fa scoprire, cardi black box le Basilico a Gianni Berengo Gardin, castello visconteo sforzesco ancora una volta, la meraviglia di un corso di porta nuova, 38 da Luigi Ghirri a Mario Giacomelli, da museo internazionale della calzatura Roma pianeta magnifico, sottolineandone al +39 0245478189 Mimmo Jodice a Ugo Mulas a Ferdi- piazza ducale, tempo stesso l’evidente fragilità. www.cardiblackbox.com nando Scianna e molti altri - che ri- +39 0381691636 dal 24/07/2009 al 30/09/2009 villa medici - accademia di francia [email protected] traggono i volti dei più significativi www.castellodivigevano.it MATT DIVE GOLD viale della trinità dei monti, 1 artisti contemporanei, italiani e inter- [email protected] In concomitanza con i Mondiali di +39 066761291 Milano nazionali. nuoto di Roma ‘09 e in coincidenza www.villamedici.it martedì-domenica, 10-20 MARCHE con la partecipazione ad essi dell’au- [email protected] dal 15/10/2009 al 24/01/2010 (chiuso il lunedì) straliano Matt Mitcham, campione EDWARD HOPPER fondazione stelline Arcevia olimpico di tuffi a Pechino 2008, LIGURIA Per la prima volta, Milano e Roma palazzo delle stelline LipanjePuntin artecontemporanea – rendono omaggio all’intera carriera di corso magenta, 61 dall’ 11/07/2009 all’ 11/08/2009 Roma fa incontrare l’arte e lo sport Genova Edward Hopper (1882-1967) il più po- +39 0245462111 COMUNITÀ ESISTENTE presentando, a cura di Jonathan Tur- dall’ 1/10/2009 al 14/11/2009 polare e noto artista americano del XX www.stelline.it Comunità Esistente è una mostra che ner, Matt Dive Gold. STEFAN KÜBLER - LIQUIDIZE secolo con una grande mostra antolo- [email protected] ha due anime. La prima è quella di da lunedì a venerdì ore 14-20 Stefan Kübler (1968, Balingen, D) gica, senza precedenti in Italia, che perseguire in chiave contemporanea lipanjepuntin arte contemporanea presenta una serie inedita di acrilici comprende più di 160 opere. Milano un progetto molto importante chia- via di montoro, 10 su tela di medie dimensioni. Si tratta palazzo reale mato Operazione Arcevia Comunità +39 0668307780 di una ventina di paesaggi domestici, piazza del duomo, 12 dal 5/09/2009 all’ 11/10/2009 Esistenziale, ideato all’inizio degli www.lipanjepuntin.com squarci di mondo, vedute per lo più +39 02875672 YOUSUF KARSH - RITRATTI anni Settanta da Ico Parisi, Enrico Cri- [email protected] di interni, molte delle quali realizzate www.comune.milano.it/palazzoreale/ Una selezione antologica di stampe spolti, Pierre Restany e Italo Bartolet- nelle sale della galleria stessa durante vintage del celebre ritrattista di scrit- ti. La seconda radice, seguendo il filo Roma l’estate. Milano tori, intellettuali ed artisti scattati da logico e culturale che questo grande da martedì a sabato ore 15.30-19.30 Yousuf Karsh a partire dagli anni ’30. evento ha lasciato, è quella che sta Fino al 25 ottobre 2009 e su appuntamento dal 13/07/2009 al 13/09/2009 martedì, venerdì, sabato e domeni- nella volontà di rinnovare questa dac - de simoni arte contemporanea PASSPORTS. IN VIAGGIO CON L’ARTE ca: 10.30-19.30 mercoledì e giovedì: utopia intorno alla vecchia sede del Etruscomix. piazzetta barisone, 2r La mostra Passports, dalla Collezione 10.30-21, lunedì: 15.30-19.30 Consorzio Agrario di Loretello, oggi L’Etruria in fumetto +39 0108592283 d’Arte del British Council, in esclusiva galleria carla sozzani diventato Consorzio Project 2009. www.galleriadac.com per l’Italia al PAC di Milano. Un’occa- corso como, 10 castello di loretello [email protected] sione per celebrare il 75° anniversario +3902653531 +39 3355810735 di attività del British Council, l’ente www.galleriacarlasozzani.org LOMBARDIA britannico per la promozione delle re- press@galleriacarlasozzani Fabriano lazioni culturali. Brescia lunedì 14.30-19.30; martedì, mer- Monza il 25/09/2009 coledì, venerdì, sabato e domenica E-STRAORDINARIO #3. RICORDARE È dal 3/10/2009 al 15/11/2009 9.30-19.30; giovedì 9.30-22.30 dall’ 1/10/2009 al 28/02/2010 CONOSCERE - FRANCESCO ARENA 0100101110101101.ORG pac - padiglione GLI ANNI OTTANTA. Francesco Arena, vincitore dell’XI I’M NOT HERE d’arte contemporanea IL TRIONFO DELLA PITTURA. edizione del Premio d’Arte Contem- Una mostra che raccoglie, per la prima via palestro, 14 UNA PROSPETTIVA ITALIANA poranea Ermanno Casoli, ha scelto di volta, dieci anni di opere di Eva e Fran- +39 0276009085 L’intenzione curatoriale è quella di realizzare il progetto finanziato dalla co Mattes alias 0100101110101101. www.comune.milano.it/pac esporre un congruo numero di grandi Fondazione attraverso la formula di OR,molte delle quali mai esposte in opere di portata internazionale, as- E-STRAORDINARIO, coinvolgendo un Italia. Milano sieme a una serie di lavori su carta gruppo di dipendenti dell’azienda nel- spazio contemporanea – raccolti all’Arengario -, che evidenzi la realizzazione della sua opera. orario: tutti i giorni 8.30-19-30. corsetto santa agata, 22 dal 15/07/2009 al 5/09/2009 il ritorno trionfale della pittura, av- elica - fondazione casoli Lunedì chiuso. Ultimo ingresso PATRICK HUBMANN - ORTO MOBILE venuto in tutto il mondo, soprattutto via dante alighieri, 288 ore 18.30 Mantova Agritouring - moduli multifunzionali nella prima metà del decennio; ma, +39 0732610719 editore: BLACK VELVET EDITRICE per colorare di verde la città Un pro- accanto a questo “cuore” dedicato www.fondazionecasoli.org dal 9/09/2009 al 16/10/2009 getto di esterni - designed by Patrick all’arte, l’idea è quella di esaminare [email protected] evento ideato dalla STEFANO ARIENTI / GIOVANNI FER- Hubmann. tutti i rivolgimenti linguistici, socia- Soprintendenza per i Beni RARIO - LA DANZA DELLE POLVERI triennale - palazzo dell’arte li e anche politici che hanno fatto di Monteciccardo Archeologici per l’Etruria Una selezione di opere di Stefano viale emilio alemagna, 6 