Archivio Mario Radice
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Archivio Mario Radice Inventario Como, luglio 2004 Archivio Mario Radice Inventario Intervento realizzato grazie al finanziamento della Associazione Amici dei Musei di Como In collaborazione con Musei Civici Como Riordino ed inventariazione Gabrio Maria Figini Direzione lavori Domenico Quartieri per Scripta srl - Como Fondo donato dagli eredi Radice al Comune di Como Sommario Mario Radice - biografia ..................................................................................................5 Il fondo archivistico..........................................................................................................7 Note illustrative dell’intervento effettuato....................................................................7 Struttura del fondo dopo l'intervento di riordino .........................................................8 Crediti................................................................................................................................9 Bibliografia .......................................................................................................................9 Inventario........................................................................................................................10 Serie 1. Documentazione personale e familiare, onorificenze e titoli accademici.....10 Serie 2. Attività artistica .............................................................................................19 Sottoserie 2.1. Attività di studio, realizzazione di opere, progettazione di macchine..................................................................................19 Sottoserie 2.2. Opere personali (mostre e manifestazioni espositive) ............29 Sottoserie 2.3. Mostre, esposizioni, concorsi e convegni................................61 Sottoserie 2.4. “Archivio progetti” .................................................................93 Sottoserie 2.5. Convegni, seminari, cerimonie ed altri eventi ......................105 Sottoserie 2.6. Articoli dalla stampa di o su Mario Radice ..........................121 Sottoserie 2.7. Materiale pubblicitario e cataloghi di mostre, rassegne ......341 Sottoserie 2.8. Pubblicazioni di carattere culturale e letterario...................348 Serie 3. Corrispondenza ed oggetti...........................................................................356 Sottoserie 3.1. Corrispondenza ricevuta .........................................................356 Sottoserie 3.2. Corrispondenza inviata ...........................................................369 Sottoserie 3.3. Corrispondenza da terzi a terzi...............................................372 Sottoserie 3.4. Appunti, note, corrispondenza diversa, oggetti.......................374 Indici onomastici, toponomastici e delle istituzioni ....................................................409 Avvertenze agli indici................................................................................................409 Indice delle persone..................................................................................................410 Indice dei toponimi ...................................................................................................443 Indice delle istituzioni...............................................................................................450 - 5 - Mario Radice - biografia Mario Radice nasce a Como il 1° agosto 1898. Dal 1913 al 1918 segue le lezioni private, o presso scuole serali, del pittore Achille Zimbelli e dello scultore Pietro Clerici. Dopo aver acquisito un diploma in ragioneria, presta il servizio militare negli anni 1918 - 1920 tra l’Italia, la Polonia, l’Albania, Vienna e Parigi. Partecipando come ufficiale d’artiglieria alla missione militare italiana a Vienna, ha modo di venire a contatto con gli ambienti artistici dell’avanguardia europea del primo dopoguerra. Dopo il congedo intraprende gli studi universitari di veterinaria a Camerino, nelle Marche, abbandonandoli nel 1922 ed impiegandosi poi come operaio in una cartiera. I turni di lavoro gli permettono di continuare a dipingere ma anche di studiare a fondo i macchinari e le tecniche di produzione della carta e della pergamena. Ciò gli consente di arrivare a progettare e brevettare una macchina per il riciclaggio dell’acido solforico che riesce poi ad esportare in una cartiera di Buenos Aires, la fabbrica di Zarate della Papelera Argentina. Il notevole capitale che riesce ad accantonare in Argentina grazie al brevetto va però completamente perso con gli eventi legati alla caduta della Borsa di Wall Street del 1929. Nella seconda metà degli anni ’20 rafforza i contatti con alcuni artisti precursori dell’astrattismo, come il pittore Manlio Rho, e