quel decennio un decennio cruciale meridionale, realizzato con la Arienti e Giovanni Ferrario, che si +39 02724341 per la nostra storia e per la storia del dal 24/07/2009 al 25/10/2009 partecipazione della Regione confrontano con alcune forme della www.triennale.it mondo. MARIO MERZ - IL CASTELLO DI Lazio, organizzato da Civita e realtà restituite dopo il loro passag- [email protected] serrone della villa reale FOGLIE È UN’ARCHITETTURA IDEALE Comicon (Salone Internazionale gio attraverso i filtri del pensiero e viale brianza, 2 “La mostra è costruita sul rapporto del Fumetto) delle trasformazioni tecnologiche. Milano +39 0392302192 tra le celle del convento e i disegni MUSEO NAZIONALE ETRUSCO da lunedì a sabato 9.30-12.30/15.30- [email protected] dell’artista, quasi a voler suggerire DI VILLA GIULIA 19.30 chiuso: lunedì mattina e festivi dal 18/09/2009 al 21/11/2009 una sorta di diario privato di lavoro, VILLA PONIATOWSKI galleria corraini RICHARD HUTTEN Pavia che viene rivelato al pubblico nell’at- Piazzale Di Villa Giulia 9 (00197) via ippolito nievo, 7a In mostra da Plusdesign vi sono circa mosfera rarefatta dell’edificio mona- www.villaborghese.it +39 0376322753 10 lavori del designer, tra pezzi già dal 9/10/2009 al 10/01/2010 stico, adibito un tempo alla preghiera www.corraini.com noti che ne raccontano il percorso DA VELAZQUEZ A MURILLO e alla meditazione” scrive Ludovico [email protected] e la filosofia, e oggetti più recenti, Una selezione di circa cinquanta ope- Pratesi. come la seduta The Air Spheres Bench re dell’importantissima collezione di dal venerdì alla domenica ore 18.00- Roma Milano (Edizioni Plusdesign 2009), caratte- pittura spagnola dell’Ermitage – sto- 20.00 o su prenotazione rizzata proprio da un rivestimento in ricamente il primo tra i grandi musei centro per l’arte contemporanea dal 10/07/2009 al 20/09/2009 dal 3/09/2009 al 20/09/2009 gommapiuma. d’Europa ad aprire una galleria ad essa il conventino VILLA APERTA ALESSANDRO PAPETTI dal martedì al venerdì, dalle 14.00 dedicata - sarà esposta presso il Ca- via conventino, 3 La mostra racconterà la storia e la vita IL CICLO DEL TEMPO alle 19.00. sabato su appuntamento. stello Visconteo. +39 0721910189 di questo palazzo cinquecentesco, alla In contemporanea con la mostra Mo- plusdesign castello visconteo - musei civici www.comune.monteciccardo.pu.it scoperta di spazi mai aperti prima al net. Il tempo delle Ninfee, il cortile via giovanni ventura, 6 viale xi febbraio, 35 [email protected] pubblico, collezioni antiche inedite, di Palazzo Reale accoglierà un’incon- www.plusdesigngallery.com www.comune.pv.it/museicivici ed opere di artisti di ieri e di oggi. sueta opera pittorica dell’artista mi- [email protected] [email protected] Pesaro 11–19 (continuato). lunedì chiuso lanese Alessandro Papetti, formata da villa medici - accademia di francia tre grandi ambienti pittorici circolari, Milano Vigevano dal 25/07/2009 al 23/08/2009 viale della trinità dei monti, 1 ognuno di 8 metri di diametro. PAOLO ICARO - BIOGRAFIA IDEALE +39 066761291 lunedì 14.30–19.30 martedì–domeni- dal 9/10/2009 all’ 11/10/2009 dal 12/09/2009 al 5/04/2010 La mostra si propone di analizzare www.villamedici.it ca 9.30–19.30 giovedì fino alle 22.30 STEP09 IL LABORATORIO DI LEONARDO il percorso artistico dell’artista tori- [email protected] palazzo reale Prima edizione della nuova fiera d’arte I CODICI, LE MACCHINE E I DISEGNI nese, che risiede a Pesaro dal 1994, piazza del duomo, 12 contemporanea Step09. Un grande evento, prodotto da Leo- focalizzando l’attenzione sulle opere Roma +39 02875672 sabato 10 ottobre e domenica 11 ot- nardo 3, che proporrà un’esperienza realizzate nei primi due decenni della www.comune.milano.it/palazzoreale/ tobre ore 11-24 “totale” su Leonardo da Vinci. Grazie sua attività, tra gli anni Sessanta e il 19/07/2009 eastend studios a tecnologie innovative il pubblico Settanta. Le opere, selezionate dal YANN ARTHUS-BERTRAND - HOME Milano via mecenate, 84 conoscerà i codici più importanti del curatore Ludovico Pratesi, si riferisco- In occasione della rassegna Cinema +39 0258012397 grande Genio e inedite ricostruzioni no ad un particolare momento della in musica, l’Accademia di Francia a dal 10/09/2009 al 17/10/2009 www.eastendstudios.it fisiche e digitali di strumenti straor- ricerca di Icaro, in relazione con la Roma presenta nei giardini di Villa BATTAGLIA | METINIDES | ODERMATT [email protected] dinari come la Macchina Volante, il Minimal Art, la Land Art e l’Arte Po- Medici, un evento fuori programma: BACKGROUND STORY Leone, oltre a entrare in contatto con vera e legate al concetto delle misure la proiezione del film HOME di Yann Intitolata Background Story e curata Milano i disegni e i dipinti presentati con la del corpo, che costituisce il parametro Arthus-Bertrand, dedicato al pianeta da Sarah Cosulich Canarutto, la mo- tecnologia HyperView. Per la prima principale utilizzato dall’artista per la Terra e con immagini aeree girate in stra riflette sul tema della tragedia at- dal 23/09/2009 al 31/01/2010 volta i visitatori potranno sfogliare definizione del proprio lavoro. più di cinquanta paesi del mondo. traverso tre visioni e tre diversi modi UNITED ARTISTS OF ITALY virtualmente, grazie alla tecnologia da martedì a domenica dalle 19.00 Una voce fuori campo commenta il di costruirla, svelarla o estetizzarla. L’esposizione, nata da un progetto di Virtual Codex, il Codice Atlantico, il alle 23.00. chiuso il lunedì. filmato, mostrando i grandi cambia- L’esposizione propone una selezione Massimo Minini, presenterà 200 im- Codice del Volo e il Manoscritto B di centro arti visive - pescheria menti ambientali e sociali che la Terra di circa 40 opere. magini scattate da 22 tra i più im- Leonardo da Vinci. corso xi settembre, 184 Exibart.onpaper calendario.57

+39 0721387651 +39 0805722954 Acireale zione, il premio culturale Manor Ticino ARCHEOLOGIA DI UNA FRONTIERA www.centroartivisivepescheria.it www.bariportomediterraneo.it è stato assegnato a Matteo Terzaghi A Pitti con le ultime scoperte su Pe- [email protected] [email protected] dal 16/07/2009 al 15/11/2009 (1970) e Marco Zürcher (1969), artisti tra, il frutto dei 20 anni di ricerche EMILIO ISGRÒ - L’INVASIONE che operano in coppia dal 1992. della Missione Archeologica dell’Uni- PIEMONTE Galatina DELLE FORMICHE OVVERO FRATELLI martedì 14-17, da mercoledì a dome- versità di Firenze a Shawbak. D’ITALIA nica 10-17, lunedì chiuso palazzo pitti Guarene dal 2/08/2009 al 12/08/2009 Ad Acireale è annunciata l’invasione museo cantonale d’arte piazza dei pitti, +39 0552654321 WET AND DRY (BY STREAMFEST) delle formiche. A guidarla, come un via canova, 10 www.palazzopitti.it dal 26/09/2009 al 15/11/2009 La mostra ospiterà un ciclo di artisti moderno pifferaio magico, sarà Emilio +41 0919104780