con esponenti del razionalismo, come l’architetto Giu- seppe Terragni. Nel 1927 espone per la prima volta a Como alla mostra di pittura organiz- zata in occasione della grande esposi- zione commemorativa della morte di Alessandro Volta. Dal 1930, rientrato dal sud America in Italia in non facili condizioni economiche, decide di dedicarsi unicamente alla pittura: iniziano gli anni dei sempre più frequenti rapporti e delle collaborazioni artistiche con gli architetti razionalisti Luciano Baldessari, Pietro Lingeri, Piero Bottoni, Luigi Figini e Gino Pollini coi quali formerà nel 1932, insieme al già citato Terragni e ad altri pittori, il gruppo denominato “Quadrante”1, presso la galleria del Milione di Milano. Tra il 1933 e il 1936 partecipa alla V Triennale internazionale di Milano (1935), esegue le decorazioni (affreschi e bassorilievi) della Casa del Fascio di Como (o Casa del Popolo) progettata dal Terragni, stringe amicizia con Filippo Tommaso Marinetti e con il giovane architetto Cesare Cattaneo. Con quest’ultimo, su incarico di Attilio Terragni, podestà di Como, realizza la fontana di Piazza Camerlata, che sarà inizialmente collocata a Milano nei pressi dell’Arco di trionfo, e successivamente distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale2. Col 1936 si è ormai completata la svolta astrattista dell’arte di Mario Radice: promuove a Como (presso Villa Olmo) un’importante mostra di arte moderna, curando particolarmente la 1) “Quadrante” è anche il titolo della rivista mensile curata dal gruppo e pubblicata dal 1933. 2) Solo nel 1960 verrà posta nella piazza per la quale era destinata. ARCHIVIO MARIO RADICE - INVENTARIO - 6 - sezione delle opere astratte esposte da Fontana, Licini, Trampolini, Rho, Soldati ed altri. Nel 1938 partecipa alla fondazione del gruppo e dell’omonima rivista “Valori primordiali” (a Milano e a Roma). Tra il 1939 e il 1943 lavora alacremente a indagini3 e progetti per chiese moderne e funzionali, ma l’imponente progetto si interrompe per la morte del Cattaneo. Negli anni ’40 è ospite quasi fisso alla Biennale internazionale di Venezia e collabora alla fondazione del M.A.C. (Movimento Arte Concreta). Nel frattempo si cimenta anche nell’attività di critico d’arte per alcuni quotidiani e tiene lezioni private di disegno. Dal 1951 inizia una fitta partecipazione alla Triennale internazionale di Milano, con l’allestimento di una mostra commemorativa dedicata a Giuseppe Terragni, Carlo Giolli, E. Persico e Giuseppe Pagano. Dal 1955 entra a far parte del Centro studi della stessa Triennale di Milano, mentre la sua fama comincia a crescere fino alla svolta del 1958, quando gli viene accordato l’allestimento di una sala personale alla XXIX Biennale di Venezia e ottiene il Premio Einaudi. Negli anni ’60 e ’70 tiene numerosissime mostre presso le più importanti gallerie d’arte italiane, realizza bassorilievi, affreschi e vetrate per numerose chiese, partecipa ad altrettanto numerose esposizioni d’arte italiana all’estero e tiene diversi interventi e cicli di lezioni presso convegni, circoli culturali e accademie, oltre che curare e promuovere mostre di giovani artisti lombardi e non solo. All’attività artistica affianca quella di membro del Centro italiano di difesa sociale di Milano, del Lions Club di Como e della Fondazione Durini di Milano4. Continua inoltre la sua attività di critico d’arte presso il quotidiano comasco “La Provincia” fino all’anno precedente la sua morte, avvenuta a Como il 25 luglio 1987. Gabrio Maria Figini Per informazioni più ampie sulla biografia di Radice si veda: Luciano Caramel, Radice. Catalogo generale, Milano, Mondadori Electa spa, 2002, pp.358 - 364 3) I risultati delle indagini furono anche pubblicati. 4) Occupandosi soprattutto dell’elargizione di vitalizi e sussidi ad artisti anziani e in difficoltà economiche. ARCHIVIO MARIO RADICE - INVENTARIO - 7 - Il fondo archivistico Note illustrative dell’intervento effettuato I documenti dell’archivio personale di Mario Radice erano originariamente conservati presso il suo studio comasco di via Crispi e successivamente presso i suoi famigliari. Con la donazione effettuata dagli eredi al Comune di Como, le carte del Maestro sono state depositate presso i Musei civici per essere sottoposte ad ordinamento ed inventariazione informatizzata. Questo intervento è stato reso possibile grazie al finanziamento concesso dall’Associazione Amici dei Musei di Como. All’avvio delle attività di schedatura, le carte riguardanti l’attività artistica del Maestro si presentavano in minima parte ordinate. Ad esse era frammista una notevole quantità di documenti relativi alla sua vita privata, alle attività da lui svolte nell’ambito di associazioni di volontariato, alle attività di lavoro precedenti a quella artistica. La documentazione relativa all’attività artistica