DA GUARENE ALL’ETNA ‘09 locali, nazionali ed internazionali le www.museo-cantonale-arte.ch Isgrò che per trovare loro una collo- Firenze Mostra fotografica che celebra i 10 cui operazioni artistiche aprono uno cazione si farà aiutare dai visitatori [email protected] anni del progetto espositivo Da Gua- sguardo critico sulle condizioni at- della grande mostra che a lui sarà dal 10/07/2009 all’ 8/10/2009 rene all’Etna, rassegna che dal 1999 tuali d’interazione tra natura e nuo- dedicata presso la Galleria del Credito Lugano L’ORDINE DEL CAOS: COSTELLAZIONI la Fondazione dedica alla fotografia ve tecnologie. In collaborazione con Siciliano. Chi visiterà la mostra avrà E MITI ASTRALI - MERIDIONALE italiana. L’esposizione è costituita Dipartimento di Media Design e Arti infatti in dote alcuni formiconi d’au- Fino al 13 settembre 2009 Con la Mostra L’Ordine del Caos: co- da un’ampia selezione di lavori legati Multimediali e Master D3D (NABA) tore con l’invito a piazzarli ovunque Yves Klein & Rotraut stellazioni e miti astrali il Museo Ar- alle ricerche attuali di tutti i 35 arti- Xtende. desideri nelle sale dell’esposizione, cheologico, la Biblioteca Nazionale sti che nei dieci anni trascorsi hanno tutti i giorni ore 19-23 partecipando così alla realizzazione Centrale e la galleria La Corte Arte preso parte a questo work in progress. palazzo zeffirino rizzelli di una spettacolare installazione che Contemporanea vogliono rendere Inoltre, in linea con le precedenti corso re s. d’italia sarà documentata a mostra conclusa. omaggio all’anno galileiano dell’Astro- edizioni, anche Da Guarene all’Etna mar/dom dal 19/7 al 20/9 h. 18-22; nomia. ‘09 vedrà alcuni di questi artisti pre- Polignano A Mare dal 22/9 al 15/11 h. 10-12/17-20; museo archeologico nazionale sentare opere inedite, appositamente lun chiuso via della colonna, 38 commissionate dalla Fondazione San- dall’ 11/07/2009 al 27/09/2009 galleria credito siciliano +39 05523575 dretto Re Rebaudengo. PINO PASCALI - MISSILE (1964) piazza duomo, 12 www.firenzemusei.it/archeologico aperto tutte le domeniche dalle 14 L’opera ‘Missile’ di Pino Pascali provie- +39 095600208 Follonica alle 19. ne dalla collezione Lodolo, eseguita www.creval.it palazzo re rebaudengo da Pino Pascali nel 1964 e realizzata [email protected] dal 19/07/2009 al 20/09/2009 piazza del municipio, su lamiera dipinta con smalti e ca- DITALIA CONTEMPORANEI 2009 +39 01119831600 trame, può essere considerata come Caltagirone La collettiva di dodici artisti espo- www.fondsrr.org un’opera fondamentale che anticipa il nenti dell’eccellenza pittorica italiana [email protected] futuro ciclo delle “Armi” che l’artista dall’ 11/07/2009 al 23/08/2009 esplora attraverso opere caratterizza- realizzerà nel 1965. ENRICO MASI / VALERIA DI MARIA te da campiture cromatiche e soggetti Orta San Giulio dal merc.alla domenica 19/22 MAMIYA SICILIA. originali le varie correnti pittoriche (lun.mart.chiuso) NEW YORK MANIFESTO a cura di Bruno Corà, Daniel Moquay presenti nel vasto panorama contem- dal 18/07/2009 al 9/11/2009 museo comunale d’arte contempo- Un percorso lungo sedici mesi, un orario: Da martedì a domenica poraneo italiano. MIMMO PALADINO ranea - palazzo pino pascali viaggio tra Catania e New York City 10-18 (orario continuato) pinacoteca civica Tra le vie e nelle piazze dell’antico via san vito, 40 per cinquanta opere e un allestimento Lunedì chiuso piazza del popolo, 2 borgo che si affaccia sul lago d’Orta, +39 0804249534 ideato per stampe fotografiche, proie- biglietti: Intero Fr. 12 / e 8 +39 056642412 dieci opere monumentali di un grande www.palazzopinopascali.it zioni video e istallazioni sonore. Ridotto, AVS e over 65 www.comune.follonica.gr.it protagonista dell’arte contempora- [email protected] mar-dom 9.30-12.30/16-19 anni,gruppi e studenti 17-25 anni [email protected] e nea. galleria fotografica luigi ghirri Fr. 8 / 5 Ragazzi fino a 16 anni Fr. 0 / e 0 sedi varie Polignano A Mare via duomo, 11 Lucca +39 3343358978 MUSEO D’ARTE PUGLIA dall’ 1/10/2009 al 31/12/2009 www.galleriaghirri.eu dal 12/09/2009 al 6/12/2009 Riva Antonio Caccia 5 (6900) MAN RAY - THE FIFTY FACES OF JULIET PUGLIA CIRCUITO DEL [email protected] Tel +41 0588667214 Verranno presentati al pubblico i cin- CONTEMPORANEO LA STORIA. ne.ct.it +41 0588667497 quanta ritratti che l’artista scattò alla Bitonto (BA) 1969-1979 [email protected] moglie, Juliet Browner, tra il 1941 e Quarantesimo anniversario del Premio Catania www.mda.lugano.ch il 1955. The Fifty Faces of Juliet fu Pino Pascali 1969/ 2009. fino al 7 agosto pensato da Man Ray agli inizi degli dal mercoledì alla domenica 19-22 dal 10/07/2009 al 20/08/2009 anni ’50 come libro in omaggio a sua ZOOMORFISMI. (lunedì e martedì chiuso) INSECTA moglie Juliet, ma anche come un ‘sag- Giuseppe Di Muro museo comunale d’arte contemporanea La mostra, la più grande in Europa TOSCANA gio’ di opere foto-grafiche iniziato a palazzo pino pascali sui coleotteri e insetti appartenen- Los Angeles nel 1941. Cinquanta foto- via san vito, 40 ti a circa 7.000 specie, organizzata Arezzo grafie, stampe originali in diverse tec- +39 0804249534 dall’Associazione Culturale SPAZIO- niche e stili, alcune colorate a mano, www.palazzopinopascali.it VITALE in, è impaginata in sessanta dal 31/07/2009 al 6/09/2009 di diverso formato che Man Ray ha [email protected] bacheche opportunamente illuminate PIERLUIGI FEBBRAIO - PASSO COME dedicato a Juliet, la musa definitiva e corredate da pannelli esplicativi ed UN’OMBRA IN UN MONDO della sua vita. SARDEGNA esporrà insetti provenienti da tutto il DI APPARENZA dal martedì alla domenica ore 10-19 mondo, sapientemente selezionati dal La stagione espositiva della Galleria lu.c.c.a. Arzachena curatore, referente e detentore della Comunale d’Arte Contemporanea di lucca center of contemporary art collezione “Insecta”, Dott. Vittorio Arezzo prosegue con la mostra del la- via della fratta, 36 dall’ 11/07/2009 al 15/09/2009 Aliquò. voro di Pierluigi Febbraio: giovane ar- +39 0583571712 www.luccamuseum.com ALDO MONDINO lun-dom 9-13 tista romano, già vincitore del Premio [email protected] LE OPERE E I GIOIELLI mar e gio 9-13/15.30-17.30 Celeste 2006. 10 grandi installazioni

Una serie inedita di opere e gioielli di comporranno la mostra che si artico- palazzo platamone - palazzo della Lucca Aldo Mondino. cultura - ex convento san placido lerà al II piano dello storico edificio tutti i giorni ore 10-14/18-24 aretino, poggiato architettonicamen- via landolina, dal 12/08/2009 al 6/09/2009 vittoria design art gallery +39 0957428035 te alla chiesa di San Francesco, che OMAR GALLIANI via porto vecchio, 1 ospita la Leggenda della Vera Croce di DALLE STANZE DEI MIEI DISEGNI +39 0789970017 Gibellina Piero della Francesca. Mostra personale di Omar Galliani in www.vittoriadesign.net ore 10.30 - 18.30 / chiuso il lunedì una duplice sede. Villa Bottini e il Mu- [email protected] dall’ 11/07/2009 al 28/08/2009 galleria comunale seo Nazionale di Villa Guinigi. a cura di Porzia Volpe e SHAFIQUL KABIR CHANDAN di arte contemporanea museo nazionale di villa guinigi Luciana Cataldo Nuoro LE SEI STAGIONI DI CHANDAN piazza san francesco, 4 via della quarquonia, orario: 19,00 - 21,00 L’arte, nell’epoca della multietnicità, +39 0575299255 +39 0583496033 ospiti le opere di: Silvana De dal 16/07/2009 al 4/10/2009 come tessitura di culture per sancire Palma, Paolo De Santoli, Enzo FABRIZIO DE ANDRÉ nuovi legami. Dal Bangladesh, Kabir Firenze Pietrasanta Sforza Genova, a dieci anni dalla scomparsa di Chandan, per la prima volta in Italia, Fabrizio De Andrè rende omaggio alla propone un linguaggio antico della l’8/09/2009 dall’ 11/07/2009 al 19/08/2009 MAROCCHINO sua figura e alla sua opera organizzando sua cultura come simbolo di una nuo- CLARICE PLANA - ACQUA SONANTE MASSIMO CACCIA ARTECONTEMPORANEA una grande mostra che ne racconti la va era: il nodo. Si impara ad amare Firenze vivendo HOME SWEET HOME Le operane presentate nel lavoro Piazza Cavour, 28 vita, la musica, le esperienze, le passio- fondazione orestiadi le sue strade ed ammirando gli edi- fici che la impreziosiscono; ci si lega Home sweet home si caratterizzano info: 339.7823895 ni che lo hanno reso unico e universale, baglio di stefano, indissolubilmente a lei osservando lo per lo stile surreale, ottenuto con [email protected] interprete e in alcuni casi anticipatore, +39 092467844 scorrere del fiume che un tempo le campiture di colore piatto contornate www.admeridiem.it dei mutamenti, delle pulsioni e delle wwww.orestiadi.it diede la vita. Dalla pietra e dall’acqua di nero, che vanno a delineare forme trasformazioni della contemporaneità. [email protected] nascono le suggestioni che guidano che si dispongono nello spazio con un dal martedì alla domenica TICINO gli artisti impegnati nella rassegna e particolare riempimento. Il quadrato è Bari 10-13/16.30-20.30. che coinvolgeranno gli spettatori. la forma principale dove Caccia rac- man - museo d’arte Lugano easy living - spiaggia sull’arno conta il suo mondo di animali attoni- dal 26/09/2009 al 25/10/2009 della provincia di nuoro lungarno serristori ti, smarriti in un ambiente, la cucina, PUGLIA CIRCUITO DEL CONTEMPO- via sebastiano satta, 15 dal 18/09/2009 al 15/11/2009 familiare solo all’uomo, rappresentan- RANEO. DIPINGI I SILOS +39 0784252110 PREMIO CULTURALE MANORTICINO Firenze do in modo innovativo una vita reale Mostra/Concorso www.museoman.it 2009 - MATTEO TERZAGHI / MARCO invasa dal “virtuale”. bari porto mediterraneo [email protected] ZÜRCHER dall’11/07/2009 al 19/10/2009 mar-gio: 18-20.30, ven-sab: 18-20 e corso vittorio veneto, 11 SICILIA Giunto quest’anno alla sua terza edi- DA PETRA A SHAWBAK. 22-24, dom: 18-20.30 58.calendario Exibart.onpaper gestalt studio & gallery Due minuti e trentadue secondi si [email protected] sto di pezzi di vetro e sbarre di ferro. Padova via stagio stagi, 28 compone di quattro strutture poste Quest’opera si pone in relazione con +39 0584790900 attorno alla statua di Cosimo III, as- Viareggio un lavoro a parete che fa parte del- dal 15/07/2009 al 31/08/2009 www.gestaltstudio.it sai simili a piccole giostre, sulle quali la collezione di Museion: un graffito MARIO TOMÈ - SKYHOOK [email protected] il visitatore potrà sedersi e lasciarsi dal 20/07/2009 al 20/09/2009 con la scritta Architecture is the ul- In skyhook, Mario Tomè riflette sui I CARTELLI DELLA GALLERIA LA trasportare – per i 2’ e 32’’ che il tito- timate erotic act, carry it to express, significati e sui meccanismi che de- lo suggerisce – in una lenta rotazione TARTARUGA DI ROMA 1954 - 1962 Pietrasanta attribuita al teorico dell’architettura terminano l’irresistibile pulsione a di 360° durante la quale, dalla sua Opere dell’Istituto Nazionale per la Bernard Tschumi, che originariamente Grafica di Roma e le opere donate da- salire, e sulle fortissime analogie tra dal 12/07/2009 al 30/08/2009 postazione privilegiata, potrà godere faceva parte di un edificio costruito gli artisti alla GAMC. l’aspirazione dell’artista e quella dello TIMON MONTI - TAMARA DE di una visione degli Horti Leonini ine- nel 1976. dita e personale. venerdì, sabato, domenica dalle 18 scalatore. LEMPICKA MEETS TIMONTI mar-dom 10-18 Un altro linguaggio visivo. Da vicino horti leonini alle 23 tutti i giorni giovedì 10-22 lunedì chiuso una struttura, da lontano un quadro. piazza della libertà, gamc - galleria d’arte moderna solo su appuntamento museion Con la tecnica vectografica il giovane +39 0577897506 e contemporanea - palazzo delle spazio semplicemente via dante, 6 artista Timon Monti, alias Timonti, muse contemporaneo +39 0471312448 introduce nel fascinoso mondo della Sorano piazza giuseppe mazzini, 22 via quarnaro, 1 celebre pittrice polacca Tamara de +39 0584966343 www.museion.it +39 0442771352 Lempicka. Un mito sfuggente, ec- dal 22/08/2009 al 27/09/2009 www.gamc.it [email protected] www.semplicementecontemporaneo.com centrico. Una straordinaria figura ar- NIKI DE SAINT PHALLE [email protected] [email protected] tistica. Un’inconfondibile opera che JOIE DE VIVRE Rovereto ispira l’ingegno creativo del giovane Un percorso espositivo che attraverse- Viareggio Padova Timonti. Nella splendida villa La Ver- rà tutta la Provincia valorizzando mu- dal 10/07/2009 all’ 11/10/2009 dal 10/10/2009 al 20/12/2009 siliana, fresca di restauro, a Marina di sei ed edifici storici. Tredici sculture IMMAGINARE NEW YORK dal 19/09/2009 al 31/01/2010 IL FUTURISMO A VIAREGGIO E IN Pietrasanta, si presenta così Tamara e trenta opere su carta creeranno un una selezione di oltre 140 fotografie TELEMACO SIGNORINI VERSILIA. ACCADIMENTI E RIFLESSI originali provenienti dalle collezioni de Lempicka meets Timonti. itinerario unico, inondando di colori, E LA PITTURA IN EUROPA ore 18-22, tutti i giorni poesia e magia. DAL 1918 AL 1940 permanenti del MoMA. I massimi capolavori di Signorini (ol- parco e villa della versiliana fortezza orsini Una mostra che indaga il fecondo mar. – dom. 10.00 - 18.00 ven. 10.00 rapporto intercorso tra il Futurismo, tre cento le opere esposte) saranno viale edgar morin, 16 tutti i giorni 10-13/14-17 - 21.00 lunedì chiuso Viareggio e la Versilia, considerati presentati vis a vis con quelli di altri +39 0584265733 chiuso il lunedì mart negli anni Venti e Trenta del Nove- grandi maestri della pittura europea corso angelo bettini, 43 cento i luoghi balneari moderni per del momento, da Degas a Tissot, Co- Pistoia Viareggio +39 0464438887 eccellenza, mete di soggiorno e vil- rot, Decamps, Troyon, Toulouse-Lau- www.mart.trento.it leggiatura dei maggiori artisti, scrit- trec, Courbet. dal 19/09/2009 al 22/11/2009 dall’ 1/08/2009 al 30/08/2009 [email protected] ARTE/NATURA - NATURA/ARTE ENNIO CALABRIA tori, esponenti del variegato mondo palazzo zabarella dello spettacolo dell’epoca, creatori Paesaggio e arte contemporanea in LA FORMA DA DENTRO via san francesco, 27 di un’atmosfera insieme intellettuale Villa Lagarina Toscana Ennio Calabria è considerato fin dagli +39 0498753100 e mondana dalla quale sorse nel 1929 palazzo fabroni anni sessanta uno dei maggiori prota- www.palazzozabarella.it/pagina. il Premio Letterario Viareggio, in cui il dal 10/07/2009 al 23/08/2009 arti visive contemporanee gonisti della pittura d’immagine ita- asp?ind=palazzo.asp Futurismo - complice anche l’assidua JÜRGEN SCHADEBERG via sant’andrea, 18 +39 0573371214 liana. L’esposizione, documentata da [email protected] frequentazione del fondatore Filippo BLACK AND WHITE un pregevole catalogo e presentata da Tommaso Marinetti - giocò un ruolo Prato un saggio critico di Floriano De Santi, Con il titolo Black and white, la mo- determinante. Venezia propone un’emblematica selezione di stra mira non solo a sensibilizzare venerdì, sabato, domenica dalle 18 dal 19/09/2009 al 10/01/2010 oltre trenta dipinti, tra cui alcuni de- l’opinione pubblica sul tema dell’apar- alle 23 dal 18/07/2009 al 18/08/2009 LO STILE DELLO ZAR gli intensi ritratti e autoritratti degli theid, sul suo assurdo differenziare tra gamc - galleria d’arte moderna IMPRIMATUR 2 - PUNTI FOCALI PER Oltre 130 opere per un percorso tra ultimi anni. popolazioni di gente bianca e nera, e contemporanea - palazzo delle UNA RIFLESSIONE SUI LINGUAGGI sete preziose e dipinti dei grandi Mae- martedì/ domenica dalle 18 alle 23 ma mira altresì a confermare quanto muse Seconda tappa espositiva promossa stri del tempo - come Tiziano Vecellio, musei civici indelebile sia il fascino del bianco e piazza giuseppe mazzini, 22 da Scatola bianca e della quale rispet- villa paolina bonaparte nero in fotografia. Paris Bordon, Domenico Parodi, Ju- +39 0584966343 via niccolò machiavelli, 2 da martedì a venerdì: 14- 18, ta valori, proposizioni ed inclinazioni stus Suttermans – tra tesori tessili del www.gamc.it Cremlino e paraventi italiani realizza- +39 0584966413 sabato e domenica 10-12.30 e 14- 18, esplicitate dalle opere di 14 artisti [email protected] ti spesso su disegno di sommi artisti, www.comune.viareggio.lu.it/cultura/ lunedì chiuso differenti per impostazione culturale, oreficerie e abiti della corte degli Zar, musei.html palazzo libera passaggi generazionali, provenienze, mai esposti prima in Italia e un tempo [email protected] TRENTINO via giuseppe garibaldi, 10 codici poetici, necessità. simbolo di prestigio e di gloria. +39 0464414966 sant’elena campo de la chiesa, 3 tutti i giorni 10.00/19.00 (chiusura Viareggio ALTO ADIGE www.comune.villalagarina.tn.it biglietteria ore 18.00) su prenota- [email protected] Venezia zione, esclusivamente per le scuole, dal 10/07/2009 al 31/08/2009 Bolzano l’apertura della mostra è anticipa- FRANCO ADAMI - CONTROCANTO UMBRIA dal 9/10/2009 al 3/01/2010 ta alle ore 9.00 chiuso 25 dicembre In mostra nel Parco della Musica e dal 2/10/2009 al 29/11/2009 MAURICE PRENDERGAST - IN ITALIA 2009, 1 gennaio 2010 della Scultura di Giacomo Puccini le COLLEZIONE FINSTRAL Perugia L’esposizione riunisce per la prima museo del tessuto grandi opere dello scultore Franco mar-dom 10-18 volta le opere che l’artista post-im- ex fabbrica campolmi Adami, che per il progetto Scolpire giovedì 10-22 lunedì chiuso dal 2/09/2009 al 6/09/2009 pressionista americano realizzò all’in- via santa chiara, 24 l’Opera del Festival Puccini realizzerà museion ATMOSFERE / IL PAESAGGIO INTER- domani di due importanti viaggi in +39 0574611503 nel 2010 le scene di La Fanciulla del PRETATO / NUDO Italia, il primo nel 1898, il secondo www.museodeltessuto.it West, il capolavoro americano di Puc- via dante, 6 nel 1911: un corpus che costituisce [email protected] cini di cui nel proprio 2010 ricorrerà +39 0471312448 Mostra fotografica oggi uno degli esempi più rappresen- il centenario dalla prima rappresenta- www.museion.it venerdì, sabato, domenica e festivi San Quirico d’Orcia zione. [email protected] dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19 tativi e iconici dell’arte americana. tutti i giorni escluso il lunedì dalle torre strozzi tutti i giorni 10-18. dal 25/07/2009 al 25/09/2009 15,30 alle 20,00 nei giorni di spetta- Bolzano centro per l’arte contemporanea chiuso martedì FORME NEL VERDE 2009 colo le mostre saranno accessibili solo strada della parlesca, collezione peggy guggenheim Marzia Migliora, ha trovato negli spa- agli spettatori dal 2/10/2009 al 10/01/2010 +39 075604377 dorsoduro, 701 zi antichi e raccolti del giardino un spazio museo puccini MONICA BONVICINI STONEWALL III [email protected] +39 0412405411 luogo immediatamente congeniale viale giacomo puccini, 266 Stonewall III (2002) assomiglia a un www.guggenheim-.it alla propria poetica. L’installazione +39 0584341445 corridoio strutturato a griglia, compo- VENETO [email protected]

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OPEN STUDIOS: 5 settembre dalle ore 18 Kalin Lindena, Olivier Foulon, Benjamin Yavuzsoy, Eske Schlüters I Premiati di Villa Romana 2009

Gli ospiti: Ella Klaschka, Martin Neumaier, Astrid Sourkova Erik Göngrich, Ines Schaber Elisa Biagini / Dejan Atanackovic Scenocosme, Grégory Lasserre & Anais met den Ancxt radio trionfera; Lutz Fezer, Skafte Kuhn, Michael Stumpf

Benjamin Yavuzsoy, It’s really dancing, 2009, Videostill atelier le balto

I Premiati di Villa Romana 2010: Anna Heidenhain, Sebastian Dacey, Anna Möller, Martin Pfeifle

------www.villaromana.org Exibart.onpaper abbonamenti.59

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Cari signori, il ritorno delle cartuccelle! In Biennale, in fiera, in galleria, al museo. Dovunque messaggi improvvisati che fanno tanto casa(reccio). Si va dal “non soffiare” (1) allo stand di Federico Luger a MiArt fino all’eloquente “opera caduta, in restauro” in galleria da Giò Marconi (2) passando dal perentorio “gli addetti ai lavori che verranno sorpresi all’interno del museo senza avere ricevuto apposita autorizzazione verranno immediatamente allontanati dal cantiere” (3) pizzicato nel nuovo museo ALT di Alzano Lombardo. Quasi da vertenza sindacale!!! E a proposito di ALT guardate un po’ che didascalica chiarezza (4) hanno le porte dei gabinetti. Questo, secondo voi, è per uomini o donne? Le cartuccelle non le appende ma le firma il buon Tadao Ando che nel bookshop della ‘sua’ Punta della Dogana (5) era la vera star con tanto di book signing. Exibart.onpaper signing anche per l’autrice della copertina dello Speciale Biennale di Exibart. L’impagi- nazione aveva tagliato una didascalia fondamentale dell’opera rappresentata e la volenterosa Maddalena Fragnito de Giorgio si è girata tutta Venezia (6) cercando di timbrare l’errata corrige sulle decine di migliaia di copie in distribuzione. Ancora scenette dalla Biennale, con la deliziosa (7) Miranda July che performa nel suo giardino e con la volitiva signora Allemandi immortalata tra i bicchieri di una delle mille cene (8). Si vuole continuare a far le mostre negli alberghi visto che durante la kermesse lagunare ogni spazio è buono per esporre? E allora non ci si lamenti se il quadro diventa lo sfondo del carrello per le pulizie delle camere (9)! Fieri di rappresentarvi la fauna artistica delle fiere, vi mostriamo qui (10) Demetrio Paparoni e Niccolò Cardi con sorriso Durbans alla clorofilla; qui (11) Nicoletta Fiorucci col fido Milovan Farronato...

LE FOTO PIU' BELLE VERRANNO PUBBLICATE. INVIATECELE A > fotofi[email protected] Exibart.onpaper fotofinish.61

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...e qui (12) una Micol Assael in gran relax. Gabriele Basilico fa una mostra in una cantina contemporanea di Montepulciano (13) con tanto di cena tra le barrique dove è stato pizzicato uno spiritato Carlo Benvenuto (14). Eccoci alla tradizionale infilata di vip in prestito al mondo dell’arte: (15) l’aeroplanino Montella, appena ritiratosi dalla Roma, si appresta ad un futuro sempre più addentro al settore (qui lo vediamo con Pietro Ruffo, Mauro di Silvestre e Claudio di Giambattista) visto che ci risulta essere più presenzialista di un artista alla ricerca delle prime occasioni espositive. Fabio Capello (16) non manca mai di seguire gli artisti di San Lorenzo, qui tra gli altri in primo piano un Pizzi Cannella strimpellante; (17) Giorgio Mastrota ad un’inaugurazione di una mostra di De Molfetta a Milano da Angela Galiandro e (18) il ministro Bob Maroni all’inaugurazione della bolzanina Kunstart. Chiude la carrellata Bruno Vespa (19) impegnato da Christie’s a fare il battitore per un asta d’arte contemporanea a favore delle popolazioni colpite dal sisma abruzzese. Romafluo, si direbbe: (20) Arienti e Ontani attorno agli organizzatori delle mostre “Spirito” Valentina Ciarallo e Pierpaolo Pancotto tutti in fluo giallo; e “quelli di Camponeschi” (21) (si scorgono oltre ad Achille Bonito Oliva sopra Nunzio, Enzo Cucchi, Giuseppe Gallo, Gianni Dessì e Umberto Scrocca tutti in fluo verde). In chiusura, per augurare a tutti una serena estate, l’immagine ‘generosa’ (22) dell’artista Roxy in the box. Salute! 62.hostravistoxte Exibart.onpaper Pacific Trash Vortex di Marco Senaldi

n L’arte o manifesta una coscienza critica, o non da alcuni come un traguardo meraviglioso, con l’ultimo grande movimento di fusione, solleva? Nel XVII secolo il filosofo Francis Bacon è. Un’arte non critica non produrrebbe nuovi tende a innescare un contromovimento (un quello che, nel 1492, con la scoperta del sosteneva che, così come gli esploratori erano modi di pensare e di vedere, si limiterebbe a conflitto, appunto) di proporzioni altrettanto continente americano, ha fatto coincidere il stati capaci di scoprire il nuovo continente avvallare l’esistente, e non sarebbe arte. Quindi gigantesche. Paradossalmente, più cresce la “mondo conosciuto” col “pianeta” come tale. americano, l’uomo avrebbe presto scoperto è abbastanza naturale che il discorso artistico consapevolezza critica e l’informazione globale, È noto che i fantastici benefici ottenuti grazie nuove terre mentali; di fronte al Pacific Trash si ponga l’ambizione altissima di costituire un più il comportamento della specie umana a questa scoperta sono stati però pagati con Vortex verrebbe da dire amaramente che ingrediente chiave nell’elevare la consapevolezza appare in tutta la sua globale inadeguatezza. La un tributo umano altissimo, cioè con il primo stiamo solo (ri)scoprendo il degrado a cui la collettiva – che è consapevolezza dell’uomo conseguenza più evidente della globalizzazione grande genocidio che la storia ricordi. Bene, nostra civiltà è giunta. Forse, però, si potrebbe verso l’ambiente in cui abita, e in definitiva dei saperi – e dunque degli usi, dei consumi, oggi abbiamo scoperto (da poco) un sesto considerarlo in positivo come il banco di prova verso se stesso. Dalla comparsa dell’Homo degli stili di vita – è la globalizzazione degli continente, grande quanto cinque o sei volte finale della capacità inventiva e mentale umana Sapiens sul pianeta Terra, trecentomila anni errori, dei sottoprodotti e dell’immondizia. La la penisola iberica (si parla di quindici milioni – la vera sfida adeguata al nostro pensiero e alla fa, la tendenza è sempre stata la stessa: catastrofe ecologica, che taluni paragonano di chilometri quadrati), costituito da tutta la nostra creatività. Non è forse mega-fenomeni il continuo rimescolarsi e fondersi, prima a una terza guerra mondiale, è forse da spazzatura finita nei mari negli ultimi decenni. come questo che devono affrontare le menti puntiforme, poi man mano più omogeneo, dei interpretare in modo radicale come l’ultimo Il Pacific Trash Vortex, questo è il suo nome migliori della nostra generazione? Non è su vari gruppi umani fino a giungere (non senza conflitto completamente globale. Anche se (anche conosciuto come The Great Pacific questa scala che si misurerà la forza di un’arte quei contromovimenti eufemisticamente detti può venire percepita come uno squilibrio fra Garbage Patch, o anche Plastic Island), è un e di un pensiero dell’avvenire? E tuttavia, non “conflitti”) alla nozione condivisa di umanità, è un uomo e ambiente, in definitiva andrebbe letta nuovo continente di immondizia, collocato nel è piuttosto deludente che siano così poche le processo inarrestabile. È una cosa che passa correttamente come una crisi di coscienza Nord-Est Pacifico che abbiamo creato proprio voci artistiche che si confrontano con questi per acquisita, ma dovrebbe invece fare un interna all’umanità come tale. A differenza noi. Costituito in prevalenza da rifiuti di plastica, temi? n certo effetto pensare che oggi, nel XXI secolo, delle guerre precedenti, infatti, di carattere non biodegradabile, ma che si sminuzza fino a le espressioni artistiche più avanzate parlino antropologico, in cui un nemico era chiaramente particelle delle dimensioni di pochi millimetri, sostanzialmente lo stesso linguaggio formale in identificabile con uno non appartenente al il Pacific Trash Vortex costituisce uno strano tutti gli angoli del pianeta; un evento di portata gruppo dominante, uno che non è “dei nostri”, agglomerato di dimensioni variabili, invisibile dai storica eccezionale, mai accaduto prima. Ci tale logica non può essere applicata qui: satelliti, eppure letale per l’ecosistema (pesci stiamo avvicinando al punto di fusione: disponiamo l’ambiente non è un nemico oggettivabile, ed e uccelli scambiano i frammenti di plastica per ormai di mezzi di comunicazione globale, che, è lo stesso per tutti. L’emergenza ambientale plancton e cibo). Questo inatteso continente in un linguaggio globale, possono comunicare quindi si configura piuttosto come uno squilibro di immondizia non è forse lo specchio più [scrivimi: tutto a tutti istantaneamente ovunque. Ma fra l’uomo e se stesso. fedele della nostra attuale condizione umana [email protected] questa specie di olismo, sebbene salutato L’età moderna si fa generalmente iniziare e dei problemi che la nostra stessa esistenza illustrazione di Bianco-Valente] LA CULTURA fuori misura

GrandiGrandimostremostre ANNO II, NUMERO 5 ANNO I, NUMERO 4 MAGGIO - GIUGNO 2009 APRILE - MAGGIO 2009 FREE FREE

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BOLDINI, PARIGI E GLI IMPRESSIONISTI anteprima sulla grande mostra ferrarese Beato Angelico a Roma l’alba del Rinascimento ai MuseiSPECIALE Capitolini ESTATE mostre, cultura e gastronomia Speciale: Onda Futuristain dodici itinerari Curiosità, notizie e... zuffe sul centenario ABRUZZO Cannocchiale, le grandi mostre cheinchiesta verranno sul patrimonio Tutti gli eventi da qui al prossimodanneggiato autunno dal sisma

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